Montecassiano

Novità per la raccolta differenziata a Montecassiano

Novità per la raccolta differenziata a Montecassiano

In arrivo novità a Montecassiano per migliorare il servizio della raccolta dei rifiuti all’interno del cimitero cittadino. Il comune maceratese - da sempre ai primi posti nelle Marche in questo ambito, lo scorso mese di maggio ha fatto registrare un lusinghiero 81,05% - si conferma sempre più attivo in materia ambientale. “Saranno implementate le attuali postazioni con nuovi cassonetti a servizio dei cittadini”, evidenziano dall’Amministrazione comunale.Una iniziativa alla quale hanno lavorato congiuntamente l’assessorato cittadino all’Ambiente ed il Cosmari con l’obiettivo di centrare due risultati: migliorare il servizio di raccolta differenziata e facilitare il conferimento dei materiali da parte dei cittadini. A questo scopo, dunque, verranno implementate le attuali postazioni con nuovi contenitori: cassonetto marrone per i rifiuti organici dove poter gettare, ad esempio, i fiori recisi o le piante secche e la carta bagnata; un cassonetto blu del multi-materiale dove inserire le bottiglie di plastica, i vasi vuoti colorati o il cellophane dei fiori; un cassonetto giallo per i rifiuti indifferenziati dove poter conferire sottovasi, fiori e vasi in plastica rigida durevole, ceri e lumini, che, per l'appunto, non si riciclano. Su tutti i contenitori sono stati apposti adesivi personalizzati per facilitarne l’uso.“I buoni risultati della raccolta differenziata registrati nel nostro Comune – ha precisato l’assessore all’Ambiente Simone Fogante – sono anche merito della collaborazione e del senso civico dei cittadini che, siamo sicuri, continueranno ad impegnarsi responsabilmente per assicurare le condizioni di decoro dell’area cimiteriale”.

10/07/2016 10:16
Montecassiano festeggia i 50 anni di sacerdozio di don Paolo

Montecassiano festeggia i 50 anni di sacerdozio di don Paolo

Cinquant’anni di ministero sacerdotale. Domenica prossima (10 luglio) Montecassiano festeggia l’importante anniversario di don Paolo Picchio. Nominato vicario generale della Delegazione pontificia di Loreto dal 2003 al 2005, don Paolo ha portato la propria attività pastorale anche al di fuori delle mura cittadine. Con la forza d’animo e una fede profonda ha offerto la propria parola e il proprio sostegno a chiunque ne avesse bisogno e domenica prossima sarà tutta la comunità a festeggiarlo. Per l’occasione il sindaco Leonardo Catena, ha voluto esprimere a nome proprio e di tutta la cittadinanza il ringraziamento per il prezioso contributo offerto alla crescita della comunità montecassianese. “Rivolgo – ha detto il primo cittadino – un saluto e un abbraccio affettuoso a don Paolo in occasione del suo 50° anniversario di Ordinazione sacerdotale a nome mio, dell’amministrazione comunale e di tutta la cittadinanza. Insieme esprimiamo riconoscenza, gratitudine e un ringraziamento sentito per l’impegno profuso per gli altri in questi anni e speriamo di continuare questo cammino insieme ancora per molto tempo”.Don Paolo Picchio venne ordinato sacerdote a luglio del 1966, dopo i primi tre anni dedicati alla pastorale giovanile montecassianese, nel 1969 venne nominato vicario economo della parrocchia di Bagnolo e Montefiore a Recanati fino al 1977 quando, sempre nella cittadina leopardiana, divenne parroco di San Domenico con incarico di amministratore diocesano. Nel 1993 don Paolo è tornato a Montecassiano come co-parroco di Santa Maria dell’Assunta con il particolare incarico di curare la comunità cristiana di Vissani (fu nominato vicario episcopale per gli affari economici). Dieci anni più tardi fu nominato vicario generale della Delegazione pontificia di Loreto e da quest’anno ha profuso il proprio impegno nell’aiuto delle liturgie religiose della parrocchia.

08/07/2016 10:46
Quando l'amore non muore: la storia di Debora Corradini e della cagnolina Teresa

Quando l'amore non muore: la storia di Debora Corradini e della cagnolina Teresa

Domenica 27 settembre 2015, ero come ogni anno a Villa Potenza per la fiera dei cani e degli uccelli, vicino all’ingresso, con il nostro stand. Avevo con me Teresa, una femmina nera, segugio a pelo forte e barba bianca, con alcuni dei suoi cuccioli. Era stata abbandonata con i figli a Serravalle presumibilmente da un cacciatore di serie C: il nostro rifugio è pieno di cani da caccia, anche di razza pura. Si avvicinò una signora dolcissima e molto graziosa, Debora Corradini di Montecassiano, e fu amore a prima vista.Tornò tre o quattro volte a vedere ed accarezzare Teresa, poi venne con il marito a dirmi che l’avrebbe sicuramente adottata. E così fu, dopo pochi giorni, al rifugio. Debora era già malata, e il 29 giugno ci ha lasciati. Oggi ho ricevuto la visita del marito, Simone Pagliaretta, e di Teresa: la cagnolina mi ha riconosciuto, ha scodinzolato e mi ha dato la zampa per consegnarmi la busta con le generosissime offerte che la sua meravigliosa amica Debora aveva chiesto di raccogliere per il nostro rifugio. A noi fa comodo tutto, ma avrei preferito di gran lunga non ricevere quella busta e poter vedere ancora Debora felice con la sua famiglia ed il suo cane. Gesti del genere sono toccanti e commoventi, anche perché in situazioni analoghe mi capita di ricevere telefonate di gente che ha perduto persone care, magari a volte con eredità non trascurabili, e mi chiede se possiamo prendere il cane del defunto perché loro non possono tenerlo! Simone Pagliaretta mi dice che Teresa ha quasi smesso di mangiare, è sempre dolce ed affettuosa, è per lui un grande motivo di consolazione ma è molto triste, perché loro non dimenticano mai gli amici con i quali hanno vissuto sereni. Ciao Debora, grazie, neanche io ti dimenticherò.Roberto Cola, Lega Nazionale per la Difesa del Cane sezione di Camerino e Matelica  

06/07/2016 13:55
Non si fermano all'alt della Polizia e scappano: rocambolesco inseguimento fra Macerata e Sambucheto

Non si fermano all'alt della Polizia e scappano: rocambolesco inseguimento fra Macerata e Sambucheto

Intorno alle 13 di ieri, gli agenti della Squadra Mobile di Macerata, impegnati in un servizio di perlustrazione del centro cittadino, hanno incrociato in corso Cairoli un motorino Piaggio, con a bordo due persone. Lo stesso mezzo era già noto in quanto chi lo conduceva qualche giorno fa si era dato alla fuga, eludendo un controllo da parte della Polizia Municipale. Gli agenti, così, hanno cercato di fermare il motorino per un controllo.Non appena i poliziotti hanno alzato la paletta per intimare l’alt, il conducente si è dato alla fuga imboccando via della Pace. Con l'auto di servizio, è iniziato l'inseguimento durante il quale sono stati azionati tutti i sistemi luminosi e acustici, che sono stati completamente ignorati dal conducente che è riuscito ad arrivare in località Sambucheto di Montecassiano, dove, dopo aver violato ripetutamente il codice della strada in un rocambolesca fuga e posto in serio pericolo la pubblica incolumità, ha imboccato via B. Gigli finendo la sua corsa contro un’autovettura in sosta.A seguito della collisione, le due persone a bordo del motorini sono cadute a terra.Nella circostanza è stato accertato che il mezzo era condotto da un 37enne già conosciuto dalle forze di polizia, mentre il passeggero è stato identificato per un 30enne, anch’egli conosciuto dalla Polizia, che nella caduta ha riportato lesioni ad un braccio.Accompagnato in Questura per tutte le formalità di rito, il passeggero è stato lasciato andare, mentre gli accertamenti svolti sul conto del conducente hanno permesso di accertare che lo stesso risultava sprovvisto della patente di guida poiché revocatagli dalla Prefettura. Inoltre il motociclo che conduceva, non era coperto dalla polizza assicurativa obbligatoria per la responsabilità civile.Con l’occasione, è stato notificato all’uomo il decreto di rimpatrio con foglio di via obbligatoria dal comune di Macerata emesso dal Questore in data 1/6/2016.

02/07/2016 10:28
Montecassiano ricorda l’eccidio di Vallecascia a 72 anni dal drammatico sterminio

Montecassiano ricorda l’eccidio di Vallecascia a 72 anni dal drammatico sterminio

A 72 anni dall’eccidio nazista di Vallecascia, Montecassiano ha ricordato il tributo di sangue versato da cinque cittadini. Ieri, 30 giugno, la sezione Anpi di Montecassiano “Oreste Mosca” presieduta da Doriana Fogante, in collaborazione con l’amministrazione comunale, ha organizzato la commemorazione di quella drammatica pagina di storia del comune maceratese.Il 30 giugno 1944, infatti, i tedeschi trucidarono cinque montecassianesi a Villa Perozzi, oggi conosciuta come Villa Quiete. Il luogo dove è avvenuto l'eccidio è stato oggetto di opere di restyling che hanno portato alla sistemazione del sentiero, denominato “Sentiero della memoria”, che conduce fino alla lapide è che è stato inaugurato proprio due mesi fa in occasione della festa della liberazione. I lavori sono stati eseguiti dall'Anpi grazie al prezioso contributo economico dell'amministrazione comunale. Ieri quel sentiero è stato ripercorso da numerosi cittadini insieme al sindaco Leonardo Catena e ad altri rappresentanti del Comune. Prima alle 19, in suffragio dei caduti, è stata celebrata la santa messa nella chiesa di Vallecascia a cui ha fatto seguito la commemorazione sul luogo della strage.

01/07/2016 14:05
Un anno senza "Il Guerriero del silenzio", ricordo del poeta Renato Pigliacampo

Un anno senza "Il Guerriero del silenzio", ricordo del poeta Renato Pigliacampo

Un anno fa moriva Renato Pigliacampo, professore all’università di Macerata nonché poeta impegnato nella battaglia dei diritti in difesa del minorato sensoriale. Natoa Recanati nel 1948 , soffrì, in giovanissima età, la perdita dell’udito a causa di una grave forma di meningite.Si era laureato, poi, all’università “La Sapienza” di Roma specializzandosi in Psicologia dedicando particolare attenzione all’insegnamento verso i minorati sensoriali, alla difesa della Lis (Lingua Italiana dei Segni) di cui molto parlò anche nelle sue poesie. All’interno dell’universo audioleso ricoprì anche vari incarichi importanti quali quello di Consigliere del Direttivo ENS (Ente Nazionale Sordi) e di Presidente Regionale ENS Marche.Parallelamente a un’intensa attività saggistica sulle problematiche dell’audioleso nei vari ambiti della società (pubblicazioni uscite con Armando Editore di Roma) si dedicò con particolare entusiasmo alla poesia, forma di espressione con la quale narrò il suo disagio esistenziale, la sua rabbia dinanzi alle idiosincrasie del mondo e l’ingiustizia della società. La sua prima raccolta organica di versi, datata 1967, si intitolava “Anni, anni che vanno”, opera alla quale nel corso del tempo ne seguirono numerose altre, tra cui “Canti del mio silenzio” (1973), “Dal silenzio” (1981), “Adobe” (1990) con la quale sembrava risoluto nell’abbandonare la poesia salvo poi tornare a ripercorrere le sue strade e pubblicare “Canto per Liopigama” (1995) e i più recenti “L’albero di rami senza vento” (2006) e “Nel segno del mio andare” (2013).Il professore fondò anche un suo premio di poesia, il Concorso Internazionale “Città di Porto Recanati”, senz’altro uno dei più conosciuti ed apprezzati in Regione che quest’anno celebra la sua ventisettesima edizione, la seconda senza il suo fondatore. La famiglia del professor Pigliacampo, infatti, in collaborazione con Lorenzo Spurio, scrittore e critico letterario che negli ultimi anni collaborava a varie iniziative con il professore, ha deciso di portare avanti il Premio al quale era particolarmente legato e per il quale si sentiva meritatamente orgoglioso. Il poeta ci ha lasciato lo scorso 29 Giugno 2015 e da allora riposa nel piccolo cimitero di campagna di Montecassiano, nel Maceratese. Nei mesi successivi al suo decesso il critico Lorenzo Spurio ha iniziato a lavorare ad un’opera antologica che compendiasse l’intera produzione poetica del professor Pigliacampo, opera che è recentemente uscita per i tipi di PoetiKanten Edizioni di Firenze. Essa si intitola “Nella sera che cala sul litorale. Percorso antologico nella poesia del Guerriero del Silenzio”. In essa Spurio ha raccolto, in base a una sua selezionata scelta dell’ampio materiale, testi che appartenevano a tutte le opere di Renato Pigliacampo, disponendoli in ordine cronologico ad offrire al lettore un vero e proprio itinerario, tra i mutamenti sociali e lo scorrere del tempo, dell’ars poetica di Pigliacampo. L’opera si chiude con una nota critica del poeta Guido Garufi che fornisce una disamina di alcuni archetipi del silenzio, di cui il poeta veniva soprannominato quale “Guerriero”.Il prossimo 17 settembre presso la Sala Biagetti del Castello Svevo nella sua Porto Recanati si terrà la premiazione della XXVII edizione del Premio che, dall’anno scorso, assegna anche un Premio Speciale intitolato al professore che viene consegnato a un autore che con la sua poesia ha trattato in maniera esemplare e con una poetica vicina a quella di Pigliacampo tematiche forti, di impatto, che concernono l’impegno dell’uomo verso la collettività, nella presa di coscienza verso determinate mancanze e indifferenze verso il portatore di handicap. Quest’anno in particolare la serata di premiazione sarà l’occasione per celebrare il ricordo del professore e presentare il volume antologico che Lorenzo Spurio ha curato sull’intera produzione del Nostro.Ad un anno di distanza, lo ricordiamo con una delle sue liriche in cui, come spesso accade, parla della campagna natia, della famiglia e del sentimento di unione con la tradizione agreste e patriarcale. CompimentoNon voglio stendermisull’ansa del fiume con l’acquache specchia i tormenti del volto. Non voglio finire così. Portatemi nella mia casa,sul monte, dove il babbo lavoraa mezzadria e la mammaricama le lenzuola per la sorellache presto andrà sposa. Non questoil sogno all’inizio dell’avventuraquando le doglie mi trassero al mondo. Conducetemi dal padre, solo luipotrà asciugarmi il sudore della fronte.Non lasciatemi dovei peccati della vita gli estremiistanti tormentano i pensieri. Scorre l’acqua, ultimo sguardo meditativo.Non azzarderò la conta dei giorniperché sia polvere.Forse tra i miliardi d’anni per uno scherzochimico mi ritroverò lupoe divorerò con ira l’uomo.Inutile richiamo. Immaginazionecreatrice del poeta vagabondo. Conducetemi alla tomba degli uomini.Nascere ancora dalla combinazione chimica.È la mia speranza. Poesia tratta dal libro “Dal silenzio” (1981) ripubblicata in “Nella sera che cala sul litorale. Percorso antologico nella poesia del Guerriero del Silenzio”, a cura di Lorenzo Spurio (2016).

29/06/2016 09:39
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