Al "Carotti" di Jesi, il Chiesanuova segue le orme di Maceratese e Osimana conquistando la promozione in Eccellenza per 1-0 contro i Portuali di Ancona. Pasqui autore del gol che vale un’intera stagione. Le seconde classificate dei due gironi si affrontano al termine dei rispettivi playoff, giocandosi l’Eccellenza mai raggiunta prima d’ora.
Dopo una prima frazione conservativa e poco brillante, i ritmi si alzano nel secondo tempo. I Portuali cercano l’aggressione, allungandosi sempre più. Il Chiesanuova fa buona guardia fin quando nel finale l’attaccante classe ’99 mette la firma in calce ad stagione coronata da una promozione più che meritata.
Primo tempo equilibrato con le due squadre attente a non sprecare troppe energie dato il forte caldo odierno. Poche azioni in avvio di gara con il Chiesanuova che fa più fatica degli avversari a proporre in avanti: il primo tiro in porta per i biancorossi arriva al 31’ con Bonifazi, sicuro Tavoni la blocca.
A 5’ dal termine i ragazzi di Migliorelli iniziano ad ingranare e minacciano la porta di casa. La coppia Bonifazi – Mongiello coglie di sorpresa la difesa degli anconetani senza però riuscire a trasformare. Ultima azione lato Portuali firmata Mascambruni che tenta il tiro dalla distanza, terminato fuori.
Nella ripresa sono i Portuali ad aggredire per primi: Marzioni al 6’ costringe Pedol fuori dai pali: primo brivido per il Chiesanuova in tutta la partita. La gara procede a ritmi sostenuti fino al 20’, quando il gioco si interrompe a causa dello stiramento che costringe capitan Mongiello in panchina.
Al 36’ il dubbio tocco di mano in area dei Portuali non viene segnalato dal direttore di gara e la panchina biancorossa si infiamma e Santoni viene espulso. Parapiglia anche sugli spalti che obbliga all’intervento delle forze dell’ordine.
Pasqui si divora il gol del vantaggio al 41’: servito benissimo in area da Campana, il tiro si impenna sopra la traversa. Si fa perdonare subito dopo: Portuali troppo lunghi in avanti si lasciano sorprendere nuovamente e Pasqui (43’) stavolta non sbaglia.
"Un'impresa straordinaria per la compagine biancorossa del presidente Luciano Bonvecchi e di mister Migliorelli", così l'amministrazione comunale di Treia ha commentato la storica promozione del Chiesanuova in Eccellenza. Anche il sindaco Franco Capponi, l'assessore allo sport David Buschittari e i consiglieri Donato Massei e Sabrina Virgili, insieme agli oltre 300 tifosi biancorossi, hanno voluto omaggiare la squadra al "Carotti" di Jesi.
Prosegue il calo di ricoveri per Covid-19 nelle Marche nonostante l'incidenza di casi ogni 100mila abitanti abbia ampiamente superato quota 500 nell'ultima giornata (da 496,94 a 533,78): attualmente, fa sapere la Regione, i degenti sono 73 (-6 rispetto a ieri), di cui tre in Terapia intensiva (invariato), quattro in Semintensiva (-1) e 66 in reparti non intensivi (-5). Sono 21 le persone in osservazione nei pronto soccorso e 19 quelle in strutture territoriali per post-critici.
Rilevati nelle ultime 24 ore 1.283 casi (in tutto sono stati eseguiti 3.305 tamponi), mentre non si è registrato alcun decesso: il totale regionale di vittime resta fermo a 3.932. Inoltre, per quanto riguarda le percentuali di occupazione di pazienti Covid, resta invariata nelle terapie intensive (3 su 230 posti letto; 1,7%) e risulta in diminuzione quella in Area medica (70 su 983 posti letto; 7,1%). Registrati quasi 11mila isolamenti domiciliari (10.834).
(fonte ANSA)
Si è conclusa ieri sera la finale di Musicultura, il festival che premia e mette in luce artisti emergenti della scena musicale italiana. A esibirsi sul palco dello Sferisterio i 4 finalisti assoluti della manifestazione, presentati a giro dai conduttori Enrico Ruggeri e Veronica Maya.
I primi a rompere il ghiaccio sono stati i Malvax, il gruppo proveniente da Modena che ha subito conquistato il pubblico con il ritmo incalzante della loro "Esci col cane". A seguire, è stata la volta di Emit con la canzone "Vino", una piccola ballata romantica in pieno stile busker molto apprezzata dalla platea Sferisterio; terzo artista in gara, Themorbelli con il rap trascinante del suo "Giardino dei finzi contini".
A chiudere il cerchio - prima di lasciare spazio alle cover e ai duetti con il padrone di casa, Enrico Ruggeri - sono stati gli Yosh Whale con "Inutile": al gruppo proveniente da Salerno è andato, sul finire della kermesse, il premio della giuria universitaria di Unimc e Unicam nonché il titolo di vincitore assoluto di Musicultura 2022 (insieme all'assegno da 20 mila euro della Banca di Macerata). Nota di merito a Isotta che con la sua "Palla avvelenata" si aggiudica il Premio Critica Piero Cesanelli.
Tra gli ospiti intervenuti nell'arco della serata, Gianluca Grignani che si è esibito sul palco con tre dei suoi brani più noti - tra cui "La mia storia tra le dita" e "La fabbrica di plastica" - e Manuel Agnelli che ha proposto la sua "Profondità degli abissi" (soundtrack del film 'Diabolik') e il successo degli Afterhours "Non è per sempre", accompagnandosi alla voce con il solo e semplice suono dalla sua chitarra. Ad incantare la platea dello Sferisterio anche la voce di Ilaria Pilar Patassini - sua l'apertura di serata con l'emozionante aria di Handel "Lascia ch'io pianga" - e quella della italo islandese Emiliana Torrini, accompagnata dalla sua The Colorist Orchestra.
Il programma del Macerata Opera Festival 2022 ruota tutto intorno al tema del cinema – dagli allestimenti alle proiezioni sul muro ad alcune tematiche musicali – e in attesa del debutto della prima opera allo Sferisterio, Tosca il 22 luglio, la Società Civile dello Sferisterio-Eredi dei Cento Consorti presenta una nuova attività, una rassegna cinematografica dedicata proprio all’eroina di Sardou e poi di Puccini che ha ispirato non pochi lavori per la Settima Arte.
Il Cinema Italia di Macerata ospiterà quindi tre proiezioni di film di diversa epoca, impostazione e stile: mercoledì 29 giugno è in programma Tosca con la regia di Carlo Koch, mercoledì 6 luglio La Tosca con la regia di Luigi Magni e mercoledì 13 luglio Avanti a lui tremava tutta Roma firmato da Carmine Gallone. L’inizio è fissato per le ore 21 con ingresso libero.
«Sin dalla donazione del monumento alla città, avvenuta nel 1985, la Società Civile dello Sferisterio (Eredi dei Cento Consorti) – spiega Luigi Ricci che cura la rassegna “L’opera al cinema” – ha svolto un ruolo di animazione della vita culturale e sostegno di tutte le iniziative legate al glorioso monumento. Lo Sferisterio ha accolto anche proiezioni cinematografiche fra cui molti tioli legati all’opera, dal 1908 agli ultimi decenni del secolo scorso, una storia che è stata oggetto di molti miei studi. Da qui è nato il progetto di proporre al pubblico di oggi alcune versioni filmiche dal dramma di Victorien Sardou, in vista della messa in scena allo Sferisterio dell’opera pucciniana, al Cinema Italia, la più antica sala cinematografica cittadina».
Tre film, tre stili e tre capitoli di storia della ricezione dell’opera di Puccini in tre fasi della storia italiana in cinema ha dapprima guardato al teatro d’opera come spunto per soggetti di sicura persuasività emotiva per poi distaccarsene in caricatura. A mezzo secolo dal più recente film in programma, i classici dell’opera resistono saldamente nel repertorio dei teatri, dove lo spettacolo dal vivo dona loro la linfa vitale, mentre il cinema, nel riflettere sempre più spesso su di sé e sul proprio passato alla ricerca di nuove prospettive, può tornare alla musica e al teatro in cerca di nuovi spunti e soluzioni interpretative.
Il film Tosca con la regia di Carlo Koch (1941) ha per protagonista una diva dell’epoca, Imperio Argentina e la voce, nei passi pucciniani, di Mafalda Favero. Al suo fianco come Cavaradossi un’altra celebrità come Rossano Brazzi, cui presta la voce Ferruccio Tagliavini. Le riprese del film furono abbastanza “avventurose” per il cambio di regista – era previsto Jean Renoir – e anche della prima protagonista, Viviane Romance, entrambi francesi e poco graditi in Italia in quegli anni.
La Tosca con la regia di Luigi Magni è invece un film a colori del 1973 che rilegge in chiave ironica- grottesca e con le musiche originali di Armando Trovajoli, il dramma di Sardou. Davanti alla cinepresa, fuoriclasse del cinema italiano di quegli anni come Monica Vitti, Gigi Proietti, Vittorio Gassman e ancora Umberto Orsini, Aldo Fabrizi.
Avanti a lui tremava tutta Roma firmato da Carmine Gallone (1946) ha invece per protagonista Anna Magnani (con la voce del soprano Elisabetta Sbarbato) e poi Gino Sininberghi e Tito Gobbi. Ambientato nel 1944, prima dell’arrivo delle truppe alleate, quindi negli anni immediatamente precedenti alle riprese, intreccia la messinscena teatrale dell’opera pucciniana con la storia personale del tenore che interpreta Cavaradossi, in vero stato di arresto, salvato da Tosca durante la fucilazione.
L’Università di Macerata si prepara ad eleggere il nuovo rettore per il sessennio 2022-2088 che succederà a Francesco Adornato. Due i candidati: John Francis McCourt, professore di letteratura inglese e direttore del Dipartimento di Studi Umanistici, e Francesca Spigarelli, ordinaria di economia applicata e attuale delegata del rettore alla Terza missione.
Le votazioni si terranno mercoledì 29 giugno dalle 9:30 alle 12:30 al Polo Pantaleoni in via Pescheria Vecchia. Saranno allestiti due seggi: in aula blu per i professori di ruolo, i ricercatori, i componenti del Consiglio degli studenti; in aula verde per il personale tecnico amministrativo e i collaboratori esperti linguistici. Qualora la prima votazione non avesse esito positivo, si procederà con una seconda nel pomeriggio dalle 15 alle 18. Per l’elezione, nelle prime due votazioni è richiesta la maggioranza assoluta degli aventi diritto. In caso contrario, il giorno successivo si andrà al ballottaggio tra gli unici due candidati.
Hanno diritto al voto 203 professori di ruolo, 83 ricercatori, i 19 rappresentanti degli studenti nel Consiglio degli studenti, 285 tra componenti del personale tecnico-amministrativo bibliotecario e collaboratori esperti linguistici. Il voto di questa ultima categoria è conteggiato nella misura del 33%, quindi 94 voti in totale. Ciascun elettore può votare per un solo candidato.
Il rettore è eletto fra i professori ordinari in servizio nelle università italiane, dura in carica sei anni e non può essere rieletto consecutivamente per un secondo mandato. Il candidato che ottiene la maggioranza è proclamato eletto dal decano Luigi Lacchè, viene nominato dal Ministro dell’università e della ricerca ed entra in carica all'inizio del successivo anno accademico, il 1 novembre 2022 in questo caso.
John Francis McCourt, attuale direttore del Dipartimento di Studi Umanistici, è anche presidente dell’International James Joyce Foundation e componente del board dell’International Yeats Summer School. Prima di arrivare a Macerata, ha insegnato all’Università Roma Tre, dove è stato direttore del Centro di ricerca interdipartimentale per gli studi irlandesi e scozzesi, e all’Università di Trieste, dove ha co-fondato nel 1997 la Trieste Joyce School, di cui oggi è presidente. Ha scritto numerosi libri in inglese e in italiano su James Joyce e sulla letteratura irlandese e inglese (qui la nostra video-intervista) .
Francesca Spigarelli dirige il China Center di Unimc, è attualmente delegata del rettore all’autoimprenditorialità e al trasferimento tecnologico, alla politica europea della ricerca e, dal 2021, alla ricerca. Tra gli incarichi attuali si segnalano quelli come referente italiano, su nomina del Ministero dell’Università e della ricerca, presso gruppi di lavoro della Commissione europea nell’ambito della ricerca sui temi delle risorse umane, della mobilità e della partecipazione. Nell'ambito del 7° Programma quadro e di Horizon Europe ha coordinato quattro progetti. I programmi di entrambi i candidati sono disponibili sul sito www.unimc.it/elezionirettore (qui la nostra video-intervista).
Torna, come ogni domenica, la rubrica curata dall’avvocato Oberdan Pantana, “Chiedilo all'avvocato”. Questa settimana, le numerose mail arrivate hanno interessato principalmente la tematica riguardante i rapporti tra i coniugi oltre all’istituto della donazione. Ecco la risposta dell’avvocato Oberdan Pantana, alla domanda posta da una lettrice di Porto Recanati che chiede: “È possibile revocare una donazione della moglie al marito che la tradisce?
A tal proposito risulta utile portare la recente vicenda risolta poi in Cassazione la quale è stata chiamata a pronunciarsi sulla revoca di più donazioni indirette mobiliari ed immobiliari effettuate dalla moglie nei confronti del marito che nel frattempo la tradiva con la propria cognata (la moglie del fratello di lei) mettendo in crisi non solo la coppia ma le intere famiglie coinvolte ed infine anche l’azienda di famiglia della donna tradita nella quale però lavorava tutti i protagonisti della vicenda adulterina.
Nei primi due gradi di giudizio veniva confermata la revoca di tali donazioni fatte in quanto dall’istruttoria erano emersi comportamenti posti in essere dal donatario direttamente nei confronti della donante, che confermavano l’evidenza di un sentimento di disistima ed irrispettosità del marito nei confronti della moglie. Tenuto conto del principio oramai consolidato giurisprudenziale secondo il quale, « l'ingiuria grave richiesta dall'art. 801 c.c. quale presupposto necessario per la revocabilità di una donazione per ingratitudine, pur mutuando dal diritto penale la sua natura di offesa all'onore ed al decoro della persona, si caratterizza per la manifestazione esteriorizzata, ossia resa palese ai terzi, mediante il comportamento del donatario, di un durevole sentimento di disistima delle qualità morali e di irrispettosità della dignità del donante, contrastanti con il senso di riconoscenza che, secondo la coscienza comune, dovrebbero invece improntarne l'atteggiamento, a prescindere, peraltro, dalla legittimità del comportamento del donatario» (Cass. civ., n. 20722/2018).
Di fatti tali comportamenti erano qualificabili, ai fini previsti dall'art. 801 c.c., come una grave ingiuria, trattandosi, in effetti, di "una pluralità di comportamenti strettamente connessi e rivolti verso la persona della domante e tale non poter essere tollerati secondo un sentire ed una valutazione di normalità". In effetti, l'ingiuria grave richiesta dall'art. 801 c.c. quale presupposto necessario per la revocabilità di una donazione per ingratitudine, si caratterizza per la manifestazione esteriorizzata, ossia resa palese ai terzi, mediante il comportamento del donatario, a prescindere, peraltro, dalla legittimità del comportamento del donatario (Cass. n. 22013 del 2016).
Pertanto, in risposta alla domanda della nostra lettrice si può affermare che: “La donazione va incontro alla revocabilità in presenza di una ingiuria grave del marito donatario consistente in un durevole sentimento di disistima delle qualità morali e nell’irrispettosità della dignità della moglie donante se il marito tradisce la consorte addirittura con la cognata con relativa messa in crisi non solo della coppia ma anche delle famiglie coinvolte oltre all'azienda di famiglia” (Cass. Civ., Sez. III, Ordinanza del 20.06.2022, n. 19816). Rimango in attesa come sempre delle vostre richieste via mail, dandovi appuntamento alla prossima settimana.
Perde il controllo dell'auto e finisce fuori strada: conducente soccorso dal 118. L'incidente è avvenuto, poco dopo le 18:45, lungo la strada provinciale potentina, in contrada Pace, a Macerata.
Per cause in corso di accertamento da parte degli agenti della polizia locale, la persona al volante di una Nissan Micra di colore scuro ha perso all'improvviso il controllo del mezzo, all'altezza di una semicurva, terminando la propria corsa contro la siepe di un'abitazione privata.
Una volta scattato l'allarme sono accorsi sul posto i mezzi di soccorso del 118 e dei vigili del fuoco. I sanitari, dopo averne valutato i traumi riportati, hanno trasferito il conducente all'ospedale di Macerata per accertamenti con un codice di media gravità.
Profondo cordoglio a Macerata per la scomparsa di Luigi Iannucci. L'uomo si è spento all'ospedale di Macerata - dove era ricoverato da pochi giorni - nella notte di venerdì, all'età di 70 anni, a seguito di complicazioni polmonari.
Conosciutissimo e stimato in tutta la città per essere stato a lungo direttore della Confindustria provinciale, Iannucci aveva iniziato la sua carriera all'interno della Poltrona Frau di Tolentino dove ha ricoperto il ruolo di manager. Lascia la moglie Sabrina e i tre figli Francesco, Alessandro e Leonardo.
I funerali si sono svolti oggi, alle 16:30, nella Chiesa del Sacro Cuore. La redazione di Picchio News si stringe attorno al dolore della famiglia Iannucci per la perdita subita.
Sulle emozionanti e potenti voci dei DakhaBrakha di Kiev, si è aperta la semifinale della XXXIII edizione di Musicultura allo Sferisterio di Macerata, a piena capienza e sold out.
I musicisti ucraini applauditissimi testimoni non solo di un popolo invaso, ma anche straordinari esecutori di quel mix che rielabora attualizzando le canzoni popolari e le accompagna con strumenti tradizionali indiani, arabi, africani e russi, hanno offerto una intensa performance artistica con i brani “Plyve Choven” e “Vesna”.
“Un omaggio all’Ucraina che oltretutto detiene il primato per il maggior numero di canzoni popolari al mondo: circa 200.000. Al secondo posto, c’è l’Italia", ha detto Enrico Ruggeri, perfetto padrone di casa insieme alla splendida Veronica Maya. La coppia ha quindi presentato le esibizioni degli otto vincitori di Musicultura 2022, in lizza per l’ambito titolo di Vincitore assoluto del Festival.
La serata - trasmessa in diretta su Rai Radio1 e con il supporto di Rai 2, Rainews24, Tgr, Rai Italia, Rai Canone e Rai Play Sound - ha visto volare nella finalissima di questa sera (grazie ai voti del pubblico) quattro artisti: Emit (Lodi), TheMorbelli (Alessandria), Yosh Whale (Salerno) e Malvax (Modena) che hanno avuto la meglio su Cassandra Raffaele (Vittoria, RG), Isotta (Siena), Martina Vinci (Genova) e Valeria Sturba (Bologna).
Angelo Branduardi, ospite della serata, ha incantato il pubblico con le sue 'Confessioni di malandrino', 'Il dono del cervo' ed ha concluso la sua esibizione in un tripudio di applausi con il brano 'Alla fiera dell’est', cantando la famosa strofa in lingua ucraina.
“La musica è terapeutica, sconfigge molte paure, ma purtroppo non sconfigge la realtà della violenza”, ha aggiunto il 'menestrello' della musica italiana. “È l’unica attività umana che mette d’accordo il diavolo e l’acqua santa, è fatta di corpo con la potenza del movimento, della danza e della visione di uno sguardo al di là della porta chiusa.”
Sul palco anche Ditonellapiaga, che ha cantato 'Per un’ora d’amore' dei Mattia Bazar del 1975 e l’ultimo successo presentato a Sanremo, in duetto con Donatella Rettore, 'Chimica'. Successivamente, il timbro unico di Piero Pelù e la straordinaria chitarra di Ghigo Renzulli dei Litfiba hanno letteralmente infiammato il pubblico dello Sferisterio con “Vivere il mio tempo”.
“Siamo in uno dei luoghi più belli del Mediterraneo, ma la prossima canzone la dedico a tutti quelli che vivono in Ucraina, Kabul, Gaza e nel Sudan del Sud”, ha detto Piero Pelù prima di intonare 'Lulù e Marlene', proseguendo poi con l’adrenalinica 'Lo spettacolo' e concludendo tra le ovazioni con "El diablo", definendola per l'occasione "un rito profano con cui potremo purificarci". I Litfiba, inoltre, sono stati insigniti dell’onorificenza per alti meriti artistici dalle Università di Macerata e Camerino (partner culturali di Musicultura): un riconoscimento che nel corso degli anni al Festival è stato conferito a tanti grandi artisti come Donovan, Franco Battiato, Jethro Tull, Lucio Dalla, Gianna Nannini.
Spazio sul palco anche per Violons Barbares: i tre formidabili musicisti Fabien Guyot, Dimitar Gougov e Dandarvaanchig Enkhjargal, provenienti da Francia, Bulgaria e Mongolia, che hanno testimoniato come culture di popoli diversi e lontani possano unirsi tra loro e creare qualcosa di nuovo. Accompagnati dai loro strumenti tradizionali, hanno offerto 'Wolf’s cry', 'Buuven Duu' (una ninna nanna mongola) e concluso l’esibizione con 'Gypsy wedding', trascinando il pubblico in una danza catartica.
A chiudere la serata, una grande performance di Enrico Ruggeri accompagnato dalla sua band sui brani 'La rivoluzione' e 'Non sparate sul cantante'. Consegnati agli artisti del Concorso i Premi: al miglior testo che è andato alla band di Salerno Yosh Whale con il brano 'Inutile' e il prestigioso Afi a Isotta di Siena con la canzone 'Palla avvelenata'.
Questa sera finalissima della rassegna: i quattro vincitori finalisti Emit, TheMorbelli, Yosh Whale e Malvax si sfideranno per l’ambito titolo di Vincitore assoluto del Festival e per il Premio Banca Macerata da 20 mila euro.
Gli ospiti attesi: Manuel Agnelli, Gianluca Grignani, Ilaria Pilar Patassini ed Emiliana Torrini & The Colorist Orchestra (unica apparizione in Italia dell’artista islandese).
Ci siamo, dopo oltre un mese di partite il Torneo Velox sta per incoronare i nuovi campioni. Domani sera e lunedì lo Stadio della Vittoria di Macerata ospiterà le finali 2022 nelle due categorie-competizioni come sempre allestite dalla Maceratese: Allievi e Giovanissimi.
Si comincerà con i più piccoli d’età, domenica - alle 21 - saranno Civitanovese e Corridonia a contendersi il trofeo della 33° edizione per Giovanissimi. Lunedì allo stesso orario invece verrà messo in palio il 44° Velox Allievi e l’ultimo atto sarà tra Vigor Senigallia e Civitanovese.
Dunque Civitanovese grande protagonista, capace di giungere fino in fondo in entrambe le rassegne. Con i più grandi lo ha fatto in modo autoritario, schiacciando 4-1 la Biagio Nazaro. Un passivo forse eccessivo per gli sconfitti che sono stati a lungo sull’1-1. L’altra sfida ha visto la Vigor Senigallia avere la meglio 3-2 sul Moie Vallesina.
Tra i Giovanissimi curiosamente c’erano solo compagini del maceratese e tutte le gare sono terminate col medesimo risultato di 3-2. Incontri equilibrati ed aperti fino all’ultimo. La Civitanovese ha eliminato la Settempeda, mentre l’Academy Civitanovese non è riuscita ad arrivare al derby con i cugini, battuta dal Corridonia.
Al termine delle finali avrà luogo la premiazione che lunedì, per gli Allievi, sarà impreziosita da Massimo Ganci, ex attaccante di serie A con la Reggina e soprattutto con più maglie nella serie cadetta. Quest’anno non ci saranno le gare di consolazione per il terzo posto, club e allenatori verranno comunque premiati condividendo ex aequo il gradino più basso del podio.
L’Accademia di Belle Arti di Macerata è lieta di annunciare l’apertura della mostra "Sulle orme di Tulli". Omaggio alla Pittura di Wladimiro Tulli per il centenario della nascita avvenuta il 4 settembre del 1922. L’inaugurazione è programmata per mercoledì 29 giugno 2022 alle ore 17.00 presso gli spazi della GABA.MC – Galleria dell’Accademia di Belle Arti di Macerata.
Contestualmente saranno assegnati 4 premi in denaro di 500,00 € ciascuno, messi a disposizione dal Rotary Club Macerata “Matteo Ricci” che andranno a studentesse e/o studenti, uno per ogni scuola di appartenenza Pittura, Scultura, Decorazione e Grafica d’Arte. Infatti, la mostra è strettamente legata all’iniziativa MAC VISUAL ART, ovvero il Bando di concorso indirizzato alle studentesse e studenti del Dipartimento di Arti Visive regolarmente iscritti alle Scuole di
Pittura, Scultura, Decorazione, Grafica d’Arte dell'Accademia di Belle Arti di Macerata, promosso e organizzato dal Rotary Club Macerata “Matteo Ricci” e l’Accademia di Belle Arti di Macerata, con il patrocinio del Comune di Macerata che, emesso lo scorso marzo, ha visto una nutrita partecipazione degli allievi dell’Accademia. Si è trattato di un bando importante, un’occasione unica per mettere alla prova e in connessione gli studenti dell’Accademia al mondo dell’arte nei suoi molteplici linguaggi visivi, orientati all’espressione della cultura artistica, anche e soprattutto in relazione all’opera del pittore maceratese Wladimiro Tulli. Un momento formativo rilevante e vitale teso alla conoscenza della personalità eclettica del pittore, la cui attività e vocazione artistica si è espressa attraverso la ricerca di molteplici linguaggi compositivi.
Dopo una prima preselezione realizzata dai docenti dell’Accademia (dai coordinatori di scuola e componenti delle discipline caratterizzanti e specifiche del corso), le opere individuate sono state valutate da una Giuria di qualità composta dall’Avv. Laura Ricci, Presidente del Rotary Club Matteo Ricci di Macerata in veste di Presidente Onorario, dalla Prof.ssa Rossella Ghezzi, Direttrice dell’Accademia di belle Arti di Macerata, in veste di Vice Presidente della giuria, dal Dr. Gianni Giuli, Past President Rotary Macerata “Matteo Ricci”; dal Prof. Paolo Gobbi, docente e Coordinatore di Dipartimento Arti Visive ABAMC; dall’ Avv. Barbara Antolini, membro del direttivo Rotary Club Macerata “Matteo Ricci” e infine, dal Dott. Piero Tulli, in rappresentanza della famiglia Tulli.
Questo concorso giunge oggi al suo primo traguardo con la mostra Sulle orme di Tulli che vede 20 opere delle studentesse e studenti prendere corpo nell’esposizione che si richiama alla poetica del maestro. Nella serata inaugurale, alla presenza di Carla Tulli figlia dell’artista, saranno attribuiti 4 premi, uno per ogni Scuola (Pittura, Scultura, Decorazione, Grafica d’Arte), dell’importo di euro 500,00 (cinquecento/00) ciascuno. La Giuria inoltre si riserverà la possibilità di segnalare i progetti meritevoli degni di menzione.
È prevista, infine, la realizzazione di un catalogo della mostra che sarà presentato nel mese di settembre 2022. La mostra chiuderà il 4 settembre 2022, ovvero in concomitanza con il centenario della nascita di Wladimiro Tulli. La mostra è aperta dal 29 giugno al 4 settembre 2022, dal martedì al sabato dalle 18.00 alle 22.00.
La CBF Balducci HR Macerata ha tesserato Akuabata Okenwa per la prossima stagione in vivo Serie A1. Opposta statunitense classe 1998, giocherà per il secondo anno consecutivo in Italia, dopo l’esperienza alla Sigel Marsala la scorsa stagione.
“Quando ho incontrato la CBF Balducci da avversaria, sono rimasta davvero colpita dalla determinazione e concentrazione mostrata dalle giocatrici - spiega Akuabata Okenwa - La società ha mostrato sempre grande organizzazione e forza e coach Paniconi è molto conosciuto per il suo lavoro al fine di mettere le giocatrici nelle condizioni di esprimersi al meglio e per la sua cura dei dettagli. Ci aspetta un anno pieno di sfide ma la squadra che è stata formata e la guida della società e dello staff mi fanno sentire molto positiva ed emozionata per questo primo anno in A1.”
Nell’ambito de “i Colloqui eum” organizzati delle edizioni dell’Università di Macerata, martedì 28 giugno alle 17 sarà presentato il libro “Migranti di ieri e di oggi. Movimenti di popolazione tra le due sponde dell’Adriatico in età moderna e contemporanea” a cura di Emanuela Costantini e Paolo Raspadori. Con i curatori dialogheranno il presidente della casa editrice Luca De Benedictis insieme agli allievi della Scuola di Studi Superiori “Giacomo Leopardi” Lorenzo Bertolone e Letizia Conte. Sarà possibile seguire l’incontro sui canali YouTube e Facebook dell’Università di Macerata. Per informazioni: eum.unimc.it.
Un tema molto dibattuto e studiato negli ultimi anni come quello delle migrazioni viene affrontato relativamente allo spazio adriatico. Questo bacino è una barriera o una zona di interscambi profondi di culture, pratiche e saperi? Nei saggi che compongono il volume, l’accento è stato posto sui protagonisti delle migrazioni, sulle dinamiche che hanno accompagnato il loro spostamento e sui luoghi di partenza e di arrivo.
L’Adriatico fa da sfondo e il riconfigurarsi continuo dell’assetto politico degli Stati sulle sue rive è chiave di lettura essenziale per comprendere i flussi di esseri umani. Il profilo culturale e politico dell’area ha condizionato sempre la migrazione: in età moderna per la presenza della Repubblica di Venezia e dell’Impero ottomano; in età risorgimentale per congiungere due penisole interessate da processi di costruzione degli Stati nazionali; durante la Guerra Fredda perché segnava il limite tra sfera di influenza occidentale, sfera dei non allineati e blocco orientale; negli ultimi trent’anni come rotta privilegiata dalle comunità dei Balcani occidentali per il passaggio verso l’Unione Europea.
Emanuela Costantini e Paolo Raspadori sono ricercatori in Storia contemporanea dell’Università di Perugia. La prima ha incentrato i suoi temi di ricerca sui processi di costruzione dello Stato nazionale nell’area balcanica; il secondo si occupa da anni di storia del lavoro e dell’impresa industriale in Italia. Il libro propone contibuti di Ada Alvaro, Riccardo Caimmi, Tullia Catalan, Emanuela Costantini, Fabio Fatichenti, Markenc Lorenci, Gabriele Morettini, Marco Moroni, Paolo Raspadori, Filippo Maria Troiani, Antonio Violante, Alessandro Vitale. Il volume è accessibile gratuitamente online nel sito eum.unimc.it.
Domenica 26 giugno alle ore 18:00 al centro commerciale Val di Chienti presso l’anfiteatro esterno dalle ore 18.00 si terrà un’interessante esibizione organizzata da Opes Cinofilia che vedrà protagonisti i nostri amici cani. L’esibizione si strutturerà su quattro specialità. La prima sarà il soccorso nautico sportivo – attività in cui i cani assumono il ruolo di veri e propri ausiliari dei soccorritori o dei bagnini.
La seconda specialità saranno i cani da assistenza i service dog ricoprono un ruolo molto importante e molto ampio: spesso si pensa solo al cane per ciechi ma invece sono molteplici le funzioni e competenze che un cane può assumere in questa categoria; si pensi ai cani da assistenza per persone con disabilità motoria, cani da supporto per persone con ritardi cognitivi, cani per persone affette da narcolessia e cani da allerta epilessia.
Seguirà come terza Hoopers – uno sport cinofilo adatto a tutti i cani dove viene prestata particolare attenzione al benessere dell’animale e al lavoro di team basato sulla collaborazione e sull’ascolto.
Infine, come quarta specialità avremo Rally O’ – al binomio uomo cane viene chiesto di affrontare uno specifico percorso costituito da varie tappe e varie difficoltà. Un appuntamento quindi quello di domenica 26 giugno, divertente, interessante e rivolto a un pubblico trasversale che saprà sicuramente affascinare e sorprendere.
Tutto pronto – o quasi – per il rush finale di queste elezioni Comunali 2022 nella Provincia di Macerata. Appurato il calo di affluenza alle urne rispetto alla tornata del 2017, il caos nei seggi imputato alla concomitanza con il voto per il Referendum Giustizia e la conclamata sfiducia da parte dei cittadini nei confronti di istituzioni e figure politiche, l’attenzione ora è tutta riversata sul ballottaggio dei Comuni di Corridonia, Civitanova Marche e Tolentino.
Un’altra domenica di votazioni quella del 26 giugno, divisa fra dovere civico e voglia di svago estivo: visti i precedenti, tutto lascia presupporre un’ulteriore incremento degli astenuti, a fronte dei pochi ma decisi simpatizzanti di una certa fazione politica o di quell’altra. Perché, alla fine, la competizione – seppur sul piano locale – sarà ancora una volta fra Centrodestra e Centrosinistra.
Il primo, forte sul piano nazionale della cavalcata estremista di Giorgia Meloni (leader FdI), abbastanza da deviare l’attenzione rispetto la caduta libera di Matteo Salvini (Lega) e le timide incursioni di Silvio Berlusconi (FI). Il secondo, fermo sulle posizione moderate di Enrico Letta – che con il suo PD ha registrato un consolidamento generale dei consensi grazie anche ai risultati finora ottenuti con le Comunali -, ma ancora più indeciso sulle alleanze da stringere in vista delle Politiche 2023. Soprattutto, dopo l’addio ai 5 stelle da parte di Luigi di Maio.
Un’analisi questa che, indubbiamente, avrà il suo peso a Civitanova nel confronto finale tra Fabrizio Ciarapica (FI) e Mirella Paglialunga (PD). Il sindaco uscente ha sicuramente convinto di più il proprio elettorato rispetto a 5 anni fa, ma non abbastanza da evitare un altro ballottaggio (leggi qui). Fatto interessante, se si considera una candidata Paglialunga che molti hanno definito “a digiuno di politica”: ma, a quanto pare, persuasiva nei suoi argomenti quel tanto che basta per provare a rovinare la festa a Ciarapica e soci (leggi qui). Va da sé che a giocare un ruolo decisivo saranno anche le possibili alleanze processate in queste ultime due settimane (da una parte piuttosto che dall’altra) con i candidati flop della prima tornata (leggi qui).
Fari puntati anche su Tolentino, dove i cittadini sono chiamati a scegliere fra Silvia Luconi (“Tolentino nel Cuore”, coalizione centrodestra) e Mauro Sclavi (Polo Civico). La favorita ed ex braccio destro di Giuseppe Pezzanesi (sindaco uscente) ha puntato per tutto il corso della propria campagna elettorale su argomenti come “ricostruzione e rilancio” della città. Di fatto, raccoglie un’eredità che – a detta di molti – rischia di far passare in secondo piano le urgenze del centro storico rispetto a quelle della periferia più industriale, sulla quale convergeranno buonissima parte dei fondi Sisma e del Pnrr. Dall’altro lato, ci sarà uno Sclavi che con ogni probabilità potrà godere dell’appoggio di Massimo D’Este e soci (oltre che dei suoi, già sbilanciati a destra), e per il quale il futuro di Tolentino dipende in primis dalla partecipazione attiva dei suoi abitanti (leggi qui).
In ultimo, saranno le coalizioni di Centrodestra e Centrosinistra – guidate rispettivamente da Giuliana Giampaoli e Manuele Pierantoni – a contendersi la prima poltrona di Corridonia. Sicuramente, la leader di “Cambiamo Corridonia” potrà contare sul pacchetto di voti che il cognato-deluso Sandro Scipioni vorrà cedergli, qualora fosse scemato nel frattempo il potere persuasivo degli argomenti elettorali (concentrati su comunicazione, marketing e brandizzazione della città). Sull’altro fronte, non sarà semplice per Pierantoni farsi carico ulteriormente delle aspettative dei gruppi consiliari di maggioranza che nei mesi passati ne avevano promosso la canidatura (leggi qui). Sicuramente, i voti di questo ballottaggio restituiranno una volta per tutte anche il 'feedback' popolare nei confronti dell’ultima amministrazione Cartechini: e quindi, anche la sincera volontà di dare o meno continuità a tutta una serie di progetti e investimenti messi (per il momento) sotto naftalina.
Un riconoscimento per omaggiare simbolicamente Musicultura e ringraziare la professionalità dei due conduttori delle serate conclusive di Musicultura 2022, Enrico Ruggeri e Veronica Maya. Confartigianato Imprese Macerata-Ascoli Piceno-Fermo è quest’anno partner del festival e ha voluto dimostrare la sua vicinanza alla rassegna, donando Ruggeri e Maya con due creazioni di artigianato artistico.
Si tratta di un piatto in fine porcellana, unico ed esclusivo, realizzato dall’artista Mirella Vesprini di “Ceramilia”, laboratorio artigianale di Sant’Elpidio a Mare. L’opera è stata consegnata ad Enrico Ruggeri e a Veronica Maya da Enzo Mengoni, Presidente territoriale Confartigianato Imprese Macerata-Ascoli Piceno-Fermo, alla presenza dell’autrice.
Come ha spiegato Mengoni, dietro al riconoscimento “c’è la volontà di valorizzare il talento, sotto ogni forma. Enrico Ruggeri e Veronica Maya sono due grandi professionisti, che vogliamo ringraziare per essere parte di questa prestigiosa rassegna, che porta alla ribalta nazionale anche il nostro territorio. Confartigianato condivide con Musicultura la ricerca dell’eccellenza sotto ogni forma. Il saper fare dei nostri artigiani e le qualità artistiche di cantanti e musicisti hanno del resto una corda comune: quella della passione nel realizzare qualcosa di bello. Un grazie, inoltre, a Mirella Vesprini, che ha preparato le due splendide creazioni”.
Aurora Poli si appresta a vivere la sua prima stagione in vivo Serie A1 con la maglia della CBF Balducci HR Macerata. Per la centrale classe 1999, originaria di Piombino l’occasione di vivere da vicino l’ambiente maceratese, dopo le ultime tre stagioni in A2, due nelle file della Geovillage Hermaea Olbia e l’ultima iniziata con l’Assitec Volleyball Sant’Elia e conclusa nella Rizzotti Design Pallavolo Sicilia Catania.
“Ritengo che per me sia una straordinaria opportunità di crescita - spiega Aurora Poli - Ho sempre sentito parlare molto bene della società di Macerata e anche quando l’ho incontrata da avversaria lo scorso anno ho avuto la sensazione di un ambiente dove si possa lavorare con serenità e grande entusiasmo. Quindi quando mi hanno contattata non ci ho pensato due volte. Non vedo l’ora di iniziare questa nuova avventura.”
L’Università di Macerata ha approvato il bilancio di esercizio 2021, che dal 2015 sostituisce il bilancio consuntivo. I risultati chiudono i sei anni del rettorato di Francesco Adornato, confermando l’ottimo stato di salute dell’Ateneo.
Nell’insieme emerge un quadro economico-finanziario in persistente equilibrio, che dovrà essere monitorato e consolidato nel futuro, soprattutto in considerazione dell’impatto dell’emergenza sanitaria Covid-19, del conseguente aumento generalizzato dei prezzi e dall’incertezza del contesto attuale accentuata dal conflitto russo-ucraino.
“Fondamentali – sottolinea il rettore Francesco Adornato - saranno le scelte politiche che si adotteranno per far sì che l’Ateneo mantenga le posizioni conquistate negli anni nel panorama universitario nazionale in termini di didattica, ricerca, terza missione, al fine di assicurarsi il massimo finanziamento ministeriale e un crescente flusso di risorse proprie”.
“Da anni – aggiunge il Direttore Generale MauroGiustozzi – l’Ateneo adotta un atteggiamento molto attento e rigoroso che ha permesso di consolidare la solidità economico finanziaria di Unimc e disporre di risorse da destinare agli investimenti infrastrutturali oltre a riserve per affrontare in sicurezza le sfide future. Ma niente deve essere dato per scontato e occorre rafforzare ulteriormente l’impegno”.
Continuano a crescere i proventi derivanti da ricerche con trasferimento tecnologico o con finanziamenti competitivi: 2 milioni di euro solo nell’ultimo adi euro per la riparazione di cinque edifici inagibili a causa del sisma del 2016; 20 milioni dall’accordo di programma del Ministero dell’università e della ricerca a seguito sempre del sisma del centro Italia; 2 milioni di euro dalla Cina per il recupero di Villa Lauri; quasi 5 milioni per un nuovo collegio in viale Indipendenza; 11,6 milioni da finanziamenti regionali Por-Fesr e fondi per l’edilizia universitaria; quasi 14 milioni per il progetto “Dipartimenti di eccellenza”.
A questi si aggiunge il cofinanziamento di oltre 10,5 milioni di euro richiesto dall’Ateneo al Mur interventi di ammodernamento strutturale e tecnologico. Nel complesso quasi 60 milioni di investimenti che cambieranno profondamente tra qualche anno la dotazione infrastrutturale dell’Ateneo.
Particolare attenzione andrà posta per quanto riguarda la performance dell’Ateneo rispetto ai criteri con cui viene assegnato il Fondo di finanziamento ordinario, una delle principali fonti di entrata per le università italiane. La cosiddetta quota premiale, assegnata per il 60% in base a parametri quali la Valutazione della qualità della ricerca condotta ogni cinque anni dall’Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario e della ricerca, Anvur, ha ormai raggiunto quasi un terzo dell’intera assegnazione. In conclusione il bilancio unico dà prova dell’esistenza di premesse e presupposti ottimi per il lavoro futuro che attende Unimc nei prossimi anni che si preannunciano, come il presente d’altronde, ricchi di incertezze e di nuove sfide.
“Fra le azioni di breve termine è di indubbia necessità l’emanazione di un’ordinanza sindacale che limiti i consumi superflui di acqua, perlomeno durante il periodo estivo, introducendo divieti all’utilizzo di acqua potabile quali: limitare alle ore notturne l’innaffiamento di orti e vietare quello dei giardini, il lavaggio di automezzi e ogni altro utilizzo che si può posticipare nel tempo o sostituire con risorsa idrica meno pregiata (acqua già utilizzata per altri usi)”. Così il presidente della Provincia, Sandro Parcaroli, interviene in merito alla questione siccità che sta interessando anche il Maceratese.
“L’aspetto importante è che tutti, nel loro piccolo, facciano la loro parte, spiega Parcaroli. Un piccolo disagio per i singoli a fronte di un grande vantaggio per tutti. L’ordinanza dovrebbe coprire il periodo attuale fino ad almeno la metà di ottobre e ne dovrebbe essere garantita l’efficacia introducendo controlli della Polizia Locale e sanzioni da comminare in caso di trasgressioni accertate”.
“Si segnala, inoltre, la necessità di adottare comportamenti virtuosi da parte degli utenti, volti a non sprecare acqua, allo stesso modo in cui non si spreca energia elettrica o benzina. In tal senso è importante che i cittadini controllino l’efficienza del funzionamento del sistema idrico e, periodicamente, la presenza di eventuali perdite occulte verificando che il contatore non giri quando tutti i rubinetti di casa sono chiusi”.
“I gestori attiveranno campagne informative per la cittadinanza con l’obiettivo di sensibilizzarla all’adozione di tali comportamenti. Prosegue, da parte dei gestori, la ricerca di perdite o di tratti di rete che potrebbero presentare problemi nel breve termine. A tale scopo l’installazione dei contatori in molte utenze che ne sono ancora sprovviste contribuisce a segnalare tempestivamente consumi anomali (dovuti a perdite o a utilizzi non opportuni in questo periodo)”.
Il presidente della Provincia ribadisce, inoltre, che “contrariamente ad altre zone d’Italia, l’attuale stato del sistema idrico del maceratese non è di emergenza, ma da sottoporre ad attento monitoraggio e a comportamenti consapevoli e corretti da parte della cittadinanza. A fronte di questo complesso quadro in evoluzione, a seguito del monitoraggio periodico della situazione, sarà possibile attivare tempestivamente fonti di approvvigionamento ulteriori rispetto a quelle attualmente utilizzate, quali ad esempio il pozzo di Crevalcore a Cingoli e l’aumento temporaneo (se in emergenza) della captazione dell’Acquedotto del Nera”.
Nel frattempo proprio nel capoluogo Il vice sindaco Francesca D’Alessandro ha firmato un’ordinanza per la salvaguardia della risorsa idrica sul territorio comunale a seguito della specifica richiesta pervenuta da Apm e rilevato il permanere di una situazione di scarsa piovosità e di temperature superiori alla media stagionale che hanno determinato un abbassamento significativo dei livelli delle falde acquifere di approvvigionamento tale da comportare ripercussioni negative sulla capacità di soddisfacimento dei fabbisogni idrici della popolazione.
Da oggi e fino al 15 ottobre, sarà quindi vietato il prelievo e il consumo di acqua in distribuzione dal pubblico acquedotto per l’irrigazione agricola e dei giardini, per il lavaggio di automezzi, per il riempimento di piscine non a uso pubblico oltre a ogni altro utilizzo non indispensabile e ingiustificato diverso da quello alimentare. È limitato inoltre alle ore notturne l’innaffiamento di orti. “Si invita quindi la cittadinanza a un uso razionale e corretto dell’acqua per evitare inutili sprechi e si chiede la massima collaborazione. Ai trasgressori sarà applicata una sanzione amministrativa dai 25 ai 500 euro”.
Tamponamento a catena: coinvolte tre auto e un furgone, il traffico va in tilt per 30 minuti. È quanto avvenuto lungo la strada provinciale 34, all'altezza del ponte di Piediripa, in direzione Corridonia.
L'incidente è avvenuto poco prima delle 12. Fortunatamente non si sono registrati feriti, ma solo tanta paura per i conducenti coinvolti. Inevitabili i rallentamenti al traffico, che hanno interessato entrambe le direzioni di marcia. Spetta alla Polizia Locale ricostruire l'esatta dinamica di quanto avvenuto.