Dopo il brillante esordio in Coppa Italia con la vittoria per 3-1 contro il Montefano, la Maceratese è ancora in cerca di una soluzione stabile per le proprie gare casalinghe. In attesa del completamento dei lavori dell’Helvia Recina, la squadra di Mister Possanzini ha disputato la prima gara ufficiale della stagione al Gualtiero Soverchia di San Severino Marche, dopo il mancato accordo con il Comune di Recanati per l’affitto dello stadio Tubaldi.
Domenica inizia il campionato e la Maceratese dovrà affrontare la prima partita in trasferta contro l’Urbania, su un campo noto per essere particolarmente insidioso. Successivamente, i biancorossi affronteranno il Fano, un match atteso che riporta alla memoria sfide intense disputate in categorie superiori. Il Soverchia di San Severino è alquanto "affollato", dovendo già ospitare le partite delle formazioni locali. Ecco allora che contro il Fano la Maceratese sembra pronta a cambiare ancora stadio: l’ipotesi più accreditata al momento è il San Francesco di Trodica, che potrebbe diventare la “casa temporanea” della squadra. Il club biancoazzurro si è infatti offerto di mettere a disposizione il proprio impianto, recentemente rinnovato, ad una cifra abbordabile per la società maceratese.
Un dettaglio curioso è che proprio poche settimane fa, il San Francesco di Trodica è stato il teatro di un’amichevole tra le due squadre, Maceratese e Trodica, interrotta a dieci minuti dalla fine a causa di un clima troppo teso in campo. Nonostante l'episodio, il campo di Trodica resta la soluzione più probabile per le partite casalinghe della Maceratese, almeno fino a quando non sarà possibile tornare all’Helvia Recina.
Il ritorno al proprio stadio dipenderà principalmente dallo stato di crescita dell’erba del campo recentemente intitolato a Pino Brizi. Una possibilità remota, ma ancora in piedi: il club non vuole forzare i tempi, rischiando di compromettere il lavoro di preparazione svolto fino a questo momento. La società resta vigile e continua a lavorare per trovare soluzioni alternative, mentre fra i tifosi cresce l’attesa per il ritorno all'Helvia Recina.
Nel frattempo, la squadra si concentra sulla prossima sfida: come detto, domenica si gioca a Urbania, un test che si preannuncia tutt'altro che facile. La Maceratese ha ripreso gli allenamenti allo Stadio dei Pini, con l'obiettivo di replicare la grande prestazione mostrata a San Severino e di dimostrare che, indipendentemente dal campo, lo spirito combattivo della squadra rimane intatto.
Ogni anno, il 31 agosto, la città di Macerata si anima per onorare San Giuliano, il santo patrono noto per la sua ospitalità e protezione. Tradizionale è la processione, che attraversa le vie della città, un momento di grande devozione e partecipazione popolare ed è proprio durante questa processione che i cacciatori di Macerata assumono un ruolo centrale, poiché sono loro a portare la statua del Santo.
“Questo gesto simbolico non solo rappresenta un atto di fede, ma anche un tributo alla tradizione e alla storia della città, nonché una forma di integrazione tra mondo venatorio e società”, si legge in una nota di Federcaccia Macerata .
“La presenza dei cacciatori nella processione è un segno di continuità e di legame con il passato, essi incarnano i valori di comunità e solidarietà - sottolinea il presidente della Federcaccia di Macerata Virginio Micozzi - ricordando a tutti l’importanza di mantenere vive le tradizioni che definiscono le proprie identità”.
“Molto sentiti anche i ringraziamenti del vicepresidente provinciale di Federcaccia Macerata Michele Merola, per l'impegno e la dedizione che i Cacciatori dimostrano in questo tipo di attività”.
Al via da martedì 3 settembre, nell'azienda sanitaria territoriale di Macerata lo screening per individuare le infezioni causate dal virus dell'Epatite C (HCV). "L’epatite da virus Hcv è un’infezione pericolosa, può svilupparsi come una malattia a breve termine che guarisce spontaneamente con l’eliminazione del virus - spiega la responsabile degli screening dell'Ast Macerata Lucia Marinelli - tuttavia, in più della metà delle persone che vengono infettate, essa evolve in un'infezione cronica che, restando asintomatica per anni, può causare seri danni al fegato fino a portare alla cirrosi epatica e al carcinoma epatico. Partecipare allo screening è il modo migliore per individuarla".
Lo screening gratuito per l’Epatite C, promosso dal Ministero della Salute per tutti i soggetti nati tra il 1969 e il 1989, ha la finalità di interrompere la circolazione del virus impedendo nuove infezioni.
Si stima che nel nostro Paese l’1% della popolazione sia affetta dall'infezione dell'HCV e che nella regione Marche ci siano circa 15.000 persone affette da Epatite C, molte di queste inconsapevoli dell’infezione o mai indirizzate presso un Centro di Cura. Fino al 2015 in Italia questa malattia rappresentava una frequente causa di morte.
Il virus dell’Epatite C si contrae entrando in contatto con il sangue o liquidi biologici di una persona infetta e per diagnosticarla basta un prelievo di sangue con la ricerca sierologica degli anticorpi rivolti contro il virus. Oggi sono disponibili nuove cure con farmaci che, somministrati per via orale per 8-12 settimane, portano alla guarigione in oltre il 95% dei casi.
"Abbiamo già inviato alle donne e agli uomini residenti nell'Ast Macerata e nati tra il 1969 e il 1989 una lettera d'invito con la quale potranno recarsi, a partire da domani, presso i presidi ospedalieri di Camerino, San Severino, Macerata e Civitanova Marche per effettuare un prelievo di sangue, tutti i martedì e i giovedì pomeriggio dalle 14:30 alle 16:30", illustra il percorso dello screening la dottoressa Marinelli.
Chi non avesse ricevuto la lettera e volesse partecipare spontaneamente, purchè sia nato tra il 1969 e il 1989 e sia residente nell'azienda sanitaria territoriale di Macerata, può chiamare il numero verde dello screening: 800.178.008 e ricevere l'invito. Il personale del Laboratorio Analisi effettuerà la ricerca di anticorpi anti HCV nel campione di sangue prelevato.
In caso di esito negativo verrà inviata all'indirizzo dell'utente una lettera con la relativa risposta, mentre qualora l’esito fosse positivo e gli anticorpi anti HCV siano identificati, verrà eseguito il test di conferma con la ricerca di HCV RNA dal Laboratorio Analisi sullo stesso campione ematico. Qualora questo ulteriore test di ricerca di HCV RNA risulti negativo, non verranno effettuati ulteriori accertamenti.
Se invece il test di ricerca di HCV RNA risulti positivo, il personale degli screening oncologici dell'Ast fisserà un colloquio con i medici specialisti dell'ambulatorio di Epatopatologia dell'azienda sanitaria per fornire le informazioni del trattamento, le misure di prevenzione e la prescrizione dei farmaci antivirali ad azione diretta (DAA) per la terapia dell’epatite C cronica. Anche questo Screening è completamente gratuito, non serve la prenotazione, né l’impegnativa.
Un’ulteriore e importante precisazione da fare è che non tutti possono partecipare allo screening, perchè esso non va eseguito se: si è affetti da epatite cronica attiva (esenzione 016), da cirrosi epatica, cirrosi biliare (esenzione 08) e si è già in trattamento con farmaci indicati per la terapia dell’Epatite C.
"Lo Screening è prevenzione. Rappresenta l’unica arma efficace per garantire la salute di ognuno di noi - dichiara il Direttore Generale dell’Ast di Macerata Marco Ricci -. L’Epatite C spesso non presenta alcun sintomo e prevenire l’insorgere della malattia vuol dire avviare i pazienti al trattamento, evitando le complicanze della malattia cronica e interrompendo così la circolazione virale".
"La prevenzione è uno strumento di fondamentale e straordinaria importanza per la piena realizzazione del diritto alla salute, garantito dalla nostra Costituzione - dichiara il vicepresidente e assessore alla sanità della Regione Marche, Filippo Saltamartini -, per questo la nostra Giunta, fin dal suo insediamento, si è impegnata con lungimiranza su questo tema, incrementando le campagne di screening rivolte alla popolazione".
"Un'opportunità molto importante per la diagnosi precoce e il successivo avvio tempestivo dei trattamenti terapeutici. La Regione Marche sta investendo risorse ingenti nell'ammodernamento delle dotazioni tecnologiche, consapevole dell'importanza di avere a disposizione strumentazioni all'avanguardia per la diagnosi. La prevenzione, infine, si rivela un fattore fondamentale anche in termini di ottimizzazione della spesa sanitaria", conclude Saltamartini.
La dirigente dell’Istituto Agrario “G. Garibaldi” di Macerata, Maria Antonella Angerilli, da questa settimana è in pensione. La sua attività per la scuola, diretta dall’anno scolastico 2011/12, è stata così importante che la comunità scolastica ha organizzato una festa per lei, per ringraziarla della nuova veste data all’Istituto. Hanno partecipato al saluto circa 150 docenti tra quelli in attività e coloro che sono andati in pensione negli ultimi anni; inoltre erano presenti anche i professori e le professoresse del Bramante-Pannaggi, che sono stati sotto la sua reggenza negli ultimi quattro anni.
La preside, nell’aula magna della scuola, ha ringraziato i presenti per aver partecipato e collaborato a questo percorso: “Abbiamo affrontato numerose sfide durante la mia presidenza, ben fuori dall’ordinario, dal terremoto al Covid. Non è un fatto solo di insegnamento e gestione, ma di rapporto con le persone e con gli alunni. Ecco il mio invito per tutti voi è di essere in armonia e cercare di capire i ragazzi di oggi. Cito Nelson Mandela, perché dobbiamo sempre ricordarci che l’istruzione è l'arma più potente che possiamo utilizzare per cambiare il mondo”.
Le sue collaboratrici hanno ricordato le tante attività promosse e sostenute dalla dirigente in un percorso di crescita e di costante ricerca di innovazione e progettualità in un settore fondamentale per la provincia di Macerata. A sorpresa, hanno anche invitato la corale Daltrocanto di Montecosaro che ha cantato God save Marì, una parodia molto divertente di God Save the Queen, che ha omaggiato la figura carismatica della preside. Poi la musica si è spostata nel giardino per una serata di festa, balli e canti.
Tantissime le collaborazioni con gli altri enti del territorio nell’ottica di un potenziamento della transizione ecologica, tante le partecipazioni a concorsi nazionali e internazionali, progetti con Cina e Stati Uniti, il rilancio e la valorizzazione dell’indirizzo vitivinicolo con l’anno di specializzazione enotecnico. Grazie alla sua gestione il convitto si è rinnovato e la nuova biblioteca, chiave di accesso al sapere e luogo di promozione alla lettura, è diventata uno stimolo culturale innovativo e sociale, trasversale alle discipline. Dal giardino didattico sperimentale ai laboratori di biotecnologia agraria a quelli di trasformazione dei prodotti al laboratorio di analisi sensoriale ogni traguardo si sommava a quella mission di creare ambienti di apprendimento polifunzionali per un rinnovamento delle metodologie interattive tra docenti e discenti.
Tutto ciò portando avanti con convinzione, tra i primi dirigenti delle scuole secondarie d’Italia, la sperimentazione delle classi 2.0 e 3.0 con gli attuali 20 ambienti di apprendimento in cui si pratica una didattica digital based. La preside Angerilli ha combattuto diverse battaglie, sia nel suo privato che nella sua carriera, uscendone sempre con la sua indiscussa eleganza e con la fierezza di chi cammina a testa alta, consapevole del proprio operato. Attraverso una accurata valorizzazione delle risorse umane, implementando percorsi formativi pertinenti ai contesti culturali della scuola e del territorio, la dirigente lascia una impronta indelebile nella storia di una scuola che oggi rappresenta un sistema educativo di riferimento non solo per il territorio maceratese.
Sarà presente anche il Maestro Andrea Bocelli alla cerimonia di inaugurazione dell’ABF HUB Educativo 0-11 a Sforzacosta che si terrà lunedì 23 settembre. L’intervento Lotto B del progetto, realizzato dalla Andrea Bocelli Foundation in collaborazione con il comune di Macerata, ha visto la ristrutturazione della scuola primaria "G. Natali" e del giardino circostante ed è stato realizzato in 150 giorni: si tratta del secondo step dell’ampio progetto iniziato lo scorso anno con la costruzione del Polo per l’Infanzia 0-6 inaugurato lo scorso 22 novembre.
L'Abf nell’ambito del suo impegno per la ricostruzione nelle zone colpite dal sisma del 2016, ha scelto Macerata e la frazione di Sforzacosta per la realizzazione, in tempi record, dell’ABF Hub Educativo 0-11, un’opera di riqualificazione e rigenerazione urbana che darà vita alla rinnovata scuola.
A presenziare alla cerimonia di inaugurazione e al taglio del nastro dell’Abf Hub Educativo 0-11, come avvenuto anche per le scuole di Sarnano, Muccia e Camerino, ci sarà il fondatore, il Maestro Andrea Bocelli, insieme alla moglie Veronica Berti e ai vertici Abf.
La cerimonia di inaugurazione avrà inizio alle ore 18:00, negli spazi pubblici adiacenti la sede della nuova scuola in via Natali - Sforzacosta, e prevede un ricco programma di intrattenimento e attività pensate per grandi e piccoli. Non mancheranno tanti ospiti amici della Fondazione che insieme ad autorità e donatori, condivideranno con la comunità questo importante traguardo. La cerimonia è aperta al pubblico ed è possibile registrarsi gratuitamente per accedere all’area dell’evento al seguente link: clicca qui.
La città di Macerata, in virtù dell’importanza dell’opera della Andrea Bocelli Foundation, ha deciso di conferire la cittadinanza onoraria ad Andrea Bocelli; la cerimonia si svolgerà in occasione dell’inaugurazione della nuova scuola.
Tra le motivazioni ci sono "l’inestimabile contributo offerto alla diffusione nel mondo della cultura e della musica italiana; lo straordinario talento e le assolute qualità artistiche che Andrea Bocelli esprime e che ne hanno connotato il percorso umano e professionale e gli hanno consentito di ottenere riconoscimenti e premi ai più alti livelli internazionali e, infine, la generosa vicinanza che ha dimostrato alla città di Macerata, attraverso l’impegno della Fondazione che porta il suo nome, profuso con dedizione e professionalità, nella realizzazione del nuovo polo scolastico".
"Accolgo con gioia tale alto riconoscimento che mi onora e che idealmente condivido con l’intero team della fondazione che porta il mio nome - ha dichiarato il Maestro Bocelli -. Grato e commosso per le pregnanti motivazioni espresse nella mozione d’assegnazione, desidero sottolineare il forte legame che io e mia moglie percepiamo con la vostra regione, con la vostra provincia e la vostra città in particolare: Macerata, luogo d’arte e di cultura, centro dalle importanti tradizioni musicali e sede di un festival cui lego tanti preziosi ricordi".
Il conferimento della cittadinanza onoraria, massimo riconoscimento che la comunità maceratese può assegnare al grande artista, alla sua generosità e al suo impegno civile, si traduce in un solido legame che unirà indissolubilmente Andrea Bocelli alla città, anche in nome dell’altissimo valore della sua carriera artistica che rappresenta per Macerata, città della lirica, un ulteriore motivo di orgoglio e prestigio.
Un Dipartimento al top: è quello di Scienze politiche, della Comunicazione e delle Relazioni internazionali dell’Università di Macerata. I suoi corsi di laurea magistrale sono tra i migliori in Italia nel suo ambito, al terzo posto secondo la più recente classifica Censis. I corsi di studio proposti contano undici indirizzi, tutti votati alla multidisciplinarietà e allo sviluppo di un costante dialogo tra mondo accademico e mondo del lavoro.
La qualità della proposta didattica è testimoniata dai fatti: 70% di laureati occupati entro un anno dal conseguimento del titolo magistrale; prospettive di carriera in aziende locali, nazionali e internazionali; l’elevata posizione, emersa nelle classifiche Censis 2024, per criteri quali la progressione della carriera e i rapporti internazionali; il perfezionamento della piattaforma e-learning. Secondo il direttore Angelo Ventrone, tutti questi aspetti concorrono a far scegliere agli studenti uno dei corsi di laurea del Dipartimento.
La proposta formativa, ampia ed eclettica, affianca a materie come le scienze della comunicazione, le scienze politiche e relazioni internazionali discipline filosofiche, psicologiche, storiche, sociologiche, giuridiche, economiche, geografiche e geopolitiche, informatiche e linguistiche. Nel Dipartimento si crea un positivo legame con il corpo docenti: il 97% degli iscritti è più che soddisfatto del rapporto con i professori.
Una liaison, frutto di un’intensa attività progettuale, offre possibilità di tirocini con importanti aziende: Tod’s e Clementoni, tra quelle in territorio marchigiano, ma anche Nintendo, Ferragamo e l’Arena di Verona. Queste esperienze permettono non solo la stesura di tesi sperimentali da presentare in sede di laurea, ma pure di stringere legami professionalizzanti per i futuri e le future laureate. “Chi ha conseguito la laurea nel Dipartimento di Scienze Politiche, della Comunicazione e delle Relazioni internazionali conosce già le dinamiche del mondo del lavoro e ha avuto l’opportunità di tessere contatti con imprese di rilievo”, spiega il direttore Angelo Ventrone.
Il Dipartimento è inserito nella contemporaneità, in particolare per l’attenzione rivolta alle nuove tecnologie del digitale, all’Intelligenza Artificiale e al suo uso etico. In tal senso sono stati avviati uno spin off e un corso di perfezionamento interuniversitario patrocinato da Microsoft Italia. Il primo è GAIA, una start up innovativa che si occupa di valutazione del rischio e dell’impatto etico e giuridico dei sistemi di intelligenza artificiale, offrendo attività di consulenza e formazione a soggetti pubblici e privati. “Etica, diritto e tecnologie del digitale” è invece il corso di perfezionamento interuniversitario volto a rispondere alla forte esigenza di figure professionali dotate di un solido bagaglio di competenze digitale interdisciplinari, sempre più richieste sia dalle imprese sia dalla Pubblica Amministrazione. Il Dipartimento offre anche un Master di consolidata reputazione per la formazione e l’aggiornamento dei dipendenti della Pubblica amministrazione.
Il Dipartimento mette, inoltre, a disposizione innumerevoli opportunità, sia durante il percorso accademico che al suo termine, come i doppi titoli internazionali in convenzione con la European University Viadrina di Francoforte (Oder) e con l’Università di Campinas in Brasile, vari laboratori professionalizzanti in ambito pubblicitario o di produzione audiovisiva e, al termine della laurea magistrale, progetti di ricerca in cui perfezionare il proprio profilo accademico. La laurea magistrale in International Relations è la prima interamente erogata in lingua inglese mai attivata dall’Ateneo e in questi anni ha visto sedersi ai banchi studenti da tutti i continenti.
Il sacerdote della Diocesi di Macerata, Don Felice Prosperi, risponde ad Alessandro Giacomini che qualche giorno fa ci aveva raccontato la storia del diverbio nato sui social in seguito a dei commenti di Don Felice, apparsi dopo il suo articolo pubblicato sulla rivista MicroMega. Lo stesso Giacomini si era poi riservato di procedere con un denuncia per un epiteto ("pezzente") che gli aveva rivolto il sacerdote.
Ora Don Felice dice la sua attraverso una lettera, scritta in modo ironico come se fosse una missiva firmata da un avvocato, e diretta allo stesso Alessandro Giacomini.
La lettera in questione, facendo fede al diritto di replica, viene pubblicata in maniera integrale, tuttavia la redazione di Picchio News si discosta da quanto espresso dal reverendo nella parte conclusiva del testo. La riportiamo di seguito:
"Il nostro sacerdote, Don Felice Prosperi, è stato incriminato dal signor Alessandro Giacomini di offesa personale aggravata, per avere rivolto a questi l’epiteto di “pezzente”, dopo la lettura di un articolo, apparso sul sito web MicroMega, in cui si sostiene che la Chiesa Cattolica impone la propria religione ai bambini battezzati in tenera età, suggerendo, anzi intimando alla stessa di non farlo prima del compimento dei dodici anni.
Non è stato difficile ottenere dal nostro assistito di ritirare quel termine usato nei confronti del Giacomini, e di chiedergli perdono per l’offesa arrecata alla sua persona, nello spirito del Santo Vangelo, insegnato dalla Chiesa a lui e a tutti i bambini molto prima dei dodici anni, se non altro nel Catechismo in preparazione alla Prima Santa Comunione, che in genere si riceve all’età di 8 – 10 anni, cosa che dovrà essere riveduta per venire incontro ai desiderata di Giacomini.
Si suggerisce all’avvocato del signor Giacomini di lasciar perdere la causa intentata contro il reverendo Don Felice Prosperi, in quanto la Cassazione ha già emesso sentenza, la numero 31.824 del 2009, per la quale l’epiteto “pezzente” non costituisce ingiuria per nessuno, e tenuto conto che i fatti, cioè la petizione teologica dell’ateo in questione e la reazione zelante del nostro cliente, fra l’altro sacerdote a noi consacrato, si sono svolti un anno e mezzo fa, ben altro il limite legale di tre mesi, previsto per sporgere denuncia.
Non temiamo di sostituire nella nostra pratica difensiva di Don Felice il temine “pezzente”, che ha fatto tanto soffrire il signor Alessandro Giacomini, con quello di “Saccente”, più consono e stilisticamente appropriato da attribuire allo stesso, in quanto evidenzia la sua oltraggiosa pretesa di intromettersi nella vita della Chiesa Cattolica, andando oltre le prerogative di Dio, che l’ha fondata.
Nel contempo si merita Giacomini il titolo assoluto, preciso, corretto e da record mondiale di 'ipocrita', perché mentre sputa veleno contro la Chiesa Cattolica, la unica al quale interessa nel suo odio sviscerato per Lei, si guarda bene e non fa menzione, nella sua tesi sconclusionata e maniacale, delle religioni cosiddette monoteistiche degli islamici e degli ebrei, le quali praticano la circoncisione ai piccoli maschi a pochi giorni di vita, quale segno di appartenenza indiscussa e inconcussa alla loro comunità".
Inizia dal Soverchia di San Severino Marche la stagione 2024/25 della Maceratese, che "ospita" il Montefano per l’andata degli ottavi di Coppa Italia. Possanzini manda inizialmente Albanesi in panchina, con Nasic, Bracciatelli e Oses a supporto di Cognigni.
È proprio il bomber ex Giulianova ad aprire le marcature al 9’, sfruttando un rimpallo in area e depositando alle spalle di Strappini. La Maceratese tiene il pallino del gioco e al 35’ raddoppia: grande azione sulla sinistra sull’asse Nasic-Vanzan, il terzino crossa al centro ed è ancora Cognigni a farsi trovare pronto in area. Gol da attaccante di razza e doppietta personale.
Il Montefano prova a farsi vedere in avanti nel finale di primo tempo, ma la Rata difende bene e va a riposo sul 2-0. I 'viola' rientrano in campo con maggiore determinazione e dopo vari tentativi passano con il gol dell’ex: Papa al 66’ è bravo a ribadire in rete un tiro respinto da Gagliardini.
La Maceratese torna a premere sull’acceleratore e al 73’ ristabilisce le distanze con una grande azione corale: Albanesi serve Compagnucci che trova Cognigni in area, appoggio brillante per Nasic che dal limite dell’area piazza in rete il gol del 3-1.
La squadra di Possanzini amministra il vantaggio e si porta così a casa la vittoria. Primo round dunque che va alla Maceratese. La gara di ritorno si giocherà il 18 settembre.
(Credit foto: Francesco Tartari)
Cinema e sport protagonisti alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia. Nella mattinata di sabato 31 agosto, lo spazio della "Regione Veneto - Veneto Film Commission" all’Hotel Excelsior del Lido di Venezia ha ospitato la conferenza stampa di presentazione dell’Aces International Video Awards.
Giunto alla quarta edizione, il premio sostenuto dall’Istituto per il Credito Sportivo e Culturale farà tappa a Macerata, al teatro Lauro Rossi, il prossimo sabato 12 ottobre in occasione di Overtime, il Festival nazionale del giornalismo, del racconto e dell’etica sportiva che fin dal 2021 ospita la tradizionale cerimonia di premiazione e che quest’anno si appresta a celebrare una 14esima edizione interamente dedicata al tema del rumore.
Alla presenza del presidente di Aces Italia Vincenzo Lupattelli, del vicepresidente dell’associazione Pindaro e organizzatore di Overtime Festival Angelo Spagnuolo, dell’assessore alla Cultura, Sport e Politiche Giovanili della Regione Marche Chiara Biondi, del presidente del Coni Marche Fabio Luna, della responsabile della Direzione commerciale e marketing per l’Istituto per il Credito Sportivo e Culturale Debora Miccio, dell’assessore al Territorio, Cultura e Sport Regione del Veneto Cristiano Corazzari e della responsabile Aces Italia per il Triveneto Rosanna Conte, la conferenza stampa moderata da Marco Ardemagni, storica voce di Caterpillar AM (RadioRai), ha contribuito a mettere in evidenza le peculiarità della quarta edizione del premio.
In particolare, sono ben 23 le realtà istituzionali che a Macerata si contenderanno la vittoria dell’Aces International Video Awards, con 13 nazioni e 3 continenti in gara con i propri video promozionali di candidatura a Capitale, Regione, Città, Comune, Isola, Comunità Europee dello Sport nel segno della creatività e della collaborazione che da sempre caratterizzano il premio, in linea con i valori promossi da Overtime.
"Siamo orgogliosi di questa splendida collaborazione con Aces Italia che si consolida anno dopo anno - commenta Angelo Spagnuolo, organizzatore di Overtime - A Macerata proponiamo un festival che valorizza il racconto sportivo in tutte le sue forme, con documentari e cortometraggi da sempre protagonisti".
"Un grande grazie alle istituzioni locali che ci supportano, come Regione Marche, Comune di Macerata, Coni Marche, Cip Marche. Vi aspettiamo numerosi dal 9 al 13 ottobre: troverete sport e cultura, arte e momenti di festa e convivialità. Un clima unico, familiare, che coinvolge tutti gli ospiti, addetti ai lavori e spettatori", conclude Spagnuolo.
"La Regione Marche sta puntando con decisione sul turismo sportivo - dichiara l’assessore regionale Chiara Biondi - Tra le montagne, le colline e il mare, le Marche si prestano ad essere scoperte e valorizzate anche attraverso gli sportivi che ogni anno scelgono di vivere il nostro territorio, favorendo anche il turismo lento e la valorizzazione delle bellezze naturalistiche ed enogastronomiche locali. In ambito sportivo, Overtime Festival è una manifestazione con una rilevanza strategica per le Marche".
Media partner dell’Aces International Video Awards il Corriere dello Sport (che assegna un Premio Speciale Aiva 2024) e l’Agenzia Primapress, che seguiranno tutti gli aggiornamenti in diretta. Appuntamento, dunque, a Macerata, dal 9 al 13 ottobre, per celebrare insieme sport, territorio e creatività.
La nuova stagione della Maceratese è pronta a prendere il via. Questo pomeriggio, la squadra guidata da Mister Possanzini farà il suo debutto ufficiale a San Severino Marche, affrontando il Montefano nella gara valida per la Coppa Italia. Un incontro atteso dai tifosi biancorossi, che rappresenta il primo vero banco di prova per la rinnovata formazione.
La nuova Maceratese è stata presentata alla città di Macerata in un clima di grande entusiasmo durante i festeggiamenti in onore di San Giuliano. La serata ha visto i tifosi biancorossi protagonisti di un corteo che ha attraversato le vie del centro, terminando in una Piazza della Libertà gremita di appassionati che non hanno fatto mancare il proprio sostegno alla squadra.
Dopo i saluti istituzionali del sindaco Sandro Parcaroli e dell’assessore allo sport Riccardo Sacchi, ha preso la parola il Presidente della Maceratese, Alberto Crocioni. "Così come voi, anche io sono deluso dalla stagione dello scorso anno", ha dichiarato Crocioni, esprimendo la volontà di riscattare la passata stagione. "Dai lavori per il rinnovato stadio alla costruzione della squadra, sto mettendo tutto l’impegno possibile nella Maceratese e penso che questo l’abbiate capito. Vi ringrazio per il supporto che date alla squadra. Sarà importante rimanere tutti uniti", ha concluso il presidente.
A seguire, sul palco sono saliti i giocatori della Maceratese, accompagnati dal nuovo allenatore Matteo Possanzini, dal direttore generale Stefano Serangeli, dal direttore sportivo Nicolò De Cesare e da tutto lo staff tecnico. Un momento carico di emozione, che ha dato modo ai tifosi di conoscere da vicino i protagonisti della stagione 2024.
Durante la presentazione è stata svelata anche la nuova seconda maglia della squadra. La maglia, rigorosamente biancorossa, presenta un dettaglio unico: lo skyline di Macerata. "Un omaggio alla nostra amata città e ai suoi luoghi più iconici", si legge sugli account social della squadra.
Prima di lasciare il palco, i giocatori della Maceratese hanno lanciato alcuni gadget verso il pubblico, ricevendo un ultimo caloroso abbraccio dai loro sostenitori. La squadra è stata così presentata alla città. Ora la parola passa al campo.
(Foto di Francesco Tartari)
In Via Ghino Valenti, a Macerata, questa mattina è avvenuto un incidente frontale tra due auto. Sette persone sono state portate all'ospedale, di cui tre bambini.
L'incidente è avvenuto verso le 9 di questa mattina. Una delle due auto si sarebbe allargata nell'altra corsia. l'impatto è stato violento. La via in questo periodo è molto trafficata dati i lavori in Via dei Velini.
Sul posto sono intervenuti i mezzi del 118, tre ambulanze e un'automedica. Nessuno è rimasto ferito in modo grave. Ma per controlli più aprofonditi sono stati portati all'ospedale. Sul posto sono giunti anche i vigili del fuoco per i soccorsi e la polizia stradale per i rilevamenti e la gestione del traffico.
Nella giornata di sabato 31 Agosto ha terminato il suo percorso nella Polizia di Stato il Commissario Capo Valter Angelici dopo quarant’anni di attività al servizio del Paese.
Ha voluto esserci fino all’ultimo.Inizia il suo percorso come ausiliario nella Polizia di Stato nel 1984 presso l’U.P.G.S.P. della Questura di Roma.
Nel corso degli anni ha cambiato vari Uffici, città e ricoperto diversi ruoli all’interno dell’Amministrazione sino al superamento del concorso da Vice Commissario nel 2018.
Tra gli incarichi più prestigiosi rivestiti, ricordiamo quelli come Vice Capo di Gabinetto e Dirigente della Squadra Volanti della Questura di Macerata.
Proprio le sue Volanti, nel suo ultimo giorno di lavoro, hanno voluto salutarlo in Piazza della Libertà con sirene e lampeggianti.
Sabato mattina infatti, alla presenza del Sig. Questore Gianpaolo Patruno, del Commissario della Polizia di Stato Jacopo Di Francesco e del Comandante della Polizia Locale Danilo Doria ha salutato la sua città, i suoi colleghi e la sua Questura.
Non lascerà mai la sua divisa però, perché come ama ripetere, l’uniforme della Polizia di Stato è la sua seconda pelle.
Tanti auguri Commissario.
Dopo essere tornato a splendere il 17 luglio scorso in occasione del compleanno del noto fotoreporter Guido Picchio, il "Cortile di Picchio News" è stato ufficialmente inaugurato, pronto ad accogliere eventi di grande rilievo in una location rinnovata lungo Corso della Repubblica. Nei giorni in cui Macerata festeggia il suo protettore San Giuliano, il cortile, incastonato nel cuore della città, ha ospitato diverse personalità di spicco del territorio.
Come da tradizione, la celebrazione ha visto una cena tipica a base di tagliatelle al sugo di papera e papera arrosto, accompagnata dai pregiati vini dell’azienda vinicola Alberto Quacquarini, per poi concludere con un dolce offerto dallo Chef Giuseeppe Giustozzi dell'Hotel Cosmopolitan. Fra gli ospiti anche Mauro Quacquarini, che ha presentato la sua ultima invenzione: il ‘Quacquarini Spritz’, un cocktail fresco e originale che ha come protagonista la vernaccia secca.
La serata è stata segnata da grandi sorrisi e momenti di condivisione, con il padrone di casa Guido Picchio che ha intrattenuto i suoi ospiti con una selezione di scatti memorabili, raccolti nella mostra fotografica permanente "Guido Picchio Story", e visitabile anche nei prossimi eventi. Un viaggio emozionante attraverso le immagini più significative della sua carriera, che ha reso omaggio alla sua passione per la fotografia e alla sua capacità di catturare momenti unici.
A coronare l'inaugurazione del "Cortile di Picchio News", la benedizione di Don Felice Riva che ha segnato simbolicamente l'inizio di una nuova stagione di grandi eventi.
Il primo di questi eventi si terrà il 6 settembre, con la presentazione del libro ‘Africa Contesa’ del giornalista Enzo Nucci. Corrispondente Rai per sedici anni da Nairobi e grande amico del direttore Guido Picchio e di Andrea Angeli, Nucci presenterà un saggio di grande attualità che punta i riflettori sulle dinamiche geopolitiche e sugli appetiti internazionali suscitati dal continente africano, ricco di risorse strategiche per il futuro, e sulla risposta africana all’assalto delle superpotenze. L'evento è organizzato dal Kiwanis Club Macerata, con la presidente Patrizia Papetti che, durante la serata inaugurale, ha espresso grande entusiasmo per questa iniziativa ospitata dal Cortile di Picchio News.
La magia del Cortile, incastonato nel cuore pulsante della città, promette di diventare una delle mete preferite per chi desidera vivere appieno l'atmosfera unica di Macerata, coniugando tradizione, convivialità e cultura in uno scenario dal fascino indiscutibile.
Macerata è in festa per San Giuliano, il suo patrono. La città si è svegliata ieri tra colori, suoni e profumi che annunciano una giornata all'insegna della tradizione e della comunità. La Pro Loco, ancora una volta, ha lavorato con grande impegno per offrire alla cittadinanza un weekend all’insegna delle celebrazioni.
Leonardo, il cuoco della Pro Loco Macerata, racconta i preparativi con grande entusiasmo: “Ci siamo organizzati nel migliore dei modi. Abbiamo preparato un buon numero di papere arrosto, oltre che nel sugo,” ci spiega mentre sorride tra i fornelli. La papera è il piatto simbolo di San Giuliano, una tradizione che si rinnova ogni anno, ricordando i tempi in cui, subito dopo la trebbiatura, le papere erano cucinate con il nuovo raccolto di patate e abbinate agli gnocchi freschi. "Per questo c’è la storica tradizione degli gnocchi con il sugo della papera", aggiunge.
Il menù della festa, anche quest’anno, è un omaggio ai sapori locali. Oltre alla papera arrosto, saranno serviti stinco di maiale, olive e creme all’ascolana prodotte artigianalmente da un’azienda agricola della Val d’Aso. “Abbiamo cercato di valorizzare i prodotti locali, quelli della nostra ruralità,” sottolinea Leonardo, con un occhio sempre attento a soddisfare i gusti di tutti: "Fra gnocchi e tagliatelle, dovremmo preparare circa 1.500 porzioni".
La giornata si concluderà in grande stile con lo Z-Chalet Tour, un evento che promette di animare piazza della Libertà con musica e tanto divertimento. "Vi aspettiamo per la serata finale," invita Antonella, una delle organizzatrici della Pro Loco. "Ci saranno tanti giovani pronti a scatenarsi e a portare energia in città".
La festa di San Giuliano è un momento di grande partecipazione per la comunità maceratese. Antonella esprime la soddisfazione degli organizzatori: "Ringraziamo il Comune di Macerata che ci permette di organizzare questa festa e un grazie speciale al presidente della Pro Loco Luciano Cartechini. Vi aspettiamo tutti in piazza".
Delsa, celebre marchio di abiti da sposa nato oltre cinquanta anni fa a Belforte del Chienti, ha partecipato ai festeggiamenti per il patrono di Macerata, San Giuliano, che si sono svolti nella serata di ieri in piazza della Repubblica.
Sul palco, destinato allo spettacolo musicale che ha animato il cuore della cittadina, è stato dapprima proiettato il video ricordo della cerimonia di chiusura delle Olimpiadi Invernali di Torino 2006: evento al quale presero parte 400 spose in abito candido come la neve, tutte vestite dall’azienda belfortese. In occasione dell’anno in cui i giochi olimpici sono tornati in Europa e alla vigilia delle Olimpiadi Invernali di Milano - Cortina, è stata tanta l’emozione del pubblico nel rivivere questo piacevole traguardo raggiunto da un’azienda della provincia.
Finita la videoproiezione si è poi passati al presente, rappresentato dall’uscita della nuova collezione sposa Delsa per il 2025 che ha sfilato sul palco maceratese, con una selezione significativa degli abiti da poco disponibili negli atelier di Belforte e Ancona.
Tra le indossatrici della serata, sei novelle spose che hanno avuto l’occasione di rindossare il loro abito nuziale e un’ospite d’eccezione: la neo Miss Framesi Marche, Sofia Cassella, che è stata incoronata solo qualche giorno fa in piazza Perfetti a Sarnano.
"Ho ricevuto del 'pezzente' per aver espresso il mio pensiero", è la storia di Alessandro Giacomini, consigliere del comune di Massimeno, in provincia di Trento, che è entrato in contatto sui social con un parroco di Macerata.
Ma ripercorriamo la vicenda. Il signor Giacomini scriveva e scrive tuttora per il portale online della rivista di cultura MicroMega. Lo scorso anno, a febbraio 2023, firma un articolo che crea un notevole dibattito e viene ripreso da molte testate nazionali, nonché da alcuni programmi televisivi. L'articolo, intitolato "Perché bisognerebbe vietare il battesimo ai minori", cercava di spiegare perché non dovrebbero essere battezzati, a suo modo di vedere, i bambini fino all’età di dodici anni.
Dopo aver suscitato polemiche e accese discussioni, come si diceva, nel periodo seguente alla pubblicazione dell'articolo, l'autore ci ha contattati - a distanza di un anno - per via dei dissidi nati online con un parroco maceratese.
"Casualmente nei giorni scorsi ho riscontrato offese personali via social da parte di Don Felice Prosperi, che ho poi scoperto appartenere alla Diocesi di Macerata. I post ovviamente sono pubblici e quindi c’è l’aggravante per la diffamazione. I commenti erano stati inseriti nel periodo in cui l’articolo aveva maggiore visibilità, ma ho avuto modo di leggerli soltanto il 27 agosto scorso", ci spiega Giacomini.
Nello specifico sotto un post dove l’autore condivideva il link dell’articolo sono stati scritti due commenti dal profilo di Don Felice Prosperi, con scritto: "Sì, Solo un pezzente come te nega la bontà del battesimo ai bambini"; "Solo un pezzente come te può ragionare in questo modo!".
Continua poi con il racconto Giacomini: "Prima di intraprendere le vie legali, ho richiesto un contatto presso la Diocesi di Macerata. Ho scritto personalmente alla segreteria del vescovo Nazzareno Marconi, spiegando la vicenda. Ho però ricevuto una risposta che mi dava del maleducato. Ho quindi intrapreso le vie legali tramite il mio avvocato di riferimento. Sarebbero state sufficienti per me le scuse del collaboratore del vescovo e di Don Felice Prosperi".
Alleghiamo la mail con cui Alessandro Giacomini chiede un confronto con un responsabile della diocesi:
A questa mail la diocesi di Macerata ha risposto il 29 agosto: “Gentile signore ci permettiamo di evidenziare alcune cose: dato che lei sostiene sui social un confronto di idee del tutto opinabili riferendosi alla chiesa ed ai credenti con espressioni quantomeno colorite che, in un tale contesto, la risposta del sacerdote Don Felice Prosperi si sia concretizzata con espressioni altrettanto colorite non sembra costituire una particolare rilevanza dal punto di vista legale. Si fa sommessamente presente tra l’altro che, con sentenza numero 31 mila 824 del 2009, la Cassazione ha definito che rivolgersi a qualcuno apostrofandolo come 'pezzente' non costituisce ingiuria. Quanto riguarda la buona educazione purtroppo duole constatare che in tutte le comunicazioni social, sia sue che del nostro sacerdote, questa appare particolarmente carente ma, a questo riguardo, possiamo solo esortare al bene. Con rispetto, saluti”.
A questa risposta Alessandro Giacomini ha risposto inviando due mail: una in diretta risposta a questo testo, e la seconda (in foto) al Vescovo Nazzareno Marconi. Ecco il testo della mail: “Alla cortese attenzione del Vescovo Nazzareno Marconi. Rattrista il Vostro riscontro, offensivo alla stregua dell'epiteto Don Felice Prosperi. Mi preme sottolineare che il gratuito ' pezzente' è riferito ad un mio articolo ove non vi è alcuna offesa e/o riferimento a Don Felice Prosperi e alla stessa Diocesi di Macerata. Inoltre non conosco e mai mi sono confrontato con Don Felice Prosperi e nemmeno con la vostra Diocesi. Duole ricevere del maleducato da parte vostra che non si è mai interfacciato con la stessa. Per quanto riguarda il 'pezzente' sarà la Procura di Trento a valutare la gravità, in quanto, già domani depositerò querela tramite lo studio legale dell'avvocato Mauro Bondi del foro di Rovereto”.
La sperimentazione del modello organizzativo di "Transitional care infermieristico" dell’azienda sanitaria territoriale di Macerata è una buona pratica che ha ottenuto l’inserimento nell’elenco dell’Osservatorio dell’Agenas, una delle tre buone pratiche che nell’anno 2023 sono state riconosciute dall’Agenzia Nazionale alla Regione Marche.
Si tratta di un modello assistenziale che, grazie alla figura dell’Infermiere di Transitional Care (ICT), mira ad ottimizzare la presa in carico del paziente sia nel ricovero che durante il processo di pianificazione della dimissione protetta.
La persona nel percorso di transizione ospedale-territorio, nelle fattispecie residenziale o domiciliare, viene accompagnata dal professionista che garantisce l’assegnazione al setting assistenziale più appropriato, ad esempio cure intermedie, Rsa, residenze protette, hospice, assistenza domiciliare.
Si evita, in questo modo, la frammentazione e non continuità dell’assistenza, favorendo la dimissione in sicurezza e in tempi appropriati e riducendo la degenza ospedaliera e il ricorso a re-ospedalizzazioni.
Il vantaggio di questa buona pratica clinica è anche nei confronti dei familiari e dei caregiver, che vengono accompagnati nel processo di presa in carico assistenziale e nella governance del paziente fragile. Ne abbiamo parlato nello specifico con il dirigente delle professioni sanitarie dell’azienda sanitaria territoriale di Macerata Paolo Antognini.
1) Che cosa prevede il Transitional Care Infermieristico (ITC)?
"Il percorso prevede che il paziente al momento del ricovero venga subito preso in carico dall’infermiere, che valuta i bisogni e la complessità clinico-assistenziale attraverso il modello Itc, metodo che consente una valutazione della situazione esistente e delle eventuali problematiche presenti. Durante la degenza è possibile così attivare precocemente i percorsi e le risorse socio-sanitarie (distretto e ambito territoriale) utili ai familiari e al caregiver per la buona gestione del paziente fragile".
2) Quali sono stati i risultati della sperimentazione di questo modello?
"Nell’anno 2023 sono stati presi in carico nell’Ast di Macerata 1814 degenti nei diversi setting assistenziali: Geriatria, Medicina, Neurologia e Ortopedia, solo per citarne alcuni. Il Transitional Care Infermieristico determina un’assegnazione delle risorse professionali necessarie per una gestione ottimale del paziente e permette di monitorare costantemente l’appropriatezza e la complessità assistenziale. Infatti, consente fin dal ricovero di attivare il percorso di cura più adeguato ai bisogni di salute della persona e di poter conoscere in anticipo, con riduzione conseguente dei tempi di degenza, l’assistenza socio-sanitaria più appropriata per il paziente al momento della dimissione ospedaliera".
"Questo modello organizzativo rappresenta una concreta attuazione di come la sanità pubblica nei prossimi anni dovrà organizzarsi - dichiara il direttore generale dell’Ast di Macerata, Marco Ricci - attraverso percorsi capaci di creare reali integrazioni tra presidi e articolazioni socio sanitarie territoriali, come le Cot, l’ospedale di Comunità, le Cure Intermedie e le diverse Residenzialità, oltre all’assistenza domiciliare integrata. Un sistema che garantisca una risposta efficace alle fragilità e alle cronicità".
"Con la sperimentazione di questo modello organizzativo andiamo ad ottimizzare l’intero percorso del paziente dalla fase di presa in carico alla dimissione, mettendo in rete i vari livelli assistenziali - dichiara il vicepresidente della Giunta e assessore alla Sanità della Regione Marche Filippo Saltamartini -. Si tratta di un modello rispondente alla nuova sfida posta dall'invecchiamento progressivo della popolazione e dalla crescita di cronicità e fragilità che necessitano di risposte appropriate”.
Il comandante della polizia locale di Macerata Danilo Doria ha firmato un'ordinanza relativa alla regolamentazione temporanea della circolazione stradale in occasione della "Festa de le Casette" in programma dal 5 all'8 settembre in città.
Il provvedimento prevede dal 5 all’8 settembre, con orario 0-24, il divieto di sosta con rimozione forzata in via Cucchiari (ambo i lati) e via Ariani (tratto di strada compreso da via Merelli fino all’edificio della "residenza Universitaria F.lli Cairoli" - ambo i lati) oltre al divieto di transito in via Ariani (tratto di strada da via Merelli fino all’ edificio della "residenza universitaria F.lli Cairoli"), eccetto i residenti per il rientro nelle aree private, valido dalle 8:00 del 5 settembre fino alle 24:00 dell’8 settembre e il divieto di transito in via Cucchiari valido dalle 8:00 del 5 settembre (montaggio palco) fino alle 24:00 dell’8 settembre.
Sabato 7 settembre, dalle 15:00 alle 24:00, in via Moie, sono previsti il divieto di transito con sbarramento fisico posto tra l'intersezione tra Corso Cairoli e via Lido Bastianelli e il transito consentito in via Lido Bastianelli per tutti i veicoli dei residenti in via Pannelli e via della Nana in deroga alla zona pedonale (è possibile transitare all’interno dei giardini pubblici dell’ex distretto militare per raggiungere le proprie aree private).
Domenica 8 settembre, dalle 13:30 alle 00:30 del giorno successivo, è previsto il divieto di sosta con rimozione forzata su ambo i lati di Corso Cairoli (tratto compreso tra Via B. Gigli e piazza Nazario Sauro); in via Severini sul lato sinistro in direzione Corso Cairoli e sugli stalli Apm a "spina" prospicienti i civici numeri dal 3 al 9, nel tratto dal civico 1 fino all’intersezione in Corso Cairoli (compreso stallo riservato alle persone con disabilità) e sul lato destro e sugli stalli Apm a “spina” prospicienti i civici dal 10 al 18 per manovra autobus e autocarri; in Via Aleandri nell’area prospiciente il civico 1 (ultimi tre stalli di sosta prima della curva per manovra autobus/autocarri) e, infine, in piazza Nazario Sauro (lato b) dalle ore 14:30 alle ore 19:00 eccetto i veicoli autorizzati della manifestazione "La Carovana della Salute".
Sempre domenica 8 settembre, dalle ore 14:30 alle 00:30 del giorno seguente, è disposta la chiusura al traffico veicolare di Corso Cairoli (tratto compreso tra Via B. Gigli e Piazza N. Sauro) con la seguente regolamentazione: divieto di transito in ambo i sensi di marcia eccetto veicoli di soccorso, polizia, veicoli necessari per l’organizzazione dell’iniziativa (questi ultimi fino alle 17:00); alle intersezioni con via B. Gigli/via Pancalducci, piazza Nazario Sauro, via Severini, via delle Moje, via della Nana (i residenti di via delle Moie e via della Nana potranno accedere da via Bastianelli); divieto di transito con sbarramento, da porre sulla corsia in uscita dall’intersezione rotatoria tra via Pancalducci e via Braccialarghe, in direzione Corso Cairoli, eccetto i veicoli dei residenti fino all’inizio di Corso Cairoli, via Severini e laterali a via Severini.
Il percorso sarà deviato come di seguito: via Pancalducci - via Braccialarghe - via San Francesco - via Mattei (i veicoli diretti in centro e al quartiere Pace saranno indirizzati sul percorso via Mattei – via Tucci – via Mameli – viale Trieste).
Previsti, infine, il divieto di transito in via Severini (eccetto residenti) e vie collaterali con indicazione "strada senza sbocco"; direzione obbligatoria a destra all’intersezione tra via Pancalducci e via B. Gigli, valido per i veicoli provenienti da quest’ultima, con segnale di “deviazione” a destra; la direzione obbligatoria a destra per i veicoli che, provenienti da via Aleandri, si immettono in via Severini.
Direzione obbligatoria dritto, inoltre, in via Pancalducci, a scendere in direzione centro-periferia, in prossimità dell’intersezione con via Severini (eccetto residenti); la direzione obbligatoria a sinistra all’intersezione tra via Severini e via Pancalducci valido per i veicoli in uscita da via Severini e, infine, la direzione obbligatoria a destra verso viale Diomede Pantaleoni valido per i veicoli provenienti da via Maffeo Pantaleoni con delimitazione di corsia con coni segnaletici e relativo preavviso.
Prosegue la mostra “Universi quotidiani” a Palazzo Ricci che, sabato 31 agosto, sarà aperto con orario festivo (10.00 – 13.00 e 16.00 – 19.00) in concomitanza con la festa patronale di San Giuliano.
Un’occasione in più per visitare l’esposizione estiva del museo curata da Roberto Cresti, che indaga il tema della quotidianità nell’opera di quattro grandi artisti del XX secolo, rivelandone la vasta e complessa dimensione interiore.
Il viaggio nell’anima di questi “maestri del visibile” inizia con Giorgio Morandi, considerato il grande rivoluzionario conservatore del Novecento, di cui si possono ammirare due dipinti appartenenti alla raccolta della Fondazione Carima e alcune pregevoli incisioni inedite provenienti da collezioni private. L’artista bolognese fu infatti anche un talentuoso incisore, nonché titolare della cattedra di incisione all’Accademia di Belle Arti di Bologna dal 1930 al 1956.
Si continua con le “icone quotidiane” di Gianfranco Ferroni, uno dei nomi più rappresentativi del panorama artistico degli ultimi decenni del Novecento. Presente in mostra con un corpus di incisioni e fotografie che fissano prevalentemente frangenti di povertà, degrado e marginalità nel periodo che va dal secondo dopoguerra al boom economico.
Concludono il percorso espositivo Luciano De Vita, allievo prediletto di Giorgio Morandi, e Francisco Goya. Il maestro spagnolo, con la sua espressività delirante, ispirò la produzione artistica del marchigiano De Vita, dalla quale emerge con forza la sua tormentata interiorità.
“Universi quotidiani” presenta una sessantina di opere tra dipinti, acqueforti e fotografie, alcune delle quali vengono esposte per la prima volta al pubblico, che si integrano con la collezione permanente di Palazzo Ricci portando un interessante elemento di novità.
In questo periodo inoltre, la raccolta museale è impreziosita dalla presenza di un’opera di Giorgio de Chirico proveniente dalla casa-museo dell’artista a Roma. Grazie ad una proficua collaborazione con la Fondazione Giorgio e Isa de Chirico, infatti, uno dei capolavori di Palazzo Ricci “Le Muse inquietanti” è in Giappone per una grande retrospettiva sul maestro della Metafisica ed è stata sostituita dal dipinto “Le Muse dell’Egeo”. Dal mese di settembre il museo riprenderà l’apertura nel fine settima
Due nuovi corsi di laurea, un doppio titolo, progetti di ricerca europei ed extra-europei, un dottorato che guarda al futuro e alle nuove tecnologie, un’offerta formativa che conta 380 insegnamenti tra corsi, seminari e laboratori, una consolidata rete di contatti col mondo delle imprese e una percentuale del 78% di occupati a tre anni dalla laurea a mostrare come chi sceglie gli studi umanistici sceglie una formazione solida, completa e trasversale: questi i numeri del Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Macerata. «Un percorso umanistico – afferma il direttore Roberto Mancini – consente di acquisire un sapere che entra nella formazione della persona. Molti imprenditori prediligono i laureati in materie umanistiche perché riescono ad apprendere in poco tempo le nozioni tecniche e vantano una maggiore capacità riflessiva e di analisi».
Trasversalità, interdisciplinarità, internazionalizzazione e ampiezza dell’offerta didattica e un contatto “a chilometro zero” con i docenti sono i punti di forza di questo Dipartimento, dove discipline come lettere classiche o moderne, storia e filosofia, lingue e mediazione linguistica, storia dell'arte e l’archeologia dialogano con l’economia, l’ecologia, la politica, il turismo, il marketing, l’informatica.
Tra gli sbocchi professionali, accanto alla voce tradizionale dell’insegnamento, compaiono anche quelle professioni in ambiti apparentemente distanti: le posizioni di mediatori e operatori culturali in istituti pubblici e privati come musei, biblioteche, pinacoteche e fondazioni; le figure di educatori e consulenti per le strategie di inserimento in cooperative sociali e comunità di accoglienza per minori, rifugiati e tossicodipendenti; il lavoro nei settori dell’editoria, della comunicazione, del giornalismo, dell’organizzazione di eventi e dell’industria culturale e creativa; infine, le figure di coordinamento, mediazione e consulenza etica nel mondo delle imprese. Il 78% dei laureati in Studi Umanistici a Unimc trova occupazione a tre anni dalla laurea, contro il 76% della media nazionale nello stesso ambito, e più del 60% a un anno. A favorire l’inserimento nel mondo del lavoro ci sono le attività di placement del Dipartimento: una rete solida di imprese amiche presso cui svolgere tirocini e cicli di incontri periodici con imprenditori per aiutare gli studenti a orientarsi e inserirsi in settori professionali specifici. Alto l’indice di gradimento della didattica, oltre il 90%.
Due sono le più recenti novità dell’offerta formativa. La laurea magistrale in Archeologia e sviluppo dei territori è «un corso finalizzato a fornire la competenza archeologica insieme a quella della gestione economica di un’attività culturale legata al turismo». La laurea triennale in Mediazione linguistica per l’impresa internazionale e i media digitali è pensata per interpreti, mediatori e operatori economici specializzati anche in lingue extra-europee come l’arabo, il russo e il cinese, richieste dalle imprese italiane per i grandi mercati internazionali.
La consolidata collaborazione con l’Istituto Cattolico di Tolosa in Francia per un doppio titolo nell’ambito della magistrale in Scienze Filosofiche, l’attenzione verso le filosofie africane e orientali, gli scavi archeologici in Grecia, Libia e Albania, i tirocini all’estero e i progetti Erasmus europei ed extra-europei dimostrano come uno dei punti di forza del Dipartimento sia l’internazionalizzazione in una prospettiva non eurocentrica. Da menzionare anche il dottorato di ricerca “Umanesimo e tecnologie” pensato per comprendere come l’innovazione tecnologica e la tradizione umanistica possano coniugarsi.
«Al centro di tutto», ribadisce Mancini, «c’è la formazione della persona: un criterio di integrità che serve all’Università per non lasciarsi trascinare nella deriva dell’aziendalizzazione, della burocratizzazione, della parcellizzazione dei saperi e della tecnocrazia e fa degli Studi Umanistici l’ultimo baluardo della formazione».