Domani, martedì 15 febbraio, alle ore 21 al Teatro Lauro Rossi per la stagione di Appassionata arriva il Quartetto Werther, vincitore del Premio "Piero Farulli" alla 39a edizione del Premio "Abbiati" come migliore giovane formazione italiana di musica da camera.
Con all'attivo numerosi concerti e collaborazioni con importanti Festival e associazioni concertistiche fra le più prestigiose in Italia e all'estero, a Macerata Misia Iannoni Sebastianini al violino, Martina Santarone alla viola, Vladimir Bogdanović al violoncello e Antonino Fiumara al pianoforte eseguono il Quartetto in la minore per pianoforte e archi "Quartettsatz" di Gustav Mahler, il Quartetto in mi bemolle maggiore op.47 di Robert Schumann e il Quartetto in do minore per pianoforte e archi op.13 di Richard Strauss.
Capolavori della letteratura musicale per quartetto con pianoforte, i brani in programma nel concerto dl TLR di domani sera propongono al pubblico un viaggio intenso e struggente nella ricchezza di suoni e atmosfere della musica colta fra Ottocento e primo Novecento.
La serata, organizzata in collaborazione con Marche Concerti, è il terzo appuntamento della stagione 2022 che proseguirà con i concerti di Julia Hagen e Annika Treutler (14 marzo), Arcadi Volodos (22 marzo), Quartetto Lyskamm (3 aprile), Alina Ibragimova e Samson Tsoy (20 aprile). Biglietto intero 20 euro, ridotto 15 euro, studenti 5 euro. Per accedere al teatro sono necessari il certificato verde rafforzato e la mascherina FFP2.
Nella giornata di San Valentino la Polizia di Stato continua con la campagna di comunicazione "Questo non è amore". In questa occasione la Dirigente della Divisione Anticrimine, Patrizia Peroni, ha raccontato agli studenti dell'istituto Matteo Ricci di Macerata (studentesse in maggioranza) come riconoscere i segnali della violenza di genere e quali sono gli strumenti per il contrasto.
L'iniziativa, voluta dalla professoressa Loretta Bianchini e sostenuta dalla Dirigente Scolastica Rita Emiliozzi, ha visto poi alcune dimostrazioni di difesa personale dedicato alle ragazze da parte di Lorenzo Migliorelli e del suo staff di Difesa Personale Maceratese. Il tutto sostenuto e condiviso dall'assessore alla sicurezza Paolo Renna, che si è anche prestato ad alcune simulazioni. Al termine è stato lasciato agli studenti materiale illustrativo dell'iniziativa.
Blitz dei ladri nel quartiere Pace a Macerata: spariti, gioielli, contanti e tre pistole. Il colpo è stato messo a segno tra le 18 e le 21 di ieri, in un appartamento sito in via De Angelis, quando la coppia che vive nell’abitazione si trovava fuori casa. Stando alle prime ricostruzioni, i ladri si sarebbero arrampicati dal retro del palazzo e sarebbero entrati nell’appartamento dopo aver rotto il vetro di una finestra.
Una volta all’interno, i malviventi hanno aperto (probabilmente con un frullino) due armadi blindati in cui erano conservate diverse armi da fuoco. Quindi hanno frugato nelle varie stanze, lasciando l’abitazione a soqquadro. Piuttosto ingente il bottino. Soltanto di contanti sono spariti circa diecimila euro.
Poi sono stati trafugati gioielli e tre pistole calibro 9 legalmente detenute e custodite in armadi blindati. All’interno dell’abitazione era detenuti anche dei fucili, che però non hanno destato l’interesse da parte dei ladri. Arraffato il tutto, i malviventi si sono dati alla fuga. I proprietari dell’appartamento si sono accorti del furto subito non appena rincasati e hanno sporto subito denuncia. Sul caso indagano le forze dell’ordine.
La CBF Balducci HR Macerata torna a casa da Sant’Elia con 3 punti d’oro in cascina, con un 3-0 all’Assitec Volleyball che permette di allungare di 2 punti sulla Futura Volley Giovani Busto Arsizio e di tenere la seconda piazza all’inseguimento della capolista Brescia.
Coach Emiliano Giandomenico parte dalla diagonale Saccani-Fiore, con le coppie Lotti-Costagli in banda e Montechiarini-Vanni al centro ed il libero Lorenzini; in casa CBF Balducci Luca Paniconi ritrova Cosi al centro con Pizzolato, con Ricci e Malik sulla diagonale, Fiesoli e Michieletto in banda e Bresciani libero.
Sant’Elia prova subito la partenza lanciata con i muri di Montechiarini e gli attacchi di Costagli e, soprattutto, Fiore. È 7-4, Macerata ricuce il gap con il muro di Michieletto sulla stessa Montechiarini e tiene il passo dell’avversario, con Ricci a suggerire per Pizzolato e Fiesoli, raggiungendo anche la parità in diverse occasioni ma senza trovare il sorpasso, almeno fino al 16 pari: Fiesoli e Malik firmano il 16-18; Vanni e Fiore ribaltano la situazione con 3 punti consecutivi, ma la CBF Balducci non demorde, tenuta in corsa dai punti di Fiesoli e Cosi.
Finale di set per cuori forti: Fiore sbaglia la battuta e Costagli si infrange sulla rete per il 22-23; gli attacchi di Fiore e Lotti ribaltano la situazione e mettono il primo set ball in mano all’Assitec; Fiore però non passa la rete e si va ai vantaggi. Sul 24-24 il pallonetto da seconda linea di Malik e la seconda di Peretti (subentrata a Ricci a metà parziale) portano avanti la CBF Balducci.
Balsamo per il cuore di Macerata che inizia subito bene il secondo set con il turno al servizio di Fiesoli (ace e attacco di Malik). Michieletto allunga sul 4-7 e la CBF Balducci continua ad allungare sempre di più: Bresciani è perfetta in ricezione, gli attacchi di Cosi e Pizzolato al centro e di Fiesoli dal posto 4 fanno male all’Assitec che sul 10-15 opta per il cambio di diagonale. In casa Macerata, Michieletto lascia momentaneamente posto a Ghezzi che mette subito la firma portando la CBF Balducci sul 13-20. Anche Malik inizia ad alzare i giri del motore, Pizzolato mette la fast del 15-24; Lotti annulla la prima palla set, ma è di nuovo Peretti, con una seconda di fino, a chiudere il parziale.
La voglia di reagire dell’Assitec e qualche errore di Macerata ad inizio terzo set portano Sant’Elia sul 7-4 ma il turno al servizio di Malik spariglia subito le carte, con gli attacchi di Fiesoli e Michieletto, il muro di Pizzolato su Saccani e l’ace dell’opposta israeliana della CBF Balducci per il 7-9. L’Assitec cambia Costagli con Tellaroli ma è Malik a scatenarsi con due attacchi e due muri sulla nuova entrata che fruttano il 12-19. Il cambio di diagonale mette in campo in casa Assitec Nenni e Muzi, che aiuta Sant’Elia a riprendere quota insieme proprio a Tellaroli.
Sul 18-21 rientra Ghezzi per Michieletto per un altro finale di set al cardiopalma: la neo entrata mette subito il suo nome sul set prima di murare sulla fast di Montechiarini; la centrale di casa si riscatta subito ed in battuta si scatena Tellaroli (pipe ed ace per il 22-23); Pizzolato trova il punto numero 24. Sarebbero due match ball ma Lotti annulla la prima e la doppia di Peretti manda il set ai vantaggi. È ancora Pizzolato a trovare un altro match ball e stavolta Ghezzi non perdona. Il suo attacco da seconda linea chiude set e match.
ASSITEC VOLLEYBALL SANT’ELIA-CBF BALDUCCI HR MACERATA 0-3
ASSITEC VOLLEYBALL SANT’ELIA: Muzi 3, Costagli 5, Lotti 9, Cecchi ne, Nenni, Lorenzini (L), Vanni 7, Fiore 11, Saccani 1, Tellaroli 4. All. Giandomenico
CBF BALDUCCI HR MACERATA: Bresciani (L), Martinelli ne, Cosi 6, Michieletto 5, Ricci, Stroppa ne, Peretti 3, Pizzolato 7, Fiesoli 16, Malik 14. All. Paniconi
ARBITRI: Papapietro, Morgillo
PARZIALI: 24-26 (27’), 16-25 (25’), 24-26 (28’)
NOTE: Assitec 7 errori in battuta, 3 aces, 49% ricezione positiva (22% perfetta), 32% in attacco, 5 muri vincenti; CBF Balducci 3 errori in battuta, 3 aces, 62% ricezione positiva (43% perfetta), 40% in attacco, 6 muri vincenti
Nella mattinata di oggi, il partito di Europa Verde - sezione della provincia di Macerata - ha proceduto all'elezione del nuovo esecutivo. La votazione è avvenuta per via telematica, per questioni legate al Covid. Alla fine sono risultati eletti all'unanimità i Co-portavoce provinciali Sandro Bisonni e Maria Cristina Mosciatti e i Consiglieri provinciali Richard Dernowski, Laura Ciommei, Matteo Mercuri, Monica Vincenzetti e Antonio Perticarini.
Inoltre, Dernowski e Mosciatti entrano a far parte anche del Consiglio federale regionale del partito.
Nel programma dell'esecutivo provinciale oltre all'attenzione verso le problematiche ambientali, la sanità territoriale, la ricostruzione post sisma, la valorizzazione dell'entroterra, le politiche sociali e tanto altro.
“Stiamo costruendo dal basso un nuovo soggetto politico - hanno dichiarato i Co-portavoce - con una rinnovata visione; auspichiamo che tante persone vogliano unirsi al cambiamento che Europa Verde intende portare avanti nello scenario politico, a partire dai giovani e dalle associazioni che troveranno in Europa Verde il loro vero punto di riferimento.”
E' stato fissato per domani il summit fra i dirigenti dell'Apm e i rappresentanti delle organizzazioni sindacali: sul tavolo il mancato ripristino del regolare servizio di trasporto urbano. Da diverse settimane, infatti, le tratte pomeridiane da Corneto, dalla Pace e da via Panfilo risultano ancora sospese a causa dell'insufficiente numero di autisti disponibili. Molti sono quelli che, avendo contratto il Covid, stanno ancora scontando la quarantena.
La questione ha sollevato molti dubbi sull'operato di Apm, spingendo il capogruppo PD Narciso Ricotta a presentare un'interrogazione da esporre al prossimo Consiglio comunale. In particolare, Ricotta ha voluto sottolineare la necessità di effettuare al più presto il ripristino delle tratte, dato che le zone interessate sono molto popolose e con una consistente percentuale di anziani che si servono abitualmente del servizio di trasporto urbano per spostarsi fuori e dentro Macerata.
Tanta sofferenza ma anche spettacolo al Banca Macerata Forum, dove i biancorossi strappano tre punti pesanti per la classifica, superando un avversario che si conferma sempre temibile. Brutta partenza della Med Store Tunit che nel primo set subisce la determinazione e la pericolosità in battuta di Portomaggiore, gli ospiti prendono il largo e chiudono il set con ampio vantaggio. Risposta immediata di Macerata che si scuote e al ritorno in campo è un'altra squadra, gli ospiti subiscono e i biancorossi pareggiano i set grazie ad un netto 25-13.
La Ribalta la Med Store Tunit in un terzo set combattuto, decisiva la serie in battuta di Scita che manda avanti i biancorossi bravi poi a reggere l'urto quando Portomaggiore prova il recupero nel finale. Finale al cardiopalma con la Med Store Tunit che deve rincorre per tutto il quarto set e ribalta ancora, ai vantaggi, prendendosi una vittoria fondamentale in vista del derby contro Grottazzolina in programma domenica prossima.
LA CRONACA – Un cambio per Di Pinto con Ferri che ritrova una maglia da titolare, con lui Giannotti e Margutti, i centrali Pasquali e Sanfilippo, in regia Longo e come libero Gabbanelli. Coach Marzola sceglie Dordei, Pinali e Dahl, al centro Aprile e Ferrari, il palleggiatore è Leoni e il libero Brunetti. Buon inizio di Portomaggiore grazie ad un super Dahl e Macerata è costretta ad inseguire; quando il numero 14 ospite trova il diagonale vincente del 4-8, coach Di Pinto richiama i suoi con il primo time out della gara. Lo stop non spezza il buon momento della squadra ospite, i biancorossi accorciano ma solo per un attimo, il videocheck vede un'invasione e il punto è per Portomaggiore, 5-10, in difficoltà la Med Store Tunit. Funziona però la combinazione al centro Longo-Pasquali e Macerata prova di nuovo ad avvicinarsi, la squadra ospite riesce però a tenere il vantaggio e con l'ace di Dordei va sull'8-15. Lo schiacciatore di Portomaggiore continua a mettere in difficoltà la Med Store Tunit in battuta e coach Di Pinto è costretto di nuovo a giocarsi il secondo time out. Prova a scuotersi Macerata anche con qualche cambio, Gabbanelli salva una palla difficile, Scita trova il colpo piazzato che supera la difesa ospite, 11-17; controlla Portomaggiore, Giannotti trova il muro a fermare il suo attacco, 12-20, si riscatta però l'opposto padovano risolvendo poco dopo un lungo scambio, 14-22. Set ormai compromesso, lo chiudono i due centrali ospiti, 15-25.
Reazione Med Store Tunit, avanti subito 3-1 in apertura di secondo set, e con l'invasione degli avversari riesce ad allungare 6-3. Si avvicina Portomaggiore ma Ferrari sbaglia la battuta e regala il nuovo +2 ai biancorossi, che trovano poi l'11-8 a muro costringendo stavolta coach Marzola al time out. Salva Dahl sulla battuta di Giannotti ma sul contrattacco Scita trova il diagonale vincente, 14-9; partita ribaltata rispetto al primo set, ora è la Med Store Tunit che spinge e Portomaggiore fatica a trovare contromisure. Gli ospiti cambiano buona parte del sestetto ma sono ancora i biancorossi a colpire con Margutti per il 19-10. Pasquali si conferma un'arma efficace in casa Med Store Tunit e al centro trova il punto del 21-12; finale in discesa per Macerata che chiude il set con il diagonale di Margutti, 25-13.
La gara riparte equilibrata, le squadre giocano punto a punto: Margutti salva tutto in difesa e Giannotti trova un piazzato che sorprende gli ospiti, 5-5. Dahl torna in cattedra e con un colpo lungo linea porta i suoi sul 6-8, risponde Macertata poi scambio infinito: Portomaggiore difende benissimo tre attacchi e rova il punto con Ferrari, 7-9. La Med Store Tunit insegue e trova il pareggio con Ferri, 10-10, fase combattuta e spettacolo al Banca Macerata Forum. Arriva anche il vantaggio per i biancorossi grazie ai colpi di Giannotti e Sanfilippo sulla serie positiva in battuta di Scita, quando arriva il 16-11 gli ospiti si rifugiano ancora nel time out; in difficoltà Portomaggiore, gli attacchi sono imprecisi e Macerata allunga 18-11. Giannotti di forza, piega le mani della difesa ospite, 22-15, Portomaggiore non si arrende e accorcia nel finale con l'ace di Dahl, 23-19; ci pensa Margutti a chiudere il set e regalare il vantaggio alla Med Store Tunit.
Nuovo inizio combattuto, avanti Portomaggiore con Scita che sbatte contro il muro, 3-5. Macerata trova il pareggio e si porta in vantaggio con il muro di Sanfilippo, 7-6; Portomaggiore si aggrappa a Dahl e lo schiacciatore danese riesce a tenere a galla i suoi, le squadre nel frattempo si inseguono. Dordei e il muro su Giannotti ribaltano il risultato e anche se l'opposto biancorosso si riscatta subito, sono gli ospiti a guidare, 9-10; qualche errore di troppo per la Med Store Tunit e sull'11-14 coach Di Pinto si gioca il time out. Si ritrova man mano Macerata e con pazienza costruisce il pareggio che arriva con l'ace di Scrollavezza, 16-16, poi fase combattuta con i biancorossi costretti di nuovo ad inseguire ma capacit di riagganciare ancora Portomaggiore, stavolta con Giannotti, 19-19, finale aperto: risponde colpo su colpo Macerata e col muro di Pasquali si porta avanti, 24-23, time out per coach Marzola; pareggia Dordei, si decide tutto ai vantaggi. Ci crede la Med Store Tunit, muro si Dahl e diagonale vincente di Giannotti, 26-24.
Il tabellino:
MED STORE TUNIT MACERATA 3
SA.MA. PORTOMAGGIORE 1
PARZIALI: 15-25, 25-13, 25-21, 26-24.
Durata set: 26’, 22’, 29’, 34’. Totale: 111’.
MED STORE TUNIT MACERATA: Pasquali 12, Longo 1, Giannotti 17, Scita 5, Paolucci, Margutti 7, Ferri 2, Sanfilippo 12, Scrollavezza 1, Gabbanelli. NE: Lazzaretto, Facchi, Ravellino, Robbiati. Allenatore: Di Pinto.
SA.MA. PORTOMAGGIORE: Aprile 8, Rossi, Masotti, Dordei 9, Govoni, Pinali 11, Pahor 3, Brunetti, Ferrari 12, Leoni 1, Dahl 28. NE: Gabrielli, Grottoli. Allenatore: Marzola.
ARBITRI: Proietti e Polenta.
Secondo la norma già in vigore dal dall'8 gennaio 2022 (e che scadrà a giugno), da martedì 15 febbraio scatterà l'obbligo per tutti gli over 50 di presentarsi a lavoro muniti di green pass.
Per entrare negli uffici, nelle fabbriche e nei negozi bisognerà infatti dimostrare di aver effettuato almeno la prima dose di vaccino (il richiamo o il booster). I datori di lavoro, inoltre, dovranno effettuare i dovuti controlli all'ingresso, anche a campione.
Chi verrà trovato sprovvisto della certificazione verde rischia la sospensione dal alvoro senza retribuzione e multe che vanno dai 600 ai 1500 euro. Somma che verrà raddoppiata in caso di reiterata violazione. Per i titolari dei luoghi di lavoro, invece, il mancato controllo del personale può costare dai 400 ai 1000 euro.
L'ordinanza del Ministero della Salute specifica che «dal 15 febbraio 2022, i soggetti ai quali si applica l’obbligo vaccinale per l’accesso ai luoghi di lavoro nell’ambito del territorio nazionale, devono possedere e sono tenuti a esibire una delle certificazioni verdi Covid-19 di vaccinazione o di guarigione».
Il provvedimento interessa ufficialmente gli ultracinquantenni già dal 1° febbraio, accompagnato dalla sanzione di 100 euro processata direttamente dall'Agenzia delle Entrate.
Nell'ultima giornata è proseguito ulteriormente il calo dell'incidenza di casi Covid ogni 100mila abitanti nelle Marche: in 24 ore registrati 2.153 positivi che porta l'incidenza a 1.161, 58 (ieri 1.185,95). È quanto emerge dai dati dell'Osservatorio epidemiologico regionale.
Tra gli ultimi positivi 451 persone presentano sintomi; i casi comprendono anche 750 contatti stretti di positivi, 617 contatti domestici, 2 in ambiente scolastico/formativo, 1 in ambiente lavorativo, 3 in ambiente di vita/socialità, 2 in ambito sanitario e 1 in quello assistenziale; su altri 318 sono in corso un approfondimento epidemiologico.
In 24 ore sono stati analizzati 7.925 tamponi (6.010 nel percorso diagnostico, con il 35,8% di positivi, e 1.915 nel percorso guariti). Tra le fasce d'età il numero più alto di casi ha riguardato quella tra 25 e 44 anni (601); seguono 45-59 anni con 473 casi e 6-10 anni (200).
A livello provinciale Ancona registra 556 positivi in un giorno; poi Macerata (512), Pesaro Urbino (376), Ascoli Piceno (352), Fermo (271); 86 i casi da fuori regione.
Nelle ultime 24 ore sono dimunuiti a 343 i ricoverati per Covid-19 nelle Marche (-1 rispetto a ieri), dei quali 44 in Terapia intensiva (-2 rispetto alle ultime 24 ore) e 299 in Area medica; in particolare i pazienti in Semintensiva sono 65 (-1 rispetto a ieri) e quelli in reparti non intensivi 234 (+2 rispetto a ieri) mentre 31 persone sono state dimesse nell'ultima giornata.
Dal bollettino dell'Osservatorio epidemiologico regionale risultano anche sei decessi correlato al Covid: tre uomini della provincia di Ancona (rispettivamente di 76, 61 e 78 anni), una donna di Grottammare (89 anni), una 84enne di Potenza Picena e una 79enne di Mondavio. Tutte le vittime presentavano patologie pregresse
Parapiglia in uno studio medico di Macerata: paziente fa irruzione e pretende l'esenzione dal vaccino. "E' una situazione insostenibile. Non deve passare il messaggio che con la prepotenza si possa intimorire i medici e ottenere di tutto, togliendo anche tempo a persone che hanno veramente bisogno di cure e assistenza".
Lo testimonia all'Ansa Laura Sarnari, medico di medicina generale di Macerata, 32 anni ancora da compiere, che pochi giorni fa ha subito l'irruzione in ambulatorio in via Merelli di una paziente che ha messo a soqquadro lo studio, ha scaraventato a terra un pc portatile e il monitor, e l'ha insultata perché non ha acconsentito a esentarla dal vaccino anti-Covid, senza alcuna documentazione.
Il fatto, anticipato dal Resto del Carlino, è avvenuto giovedì verso le 13:30. La paziente, molto agitata, aveva aperto con prepotenza la porta dello studio mentre c'era un'altra persona a colloquio con la dottoressa: urla e rumori avevano richiamato i presenti tra cui un informatore medico-scientifico, consigliando di chiedere l'intervento dei carabinieri per ricondurre la donna a più miti consigli.
Poi, riferisce la dottoressa, la paziente si sarebbe scusata con lei per il tramite dei militari. La dottoressa sta comunque valutando se sporgere denuncia: "L'evento in sé ha creato scompiglio ma fortunatamente non ero sola in quel momento e la donna non era 'imponente' ma bisogna parlarne per dare un segnale: non si possono ottenere le cose con prepotenza, si può chiedere qualsiasi cosa con tranquillità".
Il responsabile della sezione atletica del Cus Macerata, Diego Cacchiarelli, l’aveva promesso a fine anno: anche i maschietti avrebbero contribuito al già ricco bottino di medaglie nelle competizioni nazionali. E così è stato. Ad Ancona Alessandro Tanoni ha conquistato il terzo posto al Campionato Italiano indoor Under23 nella 5 chilometri di marcia.
Per lui, che ha costruito questo risultato passo dopo passo nel corso degli anni, una grande soddisfazione e benzina nuova per alimentare il motore della passione e della voglia di arrivare a grandi risultati. Non solo, ad incrementare il valore della medaglia di bronzo, va aggiunto il fatto che il talento di Villa Potenza è marciatore appena 20enne e quindi al primo di categoria.
La gara è stata difficile nonché spigolosa, tanto che la giuria ne ha condizionato l’andamento. A livello cronometrico niente di particolare ma Alessandro da questo punto di vista avrà presto l’occasione per puntare al tempo. A fine mese al Pala indoor di Ancona si svolgeranno infatti i Campionati Italiani assoluti (ci sarà anche Marcel Jacobs).
Insomma dopo l’oro della Marini e la doppietta Miconi-Giulioni di bronzo lo scorso anno, la marcia continua a mietere grandi gioie al Cus. Solo a gennaio infatti avevamo festeggiato un altro terzo posto da parte della Giulioni.
La Polizia sale in cattedra. Docenti d’eccezione, per due lezioni, sono stati il dirigente della Squadra Mobile della Questura Matteo Luconi e la vice sovrintendente Giuseppina Pinna, della sezione antidroga.
La Questura di Macerata, infatti, nell’ambito dell’iniziativa “scuole sicure”, ha organizzato due incontri presso le scuole secondarie di primo grado “San Giuseppe” e “Convitto” di Macerata, per far conoscere a studenti ed insegnanti i pericoli connessi all’utilizzo di droghe.
Agli studenti, 121 alunni dell’Istituto “Convitto” e 40 alunni dell’Istituto San Giuseppe, sono state illustrate le tecniche di contrasto ai reati inerenti spaccio e traffico di sostanze stupefacenti, nonché le conseguenze sia sotto il profilo penale che amministrativo a cui va incontro sia il semplice consumatore, sia chi spaccia sostanze stupefacenti, anche se minorenne.
Gli incontri, che hanno suscitato l'interesse dei giovani studenti ma anche degli insegnanti, hanno avuto anche lo scopo di far sviluppare nei ragazzi una capacità critica sulle conseguenze del consumo delle sostanze stupefacenti.
Obiettivo primario delle Forze di Polizia è, infatti, quello di offrire un’informazione corretta e autorevole sulla pericolosità delle sostanze stupefacenti e sulle conseguenze riconducibili al loro utilizzo.
Soddisfazione per l’iniziativa, che proseguirà con ulteriori incontri presso altre scuole della provincia, è stata espressa dai Dirigenti scolastici Maria Ortenzi (Istituto San Giuseppe) e Moira Marconi (Convitto), che hanno auspicato per il futuro il ripetersi di tali iniziative.
Sale la tensione tra Russia e Ucraina. Maurizio Petrocchi, storico ed esperto in violenza politica, conflitti e terrorismo dell'Università di Macerata ha cercato di fare un po’ di chiarezza su cosa sta succedendo.
Di seguito l'analisi integrale redatta dal professor Petrocchi:
La situazione critica nelle relazioni tra Russia e Ucraina, accentuatasi negli ultimi mesi, dimostra preliminarmente come l'Ucraina, per la sua collocazione, riveste un ruolo di rilievo sullo scacchiere geopolitico mondiale, tanto da spingere la Russia ad influenzarne in maniera decisiva ogni prospettiva.
L’Ucraina è stata, per quasi settant’anni, una pietra angolare negli equilibri di costruzione e sviluppo dell’Unione Sovietica, di cui rappresentava la seconda forza dopo la Russia per numero di abitanti e rendimento economico, e di cui era punto di riferimento per gran parte della produzione agricola e dell’industria militare.
In più, l’Ucraina era sede della base della flotta sovietica del Mar Nero (Sebastopoli) e custodiva numerose testate nucleari. A seguito della dissoluzione dell’URSS, il Paese in questi decenni di indipendenza ha ripetutamente cercato di realizzare un progetto di avvicinamento alle istituzioni europee e alla NATO, entrambe interessate a inglobare Kiev nella propria sfera di influenza.
I tentativi sono però rimasti sempre frustrati e hanno contribuito, in maniera drammatica, a un conflitto interno nel quale si sono contrapposte due idee antitetiche di Ucraina: da un lato i nazionalisti, europeisti, delle regioni ad Ovest del Paese, promotori di uno Stato definitivamente integrato nell’Occidente; dall’altro la comunità di lingua russa, prevalente nelle regioni orientali e in Crimea, decisa a sostenere la necessità di un legame più forte con Mosca.
In questo contesto, nel 2014, la Russia ha perseguito i propri interessi nazionali, annettendo unilateralmente al territorio russo la Crimea, una regione a maggioranza etnica e linguistica russa. Mosca ha fornito poi un continuo sostegno ai gruppi separatisti del Donbass, che ha scatenato un conflitto armato contro l’esercito ucraino ancora irrisolto, che ha provocato migliaia di morti.
La storia complicata dei rapporti tra la potenza russa e l'Ucraina si è ulteriormente aggravata a causa delle ulteriori, recenti fibrillazioni i cui contraccolpi si rivelano particolarmente delicati in ordine alla questione energetica che ha assunto un peso centrale negli ultimi mesi in Europa.
La mancata autorizzazione della Germania al gasdotto Nord Stream 2, il combinato disposto tra il blocco delle forniture e un’escalation militare in Ucraina potrebbero comportare un ulteriore peggioramento della situazione, che risulterebbe rovinosa anche e soprattutto per l’Italia, che deve a Mosca oltre il 40 per cento delle importazioni.
Nel quadro della peggior crisi energetica degli ultimi decenni, risulta evidente che la Russia possa sfruttare questo tema per esercitare pressioni sull’UE, usando le forniture di gas come strumento di tensione e di guerra asimmetrica.
In particolare, l'Europa rischia di essere la principale vittima di questa sorta di guerra fredda del gas, andando incontro a ripercussioni sia di ordine politico-militare - poiché il malaugurato scenario di un conflitto sul confine orientale farebbe depositare sul vecchio Continente le scorie dell'ostilità russo-americana - sia di ordine economico a causa dell'incidenza che riveste il gas.
L'aggressività russa, sostenuta dalla Bielorussia, nei confronti dell'Ucraina e sul fianco orientale dell'Alleanza è certamente condannabile ma permane forte per l'Europa l'esigenza di mantenere aperti canali di dialogo diplomatico. Vale la pena segnalare l'imminente referendum confermativo di una nuova Costituzione bielorussa che non prevede più la neutralità internazionale del Paese.
L'escalation delle ultime settimane ha visto protagonisti la Russia - che certamente persegue anche l'obiettivo di una rinegoziazione degli accordi di Minsk - e gli Stati Uniti; in tale contesto, è opportuno che l'Europa riesca a partecipare attivamente alla ricerca di una stabilità strategica, sedendosi al tavolo delle trattative e giocando il suo ruolo su temi essenziali quali il controllo degli armamenti convenzionali, la contro proliferazione nucleare e tutte le attività che hanno a che fare con le minacce ibride.
Il possibile intervento militare russo potrebbe concretizzarsi in maniera drammatica con evidenti effetti destabilizzanti e ricadute negative soprattutto sul settore energetico, per quanto riguarda l'approvvigionamento del gas e l'ulteriore aumento dei prezzi dell'energia.
Gli ultimi sviluppi della crisi ucraina hanno visto il posizionamento di un consistente contingente russo lungo il confine, anche se un attacco in larga scala sia ritenuto dagli analisti di intelligence poco probabile, l’aumento di incidenti fanno temere un aumento del rischio e l’innesco di reazioni.
In ogni caso, la possibilità di attacchi di natura ibrida impone di mantenere alto il livello di attenzione, nella piena consapevolezza che l'Italia può e deve svolgere un ruolo di rilievo, di intesa con i partner Ue e Nato.
Intanto sono cominciate in Bielorussia le esercitazioni militari congiunte con le truppe di Mosca. Lo ha confermato il ministero della Difesa russo secondo cui le manovre denominate ‘Union Resolve 2022’, in programma fino al 20 febbraio, si concentreranno sulla “soppressione e il respingimento di aggressioni esterne”.
La diplomazia occidentale è affannosamente alla ricerca di una soluzione diplomatica alla crisi lungo la frontiera ucraina, l’inizio delle esercitazioni alimenta speculazioni e tensioni in vista di un possibile attacco russo all’Ucraina.
Le immagini provenienti dai satelliti mostrano che la maggior parte delle truppe in Bielorussia è stata dispiegata vicino al confine con l’Ucraina. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha definito le operazioni una strategia di “pressione psicologica” ma ha avvertito Mosca che oggi “abbiamo abbastanza forze per difendere con onore il nostro paese”.
Intanto il premier Johnson in un incontro con il segretario Nato Jens Stoltenberg ha ribadito il sostegno di Londra alla Polonia, e Mosca in queste ore ha annunciato che ha iniziato il ritiro del personale diplomatico non essenziale dall’ambasciata di Kiev.
Sono i suoi occhi a presentare il conto per la prima richiesta di attenzione. Occhi pieni di voglia di vivere, occhi che raccontano frammenti di dolore di vite passate. Occhi blu come il mare quelli di Mattia De Minicis. E questa è la storia di nonna Pierina e di un nipote che, attraverso la musica, cerca di aiutarla per combattere l'avanzamento dell'Alzheimer.
Mattia lo abbiamo conosciuto tra le vie dei negozi di Civitanova, dove con nonna Pierina seduta in auto alle sue spalle cerca di regalare un po' di sorrisi a passanti e amici che incontra lungo la sua avventura. "Da quando è scoppiata la pandemia, con il blocco dei concerti, ho deciso di tornare alla strada. Qui mi sento vivo e cerco di regalare emozioni, in attesa di tornare alla normalità".
Fa questa vita da 12 anni, Mattia, figlio d'arte proprio nel mondo della musica: il papà Stefano è stato il fondatore del Festival "Jazz non solo jazz" di Fermo. Ritmo che gli scorre nelle vene e che traduce in melodie attraverso soprattutto ukulele, clarinetto e flauto da naso. Ritmo che gli ha permesso di essere notato da artisti attenti al sociale come Roy Paci e Tonino Carotone.
"Da quando nel 2009 abbiamo scoperto la malattia di mia nonna, ho cercato di starle vicino in tutti i modi. Grazie alla musica riusciamo a farla interagire e cerchiamo di farla restare presente e tra noi anche con la mente. E quando i segnali di avanzamento della malattia diventano più visibili, noi suoniamo insieme", racconta Mattia.
Questa è la storia di un ragazzo che non ha mai smesso di credere nei propri sogni, questa è la storia di una nonna che grazie a suo nipote continua a vivere.
A seguito dell'ultimo confronto avvenuto fra il Ministero della Salute e i rappresentanti delle regioni, è arrivata la conferma: le Marche resteranno in zona arancione per due settimane. Nonostante il graduale calo dei contagi - giunti a 400 unità in meno rispetto a giovedì 10 febbraio - la scelta sembra essere giustificata dal valore temporale dell'ultima ordinanza, che vuole tener conto dell'anamento dei parametri legati al Covid nell'arco di 14 giorni.
"Oggi, giorno di valutazione per le fasce di colore, il ministro Speranza mi ha confermato che le ordinanze valgono per due settimane - ha commentato sulla sua pagina Facebook il presidente della Regione, Francesco Acquaroli - e che per uscire dalla zona arancione serve avere due rilevazioni rientranti nei parametri sotto la soglia. Già in questa settimana questi parametri sono rientrati: infatti il tasso di occupazione nelle terapie intensive è sceso al 18,5%, mentre in area medica al 29,3%".
"Questo provvedimento appare fuori dalla fase che stiamo vivendo, e purtroppo sembra di vivere una situazione paradossale, con l’utilizzo di un metodo che era stato ideato in una fase di assoluta emergenza, ma che adesso sembra del tutto sproporzionato" conclude Acquaroli.
Il programma studiato dal Governo per un graduale ritorno alla normalità post pandemia si arricchisce di un nuovo provvedimento. Dal 10 marzo, infatti, sarà previsto il rispristino delle visite parentali presso le strutture ospedaliere. Ma per non più di 45 minuti al giorno.
A reintrodurre il permesso è l’emendamento approvato nelle ultime ore dalla Commissione Affari Sociali, con una riformulazione del decreto governativo antecedente - in scadenza il 22 febbraio - e presentato da Annamaria Parente e Davide Faraone, parlamentari di Italia Viva
“Era necessaria una norma che facesse chiarezza e ristabilisse uniformità – ha dichiarato Parente – e l’iter per l’approvazione finale di Camera e Senato non dovrebbe comportare problemi. Con questo emendamento abbiamo colto le istanze di tante associazioni e persone singole, testimoniando le forti difficoltà e sofferenze nel non poter far visita ai propri parenti ricoverati gravemente in ospedale. Il nostro obbiettivo è dare dar tempo ai direttori sanitari di tutte le strutture per potersi organizzare”
A causa dell’ultimo picco dei contagi – oltre che della situazione generale da due anni a questa parte – ai familiari è stato consentito finora solamente di sostare in sala d’attesa con orari molto brevi.
In virtù del termine dello stato di emergenza (31 marzo), l’accesso presso le Rsa potrà avvenire secondo il rispetto delle norme anti Covid: mascherina Ffp2, e certificato di completamento del ciclo di vaccinazione primario più guarigione (con tampone) oppure con dose booster (senza tampone).
A Dubai le Marche si promuoveranno come “terra dell’eccellenza”. Lo ha anticipato il vicepresidente della Giunta regionale Mirco Carloni, in occasione della conferenza stampa promossa, a Cagli (PU), da Townet. La start up ha partecipato, con successo, al Gitex Future Stars Dubai: l'evento tecnologico più grande e importante nell'area Medio Oriente, Africa e Sud Asia (Mena), che attrae pubblico specializzato proveniente da tutto il mondo.
Vincitrice del bando emanato dalla Regione e dalla Camera di commercio delle Marche, l’azienda riproporrà anche a Expo Dubai 2020 la propria Smart box: un sistema integrato per l’alimentazione e il controllo di impianti di video sorveglianza e telecomunicazioni.
“L’esperienza vissuta da Townet rappresenta un esempio di come la chiave di lettura del sistema produttivo marchigiano debba essere raffigurata all’innovazione – ha dichiarato Carloni – Non a caso, durante la settimana delle Marche che vivremo a Expo Dubai 2020, dal 21 al 26 febbraio, proporremo la nostra come una regione dell’eccellenza, perché è questo l’unico denominatore comune che abbiamo e che dobbiamo valorizzare.
Il nostro sistema produttivo - ha aggiunto il vicepresidente - non deve cadere nel controterzismo e nella globalizzazione sfrenata, se non vogliamo rischiare di perdere la grande cultura del saper fare che ci contraddistingue. E il controterzismo si combatte con progetti che costruiscono l'identità innovativa delle Marche come quello di Townet, che consentono di imporci sui mercati ad alto valore aggiunto. Lo spazio va cercato guardano al futuro, prendendo dal passato ciò che è funzionale per essere proiettato nella società del domani”.
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A volte capita che la distanza fra cittadino e forze dell'ordine si riduca all’interno di una comunità, quando la divisa riesce a diventare punto di riferimento nei momenti di maggiore difficoltà. Con il Luogotenente Junio Faiazza siamo andati alla scoperta dell’uomo che per quasi trent’anni ha rappresentato per la zona di Camerino una figura importante, degna di fiducia.
Lui nell’Arma dei Carabinieri ci è entrato ufficialmente nel 1995, motivato dalla passione e la voglia di dare un contributo attivo alla società. E da allora ha portato avanti il suo percorso, arricchito anche dal conseguimento di ben quattro lauree. Ma soprattutto, segnato profondamente dai terremoti del 1997 e del 2016 e dalle varie esperienze vissute all’estero in rappresentanza delle Marche e dell’Italia.
Il 14 febbraio 2022, Junio Faiazza lascerà il comando della Stazione di Camerino dove ha passato gli ultimi 6 anni della sua carriera e della sua vita, per essere trasferito a Grottammare. E proprio passeggiando per le strade di una città ancora vuota e silenziosa, ferita dal sisma, abbiamo ripercorso insieme lui le tappe più importanti di questa avventura.
Che momento è adesso per lei con questo trasferimento? È un cambiamento quasi drastico, perché ho passato più tempo in questa zona delle Marche che non nella mia terra d’origine. Una scelta difficile, ma era giunto il momento di cambiare.
Com’è cominciata la sua esperienza in divisa? Ero affascinato da due figure fondamentali dell’Arma dei Carabinieri: il comandante di Stazione e l’operatore R.O.S., per le operazioni speciali. Mi sono fatto conoscere e ho iniziato con le prime esperienze, fino al giorno in cui ho deciso di diventare Luogotenente.
E da allora la sua passione è rimasta immutata? Assolutamente sì. Il comandante di Stazione per me resta una figura inossidabile, la colonna portante dell’Arma dei Carabinieri. Questo ruolo mi stimola ancora oggi ad andare avanti.
Lei è riuscito a costruire un legame di fiducia con la comunità? Per me è la base di questo lavoro, se viene meno la fiducia del cittadino sento di aver fallito.
Qual è stata la prima tappa fondamentale del suo percorso? Diventare vice-comandante a Serravalle di Chienti, nel 1997. Purtroppo a pochi mesi dal mio arrivo ci fu il terremoto, nella frazione di Cesi. Fare i conti con quell’evento è stato un durissimo battesimo: fra le macerie, la disperazione e la voglia di ricostruire, il compito mio e dei miei colleghi era continuare a trasmettere sicurezza.
E dopo Serravalle di Chienti? Sono stato chiamato al R.O.S. di Roma, dove ho avuto la fortuna di collaborare direttamente con il famoso capitano Sergio De Caprio, detto “Ultimo” - alla ricerca dei latitanti mafiosi. Ma poi ho scelto di tornare come comandante alla stazione di Serravalle.
L’esperienza dell’antimafia cosa le ha trasmesso? Molto, ma lì devi essere invisibile: non sei “nessuno”. Come comandante a Serravalle invece cercavo il contatto diretto con le persone.
Nel 1997 il terremoto di Serravalle. Nel 2016 quello Camerino. Un’altra esperienza forte. Un evento così disastroso che nessuno si aspettava in cosi poco tempo, nello stesso territorio.
Come si è sentito in quelle occasioni? Di fronte a un evento del genere come un terremoto sisma ci si sente impotenti. Tutte le certezze svaniscono insieme al crollo della tua casa. E l’unica cosa che puoi fare è continuare a fare il tuo lavoro meglio che puoi: proteggere e assistere nella disperazione.
Qual è la cosa peggiore e quella migliore che si è sentito dire nella sua carriera? La migliore: “Grazie per quello che fate”. La peggiore: “Avete fallito”.
Dal 1995 nell’Arma, sono passati 27 anni. Ci sono state anche altre missioni fuori dall’Italia. Ho passato otto mesi in Palestina (2007), sei mesi in Bosnia (2009) e altri otto mesi in Afghanistan (2010-2011). Al tempo fui scelto perché sapevo parlare bene due lingue – inglese e spagnolo – e avevo la giusta predisposizione psicologica. Non sono missioni che può intraprendere chiunque.
Cosa ha trovato in quelle zone? Era tutto surreale: qualsiasi racconto non regge il confronto con la realtà. In Palestina a Hebron – città occupata - lo scopo della missione era aiutare rimanendo imparziali.
E oggi lasciare questa Camerino fantasma cosa significa? Anche questo è surreale, ma parto sereno: so di aver fatto tutto quello che potevo.
Domani che giorno sarà per Junio Faiazza? Mi aspetto di tutto, senza programmi. Per me si tratta di una nuova sfida, da vivere giorno per giorno. Sicuramente oggi ho con qualche buon valore in più da mettere al servizio della comunità.
Il Comune di Macerata al fianco della 33esima edizione di Musicultura. La Giunta comunale ha deliberato la riconversione delle risorse non ancora utilizzate relative all’intervento ITI In-Nova per dare continuità alla stretta sinergia con il Festival della canzone popolare e d’autore che andrà in scena, questa estate, nella cornice dello Sferisterio con le serate finali.
Oltre al contributo di circa 160mila euro, il Comune ha destinato ulteriori 30mila euro a Musicultura. La riconversione ha l’obiettivo di potenziare le finalità promozionali dell’offerta turistica della città attraverso il potenziale comunicativo del festival e, allo stesso tempo, essere vicini alla manifestazione che è arrivata, quest’anno, alla sua 33esima edizione con un totale di 1086 domande. La Giunta ha quindi approvato la riprogrammazione degli interventi relativi all’Azione 4 di ITI In-Nova, “Sviluppo e promo commercializzazione dei prodotti turistici e culturali”, destinando circa 30mila euro alle attività promozionali di Musicultura.
«L’Amministrazione e la città tutta, anche quest’anno, sostengono con convinzione e orgoglio Musicultura, festival che porta il nome dello Sferisterio, della musica e di Macerata ad alti livelli grazie alla qualità dell’offerta proposta» ha detto il sindaco Sandro Parcaroli.
«Come avvenuto già lo scorso anno, abbiamo messo in atto un’operazione virtuosa utilizzando i fondi ITI per la promozione e la valorizzazione di un festival di richiamo nazionale come Musicultura – ha aggiunto l’assessore agli Eventi Riccardo Sacchi -. In questo modo riusciamo ad ottenere contemporaneamente due risultati: ricorso a risorse inutilizzate e risparmio di quelle proprie dell’ente, mantenendo al contempo il forte e convinto supporto dell’Amministrazione a una manifestazione di prestigio e dal forte carattere promozionale dell’immagine della nostra identità territoriale».