Sembra quasi una bravata tra compagni di scuola, ma non è così. Uno studente 18enne è stato denunciato dopo un controllo che aveva insospettito gli agenti della "Volante" della polizia per il furto di un iPhone.La polizia di Macerata ha infatti trovato nelle tasche dei pantaloni del giovane, avvolto in un sacchetto di nylon normalmente utilizzato per l’immondizia, l’ultimo modello del telefono. Il giovane, con evidente nervosismo ed incertezza, ha dichiarato che, poco prima, il suo cane aveva trovato quel telefono in un parco pubblico. Le indagini effettuate hanno però permesso di smontare con facilità la sua versione, apparsa da subito inverosimile.Il costoso telefono cellulare, infatti, è risultato rubato 3 giorni prima in un Istituto Superiore di Macerata ad una diciassettenne frequentante la stessa scuola dello studente.Il 18enne è stato denunciato in stato di libertà.
Viveva sola in casa, a Macerata, l'anziana di 92 anni che stanotte è stata derubata di qualche anello e pochi soldi.I ladri si sono introdotti nell'abitazione della donna, attraverso la rottura di una porta finestra, nel cuore della notte, tra venerdì e sabato, e hanno rubato una piccola somma di denaro, circa 200 euro, e alcuni anelli. Solo al mattino l'anziana si è accorta della sparizione e ha denunciato la cosa ai carabinieri che, al momento, stanno indagando sull'accaduto.
Quella con il Mantova potrebbe essere stata l’ultima partita da presidente della Maceratese per Maria Francesca Tardella. Il numero uno del sodalizio biancorosso nei prossimi giorni dovrebbe passare il testimone della società ad una cordata di imprenditori toscani che fa riferimento all’avvocato pisano Andrea Bargagna.“E’ una vittoria che da fiducia, fa punteggio, ci toglie da qualche mal di stomaco che avevamo in classifica – dice la presidente Tardella a proposito della vittoria con il Mantova – Non è stata una bella partita, al di la del gol che è venuto in maniera fortunosa. L’impegno dei ragazzi c’è stato, loro hanno preso una traversa, forse c’era un rigore per noi su De Grazia. E’ successo un po’ di tutto, si è fatto male l’arbitro. Noi non abbiamo l’abitudine di fare cambi, Colombi era stanchissimo, c’era da cambiare qualcosa anche in difesa”.La Maceratese continua a soffrire sulle palle inattive.“Ogni santa volta continuiamo a giocare palla lunga e pedalare. Se provassimo a giocare palla a terra sarebbe molto meglio. In difesa c’è molto imbarazzo, non solo perché non siamo alti, ma anche perché non siamo veloci”.L’Albinoleffe.“Sarà una partita molto dura che giochiamo in trasferta a distanza di tre giorni. La squadra partirà lunedì, mi auguro che la striscia positiva continui, soprattutto sabato prossimo. Perdere a Gubbio mi scoccerebbe, e non poco. Ammiro Magi, credo di aver fatto anche una piccola parte della sua fortuna, però mi darebbe fastidio lo stesso”.Quella con il Mantova potrebbe essere stata la sua ultima da presidente all’Helvia Recina. La sua ultima conferenza stampa.“Non lo so francamente. Dopo sette anni mi sono scocciata. Cambiare potrebbe dire migliorare. Me lo auguro per la Maceratese. Purché non si presentino cordate locali che nulla hanno a che vedere con il calcio locale. O che forse hanno la memoria corta e non si ricordano di quello che hanno fatto quando erano a cavallo di questa società. Un po’ di imbarazzo io lo proverei”.
Grande successo per il Fashion Show organizzato dall'Accademia di Belle Arti di Macerata che ha avuto come protagonista anche la stilista pakistana Farwa Zulfiqar oltre alle creazioni degli studenti stessi.Vi proponiamo alcuni scatti dei momenti salienti dell'evento che si è tenuto ieri. Foto di Saverio - Francesco Mari
Al settimo tentativo la Maceratese centra la prima vittoria in campionato. I biancorossi battono per 1 a 0 il Mantova all’Helvia Recina nello scontro salvezza grazie ad un’autorete al 42’ del primo tempo. Non è stata una bella partita, ma i tre punti mai come in questo caso sono importantissimi. La squadra allenata da Federico Giunti si rimette in corsa, la strada che porta alla salvezza è ancora lunga.La Maceratese scende in campo con la migliore formazione; tra i convocati non c'è Ramadani che ha firmato il contratto ma non si è ancora allenato con i nuovi compagni. Il Mantova invece è in grande emergenza. Sono rimasti a casa per infortunio Siniscalchi, Boniperti, Bandini, Zammarini e Maccabiti. Caridi e Ruopolo hanno recuperato ma partono della panchina. Nelle file dei lombardi fa il proprio debutto tra i professionisti il giovane Sene Pape. I virgiliani, che a livello societario stanno attraversando un periodo travagliato, hanno racimolato un punto nelle ultime quattro partite, sabato scorso a Padova.La partita stenta a decollare nei primi venti minuti, poi il Mantova si affaccia due volte dalle parti di Forte con Marchi, in entrambe i casi para l’estremo difensore biancorosso. Al 38’ su un calcio d’angolo di Quadri dalla destra Colombi e Cristini duellano a centro area, il pallone schizza fra le mani del portiere Bonato. Un minuto dopo il Mantova va vicinissimo al gol con un calcio di punizione di Tripoli dal limite dell’area, la palla tocca la barriera e si infrange sulla traversa. La gara si infiamma, De Grazia serve in profondità Colombi, l’attaccante a tu per tu con il portiere avversario calcia su Bonato in uscita l’occasione più clamorosa del primo tempo. Il gol della Maceratese è solo rinviato: al 42’ un cross dalla sinistra di Broli viene toccato in scivolata da Carini, la palla prende in controtempo Bonato e finisce in fondo al sacco, 1 a 0. Tutta la panchina della Maceratese entra in campo per festeggiare il vantaggio.La ripresa si apre con una mischia nell’area di rigore della Maceratese, senza esito. Al 57’ un sinistro al limite dell’area di Allegretti viene parato in due tempi da Bonato.La partita viene momentaneamente sospesa al 67’ a causa di un problema occorso all’arbitro; dopo quattro minuti e l’intervento della panchina della Maceratese il gioco riprende. Il Mantova spinge ma non trova spiragli nonostante un’uscita a vuoto di Forte al 77’; Salifu non ne approfitta.Dopo sette minuti di recupero l’arbitro fischia la fine. Per i tifosi di casa è una liberazione. La Maceratese è attesa adesso da tre trasferte consecutive, tutte molto insidiose. Si comincia martedì prossimo a Bergamo con l'Albinoleffe, poi sabato 15 ottobre a Gubbio e fra due settimane a Reggio Emilia con la Reggiana.MACERATESE (4-3-1-2): Forte 5,5; Ventola 6 Gattari 6 Perna 6 Broli 6; Malaccari 6 Quadri 6 De Grazia 6,5; Petrilli 6 (45’ st Franchini ng); Colombi 5,5 Allegretti 5,5 (38’ st Palmieri ng). A disp. Moscatelli, Gremizzi, Bondioli, Marchetti, Turchetta, Cantarini, Marco Massei, Quadrini, Mestre, Bangoura. All.: Giunti.MANTOVA (3-5-2): Bonato 6; Gargiulo 6 Carini 5,5 (40’ st Ruopolo ng) Cristini 5,5; Di Santantonio 5,5 Sene Pape 5,5 (10’ st Caridi ng) Salifu 6 Raggio Garibaldi 6 Regoli 6; Marchi 6 Tripoli 6. A disp. Maniero, Errera, Romeo, Skolnik, Menini. All.: Prina.ARBITRO: Di Gioia di Nola.Guardalinee: Marcolin e Zancanaro.MARCATORI: pt. 42’ Carini (Man. aut.)AMMONITI: Broli (Mac), Sene Pape (Man), Carini (Man.), Salifu (Man.), Malaccari (Mac.)NOTE: Spettatori 500 circa. Angoli 5 a 5. Recupero pt. 1’, st. 7’.
Grande successo per la prima edizione del Macerata School Festival, organizzato da Comune di Macerata, Università di Macerata – Dipartimento di Scienze della Formazione, dei Beni Culturali e del Turismo e Museo della Scuola «Paolo e Ornella Ricca» dell’Università di Macerata.Sono state registrate circa 4.000 presenze, tra adulti, bambini e ragazzi, in occasione del festival che si è tenuto a Macerata a partire dal 16 settembre e che terminerà domani (domenica 9 ottobre) con l’ultimo giorno di apertura della mostra “La scuola di Mario Lodi”, curata dalla Casa delle Arti e del Gioco – Mario Lodi (orari: dalle 9 alle 12 e dalle 16 alle 19, presso gli ex locali della tipografia operaia, in via Gramsci). Sono state consegnate 285 certificazioni per attività di formazione tra educatori, insegnanti e studenti dei Corsi di Laurea di Scienze della Formazione e ci sono state oltre 40.000 visualizzazioni sulla pagina Facebook “Macerata School Festival”.“Mettere la scuola al centro, questa è l’idea chiave del Macerata School Festival – afferma Stefania Monteverde, assessore alla scuola – il grande successo della prima edizione è il segnale che tutti amiamo la scuola. Grazie alla scuola, all’università, ai media, alle istituzioni. Arrivederci all’anno prossimo.”La prima edizione è stata dedicata alle vittime del terremoto, in particolare ai tanti bambini e bambine che quest’anno non sono rientrati in aula con i loro compagni e all’intera comunità scolastica cittadina, che ha dovuto affrontare le tante difficoltà post sisma a causa dell’inagibilità di alcuni istituti scolastici coinvolti nell’organizzazione del festival ma che hanno comunque deciso di partecipare alla manifestazione.Il Macerata School Festival ha proposto, dal 26 al 30 settembre la Settimana per le scuole, con laboratori, incontri con l’autore e corsi di formazione e dal 3 al 7 ottobre la Settimana delle scuole dove gli Istituti comprensivi “Dante Alighieri”, “Enrico Fermi”, “Enrico Mestica”, Convitto Nazionale “Giacomo Leopardi” e l’Istituto “San Giuseppe” hanno mostrato le loro attività organizzando giornate ricche di appuntamenti tra spettacoli, laboratori, giochi e lezioni. Per la prima volta è stata celebrata la festa di San Remigio, il 1° ottobre, giorno in cui – fino al 1976 - i bambini e le bambine di tutt’Italia tornavano a scuola dopo la pausa estiva.“Il Macerata School Festival è il frutto di una collaborazione inedita tra ateneo, amministrazioni locali, istituti scolastici, librerie e imprese, unite da un comune denominatore: la centralità dell’istruzione e dell’educazione nella società – commenta la direttrice del Museo della Scuola «Paolo e Ornella Ricca» Anna Ascenzi, a cui era affidata la direzione scientifica del festival – L’idea che ha guidato la manifestazione, infatti, è stata quella di porre al centro del dibattito pubblico la scuola. L’Università di Macerata è stata lieta di aver fatto parte dell’organizzazione di una iniziativa come questa, che incarna senza dubbio la terza missione del nostro Ateneo, attraverso la quale intende contribuire allo sviluppo sociale e culturale e opera nel nome dell’umanesimo che innova, come recita lo slogan dell’Università”.Il festival è stato sponsorizzato da Giunti Editore e Editoriale Scienza e patrocinato da Regione Marche, Istituto Nazionale Documentazione e Innovazione e Ricerca Educativa (INDIRE) e Ufficio Scolastico Regionale per le Marche. La Casa delle Arti e del Gioco – Mario Lodi, l’Associazione Italiana Biblioteche e Nati per Leggere Marche hanno collaborato infine alla organizzazione di alcuni eventi.
È stato firmato questa mattina il contratto di comodato con cui la Fondazione Carima affida all’Amministrazione comunale di Macerata la gestione diretta del MuseoFavorire la massima fruizione della collezione d’arte italiana del Novecento di Palazzo Ricci, che rappresenta una delle raccolte più pregevoli nel panorama nazionale tanto per la specificità quanto per gli artisti presenti, inserendo il Museo di proprietà della Fondazione Carima nella rete civica di Macerata Musei, allargando e valorizzando ulteriormente l’offerta culturale del patrimonio storico, architettonico, archeologico e artistico di Macerata che in questo modo potrà raggiungere livelli internazionali e consentire un salto di qualità nell’appeal per la città.Questo l’obiettivo del contratto.“È una giornata storica – ha affermato il sindaco Romano Carancini - perché grazie alla coesione tra le istituzioni investiamo sullo sviluppo del nostro territorio. Sei anni fa abbiamo scelto di investire sulla bellezza e su un progetto di sviluppo turistico. Credo che oggi questa firma sia il segnale più evidente che il lavoro di squadra è vincente. Ringrazio la presidente della Fondazione Rosaria Del Balzo Ruiti e il suo CdA perché hanno saputo sentire il desiderio della città”.L’Amministrazione comunale di Macerata prosegue nel percorso che negli ultimi anni l’ha vista investire sulla cultura per il welfare e lo sviluppo del territorio in un’ottica di rete capace di generare valore. Palazzo Ricci, infatti, andrà ad affiancarsi a Palazzo Buonaccorsi, Sferisterio, Teatro Lauro Rossi, Biblioteca Mozzi Borgetti, Torre civica con l’orologio planetario, l’Ecomuseo di Villa Ficana, area archeologica di Helvia Ricina, un patrimonio che ha segnato un accrescimento di interesse verso Macerata città d’arte e di conseguenza un aumento del turismo e dell'indotto economico.“È un tassello importante di un progetto culturale forte su cui abbiamo lavorato: Macerata Musei è un sistema museale all’avanguardia dentro un distretto culturale che genera ricchezza, lavoro e welfare – ha detto l’assessore alla Cultura Stefania Monteverde.- Con Macerata Musei l’eccezionale collezione privata d’arte del Novecento di Palazzo Ricci diventa patrimonio comune. Adesso il prossimo impegno è rafforzare il sistema della promozione della città e dell’accoglienza turistica, una sfida che ci vede pronti e uniti”.“Esprimo la grande soddisfazione del Consiglio di Amministrazione della Fondazione Carima e mia personale - ha dichiarato la Presidente Rosaria Del Balzo Ruiti - per il raggiungimento di questo accordo con il Comune di Macerata. È una delle prime iniziative che, insieme al CdA, ho sposato credendo fortemente nella sua validità. Pertanto sono davvero felice di poter mettere questa straordinaria collezione a disposizione della collettività maceratese e non solo, rendendola così pienamente fruibile”.La firma di oggi è l’ultimo passo di un percorso iniziato nel 2013 e ufficializzato nel 2014 con la richiesta formale del Comune di inserire la struttura museale nel sistema integrato dei beni culturali maceratesi, ritenendo tale patrimonio di grande interesse turistico nonché rilevante per la promozione culturale della città, che venne accolta positivamente dal precedente Consiglio di Amministrazione della Fondazione Carima. L’attuale CdA della Fondazione Carima, presieduto da Rosaria Del Balzo Ruiti, ha condiviso e dato seguito a tale orientamento, che rientra nell’ambito della politica di sostegno alle istituzioni di riferimento del territorio attraverso modalità alternative rispetto alla tradizionale erogazione di contributi in denaro, come già avvenuto con la concessione di Palazzo Romani-Adami all’Università e di Palazzo Galeotti all’Accademia di Belle Arti. Per la Fondazione Carima, dunque, il comodato in questione si configura come una vera e propria erogazione istituzionale, di risorse non economiche, finalizzata al perseguimento delle proprie finalità statutarie in campo artistico-culturale.A partire dal 2017 e per il prossimo quadriennio, Palazzo Ricci verrà quindi incluso nel circuito Macerata Musei, che ne garantirà l’apertura ed i servizi in forma continuata durante tutto l’arco dell’anno secondo modalità analoghe a quelle in uso presso la rete comunale. L'accordo prevede che il Comune assuma gli oneri dei servizi museali, mentre la Fondazione assume gli oneri della sicurezza. Sono condivise le spese delle utenze. Comune e Fondazione istituiscono un comitato paritetico per la programmazione delle iniziative di valorizzazione del patrimonio come mostre, eventi, prestiti.
Gli viene ritirata la patente a 64 anni. È successo a Macerata nel corso della notte.I carabinieri del nucleo operativo e radiomobile di Macerata sono intervenuti a causa si un incidente stradale e hanno notato che l'uomo, coinvolto nel sinistro, non era perfettamente presente a se stesso.Per questo motivo hanno deciso di sottoporlo all'alcoltest che si è verificato positivo: l'automobilista aveva un tasso alcolico superiore a quello consentito dalla legge.La patente dell'uomo è stata ritirata.
L'assemblea provinciale del Partito Democratico di Macerata ha scelto come segretario Francesco Vitali.Il 90 per cento dei votanti si è espresso in maniera praticamente univoca per l'ex sindaco di Montecassiano: 50 i voti favorevoli, tre le schede bianche e tre le schede nulle.Come tesoriere è stato eletto Stefano Cardinali con 49 voti favorevoli, cinque schede bianche e sue schede nulle.
La minacciava e la molestava ripetutamente ma da oggi non si potrà più avvicinare a lei. Un uomo di 79 anni residente a Milano e saltuariamente domiciliato in provincia di Macerata è stato raggiunto dal divieto di avvicinamento ai luoghi frequentata dalla vittima, una commerciante 42enne residentea Treia.La vicenda ha inizio nel 2015 quando la donna decide di sporgere denuncia contro quell'uomo che si diceva innamorato ma che nei fatti si comportava come uno stalker. Svariati nel tempo sono stati gli interventi dalle Forze di Polizia ma nonostante ciò l’uomo non ha mai cambiato il proprio atteggiamento, continuando invece a porre in essere minacce e molestie nei confronti della donna.L'attività istruttoria condotta dalla Squadra Mobile ha portato all’emissione della misura da parte del Tribunale di Macerata nei confronti dell'uomo rintracciato della Squadra Mobile di Milano, i cui agenti hanno proceduto alla notifica del provvedimento.
Madama Butterfly incanta e appassiona Zagabria. L’opera di Giacomo Puccini, riallestimento dello spettacolo di Pier Luigi Pizzi che debuttò allo Sferisterio nel 2009 e poi ripreso ad Ascoli, Fano e Fermo lo scorso autunno, ha ricevuto oltre 15 minuti di applausi da parte degli spettatori del Teatro Nazionale Croato, dove è andata in scena mercoledì sera. Molto apprezzati i protagonisti italiani, a partire dal soprano Donata D’Annunzio Lombardi, nel ruolo di Butterfly, Massimiliano Pisapia in quello di Pinkerton, Giuseppe Altomare (Sharpless), e Annunziata Vestri (Suzuki). Ovazione per Pier Luigi Pizzi e per il direttore Nikša Bareza. Alla produzione hanno partecipato anche solisti locali, oltre all’orchestra e al coro del Teatro Nazionale. Inoltre sei figure tecniche dello Sferisterio hanno fatto da guida ai colleghi croati nelle fasi di allestimento (scene, costumi e luci) e di gestione dello spettacolo (direzione di scena). Il sovrintendente, Luciano Messi, ha seguito personalmente la trasferta a Zagabria per coordinare sul luogo tutto gli aspetti della produzione. “Lo Sferisterio si conferma ancora una volta ambasciatore della cultura italiana e dell’identità della città di Macerata e delle Marche – ribadisce Messi –. Inoltre, progetti come questo sono portatori anche di altri valori: artisti e tecnici italiani e croati hanno infatti lavorato per due settimane fianco a fianco, condividendo i rispettivi metodi di lavoro e imparando a conoscersi reciprocamente giorno dopo giorno. Tutto questo crea i presupposti per una collaborazione reale, in grado di integrare e valorizzare entrambi i gruppi e di protrarsi nel tempo, non solo tra i due teatri, ma anche e soprattutto tra i territori e le persone. Questo Teatro ci ha accolti con grande disponibilità ed entusiasmo, che siamo certi di aver ricambiato con un prodotto artistico di grande livello.” L’opera, che ha registrato il tutto esaurito sia per la prima che per la replica di questa sera, è stata realizzata nell’ambito delle manifestazioni previste in occasione del 20° anniversario del “Trattato tra la Repubblica Italiana e la Repubblica di Croazia sui diritti delle Minoranze” (5 novembre 1996) e si colloca nel quadro dell'Accordo bilaterale tra l’Italia e la Croazia in materia di cooperazione culturale e di istruzione. Tra il pubblico, presenti vari rappresentanti istituzionali tra cui il Ministro degli Esteri croato Miro Kovač, l’Ambasciatore italiano Adriano Chiodi Cianfarani, quello tedesco Thomas E. Schultze, l’Ambasciatrice americana Julieta Valls Noyes e quella israeliana Zina Kalay Kleitman. Lo spettacolo ha coinvolto il Teatro Nazionale Croato e il Macerata Opera Festival, ed è stato realizzato in collaborazione con il Ministero degli Esteri e della Cooperazione Internazionale italiano, l’Istituto Nazionale di Cultura Italiana a Zagabria, l’Unione Italiana, l’Università Popolare di Trieste. Da ieri, la notizia della Madama Butterfly rappresentata in terra croata è anche sulla home page del sito della Farnesina, www.esteri.it. “Sarebbe interessante se questa prima esperienza potesse portare ad un rapporto costante con il Teatro Nazionale di Zagabria - dichiara il presidente dell’Associazione Arena Sferisterio Romano Carancini -, in modo che ogni anno le opere rappresentate dallo Sferisterio e dalla Rete Lirica delle Marche vengano portate in scena anche in Croazia. Voglio ringraziare l’Ambasciatore italiano Adriano Chiodi Cianfarani per il ruolo centrale e decisivo che ha avuto. Grazie al suo impulso e al suo coordinamento è stato possibile portare una nostra produzione a Zagabria”. Sono già allo studio varie ipotesi di collaborazione sia per il 2017 che per il 2018, anno in cui verrà celebrata la cultura italiana in Croazia: un’occasione per ribadire come il melodramma rappresenti la nostra identità nazionale. E proprio riguardo all’identità italiana, anche il portale della Lingua Italiana ha scelto l’immagine dello Sferisterio per promuovere il convegno Italiano lingua viva del 17 e 18 ottobre a Firenze e che andrà online in quei giorni.
Sarà una settimana molto importante, forse decisiva per la Maceratese, sia sul fronte societario che per la squadra. Domani (ore 16,30) l'undici allenato da Federico Giunti, ancora a secco di vittorie e penultimo in classifica, ospita all'Helvia Recina il Mantova, poi martedì 11 ottobre andrà e Bergamo per recuperare la partita con l'Albinoleffe. Infine sabato 15 ottobre trasferta a Gubbio, dove ad attenderla ci saranno diversi ex, in primis l'allenatore Giuseppe Magi. Tre partite in sette giorni, dalle quali bisognerà trarre il maggior profitto per abbandonare la zona play out.Entro metà mese si conoscerà anche l'esito della trattativa per il passaggio di proprietà del sodalizio biancorosso.“La partita con il Mantova è uno snodo importante della stagione – ha detto l’allenatore Federico Giunti – Dobbiamo portare a casa questa prima vittoria. Non sarà una passeggiata perché il Mantova è una squadra che tiene bene il campo e fa giocare male l’avversario. Ha giocatori di corsa, di quantità. Bisognerà avere pazienza. Ci siamo preparati bene, sono molto fiducioso. Dovremo dare tutto. Giocheremo per la prima volta su un campo pesante, per noi è una novità”.La Maceratese quest’anno all’Helvia Recina ha un ruolino di marcia deficitario, un punto in tre partite.“Dovremo cancellare alcuni errori individuali, che hanno compromesso le partite contro la Sambenedettese e il Pordenone – spiega Giunti – Il ruolino di marcia in casa deve essere diverso, la salvezza deve passare per le mura amiche. Il sostegno dei nostri tifosi non è mai mancato”.Cambierà qualcosa nella formazione titolare?“Abbiamo creato tante occasioni da rete. Se avessimo avuto delle difficoltà avrei già cambiato”.La difesa non è sembrata impeccabile.“Abbiamo sempre lavorato sugli errori, speriamo di non farne altri”.La Maceratese ha tutti i giocatori a disposizione. Ramadani però non ha ancora cominciato a lavorare con il gruppoIl Mantova ha sei punti in classifica (due più della Maceratese), frutto di una vittoria, tre pareggi e altrettante sconfitte. I lombardi dovranno fare a meno di Filippo Boniperti (nipote del celebre Giampiero) oltre che di Maccabiti. In dubbio invece Bandini.L’arbitro designato a dirigere l’incontro è Vittorio Di Gioia di Nola, assistenti Davide Marcolin di Schio e Flavio Zancanaro di Treviso.
Ad oggi sono arrivate a quota 127 le iscrizioni per partecipare a #macerataphotowalk la passeggiata social fotografica aperta a tutti gli appassionati di fotografia e del territorio che possiedono un account social: un profilo facebook, un blog, un canale youtube, un account twitter o instagram, ma soprattutto a coloro che vorranno scoprire e condividere online la bellissima città di Macerata.L’iniziativa, che rientra in un progetto promosso dalla Regione Marche, dalla Fondazione Marche Cultura e dal suo Social Team Marche con il sostegno di Vodafone Italia per la promozione turistica del territorio attraverso i visitatori e gli influencer del settore travel, nella tappa maceratese è legata al tema della misurazione del tempo della città e coincide con la Giornata internazionale del camminare che ha l’obiettivo di promuovere proprio la cultura del camminare, per città più a misura di pedone, per la crescita di un turismo slow.Il programma di #macerataphotowalk prevede, dopo la prima fase dell’accoglienza intorno alle 9 presso l’Infopoint dell’arena Sferisterio, in piazza Nazario Sauro, in compagnia di guide specializzate, un percorso che porterà i visitatori – fotografi allo Sferisterio. La seconda tappa sarà il Santuario della Madonna della Misericordia per passare poi ai Musei civici di Palazzo Buonaccorsi con la galleria dell’Eneide. L’itinerario proseguirà verso la Torre civica, clou narrativo della visita, per continuare con la chiesa di San Filippo e terminare alla Biblioteca Mozzi Borgetti intorno alle 13 dove si potranno degustare prodotti tipici a cura di Doppio zero Lab.Tutti i gruppi del photowalk saranno a mezzogiorno in piazza della Libertà per il carosello degli automi. Prezioso sarà l’aiuto di Sauro Corinaldi, del gruppo De Santis Corinaldi, che ha collaborato con Alberto Gorla alla realizzazione dell’orologio planetario e che illustrerà gli elementi di maggior interesse della macchina oraria visibile all’interno della torre civica e il funzionamento delle campane. Partecipando al photowalk si ha la possibilità di vincere un biglietto per la prossima stagione del Macerata Opera Festival, sei bottiglie Verdicchio di Matelica DOCG Riserva Cambrugiano e una copia del prestigioso volume “La Cartografia di Matteo Ricci”, a cura di Filippo Mignini, una copia del volume 6th Continent, catalogo della mostra fotografica di Mattia Insolera e una copia del volume Aida 1921: La prima stagione lirica allo Sferisterio di Macerata nelle Foto Balelli, oltre alla fantastica novità messa in palio da Vodafone Italia: al termine dei sette photowalk, chi avrà saputo meglio interpretare il concetto di “velocità” con una fotografia riceverà in omaggio uno smartphone Vodafone. Basta scattare e condividere foto e video utilizzando l'hashtag #macerataphotowalk."Questo progetto rappresenta per Vodafone Italia occasione di vicinanza per un territorio strategico come quello marchigiano – fanno spere da Vodafone - e opportunità per rendere tangibile l’esperienza di utilizzo della nostra rete veloce 4G, presente già in oltre 200 comuni delle Marche. Investire in una regione, significa infatti contribuire alla sua valorizzazione – prosegue la nota – e Vodafone lo sta facendo sia attraverso lo sviluppo delle reti mobili e fisse di nuova generazione, il 4G e la fibra, sia attraverso il sostegno di inziative innovative, come Photowalk, che promuovono la partecipazione dei diversi attori che insistono sul territorio".Per iscrizioni inviare una mail a socialmediateammarche@gmail.com.
"Il concorso non è solo un concorso, più che altro è un pretesto per confrontarsi e crescere, crescere tanto musicalmente". Queste parole espresse da uno dei partecipanti alle finali dello scorso anno, durante la sessione di domande con i giurati sintetizzano al meglio lo spirito del concorso, che non si esaurisce nelle 5 date dell'Homeless Rock Fest che quest’anno raggiunge il traguardo dei dieci anni.Il contest per gruppi emergenti, provenienti da tutta la Regione e non solo, caratterizzato dall'assoluta originalità dei brani presentati che, come da marchio di fabbrica, devono essere rigorosamente inediti avrà inizio ufficialmente quando saranno chiuse le iscrizioni il 15 ottobre. Nessuna preselezione iniziale, nessun demo o registrazione da inviare.Il contest è stato presentato questa mattina nel corso di una conferenza stampa con l’assessore alle Politiche giovanili del Comune di Macerata, Federica Curzi, di Angelo Cioci e Gianni Sbrascini dell’associazione Homeless.“Le parole chiave di questa manifestazione sono tre – ha detto la Curzi -. Crescita, creatività, incontro. Crescita del numero dei Comuni aderenti, delle band coinvolte e delle interazioni con altri festival, creatività perché si può partecipare al contest solo con brani inediti e incontro perché l’Homeless Rock Fest lo si può interpretare con una start up per produzioni musicali dove i giovani si confrontano tra loro, nascono scambi creativi e nuove conoscenze. E per favorire tutto questo stiamo pensando a una Macerata in rock, per portare la musica negli spazi pubblici”.I partecipanti al concorso avranno tutti fin la possibilità di esibirsi dal vivo nelle splendide cornici dei teatri di Montecosaro (29 ottobre), Pollenza (5 novembre)e San Severino (12 novembre), per le selezioni, secondo le modalità ormai consolidateI gruppi che si distingueranno maggiormente accederanno alla fase finale dell’Homeless Rock Fest che si terrà, come nelle passate edizioni, al Teatro Don Bosco di Macerata il 26 e 27 novembre. Finale che nelle due serate dello scorso anno ha visto il teatro sold out, segno dell'attenzione crescente per questa manifestazione, che si è affermata nel corso del tempo.Sarà compito della giuria, scelta dal contesto indipendente musicale italiano, decretare i vincitori, insieme al pubblico presente.Quest'anno l'Associazione Homeless, promotrice dell'iniziativa, potrà contare su Gianluca Polverari, Gionata Mirai, Stefano Pilia e Giacomo Fiorenza. I premi messi in palio per i primi tre classificati sono la possibilità di registrare i propri brani inediti, oltre alla possibilità di esibirsi live nei locali e nei festival del "circuito homeless" . Il Terminal di Macerata, il Dong di Recanati, il Duma di Macerata, il Festivalbeer di Morrovalle, sono solo alcuni di questi luoghi.Oltre ad un premio per il miglior cantante, il miglior chitarrista, il miglior bassista e il miglior batterista, grazie alla sponsorizzazione della Stefy Line di Recanati.Per i vincitori, la novità di quest'anno è la realizzazione di un video musicale di un proprio brano.L'iniziativa vedrà come media partner Multiradio, che seguirà l'evento con dei collegamenti e con delle interviste alle band che supereranno le serate di selezione e con i finalisti.Inoltre, nella settimana che precederà le serate finali del contest, l’associazione Homeless allestirà presso i locali del Duma, in vicolo Tornabuoni a Macerata, una mostra che ripercorrerà i primi dieci anni del contest ed una serata, il 19 novembre, in cui presenterà una serata live con band provenienti dal contest.
Con il convegno “L’identità espressiva del tratto. Percorsi visivi tra calligrafia e pittura cinese” che si terrà martedì e mercoledì, 11 e 12 ottobre 2016, a Villa Cola, l’Istituto Confucio dell’Università di Macerata inaugura il laboratorio permanente di ricerca Ink Hub, una piattaforma per promuovere e valorizzare forme d’arte che individuano nell’inchiostro il loro principale mezzo espressivo, fornendo un contributo specialistico per lo studio della pittura e della calligrafia cinese.“Siamo il primo Istituto ad attivarci in modo sistematico in questo settore degli studi cinesi – spiega il direttore Giorgio Trentin -. Il lavoro di Ink Hub ruoterà, a partire da questo convegno, intorno alle figure di Elena Macrì, storica dell’arte ed esperta di calligrafia, e del nostro maestro calligrafo Zhao Yun. Il laboratorio sarà un centro per attività di ricerca scientifica, convegnistica, laboratoriale e seminariale, rivolto sia a una platea di addetti ai lavori sia alle persone semplicemente interessate a questo aspetto fondamentale della cultura e dell’espressione artistica cinese. Ink Hub organizzerà diversi appuntamenti di studio, esposizione e workshop nel corso dell’anno”.Nell’immaginario artistico cinese, la calligrafia e la pittura sono da sempre considerate le forme d’arte più nobili e, insieme con la poesia, costituiscono i principali strumenti espressivi del letterato. I contributi del convegno intendono aggiungere un ulteriore tassello alla riflessione teorica sull’argomento e, attraverso un ampio excursus storico-artistico, si propongono di esaminare la relazione che intercorre tra pratica calligrafica e pratica pittorica, indagandola nel suo divenire temporale e analizzando le modalità secondo cui tali pratiche si pongono in continuità con la tradizione classica, come esse si relazionano alle istanze culturali ed artistiche del presente ed il dialogo che hanno instaurato con l’arte occidentale.I lavori si apriranno martedì 11 ottobre alle 10 con i saluti dei direttori dell’Istituto Confucio Giorgio Trentin e Yan Chunyou e di Elena Macrì. Seguiranno gli interventi di Zhao Yun, Elena Macrì, Lia Wei, Antonello Tolve, Marco Meccarelli, Adriana Iezzi, Paola Billi e Nicola Piccioli. Si riprende il giorno successivo a partire dalle 10 con il workshop dimostrativo a cura di Zhao Yun, la performance artistica di Paola Billi e Nicola Piccioli, la proiezione del documentario “Fabienne Verdier - Peindre l'instant” di Mark Kindel. Il programma completo è disponibile sul sito confucio.unimc.it.
La Croce Rossa Italiana Comitato Locale di Macerata e l’Associazione Culturale Aurora presentano e invitano la cittadinanza, allo spettacolo teatrale di beneficenza, a favore dei terremotati del 24 agosto scorso, che si terrà al Teatro Lauro Rossi di Macerata il prossimo 14 ottobre alle 21:15.Per info e prenotazioni: Wanda 392 8468496; CRI MC 334 6648355Note di soggetto e regia:Matteo Canesin in “EDMUND KEAN” di Raymund FitzsimonsUno spettacolo, che racconta la vita di EDMUND KEAN (1787 - 1833), geniale attore inglese del Romanticismo, prototipo dell'artista tutto genio e sregolatezza. L'attore, solo nel suo camerino, aiutandosi con abbondanti libagioni, racconta la sua vita al pubblico, mescolandola con brani tratti da "Amleto", "Re Lear", "Macbeth", "Il Mercante di Venezia" e, soprattutto, "Otello", permettendosi anche il lusso delle variazioni sul tema. Ben tre volte ricorre nel testo l'"Addio di Otello", che funge da leit motiv per raccontare l'ascesa e la disfatta del grande artista. Avvalendosi della collaborazione del pianista M° Gianluca Ercoli, Matteo Canesin porta sulla scena uno dei monologhi più importanti del panorama teatrale internazionale. Lo spettacolo, già messo in scena da personaggi del calibro di Gigi Proietti, Vittorio Gassman e Giuseppe Pambieri, viene riadattato ad atto unico per questa versione contemporanea. “Il testo – afferma il regista – può riguardare la vita di ognuno di noi e, in particolare, di coloro che vorrebbero intraprendere la carriera attoriale. E’ un testo sicuramente molto impegnativo e pieno di emotività. Sicuramente una prova attoriale molto importante e d’impatto. Kean è un personaggio problematico e pieno di sfaccettature che dedica tutta la sua esistenza al palcoscenico e al suo pubblico, ma come quegli attori che credono che non ci sia più nulla da imparare, il suo declino sarà imminente."
Prosegue con successo la sesta edizione di Overtime Festival.La seconda giornata di eventi si è aperta con la proiezione di cortometraggi e documentari sociali finalisti dell’Overtime Film Festival: dibattiti e riflessioni alla presenza degli autori delle opere in gara. A seguire, presso l’Aula Magna dell’Università di Macerata, è stato presentato in anteprima nazionale “Una storia semplice”, documentario sulla campionessa di marcia Annarita Sidoti. L’opera dei registi Giuseppe Garau e Goffedo D’Onofrio ha emozionato la platea dell’Aula Magna, alla presenza di molti studenti delle universitari e delle scuole superiori.La pellicola racconta la storia dello “Scricciolo d’Oro”, come ebbe modo di definirla Candido Cannavò, tramite le testimonianze del marito Pietro, della sorella Bianca e dell’allenatore Sandro Damilano oltre che di colleghe e avversarie; dalle vittorie a Mondiali e Europei tra il 1997 e il 1998 fino alla tragica scoperta della malattia che l’ha portata via nel 2015. Presenti al dibattito il marito Pietro, lo storico telecronista dell’atletica italiana Franco Bragagna, il quale ha rimarcato la forza di volontà che ha contraddistinto la campionessa siciliana per tutta la sua vita e i registi della pellicola i quali hanno sottolineato: «Nella storia di Annarita c’è tutto: epica, risultati e valori da trasmettere ai giovani, oltre che uno stretto rapporto con la sua terra, la Sicilia”.Nel pomeriggio l’Aula Magna ha ospitato l’arrivo del grande rugby ad Overtime. Vittorio Munari, celebre commentatore della palla ovale, e lo scrittore Elvis Lucchese hanno ripercorso per tappe il superamento dell’apartheid in Sudafrica grazie a Nelson Mandela, il quale ha compreso l’importanza del rugby come fattore culturale per il superamento della divisione razziale. «Mandela ha parlato al cuore dei bianchi attraverso il rugby scrivendo una grande pagina della storia di questo sport», ha sottolineato Munari.In serata presso la Galleria Antichi Forni, Guido Bagatta, telecronista di Nba e Nfl, ha deliziato la platea di aneddoti e curiosità sullo sport a stelle e strisce, tracciando molti parallelismi tra il mondo dello sport americano e lo sport europeo. A chiusura della seconda giornata di Overtime Giorgio Terruzzi, giornalista di Sport Mediaset della redazione motori, il quale ha presentato il libro “Suite 200. L’ultima notte di Ayrton Senna”. Grande presenza di pubblico per il ricordo del grande campione brasiliano, tra i più protagonisti più amati di sempre nella storia della Formula Uno.La terza giornata, venerdì 7 ottobre, ancora ricca di numerosi e preziosi appuntamenti. A partire dalle ore 9:00, alla biblioteca Mozzi Borgetti,ripartono le proiezioni dei cortometraggi e documentari sociali sullo sport finalisti della rassegna cinematografica Overtime Film Festival.Alle ore 11:30 presso l’aula magna dell’Università di Macerata, invece, la presentazione del libro “Bestie da vittorie”, ospite dell’incontro l’autore ed ex ciclista Danilo Di Luca, modera il dott. Paolo Nanni. In tema con l’edizione 2016 “Sconfitti & Vincenti”, Danilo Di Luca spiegherà come l’ossessione della vittoria lo abbia spinto alla sconfitta più grave, la radiazione per doping nel 2013.Appuntamento speciale alle ore 17:30, presso l’Enoteca Civica Maceratese, con l’atleta Laurent Piemontesi, fondatore della disciplina del parkour. L’incontro dal titolo “Dai sobborghi di Parigi all’Art DuDeplacement” sarà moderata da Luca Fabbracci.Per tutti gli amanti del calcio nostalgico, delle storie sportive di una volta, da non perdere alle ore 19:00, presso la corte interna del comune di Macerata, la presentazione del libro “Marco Negri. Più di un numero sulla maglia”, ospite dell’incontro l’autore ed ex calciatore Marco Negri. Ex bomber dei Glasgow Rangers, Marco Negri racconterà la sua incredibile carriera compromessa da un infortunio con una pallina da squash. Sullo stesso tema si proseguirà con “EX – Storie di uomini dopo il calcio”, nel quale l’autore Matteo Cruccu racconta ciò che è successo ad alcuni campioni dopo la fine della loro carriera sportiva, tornati alla vita quotidiana. Parteciperà inoltre agli incontri l’arbitro di calcio internazionale Paolo Tagliavento, per continuare quella tradizione cominciata lo scorso anno con Nicola Rizzoli. Ancora su questo tema, alle ore 21:30 nella corte interna del comune di Macerata, l’incontro con Fabrizio Ravanelli , ex attaccante della Juventus e vincitore dell’ultima Champions bianconera, insieme all’autore Nicola Calzaretti “Alla ricerca del calcio perduto. Secondo tempo”.Alle ore 20:30 presso la Galleria Antichi Forni, inoltre, l’anteprima nazionale del libro “Oro Azzurro”, che racconta gli oltre 200 ori dello sport italiano dal 1896 a Rio 2016. Ospite dell’incontro l’autore Dario Ricci; modererà il giornalista Stefano Vegliani (Sport Mediaset).A partire dalle 21:30 lungo Corso della Repubblica “VIVA la Repubblica, ad Overtime 2016!”. La via si animerà con performance artistiche, una mostra di vignette itinerante di Daniele Ripani, laboratori, musica e “giochi di una volta”: freccette, campana, salto con la corda e altro ancora, a libera fruizione di chiunque voglia cimentarsi!
Pare che questo venerdì sera, in occasione dell’assemblea provinciale del Partito Democratico, verrà eletto il nuovo segretario. Si tratterebbe del terzo in poco più di un anno. Quello di segretario provinciale, non a caso, è un lavoro particolarmente usurante e pericoloso che, stando a pettegolezzi sicuramente di parte, il governo vorrebbe mettere nel decreto che anticipa di gran lunga la pensione di anzianità.Visti i precedenti con le elezioni provinciali va detto che, molto poco sportivamente, questi qui del PD hanno approfittato della mia assenza fisica, per comporre, nel più assoluto riserbo, una situazione che stava diventando esplosiva sotto ogni punto di vista. Mi dichiaro subito sconfitto (ovviamente a tavolino) e faccio tesoro della lezione: la prossima volta sarò più attento, ma anche più spietato. Tuttavia, nonostante la distanza e la temporanea predisposizione più per le vacanze che non per la politica, qualche notizia sono riuscito a strapparla così da poterla offrire in anteprima ai nostri lettori.Senza girarci tanto intorno e senza nessun suspense, pare che il prossimo segretario provinciale del Partito Democratico, sia Francesco Vitali. Cioè l’attuale presidente dell’assemblea. Non a caso votato da tutti in occasione della sua elezione. Chi si aspettava dunque sanguinose rese dei conti o tremende vendette da parte del segretario regionale Comi, rimarrà amaramente deluso. Francesco Comi, piuttosto che usare il mitra (intesa come arma), ha preferito mettersela in testa, scegliendo di fare il vescovo. Un ecumenismo, il suo, che apparentemente stride con le recenti vicende, delle provinciali che hanno lacerato, irrimediabilmente, il partito.Occorre ricordare infatti - e sarebbe utile che qualche prezzolato commentatore della mutua lo facesse - che Comi, in qualità di segretario regionale aveva firmato, assieme agli altri segretari della coalizione regionale, un documento a favore del presidente uscente Pettinari. Documento sdegnosamente respinto ai mittenti dal segretario Novelli e dal senatore Morgoni. Il resto è storia nota: Novelli e i Morgoni boys hanno preso una sonora legnata sui denti. Anzi, ad onor del vero, la legnata l’hanno interamente scaricata sulle spalle di Ornella Formica, poveretta, e sui presunti, interni traditori.Comi, a questo punto, forte dell’appoggio dei vertici nazionali - anch’essi, per inciso (compreso lo stesso Renzi), severamente ammoniti dal senatore Morgoni, proprio dalle pagine di questo giornale, poteva liberarsi di un colpo solo del gruppetto dei dissidenti. Poteva tranquillamente metterli nelle condizioni di stare fermi un giro e di non nuocere ulteriormente. Se lo avesse fatto, imponendo del tutto legittimamente un suo candidato, nessuno poteva rimproverargli assolutamente niente. Invece ha scelto la strada istituzionale. Quella del candidato unitario: Francesco Vitali, il presidente votato da tutti. Ma non prima di aver tentato fino all’ultimo momento di dissuadere Novelli dal proposito di dimettersi. In realtà qui gli ostacoli diventavano insormontabili: intanto di ordine formale, poiché ci risulta che Novelli abbia inviato per raccomandata A/R al segretario regionale e poi a tutta l’assemblea, le sue dimissioni irrevocabili. Poi, da un punto di vista sostanziale, a parte l’unica doverosa difesa d’ufficio dell’assessore regionale Sciapichetti, che lo aveva fortemente voluto come segretario, tutta la direzione era intenzionata a chiudere in fretta e furia il disastroso capitolo Novelli. Il blitz di Comi, per imporre un suo uomo, diventava quasi un atto dovuto e, diciamolo pure in tutta franchezza, noi della stampa ce lo aspettavamo da un momento all’altro.Conoscendo un po’ Comi credo che emergenze come il terremoto, la campagna referendaria, la gestione sanitaria ed infine la questione finanziaria del partito, lo abbiano convinto a soprassedere e a tendere la mano all’esiguo manipolo di dissidenti che ha dentro il partito. Verosimilmente venerdì sera Comi, proporrà all’assemblea il nome di Francesco Vitali come candidato unitario ed istituzionale. Vedremo i numeri che il candidato porterà a casa. Ma sin da adesso posso anticipare che Vitali ha dalla sua Macerata, Civitanova, Recanati e Tolentino. Qualche resistenza, paradossalmente, potrebbe arrivare da Montecassiano (suo comune di residenza), Monte San Giusto, Potenza Picena e qualche altro comune dei Morgoni boys. Venerdì sera vedremo, insomma, come risponderanno alla mano tesa di Comi i dissidenti del PD provinciale maceratese.Personalmente conosco Francesco Vitali da oltre venti anni e di lui posso dire che è una persona particolarmente seria ed estremamente prudente. Magari non ha l’eloquio brillante e spigliato che vanno tanto di moda adesso, ma ha una capacità di ascolto e di sintesi fuori del comune. Non è nemmeno uno che si nasconde. Nelle sue scelte ci mette la faccia e si assume responsabilità, sempre in totale autonomia. Non a caso, era tra i firmatari del documento critico verso la gestione delle elezioni di are vasta da parte della segreteria provinciale. Da amministratore è stato sindaco di Montecassiano ed assessore provinciale, con incarico di vicepresidente nell’amministrazione Silenzi.Ha tutta la stoffa del temporaneo traghettatore, destinato poi ad assumere il ruolo definitivo.Se fosse votato all’unanimità sarebbe un bel segnale di ripartenza del Partito Democratico, dopo un brutto stop.Staremo a vedere cosa e soprattutto come deciderà l'assemblea...
Nasce dalla collaborazione tra l’Università di Macerata, l’Istituto Adriano Olivetti, il Centro Universitario Piceno e l’Associazione PolCom il primo master internazionale specializzato nella formazione di figure professionali in grado di operare nell’ambito della macroregione Adriatico Ionica, una realtà che coinvolge otto paesi, tredici regioni italiane, per un totale di 70 milioni di cittadini. “Communication and Local Government in The Adriatic-Ionian Macroregion” è il titolo. “La macroregione rappresenta per noi uno dei principali scenari di interesse nell’ambito dell’internazionalizzazione – ha spiegato il rettore Luigi Lacchè durante la presentazione del corso - per rafforzare i rapporti con i paesi della sponda balcanica tramite progetti europei, ricerca e scambi. Abbiamo creato una rete di ateneo specifica focalizzata, in particolare, sui due pilastri: l’economia blu del mare e della logistica e il turismo sostenibile”.Il master, nato da una stretta collaborazione a livello locale, ha portato alla costituzione di una rete di partner pubblici e privati del sud-est Europa in grado di offrire agli studenti l'opportunità di svolgere progetti di lavoro e stage all'estero: Euroregione Adriatico-Ionica, Regione Marche, Forum delle Città dell'Adriatico e dello Ionio, Forum delle Camere di Commercio dell'Adriatico e dello Ionio, Confindustria Balcani, Camera di Commercio italiana per la Serbia e il Montenegro, Unione Regionale Economica Slovena.“Dopo conflitti sanguinosi negli ultimi decenni le comunità balcaniche stanno cercando la strada della cooperazione, che però va alimentata e questo corso rappresenta un tassello importante”, ha sottolineato il presidente dell’Istao Pietro Marcolini. In prima linea per Unimc è il Dipartimento di Scienze politiche, della comunicazione e delle relazioni internazionali, diretto da Francesco Adornato, che è anche direttore del master. “Il nostro dipartimento – ha detto quest’ultimo – si è connotato come apripista su terreno dell’internazionalizzazione con lauree in inglese e a doppio titolo e con la prossima attivazione di un dottorato sulle politiche europee e mediterranee in collaborazione con il prestigioso Istituto Statale di Mosca per le relazioni internazionale. Questo master è incentrato su una nuova visione istituzionale, relativa alla costituzione di percorsi di sviluppo tra aree comunitarie diverse che vanno dalle regioni italiane dal Tirreno fino ai Balcani attraverso la pianura liquida dell’Adriatico”.Come ha spiegato il coordinatore Gianluca Vagnarelli, il master formerà principalmente professionisti in euro progettazione e in comunicazione digitale con riferimento alla Macroregione. L’offerta formativa è stata costruita a partire da fabbisogni concreti. I docenti non hanno un profilo classicamente accademico, ma a cavallo con il mondo delle professioni e delle aziende. Il master, come ha specificato Andrea Caligiuri, coordinatore del polo sulla Macroregione, non si rivolge solo agli studenti ma anche a persone e operatori di enti pubblici e privati. Esso inoltre consolida l’esperienza legata alla comunicazione politica avviata dal Cup in collaborazione con l’ateneo maceratese. “La formazione e la cultura – ha fatto notare il presidente Achille Buonfigli – sono assi importanti per un territorio come quello ascolano che soffre della crisi economica”. Le lezioni si terranno in inglese nella sede dell’Istao ad Ascoli. Saranno messe a disposizione degli studenti dieci borse di studio nella forma di alloggi gratuiti. Il bando sarà pubblicato nei prossimi giorni. Per maggiori informazioni è possibile consultare il sito mastermacma.eu.
Le creazioni di una giovane stilista di origini pakistane sfileranno venerdì 7 ottobre all'Accademia di Belle Arti di Macerata.Farwa Zulfiqar è una giovane stilista, laureata nel corso di Fashion Design presso l’Accademia di Belle Arti di Macerata, che le ha dato una conoscenza a 360° del mondo della moda e della tecnica."Il mio interesse nel mondo della moda" racconta Farwa "nasce fin da piccola. Lavoro da diversi anni con fotografi, art director, video maker e modelli come Fashion stylist.Ho maturato le mie esperienze nel abbigliamento da bambino, “Metrò” un progetto nato durante il percorso di studi. Oltre a questo porto avanti la mia linea “Farwa Zulfiqar” d’abbigliamento da donna.Oltre all’abbigliamento sono intenta a creare e apprendere quanto più possibile anche riguardo gli altri settori della moda. Infatti disegno per diversi brand, nella pelletteria I beni di lusso per una clientela con un target molto alto.Ho partecipato a numerosi progetti e concorsi fino ad arrivare a Roma, dove sono stata nominata vincitrice del premio della critica “Moda sotto le stelle”. Un concorso nazionale alla quale avevano partecipati 14 stilisti. Questo concorso mi ha dato opportunità di vendere le mie collezioni presso MadZone (Roma e Milano), dove ancora continuo la collaborazione.Un vestito rappresenta una chiave fondamentale per interpretare la cultura, la personalità e la fede religiosa di una persona. Per queste ragioni nasce la linea “Burka”, una serie di abiti rappresentati in chiave moderna. La collezione proposta nelle trasparenze occidentali è legata fortemente alla cultura e ai ricami tradizioni di una città del Pakistan, nota per la preziosità dei ricami e delle stoffe.Nella mia sfilata quello che risalta subito agli occhi è il fatto che sotto non c’è solo un lavoro di manualità incredibile, ma una ricerca culturale di uno spessore molto profondo. I miei capi sono un insieme di codici universali che uniscono e avvicinano due culture differenti.La mia origine pakistana e il fatto di vivere in Italia sono per me una fonte di continua ispirazione che mi permette di creare un ponte, una via dove si incontrano le due culture e danno forma a uno stile personale e unico.Ho sempre lavorato con il velo e trasparenza. Attraverso a questi veli, faccio un continuo gioco di rimandi di velare misteriosamente per poi svelare e rivelare la mia personalità, ma non solo la mia essenza e presa di conoscenza di essere una donna libera.Amo viaggiare e scoprire, così ho deciso di partire per Inghilterra per una nuova avventura. Un paese con milioni di culture, dove ho perfezionato il mio Inglese.Sono a questi livelli, grazie all’appoggio della mia famiglia senza di loro non sarei mai riuscita. Forse sono la prima ragazza Pakistana che si è laureata e lavora nel capo della moda. Grazie alla mia famiglia che mi sostiene ogni passo per portare avanti i sogni. Vorrei essere esempio per tutte le ragazze Pakistane, musulmane che si sposano all’età piccola lasciando indietro i loro sogni.Se siete curiosi di vedere le mie creazioni il 7 ottobre alle ore 17:00 sono stata invitata dell’Accademia di Belle Arti di Macerata, per la sfilata!".