Dal prossimo 23 novembre spostamento temporaneo di alcune bancarelle del mercato settimanale del mercoledì, dal centro storico a viale Puccinotti. Il trasferimento, che presumibilmente durerà fino all’11 gennaio 2023, si è reso necessario a causa dei lavori di manutenzione straordinaria delle pavimentazioni stradali di via XX Settembre, piazza Oberdan e via Gramsci, già avviati, e per consentire lo svolgimento di alcuni eventi natalizi programmati in piazza della Libertà.
“Per evitare lo smembramento del mercato e non volendo ledere gli interessi degli ambulanti in un particolare momento economico favorevole rappresentato dalle festività natalizie – si legge in una nota del Comune - l’Amministrazione , dopo aver sentito le associazioni di categoria in occasione di due riunioni organizzate per discutere della questione, ha ritenuto opportuno e necessario procedere allo spostamento temporaneo degli operatori di via Tommaso Lauri, via Matteotti, piazza Cesare Battisti, piazza Oberdan, via Gramsci, corso della Repubblica, piazza Vittorio Veneto e piazza della Libertà e alla loro ricollocazione lungo Viale Puccinotti, da Porta Convitto a piazza Garibaldi, con chiusura al traffico del tratto di strada lungo il quale dove verranno posizionati i banchi del mercato. Lo spostamento in viale Puccinotti interesserà anche il Farmer Market che normalmente staziona in piazza Vittorio Veneto.
Il mercato continuerà invece regolarmente in via Garibaldi, viale Trieste, Piaggia della Torre, piazza Mazzini e piazza Nazario Sauro. La nuova dislocazione renderà il mercato più facilmente raggiungibile grazie anche ai posti auto disponibili ai parcheggi Centro storico (ex ParkSì), Garibaldi e Sferisterio e la sosta a disco orario in viale Trieste. Le bancarelle, inoltre, saranno a pochi passi dal terminal dei bus urbani.
Lo spostamento delle bancarelle comporterà un cambiamento alla viabilità nella zona interessata. Infatti, dal 23 novembre, tutti i mercoledì, fino all’11 gennaio, dalle 6 alle 15, come da ordinanza della Polizia locale, è previsto: viale Puccinotti il divieto di transito con sbarramento fisico, a partire dall’incrocio con piazza Garibaldi fino alla sede Confcommercio (ex autopalazzo), per tutti i veicoli provenienti dalla predetta area e da Corso Cavour eccetto operatori commerciali titolari di concessione in sede fissa o a spunta. Dovrà essere garantita una corsia di marcia di larghezza minima di 3 metri per il transito dei mezzi di soccorso e pubblica utilità in caso di emergenza.
Direzione obbligatoria verso “destra”, per tutti i veicoli provenienti da corso Cavour, con obbligo di immissione in via Dei Giardini; piazza Garibaldi: direzione obbligatoria dritto con immissione in via dei Giardini per i veicoli che provengono da piazza Annessione e via Leopardi; Giardini Diaz: sospensione dell’ordinanza di divieto di transito 7 alle 15 per raggiungere piazza Marconi; autorizzata la sosta nell’anello perimetrale dei Giardini Diaz, per i veicoli degli operatori commerciali titolari di concessione in sede fissa o presenti per le operazioni di spunta.
Per comunicare lo spostamento delle bancarelle già da mercoledì scorso i proprietari dei banchi interessati dal trasferimento hanno potuto avvertire i propri clienti del cambiamento mentre l’Amministrazione comunale, attraverso il sito istituzionale e i canali social ha approntato una piccola campagna di comunicazione che va sotto il titolo di “Il mercato si fa vicino – Le bancarelle si spostano per le feste” attraverso cui vengono rese note le nuove postazioni anche grazie all’ausilio di una cartina dove viene riprodotto il percorso del mercato nella sua totalità.
Lunedì 21 novembre, dalle 16 nell’aula blu del Polo Pantaleoni si terrà il seminario “Processo, presunzione d’innocenza, giustizia mediatica”, organizzato dal dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Macerata, dall’Ordine degli avvocati e dalla Camera penale di Macerata.
L’incontro è l’occasione per riflettere, a un anno dall’entrata in vigore del decreto legislativo 188 del 2021, su come si possa garantire, nella società mediatica, il diritto dell’indagato, scolpito dalla Costituzione, di essere considerato innocente fino ad una condanna irrevocabile, garantendo allo stesso un processo giusto, in cui il giudice sia sottratto a inevitabili condizionamenti, derivanti dalla pubblicazione di stralci di provvedimenti giudiziari e ordinanze cautelari, tendenti a presentare l’indagato come colpevole.
E’ evidente, d’altra parte, che il diritto di cronaca, proprio del mondo dell’informazione, debba bilanciarsi con la tutela dei diritti dell’indagato, altrettanto rilevanti sul piano costituzionale, quali la riservatezza e la reputazione, evitando il rischio, sempre più ricorrente, di costituire esso stesso una “sentenza anticipata”, in grado di compromettere definitivamente, a prescindere dall’effettivo accertamento della responsabilità dell’imputato nel processo, l’immagine e i rapporti sociali di quest’ultimo.
Il seminario sarà aperto da una relazione di Glauco Giostra, ordinario di diritto processuale penale alla Sapienza di Roma, introdotta dal penalista Roberto Acquaroli. Per Giostra, studioso da lungo tempo dei rapporti tra processo penale, garanzie dell’imputato e diritto all’informazione, si tratta di un ritorno nella sede universitaria in cui ha insegnato per più di venti anni, ricoprendo anche la carica di preside della facoltà di Giurisprudenza.
Alla tavola rotonda, coordinata dalla presidente del Consiglio dell’Ordine degli avvocati di Macerata, l’avvocata Maria Cristina Ottavianoni, parteciperanno Marco Tarquinio, direttore del quotidiano “Avvenire”, il neo procuratore della Repubblica di Macerata, Giovanni Fabrizio Narbone, l’avvocato Jacopo Allegri, presidente della Camera penale di Macerata e l’avvocato Andrea Tassi, docente di diritto processuale penale nell’Università di macerata. Le conclusioni sono affidate a Luigi Lacché, ordinario di storia del diritto nell’ateneo maceratese.
Dopo il taglio del nastro che, questa mattina, ha dato il via alla seconda edizione di Tipicità Evo a Macerata, continuano gli appuntamenti del fine settimana con il festival che unisce cibo, conoscenza e scoperta. Dalla biodiversità in cucina, alle fusioni di gusto tra terre lontane, fino alle evoluzioni “terraformanti” in agricoltura e “#NutriMente, il cibo oltre la materia”.
Un intenso programma di eventi animerà il centro storico con “narratori d’eccezione”, sabato 19 ci sarà la proiezione del docufilm con Piero Badaloni “La grande sete”, alle ore 10:00 presso il Cinema Italia, a cura dell’associazione Ho Avuto Sete, APM e Tipicità.
A seguire il talk show condotto da Sara Santacchi dedicato al tema della tutela della “risorsa acqua” a livello locale con la partecipazione di Legambiente, Istituto agrario, Parco Gola della Rossa e Frasassi, APM e Unimc. Spazio poi all’appuntamento “La biodiversità in cucina” con Monica Caradonna di Rai 1, alle 12:00 presso Macerati spiriti conviviali, a cura di AMAP Regione Marche.
Si viaggia poi in giro per il mondo tra “Zanzibar, Copacabana, Marche: fusioni del gusto” con l’appuntamento delle 16:30, presso Di Gusto, a cura dell’Accademia di Tipicità. Alle 17:00, presso la Galleria Scipione, in collaborazione con il Basquiat Bistrot, Carlo Cambi proporrà “#Nutrimente, il cibo oltre la materia”; insieme a lui ci saranno grandi chef ed esponenti degli atenei marchigiani in un viaggio che guarda ai significati del cibo.
Chiude gli appuntamenti del sabato, al Verde Caffè, a partire dalle 18:00, il confronto tra giovani imprenditori agricoli che stanno contribuendo all’innovazione del settore tra idee digitali e nuovi modelli di business. Conduttore d’eccezione per “Terraforming – evoluzioni in agricoltura” sarà Tinto della trasmissione Rai Camper.
Domenica 20 novembre si parte alle 12:00, al Centrale, con “Sapori lontani e saperi locali: incontro con Pierpaolo Ferracuti”, campione del mondo di cous cous. A cura di Laila non solo pasta e Dumpling bar, spazio, a partire dalle 16:30, a “La via della seta a tavola, con Ravioleria cinese e Laila” in corso della Repubblica 47.
Conclusione affidata al must della cucina maceratese reduce dal riconoscimento europeo STG con l’appuntamento in piazza della Libertà, a partire dalle 17:30, “Vincisgrassi Superstar: Don’t call it Lasagna!!”, organizzato da Tipicità, Confcommercio e Associazione cuochi provincia di Macerata.
Le piazze del centro storico saranno inoltre animate dai “mercatini dinamici” proposti dalle associazioni di categoria. In piazza della Libertà spazio al “Tipicità Village” del Grand Tour delle Marche che accoglie Electric Evo, una concept-area per un futuro a energia pulita, corredata anche di un’istallazione temporanea floreale, all’insegna del bello e sostenibile, realizzata dall'Infiorata di Castelraimondo.
Macerata è città da godere a piedi o in bicicletta e nel fine settimana è in programma una speciale cicloturistica con tappe golose nei locali e nei mercatini del centro storico. A disposizione di turisti e gourmet anche il trekking urbano “Tipicamente Marche. Il territorio tra leggenda e tradizione”. La versione per i bambini di Tipicità Evo 2022 propone laboratori con “Le Mani in pasta”, una caccia al tesoro tra gli stand dei piccoli produttori e anche un’inedita “pesca” del gusto.
Centro Nuoto Macerata in festa, questa volta non per vittorie e podi dei suoi atleti come capitato spesso fortunatamente, bensì per il presidente Mauro Antonini.
Il numero uno della società biancorossa infatti è stato insignito a Roma, dal presidente del Comitato Paralimpico Italiano Luca Pancalli, della Palma d'oro, la più alta onorificenza italiana per un tecnico sportivo.
La cerimonia si è tenuta nella palestra monumentale del Foro Italico alla presenza del Ministro dello sport Andrea Abodi e del presidente del Coni Giovanni Malagò, il tutto con diretta tv su Rai2.
Un premio assolutamente meritato, in virtù dell’ottima spedizione in occasione delle Olimpiadi dei sordi in Brasile, dove Antonini è stato direttore tecnico per la Fssi (Federazione Sport Sordi Italia) e i risultati a dir poco spumeggianti.
"Questo riconoscimento riempie di orgoglio il CN Macerata perché certifica l'impegno da sempre portato avanti dalla società del capoluogo verso l’inclusione. Un obiettivo reale e prioritario che passa attraverso il merito e in particolare il merito sportivo", si legge in una nota della società maceratese.
"È inoltre una gioia speciale visto che giunge dopo un paio di anni certamente non semplici per le piscine italiane, con la pandemia che prima ha ridotto se non azzerato corsi e attività, causando solo debiti, e poi l’esplosione del caro-bollette".
"Il premio va moralmente diviso con l'allenatore Franco Pallocchini e con la fantastica atleta maceratese Maria Chiara Cera, entrambi hanno fatto tutto il percorso sportivo nel nuoto silenzioso fino ai vertici olimpici".
Parte nuovamente il servizio di trasporto sociale di Progetti del Cuore grazie alla generosità delle attività del territorio. Anche a Macerata sarà garantito l’apporto di un importante servizio di mobilità gratuita: un aiuto importante fornito dall’ente a chi vive in stato di indigenza, a chi ha problemi di deambulazione ed è impossibilitato nel sostenere spostamenti, nel raggiungere centri medici per cure e visite specialistiche, o semplicemente è impossibilitato a sbrigare le pratiche quotidiane attraverso un Fiat Doblò completamente attrezzato con pedana idraulica che facilità lo spostamento di persone in carrozzina.
Progetti del Cuore collabora con le più importanti Istituzioni e Associazioni di volontariato di tutta Italia e integra nel proprio oggetto sociale lo scopo di avere un impatto positivo sulla società e sul territorio. L’obiettivo prevalente dell’attività è il rafforzamento del senso di unione che lega la collettività, con uno sguardo speciale verso le fasce più deboli, che trovano assistenza quotidiana nei servizi di mobilità gratuita e prevenzione sanitaria.
Le aziende che parteciperanno potranno trasferire sul proprio marchio il valore sociale di questa iniziativa ed “abbracciare” le persone più fragili della comunità, cercando di migliorare la loro qualità di vita. L’Avulss Macerata Onlus potrà così continuare a occuparsi di coloro che sono meno fortunati, come fa ormai da anni.
“Ricevere questo mezzo per noi è veramente importante. Sarà utilizzato per trasportare persone con handicap da e per l’ospedale - spiega il presidente dell’ente Giorgio Salvucci - per sostenere visite e raggiungere i servizi ambulatoriali. Verrà utilizzato dai volontari dell’Avulss, che da anni svolge attività di volontariato socio-sanitario continuativo, gratuito e organizzato in favore di persone indigenti e sole in maniera gratuita. Sarà utilizzato anche per svolgere le pratiche quotidiane dei nostri ‘ospiti’, su prenotazione. Attraverso questo tipo di supporto, riusciamo a portare a termine circa 1000 servizi principalmente a Macerata arrivando però fino ai comuni limitrofi”.
“Abbiamo un diario di bordo sul quale i nostri volontari annotano le distanze. Ringraziamo Progetti del Cuore per il mezzo di trasporto con il sollevatore e ci teniamo a ricordare che si tratta di un servizio totalmente gratuito per la comunità”.
La conferenza stampa di presentazione dell’evento si è tenuta a Macerata, martedì 15 novembre presso la sede dell’ente in via Beniamino Gigli Tra i testimonials di Progetti del Cuore figurano nomi noti dello sport e dell'impegno sociale, tra cui Annalisa Minetti, Beppe Signori e Andrea Devicenzi: esempi di persone vere, piene di passione, campioni fortemente impegnati nel sociale, che sfidano ogni giorno i propri limiti e combattono contro i pregiudizi, mettendo la loro popolarità al servizio del prossimo. Gesti semplici, ma importantissimi, che ognuno di noi dovrebbe seguire.” Da soli possiamo fare poco. Insieme possiamo fare molto”.
Le calciatrice dell'Yfit Macerata spiccano il volo. Arriva un’atra chiamata dalle nazionali, questa volta si tratta di quella albanese under 15 che ha convocato per il raduno la calciatrice Lorena Leskaj.
La nazionale albanese women wu-15 disputerà tre partite ufficiali per il torneo sviluppo Uefa, dal 10 al 19 novembre prossimi. Un’altra soddisfazione per il presidente Yfit, Massimo Avallone, dopo la chiamata con l’under 20 italiana della giocatrice Elena Cavagna (Leggi qui) .
Sabato 12 novembre, presso l'aula magna dell’Ite "Gentili" di Macerata, gli alunni di diverse classi dell'istituto hanno partecipato all’incontro con gli esperti del Centro Antiviolenza, all’interno del percorso di educazione civica e del progetto "cittadini esemplari".
Le dottoresse Elisa Giusti e Francesca Pigliapoco, operatrici della cooperativa "Il Faro", hanno fatto sapere della presenza del Cav presso diverse città della provincia e del servizio che offre: prevenire e contrastare ogni forma di violenza, in particolare quella sulle donne.
Gli esperti hanno così aperto un dialogo coi ragazzi, attraverso domande guida, visione di filmati e riflessioni sui vari temi che riguardano la prepotenza, quella di genere in particolare; sono stati esaminati dati e casi relativi al grande problema in questione.
I giovani hanno partecipato attivamente alle attività, rientrando in un percorso delicato di sensibilizzazione che vede la scuola come luogo in cui maturare una coscienza del rispetto e della convivenza, basata sul riguardo dell’altro anche in preparazione dell’imminente "Giornata internazionale contro la violenza sulle donne" del 25 novembre.
Si sono, inoltre, conclusi gli allenamenti di introduzione al rugby da parte degli studenti del progetto sport. Nelle mattinate che hanno preceduto il peggioramento del tempo i giovani alunni sono scesi sul terreno di gioco del “Longarini” di Villa Potenza e hanno potuto praticare gli elementi di base di questa disciplina; la Banca Macerata Rugby ha messo a disposizione della scuola la propria struttura e i propri tecnici, Lucrezia Storani e Adriano Acciarresi.
Il presidente della società, Rolando Mozzoni, ha ribadito la funzione sociale e formativa che il club di rugby cittadino vuole avere, contribuendo all’educazione globale dei giovani in collaborazione con la scuola. Gli studenti del “Gentili” hanno così corso con l’ovale in mano, hanno siglato mete, calciato tra i pali e appreso le basi del placcaggio.
La referente del "Progetto sport" dell’Ite, la professoressa Paola Galli, sottolinea la grande importanza che riveste questo tipo di attività sul campo, nell'ambito di una necessaria collaborazione tra scuola e società sportive che concorre a dare ai giovani una preparazione globale e a tutto tondo sulle discipline presenti nel territorio, con molto spazio all'esercitazione pratica oltre che teorica.
Mille litri di alcolici e superalcolici in vendita senza licenza e oltre 31 chili di pesce privi di documentazione di tracciabilità: maxi-sequestro dei finanzieri del nucleo di polizia economico-finanziaria di Macerata.
L’operazione ha riguardato 1.287 bottiglie di provenienza nazionale ed estera, poste in vendita in un esercizio commerciale, gestito da un soggetto di origine straniera, privo della relativa autorizzazione rilasciata dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli.
Nel corso del controllo, eseguito con la collaborazione del personale dell’Asur Marche, sono stati sequestrati oltre 31 chili di prodotti ittici, tra ostriche, granchi e mazzancolle, esposti ai fini della vendita senza la documentazione di origine comprovante la loro tracciabilità.
Al termine dell’attività, il trasgressore è stato segnalato alle autorità competenti per l’applicazione delle previste sanzioni amministrative, che possono arrivare fino a 7.500 euro. Ulteriori accertamenti verranno esperiti per verificare eventuali profili di irregolarità anche da un punto di vista fiscale.
Mercoledì 16 novembre, nel cortile del dipartimento di filosofia dell’Università di Macerata, è stata inaugurata la mostra fotografica “Paris belle epoque ‘90”, a cura di Unimc e di Map Communication, in collaborazione con l'Associazione culturale Montesanto e con il patrocinio di Rotary club Civitanova Marche, comune di Potenza Picena e Fondazione Anton Mario Filippetti.
Il nastro è stato tagliato dal rettore John McCourt, presenti anche il fondatore di MAP Communication Mario Carlocchia, la sindaca di Potenza Picena Noemi Tartabini e il presidente dell’'associazione culturale Montesanto Enzo Romagnoli.
L'esposizione, che racconta 100 anni di storia, regala emozioni e ricordi della belle époque di Parigi, quel periodo, a cavallo tra l'ottocento e il novecento, caratterizzato da prosperità economica, progresso tecnico-scientifico, fermento artistico: una raccolta di immagini storiche per conoscere in modo inedito la capitale francese durante una delle fasi più affascinanti della storia, della cultura e dell’arte.
La mostra sarà visitabile liberamente fino al 30 novembre dal lunedì al venerdi dalle ore 9 fino ae 19.30. In esposizione anche una selezione unica di macchine fotografiche Kodak, le prime della storia, attualmente presenti solo nelle collezioni di Potenza Picena e Toronto in Canada.
La mostra è stata preceduta dalla tavola rotonda “La Parigi del Novecento” tenuta da Mathilde Anquetil e Irene Zanot, con l’introduzione di Patrizia Oppici
Scoppia la rissa al termine del rito funebre: necessario l'intervento dei carabinieri. È quanto avvenuto questa mattina, intorno alle 11, nei pressi della chiesa di Santa Croce, a Macerata.
Tutto ha avuto inizio dalla lite che ha coinvolto due soggetti, parenti del defunto, all'uscita della salma. La discussione, piuttosto animata, sarebbe degenerata quando un giovane, estraneo al diverbio, ha iniziato a riprendere la scena con il suo telefono cellulare.
Il ragazzo è stato avvicinato dai due contendenti, e da un terzo soggetto (fratello di uno dei due litiganti), che, reagendo in maniera violenta, lo hanno aggredito fisicamente, colpendolo con calci e pugni. Da qui si è creato un parapiglia generale che ha coinvolto anche altri membri della famiglia.
Alla scena hanno assistito i passanti che, nel tentativo di placare gli animi, hanno richiesto l'intervento dei carabinieri della compagnia di Macerata. Giunti sul posto i militari hanno contribuito a riportare la calma assicurando il ragazzo aggredito alle cure dei sanitari del 118. Il giovane ha riportato leggere escoriazioni ed ecchimosi che ne hanno richiesto il trasferimento, per accertamenti, al pronto soccorso dell'ospedale di Macerata. Presenti anche gli agenti della polizia locale.
A quasi due anni dall’insediamento, è tempo di bilanci tra le fila della giunta Parcaroli. Qualcosa di cui, senz’altro, verremo messi a parte come di consueto accade attraverso comunicati e conferenze stampa: ai fini della trasparenza. Per tutto il resto, ci sono gli occhi e le orecchie di chi si muove ogni giorno per le strade di Macerata, gestisce un’attività commerciale, si reca all’università, al lavoro, o semplicemente vive la città. I cittadini, i contribuenti, il ‘popolo’ detto in politichese.
E poi c’è chi segue dall’esterno certe dinamiche, magari con alle spalle un passato trascorso proprio nell’amministrazione comunale, e oggi prova a farsi un’idea alla luce dei risultati effettivamente raggiunti, le promesse mantenute o disattese, gli ‘inciampi’ più recenti che in qualche modo rischiano di incidere sul curriculum di qualche amministratore, assessore e dirigente in carica al momento. “Dovere di un sindaco è fare gli interessi dei propri cittadini, non continuare a fare l’imprenditore sotto altre spoglie”, ha parafrasato negli ultimi giorni il capogruppo Pd e rappresentante nel Consiglio comunale Narcisio Ricotta.
A fargli quasi da èco, al di là della bandiera di appartenenza, è l’ex di Macerata Romano Carancini attualmente impegnato all’interno Consiglio della Regione Marche. "Il rischio da parte mia - esordisce nell'intervista che segue - è quello di dare oggi un giudizio parziale sul modus operandi degli ultimi due anni di gestione comunale. Tuttavia, da esterno non posso fare a meno di segnalare alcuni recenti passaggi che trovo per così dire sorprendenti".
A cosa si riferisce in particolare? "Le mie osservazioni non riguardano tanto le scelte sulla struttura tecnica: credo interessino poco ai cittadini, sebbene la volontà di confermare un dirigente piuttosto che un altro possa avere una serie di risvolti sull’efficienza e l’efficacia del lavoro amministrativo. A me interessano altre questioni davvero poco comprensibili, come il rincaro sulle tariffe dei parcheggi".
Che spiegazione si è dato? "Noi ci troviamo come cittadini maceratesi a subire un aumento di spesa persino per quanto riguarda il trasporto pubblico: non credo abbia eguali in tutto il paese. Nel momento storico di maggiore difficoltà economica delle famiglie, delle persone che utilizzano le autovetture per andare a lavoro, per muoversi, avere questo ulteriore esborso mi pare una contraddizione".
Quali sono gli altri temi sensibili? Quello dei rifiuti, dei servizi pubblici, delle bollette sul consumo di acqua: di questo non se ne sente mai parlare. Poi ci sono la Sanità, fondamentale per quanto sta ancora accadendo con la pandemia; e l’affaire Sferisterio, rimasto bloccato senza sovrintendente e nuova programmazione stagionale. Ricordo la stessa Regione Marche interviene qui ogni anno con risorse molto significative.
Sul fronte della Sanità, qual è il problema maggiore? Continuiamo a leggere bugie da parte dell’assessore Saltamartini riguardo la presunta esistenza di fondi per il nuovo Ospedale di Macerata. In realtà, la struttura è stata finanziata solo in parte: 60 mln di euro, quando ne servirebbero almeno 250 compresi i sistemi e le attrezzature tecniche. Inoltre, rimangono bloccate da oltre due anni le visite alle persone fragili (la cosiddetta ‘medicina del territorio’) per colpa di una burocrazia insopportabile. Macerata riceve schiaffi dalla Regione e nessuno alza la voce? Fino a pochi mesi fa, in Consiglio Comunale, dicevano che sarebbe andato tutto bene: oggi scopriamo che l’amministrazione non solo è immobile e silente, ma che firma anche protocolli irrilevanti e insignificanti.
E poi c’è lo Sferisterio. Non nascondo la rabbia, a riguardo: è una mortificazione che sento particolarmente, avendo fatto il presidente dell’associazione per 10 anni. Com’è possibile che a metà novembre non ci sia ancora un nuovo sovrintendente e nemmeno una programmazione concertistica? Di norma, quest’ultima andrebbe già pianificata prima del completamento della stagione precedente, nei mesi di maggio/giugno.
Che genere di conseguenze comporta un simile ritardo? Influisce non solo sulla valorizzazione dell’arena, ma anche sull’aspetto economico e sociale che porta alla città. Io ricordo che, al tempo, dei 4 milioni di valore della produzione che venivano realizzati ogni anno, circa l’80% ricadeva con un valore aggiunto sull’intero territorio. Invece adesso restiamo prigionieri di un Cda dove i consiglieri si fanno la guerra a vicenda, sono persone che non partecipano alla governance e, forse, dovrebbero cedere il passo. Tutto questo è sintomo della mancanza di una guida forte e autorevole.
Riassumendo: opere pubbliche incomplete, ritardi sulle nomine, promesse di facciata. Nel frattempo si continua a pescare dalle tasche dei cittadini? Di fatto è così: ancora non abbiamo i dati effettivi, ma ho motivo di credere che i conti economici del 2022 legati al Comune saranno negativi. La mia amministrazione, in 9 anni, ha sempre chiuso con un bilancio sano, senza alzare di un solo centesimo le tariffe su parcheggi o rifiuti. Oggi i nodi vengono al pettine: l’amministrazione Parcaroli dimostra di aver preso scelte sbagliate e di convenienza. Di aver abbindolato i maceratesi e gravato sui meno abbienti, oltre a farsi grande con il lavoro di chi c’era prima.
Cosa ne pensa del ritorno in Bilancio di Andrea Castellani? Parliamo di uno dei dirigenti più seri e affidabili che io abbia mai conosciuto: non potrà che fare bene alla città. Certo, un po’ mi insospettisce il fatto che venga impiegato, come da accordi presi tra le parti, un giorno a settimana per 6 mesi: per entrare a fondo nelle dinamche della città serve una presenza costante. Anche in questo senso, l’amministrazione attuale dovrebbe cambiare registro: occuparsi realmente dei cittadini, invece di limitarsi al puro estetismo.
Arriva un’altra sconfitta per la CBF Balducci HR che cede in tre set sul campo del Cuneo Granda S.Bernardo nella settima giornata di andata di Serie A1. Le ragazze di Paniconi azzeccano l’approccio alla gara e guidano a lungo il primo set ma sul vantaggio 17-21 subiscono un maxi parziale di Cuneo (8-1) proprio nel finale.
Un capovolgimento che incide poi sulla prestazione di Fiesoli e compagni che non riescono a ritrovare il gioco di inizio partita e cedono nettamente il secondo set. Nel terzo le arancio-nere provano a restare attaccate al match ma Cuneo spinge sull’acceleratore e chiude subito il discorso. MVP Szakmary con 20 punti e il 59% in attacco, per la CBF Balducci HR top scorer Malik con 13 punti.
Coach Paniconi (Lipska ancora non a disposizione) parte di nuovo con Ricci in palleggio in diagonale con l’opposta Malik, Cosi-Molinaro centrali, Abbott-Fiesoli schiacciatrici, Fiori libero. Per Cuneo, Zanini schiera Signorile-Diop, Hall-Cecconello, Kuznetsova-Szakmary, Caravello libero.
Inizio equilibrato con le arancio-nere che trovano buone risposte dal servizio con Malik (5-6) e conquistano il +2 in contrattacco con l’opposta israeliana (6-8). Hall ferma il tocco di seconda di Ricci e la sfida torna in parità (11-11) ma Molinaro rimette le cose a posto con l’ace del 12-14 e ancora del 12-16. Il colpo di Szakmary riporta sotto le piemontesi (15-17) che però commettono due errori consecutivi in attacco rilanciando la CBF Balducci HR (16-20).
Non finisce qui anzi il set cambia del tutto perché Cuneo sfrutta il turno al servizio di Cecconello dal 18-21 con un contrattacco efficace e firma il sorpasso con l’errore di Abbott (dentro Quarchioni) e il muro di Hall (23-21). Le piemontesi non si fanno sorprendere e chiudono 25-22 con un maxi parziale di 8-1. Szakmary protagonista con 7 punti e il 67% in attacco.
Sull’abbrivio della rimonta Cuneo parte forte nel secondo parziale (3-0), la CBF Balducci HR non molla e torna subito dentro al set (5-5) grazie al muro e ad un attacco che cresce. Cosi firma il +2 (7-9) fermando Szakmary ma arriva subito il contro break delle piemontesi con Kuznetsova e Diop (13-9, altro parziale di 6-0).
La ricezione arancio-nera fatica, Molinaro ci prova a muro (16-12) e Paniconi tenta la carta Milanova-Okenwa: Cuneo, però, continua a spingere in attacco (20-13) e chiude senza problemi 25-16. Le maceratesi attaccano solo al 19%, sono 7 i punti di Kuznetsova.
Terzo set con la CBF Balducci HR che prova a restare attaccata alla gara (5-5 su muro di Fiesoli e ancora 9-9 sempre a muro con Abbott) poi un paio di errori gratuiti spingono Cuneo al +4 (14-10), il diagonale di Kuznetsova vale il 16-11.
Quarchioni entra per Abbott, Cosi propizia il -2 (16-14) e Malik spinge a terra il 17-18: le arancio-nere tengono il -1 poi Cecconello ferma l’opposta israeliana (21-18): è lo strappo decisivo che permette alle piemontesi di chiudere 25-20.
IL TABELLINO
CUNEO GRANDA S.BERNARDO: Kuznetsova 16, Drews 1, Klein Lankhorst n.e., Cecconello 6, Caravello (L), Szakmary 20, Magazza n.e., Signorile 1, Hall 10, Caruso ne., Diop 10, Gay (L). All. Zanini
CBF BALDUCCI HR MACERATA: Cosi 5, Fiori (L), Abbott 6, Napodano (L), Ricci, Quarchioni, Okenwa 1, Molinaro 9, Milanova, Fiesoli 6, Malik 13, Poli n.e.. All. Paniconi
Parziali: 25-22 (24’), 25-16 (30’), 25-20 (30’)
Arbitri: Boris (PV), Pasin (TO)
Note: Cuneo 7 battute sbagliate, 3 ace, 12 muri vincenti, 45% in attacco, 49% in ricezione (25% perfette). Macerata 5 battute sbagliate, 4 ace, 8 muri, 28% in attacco, 41% in ricezione, 28% perfette).
(Credit foto: Danilo Ninotto)
Le vie principali della città colorate di biancorosso per celebrare il centenario della Società Sportiva Maceratese 1922, che va "festeggiato e onorato". È la proposta che arriva dalla Curva Just, storico gruppo del tifo organizzato maceratese, che chiede "uno slancio" all'amministrazione comunale "in modo da creare il giusto calore, per festeggiare a dicembre, i cento anni della società".
La Curva Just sta, inoltre, "organizzando una coreografia all'altezza dell'evento, ma ha bisogno dello sforzo e di un contributo di tutti - si legge in una nota dei tifosi -. Chiunque abbia a cuore questi colori, chiunque in diversi anni abbia macinato km per questa maglia, è invitato a contribuire con una quota facoltativa da portare al Bar Due Fonti o in curva in ogni gara casalinga".
"La raccolta inizia sabato prossimo, in occasione della sfida alla Jesina, fino al 18 dicembre, gara con il Marina in cui festeggeremo in curva. Lo dobbiamo alla storia, alla città, a noi stessi, a chi ci ha lasciato prematuramente e alle vecchie glorie che ci hanno fatto emozionare indossando la maglia in campo" conclude la Curva Just.
Le nove ore di aereo che separano l’Italia dalla Guinea Bissau dischiudono una distanza culturale profonda, delle differenze difficili da immaginare - figuriamoci comprendere - per un occidentale pasciuto e immerso nella ricchezza europea.
A fare da ponte fra i due mondi è Paolo Rita, agronomo maceratese classe 1997 che da oltre un anno vive e lavora nel piccolo paese dell’Africa occidentale. Dopo la laurea magistrale conseguita all’Università di Bologna, ha ottenuto un tirocinio (poi convertito in un contratto regolare) nel programma europeo “Ianda Guiné”, tramite la ONG di Cuneo “LVIA” leader dell'azione legata alla produzione di riso.
Non è certo questa la sede adatta per ripercorrere la storia del continente africano, complessa e profonda quanto sconosciuta all’eurocentrico occidentale di oggi. Basti ricordare che il piccolo paese (confinante con il ricco e filoeuropeo Senegal) rappresenta un’eccezione nel contesto dell’Africa occidentale, quasi esclusivamente francofona, in quanto ex-colonia portoghese.
Una difficile storia di dominazione coloniale e riconquista dell’autonomia a partire dal 1959, guidata dall’eroe nazionale Amilcar Cabral (“il padre del paese”). Le cicatrici lasciate da secoli di sfruttamento e abbandono sono ancora visibili fra colpi di stato e instabilità economica, politica e sociale.
Quello di Paolo è un punto di vista privilegiato - in tutti i sensi - su uno dei paesi più poveri al mondo, come spiegato nell’intervista che segue. E nella quale emergono luci e ombre di un’esperienza che si propone di offrire una finestra dalla quale osservare un altro aspetto del mondo e della società occidentale.
“Non avrei mai pensato di finire in Africa - racconta -, sapevo di voler viaggiare ma non avevo preso in considerazione questa meta fino a quando non sono stato contattato da LVIA per Ianda Guiné, il progetto più grande dell’Unione Europea in Guinea Bissau. Si tratta di un programma che cerca di aiutare e sostenere in modo onnicomprensivo l’intero paese: dalla salute alla sovranità alimentare, con interventi mirati sulla società e sulle infrastrutture”.
Qual’è il tuo ruolo nel progetto? “Io lavoro come assistente agronomo junior all’interno di ‘Ianda Guiné Arrus’, l’azione principale fra le otto che costituiscono il progetto, e che si occupa della coltura del riso: fonte primaria di sostentamento interno della Guinea”.
Hai avvertito lo shock culturale? “L’impatto con il paese è stato pittoresco e traumatico: se da un lato ci sono forti mancanze nelle infrastrutture, dall’altro a livello umano ci sono una coesione e una felicità che trovo invidiabili”.
“Se da un lato colpisce la condizione delle strade che, le rare volte in cui sono presenti, sono al limite del praticabile, dall’altro ci sono la spontaneità e il senso di comunità della popolazione - aggiunge Paolo -. Non voglio scadere nel banale ma devo dire che ora, quando torno a Macerata, rimango deluso dalla diffidenza e dalla freddezza dei miei concittadini. La serenità che si respira qui è assente nei paesi occidentali”.
Cosa ne pensi dei progetti UE per i paesi africani? “Arrivano a sovrapporsi allo Stato in molte occasioni. Interventi nella società per l’emancipazione femminile, però, sortiscono i loro effetti solo dopo decenni. Il budget è collocato specificatamente in determinate aree in cui la differenza è palpabile: è stato costruito un ponte che collega le tabancas (i villaggi ndr) all’ospedale, riducendo i tempi di percorrenza da più di due ore a quindici minuti. O ancora, un altro progetto UE ha costruito un centro per donne che hanno subito violenza nel quale viene loro insegnato il lavoro sartoriale (di solito affidato agli uomini). Ora il centro è diventato una sorta di azienda tessile che produce e vende vestiti, garantendo uno stipendio fisso alle lavoratrici e, quindi, l’indipendenza economica”.
E una volta che scadranno i contratti? “Lo Stato dovrà farsi carico delle spese di manutenzione e gestione. In realtà, succede fin troppo spesso che alcune costruzioni, ad esempio, diventino cattedrali nel deserto, abbandonate non appena gli Europei lasciano il paese”.
Per questo motivo, scopo principale dei progetti dell’Unione è quello di formare gli abitanti locali, cercando di trasmettere conoscenze e competenze. Ciononostante, sorgono altre problematiche: gli stipendi statali sono bassissimi, quando non completamente assenti. “I docenti non sono stati pagati per un anno - sottolinea - e i medici sono spesso costretti a chiedere un pagamento diretto ai pazienti, che nella maggior parte dei casi non possono permettersi. Con uno stipendio di 150 euro al mese da medico non sopravvivi”.
Potendo tornare indietro rifaresti le stesse scelte? “É la scelta migliore che abbia preso in vita mia: il perimetro del mio mondo si è allargato e inizio a rendermi conto di quanto il genere umano sia variegato e complesso. Ora, quando torno in Europa, guardo con occhi diversi le cose che fino ad un anno fa davo per scontate. Dall’efficenza di una sanità pubblica gratuita al semplice comfort della televisione. Eppure non riesco a non notare come i rapporti umani si siano svuotati nel nostro mondo. Qui le relazioni sono molto più vere ed oneste e anche il contesto lavorativo non è sempre e solo finalizzato al guadagno, ma c’è un risvolto sociale importante.”
Il Comando provinciale della Guardia di Finanza di Macerata, unitamente alla locale AVIS, anche quest’anno, ha organizzato tre giornate dedicate alle donazioni di sangue da parte degli appartenenti al Corpo della Provincia: 10 marzo, 16 giugno e 22 settembre.
“Un gesto quello della donazione che è impegno morale, prima ancora che dovere civico, fortemente sentito dai militari”, si legge in una nota della Fiamme Gialle, il cui altruismo e la cui profonda sensibilità hanno consentito di raccogliere nelle tre giornate 14.400 ml di sangue intero e 6.300 ml di plasma, contribuendo così a garantire la continuità terapeutica, il recupero delle attività chirurgiche pregresse rinviate a causa della pandemia e ad evitare uno scadimento complessivo della qualità di vita per quei pazienti che legano la propria sopravvivenza alle disponibilità di sangue”.
Un atto volontario di generosità e solidarietà, quello dei finanzieri maceratesi, ai quali il presidente dell’Avis provinciale di Macerata, Morena Soverchia, ha espresso il suo sentito ringraziamento.
Il Comune di Macerata aderisce alla Giornata Mondiale della Prematurità prevista per domani, giovedì 17 novembre, concedendo il patrocinio all’iniziativa dell’associazione Vivere Onlus Coordinamento Nazionale delle Associazioni per la Neonatologia ETS e della Società Italiana di Neonatologia (SIN).
Per l’occasione, a causa dell’emergenza energetica, la giornata verrà ricordata adottando un simbolo viola alternativo all’illuminazione di un monumento. Per questo motivo nel sito istituzionale del Comune verrà pubblicato un banner dedicato all’iniziativa estrapolato dal “Kit viola salvaenergia per i neonati prematuri” predisposto dai promotori.
Il claim del 2022 è focalizzato su “L’abbraccio di un genitore: una terapia potente. Consentire il contatto pelle a pelle fin dal momento della nascita”. “Sosteniamo l’iniziativa della cosiddetta ‘Zero separation’, cioè garantire la vicinanza genitori - neonato - interviene il vice sindaco e assessore alle Politiche sociali Francesca D’Alessandro - perché siamo convinti e consapevoli che il contatto pelle a pelle e l’allattamento al seno sono momenti essenziali per un sano sviluppo del neonato e per questo ogni bambino ha il diritto di beneficiare sempre della presenza dei genitori".
La Giornata mondiale della Prematurità (World Prematurity Day) è riconosciuta dal Parlamento Europeo grazie all’impegno della European Foundation for the Care of Newborn Infants (EFCNI) e il suo obiettivo è quello di richiamare il valore dell’assistenza e sottolineare l’importanza delle prevenzione dei fattori di rischio che possono favorire il verificarsi della prematurità.
Torna a Macerata, con la seconda edizione, Tipicità Evo che propone un invitante fine settimana tra gusto, curiosità e conoscenza. Appuntamento dal 18 al 20 novembre, nelle piazze, nei palazzi e negli angoli della città, con la manifestazione promossa dal comune di Macerata in collaborazione con associazioni, partner pubblici e privati e con la partnership scientifica dell’università degli studi di Macerata.
Il taglio del nastro sarà venerdì 18 novembre, alle ore 10, in piazza della Libertà davanti a un quadro realizzato per l’occasione dall’Infiorata di Castelraimondo all’interno del Tipicità Village. A seguire, presso la Sala consiliare della provincia di Macerata, dalle 10:30 si terrà il talk show coordinato da Giuseppe Convertini, conduttore di Linea Verde Rai.
Alle 11:30, sempre presso la Sala consiliare, “I linguaggi del cibo”, evento curato da UniMc che avrà come filo conduttore proprio i percorsi umani e culturali che si celano dietro al cibo, alle tradizioni e alla cultura gastronomica locale, il tutto analizzato da una prospettiva multidisciplinare.
Nel pomeriggio di venerdì 18, a partire dalle 18:00, l’auditorium della Biblioteca Mozzi Borgetti ospiterà la chef stellata Viviana Varese per l’appuntamento curato da Banca Mediolanum e Grand Tour delle Marche. In una intervista rilasciata a Gambero Rosso, Varese dichiara che “la cucina è un atto politico”; nel corso dell'evento cercheremo di decodificare la sua cucina, la sua visione del mondo e i valori che ogni giorno porta avanti grazie al suo eccellente team di lavoro.
Verrà presentato questo giovedì 17 novembre nell’aula verde del Polo Pantaleoni alle 17.30, il docufilm "Tra le macerie. Sfruttamento lavorativo e infiltrazioni criminali nei cantieri Sae", un evento aperto a tutta la cittadinanza.
Il progetto nasce dalla risposta dell'università di Macerata al bando “Università per la legalità” della Fondazione Giovanni Falcone e dal lavoro portato avanti da studenti e studentesse dell'ateneo in sinergia con le associazioni: Libera contro le Mafie presidio "Ciro Colonna" Macerata, Officina universitaria e Elsa Macerata.
Il docufilm analizza i fenomeni del caporalato edilizio e dei subappalti illeciti nei lavori di ricostruzione avviatisi a seguito degli eventi sismici che hanno colpito le Marche nel 2016, e lo fa attraverso interviste ai lavoratori, ai sindacati, alle istituzioni coinvolte nelle indagini, nonché docenti ed esperti del settore.
Nell'evento di presentazione, la proiezione sarà accompagnata da un ospite di eccezione: Yvan Sagnet, sindacalista e scrittore. Sagnet arriva in Italia dal Camerun per frequentare l'università e dopo la laurea decide di lavorare come stagionale nelle campagne di Nardò per la raccolta dei pomodori.
Viene a contatto con il mondo del caporalato e con le disumane condizioni di vita dei braccianti, costretti a lavorare e a vivere ogni giorno in condizioni inaccettabili e senza alcuna tutela o diritto, e ciò lo spinge a promuovere nel 2011 lo sciopero permanente dei braccianti, che durerà un mese e solleciterà le istituzioni ad adottare la prima normativa di contrasto al fenomeno.
Nel 2017 viene nominato Cavaliere dell'ordine al Merito della Repubblica Italiana e fonda No Cap, associazione che offre percorsi di vita e di lavoro per i braccianti sfruttati, portandoli fuori dai circuiti criminali del caporalato.
Tre coltelli a serramanico nascosti nell’armadietto della stanza di ospedale: denunciato un uomo. I carabinieri della Sezione Radiomobile della Compagnia di Macerata hanno deferito un 32enne di origine siciliana e residente a Macerata per i reati di porto di armi od oggetti atti ad offendere e oltraggio a pubblico ufficiale.
Nella tarda mattinata un equipaggio del Radiomobile è intervenuto presso un reparto dell’ospedale di Macerata, dove i sanitari si erano accorti di alcuni comportamenti anomali da parte di un degente. I militari a seguito di un approfondito controllo nei confronti del paziente ricoverato, hanno rinvenuto all’interno dell’armadietto in suo uso, celati sotto alcuni indumenti tre coltelli a serramanico di grandi dimensioni. Nella circostanza il soggetto, alla presenza del personale medico e infermieristico, ha reagito indirizzando agli operanti frasi oltraggiose.
Sempre i militari del nucleo Radiomobile, il 13 ottobre scorso, hanno denunciato un cittadino italiano 65enne dimorante nella provincia di Teramo per possesso ingiustificato di chiavi alterate o grimaldelli. Nel corso di specifici controlli notturni attuati nel centro cittadino di Macerata, nei pressi dei luoghi di culto, gli operanti hanno fermato un’autovettura la cui presenza nei pressi di una chiesa è apparsa insolita e sospetta.
I militari hanno così proceduto a un approfondito controllo rinvenendo nell'auto uno strumento artigianale idoneo a forzare le porte o le cassette delle offerte, che è stato opportunamente sequestrato.
Si è tenuta nella giornata di domenica 13 novembre la 23esima “Hoka Maratona di Ravenna città d’arte”, competizione che ha richiamato oltre 13mila podisti provenienti da 50 paesi.
Alla 42 km, valida per il Campionato Italiano assoluto e per il Campionato Italiano master di maratona, ha preso parte anche la campionessa maceratese Denise Tappatà, resasi protagonista di entrambi i podi con una prestazione di alto livello.
Una doppia premiazione per Tappatà, che torna a casa con la medaglia d’argento per il campionato assoluto e con quella d’oro per il circuito master: “Abbiamo voluto fortemente questo risultato – commenta il coach Fernando Corradini a margine -. Non eravamo al massimo della forma ma Denise si è superata dando tutto quello che aveva. Un risultato meritato ”.