Sono stati numerosi gli aggiornamenti forniti nelle ultime 24 ore dalle amministrazioni comunali in merito all'evoluzione del contagio da coronavirus in provincia di Macerata.
Nuovo picco di casi nel comune di Civitanova Marche, dove si registrano 482 persone positive al Covid (+3 rispetto al precedente aggiornamento) e aumentano a 289 i soggetti in isolamento domiciliare fiduciario (+56 rispetto al precedente aggiornamento). Resta sopra i 200 casi il comune di Recanati, i cui dati vedono il numero totale di contagiati a 202 (7 nuovi casi e 8 persone guarite) con 121 persone in quarantena (-65 rispetto al precedente aggiornamento).
Sale a 80 il numero di contagi, con 52 persone in isolamento preventivo, a Porto Recanati che oggi ha inserito in elenco 6 nuovi casi e la registrazione della negativizzazione di tre cittadini.
Dati in discesa, invece, a Macerata, dove sono 478 i residenti contagiati (14 in meno di ieri). Diminuiscono anche i soggetti sottoposti ad isolamento domiciliare: da 338 a 308.
LEGGI ANCHE: LA SITUAZIONE COVID A FIASTRA
Rimangono 103 i casi di positività al virus a Treia, uno dei dati più alti della provincia in proporzione al numero degli abitanti. Numeri stabili anche a Pollenza dove si registrano 71 contagiati, rispetto ai settanti di ieri. Stessa situazione anche a Belforte del Chienti dove nell'ultima giornata il numero dei casi positivi è sceso di 'unità, da 6 a 5 ma contestualmente si è riscontrato un insegnante positivo al Covid-19 alla scuola media, pertanto 5 sezioni provvederanno con la didattica a distanza sino al 3 dicembre.
LEGGI ANCHE: LA SITUAZIONE COVID A CALDAROLA
Continua ad aumentare il numero delle persone che hanno contratto il virus a Matelica (da 56 a 62). Migliora leggermente la situazione a Potenza Picena dove si registrano 122 persone positive rispetto alle 133 dell'ultimo aggiornamento. Si registrano invece 2 persone guarite nel comune di San Ginesio che fanno scendere il numero dei contagiati a 17.
Aumentano i dati a Cingoli, con 82 positivi al Covid-19 rispetto ai 78 di ieri. Situazione simile a Petriolo dove il numero dei contagi registrato riporta 3 unità in più rispetto all'ultimo aggiornamento (36).
LEGGI ANCHE: LA SITUAZIONE COVID A TOLENTINO
Un lieve miglioramento si registra nei comune di Sarnano (da 15 a 14 casi positivi), Loro Piceno (da 22 a 20) e Camerino (da 31 a 29).
Dati in costante calo anche quelli di Colmurano dove, attualmente sono presenti 11 casi di soggetti positivi al Covid-19 di cui 3 domiciliati fuori comune e 2 casi in isolamento domiciliare.
Si ferma ancora il campionato per la MedStore Macerata, il Covid ha colpito la Volley Team San Donà e causa il rinvio a data da destinarsi della gara in programma domenica. Ai ragazzi del coach Di Pinto mancherà la possibilità di confrontarsi col campo, tuttavia potranno proseguire nel lavoro di recupero, allenandosi con la squadra al completo.
I biancorossi si stanno pian piano ritrovando e l’obiettivo è quello di raggiungere i livelli di ritmo e coesione visti durante le ultime amichevoli pre-stagione, prima che il Covid bloccasse la squadra per due settimane.
“Peccato, avevamo appena ripreso a giocare con continuità e ora siamo costretti a saltare un’altra partita - è il commento dello schiacciatore Stefano Ferri -. Stavamo riprendendo il ritmo ma sappiamo che quest’anno ci aspetta una stagione particolare e dall’altro lato, possiamo sfruttare la pausa per allenarci al meglio tra noi e arrivare ancora più pronti alla sfida della prossima settimana”.
Salvo nuovi imprevisti, la MedStore Macerata sarà attesa da nuova trasferta con la HRK Motta di Livenza. “Sì, diciamo che in questo momento ci avrebbe aiutato poter giocare qualche partita nel nostro palazzetto, il Banca Macerata Forum, dove ci alleniamo sempre e abbiamo più confidenza. Guardandola in positivo però, vorrà dire che al ritorno le avremo quasi tutte in casa - commenta Ferri -. Dopo il fermo di due settimane siamo dovuti ripartire da zero, ora va molto meglio; ci ha aiutati poter giocare due partite di campionato, anche se non sono andate come speravamo ma avevamo di fronte avversari di buona qualità e col vantaggio di non essersi fermati. Ora ci concentriamo sul lavorare bene in allenamento e la prossima gara”.
“La pandemia e il virus non ci fermano, possono condizionarci, ma non arrestano le attività dell’ateneo che continuano a crescere”. Con queste parole il rettore Francesco Adornato ha dato il benvenuto ai nuovi dottorandi di ricerca, ossia gli iscritti al terzo e più alto livello di istruzione previsto nell'ordinamento accademico italiano.
L’occasione è stato il recente Open Day di benvenuto che si è tenuto online. “A Macerata, diversamente da altri Atenei, abbiamo una Scuola di dottorato – ha spiegato la direttrice Laura Melosi - con cinque corsi al momento attivi, per offrire così un momento di sintesi, di lavoro comune, per costruire una massa critica, una modalità di interrelazione fra i percorsi in modo che la formazione possa essere davvero trasversale”.
Il dottorato di ricerca ha lo scopo di fornire una formazione specialistica nelle metodologie avanzate per l'attività di ricerca scientifica e di consentire l'acquisizione di una professionalità di altissimo livello. Negli ultimi anni è diventata sempre più stretta la collaborazione diretta con le imprese, grazie alle iniziative e ai finanziamenti della Regione per quelli che sono stati battezzati “Dottorati di ricerca Eureka” e “Dottorati di ricerca innovativi”.
Quest’anno i neo allievi dei cinque corsi attivati da Unimc sono 33: cinque con cittadinanza estera, sedici laureati Unimc, sedici di altri atenei italiani o stranieri.
I progetti Eureka quest’anno sono tre e permetteranno ai dottorandi di calibrare la ricerca accademica sulle richieste specifiche delle imprese partner: Entroterra Società cooperativa per la sicurezza negli ambienti di lavoro; la LxA, azienda di strumenti musicali della EKo, relativamente a industria musicale e innovazione tecnologica; PlayMarche per un nuovo modello di visita interattiva del sito archeologico Pollentia-Urbs Salvia. I progetti di dottorato innovativo sono, invece, cinque, uno per ogni corso di dottorato, e riguardano la difesa del patrimonio culturale, l’utilizzo degli archivi informatici in ambito sanitario, le transizioni economiche attraverso le blockchain, il patrimonio culturale come leva di marketing per il made in Italy, lo sviluppo di un sistema integrato di valutazione a supporto della resilienza territoriale.
“Il dottorato – ha sottolineato il rettore Adornato - ha caratteristiche di rottura e innovazione rispetto alle logiche tradizionali della didattica, una maggiore apertura verso tutto ciò che è in apparenza lontano, sorprendente e multiculturale”.
Casi Covid nella pallavolo .
L’Helvia Recina Volley, in seguito all’esito positivo di due test rapidi nasali in seno al gruppo squadra, uno nella giornata di martedì e l’altro nella giornata di giovedì, ha deciso, di concerto con la Lega Volley Femminile, di rinviare in via precauzionale la gara casalinga della CBF Balducci HR Macerata con la Omag S. Giovanni in Marignano, in programma domenica 22 novembre alle ore 17.
In virtù del prossimo turno di riposo d’ufficio in programma il 29 novembre, Società e Lega hanno convenuto di prendersi il tempo necessario per attendere l’esito dei test molecolari di conferma.
Tolleranza zero e controlli serrati da parte della Polizia locale di Macerata in merito all’abbandono dei rifiuti.
Ad annunciarlo è l’assessore al Decoro urbano Paolo Renna che giudica la situazione in città “in alcuni casi non più tollerabile”.
“Il decoro della città - interviene Renna - passa attraverso il corretto comportamento di ogni singolo cittadino e del rispetto delle regole del sistema di raccolta porta a porta avendo riguardo dei giorni, orari e luoghi di conferimento e della effettiva differenziazione dei rifiuti. D’ora in poi tolleranza zero nei confronti di chi assumerà comportamenti non conformi alle normative. Gli agenti della Polizia locale, che agiranno anche in borghese, terranno sotto controllo la situazione, anche grazie all’uso delle telecamere, nelle aree dove il fenomeno dell’abbandono dei rifiuti è più mercato rispetto ad altre zone della città. Nelle situazioni in cui ci si imbatterà in infrazioni evidenti verranno elevate sanzioni i cui introiti saranno finalizzati ad abbattere il costo della tassa sui rifiuti (Tari). La città bella e pulita piace a tutti, ma tutti dobbiamo assumere comportamenti virtuosi e per questo chiedo la collaborazione dei cittadini affinché le azioni di qualcuno non vanifichino l’attenzione di chi invece agisce correttamente".
L’assessore al Decoro urbano sottolinea anche la gravità dell’atteggiamento di chi abbandona dove capita rifiuti ingombranti: "A Macerata ci soni due isole ecologiche che funzionano a pieno ritmo – quella a Fontescodella è aperta dal lunedì al sabato dalle 8 alle 12.30 e dalle 15 alle 18 e anche la domenica dalle 8 alle 12.30, stessi orari anche per quella di via Volturno a Piediripa chiusa il martedì pomeriggio, il giovedì mattina e la domenica - e lì si possono conferire i rifiuti ingombranti, divisi per tipologia, quindi risulta incomprensibile la ragione per cui gli stessi vengano abbandonati in città, nei luoghi più disparati e a volte perfino vicino agli spazi verdi. A questo servizio - conclude Renna - si aggiunge quello del ritiro a domicilio. Si tratta di mancanza di senso civico e di poco rispetto nei confronti degli altri".
A pochi giorni dalla partenza del Questore Antonio Pignataro che lascerà Macerata per assumere un nuovo incarico a Roma, numerosi sono gli attestati di stima da parte di persone che incontrandolo per strada lo salutano e lo ringraziano per l’opera svolta nella nostra provincia in questi anni di permanenza a Macerata. Numerose sono anche le lettere scritte da cittadini, per gli stessi motivi, che giungono ogni giorno in Questura.
Tra queste la lettera della signora Simonetta Zallocco di Potenza Picena, particolarmente significativa, trascritta qui di seguito, che ripercorre tutte le varie tappe del servizio svolto dal Questore sin dal sua arrivo a Macerata:
Caro Dottor Pignataro,
Questa è la lettera che non avrei mai voluto scriverle.
La notizia della sua partenza per Roma è stata come un sasso lanciato in un lago le cui acque limpide, in questi giorni, sono rese nebulose da un microbo tanto insidioso quanto invisibile.
No, non ci voleva anche questa notizia.
Anche se, come sa, ho sempre pensato che un giorno sarebbe tornato a Roma: lei e la capitale vi appartenete e credo che la “città eterna” la stia aspettando per renderle grandi soddisfazioni.
Noi che invece la vediamo partire, dobbiamo volgere l’animo non a ciò che perdiamo ma a quello che abbiamo avuto e salutarla con le parole più giuste ed adeguate al “grande lavoro” che ha svolto per la nostra comunità.
Mi perdoni però Sig. Questore se invece che le parole fra queste righe parleranno di più le emozioni. Quando lei fu chiamato in soccorso della mia città ferita, scioccata, umiliata, il compito assegnatole era davvero difficile se non quasi impossibile. Riportare legalità, giustizia verità fiducia e pace, in una frase: riportare, ripristinare l’ordine pubblico.
“Non c’è vita privata se non protetta da ordine pubblico”.
Questo non lo dico io, ma Papa Francesco nella sua ultima Enciclica (pag. 128- c 164) aggiungendo che: “ La verità è compagna inseparabile della giustizia e della misericordia tutte e tre unite sono essenziali per la pace”.
Ecco lei ed i suoi uomini ci avete riportato la pace. Nessun grazie sarà mai all’altezza.
Lasci allora che almeno ricordi qui certi momenti memorabili come quando insieme al Prefetto Rolli, grande donna delle Istituzioni, siete entrati all’Hotel House. Voi i primi. mai nessun alto vertice istituzionale l’aveva fatto e quella vostra presenza così autorevole non solo ha rafforzato principi e diritti ma ha anche accordato fiducia a un complicatissimo microcosmo travagliato.
E che dire della terra bruciata fatti agli spacciatori ovunque e dovunque, fino a raggiungerli anche lontano dalla provincia quando ormai si credevano al sicuro.
Implacabile la sua, nostra battaglia alle droghe di qualsiasi tipo, senza “se” e senza “ma” suggellata dalla commozione dei ragazzi di San Patrignano che ringraziandola la incitavano a perseverare. Perseverare, sì, è una parola che le appartiene molto.
Come diceva Salvatore Natoli in un bel libro: “aver coraggio è eroico ma circoscritto all’attimo, momento periodo. Il perseverare invece è un agire faticoso e quotidiano dentro e contro le difficoltà che va oltre i destini individuali e riguarda le sorti comuni: in questi casi persevera non tanto chi crede nel realizzarsi delle speranze, ma chi crede nell’obbligo morale di operare per esse perché giuste”.
E giusta è la lotta alla droga “mai light”.
È per questo che iei è stato sempre supportato dalle famiglie e dalla popolazione ancor prima che dalla Cassazione.
Ricordo ancora il fragoroso applauso che le venne riservato a pochi mesi dal suo arrivo, una sera, nel teatro Don Bosco durante un incontro letterario.
Ad un certo punto il relatore la nominò in riferimento alla lotta senza quartiere allo spaccio e dal pubblico partì spontaneamente un applauso lunghissimo e scrosciante.
E lei…..manco c’era!
Davvero innumerevoli sono state le operazioni antidroga, incessanti e pervasive come l’attenzione continua a sale giochi, rivendite di alcolici e sale da ballo.
Epocale è stata la sua determinazione nel far rispettare regole e comportamenti all’interno dei “santuari” della movida mai toccati in passato e mal abituati ad autonomie inviolate. Ma sono le piccole immagini quelle che più custodiremo con gelosia: la sua mano sulla spalla del giovane barista che aveva disarmato a mani nude un pazzo che stava accoltellando la sua donna.
Oppure il sorriso orgoglioso della gracile signora che aveva reagito con forza ad un tentativo di scippo e seppur trascinata, non aveva mollato la presa.
Lei era andato a omaggiarla e l’aveva resa così felice.
Per non parlare dell’immagine di lei travolto da un’ondata di piccoli scolari.
Una bambina vi aveva dedicato un disegno struggente dopo il folle gesto di Trieste e lei era andato a ringraziarla personalmente.
Vederla chino a cercare gli occhi di quella bambina è un ritratto che racconta molto della sua persona, mossa a cercare lo sguardo dei più giovani specie se fragili e indifesi.
E da ultimo, ma non ultimo, l’abbraccio fiero scambiato con i suoi uomini, mai ringraziati abbastanza dalla cittadinanza.
Sapevano che lei c’era: un punto fermo, una porta aperta ed una soluzione certa. Ecco cosa è stato per i suoi collaboratori e per tutta la comunità.
Ci mancherà. Comunque andrà, ci mancherà .
Personalmente le sono debitrice di una delle emozioni più intense che ho vissuto: grazie a lei signor Questore ho potuto stringere la mano ai combattenti sopravvissuti a quella terribile stagione di lotta alla Mafia che così tanto segnò o meglio impressionò gli animi degli italiani, specie i più giovani.
È stato un dono inestimabile e senza eguali.
Ancora oggi ho un nodo in gola se ripenso alla composta commozione del Dottor Pellegrino, alla solenne partecipazione del Tenente Colonnello Honorati alla “impressionante presenza” del Dott. Accordino, il “Colapesce” della poesia che gli ho dedicato.
Lei se ne va Sig. Questore, ma con noi restano i suoi ricordi più cari: gli anfiteatri, i parchi, le piazze dedicate ai suoi amici caduti sul campo, ma sempre vivi con il loro esempio .È stato un grande onore averla incontrata, aver potuto incrociare gli occhi di grandi servitori dello Stato. Sguardi indimenticabili, profondi come le radici del bene, colmi di storie di vita.
Occhi velati dal ricordo di chi è mancato ed ancora manca ogni giorno ad ogni passo del vostro cammino.
Questo è il sigillo che vi distingue e vi rende unici, incomparabili.
Tamponamento in via Bramante a Macerata: traffico in tilt.
L'incidente è avvenuto intorno alle 9:00 della mattinata odierna. Per cause in corso di accertamento, complice probablmente il manto stradale bagnato, due auto sono entrate in collisione tra loro.
Sul posto sono intervenuti prontamente i sanitari del 118 e i Vigili del Fuoco. Gli occupanti dei mezzi sono stati curati sul posto e non si è reso necessario per loro il trasporto in ospedale.
Inevitabili i disagi alla viabilità essendo un'arteria, quella in questione, molto trafficata. Sul luogo dell'incidente anche la Polizia Locale: la situazione è tornata ora alla normalità .
Il Presidente della CNA Macerata Giorgio Ligliani lancia un appello per far correggere il tiro sui ristori previsti per le imprese.
“Le imprese in difficoltà sono molte e, secondo le stime fornite dalla Banca d’Italia, quelle marchigiane sembrano essere messe peggio rispetto alle altre. Per le Marche, infatti, è stato stimato un calo di 10,5 punti percentuali del PIL entro fine anno, oltre un punto in più rispetto alla media nazionale. Questa tendenza negativa contraddistingue già da qualche anno la nostra regione e ad incidere, ora più che mai, è anche la nostra caratteristica e la nostra abitudine al risparmio. Questo legittimo atteggiamento precauzionale delle famiglie, se da una parte permette una attenuazione delle peggiori conseguenze della crisi, dall’altro comporta un calo di consumi con forti ricadute su settori specifici”.
Ligliani giudica positivamente che ci sia un meccanismo selettivo e che non vengano dati indiscriminatamente finanziamenti a pioggia ma esprime forti perplessità sul criterio scelto.
“È un bene che nei Dpcm e nei vari Decreti di ristoro gli aiuti alle categorie siano diventati più selettivi ma la scelta di chi indennizzare e chi no, non può essere fatta attraverso i codici Ateco. All’interno di un singolo codice, infatti, può essere ricompresa una vasta tipologia di imprese e non è detto che qualcuna di queste possa non aver subito conseguenze della crisi pandemica in corso”.
Il Presidente CNA porta i dati di alcuni studi svolti su un campione di aziende marchigiane: “Da recenti indagini, fatte anche dal nostro Centro Studi, risulta sì che tra aprile e maggio quasi l’80% delle imprese ha subito perdite, di cui il 36% anche pesanti, ma non possiamo non considerare che oltre una su 5 non ha avvertito alcun calo di fatturato durante il lockdown. Non possiamo aiutare chi non è in difficoltà e lasciare al proprio destino chi invece rischia una chiusura definitiva. All’interno dello stesso codice Ateco potremmo trovare entrambe le situazioni contrapposte: sia chi non ha subito perdite sia chi ha incassato zero dall’inizio della pandemia, e questo non va bene”.
Per il rappresentante dell’Associazione di categoria maceratese, questo meccanismo, oltre a creare situazioni inique, presenta anche un problema di eccessiva complessità di calcolo: “In Italia la quantificazione del ristoro è legato all’aiuto che lo stesso beneficiario ha ricevuto a giugno che, a sua volta, doveva corrispondere al 20% della perdita subita da aprile del 2020 rispetto allo stesso mese del 2019. In Francia, invece, è tutto molto più semplice e diretto: le imprese commerciali o artigiane con cali di fatturato superiori al 50% possono beneficiare di un aiuto direttamente proporzionale alla flessione degli introiti con un tetto massimo di 10mila euro al mese per azienda. Analogo il funzionamento in Germania e con contributi ancor più generosi”.
Duplice il problema su cui occorre intervenire e la CNA offre la sua disponibilità per aiutare il legislatore a prevedere aiuti più puntuali e che quindi potrebbero essere anche più consistenti: “Nel nostro Paese a subire le conseguenze più dure del lockdown sono stati soprattutto gli autonomi ma i rimborsi per questa categoria sono circa la metà rispetto a quanto riconosciuto nel resto d’Europa.
CNA è disponibile a condividere dati ed indicazioni provenienti dal mondo produttivo con gli enti, nazionali e locali, che vogliano intervenire efficacemente e chirurgicamente sui comparti di mercato in forte difficoltà”.
Il Servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato che, purtroppo, nelle ultime 24 ore si sono verificati sei decessi e che di altre cinque persone, decedute nei giorni scorsi, è stata definitivamente accertata la diagnosi di Covid.
Nel territorio anconetano si sono registrate quattro vittime, due all'ospedale di Senigallia (una 92enne di Senigallia e una 66enne di Ostra Vetere) e due all'ospedale di Jesi (un 70enne di Belvedere Ostrense e un 88enne di Jesi). Due i decessi nella provincia ascolana dove si sono spenti, una 80enne di Castel di Lama (presso l'ospedale di San Benedetto del Tronto) e un 86enne di Folignano (presso l'ospedale di Ascoli Piceno).
Nell’elenco fornito dalla Regione sono tre i decessi che hanno interessato la provincia di Macerata: a perdere la vita una 78enne di Loro Piceno (presso l'ospedale di Pesaro), una 91enne di Treia (presso l'ospedale di Macerata, zia del sindaco Franco Capponi) e un 84enne di San Severino Marche (presso l'ospedale di Civitanova Marche).
In provincia di Pesaro si sono verificati due decessi: un 83enne e una 84enne di Porto San Giorgio.
Dall'inizio della pandemia nelle Marche hanno perso la vita a causa del Covid-19 1161 persone. Pesaro-Urbino è la provincia che paga il prezzo più alto in termini di vite spezzate (543), mentre sono 192 quelle totali nella provincia di Macerata.
Secondo i dati complessivi, nel 95,4% dei casi le vittime presentavano patologie pregresse e la loro età media è di 81 anni.
Nella mattinata di oggi, il Prefetto Flavio Ferdani e il Sindaco di Macerata Sandro Parcaroli hanno incontrato in Prefettura Diego Ciccarelli, allievo del liceo scientifico “Galileo Galilei” di Macerata, diplomatosi con lode lo scorso giugno e insignito con l’attestato di Alfiere del lavoro.
Si tratta del primo allievo del liceo scientifico di Macerata ad essere insignito della benemerenza, istituita dalla Federazione Nazionale dei Cavalieri del Lavoro in collaborazione con la Presidenza della Repubblica Italiana, che viene riconosciuta ogni anno ai 25 migliori studenti d'Italia.
La consegna da parte del Presidente della Repubblica inizialmente programmata per il 30 ottobre scorso è stata rinviata a causa dell’evoluzione dell’emergenza Covid-19.
Dopo un breve colloquio nel corso quale lo studente ha rappresentato il desiderio di proseguire il suo percorso di studi in medicina e della ricerca medica più in generale, il Prefetto ha espresso il suo più vivo compiacimento per i risultati fin qui ottenuti, evidenziando come l’impegno e l’abnegazione dimostrata negli studi dall’insignito rappresenti per i più giovani un modello positivo da emulare e a riprova che "investire" nell'istruzione significa "investire" nei cittadini di oggi e di domani.
Dopo aver ribadito il rilievo assegnato al diritto allo studio e il valore dell’istruzione pubblica nella nostra Costituzione ha consegnato una copia della nostra Carta Fondamentale della Repubblica Italiana allo studente.
Anche il Sindaco ha voluto esprimere il proprio apprezzamento per la benemerenza conseguita e dopo aver evidenziato l’importanza della formazione nel percorso professionale di ogni cittadino ha voluto omaggiare l’insignito con il crest della città di Macerata.
Il prossimo 30 novembre il Questore di Macerata, Antonio Pignataro, terminerà il suo incarico a Macerata per tornare a Roma.
L’assessore alla Cultura e alla Scuola, Katiuscia Cassetta, rivolge un saluto e parole di ringraziamento per il suo operato: “Come servitore dello Stato è stato esempio per tutti noi e punto di riferimento per tutta la comunità per la lotta allo spaccio di sostanze stupefacenti. Arrivato in città in un triste momento, è stato in grado di far ritrovare alla comunità maceratese un senso di unità e di rispetto reciproco concentrando le sue azioni verso un unico fine ultimo: la tutela e la sicurezza del territorio con un occhio sempre attento alle giovani generazioni che rappresentano il nostro futuro".
"Come assessore alla Scuola non posso non ricordare - aggiunge Cassetta - il suo impegno per sensibilizzare ed educare i nostri ragazzi verso una conoscenza più puntuale sul tema. Il progetto “Scuole Sicure”, portato avanti in questi anni, ha permesso alle giovani generazioni di confrontarsi direttamente con i poliziotti e anche con lo stesso questore Pignataro e di comprendere, attraverso le parole e le testimonianze degli uomini in divisa, la pericolosità di un mondo che continueremo sempre a combattere insieme a tutte le forze dell’ordine"
"Come madre di tre figli sarò sempre grata al questore Pignataro per aver riportato nella città, insieme a tutte le forze dell’ordine, maggiore tranquillità e possibilità di fruire degli spazi comuni che per troppo tempo ci erano stati preclusi; lo ringrazio per aver contribuito a ristabilire un clima di serenità insieme a tutte le istituzioni pubbliche e private. Un lavoro di squadra il suo, insieme alla Procura della Repubblica e alle altre Forze dell’Ordine, che ha portato per la prima volta a una sentenza della Corte di Cassazione a Sezioni Unite - nel 2019 - a condannare la vendita della cannabis light e dei prodotti che contengono thc; un procedimento avviato dalla Procura di Macerata e che ha fatto giurisprudenza".
A ricordare il lavoro fatto dal questore Pignataro è anche il gruppo consiliare comunale di Macerata di Forza Italia: "All’indomani dei tragici fatti di inizio 2018, il suo impegno si è sin da subito caratterizzato per l’altissima professionalità e per la profonda competenza, avendo contribuito in maniera determinante, insieme a tutte le forze dell’ordine, a restituire a Macerata e ai maceratesi la sensazione di sicurezza e serenità".
"In particolare, l’attività si è concentrata sulla lotta e sulla repressione dei reati connessi al traffico di sostanze stupefacenti, senza dimenticare la prevenzione, e con uno sguardo sempre attento alla tutela delle famiglie, alla centralità della salute e dell’educazione dei giovani, nonché al più generale rispetto della legalità. Del pari non possono essere taciute le spiccate doti umane" continua da Forza Italia.
"Ci teniamo, pertanto, a esprimere tutta la nostra stima e profonda gratitudine al Questore di Macerata, Antonio Pignataro, per il lavoro svolto in questi anni “nella”e “per” la nostra città e provincia, nonché a formulare i nostri migliori auguri di buon lavoro in vista dell’incarico che andrà a ricoprire" concludono gli 'azzurri'.
Infine, il Sindaco di Potenza Picena Noemi Tartabini ha voluto salutare il Questore Pignataro, accompagnato dalla Dirigente della Digos Nicoletta Pascucci e dal Sostituto Commissario Aldo Massei, con una sobria ma sentita cerimonia presso la Sala Giunta del Municipio di Potenza Picena alla quale hanno preso parte anche l'Assessore Luisa Isidori, il Comandante del Corpo di Polizia Locale Commissario Anna Mercuri, il Comandante della Stazione Carabinieri di Potenza Picena Luogotenente Massimiliano Del Moro e il Comandante della Stazione Carabinieri di Porto Potenza Picena Maresciallo Maggiore Alessio Alberigo.
"In questi anni in cui ha prestato servizio sul nostro territorio, abbiamo potuto apprezzare pregevole preparazione professionale, indomita abnegazione e straordinarie qualità umane. Le auguriamo un futuro ricco di soddisfazioni e tanta serenità. Con stima e gratitudine". Questo il testo della lettera che il Sindaco Tartabini ha consegnato al Questore uscente, visibilmente commosso, unitamente ad una foto su tela, realizzata da Luigi Anzalone, rappresentante il territorio del Comune di Potenza Picena.
Le politiche abitative al centro dell’incontro che lunedì scorso l’Amministrazione comunale ha avuto con i vertici dell’Erap.
Il sindaco Sandro Parcaroli, accompagnato dall’assessore ai Servizi sociali Francesca D’Alessandro, dal dirigente del servizio Welfare e Cultura Gianluca Puliti e dalla dottoressa Emanuela Piedimonte, ha incontrato il presidente dell’Ente Massimiliano Bianchini, il direttore Daniele Staffolani, il dirigente dell'ufficio Tecnico Lucia Taffetani e i funzionari Gianni Ciccarelli e Laura Morici e insieme si cono confrontati sulle politiche abitative e su alcuni focus relative a questioni specifiche.
Il sindaco Parcaroli, sottolineando l’importanza della relazione e delle sinergie che i due enti hanno intrapreso da tempo, ha auspicato che la domanda abitativa per le persone meno abbienti sia adeguatamente sostenuta mettendo a disposizione il maggior numero possibile di case popolari.
I vertici dell'Ente Regionale per l'Abitazione Pubblica hanno assicurato al Sindaco il massimo impegno e hanno comunicato che a breve potranno essere assegnati una trentina di alloggi di edilizia residenziale pubblica attualmente sottoposti a lavori di manutenzione e di ripristino.
L’incontro è stato anche l’occasione da parte dell’Erap di illustrare al sindaco Parcaroli le attività che sta svolgendo, i progetti, gli impegni futuri e i programmi relativi alla realizzazione di una settantina di alloggi, 18 dei quali in fase di ultimazione nel quartiere di Collevario.
Al termine dell’incontro le due Amministrazioni hanno ribadito l’impegno di proseguire nel lavoro sinergico intrapreso e di dedicarsi all’intercettazione di fondi regionali che possano finanziare la costruzione di nuove case popolari.
Un appello al senso civico e al rispetto delle regole anti Covid, soprattutto in materia di distanziamento interpersonale, è quello che lancia l’assessore alla Sicurezza del comune di Macerata, Paolo Renna.
“Serve l’impegno di tutti nella lotta al contrasto della pandemia in atto – afferma Renna -. Ognuno deve fare la sua parte, se tutti remiamo dalla stessa parte si arriva più facilmente alla meta. Evitare gli assembramenti, indossare la mascherina e lavarsi le mani sono tre semplici gesti che, se rispettati, aiutano a limitare i contagi. I comportamenti virtuosi possono essere un aiuto concreto anche nei confronti del comparto sanità che ogni giorno deve far fronte all’emergenza e fare i conti con strutture in sovraccarico.”
E proprio per evitare gli assembramenti ci sarà un inasprimento dei controlli da parte della Polizia locale che agirà, oltre che in giro per città, anche nelle strutture commerciali e “laddove si dovessero riscontrare situazioni irrispettose – prosegue Renna – scatteranno le sanzioni. Oggi come non mai è necessario un gioco di squadra che veda scendere in campo i cittadini, l’Amministrazione comunale e le forze dell’ordine, insieme, fianco a fianco, per far fronte alle criticità”.
Il Servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato che nelle ultime 24 ore sono stati testati 3795 tamponi: 2213 nel percorso nuove diagnosi e 1582 nel percorso guariti.I positivi sono 667 nel percorso nuove diagnosi (152 in provincia di Macerata, 213 in provincia di Ancona, 168 in provincia di Pesaro-Urbino, 78 in provincia di Fermo, 51 in provincia di Ascoli Piceno e 5 da fuori regione).Questi casi comprendono soggetti sintomatici (110 casi rilevati), contatti in setting domestico (156 casi rilevati), contatti stretti di casi positivi (208 casi rilevati), contatti in setting lavorativo (27 casi rilevati), contatti in ambienti di vita/socialità (16 casi rilevati), contatti in setting assistenziale (5 casi rilevati), contatti in setting scolastico/formativo (11 casi rilevati), screening percorso sanitario (8 casi rilevati) e 1 rientro dall'estero. Per altri 125 casi si stanno ancora effettuando le indagini epidemiologiche.
Dal punto di vista percentuale, nel rapporto tra il numero di tamponi processati nel percorso nuove diagnosi e il numero di contagiati si evidenzia un leggero incremento rispetto alla giornata precedente: incidenza al 30,14% oggi , contro il 29,04% di ieri.
Il numero complessivo di contagiati nella Regione Marche sale a 25.101 per un totale di 222.600 campioni testati. Scende di 2 unità il numero delle persone ricoverate nelle strutture sanitarie regionali (sono 604), di cui 78 in terapia intensiva (-1 rispetto a ieri). Nel Maceratese sono accolti 106 pazienti (+6 rispetto a ieri): 51 all'ospedale di Macerata e 55 al Covid Hospital.
Nei pronto soccorso maceratesi risultano ospitate 40 persone (+2 rispetto a ieri), di cui 13 a Macerata (-3 rispetto a ieri), 23 a Civitanova Marche (+4 rispetto a ieri) e 4 a Camerino (+1 rispetto a ieri).
Di seguito, nel dettaglio, i dati rilasciati dal Servizio sanitario regionale:
Continua il delicato ed estenuante momento della sanità maceratese, impegnata ad affrontare la seconda ondata di coronavirus. "Purtroppo la situazione nei nostri ospedali e nei pronto soccorso, in particolare mi riferisco a quello di Macerata, è drammatica". Così ha definito il quadro della situazione nel capoluogo di provincia il primo di cittadino Sandro Parcaroli che ha proprio ieri invocato l'attivazione di un ulteriore Covid-hospital.
Tanti reparti del nosocomio civile maceratese stanno soffrendo la gran mole di lavoro a cui sono sottoposti così come gli operatori sanitari che stanno vivendo delle vere e proprie giornate da incubo tra continue chiamate per casi covid, che necessitano il più delle volte di interventi immediati e che parallelamente tolgono "forze" alle prestazioni per i lungodegenti e pazienti del Pronto Soccorso.
Oltre ai posti letto che scarseggiano ogni giorno sempre più, da qualche giorno anche il personale sanitario maceratese è costretto a "marcare visita" a causa dell'elevato numero di contagi che stanno decimando gli operatori e Operati socio-sanitari. L'Unità Operativa di Cardiologia sembra essere stata quella più preso di mira dal virus, tanto che nelle ultime ore starebbe salendo sempre il numero dei contagiati anche tra i pazienti ricoverati ed è per questo che sarebbe imminente la chiusura dell'intero reparto con il conseguente trasferimento dei degenti in altri strutture.
La stessa sorte si sta parzialmente valutando anche per il reparto di Chirurgia generale, anch'esso fortemente provato e depotenziato dalla probabile migrazione di medici e infermieri verso la struttura ospedaliera di Civitanova Marche, che porterebbe alla sospensione delle attività nelle sale operatorie.
Una fase quanto mai drammatica, quella che sta vivendo, l'intero Ospedale Civile di Macerata e che necessita urgentemente di un pronto intervento per ridare una parvenza di quotidianità al lavoro degli operatori sanitari e garantire le cure necessarie ai pazienti della provincia.
Il Presidente Antonio Pettinari ha conferito ad Alessandro Mecozzi un incarico a titolo gratuito di collaborazione tecnico/giuridica con l’Amministrazione e con le strutture tecniche della Provincia.
L’ingegnere, che ha diretto in qualità di dirigente l’ufficio tecnico provinciale fino al 31 ottobre 2020, attualmente in pensione, ha accolto la proposta del Presidente di affiancamento alle attività attinenti i lavori pubblici di competenza provinciale, quali la viabilità, il patrimonio e l’edilizia scolastica, fino al 31 marzo 2021 e comunque fino alla scadenza del mandato del Presidente.
La collaborazione riguarderà anche gli interventi di approfondimento degli atti e dei provvedimenti concernenti la ricostruzione post sisma, comprese le partecipazioni alle riunioni e ai tavoli istituzionali su tali problematiche.
“Esprimo l’apprezzamento dell’Amministrazione - dichiara Antonio Pettinari - per la collaborazione dimostrata dall’ingegner Mecozzi, che si è messo di buon grado a disposizione dell’Ente, accettando l’incarico di consulenza che la normativa vigente consente alle Pubbliche Amministrazioni di affidare, a titolo gratuito, ai dipendenti collocati in quiescenza. La Provincia potrà così contare sull’esperienza, la professionalità e la competenza di un ottimo dirigente, specie in una fase delicata per le molteplici attività legate anche alla ricostruzione”.
Si è conclusa il 7 novembre 2020, all’interno della galleria del Centro Commerciale Valdichienti, Art rEvolution - dove l’arte prende vita, la prima mostra interattiva interamente dedicata alla storia dell’arte i cui protagonisti sono dieci “quadri parlanti”.
La mostra virtuale, presentata per la prima volta nelle Marche, è stata realizzata con l’intento di raccontare i capolavori dell’arte in maniera innovativa e di coinvolgere il pubblico di tutte le generazioni nella scoperta delle opere attraverso un’inedita interazione digitale.
Dieci opere esposte in galleria, dalla Gioconda di Leonardo alla Venere di Botticelli, dall’autoritratto di Van Gogh alle Marilyn Monroe di Andy Warhol hanno preso vita all’interno di grandi schermi per raccontare, con suggestive animazioni 3D, testi curati da esperti d’arte e la voce di doppiatori nazionali, i segreti dietro i quadri. Un percorso dal rinascimento alla pop art di circa trenta minuti fatto di immagini, voci e parole.
L’iniziativa - completamente gratuita per gli ospiti del Centro Commerciale - ha offerto a migliaia di persone l’opportunità di vivere un’esperienza altamente formativa ed entusiasmante e di fare un tour virtuale nei più importanti musei del mondo usufruendo delle riproduzioni digitali delle opere nella massima sicurezza e nel pieno rispetto delle normative di distanziamento sociale.
Un progetto di particolare valenza, anche sotto il profilo emozionale, in un periodo in cui la fruizione dell’arte è stata preclusa a milioni di persone, come sottolinea il Direttore del Centro Commerciale Gianluca Tittarelli: “Crediamo davvero che la bellezza salverà il mondo: donare e condividere la meraviglia di questi capolavori in una mostra mai vista prima sul nostro territorio ha contribuito a rendere più piacevole e gratificante la shopping experience dei nostri fedelissimi clienti”.
La mostra, ideata e sviluppata da Cube Comunicazione, proseguirà il suo tour nei prossimi mesi in alcuni tra i più importanti Centri Commerciali italiani.
Lo Sferisterio tornerà a illuminarsi. Questa volta di azzurro in occasione della Giornata Mondiale dei diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza festeggiata in tutto il mondo il 20 novembre, da quando fu istituita dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 14 dicembre 1954. Una giornata per riflettere e confrontarsi sulle strategie e le priorità nel campo degli interventi a favore dell’infanzia e dell’adolescenza, per rimettere al centro dell’attenzione il tema dei bambini e dei loro diritti.
Il Comune di Macerata, evidenziata l’importanza di sostenere le politiche finalizzate a promuovere il benessere dei fanciulli, così da tutelarli, difenderli, guidarli nel loro cammino, proteggendoli dai pericoli, dalle violenze e dalle discriminazioni ancora radicate nel mondo di oggi, ha infatti aderito alla proposta del Comitato provinciale Unicef Macerata concedendo il patrocinio non oneroso all’iniziativa e illuminando lo Sferisterio, monumento rappresentativo della nostra città, con il colore azzurro.
Ogni anno il Comitato Provinciale Unicef Macerata ha sempre organizzato, in occasione della Giornata Mondiale dei diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza, eventi con la presenza dei bambini e adolescenti delle varie scuole della città, iniziative che quest’anno, purtroppo, non potranno essere realizzate a causa delle misure contenitive dell’emergenza sanitaria dovuta alla pandemia da Covid-19. Ma, nonostante tutto, ha comunque intrapreso un percorso di formazione con i genitori, i bambini e gli insegnanti, incentrato sul “diritto all’ascolto”, quale strumento fondamentale dal punto di vista educativo, pedagogico e sociologico e, allo stesso tempo, ha proposto al Comune di Macerata di illuminare con il colore azzurro lo Sferisterio di Macerata con l’obiettivo di attirare l’attenzione della cittadinanza, stimolando la coscienza delle famiglie e dell’intera comunità a favore dei diritti dei bambini.
Autunno a due facce per gli atleti del Triathlon del Centro Nuoto Macerata. Dopo una prima parte piena di impegni agonistici e condita da risultati più che brillanti, la squadra biancorossa si è dovuta fermare in virtù delle disposizioni governative per arginare l’emergenza sanitaria. O meglio sono state annullate le gare, mentre il gruppo continua ad allenarsi.
Trattandosi di un’attività sportiva che si svolge prevalentemente all’aperto, è più facile organizzare gli allenamenti (secondo le modalità previste dal nuovo Dpcm) e quindi preparare le prossime gare nazionali inserite nel calendario Fitri approvate dal Coni.
Prima delle restrizioni, il team del CN Macerata aveva partecipato a 3 importanti competizioni.
Al Triathlon Sprint di Cervia protagonisti Roberto e Pietro Ripani, quest’ultimo quarto al traguardo nella categoria giovanile Youth B.
A Borgo Egnazia, in Puglia, nel campionato Italiano “Mezzo Ironman” (il 70.3), Stefano Wosz ha concluso con ottime sensazioni le tre frazioni di gara, ben 1900 metri di nuoto, 90 chilometri di bici e 21 chilometri di corsa.
L’ultimo appuntamento è stato il Triathlon Olimpico Rank di Porto Recanati dove i colori biancorossi sono stati rappresentati di nuovo da Roberto Ripani, prima partecipazione assoluta per lui su questa distanza, e da Enrico Ribichini. Il secondo è giunto secondo nella sua categoria e così si è confermato anche in questa distanza primo atleta marchigiano.
Il Centro Nuoto Macerata è assai soddisfatto del movimento, in crescita notevole nei numeri e con già molti giovani in rampa di lancio pronti ad affrontare la nuova stagione già da gennaio.
"Purtroppo la situazione nei nostri ospedali e nei pronto soccorso, in particolare mi riferisco a quello di Macerata, è drammatica e la provincia ha bisogno che uno dei nosocomi sia riconvertito in Covid-hospital come accaduto nella prima fase della pandemia". A dirlo è il prrmo cittadino maceratese Sandro Parcaroli.
"L’ospedale di Macerata, in questi giorni, sta vivendo delle situazioni pesanti con pazienti in attesa di un posto letto e medici, infermieri e personale sanitario che lavorano in condizioni difficili - afferma il Sindaco - Mi sono già confrontato con la Regione, l’unica deputata a decidere in merito,e sto monitorando la situazione costantemente per cercare di trovare una soluzione adeguata al momento di emergenza".
"Comprendo le difficoltà che un ospedale si troverebbe ad affrontare nel caso di una riconversione ma dobbiamo garantire ai pazienti contagiati dal virus la possibilità di usufruire, nell'immediato, delle cure mediche necessarie - conclude Parcaroli - L'ospedale di Macerata è al collasso e chiediamo un intervento rapido".