Prende la via di Civitanova la Coppa Marche di serie C di volley. I ragazzi allenati da coach Bernetti vincono 3 a 2 una finale tiratissima contro la Banca Macerata Medea (25-19, 25-23, 18-25, 19-25, 15-8) alla Palestra Fratelli Cervi, gremita per l’occasione. Il memorial intitolato alla figura di Adrio Giacomini viene portato a casa da Pettinari e soci.
Al termine della sfida le premiazioni finali alla Marpel Arena insieme alle formazioni femminili protagoniste dell’atto conclusivo della manifestazione.
Vittoria convincente per l'Hr Maceratese trascinata da un ottimo Suwareh che le consente di battere 3-1 il Camerino e rimanere ben agganciata al treno playoff.
Dopo un primo inizio di tempo abbastanza equilibrato, con una Hr che conferma la stessa formazione del derby con Civitanova, dove anzi è il Camerino a farsi più volte vedere dalle parti di Tomba, verso la metà della prima frazione di gioco la musica cambia.
È Suwareh a rompere l'equilibro al 27' p.t, dopo aver ricevuto palla sul versante destro all'ingresso dell'area camerte e aver driblato il suo diretto avversario, ha insaccato con un rasoterra che si è infilato sulla sinistra della porta difesa da Tofa.
Il Camerino incassa il colpo, ma non si lascia abbattere.
Nella ripresa il tecnico camerte Ruffini manda in campo Thiam per Onesini per dare più peso all'attacco. La mossa risulta vincente perché, su uno dei calci d'angolo conquistati, è Iori a siglare la rete del pareggio con un rasoterra che non lascia scampo a Tomba, il portiere della Hr.
La Hr Maceratese sembra accusare il colpo anche perché perde il difensore Falco per infortunio, sostituito da Argalia.
Ma al 14' s.t è Mongiello con una splendida punizione a portare i biancorossi in vantaggio. Infine al 22' s.t è Moriconi a chiudere i conti con un'altra punizione, da posizione molto angolata, che strappa scroscianti applausi da parte del pubblico.
Il doppio svantaggio tramortisce le velleità del Camerino che non riesce più a reagire.
HR MACERATESE-CAMERINO 3-1
HR MACERATESE (4-3-3): Tomba,Piccioni (dal 25' s.t. Girotti),Falco (dal 13' st. Argalia), Capparuccia, Bigoni, Campana, Moriconi, Massimi, Ridolfi, Mongiello, Suwareh (dal 36's.t. Agostinelli). A disp. Feliziani, Milanesi, Stura, Cervigni, Aliberti, Andreucci. All.Moriconi.
Camerino (4-3-1-2): Tafa, Romoli, Occhipinti, Alessandrini (dal 46'.s.t Di Pillo), Montanari, Salvetti, Onesini (dal 1' s.t. Thiam), Cottini (dal 41' s.t. Crescimbeni) , Ciuffetti (dal 29' s.t. R. Santoni), F. Santoni, Iori. A disp. Grelloni, Cataluffi, Salvi, Vitali, Bejaqui,.
All. Ruffini.
Arbitro: Serenelli di Ancona.
Marcatori: Suwareh 27' p.t. (M), Iori 7' s.t. (C), Mongiello 14's.t (M), Moriconi 22' s.t. (M).
Note: Spettatori 300 circa, Amm. Onesini, Suwareh, Alessandrini, Salvetti. Angoli 6 - 8.
Si chiama Mozartiana il prossimo concerto della FORM in programma martedì 12 febbraio (ore 21), al Teatro Lauro Rossi di Macerata.
Franz Schubert e Pëtr Il'ič Čajkovskij, grandi innamorati della musica di Wolfgang Amadeus Mozart, rendono qui omaggio con leggerezza, vitalità e trasporto al compositore di Salisburgo, rispettivamente con la Ouverture in do magg. D. 591 “nello stile italiano” e la Suite per orchestra n. 4 in sol magg., op. 61 “mozartiana”. La composizione di Schubert è una pagina di ispirazione rossiniana, piena di verve e di brio, che riflette nello stesso tempo l’olimpica solarità di Mozart. La suite orchestrale di Čajkovskij è l’omaggio del musicista russo ai 100 anni del Don Giovanni di Mozart, composto nel 1787, “per ricreare il passato in un mondo contemporaneo”.
Nella seconda parte del concerto c’è l’esecuzione della Sinfonia n. 41 in do magg. K. 551 “Jupiter”, il “testamento sinfonico” mozartiano che fra ingressi trionfali nei templi della classicità, visioni dei Campi Elisi e infuocate polifonie di impronta bachiana lanciate in fuga verso la luce, segna la fine con apoteosi di un’epoca, il Settecento, anticipando con la sua incontenibile energia il fuoco della Nona beethoveniana. Tra le note curiose, Woody Allen cita nel suo celebre film Manhattan il secondo movimento di questa sinfonia nel suo personale elenco delle “cose per cui vale la pena vivere”.
A condurre l’Orchestra Filarmonica Marchigiana in questa entusiasmante avventura è Hubert Soudant, Direttore Principale della FORM e specialista di fama internazionale del repertorio classico.
Anche le Marche hanno vinto il Festival della Canzone Italiana di quest’anno. Una 69esima edizione che, in questi giorni, vi abbiamo raccontato con foto, video e aneddoti.
Come sapete, “Soldi”, di Mahmood, ha vinto questa edizione di Sanremo. Il brano, portato sul palco dell’Ariston dall’artista italo-egiziano, è stato firmato, oltre che dallo stesso interprete, anche da Charlie Charles e dall’ascolano Dario Faini.
Il compositore, e direttore d’orchestra, originario di Ascoli Piceno, è uno dei tre scrittori e compositori del brano interpretato da Mahmood. Il 27enne nato a Milano, dopo aver vinto Sanremo Giovani a dicembre, ieri si è aggiudicato la 69esima edizione del Festival di Sanremo: un traguardo importantissimo per Faini, che l’ha diretto in tutte le quattro serate del Festival.
“Questa è la foto del giorno in cui è nata Soldi. Non avremmo mai immaginato quello che è accaduto ieri. E invece... È tutto vero Mahmood, è tutto vero”. Con questo post sulla pagina Facebook dell’etichetta discografica Dardust, il compositore marchigiano ha manifestato tutta la sua felicita per l’importante traguardo.
Ma sul podio non è salito un solo marchigiano. Il maceratese Piero Romitelli, autore di “Musica che resta” insieme a Emilio Munda, Antonello Carozza, con la supervisione di Gianna Nannini, è “salito” sul terzo posto insieme al trio de “Il Volo”.
Ancora una volta le Marche si dimostrano fucina di talenti e grandi professionisti che con passione, sacrificio e dedizioni, sono arrivati a calcare palchi importanti come quello dell’Ariston. Ad maiora!
Il CONI Marche torna alla Bit di Milano. Il Comitato regionale presenterà all'appuntamento fieristico tra i più importanti del settore turistico, i grandi eventi sportivi nazionali e internazionali che si svolgeranno sul territorio marchigiano. Il CONI Marche sarà ospite alla Fiera Milano City in Viale Lodovico Scarampo, 2, a Milano, lunedì prossimo, 11 febbraio, per ribadire che nelle Marche “lo sport è turismo”. Una tesi ormai dimostrata, anche grazie allo studio realizzato dal CONI Marche, in collaborazione con la Regione Marche e con l'Università Politecnica delle Marche, nel quale si evidenzia come un euro speso per l'organizzazione di un grande evento sportivo generi per il territorio 9 euro di ricchezza.
Ed anche il calendario sportivo 2019 si presenta, per le Marche, fitto di manifestazioni internazionali e nazionali che faranno da richiamo per centinaia di migliaia di persone da tutto il mondo, tra atleti, accompagnatori, tecnici, addetti ai lavori e spettatori. Tra quelle di maggior rilievo si contano 55 manifestazioni.
Ad essere presentati, lunedì prossimo, in particolare, gli appuntamenti con la grande atletica al Palaindoor di Ancona (Campionati italiani Assoluti, Campionati italiani Master, Incontro internazionale indoor e di lanci, IX Trofeo per Regioni); la Coppa Italia Lnp Old Wild West dal 1 al 3 marzo a Porto San Giorgio e Porto Sant'Elpidio; i Campionati italiani nuoto Fisdir a Fabriano e gli altri appuntamenti con lo sport paralimpico ad Ancona con il World Para Athletics Winter Challenge e il Campionato italiano indoor Fispes/Fisdir, a Macerata con i Campionati italiani di Atletica leggera indoor Fisdir, a Porto Potenza Picena, il 27-19 aprile, con la Finale Euroleague 2 basket in carrozzina. Ancora, il grande ciclismo con la Tirreno-Adriatico (13-19 marzo) da Foligno a San Benedetto del Tronto e il Giro d'Italia a Pesaro (18 maggio); il tennis con l'Euro Trophy “Sergio Tacchini” under 12; il Guzzini Challanger, il quadrangolare internazionale under 12, Apt Maggioni Challanger.
Nel 2019 torna anche l'attesissima Coppa del Mondo di Ginnastica ritmica (5-7 aprile) a Pesaro. Si va avanti con la Coppa “Paolino Teodori” (29-30 giugno) a Colle San Marco-San Giacomo, la maratona internazionale ColleMar-athon da Barchi a Fano (5 maggio) e l'Italian Cup J70 di Vela ad Ancona (8-12 maggio). Spazio anche alla danza con la Coppa del mondo di danze caraibiche a San Benedetto del Tronto (1-2 giugno) e Jesi Open internazionale (6-8 dicembre).
Completano il panorama degli eventi, due manifestazioni di cultura sportiva, rivolte ai giovani: l'ormai consolidato appuntamento con gli Youth Games, i Giochi della Macroregione Adriatico-Ionica, ad Ancona e “Overtime: il Festival del racconto e dell'etica sportiva”, dal 9 al 13 ottobre a Macerata. Un carnet, dunque, ricco di appuntamenti che negli anni è diventato più che un’eccezionalità un’abitudine per il territorio.
«A chi è del settore non stupirà un’agenda tanto densa di manifestazioni internazionali – premette il presidente del CONI Marche, Fabio Luna –. Infatti le Marche, da sempre, sono terra di sport. Non solo perché la regione ha dato, e continua a dare, i natali a grandi campioni, ma anche per la qualità dei suoi impianti e per la capacità organizzativa delle istituzioni e degli operatori sportivi locali. Senza dimenticare la vivacità del suo movimento sportivo di base, il livello più importante per raggiungere risultati di vertice, sia sui campi di gara sia nella dirigenza. Tutti aspetti che hanno reso le Marche, in più di un’occasione, protagoniste della scena sportiva internazionale, location ottimale per competizioni di altissimo livello. Un patrimonio – prosegue Luna – costruito con lungimiranza ed impegno e che oggi rappresenta, dai alla mano, un valore anche in termini di turismo e sviluppo economico».
Resta tuttora esposta in bella vista la bandiera francese apparsa nella giornata di ieri (sabato 9 febbraio, ndr) sulla finestra della sede comunale di Macerata in Piaggia della Torre. Il gesto di natura squisitamente politica fatto dall'amministrazione Carancini ha immediatamente sollevato un vespaio di polemiche, che non hanno però - a quanto pare - scalfito la volontà di mantenere vivo il gesto di vicinanza al governo Macron sulla questione migranti dopo il richiamo dell'ambasciatore francese a Roma.
Aldilà dei diversi e tutti legittimi punti di vista in merito alla solidarietà politica espressa dalla giunta Carancini, a tenere banco è l'illegittimità legislativa di tale gesto.
IL DECRETO - Secondo quanto previsto dal DPR 121/2000, infatti, l'esposizione di bandiere di Paesi stranieri all'esterno e all'interno degli uffici comunali è prevista "solo nei casi di convegni, incontri e manifestazioni internazionali, o di visite ufficiali di personalità straniere, o per analoghe ragioni cerimoniali, salve le regole di cerimoniale da applicare in singole occasioni su indicazione del Governo".
IL CASO CUNEO - Nei giorni scorsi si è verificato un episodio analogo a Cuneo. Il sindaco Federico Borgna, dopo aver esposto il tricolore francese accanto a quello italiano, è stato costretto a rimuoverlo su intervento del prefetto e sollecitazione di Palazzo Chigi.
L'OPINIONE DI EMILIOZZI - La deputata del Movimento 5 stelle Mirella Emiliozzi con un post apparso su Facebook ha puntalizzato come si sia trattato di "un gesto fuori luogo, che contravviene anche alla legge, nello specifico al DPR 121/2000, con cui il Sindaco manifesta una solidarietà di cui non c’era bisogno".
Ecco il contenuto integrale del post:
L'OPINIONE DI PATASSINI - Sulla stessa lunghezza d'onda anche il parlamentare della Lega Tullio Patassini: "Si tratta di una situazione assurda. Probabilmente Carancini confonde il balcone del Comune di Macerata con quello di casa sua. Di fronte a un'istituzione bisogna comportarsi da uomo delle istituzioni".
"Anche in passato il sindaco - prosegue Patassini - ha dimostrato di avere poco chiaro il contenuto delle leggi. Forse - e noi non ne siamo ancora a conoscenza - è diventato il nuovo ambasciatore della Francia in Italia. Credo che il prefetto Rolli stia approfondendo la situazione: non credo che possa permettere ancora per lungo tempo una situazione di questo tipo".
Alle ore 12:00 di sabato 9 febbraio, la Polizia su segnalazione di un cittadino è intervenuta in Piazza Indipendenza presso la Chiesa di Santa Croce, a Macerata, dove era stata segnalata la presenza di un giovane intento ad armeggiare su una cassetta delle elemosine posta all’interno della chiesa.
Intervenuti nell’arco di pochissimo tempo, gli agenti hanno sorpreso un uomo di 36 anni residente in provincia, pluripregiudicato per reati contro il patrimonio, mentre stava tentando di estrarre il denaro contenuto all’interno di una cassetta per le elemosine.
L’uomo è stato trovato in possesso di un metro flessibile che utilizzava per agganciare le banconote, una torcia elettrica e del nastro isolante: ora è denunciato per il reato di furto aggravato.
Finisce 3-1 per la Paoloni Macerata il derby di Prima Divisione tra le due squadre della società del Volley Macerata: un match teso ed emozionante con le due formazioni (Under 18 la Paoloni, Under 16 il Volley Macerata) vogliose entrambe di uscire vittoriose l'una sull'altra e che ha visto le squadre concentrate e determinate a raggiungere l'obiettivo soprattutto nei momenti dove la palla davvero scottava.Coach Evangelisti (privo di Violini) schiera in avvio Corradini in regia opposto a Sigona, Plesca e Lacchè martelli ricettori, Singh e Bravi centrali, Samuele Meschini libero. Dall'altra parte del campo coach Francesco Del Gobbo (ancora con l'infermeria piena vista l'indisponibilità di Palombarini, Severini, Caraffi e Pianesi) risponde con Marincioni (alle prese col mal di schiena) al palleggio, Carletti opposto, Aguzzi e Gigli in banda, Selenica e Bussolotto al centro, Taccari libero.Parte forte la Paoloni con due attacchi di Sigona che valgono il 6-1; Marincioni carica i suoi e, a muro, firma il 7-5. I ragazzi di Evangelisti vogliono mostrare i muscoli e ancora Sigona sigla il 14-10; Riccardo Gentili (subentrato nel doppio cambio insieme a Daniele Del Gobbo) da posto due trova il punto del 21-15. Singh conquista il set point (24-16) mentre due errori di Lacchè e Riccardo Gentili allungano il parziale che viene chiuso 25-18 da un muro dello stesso Singh.Al cambio di campo le due formazioni lottano punto a punto nella parte iniziale; il primo break lo firma Vecchietti dai nove metri siglando l'ace del 14-11. Gigli riporta sotto i suoi (16-15) e due attacchi out della Paoloni mandano avanti il Volley Macerata 16-17; i ragazzi di Francesco Del Gobbo restituiscono il favore con altri due errori che consentono alla Paoloni di passare a condurre 20-18. L'ace di Corradini vale il set point sul 24-22 però Sigona sbaglia due occasioni per chiudere prolungando il parziale ai vantaggi; Aguzzi porta avanti i suoi 25-26 ma l'errore dello stesso schiacciatore ribalta il risultato 27-26. In questi momenti ci vuole coraggio e non ne manca a Carletti, che per ben due volte attacca e tiene aggrappata al parziale la sua squadra; sul 28-28 Michele Meschini schiaccia in rete mentre Gigli sigla il punto del 28-30 che fa esplodere la gioia nel clan del Volley Macerata per il pareggio nel computo dei set.La terza frazione inizia con una gran difesa di piede di Taccari, sempre più padrone del suo ruolo; Gigli porta avanti la propria formazione 6-7 ma la Paoloni comincia a sbagliare meno e ad essere più concreta: Plesca firma l'ace del 9-7 mentre un muro ed un attacco di Bravi valgono l'11-7. Sul 12-8, in un'azione di muro, si infortuna seriamente al mignolo della mano destra Daniele Del Gobbo costretto ad abbandonare il terreno di gioco e recarsi in ospedale per steccare il dito stesso; la Paoloni non risente moralmente dell'accaduto e preme sull'acceleratore: due ace di Plesca mandano in fuga la propria squadra 23-14 mentre il punto dai nove metri di Bravi chiude il set 25-14.Parte forte il Volley Macerata nel quarto periodo con Bussolotto che sigla l'1-3; la Paoloni rientra e pareggia 6-6 (ace di Bravi). Sul 6-7 esce per il riacutizzarsi del dolore alla schiena Marincioni con Alessandro Gentili che subentra al suo posto; lo stesso palleggiatore, agli esordi con i compagni più grandi gioca senza paura riuscendo a distribuire bene il gioco del Volley Macerata. Aguzzi regala il doppio vantaggio alla propria squadra (6-8) ma Lacchè trova nuovamente la parità a quota 8. Plesca, in pallonetto firma l'allungo Paoloni (14-9) ma i ragazzi di Francesco Del Gobbo non sono mai domi e rientrano nuovamente fino al -1 (15-14 attacco di Gigli). L'ace di Corradini vale il 23-18, Selenica prova ad accorciare 23-19 ma due punti consecutivi di Lacchè chiudono il quarto parziale 25-20 e questo bellissimo derby con il risultato di 3-1.Un match denso di emozioni e capovolgimenti di fronte che si è concluso con la bellissima foto ricordo di fine incontro; nel prossimo turno la Paoloni sfiderà nel big match la capolista Caldarola Volley mentre il Volley Macerata ospiterà, in un altro difficilissimo incontro, il Montalbano Volley 2015.1° Divisione - 13° GiornataPaoloni Macerata - Volley Macerata 3-1 (25-18 28-30 25-14 25-20)Paoloni Macerata: Meschini M. (K) 7, Del Gobbo D., Sigona 11, Bravi 10, Plesca 10, Gentili R. 2, Lacchè 13, Singh 3, Vecchietti 2, Meschini S. (L), Corradini 4. All. EvangelistiVolley Macerata: Taccari (L), Carletti 4, Aguzzi 5, Gigli 12, Selenica 5, Gentili A., Bussolotto 7, Marincioni 1. Non entrato: Gasparrini. All. Del Gobbo F.
La Roana CBF non sbaglia e porta a casa altri tre punti. Alla Mar.Pel. Arena contro la Conero Eurosped le maceratesi giocano sul velluto e liquidano le avversarie con un netto 3-0 (25-17; 25-16; 25-15). Undicesima vittoria consecutiva per le ragazze di coach Paniconi, in pieno controllo del match dall’inizio alla fine.
Troppo ampio il divario con le anconetane, mai realmente in grado di impensierire Peretti e compagne che hanno messo la parola fine alla sfida dopo appena un’ora di gioco. Notevole il dato in battuta delle padrone di casa che hanno messo a segno ben 10 ace nei tre set giocati, a testimonianza di un avversario costantemente in balia delle scorribande di Pomili, Rita e Gobbi: 11 punti a testa per le prime due, 13 punti per l’opposto abruzzese.
“Abbiamo fatto la partita che dovevamo. Siamo riusciti a coinvolgere l’intera rosa e sono davvero contento di questo, specialmente in virtù dell’importanza del momento” - ha dichiarato coach Paniconi, le cui ragazze hanno colto in pieno l’obiettivo fissato un mese fa: arrivare al doppio scontro con Altino e Montale mantenendo intatto il +4 in classifica sulla formazione emiliana.
Il campionato si prepara ad entrare nel vivo: “Non so se saranno match decisivi. Abbiamo messo a segno una striscia di vittorie talmente ampia che sarebbe ingiusto ridurre tutto alle prossime due partite. Certamente gli scontri diretti hanno un peso diverso ma presentandoci con il vantaggio che abbiamo saremo in grado di affrontarli, specialmente sotto il profilo mentale, in un certo modo”. Il primo obiettivo del girone di ritorno è stato raggiunto. Una settimana di tempo per prepararsi al meglio ai sette giorni di fuoco che scandiranno il doppio confronto. La quiete prima della tempesta.
ROANA CBF HR VOLLEY MC – CONERO EUROSPED AN 3 - 0
Roana CBF: Pomili V. 11, Armellini G. ne, Spitoni B. 1, Gobbi M. 13, Partenio S. 1, Patrassi A., Grilli G. 2, Peretti I. 6, Rita E. 11, Zannini S. (lib.), Malavolta G. (lib.), Di Marino C. 5, Barbolini V. 8. All. Paniconi
Conero Eurosped: Alessandrini E. 4, Vescovi G. , Penna E. 4, Giuliodori S. 4, Canonico L. 2, Rapisarda S., Brutti F., Malatesta B. 2, Cicchitelli M. ne, Giombini N. 11. All. Bacaloni
ARBITRI: Frattone – Binaglia
PARZIALI: 25 - 17 (21’); 25 - 16 (23’); 25 – 15 (21’)
NOTE: Roana CBF: 10 ace, 4 muri, 17 err. avv., 55% in ricezione (36% perfetta), 46% in attacco; Conero Eurosped: 3 ace, 4 muri, 21 err. avv., 27% in ricezione (13% perfetta), 25% in attacco.
Magico il Capodanno Cinese, celebrato oggi per il sesto anno dall’Istituto Confucio, dall’Università e dal Comune di Macerata all’interno dello Sferisterio, che ha catapultato gli spettatori in una Cina favolosa popolata di dragoni di luce, leoni, guerrieri di arti marziali, dame aggraziate nei costumi tradizionali.
L’anno del cane ha ceduto il passo a quello del maiale, il dodicesimo segno dello zodiaco cinese, auspicio di stabilità, generosità, altruismo e ospitalità. I 1.500 biglietti gratuiti per le tre repliche distribuiti agli stand di piazza Mazzini sono andati esauriti nel giro di pochissimo tempo. La messa in scena tradizionale all’interno dell’arena è stata invertita, con il pubblico sul palco e gli artisti ad esibirsi sulla tribuna, tra la platea e il colonnato dei palchi, trasformato dal video mapping del Luca Agnani Studio in un’alternanza di architetture orientali, fondali per animali del pantheon cinese, fuochi d’artificio. Gli spettatori sono giunti anche da fuori provincia. Gremita anche piazza Mazzini, dove era possibile scoprire qualche aspetto curioso di questo Paese tanto importante nello scenario internazionale, come i giochi, l’arte della calligrafia, del ritaglio della carta e dei nodi. Presente anche il Liceo Linguistico Giacomo Leopardi, sempre più attivo nello studio della Cina e del cinese.
Come nelle sue cinque precedenti edizioni, la Festa di primavera non è stata una semplice riproposizione dei riti più spettacolari del gigante asiatico, un semplice rito folcloristico, ma un appuntamento che si alimenta di cultura. L’evento maceratese, coordinato ogni anno da Aldo Caldarelli, rispetto a quelli analoghi nel resto d’Italia, non è, infatti, espressione peculiare di una comunità cinese, ma rappresenta il momento di sintesi delle attività dell’Istituto Confucio in connessione con il territorio e nel contesto di forte internazionalizzazione che caratterizza l’Università di Macerata. “L’Istituto Confucio è il nostro ponte culturale con la Cina” ha detto il rettore Francesco Adornato e, come ha ribadito il direttore Giorgio Trentin, “non si esaurisce nel Capodanno cinese, ma porta avanti progetti di studio e didattica in tutto il territorio regionale e non solo. Abbiamo attivato corsi di cinese anche nelle scuole superiori di Lombardia, Abruzzo, Puglia”.
La suggestiva cornice del teatro all’aperto della città ha accolto una performance coordinata dal coreografo Roberto Lori e divisa in quattro quadri integrati con le esibizioni dell’Accademia arti marziali “Giuseppe Giosuè” a cura di Daniele Montenovo, canti e danze dei piccoli allievi dell’Accademia di lingua cinese nelle Marche a cura di Huang Ping, le esibizioni canore di due studentesse Unimc Caterina Marchelli e Denise Marletta. Tante altre le associazioni coinvolte: Csb Compagnia degli Istanti, Associazione Kairos Parkour, Compagnia “La Zandella”, Centro Danza Carillon insieme ad allievi delle scuole di danza locali.
Nell' Italia di oggi, i nonni sono un perno dello Stato sociale parallelo. I numeri parlano chiaro: l'80 per cento di nonni si occupa dei nipoti fino a quando compiono 13 anni e una famiglia su tre salva il proprio bilancio grazie a loro. I nonni sono una risorsa preziosa che bisogna saper gestire con cura in quanto si può trasformare in un’"arma a doppio taglio".
L’associazione onlus “GENITORI&FIGLI, per mano” da qualche anno propone gratuitamente il corso sulla nonnità che da’ supporto sia agli nonni sia ai figli/nuore e generi degli stessi. Il corso appunto munisce con degli strumenti per poter “armoniosamente” partecipare alla crescita dei neogenitori e dei nipoti evitando lo scontro generazionale e diventando l’aiuto ottimale per accresce la fiducia dei figli e nuore/generi e coltivare l’amore dei nipoti. Fanno parte di tali strumenti l’ informazione, la delucidazione e l’aggiornamento sulle ultime novità e le scoperte scientifiche nel campo di ostetricia, puericultura, pediatria e pedagogia, oltre alle tecniche per migliorare la comunicazione e i rapporti interpersonali.
Il corso incomincerà lunedì 11.02.2019. Si svolgerà dì lunedì e avrà cadenza settimanale. Ci saranno 5 incontri di durata 2 ore ciascuno. Calendario del corso: lunedì 11.2.2019 ore 18 - 20 (1/5), lunedì 18.2.2019 ore 18 - 20 (2/5), lunedì 04.3.2019 ore 18 - 20 (3/5), lunedì 11.3.2019 ore 18 - 20 (4/5), lunedì 18.3.2019 ore 18 - 20 (5/5).
Tutti gli appuntamenti si svolgeranno presso la sede dell'Associazione in via Peranda 44, Sforzacosta - Macerata.
Riceviamo e pubblichiamo una nota del gruppo "Macerata ai maceratesi" in merito all'esposizione, da parte dell'amministrazione comunale del capoluogo, della bandiera francese accanto a quella italiana nella sede di Palazzo Conventati.
Ecco la loro dichiarazione:
"Macerata ai Maceratesi manifesta massimo rispetto per la decisione assunta dal governo francese di ritirare il proprio ambasciatore a Roma.
Suggeriamo ai nostri amministratori locali di non interferire negli affari interni delle Nazioni altrui, togliere la bandiera francese da Palazzo Conventati e pensare ai tanti veri mali che affliggono la nostra città –su tutti l’immigrazione incontrollata e lo spaccio proprio a un anno dall’efferato omicidio della povera Pamela- invece di prendere iniziative strettamente personali di cui siamo convinti che la maggioranza dei maceratesi molto probabilmente non sia assolutamente d’accordo.
Lunga alla vita alla bandiera italiana, alla nostra sovranità nazionale e alla vera Europa dei popoli".
Il biglietto unico è diventato realtà. Nell’ultimo fine settimana di apertura della mostra Lorenzo Lotto. Il richiamo delle Marche a Macerata si concretizza il lavoro svolto dalla Regione Marche insieme al Comune di Macerata e a tutti i Comuni lotteschi, per la riorganizzazione della Rete Museale Tematica Territoriale delle città che conservano nelle Marche le opere del pittore veneto.
Il grande successo di numeri e critica del percorso espositivo maceratese ha rilanciato con forza la rete lottesca marchigiana. “Un progetto culturale di rilievo internazionale e con collaborazioni prestigiose - afferma l’assessore alla cultura regionale Moreno Pieroni - che ha una importanza notevole anche dal punto di vista turistico”.
Oltre 25mila persone, dal 19 ottobre, hanno ammirato i capolavori allestiti a Palazzo Buonaccorsi a Macerata e una buona parte di amanti d’arte si è diretta anche negli altri centri. Più 70% di visitatori a Jesi e più che raddoppiati negli altri luoghi: Ancona, Cingoli, Loreto, Mogliano, Monte San Giusto, Recanati e Urbino. “Macerata è stata il fulcro di una nuova spinta della promozione e della valorizzazione congiunta dell’itinerario lottesco. L’obiettivo è stato raggiunto: una mostra di ricerca curata da Enrico Maria Dal Pozzolo, destagionalizzata che ha saputo rilanciare tutto il territorio marchigiano lasciando in eredità una nuova infrastruttura del turismo e della cultura” - sottolinea l’assessora alla cultura di Macerata Stefania Monteverde.
Oggi 9 febbraio è stato firmato con tutti i rappresentanti dei Comuni coinvolti il protocollo d’intesa che da domani permette di pagare un solo biglietto per avere accesso ai musei di cinque località (Pinacoteca Civica di Ancona, Musei Civici di Palazzo Pianetti di Jesi, Musei Civici di Colloredo Mels di Recanati, il MASM-Museo Arte Sacra di Mogliano, Sala degli Stemmi del Palazzo Comunale di Cingoli) oltre alla visita del percorso multimediale dell’IME – Istituto Marchigiano di Enogastronomia con sede a Jesi, ente di rilievo regiona-le dedicato alla conoscenza, formazione, divulgazione e degustazione dei prodotto enogastronomici marchigiani di qualità.
Le opere del Lotto conservate presso il Museo Pontificio Santa Casa di Loreto e presso la chiesa di Santa Maria in Telusiano di Monte San Giusto sono visitabili gratuitamente, mentre l’ingresso alla Galleria Nazionale delle Marche di Urbino si paga a parte (consultare il sito www.gallerianazionalemarche.it).
Chi acquista il biglietto unico (costo intero € 10,00; ridotto € 7,00 per le fasce di età 15-25 anni e per i gruppi oltre le 15 persone) risparmia ben 16 euro sul prezzo intero, e può scegliere liberamente la successione di visita. Inoltre il biglietto non ha scadenza una volta comprato ha durata illimitata.
La mostra Lorenzo Lotto. Il richiamo delle Marche, promossa dalla Regione Marche e dal Comune di Macerata, con la collaborazione del Museo Statale Ermitage di San Pietroburgo ed Ermitage Ita-lia e organizzata da Villaggio Globale International si avvia a conclusione, ma di fatto rilancia la mostra diffusa sul territorio regionale. Un simbolico passaggio di testimone ai musei e nelle chiese di otto diverse località marchigiane che conservano 25 capolavori del pittore veneziano.
PUNTI VENDITA:
· Ancona, Pinacoteca F. Podesti
· Cingoli, Sala degli Stemmi all’interno del Palazzo Comunale
· Jesi, Pinacoteca Civica
· Jesi, IME – Istituto Marchigiano di Enogastronomia
· Mogliano, MASM Museo Arte Sacra Mogliano
· Recanati, Museo Villa Colloredo Mels
VALIDITÀ: durata illimitata.
PROMOZIONE GIFT CARD:
La promozione “Regalati un tour del Lotto nelle Marche” prevede la possibilità di regalare il biglietto unico Lorenzo Lotto nelle Marche e una mini shopper contenente anche la
brochure illustrativa delle 8 città.
COSTO:
Biglietto unico Lorenzo Lotto nelle Marche + shopper + brochure illustrativa: € 10,00
Oggi nella sala consiliare della Provincia di Macerata si è tenuta l’Assemblea Generale dell’UPI Marche al fine di rinnovare i propri organi statutari e per eleggere i propri delegati in vista dell’imminente Assemblea Congressuale dell’Unione delle Province d’Italia che si terrà a Roma il prossimo 12 Febbraio. La seduta è stata molto partecipata dai neoeletti consiglieri delle cinque Province.
Dopo i saluti di rito, il Presidente Pettinari ha relazionato sull’attività svolta durante il suo mandato.
Nella sua relazione sono emerse tutte le criticità degli ultimi anni, non solo verificatesi a causa della Legge Del Rio ma anche quelle create prima dal Governo Monti.
Ha ribadito la necessità di ridare alla Provincia quella dignità istituzionale che per le funzioni svolte, anche dopo il riordino, non ha mai perso.
La Provincia, che con la sua storia secolare, rappresenta uno degli organi istituzionali più importanti.
Tante le difficoltà incontrate durante il mandato dove i Governi che si sono succeduti hanno cercato di smantellare un modello organizzativo senza prefigurare un’alternativa attuabile sul piano pratico ed operativo impedendo l’operatività nella gestione dei principali servizi a causa dei pesantissimi tagli delle risorse.
Si è cercato di far fronte ai servizi importanti come la sicurezza nelle scuole e sulle strade nonostante la difficoltà di chiudere i Bilanci che per anni sono stati approvati solo in linea tecnica.
Nelle sedi di confronto sono stati salvaguardati tutti i posti di lavoro del personale che doveva essere trasferito con il passaggio delle funzioni.
“C’è però fiducia per il futuro - dice il Presidente Pettinari - esistono infatti possibilità di tornare all’elezione diretta del Presidente della Provincia, della Giunta e del Consiglio Provinciale.
“Questa riunione – precisa il Presidente – è di tipo organizzativo per la rielezione degli organi di rappresentanza”. Il Presidente ha ipotizzato la formazione di un tavolo comune con la Regione, l’Anci e le Università per fornire proposte per il riordino delle Istituzioni Nazionali, al fine di dare un contributo anche come UPI Regionale al lavoro del Tavolo Nazionale per la riforma delle Province. A seguire quindi si è tenuto il dibattito e nei diversi interventi che si sono susseguiti si è avuta totale e piena condivisione di quanto detto nella relazione e sulle proposte del Presidente.
Al termine del dibattito il Presidente ha informato l’Assemblea della presentazione di una lista unitaria condivisa per l’elezione dei nuovi organi sottolineandone l’importanza ai fini di una maggiore efficacia e autorevolezza di tutte le attività e iniziative dell’UPI.
Nel Consiglio Direttivo, oltre ai Presidenti delle Province Luigi Cerioni (Ancona), Sergio Fabiani (Ascoli Piceno), Moira Canigola (Fermo), Antonio Pettinari (Macerata), Giuseppe Paolini (Pesaro Urbino) che sono già componenti di diritto, sono risultati eletti i Consiglieri Provinciali:
Mandolesi Francesca (FM), Micozzi Paolo (MC), Morganti Maria Rita (AP), Rabini Lorenzo (AN), Rossi Enrico (PU).
Sono risultati eletti quali componenti del Collegio dei Revisori dei Conti i Consiglieri Provinciali: Ruani Rosella (MC) in qualità di Presidente; Giampaoletti Marco (AN) e Capriotti Luigi (AP) componenti effettivi; Cossiri Antonello (FM) e Panicali Chiara (PU) componenti supplenti.
Sono risultati eletti quali delegati all’Assemblea dell’UPI Nazionale i Consiglieri Provinciali:
De Angelis Roberto (AP), Gismondi Gastone (FM), Lavanna Omar (PU), Renna Paolo (MC), Storoni Andrea (AN).
Subito dopo l’elezione dei nuovi organi si è riunito il Consiglio Direttivo il quale ha rieletto all’unanimità Antonio Pettinari Presidente dell’UPI Marche e sono stati inoltre eletti Vice Presidenti Moira Canigola (Presidente Provincia di Fermo) e Luigi Cerioni (Presidente Provincia di Ancona).
È apparsa nel primo pomeriggio di oggi, sulla finestra della sede comunale di Macerata in Piaggia della Torre, al fianco della bandiera italiana, quella francese, evidente simbolo di vicinanza da parte dell’Amministrazione Comunale, guidata dal Sindaco Romano Carancini, al Governo Macron, in merito alle polemiche che si sono innestate in questi giorni tra Italia e Francia sulla questione migranti.
Alcuni curiosi e cittadini maceratesi, salendo le scalette per raggiungere la Piazza, si sono soffermati a osservare la bandiera francese esposta insieme a quella italiana.
“Siamo di fronte a un atto di inaudita gravità – il commento di Riccardo Sacchi, Capogruppo di Forza Italia in consiglio comunale -. Utilizzare le finestre del comune da parte del primo cittadino, appoggiato dalla sua maggioranza, per bassi, meschini e infimi calcoli politici, dimostra che si vuole calpestare l’interesse nazionale, esprimendo solidarietà a Macron. Siamo evidentemente alle comiche finali.”
“Iniziative del genere avrebbero senso, come stabilito dalla normativa, davanti a determinati episodi – continua Sacchi -. Il Sindaco e la maggioranza dovranno rendere conto di questo gesto e soprattutto stupisce vedere come siamo davanti a una solidarietà a corrente alternata: si affigge una bandiera per meschini calcoli politici, ma non un gesto di solidarietà, non un fiore per commemorare Pamela Mastropietro.”
“Interverremo in Consiglio Comunale, tra dieci giorni, per stigmatizzare questo utilizzo della figura del Comune per beceri interessi politici” ha concluso Sacchi.
“Un conto è la solidarietà politica alla Francia che, a mio avviso, va espressa pienamente in quanto l’attacco del governo nei confronti di quello francese è inaudito; un altro conto è quella istituzionale – il commento in merito all’episodio dell’Assessore regionale Angelo Sciapichetti -. C’è una normativa del 2000 che regola l’esposizione delle bandiere negli edifici pubblici e quindi va rispettata”.
Le eccellenze maceratesi continuano a fare faville sul tappeto rosso del Festival di Sanremo. Roberto, Samuela, Raffaele ed Emanuel hanno ricevuto moltissimi complimenti per la loro professionalità e il loro talento dai vip presenti nella città ligure. Realtà marchigiane che si confermano eccellenza a livello nazionale e non solo.
Tra poche ore inoltre arriverà il momento tanto atteso della finale, quando conosceremo il nome del vincitore della 69esima Edizione del Festival della Canzone Italiano. Tante le voci che si rincorrono. Secondo i dati ricavati dai consensi delle prime 100 Radio Italiane, in queste ore sembra essere in testa alla classifica di preferenza Mahmood con “Soldi”, seguito da Irama con “La ragazza con il cuore di latta” e Boomdabash con “Per un milione”. A seguire Nek, Achille Lauro, Loredana Bertè, Ultimo e Daniele Silvestri.
I nostri maghi del trucco e parrucco hanno anche avuto modo di incontrare l’influencer Marta Cerreto, seguita da oltre 200 mila follower, l’ex politica italiana Vladimir Luxuria, presente alla festa organizzata al locale Morgana e il conduttore radiofonico Charlie Gnocchi.
Terza di ritorno del girone E di Terza Categoria e secondo 3-1 consecutivo per l’Atletico Macerata di mister Cencioni che ha brillantemente liquidato la pratica Amatori Appignano.
I padroni di casa sono riusciti a scardinare le barricate innalzate da Casavecchia e compagni sul finire della prima frazione di gioco grazie a una giocata funambolica di Aliberti, sono stati in grado di riprendersi senza colpo ferire dall’unica sbavatura di giornata che era costata il gol del pari, ritrovando il vantaggio nel giro di 60 secondi e alla fine hanno chiuso i giochi con un gol da urlo di Catalano.
Tre punti fondamentali da mettere in cascina in vista del back to back contro la terza e seconda della classe che vedrà l’Atletico nel giro di una settimana fare visita all’Abbadiense e ospitare la Treiese in quello che potrebbe essere uno snodo cruciale per il prosieguo della stagione.
La cronaca: Amatori Appignano, rimaneggiatissimi e in emergenza, si schierano con un chiusissimo 4-5-1 che vede 10 uomini arroccati dietro la linea della palla e il solo Rossi lasciato con l’ingrato compito di gladiare contro la retroguardia maceratese cercando di far salire e ripartire la squadra.
Risponde Cencioni con un 4-4-2 spregiudicato con Miglietta e Pascucci esterni di difesa e Lombi e Aliberti a supporto del duo Piccioni-Firmani per un undici all’insegna del calcio bailado.
LA CRONACA - Primo tempo che ricalca la falsariga descritta pocanzi con i padroni di casa che provano a fare la partita tessendo una fitta rete di passaggi, aspettando con pazienza un passo falso degli ospiti che, con ordine e semplicità, riescono a tenere il risultato inchiodato sullo 0-0.
Fino al 45’ quando Aliberti riceve palla sul vertice destro dell’area di rigore e decide di mettersi in proprio: spalle alla porta, supera con facilità irrisoria il diretto difensore e si invola all’interno dell’area di rigore, la difesa, spiazzata dalla giocata, lascia un varco nel quale il nostro esterno si infila come una lama nel burro, altro dribbling per liberarsi dell’ultimo baluardo in recupero disperato e puntata imparabile che trafigge l’incredulo Ippoliti.
Squadre al riposo sull’1-0. Il vantaggio dei padroni di casa spariglia le carte in tavola e la ripresa risulta più frizzante della prima frazione, al 52’ ci va molto vicino Piccioni M. che, imbeccato da Miglietta, di testa, spara addosso a Ippoliti, sulla respinta Firmani non riesce a inquadrare lo specchio. Al 64’ palo clamoroso di Aliberti che da sinistra prova a pennellare un gol da artista ma il montante gli strozza l’urlo in gola.
Al 66’ punizione da posizione apparentemente innocua per gli Amatori Appignano che scodellano un gran pallone sul quale impatta Rossi, risposta miracolosa di Mastrocola, sulla respinta si avventa sempre Rossi, rimette in mezzo per l’accorrente Angeloni che in qualche modo ribadisce in rete e riporta i conti in parità. 1-1.
Neanche il tempo di festeggiare che l’Atletico ritrova il vantaggio, con 15 passaggi a partire dal calcio d’inizio Gigli arriva ad imbeccare Piccioni M. in area di rigore, contrasto tra Angeloni, Ippoliti e lo stesso Piccioni, tutti giù per terra e sfera che balla pericolosamente all’interno dell’area piccola, il primo a rialzarsi è il bomber locale che raccoglie e ribadisce in rete per il 2-1.
Al 76’ eurogol di Catalano che stoppa a quasi 30 metri dalla porta e decide di scaldare i cuori degli intrepidi accorsi a sostenere l’Atletico con una conclusione perfetta che va a infilarsi sotto il sette, strappando meritatissimi applausi. Partita che sostanzialmente si chiude qui e si trascina senza ulteriori sussulti fino al triplice fischio del signor Rinaldi che sancisce il definitivo 3-1.
ATLETICO MACERATA: Mastrocola, Miglietta, Pascucci, Lucentini, Ortenzi, Gigli, Aliberti (75’ Rocchi), Lombi (94’ Tognetti), Piccioni M. (88’ Del Gobbo), Zerani (88’ Sampaolesi), Firmani (75’ Catalano). All.Cencioni
AMATORI APPIGNANO: Ippoliti (69’ Pasperi), Pellegrini (81’ Giuliani), Angeloni (89’ Ilari), Casavecchia, Lancioni, Piccioni D., Verdoni T. (82’ Raffaelli), Mazzieri, Tosoroni (76’ Verdoni S.), Rossi, Curi. All.Masciani
Lo scorso 3 febbraio, la squadra di calcio femminile Yfit Macerata, si è qualificata per la finale di Coppa Italia vincendo, ai calci di rigore (5-6), il match disputato contro la Vis Pesaro.
La Finale si giocherà a Perugia contro la Vis Porto Sant'Elpidio il 3 marzo.
Nel frattempo domani, domenica 10 febbraio, alle ore 15:00, per il campionato di Eccellenza, la Yfit incontrerà la stessa Vis. Porto Sant'Elpidio, prima in classifica, allo stadio della Vittoria di Macerata.
I pregevoli ambienti di Palazzo Burbon dal Monte a Macerata, sede della Società Filarmonico Drammatica, hanno ospitato oggi la presentazione del nuovo volume della Fondazione Carima dedicato ai tesori d’arte della nostra provincia.
Si tratta di un progetto editoriale di alto valore scientifico che affonda le proprie radici indietro nel tempo, prima dei drammatici eventi sismici che hanno colpito nel 2016 il territorio maceratese, e che al pari di quest’ultimo è stato “spezzato” dal terremoto per poi rinascere proponendo una chiave di lettura diversa delle eccellenze artistiche prese in esame.
Nell’intenzione iniziale, infatti, il libro doveva essere una raccolta di osservazioni sui capolavori d’arte presenti in ciascuno dei comuni della provincia di Macerata, che documentasse la mescolanza di culture, artisti ed opere di cui il nostro territorio è stato teatro per molti secoli.
Una sorta di guida turistica alla scoperta delle gemme più preziose e spesso insospettate custodite nei palazzi, nelle chiese e nei musei degli splendidi borghi maceratesi.
Il sisma, che in alcuni casi ha irrimediabilmente danneggiato alcune di queste bellezze artistiche, lo ha poi proiettato in una dimensione ulteriore, attribuendogli un nuovo e più profondo significato, vale a dire di “memoria” per quei beni che purtroppo non saranno più fruibili, nonché di stimolo per una rapida restitutio ad integrum per quelli ancora recuperabili.
La pubblicazione è frutto di un lungo e scrupoloso lavoro di ricerca condotto dall’autore, il Professor Gabriele Barucca – già funzionario della Soprintendenza BSAE delle Marche, attualmente Soprintendente per le province di Cremona, Lodi e Mantova – e si colloca nell’ambito di una trilogia iniziata nel 2003 con il volume fotografico “Il paesaggio ritrovato”, che ci ha restituito mirabili immagini dei paesaggi maceratesi, destinata a concludersi con un’ultima ricognizione delle bellezze architettoniche dei cinquantacinque comuni della provincia di Macerata.
La presentazione del libro, alla quale sono intervenute numerose autorità locali tra cui diversi Sindaci dei comuni colpiti dal terremoto, ha voluto essere l’occasione per fare il punto sul delicato tema della ricostruzione e per stimolare un dialogo costruttivo finalizzato alla possibile ancorché difficile rinascita di questi luoghi straordinari.
“La Fondazione Carima – ha dichiarato la Presidente Rosaria Del Balzo Ruiti – è stata sempre particolarmente sensibile alla tutela e alla conservazione dell'immenso e prezioso patrimonio artistico della nostra provincia, difatti molte delle opere presentate nel libro erano state restaurate, prima del sisma, grazie ai finanziamenti stanziati nel corso del tempo. Con questa pubblicazione la Fondazione vuole riportare l’attenzione su questi tesori d’arte all’indomani delle dolorose vicende legate al terremoto, il cui recupero può contribuire alla ripresa delle aree colpite”.
Un imprenditore agricolo proprietario di un agriturismo in un comune del maceratese colpito dal terremoto si è visto addebitare dopo la sospensione del pagamento delle rate del mutuo disposto per legge (dall’art. 48, co. 1 del decreto legge 17 ottobre 2016 n. 189, convertito con modificazioni dalla legge 15 dicembre 2016 n. 229) a seguito del terremoto che ha colpito Lazio, Marche, Umbria, Abruzzo gli interessi sull’intero capitale residuo al momento della sospensione ed ha visto distribuiti tali interessi sulle future rate da parte dell’ente ponte della Nuova Banca Marche spa.
L’imprenditore ha presentato vari reclami all’ente ponte evidenziando l’errore commesso nel calcolare gli interessi sull’intero capitale residuo e non solo sulle rate sospese, ma visti gli addebiti ha dovuto rivolgersi all’Arbitro Bancario e Finanziario, che finalmente ha chiarito alla banca che gli interessi per il periodo in cui il mutuo è rimasto sospeso per legge a causa dell’evento sismico sono dovuti solo sulle rate scadute. Gli “interessi di sospensione” vanno quindi correlati al numero e all’ammontare delle rate sospese e a una durata corrispondente al periodo di sospensione.
La Banca d’Italia ha condannato l’istituto di credito a ricalcolare gli interessi e restituire quelli pagati in eccedenza dall’imprenditore agricolo.
La sospensiva legale del pagamento delle rate, concretandosi in una impossibilità temporanea di adempimento della prestazione per causa non imputabile all’imprenditore, quale è stata quella del sisma (arg. ex art.1256 c.c.), non può metterlo in una posizione debitoria deteriore rispetto a quella che si sarebbe concretata in assenza del sisma.
Il motivo per cui è stata disposta la sospensione non è legato alla volontà dell’imprenditore per cui la condotta tenuta dalla banca è stata ritenuta illegittima, tanto più che gli interessi delle rate venivano pagate regolarmente dalla Regione Marche per cui solo una parte della rata era sospesa, precisamente quella a carico dell’imprenditore agricolo.
Si auspica un adempimento volontario della banca alla decisione dell’arbitro bancario, dopo gli innumerevoli reclami che l’imprenditore aveva inoltrato alla banca e solo grazie all’assistenza dell’associazione di consumatori Adusbef finalmente ha visto riconoscersi la ragione.