La nuova stagione della Maceratese è pronta a prendere il via. Questo pomeriggio, la squadra guidata da Mister Possanzini farà il suo debutto ufficiale a San Severino Marche, affrontando il Montefano nella gara valida per la Coppa Italia. Un incontro atteso dai tifosi biancorossi, che rappresenta il primo vero banco di prova per la rinnovata formazione.
La nuova Maceratese è stata presentata alla città di Macerata in un clima di grande entusiasmo durante i festeggiamenti in onore di San Giuliano. La serata ha visto i tifosi biancorossi protagonisti di un corteo che ha attraversato le vie del centro, terminando in una Piazza della Libertà gremita di appassionati che non hanno fatto mancare il proprio sostegno alla squadra.
Dopo i saluti istituzionali del sindaco Sandro Parcaroli e dell’assessore allo sport Riccardo Sacchi, ha preso la parola il Presidente della Maceratese, Alberto Crocioni. "Così come voi, anche io sono deluso dalla stagione dello scorso anno", ha dichiarato Crocioni, esprimendo la volontà di riscattare la passata stagione. "Dai lavori per il rinnovato stadio alla costruzione della squadra, sto mettendo tutto l’impegno possibile nella Maceratese e penso che questo l’abbiate capito. Vi ringrazio per il supporto che date alla squadra. Sarà importante rimanere tutti uniti", ha concluso il presidente.
A seguire, sul palco sono saliti i giocatori della Maceratese, accompagnati dal nuovo allenatore Matteo Possanzini, dal direttore generale Stefano Serangeli, dal direttore sportivo Nicolò De Cesare e da tutto lo staff tecnico. Un momento carico di emozione, che ha dato modo ai tifosi di conoscere da vicino i protagonisti della stagione 2024.
Durante la presentazione è stata svelata anche la nuova seconda maglia della squadra. La maglia, rigorosamente biancorossa, presenta un dettaglio unico: lo skyline di Macerata. "Un omaggio alla nostra amata città e ai suoi luoghi più iconici", si legge sugli account social della squadra.
Prima di lasciare il palco, i giocatori della Maceratese hanno lanciato alcuni gadget verso il pubblico, ricevendo un ultimo caloroso abbraccio dai loro sostenitori. La squadra è stata così presentata alla città. Ora la parola passa al campo.
(Foto di Francesco Tartari)
In Via Ghino Valenti, a Macerata, questa mattina è avvenuto un incidente frontale tra due auto. Sette persone sono state portate all'ospedale, di cui tre bambini.
L'incidente è avvenuto verso le 9 di questa mattina. Una delle due auto si sarebbe allargata nell'altra corsia. l'impatto è stato violento. La via in questo periodo è molto trafficata dati i lavori in Via dei Velini.
Sul posto sono intervenuti i mezzi del 118, tre ambulanze e un'automedica. Nessuno è rimasto ferito in modo grave. Ma per controlli più aprofonditi sono stati portati all'ospedale. Sul posto sono giunti anche i vigili del fuoco per i soccorsi e la polizia stradale per i rilevamenti e la gestione del traffico.
Nella giornata di sabato 31 Agosto ha terminato il suo percorso nella Polizia di Stato il Commissario Capo Valter Angelici dopo quarant’anni di attività al servizio del Paese.
Ha voluto esserci fino all’ultimo.Inizia il suo percorso come ausiliario nella Polizia di Stato nel 1984 presso l’U.P.G.S.P. della Questura di Roma.
Nel corso degli anni ha cambiato vari Uffici, città e ricoperto diversi ruoli all’interno dell’Amministrazione sino al superamento del concorso da Vice Commissario nel 2018.
Tra gli incarichi più prestigiosi rivestiti, ricordiamo quelli come Vice Capo di Gabinetto e Dirigente della Squadra Volanti della Questura di Macerata.
Proprio le sue Volanti, nel suo ultimo giorno di lavoro, hanno voluto salutarlo in Piazza della Libertà con sirene e lampeggianti.
Sabato mattina infatti, alla presenza del Sig. Questore Gianpaolo Patruno, del Commissario della Polizia di Stato Jacopo Di Francesco e del Comandante della Polizia Locale Danilo Doria ha salutato la sua città, i suoi colleghi e la sua Questura.
Non lascerà mai la sua divisa però, perché come ama ripetere, l’uniforme della Polizia di Stato è la sua seconda pelle.
Tanti auguri Commissario.
Dopo essere tornato a splendere il 17 luglio scorso in occasione del compleanno del noto fotoreporter Guido Picchio, il "Cortile di Picchio News" è stato ufficialmente inaugurato, pronto ad accogliere eventi di grande rilievo in una location rinnovata lungo Corso della Repubblica. Nei giorni in cui Macerata festeggia il suo protettore San Giuliano, il cortile, incastonato nel cuore della città, ha ospitato diverse personalità di spicco del territorio.
Come da tradizione, la celebrazione ha visto una cena tipica a base di tagliatelle al sugo di papera e papera arrosto, accompagnata dai pregiati vini dell’azienda vinicola Alberto Quacquarini, per poi concludere con un dolce offerto dallo Chef Giuseeppe Giustozzi dell'Hotel Cosmopolitan. Fra gli ospiti anche Mauro Quacquarini, che ha presentato la sua ultima invenzione: il ‘Quacquarini Spritz’, un cocktail fresco e originale che ha come protagonista la vernaccia secca.
La serata è stata segnata da grandi sorrisi e momenti di condivisione, con il padrone di casa Guido Picchio che ha intrattenuto i suoi ospiti con una selezione di scatti memorabili, raccolti nella mostra fotografica permanente "Guido Picchio Story", e visitabile anche nei prossimi eventi. Un viaggio emozionante attraverso le immagini più significative della sua carriera, che ha reso omaggio alla sua passione per la fotografia e alla sua capacità di catturare momenti unici.
A coronare l'inaugurazione del "Cortile di Picchio News", la benedizione di Don Felice Riva che ha segnato simbolicamente l'inizio di una nuova stagione di grandi eventi.
Il primo di questi eventi si terrà il 6 settembre, con la presentazione del libro ‘Africa Contesa’ del giornalista Enzo Nucci. Corrispondente Rai per sedici anni da Nairobi e grande amico del direttore Guido Picchio e di Andrea Angeli, Nucci presenterà un saggio di grande attualità che punta i riflettori sulle dinamiche geopolitiche e sugli appetiti internazionali suscitati dal continente africano, ricco di risorse strategiche per il futuro, e sulla risposta africana all’assalto delle superpotenze. L'evento è organizzato dal Kiwanis Club Macerata, con la presidente Patrizia Papetti che, durante la serata inaugurale, ha espresso grande entusiasmo per questa iniziativa ospitata dal Cortile di Picchio News.
La magia del Cortile, incastonato nel cuore pulsante della città, promette di diventare una delle mete preferite per chi desidera vivere appieno l'atmosfera unica di Macerata, coniugando tradizione, convivialità e cultura in uno scenario dal fascino indiscutibile.
Macerata è in festa per San Giuliano, il suo patrono. La città si è svegliata ieri tra colori, suoni e profumi che annunciano una giornata all'insegna della tradizione e della comunità. La Pro Loco, ancora una volta, ha lavorato con grande impegno per offrire alla cittadinanza un weekend all’insegna delle celebrazioni.
Leonardo, il cuoco della Pro Loco Macerata, racconta i preparativi con grande entusiasmo: “Ci siamo organizzati nel migliore dei modi. Abbiamo preparato un buon numero di papere arrosto, oltre che nel sugo,” ci spiega mentre sorride tra i fornelli. La papera è il piatto simbolo di San Giuliano, una tradizione che si rinnova ogni anno, ricordando i tempi in cui, subito dopo la trebbiatura, le papere erano cucinate con il nuovo raccolto di patate e abbinate agli gnocchi freschi. "Per questo c’è la storica tradizione degli gnocchi con il sugo della papera", aggiunge.
Il menù della festa, anche quest’anno, è un omaggio ai sapori locali. Oltre alla papera arrosto, saranno serviti stinco di maiale, olive e creme all’ascolana prodotte artigianalmente da un’azienda agricola della Val d’Aso. “Abbiamo cercato di valorizzare i prodotti locali, quelli della nostra ruralità,” sottolinea Leonardo, con un occhio sempre attento a soddisfare i gusti di tutti: "Fra gnocchi e tagliatelle, dovremmo preparare circa 1.500 porzioni".
La giornata si concluderà in grande stile con lo Z-Chalet Tour, un evento che promette di animare piazza della Libertà con musica e tanto divertimento. "Vi aspettiamo per la serata finale," invita Antonella, una delle organizzatrici della Pro Loco. "Ci saranno tanti giovani pronti a scatenarsi e a portare energia in città".
La festa di San Giuliano è un momento di grande partecipazione per la comunità maceratese. Antonella esprime la soddisfazione degli organizzatori: "Ringraziamo il Comune di Macerata che ci permette di organizzare questa festa e un grazie speciale al presidente della Pro Loco Luciano Cartechini. Vi aspettiamo tutti in piazza".
Delsa, celebre marchio di abiti da sposa nato oltre cinquanta anni fa a Belforte del Chienti, ha partecipato ai festeggiamenti per il patrono di Macerata, San Giuliano, che si sono svolti nella serata di ieri in piazza della Repubblica.
Sul palco, destinato allo spettacolo musicale che ha animato il cuore della cittadina, è stato dapprima proiettato il video ricordo della cerimonia di chiusura delle Olimpiadi Invernali di Torino 2006: evento al quale presero parte 400 spose in abito candido come la neve, tutte vestite dall’azienda belfortese. In occasione dell’anno in cui i giochi olimpici sono tornati in Europa e alla vigilia delle Olimpiadi Invernali di Milano - Cortina, è stata tanta l’emozione del pubblico nel rivivere questo piacevole traguardo raggiunto da un’azienda della provincia.
Finita la videoproiezione si è poi passati al presente, rappresentato dall’uscita della nuova collezione sposa Delsa per il 2025 che ha sfilato sul palco maceratese, con una selezione significativa degli abiti da poco disponibili negli atelier di Belforte e Ancona.
Tra le indossatrici della serata, sei novelle spose che hanno avuto l’occasione di rindossare il loro abito nuziale e un’ospite d’eccezione: la neo Miss Framesi Marche, Sofia Cassella, che è stata incoronata solo qualche giorno fa in piazza Perfetti a Sarnano.
"Ho ricevuto del 'pezzente' per aver espresso il mio pensiero", è la storia di Alessandro Giacomini, consigliere del comune di Massimeno, in provincia di Trento, che è entrato in contatto sui social con un parroco di Macerata.
Ma ripercorriamo la vicenda. Il signor Giacomini scriveva e scrive tuttora per il portale online della rivista di cultura MicroMega. Lo scorso anno, a febbraio 2023, firma un articolo che crea un notevole dibattito e viene ripreso da molte testate nazionali, nonché da alcuni programmi televisivi. L'articolo, intitolato "Perché bisognerebbe vietare il battesimo ai minori", cercava di spiegare perché non dovrebbero essere battezzati, a suo modo di vedere, i bambini fino all’età di dodici anni.
Dopo aver suscitato polemiche e accese discussioni, come si diceva, nel periodo seguente alla pubblicazione dell'articolo, l'autore ci ha contattati - a distanza di un anno - per via dei dissidi nati online con un parroco maceratese.
"Casualmente nei giorni scorsi ho riscontrato offese personali via social da parte di Don Felice Prosperi, che ho poi scoperto appartenere alla Diocesi di Macerata. I post ovviamente sono pubblici e quindi c’è l’aggravante per la diffamazione. I commenti erano stati inseriti nel periodo in cui l’articolo aveva maggiore visibilità, ma ho avuto modo di leggerli soltanto il 27 agosto scorso", ci spiega Giacomini.
Nello specifico sotto un post dove l’autore condivideva il link dell’articolo sono stati scritti due commenti dal profilo di Don Felice Prosperi, con scritto: "Sì, Solo un pezzente come te nega la bontà del battesimo ai bambini"; "Solo un pezzente come te può ragionare in questo modo!".
Continua poi con il racconto Giacomini: "Prima di intraprendere le vie legali, ho richiesto un contatto presso la Diocesi di Macerata. Ho scritto personalmente alla segreteria del vescovo Nazzareno Marconi, spiegando la vicenda. Ho però ricevuto una risposta che mi dava del maleducato. Ho quindi intrapreso le vie legali tramite il mio avvocato di riferimento. Sarebbero state sufficienti per me le scuse del collaboratore del vescovo e di Don Felice Prosperi".
Alleghiamo la mail con cui Alessandro Giacomini chiede un confronto con un responsabile della diocesi:
A questa mail la diocesi di Macerata ha risposto il 29 agosto: “Gentile signore ci permettiamo di evidenziare alcune cose: dato che lei sostiene sui social un confronto di idee del tutto opinabili riferendosi alla chiesa ed ai credenti con espressioni quantomeno colorite che, in un tale contesto, la risposta del sacerdote Don Felice Prosperi si sia concretizzata con espressioni altrettanto colorite non sembra costituire una particolare rilevanza dal punto di vista legale. Si fa sommessamente presente tra l’altro che, con sentenza numero 31 mila 824 del 2009, la Cassazione ha definito che rivolgersi a qualcuno apostrofandolo come 'pezzente' non costituisce ingiuria. Quanto riguarda la buona educazione purtroppo duole constatare che in tutte le comunicazioni social, sia sue che del nostro sacerdote, questa appare particolarmente carente ma, a questo riguardo, possiamo solo esortare al bene. Con rispetto, saluti”.
A questa risposta Alessandro Giacomini ha risposto inviando due mail: una in diretta risposta a questo testo, e la seconda (in foto) al Vescovo Nazzareno Marconi. Ecco il testo della mail: “Alla cortese attenzione del Vescovo Nazzareno Marconi. Rattrista il Vostro riscontro, offensivo alla stregua dell'epiteto Don Felice Prosperi. Mi preme sottolineare che il gratuito ' pezzente' è riferito ad un mio articolo ove non vi è alcuna offesa e/o riferimento a Don Felice Prosperi e alla stessa Diocesi di Macerata. Inoltre non conosco e mai mi sono confrontato con Don Felice Prosperi e nemmeno con la vostra Diocesi. Duole ricevere del maleducato da parte vostra che non si è mai interfacciato con la stessa. Per quanto riguarda il 'pezzente' sarà la Procura di Trento a valutare la gravità, in quanto, già domani depositerò querela tramite lo studio legale dell'avvocato Mauro Bondi del foro di Rovereto”.
La sperimentazione del modello organizzativo di "Transitional care infermieristico" dell’azienda sanitaria territoriale di Macerata è una buona pratica che ha ottenuto l’inserimento nell’elenco dell’Osservatorio dell’Agenas, una delle tre buone pratiche che nell’anno 2023 sono state riconosciute dall’Agenzia Nazionale alla Regione Marche.
Si tratta di un modello assistenziale che, grazie alla figura dell’Infermiere di Transitional Care (ICT), mira ad ottimizzare la presa in carico del paziente sia nel ricovero che durante il processo di pianificazione della dimissione protetta.
La persona nel percorso di transizione ospedale-territorio, nelle fattispecie residenziale o domiciliare, viene accompagnata dal professionista che garantisce l’assegnazione al setting assistenziale più appropriato, ad esempio cure intermedie, Rsa, residenze protette, hospice, assistenza domiciliare.
Si evita, in questo modo, la frammentazione e non continuità dell’assistenza, favorendo la dimissione in sicurezza e in tempi appropriati e riducendo la degenza ospedaliera e il ricorso a re-ospedalizzazioni.
Il vantaggio di questa buona pratica clinica è anche nei confronti dei familiari e dei caregiver, che vengono accompagnati nel processo di presa in carico assistenziale e nella governance del paziente fragile. Ne abbiamo parlato nello specifico con il dirigente delle professioni sanitarie dell’azienda sanitaria territoriale di Macerata Paolo Antognini.
1) Che cosa prevede il Transitional Care Infermieristico (ITC)?
"Il percorso prevede che il paziente al momento del ricovero venga subito preso in carico dall’infermiere, che valuta i bisogni e la complessità clinico-assistenziale attraverso il modello Itc, metodo che consente una valutazione della situazione esistente e delle eventuali problematiche presenti. Durante la degenza è possibile così attivare precocemente i percorsi e le risorse socio-sanitarie (distretto e ambito territoriale) utili ai familiari e al caregiver per la buona gestione del paziente fragile".
2) Quali sono stati i risultati della sperimentazione di questo modello?
"Nell’anno 2023 sono stati presi in carico nell’Ast di Macerata 1814 degenti nei diversi setting assistenziali: Geriatria, Medicina, Neurologia e Ortopedia, solo per citarne alcuni. Il Transitional Care Infermieristico determina un’assegnazione delle risorse professionali necessarie per una gestione ottimale del paziente e permette di monitorare costantemente l’appropriatezza e la complessità assistenziale. Infatti, consente fin dal ricovero di attivare il percorso di cura più adeguato ai bisogni di salute della persona e di poter conoscere in anticipo, con riduzione conseguente dei tempi di degenza, l’assistenza socio-sanitaria più appropriata per il paziente al momento della dimissione ospedaliera".
"Questo modello organizzativo rappresenta una concreta attuazione di come la sanità pubblica nei prossimi anni dovrà organizzarsi - dichiara il direttore generale dell’Ast di Macerata, Marco Ricci - attraverso percorsi capaci di creare reali integrazioni tra presidi e articolazioni socio sanitarie territoriali, come le Cot, l’ospedale di Comunità, le Cure Intermedie e le diverse Residenzialità, oltre all’assistenza domiciliare integrata. Un sistema che garantisca una risposta efficace alle fragilità e alle cronicità".
"Con la sperimentazione di questo modello organizzativo andiamo ad ottimizzare l’intero percorso del paziente dalla fase di presa in carico alla dimissione, mettendo in rete i vari livelli assistenziali - dichiara il vicepresidente della Giunta e assessore alla Sanità della Regione Marche Filippo Saltamartini -. Si tratta di un modello rispondente alla nuova sfida posta dall'invecchiamento progressivo della popolazione e dalla crescita di cronicità e fragilità che necessitano di risposte appropriate”.
Il comandante della polizia locale di Macerata Danilo Doria ha firmato un'ordinanza relativa alla regolamentazione temporanea della circolazione stradale in occasione della "Festa de le Casette" in programma dal 5 all'8 settembre in città.
Il provvedimento prevede dal 5 all’8 settembre, con orario 0-24, il divieto di sosta con rimozione forzata in via Cucchiari (ambo i lati) e via Ariani (tratto di strada compreso da via Merelli fino all’edificio della "residenza Universitaria F.lli Cairoli" - ambo i lati) oltre al divieto di transito in via Ariani (tratto di strada da via Merelli fino all’ edificio della "residenza universitaria F.lli Cairoli"), eccetto i residenti per il rientro nelle aree private, valido dalle 8:00 del 5 settembre fino alle 24:00 dell’8 settembre e il divieto di transito in via Cucchiari valido dalle 8:00 del 5 settembre (montaggio palco) fino alle 24:00 dell’8 settembre.
Sabato 7 settembre, dalle 15:00 alle 24:00, in via Moie, sono previsti il divieto di transito con sbarramento fisico posto tra l'intersezione tra Corso Cairoli e via Lido Bastianelli e il transito consentito in via Lido Bastianelli per tutti i veicoli dei residenti in via Pannelli e via della Nana in deroga alla zona pedonale (è possibile transitare all’interno dei giardini pubblici dell’ex distretto militare per raggiungere le proprie aree private).
Domenica 8 settembre, dalle 13:30 alle 00:30 del giorno successivo, è previsto il divieto di sosta con rimozione forzata su ambo i lati di Corso Cairoli (tratto compreso tra Via B. Gigli e piazza Nazario Sauro); in via Severini sul lato sinistro in direzione Corso Cairoli e sugli stalli Apm a "spina" prospicienti i civici numeri dal 3 al 9, nel tratto dal civico 1 fino all’intersezione in Corso Cairoli (compreso stallo riservato alle persone con disabilità) e sul lato destro e sugli stalli Apm a “spina” prospicienti i civici dal 10 al 18 per manovra autobus e autocarri; in Via Aleandri nell’area prospiciente il civico 1 (ultimi tre stalli di sosta prima della curva per manovra autobus/autocarri) e, infine, in piazza Nazario Sauro (lato b) dalle ore 14:30 alle ore 19:00 eccetto i veicoli autorizzati della manifestazione "La Carovana della Salute".
Sempre domenica 8 settembre, dalle ore 14:30 alle 00:30 del giorno seguente, è disposta la chiusura al traffico veicolare di Corso Cairoli (tratto compreso tra Via B. Gigli e Piazza N. Sauro) con la seguente regolamentazione: divieto di transito in ambo i sensi di marcia eccetto veicoli di soccorso, polizia, veicoli necessari per l’organizzazione dell’iniziativa (questi ultimi fino alle 17:00); alle intersezioni con via B. Gigli/via Pancalducci, piazza Nazario Sauro, via Severini, via delle Moje, via della Nana (i residenti di via delle Moie e via della Nana potranno accedere da via Bastianelli); divieto di transito con sbarramento, da porre sulla corsia in uscita dall’intersezione rotatoria tra via Pancalducci e via Braccialarghe, in direzione Corso Cairoli, eccetto i veicoli dei residenti fino all’inizio di Corso Cairoli, via Severini e laterali a via Severini.
Il percorso sarà deviato come di seguito: via Pancalducci - via Braccialarghe - via San Francesco - via Mattei (i veicoli diretti in centro e al quartiere Pace saranno indirizzati sul percorso via Mattei – via Tucci – via Mameli – viale Trieste).
Previsti, infine, il divieto di transito in via Severini (eccetto residenti) e vie collaterali con indicazione "strada senza sbocco"; direzione obbligatoria a destra all’intersezione tra via Pancalducci e via B. Gigli, valido per i veicoli provenienti da quest’ultima, con segnale di “deviazione” a destra; la direzione obbligatoria a destra per i veicoli che, provenienti da via Aleandri, si immettono in via Severini.
Direzione obbligatoria dritto, inoltre, in via Pancalducci, a scendere in direzione centro-periferia, in prossimità dell’intersezione con via Severini (eccetto residenti); la direzione obbligatoria a sinistra all’intersezione tra via Severini e via Pancalducci valido per i veicoli in uscita da via Severini e, infine, la direzione obbligatoria a destra verso viale Diomede Pantaleoni valido per i veicoli provenienti da via Maffeo Pantaleoni con delimitazione di corsia con coni segnaletici e relativo preavviso.
Prosegue la mostra “Universi quotidiani” a Palazzo Ricci che, sabato 31 agosto, sarà aperto con orario festivo (10.00 – 13.00 e 16.00 – 19.00) in concomitanza con la festa patronale di San Giuliano.
Un’occasione in più per visitare l’esposizione estiva del museo curata da Roberto Cresti, che indaga il tema della quotidianità nell’opera di quattro grandi artisti del XX secolo, rivelandone la vasta e complessa dimensione interiore.
Il viaggio nell’anima di questi “maestri del visibile” inizia con Giorgio Morandi, considerato il grande rivoluzionario conservatore del Novecento, di cui si possono ammirare due dipinti appartenenti alla raccolta della Fondazione Carima e alcune pregevoli incisioni inedite provenienti da collezioni private. L’artista bolognese fu infatti anche un talentuoso incisore, nonché titolare della cattedra di incisione all’Accademia di Belle Arti di Bologna dal 1930 al 1956.
Si continua con le “icone quotidiane” di Gianfranco Ferroni, uno dei nomi più rappresentativi del panorama artistico degli ultimi decenni del Novecento. Presente in mostra con un corpus di incisioni e fotografie che fissano prevalentemente frangenti di povertà, degrado e marginalità nel periodo che va dal secondo dopoguerra al boom economico.
Concludono il percorso espositivo Luciano De Vita, allievo prediletto di Giorgio Morandi, e Francisco Goya. Il maestro spagnolo, con la sua espressività delirante, ispirò la produzione artistica del marchigiano De Vita, dalla quale emerge con forza la sua tormentata interiorità.
“Universi quotidiani” presenta una sessantina di opere tra dipinti, acqueforti e fotografie, alcune delle quali vengono esposte per la prima volta al pubblico, che si integrano con la collezione permanente di Palazzo Ricci portando un interessante elemento di novità.
In questo periodo inoltre, la raccolta museale è impreziosita dalla presenza di un’opera di Giorgio de Chirico proveniente dalla casa-museo dell’artista a Roma. Grazie ad una proficua collaborazione con la Fondazione Giorgio e Isa de Chirico, infatti, uno dei capolavori di Palazzo Ricci “Le Muse inquietanti” è in Giappone per una grande retrospettiva sul maestro della Metafisica ed è stata sostituita dal dipinto “Le Muse dell’Egeo”. Dal mese di settembre il museo riprenderà l’apertura nel fine settima
Due nuovi corsi di laurea, un doppio titolo, progetti di ricerca europei ed extra-europei, un dottorato che guarda al futuro e alle nuove tecnologie, un’offerta formativa che conta 380 insegnamenti tra corsi, seminari e laboratori, una consolidata rete di contatti col mondo delle imprese e una percentuale del 78% di occupati a tre anni dalla laurea a mostrare come chi sceglie gli studi umanistici sceglie una formazione solida, completa e trasversale: questi i numeri del Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Macerata. «Un percorso umanistico – afferma il direttore Roberto Mancini – consente di acquisire un sapere che entra nella formazione della persona. Molti imprenditori prediligono i laureati in materie umanistiche perché riescono ad apprendere in poco tempo le nozioni tecniche e vantano una maggiore capacità riflessiva e di analisi».
Trasversalità, interdisciplinarità, internazionalizzazione e ampiezza dell’offerta didattica e un contatto “a chilometro zero” con i docenti sono i punti di forza di questo Dipartimento, dove discipline come lettere classiche o moderne, storia e filosofia, lingue e mediazione linguistica, storia dell'arte e l’archeologia dialogano con l’economia, l’ecologia, la politica, il turismo, il marketing, l’informatica.
Tra gli sbocchi professionali, accanto alla voce tradizionale dell’insegnamento, compaiono anche quelle professioni in ambiti apparentemente distanti: le posizioni di mediatori e operatori culturali in istituti pubblici e privati come musei, biblioteche, pinacoteche e fondazioni; le figure di educatori e consulenti per le strategie di inserimento in cooperative sociali e comunità di accoglienza per minori, rifugiati e tossicodipendenti; il lavoro nei settori dell’editoria, della comunicazione, del giornalismo, dell’organizzazione di eventi e dell’industria culturale e creativa; infine, le figure di coordinamento, mediazione e consulenza etica nel mondo delle imprese. Il 78% dei laureati in Studi Umanistici a Unimc trova occupazione a tre anni dalla laurea, contro il 76% della media nazionale nello stesso ambito, e più del 60% a un anno. A favorire l’inserimento nel mondo del lavoro ci sono le attività di placement del Dipartimento: una rete solida di imprese amiche presso cui svolgere tirocini e cicli di incontri periodici con imprenditori per aiutare gli studenti a orientarsi e inserirsi in settori professionali specifici. Alto l’indice di gradimento della didattica, oltre il 90%.
Due sono le più recenti novità dell’offerta formativa. La laurea magistrale in Archeologia e sviluppo dei territori è «un corso finalizzato a fornire la competenza archeologica insieme a quella della gestione economica di un’attività culturale legata al turismo». La laurea triennale in Mediazione linguistica per l’impresa internazionale e i media digitali è pensata per interpreti, mediatori e operatori economici specializzati anche in lingue extra-europee come l’arabo, il russo e il cinese, richieste dalle imprese italiane per i grandi mercati internazionali.
La consolidata collaborazione con l’Istituto Cattolico di Tolosa in Francia per un doppio titolo nell’ambito della magistrale in Scienze Filosofiche, l’attenzione verso le filosofie africane e orientali, gli scavi archeologici in Grecia, Libia e Albania, i tirocini all’estero e i progetti Erasmus europei ed extra-europei dimostrano come uno dei punti di forza del Dipartimento sia l’internazionalizzazione in una prospettiva non eurocentrica. Da menzionare anche il dottorato di ricerca “Umanesimo e tecnologie” pensato per comprendere come l’innovazione tecnologica e la tradizione umanistica possano coniugarsi.
«Al centro di tutto», ribadisce Mancini, «c’è la formazione della persona: un criterio di integrità che serve all’Università per non lasciarsi trascinare nella deriva dell’aziendalizzazione, della burocratizzazione, della parcellizzazione dei saperi e della tecnocrazia e fa degli Studi Umanistici l’ultimo baluardo della formazione».
Macerata, 29 agosto, piazza della Libertà gremita per godere una notte di musica dal vivo organizzata dalla Proloco. Tra i protagonisti della serata, la band “Vasco Live”, tributo al celebre rocker italiano che ha saputo conquistare il pubblico con un’esibizione carica di energia e passione.
Per ore, la musica ha risuonato avvolgendo la piazza in un’atmosfera magica e coinvolgente. Le emozioni erano palpabili, con il pubblico che cantava all'unisono le canzoni che hanno fatto la storia della musica italiana. Una serata perfetta, o quasi.
Nel bel mezzo dell’ultima canzone, è accaduto l’impensabile. Mentre la band stava per concludere il suo brano finale, i vigili urbani hanno deciso di interrompere bruscamente l’esibizione. Il motivo? Il concerto aveva sforato il limite orario previsto dalle normative locali.
L’interruzione improvvisa nel bel mezzo dell’ultima canzone, ha lasciato il pubblico sbigottito, molti spettatori non hanno potuto trattenere il disappunto e l’indignazione per una decisione percepita come eccessivamente rigida e priva di sensibilità artistica.
“Il senso dell’arte, quella capacità di trascendere i limiti e di creare momenti unici e irripetibili, è stato sacrificato in nome di una burocrazia che ha dimostrato di non saper riconoscere l'importanza del contesto: una canzone non può e non deve essere interrotta”, affermano i componenti della Proloco.
“La serata meritava ben altro finale. L’augurio è che, in futuro, si possa trovare un equilibrio migliore tra rispetto delle regole e rispetto per l’arte, affinché eventi come questo possano essere ricordati per la loro bellezza e solo per questo”.
Gigi D’Alessio ha conquistato ieri lo Sferisterio di Macerata proponendo live i suoi grandi successi da: “Non mollare mai” a “Como suena el corazón”, ma a tenere banco, nel the day after, è la polemica a distanza con i consiglieri di minoranza, Alberto Cicarè e Narciso Ricotta.
Cicarè infatti aveva affermato nei giorni scorsi, riferendosi allo stesso D’Alessio, che 'era stato invitato nell'Arena maceratese uno che di solito suona alle sagre paesane'.“Io ho iniziato da lì, dai matrimoni, dalle feste e non mi offendo perché ho fatto la gavetta e sono dove sono anche grazie a quel percorso”, ha risposto dal palco il cantante e pianista napoletano togliendosi più di un sassolino dalla scarpa. “Anche alle sagre comunque ci sono persone, che siano in un teatro o in piazza per me non fa differenza. Da allora ho fatto 15 volte il giro del mondo, ho riempito stadi d’Italia e palazzetti, prima di sparare su una persona si documenti, basta Google”.
Stessa sorte è toccata a Narciso Ricotta che ugualmente aveva criticato la scelta dell’amministrazione comunale di invitare, a caro prezzo a suo dire, D’Alessio: “La ricotta è bella quando è fresca – ha affermato l’artista - sono uno dei contribuenti d’Italia e merito rispetto. Fossi in loro cambierei mestiere. Sono disposto a prenderli a lavorare con me per fargli vedere che cantiamo anche in posti meravigliosi. L’invidia non è altro che un riconoscimento di inferiorità”.
Stoccate a parte, l’impressione è che la politica maceratese non ne sia uscita benissimo da questa situazione, innescando a distanza una polemica quantomeno pretestuosa. Per il resto il concerto è filato via liscio con un pubblico eterogeneo, a livello generazionale, che ha apprezzato la performance del cantante partenopeo: da Miele a Mon amour, due ore di concerto in cui D’Alessio, accompagnato dalla band composta da sette musicisti, ha proposto anche alcuni dei suoi molteplici feauturing con altri artisti. "Macerata è un posto stupendo, mi sono divertito tantissimo”, ha concluso.
Nel frattempo la fiamma della polemica non sembra spegnersi, tanto che è stata convocata per oggi una conferenza stampa ,da parte del Pd, per discutere su quanto accaduto.
(Foto di Massimo Zanconi)
Alla XX edizione del Premio Nazionale Franco Enriquez sarà premiata Chiara Salvucci come miglior attrice protagonista, per la sezione Teatro Classico e Contemporaneo. L'interpretazione che le è valsa il premio è quella di Desmodena nell'Otello di William Shakespeare con la regia di Corrado d'Elia. La premiazione si terrà al teatri Cortesi di Sirolo.
«La protagonista Desdemona è interpretata da una splendida e magnetica Chiara Salvucci che attira su di sé, tutto il peso della tragedia, con una eleganza e una leggerezza che incanta come quel fazzoletto perduto, pretestuoso messaggero di morte».
Chiara Salvucci nasce a Macerata, per poi trasferirsi a Milano per la sua formazione artistica. Si laurea in architettura e poi intreprende la carriera di attrice. Collabora con alcuni dei più grandi nomi del teatro contemporaneo come Massimo Navone, Peter Stein, Tomi Jenezic, Roberto Latini e Maddalena Crippa.
Dal 2015 è membro attivo della compagnia Corrado d'Elia, il regista che l'ha diretta nello spettacolo con cui si è aggiudicata il premio. Un premio importante che va a coronare una importante carriera. Gli altri premiati saranno:
Brunello Cucinelli, Geppy Gleijeses, Manuela Kurstermann, Luciano Violante, Viola Graziosi, Luca Micheletti, Luca Micheletti, Micol Pambieri, Teatro Basilica di Roma, Pino Strabioli, Fabio Masi, Alberto Oliva, Federico Grassi, Giuseppe Dipasquale, "Hystrio", Giovanni Nuti, Grazia Di Michele, Vinicio Argirò, Giuseppe Argirò, Paola Fresa, Giuseppe Marini, Alberto Onofrietti, Francesco Giuffrè, Carlotta Proietti, Silvia Siravo, Federica Luna Vicenti, archivio "Franco Basaglia".
"Gravissimo quanto accaduto nell’assemblea dei sindaci soci del Cosmari, per la prima volta il comune di Tolentino non è rappresentato nel Cda. Inoltre i primi cittadini del centrodestra e civici, su proposta del sindaco di Civitanova Fabrizio Ciarapica, sempre per la prima volta, hanno negato alla minoranza la maggioranza dei consiglieri nel Cda, assicurando però come contropartita la possibilità di avere due rappresentanti tra i consiglieri di cui uno alla vicepresidenza. Questa proposta bocciata dalla minoranza, secondo noi è stata scartata con troppa fretta". Ad affermarlo è il segretario del Partito Comunista Italiano di Tolentino, Sandro Ruggeri.
"Evidenziamo la decisione del sindaco di Tolentino Mauro Sclavi di proporre alla Presidenza l’ex deputato leghista Tullio Patassini, di Treia. Richiesta bocciata dall'assemblea e che riteniamo non consona politicamente e strategicamente per la rappresentanza del Comune stesso. Non riusciamo a capire come non sia stato possibile individuare una persona con un profilo idoneo residente nel comune dove è collocato l’impianto".
"Grave anche che il sindaco Sclavi abbia espresso il voto di astensione, dopo aver verificato l’esclusione di un componente in rappresentanza del comune di Tolentino nel cda. Scelta che riteniamo politicamente debole: per rispetto dei migliaia di cittadini che rappresenta doveva votare contro", punge Ruggeri.
"Auguriamo, in ogni caso, al nuovo presidente eletto Gattafoni e ai componenti del Cda un buon lavoro in questa azienda, una delle più grandi della provincia con 600 dipendenti. Bisognerà sollecitare la regione all'individuazione del nuovo piano rifiuti che da oltre 2 anni è scaduto, per poter evitare i grossi aumenti di tariffa in corso causa aumento dei costi per l’abbancamento dei rifiuti in altre discariche fuori provincia, ma soprattutto consentire la partecipazione dei cittadini, da anni esclusi dalle decisioni", conclude Ruggeri.
Per il gran finale della sua ventunesima edizione, VitaVita torna come sempre a dare linfa alle vie del centro di Civitanova, con quello zapping d’arte itinerante che è l’anima del festival. Sabato 7 settembre, infatti, dal crepuscolo fino a notte gli angoli più caratteristici del cuore della città prenderanno forma con tantissime performance tra musica, artisti di strada, mostre, teatro, danza, ma anche spettacoli per bambini, laboratori, mercatini. E non solo.
L’evento è stato presentato giovedì 29 agosto a Palazzo Sforza, alla presenza dell’ideatore e direttore artistico Sergio Carlacchiani, del sindaco di Civitanova Fabrizio Ciarapica, dei consiglieri del cda dei Teatri Agnese Biritognolo (vicepresidente), Antonio Nortesani e Paolo Giannoni e della direttrice dei Teatri Paola Recchi.
"VitaVita è una rassegna capace di lasciare un segno a Civitanova - le parole del sindaco Ciarapica - e dobbiamo ringraziare il suo ideatore, Sergio Carlacchiani, che è più di un direttore artistico: è l’anima e il cuore di un festival di cui segue ogni passo con grande amore”.
Carlacchiani ha sottolineato la longevità della rassegna, ringraziando il gruppo di lavoro che da anni e anni porta avanti l’organizzazione di una macchina complessa. “Tutti noi siamo VitaVita”. Carlacchiani ha inoltre ricordato la pluralità di collaborazioni instaurate, come con l’Associazione commercianti Centriamo, la Pro Loco di Civitanova Marche e il Corpo Bandistico Città di Civitanova Marche.
Agnese Biritognolo ha quindi spiegato come VitaVita sia rassegna che avvicina Civitanova “alla conclusione di un’estate scoppiettante, con un festival culturalmente alto”.
La kermesse di sabato 7 settembre, che conclude il Festival Internazionale d’Arte Vivente, avrà tra i suoi fulcri piazza XX Settembre, dove tra gli appuntamenti da non perdere ci sarà lo show all’insegna dello swing di Riccardo Foresi & That’s Amore Orchestra, con Foresi che riceverà il Premio VitaVita Giovane Talento 2024. Sempre in piazza tornano gli ormai ospiti fissi della rassegna, il Gruppo Alfieri e Musici Storici di Servigliano G.A.M.S. che, tra bandiere, storia, poesia e fuoco porteranno il pubblico nelle avventure di Marco Paolo.
La musica proseguirà anche lungo corso Umberto I (e non solo lì) o in piazza Ramovecchi, dove l’attesa è per il tributo a De Andrè de Le Nuvole e per un significativo omaggio a Puccini, nel centesimo anniversario della morte. Quindi, Billy Balla Reggae, Sheep Shaker, Ribelli Dentro, La Banda-Ligabue Tributo.
Note per tutti, ma anche danza, partendo dalla street dance dell’Asd Spazio Hip Hop (viale Matteotti) fino alla Milonga curata da Pasion Tango Asd (all’ingresso del Lido Cluana) e al tango raccontato dal Centro studi Tango Ideal (Corso Umberto).
Via Duca degli Abruzzi è invece luogo dedicato alla fantasia, con il Mago Caucciù e l’orchestra di marionette della Compagnia Pouët. A loro si affiancheranno, tra corso Umberto I, corso Dalmazia e in mezzo ad altri spettacoli itineranti, una lunga serie di artisti di strada, con le giocolerie di DoDo, la stravaganza del Banana Juice Show, le imprevedibili peripezie della Combriccola dei Lillipuziani, il mangiafuoco Andrea Karma o il Silence Teatro.
Poi, mostre d’arte a cielo aperto, mercatini, sfilate di moda, gonfiabile per i piccoli… E tanto altro ancora. Tra le curiosità da segnalare, il Mutatio intrecci di fili e di pani in via Gorizia: qui, allietati da un pianoforte e da belle poesie, si starà insieme intrecciando fili di lana di colori diversi, creando così qualcosa di speciale.
Tutti gli spettacoli della serata sono ad ingresso libero e, come tradizione, la giornata sarà aperta al mattino con il passaggio in centro del corpo bandistico Città di Civitanova. Ricordiamo che il festival sarà preceduto da due eventi di avvicinamento: il via a questo speciale aspettando VitaVita è a calendario domenica 1° settembre, alle ore 18.15 al teatro Annibal Caro di Civitanova Alta, con L’ombra della Luce e l’omaggio a Franco Battiato della cantante Claudia Fofi. Quindi, venerdì 6 settembre, alle 21.30 al cineteatro Rossini di Civitanova Marche arriverà il cantautore Francesco Baccini con lo spettacolo Archi e Frecce. A lui sarà consegnato dal sindaco il premio VitaVita alla Carriera.
Per i due concerti i biglietti sono in vendita su Vivaticket (online, punti vendita e circuito Amat). Inoltre è aperta la biglietteria al teatro Rossini Venerdì 30 agosto, 17.30-19.30; Sabato 31 agosto, 10.00-12.00; Mercoledì 4 settembre, 17.30-19.30; Giovedì 5 settembre, 17.30-19.30; Venerdì 6 settembre, 18.30-21.30. La biglietteria al teatro Annibal Caro è invece aperta Domenica 1° settembre, 17.00-18.30. Vita Vita è organizzato dal Comune di Civitanova e dall’Azienda dei Teatri.
Giovedì 29 agosto parte ufficialmente la campagna abbonamenti per la stagione 2024/2025: "Regalati lo sport dA2le grandi emozioni". Il Banca Macerata Forum è pronto ad accogliere i tifosi della nuova Banca Macerata - Fisiomed Mc, quest'anno impegnata nel campionato di A2, un torneo che si prospetta combattuto e avvincente.
La squadra guidata da coach Maurizio Castellano si presenta con un roster rinnovato e rinforzato, con la voglia di confermarsi nella categoria e portare sempre più in alto il nome di Macerata. Sottoscrivendo l’abbonamento i tifosi potranno assicurarsi un posto in tutte le gare casalinghe della regular season e di Coppa Italia, per assistere allo spettacolo della Serie A sostenendo i colori della Banca Macerata - Fisiomed Mc.
Il supporto del pubblico è l'arma in più per i ragazzi di coach Castellano e il suo sostegno è fondamentale soprattutto in una stagione storica come questa, con la squadra tornata a calcare i grandi palcoscenici della A2.
Ecco i costi degli abbonamenti: abbonamento vip da 160 euro che include una maglia del tifoso e l'accesso all'area hospitality; abbonamento intero da 100 euro; abbonamento ridotto da 50 euro, che si applica agli 'Over 65', ragazzi di età compresa tra i 14 ed i 18 anni e studenti UniMC.
Per acquistare l’abbonamento basta accedere al portale liveticket attraverso il link https://www.liveticket.it/pallavolomacerata e seguire le procedure, oppure recarsi direttamente al Banca Macerata Forum a questi orari: lunedì – mercoledì – venerdì, dalle 19 alle 20. Per maggiori informazioni invece si può inviare un’email all’indirizzo info@pallavolomacerata.it o contattare la segreteria al numero 3440307139.
L'Arena Sferisterio sold out ha acclamato il cantautore Umberto Tozzi nella tappa maceratese de "L'ultima notte rosa", la tournée con cui l'artista da 80 milioni di dischi venduti nel mondo, dà il suo addio alla scena live.
Affiancato dall'Ensemble Symphony orchestra, con 20 musicisti tra cui fiati, violini e coristi, Tozzi è stato lungamente applaudito mercoledì sera dal pubblico in quello che è stato un debutto per lui allo Sferisterio nella sua cinquantennale carriera: "È bellissimo qui - ha esordito -. Grazie di esserci".
Dopo il preludio rock e il primo pezzo "Notte rosa", Tozzi ha chiesto al pubblico di accendere le luci dei telefonini per innescare la sua celeberrima "Ti amo" nell'arena gremita. Il 72enne artista torinese ha proposto 20 brani tra cui due inediti, "Vento d'aprile" e "Torna a sognare", annunciando che faranno parte di un suo nuovo lavoro che potrebbe uscire prima della fine dell'anno.
"Sono molto contento delle cose che ho composto", ha ammesso dopo aver ricordato la sua assenza dalle scene per "sette-otto anni". "Vento d'estate", ha spiegato dal palco, è dedicata a una bambina morta per una gravissima malattia, e "che ora è in paradiso". "Per vari motivi le sono stato accanto - ha raccontato - e ho capito quanto importante sia rendere possibile il trapianto del midollo osseo. Diventare donatori può davvero salvare la vita a molti bambini".
Un'occasione per sensibilizzare sull'importanza della ricerca in tema di trapianti: "Mi auguro che la scienza possa salvare tanti bambini". Tozzi ha riproposto una lunga serie di proprie hit che hanno accompagnato la vita di diverse generazioni: da "Gli altri siamo noi" a "Si può dare di più" e "Immensament"e. Poi si siede al pianoforte per "Qualcosa qualcuno", "Lei", "Eva". Ha proseguito con "Gente di Mare", "Io camminerò", "Dimentica dimentica", "Alleluja se".
Il tempo di una pausa con un medley dell'orchestra, poi il rientro sul palco per la parte finale dello show. "Grazie di cuore per quello che mi avete dato in tutta la mia carriera", ha detto tra gli applausi. I due inediti hanno preceduto "Il Grido". Poi il crescendo finale con "Dimmi di no", "Muoio di te", "Stella Stai", "Tu" e il successo planetario, "Gloria" che ha chiuso lo spettacolo con il pubblico in piedi a cantare e a ballare.
(Credit foto: Massimo Zanconi)
Il sindaco Sandro Parcaroli ha incontrato questa mattina in Comune il nuovo comandante della Guardia di Finanza di Macerata, il colonnello Ferdinando Mazzacuva, che prende il posto del colonnello Ferdinando Falco che andrà in pensione. Insieme al colonnello Mazzacuva presente, questa mattina, il comandante regionale della Guardia di Finanza, il generale di brigata Nicola Altiero.
Durante l’incontro, che si è svolto in un clima cordiale e proficuo, il primo cittadino e il comandante si sono confrontati su alcuni aspetti relativi alla realtà maceratese nonché su visioni per il futuro della città sulle quali è stata riscontrata convergenza di vedute e unità di intenti.
“Nel dare il benvenuto in città al neo comandante, auguro a lui e a tutto il Corpo della Guardia di Finanza un buon lavoro – ha detto Parcaroli -. Durante l’incontro ho assicurato la piena collaborazione, mia personale e dell’intera Amministrazione comunale, nel perseguimento di un obiettivo comune a entrambe le istituzioni in cui operiamo: garantire la sicurezza e la legalità nel nostro territorio, il benessere dei cittadini e la crescita dell’intera comunità, non solo a livello cittadino ma provinciale.”
Il colonnello Mazzacuva, 48 anni, originario di Reggio Calabria, ha ricoperto, nel corso della sua carriera, numerosi incarichi tra cui, l’ultimo, come comandante del Nucleo di polizia economico-finanziaria di Rovigo.
Nelle giornate del 26, 27 e 28 agosto si sono tenute le giornate conclusive del Campus Allenamente, finanziato dalla Fondazione Girolamo Colonna e organizzato dal Centro Clinico Pedagogico Victor di Corridonia grazie al lavoro della dottoressa Ludovica Laurini.
Il progetto che si trova alla sua undicesima edizione, ha avuto il suo cuore nella settimana dall'8 al 12 luglio. Durante questa settimana 15 bambini dai 6 ai 13 anni con difficoltà riconducibili a disprassia e dislessia si sono esercitati e divertiti ad affrontare proposte di neuroattivazione e stimolazione cognitiva volte a rendere più efficaci le proprie prestazioni scolastiche e le funzioni esecutive e sequenziali che vengono esercitate ogni giorno.
I bambini dalle 9:30 alle 16:00 hanno affrontato proposte motorie, ludiche e pedagogiche nella sede del Centro Sportivo Green Planet, inoltre hanno anche avuto la possibilità di approcciarsi con delle proposte di Pet Reading, cioè momenti di lettura assistita con i cani che tendono ad abbassare le emozioni negative legate alla lettura ad alta voce.
Nelle giornate dal 26 al 28 agosto i bambini si sono trovati presso i locali del Centro Victor di Corridonia dalle 9:00 alle 12:00 per rinfrescare e esercitare nuovamente le stesse funzioni allenate a luglio, con lo scopo di affrontare l’inizio della scuola in modo più attento e reattivo.
Il progetto, giunto ormai alla sua undicesima edizione, rientra nelle storiche collaborazioni della Fondazione Girolamo Colonna che accoglie la proposta ogni anno mostrandosi vicino alle famiglie con bambini che incontrano questo genere di difficoltà.
La fondazione si è fatta vivamente partecipe al campus l’8 luglio in occasione di un incontro tra i rappresentanti della Fondazione Girolamo Colonna e le famiglie dei bambini partecipanti al progetto, in tale occasione forte si è sentita l’assenza di Nicola Colonna, venuto a mancare improvvisamente ad agosto 2023.
Infatti Nicola Colonna nelle dieci edizioni precedenti del campus aveva sempre avuto un’accortezza speciale per le famiglie dei bambini che partecipavano al campus e ha sempre fortemente sostenuto il progetto con affetto e attenzione.
Nell’incontro di quest’anno purtroppo la mancanza della sua presenza ha risuonato nei genitori e negli organizzatori del progetto, ma la partecipazione all’incontro del figlio Filippo Colonna, in rappresentanza del direttivo della fondazione Colonna, e del dottor Gianni Giuli e del dottor Pierfrancesco Gentilucci, per il comitato tecnico scientifico, ha sottolineato la continuità collaborativa della fondazione e, nello specifico, i tre rappresentanti, nel ricordare Nicola, hanno ribadito di voler continuare ad appoggiare il progetto.