Il Servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato che nelle ultime 24 ore sono stati testati 6083 tamponi: 3884 nel percorso nuove diagnosi (di cui 1513 nello screening con percorso Antigenico) e 2199 nel percorso guariti (con un rapporto positivi/testati pari al 10,4%).I positivi nel percorso nuove diagnosi sono 405 (69 in provincia di Macerata, 218 in provincia di Ancona, 65 in provincia di Pesaro-Urbino, 18 in provincia di Fermo, 20 in provincia di Ascoli Piceno e 15 fuori regione).Questi casi comprendono soggetti sintomatici (48 casi rilevati), contatti in setting domestico (84 casi rilevati), contatti stretti di casi positivi (141 casi rilevati), contatti in setting lavorativo (22 casi rilevati), contatti in ambienti di vita/socialità (7 casi rilevati), contatti in setting assistenziale (1 caso rilevato), contatti con coinvolgimento di studenti di ogni grado di formazione (21 casi rilevati), screening percorso sanitario (3 casi rilevati). Per altri 78 casi si stanno ancora effettuando le indagini epidemiologiche. Nel Percorso Screening Antigenico sono stati effettuati 1513 test e sono stati riscontrati 111 casi positivi (da sottoporre al tampone molecolare). Il rapporto positivi/testati è pari al 7%.
Dal punto di vista percentuale, nel rapporto tra il numero di tamponi processati nel percorso nuove diagnosi e il numero di contagiati, si evidenzia un decremento rispetto alla giornata precedente: incidenza al 10,42% oggi, rispetto all'15,08% di ieri.
Aumentano di 10 unità, rispetto alle ultime 24 ore, il numero di persone ricoverate nelle strutture sanitarie regionali che ad oggi sono 617, di cui 75 in terapia intensiva (numero invariato rispetto a ieri). Sono, invece, 26 le persone dimesse ieri dagli ospedali regionali.
Nel Maceratese sono accolti 117 pazienti: 45 all'ospedale di Macerata, 56 al Covid Hospital e 16 a Camerino. Altri due pazienti sono ospitati al Pronto Soccorso dell'ospedale di Civitanova Marche.
Di seguito, nel dettaglio, i dati rilasciati dal Servizio sanitario regionale:
Solo qualche piccolo disagio questa mattina a causa della nevicata che da ieri sera ha colpito la città e ha fatto scattare da subito il piano neve messo a punto dal Comune.
Dalle 5 di questa mattina in azione i mezzi spargisale che hanno proceduto alla pulizia delle strade, soprattutto delle arterie principali, mentre i mezzi più piccoli stanno proseguendo a ripulire quelle secondarie. Chiusa in via precauzionale via dei Velini.
La neve non ha creato in città difficoltà tali da costringere alla chiusura delle scuole. Le lezioni infatti si stanno svolgendo regolarmente in tutti gli istituti di ogni ordine e grado.
Regolare anche il trasporto pubblico urbano che ha fatto registrare solo qualche lieve ritardo nella partenza delle varie corse.
Per chi avesse necessità di muoversi in auto si raccomanda l’uso delle gomme termiche.
Mondo del calcio in lutto: è morto l’ex dirigente arbitrale Maurizio Mattei.
Il 79enne originario di Treia era ricoverato al Covid-Center dopo aver contratto il Coronavirus. Oggi la tragica scomparsa.
Mattei iniziò la sua carriera il 24 giugno 1963 e diresse 82 partite in Serie C, 113 in Serie B e 125 in Serie A, dove esordì il 21 marzo 1976. Nel 1985 venne onorato del riconoscimento destinato all’arbitro italiano maggiormente distintosi, il Premio Giovanni Mauro. Tra le classiche del campionato italiano dirette figurano un derby di Roma, uno Juventus-Milan, uno Juventus-Roma e un Milan-Roma.
“Il calcio dilettantistico maceratese è fermo, i giovani calciatori sono relegati in casa, ma sicuramente pronti a saper dribblare la pandemia in atto.
Oggi però la tremenda notizia della dipartita causa COVID dell'ex arbitro Maurizio Mattei, lascia un sentimento di sconforto a tutto il mondo calcistico provinciale”. Così il Delegato Provinciale FIGC - LND Guido Andrenelli, già presidente della Sezione AIA di Macerata
“In questo momento la Delegazione Provinciale di Macerata nel ricordare gli innumerevoli traguardi di Maurizio intende mettere in evidenza la sua forza di volontà che, tappa dopo tappa, da giovane podista scolastico, gli ha permesso di raggiungere i più alti vertici dello sport, in particolare nel calcio nazionale ed internazionale.
Un esempio per molti giovani ai quali non sono precluse le mete sognate in qualunque campo della vita”.
Il mondo calcistico maceratese in lutto si stringe ai familiari
All'origine di tutto una banale collisione tra due veicoli in viale Martiri della Libertà, nei pressi dello Stadio dei Pini.
Dopo la collisione i conducenti si confrontano senza trovare una soluzione e così uno dei due chiede l'intervento degli uomini della Polizia Locale
Gli uomini, giunti sul posto, procedendo all'identificazione dei conducenti, notano in uno dei due un comportamento che attira la loro attenzione.
Procedono quindi a ulteriori controlli durante i quali, però, la signora diviene sempre meno collaborativa.
Sul posto converge così un altro mezzo della Polizia Locale ed un mezzo della Questura a supporto.
La situazione, la cui dinamica è ancora nel riserbo, continua ancora per quasi un' ora con la signora sempre nel suo veicolo e gli agenti profusi nel tentare una pacifica soluzione
Soltanto alla fine, la signora è stata accompagnata all'ospedale di Macerata per controlli obbligati tesi anche alla verifica della presenza dei requisiti psicofisici necessari alla conduzione del veicolo
Si è svolta nella mattinata odierna in modalità da remoto, una riunione presieduta dal Prefetto Ferdani alla quale hanno preso parte, oltre ai vertici delle Forze dell’Ordine, il Presidente della Provincia, il Comandante Provinciale dei Vigili del Fuoco, il Capo Compartimento dell’ANAS per le Marche, il Direttore del VII tronco della società Autostrade per l’Italia, nonché i Sindaci dei Comuni di Macerata, Civitanova Marche, Porto Recanati, Potenza Picena, Corridonia, Tolentino e Muccia.
L’incontro è stato convocato a seguito della trasmissione da parte della Sala operativa della Regione dell’allertamento per condizioni meteo avverse per precipitazioni nevose e per una verifica preventiva della operatività di tutte le componenti istituzionalmente competenti a fronteggiare le problematiche connesse alle precipitazioni nevose per questo fine settimana; il tutto per assicurare la più efficace gestione delle criticità.
Al riguardo, il Prefetto ha evidenziato che le suddette esigenze di coordinamento e raccordo si pongono in primo luogo con riferimento al settore della viabilità, sia in relazione al tratto autostradale della A-14, alle strade statali e provinciali e con riferimento alla viabilità urbana.
I partecipanti all’incontro hanno assicurato l’avvenuta predisposizione delle misure come da piano neve, del personale e dei mezzi spazzaneve necessari per le operazioni di sgombero e dei mezzi spargisale.
Particolare attenzione è stata richiesta per l’adozione di specifiche misure anche in relazione alle problematiche della viabilità che potrebbero derivare, in caso di abbassamento delle temperature, dalla formazione di ghiaccio sul manto stradale, adottando le misure necessarie quali ad esempio, la salatura dei tratti stradali interessati.
E’ stato altresì condiviso di verificare la piena funzionalità delle aree di stoccaggio dei mezzi, in particolare quelli pesanti, all’esterno del tratto autostradale della A-14 .
Continua a camminare sulla gambe di tanti giovani il sogno di Antonio Megalizzi, il sogno dell’Europa migliore che la fondazione a lui intitolata porta avanti con dedizione e amore. E in questa scia ha sentito il dovere di inserirsi l’Università di Macerata, organizzando un laboratorio sulla comunicazione europea e dedicando un premio di laurea allo studente con la passione per il giornalismo che ha perso la vita nel tragico attentato di Strasburgo del 2018, mentre seguiva la plenaria del parlamento Europeo per conto di Europhonica, network internazionale di radio universitarie.
Si è tenuta oggi la consegna del premio nel corso di un pomeriggio denso di emozioni, ma soprattutto fortemente motivante, grazie a due testimoni d’eccezione. Luana Moresco, fidanzata di Megalizzi, oggi è la presidente della Fondazione che “nasce per dar seguito al messaggio di Antonio, pieno di idee, sogni ed emozioni e per dare a tanti ragazzi le opportunità̀ che egli non ha avuto” ha sottolineato la stessa intervistata dagli speaker della web radio di Ateneo Rum Donato Mulargia e Nicola Maraviglia.
“Sull’esempio di Antonio, ragazzi, non arrendetevi. Sognate. Andate avanti, sbagliate. Vivetela questa vita. Non regalatela ad altri” è stato, invece, l’incitamento del giornalista Paolo Borrometi che ha voluto raccontare la vicenda di Megalizzi in un libro “per Antonio e non su Antonio”. Presenti, in collegamento da casa, anche i genitori e la sorella Federica.
“Compito dell’Università - è stato il commento del rettore Francesco Adornato - è educare i giovani alla democrazia, al rispetto del pluralismo delle idee, alla fiducia negli ideali dell’Europa migliore, perché la conoscenza ci rende liberi e le parole della liberà non cesseranno mai di esistere e neanche la memoria di Antonio”.
Ad aggiudicarsi la prima edizione del premio - una borsa di studio da 2.500 euro - è stato Loris Paparoni, laureato UniMc in Comunicazione e culture digitali, con la tesi “Comunicare l’Europa: il ruolo dell’informazione nel contesto pubblico italiano”, relatrice Lucia D’Ambrosi, perché “ha approfondito in modo originale, attraverso un lavoro di indagine sul campo, il tema dei giovani e dell’identità europea, mettendo in luce le sfide della comunicazione pubblica per la promozione di un’informazione comprensibile, vicina ai cittadini e di qualità”, come recita la motivazione, letta dalla presidente della commissione Carla Danani.
A consegnare la pergamena al vincitore è stato il prefetto di Macerata Flavio Ferdani. “Nessun uomo - ha detto - può essere libero se non rispetta la libertà e l’umanità di chi ha vicino, Antonio aveva capito che rispettando l’umanità degli altri, rispettava la propria”.
Presto anche a Macerata, come già sta avvenendo da un po’ di tempo a questa parte in altre città italiane, i cittadini potranno recarsi dal tabaccaio per ottenere i certificati anagrafici.
L’Amministrazione comunale, infatti, ha accolto con favore la proposta avanzata dalla Federazione Italiana Tabaccai di sottoscrivere una convenzione finalizzata ad accedere ai servizi on line dell’Anagrafe comunale per rilasciare, nelle tabaccherie della città, sette giorni su sette, i certificati anagrafici come lo stato di famiglia, residenza, stato libero e cittadinanza al costo di 2 euro. Qualora poi sia necessaria l’apposizione del bollo non sarà più necessario recarsi in due posti differenti per ottenere un unico documento.
Si tratta di un servizio di pubblica utilità e di semplificazione che rappresenta l’avvio della costituzione di una rete di sportelli sul territorio comunale in grado di agevolare il cittadino e rendere più efficienti i servizi erogati alla collettività, in particolare agli utenti con maggiore difficoltà di accesso ai sistemi informatici.
“Siano orgogliosi – afferma l’assessore ai Servizi amministrativi Marco Caldarelli – di essere il quarto Comune nelle Marche e il secondo Comune capoluogo ad offrire questo servizio. Un servizio che va ad aggiungersi a quelli già esistenti che danno la possibilità di richiedere i certificati all’Anagrafe via mail o recandosi direttamente negli uffici comunali nell’orario di apertura. Possibilità, quest’ultima, al momento fattibile solo su appuntamento a causa dell’emergenza sanitaria”.
Con la convenzione la FIT si impegna a promuovere e sensibilizzare l’adesione al progetto di diffusione dei servizi anagrafici decentrati nei propri esercizi associati garantendo l’operatività di almeno 10 punti di rilascio delle certificazioni.
Arianna regista dell'omicidio, il figlio Enea esecutore materiale. Questa secondo il il Procuratore della Repubblica Giovanni Giorgio la verità riguardo la morte di Rosina Carsetti, la donna trovata senza vita la sera della vigilia di Natale nella villetta di via Pertini, a Montecassiano.
Le ragioni dietro l'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip del Tribunale di Macerata nei confronti di Arianna Orazi ed Enea Simonetti, rispettivamente figlia e nipote di Rosina Carsetti, sono state snocciolate questa mattina nel corso di una conferenza stampa indetta presso l'Auditorium dell'Università di Macerata, in via Padre Matteo Ricci, affollata di cronisti.
Ad Arianna ed Enea si contesta il reato di concorso in omicidio volontario premeditato pluriaggravato dalla minorata difesa della vittima, mentre - alla sola Orazi - di aver diretto e organizzato la cooperazione dei complici nonché di aver maltrattato la povera Rosina.
La presunta rapina avvenuta per mano di un "ignoto uomo mascherato" millantata dalla famiglia per provare la propria innocenza è stata esclusa dalla Procura sulla scorta degli elementi probatori emersi durante le indagini.
LEGGI ANCHE: IL MOMENTO DEL TRASFERIMENTO IN CARCERE DI ROSINA ED ENEA (VIDEO)
Riguardo la posizione del marito settantanovenne della Carsetti, Enrico Orazi, il Procuratore Giorgio spiega: "Durante un colloquio ha chiesto perdono a Dio per quanto aveva fatto, evidenziando che lui ha solo assecondato quanto chiestogli, e che non avrebbe potuto comportarsi diversamente. Il giudice ha ritenuto che esistano gravi elementi indiziari anche a suo carico, ma trattandosi di una persona di 78 anni non si è potuta prevedere alcuna misura di custodia cautelare in carcere, in quanto la legge non lo prevede per gli ultra settantenni. Come Procura abbiamo contestato ad Enrico Orazi una condotta omissiva, in quanto non ha impedito l’uccisione della moglie. Rosina aveva evidenziato al marito che era sua intenzione separarsi".
Presente alla conferenza stampa anche il Tenente Colonnello Nicola Candido, comandante Provinciale Carabinieri di Macerata, che in apertura di conferenza ha sottolineato: "Il resoconto che ci è stato fatto nell’immediatezza del reato dai tre familiari di Rosina ci ha fatto riflettere, visto che sin da subito sono emerse alcune incongruenze nei racconti dei tre protagonisti. Abbiamo, in seguito, approfondito le indagini con un primo sopralluogo che, ci tengo a precisare, è stato molto dettagliato".
"Anche il resoconto fatto dai tre congiunti durante le successive audizioni in caserma ci ha confermato più di un dubbio, visto che le versioni non erano coincidenti - aggiunge -. Tra queste segnalo il racconto del nipote che in un primo momento ci aveva indicato, in pieno lockdown, di aver fatto un giro per Macerata il giorno dell'omicidio. Un elemento che ha contribuito ad accrescere le perplessità".
"Mi ha colpito personalmente il fatto che non sia stata spesa nessuna parola per la vittima, nei resoconti non si è mai tenuto conto che un congiunto stretto fosse scomparso", ha sottolineato amaro il Tenente Colonnello Nicola Candido.
Il Procutore Giovanni Giorgio nella sua esposizione non ha riferito tutti i dettagli delle indagini, per "non fare in modo che possa essere occasione di aggiornamento per aspiranti criminali" e ha inoltre ringraziato "ragazzi e ragazze dei carabinieri che hanno lavorato intensamente, gomito a gomito, contraendo anche il Covid”.
LA RICERCA SU INTERNET - "Abbiamo potuto appurare che la signora Arianna Orazi aveva cercato di acquisire su Internet più notizie possibili circa l’omicidio commesso in danno della signora Renata Rapposelli, non a caso anche lei strozzata da prossimi congiunti. La signora ha detto di averlo fatto per curiosità, ma secondo le nostre indagini la ricerca è rientrata nel piano criminoso realizzatosi nel tempo".
LE DUE VERSIONI DI ENEA - "Enea Simonetti la notte del 25 dicembre in un primo momento ha riferito circostanze compatibili con quelle della madre e del nonno, ma in una seconda versione rilasciata durante la notte ha spontaneamente dichiarato che non vi era stata alcuna rapina, e che lui aveva aderito ad una messinscena posta in essere dal nonno e dalla madre essendosi verificato un incidente mortale a Rosina".
"Lui ha riferito di avervi aderito per amore del nonno e della madre, uniche persone a cui voleva bene, dichiarandosi estraneo all’omicidio. Il sostituto procuratore Vincenzo Carusi ha avviato un'attività investigativa urgente che ha portato ad accertare come Arianna Orazi abbia immediatamente redarguito il figlio dato che, nel caso specifico, non poteva esserci verificato un incidente in quanto uno “strozzamento” - come riferito dalla stessa Orazi in dialetto maceratese - non avrebbe mai potuto essere valutato come un incidente. Sottolineo come a questo punto delle indagini, l’ipotesi dello "strozzamento" non era ancora nota a nessuno" ha evidenziato il procuratore Giovanni Giorgio.
LA RICERCA SU INTERNET - "Abbiamo potuto appurare che la signora Arianna Orazi aveva cercato di acquisire su Internet più notizie possibili circa l’omicidio commesso in danno della signora Renata Rapposelli, non a caso anche lei strozzata da prossimi congiunti. La signora ha detto di averlo fatto per curiosità, ma secondo le nostre indagini la ricerca è rientrata nel piano criminoso realizzatosi nel tempo".
LE DUE VERSIONI DI ENEA - "Enea Simonetti la notte del 25 dicembre in un primo momento ha riferito circostanze compatibili con quelle della madre e del nonno, ma in una seconda versione rilasciata durante la notte ha spontaneamente dichiarato che non vi era stata alcuna rapina, e che lui aveva aderito ad una messinscena posta in essere dal nonno e dalla madre essendosi verificato un incidente mortale a Rosina. Lui ha riferito di avervi aderito per amore del nonno e della madre, uniche persone a cui voleva bene, dichiarandosi estraneo all’omicidio".
"Il sostituto procuratore Vincenzo Carusi ha avviato un'attività investigativa urgente - ha aggiunto il procuratore Giorgio - che ha portato ad accertare come Arianna Orazi abbia immediatamente redarguito il figlio dato che, nel caso specifico, non poteva esserci verificato un incidente in quanto uno “strozzamento” - come riferito dalla stessa Orazi in dialetto maceratese - non avrebbe mai potuto essere valutato come un incidente. Sottolineo come a questo punto delle indagini, l’ipotesi dello "strozzamento" non era ancora nota a nessuno" ha evidenziato il procuratore Giovanni Giorgio.
LA CONVERSAZIONE MADRE/FIGLIO - "Sempre nel corso della stessa chiacchierata la signora Orazi ha segnalato al figlio che l’uccisione della Carsetti non sarebbe mai stata attribuita ad una persona di 70 chili (il nonno). Né tantomeno a lei. Al ragazzo veniva consigliato di non dire mai a nessuno quello che lui aveva fatto, visto che alla fine gli inquirenti avrebbero indicato come responsabile dell’omicidio il “nonno Enrichetto”. Enea, a sua volta, si è vantato con la madre del ‘macello’ fatto nella mansarda, e di aver rifilato due sganassoni (schiaffi ndr) in faccia al nonno di cui uno particolarmente violento. Tutti elementi utili alla messinscena. Anche ad Arianna sono state diagnostiche delle lesioni, che noi abbiamo sempre legato alla messinscena. Nella stessa conversazione tra i due è stato confermato come la finestra della villetta fosse danneggiata da tempo. Ipotesi confermata dai nostri accertamenti".
GLI ERRORI COLTI DA ARIANNA - "Sempre nella stessa conversazione Arianna ha confidato al figlio di aver commesso due errori. Il primo quello di non aver addormentato i cani: come poteva un rapinatore entrare in una villetta all’esterno della quale c’erano due cani piuttosto grossi e che abbaiavano con continuità? Il secondo è stato quello di non aver detto agli inquirenti di essersi trattenuto nel garage dell’abitazione per un lasso di tempo apprezzabile. La signora, infatti, aveva considerato che tra il momento del rientro di Enea a casa e quello delle telefonata al 112 sono trascorsi appena 6 minuti. Lasso di tempo che ci è apparso sin da subito piuttosto ristretto".
Fondamentali per la Procura si sono rivelate le indagini svolte dal dottor Russo, consulente informatico. In particolare, Russo ha recuperato lo scampolo di una chat intrattenuta su Instagram da madre e figlio, in cui lei chiede ad Enea se le conversazioni sul social potessero essere cancellate.
"Forse per via della sua inesperienza sul social - ha sottolineato Giorgio -, la signora non ha cancellato la chat in cui invita il figlio a raggiungerla a casa perché 'ha cominciato a studiare il piano'. Era il 16 dicembre. Proprio per questo, secondo noi, c'è stata una premeditazione. L'omicidio è stato elaborato sicuramente dal 16 dicembre sino a realizzarsi il giorno della Vigilia di Natale. Sosteniamo che la scelta del giorno non sia stata casuale, visto che si tratta di una giornata di lockdown totale, in cui si giustificava la contestuale presenza di tutti e tre gli indagati in casa e che non fosse strano che nessuno fosse in negozio".
L’AMORE DEI VICINI PER ROSINA - “La signora non era apprezzata dai familiari, ma aveva tanti vicini che le volevano bene. Due persone si erano presentate a casa per farle un regalo il 24 dicembre, ma nessuno ha risposto a chi era all’esterno e chiamava la signora Rosina né tantomeno sono giunte risposte alle chiamate pervenute alla villetta. Le venivano date non più di 10 euro al giorno e per garantirsi un tenore di vita maggiore aveva venduto alcuni preziosi, che in alcuni casi sono stati comprati per spirito di solidarietà da chi la conosceva. Abbiamo anche acquisito testimonianze da chi ha visto la signora riportare delle ecchimosi, a seguito di una colluttazione con la figlia”.
IL MOVENTE – “La decisione di sopprimere la signora Carsetti è stata incentivata dal fatto che gli indagati avevano saputo che il giorno 29 dicembre si sarebbe recata da un avvocato. È emerso un quadro di forte deterioramento dei rapporti interpersonali tra i familiari. L’omicidio si è consumato tra le 17:00 e le 17:30 del 24 dicembre” ha concluso il procuratore Giorgio.
A bordo delle auto dei carabinieri di Macerata Enea Simonetta e Arianna Orazi, in questi istanti, sono usciti dal Comando Provinciale per essere condotti in carcere. Dopo l'ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip del Tribunale di Macerata all'alba di oggi, figlia e nipote di Rosina Carsetti si stanno dirigendo rispettivamente al carcere di Ancona Montacuto e al carcere di Pesaro.
Entrambi non hanno lasciato trasparire alcuna emozione, i loro volti erano privi di espressione. I reati contestati sono, per entrambi, di concorso in omicidio volontario premeditato pluriaggravato dalla minorata difesa della vittima, mentre - alla sola Orazi - si contesta di aver diretto e organizzato la cooperazione dei complici nonché di aver maltrattato la povera Rosina.
LEGGI ANCHE: ENEA ESECUTORE, ARIANNA REGISTA DELL'OMICIDIO, LA VERSIONE DELLA PROCURA
Il Giudice ha ritenuto coinvolto nell'esecuzione dei delitti anche il marito settantanovenne della Carsetti, Enrico Orazi, nei cui confronti non sono, in ogni caso, state adottate misure cautelari personali a causa - attualmente - di insussistenti motivi.
Ai tre il Procuratore della Repubblica Giovanni Giorgio e il sostituto procuratore Vincenzo Carusi, hanno contestato ulteriori reati, tra cui quello di concorso in simulazione di rapina, dai suddetti denunciata come commessa da un "ignoto uomo mascherato".
A breve il Procuratore della Repubblica Giovanni Giorgio fornirà tutti i dettagli dell'indagine.
Nella giornata di ieri, 10 febbraio, è stato raggiunto l’accordo per il rinnovo del Contratto provinciale di lavoro degli Operai Agricoli della provincia di Macerata, sottoscritto dalle associazioni datoriali Confagricoltura Coldiretti e CIA e dalle categorie sindacali Fai Cisl, FLAI Cgil e UILA UIL.
Nella provincia di Macerata sono censite 662 aziende con un totale di 5.130 occupati (fonte dati INPS relativi all’occupazione del settore agricolo in Italia al 31 dicembre 2019), di cui 832 occupati a tempo indeterminato e 4.331 occupati a tempo determinato, per un totale di giornate lavorate pari a 651.917 (di cui 217.616 svolte dagli operai a tempo indeterminato e 434.301 dagli operai a tempo determinato, per una media di giornate di 127 a dipendente).
Il rinnovo si è dimostrato particolarmente complesso anche per via della fase pandemica ancora in atto, che ha colpito in modo differenziato i diversi settori coperti da questo contratto (imprese agricole, florovivaiste, vitivinicole, agrituristiche, solo per indicarne alcune tipologie) e che non lascia intravedere percorsi definiti e tempi certi di ripresa per i settori maggiormente colpiti. Ne è prova che i rinnovi, in corso da mesi in tutte le province italiane, hanno visto sino a questo momento la chiusura del contratto solo in altre 3 province italiane oltre Macerata.
Un rinnovo affrontato con responsabilità e lungimiranza da tutte le parti firmatarie, ponendo attenzione agli aspetti economici, con un aumento del 2% delle retribuzioni a partire da gennaio 2021, ma anche a diversi aspetti normativi, importanti per l’ampliamento di diritti e tutele dei lavoratori di questo settore (ferie solidali, fruizione del congedo parentale ad ore, solo per fare un esempio)
Un risultato che conferma lo spirito di coesione tra le parti datoriali e sindacali maceratesi che, da anni, fanno fronte comune contro ogni forma di sfruttamento e caporalato.
Parte domani la prenotazione online per la somministrazione dei vaccini Pfizer-BionTech e Moderna agli over 80 (non ospitati nelle strutture residenziali per anziani) su tutto il territorio regionale. A Macerata le dosi saranno somministrate presso l’oratorio sottostante la chiesa Santa Madre di Dio, sito in via Capuzi 27.
Le modalità di prenotazione per potersi vaccinare sono due: la piattaforma delle Poste Italiane (clicca qui) oppure attraverso il numero verde 800.00.99.66.
Entrambi i sistemi verranno attivati alle ore 14 di domani (venerdì 12 febbraio) e le somministrazioni inizieranno sabato 20 febbraio. Contestualmente all’attivazione della prenotazione al richiedente verranno immediatamente comunicati il giorno e l’orario della vaccinazione.
Le vaccinazioni verranno eseguite ininterrottamente dalle ore 8 alle ore 20 tutti i giorni (sabato e domenica compresi, tranne domenica 21 febbraio).
Al momento della somministrazione della prima dose di vaccino verranno fornite indicazioni precise riguardo data e ora di somministrazione del richiamo. Nel Comune di Macerata gli over 80 sono 4067.
"Considerando le modalità di prenotazione facciamo un accorato appello ai familiari di tutti gli over 80 affinché supportino i propri congiunti nell’accedere al sistema di prenotazione stesso in quanto si possono prevedere difficoltà da parte degli interessati" l’invito del sindaco Sandro Parcaroli e del delegato funzionale alla Sanità del Comune di Macerata, il dottor Giordano Ripa.
Il Comune di Macerata, il accordo con l’Apm e grazie alla collaborazione della Polizia locale, ha individuato, per tutto il periodo di somministrazione delle dosi di vaccino, 20 posti auto blu sul lato destro di via Capuzi (più un posto auto per disabili) che saranno completamente gratuiti dalle 8 alle 20.
Inoltre, per gli utenti che hanno difficoltà a deambulare, sarà possibile arrivare direttamente con l’autovettura nel piazzale davanti all’Oratorio Santa Madre di Dio; saranno predisposti degli appositi stalli in sicurezza.
"Ci sembrava doveroso rendere maggiormente accessibile l’arrivo presso la sede individuata per la somministrazione dei vaccini agli over 80 e ai loro accompagnatori – ha detto il sindaco Parcaroli -. Faremo tutto il possibile per non creare disagi ai residenti e mi auguro che in questo momento delicato, che riguarda la salvaguardia della salute della fascia di persone che è stata maggiormente colpita da questa pandemia, ognuno di noi tenga a cuore il bene del prossimo".
Per le persone non autosufficienti e coloro che non hanno la possibilità di essere accompagnati, la vaccinazione verrà eseguita a domicilio ma non risultano ancora definite le modalità di prenotazione e il personale sanitario incaricato (medici di medicina generale oppure medici delle strutture territoriali).
"Sarà nostra premura informare la popolazione sull’evoluzione organizzativa riguardante questi ultimi soggetti" hanno detto il sindaco e il dottor Ripa.
"Rivolgiamo un caloroso invito a tutti gli over 80 affinché aderiscano alla vaccinazione in quanto particolarmente importante per le persone appartenenti a questa fascia di età perché spesso si tratta di soggetti con pluripatologie e quindi ad alto rischio in caso di contagio" hanno aggiunto il primo cittadino e il delegato funzionale alla Sanità.
Con la vaccinazione degli over 80 si conclude la prima fase della campagna vaccinale che ha interessato il personale sanitario (già completata la somministrazione della seconda dose di richiamo alla totalità degli interessati) e il personale delle RSA e delle residenze protette (in fase avanzata di completamento la seconda dose).
"Per ciò che concerne la fase due della campagna vaccinale sono state identificate sei categorie alle quali verrà somministrato il vaccino in periodi successivi secondo le seguenti priorità – ha concluso il dottor Ripa -: persone estremamente vulnerabili a partire dai 16 anni di età che per patologie preesistenti sono esposte a un rischio molto elevato di sviluppare forme gravi o letali da Covid-19; persone di età compresa tra 75 e 79 anni; persone tra 70 e 74 anni; persone con aumentato rischio clinico se infettate dal Covid da 16 fino a 69 anni; persone di età compresa tra 55 e 69 anni senza condizioni che aumentano il rischio clinico e persone tra i 18 e i 54 anni senza condizioni che aumentano il rischio clinico".
Il Comune di Macerata, tramite l’Ufficio Informagiovani, ha attivato uno sportello per permettere agli over 80 che non hanno dimestichezza con la tecnologia di poter accedere in modo agevole alla prenotazione della somministrazione dei vaccini agli over 80.
Lo sportello, che sarà attivo a partire da lunedì 15 febbraio, sarà aperto al pubblico dalle 9 alle 12:30, dal lunedì al venerdì, su appuntamento. Sarà possibile fissare un appuntamento contattando il numero 0733-256438. Grazie al desk comunale, sito presso la Biblioteca comunale Mozzi Borgetti in piazza Vittorio Veneto 2, gli anziani potranno essere supportati nella prenotazione dall’operatore che effettuerà tutti i passaggi necessari.
A differenza di come era stato annunciato precedentemente, il Consiglio comunale del 15 e 16 febbraio si svolgerà in modalità online; la decisione è stata presa dal presidente del Consiglio Francesco Luciani, su richiesta del sindaco Sandro Parcaroli, in seguito al manifestarsi, nell’arco della settimana, delle cosiddette varianti Covid-19.
«Nonostante siano stati installati i divisori in plexiglass ho condiviso la preoccupazione del sindaco Sandro Parcaroli per le sopraggiunte varianti del Covid-19 e abbiamo deciso, per prudenza, sorveglianza e per garantire la massima sicurezza, di effettuare le sedute del Consiglio comunale convocate per i giorni 15 e 16 febbraio in modalità online» ha detto il presidente del Consiglio Luciani.
I lavori, come di consueto, potranno essere seguiti in diretta streaming nel sito istituzionale (http://webtv.comune.macerata.it/) così come le votazioni che avverranno in forma telematica.
I lavori del consesso inizieranno alle 16.30. La seduta di lunedì prenderà il via però alle 15.30 con le interrogazioni iscritte all’ordine del giorno e che riguardano la campagna di vaccinazione anti Covid e la gestione della vaccinazione (David Miliozzi di Macerata insieme ed Elisabetta Garbati di Macerata rinnova), la frazione di Villa Potenza (Narciso Ricotta del Pd), le spese per Macerata Città della pace (Alberto Cicarè di Strada comune – Potere al popolo) e infine le mense scolastiche (Stefania Monteverde di Macerata bene comune).
Subito dopo il Consiglio comunale passerà all’esame dell’unica delibera in programma relativa all’approvazione della variante parziale al piano di zonizzazione acustica della zona produttiva Suap contrada Valleverde.
In discussione anche l’ordine del giorno sui ristori Covid per Ircr (Narciso Ricotta del Pd e altri consiglieri di maggioranza) e la mozione sulla sospensione del progetto di riorganizzazione delle mense scolastiche (Stefania Monteverde di Macerata Bene comune).
Nel caso in cui la seduta del 16 febbraio dovesse andare deserta, la seconda convocazione è fissata per il 18 febbraio alle ore 16.30.
"Sabato 13 febbraio, dalle 16 alle 19 in Corso Cavour sarà possibile firmare la proposta di legge popolare contro la propaganda fascista e nazista". Lo rende noto Alberto Cicarè, capogruppo in Consiglio comunale di 'Strada Comune'.
Il Comune di Sant’Anna di Stazzema, luogo di un’atroce rappresaglia nazista durante la Seconda guerra mondiale, ha promosso la raccolta di almeno 50mila firme per portare in Parlamento una proposta di legge che potrà servire a rendere più effettivo il controllo sulla propaganda fascista, contraria ai principi della Costituzione.
"Sono le stesse istituzioni, troppo spesso e senza più remore, a farsi portatrici di messaggi che strizzano l’occhio al fascismo, nel tentativo dichiarato di rimuovere un patrimonio condiviso di rifiuto di un passato che ha voluto dire dittatura, distruzione e morte" sottolinea Cicarè.
"E’ un virus che ha infettato la nostra società, che si sta diffondendo senza apparenti freni, e che contagia le giovani generazioni, che non possono più contare sulla testimonianza delle vecchie - aggiunge -; un virus che necessita di un antidoto, una risposta forte e chiara di rifiuto di una propaganda che vuole riabilitare chi ha ucciso Gramsci e Matteotti, ha privato della libertà una nazione, ha appoggiato lo sterminio nazista, ha condotto il nostro Paese al disastro della guerra".
"I fatti accaduti di recente, proprio qui, nelle Marche, dimostrano l’esistenza di una classe dirigente tanto più incapace di governare quanto più sfrontata nell’ammiccare al fascismo e ai suoi valori. Se le istituzioni sono incapaci di reagire, ci vuole una mobilitazione dal basso, dobbiamo essere noi cittadini a costruire un fronte contro il fascismo e la sua propaganda. Andiamo a firmare in ogni comune la proposta di legge “Stazzema”; i maceratesi che vogliono farlo avranno anche la possibilità, questo sabato, di farlo al nostro banchetto" conclude Cicarè.
L’Università di Macerata si è appena aggiudicata, per la prima volta nella sua storia, due delle prestigiose borse di studio – Individual Fellowships - intitolate a Marie Skłodowska-Curie e nate per supportare i ricercatori eccellenti nella fase post-dottorato e migliorare il loro potenziale creativo e innovativo
Ad ottenere dalla Commissione europea un finanziamento complessivo di circa 270 mila euro sono due progetti, presentati dall’Ateneo attraverso il supporto e la formazione forniti dal Grant Office e che interessano due ricercatrici di eccellenza: Marie-Therese Maeder, di nazionalità svizzera con la supervisione della professoressa Carla Danani, Dipartimento di Studi Umanistici, e Susana Borras Pentinat, spagnola, con la supervisione della professoressa Angela Cossiri, Dipartimento Giurisprudenza.
Le Individual Fellowships sono molto ambite nella comunità scientifica internazionale e, quindi, altamente competitive. Il 2020 è stato l’anno record per le proposte, oltre 11mila, ma solo il 14% circa è stato finanziato, ossia i progetti con un punteggio di almeno 90/100. “Da oggi – commenta il rettore Francesco Adornato - anche l’Università di Macerata entra a far parte della cerchia di istituzioni italiane ed europee ambite per questa sorta di esclusivo Erasmus dei cervelli e si conferma sempre più capace di attrarre ricercatori eccellenti dall’estero”.
Le due studiose condurranno il proprio progetto di ricerca e formazione a Macerata, che sarà la loro istituzione ospite, sotto la supervisione scientifica delle due docenti maceratesi e integrandosi a pieno titolo all’interno dei rispettivi Dipartimenti e dell’Ateneo. Soddisfazione anche da parte del team del Grant Office di Ateneo, che da due anni ha avviato un percorso competitivo di accompagnamento dei ricercatori nella stesura dei progetti. Il percorso prevede sia un bando per borse di mobilità rivolto a talenti di tutto il mondo, oltre che a giovani di UniMc, per frequentare una formazione specifica a cura del Grant Office, sia un serrato processo di revisione dei progetti, che dura svariati mesi.
Maeder condurrà un progetto di carattere interdisciplinare sul matrimonio come rito di passaggio e su come le norme sociali e culturali ed i sistemi di valori religiosi e laici ne influenzano la rappresentazione per immagini. Borras Pentinat condurrà un'analisi socio-giuridica del fenomeno della migrazione ambientale, ossia la migrazione indotta dai cambiamenti climatici. Entrambi i progetti hanno carattere fortemente innovativo e permetteranno alle ricercatrici di acquisire nuove competenze attraverso la formazione avanzata, la ricerca internazionale, interdisciplinare e intersettoriale. La collaborazione è già attiva, anche se a distanza: è previsto infatti per lunedì 1° marzo un evento dove Borras Pentinat parlerà della sfida della migrazione ambientale prima e dopo la pandemia.
Il Comune di Macerata ha deciso di partecipare all’avviso pubblico “Sport nei parchi” emanato da Sport e salute SpA e ANCI per la messa a sistema, l’allestimento, il recupero, la fruizione e la gestione di attrezzature, servizi ed attività sportive e motorie nei parchi urbani. Obiettivo promuovere nuovi modelli di pratica sportiva all’aperto attraverso le associazioni e società sportive dilettantistiche che operano sul territorio e la realizzazione di sinergie tra le stesse e i Comuni, che vadano oltre il periodo di emergenza sanitaria, per l’utilizzo di aree verdi.
“Si tratta di un’iniziativa in cui crediamo molto soprattutto in questo momento in cui l’emergenza sanitaria ha colpito duramente la pratica sportiva – interviene l’assessore allo Sport Riccardo Sacchi -. Occorre quindi orientare la centralità dello sport all’aperto ma non solo. L’Amministrazione comunale ancora una volta mette al centro della propria politica lo sport e si impegna affinché sia una ricchezza educativa, formativa, aggregativa e strumento di prevenzione delle dipendenze”.
Esaminati i requisiti richiesti per la partecipazione al bando, che prevedono due distinte linee di intervento – linea1: dimensioni di almeno 200 mq in area pianeggiante, assenza di barriere architettoniche, compatibilità a livello urbanistico ed ambientale; linea 2: dimensioni di almeno 500 mq facilmente accessibile e pianeggiante, permessi di accesso e utilizzo, disponibilità a concedere lo spazio alle ASD/SSD durante la settimana per svolgere le attività sportive a pagamento in favore dei propri iscritti.
I Servizi tecnici del Comune hanno predisposto i progetti che individuano e prevedono, nel primo caso, per l’area verde di Corneto la riqualificazione del percorso natura attraverso l’istallazione di nuove attrezzature fornite da Sport e salute SPA, per un finanziamento totale di 10.000 euro, di cui 5.000 a carico del Comune, mentre nel secondo caso, per il Parco delle Vergini, la creazione di aree non attrezzate, le cosiddette “isole di sport”, messe a disposizione dal Comune e gestite da associazioni o società sportive che verranno individuate tramite un apposito avviso pubblico che verrà emanato dopo l’approvazione del progetto, per un totale di 24.000 euro, contributo che verrà erogato direttamente da Salute e Sport Spa.
Vista la richiesta di altissima specializzazione nei settori dell'economia marchigiana e maceratese in particolare, la CNA ha costituito in via sperimentale un gruppo di lavoro del settore estetico.
Con le imprese eccellenti del territorio e il supporto tecnico della referente CNA Federica Carosi, si è svolto ieri sera il primo incontro della nuova task force.
"L'obiettivo – spiega Federica Carosi – è quello di approfondire le questioni più care e urgenti del settore estetica, sia da un punto di vista tecnico interpretativo delle norme, sia in termini di rappresentanza di queste imprese negli organi preposti alle decisioni politiche".
Il gruppo, già dalla prima riunione, è a lavoro su affitto di cabina e tecnica needling, due istituti importantissimi per il settore e su cui la normativa, non ancora chiara, necessita di approfondimento e chiarimento presso gli organi preposti.
Il gruppo è composto da imprese dei vari territori maceratesi: Daniela Medei del Centro Nuova estetica Daniela di Macerata, Emma Ancori di Camerino, Katiuscia Macellari del Centro Estetico Joli di Civitanova Marche, Albana Hodaj del Centro Estetico Benessere di Pollenza, Cristina Tacchi di San Severino, Sabrina Ramadori Centro Estetico di Loro Piceno e Annamaria Tangherlini di Jesi.
Le imprenditrici proseguiranno il loro lavoro con incontri online e raccomandano, visto che la zona gialla sembra permanere, la massima attenzione al rispetto dei Protocolli di sicurezza. “Per quanto di nostra competenza – spiega Federica Carosi – dobbiamo impegnarci a seguire scrupolosamente le misure di sicurezza previste dalla Regione Marche per questo settore e scongiurare il ritorno nella zona arancione o rossa. Non dimentichiamoci che le chiusure obbligate hanno fatto proliferare l’abusivismo in tutti i settori dei servizi alla persona. Vanno scongiurate quindi in ogni modo”.
CNA ha quindi reso disponibile tutta la documentazione relativa ai Protocolli di sicurezza nelle attività di servizi alla persona sul proprio sito www.mc.cna.it.
Un’occasione per conoscere Antonio Megalizzi e il suo sogno di raccontare l’Europa: “Antonio e l'Europa migliore” è l’appuntamento in diretta social organizzato dall’Università di Macerata in collaborazione con la Fondazione Megalizzi e la Pindaro Eventi per venerdì 12 febbraio alle 14:30, in occasione del conferimento del premio di laurea dedicato allo studente e giornalista trentino, vittima dell'attentato di Strasburgo. Sarà possibile seguire l’evento attraverso i canali YouTube UniMcWebtv e Facebook Unimc, Università di Macerata.
Introdotti dalla delegata del rettore alla comunicazione istituzionale ed esperta di comunicazione europea Lucia D’Ambrosi, gli speaker della web radio di Ateneo Rum Nicola Maraviglia e Donato Mulargia dialogheranno con la fidanzata Luana Moresco e il giornalista Paolo Borrometi, vice direttore dell’Agi e presidente di Articolo 21, che ha raccontato l’entusiasmo, i sogni e la passione del ventinovenne, caduto vittima dell’estremismo terrorista il 14 dicembre 2018, nel libro “Il sogno di Antonio. Storia di un ragazzo europeo”.
“In un’Europa dove non ci sono più confini fisici ma c’è ancora chi vorrebbe muri e la descrive come brutta e cattiva, la storia di questo ragazzo, il suo impegno professionale e civile ci indicano una strada, ci offrono una lezione”, sono le parole di Borrometi.
Per mantenere vivo il ricordo, l’esempio, la voce di Antonio Megalizzi, l’Ateneo maceratese ha intitolato a lui una sala della radio universitaria e ha istituito un premio di laurea in suo nome. Nei prossimi giorni uscirà il bando della seconda edizione. A conferire il riconoscimento saranno il rettore Francesco Adornato, il prefetto di Macerata Flavio Ferdani e la presidente del comitato di selezione Carla Danani.
Antonio Megalizzi, Giulio Regeni, Patrick Zaki: tre giovani le cui storie smuovono gli animi dell’intera comunità universitaria, che proprio in quanto tale non conosce confini e sente propri gli studenti di tutto il mondo che con passione si battono per la difesa dei diritti civili e sociali. L’Università di Macerata vuole mantenere viva la fiamma del loro impegno, che va oltre le logiche nazionali, creando occasioni per condividere i loro ideali con tutti i suoi studenti e non solo.
Questa mattina, in occasione del Giorno del Ricordo, il sindaco Sandro Parcaroli, dopo aver partecipato alla funzione religiosa presso la chiesa del Sacro Cuore, alla presenza delle autorità civili e militari ha deposto una corona di alloro in via Vittime delle Foibe, simbolo anche delle strade che tante persone delle comunità giuliano-dalmata hanno dovuto percorrere in fuga dalle persecuzioni.
"Il giorno del Ricordo ci fa rivivere una pagina tragica della nostra storia recente che, per molti anni, è stata ignorata e, in alcuni casi, negata – ha detto il sindaco Sandro Parcaroli -. Dobbiamo conoscere la storia e il nostro passato per far sì che l’odio e la violenza siamo completamente estirpati dalla nostra società. Alle vittime e ai loro discendenti va il mio sentito pensiero con l’impegno che tali sofferenze non devono mai essere dimenticate".
"Sono molto felice, oggi, della presenza delle forze dell’ordine perché sono stati i Corpi che più di tutti hanno pagato gli infoibamenti per il solo fatto di essere italiani – ha detto l’assessore alla Sicurezza Paolo Renna -. Oggi dobbiamo ricostruire una verità che per molto tempo è stata negata; il popolo giuliano, istriano e dalmata chiede di essere ricordato e noi abbiamo il dovere, ma anche l’onore, di farlo. Oggi quei confini non ci sono più ma non dobbiamo dimenticare chi ha sofferto soprattutto facendo conoscere la storia alle giovani generazioni".
Domani, giovedì 11 febbraio, alle 16.30, in diretta live sul canale youtube dell’Istituto Storico di Macerata (vedi qui), dopo i saluti del sindaco Sandro Parcaroli e del rettore dell’Università di Macerata Francesco Adornato, si potrà assistere alla presentazione del volume “Nel cantiere della memoria. Fascismo, Resistenza, Shoah, Foibe” (Viella Edizioni) di Filippo Focardi, docente di Storia contemporanea dell’Università di Padova e direttore scientifico dell’Insmli, Istituto Nazionale per la Storia del Movimento di Liberazione in Italia.
Un volume che mostra come dietro gli attuali processi di rielaborazione del passato vi è una più ampia posta in palio, che tocca le prospettive future della democrazia in Italia e in Europa.
Alla presentazione interverranno l’autore del volume e Francesco Bartolini, docente di Storia contemporanea dell’Università degli studi di Macerata e presidente dell’Istituto Storico di Macerata.
Sono stati intitolati all’ex questore di Fiume Giovanni Palatucci, per i suoi meriti di uomo di grande umanità e generosità, i giardini di Villa Potenza che si trovano vicino alla strada a lui dedicata nel 2005, situata nell’area che da via dell’Acquedotto si innesta in via Giuseppe Costantini.
La Polizia di Stato, in collaborazione con l’Amministrazione comunale, ha inoltre piantato un albero di ulivo in memoria di Giovanni Palatucci con una apposita targa in ricordo della figura dell’ex questore di Fiume.
Alla cerimonia hanno preso parte il sindaco Sandro Parcaroli, il questore di Macerata Vincenzo Trombadore e le autorità civili, militari e religiose. A benedire l’ulivo don Adam Baransky, cappellano territoriale della Polizia di Stato.
«Un ringraziamento all’Amministrazione comunale che si è prodigata affinché la manifestazione avvenisse in modo sentito e con la giusta e calibrata spiritualità – ha detto il questore Trombadore -. Giovanni Palatucci è un riferimento per la nostra generazione, per i nostri giovani e per le forze di Polizia; è un esempio di sacrificio istituzionale. Si è contraddistinto con il proprio io in un mondo dove non era garantito il rispetto della vita e con manifestazioni come queste celebriamo il suo ricordo».
«L’intitolazione di questo spazio verde di Villa Potenza all’ex questore di Fiume Giovanni Palatucci rappresenta un segnale alle giovani generazioni che abbiamo voluto dare in maniera convinta – ha detto il sindaco Sandro Parcaroli -. I ragazzi che passeggeranno qui e trascorreranno del tempo in questo spazio verde della città avranno la possibilità di entrare in contatto con la storia e con la figura di un uomo di grande umanità e generosità che rappresenta, senza dubbio, un esempio per le generazioni future. Conoscere il nostro passato per costruire il futuro: è un aspetto importante che necessita del coinvolgimento e della partecipazione dei nostri ragazzi e di tutta la comunità».
«Giovanni Palatucci è una persona dalla quale dobbiamo prendere esempio – ha concluso l’assessore alla Sicurezza Paolo Renna -. Siamo orgogliosi di questa giornata e ringraziamo il questore Vincenzo Trombadore per aver deciso di intitolare questo spazio verde a Palatucci».
"Non dimenticheremo il tuo impegno ed il tuo grande esempio ci guiderà ancora da lassù. Ciao Franco, ti vorremo sempre bene". Con queste struggenti parole il Consiglio dell’Ordine degli Architetti Pianificatori Paesaggisti Conservatori della Provincia di Macerata ha voluto ricordare il collega architetto Franco Domizi, scomparso prematuramente nella giornata di ieri a soli 58 anni.
A piangerlo sono il presidente Vittorio Lanciani e i consiglieri Silvia Strafella, Fabio Morresi, Valentina Di Mascio, Loredana Camacci Menichelli, Enrico Castelli, Bruno Illuminati, Serenella Ottone, Michele Schiavoni, Anna Verducci e Pier Giuseppe Vissani.
"Un destino tragico che ha segnato proprio lui che per primo ha risposto alla chiamata dell’emergenza poche ore dopo il sisma del 2016, e che in prima linea e con grande energia si è messo a disposizione di tutti noi colleghi architetti per coordinare la fase emergenziale - scrivono -. Non smetteremo mai di dirti grazie per questo!".
I suoi colleghi tratteggiano Franco come un uomo sempre pronto a "tirarci su il morale con la sua ironia ed il suo sorriso intelligente anche nei momenti più difficili, la guida instancabile di quegli architetti e dei tecnici fast che avevano voglia di fare ai quali ci voleva una guida e una figura di riferimento. Un grande conoscitore della materia che si è messo a disposizione per trasmettere agli altri le sue conoscenze, sempre pronto a partire, ad organizzare incontri, ad essere presente nelle tavole rotonde e in quanto potesse essere utile a fare la Ricostruzione".