Scriveva Dante “nomina sunt consequentia rerum” e proprio dalla volontà di dare un nome all’ospedale provinciale di Macerata, che non lo ha mai avuto, è sorto un comitato spontaneo di cittadini che ha deciso di occuparsi di sanità come volontariato di idee e di azioni. Il Comitato - che è stato fondato da quindici tra ex operatori della sanità, medici e professionisti - è stato presentato nella mattinata di venerdì 26 novembre in una conferenza stampa che si è svolta nell’auditorium della biblioteca Mozzi Borgetti di Macerata.
Il Comitato civico per la tutela e la riorganizzazione della sanità maceratese (questo il nome completo) è composto da Roberto Accardi, Fabio Angeloro, Mariano Avio, Silvana Monica Baldoni, Ernesto Brianzoni, Vincenzo Cannelli, Antonella Castignani, Stefano Cecchi, Andrea Corsalini, Bianca Maria Gentilozzi, Arnaldo Mariani, Francesco Pellone, Anna Repaci, Gabriela Repupilli e Alberto Tubaldi ha sede in viale Don Bosco 13 a Macerata.
Come ha illustrato durante la conferenza stampa Gabriella Repupilli, per oltre quaranta anni coordinatrice dell’assistenza ortopedica all’ospedale civile, presidentessa del Comitato l’intento è di “riunire i cittadini che hanno la volontà e il desiderio di occuparsi di sanità perché possano contribuire attraverso le loro idee a migliorare l’assistenza, la cura e le strutture presenti a Macerata". "Lo abbiamo scritto nel nostro statuto – ha osservato la presidente – siamo convinti che la sanità debba essere gestita con il concorso democratico di tutti i cittadini”.
Gli obiettivi riassunti nello statuto sono: supporto alla realizzazione del nuovo ospedale di primo livello con sede a Macerata tenendo conto della storia ospedaliera, della realtà attuale e delle prospettive future; sviluppo e salvaguardia delle competenze professionali e della qualità delle prestazioni; valorizzazione della medicina territoriale; posizionamento dell’ospedale di Macerata nel contesto della rete ospedaliera dell’Area Vasta 3; rapporto con la sanità convenzionata. E poi c’è il punto da cui tutto è partito: dare un nome all’ospedale civile di Macerata.
Ha illustrato ancora Gabriella Repupilli: “Noi abbiamo una nostra proposta; vorremmo intitolarlo “Santa Maria della Misericordia” a ricordo anche della devozione dei maceratesi per la madonna della Misericordia che venne invocata durante le pestilenze. Ma ci pare necessario che l’ospedale abbia un nome per riavvicinarlo ai maceratesi.” A questo proposito il dottor Stefano Cecchi, ginecologo e vicepresidente del Comitato ha ricordato: “Il nostro ospedale va vissuto come una comunità dove la necessità di cura trova soddisfazione e genera un incontro tra cittadino e operatore sanitario. E’ da questo confronto che si genera la sanità capace di rispondere al meglio ai cittadini senza dimenticare – e ce lo ha dimostrato la pandemia – che bisogna assolutamente rafforzare la medicina e l’assistenza territoriale valorizzando tutte le professioni e le competenze che stanno nell’alveo della sanità. Per questo il Comitato si prefigge di essere un interlocutore continuo dei decisori perché la sanità deve tornare a essere un patrimonio comune, un bene comune”.
A questo proposito anche la scelta del nome sarà promossa dal Comitato attraverso un referendum. Si può votare la proposta del Comitato (Santa Maria della Misericordia) inviando una e-mail a comitatosanitamacerata@gmail.com. Ovviamente si possono fare anche altre proposte. Il referendum dovrebbe concludersi entro la metà di gennaio perché – ha spiegato ancora Gabriela Repupilli – “abbiamo un'ambizione: fare un evento il 5 febbraio del 2022 per celebrare il centenario della posa della prima pietra del nostro ospedale perché in attesa di quello nuovo il nostro ospedale deve crescere e deve essere salvaguardato. A questo proposito invitiamo tutti i cittadini che hanno ricordi, foto, reperti, testimonianze della storia del nostro ospedale a farceli pervenire perché vogliamo allestire in occasione del centenario una mostra e ci piacerebbe finalmente battezzare col suo nome il nostro ospedale”.
Questa è solo la prima iniziativa del Comitato perché - come ha sottolineato il dottor Stefano Cecchi “noi saremo costantemente al lavoro per dare alla sanità maceratese il sostegno e lo sviluppo che merita e che sono necessari”. Chi vuole aderire al Comitato, apolitico e non ha scopo di lucro, può farlo versando una quota annuale di 20 euro. Si possono attingere ulteriori informazioni scrivendo all’indirizzo e mail del “referendum sul nome”.
Alla conferenza stampa hanno presenziato tra gli altri la vicesindaco di Macerata Francesca d’Alessandro, il consigliere delegato alla sanità dal Sindaco dottor Giordano Ripa, i consiglieri regionali della Lega Anna Menghi e del Pd Romano Carancini, che hanno tutti plaudito alla nascita del Comitato.
Quiete assoluta e distacco quasi totale dalla realtà. E' questo lo scenario nel quale ci siamo proiettati per il quinto appuntamento con "Storie", la rubrica attraverso la quale ogni sabato mattina Picchio News vi porta alla scoperta di nuovi racconti e curiosità sulle province marchigiane.
Ci troviamo sulle colline che separano il territorio di Fermo da quello di Macerata, dove le stradine sembrano essere tutte uguali e l'unico modo di orientarsi alla vecchia maniera è quello di riconoscere siepi e querce che si stagliano all'orizzonte. Questi campi sono oggi diventati terreno fertile per grandi imprenditori che hanno deciso di dare una seconda occasione di vita ai casolari abbandonati che spopolano in zona. "Nel corso dell'800 - raccontano alcuni abitanti del posto - qui era un fermento di lavoratori ed aziende agricole. Oggi, invece, ci vengono in vacanza le star di Hollywood".Da quindici anni a questa parte Maja e la sua famiglia hanno deciso di investire in questo business e oggi gestiscono alcune delle più belle residenze presenti in tutte le Marche. Un'esperienza di vita, non una semplice vacanza è quella che cerca chi viene a visitare questi territori e poi se ne innamora. E le strade sterrate necessarie a raggiungere quelle che un tempo sono state luogo di fatica, lo dimostrano.
"Chi viene qui sente l'esigenza di sganciarsi dalla frenesia della propria vita. Parliamo di grandi imprenditori, personaggi politici, esponenti dell'alta finanza e anche star di Hollywood - racconta la property manager. Si tratta di persone che si riuniscono una o due volte l'anno con tutti gli amici e i parenti che di solito non riescono a vedere e che così, a Natale o durante l'estate ritrovano".
Tanti marchigiani presenti qui in zona non si sono lasciati sfuggire l'opportunità di rimettere in sesto casolari appartenuti alle famiglie. Ma c'è chi ha fiutato il business anche a lunga distanza: "La maggior parte dei proprietari di queste ville sono tutti stranieri. Olandesi, francesi, inglesi e tanti scandinavi hanno deciso di acquistare in questi territori e ristrutturare gli immobili. Non sempre riescono a venire qui in vacanza ed è per questo che affittano le loro proprietà".
Il mixture culturale lo si respira soprattutto nella stagione estiva, quando la sera le luci delle feste illuminano i campi. E sono diversi i turisti che si sono ritrovati per caso in queste zone e hanno scelto di restare a viverci. Sue, Annie e Lucy sono tre inglesi in Italia da 15, 10 e 6 anni: "Qui abbiamo trovato la pace e sentivamo l'esigenza di vivere una avventura prima che fosse troppo tardi", hanno raccontato durante un incontro davanti a una tazza di tè caldo al termine di una loro lezione di italiano. Le ville sono case da sogno: tre piani, ampi spazi esterni con prato inglese, piscine private, ogni tipo di comfort immaginabile. Minimo comune denominatore: massima discrezione. "Qui anche i vicini di casa spesso non sanno chi si trovano di fianco ed è per questo che chi è più conosciuto preferisce spostarsi qui", dice Maja. "Il costo? Assolutamente top secret!"
Picchio News è entrato all'interno di queste ville. E questo è il nostro racconto:
La “Giornata internazionale contro la violenza sulle donne” è stata celebrata presso l’Istituto “Gentili” di Macerata con una serie di iniziative che hanno coinvolto gli studenti e i docenti della scuola, coordinati dalla professoressa Federica Manoni. Gli alunni hanno realizzato una cornice dove portesi fotografare per testimoniare la propria opposizione al terribile fenomeno.
Sulle gradinate di accesso alla scuola sono stati disposti vari oggetti: scarpe da donna, cuori, palloncini, borse e sciarpe, che richiamano alla quotidianità femminile, tutti di colore rosso, quello del sangue , quello di un amore che diventa crimine.
All’interno dell’Istituto gli studenti della classe 1L “progetto sportivo” , sensibilizzati sulla tematica in questione dalla professoressa Iolanda Polidoro che ha dato un forte contributo all’iniziativa, hanno indossato una maglietta bianca su cui è stata impressa l’impronta di una mano rossa sul petto, un forte segnale visivo che ha accompagnato tutte le attività svolte.
Sulla bacheca dell’Ite sono stati appesi fogli con riflessioni, pensieri e commenti sul drammatico fenomeno, in particolare dagli studenti della 2E coordinati dalla professoressa Elena Bonvecchi. Tra i testi vanno evidenziate due toccanti poesie della professoressa Paola Galli, scritte proprio da lei.
La referente per l’Educazione civica e le Pari opportunità della scuola, Prof.ssa Paola Formica, evidenzia "la fondamentale importanza che ha l’istituzione scolastica nella formazione di un’etica e di una morale adeguata al contrasto del problema". La giornata è coincisa col decennale dell’adozione della Convenzione di Istanbul da parte del Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa. Gli alunni saranno poi coinvolti il 30 novembre con un “debate” al quale seguirà una simulazione di processo presso l’Osservatorio per la parità di genere di Macerata.
Con questa imponente serie di attività l’ITE “Gentili” ha urlato il proprio “NO” alla violenza sulle donne, violenza che avrà forse fine se anche la scuola contribuirà ad un’adeguata formazione riguardo questo gravissimo fenomeno.
I bambini e le bambine delle classi di prima e seconda elementare di Appignano hanno aderito all'iniziativa "Io leggo perché" e a loro insaputa hanno domandato al questore Vincenzo Trombadore di acquistare un testo: richiesta accettata. Lo scopo dell’azione è quello di comperare un libro per la biblioteca della scuola.
Bimbe e bimbi intraprendenti, complici le insegnanti, hanno fermato questo pomeriggio Trombadore nei pressi della Questura di Macerata e lo hanno invitato ad acquistare un libro. La richiesta è stata ben accolta dal questore. Un vero e proprio incontro inaspettato che ha stupito alunni e insegnanti che hanno condiviso il progetto “io leggo perché”, il cui compito è infatti far crescere nuovi lettori, in primis incrementando le dotazioni librarie delle biblioteche nelle scuole.
Ultimo Consiglio provinciale all’insegna della commozione e della gratitudine espressa dai consiglieri al presidente, per l’esperienza che ha saputo trasmettere in questi anni. La seduta odierna si è aperta con un minuto di silenzio per ricordare le donne vittime di violenza e per impegnarsi affinché simili accadimenti non si verifichino più. Si è poi avviato il dibattito all’ordine del giorno che comprendeva le variazioni del bilancio di previsione, il piano di revisione periodica delle partecipazioni societarie detenute dalla Provincia di Macerata e lo schema di regolamento per il conferimento degli incarichi legali esterni. Tutti i punti sono stati approvati all’unanimità.
Conclusa la parte istituzionale, Pettinari ha quindi voluto salutare i consiglieri, ricordando i punti salienti della sua esperienza amministrativa. «Quando, nel 1985, sono entrato in quest’aula consiliare, provai sentimenti straordinari: grande emozione da una parte e senso di responsabilità dall’altra, perché rappresentavo chi mi aveva votato. Certo che oggi è completamente diverso, per colpa della riforma: è inaccettabile che i cittadini non possano più votare direttamente il presidente e i consiglieri provinciali. Ho iniziato la mia attività amministrativa seguendo chi era più esperto di me, per apprendere al meglio, capire e crescere: ecco, l’augurio che faccio a chi si candiderà alle prossime elezioni è che provino quelle stesse emozioni. Ho potuto portare a termine numerosi progetti e sono dispiaciuto di non riuscire a concludere i tanti programmi che si stanno concretizzando sul nostro territorio. Se guardo al lavoro svolto, ci sono 14 anni di minoranza fatti con attenzione, umiltà e intelligenza, partecipando a quasi tutti i consigli provinciali in modo attivo, confrontandosi sempre per il bene della comunità.
Poi ho ricevuto incarichi importanti: a partire dall’assessorato ai Lavori Pubblici nel 1990, quindi sono stato vicepresidente e poi, per 10 anni, presidente. In questo arco di tempo è accaduto di tutto: dalla stagione riformista caratterizzata dalla legge 142/90, dalla 81/93 sull’elezione diretta del sindaco, del presidente della provincia e relativi consigli, e dal Testo Unico degli enti locali del Duemila, si è passati a pseudo riforme come quella proposta da Monti per l’accorpamento delle province, fino ad arrivare a quella pessima di Delrio. Abbiamo attraversato la complicata fase con il patto della stabilità, in cui avevamo soldi in cassa ma non potevamo spenderli; poi due terremoti, il primo nel 1997 e quello del 2016, quindi la pandemia. Nel 2010 c’è stato pure l’annullamento delle elezioni che avevamo vinto.
Che cosa mi è rimasto? Aver risolto numerose questioni: penso allo Sferisterio, alle scuole, alle strade e alla grande viabilità. Tutto quello che si è realizzato e che si realizzerà nei prossimi anni per le infrastrutture è frutto di un lavoro costante svolto negli anni, con condivisione e unione di intenti. E poi la sorprendente generosità della nostra comunità che va esaltata, in ogni settore. Successi fondati su tre pilastri principali: la programmazione che è il metodo di governo; la disponibilità del personale della struttura provinciale e poi il sostegno del Consiglio provinciale, come testimoniato dal fatto che in cinque anni non è stato espresso un voto contrario. Unico rammarico è quello relativo ai rifiuti, in cui il risultato non è ancora arrivato, nonostante tutto l’impegno profuso».
Chiusura di seduta con il ringraziamento al presidente Pettinari da parte di tutti i consiglieri. Ogni amministratore è intervenuto, anche con commozione, sottolineando la straordinaria esperienza e la crescita avuta in questa legislatura, merito dalla modalità di partecipazione. Infatti, come evidenziato dalle parole dei presenti, ogni Consiglio è stato preparato da Pettinari, con una attività costante di approfondimento e condividendo le scelte prima di decidere. Questo ha portato a un Consiglio unito e compatto, non condizionato dagli schieramenti, che ha sempre sostenuto il presidente.
L’Università di Macerata prende parte all’iniziativa “Università per la Legalità”, giunta alla quinta edizione ed organizzata per commemorare l’anniversario delle stragi di Capaci e via D’Amelio.
L’iniziativa - organizzata e promossa dal Ministero per l’Università e la Ricerca e la Fondazione Falcone - ha come obiettivo la promozione della cultura della memoria, dell’impegno e della legalità attraverso la sensibilizzazione e formazione del mondo accademico.
“Ragazzi, vi auguro di essere dei servitori dello Stato, così come lo è stato Giovanni Falcone” è stato l'incitamento del presidente della Fondazione Falcone, Maria Falcone. L’Università di Macerata ha avanzato due progetti, il primo dei quali consiste in un ciclo di lezioni e laboratori incentrati sugli ideali dell’umanesimo, aggiornati ed adattati al contesto contemporaneo, con l’intento di accrescere la consapevolezza degli studenti verso il rifiuto alla discriminazione.
Il secondo progetto, “Tra le macerie”, nasce dall’idea di alcuni studenti di UniMc per indagare sulla corruzione ed il caporalato nelle dinamiche della ricostruzione post-sisma. “E’ nostro compito– commenta il rettore Francesco Adornato – educare persone in grado di contribuire alla crescita generale delle società in cui vivono, sostenendo, quindi, con fermezza la battaglia contro qualunque organizzazione o attività di stampo mafioso”.
In occasione della Giornata mondiale contro la violenza sulle donne il Rotary Club di Macerata “Matteo Ricci”, su iniziativa della presidente Laura Ricci e in collaborazione con il Rotary Club maceratese e quello di Civitanova Marche, unitamente all’Inner Wheel Club delle due città ha pubblicato un video per sensibilizzare l'opinione pubblica sulla violenza di genere.
Nella clip di un minuto cinque ragazze della scuola di danza "Danzanima" si sono esibite sulla coreografia di Valentina Pierandrei, esprimendo con la loro gestualità l'urgenza di portare alla ribalta un "argomento di un’enorme importanza” (per usare le parole della presidente Laura Ricci) come quello del femminicidio in Italia, che presenta tutt'oggi numeri allarmanti, aggravati dalla quarantena forzata alla quale ci ha costretto la pandemia nel recente passato.
Il video, allegato qui sotto, è visionabile sulla pagina Facebook del Rotary club “Matteo Ricci”:
“Macerata per Natale” è il claim scelto dall’Amministrazione comunale per il cartellone degli eventi natalizi che vedrà appuntamenti itineranti per tutte le fasce d’età in ogni angolo della città. Questa mattina il sindaco Sandro Parcaroli, l’assessore alla Cultura Katiuscia Cassetta, l’assessore allo Sviluppo Economico Laura Laviano e l’assessore agli Eventi Riccardo Sacchi, hanno presentato il programma del Natale 2021.
«Seguendo con attenzione la situazione che riguarda l’emergenza pandemica, abbiamo scelto di procedere con prudenza calibrando in modo ottimale le risorse e mettendo in campo un lavoro di squadra tra i vari assessorati – ha detto il sindaco Sandro Parcaroli -. Questo ci ha permesso di proporre un calendario di qualità e variegato che coinvolge il centro, cuore pulsante della città, ma che non dimentica le periferie. Un calendario condiviso con le associazioni che, insieme a noi, hanno proposto e coordinato vari appuntamenti a beneficio di tutti. L’augurio che rivolgiamo alla comunità è di poter vivere un Natale diverso rispetto allo scorso anno che ci porti davvero verso una nuova rinascita e una normalità fatta di ritrovati incontri e relazioni».
«Sarà un Natale nel segno della prudenza senza rinunciare al divertimento nella elegante cornice del nostro meraviglioso centro storico e nelle bellissime vie della città – ha commentato l'assessore agli Eventi Riccardo Sacchi -. Come lo scorso anno abbiamo voluto dare un segnale ai cittadini e alle attività commerciali di Macerata, sostenendo l'intera spesa per le luminarie allestite con maestria e puntualità dalla ditta Porfiri. Con l'accensione dell'albero e del cielo stellato, in piazza della Libertà, il 4 dicembre, daremo il via a un programma ricco di eventi pensati per contenere il rischio e al tempo stesso stimolare il sorriso e il calore dell'atmosfera natalizia. La Fabbrica di Cioccolato all'Infopoint in piazza della Libertà sarà la casa di questo Natale; Willy Wonka aspetterà bimbi e adulti per distribuire dolciumi e le offerte saranno devolute in beneficenza alla Fondazione Piombini Sensini. Ogni fine settimana artisti di strada, musicisti, castagnate, Babbi Natale in bici, street band, balli e canti della tradizione per accompagnare i maceratesi e i visitatori attraverso tutto il periodo delle feste. Il programma, che sarà in progress, compatibilmente con la situazione sanitaria, culminerà, il 6 gennaio, con Miss Befana, tradizionale appuntamento con il naso all'insù per vedere la spettacolare discesa della Befana dalla Torre civica».
«Come lo scorso anno abbiamo lavorato in sinergia con le varie associazioni per proporre un calendario che accompagnasse l’attesa del Natale portandoci nel nuovo anno insieme alle arti: concerti, teatro, danza, letture, mostre, laboratori con particolare attenzione a tutti i contenitori culturali della città – ha aggiunto l’assessore alla Cultura Katiuscia Cassetta -. Ogni genere e target è stato valorizzato con particolare attenzione al nostro patrimonio culturale, ai bambini e ai soggetti più deboli. Ricca la proposta di mostre sia a Palazzo Buonaccorsi che alla biblioteca Mozzi Borgetti e in altri spazi della città, dal punto informativo in piazza al Corridoio Innocenziano. Il Teatro Lauro Rossi accoglierà poi concerti, danza, spettacoli di qualità e ci saranno anche momenti dedicati a progetti di solidarietà anche al teatro Don Bosco. Per i bambini ci sarà un ricco calendario di laboratori presso i Musei Civici di Palazzo Buonaccorsi, Borgo Ficana e in biblioteca e continuerà la bellissima esperienza della Biblio Valigia Nati Per Leggere nei vari quartieri. Le scuole riceveranno poi un prezioso dono: libri per le loro biblioteche scolastiche e per tutti i bambini dei nidi della città. Uno spazio importante, nel rispetto della nostra tradizione, verrà dedicato ai presepi, che verranno allestiti in più angoli del centro e anche la città riceverà un dono, nuovi restauri grazie all'Art Bonus e due importanti opere lasciate in dono dagli artisti che hanno esposto a Palazzo Buonaccorsi durante questo anno. Tanti gli incontri che stiamo definendo come quello per ammirare il cantiere aperto del restauro della volta della Sala dell'Eneide e la presentazione del nuovo sito dedicato ai Musei».
«Tante saranno poi le iniziative incentrate sul commercio maceratese – ha continuato l’assessore allo Sviluppo Economico Laura Laviano -. Abbiamo dato il via al nostro progetto di valorizzazione dei prodotti del territorio con i tre giorni di Tipicità Evo che hanno permesso di promuovere le nostre uniche attività locali e con l’avvio del nuovo progetto de La Fattoria in Piazza. Da più di un mese stiamo organizzando inoltre i mercatini natalizi con i commercianti di corso Cairoli e corso Cavour che saranno protagonisti di questo Natale. Non mancherà poi l’attenzione al centro storico dove abbiamo raccolto le esigenze e richieste dei commercianti e con loro stiamo lavorando quotidianamente anche per superare alcuni ostacoli burocratici. Si tratta di un lavoro corale che ha sempre messo al centro la collaborazione tra i commercianti di Macerata che, con grande sinergia, hanno fiducia nei nostri progetti. Il nostro intento è rivitalizzare la città riportando visitatori, turisti e cittadini in quello che è il capoluogo della provincia con il suo valore aggiunto, le sue ricchezze ed eccellenze».
Nell’ambito della campagna di informazione sul fenomeno della violenza contro le donne, sono stati realizzati - nella giornata del 25 novembre - dalla Questura stand informativi per promuovere una più approfondita conoscenza del fenomeno.
All’ iniziativa, sospesa per circa due anni a causa dell’emergenza sanitaria in corso, che si è svolta a Macerata in Piazza della Libertà sono stati presenti il questore Vincenzo Trombadore, la vice sindaco e assessore alle Politiche Sociali Francesca D’Alessandro, l’assessore alla sicurezza e al decoro Paolo Renna, la dottoressa Scarponi coordinatrice dirigente dell’Ambito Territoriale Sociale 15, la Commissaria per le Pari Opportunità della Regione Marche Antonella Ciccarelli oltre a un gruppo di esperti sulla materia costituito da personale della Polizia di Stato coordinato dalla Dr.ssa Peroni, Vice Questore dirigente della Divisione Polizia Anticrimine, della Squadra Mobile e dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico che - unitamente alla Dr.ssa Giusti del Centro Antiviolenza - hanno fornito ai cittadini informazioni sull’argomento indicando, anche attraverso le storie riportate nella brochure predisposta dalla Direzione Centrale Anticrimine, gli strumenti per riconoscere, prevenire e contrastare questa problematica spesso sommersa.
Anche a Civitanova Marche la Questura ha installato, presso il Centro Commerciale Cuore dell’Adriatico, il punto informativo contro la violenza sulle donne, visitato nel pomeriggio dal Questore, dal dottor Fabio Mazza, dirigente del locale Commissariato, ma soprattutto da numerose persone che si sono mostrate curiose e interessate all’iniziativa.
Sei vittorie di fila, una sconfitta e un pareggio nelle ultime 8 giornate di campionato; con 53 reti all’attivo, per una media di 6,6 gol a partita, e con 38 gol subiti (4,75 a partita) l’Invicta Futsal Macerata è la squadra con il miglior attacco e contemporaneamente con la peggior difesa di tutta la serie C2 Marchigiana, compresi tutti e tre i gironi.
Una mentalità degna del miglior Zeman che ha portato i ragazzi di mister Pennesi al secondo posto in classifica, distanti solo due punti dalla Nuova Ottrano affrontata e abbattuta nel rocambolesco match di sesta giornata.
Fra i diversi acquisti di quest’anno spiccano due nomi nei tabellini, quelli di Giacomo Cassaro e di Cleverson Favetti, che insieme al giovanissimo capocannoniere Marco Gattari, si sono dimostrati i migliori finalizzatori della squadra finora.
Giacomo Cassaro, classe 1990, è un giocatore di esperienza che è riuscito a conquistare il palcoscenico nazionale in più di un’occasione. Dal 2010 ha militato principalmente in squadre di serie C1, ultime delle quali il Futsal Potenza Picena e il Castrum Lauri, riuscendo sempre a distinguersi come uno dei nodi centrali della fase offensiva.
Cleverson Favetti, di origine brasiliana, ha alle sue spalle una lunga carriera costellata di successi: vince la Serie B nel 2010 con il Civitanova (20 presenza, 36 gol) e in A2 l’anno dopo continua a dare prova di sè segnando 22 reti in 17 gare. Dopo la stagione 2015/2016 al Futsal Coba, dove ha portato a casa un terzo posto con Cassaro compagno di squadra, ha portato la Nuova Juventina dalla serie D alla C1 in 3 anni, riuscendo addirittura a raggiungere l’incredibile cifra di 67 reti in 26 partite nel 2016/2017.
Entrambi arrivati all’Invicta da una categoria più alta, Cassaro dal Caustrum Lauri in C1 e Favetti dal Futsal Potenza Picena in Serie B, si stanno dimostrando, partita dopo partita, ingredienti fondamentali per il successo della squadra.
“Come avete vissuto il vostro arrivo all’Invicta? Avete trovato difficoltà nello scendere di categoria?”
Cleverson Favetti: “All’inizio, quando sono arrivato, ho trovato qualche difficoltà: ci ho messo un po’ a prendere il ritmo e ad entrare in sintonia con in compagni. A volte è più facile andare a giocare in una categoria superiore piuttosto che scendere ad una inferiore, ma adesso mi trovo bene: stiamo riuscendo pian piano a prendere le misure, la chimica con i compagni migliora sempre più e ci stiamo tutti dando una mano”
Giacomo Cassaro: “Ora va bene. Ci sono state alcune situazioni difficili all’inizio, cose che non andavano, però ora sembra che si sia tutto risolto. Pian piano abbiamo superato le nostre difficoltà e mi auguro che da adesso le cose vadano per il meglio.”
“Detenete i record di miglior attacco e di peggior difesa di tutta la C2. Come vi spiegate queste statistiche?”
Favetti: “E’ sicuramente un risultato anomalo: di solito si segna molto meno ma si subiscono anche molti meno gol. La nostra è una squadra talmente offensiva che ci porta a prendere tantissimi gol, ma devo sottolineare che la gran parte delle reti che prendiamo non viene da azioni degli avversari quanto da nostri errori: abbiamo fretta di fare gol e ci dimentichiamo la difesa.”
Cassaro: “Ultimamente abbiamo anche avvertito qualche difficoltà a causa della rosa un po’ corta, sicuramente complici i recenti infortuni di alcuni nostri compagni. Giochiamo tanti minuti e abbiamo poco tempo per rifiatare, da qui le difficoltà in difesa”
Favetti: “Certo che se continuiamo a segnare così va bene, se facciamo 10 gol e ne subiamo 9 vinciamo comunque e anche il pubblico è più contento!”
“Quali sono i vostri obiettivi per la stagione?”
Favetti: “Il mister ha sempre puntato ai playoff e, se le cose dovessero andare bene, anche al campionato. Rimaniamo però sempre con i piedi per terra.”
Cassaro: “La strada è ancora lunga ed è presto per parlare, ci possono essere infortuni, squalifiche e imprevisti di ogni genere. Però la strada fatta finora, le squadre che abbiamo incontrato, ci fanno ben sperare. Possiamo fare una buona stagione.”
“In cosa credete di dover migliorare? Cosa cambiereste della squadra?”
Favetti: “Dipende dalla squadra che andiamo ad affrontare, però sicuramente la mancanza dei giocatori si fa sentire. Lavoriamo bene durante gli allenamenti ma poi in partita dimentichiamo spesso quanto fatto in settimana.”
Cassaro: “Sicuramente la fase difensiva va migliorata. Giochiamo sempre tutti avanti e questo ci costa troppi gol.”
Stasera l'Invicta affronterà la Futsal Sambucheto in trasferta, attualmente penultima in classifica a solo un punto dal Borgorosso.
"Piena soddisfazione per il raggiungimento della stabilizzazione dei precari del sisma". Ad esprimerla sono le organizzazioni sindacali Funzione pubblica Cigl e Cisl Funzione pubblica Marche nel sottolineare come si sia trattato di un "traguardo raggiunto grazie alla propria tenacia e a quella dei propri Rsu negli enti grazie ai quali 499 lavoratrici e lavoratori potranno vedere stabilizzato il proprio rapporto di lavoro"
"Tuttavia il lavoro proseguirà incessante in ogni ente per ottenere una rapida e formale conclusione del processo non oltre il 31 dicembre 2021 e continuare a tutelare coloro i quali, seppure impegnati nelle pratiche per la ricostruzione post-sisma, non saranno inclusi dal decreto medesimo" spiega Alessandro Moretti, responsabile Cisl Fp di Macerata. Si tratta di un risultato raggiunto dopo reiterate istanze rivolte al governo, alle Regioni, al commissario per la ricostruzione, e dopo numerose manifestazioni sindacali per chiedere, tra le altre cose, il superamento del precariato nel pubblico impiego.
Una cena per rinsaldare il legame tra la tifoseria e la Med Store Tunit Macerata. È l'evento andato in scena nella serata di mercoledì, nella splendida location del ristorante la Filarmonica. L'appuntamento conviviale, che ha visto la partecipazione dell'intero roster della squadra assieme allo staff tecnico e ai dirigenti, è stata organizzata dal Collettivo Pallavolo Macerata: lo storico gruppo di affezionati tifosi biancorossi.
La cena è stata l'occasione giusta per festeggiare la vittoria nel derby contro la Videx Grottazzolina di domenica scorsa, che ha consentito ai maceratesi di agguantare la seconda posizione in classifica nel girone bianco di Serie A3, a quota 17 punti. Presente alla serata anche l'amministratore delegato della Med Store, Stefano Parcaroli. Tra una portata e l'altra è stato alimentato il sogno della promozione in serie A2, soltanto sfiorato lo scorso anno e grande obiettivo per la stagione in corso.
Dal primo dicembre 2021, via libera nelle Marche alla somministrazione della terza dose anche ai soggetti di età pari o superiore a 18 anni (classe 2003 e precedenti), che abbiano effettuato la seconda dose (o il monodose Janssen) da almeno 5 mesi (150 giorni). Una platea che comprende 260 mila marchigiani: di questi risultano avere effettuato la seconda dose da oltre 5 mesi (al giorno 01/12/2021) circa 43 mila soggetti che possono quindi accedere alla dose booster.
“Dobbiamo incentivare la vaccinazione – spiega l’assessore alla Salute Filippo Saltamartini -. Siamo pronti a partire dal primo dicembre con gli over 18. Per le prossime festività vogliamo fare il possibile per raggiungere tutte le persone che possono vaccinarsi. Allestiremo stand nei centri commerciali e nei supermercati. Saranno aperti anche i Punti Vaccinali Ospedalieri, per aumentare al massimo il numero delle dosi giornaliere somministrabili”.
"Il Ministero ribadisce l’assoluta priorità - si sottolinea dalla Regione - di mettere in massima protezione sia tutti coloro che non hanno ancora iniziato o completato il ciclo vaccinale primario, sia i soggetti ancora in attesa della dose addizionale (pazienti trapiantati e gravemente immunocompromessi) e i più vulnerabili a forme gravi di COVID-19 per età o elevata fragilità, così come quelli con livello elevato di esposizione all’infezione che non hanno ancora ricevuto la dose booster".
A causa di un avvallamento del terreno in una parte delle due carreggiate di viale Trieste, per motivi precauzionali, gli agenti della Polizia locale di Macerata hanno proceduto a restringere la strada a una sola corsia. L’avvallamento si è creato nella corsia di sinistra, nei pressi dell’intersezione di viale Trieste con viale Don Bosco.
Dopo un sopralluogo effettuato da parte dei servizi tecnici del Comune e dal personale dell’Apm, è stato appurato che l’avvallamento non sia stato causato da una perdita d’acqua. Nella mattinata di venerdì la ditta incaricata procederà ad alcune verifiche per scoprirne le cause. Verifiche che potrebbero protrarsi per alcuni giorni e per questo il restringimento della corsia rimarrà in vigore fino a quando il problema non verrà risolto.
Nuova stretta sulla movida: musica abbassata e stop alla vendita di alcolici dalle 2 alle 6 del mattino.
Sarà valida da oggi e fino a domenica 5 dicembre la nuova ordinanza firmata dal sindaco Sandro Parcaroli relativa alle misure che riguarderanno le serate dei giovedì e il contestuale contenimento dell’emergenza pandemica. “Il provvedimento si è reso necessario per garantire le condizioni di vivibilità e decoro urbano, con riferimento alle esigenze di tutela della tranquillità e del riposo dei residenti, dato che durante le ultime serate del giovedì sono state registrate situazioni di grave incuria e degrado del territorio e dell’ambiente comunale", si legge in una nota diffusa dal sindaco. A ciò si aggiunge l’aumento dei contagi da Covid-19 che richiede una maggiore attenzione in relazione ai fenomeni di assembramento e al rispetto delle normative anti-contagio.
“Da oggi, giovedì 25 novembre, fino a domenica 5 dicembre, tutti i giorni, dalla mezzanotte fino alle 6, al fine di contenere l’inquinamento acustico, tutelare i residenti ed evitare fenomeni di assembramento, dovranno essere adottate le dovute misure per non rendere udibile la musica all’esterno degli esercizi", si legge nell'ordinanza. "Dalla 2:00 del venerdì fino alle 6:00, è inoltre vietata la vendita per asporto e la somministrazione per il consumo al tavolo delle bevande alcoliche su tutto il territorio comunale". Sempre per la notte della movida, "dalle 2:00 del venerdì fino alle 6:00 sarà vietata la somministrazione per il consumo al tavolo di bevande alcoliche, in qualsiasi pubblico esercizio di somministrazione di alimenti e bevande, all’interno di tutto il territorio comunale".
"Tutti i giorni - si specifica ancora nell'ordinanza - dalla mezzanotte e fino alle 6:00, è vietata la vendita da asporto di qualsiasi bevanda contenuta in contenitori di vetro e di alluminio con riferimento a tutte le attività che si trovano sul territorio comunale. Il venerdì, sempre dalla mezzanotte alle 6:00 è vietato detenere qualsiasi bevanda contenuta in bottiglie o contenitori di vetro o alluminio su tutto il territorio comunale. Tutti i giovedì infine, dalle 22:00 fino alle 2:00 del giorno successivo, è disposta la chiusura di via Don Minzoni per l’ingresso dei veicoli al centro storico”.
Saltare indietro di due millenni per ammirare lo splendore del teatro di Helvia Recina: è il viaggio – virtuale – nel tempo reso possibile dal progetto di realtà aumentata frutto della collaborazione tra l’Università Politecnica delle Marche, con l’équipe del Distori Heritage diretta da Paolo Clini, e l’Università di Macerata, con la squadra di archeologi di Roberto Perna.
Il video con la ricostruzione in tre dimensioni del teatro è stato premiato al F@imp 2.0, il Festival of Audiovisual International Multimedia Patrimony, nella categoria “Realtà aumentate e virtuale” assegnato da una giuria internazionale esperta e qualificata. Il premio è stato consegnato nei giorni scorsi nella splendida cornice del Museo di Budapest, a Mirco d’Alessio per l’Università Politecnica, e a David Sforzini, in rappresentanza dell’Ateneo maceratese, protagonisti principali di questo splendido progetto che ha sviluppato la filologica ricerca archeologica sul teatro in uno strumento di valorizzazione per il territorio L’esperienza di realtà virtuale e aumentata è oggi fruibile nell’area archeologica di Helvia Recina, che presenta un allestimento rinnovato dal Comune di Macerata, con la collaborazione dei due Atenei.
Un'azione silenziosa, anonima e pacifica, per ribadire un secco "NO" alla violenza sulle donne. In occasione del 25 novembre, anche i più giovani hanno mosso le loro iniziative personali volte a sensibilizzare l'opinione pubblica rispetto al tema. Fra queste, spicca quella di alcune studentesse dell'Accademia delle Belle Arti di Macerata che sono scese per le strade del centro storico - e non solo - con l'intento di tappezzare la città di immagini tratte da opere d'arte provocatorie e senza filtri.
Le performance di Marina Abramović e di Ana Mendieta, le tele di Frida Kahlo, le proiezioni di Jenny Holzer, fino alle proposte culturali di vari paesi nel mondo: sono solo alcune delle riproduzioni nelle quali è possibile imbattersi percorrendo le vie principali e i vicoli di Macerata. E di fronte alle quali non si può rimanere infdifferenti e provare a concedersi almeno una piccola riflessione.
«Ci siamo volute avvalere del linguaggio di artiste - hanno dichiarato le ragazze - che a loro modo sono venute in contatto con episodi di cronaca o hanno subito direttamente un qualche tipo di violenza psicologica e/o fisica. Con questa iniziativa vogliamo attirare l'attenzione dei passanti, e far capire loro che il tema della violenza sulle donne non deve essere ricordato solamente in occasione del 25 novembre, ma tutti i giorni.» Una vera e propria forma "non-violenta" di comunicazione, quasi un esperimento per testare il livello di interesse e curiosità delle persone: il linguaggio dell'arte torna protagonista nella volontà dei più giovani, per dare maggiore respiro alla memoria di chi già in precedenza si è battuto rispetto al tema della violenza sulle donne. Un contributo diretto che vuole unire passato, presente e futuro.
Di seguito, il servizio:
Ci sarà anche Foodoc, l’idea di impresa firmata da studenti dell’Università di Macerata, tra le finaliste del Premio Nazionale per l’Innovazione, la più importante Business Plan Competition in Italia che si svolgerà all’Università di Roma “Tor Vergata” dal 30 novembre al 3 dicembre. L’iniziativa è promossa da Pni Cube, che aggrega 51 Università e incubatori accademici, coinvolgendo 16 regioni italiane.
Il progetto UniMc si era classificato terzo alla Start Cup Marche, una competizione tra progetti ad alto contenuto di conoscenza e finalizzati alla nascita di imprese innovative nella Regione Marche organizzata dall’Università di Camerino in collaborazione con gli Atenei di Macerata, Ancona e Urbino. Tre erano i finalisti targati Macerata: oltre Foodoc, LandGO e ArtView, focalizzati sui settori della digitalizzazione, edutainment, arte e turismo eco-sostenibile.
A rappresentare il teamalla finale nazionale saranno Nadia Malavolta e Gianni Emidi. Foodoc aiuta le industrie di produzione alimentare a semplificare, in ottica digitale, l’etichettatura multilingua dei prodotti. Questo processo di adattamento alle esigenze doganali, normative e commerciali dei paesi esteri impegna ingenti risorse aziendali. La tecnologia di Foodoc permette di dimezzare i costi operativi, eliminare gli errori, garantire la sicurezza alimentare e migliorare il servizio al cliente. Durante il percorso di preparazione alla finale nazionale, la start up ha fruito del contributo scientifico del ricercatore Lorenzo Compagnucci e del supporto amministrativo dell’Ufficio Valorizzazione per la Ricerca Ilo e Placement di UniMC.
Macerata città violenta con le donne. È fra le mura domestiche che si riscontra ad oggi il tasso maggiore di consumo della violenza di genere, confermando le impressioni già fissate in merito agli effetti del lockdown del 2020. A stabilirlo è il report annuale stilato dall’Agenzia Sanitaria Regionale, con il contributo della Regione, del Ministero dell’Interno e del coordinamento degli enti gestori dei centri antiviolenza e delle case rifugio.
In tutti i territori delle Marche si è potuto assistere ad un incremento preoccupante dei casi (+18%) che coinvolgono la salute e la vita delle donne. Più precisamente, sono risultate essere 483 – rispetto ai 471 del 2019 - le vittime che si sono rivolte ai Centri antiviolenza della regione, un dato che si accompagna anche quello delle chiamate fatte al 1522 (il numero di pubblica utilità contro la violenza e lo stalking), segnando un aumento del 79,5 per cento rispetto al 2019. Guardando al numero di casi regionali, nel 2020 è stata Macerata ad aggiudicarsi il podio, con 131 casi su un totale marchigiano di 483 (di cui il 39% coniugata e il 22% separata). Di questi, 87 donne sono a maggioranza italiana, comprese in una fascia d’età va da 30 a 49 anni. Al secondo e terzo posto seguono Ancona con 123 e Pesaro con 118.
Il report tiene conto anche dei dati degli uffici giudiziari, sottolineando come la pandemia abbia notevolmente influenzato nelle Marche – così come nel resto del Paese – la crescita dei casi di violenza sulle donne. Tra il primo agosto 2019 e il 31 luglio del 2020, infatti, la percentuale dei procedimenti iscritti per maltrattamenti e abusi contro familiari e conviventi è aumentata dell’11% a livello nazionale, con un sensibile incremento delle denunce tra il primo gennaio e il 31 maggio 2020. Nelle Marche, i dati relativi alle denunce si legano a quelli delle richieste d’accoglienza, registrando un calo di -60 punti nei primi 5 mesi del 2020. Il denunciato, solitamente, è di origine italiana (84% dei casi), di età compresa tra 30 e 60 anni, e la metà di loro ha un lavoro stabile o la pensione. Sono in tutto 381 gli uomini con rapporti/relazioni di coppia con la vittima, pari al 79%. Si attesta il dato secondo cui la relazione di coppia poggia generalmente sul rapporto di prevaricazione dell’uomo sulla donna.
[dati Istat]
Cari lettori bentornati a questa nuova puntata della mia rubrica settimanale, nella quale analizzo l’andamento del contagio da coronavirus nelle Marche e in Italia. Continua il trend di crescita dei casi, con un incremento pari a circa il 30% settimanale. Una situazione che, ovviamente, non è sostenibile a lungo: al momento in Italia si registrano, in media, 10 mila casi giornalieri. Tutto ciò, in prospettiva, significherebbe arrivare a Natale con circa 30 mila casi medi giornalieri. A ciò si aggiunga come le grandezze ospedaliere stiano salendo di circa il 20% settimanalmente.
S riaffaccia, quindi, lo spettro della zona gialla: il Friuli Venezia Giulia sarà, molto probabilmente, la prima regione a cambiare colore. La prossima candidata è la provincia autonoma di Bolzano, molto alla vicina alla soglia di cambio fascia. La regione Marche rimane sempre in bilico, con un 10% delle terapie intensive occupate. Un dato che, però, con il crescere dei contagi rischia soltanto di crescere.
Nel grafico sottostante, che raffigura l'incremento dei contagi, si può notare come - nelle Marche - la curva dei sintomatici sia salita molto di più rispetto a quella dei casi positivi. Questo, ancora una volta, indica come lo screening stia funzionando abbastanza male e via via stia peggiorando, visto che il rapporto fra sintomatici e positivi è in costante rialzo. Da ciò si deduce come i positivi vengano individuati, in gran parte, solo perchè presentano sintomi.
Guardando alla situazione europea, i paesi con percentuale maggiore di vaccinati mostrano un incremento dei contagi più lento rispetto agli altri. In particolare, tra l'Italia e la Germania balla circa un 10% di percentuale di popolazione vaccinata: in Italia abbiamo il 79% di vaccinati contro il 69% della Germania. Questo significa che il nostro Paese può contare su una copertura vaccinale più efficace di circa il 50%.