Il Comune di Macerata raccomanda agli elettori di verificare la sede del proprio seggio prima di recarsi a votare.
Cambiano le sedi di alcuni seggi elettorali per le prossime elezioni amministrative e referendum del 20 e 21 settembre 2020. La decisione, ratificata dalla Commissione elettorale comunale, ha lo scopo di limitare al minimo indispensabile l’occupazione dei plessi scolastici, secondo quanto disposto anche dal Ministero dell’Interno che, tramite l’Anci, ha invitato i Comuni a valutare la possibilità di avvalersi di edifici diversi da quelli scolastici per allestire i seggi. A Macerata sono state individuate cinque diverse collocazioni per 21 delle 44 sezioni elettorali.
Pertanto gli elettori dei seggi 3, 4, 5 e 20 dovranno recarsi all’Istituto salesiano don Bosco anziché alla scuola di via Capuzi. Voteranno all’Istituto salesiano anche gli elettori delle sezioni 21 e 22 prima ospitate nella scuola infanzia/primaria De Amicis. Le sezioni 6 e 23 si spostano all’ex mattatoio di via Panfilo anziché alla scuola di Galleria Luzio. Voteranno all’ex Mattatoio anche gli iscritti alle sezioni 7, 8 e 9 prima posizionati nella scuola infanzia/primaria di via Panfilo. Al Circolo Acli di via Galasso da Carpi (quartiere le Vergini) saranno ospitati i seggi 14 e 15 trasferiti dal plesso Enrico Medi di via Ventura, mentre al Circolo Santa Croce di viale Indipendenza sono state trasferite le sezioni 24, 25, e 29 prima ospitate nel plesso Dante Alighieri.
Infine a Villa Potenza, i seggi 37, 38 e 39 dall’edificio scolastico Anna Frank di via dell’Acquedotto sono stati trasferiti al Centro fiere di via De Gasperi mentre a Piediripa, nella sede del Circolo Acli di via Volturno 103, ci saranno le sezioni numero 42 e 43 ospitate precedentemente nel plesso scolastico Sandro Pertini di via Adige 5.
Tutte le sedi delle sezioni, vecchie e nuove, sono consultabili nel sito del Comune www.comune.macerata.it (link alla pagina sezioni elettorali)
Il Tenente Colonnello Nicola Candido ha preso il posto del Colonnello Roberti come Comandante Provinciale dei Carabinieri di Macerata.
Pugliese di nascita, ha iniziato la carriera militare dopo aver conseguito la laurea in Giurisprudenza presso l'Università di Bari. Il suo primo incarico è stato quello di Comandante di plotone ed insegnante di materie giuridiche presso la Scuola Sottufficiali dell'Arma dei Carabinieri di Velletri.
Prima di arrivare a Macerata è stato per 3 anni Comandante del Reparto Operativo del Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Roma (dal 2017 al 2020) e prima ancora Comandante del Nucleo Operativo Ecologico di Lecce fino al 2017, Comandante delle Compagnie Carabinieri di Castel di Sangro (AQ) e di Tricase (LE) dal 1999 al 2008, Comandante di sezione di Nucleo Investigativo del Comando Provinciale Carabinieri di Torino, Comandante del Nucleo Operativo della Compagnia Carabinieri San Carlo di Torino e Comandante di Compagnia presso il Battaglione Carabinieri di Moncalieri (TO).
E' decorato di medaglia d'oro di lungo comando e di medaglia mauriziana al merito di dieci lustri di carriera militare.
"Questo è il mio primo incarico come Comandante provinciale ma ho sempre svolto incarichi di carattere operativo - si presenta il Ten. Col. Candido - voglio continuare con l'opera del mio predecessore in quanto il Comando di Macerata si è sempre distinto in maniera più che positiva."
"Per quanto riguarda l'argomento Covid mi sto rendendo conto adesso dell'influenza che ha avuto - prosegue il Ten. Col. Nicola Candido -. Nel precedente reparto vedevamo la situazione in maniera diversa in quanto eravamo meno a contatto con le persone e per questo notavamo meno le difficoltà."
"Dal punto di vista operativo, per quanto descritto dal mio predecessore e dai miei colleghi, vi garantisco il massimo impegno cercando di essere il più possibile vicini alla comunità ed alle difficoltà di tutti con un impegno a 360° per poter aiutare dove è necessario."
Oggi, dopo una lunga carriera, sei poliziotti della Questura di Macerata sono stati promossi Commissari. Per l'occasione è stata loro consegnata la sciarpa tricolore, segno distintivo del Funzionario di Polizia, e - nell’ambito di una breve cerimonia che si è tenuta presso la “Caserma P. Paola” - hanno rinnovato il giuramento di Fedeltà alla Repubblica con l’impegno solenne di continuare ad adempiere i propri compiti con Disciplina e Onore, come ha voluto sottolineare il Capo della Polizia, in collegamento video da Roma, nel suo discorso di auguri ai nuovi Funzionari.
Nella circostanza, Franco Gabrielli ha sottolineato come la nuova qualifica imponga "un sacrificio maggiore in quanto ciascun Funzionario è destinato ad essere comandante di uomini per i quali devono rappresentare una guida, al fine di rinsaldare e incrementare il concetto di legalità in ciascuna comunità e garantire sicurezza e libertà a tutti i cittadini".
La promozione ha riguardato: il Commissario Emanuele Ciccarelli, il commissario Alberto Valentini, il commissario Valter Angelici, il commissario Angelo Angelini, il commissario Paolo Buongarzone, il commissario Fabio Tarquini.
Il Questore Antonio Pignataro ha voluto sottolineare come si tratti di una "meritata e doverosa promozione a uomini valorosi, che scaturisce da anni di servizio".
Come da programma sono tornate a suonare il 14 settembre le campanelle delle scuole marchigiane. Nonostante le molteplici difficoltà del post-lockdown, a cominciare da quello delle aule, migliaia di studenti hanno varcato le soglie dei rispettivi istituti scolastici e, cosa non di poco conto, hanno avuto la possibilità di ritrovarsi in uno dei luoghi più simbolici della vita di un bimbo o adolescente che sia.
Un clima teso per certi versi, ma ricco di entusiasmo per altri. Ecco allora che ad inizio mattinata anche le strade di Macerata sono tornate a popolarsi di genitori, nonni e scuolabus intenti ad accompagnare bimbi e ragazzi a scuola. A suo modo è stato un “primo giorno di scuola “ anche per tanti dirigenti e funzionari scolastici che, sul finire dello scorso anno e nel corso dell’estate, hanno cercato di risolvere delle inconsuete problematiche ottemperando alle line guide ministeriali in materie di contenimento del contagio da Coronavirus.
“’E’ andata” direbbe qualsiasi studente dopo aver svolto un compito in classe; ed è stato così anche per Roberta Ciampechini, dirigente scolastica del Liceo Scientifico “G.Galilei” e dell’Istituto Tecnico Economico “A.Gentili” che non ha nascosto la sua soddisfazione nel rivedere i “suoi” ragazzi tornare a svolgere la didattica in presenza seguendo tutti gli accorgimenti del caso.
Si è aperto un anno scolastico sicuramente diverso rispetto a quelli passati. Come si aspetta che sarà l’immediato futuro della scuola e degli studenti considerando le difficoltà del momento storico?
“Sono già felice che si sia tenuto il primo giorno di scuola e di avere tutti i ragazzi in presenza. Sono la preside sia del Liceo Scientifico che dell’istituto Tecnico Economico e per me è stata una soddisfazione aver dato il benvenuto ai ragazzi proprio in occasione della prima campanella in quanto ci tenevo tanto che lavorassero a scuola direttamente con i docenti. Il primo giorno è sempre caratterizzato da grande emozione; ricordo quando ero studentessa e ora rivivo le stesse sensazioni in qualità di dirigente. E’ stato bello vedere i ragazzi rientrare a scuola anche se con la mascherina, però di nuovo insieme “.
Quali sono le criticità che ha incontrato durante il periodo dove si stava programmando la riapertura degli istituti scolastici?
“Diciamo che non c'è stato riposo a partire da giugno fino a settembre. Luglio, qui all'istituto tecnico economico, lo abbiamo passato proprio organizzando aule, misurando spazi e controllando le metrature. Insomma, seguendo le indicazioni fornite dal Ministero con l'aiuto degli ingegneri in particolare del RSPP dell'Istituto che ringrazio personalmente congiuntamente all’ingegnere della provincia. Sono veramente molto grata a tutte le persone che hanno collaborato a far sì che la scuola potesse riaprire in sicurezza. Siamo riusciti a mettere i ragazzi in presenza sia al tecnico che allo scientifico di Macerata; qui al tecnico utilizzando anche gli spazi speciali come ad esempio i laboratori 1, 2 e 3 che saranno destinati sia a classi articolate che particolarmente numerose. Abbiamo utilizzato anche lo spazio dell’ex bar e quindi abbiamo dovuto fare in modo che i ragazzi potessero rientrare in presenza anche con l'aiuto di spazi prima destinati ad altri scopi. Allo Scientifico è stato fatto lo stesso lavoro, ma in questo caso non a partire da luglio bensì dagli ultimi giorni di agosto. Mi sarebbe dispiaciuto, soprattutto per le classi prime, non fare in modo che si conoscessero in quanto credo molto che la didattica in presenza sia importante. Sono convinta che i ragazzi abbiano bisogno di un contatto sia con il Corpo Docente che tra di loro quindi siamo contenti di aver raggiunto l’obiettivo”.
Durante il lockdown è entrata in gioco la didattica a distanza. Come ha vissuto questa esperienza e ritiene che sia ripetibile anche in condizioni “normali”?
“A marzo ci siamo trovati con questa novità assoluta per cui da un giorno all'altro ci siamo rimboccati le maniche e abbiamo fatto lezione a distanza. Allora ero preside solo dell'Istituto Tecnico ma i professori si sono subito adoperati a lavorare a distanza con risultati molto positivi. Sono comunque contenta della didattica a distanza, anche a livello di segreteria. Abbiamo fatto il possibile per assicurare il servizio ai nostri studenti e alle famiglie senza interruzioni di disponibilità. Chiaramente ora, avendone le possibilità, è più opportuno ricominciare in presenza ma è una buona cosa affiancare alla didattica in presenza un’ eventuale didattica a distanza. Siamo comunque pronti e abbiamo un orario settimanale che permette di calibrare questa disposizione anche per delle video lezioni in quanto disponiamo di un'ora di 60 minuti, all'interno della quale ci sono 10 minuti di pausa. Questa pausa per i ragazzi e nel momento in cui siamo a scuola serve per areare i locali per la sanificazione delle cattedre e per consumare una breve merenda. Nel caso della didattica a distanza servirebbe per disconnettersi considerando che un’intera ora al computer risulterebbe pesante per i ragazzi. Quindi abbiamo ritenuto opportuno fare 50 minuti di lezione e 10 minuti di pausa tra una lezione e l'altra; allo Scientifico abbiamo già delle webcam in ogni aula e quindi siamo pronti eventualmente a gestire questa opzione perché non dobbiamo dimenticare che ci potrebbero essere situazioni di fragilità a causa di malattie perciò potremmo dover ricorrere anche ad una didattica mista".
Qual è il suo personale bilancio dell’anno scolastico appena concluso al netto di tutte le difficoltà generate da questa emergenza sanitaria?
“Abbiamo cominciato in presenza poi ci siamo trovati nell'emergenza da un giorno all'altro. Credo che siamo stati capaci di gestire bene la situazione in quanto ci siamo appunto dovuti rimboccare le maniche e lavorare con le risorse che avevamo. In meno di una settimana tutti i docenti sono stati formati su G-suite di Google e sulle varie piattaforme che potevano utilizzare per la didattica a distanza quindi il bilancio è comunque positivo. Certo il periodo in cui avevamo i ragazzi a casa è stato pesante per tutti, però bisogna vedere anche la positività dalle varie situazioni. Penso che questa situazione che ci abbia insegnato qualcosa che possiamo riutilizzare anche adesso che siamo riusciti a recuperare la didattica in presenza. Questa modalità di sentirci in videoconferenza permette a tutti di raggiungerci rapidamente e da ogni posto in cui si trova. Questo deve comunque far comprendere che possiamo affiancare una didattica in presenza e anche all'uso delle nuove tecnologie comunque basilari così come scritto nel piano nazionale digitale”.
Innovazione e tecnologia digitale per la trasparenza e lo sviluppo della città di Macerata. Se ne è parlato nella recente diretta Facebook organizzata da Marco Baldi, ingegnere e professore associato di telecomunicazioni presso l'Università Politecnica delle Marche, candidato consigliere comunale nella lista civica 'Macerata Insieme'.
Ospite Chantal Bomprezzi, assessore all’innovazione tecnologica ed all’agenda digitale del comune di Senigallia. Ha moderato il dibattito Simone Calzolaio, professore associato di diritto costituzionale e docente di diritto pubblico di Internet e diritto dell'informazione e della comunicazione presso l’Università degli Studi di Macerata.
Il comune di Senigallia già nella scorsa legislatura ha puntato sull'innovazione digitale con un assessorato e una serie di progetti dedicati, dimostrando come le moderne soluzioni tecnologiche possono essere usate per aumentare la trasparenza dell’amministrazione pubblica.
"Già con la cosiddetta “amministrazione trasparente” le istituzioni pubblicano online dati e documenti relativi alla propria amministrazione. Tuttavia, tali dati rimangono spesso difficili da consultare e comprendere per i comuni cittadini, rendendoli di fatto poco utili" ha precisato Baldi.
Al contrario, esistono moderni strumenti tecnologici che rendono i cittadini realmente consapevoli e partecipi dei lavori dell’amministrazione pubblica. Uno di questi è open municipio (municipio aperto), che permette alla cittadinanza di conoscere le attività del sindaco, della giunta e del consiglio comunale tramite informazioni aggiornate in tempo reale, nonché di interagire con l'amministrazione tramite vari strumenti di relazione.
"Questa piattaforma è già usata presso il Comune di Senigallia con grande successo e potrebbe essere adottata anche a Macerata per consentire ai cittadini di accedere realmente alle attività del comune e dei suoi rappresentanti" sottolinea ancora l'esponente di 'Macerata Insieme'.
"Un analogo ragionamento deve essere esteso a tutti i dati relativi alla vita del comune - prosegue Baldi -. Secondo il Piano Triennale AGID 2020-2022, infatti, la pubblica amministrazione non può più astenersi dall'intraprendere con competenza e convinzione una vera e propria transizione al digitale. Bisogna innanzitutto separare gli strumenti tecnologici dal patrimonio informativo della pubblica amministrazione. Gli strumenti tecnologici oggi devono essere aperti ed accessibili da tutti i cittadini, compresi quelli appartenenti alle fasce più deboli come anziani e disabili. Su questo a Macerata si può e si deve fare molto. Basti pensare alla mobilità ed ai parcheggi: a Macerata non si può ancora pagare il biglietto del trasporto urbano con lo smartphone, e solo parte dei parcheggi è fruibile tramite una app proprietaria. Servono strumenti digitali più moderni ed universali".
Macerata Insieme pensa a una app moderna e completa con cui "si potrebbero anche snellire le pratiche comunali, consentire ai cittadini di raggiungere il comune per comunicazioni e segnalazioni, fruire di tutti i servizi comunali (pagamento di tutti i parcheggi e del servizio di trasporto pubblico urbano, servizi scolastici e mense, servizi di anagrafe e stato civile, servizi di urbanistica, etc.) in modo facile ed immediato".
Nella diretta si è anche discusso di come vada valorizzato e governato il patrimonio informativo comunale: "I dati oggi vengono prodotti in continuazione e sono capaci di descrivere accuratamente il funzionamento di una macchina complessa come una città. Ad esempio, le scelte relative ai trasporti, alla mobilità ed all’urbanistica potrebbero essere basate su dati oggettivi ed accurati in merito alle abitudini di mobilità dei cittadini. Pur preservando il ruolo della politica, i dati possono quindi fornire un supporto determinante per le decisioni della politica, rendendole più oggettive, cristalline e riproducibili".
Infine, i dati e l’innovazione tecnologica sono cruciali per la competitività e la produttività: "Certamente l’innovazione e gli strumenti digitali sono le prime leve su cui si deve agire per attirare ed incentivare l’instaurarsi di nuove attività produttive. L’amministrazione dovrebbe individuare linee di intervento su tematiche ben precise, come l'industria della cultura, del turismo e l'artigianato, capaci di stimolare e valorizzare le capacità imprenditoriali tipiche del nostro territorio, e su tali linee contribuire alla creazione di nuove opportunità imprenditoriali basate sull'innovazione tecnologica applicata a prodotti e servizi"
"Tutto ciò necessita innanzitutto di infrastrutture. Oggi la connettività a banda ultra-larga in fibra ottica raggiunge a stento le frazioni, mentre dovrebbe diventare capillare su tutto il territorio comunale. Servono infrastrutture digitali adeguate per tutti i cittadini residenti nel comune. A questo si aggiunge la copertura wireless di giardini, piazze e spazi pubblici, che a Macerata è ancora sporadica e non omogenea" conclude il candidato consigliere Marco Baldi.
Per la diretta Facebook e sua sintesi: https://fb.me/marcobaldimacerata
"Nessuno può negare che in un partito o in uno schieramento vi siano aspetti che vanno meno bene di altri. Ma sono convinto che si possano e si debbano migliorare lavorando all’interno. Mi chiedo come Riccardo l'onorevole Marchetti possa collaborare al miglioramento della sinistra dalle file della Lega, che si trova idealmente e ideologicamente dalla parte opposta. Sarebbe come offrire a un vegetariano un panino con la porchetta, solo perché il tovagliolo è biodegradabile". Così Stefano Di Pietro, segretario del Pd di Macerata, replica alle affermazioni fatte dal coordinatore regionale della Lega Riccardo Augusto Marchetti, giunto ieri a Macerata in occasione di un pranzo in cui ha incontrato candidati e simpatizzanti del partito, organizzato al Centrale Plus di Macerata (leggi qui).
"Quanto alla nomina di Sonia De Gaetano dirigente del partito democratico maceratese al I.R C.R. sventolata da Andrea Marchiori come scandalosa - aggiunge Di Pietro -, gli ricordo che si tratta di un incarico a titolo gratuito, conferito ad un’esperta della comunicazione in un organismo chiamato a gestire la casa di riposo in tempo di Covid, con tutte le responsabilità che questo comporta".
"Malafede di Andrea Marchiori? Forse, più semplicemente, non sa di non sapere. La malattia del non sapere è abbastanza diffusa, nel suo schieramento. Tuttavia, in questa circostanza, sarebbe per una volta meno grave" conclude il segretario cittadino del Partito Democratico.
Il primo giorno di scuola, dopo il lungo periodo di sosta provocato dalle esigenze sanitarie, ha determinato a Macerata un forte incremento del flusso veicolare. La maggior parte dei genitori, infatti, ha scelto di accompagnare direttamente a scuola gli studenti più giovani per conoscere la nuova scuola o per verificare le nuove regole anti covid.
A questo proposito l’Amministrazione comunale auspica che, dopo queste prime esperienze, venga ripristinata la buona pratica dell’uso dei mezzi del trasporto pubblico urbano che è stato potenziato ponendo particolare attenzione alle esigenze di mobilità verso e dai plessi scolastici in conseguenza delle limitazioni decretate dalle normative per il contenimento dei contagi covid-19.
"È garantita la sicurezza a bordo in tutte le linee del trasporto urbano, fino alla capienza massima dell’80% di quelli previsti dal libretto di circolazione, con l’obbligo della mascherina e la presenza dei dispenser con gel disinfettante per la pulizia delle mani - sottolineano dalla Giunta -. L’incremento del trasporto riguarda rispetto al programma di esercizio ordinario, che pure era stato potenziato nel gennaio di quest’anno con l’apertura dei nuovo Campus di via Roma, tre nuove linee: Linea Campus, Linea Convitto e Linea Fermi".
"Inoltre è stato rinforzato il servizio in uscita per la scuola Fermi fino ai giardini Diaz (Linea 11), quello in uscita dal Campus con una Linea 8 bis delle ore 12.55 e istituita la Linea Cioci Bis che alle 7,40 parte dai giardini e, passando per via Cioci a servizio dei plessi scolastici della zona, arriva fino al Campus di via Roma".
ORARI CORSE - Per quanto riguarda gli orari delle nuove corse, la linea Campus partirà da Villa Potenza (via dell’Acquedotto) alle 7:25 e raggiungerà il plesso scolastico di via Roma alle 7:45 con ritorno alle ore 13:05. Fermate solo in via dei Velini- incrocio Due Fonti e in viale Martiri della Libertà.
La linea Convitto partirà da Casette Verdini alle 7.20 e giungerà alla scuola alle 7.50 con ritorno alle 13.05. Fermate in via Natali e Giardini Diaz all’andata e al Campus e via Natali al ritorno.
La linea Fermi partirà alle 7.25 da Piediripa (via Concordia) e arriverà alle 7.45 con ritorno alle 13.03. Fermate alla chiesa di Piediripa, via Metauro e via Galasso da Carpi all’andata e alla chiesa Le Vergini e via Metauro al ritorno.
Attive le corse e le fermate già istituite nel gennaio del 2020 per il servizio al nuovo Campus scolastico, cioè Circolare Bis che collega il Centro storico con viale Pagnanelli (Campus scolastico) la corsa della Linea 2 sempre da viale Pagnanelli ai giardini Diaz delle 12.55 e le fermate al nuovo campus scolastico delle linee scolastiche 8Bis, 9Bis, Consalvi e 10Bis.
Per tutti i servizi del Trasporto Urbano indicati, saranno utilizzabili i normali titoli di viaggio, abbonamenti e biglietti. A questo proposito è utile ricordare che l’APM ha distribuito i voucher per il mancato utilizzo del servizio durante il lockdown e che gli stessi sono fruibili per i nuovi abbonamenti scolastici.
Per quanto riguarda l’acquisto degli abbonamenti l’APM ricorda che gli utenti già in possesso di tessera di riconoscimento potranno avvalersi, oltre che dello sportello clienti di viale Don Bosco - nel rispetto delle disposizioni anti covid aperto solo su appuntamento, chiamando il numero verde 800 204 233 (da rete fissa) oppure, 0733 177 6774 (da rete mobile) - anche delle nuove modalità on line o l’APP “APMobilità”.
Nel caso non si disponga della tessera, o la stessa sia stata smarrita, è necessario richiederla allo sportello clienti (rilascio a titolo gratuito).
Sempre per quanto riguarda la viabilità il Comando della Polizia locale ricorda a chi deve raggiungere il Campus con i mezzi privati di usare quella alternativa verso via Prezzolini, debitamente segnalata, in modo da alleggerire il traffico su via Roma. Questi i percorsi consigliati:
da via Spalato: via Cassiano da Fabriano > via Silone > via Prezzolini
da via Roma: via Gasparri > via Prezzolini3
da via Mattei: via Roma in direzione Collevario > via Bartolini > via Cardarelli > via Ungaretti > via Verga > via Prezzolini
da Sforzacosta: via Pirandello > via Montale > via Verga > via Prezzolini.
Abbiamo rivolto qualche domanda a genitori e studenti in merito a questo primo giorno di scuola dopo il lockdown. In molti si sono detti preoccupati, soprattutto i genitori dei più piccoli, che non sanno come i loro bambini reagiranno a questo anno scolastico che si preannuncia così particolare.
“Cosa ne pensate del ritorno a scuola?”
“Sembra che dobbiamo evitare gli assembramenti solo a scuola - queste le parole di una mamma di una bambina delle elementari -, solo loro con la mascherina e, anche se la bambina è contenta perchè è da molto tempo che non va in classe, però io come mamma a pensare che devono stare dentro la classe senza poter interagire con gli altri compagni, sono preoccupata. Non credo che sia una cosa positiva, anche perchè poi in giro queste regole non vengono rispettate. Non capisco perchè bisogna prendersela sempre con i bambini, cerchiamo sì di tutelarli ma così non è vivere serenamente un ambiente scolastico.”
“Avete svolto anche la didattica on line? Come vi siete trovati?”
“Si l’abbiamo fatta, ma è stata dura comunque dura soprattutto far mantenere l’attenzione e la concentrazione. Per questo rientrare in classe ha i suoi aspetti positivi, per esempio rivedere le maestre ed i compagni.”
Abbiamo rivolto qualche domanda anche agli studenti di alcune scuole superiori. Molti di loro si sono detti preoccupati per il fatto del rispetto del distanziamento a scuola durante le ore come ricreazione e ginnastica, ma soprattutto all'interno mezzi pubblici.
“Come vi trovate, dopo parecchi mesi a casa, a dover rientrare in classe?”
“Strano, è davvero molto strano, non sappiamo ancora bene come dobbiamo comportarci e cosa possiamo o non possiamo fare, ci hanno comunicato ad esempio che la ricreazione dura 20 minuti, ma che dobbiamo stare dentro l’aula”.
“Invece rivedere i compagni che non avete più visto dall’inizio del lockdown?”
“Quello è positivo, soprattutto perché è da tanto che non li vediamo quindi fa piacere.”
“Cosa ne pensate del rientro in classe dopo tanto tempo?”
“Non siamo molto sicuri, vedremo quando entreremo come sarà la situazione.”
“Vengono rispettate le norme di distanziamento e obbligo di mascherina all’interno dei mezzi?”
“Stamattina erano abbastanza rispettate, tutti stavano con la mascherina ed un minimo di distanziamento c’era, quindi stavamo abbastanza tranquilli.”
“Pensi che a scuola sarà lo stesso?”
“Sinceramente non so dirti di preciso ma vedendo le persone che ci sono sarà dura, siamo in 18 nella classe quindi sarà difficile.”
Sempre alla domanda “cosa ne pensate del rientro a scuola” molti si sono detti contenti del fatto di rivedere i compagni di classe che non hanno visto a causa del lockdown ma comunque preoccupati dal fatto che non sono sicuri che le norme vengano rispettate da tutti quanti.
“Come vi siete trovati con la didattica on line?”
“Bene, è stato cambiato l’orario scolastico per questo. Si fanno le ore da 50 minuti perché così se si fa lezione on line abbiamo tutti modo di collegarci.”
Molti non sono sicuri sulla durata della scuola nonostante le mascherine, il dubbio più grande rimane il distanziamento all’esterno della scuola come per esempio i mezzi pubblici o i locali.
“Secondo me non è sicuro – risponde una ragazza – anche perché basta guardare qui, fuori dal cancello della scuola, che già in molti non portano la mascherina. Probabilmente verrà sospeso tutto di nuovo se alcuni continuano a non preoccuparsi della salute di tutti”
“Siete più contenti o preoccupati di ritornare in classe?”
“Sono contento di poter rivedere i compagni ma la vedo come una cosa da prendere con le pinze – dice un ragazzo -, soprattutto per la difficoltà nel mantenere il distanziamento in classe o sui mezzi. Non si conoscono bene le norme da dover rispettare. Secondo me sarebbe meglio alternare la didattica on line con la didattica in presenza, almeno si diminuisce anche il rischio.”
Ci sono ancora molti dubbi nelle varie scuole anche per quanto riguarda gli ingressi e le uscite, secondo molti ragazzi non si riuscirà a rispettare tutte le norme.
“Organizzati in questo modo è un po’ azzardato rientrare in classe – risponde un’altra ragazza – abbiamo un po’ paura, anche perché a scuola si possono avere tutte le norme e misure restrittive ma se poi non vengono applicate anche all’esterno sono inutili. Nella corriera è impossibile mantenere il distanziamento.”
“Per la didattica on line invece dopo qualche problema all’inizio abbiamo preso il ritmo e, secondo noi, è meglio per studiare perché riesci a gestirti tu i tuoi tempi.”
Altri ragazzi rispondono che “non sono preoccupato per il distanziamento quanto per il fatto che possa ricominciare di nuovo, che ci sia una nuova chiusura generale. Ci sarà qualcuno che si toglierà la mascherina o che non si misura la febbre la mattina, sicuramente qualche sgarro che andrà a compromettere la salute di tutti.”
Il parere dei ragazzi è quasi unanime: il rispetto del distanziamento nei mezzi pubblici ed all’esterno della scuola sono le preoccupazioni maggiori, ma anche il fatto che il mancato rispetto delle norme possa portare ad una nuova chiusura generale.
Oltre all'entrata a scuola, questa mattinata è stata segnata da piccoli tamponamenti che si sono verificati soprattutto nella zona di Via Spalato e nella zona dell'entrata del campus scolastico "Alighieri Mestica" (ex casermette).
Verso le ore 2 di questa notte alcuni residenti di via Piave di Macerata hanno richiesto l’intervento dei Carabinieri della Sezione Radiomobile, in quanto vi era una coppia che stava litigando per la strada urlando a tutta voce.
Nel frattempo, poco prima dell’arrivo della pattuglia, i due salivano su una Citroen C3 li posteggiata, dove continuavano a litigare. Durante l’animata discussione uno dei due toglieva inavvertitamente il freno di stazionamento, provocando il movimento della Citroen dato dalla pendenza della strada; l’auto, presa velocità, terminava la corsa andando a sbattere contro altre tre autovetture parcheggiate lungo la via.
Dopo l’incidente l’autista si allontanava dal luogo mentre la giovane veniva trovata dai militari in stato di evidente ubriachezza e sanzionata in merito con una contravvenzione che comporta il pagamento in misura ridotta della somma di euro 102,00.
Il “nuovo” allenatore della Paoloni Macerata è Giacomo Giganti. Giacomo ha già allenato la squadra, dalla scorsa annata gestita dal Volley Macerata e dall’Appignano Volley, nella stagione 2018/2019 trionfando, in quel di Appignano, nei playoff di Serie C conquistando la conseguente promozione nella successiva categoria nazionale. Non avendo ancora, a quel giorno, il terzo grado per allenare in Serie B si è messo a disposizione della società per gestire la seconda formazione appignanese che ha disputato l’ultimo campionato di Serie D; ora, con l’autorizzazione in mano, eccolo tornare al timone della Paoloni inserita nel Girone F del prossimo torneo di Serie B. Prima di Appignano “Giacomino”, come è soprannominato da tutti, ha iniziato ad allenare nel 2002 nel settore giovanile della Cucine Lube (con cui ha vinto 4 scudetti da giocatore ed altri 5 titoli italiani come Assistente Allenatore di Gianni Rosichini) per poi passare, nel 2013/2014, al femminile dove ha guidato la Roana Cbf Hr Macerata conquistando, al quarto tentativo, il campionato di Serie B2.“ Son molto felice di tornare ad allenare questa squadra” esordisce Giganti; “con gran parte dei ragazzi due anni fa ho condiviso una stagione esaltante fatta di tante soddisfazioni e momenti sportivamente emozionanti culminati con la vittoria dei playoff di Serie C e la conseguente promozione in Serie B. L’anno scorso ho allenato in Serie D una formazione abbastanza giovane che è riuscita pian piano a maturare sia sotto il punto di vista di gruppo che a livello tecnico/individuale. Sono rimasto molto soddisfatto del percorso svolto anche perché fa parte della filosofia della società il lavorare e far crescere i giovani del territorio preparandoli ad affrontare campionati importanti: non a caso quest’anno avremo due giocatori, Paolo Biagetti e Lorenzo Marconi, che faranno parte della rosa di Serie B. Ho avuto già la possibilità di incontrare i ragazzi che inizierò presto ad allenare e le prime impressioni sono state molto positive: il gruppo è particolarmente affiatato, giovane e non vede l’ora di ricominciare a lavorare in palestra soprattutto dopo il lungo stop di sette mesi dovuto al Covid-19. Ho potuto seguire l’ultimo torneo della Paoloni e credo che abbiano svolto un buon percorso disputando un ottimo campionato conquistando un quarto posto meritatissimo. Per la nuova stagione, ormai alle porte, il mio obiettivo personale sarà, in linea con la filosofia della società, quello di far crescere soprattutto i più giovani cercando di migliorarli ogni giorno in palestra; per quanto riguarda la squadra, invece, fondamentale sarà in primis raggiungere una tranquilla salvezza; è difficile capire in questo momento quale sia il livello del campionato che ci attenderà ma in linea di massima mi aspetto un torneo molto equilibrato con tre/quattro team particolarmente attrezzati per il salto di categoria.”
Elly Schlein protagonista del pomeriggio a Macerata, in piazza Vittorio Veneto. La vicepresidente dell’Emilia Romagna è arrivata nelle Marche per sostenere la lista che si ispira al progetto politico ambientalista e progressista da lei portato avanti nelle elezioni regionali dello scorso gennaio e che, proprio dal suo "Emilia Romagna Coraggiosa", trae spunto anche per il nome: "Marche Coraggiose".
La Schlein salì alla ribalta delle cronache politiche per via di un video in cui poneva - senza ricevere risposta - domande a Matteo Salvini sul motivo per il quale gli esponenti leghisti abbiano saltato le 22 riunioni europee sul negoziato di Dublino (definito dalla Schlein "la più importante riforma per l'Italia sull'immigrazione"). Video che divenne virale.
La tappa di Macerata, che precede quella anconetana in cui parteciperà all'evento organizzato dalle Sardine (leggi qui), è l'occasione per incontrare il candidato sindaco del centro-sinistra Narciso Ricotta.
Ad introdurre l'evento è la vice-sindaca uscente Stefania Monteverde (nonché candidata alle prossime Comunali con la lista "Macerata Bene Comune'), che presenta con queste parole l'ospite del pomeriggio: "Elly è stata eletta con 22mila preferenze, la sua esperienza ci dimostra come le destre non siano imbattibili. Macerata viene da un progetto di 10 anni che ci ha visto lavorare insieme con una visione e una coerenza. Per i prossimi dieci anni puntiamo ad avere una città verde, creativa ed inclusiva. Non sono slogan, ma progetti".
Sul palco ci sono i candidati consiglieri regionali di "Marche Coraggiose" Paola Petrelli e Francesco Bravi: "Fermare la pericolosa avanzata della destra e riavvicinare la politica ai valori dei cittadini si può" dicono all'unisono e ricordano gli altri candidati della circoscrizione di Macerata: Cristiana Cecchetti, Ariana Kosova Hoxha, Massimo Lambiase e Giovanni Chiarella.
Presente anche il consigliere regionale di 'Emilia Romagna Coraggiosa' Igor Taruffi, che affonda: "Non c'è una destra peggiore di quella italiana in tutta Europa".
Taruffi non risparmia nemmeno una frecciata al Pd: "Non è facile da nessuna parte mettersi a discutere col Partito Democratico, ma questo non può essere un alibi per sottrarsi al confronto".
Fiutando i possibili attacchi che sarebbero potuti arrivare di lì a poco nei confronti del suo partito, il candidato sindaco del centro-sinistra, Narciso Ricotta, poco prima aveva giocato d'anticipo parando i colpi nel suo breve intervento: "Abbiamo bisogno di una sinistra che parla di lavoro, di donne e di diritti come quella di Macerata Bene Comune e di Marche Coraggiose. Da una coalizione si può uscire migliori, siamo convinti che serva fare squadra"chiosa.
Poi arriva il momento più atteso dalla piazza, ed Elly Schlein prende la parola.
"Siamo di fronte a una sfida epocale -dice -. In Emilia Romagna ci siamo insediati mentre l'epidemia stava scoppiando. Veniamo dal secondo territorio che ha pagato il prezzo più alto per causa del coronavirus in tutta Italia. Ma questo difficile momento ci ha insegnato come correggere la realtà in cui vivevamo prima del Covid-19".
"Ci ha insegnato anzitutto il forte ruolo della sanità pubblica - prosegue la Schlein -, e come occorra investire sui presidi sanitari dei territori e sull'assistenza domiciliare per non lasciare soli i nostri anziani. Ci ha insegnato, inoltre, a fare prevenzione per la cura del nostro territorio. Viviamo in un Paese estremamente fragile, che soffre fortemente il cambiamento climatico in atto. Ci costa molto meno agire in prevenzione, che agire ex post nell'emergenza".
"I nostri avversari ci accusano di frequentare temi di nicchia - osserva poi la vicepresidente emiliana -, ma pensiamo soltanto al tema della mobilità dolce, che - laddove si è investito in questo senso come in Trentino Alto-Adige - porta 100 milioni di euro all'anno. È un altro modo di riscoprire i nostri territori e valorizzare le filiere agro-alimentari di eccellenza che vi ruotano attorno".
Transizione ecologia, coesione sociale e trasformazione tecnologica. Questi sono i tre temi cardine messi sul piatto da Elly Schlein per orientare gli investimenti da mettere in atto con i 209 miliardi che arriveranno dal Recovery Fund.
"I cinque anni in Europa mi hanno insegnato molto" ricorda la vicepresidente dell'Emilia Romagna, che pone anche l'accento sull'emigrazione cui tanti ragazzi sono costretti per cercare un futuro dignitoso, trasferendosi dall'Italia in "Paesi dove si investe davvero in ricerca".
"Facciamo molta attenzione - avverte - perchè secondo i dati Istat, pur in presenza di un blocco dei licenziamenti, in questi mesi si è comunque perso molto lavoro. E chi l'ha perso sono i giovani e le donne, perché solo loro ad avere i contratti più precari".
Proprio sulle donne la Schlein lancia una frecciata a Fratelli d'Italia e a Giorgia Meloni: "Non serve avere una segretaria donna, se il modello di società che portano avanti è quello di relegare le donne a welfare vivente e ricacciarle a fare il lavoro domestico. Così non si aiuta le altre donne e non si difende i loro diritti".
"Se si continua a soffiare sulla tensione sociale, si agisce da persone irresponsabili. A chi giova questo odio, questo rancore, questa intolleranza? La società più sicura è quella più inclusiva, che non lascia nessuno indietro" così conclude la Schlein il suo intervento tra gli applausi dei presenti in piazza Vittorio Veneto, che hanno occupato tutte le seggiole messe a disposizione dagli organizzatori.
Ripartono con grinta gli appuntamenti in streaming con "Giù la Maschera", la trasmissione di approfondimento di PicchioNews.
Appuntamenti serali di 30 minuti, condotti da Morena Oro insieme a Maurizio Lombardi dove i candidati alla carica di Sindaco per la città di Macerata potranno interagire con i cittadini e illustrare le proprie proposte
Si inizia Lunedì 14 alle 21.00 con Alberto Cicaré (Potere al Popolo, Strada Comune)
Martedì 15 alle 21.00 sarà la volta di Roberto Cherubini - (Movimento 5 Stelle, MaceratAmica, Macerata per l’Ambiente)
Mercoledì 16 alle 21.00 trenta minuti con Gabriele Micarelli - (Macerata Lavora)
Questi i primi tre appuntamenti per lo speciale Election Time firmata Giù la Maschera
“L’amministrazione Carancini-Ricotta ha vergognosamente steso la longa manus del malgoverno per l’ennesima volta sulla città confermando che il PD considera anche la politica comunale occasione di preda e non servizio ai cittadini. Ad una settimana dal voto sono state precipitosamente ed inopportunamente colmate lacune di anni e rinnovati incarichi professionali. Perché? Dove sta la trasparenza e la condivisione di cui Ricotta va cianciando ad ogni comizio?”
Così il portavoce della Lega Macerata, Andrea Marchiori, in occasione di una conferenza stampa, al Centrale Plus. Presente, il vicesegretario federale del Carroccio Andrea Crippa, il candidato sindaco Sandro Parcaroli, e il segretario Andrea Merlini e quello regionale Riccardo Marchetti.
“L’epoca dei soliti noti è finita perché con la vittoria della Lega nelle Marche e a Macerata tutti avranno le stesse opportunità – ha dichiarato Crippa nel corso della conferenza stampa che ha preceduto l’incontro con i candidati leghisti alle comunali di Macerata – Maceratesi e marchigiani hanno le tasche piene di questa arroganza politica che ha distrutto il territorio lasciato senza risposte e solo con i conti da pagare.
Al portavoce Marchiori, consigliere comunale uscente, il compito di entrare nel dettaglio di quella che - afferma l’esponente del Carrocccio – “appare chiaramente un’operazione tutt’altro che opportuna da parte della giunta PD”.
“Tre delibere che gridano allo scandalo una più dell’altra per tempistica e contenuti considerando che una riguarda un appalto plurimilionario” spiega Marchiori che riassume in sintesi i seguenti casi:
IRCER - "Perché tanta fretta di sostituire nel CDA dell’Ircer l’avvocato Borroni, dimissionaria l’8 giugno 2018 come si legge nel Decreto n. 8 del 07-09-2020 con cui viene nominata al suo posto la dott.ssa De Gaetano? Perché per due anni hanno lasciato vuota la poltrona di consigliere la cui nomina è di competenza diretta del sindaco, ma quello stesso sindaco fa la nomina quando ha già i bauli in mano?"
Piscine - "Perché tanta fretta di approvare (delibera n. reg. gen. 1052 n. reg. serv. 67 del 09-09-2020) lo schema di bando e il disciplinare di affidamento mediante procedura aperta per la realizzazione delle piscine alle ex Casermette? Perché si vincola il mandato del prossimo sindaco alle piscine partorite dal duo Carancini-Ricotta dopo che per ben due mandati amministrativi il polo natatorio di Fontescodella è stata solo una pia illusione solo con tanto di strascichi giudiziari e costi per i maceratesi annessi?"
Parchi - "Perché tanta fretta di rinnovare la convenzione per la Gestione del Centro di Educazione Ambientale del Parco di Fonte Scodella e di quello di Villa Lauri fino al 2021 (N. reg. gen. 1054 N. reg. Serv. 307 del 10-09-2020)? Perché non adottare una proroga temporaneo, modus operandi a cui ci ha abituato l’amministrazione Carancini-Ricotta in molte altre circostanze?"
Anche il candidato sindaco Sandro Parcaroli ha attaccato l’amministrazione della città da parte della sinistra. “Non c’è stato in vent’anni un progetto che guarda al futuro. Quello dell’avversario Ricotta è fatto di campicelli per prendere voti, se Macerata, verrà governata per latri cinque anni da questa sinistra non ci saranno più treni che passeranno.
Due gestori di altrettanti locali del centro storico di Macerata segnalati alle autorità sanitarie e amministrative per accertate violazioni alle norme igienico-sanitarie, strutturali e in materia di lavoro.
È quanto emerso nella tarda serata di ieri a seguito dei controlli svolti dai Carabinieri della Stazione di Macerata che si sono avvalsi del supporto dei colleghi del Nucleo Antisofisticazioni e Sanità di Ancona e del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Macerata
Inoltre, nel corso delle ispezioni, è stata riscontrata la presenza di un cameriere irregolare presso un noto locale.
Le sanzioni comportano preliminarmente il pagamento della somma totale di 4.600 euro, oltre alle spese previste per la regolarizzazione del lavoratore irregolare.
Torna, come ogni domenica, la rubrica curata dall’avv. Oberdan Pantana, “Chiedilo all'avvocato”.
Questa settimana, le numerose mail arrivate hanno interessato principalmente la tematica riguardante il risarcimento danni nei confronti delle strutture ospedaliere e dei relativi sanitari e nello specifico riguardo all’omessa o insufficiente informazione al paziente in relazione all’intervento effettuato. Di seguito l’analisi dell’avv. Oberdan Pantana.
"Tale dibattuta tematica è stata ben affrontata della Corte di Cassazione con la sentenza n. 28985/19, III sezione Civile, con cui il Collegio ha ben ricordato che, in tema di omessa o insufficiente informazione da parte del medico, gli scenari che possono configurarsi sono:
a) omessa o insufficiente informazione in relazione ad un intervento con danno alla salute a causa della condotta colposa del medico, a cui il paziente avrebbe in ogni caso scelto di sottoporsi alle medesime condizioni: al paziente spetta il risarcimento del solo danno alla salute, nella componente morale e relazionale;
b) omessa o insufficiente informazione in relazione ad un intervento con danno alla salute a causa della condotta colposa del medico, a cui il paziente avrebbe scelto di non sottoporsi: in questo caso dovrà essere risarcito al paziente anche il danno da lesione del diritto all’autodeterminazione;
c) omessa informazione in relazione ad un intervento che abbia cagionato un danno alla salute (anche in termini di aggravamento di una precedente situazione) a causa della condotta non colposa del medico, cui il paziente avrebbe scelto di non sottoporsi: il risarcimento deve in tal caso essere liquidato con riferimento alla violazione del diritto alla autodeterminazione (sul piano equitativo), mentre la lesione della salute dovrà essere valutata in relazione al “differenziale” tra il maggiore danno biologico conseguente all’intervento ed il preesistente stato patologico invalidante;
d) omessa informazione in relazione ad un intervento che non abbia cagionato un danno alla salute del paziente, cui egli avrebbe comunque scelto di sottoporsi: non spetta alcun risarcimento;
e) omissione/inadeguatezza diagnostica che non abbia cagionato un danno alla salute ma che gli abbia impedito di accedere a più accurati ed attendibili accertamenti: il danno da lesione del diritto alla autodeterminazione sarà risarcibile qualora il paziente alleghi che, dall’omessa, inadeguata o insufficiente informazione siano derivare conseguenze dannose, di natura non patrimoniale, in termini di sofferenza soggettiva e contrazione della libertà di disporre di sé stesso, psichicamente e fisicamente.
Infine, in caso di lesione del diritto di autodeterminazione, a causa delle non imprevedibili conseguenze di un atto terapeutico, pur necessario ed eseguito secundum legem artis, ma senza la preventiva informazione al paziente e dunque in assenza del suo consenso consapevole, sarà il paziente stesso a dover dimostrare il pregiudizio subito «riverberando il rifiuto del consenso alla pratica terapeutica sul piano della causalità giuridica ex art. 1223 c.c.».
Il paziente dovrà dunque dimostrare il nesso causale tra inadempimento e danno, con ogni mezzo possibile, compreso il notorio, le massime di esperienza e le presunzioni fondate su un rapporto di proporzionalità diretta tra gravità delle condizioni di salute e grado di necessarietà dell’operazione. Non può infatti essere configurabile ipso facto un danno risarcibile con riferimento alla sola omissione di informazione.
In conclusione, in tema di consenso informato al trattamento sanitario, anche nel caso di mera violazione del diritto all’autodeterminazione, il presupposto del diritto risarcitorio è la circostanza che il paziente, ove informato, non si sarebbe sottoposto al trattamento (Cass. Civ., Sez. III, sentenza n. 17806/20).
Rimango in attesa come sempre delle vostre richieste via mail, dandovi appuntamento alla prossima settimana.
"Gli studenti universitari di Unimc sono cittadini di Macerata. E oltre a essere cittadini crediamo che vada posta loro una particolare attenzione, in quanto hanno scelto la nostra città per la tappa più importante del loro percorso di crescita personale e professionale". È da questa premessa che partono le proposte che Matteo Moretti e Davud Useini, candidati della lista civica 'Macerata Insieme', e Narciso Ricotta, candidato sindaco, hanno discusso insieme ad alcuni rappresentanti di Officina Universitaria, la principale associazione studentesca attiva a all'Università di Macerata.
I principali temi trattati sono stati: mobilità, residenzialità degli studenti, spazi di aggregazione e attività culturali, estensione del wifi cittadino e attenzione alla sostenibilità ambientale.
Centrale è stato definito l'ampliamento dell’offerta urbana ed extraurbana del trasporto pubblico, sebbene l'obiettivo sia quello di "mettere in grado lo studente di muoversi agevolmente a piedi e in bici".
Sugli alloggi universitari la posizione è chiara: "Le sistemazioni disponibili per studenti devono rispettare standard minimi di qualità. La riqualificazione degli immobili dovrà essere una priorità per quei casi di obsolescenza e fatiscenza, e l’amministrazione si impegnerà per garantire che tutti gli incentivi e bonus per compiere ristrutturazioni siano promossi mediante una campagna informativa e di supporto (sismabonus, superbonus 110% per la riqualificazione energetica, bonus facciate...)".
Sul fronte delle agevolazioni per cittadini e studenti (card Macerata Digitale e alla card MCult), Ricotta e gli esponenti di 'Macerata Insieme' si impegnano non solo a mantenere le offerte già presenti, ma a potenziarle: "Inoltre, è già presente nell’area del centro storico una rete Wi-Fi gratuita - aggiungono -. Sarà nostra premura studiare una maggior diffusione “orizzontale”, mediante patti di co-governance con esercenti della città per aggiungere nuovi ed ulteriori hotspot per una maggior capillarità della connettività ad Internet".
"La sostenibilità - concludono - rappresenta un principio cardine attorno al quale si muoverà la prossima amministrazione. Cambiamenti climatici e COVID, tutt’ora in corso, ci pongono di fronte a una realtà che non possiamo più ignorare. Sarà nostro compito assicurare una reale transizione energetica, andando a riqualificare energeticamente edifici pubblici e sostenendo i privati nel farlo. Verranno collegati i parchi cittadini e valorizzati, garantendo agli studenti la presenza di un polmone verde dove fare sport o passare del tempo. Insieme al consumo di suolo zero, andremo a rafforzare e potenziare la gestione dei rifiuti, fino a farla diventare un modello di riferimento per il territorio".
Ad una settimana dall’inizio del campionato di A2, la CBF Balducci HR Macerata toglie il velo. La presentazione della squadra ha avuto luogo alla sede della CBF Balducci, quest’anno unico main sponsor della squadra, a Montecassiano.
Una mattinata iniziata, dopo un tour aziendale, con i saluti del sindaco e dell’assessore allo sport di Macerata, Romano Carancini ed Alferio Canesin, del presidente del comitato territoriale FIPAV Macerata Roberto Cambriani e del delegato Coni Macerata Giuseppe Illuminati, che hanno espresso il loro apprezzamento per una realtà pallavolistica che tiene alto il nome della città, nonostante le difficoltà della situazione e l’incertezza di avere gli spettatori al palazzetto per il debutto di domenica prossima.
Nonostante tutto si cercherà di partire con la presenza del pubblico, con i numeri e le distanze imposti dalle circostanze, ma con l’atmosfera vera dello sport.
“Speriamo si possa cominciare con il pubblico – ha dichiarato il presidente Pietro Paolella – Oggi questa presentazione ci fa sentire a casa, visto il legame tra CBF Balducci Group e la nostra società. Ci arriviamo dopo un’estate in cui avevamo accarezzato per un momento il sogno dell’A1, ma preferiamo conquistarla e meritarla sul campo. Abbiamo allestito una struttura ed una squadra competitiva grazie all’impegno della famiglia Balducci, che quest’anno non si è tirata indietro come unico main sponsor”.
Una CBF Balducci sponsor e casa dell’Helvia Recina Volley. “Come CBF Balducci Group, come dico ormai da diversi anni, per noi non è più un semplice discorso di sponsorizzazione quello che ci lega all’Helvia Recina Volley – ha dichiarato il CEO di CBF Balducci Group, Massimiliano Balducci – È un binomio che racchiude un’unica famiglia, perché i valori che abbiamo all’interno di CBF Balducci Group sono gli stessi che trasmettiamo alle nostre ragazze, ai nostri dirigenti e a tutti quelli che fanno parte di questo meraviglioso mondo. Non sono mancati un po’ di imprevisti durante l’estate, ma ci siamo tirati su le maniche a abbiamo ragionato per fare una stagione che vorremmo vedesse l’Helvia Recina ai vertici del campionato”.
“Già l’anno scorso avevo auspicato una stagione ai piani alti per la squadra – ricorda il Commendator Franco Balducci – Non è andato tutto come speravamo anche perché la stagione si è interrotta in un momento in cui potevamo ambire seriamente ai play-off. Purtroppo i problemi sanitari ci hanno tenuto lontani, ma ora siamo pronti a ricominciare, con questo gruppo meraviglioso che sono sicuro potrà darci grandi soddisfazioni”.
Un gruppo meraviglioso allestito dal vice presidente e direttore sportivo Maurizio Storani che ha mantenuto l’anima dello scorso anno con capitan Ilenia Peretti, con Elisa Lancellotti, Valentina Pomili, Elisa Rita, Melissa Martinelli, Morgana Giubilato ed Aleksandra Lipska, a cui si aggiungono le importanti esperienze di Veronica Bisconti e Giulia Mancini, la freschezza di Sara Sopranzetti e Martina Pirro, l’entusiasmo di Ilaria Maruotti e la voglia di stupire di Sofia Renieri.
Tutte componenti che starà a coach Luca Paniconi trasformare in una squadra coesa e vincente sul campo.
“Nonostante il momento non sia dei più facili dal punto di vista economico la CBF Balducci ha investito fortemente su questo progetto sportivo – ricorda il tecnico – Questo ci deve responsabilizzare ancora di più, perché l’ambizione che quest’azienda ha deve diventare la nostra ambizione. Noi rappresentiamo non solo una squadra, ma rappresenteremo anche quest’azienda, non dimentichiamolo mai”.
Una squadra che rappresenta un’azienda per un percorso di marketing che deve rendere la CBF Balducci HR Macerata sempre più apprezzata e conosciuta sul territorio, un compito che ruoterà intorno ai responsabili delle aree marketing e comunicazione, Elisa Giuliani e Matteo Lattanzi.
Ora però la parola al campo, domani a San Giovanni in Marignano l’ultimo allenamento congiunto e domenica 20 l’esordio casalingo contro Martignacco.
"La Lega critica la gestione sanitaria della nostra Regione dicendo che abbiamo privatizzato troppo, quando in Lombardia è stato fatto un disastro con il 45% delle strutture concesse al privato. E poi, appena andata al governo, porta in Umbria i vertici del nostro management sanitario, i nostri scarti. Il direttore generale, per esempio, è di Senigallia e lo conosco bene".
Queste le dichiarazioni rilasciate ieri dal candidato governatore del centro-sinistra Maurizio Mangialardi durante la conferenza stampa tenutasi nella sede elettorale del candidato sindaco di Macerata Narciso Ricotta, alla quale ha partecipato anche la viceministra dell'Istruzione Anna Ascani (leggi qui).
Parole dure, che non sono passate inosservate.
A stretto giro di posta è arrivata la replica del dottor Alessandro Maccioni, ex direttore sanitario dell'Area Vasta 3 ed attuale direttore amministrativo dell'Usl Umbria 1.
"Il candidato governatore del centro sinistra ha definito il commissario della Usl Umbria 1 e il sottoscritto “scarti” della sanità della Regione Marche - esordisce Maccioni -. Credo che le parole e le azioni hanno sempre governato il mondo e quindi occorre sempre tanta prudenza e pacatezza prima di aprire bocca e pronunciare parole violente, volgari e piene di rancore. Soprattutto da chi si candida a governare una importante istituzione e che, una volta eletto, dovrà essere al di sopra delle parti e agire per il bene comune e quindi di tutti i cittadini".
"Ancora più gravi le affermazioni fatte in un pubblico consesso in quanto indirizzate a due tecnici che, in 40 anni di attività, hanno dovuto superare esami, selezioni e prove di ogni tipo nonché raggiungere importanti e continui risultati sempre certificati da organismi terzi e non certo politici" sottolinea Maccioni.
"Offendere in modo gratuito a Macerata - aggiunge - chi con impegno, passione, professionalità e serietà ha gestito un servizio pubblico come la sanità della provincia di Macerata significa, credo, offendere anche tutti quegli operatori sanitari e non che negli ultimi cinque anni hanno affrontato due emergenze epocali: il terremoto e il covid 19".
"Vorrei far presente al signor Mangialardi - conclude Maccioni - che io, per definizione, non posso essere definito lo “scarto” della sanità marchigiana. Sono io che mi sono dimesso lasciando un incarico con scadenza gennaio 2023 per andare ad assumere il ruolo di direttore amministrativo (con fine incarico al 28 febbraio 2021) in un'azienda molto importante della regione Umbria che sta facendo cose notevoli in questa fase di ripresa della pandemia".
Nella splendida cornice del Salone delle Feste al primo piano di Palazzo Floriani-Carradori in via Crescimbeni, a Macerata, si è tenuto il convegno “Macerata: passato, presente e futuro”, a cui hanno preso parte il candidato sindaco Sandro Parcaroli, l’architetto Silvano Iommi, l’avvocato Renato Coltorti e il giornalista Carlo Cambi.
Presentatrice dell’appuntamento la giornalista Erika Mariniello.
Parcaroli, dopo un saluto, ha sottolineato quanto il suo programma e quello della coalizione guardi verso "la necessità di un cambiamento con uno sguardo verso l’Europa per valorizzare nel miglior modo possibile le tante bellezze che abbiamo nel nostro territorio".
"I sogni sono il nostro futuro ma questa città purtroppo non solo ha smesso di sognare da tempo ma ha anche smesso di fare per realizzare quei sogni – ha sottolineato Iommi, candidato della lista civica “Sandro Parcaroli Sindaco” -. Per comprendere la vicenda storico-urbanistica e amministrativa cittadina occorre - come ci insegnano gli storici di professione - operare delle sezioni procedendo a ritroso e cercando di individuare i punti più significativi e gli snodi fondamentali al fine di poter costruire una narrazione della città quanto più congruente, fedele e fondata possibile, soprattutto se vogliamo promuove la nostra identità e quella del nostro territorio".
"Per restare in epoca recente una passaggio storico significativo (non solo per Macerata) è quello del 1994 con l'avvento della sinistra al governo della città attraverso l'Amministrazione Mauolo; è in quel periodo che si produce la rottura, metodologica e culturale, del tradizionale e collaudato processo di costruzione delle idee fondato sul confronto diretto con la realtà fattuale e con i bisogni reali della popolazione – ha spiegato l’architetto Iommi -. L'ingresso pesante e deciso della sinistra più radicale nei vari spazi del potere locale e regionale ha avuto come effetto la cancellazione e trasformazione dell'intero sistema infrastrutturale previsto dal piano di ricostruzione post bellico e recepito dal vigente PRG, producendo il primo sbandamento programmatico dal quale la città non si è più ripresa restando territorialmente isolata per decenni".
Iommi poi, tra immagini e parole ha catapultato gli spettatori indietro nel tempo ricostruendo la storia del capoluogo e soprattutto dei suoi luoghi di maggiore interesse a partire dalle fonti passando per le vie fino alle piazze.
Riscoperte che - come ha spiegato l’architetto Iommi - passano attraverso «"a città sotterranea, il parco delle fonti periurbane come luoghi della memoria e dell’identità collettiva, piazza Limadou come monumento a Padre Matteo Ricci, un museo della torre civica che spiega le sue fasi costruttive ma anche la formazione della piazza centrale, il Belvedere Leopardi con i suoi parcheggi e attracchi meccanizzati con piazza della Libertà e infine il recupero dell’Hortus conclusus dei Filippini".
La parola poi all’avvocato Coltorti che ha spiegato come intercettare le risorse per portare avanti questi progetti spiegando ai presenti le modalità di assegnazione dei fondi europei 2021-2027, "un’occasione concreta per i finanziamenti delle opere pubbliche a Macerata. Purtroppo la città ha un ufficio cultura che negli anni è sempre arrivato “a valle” quando tutto era ormai già previsto; si sono presentati dei progetti per cercare di ottenere delle somme ma questi si sono poi rivelato delle scatole vuote. Oggi c’è bisogno di una classe politica che intervenga a livello tecnico e politico con un dialogo costante tra Macerata e la Regione. Cerchiamo quindi di passare da una visione passiva a una attiva dei fondi europei senza perdere tempo: Macerata ha bisogno di persone che la sappiano amare sapendo, in primis, cosa deve essere fatto".
Le conclusione sono state affidate al giornalista Cambi che ha ribadito quanto Macerata, "in questi ultimi venti anni abbia subito una profonda erosione nella propria capacità di produrre ricchezza. C’è la necessità di rivitalizzare il borgo che deve unirsi alle competenze, alle abilità e alla giustizia: sono queste le caratteristiche per farla tornare attrattiva".
Nello splendido contorno di Piazza Vittorio Veneto e del pubblico presente, sono stati, ieri sera a farla da padroni con l’incontro “Sport e Società.Una condivisione di valori” organizzato dalla lista civica “I Moderati per Ricotta Sindaco”, la pluricampionessa olimpionica Giovanna Trillini, il già fisioterapista della Nazionale Italiana Atletica e noto scultore Nazareno Rocchetti ed il candidato sindaco Narciso Ricotta, raccontando il mondo dello sport e il suo valore sociale.
Dopo i saluti iniziali del candidato consigliere Carlo Sarnari, che ha raccontato della necessità di “rendere lo sport protagonista della vita” ed investire in tal senso sui giovani e la nostra società, la parola è passata agli illustri ospiti. L’olimpionica Trillini e lo scultore Rocchetti hanno intrattenuto la platea, spronati dalle domande perspicaci del moderatore, quale giornalista e scrittore Maurizio Verdenelli, intrecciando storie di sport e storie di vita; dallo sport che per la Trillini si erge senza ombra di dubbio “sul gradino più alto del podio della vita”, al racconto delle gesta di Gelindo Bordin di cui Rocchetti fu fisioterapista e primo supporter, fino alle considerazioni sugli ultimi tristi fatti di cronaca di Colleferro sentenziate dalla Trillini come “Le limitazioni personali di alcune persone non hanno nulla a che fare con lo sport che non è mai violenza”.
Nella seconda parte dell’evento è poi Narciso Ricotta a scambiare una serie di interessanti considerazioni con la Trillini e Rocchetti e col pubblico presente su molti temi, quali: lo sport come mezzo per combattere le devianze da promuovere tramite la valorizzazione delle strutture limitrofe, mettere lo sport sul gradino del podio più alto del proprio programma per il bene dei nostri giovani e della nostra cittadinanza, un vero progetto su di ognuna delle nostre realtà sportive per far emergere anche delle eccellenze individuali oltreché generali, ciò riguardando anche la Maceratese con la condivisione con i propri tifosi oltre alla volontà di celebrare la sua storia con l’istituzione di un museo in vista del centenario della sua nascita nel 2022, ed infine il realizzato progetto che a breve diventerà realtà del nuovo impianto notatorio.
A conclusione Rocchetti conquistato da Narciso Ricotta, arrivando a chiamarlo persino già “sindaco”, lo sprona a lavorare in modo concreto con sguardo attento sui giovani che oramai devono prendersi lo spazio che meritano, circostanza questa garantita da Narciso Ricotta e dalla sua futura e nuova amministrazione, per terminare poi omaggiando gli ospiti intervenuti e le foto di rito.