Muccia

Muccia, crollano i pensili nella casetta: "Siamo ripiombati indietro di un anno e mezzo"

Muccia, crollano i pensili nella casetta: "Siamo ripiombati indietro di un anno e mezzo"

"Un terremoto fortissimo e la paura si è accentuata con la caduta dei mobili pensili che si sono staccati dalle pareti delle casette dove viviamo". A raccontare all'ANSA gli attimi di terrore vissuti stamani con la scossa di magnitudo 4.6, è Fabrizio Capitani. Lo fa da una località, Costafiore di Muccia, "privilegiata", "visto che ci troviamo a 100 metri dall'epicentro, stando alle rilevazioni".   "Un boato - ricorda -, la terra che trema, i mobili che si staccano: come stato d'animo siamo ripiombati indietro di un anno e mezzo, alle scosse del 24 agosto e del 26 ottobre 2016", "Nessuno - sottolinea Capitani - si sarebbe mai immaginato di rivivere a breve distanza di tempo dagli ultimi eventi un'altra notte di paura". (Fonte Ansa)

10/04/2018 16:27
Tolentino, rimossa la croce della chiesa della "Stelluccia" per motivi di sicurezza

Tolentino, rimossa la croce della chiesa della "Stelluccia" per motivi di sicurezza

Anche a Tolentino sono state avvertite distintamente le scosse di terremoto che stanno interessando Muccia e Pievetorina. Sin dalle prime ore del mattino i tecnici del Comune si sono attivati per controllare gli edifici scolastici e gli uffici comunali. Fortunatamente non è stato riscontrato al problema a persone e cose. Nella tarda mattinata sono stati allertati i Vigili del Fuoco del distaccamento di Tolentino per la rimozione della croce della piccola chiesetta detta della “Stelluccia” in via del Carmelo. Infatti a seguito del ripetersi delle scosse del terremoto la croce di cemento che campeggiava proprio sopra l’ingresso si è inclinata, minacciando la pubblica incolumità e il traffico veicolare. Per questi motivi sono stati chiamati i Vigili del Fuoco che, in poco tempo, hanno provveduto a mettere i sicurezza la facciata della piccola chiesetta, rimuovendo la croce. Da segnalare che non ci sono state particolari segnalazioni da parte dei cittadini.  

10/04/2018 16:15
Sisma, scuole chiuse a Pieve Torina e Fiuminata. A Muccia resta chiuso l'asilo

Sisma, scuole chiuse a Pieve Torina e Fiuminata. A Muccia resta chiuso l'asilo

Rimangono chiuse le scuole a Pieve Torina e Fiuminata. Dopo le scosse di questa mattina è stata questa la decisione prima per la sicurezza degli alunni di questi due comuni. Anche a Muccia è stato adottato un provvedimenchiuso che però riguarda esclusivamente l'asilo. Un messaggio di vicinanza compare in una lavagna di una scuola di Camerino: i bambini esprimono in modo molto tenero il loro sentimento di paura e resistenza nei confronti del sisma.

10/04/2018 09:54
Il presidente di Ingv Doglioni conferma: "Sequenza legata a quella iniziata nell'agosto del 2016"

Il presidente di Ingv Doglioni conferma: "Sequenza legata a quella iniziata nell'agosto del 2016"

E' ancora legato alla sequenza del 24 agosto 2016 il terremoto di questa mattina. A dirlo all'agenzia Ansa è il presidente dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv), Carlo Doglioni. Il terremoto di magnitudo 4,6 e le repliche, almeno tre delle quali di magnitudo fra 3 e 4, "rientrano nel margine settentrionale della sequenza che si  attivata il 24 agosto 2016". Dopo il forte sisma del Centro Italia del 2016, nella zona di Muccia la terra era tornata a tremare con frequenza e intensità già da alcuni giorni. In particolare, il 4 aprile se ne erano registrate una di magnitudo 4 alle 4:19 e una di magnitudo 3.6 alle 20:41. L'epicentro di questa ultima scossa di magnitudo 4.7  stato a 53 km da Perugia, 65 da Terni e 85 dall'Aquila.  Intanto, Trenitalia ha deciso di sospendere a scopo precauzionale la circolazione lungo la linea interna Civitanova Marche-Macerata per effettuare controlli sulla tenuta della strada ferrata. La circolazione dovrebbe riprendere alle 9. 

10/04/2018 08:26
Muccia, crolla il campanile del '600 della chiesa Santa Maria di Varano

Muccia, crolla il campanile del '600 della chiesa Santa Maria di Varano

A Muccia crolla un campanile del '600. La scossa di magnitudo 4.7, infatti, ha fatto crollare il piccolo campanile della Chiesa del '600 Santa Maria di Varano. Lo riferisce il sindaco Mario Baroni. Ora sono in corso accertamenti, spiega il primo cittadino, per verificare se vi siano ulteriori danni sulle poche case rimaste agibili in paese: su 920 abitanti, 550 sono sistemati nelle Sae, 120-130 persone stanno in case agibili e il resto in sistemazione autonoma o da parenti. Foto Alberto Monti

10/04/2018 08:21
Dramma senza fine, altre dieci scosse dopo quella delle 5.11: due di magnitudo 3.5

Dramma senza fine, altre dieci scosse dopo quella delle 5.11: due di magnitudo 3.5

Un incubo senza fine. Dopo la tremenda scossa delle 5.11 classificata come magnitudo 4.7 da Ingv, si sono susseguite fino alle 6.33 altre dieci repliche di magnitudo superiore a 2. Due, in particolare, sono state avvertite distintamente: quelle delle 5.46 e delle 6.03, entrambe classificate con magnitudo 3.5 e sempre con epicentro nella zona di Muccia.

10/04/2018 06:35
Ricostruzione, il sindaco Baroni: "Non si può perdere più tempo"

Ricostruzione, il sindaco Baroni: "Non si può perdere più tempo"

E' il fattore tempo a rappresentare, ora, una delle minacce più serie per le comunità colpite dal terremoto. Il tempo, quello per il ritorno alla normalità. Lo sostiene il sindaco di Muccia, Mario Baroni, commentando l'appello del collega di Acquasanta Terme che si è rivolto ai parlamentari alla viglia della nuova tornata di consultazioni: "Vorrei ricordare a tutti questi partiti che si accingono a fare la seconda consultazione che il Centro Italia con i suoi tanti Comuni e territori devastati dal sisma sta morendo. Sono necessari interventi economici speciali da parte del governo! - ha sottolineato Sante Stangoni - Diamoci una mossa andiamo nei luoghi della sofferenza, basta chiacchiere passiamo ai fatti!". "Il problema è proprio questo, più passa il tempo, più la gente lascia i propri territori perché non può fare diversamente - prosegue il sindaco Baroni - E i nostri paesi si svuotano ancora di più. Come possono rinascere? Per questo è fondamentale che si faccia in fretta, che si investa per ricostruire, servono fondi e misure specifiche e concrete. Ora, subito. L'attesa è un ulteriore pericoloso ostacolo".

09/04/2018 16:11
Gli ingegneri delle Marche: "Si combattono fantasmi, ma urge concretezza"

Gli ingegneri delle Marche: "Si combattono fantasmi, ma urge concretezza"

Gli ingegneri marchigiani replicano seccamente alle dichiarazioni del commissario alla ricostruzione, Paola De Micheli. Di seguito la nota diffusa da Feding Marche. “In una recente intervista, l’Onorevole Paola De Micheli, commissario straordinario alla ricostruzione, ha sostenuto che lo Stato pagherà tutte le spese affrontate dai cittadini per la ricostruzione, ma che non sanerà gli abusi e che non ci saranno condoni. Come è stato a più riprese denunciato dai tecnici marchigiani, uno dei principali problemi che ostacola la presentazione dei progetti agli U.S.R. è che su moltissimi fabbricati si riscontrano difformità edilizie e strutturali, che per essere regolarizzate necessitano di procedimenti lunghi ed incerti. Questo è un nodo delicato su cui la Federazione Ordini Ingegneri delle Marche intende fare definitivamente chiarezza a scanso di pretestuosi equivoci. La posizione della Federazione, di concerto con i presidenti degli ordini provinciali della nostra regione, è netta e non lascia spazio a fraintendimenti. La realtà è che non si tratta di abusi, e che nessuno di noi ha mai pensato di richiedere sanatorie o colpi di spugna. Nelle Marche non ci troviamo di fronte a una situazione di illegalità diffusa e i presunti abusi, come  l’Onorevole li ha definiti nell’intervista, sono in moltissimi casi lievi difformità, verosimilmente originate in assoluta buona fede. È infatti frequente che alcune modifiche dimensionali, se di questo si tratta, siano del tutto involontarie e legate anche agli strumenti di misurazione meno evoluti e ai sistemi costruttivi usati nel passato. È forse possibile parlare di “abuso” se una parete nella realtà è più lunga di qualche centimetro (ma in molti casi anche più corta), di quanto risulta da un disegno ingiallito, o se una finestra o una porta sono spostate di una spanna su un prospetto d’epoca disegnato a mano? Il sospetto è che sia la parola stessa a evocare fantasmi ideologici che impediscono valutazioni realistiche, assoggettando un territorio intero a un’ansia di legalità che nessuno di fatto ha mai inteso violare. Prova ne è che dagli ingegneri marchigiani non sono mai venute richieste di condoni, ma solo istanze per l’introduzione di procedure amministrative snelle che si concludano in tempi certi e che permettano di individuare i reali abusi, evitando deleterie e fuorvianti generalizzazioni. Anche per quanto attiene al pagamento delle spese, la realtà sembra andare ancora una volta in una direzione opposta a quanto affermato dal Commissario. Dopo il sisma del 2016 si sono susseguite ben 52 Ordinanze che hanno reso e rendono estremamente complesso elaborare un progetto anche solo per la riparazione dei danni lievi. Basti pensare che servono mediamente circa 40 elaborati tecnico amministrativi, e che molto spesso gli U.S.R. richiedono chiarimenti ed integrazioni, con tutto ciò che questo comporta in termini di dispendio di energie, tempo e denaro nella presentazione delle pratiche. Per di più, i costi che i tecnici devono anticipare per le prove tecnologiche sui terreni e sulle murature per poter predisporre i progetti, a fronte del pagamento dei compensi a distanza di uno o più anni, stanno mettendo in crisi il sistema con il rischio concreto di far chiudere molti studi professionali. Tra l’altro la normativa attuale prevede “contributi alla ricostruzione”, il che non equivale a copertura totale dei costi, che risultano spesso insufficienti. Tra le popolazioni colpite si è addirittura diffusa l’ipotesi, essendo difficile arrendersi all’idea di una burocrazia miope e fine a se stessa, che il “mostro” che è stato messo in piedi serva solo a dilazionare l’onere economico della ricostruzione. Quasi due anni di interlocuzioni a vari livelli istituzionali, di documenti e di proposte da parte degli ordini professionali, hanno avuto una modesta incidenza in qualche raro comma delle solite 52 ordinanze. Con l’unico risultato di disperdere il patrimonio di esperienza e di professionalità di chi opera sul proprio territorio, conoscendone a fondo le esigenze peculiari e le criticità. Infine, mentre si continua a discutere di dettagli senza affrontare con adeguata solerzia e incisività le scelte importanti, si fissano scadenze quantomeno improbabili e si erogano i contributi per l’autonoma sistemazione”.

09/04/2018 14:30
Terremoto, ballano le Sae: la gente si sente impaurita e abbandonata dallo Stato

Terremoto, ballano le Sae: la gente si sente impaurita e abbandonata dallo Stato

Dopo le ultime forti scosse di mercoledì 4 aprile, le persone delle zone terremotate del maceratese, pur vivendo nelle soluzioni abitative d'emergenza, hanno comunque ancora molta paura. Lo racconta una pensionata alle telecamere di Mediaset, nel servizio che il Tg5 ha dedicato a questa nuova recrudescenza del terremoto, aggiungendo, con la voce rotta dall'emozione, come dopo aver perso tutto, si senta completamente abbandonata dalla stato. Il sindaco di Muccia, Mario Baroni, che nel suo comune conta il 90% di case inagibili, racconta come queste nuove scosse abbiano riportato indietro il tempo all'ottobre del 2016, con la paura che è tornata ai massimi livelli e le persone che decidono di andare a dormire nelle auto. Come se non bastasse il terremoto, ci si mette anche la burocrazia cieca che si accanisce contro quelli che, potendoselo permettere, si sono costruiti una casetta di legno e adesso devono sloggiare, perché ritenute abusive. Le telecamere si spostano quindi dentro una di queste casette, con il paradosso del proprietario, che dopo 40 anni di servizio nei carabinieri, da servitore integerrimo dello stato, viene trattato adesso come un delinquente.Il servizio termina con le parole di Emanuele Tondi, sindaco di Camporotondo di Fiastrone, che ricorda come il famoso decreto "Peppina", fatto apposta per sanare le irregolarità di queste casette di legno, in realtà non serva a molto dato che i parametri sono molto restrittivi e sono pochissime le abitazioni provvisorie che vi rientrano.

06/04/2018 10:10
Ancora una scossa in serata: 3,9 a Muccia

Ancora una scossa in serata: 3,9 a Muccia

Una giornata che si avvia a conclusione esattamente per come era cominciata: nel segno della paura. Un'altra scossa di terremoto, ancora una volta con epicentro a Muccia, si è verificata alle 20,45 ed è stata distintamente avvertita su tutto il territorio del cratere. Secondo l'INGV la magnitudo è stata di 3,9, esattamente come la scossa che si è verificata questa notte alle 4,19.  

04/04/2018 20:58
Tondi: "Stessa sequenza, ma per stare tranquilli occorre abitare e frequentare edifici non vulnerabili"

Tondi: "Stessa sequenza, ma per stare tranquilli occorre abitare e frequentare edifici non vulnerabili"

La violenta scossa di questa notte ha fatto ripiombare il territorio nel panico. E le reazioni sono state le più disparate, dalla legittima paura alla rabbia, passando, inevitabilmente, anche per le solite teorie sulla "presunta magnitudo aggiustata". A mettere in ordine i tasselli ci ha pensato, ancora una volta, il geologo di Unicam, Emanuele Tondi, ormai vero e proprio punto di riferimento per il territorio e non solo quando si parla di terremoto. Da un lato, infatti, Tondi ha le competenze scientifiche per spiegare quanto sta accadendo e, dall'altro, ha la sensibilità di chi é anche sindaco e conosce, quindi, le preoccupazioni e le emozioni dei semplici cittadini. "La magnitudo - spiega quindi Emanuele Tondi - viene calcolata da INGV subito dopo l’evento in maniera automatica e poi rielaborata più volte. Questo è il motivo della variazione del dato, il più preciso è sempre l’ultimo valore comunicato.Come si può vedere dalla mappa allegata (foto), l’evento si colloca all'estremità nord della sequenza sismica del 2016-2017 (Terremoto di Amatrice-Visso-Norcia in legenda). Data la sua localizzazione, può essere considerato un aftershock relativo ai forti terremoti di fine Ottobre 2016. La sequenza sismica nel suo complesso è in diminuzione anche se per brevi periodi (di alcuni giorni) può riprendere attività sia in termini di frequenza che di intensità, in particolare alle sue terminazioni settentrionali (Muccia, Pievetorina, Monte Cavallo) e meridionali (Campotosto, Montereale, Capitignano)". Magnitudo spiegata, quindi,e nessuna nuova faglia, come qualcuno ha voluto intendere nelle ultime ore. Solo un accentuarsi della frequenza di quelli che possono essere considerate scosse di assestamento, con Tondi che aggiunge: "La sequenza sismica potrà dirsi terminata quando la sismicità dell’area tornerà ai livelli precedenti del 24 Agosto 2016. Sequenze associate a terremoti simili hanno avuto una durata anche di 2-3 anni. Nell'ambito delle sequenze sismiche, gli aftershocks più forti possono arrivare fino ad una magnitudo di un grado minore dell’evento principale. Eventualità sempre più improbabile (ma non impossibile) con il passare del tempo". La scossa delle 4,19 di questa notte, il cui epicentro é stato localizzato in territorio di Muccia ad una profondità di 9 km, è stato seguito fino ad ora da cinque repliche di magnitudo compresa tra 2.0 e 2.5 e diverse di magnitudo inferiore a 2. "Più volte - prosegue il geologo e sindaco di Camporotondo, ripercorrendo la storia dei terremoti sul nostro territorio - è stata paragonata l’attuale sequenza sismica a quella che si verificò tra Gennaio e Febbraio del 1703 tra Norcia e L’Aquila. Negli anni e decenni successivi, forti terremoti interessarono le zone immediatamente a nord e sud. A nord ricordiamo il terremoto del 1741 a Fabriano, del 1751 a Gualdo Tadino e del 1799 a Camerino. Terremoti di magnitudo stimata tra 5.5 e 6.0, generati da faglie più piccole e profonde rispetto a quella del Monte Vettore-Monte Bove e non visibili in superficie. A sud ricordiamo il terremoto del 1706 della Maiella e del 1805 del Molise, terremoti di magnitudo stimata tra 6.5 e 7.0. In queste zone sono presenti faglie simili a quella del Monte Vettore-Monte Bove, sia per dimensione che espressione superficiale. Per ulteriori informazioni sulla sismicità storica è possibile consultare il catalogo parametrico dei terremoti italiani https://emidius.mi.ingv.it/CPTI15-DBMI15/". "Non sappiamo quando - conclude Tondi, con una frase che ha il sapore dell'appello verso chi dovrà stabilire regole e metodi per la ricostruzione - ma i terremoti avvengono sempre nelle stesse zone e con caratteristiche simili. Quindi, per stare sicuri e tranquilli occorre abitare o frequentare edifici non vulnerabili rispetto alla sismicità dell’area in cui si trovano".

04/04/2018 17:00
Terremoto, l'incubo ritorna: scossa di magnitudo 4.0 all'alba a Muccia

Terremoto, l'incubo ritorna: scossa di magnitudo 4.0 all'alba a Muccia

Il terremoto torna a fare paura. La scorsa notte,  alle 4.19, ancora un forte scossa, ancora con epicentro la zona di Muccia, a nove chilometri di profondità. La terra ha tremato per lunghi attimi, un sussulto nel cuore della notte che ha portato la memoria drammaticamente indietro all'estate/autunno del 2016. I dati dell'Istituto nazionale di geologia e vulcanologia parlano di una magnitudo 4.0. A cui hanno fatto seguito altri episodi, una quarantina, con almeno quattro pù significativi, tra il 2.0 e il 2.3 localizzati tra Muccia e Pieve Torina. Già ieri, intorno alle 9, un'altra forte scossa, 3.2, aveva creato allarme e apprensione.  Il terremoto di questa notte è stato distinto chiaramente, oltre che nell'entroterra maceratese, anche in Umbria. 

04/04/2018 07:59
Terremoto, la terra trema ancora: scossa di 3.2 nella mattinata

Terremoto, la terra trema ancora: scossa di 3.2 nella mattinata

Una scossa di 3.2 si è registrata questa mattina, intorno alle 9, nei pressi di Muccia. L'epicentro del terremoto, secondo i dati dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, si colloca a 9 chilometri di profondità.  La scoosa è la più forte di una serie di tre che hanno interessato il territorio marchigiano. Alle 2.41, a nord di Monte Cavallo, un evento di 2.0 di magnitudine, a cui ha fatto seguito, alle 7.02, un'altra scossa, magnitudo 2.4, tre chilometri a sud est sempre di Monte Cavallo. La serie, avvertita popolazione, non risulta aver causato conseguenze. 

03/04/2018 11:50
Mutui su strutture inagibili: rate sospese fino al 2019

Mutui su strutture inagibili: rate sospese fino al 2019

Il Commissario per la ricostruzione Paola De Micheli e il direttore generale dell'Abi Giovanni Sabatini hanno firmato il protocollo sulla sospensione delle rate di rimborso dei mutui sugli edifici inagibili nell'area del cratere del terremoto che ha colpito nel 2016 in centro Italia. Il Collegato Fiscale alla Legge di Stabilità 2017 ha prorogato fino al 31 dicembre 2018 la sospensione del pagamento delle rate di ammortamento dei mutui sia per i proprietari di prime case distrutte dagli eventi sismici, sia per gli edifici inagibili destinati ad attività produttiva. Inoltre, per gli immobili all'interno delle zone rosse, il termine è posticipato al 31 dicembre 2020. L'accordo definisce dunque i piani di ammortamento dei finanziamenti a rimborso delle rate sospese."La legge - sottolinea De Micheli - prevedeva la sottoscrizione di questo accordo entro il 30 giugno 2018 ma abbiamo ritenuto di accelerare i tempi per dare maggiori certezze ai cittadini. (Fonte Ansa)

28/03/2018 08:46
Consegnate 70 casette nel maceratese, Ceriscioli: "Sae passaggio temporaneo"

Consegnate 70 casette nel maceratese, Ceriscioli: "Sae passaggio temporaneo"

Le ultime 23 casette a Muccia in contrada Varano, le ultime 40 a Castelsantangelo sul Nera oltre alle prime sette a Camerino. Sono complessivamente 70 le Sae consegnate oggi nel Maceratese alla presenza Luca Ceriscioli, presidente della Regione, di Angelo Borrelli, capo dipartimento Protezione Civile nazionale, dell'assessore regionale Angelo Sciapichetti e dei sindaci Mario Baroni di Muccia, Gianluca Pasqui di Camerino e Mauro Falcucci di Castelsantangelo sul Nera. Concluse le assegnazioni in 20 Comuni. "Quello delle casette è un passaggio temporaneo - ha detto Ceriscioli -, ci permette di passare alla fase successiva: tornare a casa, attraverso la ricostruzione. Abbiamo creato un modo di lavorare legato tra le istituzioni, una relazione positiva necessaria per risolvere i problemi, facendo sempre un passo avanti". "In una città così popolata - ha chiosato Borrelli - è stata realizzata un'attività oculata nel soddisfare le esigenze dei cittadini attraverso l' economicità". (Fonte Ansa)

24/03/2018 20:29
Fiabe per i bimbi malati: al via il progetto “Invito alla Lettura”

Fiabe per i bimbi malati: al via il progetto “Invito alla Lettura”

Al via il progetto “Invito alla Lettura”. Una bella idea che consiste nel regalare in ambulatorio, a tutti i bambini, un bel libro da leggere, colorato e divertente; il dono è poi ornato dalla presenza di una mamma (a rotazione fra amici, colleghi e pazienti) che legge le fiabe ad i bimbi in sala attesa. "Emozioni, belle e sane - racconta Salvatore Stasolla - per dimenticare la sciagura che ha colpito la nostra gente. Il terremoto ha lacerato le case, distrutto i sogni di tanti, ma non riesce e non riuscirà mai a togliere il sorriso ad i nostri bambini. Noi ci siamo e non dimentichiamo, tanti amici, tante persone dal cuore grande che quotidianamente si dedicano ai bambini coinvolti dal Sisma del 2016. Insieme si va avanti con gioia e soddisfazione, in modo apolemico ed apolitico, al solo scopo di arricchire la nostra quotidianità con il sorriso dei nostri figli. Stiamo ultimando i Parchi dei Bambini a Pieve Torina, a Muccia, fra qualche giorno tutti i bambini riceveranno il loro Uovo di Pasqua, insieme ad i nostri auguri. Vola il progetto “il pediatra che regala un sorriso”, con regalini a tutti i bambini negli ambulatori di Visso, Pieve Torina e Matelica; abbiamo inoltre adottato un orfanotrofio in Camerun a cui abbiamo regalato medicine, vestitini e semini per il loro orto; distribuiti centinaia fra vestitini, lettini, passeggini, nelle zone coinvolte del cratere. Tutto grazie alla solidarietà della parte più bella della nostra Italia, dal Trentino alla Sicilia, tutt’insieme per regalare gioia. Dedico questo post a tutti i miei bambini e a tutti gli amici, con la A maiuscola che mi stanno aiutando".

22/03/2018 10:50
Scosse dell'8 e 9 marzo, il sismologo Amato (Ingv): "Sono aftershocks. La sequenza iniziata il 24 agosto 2016 è ancora in corso"

Scosse dell'8 e 9 marzo, il sismologo Amato (Ingv): "Sono aftershocks. La sequenza iniziata il 24 agosto 2016 è ancora in corso"

Dopo lo spavento della notte fra l'8 e il 9 marzo, quando il terremoto è tornato a farsi sentire distintamente nella zona compresa fra Pieve Torina e Muccia, il sismologo di Ingv Alessandro Amato conferma che si sia trattato di aftershocks. "L'attività sismica intorno a Muccia e Pieve Torina sembra tornata ai livelli "normali", dopo la ripresa di qualche giorno fa" spiega Amato "con i due terremoti di M3.5 e 3.3 della notte tra l'8 e il 9 marzo. Contando tutti gli eventi entro 5 km da Muccia, ce ne sono stati circa 270 nell'ultima settimana, tutti entro pochissimi km2 in mappa, ma se guardiamo a quelli sopra M2 ne troviamo solo qualcuno il 9 marzo, poi quasi nulla fino a oggi. Nel trend generale (istogramma e grafico del numero di eventi e energia rilasciata giornaliera) il "picco" del 9 marzo rientra nelle oscillazioni che ci sono state negli ultimi mesi. Avevo scritto che si potevano considerare "aftershocks" per la loro posizione, la profondità, il tipo di movimento sulla faglia e naturalmente il fatto che la sequenza iniziata il 24 agosto 2016 è ancora in corso. Altri più forti" conclude Amato "sono ancora possibili ma sempre meno probabili".

12/03/2018 12:54
Terremoto, Tondi: "La zona è sempre la stessa quindi sono considerati aftershocks"

Terremoto, Tondi: "La zona è sempre la stessa quindi sono considerati aftershocks"

Dopo le scosse a ripetizione nella notte a Muccia torna la paura. Sono state 12 per l'esattezza quelle che tra le 22 e questa mattina hanno superato la magnitudo 2: tra queste quella più forte di magnitudo 3.5 intorno alla mezzanotte. Uno sciame sismico che rende l'incubo vissuto nel 2016 più vivo che mai. La popolazione, in cerca di rassicurazioni, si sfoga sui social dove anche il geologo Emanuele Tondi scrive in risposta a delle domande dei cittadini. Questo il post riferito allo sciame della notte passata. "La zona è sempre la stessa quindi sono considerati aftershocks... la sequenza sismica si è ridotta di molto ma non è finita e ogni tanto può riprendere vigore. Sulla base delle conoscenze geologiche e storiche, in quella zona si possono verificare anche terremoti più forti (a novembre 2016 ci fu un 4,7) ma non come quelli di fine ottobre 2016. Teniamo sempre presente che nel cratere, quello vero, o si abita in una SAE o in una casa di fatto non vulnerabile".

09/03/2018 15:55
Terremoto, il sindaco di Muccia: "Non abbiamo avuto danni"

Terremoto, il sindaco di Muccia: "Non abbiamo avuto danni"

Non ci dovrebbero essere nuovi danni, "al massimo un aggravamento di quelli esistenti e comunque già gravi", ma ogni volta che il terremoto si fa sentire, "si riaprono le ferite" dell'anima. Lo dice all'ANSA il sindaco di Muccia Antonio Baroni, dopo le due scosse di magnitudo 3.5 e 3.4 e lo sciame sismico della scorsa notte. A Muccia si convive con il terremoto da un anno e mezzo: "ci si riesce finché le scosse sono di due gradi - spiega il sindaco -, se l'intensità è più alta, come la scorsa notte, quando abbiamo avuto due 'belle' scosse, la paura si riaccende". "Anzi - aggiunge - io credo che la paura non finirà mai, o forse tra qualche anno. Insomma, siamo sempre sotto pressione psicologica". La scorsa notte comunque nessuno si è precipitato in strada: "Chi abita in casa propria al massimo andrà a dormire in auto, chi sta nei container o nelle soluzioni abitative di emergenza (Sae) si sente più tranquillo". (Ansa)

09/03/2018 12:40
Terremoto, torna la paura: serie infinita di scosse nella notte con epicentro a Muccia

Terremoto, torna la paura: serie infinita di scosse nella notte con epicentro a Muccia

Paura nella notte per uno sciame sismico iniziato intorno a mezzanotte e mezza con una scossa 3.5 distintamente avvertita dalla popolazione. L'epicentro è stato registrato a Muccia con una profondità di 10 Km Altre dieci scosse circa di magnitudo compreso tra il 2.3 e il 3.4 sempre con epicentro a Muccia sono state registrate in seguenza fin verso le 5.30 di questa mattina In mezzo allo sciame si è registrata anche una anomala scossa lieve, di magnitudo 2.2 con epicentro a Petriolo.  

09/03/2018 08:30
Copyright © 2020 Picchio News s.r.l.s | P.IVA 01914260433
Registrazione al Tribunale di Macerata n. 4235/2019 R.G.N.C. - n. 642/2020 Reg. Pubbl. - n. 91 Cron.