La Giunta Parcaroli risolve l’ultimo tassello della questione “piscine di Fontescodella”: deliberata la transazione tra il Comune e il progettista.
Il professionista che aveva redatto il progetto preliminare e definitivo, infatti, non era stato saldato per le sue prestazioni ancorché l’opera era stata definitivamente accantonata dopo la nota vicenda del naufragio delle piscine in località Fontescodella.
La transazione che era stata stipulata dalla precedente Amministrazione con Fontescodella spa non teneva conto della spettanza del progettista il quale da tempo la reclamava.
Oggi, a seguito di vari incontri con l’architetto, sono state debitamente ponderate le reciproche posizioni nell’interesse del professionista e del Comune di Macerata e si è giunti a una sollecita definizione della vicenda con stipula di una apposita intesa transattiva che evita una potenziale controversia relativa a un’opera mai realizzata.
Il Comune, così come concordato con il professionista e a seguito della delibera di Giunta, provvederà al pagamento, a saldo e a stralcio di ogni ulteriore pretesa, del minore importo di 50mila euro.
"Abbiamo risolto una vicenda che ci siamo trovati a dover affrontare per errori e decisioni sbagliate prese nel passato e in particolare dalla precedente Amministrazione - ha detto il sindaco Sandro Parcaroli -. La parcella che in questi anni non era mai stata saldata era inoltre di valore pari al triplo rispetto all’accordo che abbiamo raggiunto. Si tratta della definitiva conclusione di un lungo percorso amministrativo riguardante il polo natatorio di Fontescodella, progetto immaginato ma mai realizzato".
Il Comune, con decreto di nomina, ha designato i componenti del nuovo Consiglio di Amministrazione dell’Associazione Arena Sferisterio.
I nomi designati dal Comune sono il direttore dell’allestimento scenico del Teatro La Scala di Milano Franco Malgrande, il docente di Diritto del lavoro e di Diritto sindacale Unimc Filippo Olivelli, il professore di Diritto tributario e di Fiscalità d’impresa e Pianificazione fiscale internazionale di Unimc Giuseppe Rivetti e la professoressa Gabriella Almanza Ciotti.
«Nel designare il nuovo Consiglio di Amministrazione dell’Associazione Arena Sferisterio abbiamo scelto personalità di alto profilo che racchiudono competenze culturali e tecniche – ha detto il sindaco Sandro Parcaroli -. In seguito al lavoro fatto in questo periodo sono stati individuati i quattro nomi per ridare piena funzionalità e operatività all’Associazione Arena Sferisterio che si prepara ad affrontare pienamente il suo Centenario».
La XXXII edizione di Musicultura, il Festival della canzone popolare e d’autore, è stata inserita ufficialmente nella programmazione culturale istituzionale del Comune di Macerata.
A stabilirlo la Giunta comunale che, con un’apposita delibera, ha deciso di partecipare fattivamente alla realizzazione della popolare manifestazione canora, in programma la prossima estate all’arena Sferisterio e che prevede la realizzazione di altri eventi collaterali all’iniziativa, con un contributo di 162.000 euro a cui si aggiungono ulteriori 28.000 euro per le attività promozionali riferiti a fondi ITI dedicati allo sviluppo e alla commercializzazione dei prodotti turistici.
In questo senso la scelta dell’Amministrazione comunale è stata virtuosa in quanto, pur diminuendo l’importo a suo carico, ha integrato in maniera intelligente e innovativa le risorse ricorrendo ai fondi ITI riservati al turismo, in scadenza il prossimo anno.
“Con un'unica operazione - afferma l’assessore agli Eventi e al Turismo Riccardo Sacchi - siamo riusciti a raggiungere precisi obiettivi virtuosi: da un lato diamo risposta alle esigenze di spesa dell'Associazione Musicultura perché si riesca a conservare l'altissimo livello artistico raggiunto e si confermi questa esperienza di eccellenza per Macerata e per il territorio, dall'altro, conteniamo la spesa a carico delle entrate proprie del Comune, in questo periodo in cui le risorse, ridotte, a disposizione, richiedono anche diverse destinazioni, a sostegno della popolazione, delle categorie e degli operatori duramente provati dalla pandemia. Nel contempo promuoviamo il brand cittadino e l’offerta turistica della città veicolandola attraverso il formidabile apparato comunicativo di Musicultura”.
Inoltre, il festival ha caratterizzato Macerata come polo musicale di qualità e come luogo dove trovano espressione diversi generi musicali, facendo conoscere la città al grande pubblico grazie anche al coinvolgimento dei media radiofonici e televisivi.
Nuova ordinanza emessa dal Comando della Polizia locale per consentire il montaggio di una gru a servizio di un cantiere edile in viale Trieste.
Il provvedimento, valido dalle 6 alle 14, di domenica 21 febbraio, prevede in
viale Trieste
- divieto di transito all’intersezione con uscita Rampa via Giardini Diaz;
- obbligo di direzione a destra, verso piazza Marconi, per i veicoli provenienti da viale Puccinotti;
- divieto di sosta con rimozione nel tratto interessato dai lavori;
via Caduti di Nassiriya
- divieto di transito all’intersezione con viale Piave;
- obbligo di direzione a destra, verso viale Piave, per i veicoli provenienti da via Mameli e viale Puccinotti;
via Del Convitto
- divieto di transito all’intersezione con viale Trieste;
- obbligo di direzione a destra, per i veicoli in uscita da Porta Convitto (esclusivamente negli orari di durata dei lavori), con successiva direzione obbligatoria a sinistra all'intersezione con viale Puccinotti/Rampa Giardini, per piazza Marconi con obbligo dare la precedenza. (lb)
Inoltre, a causa della neve, lo smontaggio di una gru posizionata in un cantiere edile di via Spalato non è più avvenuto. I lavori sono stati rimandati a domenica 21 febbraio e di conseguenza anche l’ordinanza, emessa precedentemente, sarà valida per lo stesso giorno.
Il provvedimento, valido con orario 0 - 24, prevede la chiusura totale al traffico veicolare di Via Ettore Ricci all’altezza dei civici 123/127, con la seguente regolamentazione:
via Ettore Ricci
- divieto di transito, nel tratto interessato dai lavori;
- divieto di transito pedonale, nel tratto di marciapiede interessato dai lavori;
- doppio senso di circolazione, nel tratto di via Ettore Ricci verso via Spalato, fino all’interruzione;
- dare precedenza, all’intersezione di via Ettore Ricci – via Spalato, per i veicoli che si immettono in via Spalato;
- dare precedenza nei sensi unici alternati all’intersezione con via Roma;
- limite di velocità 30 Km/h, all’intersezione con via Roma;
- divieto di sosta con rimozione forzata valido 0 – 24, dall’intersezione con via Spalato fino a fine cantiere
Scoperta maxi frode fiscale nel settore della lavorazione delle calzature, disposto il sequestro di beni per oltre due milioni e settecentomila euro: 7 le persone denunciate.
Si è conclusa con un sequestro di beni per il valore complessivo di 2.600.000 euro, un’articolata indagine di Polizia economico finanziaria e di Polizia giudiziaria svolta dalle Fiamme Gialle di Macerata e coordinata dal procuratore Giovanni Giorgio e dal Sostituto Procuratore Margherita Brunelli, nei confronti di un gruppo di imprese operanti nella provincia di Macerata nel settore della lavorazione delle calzature. I dettagli dell'operazione, - denominta 'Matrioska' - sono stati esposti nel corso di una conferenza stamapa dal capitano Emilio Fuscellaro, Comandante della Guardia di Finanza del capoluogo, dal Procuratore Giovanni Giorgio e il colonnello e Comandante provinciale delle Fiamme Gialle Ferdinando Falco.
Le indagini hanno permesso di smascherare un sistema fraudolento di evasione fiscale posto in essere da 7 persone. L’articolata frode fiscale ha visto il coinvolgimento di 9 società,operanti nella provincia maceratese (2 a Corridonia, una a Camerino e una a Macerata), di cui 5 con sede a Torino, sempre riconducibili agli stessi soggetti.
Alcune di esse svolgevano prestazioni di servizio connesse alla lavorazione delle tomaie in evasione d’imposta, sottraendosi agli obblighi dichiarativi, attraverso la contabilizzazione di fatture false ed omessi contributi fiscali e contributivi e ad altre (committenti) la possibilità di sgravarsi dei relativi obblighi fiscali e contributivi.
Con questo sistema fraudolento, le imprese committenti hanno aggirato i vincoli imposti dalla vigente normativa sul lavoro e, sgravandosi dei costi del personale, hanno generato consistenti economie in materia contributiva e previdenziale. Le stesse hanno altresì ottenuto indebiti risparmi di imposta, in quanto hanno beneficiato di costi completamente deducibili e della totale detraibilità dell’IVA addebitata per rivalsa, sebbene poi non versata, traslando il debito sulle imprese esecutrici della lavorazione.
Ciò, ha altresì consentito ad esse di porsi sul mercato in regime di “concorrenza sleale”, ovvero in una posizione di vantaggio rispetto alle altre aziende che operano osservando le regole, potendo praticare prezzi altamente competitivi.
“Si tratta di un’attività svolta a contrasto delle frodi fiscali, che sono uno degli obiettivi prioritari della Guardia Finanza – ha esordito il Colonnello Ferdinando Falco - l’operazione ‘Matrioska, portata a termine dalla Compagni di Macerata, è stata avvita nel novembre del 2019 e si è conclusa in questi giorni con la constatazione di un frode per circa 8 milioni di euro posto in essere nel settore delle fabbricazione di tomaie per calzature – illustra – sono risultate coinvolte 9 società operanti nel maceratese, 5 delle quali fittiziamente locate nell’area torinese, e 7 soggetti che con diversi ruoli hanno architettato questo piano fraudolento focalizzato sull’emissione di fatture false per creare quindi crediti IVA insistenti e venendo meno agli obblighi previdenziali previsti nella gestione della forza lavoro”.
“All’esito di questa attività di indagine il Procuratore ha richiesto un provvedimento di sequestro per l’equivalente del profitto derivante dall’imposta evase – ha concluso il Comandante Provinciale della Guardia di Finanza – a tal proposito il GIP presso il Tribunale di Macerata ha disposto un sequestro di beni pari a 2,6 milioni di euro”.
Sono anni che la Guardia di Finanza di Macerata lavora al meglio nel settore del contrasto agli illeciti fiscali ma negli ultimi anni sono stati anche attivi nella lotta allo spaccio di stanze stupefacenti che sono una delle forme di criminalità più diffuse in provincia– ha dichiarato il Procuratore Giovanni Giorgio – sappiamo inoltre che un altro settore importante è appunto quello relativo allo smercio di capi di abbigliamento con marchi contraffatti – ha aggiunto - questo è stato il punto di partenza dell’Operazione ‘Matrioska’ e nel corso degli anni, tali attività di controllo, hanno portato a significativi sequestri che si sono tramutati molto spesso in provvedimenti di confisca”.
“Il contrasto dei reati tributari avviene sul nostro territorio attraverso un accordo che abbiamo stipulato nel marzo 2015 tra Procura, Guardia di Finanza e Agenzia delle Entrate in modo tale che vi fosse uno scambio di informazioni finalizzato ad un pronto intervento a livello penale – ha spiegato Giorgio - da quanto è nato questo protocollo il mio ufficio, su richiesta della Guardia di Finanza, ha ottenuto dai giudici decreti di sequestro per l’equivalente 286 milioni di euro, che non comprendono solo somme di danaro ma anche immobili e autovetture”.
“Abbiamo concluso importante operazione di polizia tributaria e finanziaria che ha visto coinvolte 9 società di capitali di cui 5, con sede legale fittiziamente dichiarata, in provincia di Torino e 4 con sede effettiva in provincia di Macerata – ha annunciato il Comandante della Guardia di Finanza del capoluogo Emilio Fuscellaro - tali imprese erano amministrate da 7 soggetti, tutti di nazionalità italiana, di cui 3 residenti nel torinese e 4 nella provincia di Macerata”.
“Queste 9 società le abbiamo classificate in base a quello che era il loro compito all’interno del sodalizio criminoso ipotizzato – ha precisato - le aziende sono una la prosecuzione di un'altra che ricordano le imprese ‘apri a chiudi’ data la breve vita aziendale e la completa assenza dell’adempimento agli obblighi di natura fiscale – ha chiarato il Capitano Fuscellaro - Alcuni soggetti che amministravano le società erano gravati da numerosi precedenti penali mentre gli altri erano personaggi compiacenti che avevano denotato un scarsa competenza tecnico-professionale per gestire al meglio un azienda”.
In vista dell’imminente avvio della campagna vaccinale anti Covid-19 per gli over 80 - previsto per sabato 20 febbraio - e per ridurre i tempi di attesa e ottimizzare il percorso, il Dipartimento di Prevenzione dell’Area Vasta 3 raccomanda, a chi ha prenotato il vaccino, di collegarsi sul sito di uno dei comuni sede della vaccinazione (Macerata, Civitanova, San Severino e Camerino) per scaricare la documentazione relativa alla scheda anamnestica, al modulo di consenso, al consenso al trattamento dei dati personali e alla visione della nota informativa.
Tali moduli, già compilati, andranno consegnati nella sede vaccinale al momento dell’accesso. Per scaricare i moduli basta collegarsi al sito del Comune di Macerata al link https://www.comune.macerata.it/vaccinazione-anti-covid-over80/
Il sindaco Sandro Parcaroli e il delegato comunale alla Sanità Giordano Ripa hanno rinnovato il loro invito alla popolazione over 80 della città che si sottoporrà alla vaccinazione presso l’Oratorio Santa Madre di Dio. «Rivolgiamo un caloroso invito a tutti gli over 80 affinché aderiscano alla vaccinazione in quanto particolarmente importante per le persone appartenenti a questa fascia di età perché spesso si tratta di soggetti con pluripatologie e quindi ad alto rischio in caso di contagio» hanno detto.
Il Comune di Macerata, in accordo con l’Apm e grazie alla collaborazione della Polizia locale, ha anche individuato, per tutto il periodo di somministrazione delle dosi di vaccino, 20 posti auto blu sul lato destro di via Capuzi (più un posto auto per disabili) che saranno completamente gratuiti dalle 8 alle 20. Inoltre, per gli utenti che hanno difficoltà a deambulare, sarà possibile arrivare direttamente con l’autovettura nel piazzale davanti all’Oratorio Santa Madre di Dio; saranno predisposti degli appositi stalli in sicurezza.
Inoltre il Comune, tramite l’Ufficio Informagiovani, ha attivato uno sportello per permettere agli over 80 che non hanno dimestichezza con la tecnologia di poter accedere in modo agevole alla prenotazione della somministrazione dei vaccini agli over 80.
Lo sportello, attivo da lunedì 15 febbraio, è aperto al pubblico dalle 9 alle 12:30, dal lunedì al venerdì, su appuntamento. Sarà possibile fissare un appuntamento contattando il numero 0733-256438. Grazie al desk comunale, sito presso la Biblioteca comunale Mozzi Borgetti in piazza Vittorio Veneto 2, gli anziani potranno essere supportati nella prenotazione dall’operatore che effettuerà tutti i passaggi necessari.
Le modalità di prenotazione per potersi vaccinare sono due: la piattaforma delle Poste Italiane attraverso il sito https://prenotazioni.vaccinicovid.gov.it oppure attraverso il numero verde 800.00.99.66. Contestualmente all’attivazione della prenotazione al richiedente verranno immediatamente comunicati il giorno e l’orario della vaccinazione.
Circa 1100 su 1200 km di strade provinciali coinvolte dalla neve e dal ghiaccio. Nello scorso fine settimana i fenomeni atmosferici hanno interessato tutta la provincia, dalla costa all’entroterra”. Il Presidente della Provincia Antonio Pettinari spiega l’importante operato svolto dalla sua Amministrazione e, in particolare, durante lo scorso fine settimana, in cui la nostra regione è stata investita dal maltempo.
“Fin dalla mattina del sabato la viabilità era garantita sulle strade provinciali - prosegue Pettinari - nonostante sia stato interessato tutto il territorio: questo perché c’è una grande organizzazione e un lavoro fatto con serietà, sia dai dipendenti, con la struttura tecnica, e sia dalle ditte che si occupano dello sgombero neve e delle operazioni altrettanto fondamentali di spargi sale. Questa annata non è impegnativa come quella del 2012 e del 2017 in cui ci furono fenomeni atmosferici pesanti, ma tra novembre 2020 e ieri abbiamo già speso circa 700mila euro per queste operazione, somme ingenti riguardo alla situazione in cui versano gli Enti e soprattutto le Province”.
Complessivamente l’Amministrazione provinciale ha in dotazione 20 mezzi attrezzati per la neve, di cui 5 turbine. Inoltre, per situazioni come queste di spazzaneve e spargi sale, vengono effettuate delle procedure di appalto biennali.
“I 1200 km di strade provinciali sono divise in 57 lotti, che vengono individuati in base al rischio di innevamento: un lotto della costa è molto più esteso di quello della montagna. Cinquantasei sono le ditte impegnate; il lotto non assegnato è coperto direttamente dalla Provincia con i suoi mezzi. L’impresa che partecipa deve garantire l’intervento in 30 minuti, quindi stiamo parlando di aziende che sono sul territorio. Tuttavia, in situazioni complesse, non è sufficiente l’operato della singola ditta e c’è bisogno di rafforzare il lavoro per accelerare la percorribilità delle strade colpite da fenomeni nevosi, con un intervento delle nostre turbine e dei nostri mezzi. Trenta sono i nostri cantonieri e questo fa capire quanto l’Ente sia sottodimensionato. Da diversi anni sono bloccati i concorsi per le Province e alcuni dipendenti sono stati trasferiti in altri Enti, mentre altri ancora sono andati in pensione: tutto questo ha portato a una riduzione delle risorse umane e c’è la necessità di riassumere personale”.
Gli interventi della scorsa settimana dovevano anche favorire la riapertura degli impianti che purtroppo non c’è stata, con grande delusione degli operatori e della popolazione. “Servono senso di responsabilità, buon senso e tutte le cautele del caso, ma sono necessarie le attenzioni verso la comunità, altrimenti il Paese va allo sbando”.
In conclusione Pettinari ricorda che di fronte a fenomeni nevosi intensi serve la collaborazione di tutti, istituzioni e persone. “È chiaro che la nostra priorità è la sicurezza dei lavoratori, operare sulla neve non è una passeggiata e quando ci sono situazioni di pericolo blocchiamo l’intervento. È successo, ad esempio, tra la notte del 25 e il 26 gennaio scorso: in altitudine c’era una bufera di neve e per tutelare le persone abbiamo sospeso l’intervento notturno per riprenderlo nel giorno successivo. Questa decisione salvaguarda chi sta lavorando ma al tempo stesso anche chi si muove in auto, che potrebbe improvvisamente, trovarsi in situazioni molto difficili. In montagna non ci si può avventurare”.
Le sbarre dei passaggi a livello restano abbassate per circa mezz'ora, il traffico va in tilt. È quanto avvenuto nel primo pomeriggio odierno nelle principali arterie stradali di Macerata, da via Mattei, a via Roma e via Spalato.
Il problema si è verificato sulla linea regionale che collega la stazione di Civitanova Marche a quella di Macerata, per via della mancata chiusura di uno dei passaggi a livello posti lungo il percorso a causa di un guasto improvviso mentre il treno era in transito, simile a quello riscontrato circa una settimana fa in via Roma (leggi qui).
Il convoglio è stato bloccato per diversi minuti, con conseguente ritardo nell'arrivo a destinazione presso la stazione di Macerata. Le sbarre, in ogni caso, si sono abbassate in automatico in base all'orario d'arrivo previsto dalla tabella di marcia. La situazione è stata ripristinata proprio in questi minuti, con conseguente deflusso del traffico.
Numerose segnalazioni sono pervenute alla Polizia Locale di Macerata, per via dei disagi causati agli automobilisti nella giornata di Carnevale.
"Se è vero che le nostre mense sono inserite all’undicesima posizione nella classifica nazionale di una rivista online dedicata al tema, è anche vero che sono precedute da altre importanti realtà il cui sistema organizzativo si discosta molto dal nostro e i cui punti di forza non sono la cucina interna ma altri e importanti fattori: cibo sano, locale, legato alle stagioni, cucinato bene, esperti di riferimento, controllo costante con tutte le professionalità coinvolte. Per cui forse le nostre mense non sono così perfette come si tende a definirle e se il servizio fosse stato di qualità sicuramente non ci saremmo mossi".
A dirlo è l’assessore all’Istruzione Katiuscia Cassetta dopo che ieri, in Consiglio comunale, si è discusso del progetto di sperimentazione che si sta analizzando in relazione alle mense scolastiche.
"Mense per le quali il bilancio comunale investe pesantemente – continua l’assessore Cassetta -. E che abbiamo scoperto non dotate tutte della stessa strumentazione per preparare un cibo sano e nutriente. Dotate di uno solo abbattitore per 13 mense (installato solo a dicembre 2020) non tutte organizzate con personale adeguatamente formato e aggiornato (solo sei le ore di formazione fatte dai cuochi lo scorso anno). Mense che occupano 43 tra cuochi e aiuto cuochi, chi a tempo pieno chi part-time, 7 scodellatori esterni per una produzione media giornaliera di 1646 pasti. Mense che benché per molti genitori funzionino bene potrebbero, secondo il nostro parere, essere ulteriormente migliorate grazie a una possibile riorganizzazione che stiamo analizzando da mesi e che continueremo ad analizzare avendo come obiettivo quello di una mensa di qualità e partecipata dato che tutti saranno coinvolti in percorsi di approfondimento, controllo, proposte e suggerimenti".
"Mense che nel bilancio comunale creano un disavanzo annuo di 1.254.351,00 stando ai dati dell’ultimo bilancio 2019 - continua la Cassetta -. Un disavanzo che purtroppo pesa nel bilancio comunale benché riceva un rimborso dal Ministero di circa 200mila l’anno per il Progetto Mense Verdi Bio. Un disavanzo creato da un costo del personale che pesa sul servizio offerto in modo pesante, con costi per oltre 1 milione di euro a fronte di costi per il cibo di circa la metà. La sperimentazione che stiamo valutando permetterebbe un accantonamento ipotizzato di circa 60mila euro, senza nessun licenziamento e nessun taglio al personale. Sessantamila euro che sono di tutti e che, nel caso specifico, saranno destinati per una educazione alimentare e per un controllo maggiore".
"L’ipotesi che stiamo ancora vagliando, dopo aver coinvolto cuochi, dirigenti, genitori con i Comitati mensa, Asur, ascoltato esperti e consulenti è quella di provare ad ampliare un sistema che funziona per la scuola Padre Matteo Ricci da tre anni e non ha mai creato criticità. Non si tratta di un processo di esternalizzazione, non sarà eliminato il biologico e non ci sarà nessun catering dal momento che il processo di preparazione dei pasti rimane totalmente in gestione diretta; nessuna mensa interna verrà smantellata nell’ipotesi allo studio – ha chiarito l’assessore all’Istruzione -. Da sempre i pasti vengono anche trasportati alla scuola IV Novembre, via Verdi, Primaria della Pace, e Natali un giorno a settimana. L’unica variante, rispetto a oggi, risiede nel fatto che nelle mense riceventi il secondo piatto e il condimento verranno trasportati da una mensa a un’altra con un tempo di percorrenza di pochi minuti garantendo massima sicurezza e qualità di modo da garantire tutte le proprietà organolettiche del cibo che non subirà sbalzi termici".
"A tal proposito ricordo che anche attualmente il cibo viene cotto prima e mantenuto a temperatura fino al momento del servizio. Verrà stilato inoltre un aggiornamento del Piano di autocontrollo che prevede la rilevazione puntuale delle temperature del cibo presso la mensa di destinazione. Le mense serventi sono state scelte nelle immediate vicinanze di quelle riceventi. La preparazione del cibo da veicolare è suddivisa in più mense proprio per non creare squilibri e sovraccarichi di lavoro e consentire che la cura del pasto non venga alterata" puntualizza Cassetta.
"La nuova organizzazione consentirebbe una riduzione delle ore lavorative, corrispondenti a tre unità di personale a tempo pieno; le prossime cessazioni dal servizio di personale di ruolo, quindi, non verranno rimpiazzate. Si riducono anche le ore di scodellamento (-36 ore settimanali) – ha aggiunto l’assessore -. Abbiamo già preso contatti con l’Università, con lo Slow Food Marche e con esperti e nutrizionisti di fama nazionale per programmare una serie di lezioni e progetti di sensibilizzazione sul tema. Inoltre è stato espressamente chiesto alla Regione di poterci coinvolgere in programmi e progetti legati ai Distretti del Cibo Biologico che possano permetterci, appena scadrà l’appalto di fornitura, di rivedere il piano di acquisto dei prodotti per le mense".
"Nessuno ha intenzione di mettere a rischio la sicurezza alimentare dei nostri alunni, nessuno ha intenzione di licenziare il personale, nessuno ha intenzione di smantellare 13 mense per il cui allestimento e funzionamento sono stati spesi dei soldi pubblici, ma crediamo sia un dovere e diritto poter analizzare le varie questioni che sono state poste da una parte della popolazione senza pregiudizi o pressioni, ascoltando tutti e rispettando le idee di tutti" ha concluso la Cassetta.
È online il bando per partecipare al “Premio Antonio Megalizzi” istituito dall’Università di Macerata in collaborazione con Pindaro Eventi destinato a tesi di laurea magistrale discusse nell’Ateneo maceratese nell’ambito delle scienze politiche e sociali.
Chi era Antonio Megalizzi? È stato un giornalista italiano, ideatore e caporedattore di Europhonica, un network che riunisce varie radio universitarie italiane con l'obiettivo di raccontare agli studenti le dinamiche dell'Unione Europea. È scomparso prematuramente a seguito dell'attentato di Strasburgo dell'11 dicembre 2018, dove si trovava per seguire l'ultima plenaria dell'anno del Parlamento europeo. Megalizzi sognava un’Europa più unita e inclusiva.
Per mantenere vivo il suo messaggio, UniMc ha bandito una borsa di studio da 2.500 euro per tesi che mettano in risalto orizzonti e idee per l’Europa nell’ottica di un umanesimo innovativo, capace di tenere insieme passato e futuro. Tra le possibili linee tematiche oggetto delle tesi ci sono: la questione della cittadinanza, l’identità in ottica storico-filosofica, la dimensione comunicativa e il ruolo dei media, il dialogo interreligioso, l’evoluzione dell’Unione europea, le politiche e i diritti, ecologia e sostenibilità, migrazioni e generazioni.
La Commissione, nominata dal rettore, valuterà le tesi dei candidati al premio in base a criteri predefiniti come l’originalità dell’elaborato, il rigore scientifico e metodologico, la completezza di trattamento dell’argomento e dei risultati. La graduatoria sarà pubblicata online. Le domande di partecipazione vanno inviate entro il 31 agosto. Per maggiori informazioni, è possibile consultare il sito www.unimc.it alla sezione Ateneo, bandi e concorsi.
"La nomina dell'avvocato Giulianelli come garante dei diritti della persona è un atto fazioso e arrogante, frutto di un mercimonio tra le componenti della maggioranza". È quanto afferma il presidente del gruppo consiliare regionale del Partito Democratico Maurizio Mangialardi.
"Seppur con poche speranze, avevamo auspicato che la destra-destra al governo della Regione Marche mostrasse più rispetto istituzionale e maggiore considerazione per un tema delicato come quello dei diritti. Invece, ancora una volta, dobbiamo prendere atto di una decisione frutto di faziosità, arroganza e inadeguatezza, che, nello specifico, va a ledere i principi di autonomia e imparzialità richiesti dalla figura dell’Ombudsman".
"Come già detto, non intendevamo chiedere alla maggioranza di rinunciare alle proprie prerogative - aggiunge -, ma ci sembrava che intorno alla scelta del profilo cui affidare la tutela dei cittadini nei confronti della pubblica amministrazione per i prossimi cinque anni, ci si potesse confrontare in maniera serena e costruttiva per il bene della collettività".
"L’imposizione del nome dell’avvocato Giancarlo Giulianelli, noto anche per essere stato il legale di Luca Traini, protagonista nel 2018 della drammatica sparatoria per le vie del centro di Macerata contro persone di origini sub-sahariane, rappresenta una radicale negazione di questo metodo. La nostra contrarietà non deriva tanto dalla sua legittima collocazione politica, quanto dalla sua candidatura a sostegno dell’attuale presidente Acquaroli nelle ultime elezioni regionali, che pregiudica a nostro modo di vedere, la sua indipendenza" accusa Mangialardi.
"La sua nomina, infatti, appare come un vero e proprio mercimonio tra le diverse componenti della maggioranza, che squalifica la figura del Garante dei diritti delle persona, riconducendola a oggetto di sottobosco governativo per collocare chi non è riuscito a entrare in consiglio regionale attraverso la sana competizione elettorale" conclude il capogrugruppo regionale del Pd.
Alle prime ore del mattino di sabato scorso, al culmine di un’articolata e complessa attività di indagine coordinata dal Procuratore Giovanni Giorgio, i poliziotti della Squadra Mobile, guidati dal Commissario Capo Matteo Luconi, hanno portato a termine 13 misure di custodia cautelare in carcere, emesse dal GIP presso il Tribunale di Macerata, dottor Bonifazi nei confronti di altrettanti cittadini extracomunitari, tutti di nazionalità nigeriana, responsabili del delitto di spaccio di eroina ceduta nel periodo compreso tra gennaio 2017 e ottobre 2020.
L’individuazione di tutti i singoli episodi di spaccio delle sostanze stupefacenti, ha permesso di ricostruire una definita reta di illegalità nella città di Macerata: svariate cessioni di eroina fatte da 18 cittadini nigeriani, di cui 13 destinatari delle misure di custodia cautelare in carcere e 5 denunciati all’Autarità Giudiziaria in stato di libertà.
L’indagine condotta dai poliziotti della Squadra Mobilee si è sviluppata anche attraverso l’effettuazione di molteplici servizi di appostamento e di pedinamento, che hanno consentito di ricostruire il modus operandi degli spacciatori. Ognuno, dislocato autonomamente sul territorio, riforniva più tossicodipendenti. I pusher venivano immediatamente rimpiazzati, dopo un determinato periodo di spaccio, con connazionali provenienti da altre province, al fine di eludere i controlli e le indagini delle Forze dell’Ordine.
Nel corso dell’operazione, sono state eseguite mirate perquisizioni domiciliari, col supporto di operatori dei reparti Prevenzione Crimine e dell’Unità Cinofili della Questura di Ancona.
Tra gli spacciatori già catturati sabato scorso, tutti senza fissa dimora, in esecuzione del provvedimento del GIP,c’è anche il cittadino nigerino arrestato in flagranza di reato il giorno prima per resistenza a Pubblico Ufficiale e detenzione ai fini di spaccio, dopo un rocambolesco inseguimento in auto avvenuto a Morrovalle.
Il soggetto – una volta notato il personale della Questura ha ingoiato 14 ovuli di eroina, avendone spacciato uno- in precedenza - ad un tossicodipente.
I particolari sull'operazione sono stati illustrati questa mattina in conferenza stampa, presso la caserma "P.Paola" di via dei Velini, alla presenza del Procuratore Capo della Repubblica Giovanni Giorgio, del Questore della provincia di Macerata Vincenzo Trombadore e del Commissario Capo Squadra Mobile Macerata, Matteo Luconi.
“Le 13 ordinanze adottate dal GIP attestano il persistente impegno del personale della squadra mobile della Questura di Macerata nel contrasto alla criminalità extracomunitaria – ha esordito il Procuratore Giorgio - in questo caso specifico parliamo di quella nigeriana, una comunità presente a Macerata che avuto il suo momento di triste fama nell’omicidio di Pamela Mastropietro, e che oggi prosegue con la sua attività illecita ma portata avanti con modalità diverse rispetto al passato”.
“Prima avevamo delle zone fisse in cui si svolgeva il mercato della droga mentre ora, a seguito delle attività di controllo, gli spacciatori arrivano da fuori Macerata attuando quella tecnica che in gergo viene chiamata 'mordi e fuggi' – spiega il Procuratore Capo della Repubblica - ovvero si dirigono in determinati luoghi dove effettuano la compravendita e poi ,dopo aver riscosso l’incasso, tornano nei paesi vicini in cui risiedono. La particolarità di questi soggetti è data dal fatto che quando si accorgono che sono sotto osservazione dalla polizia giudiziaria, o si disfano delle dosi in loro possesso oppure le ingeriscono con evidente rischio per la loro incolumità - sottolinea – I consumatori di sostanze stupefacenti in questa provincia sono presenti in un numero significativo quindi parallelamente la domanda è elevata”.
“Il nostro compito è quello di svolgere un’azione repressiva – conclude Giovanni Giorgio - più forze di polizia sono presenti sul territorio, compresa la Locale, maggiore sarà l’effetto deterrente in quanto quando un soggetto che vuole spacciare si accorge che è un attività difficile da realizzarsi per via dei controlli a qual punto la situazione generale potrà solo migliorare”.
“L’attività di indagine è nata a fine 2019 e ha messo in luce un duplice dato – ha illustrato Matteo Luconi Commissario Capo Squadra Mobile Macerata- il primo denota la professionalità dei soggetti destinatari delle misure cautelari e il secondo riguarda la mobilità degli stessi”.
“Tutti questi soggetti smerciavano in maniera capillare le sostanze stupefacenti negli ambiti cittadini del capoluogo – ha precisato - è stato accertato che l’eroina veniva trasportata in ovuli messi in bocca e questo risalta la scaltrezza ma anche la loro pericolosità sociale. Dopo un periodo determinato di spaccio i soggetti venivano strategicamente rimpiazzati per rendere più difficile la loro identificazione da parte delle forze di Polizia”.
“I nostri controlli hanno ricostruito una rete di spaccio in ambito cittadino che abbraccia un periodo che va dal 2017 al 2020 – ha chiarito il Commissario Luconi - è stato inoltre accertato che le singole cessioni hanno assicurato un notevole profitto e ogni dose di sostanza stupefacente, corrispondente a 0,5 grammi, veniva pagata circa 25-30 euro”.
L’Ufficio del Garante regionale dei diritti della persona ha un nuovo titolare. Si tratta dell’avvocato maceratese Giancarlo Giulianelli che è stato eletto alla votazione di ballottaggio (nelle precedenti quattro votazioni non era stato raggiunto il quorum dei 2/3 dei votanti) dall’Assemblea legislativa con 18 preferenze contro le 9 attribuite all’avvocato del foro di Ancona, Manuela Caucci.
Giulianelli succede nell’incarico all’avvocato anconetano Andrea Nobili, il quale aveva comunicato pubblicamente l’intenzione di non ripresentare candidatura.
Da oggi, 16 febbraio, fino a domenica 21 febbraio il parco di Villa Lauri e i Giardini Diaz rimarranno chiusi al pubblico.
La chiusura delle due aree verdi si è resa necessaria a causa delle condizioni del terreno, con presenza di neve e ghiaccio, che delle alberature. Ad oggi, infatti, non possono essere garantite le condizioni di fruizione in sicurezza di entrambi i parchi che riapriranno però regolarmente lunedì prossimo, 22 febbraio, con il consueto orario 8 – 16.30.
Si è avviata oggi presso la sede del Dipartimento Dipendenze Patologiche a Macerata - in accordo con la Direzione Generale Area Vasta 3 - la prima somministrazione di vaccino anti Covid-19 per tutti gli ospiti e gli operatori presenti nelle comunità di recupero dalle dipendenze della Provincia. Un passo realizzato tra i primi nelle Marche e in Italia, quindi un impegno vaccinale aggiuntivo, non scontato, che grazie all'impegno degli operatori del DDP si affianca a quello principale.
"I nostri medici e i nostri infermieri si sono già messi a disposizione in questo anno di emergenza contribuendo alla somministrazione di tamponi rapidi; i tamponi sono stati per lungo tempo la principale arma di prevenzione, ora che abbiamo il vaccino i miei operatori non si sono fermati, tutt'altro, grazie alla loro disponibilità metteremo in sicurezza le strutture di recupero e i loro ospiti".
Le parole di Gianni Giuli, Direttore del DDP AV3, sottolineano la dedizione che ormai abbiamo imparato a conoscere degli operatori sanitari. Avviando le operazioni vaccinali di oggi ha concluso così: "Ringrazio il mio staff. Ringrazio le comunità per la collaborazione, infine ringrazio la dott.ssa Daniela Corsi e il dott. Alberto Tibaldi che ci hanno messo nelle condizioni di allestire questa impresa e sono venuti a presenziare l'inizio delle operazioni.".
La Direttrice Daniela Corsi poco prima della prima iniezione di oggi si è rivolta al personale: "Da medico, che fino a pochi mesi fa era insieme a voi sul campo a fronteggiare l'emergenza, vi ringrazio per quel che state facendo, il vaccino è l'unica arma risolutiva che abbiamo a disposizione e dobbiamo procedere a diffonderlo il più velocemente possibile"; in seconda battuta ha insistito sulla necessità di operare in un'ottica di difesa del singolo e della comunità: "I soggetti fragili hanno la precedenza. Le persone che oggi verranno per il vaccino devono essere tutelate perché si sono affidate a noi, alle nostre strutture, stanno con fatica e impegno seguendo un percorso terapeutico e sappiamo che alcune di loro hanno patologie correlate che compromettono le difese immunitarie."
Appoggiandosi alle parole della Direttrice appare utile rimarcare come le comunità di recupero siano strutture sanitarie a tutti gli effetti. Il piano iniziato oggi permette di non lasciarle indietro, così da garantire protezione ai malati, alle loro famiglie, agli operatori che vi operano, e infine anche al resto del tessuto sociale, poiché possono divenire luogo di focolai, che a loro volta rischiano di avviare contagi su ampia scala.
"Quella che stiamo correndo è una maratona, in cui non bisogna mollare mai e rilanciare anzi l'azione. La fase 1 ci ha visto andare spediti, entrando nella fase 2 ci vuole la stessa determinazione.", l'intervento di Alberto Tibaldi, Direttore del Dipartimento Prevenzione, ha anticipato anche la prossima tappa di questa maratona: "Dal 20 febbraio 2021 inizieremo con tutti gli over 80 della provincia di Macerata. Un enorme grazie a tutto il personale che con i suoi sacrifici sta consentendo l'esecuzione del piano vaccinale".
Il piano specifico per le comunità di recupero prevede la somministrazione del vaccino Pfizer scaglionando i contingenti provenienti dalle strutture nel corso della settimana, per completare prevedibilmente la prima dose entro venerdì 19 febbraio. Si procederà alla seconda dose dopo i 21 giorni previsti dal protocollo.
La procedura nel suo complesso impegna lo staff infermieristico del DDP per un rilevante orario aggiuntivo che è stato possibile integrare grazie alla disponibilità della dott.ssa Mara Buccolini, Direttrice Servizio Professioni Sanitarie. Per aiutare il DDP a effettuare le operazioni in velocità e sicurezza la Direzione dell'Area Vasta ha pure messo a disposizione due medici veterani: la dott.ssa Donella Pezzola, già Direttrice del Distretto Sanitario, e il dott. Luigi Saitta, "in prestito" dal Servizio Continuità Assistenziale.
Come avevano fatto già in precedenza davanti agli inquirenti, hanno scelto ancora di non rispondere alle domande, questa volta del gip di Macerata Giovanni Maria Manzoni, Arianna Orazi, 49 anni, e il figlio Enea Simonetti, 20 anni.
Entrambi sono stati arrestati il 12 febbraio scorso con l'accusa di aver concorso nell'omicidio premeditato pluriaggravato (minorata difesa) di Rosina Carsetti, 78enni, madre di Arianna e nonna delle 20enne, in concorso con il marito di lei Enrico Orazi, 79 anni, indagato in libertà.
L'anziana era stata strozzata in casa tra le 17 e le 17.20 della scorsa vigilia di Natale.
I familiari avevano raccontato di una rapina finita in tragedia commessa da un rapinatore solitario, poi scappato; l'accusa non ha mai creduto a questa versione dei fatti e, tra ammissioni parziali del giovane, intercettazioni e altri accertamenti tecnici, ha chiesto e ottenuto le misure cautelari per due dei tre indagati accusati anche di simulazione di reato, maltrattamenti e di estorsione.
Dietro l'omicidio, sostiene l'accusa, una difficile convivenza tra Rosina, che il 19 dicembre aveva anche chiesto aiuto a un centro anti-violenza, e gli altri familiari, rapporti deteriorati anche per motivi economici.
Per l'interrogatorio di garanzia, la Orazi, ora in carcere a Villa Fastiggi di Pesaro, è stata portata in Tribunale a Macerata. Assistita dai propri legali, si è avvalsa della facoltà di non rispondere. Stessa scelta da parte del figlio che, in videocollegamento dal carcere di Montacuto (Ancona), è rimasto anche lui in silenzio.
Enrico Orazi, non sottoposto a misure cautelari, si trova invece in un albergo. La villetta di via Pertini, luogo del delitto, è ancora sotto sequestro.
Il prossimo 16 settembre, durante il Salone del Camper di Parma, la fiera più importante dedicata al turismo itinerante, la Federazione nazionale Associazione Campeggiatori Turistici d’Italia assegnerà al Comune di Macerata la Bandiera Gialla destinata a strutture e località che si distinguono per investimenti in accoglienza e servizi a favore del “Turismo del movimento”.
La comunicazione è arrivata dall’A.C.T. Italia, Associazione Campeggiatori Turistici e il nominativo di Macerata è già stato inserito nel sito dell’associazione che vanta più di 90 Club sparsi in tutto il territorio nazionale. Macerata, dunque, tra le destinazioni del turismo in libertà. Una grande opportunità per valorizzare il territorio e incentivare ogni forma di turismo sostenibile e grazie alla quale Macerata entra a far parte di un network, quello dei campeggiatori, importante anche per i suoi numeri e che sicuramente rappresenterà un veicolo promozionale per la città.
La procedura per ottenere il prestigioso riconoscimento era stata attivata lo scorso novembre su iniziativa dell’assessore al Turismo Riccardo Sacchi: “Siamo partiti da un’azione ricognitiva sulle componenti materiali e immateriali utili a rafforzare l’attrattività della città – afferma l’assessore– e questo rappresenta sicuramente un altro passo nella direzione intrapresa: comunicare la città, rispondere alle esigenze degli operatori locali e valorizzarne l’impegno, far crescere in varietà e qualità l’offerta turistica territoriale, generando in questo modo un sistema virtuoso di vantaggi reciproci”.
“Siamo contenti di questo riconoscimento – interviene l’assessore ai Parchi pubblici Paolo Renna -. Un motivo in più per conoscere i nostri splendidi parchi e i musei della città”.
Il Comando della Polzia locale ha emesso un’ordinanza che modificherà temporaneamente la circolazione stradale in via Tucci, piazzale Maurizio Serra e strada comunale Torregiana, per consentire all’Apm di effettuare lavori di riparazione e rifacimento delle condotte fognarie nell’area davanti al Palazzetto dello Sport di Fontescodella.
Il provvedimento prevede, da mercoledì 17 febbraio fino al 27 febbraio, e comunque fino al termine dei lavori in:
via Giuseppe Tucci
- restringimento della carreggiata nel tratto di strada prima della rotatoria;
- passaggio obbligatorio, in base all’avanzamento del cantiere, per mantenere due corsie di marcia delle dimensioni di 3 metri;
- limite massimo di velocità di 30 Km/h, nel tratto interessato dai lavori;
- divieto di sorpasso, nel tratto interessato dai lavori;
Piazzale Francesco Serra
- senso unico alternato “ a vista”, nel tratto interessato dai lavori, con precedenza ai veicoli in uscita;
- divieto di sosta con rimozione coatta, nel piazzale ove necessario per lo svolgimento dei lavori e garantire la fluidità della circolazione;
Strada comunale “Torregiana”
- divieto di transito nel tratto interessato dai lavori, per i veicoli provenienti dalla rotatoria di via Tucci.
Vendevano prodotti contraffatti tramite il web: denunciate tre persone e sequestrati beni per 60mila euro
Operazione della Compagnia di Macerata che, sotto la direzione del Procuratore della Repubblica di Macerata – Dott. Giovanni Giorgio, ha individuato tre soggetti residenti nella provincia maceratese, facenti parte dello stesso nucleo familiare che, attraverso la creazione di “gruppi” su piattaforme di alcuni social, pubblicizzavano e vendevano capi di abbigliamento e accessori, borse e pelletterie contraffatti, riconducibili a note griffe della moda (Gucci, Dior, Louis Vuitton, Nike, Burberry e Adidas).
I tre soggetti, due italiani ed un extracomunitario, molto esperti nell’utilizzo dei social network, acquistavano in paesi extracomunitari, quali Turchia, Marocco e Cina, ingenti quantitativi di prodotti recanti marchi d’alta moda contraffatti, che arrivavano nel nostro Paese attraverso corrieri internazionali.
Il pagamento dei prodotti ai propri fornitori veniva effettuato anticipatamente da parte dei tre, attraverso il servizio “money transfer”, oppure utilizzando la procedura “Paypal”.
Lo stesso modus operandi veniva utilizzato per ricevere il pagamento da parte dei propri clienti dei prodotti contraffatti ordinati: infatti, gli indagati richiedevano in anticipo il pagamento del capo acquistato, facendo accreditare i relativi importi su carte di credito ricaricabili, rendendo, così, difficoltosa la possibile individuazione.
Al fine di verificare l'autenticità dei prodotti, le Fiamme Gialle maceratesi si sono, tra l’altro, avvalse di un consulente tecnico esperto informatico in materia di contraffazioni, appositamente nominato - Pietro Dal Ben, il quale ha effettuato specifiche perizie su alcuni prodotti sequestrati nell’ambito di una perquisizione effettuata presso la residenza delle persone coinvolte.
Le indagini esperite hanno permesso di risalire alla vendita di circa 12.000 capi contraffatti, costituiti, nella maggior parte dei casi, da “set” composti da scarpe, borsa e portafoglio, griffati, con un giro d’affari di circa 120.000 euro ed un profitto netto conseguito per circa 60.000 euro.
Nell’ambito dell’inchiesta, il G.I.P. presso il Tribunale di Macerata – Dott. Claudio Bonifazi – su richiesta del Procuratore della Repubblica, ha disposto il sequestro preventivo, finalizzato alla confisca, del profitto del reato - pari a circa 60.000 euro - di somme di denaro ovvero di beni ed altre utilità nella disponibilità degli indagati, sino a concorrenza di detto importo.
I finanzieri hanno quindi dato esecuzione al provvedimento del Giudice, procedendo al sequestro di oltre 6.000 euro, tra denaro detenuto su conti bancari e postali e gioielli, nonché di una porzione di due appartamenti siti nella provincia di Macerata, riconducibili ai soggetti implicati nell’attività illecita.
La posizione degli indagati verrà inoltre approfondita sotto l’aspetto fiscale, in quanto l’attività posta in essere dai tre, oltre a configurarsi illecita in materia di tutela dei marchi, è stata svolta in totale evasione d’imposte.
Il Servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato che nelle ultime 24 ore sono stati testati 1120 tamponi: 601 nel percorso nuove diagnosi (di cui 106 nello screening con percorso Antigenico) e 519 nel percorso guariti (con un rapporto positivi/testati pari al 21,3%).I positivi nel percorso nuove diagnosi sono 128 (23 in provincia di Macerata, 90 in provincia di Ancona, 5 in provincia di Pesaro-Urbino, 2 in provincia di Fermo, 2 in provincia di Ascoli Piceno e 6 fuori regione).Questi casi comprendono soggetti sintomatici (21 casi rilevati), contatti in setting domestico (16 casi rilevati), contatti stretti di casi positivi (65 casi rilevati), contatti in setting lavorativo (6 casi rilevati), contatti con coinvolgimento di studenti di ogni grado di formazione (5 casi rilevati). Per altri 15 casi si stanno ancora effettuando le indagini epidemiologiche. Nel Percorso Screening Antigenico sono stati effettuati 106 test e sono stati riscontrati 15 casi positivi (da sottoporre al tampone molecolare). Il rapporto positivi/testati è pari al 14%.
Diminuisce di 7 unità, rispetto alle ultime 24 ore, il numero di persone ricoverate nelle strutture sanitarie regionali che ad oggi sono 620, di cui 83 in terapia intensiva (+ 3 rispetto a ieri). Sono, invece, 14 le persone dimesse ieri dagli ospedali regionali.
Nel Maceratese sono accolti 117 pazienti: 45 all'ospedale di Macerata, 56 al Covid Hospital e 16 a Camerino. Altri tre pazienti sono ospitati al Pronto Soccorso dell'ospedale di Civitanova Marche.
Dal punto di vista percentuale, nel rapporto tra il numero di tamponi processati nel percorso nuove diagnosi e il numero di contagiati, si evidenzia un incremento rispetto alla giornata precedente: incidenza al 21,29% oggi, rispetto all'14,46% di ieri.