Nella suggestiva cornice della sala Sbriccoli, alla Biblioteca didattica dell'Università di Macerata, si è svolto oggi l'evento "Libri in festival: testimoni di pace e giustizia", organizzato nell'ambito del Festival delle Humanities 2024.
Tra i momenti salienti, la presentazione della mostra "La colomba e la fenice: simboli di pace e rinascita nelle marche tipografiche del XVI secolo", curata da Adrian Bravi e Sara Morici, che ha esplorato il ruolo delle marche editoriali – simboli grafici distintivi delle antiche tipografie – come ponte tra passato e presente.
Le marche tipografiche erano utilizzate dai tipografi per identificare le proprie stamperie e trasmettere un messaggio simbolico, spesso legato alla rinascita, alla giustizia o alla pace. Esse rappresentavano lo "spirito" delle case editrici e la loro identità, concetto che persiste ancora oggi nei loghi delle case editrici moderne.
In apertura, il rettore John McCourt, ha evidenziato l’importanza delle biblioteche come custodi di memoria e simboli di pace: "Il nostro festival è un piccolo seme per richiamare il valore della pace e la fiducia nella sua realizzazione in un mondo sempre più tormentato dalla guerra".
La delegata al sistema bibliotecario Laura Vagni ha sottolineato il filo conduttore dell'evento, che ha unito la presentazione del volume "Percorsi di lettura su pace e giustizia", curato dalle bibliotecarie e dai bibliotecari dell'Ateneo, con il contest Biblioscoop, dedicato al tema "La biblioteca come luogo di scoperta e di incontro", vinto dagli studenti dell'Università.
L'iniziativa ha anticipato la fiera dell'editoria accademica Books UP!, curata dalla presidente della casa editrice Eum Simona Antolini, che si terrà nella stessa sala Sbriccoli mercoledì e giovedì, 16 e 17 ottobre 2024. La mostra "La colomba e la fenice" è consultabile anche in formato digitale sulla piattaforma NexHum.it, la biblioteca digitale dell’Ateneo.
Ha superato le aspettative, sia in termini di partecipazione che di interesse, l’edizione 2024 del Career Day organizzato dall’Università di Macerata e ospitato quest’anno per la prima volta negli spazi del Matt Co-working in via Panfilo. Con oltre 300 partecipanti tra laureati e laureandi e più di 70 aziende e istituzioni presenti, l'evento si conferma un appuntamento centrale per l’incontro diretto tra i giovani e il mondo del lavoro.
Grazie ai bus navetta gratuiti, messi a disposizione dall’Università in collaborazione con Apm, i partecipanti hanno potuto raggiungere comodamente la sede dell'evento dal centro di Macerata, confermando l'efficacia dell’organizzazione logistica.
Durante la giornata, il rettore John McCourt ha sottolineato l'importanza dell'iniziativa per il territorio: "Un'ottima occasione per far conoscere le aziende ai nostri laureati e, viceversa, per far conoscere i nostri laureati alle aziende del territorio. È cruciale evitare la fuga di persone formate, che rappresentano una ricchezza per questa regione”.
Un'altra novità di quest'anno è stato l'aumento delle aziende partecipanti, raddoppiate rispetto a soli tre anni fa. Tra le innovazioni più apprezzate, il laboratorio "Lego Serious Play" proposto da Adecco. Per la prima volta sono stati allestiti corner informativi dedicati ai percorsi imprenditoriali ed erano presenti Ordini professionali, tra cui Avvocati, Commercialisti, Consulenti del Lavoro e Pedagogisti, che hanno offerto consulenze orientative ai partecipanti.
Il direttore generale Domenico Panetta, in carica dall'anno scorso e proveniente dall'Università di Bergamo, ha aggiunto: "Venendo qui, ho scoperto un'università molto dinamica, che si rivolge al territorio e cura la disseminazione delle sue conoscenze. Oggi contribuisce concretamente al placement di tanti ragazzi”. Fabio Pistarelli, capo gabinetto del presidente della Regione Marche, ha ribadito il forte legame tra l'Università e la Regione: "L'Università e la Regione sono legate non solo da convenzioni, ma da attività pratiche con scambi reciproci. Questa giornata segna il cammino intrapreso dall'Ateneo di avvicinamento al territorio e al mondo produttivo”.
Katiuscia Cassetta, assessore comunale all'Università, ha evidenziato l'importanza di restare nelle Marche: "Le Marche hanno un tessuto produttivo variegato e un'elevata qualità della vita. Rimanere a lavorare qui rappresenta un valore aggiunto”. Anche Laura Marchegiani, delegata del rettore al placement, Luca Nardella, presidente di The Way, e Laura Farotto di Adecco hanno sottolineato l'importanza della sinergia tra il mondo accademico, le istituzioni pubbliche e le imprese private, elementi fondamentali per favorire l'inserimento lavorativo dei giovani.
Il Career Day è stato organizzato dall’Ateneo in collaborazione con The Way, Adecco e Apm Group, e con il patrocinio del Comune di Macerata e la partecipazione di Regione Marche, Eures, Europe Direct, Centri per l’impiego e ISTAO.
Due nuove ordinanze della polizia locale di Macerata. La prima riguarda la regolamentazione temporanea della circolazione stradale in via Diomede Pantaleoni per consentire la prima fase dei lavori per la realizzazione di percorsi di accesso esterni all’Arena Sferisterio.
Il provvedimento, in vigore dal 17 ottobre al 14 dicembre, con orario 0 - 24, prevede, in via Diomede Pantaleoni, nel tratto di strada compreso tra piazza Nazario Sauro e il civico 18, un divieto di transito con chiusura della corsia di destra, eccetto bus urbani, Tpl e veicoli addetti ai lavori, transito e fermata bus urbani e Tpl, sulla corsia di destra, nella parte libera dai lavori e limite massimo di velocità in 30 km/h.
Invece, in via Maffeo Pantaleoni un divieto di transito, con sbarramento, sulla rampa di accesso a via Diomede Pantaleoni e direzione obbligatoria dritto verso la rotatoria di piazza Nazario Sauro.
La seconda ordinanza, invece, è stata emessa per consentire l’esecuzione di lavori di smontaggio ponteggio in via Crescimbeni 19. Il provvedimento in vigore il 17 e 18 ottobre, dalle ore 7:30 alle 18:30, stabilisce in via Crescimbeni, (tratto compreso tra piazza Vittorio Veneto e via XX Settembre) un divieto di sosta con rimozione coatta, nel tratto interessato dai lavori e divieto di transito, eccetto autorizzati, con istituzione del senso unico alternato.
In via Domenico Ricci è prevista la direzione obbligatoria a sinistra verso via Padre Matteo Ricci, per uscita centro storico, eccetto autorizzati. Invece in piazza Vittorio Veneto un divieto di sosta con rimozione coatta per tutti i veicoli eccetto residenti di via Crescimbeni con permesso zona A (nell’area antistante il loggiato) e direzione obbligatoria a sinistra, verso piaggia della Biblioteca/via Padre Matteo Ricci, eccetto autorizzati, per tutti i veicoli provenienti da via Santa Maria della Porta e corso della Repubblica
I veicoli autorizzati sono quelli utilizzati dalla ditta richiedente, dai residenti di via Crescimbeni (nell'area di chiusura strada) muniti di autorizzazione zona A e tutti i veicoli in servizio di emergenza.
L’Ite "Gentili" di Macerata ha ospitato nell’Aula magna l’evento che ha visto protagonista lo sport e le sue ricadute positive nella vita sociale e lavorativa. All’interno della rassegna Overtime Festival, le ragazze ed i ragazzi dell’istituto hanno avuto la possibilità di ascoltare ed interagire con grandi personalità dello sport di alto livello e di esperti del mondo del lavoro che hanno raccontato quanto siano preziose le abilità e le competenze che vengono allenate nei campi e nelle palestre, nella vita sociale e professionale.
Ad aprire la mattinata di lavori il martellista Giorgio Olivieri e il professor Massimo Conti dell’Università Politecnica delle Marche, mentre nella seconda parte dell’evento la dirigente scolastica Alessandra Gattari e l’assessore alle politiche giovanili Marco Cardarelli hanno accolto i rappresentanti della Bosch e Ranstad che, insieme all’arbitro di serie A di calcio Gianpaolo Calvarese, hanno portato sul palco il progetto “Allenarsi per il futuro”.
Moltissime le tematiche “messe in campo” dai relatori: il valore del sacrificio, avere grandi sogni sostenuti da grandi ideali, l’importanza del rispetto verso sé stessi e verso gli altri, il tutto in clima molto frizzante ed interattivo.
La referente del Progetto Sport Paola Galli e la dirigente Alessandra Gattari hanno sottolineato che questi incontri, che si pongono su più livelli e che toccano molti aspetti, risultano essere preziosissimi nella percezione esterna del mondo da parte dei giovani, contribuendo in modo più che significativo alla loro formazione.
Macerata si appresta a ospitare la 55ª edizione di uno dei festival più prestigiosi del panorama jazzistico italiano: Macerata Jazz 2024/2025. Da ottobre a gennaio, la città diventerà il centro nevralgico per gli amanti del jazz, accogliendo alcuni tra i più importanti artisti internazionali. Il festival non si limiterà agli eventi al Teatro Lauro Rossi, ma animerà anche i locali e le strade del centro storico, trasformando Macerata in un palcoscenico diffuso dove la musica diventerà protagonista della vita cittadina.
"Il festival ha una lunga ed importante storia che rispettiamo, con la qualità dell’offerta che cresce ogni anno grazie anche alle tante nuove iniziative che si aprono alla città, ai vari luoghi e collaborazioni - spiega l’assessore alla Cultura del comune di Macerata Katiuscia Cassetta -. Un impegno organizzativo da parte di tutti, perché molti possano apprezzare la bellezza della musica in generale e del jazz in particolare che contamina e si fa contaminare. Un festival punto di riferimento ormai per tanti appassionati che ci seguono e vengono anche da fuori regione e mi auguro per tanti altri che scopriranno la nostra città che ospita una rassegna unica e arriveranno a Macerata per la prima volta. Accoglieremo tutti con piacere".
Grande soddisfazione del direttore artistico Daniele Massimi di Musicamdo Jazz: "Si parte Venerdì 25 ottobre con la 55° edizione di Macerata jazz, uno dei più longevi e importanti festival jazz d’Italia. Il cartellone dei concerti al Teatro Lauro Rossi è di grande livello le star del jazz nazionale ed internazionale. Abbiamo voluto presentare tante sfaccettature del jazz: l’omaggio a Pino Daniele, lo choro brasiliano, il tango, il jazz più tradizionale ma che il gospel e lo swing con un omaggio a Frank Sinatra. Il cartellone prevede poi appuntamenti Aperitivo, il jazz suonato nelle strade, le jam session nel dopo Teatro e una mostra fotografica nelle vetrine dei negozi che racconta la grande passione del fotografo Carlo Pieroni. Inoltre abbiamo dato spazio ai musicisti maceratesi e coinvolto la popolazione studentesca. Macerata jazz è un festival tutto da vivere e pieno di energia".
Macerata Jazz vanta un ricco calendario di appuntamenti, 6 concerti imperdibili al Teatro Lauro Rossi alle ore 21:15, altri 6 appuntamenti con l’Aperitivo/Concerto alle 19,00 al Centrale Macerata in Piazza della Libertà, inoltre il Buskin’Jazz, il jazz suonato per le strade del centro dalle ore 18,30 nei giorni del festival, che porterà la musica direttamente nelle strade, trasformando la città in un vibrante palcoscenico a cielo aperto, "Una lunga storia di jazz" la mostra di fotografie storiche di Carlo Pieroni, stampate su tessuto, esposte nelle vetrine dei negozi del centro.
Tra le iniziative più significative torna anche il laboratorio ImproveIsAction, che coinvolge gli studenti di "Unimc - Università di Macerata" nell’organizzazione del festival, offrendo loro l’opportunità di acquisire preziose competenze nel campo della comunicazione.
IL PROGRAMMA - Il Teatro Lauro Rossi sarà il cuore della manifestazione ospitando una serie di concerti di altissimo livello. La serata inaugurale, prevista per venerdì 25 ottobre, vedrà protagonisti al Teatro Lauro Rossi Fabrizio Bosso e Julian Mazzariello con il progetto "Il Cielo è Pieno di Stelle", un emozionante omaggio a Pino Daniele. Ad anticipare il concerto, al Centrale Macerata, l’aperitivo cena è in compagnia di Anna Laura Calderon e l'Alessandro Menichelli trio e dopo il Teatro si prosegue con una jam session che prolungherà l’esperienza musicale in un contesto più informale.
Giovedì 7 novembre, il palco del Teatro Lauro Rossi ospiterà Anat Cohen con il suo Quartetinho, una performance di jazz moderno mescolato a influenze brasiliane. Prima del concerto, gli spettatori potranno dirigersi al Centrale per assistere al progetto Giraffe di Matteo Paggi, il trombonista di grande talento, che accompagnerà il pubblico in una serata di musica vibrante e intensa, completata da una nuova jam session.
Venerdì 15 novembre vedrà il ritorno di un maestro indiscusso della fisarmonica, Richard Galliano, che con il suo New York Tango Trio incanterà il pubblico del Teatro Lauro Rossi con un raffinato intreccio di tango, jazz e musette. Appuntamento solito pre concerto al Centrale per un omaggio ai grandi sassofonisti del jazz, con Stefano Conforti e il suo ensemble, che trasformeranno la serata in una celebrazione della tradizione jazzistica.
Lunedì 2 dicembre, il Teatro Lauro Rossi accoglierà due pilastri del jazz italiano, Paolo Fresu e Rita Marcotulli. Il loro incontro musicale promette di toccare le corde più profonde dell’animo, in un concerto intimo e carico di poesia. La serata a teatro è preceduta al Centrale con l'esibizione dei Brothers4Jazz, un quartetto che unisce tradizione e innovazione in un sound che saprà accompagnare con eleganza l’atmosfera anche nel dopo teatro.
Uno degli appuntamenti più attesi sarà quello di sabato 28 dicembre, quando il gruppo Gospel Washington Gospel Singers riempiranno il Teatro Lauro Rossi con la potenza delle loro voci e l’energia contagiosa del gospel. La serata si apre come di consueto al Centrale con la voce di Giada Cartone e il pianoforte di Alessandro Menichelli, che guideranno un trio in un'altra jam session, fondendo jazz e convivialità in un’atmosfera informale e accogliente.
Infine, la chiusura del festival avverrà domenica 5 gennaio 2025, con la performance della Musicamdo Jazz Orchestra diretta da Luca Pecchia, che insieme al crooner Simone Grassi porterà sul palco del Teatro Lauro Rossi lo swing più puro e coinvolgente. La serata è preceduta al Centrale dal live del trio The Ringo Experience, cui seguirà un’ultima jam session che lascerà il pubblico con il pieno di musica.
Sono stati avviati i lavori di messa in sicurezza e bonifica del fenomeno franoso presente lungo via Pancalducci, in prossimità del civico cimitero, a Macerata. Un’opera di prevenzione che interessa un’area fortemente esposta al fenomeno del dissesto idrogeologico e classificata con pericolosità elevata P3 e rischio elevato R3.
L’intervento, interamente finanziato dal Ministero per 400mila euro a valere sui fondi dedicati al dissesto idrogeologico, prevede la realizzazione di pozzi drenanti, dreni sub orizzontali di raccolta delle acque, di un nuovo collettore fognario e di sistemi di controllo e monitoraggio. L’esecuzione delle opere idrauliche non avrà interferenze con la viabilità di via Pancalducci.
Le indagini e i monitoraggi geologici e geotecnici preliminari hanno permesso di cartografare il tipo di frana e stabilire la programmazione degli interventi. Dalle analisi è emerso un importante fenomeno gravitativo - generato per le caratteristiche proprie del terreno, per l’assetto strutturale e stratificato e per la presenza di acqua - che si estende per una lunghezza di circa 550 metri e una larghezza di circa 300 metri lungo il versante che digrada verso nord-est, posto sotto via Palcalducci.
"Dopo gli interventi su via Verga (conclusi), via dei Velini e Madonna del Monte (in esecuzione), diamo avvio a un’altra opera di messa in sicurezza del nostro territorio su una principale arteria di accesso alla città – ha commentato l’assessore ai lavori pubblici Andrea Marchiori -. È sempre più attuale l’esigenza, da parte delle amministrazioni, di prevenire situazioni di rischio collegate ai fenomeni atmosferici e l'amministrazione Parcaroli, con questa ulteriore opera, dimostra la grande capacità di attrarre risorse e, grazie alla professionalità degli Uffici, tramutarle in interventi concreti".
I pozzi drenanti permetteranno di migliorare le caratteristiche meccaniche del terreno dissipando le sovrappressioni neutre indotte dalla falda; il sistema consentirà, inoltre, di raccogliere le acque contenute all’interno del sottosuolo così da allontanarle attraverso un sistema di tubazioni di collegamento profonde. Infine, saranno eseguite almeno quattro campagne di monitoraggio all’anno (per due anni) che, tramite dei sondaggi, permetteranno di prelevare dei campioni di terreno ed effettuare le relative analisi.
Mercoledì 16 ottobre, alle ore 18:00, al Teatro della Società Filarmonica, per il Macerata Humanities Festival, il Teatro Rebis presenta "Danilo Dolci e Aldo Capitini: un’intervista (im)possibile".
Un incontro divulgativo, ma teatralizzato, sul rapporto fecondo, intenso, di mutuo scambio e sostegno, tra Danilo Dolci, sociologo, educatore, intellettuale-attivista e Aldo Capitini, filosofo, politico, antifascista, teorico del pensiero nonviolento in Italia.
Una panoramica sul rapporto tra i due più importanti protagonisti della cultura della nonviolenza in Italia, ricreata teatralmente tramite un’intervista (im)possibile, durante la quale Giuseppe Barone, autore della biografia "Danilo Dolci. Una rivoluzione nonviolenta. La vita e l'opera di un uomo di pace", darà voce al pensiero di Danilo Dolci e Federica Curzi, autrice del volume "Vivere la nonviolenza. La filosofia di Aldo Capitini" a quello di Aldo Capitini.
A intervistare le due ‘figure’, sarà Andrea Fazzini, interrogandoli sul passato, ma affacciandosi sul presente. Ad interpuntare gli interventi, ponendo un accento particolare sulla comune passione per la poesia – dato che entrambi gli educatori erano poeti – Meri Bracalente leggerà una selezione dei loro versi e, in collaborazione con il laboratorio teatrale di Ateneo e con la partecipazione della studentessa Roberta Manfreda, alcuni brani tratti da uno degli ultimi componimenti lirici di Danilo Dolci, “Delirio etneo”, ispirato al dramma “La morte di Empedocle” di Friedrich Hölderlin.
L’evento, che si inserisce all’interno delle iniziative per il Centenario della nascita di Danilo Dolci (1924 – 2024) e cade a ridosso dell’anniversario della morte di Aldo Capitini (19 ottobre 1968), è realizzato grazie al sostegno del Dipartimento di Studi Umanistici dell'Università di Macerata, con il coordinamento delle docenti Lina Caraceni e Maria Paola Scialdone.
Oltre 21 mila visitatori hanno partecipato alle Giornate Fai d'Autunno nelle Marche. È stato un weekend di festa intitolato alla conoscenza del patrimonio di storia, arte e natura della regione, attraverso i grandi monumenti, ma anche in edifici e paesaggi sconosciuti, luoghi che custodiscono culture e tradizioni. Sono state 38 le aperture nella regione in 24 località.
Villa Ghislieri a Cupramontana è stato il bene più visitato nelle Marche. Più di 2mila visitatori sono rimasti incantati dalla storia e dal fascino di questa Villa – Torre di origine longobarda, ancora abitata dalla famiglia Ghislieri, posta su un'altura circondata da querce secolari, antico baluardo difensivo sulla strada della Cuzzana.
Quasi 1.700 le presenze a Villa La Quiete a Treia in provincia di Macerata: i visitatori sono andati alla scoperta di uno dei monumenti più rilevanti dell'Ottocento italiano ed una delle più belle ville delle Marche. Opera di Giuseppe Valadier, è immersa in un parco di circa tre ettari, completamente cinto da mura e con al suo interno giardini all'italiana, orti, ampie zone boscate e magnifici alberi secolari. Numerose anche le presenze alle Caserme Del Monte e Cialdini di Pesaro, a Palazzo Falconi e a Villa Vinci Boccabianca di Cupra Marittima.
Le Giornate FAI nelle Marche hanno visto una speciale partecipazione di 500 volontari e 900 Apprendisti Ciceroni, studenti appositamente formati in collaborazione con i loro docenti, che hanno l’occasione di accompagnare il pubblico in visita nei luoghi aperti dal FAI. Grande soddisfazione da parte della presidente regionale FAI Marche, Alessandra Stipa.
"Le Giornate FAI rappresentano un grande momento di condivisione e appartenenza -afferma -. Dimostrano per l’ennesima volta di essere in grado di regalare emozioni fortissime, grazie alla bellezza dei luoghi ma anche al significato dei beni scelti. In queste giornate abbiamo visto anche tante famiglie e giovani avvicinarsi al FAI. Dietro c'è tanto lavoro e tanto impegno. Voglio ringraziare la nostra grande famiglia di volontari e gli Apprendisti Ciceroni per la forte passione dimostrata. Grazie di cuore a tutti i partecipanti e grazie alle istituzioni e ai partner che hanno sostenuto e reso possibile la più grande festa di piazza dedicata alla cultura".
Oltre 130 partecipanti e 40 chili di rifiuti coinvolti: sono le cifre dell'Action for Climate, la giornata di sensibilizzazione ambientale lungo l'area del fiume Chienti organizzata nei giorni scorsi dall'Università di Macerata, in collaborazione con gli altri Atenei marchigiani, Università di Camerino, Università Politecnica delle Marche e Università di Urbino Carlo Bo.
L'iniziativa rientrava nella campagna nazionale promossa dalla Rete delle Università per lo Sviluppo Sostenibile (RUS), che invita gli atenei di tutta Italia aderenti a organizzare azioni concrete per sensibilizzare sui cambiamenti climatici. Grazie alla partecipazione attiva delle associazioni CAI Marche, Cosmari, Legambiente Marche, Plastic Free e Civitanova Green Life, l'iniziativa marchigiana ha permesso anche di offrire approfondimenti interdisciplinari.
Il coinvolgimento di studenti e dottorandi, insieme ai referenti delle associazioni, ha, infatti, consentito ai partecipanti di ascoltare interventi su tematiche geologiche, ecologiche, biologiche e storico-culturali, mostrando così l’importanza della tutela dell'ecosistema fluviale e del patrimonio storico della bassa valle del Chienti.
Il percorso, dalla Basilica di Santa Maria a piè di Chienti alla Basilica Imperiale di Santa Croce al Chienti, in parte rivisto per le difficoltà create dalle piogge dei giorni precedenti, ha permesso di vivere un’esperienza formativa e al contempo attiva nel ripristino ambientale, attraverso la conoscenza dei luoghi, l'ascolto delle testimonianze e la raccolta diretta dei rifiuti.
Action for Climate 2024 si conferma una tappa significativa all'interno della più ampia campagna nazionale RUS, ponendo l'accento sull'importanza della collaborazione tra istituzioni e comunità per la salvaguardia dell’ambiente e la promozione della sostenibilità.
In occasione del Mese della Prevenzione del Tumore al Seno, si terrà un incontro pubblico dal tema "Intelligenza Artificiale e Medicina: Prospettive e Cautele nel Rapporto col Paziente". L’evento, promosso dal Lions Club di Macerata e dal Rotary Club di Macerata, in collaborazione con il Comune di Macerata, l'Università degli Studi di Macerata, l'Ordine Provinciale dei Medici Chirurghi e Odontoiatri di Macerata e Emme TV, si svolgerà venerdì 18 ottobre alle ore 17:30 presso la Biblioteca Comunale Mozzi Borgetti, Sala Castiglioni.
L’incontro sarà un’importante occasione per approfondire il ruolo sempre più rilevante che l'intelligenza artificiale sta assumendo nel campo della medicina, con particolare attenzione alle sue prospettive, benefici e le cautele da adottare nel rapporto medico-paziente. L'intelligenza artificiale, sebbene stia rivoluzionando molte aree della sanità, solleva infatti interrogativi etici e pratici legati all'umanizzazione della cura, alla riservatezza dei dati e alla qualità delle interazioni tra i pazienti e i professionisti sanitari.
Relatori dell’evento saranno: il dott. Nicola Battelli, Direttore U.O.C. di Oncologia presso l’Ospedale di Macerata; il dott. Massimo Giannini, Direttore U.O.C. di Radioterapia Oncologica presso l’Ospedale di Macerata; la prof.ssa Benedetta Giovanola, Titolare della Cattedra Jean Monnet "Ethics for Inclusive Digital Europe" presso l’Università di Macerata
A moderare l’incontro sarà il Dott. Andrea Corsalini, presidente dell’Associazione Medici Cattolici Italiani. L'iniziativa mira a sensibilizzare il pubblico sull'importanza di un approccio equilibrato all’innovazione tecnologica in medicina, in grado di combinare le opportunità offerte dall'intelligenza artificiale con la centralità del rapporto umano nel percorso di cura. L'evento è aperto a tutta la cittadinanza.
Silvio Pagliari, noto agente sportivo e fondatore della BSP Football Agency, si è aperto in una recente intervista rilasciata a Smart Club , il format in onda su YouTube sul canale IGsport47, condotto da Alessandro Vallese e Marta Bitti. In questa occasione, ha condiviso non solo aneddoti personali legati alla sua lunga carriera, ma anche riflessioni profonde sul mondo del calcio, esplorando temi come la scoperta del talento, la gestione dei calciatori e le difficoltà legate agli infortuni.
La puntata ha preso il via con una domanda d'apertura che, come ha rivelato Pagliari, lo colpisce ancora nel profondo: "Per cosa riesci ancora a stupirti nel calcio?" La sua risposta è stata chiara: "Mi stupisco quando vedo giovani di talento, ma soprattutto quando entro in uno stadio, a qualsiasi livello. Penso sempre: questa è casa mia." Da questa semplice frase emerge tutta la passione che continua a spingere il procuratore a dedicarsi al suo lavoro.
Pagliari ha poi condiviso la sua visione sulla scoperta del talento, facendo riferimento alla sua esperienza da responsabile del settore giovanile della Sampdoria, dove ha lavorato con figure di spicco come Giuseppe Marotta e il presidente Riccardo Garrone. "Oggi si parla troppo di altezza e centimetri", ha osservato Pagliari. "Io guardo sempre alla tecnica e alla velocità. Se un giovane non dimostra intelligenza calcistica a 14 o 15 anni, è difficile che possa migliorare significativamente in seguito". L'esperienza di Mino Favini, leggendario scopritore di talenti, ha profondamente influenzato il suo approccio, focalizzando l'attenzione sul "giocatore nella testa e nella tecnica" più che sul fisico.
Non poteva mancare un consiglio per i giovani che aspirano a diventare procuratori. Secondo Pagliari, la pazienza è fondamentale: "I giovani di oggi sono spesso troppo impazienti. Questo è un mestiere in cui non bisogna avere fretta. Bisogna vedere tante partite, studiare e girare per i campi di periferia." Ha poi sottolineato l'importanza della figura del procuratore come guida, specie nella gestione del calciatore: "Se gestisci bene un giocatore, lui sarà più sereno. La gestione è tutto, soprattutto per quelli in ruoli delicati come gli attaccanti, che vivono di gol ".
Da questo punto di vista, il ruolo del procuratore diventa fondamentale soprattutto nella gestione degli infortuni. Riportando la discussione ai calciatori marchigiani, cita l’esempio di Guido Marilungo, con cui Pagliari intrattiene un rapporto professionale da ormai 20 anni. “Guido ha avuto due infortuni. Nel caso del secondo, contro il Cesena ai tempi dell’Atalanta, riportò la rottura del legamento crociato. In quei momenti devi essere forte caratterialmente, per te, per lui e per la sua famiglia. In quel caso il supporto dell’Atalanta e di un signore come Luca Percassi è stato molto importante. Il rapporto umano in questi casi è fondamentale e ti aiuta a instaurare quella fiducia che poi ti permettere di far proseguire il rapporto. Il percorso si fa insieme. Con Marilungo c’ero in quel caso ma c’ero anche quando segnò una doppietta all’esordio in Serie A. Con suo padre scoppiammo a piangere in tribuna. Fu un’emozione davvero forte”.
Oltre al lavoro sul campo, Pagliari ha anticipato l'importanza della parte mediatica per un calciatore, introducendo un ufficio stampa per i suoi assistiti già dieci anni fa, intuendo l'ascesa dei social media. "Il calcio non si gioca solo in campo", ha spiegato. "La comunicazione è diventata essenziale per tutelare e rappresentare al meglio i giocatori".
Uno dei calciatori in ascesa rappresentato da Pagliari è il settempedano Giacomo Vrioni, che partendo dal Matelica è sbarcato due anni fa negli Stati Uniti per giocare nel New Engalnd Revolution, in MLS. Silvio Pagliari ha raccontato la sua storia. “Mi chiama mio fratello Giovanni un giorno e mi fa: ‘Hai visto mai quell’attaccante che sta a Matelica? Dagli un’occhiata’. Lo vidi per la prima volta a Civitanova e, il tempo di conoscere lui e la sua famiglia, siamo andati immediatamente a Genova per parlare con la Sampdoria. Giacomo è un ragazzo eccezionale. Dalla Sampdoria poi Paratici lo ha portato con sé alla Juventus. Chi gli ha cambiato la vita lì è stato quel fenomeno di Cristiano Ronaldo: condividere lo spogliatoio con lui, vedere come si allenava, come cura i dettagli, gli ha permesso di compiere quello step mentale per diventare un professionista a tutti gli effetti. Anche Giacomo è uno che si allena molto e lavora duro. Ne ho visti pochi di calciatori così e posso dire che tutto quello che ha raggiunto se lo è meritato”.
Un altro esempio di successo citato da Pagliari è quello di Cristian Bucchi, scoperto mentre giocava in Eccellenza con la Settempeda e arrivato a segnare diversi gol in Serie A. “Bucchi è nipote di Giulio Spadoni, che nel 1997 mi disse di tenerlo d’occhio perché faceva sempre gol. Presi mezza giornata per andarlo a vedere a Castelraimondo. Giocava con la Settempeda una partita in campo neutro. Fece doppietta. Riconobbi in tribuna un signore che gli assomigliava, capii che era il padre e ci andai a parlare. Da lì nasce quella che possiamo definire una favola. In due anni di Eccellenza segnò 60 gol e richiamò l’attenzione del Perugia in Serie A, che lo voleva a tutti i costi. Andai a parlare con il compianto Ermanno Pieroni, all’epoca direttore sportivo dei grifoni, che mi chiese se, secondo me, Bucchi potesse far bene anche a livelli più alti. Io gli feci una battuta: “Per me vede la porta e se le porte sono uguali lui indipendentemente dalla categoria fa gol”. Bucchi allora va in ritiro col Perugia e a fine allenamento mi chiamava dicendomi che aveva segnato in partitella. Segnò anche nella prima amichevole col Marsala e allora decisi di andarlo a trovare a Norcia. C’era anche Pieroni e per lui ormai non ero più Silvio, ma ‘Silvietto’. Mi salutò calorosamente abbracciandomi e allora lì capii che era veramente forte. Sotto la guida tecnica di Ilario Castagner, debutta in Serie A alla terza giornata contro la Lazio e dopo 6 minuti, cross di Colonnello, salta fra due difensori del calibro di Sinisa Mihajlovic e Fernando Couto e di testa fa gol a Marchegiani. Ho la pelle d’oca a 25 anni di distanza. Storie come questa non si vedono più nel calcio di oggi. Lì è cambiata la sua e anche la mia storia. La gente iniziava ad avere una percezione diversa di me, perché quello che avevo detto si era avverato. Se c’è un episodio che ha cambiato la mia carriera è stato quello lì. Bucchi finì quella stagione con 5 gol in Serie A e da lì partì la sua carriera. Ne segnerà 110 fra Serie A e Serie B”.
L’intervista prosegue con la richiesta di menzionare 3 partite: una che non dimenticherai mai, una che vorrebbe dimenticare e una a cui desidera un giorno assistere.
“Una che non dimenticherò mai è Perugia-Milan del 24 aprile 1983 quando mio fratello Giovanni fece doppietta e quella del 29 aprile 1979 in cui mio fratello Dino segnò in Juventus-Fiorentina. Devo dire che i miei fratelli erano veramente forti. Una che dimenticherei è quella dell’infortunio di Marilungo che dicevo prima. Aveva segnato diversi gol in Serie A ed era in orbita Nazionale. Fu un duro colpo. Se mi concedete un terzo slot metterei anche la finale EFL Cup Manchester United-Southampton a Wembley. Il Southampton perse 3-2 ma Gabbiadini fece doppietta. Quel giorno lì il buon Silvio qualche lacrimuccia la versò. Lì ti passa tutta la carriera davanti, tutti i sacrifici, partito da Tolentino a Wembley. Quindi rispondo dicendo che mi piacerebbe riportare un giocatore in Premier League. Da italiani ci siamo riusciti solo in 4 o 5 e quindi l’obiettivo è quello. Il mio sogno era quello di diventare un procuratore e per farlo ho seguito una scaletta. Prima le Marche, poi l’Italia centrale, poi l’Italia e poi a un certo punto, lo step successivo diventa la mediazione internazionale. È quello che ti fa fare il salto di qualità ma è lì che devi rimanere sempre più umile”.
L'intervista si conclude così, lasciando trasparire non solo il lato professionale di Silvio Pagliari, ma anche la sua visione umana e profonda del mondo del calcio. Una visione che, dopo tanti anni, lo mantiene ancora entusiasta e pronto ad affrontare nuove sfide, sempre con lo sguardo rivolto verso il futuro, ma senza mai dimenticare le radici che lo hanno portato fin qui.
Brutta caduta da una scala per un 50enne: soccorso in eliambulanza. È quanto successo nel pomeriggio, nel quartiere Vergini, a Macerata.
Secondo una prima ricostruzione, l'uomo era salito su una scala mentre si trovava al lavoro all'interno del giardino di un'abitazione privata, per l'installazione di una telecamera quando ha perso l'equilibrio per ragioni da chiarire cadendo da un'altezza di circa due metri.
Nell'atterraggio il 50enne ha battuto la schiena contro un faretto. Una volta lanciato l'allarme, immediato è stato l'arrivo dei sanitari del 118 che, per via della dinamica, hanno anche richiesto il supporto dell'elisoccorso.
A seguito delle prime cure ricevute in loco, il paziente è stato caricato in eliambulanza e trasportato all’ospedale dorico di Torrette. Non si troverebbe in gravi condizioni.
Ordinazione diaconale per Mattia Sagripanti, Carlos Arturo Berrio Lara e Gianmarco Paoletti in programma martedì 15 ottobre, alle ore 18, presso la Cattedrale dei Santi Giovanni Battista ed Evangelista di Macerata. La celebrazione eucaristica sarà presieduta dal vescovo Nazzareno Marconi; concelebreranno l'arcivescovo di Fermo, Rocco Pennacchio, e il vescovo di Teramo, Lorenzo Leuzzi.
Mattia, Carlos Arturo e Gianmarco stanno compiendo i propri studi per diventare presbiteri presso il seminario diocesano missionario "Redemptoris Mater". Nato e cresciuto tra Mogliano e Corridonia, 28 anni, Mattia Sagripanti si è formato in una famiglia del cammino Neocatecumenale ed è il primo di quattro figli. È entrato nel seminario di Macerata nel 2015 così come gli altri due candidati al diaconato. Ha vissuto un periodo di missione in Oriente, tra Macao, Taiwan e Hong Kong. Dopo l'ordinazione verrà incardinato nella Diocesi di Fermo.
Carlos Arturo Berrio Lara, classe 1996, colombiano, è il primo figlio di una famiglia appartenente anch’essa al cammino Neocatecumenale: entrato in seminario nel 2015, dopo la formazione compiuta a Macerata è stato inviato in missione dapprima in Sicilia e poi in Andalusia. Sarà incardinato nella Diocesi di Macerata.
Infine, Gianmarco Paoletti compirà 29 anni il prossimo 26 ottobre: nato a Giulianova, è il secondo di sei figli; i suoi genitori hanno vissuto un cammino di fede nelle comunità Neocatecumenali nella parrocchia della Santissima Annunziata della sua città. Dopo la formazione, è stato inviato in missione in Irlanda, per poi rientrare a Macerata e concludere gli studi teologici. Verrà incardinato nella Diocesi di Teramo.
Un ottimo risultato per le Marche all'ottava edizione del Trofeo delle Regioni master su pista, sbarcato nel fine settimana allo stadio di Catania. La rappresentativa regionale ha conquistato il terzo posto in classifica con la squadra maschile (51,5 i punti), il quarto posto sia con la formazione femminile (69) che con la combinata (uomini donne - 120 punti).
Undici le squadre scese in pista provenienti da Calabria, Campania, Friuli-Venezia Giulia, i campioni in carica della Lombardia, Marche, Piemonte, Puglia, Sardegna, Toscana e Veneto, oltre ai siciliani padroni di casa.
Nove invece gli atleti della Sef Macerata che hanno contribuito all'affermazione della squadra regionale. Tra loro il neo campione del mondo Livio Bugiardini insieme a Francesca Giri, Roberto Mandolesi, Graziella Mercuri, Barbara Ottaviani, Andrea Paoli, Raffaela Rambozzi, Emanuela Stacchietti, Alessandro Tifi. L'iniziativa, ideata dalla Fidal per dare agli over 35 una possibilità di confronto attraverso le rappresentative regionali si è tradotta in una bella giornata di sport e amicizia.
Si chiude così, con uno dei grandi protagonisti della storia Overtime, un’edizione da incorniciare per il Festival nazionale del giornalismo, del racconto e dell’etica sportiva, che nel pomeriggio di ieri ha ufficialmente fatto calare il sipario su cinque intense giornate dedicata allo sport, alla cultura sportiva e ai suoi intramontabili valori.
Di fronte a una platea di studenti dell’Università di Camerino - da quest’anno partner di Overtime insieme all’Università di Macerata e all’Università Politecnica delle Marche - e di appassionati di ogni età, Pierluigi Pardo ha animato un incontro estremamente partecipato, affrontando temi di grande attualità legati al calcio e non solo. Immancabile, ovviamente, una buona dose di sano rumore, tema dell’edizione 2024 che ha accompagnato gli oltre 60 appuntamenti in programma da mercoledì a domenica, ognuno dei quali con una storia da condividere e raccontare rigorosamente ad alta voce.
Il tutto esaurito del Teatro della Filarmonica per una delle voci più amate del calcio italiano, di ritorno a Macerata in compagnia del giornalista Rai Riccardo Milletti, è l’ultimo atto di una delle edizioni più apprezzate e partecipate degli ultimi anni, in grado di fare davvero rumore grazie al coinvolgimento diretto del pubblico maceratese e di tutti gli amanti dello sport che anche quest’anno hanno scelto Overtime per discutere della propria passione in compagnia degli addetti ai lavori.
Dalla cerimonia inaugurale con le campionesse della ritmica Sofia Raffaeli e Milena Baldassarri al brindisi finale con Pardo, passando per la classe senza tempo di Gianni Rivera, il successo strepitoso di “Viva el Futbol” con il trio Adani-Cassano-Ventola e il fascino tutto sudamericano della “milonga” argentina cantata e ballata da Federico Buffa e Fabrizio Gabrielli, quest’anno Overtime ha fatto davvero il pieno di presenze. Per tutta la settimana, le location del Festival, ma soprattutto le vie, le piazze e le vetrine cittadine, con il loro inconfondibile tocco verde, hanno contribuito a far vivere e respirare l’atmosfera autentica dello sport, come testimoniato dalla straordinaria risposta del popolo di Overtime, protagonista indiscusso di ogni appuntamento con centinaia di domande, curiosità e foto da conservare nel cassetto della memoria, in attesa del prossimo anno.
«Anche quest’anno abbiamo condiviso storie e testimonianze sullo sport e i suoi valori, da sempre la stella polare del nostro Festival - dichiara Michele Spagnuolo, direttore artistico di Overtime - Ci auguriamo che il successo dell’incontro con Pierluigi Pardo possa rappresentare l’inizio di un percorso condiviso con l’Università di Camerino, così come per gli altri atenei marchigiani che hanno scelto di sostenerci. Rivolgo un grandissimo ringraziamento a tutti i partner che credono in questo progetto, a cominciare dal Comune di Macerata e dalla Regione Marche, senza dimenticare mia moglie Pamela, mio fratello Angelo, tutto lo staff di Overtime e il nostro pubblico».
«Siamo giunti al termine di un’edizione strepitosa, che con entusiasmo e capacità di approfondire lo sport a 360 gradi ha animato la città facendo registrare il tutto esaurito in ogni location - commenta l’assessore comunale allo Sport Riccardo Sacchi - Come Amministrazione siamo davvero felici per lo straordinario ritorno di immagine per la città e il gran numero di visitatori che in questi giorni hanno frequentato i locali e le attività commerciali di Macerata».
«Siamo davvero molto soddisfatti - afferma il professor Graziano Leoni, Rettore Unicam - di aver potuto portare il contributo dell'Università di Camerino a Overtime Festival su tematiche che ci stanno molto a cuore, quali il benessere della persona, lo sport, una sana ed adeguata nutrizione ed alimentazione e dei corretti stili di vita, approfonditi con la serietà ed il rigore scientifico che si richiedono ad un Ateneo. Ringrazio pertanto studenti, studentesse, dottorande e dottorandi della Scuola di Scienze del Farmaco e dei prodotti della Salute, della Scuola di Bioscienze e Medicina Veterinaria e della Scuola di Scienze e Tecnologie, che hanno dialogato con Pierluigi Pardo su argomenti quali l'utilizzo degli integratori, la problematica del doping, la corretta alimentazione per lo sportivo, l'utilizzo della tecnologia anche per migliorare performance».
Archiviata questa quattordicesima edizione, per Overtime è già tempo di guardare al futuro. Come annunciato dal direttore artistico Michele Spagnuolo, in occasione dei 15 anni di Overtime il Festival 2025 sarà dedicato al tema delle scelte, aprendo le porte a nuove storie e condividendo con il pubblico alcune tra le decisioni più importanti prese sul piano sportivo, ma soprattutto umano ed etico. Il prossimo anno, giorno dopo giorno, Overtime approfondirà le motivazioni alla base di gesti particolarmente significativi o cambiamenti radicali in grado di segnare una carriera e, in alcuni casi, la storia dello sport, all’insegna di un format che negli anni continua a vincere e convincere.
Frutto della collaborazione con Arci e Comune e con la realizzazione tecnica di Typimedia, è stata progettata per raccogliere e presentare in modo sempre aggiornato il ricco palinsesto culturale della città. Una nuova app dedicata agli studenti dell'Università di Macerata, progettata per facilitare l'integrazione nella vita cittadina e migliorare l’accesso ai servizi culturali: è il frutto della collaborazione tra Arci Macerata, che ha ottenuto il finanziamento del bando del Pnrr cultura per il supporto ai settori culturali e creativi, UniMc, Typimedia e il comune di Macerata.
Venerdì pomeriggio, nello spazio multimediale del Social@b, si è tenuta la presentazione ufficiale di questa piattaforma, giunta ormai alla fase finale di sviluppo prima di essere lanciata sui principali store digitali. All'incontro, inserito tra i pre-eventi del Macerata Humanities Festival, hanno partecipato il rettore John McCourt, la prorettrice con delega alla terza e quarta missione Catia Giaconi, il presidente di Arci Macerata Massimiliano Bianchini insieme a Donato Bevilacqua, l’assessore comunale all'Università, Katiuscia Cassetta e Edoardo Fedele di Typimedia.
La nuova app è stata concepita come un ponte tra la città e la comunità studentesca. Non solo uno strumento per agevolare l'integrazione degli studenti nella vita cittadina, ma anche un veicolo per permettere alla città di sintonizzarsi meglio con le necessità della popolazione universitaria. La piattaforma è, infatti, progettata per raccogliere e presentare in modo sempre aggiornato il ricco palinsesto culturale di Macerata, permettendo ai vari attori cittadini – privati, terzo settore e istituzioni pubbliche – di coordinare meglio l'offerta dei servizi.
"È un progetto - ha sottolineato il rettore John McCourt - che unisce tecnologia e comunità, mettendo al centro il benessere della nostra popolazione studentesca". L'assessore Katiuscia Cassetta ha ribadito l’importanza della sinergia tra le istituzioni locali: "Speriamo che l’app si diffonda rapidamente e che sia un’opportunità per ottenere feedback dagli utenti".
Il presidente di Arci Macerata, Massimiliano Bianchini, ha parlato del valore sociale di questo strumento. "Arci è da sempre impegnata a creare spazi di socialità e occasioni di incontro per i giovani. Con questa applicazione offriamo agli studenti un’opportunità per sentirsi parte di una rete più ampia".
Dal punto di vista tecnologico, Edoardo Fedele di Typimedia ha descritto l’app come "uno strumento pratico, semplice e scalabile", pensato per evolvere nel tempo. "Ora la sfida – ha aggiunto Donato Bevilacqua - è creare una rete di comunicazione tra associazioni, enti pubblici e privati, per una comunità più coesa”.
Nel corso del tempo, diverse personalità sportive locali e non si sono rivolte al Reparto di Ortopedia e Traumatologia dell’ospedale di Camerino per affidarsi alle cure del primario Leonardo Pasotti, a cominciare dall’atleta Daniela Reina, l’attore Luca Zingaretti, l’ex portiere Luca Gentili, l’allenatore Fabio Micarelli per citarne alcuni.
Di recente il calciatore maceratese Federico Melchiorri. dopo essere stato operato i primi di ottobre dal dottor Pasotti a seguito di un infortunio riportato allo stadio Riviera delle Palme, in occasione del derby fra la Recanatese e la Samb, stamattina ha tolto i punti e iniziato la fisioterapia.
Il calciatore vanta una carriera ventennale tra i professionisti: ha giocato, tra le altre squadre, a Siena e Cagliari in serie A, a Pescara, Padova, Carpi e Perugia in serie B, a Giulianova, Ancona e Recanatese in serie C, mentre attualmente indossa la maglia della Recanatese in serie D.
“L’intervento di ricostruzione del legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro con riparazione anche del menisco esterno è tecnicamente riuscito– spiega il dottor Leonardo Pasotti – La complessità dell’intervento era costituita dal fatto che all’atleta era stato già prelevato un tendine del ginocchio sinistro, dopo essere stato sottoposto due volte ad interventi a quello destro durante la sua militanza al Cagliari". "Stamattina, dopo aver tolto i punti, inizierà il recupero post-operatorio attraverso la fisioterapia e la riatletizzazione, che lo porterà nell’arco temporale di sei/otto mesi di nuovo all’attività sportiva".
A tal proposito vorrei ringraziare tutta la mia équipe, il dottor Angelo Leo direttore del Blocco Operatorio e il dottor Daniele Elisei, responsabile dei Blocchi Operatori dell’Ast di Macerata e anche dirigente U.S. Recanatese”. Federico Melchiorri, in segno di riconoscenza, ha poi regalato al dottor Pasotti la maglia della Recanatese autografata con tanto di ringraziamento.
La Maceratese incassa la prima sconfitta stagionale in modo beffardo, cadendo al 99' sul gol decisivo di Cornero della Sangiustese. Nonostante un recupero in extremis firmato da Cirulli, che aveva rimesso in pari il match, i biancorossi sono crollati nei minuti di recupero su un calcio piazzato. Un colpo duro da digerire per la squadra di Mister Possanzini, che però non si è mostrato eccessivamente preoccupato, pur riconoscendo i meriti dell'avversario.
"La Sangiustese ha meritato di vincere perché ha creduto nella vittoria più di noi – ha dichiarato Mister Possanzini a caldo –. Faccio i complimenti alla loro squadra. Questa è stata forse la partita casalinga in cui abbiamo creato di più, ma loro sono stati più bravi a concretizzare le occasioni".
Il gol subito in pieno recupero ha lasciato l'amaro in bocca all'allenatore della Maceratese, che ha parlato di una rete evitabile. "Abbiamo segnato con un'azione corale, andando in porta con quattro passaggi. Poi però, abbiamo preso un gol ‘da polli’ e dobbiamo accettarlo. Non sono preoccupato: siamo stati meno incisivi negli ultimi sedici metri, ma la squadra è arrivata spesso al tiro. Nonostante il rumore che viene da fuori, il gruppo crede fortemente nel nostro gioco".
Possanzini ha invitato a non fare drammi, ma ha sottolineato l'importanza di trarre una lezione da questa sconfitta: "Nel calcio e nello sport, la sconfitta fa parte del percorso. Dispiace perché la squadra ha giocato bene e ha creato più occasioni dell'avversario, che è una formazione forte, con i nostri stessi punti in classifica. Quando recuperi una partita, però, bisogna essere più concentrati e meno leggeri. Che ci serva da lezione, anche a me per primo".
Infine, Possanzini ha commentato anche un episodio chiave del match: un possibile rigore non assegnato sullo 0-0 per un intervento in scivolata di Herrera su Cognigni. "Ero lontano dall'azione, ma penso che le immagini siano abbastanza chiare", ha concluso l'allenatore.
La Maceratese avrà subito la possibilità di riscattare la sconfitta con la Sangiustese, ospitando mercoledì 16 ottobre la nuova capolista Chiesanuova per la gara di ritorno dei quarti di finale di Coppa Italia. Calcio d’inizio alle ore 19:00, con i biancorossi chiamati a ribaltare l’1-0 dell’andata in favore dei treiesi.
(Foto di Francesco Tartari)
La Banca Macerata Fisiomed si arrende, dopo due ore di gioco, per 3-1 alla SmartSystem Essence Hotels Fano e lo fa con più di qualche rammarico nella cornice infuocata del Palas Allende. La mancanza del cosiddetto killer istinct e la (sempre citata) continuità sono due aspetti che serviranno alla squadra per smuovere lo zero della classifica e per iniziare a sognare già dai prossimi turni successivi.
Coach Castellano opta per Marsili in regia opposto all’ex di turno Ferri, Ottaviani- Valchinov sono gli schiacciatori, Fall e Berger in posto 3, Gabbanelli libero. Fano si presenta invece con Coscione-Marks nella diagonale principale, Roberti-Merlo in posto 4, Acuti con l’esperto Mengozzi al centro, Raffa in seconda linea.
La spinta del pubblico fanese carica i padroni di casa che partono meglio: 8-4 in avvio. Macerata non vuole far da spettatrice, Berger piazza tre monster blocks che, assieme a quello di Valchinov, portano il punteggio su 10-12. Il muro della Banca Macerata Fisiomed è scatenato, Fano non sa come superarlo e Roberti viene sostituito sul 10-14 dallo sloveno Klobucar. Berger è l’MVP indiscusso del primo set, è suo l’ace dell’11-16. Due nastri consecutivi del neoentrato Mandoloni spingono Fano, ma l’andamento rimane positivo per i maceratesi che chiudono in scioltezza 19-25.
Si riparte in equilibrio, la spostata di Bara Fall porta le squadre sul 3-3. La battuta tattica di Coscione mette in difficoltà Macerata, Castellano è costretto a chiamare time-out dopo l’errore in attacco dalla seconda linea di Ferri (8-4). Gabbanelli è attentissimo in difesa ma i suoi compagni sprecano ancora: l’attacco out di Valchinov porta Fano al +5, 12-7. La griddy dance di Bara Fall sveglia Macerata, 12-12 in un battibaleno. Il cambio-palla delle due squadre è fluido, il possibile 20-21 viene sprecato dopo una disattenzione nella metà campo maceratese ed è subito 22-20. Fall risponde bene al centro e in battuta, 23-23. Ferri ha la palla per chiudere, Roberti ci riesce: 27-25.
Terzo set. Cavasin per Ferri in posto 2. Pasticci e molta tensione in campo, le due squadre necessitano di sbloccarsi: Valchinov, al terzo tentativo, segna il +2 ospite (2-4). Lo stesso bulgaro è on fire, sigla in pipe il 7-8. Super Marsili in difesa, Merlo spara fuori e obbliga Fano al primo time-out del parziale sull’8-11. L’errore di Mengozzi allarga il divario (11-15), Macerata s’inceppa in P3, ma è sempre Fall a sistemare le cose: 14-16. Marks si risveglia dal torpore, la sua battuta propizia il 21- 19. Finale thriller, è sempre Roberti a chiudere col muro del 25-22.
Quarto set. Castellano prova Ichino come opposto. Regna l’equilibrio al Palas Allende: Roberti, da seconda linea, decide di spingere la sua squadra verso un importante +4, 10-6. Macerata ha bisogno di rientrare ma i muri non arrivano più, non ci vuole la pestata di Ottaviani che vale il 12-8. Valchinov fa fatica, la Banca Macerata Fisiomed di conseguenza: il coach campano chiama a sé i suoi sul 15-9. Marks è un altro giocatore rispetto a inizio partita, sigla lui la diagonale del 18-12. Berger prova a svegliare i suoi, è suo il muro imponente del 19-14. Purtroppo, nulla da fare: Ottaviani sbaglia il servizio per il 25-17 locale.
Federico Domizioli, secondo allenatore: “Abbiamo fatto una partita un po’ opaca, il ruolo di opposto è ancora vacante, anche per la condizione fisica dei ragazzi. Sicuramente questa sera abbiamo avuto un’occasione ghiottissima, la nostra occasione, che purtroppo non abbiamo sfruttato. Nel primo set, abbiamo approfittato del difficile approccio di Fano alla gara, poi loro hanno registrato qualcosa e noi, senza la possibilità di chiudere azioni lunghe con colpi efficaci, facciamo fatica a durare per tutto l’arco della partita.”
La CBF Balducci HR bagna l’esordio casalingo con il migliore dei risultati, battendo 3-0 la Bam Mondovì e ottenendo così il secondo successo pieno consecutivo nella seconda giornata di Serie A2 Tigotà. Risultato quasi mai in bilico se non nel terzo set, quando le piemontesi danno del filo da torcere a Fiesoli e compagne per poi subire la rimonta veemente delle padrone di casa che chiudono subito la sfida: 9 muri, 6 ace e i 27 errori punto delle ospiti spianano la strada alla formazione di coach Lionetti. MVP di turno il libero Giulia Bresciani con un’ottima prova in ricezione e tante difese, Mazzon è la top scorer con 13 punti all’attivo, in doppia cifra anche Caruso (5 muri) e Decortes (12), molto positiva in battuta.
Nel primo set le arancionere mettono subito in difficoltà le piemontesi grazie ad un servizio efficace (2 ace) e un solido muro (4), il resto lo fanno Fiesoli e Decortes con 5 punti a testa: 25-14 il finale. Secondo parziale in cui Mondovì tiene testa alle maceratesi fino a metà set, salendo in attacco, ma poi deve cedere ancora ai colpi di Decortes (6) e Mazzon (5), complici anche gli 11 errori punto piemontesi (25-17). Terzo set inizialmente in salita per la CBF Balducci HR (2-7), poi la rimonta che chiude la sfida con l’ingresso di Bulaich, i muri di Caruso e i colpi di Mazzon (25-21).
LA PARTITA
Coach Lionetti riparte con Bonelli-Decortes, Mazzon-Caruso, Battista-Fiesoli, Bresciani libero. Per coach Basso in campo Schmit-Berger, Catania-Tresoldi, Viscioni-Lancini, Giubilato libero.
Partenza sprint per la CBF Balducci HR che va subito sul 5-1 col servizio di Decortes e i muri di Fiesoli e Battista e ancora sul 7-2 con Mazzon. Berger guadagna il -3 (9-6) ma Decortes mura e contrattacca per il 12-6, Fiesoli fa 13-6 e anche l’ace del 16-8. Berger colpisce l’asta da posto quattro (18-9) e arriva pure l’ace di Mazzon (19-9): la centrale si esalta anche in difesa e Caruso firma il 21-9 prima a muro poi in fast. C’è l’ace di Viscioni (21-12), le arancionere tengono le 10 lunghezze di vantaggio con Decortes e Fiesoli chiude 25-14 in lungolinea.
Nel secondo set Mondovì prova a reagire (4-5 con Lancini) ma poi arriva un break arancionero che riporta subito Fiesoli e compagne a +3 (7-4). Decortes non trova la riga (8-7) e l’errore di Battista più il pallonetto di Viscioni firmano il controsorpasso piemontese (10-11). Fiesoli e Decortes riportano avanti la CBF Balducci HR (14-13), entra Bosso per Lancini ma sbaglia (15-13): Decortes spinge sull’acceleratore in contrattacco e al servizio con l’ace del 20-15, Mazzon fa altrettanto in fast per il 23-16 e il 24-17, più l’ace conclusivo del 25-17.
Parte forte Mondovì (c’è Bosso in campo) nel terzo set con il turno al servizio di Viscioni (0-5), le piemontesi ci credono e vanno sull’1-7 complice anche un calo di tensione arancionero con tre errori punto. Lionetti inserisce Bulaich per Battista, Berger sbaglia (4-8) ma anche Decortes (4-10) poi Caruso piazza l’ace del 7-11, la tedesca commette un nuovo errore in attacco ed è 9-12. Decortes trova un altro ace (10-12), Bonelli mura (12-13) e Bulaich inventa il 13-13. Caruso aggancia murando Berger (15-15) e poi firmando altri tre muri consecutivi per il 20-17, Viscioni non molla fermando Decortes (21-20) ma l’opposta arancionera si rifà subito (22-20). Bonelli libera Mazzon in primo tempo (23-21), Bosso sbaglia (24-21) e il mani out sancito dal video check chiude la contesa 25-21.
IL TABELLINO
CBF BALDUCCI HR MACERATA: Bresciani (L), Battista 3, Morandini, Bonelli, Mazzon 13, Orlandi n.e., Bulaich 2, Braida n.e., Busolini (L), Fiesoli 7, Sanguigni n.e., Caruso 10, Decortes 12. All. Lionetti
BAM MONDOVI’: Fini, Lancini 3, Giubilato (L), Bosso 5, Viscioni 10, Marengo n.e., Catania 4, Deambrogio n.e., Tresoldi 7, Berger 6, Schmit 6, Manig. All. Basso
Parziali: 25-14, 25-17, 25-21
INTERVISTE
Valerio Lionetti (head coach CBF Balducci HR Macerata): “Nel terzo set abbiamo approcciato male, abbiamo commesso diversi errori, siamo stati un po' costretti dalla foga per alcuni momenti a fare qualcosa che non è nelle nostre corde e invece poi secondo me siamo stati molto più bravi dei primi due set ad avere la pazienza giusta e a metterci la testa per poter recuperarlo. Quindi, in realtà, sono più contento del terzo set per quanto abbiamo approcciato male all'inizio che degli altri due in cui abbiamo giocato secondo me una buona pallavolo.”.
Giulia Bresciani (libero CBF Balducci HR Macerata): “Nei primi due set sicuramente siamo state più ciniche, abbiamo ridotto maggiormente gli errori. Abbiamo iniziato il terzo un po' contratte e abbiamo commesso qualche errore di troppo, anche gratuito e ovviamente abbiamo permesso a loro di rimanere più lì. Poi sul finale ci siamo riprese e abbiamo soprattutto ridotto gli errori, messo più di ordine in campo e il risultato si è visto.”.
Asia Bonelli (palleggiatrice CBF Balducci HR Macerata): “C’è stato un calo di tensione nel terzo set che ci può stare, poi siamo state brave a restare lì con la testa nonostante il livello delle avversarie si fosse alzato. Abbiamo sistemato le cose semplici e ne siamo uscite, questa è la forza di questa squadra e del gruppo. Sono contenta di aver conquistato i primi tre punti anche in questo palas che è casa nostra”.