MACERATA - Una sincera, nuova soluzione per i cittadini, o l’ennesima colata di cemento legata ad interessi politici? Chi crede che la concorrenza rappresenti il motore del commercio, non può non aver fatto i conti almeno una volta con questo genere di dubbio. Stiamo parlando, nello specifico, del nuovo “maxi centro commerciale” che nel prossimo futuro dovrebbe salutare - dal lato est di via Bramante - la frazione maceratese di Piediripa, già coperta da altre strutture analoghe.
Fra queste, naturalmente, spicca il Val di Chienti, ormai da più di 20 anni punto di riferimento per la cittadinanza, a dispetto delle varie “sorelle concorrenti” che nel tempo le sono cresciute intorno (non ultimo, il CorridoMnia Shopping Park, distante appena 2 km).
È stato spontaneo, quindi, porsi domande sulla presenza o meno di interessi collaterali nascosti dietro l’edificazione di questo nuovo ecomostro, presentato dai fratelli Daniele e Alberto Simonetti, firmato dall’ingegnere Corrado Perugini (già coordinatore provinciale della Regione Marche, per Forza Italia) e l’architetto David Raponi. Soprattutto all’indomani delle dichiarazioni da parte del suo promotore, Mauro Profili: «le catene di negozi in Val di Chienti e CorridoMnia si trasferiranno qui da noi, e porteremo anche nuove insegne».
«Una sparata assurda e inelegante – ha commentato il direttore del Val di Chienti, Gianluca Tittarelli – che dice molto di certi personaggi e della loro concorrenza sleale. Nessuno era tenuto a informarci sulla realtà dell’iniziativa, ma da cittadino ritengo che in un bacino d’utenza come il nostro non serva un’altra apertura del genere, specie dopo gli effetti del Covid-19. Occorre, piuttosto, un altro tipo di intervento sul territorio: magari un potenziamento delle strade, visto che nel corso degli ultimi anni la viabilità è stata messa a dura prova. Al tempo della nostra apertura, per esempio, ci siamo confrontati col Comune e con la Provincia di Macerata per la realizzazione delle rotatorie di Piediripa. Ma oggi, con il CorridoMnia qui vicino, poi l’Ipermercato “Oasi” a Tolentino, “Le Ancore” di Porto Sant’Elpidio e il Cuore Adriatico a Civitanova Marche, davvero vogliamo metterci un’altra realtà commerciale simile?»
Per dar conto ancora una volta dei numeri, si parla si 27.500 metri quadrati di iter urbanistico, di cui 18.000 di vendita, costruito su due piani - più uno interrato con 65.000 metri quadrati di parcheggi per 2.600 posti auto – secondo uno scenario concorrenziale che vorrebbe attirare persino i consumatori dall’Umbria. Per una spesa complessiva stimata sui 60 milioni di euro, e che promette di portarne 6 nelle casse della città e 1,5 in quelle regionali.
«Io non so se queste cose sono mosse da un reale interesse per i cittadini oppure no – continua Tittarelli - Un’idea me la posso anche essere fatta, ma non ho certo gli elementi per dimostrarla. È piuttosto logico, però, pensare a un interesse prettamente politico, perché la gestione di un territorio è di fatto “politica”. Se poi questa fallisce, subentra il mercato: il commerciante più forte resta aperto, il più piccolo chiude. In un simile gioco delle parti ci rimettono sempre tutti. Fra le altre cose, hanno promesso anche 600 posti di lavoro, ma qualcuno lo ha veramente appurato questo?»
Parlare di liberalizzazione del mercato resta, ancora una volta, un’utopia. Specie se quest’ultimo insiste nel viaggiare di pari passo con la politica. E mentre l’approvazione finale del nuovo maxi centro commerciale attende la fine del 2022, il direttore del Val di Chienti non manca di ringraziare i propri dipendenti e la fedele clientela, che negli anni ha contribuito in prima linea a fare della sua realtà - attiva dal 1998 - un punto di riferimento per la provincia.
E alla domanda se sull’attuale vicenda si senta ottimista, risponde: “Lo sono sempre e tanto, altrimenti non farei questo mestiere”.
Una allegra conviviale per presentare e applaudire i dirigenti del futuro, nonché occasione migliore, formale ma anche festosa, per celebrare l’impresa tricolore di Elisa Marini.
Il Cus Macerata si è ritrovato all’agriturismo Moretti per un pranzo particolare, alla presenza del gotha della polisportiva. Il presidente Antonio De Introna, infatti, ha omaggiato i ragazzi che hanno partecipato al corso online “Cusi Next”, prima edizione di un percorso strategico di formazione per favorire, a livello periferico e nazionale, la creazione della classe dirigente del futuro. Il Cus Macerata vi aveva iscritto Alessandro Di Gregorio, Pietro Marangoni, Chiara Verolo e Matteo Palmioli.
Una iniziativa che ha esteso il loro bagaglio di conoscenze e competenze in più ambiti (giuridico, amministrativo, marketing e comunicazione, gestionale, organizzazione di eventi sportivi...) ed ha responsabilizzato i ragazzi in vista di prossimi incarichi all’interno dell’Ente, in continuità ed aiuto agli altri dirigenti con maggior “anzianità di servizio”.
“Abbiamo voluto aderire all’iniziativa ideata dal Cusi –ha affermato il presidente del Cus Macerata Antonio de Introna - volta a sostenere un ricambio generazionale. Pertanto ho iscritto alcuni dei nostri giovani, figure nella duplice veste di dirigenti e tecnici. Un primo passo concreto verso l’ufficializzazione del processo di rinnovamento qui al Cus Macerata”.
La conviviale come detto è stata anche il giusto momento per congratularsi con la 15enne Elisa Marini che un mese fa esatto esatto ha trionfato al Campionato Italiano Cadetti per regioni, prima a Parma nella 3km di marcia. Un primo posto sensazionale che ha ridato un oro all’atletica cussina che mancava da trent’anni.
De Introna ha elogiato la Marini ed il lavoro svolto dall’allenatore Diego Cacchiarelli (definito “il principale artefice del ritorno dell’atletica al Cus”), una sezione nata di fatto durante la pandemia ma già capace di conquistare medaglie. Complimenti sono stati espressi anche per gli ottimi risultati nel calcio a 5, per il ritorno della pallavolo femminile nel settore federale e per la crescita di tennis e danza.
In molti comuni della Provincia di Macerata si sono svolte oggi, in occasione della festa dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate, le celebrazioni per il Centenario del Milite Ignoto.
“Il Milite Ignoto fu, e rimane tutt’oggi, uno dei simboli dell’Unità Nazionale e in questo momento di ripartenza auguro a tutti di aprire la strada per una rinascita che abbia come capisaldi l’unità, l’importanza delle tradizioni e della storia e soprattutto il sentirsi parte di una comunità coesa e leale”. Sono le parole pronunciate dal sindaco di Macerata Sandro Parcaroli questa mattina nel corso della cerimonia di inaugurazione del monumento al Milite ignoto eretto nel cortile dell’ex distretto militare nei pressi del Sacrario militare, un luogo fortemente emblematico.
La cerimonia à stata organizzata in occasione del centenario del trasferimento della salma del Milite ignoto da Aquileia a Roma, dove fu collocata sull’Altare della Patria proprio il 4 novembre 1921, e fa seguito al conferimento della cittadinanza onoraria del Comune di Macerata al Milite ignoto assegnato con una delibera consiliare in adesione all’iniziativa proposta dall’A.N.C.I. - l’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani, su invito del Gruppo delle Medaglie d’Oro al valor Militare d’Italia, per il riconoscimento della “paternità” del Soldato che per cent’anni è stato volutamente ignoto e che invece così diventerà Cittadino d’Italia, rientrando nella simbologia che appartiene all’identità nazionale.
“Il maggiore riconoscimento, oggi, - ha detto ancora il sindaco Parcaroli che ha svelato il monumento insieme al Prefetto Flavio Ferdani e al presidente del Consiglio comunale Francesco Luciani - va alle forze armate che, ogni giorno, contribuiscono alla nostra sicurezza con spirito di abnegazione e di leale sentimento verso la Patria. Grazie alla loro professionalità e alle qualità umane sempre dimostrate, le forze armate, e le loro famiglie, meritano, non solo oggi ma tutti i giorni, l’apprezzamento di tutti noi."
"Un ringraziamento va anche alla figura femminile e alla sua valenza storica e sociale - ha aggiunto il primo cittadino -. Un pensiero alle mamme, alle sorelle, alle mogli, alle nonne dei tanti soldati italiani che hanno perso la vita nell’adempimento delle loro funzioni. A queste donne, che hanno patito sofferenze e angosce, riconosciamo di essere state parte integrante della spinta propulsiva alla ripresa dato che, nel dolore ma con fierezza, si sono fatte portatrici di un grande carico di responsabilità. Un pensiero infine ai giovani che, grazie al supporto delle istituzioni, devono rendersi consapevoli dei valori di pace, democrazia e partecipazione alla vita sociale e politica del paese".
"Crediamo che questo spirito e questi valori costituiscano, almeno, il minimo doveroso riconoscimento a quei giovani che hanno sacrificato la loro vita per costruire un futuro migliore: quel futuro - ha concluso il primo cittadino - che oggi stiamo vivendo e che dobbiamo, ogni giorno, migliorare per il progresso, la convivenza civile e la qualità della nostra vita e delle future generazioni.”
Il monumento al Milite ignoto è una stele in marmo, in cui è stato anche posto un bozzetto ispirato alla guerra del ’15-’18. Si tratta di un'opera di Giovanni Colucci, presidente dell’Associazione nazionale dei Carabinieri.
Anche la città di Civitanova Marche ha celebrato oggi, in occasione della festa dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate, il Centenario del Milite Ignoto. Una festa che ha preso il via in mattinata partendo dal centro e raggiungendo la Città Alta dove è stata deposta la prima corona di alloro presso la Targa in memoria dei Caduti di tutte le guerre, in viale della Rimembranza. La delegazione formata dal Sindaco Fabrizio Ciarapica, dal Presidente del Consiglio comunale Claudio Morresi, dall’Assessore ai Servizi educativi e formativi e al Welfare Barbara Capponi e dalle massime Autorità militari, Associazioni combattentistiche e Associazioni di volontariato cittadine ha poi proseguito alla deposizione della seconda corona presso il Monumento ai Caduti di Piazzale Italia sul Lungomare Sud.
Il clou delle celebrazione è avvenuto in Piazza XX Settembre davanti a Palazzo Sforza, sede del Municipio, dove sono intervenuti oltre 200 studenti in rappresentanza di tutti gli istituti scolastici delle medie e superiori di Civitanova Marche. Lo speakeraggio della cerimonia è stato affidato al colonnello Nicola Ciccarelli, già presidente dell’Associazione Nazionale Bersaglieri di Civitanova Marche, mentre gli ordini militari sono stato dati dal tenente Gianfranco Ciferri, presidente Unuci di Civitanova Marche.
Dopo la deposizione della Corona a Palazzo Sforza, la banda cittadina ha intonato l’Inno d’Italia, Il Piave e Il Silenzio. La cerimonia è stata aperta con l’intervento del sindaco Ciarapica che ha omaggiato tutte le Forze Armate e in particolare ha ricordato ciò che avvenne 100 anni fa con la traslazione della salma del Milite Ignoto da Aquileia a Roma per essere tumulata all’Altare della Patria.
“Quel viaggio di 100 anni fa fu per l’Italia un momento di grande unificazione - ha dichiarato il sindaco - dopo un periodo durissimo dovuto alla Prima Guerra mondiale che aveva ridotto la nostra nazione in una povertà assoluta e di disperazione e per certi versi paragonabile ad oggi in cui l’Italia – insieme al resto del mondo - ha subito e subisce le perdite, la sofferenza e la tragedia immane della pandemia. Un evento importante per tutti gli italiani che rappresenta e deve rappresentare anche un momento di riconciliazione per la nostra Patria”.
“Un giorno, quello che vogliamo celebrare oggi, di unificazione in cui la nostra Nazione si unisce in un abbraccio simbolico verso quel ragazzo senza nome, scelto fra altri 10, per ricostruire un futuro di unità - ha sottolineato Ciarapica -. Perché è dalle macerie che un popolo deve ripartire e ricostruire l’avvenire di tutti. Oggi è anche la Festa delle Forze armate, è doveroso ringraziare tutte le forze dell’ordine, le nostre donne e i nostri uomini che quotidianamente difendono la nostra libertà e la nostra incolumità in Italia e nei contingenti di pace nel mondo presenti in molti luoghi teatro di guerre o dove la democrazia non è ammessa, sappiamo quanto grande sia il valore dei nostri militari all’estero, riconosciuti da tutti per la loro grande umanità".
“Infine – ha concluso Ciarapica - non dimentichiamo e anzi onoriamo, con la signora Giovanna Paolone che ci accompagna da sempre, il nostro Eroe cittadino: il Maresciallo Piermanni, Medaglia d’Oro al Valor Militare, che 44 anni fa perse la vita in uno scontro a fuoco nella nostra stazione. Una figura straordinaria che Civitanova Marche ringrazia ancora per essersi sacrificato nell’esercizio delle proprie funzioni”.
Anche il Comune di Caldarola ha voluto celebrare la Festa delle Forze Armate deponendo 2 corone di alloro presso le lapidi commemorative presenti nel capoluogo.
Il Sindaco Luca Maria Giuseppetti, insieme ad alcuni rappresentanti dell’Amministrazione, ha ricordato tutte le vittime delle guerre e festeggiato la Giornata dell’Unità d’Italia con una breve ma simbolica celebrazione religiosa officiata da Don Eraldo Pittori. Ad accompagnare gli amministratori anche rappresentanti dei Carabinieri, della Protezione Civile e della Polizia Municipale.
Le due corone d’alloro sono state deposte sulle lapidi presenti nella piazza principale di Caldarola e nell’antistante Piazza 24 Maggio.
E’ stato celebrato anche a Tolentino il centotreesimo anniversario della ricorrenza del 4 Novembre, Anniversario della Vittoria, Festa delle Forze Armate e dell’Unità nazionale.
L’Amministrazione comunale ha promosso una cerimonia che, dopo la Santa Messa, ha previsto la formazione di un corteo che ha raggiunto il Monumento della Vittoria per l’apposizione di una corona di alloro per ricordare tutti i caduti della Prima Guerra Mondiale e di tutte le Guerre. Il corteo ha poi raggiunto piazza della Libertà dove, dopo l’alzabandiera e l’esecuzione dell’Inno di Mameli, è stato suonato il “Silenzio”.
Per celebrare questa importante ricorrenza sono intervenuti la vicesindaco Silvia Luconi, il Comandante della Compagnia dei Carabinieri Capitano Giulia Maggi, il Presidente del Consiglio comunale Carmelo Ceselli, gli Assessori Fausto Pezzanesi e Francesco Pio Colosi, il Consigliere Monia Prioretti e gli studenti degli istituti Frau e Lucatelli.
Presenti anche diverse associazioni combattentistiche e d’arma tra cui i carabinieri in congedo con il comandante Giuseppe Losito e l’Anpi con il presidente Lanfranco Minnozzi. Molto significativo il momento in cui Martina Ferretti e Nada Dhoum, studentesse dell’Ipia Frau hanno ricordato il centenario del Milite Ignoto che esattamente 100 anni fa, il 4 novembre 1921, fu tumulato nel sacello dell’Altare della Patria.
Il Feretro fu trasferito a Roma su ferrovia, con un convoglio speciale a velocità ridotta sulla linea Aquileia-Venezia-Bologna-Firenze-Roma, ricevendo gli onori delle folle presso ciascuna stazione e lungo gran parte del tracciato.
Pur essendo un giorno lavorativo, la cerimonia del 4 Novembre è stata partecipata e ha offerto, ancora una volta, molti spunti di riflessione sull’importanza della conoscenza della storia, sul ripudio alla guerra, sui più alti valori fondanti la nostra Costituzione come la democrazia, la libertà e la pace.
Al termine della manifestazione la vicesindaco Silvia Luconi e il Comandante della Compagnia dei Carabinieri Capitano Giulia Maggi hanno apposto una corona di alloro sotto la lapide posta nel colonnato del Palazzo comunale, attualmente interdetta al pubblico a seguito del sisma, che ricorda il IV Novembre e che riporta i passi più importanti del generale Diaz per annunciare la fine del conflitto. Inoltre, nel corso della mattinata, sono state deposte corone di alloro al Famedio dei Caduti del Cimitero comunale e in via 4 Novembre.
Incidente tra due mezzi paralizza il traffico in corso Cavour. È quanto si è verificato giovedì pomeriggio, pochi minuti prima delle 17, in pieno centro a Macerata. Ad essere coinvolti nel sinistro un'auto e un furgone che sono entrati in collisione tra loro probabilmente a causa dell'uscita di un terzo veicolo da un posteggio.
A ricostruire l'esatta dinamica dell'incidente saranno gli agenti della Polizia Locale. Nell'attesa del loro arrivo, si è creata lungo corso Cavour una lunga fila di auto che ha congestionato il traffico del centro di Macerata. Non si registra nessun ferito.
Rivisitata dal Comandante Danilo Doria la struttura organizzativa del corpo della Polizia locale di Macerata con nuovi nomi e competenze.
“La rotazione degli ufficiali – afferma Doria - è avvenuta nel rispetto dei criteri di trasparenza, antimafia e attitudine. Nel nuovo assetto, dove sono state eseguite delle suddivisioni specifiche, le attività sono state separate in interne ed esterne con i relativi settori di competenza. La riorganizzazione si è resa necessaria anche alla luce delle nuove competenze che nel corso di questi ultimi anni sono state attribuite alla Polizia locale, dalle nuove normative in tema di sicurezza urbana e di controllo integrato del territorio, ma anche per garantire una corretta e funzionale gestione degli uffici".
La nuova organizzazione del Comando prevede, infatti, un Ufficio Attività Interne che comprende le unità operative Commercio Controllo e Coesione sociale, Segreteria e gestione Comando, Verbali e Contenzioso e un Ufficio Attività Esterne con le unità operative Mobilità e Sicurezza Urbana, Viabilità, Infortunistica e Polizia Giudiziaria e Tutela Ambientale.
Il coordinamento dell’Ufficio Attività Interne e delle relative unità operative sono state assegnate al vice comandate Maura Castellucci mentre quello dell’Ufficio Attività Esterne e delle relative unità operative al vice comandante Fabrizio Calamita.
Per quanto riguarda invece la responsabilità delle singole Unità Operative sono state assegnate per Commercio Controllo e Coesione Sociale al commissario Maura Castellucci, con l’ausilio dell’ispettore Giancarlo Costantini in qualità di addetto e responsabile al coordinamento, Segreteria e Gestione Comando al sostituto commissario Maria Pia Marrocchella, Verbali e Contenzioso al sostituto commissario Ilaria Ferranti, Mobilità e Sicurezza Urbana al commissario Alessandro Crescenzi con l’ausilio dell’Ispettore Giuseppe Battista, responsabile di coordinamento, Viabilità, Infortunistica e Polizia Giudiziaria al commissario Fiorenzo Fiorani, con l’ausilio degli ispettori Lorella Martinelli e Walter Vallesi responsabili di coordinamento e, infine,Tutela ambientale al commissario Fabrizio Calamita.
La Delta Plus, la nuova variante più potente e preoccupante del Covid, arriva anche nelle Marche. Vittime alcuni membri di una famiglia di Ancona contagiati dal virus che arriva dall'est europeo. La positività è stata riscontrata dal laboratorio dell'ospedale "Torrette" guidato dal professor Stefano Menzo.
Preoccupa nel frattempo il numero dei ricoveri in terapia intensiva in tutta la Regione, che arrivano a 80 (+8), tra i quali 20 in terapia intensiva (+2), 22 in Semintensiva (+2), 38 in reparti non intensivi (+4), segnale di una escalation del virus che con l'abbassamento delle temperature ha ripreso a diffondersi anche con maggiore fluidità.Dopo la manifestazione no vax di Trieste e il concentramento di migliaia di persone che non hanno rispetto le più basilari norme di sicurezza sanitaria vigenti, la città friulana manifesta oggi una incidenza di 227 casi ogni 100 mila abitanti, con un ampio livello di diffusione della Delta Plus che sta mettendo in ginocchio l'area balcanica e tutto l'Est Europa.
Il Comitato Regionale Marchigiano FIDAL ha elaborato la classifica del Campionato Regionale di società su pista 2021 cadetti e cadette che totalizza i punteggi delle tre fasi previste, due a maggio e l’ultima a settembre, al fine di determinare la classifica di squadra della categoria. Il conteggio assegna lo scudetto 2021 alle formidabili Cadette dell’AVIS Macerata che riescono a sopravanzare le pari età dell’AVIS Fano, una agguerrita e compatta squadra che annovera fra le sue file anche la campionessa italiana degli 80 piani Alice Pagliarini.
È una buonissima notizia per il settore femminile bianco-rosso che un mese fa, a Sulmona, nelle finali nazionale Allieve “Gruppo Adriatico” è stata la prima squadra delle Marche in un bellissimo fine settimana di passione e che per la prossima stagione potrà contare su un significativo rinnovo.
La classifica vede la maceratesi al primo posto con punti 11.083 davanti a Fano con punti 10.895 e alla Collection San Benedetto a punti 8558. Per la giovane squadra maschile un apprezzabile terzo posto dietro la Sangiorgese e Fabriano.
L’attività agonistica si è nel frattempo conclusa a fine ottobre con il Campionato Marchigiano giovanile di corsa su strada con interessati risultati.
Vittoria nella categoria ragazze, sulla distanza dei 2 km, dell’avisina Irene Ippoliti con le compagna di club Giorgia Vitali al terzo posto e Chiara Bocci al quarto.
Fra i ragazzi, sullo stesso percorso, bel quarto posto di Marsel Provenziani con Mohamed Dieng al nono posto.
Successo di Libero Samuele Marino nella 5 km allievi che si aggiudica la prova davanti allo stamurino Filippo Sanna a 16”, con il compagno di squadra Leonardo Storani in terza posizione, al settimo posto Marco Pallotta e nono Bernardo Matcovich.
Fra le allieve da segnalare un ottimo bronzo sempre sulla stessa distanza di Emma Baldoni dietro alle anconetane Virginia Bancolini e Eva luna Falcini.
La stagione dei più grandi ha avuto invece il suo epilogo con la seconda edizione della “La Dieci di Ancona”, gara su strada inserita nel calendario nazionale, che ha visto alla partenza oltre 350 concorrenti e al dodicesimo posto il ritorno in buona condizione di Barkiden Mamadou Diallo.
YFIT Macerata e Ancona Respect martedì prossimo insieme per combattere il bullismo nel match di Coppa Marche.
La calciatrice Alice Ruffini, difensore e capitano della categoria Allieve Nazionale della Yfit Macerata, si è resa protagonista di un video pubblicato sui canali social del club di Macerata per lanciare un messaggio contro il bullismo su iniziativa del presidente Massimiliano Avallone, sempre attento al fair play dentro e fuori dal campo.
“Ciao ragazze e ragazzi sono Alice Ruffini, una calciatrice della YFIT di Macerata e vorrei parlarvi di un argomento molto importante: la gentilezza! In famiglia, a scuola, con i vostri amici, nel mondo reale e nel mondo online, è sempre importante ricordarsi di essere gentili nei confronti delle altre persone. Purtroppo alcune di loro sono vittime di bullismo, questo capita anche nel calcio. La gentilezza è contagiosa ed è l’elemento più efficace per combattere il bullismo”, ha detto la giovane nel video postato sui suoi profili social.
Il messaggio di Alice fa parte di una serie di messaggi che hanno come obiettivo quello di parlare al cuore dei ragazzi sensibilizzandoli sul tema del bullismo. Centinaia di under 13 verranno raggiunti, in tutta la Provincia di Macerata e non solo, da questi messaggi positivi attraverso piattaforme dedicata ai giovani. (Youth Fitness, “gioventù in forma” è il significato della parola YFIT). Una collaborazione, quella nata con Red, la “Rete educazione digitale”, che da anni lavora in concerto con Istituzioni, Associazioni e Professionisti per veicolare in tutta la società civile le buone pratiche del mondo digitale.
La CBF Balducci HR Macerata riscatta subito il passo falso di domenica scorsa battendo la Tenaglia Volley Altino con uno 0-3 che permette alle ragazze di coach Luca Paniconi di agganciare il quarto posto nel girone A della Regular Season.
Schieramento usuale in casa Macerata con Ricci e Malik in diagonale, Fiesoli e Michieletto schiacciatrici, Pizzolato e Martinelli centrali, Bresciani libero; anche il tecnico di casa Luca Damico conferma lo starting six composto dalla diagonale Saveriano-Kavalenka, con Lestini e Costantini in banda, Angelini e Spicocchi al centro ed il libero Mastrilli.
Pronti via ed il muro di Martinelli apre la strada agli attacchi di Michieletto e Malik che mettono subito il primo set sui giusti binari (2-7). La ricezione di Altino tiene bene, ma l'ottima prestazione della difesa guidata da Bresciani rende molto difficile per le padrone di casa finalizzare gli attacchi. Dopo un attacco vincente di Michieletto, Lestini incappa prima in un out poi nel muro di Ricci che vale il 10-18. Set che nella seconda metà avanza quasi punto a punto prima che Michieletto porti i due colpi vincenti per il 16-25 finale.
Nel secondo set Damico cambia in regia con Di Arcangelo per Saveriano. È Altino a partire meglio con un ottimo avvio delle sue bande. Sull'11-8 le abruzzesi trovano il break di 4 punti che sembra indirizzare il parziale verso il pareggio. Quando però le locali iniziano ad incappare in qualche errore, Macerata prende coraggio e con 3 attacchi consecutivi di Pizzolato si porta sul 17-15. La Tenaglia prova a riallungare ma Fiesoli mura su Kavalenka tenendo la CBF Balducci in scia (19-17) e due doppie di Di Arcangelo rimettono tutto in parità. Si procede punto a punto fino al 22-21 quando Martinelli spacca il set con 3 punti consecutivi prima dell'attacco vincente di Michieletto che fissa il parziale sul 22-25.
Kavalenka prova a trascinare Altino in una partenza lanciata nel terzo set, con 2 attacchi, un muro ed un ace per l'11-8 iniziale. La ricezione di Macerata gira bene con Bresciani, Michieletto e Fiesoli mentre il servizio ospite crea qualche problema alla ricezione avversaria e Malik in attacco trova la continuità di far male con 5 punti in attacco consecutivi che valgono il 13 pari. La CBF Balducci passa avanti sul 15-16 e allunga sul 19-22 con l'attacco di Fiesoli. Angelini mura sulla stessa Fiesoli per tenere vive le speranze di Altino (21-23) ma non basta: Malik e Michieletto trovano i punti decisivi del 21-25.
TENAGLIA ALTINO VOLLEY – CBF BALDUCCI HR MACERATA 0-3
TENAGLIA ALTINO VOLLEY: Di Arcangelo 1, Meniconi (L) ne, Angelini 5, Spicocchi 2, Ollino, Zingoni, Costantini 8, Mastrilli (L), Natalizia ne, Kavalenka 12, Comotti 2, Olleia ne, Saveriano, Lestini 5. All. Damico
CBF BALDUCCI HR MACERATA: Bresciani (L), Martinelli 10, Cosi ne, Michieletto 10, Gasparroni, Ghezzi ne, Ricci 1, Stroppa ne, Peretti (L) ne, Pizzolato 6, Luciani ne, Fiesoli 9, Malik 15. All. Paniconi
ARBITRI: Pasciari, Campolongo
PARZIALI: 16-25 (23'), 22-25 (29'), 21-25 (28')
NOTE: Tenaglia 10 errori in battuta, 2 aces, 45% ricezione positiva (14% perfetta), 29% in attacco, 4 muri vincenti; CBF Balducci 5 errori in battuta, 2 aces, 58% ricezione positiva (38% perfetta), 39% in attacco, 6 muri vincenti.
Dietrofront. Il supermercato Conad city di via Spalato non chiuderà i battenti.
Lo hanno annunciato, quest'oggi, gli stessi gestori dello storico market, i quali hanno affisso fuori dalla porta d'ingresso un volantino nel quale si rende nota la continuazione dell'attività.
"Siamo felici di comunicare che il negozio non chiude - si legge nel piccolo manifesto -. Resteremo per dare continuità al nostro servizio con professionalità, cortesia e attenzione verso i nostri clienti".
Scongiurato, dunque, il rischio di imminente chiusura che era stato paventato nei giorni scorsi dagli stessi gestori e che aveva tra le principali motivazioni il costo dell'affitto divenuto non più sostenibile. Ora verrà fatta dallo stesso gruppo Conad un'ulteriore valutazione nel 2022 per decidere sul da farsi. Tuttavia il fatto che il supermercato rimanga aperto, fa tirare un sospiro di sollievo ai residenti del quartiere, i quali rischiavano di rimanere senza un importante servizio.
È stato approvato oggi in Giunta l’avvio del procedimento finalizzato alla variante urbanistica per la realizzazione di una struttura pubblica polifunzionale, denominata Belvedere Leopardi, posta a ridosso dell’omonimo viale.
Con l’approvazione della fase preliminare/Scoping, facente parte della procedura di valutazione ambientale strategica (VAS), il Comune di Macerata, come ente procedente, invia alla Provincia, quale ente competente, gli elaborati relativi allo studio ambientale propedeutico alla variante.
«Con tale progetto, l’Amministrazione punta a realizzare le dotazioni basilari per sostenere e definire un più avanzato punto di equilibrio tra vivibilità e vitalità del centro storico - ha commentato l’assessore all’Urbanistica Silvano Iommi -. Il progetto architettonico prevede un primo livello di copertura come piazza-belvedere, un livello sottostante destinato a mercato di vicinato e ulteriori sottostanti due livelli di parcheggio per circa 300 posti auto; il tutto collegato a valle alla rete del percorso pedonale del “parco delle fonti” periurbane mentre a monte con gli attracchi meccanizzati con il centro storico».
Lo scorso giugno l’Amministrazione ha già affidato ad alcuni specialisti lo studio della prima fase dell’indagine urbanistico-ambientale che si è conclusa con il primo documento di Scoping; elaborato che sarà inviato alla Provincia per i previsti passaggi procedurali.
Sono stati 1287 gli ingressi nei musei di Macerata durante il fine settimana delle festività di Ognissanti; nel dettaglio, in quattro giorni – da sabato 30 ottobre a martedì 2 novembre - sono state registrate 544 visite a Palazzo Buonaccorsi, 601 allo Sferisterio e 142 alla Torre Civica. A questi numeri vanno aggiunti i partecipanti ai laboratori e alla mostra presso la Biblioteca Mozzi Borgetti che sta ripartendo anche con attività di sabato pomeriggio e i visitatori al sito archeologico di Helvia Ricina che sono stati 76.
«Un grande successo che conferma la molteplicità di appuntamenti ed eventi che hanno popolato, anche in questi quattro giorni, la città: dai laboratori alle mostre fino alle esposizioni. Dopo i numeri importanti registrati nella stagione estiva, anche in questo periodo autunnale e con un lavoro costante che è già proiettato agli appuntamenti del Natale, Macerata continua a confermarsi come forza attrattiva e catalizzatrice a livello culturale. Un’offerta che coinvolge anche il Teatro Lauro Rossi con concerti e spettacoli di qualità” , afferma l’amministrazione comunale».
«Palazzo Buonaccorsi in particolare è continuamente in fermento e in questi mesi ha ospitato mostre di qualità che hanno fatto registrare grandi presenze di pubblico – ha detto l’assessore alla Cultura Katiuscia Cassetta -. Parliamo di un contenitore che non sta mai fermo e il continuo work in progress ci permette di promuovere attività di stimolo culturale. Palazzo Buonaccorsi è lo spazio da cui partono idee e proposte che poi si diffondono nei vari luoghi della città, coinvolgendo anche altre istituzioni e realtà creative come le associazioni culturali. Ogni angolo del centro vive e - partendo dallo Sferisterio e salendo verso il centro - sono tanti i luoghi in cui soffermarsi per un confronto a tu per tu come le varie forme d’arte. Siamo inoltre a lavoro per il lancio del nuovo sito dei musei della città e per l’allestimento della nuova aula didattica in collaborazione con Sistema Museo. Tra pochi giorni comunicheremo novità importanti per quanto riguarda i prossimi eventi in programma e collaborazioni di livello in vista del periodo invernale».
Progressione lenta ma costante dei giovani vaccinati tra i 12 e i 19 anni. Quasi il 70% gli immunizzati (il 75,7% dei 16-19enni). Le percentuali più alte ancora in provincia di Ancona e Ascoli. Quarantene stabili.
È il quadro relativo alle vaccinazioni nella popolazione regionale in età scolastica 12-19 anni.I non vaccinati sono 25.327. La provincia all’ultimo posto nelle Marche per numero di vaccinazioni è ancora Macerata, la più virtuosa è Ancona.
Divisi per età, tra i ragazzi che hanno tra 12 e 15 anni, in provincia di Ancona si sono vaccinati il 70,3%, in quella di Pesaro il 61,3 percento, nel Fermano 59,9%, in provincia di Macerata 53%, in provincia di Ascoli il 63,9%. Per i ragazzi tra i 16 e i 19 anni le percentuali di vaccinazione aumentano. In provincia di Ancona hanno ricevuto due dosi l’81,6% dei ragazzi, in quella di Pesaro il 72,9%, in quella di Fermo il 76,7%, in quella di Ascoli il 78,5%, in quella di Macerata il 67,5.
Per quanto riguarda le classi in quarantena: nelle Marche sono 54, dato più o meno stabile. Le provincie con più classi in quarantena sono quella di Macerata con 14 classi (1 nella scuola d’infanzia, 5 alla primaria, una alle medie, 5 alle superiori) e quella di Ancona. A seguire c’è Ascoli Piceno con 13, Pesaro con 9 e Fermo con 3.
Il Presidente CNA Macerata Maurizio Tritarelli fa il punto sull’anomalo momento che sta attraversando l’economia globale e le ripercussioni sull’economia e sul mercato del lavoro locale. “La ripresa, oramai tangibile, rischia di rimanere storpiata dalle difficoltà che hanno le imprese di raggiungere i livelli produttivi che sarebbero necessari – sottolinea Tritarelli. La produzione è paradossalmente ostacolata non, come nel passato, da mancanza di ordini, che comunque continuano a salire in diversi settori, ma dall’assenza sul mercato di alcune componenti vitali per il ciclo produttivo”.
La denuncia va quindi sul costo delle materie prime e sulla difficoltà del loro reperimento: “Le materie prime, la componentistica e le spese energetiche e di distribuzione delle merci, hanno raggiunto prezzi che incidono esageratamente nelle tasche degli imprenditori, tanto che a volte è più conveniente rinunciare direttamente alla commessa. Stiamo parlando di scelte estremamente dolorose che arrivano dopo anni di difficoltà dovuti alle cause opposte”.
Le anomalie sono presenti anche in provincia di Macerata, dove l’intoppo maggiore è dovuto alla mancanza di forza lavoro: “Nella nostra provincia – evidenzia il Presidente CNA - sta crescendo il numero delle imprese attive; dal 28 febbraio al 30 settembre abbiamo un saldo positivo di ben 316 imprese in più. Salgono le partite iva del settore costruzioni che costituiscono il 18% delle nuove imprese, bene il commercio (+ 4%) ma soprattutto crescono le imprese che offrono servizi innovativi; sono più di un terzo delle nuove nate (35% con 111 imprese)”. “A questi dati – secondo Tritarelli - fanno però da contraltare l’enorme richiesta di professionalità da parte delle imprese. L’Osservatorio Excelsior di UnionCamere, calcola in 2.700 opportunità di lavoro al mese nella sola provincia di Macerata, 13.400 in tutta la Regione”.
Tritarelli elenca quindi i settori più ricettivi ed i profili maggiormente richiesti: “Per la maggior parte (47%) si cercano operai specializzati e conduttori di impianti e macchine, professioni qualificate nelle attività commerciali e nei servizi (27%), professioni tecniche (8,5%). A cercarli sono le imprese di produzione di beni e servizi (56%), quelle commerciali (14%) e della logistica (12%)”. Il Presidente dell’Associazione degli artigiani e delle piccole imprese prova a delineare i possibili scenari futuri e le relative necessità: “È ora che si mettano in campo politiche attive del lavoro per far incontrare domanda ed offerta. Ad esser sincero sino in fondo, credo che a questo punto, se anche ci riuscissimo, da sole queste non basteranno”.
Questa la riflessione di Tritarelli: “Forse non siamo ancora in grado di valutare a pieno le enormi ricadute positive che avranno, da qui a breve, i fondi europei. I costi delle materie prime sono dati in calo per la prossima primavera. A quel punto le imprese potranno lavorare a pieno regime e avranno necessità di manodopera come non mai. Difficile quantificare con esattezza, ma credo che non basteranno i nostri giovani o chi è al momento inattivo. La situazione richiederà, a mio parere, di rivedere il meccanismo, oggi troppo complesso, per far ricorso anche alla manodopera straniera”.
Il corso di laurea magistrale in Scienze filosofiche dell’Università di Macerata propone per i suoi studenti un percorso formativo residenziale “Futurità: laboratorio per vivere e progettarsi nel lavoro” nei giorni 5 e 6 novembre, a Macerata alla Domus San Giuliano.
Si tratta del primo di una serie di incontri volti a ridurre le distanze tra gli studenti e il mondo del lavoro anche attraverso il rafforzamento delle competenze necessarie per progettare il proprio futuro. Il laboratorio avrà un carattere non solo teorico, ma anche e soprattutto pratico, e si avvarrà di alcuni esperti formatori provenienti dal mondo delle imprese e delle organizzazioni.
"Siamo molto orgogliosi di poter offrire gratuitamente ai nostri studenti e alle nostre studentesse un’esperienza laboratoriale e formativa di così alto profilo - sottolinea Arianna Fermani, presidente del corso di laurea -. I partecipanti potranno vivere un fine settimana immersivo a contatto con esperti nazionali del mondo del lavoro, per conoscere e valorizzare le proprie potenzialità e le proprie competenze".
A questo primo incontro interverrano Laura Bongiovanni e Stefano Mantovani di Isnet; Azzurra Sorbi, Vittoria Verdenelli e Agnese Ramazzotti di Facciamo 31.
Dal prossimo 8 novembre anche i marchigiani potranno usufruire del bonus terme messo a disposizione dallo Stato per aiutare un settore messo in ginocchio dall’avvento della pandemia.
Tutti i cittadini potranno beneficiare di uno sconto fino a 200 euro a persona per l’acquisto di servizi termali scelti su un totale di 177 strutture accreditate in tutto il territorio nazionale. 53 invece i milioni di euro totali finanziati. Lo sconto è nominale e può essere richiesto una sola volta se si è maggiorenni, residenti in Italia, senza limiti di Isee o di nucleo familiare. Il trattamento richiesto non dovrà già essere a carico del servizio sanitario nazionale.
Gli enti termali accreditati sono gli unici abilitati a effettuare la prenotazione e nel caso in cui, la spesa sia superiore, l’importo in più sarà a carico del cittadino. Sulla piattaforma, gestita da Invitalia, per la registrazione delle strutture termali che aderiscono all'iniziativa, è possibile visionare l'elenco completo delle terme aderenti. Nelle Marche la scelta si divide tra la provincia di Macerata, con le strutture di Tolentino e di Sarnano, e la provincia di Ancona, con le terme di Genga.
Continua a far discutere il tema delle liste d’attesa e dei disservizi della Sanità Pubblica di Regione Marche. Dopo le ultime dichiarazioni da parte dell’assessore Filippo Saltamartini («stiamo lavorando per fronteggiare il lassismo di chi ci ha preceduto»), nuovi casi di assistenza insufficiente sono stati segnalati da parte della cittadinanza di Macerata e provincia. Fra questi, quello di Flabia Machado Achong (28 anni), ragazza residente a Chiesanuova di Treia e in difficoltà rispetto alle condizioni di salute del figlio Christian, di 1 anno e mezzo.
«Il mio bambino soffre già di epilessia focale del lattante – ha dichiarato Flabia – e a questo si è aggiunto, lo scorso giugno, il riscontro di un piccolo soffio al cuore. Mi sono quindi rivolta subito all’Ospedale di Macerata per ricevere assistenza, ma nel corso dell’estate non sono stati in grado nemmeno di aiutarmi con le crisi convulsive. Alla fine ho fatto di testa mia, portando a visitare mio figlio presso il Presidio Ospedaliero "G. Salesi" di Ancona ad agosto, e lì sono stata invitata ad approfondire l’anomalia cardiaca rilevata già dalla cardiologa cui mi ero rivolta inizialmente. Il problema è che, una volta effettuata l’impegnativa, ho di nuovo contattato il CUP di Macerata, che mi ha fissato la prima visita disponibile per il 20 marzo 2023, presso l’Ospedale Torrette!»
Le giustificazioni finora presentate dagli addetti ai lavori - ci spiega Flabia - si legano principalmente alla mancanza di condizioni e strumenti atti a gestire casi come quelli del piccolo Christian, costringendo la mamma – come anche altri pazienti – a rivolgersi alle strutture private.
«Mi toccherà prenotare una visita spendendo 150/200 euro - ha proseguito la ragazza - perché ho bisogno di sapere al più presto se questa anomalia cardiaca è funzionale oppure no. Non ne faccio una colpa a nessuno, ma non è la prima volta che mi scontro con questo genere di problematiche. Ho già dovuto affidarmi in passato a strutture private per via di liste d’attesa infinite o disservizi di vario genere. E questo è un problema che interessa tutti i reparti - non solo quello di pediatria - e coinvolge l’intera Regione. Ad oggi ho alcune persone di riferimento nel settore della sanità pubblica che mi hanno confermato la situazione complessa che stanno vivendo anche loro, e che magari mi aiuteranno a capire a chi posso rivolgermi nell’immediato per il mio caso. Ma è chiaro che la situazione generale rischia seriamente di diventare insostenibile».
Ha preso il via a ottobre la terza edizione del censimento permanente della popolazione e delle abitazioni. Macerata, con un campione di 1.200 famiglie, è tra i 4.531 Comuni italiani che partecipano al censimento, strumento che permette di conoscere le principali caratteristiche strutturali e socio-economiche della popolazione italiana, e di confrontarle con quelle del passato e degli altri Paesi.
È importante sottolineare che partecipare al censimento è un obbligo di legge e che la mancata o incompleta risposta ai questionari comporta una sanzione da un minimo di 206 euro a un massimo di 2.065 euro. Due sono le modalità di rilevazione campionaria: areale e da lista.
RILEVAZIONE DA LISTA - Fino 12 dicembre ogni famiglia potrà compilare online il questionario, utilizzando le credenziali di accesso riportate nella lettera informativa ricevuta. In alternativa, la famiglia si può recare presso il Centro Comunale di Rilevazione (CCR), che rimarrà attivo per tutta la durata dell’operazione censuaria, dove potrà compilare il questionario via web in maniera autonoma su una postazione con accesso a internet o usufruendo dell’aiuto di un operatore comunale.
Dall’8 novembre le famiglie che non hanno provveduto autonomamente saranno contattate per effettuare l’intervista o telefonicamente o presso il proprio domicilio con il rilevatore al fine del recupero delle mancate risposte. Tuttavia, fino al 12 dicembre sarà comunque possibile compilare il questionario online.
Dal 13 dicembre, invece, l’intervista sarà svolta unicamente tramite rilevatore. Le famiglie a quel punto potranno solo essere contattate telefonicamente da un operatore comunale per compilare il questionario oppure ricevere a casa un rilevatore, anche su appuntamento, che effettuerà l’intervista faccia a faccia utilizzando il proprio tablet. La rilevazione si chiude il 23 dicembre 2021.
RILEVAZIONE AREALE - La rilevazione areale coinvolge le famiglie individuate dall’Istat tramite un campione di indirizzi ricavato su base territoriale ed è condotta da un rilevatore incaricato dal Comune, che si reca presso le famiglie che rientrano nel campione e somministra loro il questionario digitale.
Dall'uno al 13 ottobre le famiglie coinvolte sono state avvisate attraverso una locandina affissa su androni, cortili dei palazzi, abitazioni e hanno ricevuto nella cassetta della posta una busta non nominativa contenente una lettera ufficiale, firmata dal Presidente dell’Istat e un pieghevole informativo.
Fino al 18 novembre la famiglia potrà ricevere a casa la visita del rilevatore munito di tesserino che le somministra direttamente il questionario tramite tablet oppure recarsi presso il CCR per effettuare l’intervista presso gli uffici comunali con l’ausilio del rilevatore.
Il centro comunale di rilevazione è stato istituito all’ufficio Statistica del Comune, in viale Trieste, 24 (piano terra) aperto il martedì e il giovedì dalle 14 alle 16. Per appuntamento contattare i seguenti numeri: 0733 256 269 – 0733 256 420, e mail statistica@comune.macerata.it .
“La Dichiarazione finale del G20 di Roma ci sprona nella sfida che il nostro ateneo ha deciso di affrontare, promuovendo la transizione dall’Umanesimo che innova all’Umanesimo digitale”.
Così il rettore dell’Università di Macerata Francesco Adornato commenta uno degli impegni indicati nel documento sottoscritto lo scorso 31 ottobre dai leader mondiali riuniti a Roma, che, tra i vari punti, hanno anche ribadito la necessità di indirizzare la rivoluzione digitale verso la creazione di “un'economia digitale abilitante, inclusiva, aperta, equa e non discriminatoria che promuova l'applicazione di nuove tecnologie, consenta alle imprese e agli imprenditori di prosperare e protegga e responsabilizzi i consumatori, affrontando al contempo le sfide relative alla privacy, alla protezione dei dati, ai diritti di proprietà intellettuale e sicurezza”. Le “12 azioni per accelerare la transizione digitale” erano state dettagliate lo scorso agosto nel documento redatto dalla riunione ministeriale del G20 sulla digitalizzazione.
“Le professioni digitali – sottolinea il rettore - saranno sempre più richieste. Nel 2020 sono state circa 3500 le competenze digitali non reperibili da parte delle aziende marchigiane. Un numero destinato ad ampliarsi anche per la crisi economica indotta dalla pandemia. L’Ateneo ha deciso di innovare la propria offerta formativa attraverso percorsi in grado di bilanciare competenze socio culturali con competenze di tipo informatico-tecnologico, mantenendo, quindi, la centralità dell’uomo, come auspicato a livello nazionale e internazionale”.
“In questa direzione si innesta il progetto di istituzione del corso di laurea intra dipartimentale a orientamento professionale "Digital humanities e sistemi multimedia". Ma si tratterà di un complessivo rinnovamento dell’offerta didattica, grazie al reclutamento di docenti e ricercatori di formazione ingegneristica, che potranno realizzare laboratori professionalizzanti incentrati sulle peculiarità di ciascun dipartimento. Proprio nel corso dell’ultimo consiglio di amministrazione, per la prima volta nella storia dell’Ateneo, due ingegneri è stato chiamato tra i docenti dell’Università di Macerata”.
È passato appena un mese dalla forte impennata dei prezzi del metano, e già si sono fatte sentire le pesanti reazioni dei consumatori, in una escalation di rabbia e amarezza. Mentre si attendono le contromisure auspicate dal governo Draghi in virtù del “caro-bollette”, la redazione di Picchio News ha voluto spingersi fuori dai confini cittadini per raccogliere quelle che sono le testimonianze della cittadinanza costretta a mettere nuovamente mano al portafogli, e di chi si trova in prima linea a dover rendere conto ai propri clienti dell’ennesimo disagio.
Basta spingersi fino alla Contrada della Pieve e fermarsi presso uno dei distributori Metano Pieve Snc per rendersi conto di quell’incremento del 40% che ha portato il prezzo del gas fino a 1,679 €/kg (solo un mese fa di poco superiore a 1€/kg). «Era inevitabile, dopo un anno di pandemia – ha commentato una coppia di pensionati, fra i vari clienti che ha preso nel tempo come punto di riferimento il distributore in quel di Piediripa (MC) - uno cerca di risparmiare e non inquinare, ma questo ci massacra e crea un forte dislivello sociale.»
«Abbiamo a che fare con dei ladri al governo – risponde invece Elena Ferrara, cittadina e magazziniera di professione – Io abito a Pollenza e passo spesso qui a fare metano. Prima avevamo qualche bonus, ora hanno tolto tutto, si fanno debiti, gli stipendi non aumentano e non si va avanti.» Un rincaro che nessuno riesce a spiegarsi. Il pensiero generale è che la ripresa post-Covid della mobilità, della produzione e delle varie attività abbia influito inevitabilmente anche sul caro-metano così come sul costo delle materie prime (luce e gas, in primis).
«Sono stato costretto a mettere in cassa integrazione i miei dipendenti e a ridistribuire gli orari di lavoro – ha dichiarato Adriano Massaccesi, gestore di Metano Pieve – Qualche altro distributore vende ancora a prezzi più bassi in base ai contratti fatti nel 2020, noi lo abbiamo fatto a prezzo variabile (ieri 41 cents/m³ + IVA, oggi 93 cents/m³ + IVA!). Si pensa che a inizio 2022 il prezzo del metano possa tornare a livelli accettabili, non i 2 € di oggi.»
Spostandoci di pochi metri lungo la contrada,in uno dei vari distributori Ip della zona, c'è chi invoca l'arrivo anche in Italia del “Movimento dei gilet gialli” francesi. Esemplare, in questo senso, anche la testimonianza telefonica da parte dei responsabili della Simonetti Mario Srl, che annovera fra le varie partnership anche l’Ip. «Noi che stiamo in prima linea subiamo i malumori dei cittadini, che cercano naturalmente di risparmiare di più. Noi abbiamo azzerato i nostri margini per salvaguardare la categoria, e confidiamo che verso marzo o aprile del prossimo anno ci sia un miglioramento. Noi siamo danneggiati, e persino sotto covid abbiamo garantito il servizio alla clientela senza farci rimettere i dipendenti. La paura è che nel breve periodo questa inflazione si ripercuota sulla popolazione, soprattutto se a fare da contraltare non ci sarà anche un aumento dei salari.»
Un settore, quello del gas metano, che ha segnato nell’ultimo decennio una vera e propria rivoluzione, soprattutto in virtù di un sensibile abbattimento dei consumi su strada e, contemporaneamente, delle emissioni di Co2. Segnale positivo che, allo stato attuale, rischia però di abbattersi su una cittadinanza già pesantemente provata nell'ultimo anno e mezzo di pandemia.