Ci hanno messo pochissimo le marciatrici del Cus Macerata per ribadire anche nel 2023 il loro altissimo valore nazionale. A Frosinone le ragazze allenate da Diego Cacchiarelli hanno fatto l’exploit, vincendo quella che era la seconda prova del Campionato italiano di Società femminile. Meglio di tutte, davanti all’ASD San Pietro Clarenza di Catania e all’Atletica Brescia 1950.
Autrici dell’impresa al Trofeo “Annarita Sidoti” sono state Giulia Miconi e Anastasia Giulioni, con quest’ultima che ha pure conquistato il bronzo individuale nella gara sui 20km valevole per il campionato italiano Under23 femminile. La trasferta frusinate ha riservato ulteriori soddisfazioni alla polisportiva di via Valerio.
Il Cus Macerata si è presentato alla partenza della gara Allieve (10 km Under18) con il nuovo duo composto da Elisa Marini e Sofia Tomassoni. Ebbene la prima, reduce dal bronzo indoor del mese scorso, ha pennellato una gara super e si è piazzata seconda.
Con argento e l’ennesimo risultato di spicco che ha dato alla Marini la meritata convocazione al raduno della nazionale di atletica leggera Under20 che si svolgerà a Tirrenia ad aprile. La Tomassoni, più giovane, ha concluso invece con un buon 7° posto registrando il suo nuovo miglior riferimento cronometrico in 55’26.
A completare l’opera i maschietti. Gian Marco Rossetti ha concluso al 13° posto la gara Juniores (ed anche per lui nuovo personal best su strada), mentre Alessandro Tanoni si è classificato sesto negli Under23, al rientro dopo essere stato colpito più volte, e quindi un po’ debilitato, dal covid.
Can Yaman sarà a Macerata sabato 25 marzo per un incontro con gli studenti delle scuole della città. Dal gennaio 2023, infatti, l’attore ha dato vita al progetto Can Yaman – Break the wall tour, organizzato dall’associazione “Can Yaman for Children”, che si rivolge ai giovani e agli adolescenti.
L’incontro a Macerata, dedicato alle studentesse e agli studenti e organizzato in collaborazione con la dirigente, è previsto per sabato 25 marzo, alle ore 11:30, presso l’auditorium dell’ITE “Gentili”; sarà presente, oltre a Can Yaman, il professore Francesco Pisani, primario di Neuropsichiatria infantile al Policlinico Umberto I di Roma.
A seguito degli effetti della pandemia, l’assenza di confronto, unita al conseguente sviluppo di una dipendenza tecnologica, hanno generato dinamiche di alienazione e isolamento del tutto nocive le cui prime vittime sono state proprio i giovani. Per ottenere risultati concreti, l’Associazione “Can Yaman for Children” ha ricevuto il patrocinio dell’Istituto di Neuropsichiatria Infantile di Roma, centro di eccellenza internazionale, fondato dal professor Giovanni Bollea negli anni '70.
La struttura ospedaliera necessita di un aiuto concreto che la renda più ospitale e adeguata ad accogliere e aiutare i ragazzi nel loro processo di crescita e superamento delle difficoltà. Per questo l’Associazione ha deciso di devolvere all’Istituto di Neuropsichiatria Infantile i fondi raccolti durante il tour. Can Yaman il 9 marzo scorso ha inaugurato il progetto facendo visita alla sede di Neuropsichiatria Infantile del Policlinico Umberto I di Roma.
Successivamente sono stati organizzati incontri tra giovani, personale medico e esperti del settore che permettono di approfondire le vere necessità degli adolescenti e la natura intrinseca dei loro problemi. L’obiettivo è aiutarli ad affrontare e superare con leggerezza, intelligenza e consapevolezza le difficoltà del vivere quotidiano.
Obiettivo del tour è di “Abbattere il muro” del silenzio e della solitudine dietro il quale si sono nascosti per fuggire al loro disagio. Un mondo diverso e più inclusivo è possibile, e il loro futuro si costruisce con l’incontro e lo scambio, mai con l’isolamento. Questo è il messaggio reale e concreto che Can Yaman vuole portare con Break the wall tour.
Inoltre, mentre l’associazione stava lavorando al tour, la Turchia, terra d’origine di Can Yaman, è stata sconvolta dal terremoto più devastante di tutta la sua storia. Can Yaman for Children ha deciso di devolvere parte dei fondi raccolti a favore di quelle organizzazioni che in Turchia si impegnano ad aiutare psicologicamente i parenti delle vittime del sisma.
Modifica temporanea alla circolazione stradale in via Crescimbeni per consentire alla ditta Dinamica Spurghi di effettuare lavori di svuotamento e pulizia fogna privata
L’ordinanza, emessa dalla Polizia locale, prevede per venerdì 24 marzo, dalle 9 alle 17: via Crescimbeni (tratto compreso tra via XX Settembre e via Lauri): divieto di transito, eccetto residenti per accesso aree private fino a vicolo del Ponte; direzione obbligatoria a sinistra, eccetto residenti con accesso aree private fino a vcicolo del Ponte;
via Crescimbeni (tratto compreso tra piazza Vittorio Veneto e via XX Settembre): senso unico alternato con moviere, (uscita verso piazza Vittorio Veneto); via XX Settembre (tratto compreso tra via Crescimbeni e via Domenico Ricci): senso unico alternato con moviere; via Domenico Ricci: direzione obbligatoria a sinistra per i veicoli provenienti da via XX Settembre e direzione obbligatoria a sinistra verso via Padre Matteo Ricci; via Santa Maria Porta / piazza Vittorio Veneto: direzione obbligatoria a sinistra verso via Padre Matteo Ricci “uscita centro storico”.
Il 24, 25 e 26 marzo AIL celebra la 30° edizione delle uova di Pasqua, per ricordare che l’impegno per i pazienti ematologici e per le famiglie non invecchia mai. Nella tre giorni del fine settimana i volontari dell’associazione italiana contro le leucemie-linfomi e mieloma, sezione di Ancona e Macerata, saranno presenti in oltre novantuno piazze delle due province, pronti a distribuire sul territorio le speciali uova di Pasqua AIL.
“Dentro ogni nostro Uovo di Pasqua c’è il sostegno alla ricerca, il supporto ai reparti di ematologia degli Ospedali Riuniti di Ancona e Civitanova Marche, l’assistenza e l’accoglienza ai pazienti che afferiscono presso queste strutture. Ecco perche ogni nostro uovo è speciale - spiegano gli organizzatori - Con un contributo minimo di 12 euro potrai fare qualcosa di grande contro leucemie, linfomi e mieloma”.
Nel 1994 i volontari scendono in piazza per la prima volta, lo stesso anno in cui viene scoperta la causa scatenante della Leucemia Acuta Promielocitica, un tumore che grazie alla ricerca oggi si cura senza chemioterapia con una sopravvivenza superiore al 90%. Da allora la storia della ricerca in ematologia e la storia di AIL scorrono in maniera parallela, permettendo di raggiungere importanti traguardi sul fronte delle terapie ma anche del miglioramento della qualità di vita di malati e famiglie.
Ancora oggi però tanti i pazienti aspettano una cura definitiva e per questo è importante continuare a camminare insieme, per rendere i tumori del sangue sempre più curabili. Per cerare piazza più vicina coi banchetti delle uova pasquali Ail, consultare il sito su www.ailanconamacerata.org
Oggi, presso la Sala Cesanelli dell’Arena Sferisterio di Macerata, Andrea Bocelli Foundation e Comune di Macerata hanno presentato il nuovo "ABF Hub Educativo", progetto che prevede non solo la costruzione di una nuova struttura per la scuola dell’infanzia, ma anche un importante intervento di riqualificazione urbana sul polo già esistente con l’obiettivo che il complesso scolastico di Sforzacosta apra le sue porte al quartiere e diventi un centro di incontro, creativo e culturale, per l’intera comunità.
L’incontro di presentazione, condotto da Paolo Notari, giornalista d inviato Rai, ha visto la partecipazioni del direttore generale della Fondazione Bocelli Laura Biancalani e il sindaco di Macerata Sandro Parcaroli, con gli assessori all’istruzione Katiuscia Cassetta e ai Lavori Pubblici Andrea Marchiori, Silvia Gualdani vice direttore Abf, Serafino Carli responsabile pedagogico progetti educativi Abf, Paolo Bianchi responsabile progetti di costruzione Abf ed il dirigente comunale servizi tecnici Tristano Luchetti.
Presente Alberto Bottero di BDRBureau, studio vincitore del concorso di idee a chiamata indetto dalla Fondazione Bocelli nel secondo semestre 2022 per la realizzazione dell’Hub Educativo e aperto agli studi di architettura con talenti under 35. Un progetto nel progetto che ha portato al confronto e all’incontro con tre realtà del territorio italiano fatto di team giovani, innovativi, di talento.
I tre lavori progettuali presentati sono stati oggetto di una attenta valutazione della commissione multidisciplinare della Fondazione che si è focalizzata, oltre che sul piano architettonico, sulla progettazione pedagogica e sull’innovazione e sostenibilità del progetto stesso.
L'ABF Hub Educativo 0-1 si svilupperà su più dimensioni: la nuova scuola dell’infanzia, che avrà spazi dedicati e una sezione per il nido; la scuola primaria già esistente, le cui aule verranno ripensate e in cui saranno creati dei laboratori di musica, arte e tecnologia - propri dei progetti educativi ABF - aperti sia alla didattica sia all’utenza esterna; il giardino e gli spazi all’aperto che, oltre ad ospitare le attività scolastiche, faranno da trait d’union tra l’Hub e l’esterno.
L’inserimento del polo per l’infanzia nel quartiere di Sforzacosta diventa un’occasione per riorganizzare in modo funzionale tutti gli spazi esistenti, anche quelli esterni, in termini di accessibilità e distribuzione, con l’obiettivo di definire un nuovo hub educativo che sia un punto di riferimento per tutta la comunità.
"Ringraziamo la Fondazione Andrea Bocelli per quanto ha fatto e continua a fare per il nostro territorio e per aver scelto, in questo nuovo e ambizioso progetto, la città di Macerata - ha detto il sindaco Sandro Parcaroli -. Il nuovo hub educativo che sorgerà a Sforzacosta rappresenta un intervento di edilizia scolastica e, più in generale, di riqualificazione della frazione a testimonianza dell'attenzione dell'amministrazione anche alle aree periferiche della città. La nuova scuola, grazie alla generosità e progettualità dell'ABF, arricchirà ulteriormente l'offerta formativa di Macerata inserendosi in un percorso avviato di attenzione verso il mondo dell'infanzia e i servizi di qualità".
A partire dal 2018, dopo Sarnano, Muccia, Camerino e San Ginesio, quello di Sforzacosta è il quinto intervento di ricostruzione per la Andrea Bocelli Foundation nelle zone del sisma 2016: stavolta, al fianco del Comune di Macerata.
"Contribuire alla ricostruzione di luoghi che sono punti di riferimento per la quotidianità delle comunità è sempre importante - afferma Silvia Gualdani, vice direttore Abf - Ora, in questo progetto, ci misureremo con una nuova sfida per noi: la riqualificazione. Riqualificazione che ABF interpreta come una occasione per dare nuova vita e vitalità ad aree dismesse, rivitalizzare luoghi periferici degradati con miglioramenti sul lungo periodo della qualità della vita, della sfera sociale, economica e ambientale. Un progetto sostenibile che lavora anche su elementi quali l’identità acquisita e propria di quartiere".
Ottimo bilancio per l’Atletica Sef Macerata al Campionato italiano indoor Master e invernale di lanci di Ancona. Con 8.498 punti infatti la squadra femminile si piazza al quarto posto in classifica generale mentre gli 8.321 punti della maschile valgono l’ottava posizione.
Sette ori, 10 argenti e 9 bronzi per la squadra maceratese che si conferma in crescita e vede affiancarsi in questa stagione diversi nuoti tesserati che al debutto in un campionato nazionale si sono distinti per gli ottimi piazzamenti.
Ancora tre titoli italiani al Palaindoor per Livio Bugiardini (SM75) che sale sul primo gradino del podio nei 60 metri piani, nei 200 e nei 400 dove oltre all’oro conquista anche la miglior prestazione italiana di categoria compiendo i due giri di pista in 1.06.01 (1.09.91 il precedente di Roberto Paesani Asd Romatletica). E’ il terzo record italiano per lo sprinter seffino dopo i due realizzati a gennaio nei 60 e 200 metri.
Nel settore lanci, tricolore assegnato anche Vincenzo Cappella (SM80), Gabriella Belardinelli (SF70) nella specialità del giavellotto e a Federica Zampa, al suo debutto con la Sef Macerata, che conquista l’oro nel giavellotto e nel disco.
Trionfo per anche per Emanuela Stacchietti, che vince l’argento nei 400 metri piani e, con il tempo di 1.21.11, stabilisce il nuovo primato regionale fermo a 1.38.81 (Anna Di Chiara Podistica Montegranaro il precedente) e per Alessandro Tifi, argento anche per lui nei 400 metri con il tempo di 1.00.11 e nuovo primato regionale di categoria (1.03.21 Agostino Rossi Sef Macerata).
Grande soddisfazione per Barbara Ottaviani (F55), atleta con un importante passato sportivo alle spalle al debutto con la Sef Macerata, che si è distinta sia nel salto in alto, conquistando la medaglia di bronzo con la misura di 1,34 che vale anche il primato regionale di categoria (1,20 il precedente di Giuliana Portavia Alma Juventus Fano) e un argento nel lancio del peso (7.68 la misura).
Medaglie d’argento per Patrizia Nardi (SF70) nella marcia 3Km con il tempo di 24.09.71 (nuovo primato regionale) e nel salto triplo, per Andrea Paoli (SM55) nel lancio del martello, Vincenzo Cappella (SM80) nel martello e martello maniglia corta e per Maria Pia Luchetti (MF75 – 8.68 la misura del martello m.c. che vale il primato regionale). Argento anche per Silvia Bianco (SF60) nel salto triplo e bronzo per la stessa atleta nel lungo.
Due bronzi per Paola Zerbini (SF55), nel martello e nel martello maniglia corta e due per Maria Pia Luchetti (SF75) nel martello e disco. Terzo posto anche per Vincenzo Cappella (SM80) nel getto del peso.
Ottime prestazioni per Barbara Carnevali (SM40) negli 800 metri (2.32.49 il tempo) , Federica Gentilucci (SF50) che ha gareggiato nel lungo e nei 60 metri piani (9.46 il tempo), per Graziella Mercuri (SF55) in gara nei 60 e 200 metri (33.10 il tempo) e Magdalena Pandele (SF50) nel martello e nei 400 metri (1.15.69).
Tra gli atleti alla prima competizione nazionale Diego Cotichelli (SM50) che si è distinto nei 400 e 800 metri, il neo tesserato Carlo Carletti (SM60) che ha ottenuto un buon risultato nella marcia 3Km insieme al compagno di squadra Giampaolo Persichini (SM60). Buone le prestazioni anche di Carla Scattolini (SF55), Alberta Zamboni (SF50) e Etaferau Sime (SF50) impegnate nella gara dei 3000 metri. Soddisfazione per Chiara Sperandio (SF40) che si è fatta valere nel salto in lungo, dove ha conquistato il bronzo, nel salto triplo e nei 60 metri piani.
A completare le prestazioni della squadra maceratese ci sono i finalisti delle varie specialità: Maurizio Riccitelli (SM60 - salto in lungo e triplo), Nunzio Spina (SM65 – 1500 metri piani), Alessandro Porro (SM55 – lancio del peso), Luigi Duraccio (SM55 – peso) Luca Salvatori (SM50 – 200 e 400 metri) Raffaela Rambozzi (SF55 - salto in alto e lungo), Roberto Dezi (SM55 disco), Gabriele Ferramondo (SM65 – martello e martello maniglia corta), Tiziana Tiberi (SF45 – 1500 metri), Nadia Pacetti (SF55 – 60 metri) e Fabrizia Fabiani (SF55 – 200 metri).
Infine da ricordare il buon piazzamento delle due staffette 4x200. La maschile composta da Diego Cotichelli, Luca Salvatori, Livio Bugiardini, Alessandro Tifi (SM55) si è piazzata al quinto posto della classifica generale mentre la femminile composta da Francesca Giri, Anna Paola Ferrucci, Magdalena Pandele e Graziella Mercuri (SF50) ha ottenuto un ottimo sesto posto.
Le classi 4ª A e 5ª A dell'Istituto "Garibaldi" di Macerata, diretto dalla professoressa Maria Antonella Angerilli, hanno concluso il progetto "Welcome Europe" prendendo parte a Bruxelles, presso la sede del Parlamento europeo, a una tavola rotonda coordinata dall’onorevole Pietro Bartolo e dal Comitato 3 ottobre, dal titolo "L’Europa dei diritti sospesi".
Nel percorso progettuale entrambe le classi hanno realizzato attività didattiche finalizzate alla promozione di una cultura dell’accoglienza e della solidarietà al fine di contrastare intolleranza, razzismo e discriminazione e favorire processi di inclusione e inserimento sociale nella prospettiva di formazione della cittadinanza europea.
Prima della sessione parlamentare studenti e insegnanti hanno partecipato insieme ad altri Istituti italiani e europei a un flashmob all’ingresso del Parlamento, per gridare tutti insieme il valore di ogni singola vita umana.
Il viaggio, che si è concluso venerdì nel cuore delle istituzioni europee, è stato occasione per visitare la Casa della Storia Europea, nella quale un’esposizione permanente ha offerto la possibilità di usufruire di una panoramica della storia dell’Europa dalle origini ai giorni nostri, attraverso la sua evoluzione e la degenerazione bellica, in un percorso avvincente e interattivo che ha attirato l’attenzione di tutti i ragazzi.
Le classi hanno avuto modo di comprendere da vicino il funzionamento, i compiti e le attività del Consiglio Europeo, della Commissione e del Parlamento, approfondendo nel confronto alcuni aspetti dell’articolo 2 del Trattato dell’Unione Europea e riflettendo sui valori quali dignità umana, libertà, democrazia, uguaglianza, stato di diritto e rispetto dei diritti umani. Inoltre, hanno avuto l’occasione di ricevere informazioni sulle iniziative nel settore delle politiche agrarie comunitarie.
Con la guida delle insegnanti Paola de Laurentiis, Grazia Di Petta, Alessandra Giustozzi e Cristina Stacchiotti, gli alunni hanno avuto modo di scoprire la bellezza di altre città come la medievale Gand, la pittoresca Bruges, capitale delle Fiandre Occidentali dichiarata dal 2000 patrimonio dell’umanità Unesco, e Amsterdam, con la sua imponente architettura, per attraversarne gli incantevoli canali ed entrare nella Casa di Anna Frank, visitando l’alloggio segreto in cui hanno preso forma le pagine del Diario.
L’Istituto Agrario di Macerata, forte dell’esperienza maturata nel corso degli ultimi sette anni per la realizzazione di prassi educative che hanno siglato la partecipazione e la vincita in diverse edizioni del concorso nazionale "Porte di Lampedusa", indetto dal Miur, si è inoltre fatto promotrice quest’anno del corso di formazione per docenti di ogni ordine e grado in "Didattica delle migrazioni". Avvalendosi della presenza di docenti dell’Università di Macerata e di altri relatori esperti, gli incontri hanno ricevuto una grande adesione di docenti di diverse scuole marchigiane ed extraregionali.
Il ciclo di incontri “Dentro e oltre la guerra. Incontri sulla Russia, l’Europa occidentale e orientale”, giunge al suo quinto appuntamento serale. Mercoledì 22 marzo, alle ore 21, la Biblioteca didattica d’Ateneo (Casb) in piazza Oberdan aprirà le porte al pubblico dopo cena per un altro approfondimento sul conflitto russo-ucraino.
Questa volta a tenere l’incontro saranno i professori dell’Università di Macerata Gianluca Contaldi e Claudio Cimarossa, che parleranno delle sanzioni europee nei confronti della Federazione Russa. Come previsto dall’intero programma, infatti, si parlerà di politica economica e si andranno ad approfondire i temi peculiari inerenti al conflitto che si sta consumando a est del nostro continente, con lo scopo di far riflettere sull’identità della Federazione Russa che va ben oltre il mero concetto di drammaticità. Per partecipare all’incontro non è necessaria la prenotazione ed è possibile consultare l’intero programma sul sito www.unimc.it/oltrelaguerra.
Domenica 19 marzo, la Sala Cesanelli dell’Arena Sferisterio di Macerata ha ospitato la cerimonia di premiazione della VI edizione del Certamen Latinum, indetto dal Liceo Classico “Giacomo Leopardi” di Macerata, intitolato all’illustre studioso e preside del liceo cittadino professore Febo Allevi.
Il progetto è stato curato dalle professoresse Maria Rita Pistelli e Patrizia Zega. Alla cerimonia di premiazione è intervenuto, come ospite, il professore Fabio Macedoni, già docente presso il Liceo Classico Linguistico di Macerata e membro dell’Associazione Amici del Classico.
Il professore ha intrattenuto il numeroso pubblico con eleganza e garbo, sottolineando l’importanza della formazione classica e, in particolare, dello studio del latino per lo sviluppo dello spirito critico. La gara della manifestazione si è svolta sabato 11 marzo presso il polo didattico Diomede Pantaleoni dell'Università degli studi di Macerata.
Numerosi studenti della categoria seniores si sono cimentati in due impegnative prove di traduzione dal latino, riguardanti il valore della conoscenza in Cicerone (alunni del quarto anno) e in Seneca (alunni del quinto anno). Gli alunni del secondo anno, invece, hanno prodotto lavori in forma multimediale sui temi della civiltà romana.
Dopo il saluto della dirigente scolastica del Liceo Classico Leopardi, professoressa Angela Fiorillo, e gli interventi del vicesindaco Francesca D’Alessandro e dell’assessore alla Cultura e all’Istruzione Katiuscia Cassetta, ha brevemente ricordato la figura e l’opera di Febo Allevi il professor Sandro Baldoncini, già docente dell’Università degli Studi di Macerata e membro della Commissione giudicatrice formata da Carla Domizioli, già professoressa di Latino e Greco del Liceo Leopardi, e dalle docenti dell’Università di Macerata Arianna Fermani (Storia della Filosofia Antica) e Maria Grazia Moroni (Letteratura Cristiana Antica), che ha portato anche il saluto del Rettore di Unimc John McCourt.
Questi i vincitori: per la categoria juniores, primo premio a "Masterchef S.p.q.r." del liceo Della Rovere di Savona, secondo posto a "La cosmesi maschile nell’antica Roma" di Matteo Vissani della V A del Liceo Leopardi di Macerata, terzo posto per il Liceo Federico Quercia di Marcianise (Caserta) con “L’origine del termine Italia”. Nella categoria seniores, al primo posto Alice Gigli del Liceo Filelfo di Tolentino, seconda classificata Margherita Antolloni e terza Virginia Scibè, entrambe del Liceo Leopardi di Macerata.
Emozionante il ricordo, per voce della professoressa Zega, di Maria Grazia Capulli, indimenticabile volto del giornalismo televisivo nazionale a cui è intitolato il premio della sezione juniores, alla presenza dei familiari.
La cerimonia si è conclusa con il messaggio dell’ospite d’eccezione, il professor Fabio Macedoni, già docente del Liceo Leopardi e membro dell’Associazione Amici del Classico, che ha speso parole di plauso per il Certamen, esortando i giovani a far tesoro del loro studio in generale, e del latino in particolare, quale sicuro viatico per il futuro, perché “nella vita quello sembra non servire a niente, alla fine è utile per fare tutto”.
Da anni l'associazione Afam Alzheimer Uniti Marche Odv ha iniziato, unitamente al comune di Macerata, il progetto della Città amica della persona con demenza, progetto pilota dell’Associazione Nazionale Alzheimer Uniti Italia, per intervenire in profondità sulle dinamiche di una collettività, per renderla capace di accogliere con generosità e intelligente apertura e di farsi carico delle difficoltà di chi è coinvolto in questa patologia.
Nell’ambito del progetto, sabato 18 marzo, nella sala convegni dell’Asilo Ricci, davanti a una folta platea è stato presentato "Argento Vivo", il programma finanziato dalla Fondazione Roche per "Macerata: città amica della persona con demenza" ed è stata rinnovata la firma del protocollo "Alzheimer Uniti Italia - Comune di Macerata per Macerata Città Amica della Persona con demenza".
Presenti il sindaco Sandro Parcaroli, il vice sindaco e assessore alle Politiche sociali Francesca D’Alessandro, il presidente dell’Associazione Italiana Psicogeriatria Marco Tabucchi, Rabih Chattat professore di psicologia clinica del Dipartimento di Psicologia dell’Università di Bologna e Susanna Cipollari neuropsicologa coordinatrice nazionale "Progetto Città amica della Persona con demenza".
A moderare e introdurre i lavori dell’incontro Manuela Berardinelli, presidente Alzheimer Uniti Italia Odv la quale ha ricordato che "durante la pandemia l’associazione ha continuato le proprie attività via web ma non è la stessa cosa, adesso riprendiamo ad incontraci guardandoci negli occhi e stringendoci le mani e un bellissimo momento di ripartenza, anche se poi una fermata vera non c’è stata mai".
"Oggi è un momento ancora più importante, perché oltre ad incontrarci in presenza sigleremo il protocollo Alzheimer Uniti Italia con l’Amministrazione comunale di Macerata e per questo ringrazio il sindaco Parcaroli, il vice sindaco D’Alessandro e tutta l’amministrazione comunale, perché da subito hanno accolto questa progettualità che in modo ambizioso definiamo ‘Rinascimento sociale’", ha concluso la presidente.
"Inizio con un concetto che guida la nostra amministrazione e che è un obiettivo principe parlando di una città con la persona al centro – è intervenuto il vice sindaco e assessore alle Politiche sociali Francesca D’Alessandro -. Qui non si parla dell’individuo all’interno della malattia quanto come persona con demenza, come ad esempio non si parla di “disabile” ma di “persona con disabilità”, ovvero il concetto di persona è al centro".
"Per le persone con demenza l’incomprensione e l’indifferenza sono due fattori che mettono la persona in una situazione di sofferenza e insofferenza e allora io aggiungerei che la persona non è solo un’unità psicofisica ma anche biopsicosociale, aggiungendo la dimensione sociale - aggiunge D'Alessandro -. Quale è quella dimensione sociale, che ogni amministrazione deve perseguire, in grado di includere ogni persona, compresa la persona con fragilità. Come vicesindaco e assessore alle Politiche sociali parto da questo protocollo per parlare di una città con la persona al centro".
"Le azioni passano non solo attraverso un’attenzione medica, non solo una cura rispetto alla dimensione psicologica, intellettuale, spirituale, emozionale – ha proseguito la vicesindaco - ma anche a una socialità, a una relazione, che è fondamentale per raggiungere un diritto contemplato nella Dichiarazione d’Indipendenza degli Stati Uniti del 1776, che è il diritto alla felicità".
"L’altro giorno ho letto una scritta in auto: ‘Il futuro non si costruisce da solo’ - ha esordito Marco Trabucchi, presidente Associazione Italiana Psicogeriatria -. Io ritengo che questa impresa di Macerata Città Amica della Persona con demenza sia qualcosa che davvero costruisce il futuro, per aiutare la naturale propensione delle nostre società ad aiutare le persone più deboli. La demenza è una palestra per i legami affinché la collettività possa crearne di significativi, perché le persone con demenza hanno bisogno essi. Uno dei punti fondamentali del progetto Macerata Città Amica della Persona con demenza è quella di diffondere alla comunità l’esigenza che nessuna persona con demenza sia sottostimata".
"Nel definire il progetto Macerata Città Amica della Persona con demenza è stata più volte utilizzata l’espressione ‘un grande progetto’. Questa definizione potrebbe preoccupare, apparendo come un progetto non alla portata di tutti e allora – è intervenuto Rabih Chattat, docente di Psicologia clinica presso il Dipartimento di psicologia dell’Università di Bologna - vorrei confrontarmi con alcuni rappresentati delle categorie presenti, vicine al cittadino, come istituzioni, docenti, forze dell’ordine, medici, come testimoni e parte attiva del progetto, condividendo le modalità con cui hanno espresso nel quotidiano l’approccio solidale di Città Amica della persona con demenza".
Al dibattito hanno portato il loro contributo anche il viceprefetto Carlo Ferraccioni, il segretario dell’Ordine dei Medici di Macerata Sauro Buongarzone e Nicoletta Corneli della Commissione pari opportunità dell’Ordine degli avvocati di Macerata. All’incontro ha assistito anche Ramin Bahrami, pianista iraniano ritenuto uno dei più grandi interpreti di Bach al mondo che si è esibito con un brano del grande compositore tedesco.
Grande serata venerdì 17 al Teatro Lauro Rossi, in occasione dell’evento “Medici & Friends Show”, con il patrocinio del Comune di Macerata.
Una serata di musica, poesia e cabaret che ha intrattenuto il pubblico per oltre tre ore. Il format dell’evento, che si ripete in diverse città della regione, prevede la partecipazione gratuita di tutti gli artisti e gruppi con componenti appartenenti alla categoria dei medici.
Il distretto 2090 del Rotary, con capofila il Club Macerata “Matteo Ricci”, ha organizzato questa serata per raccogliere fondi da devolvere all’organizzazione del “Campus per persone con disabilità”.
"Il Campus è un evento che il Rotary organizza, ormai da quasi venti anni, per dare la possibilità a oltre cento persone, di varie età e patologie, di trascorrere insieme ai loro accompagnatori una settimana di vacanza in un villaggio turistico e quest’anno riparte, dopo 3 anni di stop causa pandemia, in una nuova location, l’Holiday Village di Porto Sant’Elpidio, dal 21 al 27 maggio, sempre con lo stesso spirito di service", si legge in una nota.
"Un grazie particolare anche agli sponsor ed all’amministrazione che ha reso disponibile l’uso del teatro contribuendo tutti in maniera determinante alla riuscita dell’iniziativa benefica".
Battuta d’arresto per la Vis Civitanova, superata per 3-0 dalle rivali della YFIT Macerata, attuali capoliste del girone. Un risultato negativo che “macchia” il solido percorso finora tracciato dalle rossoblù, concretizzatosi la scorsa settimana nella vittoria per 3-2 contro l’Ascoli. Le biancorosse continuano a macinare successi, salendo così a quota 19 punti per il primo posto in solitaria in attesa del recupero della rivale Vis Pesaro.
A pesare sulle rossoblù è stata l’assenza in panchine delle due punte Giretti e Ranzuglia. Due assenze che hanno influenzato negativamente la gara della Vis, la quale ha scelto di giocarsi il tutto per tutto con un centrocampista in più a bilanciare le defezioni in avanti. Le maceratesi prendono presto il controllo del match e infilano un tris perentorio che consegna loro il sesto successo stagionale. A decidere la gara sono state Ranalli, Salvucci e Cavagna. «Tanto impegno ma, purtroppo, poco profitto» è il sintetico commento post-partita del tecnico della Vis, Giuseppe Brutti.
La CBF Balducci HR torna al successo dopo 13 ko consecutivi e lo fa conquistando l’intera posta in palio sconfiggendo per 3-1 la E-Work Busto Arsizio nella decima di ritorno al Banca Macerata Forum. Le arancionere, guidate da una devastante Claire Chaussee (28 punti per la schiacciatrice statunitense, MVP), rimontano dopo il primo set mostrando grande carattere e determinazione in ogni fondamentale, dominando secondo e terzo set con una prestazione maiuscolo in difesa e soprattutto tenendo i nervi saldi nel finale punto e punto del quarto parziale resistendo al ritorno delle lombarde (prive di Rosamaria e Zannoni). Con il successo di stasera le ragazze di Paniconi lasciano ancora aperto il discorso salvezza risalendo a -6 da Perugia (sconfitta a Novara) e restando a -4 da Pinerolo (vincente con Bergamo) a tre giornate dal termine della Regular Season.
Coach Paniconi inizia con Dijkema in palleggio, Malik opposta, Aelbrecht-Cosi al centro, novità in banda con Chaussee titolare insieme a Fiesoli, Fiori libero. Non ci sono Napodano (lutto familiare) e Poli (ancora i postumi della pallonata all’occhio), in rosa il giovanissimo libero Costantini, classe 2007.
La CBF Balducci HR torna al successo dopo 13 ko consecutivi e lo fa conquistando l’intera posta in palio sconfiggendo per 3-1 la E-Work Busto Arsizio nella decima di ritorno al Banca Macerata Forum. Le arancionere, guidate da una devastante Claire Chaussee (28 punti per la schiacciatrice statunitense, MVP), rimontano dopo il primo set mostrando grande carattere e determinazione in ogni fondamentale, dominando secondo e terzo set con una prestazione maiuscolo in difesa e soprattutto tenendo i nervi saldi nel finale punto e punto del quarto parziale resistendo al ritorno delle lombarde (prive di Rosamaria e Zannoni). Con il successo di stasera le ragazze di Paniconi lasciano ancora aperto il discorso salvezza risalendo a -6 da Perugia (sconfitta a Novara) e restando a -4 da Pinerolo (vincente con Bergamo) a tre giornate dal termine della Regular Season.
Coach Paniconi inizia con Dijkema in palleggio, Malik opposta, Aelbrecht-Cosi al centro, novità in banda con Chaussee titolare insieme a Fiesoli, Fiori libero. Non ci sono Napodano (lutto familiare) e Poli (ancora i postumi della pallonata all’occhio), in rosa il giovanissimo libero Costantini, classe 2007. Per coach Musso in campo Lloyd-Stigrot, Olivotto-Zakchaiou, Omoruyi-Degradi, Bressan libero.Inizio equilibrato con la CBF Balducci HR che spinge molto al servizio e gestisce bene il cambio palla (8-7) mentre Busto si affida in particolare alle centrali. Malik mette a terra il 10-8 in contrattacco, Fiori si esalta in difesa a Aelbrecht mura il 12-9. La corsa arancio-nera si ferma però contro i muri di Zakchaiou e la crescita in attacco delle bustocche (12-13), ora si torna punto a punto con Chaussee protagonista in attacco (16-16, top scorer del set con 6 punti all’attivo). La E-Work trova il +2 su un pasticcio sotto rete delle maceratesi (18-20), la CBF Balducci riaggancia sull’invasione delle lombarde (21-21) e torna avanti con la fast di Aelbrecht (22-21). Degradi al servizio firma la svolta al set: favorisce il muro di Zakchaiou (22-23) poi colpisce la Malik su battuta che sarebbe uscita (22-24), infine permette a Omoruyi di chiudere su una free ball (22-25).
La CBF Balducci HR ha un ottimo impatto nel secondo set (6-0) con la Chausse scatenata in attacco, Busto ci prova con l’ace di Stigrot (7-3) e il primo tempo di Zakchaiou (8-5) ma l’errore di Olivotto spinge Macerata di nuovo al +5 (11-6). Chaussee stavolta non trova il campo (12-10), le arancionere non vogliono dilapidare il vantaggio (15-12 con Malik) e tengono il +3 sull’errore di Degradi (19-16). Cosi ferma l’attacco bustocco e Chaussee a filo rete firma il 21-16 poi il 23-18 da posto quattro: a chiudere ci pensa Aelbrecht (25-20). Altri 9 punti a referto per la schiacciatrice americana arancionera.
Ancora efficace la partenza della CBF Balducci HR nel terzo set: 4-0 con il muro di Cosi, 9-1 con Chaussee, l’errore di Omoruyi e Malik: il turno al servizio di Cosi si chiude con un maxi break che segna già il parziale. Fiesoli firma il 12-4, Musso inserisce Monza in regia e Battista opposta, la neo entrata però sbaglia subito da zona due (14-4). Le arancionere allungano ancora grazie al muro su Zakchaiou (17-6), al posto della cipriota entra Colombo, Dijkema mette l’ace del +12 (18-6), Malik trova il mani-out del 21-9. Battista e Olivotto fanno risalire Busto sul 22-14 ma la CBF Balducci HR non si distrae e chiude 25-16. Sono 4 i muri arancioneri a fine set.
Per Busto c’è Stigrot schiacciatrice per Degradi ma ancora tanta CBF Balducci HR in avvio di quarto set, Chaussee piazza il 5-1, Battista (rimasta in campo come opposta) non passa ed è 7-1. Busto continua a far tanta fatica in ricezione (8-1), Fiesoli mura il 10-2, le lombarde reagiscono con il muro di Stigrot e il mani out di Battista (11-6), alzando il livello in difesa. Malik inchioda il diagonale del 13-8, Musso inserisce Degradi per Omoruyi, le arancionere tengono in cambio palla (17-12) prima del break di Busto che arriva a -1 sull’errore di Malik (17-16). Il muro di Zakchaiou firma la parità (18-18), Chaussee tira un gran colpo per il 20-19 poi Malik mura e contrattacca il nuovo +3 (22-19). Olivetto ferma la statunitense (22-21) che si rifà subito (23-21) ma poi viene murata ancora (23-22). Sul 23-22 si ripete l’azione per un video check non visibile, Busto aggancia ma il primo match ball è arancionero (24-23). Battista sbaglia (25-24), la Cosi a filo rete mette giù il 26-24 che fa esplodere il Banca Macerata Forum.
Claire Chaussee (schiacciatrice CBF Balducci HR Macerata): “Sono davvero molto felice e gasata per questa vittoria, dopo tante sconfitte nella seconda parte della stagione stasera abbiamo spinto per tutto il match e questo ci ha permesso di tornare al successo e ottenere un risultato che ci tiene ancora in gioco”.
Silvia Fiori (libero CBF Balducci HR Macerata): "Oggi siamo rimaste solide in tutti i fondamentali per tutto il match, lo meritavamo noi, lo staff e tutto l'ambiente, una vittoria importante anche in vista del prossimo impegno a Pinerolo. Finché la matematica non ci condannerà scenderemo in campo per dare il massimo".
Francesca Cosi (centrale CBF Balducci HR Macerata): “Avevamo bisogno di una vittoria soprattutto dal punto di vista mentale, siamo state brave perché siamo entrate in campo sin dal primo punto con tanta grinta e voglia di vincere. Abbiamo messo sotto Busto Arsizio grazie alla battuta, spingendo tanto, e difendendo davvero molto”.
Luca Paniconi (allenatore CBF Balducci HR Macerata): “Sono contentissimo e lo dico con la massima sincerità, soprattutto per le ragazze perché trovare la motivazione di ripartire dopo l’ennesima sconfitta non è mai facile. Sono state molto brave da questo punto di vista e oggi credo che sentissero la possibilità di ottenere il risultato. Bello riprovare dopo tanto tempo la sensazione della vittoria per un gruppo che ha cercato sempre di dare il massimo nonostante le tante problematiche”.
IL TABELLINO
CBF BALDUCCI HR MACERATA: Cosi 10, Fiori (L), Abbott n.e., Costantini (L), Chaussee 28, Ricci, Quarchioni n.e., Okenwa, Molinaro n.e., Fiesoli 6, Malik 16, Aelbrecht 8, Dijkema 1. All. Paniconi
E-WORK BUSTO ARSIZIO: Battista 8, Degradi 11, Lloyd 2, Monza, Lualdi n.e., Stigrot 13, Colombo 1, Olivotto 13, Omoruyi 9, Zakchaiou 11, Bressan (L), Cerbino n.e.. All. Musso
Parziali: 22-25 (25’), 25-20 (24’), 25-16 (23’), 26-24 (34’)
Arbitri: Frapiccini (AN), Dell’Orso (PE)
Note: Macerata 8 battute sbagliate, 3 ace, 9 muri vincenti, 39% in attacco, 53% in ricezione (31% perfette). Busto 11 battute sbagliate, 5 ace, 11 muri, 40% in attacco, 50% in ricezione, 30% perfette).
Erano da poco passate le 19 quando il passaggio a livello di Collevario si è messo in funzione per il treno diretto a Fabriano. Complice il traffico o una distrazione, un automobilista non è riuscito a liberare i binari prima che le sbarre si abassassero davanti e dietro il veicolo.
E' immediatamente scattato l'allarme computerizzato che ha allertato la centrale operativa di monitoraggo della linea che ha attivato la procedura prevista per questi eventi mentre l'automobilista è riuscito a sistemare il vecolo a ridosso della sbarra in direzione uscita città in modo da non ostacolare il passaggio del convoglio.
Intanto, la procedura di Trenitalia che prevede l'avvio del treno "a passo d'uomo" sino all'ostacolo era gia stata avviata causando inevitabilmente ripercussioni sulla tratta e sulla circolazione stradale da e per Macerata.
Il convoglio ha raggiunto il passaggio a livello dopo circa trenta minuti transitando a velocità ridottissima davanti al veicolo incatrato tra le barriere senza particolari problemi e dando il via libera alla centrale che ha fatto rientrare l'allerta riaprendo le sbarre
Il malcapitato automobilista è potuto così ripartire ma solo per pochi metri visto che dall'altra parte c'erano in attesa gli agenti della Polizia Locale per le formalità del caso
Grande riapertura per la boutique d’abbigliamento Di Pietro, un punto di riferimento che da più di 50 anni continua a credere e ad investire nel centro storico di Macerata.
In seguito all’esigenza di trasferimento imposta dai lavori post sisma, Di Pietro ha aperto un nuovo punto vendita a 20 metri di distanza da quello precedente, in Corso Matteotti 19, nello stesso luogo dove la famiglia ha aperto per la prima volta i battenti con il padre Aldo, nell'ormai lontano 1972.
“Non posso che dirmi estremamente soddisfatto di essere tornato nel negozio da dove mio padre è partito, nel '72 – ha commentato Stefano Di Pietro – Non abbiamo voluto spostarci dal centro di Macerata che è ormai parte della nostra identità e abbiamo intenzione di continuare a farlo crescere”.
Presenti all’inaugurazione, oltre ai membri della famiglia Di Pietro, la vice sindaca Francesca D’Alessandro e tanti clienti e curiosi accorsi per partecipare alla riapertura.
Al “Carotti” di Jesi la Maceratese sfodera una prestazione dominante e conquista tre punti d’oro che alimentano le speranze per l’impresa salvezza. La gara si decide nella prima frazione che si apre immediatamente col vantaggio biancorosso. Jesi non può nemmeno gioire per il pari di Iori che subito la Maceratese rimette la freccia con il colpo di testa di Cirulli. Il rigore di Mosca al termine chiude la pratica con il tris.
LA CRONACA – Maceratese subito avanti grazie al rigore ottenuto alla prima azione: D’Ercole (4’) dal dischetto spiazza Minerva costringendo Jesi ad inseguire. I padroni di casa trovano il brevissimo pareggio solo al 25’ con il gol di Iori, ma i biancorossi non lasciano loro il tempo di festeggiare: D’Ercole crossa per Cirulli (26’) che incorna il pallone in rete per l’1-2. Un paio di bordate a vuoto ambo i lati non cambiano il parziale fino al duplice fischio.
Maceratese protagonista anche nella ripresa, decisa ad allungare le distanze. A trovare le vere occasioni da gol sono, infatti, i biancorossi: D’Ercole al 70’ manca il bersaglio di un soffio e Mosca sbaglia all’ultimo nell’uno contro uno con Minerva. Nel finale ha però modo di rifarsi con il regalo del rigore: Mosca (86’) dagli undici metri mette la firma l’1-3 finale.
Picchiato e derubato del portafogli. Disavventura per un cittadino di origine moldava, ma residente a Treia, nella serata di ieri a Macerata. L'uomo si trovava, intorno alle 23:30, nei pressi del distributore Eni di via Pancalducci quando è stato aggredito da due connazionali che - accortisi della quantità di contanti che conservava nel portamonete - non hanno esitato a pestarlo, e poi a rapinarlo.
La vittima è stata soccorsa dai sanitari del 118 che lo hanno trasferito in pronto soccorso per accertamenti: ha riportato una prognosi di 30 giorni. Sul fatto indagano i carabinieri della locale compagnia: i due autori dell'aggressione sarebbero stati già individuati dai militari.
Vittoria meritata e sofferta di Macerata al termine di una battaglia lunga cinque set contro la Vigilar Fano dove è successo di tutto, a conferma del grande equilibrio tra le prime del girone bianco. I biancorossi si sono presi il primo set tenendo alta la pressione in battuta e rendendosi particolarmente efficaci nelle combinazioni al centro, poi nel finale è arrivata la reazione degli ospiti ma ormai tardiva.
Il secondo set è stato una lotta costante, con la Med Store Tunit avanti, recuperata poi da Fano che nel finale ha avuto la meglio. È tornata avanti Macerata nel terzo set, che ha confermato l’equilibrio in campo tra le due squadre, con i biancorossi che hanno dovuto fare a meno di Morelli ma hanno trovato in un super-Lazzaretto l’arma per superare gli avversari.
Anche Fano ha perso l’opposto, con Marks tenuto a riposo, ma sono comunque stati gli ospiti a spuntarla nonostante il tentativo di recupero finale di Macerata. Quinto set al cardiopalma con la Med Store Tunit che è scappata ma ha sofferto il recupero degli avversari che hanno lottato fino all’ultimo punto, strappato però dai biancorossi.
LA CRONACA – Coach Gulinelli deve fare a meno di Pizzichini, al suo posto al centro c’è De Col, in coppia con Luistetto, l’attacco è composto da Morelli, Wawrzynczyk e Lazzaretto, Kindgard alla regia, il libero e Capitato è Gabbanelli. Fano in campo con Ferri, Marks e Gozzo, i centrali Ferraro e Maletto, il palleggiatore è Zonta, il libero Raffa.
Parte forte Fano e va avanti, la Med Store Tunit risponde subito e pareggia con il muro di Luisetto e l’ace di Lazzaretto, 4-4, ritmi alti al Banca Macerata Forum; la serie in battuta del numero 6 biancorosso prosegue e arriva il 6-4 che convince coach Castellano al primo time-out. Preme Macerata.
Fano difende bene al centro ma i biancorossi macinano punti e provano la fuga con l’ace di Wawrzynczyk, 11-7; buon momento per la Med Store Tunit che controlla il gioco, in battuta alza la pressione sulla difesa ospite e stavolta trova anche il buco al centro con Luisetto, bravo ancora una volta a fulminare gli avversari dopo lo scambio con Kindgard, 15-9.
Macerata cresce, Fano in difficoltà, Marks manda fuori per il 21-11: si riscatta lo schiacciatore tedesco che mette a segno l’ace del 24-18, break di Fano al quale segue il time-out chiesto da che coach Gulinelli. Ne fa tre di fila Marks poi manda fuori, 25-20.
Non si lasciano intimorire i biancorossi che ripartono col piede giusto nel secondo set, avanti 7-4 con Luisetto, ancora da posizione centrale, e Wawrzynczyk, con un diagonale fulminante; prova a reagire Fano, gli ingressi di Roberti e Partenio aiutano gli ospiti ad accorciare, la Med Store Tunit cerca di mantenere il vantaggio e la gara si fa più combattuta, 16-13.
Cresce Fano, a muro e in attacco, trova il 17-17 con Ferraro, bravo a bruciare la difesa biancorossa sotto rete, time-out per coach Gulinelli: sulle ali della serie in battuta di Gori gli ospiti costruiscono il vantaggio, 17-19. Finale tirato, le squadre si rincorrono: Macerata di nuovo avanti con Wawrzynczyk, risposta di Marks, 21-21, strappa il vantaggio Fano e chiude con l’ace di Ferraro.
Non ce la fa Morelli e lascia il posto a Margutti, la gara riparte come si era conclusa, con grande equilibrio tra le due squadre: Macerata è avanti grazie a Lazzaretto, rispondono subito gli ospiti, 5-5. Il numero 6 biancorosso si prende sulle spalle l’attacco di casa e trascina i suoi al nuovo vantaggio, 11-9 dopo un forte diagonale e time-out Fano.
Gli ospiti inseguono e trovano il pareggio, la Med Store Tunit fatica ora contro il muro avversario ma ci pensa ancora Lazzaretto a riportare avanti i biancorossi, 17-15. Provano la fuga i ragazzi di coach Gulinelli, Fano sotto pressione commette qualche errore in attacco e Macerata può allungare 19-15: super Lazzaretto che trova il muro-out al termine di un lungo scambio, aiutato dal salvataggio di Wawrzynczyk, 22-17, finale in controllo e nuovo vantaggio nei set per la Med Store Tunit.
Fano deve rinunciare a Marks alla ripresa del gioco, i biancorossi allungano sul +2 ma vengono subito ripresi, 6-6, il copione non cambia, gara sempre aperta e grande battaglia al Banca Macerata Forum. Buon momento per Fano con Ferri e Roberti che trascinano gli ospiti sul 12-14, il vantaggio dura niente e la Med Store Tunit torna in parità 14-14; nuovo break per gli avversari e sul 16-19 coach Gulinelli chiama il time-out per riorganizzare i suoi, troppi errori in battuta per Macerata mentre Fano cresce e guida il risultato.
Muro di Gozzo su Margutti, 18-21, provano il recupero i biancorossi che arrivano fino al 23-24, ma un’altra battuta fuori regala il set agli ospiti e rimanda tutto al tie-break. Sbaglia due volte Gozzo e certifica il buon inizio di Macerata, 6-2, Fano non si arrende: scambio infinito, Margutti salva l’impossibile ma Ferri alla fine trova lo spazio per superare il muro, 7-3.
Al cambio campo è ancora la Med Store Tunit avanti, Lazzaretto alza la pressione in battuta e Luisetto colpisce sotto rete, 10-3; reazione Fano, momento di appannamento per i biancorossi e sull’11-7 coach Gulinelli chiama il time-out ma non basta, gli ospiti macinano punti e arrivano al -1, altro time-out per Macerata. Lazzaretto spezza la maledizione e allunga 13-12, finale di fuoco: muro di De Col, poi ancora Lazzaretto a chiudere.
Il tabellino:
MED STORE TUNIT MACERATA 3 - VIGILAR FANO 2
MED STORE TUNIT MACERATA: Morelli 7, Luisetto 11, De Col 6, Ravellino, Lazzaretto 30, Margutti 5, Kindgard 1, Wawrzynczyk 11, Gonzi, Gabbanelli. NE: Paolucci, Bacco. Allenatore: Gulinelli.
VIGILAR FANO: Partenio 5, Roberti 16, Zonta, Raffa, Ferri 14, Carburi, Ferraro 7, Galdenzi, Gori, Marks 11, Gozzo 13, Maletto 7. Allenatore: Castellano.
ARBITRI: Salvati e Rolla.
PARZIALI: 25-20, 23-25, 25-20, 23-25, 15-12.
Durata set: 25’, 31’, 27’, 28’, 21’. Totale: 132’.
Di gol ne segna tanti, ma questo è proprio speciale per Federico Pierluigi. Il baby bomber della Maceratese, classe 2006, ha infatti ricevuto la convocazione per indossare la maglia azzurra. E’ stato chiamato dal selezionatore Calogero Sanfratello per prendere parte al raduno della Rappresentativa Nazionale LND Under17 che si terrà da lunedì a mercoledì in Liguria.
Un gran risultato personale per il centravanti (unico della provincia e di tutte le Marche tra i 23 adolescenti) che in questi mesi è esploso a suon di reti. Prima trascinando gli Allievi, poi anche la Juniores fino a debuttare con la Prima squadra in Eccellenza. Aveva già ottenuto la convocazione per lo stage riservato ai migliori prospetti del centro Italia, adesso è salito di livello, raggruppato tra i top LND di tutta la penisola.
La prestigiosa vetrina lo vedrà protagonista per due giorni negli allenamenti con i pari età che si svolgeranno al campo sportivo “Riboli” di Lavagna. Mercoledì alle 12 al “Begato 9” di Genova verrà invece allestita una amichevole tra la rappresentativa azzurra e il Genoa Under17.
Felicissimo Federico, orgogliosi il presidente della Maceratese Alberto Crocioni e il responsabile tecnico del vivaio Paolo Morresi. Anche perché questa convocazione segue quella avuta da Jacopo Ciappelloni per l’Under15. Non solo, segue altre soddisfazioni di questo splendido periodo, con diversi giovani biancorossi che hanno svolto provini con club di serie A e serie B. Fatti che certificano le possibilità di visibilità garantite dal giocare nella Maceratese e evidenziano l’ottimo lavoro, in termini di sviluppo delle qualità tecniche, che la società sta facendo con i suoi ragazzi.
“Il ragazzo se lo meritava - afferma il presidente della Maceratese Alberto Crocioni - noi abbiamo sempre creduto nelle sue potenzialità e lui è stato bravissimo ad aggiungere alle doti naturali, tramite l’allenamento, altre capacità e continui miglioramenti. Sono estremamente soddisfatto di questa notizia. La convocazione di Pierluigi gratifica la società ed è esempio concreto di quanto stiamo lavorando bene con il nostro settore giovanile. Complimenti in primis agli allenatori ovviamente, ma anche ai collaboratori e davvero a tutti coloro che si adoperano per il bene della Maceratese”.
"La cannabis light come cavallo di Troia per arrivare a un obiettivo più ampio e mettere in campo ogni strumento possibile affinché la sua liberalizzazione non diventi realtà, non per ideologia, ma perché nasconde un pericolo, quello di condurre all’uso di altre sostanze, altrettanto nocive e pericolose".
Un quadro a 360° sulle insidie che nasconde la cannabis light e le possibili strategie di prevenzione per evitarne l’uso, ma soprattutto un momento di confronto e dibattito sulla tematica è quanto accaduto ieri pomeriggio, venerdì 17 marzo, alla Sala Censanelli dello Sferisterio grazie all’iniziativa “Cannabis light: il grande inganno” organizzato dal Comune di Macerata – Assessorato alle Politiche sociali, dal Dipartimento Dipendenze Patologiche dell’Azienda Sanitaria Territoriale di Macerata, dall’associazione onlus “Con Nicola, oltre il deserto dell’indifferenza” e dall’associazione “La Rondinella” con il patrocinio della Regione Marche.
Al tavolo dei relatori, moderati da Paolo Nanni comunicatore sociale e istituzionale dell’AST di Macerata, il sindaco Sandro Parcaroli, il vice sindaco e assessore alle Politiche sociali Francesca D’Alessandro e l’assessore alla Sicurezza e al Decoro Paolo Renna, Filippo Saltamartini vice presidente della Regione Marche assessore alla Sanità e alla Sicurezza urbana, Antonio Pignataro dirigente generale della Pubblica Sicurezza e consulente del Consiglio dei Ministri Dipartimento delle Politiche Antidroga, Gianni Giuli direttore del Dipartimento Dipendenze Patologiche dell’Azienda Sanitaria Territoriale di Macerata, Giuseppe Bommarito presidente dell’associazione onlus “Con Nicola, oltre il deserto dell’indifferenza” e Gaetano Angeletti presidente dell’associazione “La rondinella”.
Ad introdurre i lavori e a dare il benvenuto ai numerosi intervenuti, il vice sindaco Francesca D’Alessandro che ha ribadito come quella sulla cannabis light sia una sfida educativa da cui l’intera comunità non si può sottrarre mentre l’assessore alla Sicurezza Paolo Renna ha tenuto a precisare che quello dell’uso della sostanza leggera sia un problema reale non legato ad alcuna ideologia e che deve essere affrontato in maniera sinergica e con serenità.
Secondo Giuseppe Bommarito, presidente dell’associazione “Con Nicola, oltre il deserto dell’indifferenza” quella della cannabis light è una strategia di marketing per fare “cassa” ed è un problema da molti sottovalutato davanti al quale le istituzioni non sono compatte e che, anzi, a volte, rappresentano un ostacolo.
L’ex questore di Macerata, Antonio Pignataro, attualmente dirigente generale della Pubblica Sicurezza e consulente del Consiglio dei Ministri Dipartimento delle Politiche Antidroga, che fece sospendere le licenze di vendita ad alcuni canapa shop in provincia, di fatto facendoli chiudere, “mettendo un dito su un vuoto normativo” ha affermato, ha sottolineato che la legalizzazione della cannabis è un concetto di libertà errato, paragonabile a una darsi alla morte e che, difendere e tutelare i giovani, è un dovere.
Il direttore del Dipartimento di dipendenze patologiche, Gianni Giuli, dal canto suo, partendo dall’assunto che la differenza tra droghe leggere e pesanti non esiste più, ha parlato di strategia per combattere la piaga, strategia che deve essere basata sulla pair education, su interventi nelle scuole, sulla formazione degli insegnanti ma anche dei media e sul dare supporto alle famiglie e che la vera sfida è la diminuzione della domanda.
L’asse famiglia – chiesa – parrocchia è invece, secondo Gaetano Angeletti, presidente dell’associazione “Las rondinella”, "un elemento importante di coesione, così come le regole, perché nel momento in cui vengono a mancare non funziona niente".
Di responsabilità sociale ha parlato invece l’assessore regionale Filippo Saltamartini affermando che "i soggetti su cui investire maggiormente sono le agenzie educative e famiglia ribandendo che quello della cannabis light non è un tema ideologico bensì un problema da affrontare così come quello del disagio sociale".