Domenica 18 febbraio 2018, alle ore 10, Macerata scende in piazza con lo slogan “Macerata è libera. Nonviolenta, antirazzista e antifascista”. Una grande manifestazione, promossa dall’Amministrazione comunale, in sinergia con Enti e associazioni del territorio, per creare una rete antifascista e antirazzista, per riflettere profondamente sulle recenti, tragiche vicende che hanno interessato la nostra città.
L’appuntamento è per tutti domenica mattina alle 9.30 in piazza della Libertà da dove, dopo il saluto del primo cittadino, alle ore 10 partirà il corteo che sfilerà in corso Matteotti, via Tommaso Lauri, corso Garibaldi, corso Cavour per arrivare fino a piazza della Vittoria, al Monumento dei Caduti saranno letti i 12 principi fondanti della Costituzione italiana.
La manifestazione, come ha ribadito il sindaco Carancini, “è per la vita, per la persona e per la libertà. Vogliamo ripartire da qui, insieme a tutta la Città, per entrare dentro ai perché di ciò che è accaduto a Macerata. Lo faremo ritrovandoci domenica mattina e poi parlando nelle scuole, nelle università, nei teatri, nei musei, nelle biblioteche e nei luoghi della Città in modi e con linguaggi diversi. Camminiamo insieme per riannodare i legami della Comunità in nome della nostra Costituzione”.
Alla manifestazione hanno aderito Cgil, Cisl, Uil, Anpi, Unimc, Unicam, Officina Universitaria, Mondo Solidale, PD Macerata, Isrec, Refugees Welcome, Arci Macerata, Leu, Acli Macerata, Auser Provincia Macerata, Lega Coop Marche, Anolf, Anteas, Albero dei Cuori, Federconsumatori Macerata e Marche, Uisp, Giovani Democratici Marche, Gruppo Udc, Acsim, Adiconsum, Emergency Gruppo Volontari Macerata, Gus, Meridiana Cooperativa Sociale. I sindaci dei comuni di: Montecalvo in Foglia(Pu), Santa Vittoria in Matenano (Ap), Montecosaro e Pollenza (Mc). Per aderire alla rete scrivere a segreteria.sindaco@comune.macerata.it
Queste le modifiche al traffico in vigore domenica 18 febbraio durante lo svolgimento della manifestazione. Divieto di sosta e di circolazione dalle ore 9.30 sulle vie interessate al corteo: piazza della Libertà, corso Matteotti, via Tommaso Lauri, corso Garibaldi, piazza Annessione, piazza Garibaldi; corso Cavour; piazza della Vittoria. A queste si aggiungono, per il tempo strettamente necessario al transito del corteo, via don Minzoni, da via Zara fino a piazza della Libertà, piazza XXX Aprile, via Armaroli nel tratto compreso tra via Berardi e corso Matteotti, vicolo Costa, via Berardi, vicolo Torri, via Mozzi, per i veicoli in ingresso da piazza Garibaldi, piazza Garibaldi nel tratto compreso tra viale Leopardi e piazza Annessione.
Inoltre, direzione obbligatoria diritto verso via Trento per i veicoli provenienti da viale Leopardi; divieto di circolazione in via Morbiducci, per i veicoli provenienti da piazza Pizzarello, nel tratto compreso tra via Valentini e corso Cavour e senso unico alternato nello stesso tratto di via Morbiducci; divieto di accesso in corso Cavour per i veicoli circolanti in via Morbiducci; direzione obbligatoria a sinistra verso via Valentini per i veicoli circolanti in Via Morbiducci provenienti da piazza Pizzarello; divieto di circolazione in via XXIV Maggio nel tratto compreso tra via Corridoni e corso Cavour e senso unico alternato nello stesso tratto con uscita per tutti i veicoli verso via Corridoni; divieto di accesso in corso Cavour per i veicoli circolanti in via XXIV Maggio e quelli provenienti da galleria Luzio; direzione obbligatoria verso via dei Velini o via Ghino Valenti per i veicoli provenienti da via Trento; direzione obbligatoria a sinistra verso via Vinciguerra per i veicoli circolanti in via Ghino Valenti, provenienti da Villa Potenza e per quelli in uscita da via Vinciguerra verso via dei Velini; divieto di circolazione a salire in via dei Velini nel tratto compreso tra la rotatoria con via due Fonti e via Trento, con eccezione dei veicoli dei residenti e di quelli diretti alla Conad; direzione obbligatoria a sinistra per i veicoli circolanti in via Carradori in uscita su viale Martiri della Libertà, mentre quelli circolanti in via Calabresi in uscita su viale Martiri della Libertà avranno obbligo di direzione a destra come quelli circolanti in via Roma e in uscita da via Ettore Ricci che saranno convogliati verso via Issy Les Moulineaux e verso via Roma direzione Sforzacosta.
Anche il servizio potrebbe essere interessato da cambiamenti di percorso dalle ore 10 alle 12 per le corse che transitano su Corso Cavour e piazza Vittoria.
Una poesia dedicata a Pamela Mastropietro. Riccardo Manzini, scrivendo alcuni versi, ha voluto ricordare la ragazza uccisa e fatti a pezzi lo scorso 30 gennaio.
Versi che ricordano tutto il dolore di cui l'intera vicenda è intrisa e con i quali ci si chiede di chi sono le reali responsabilità della morte della giovane.
Di seguito il testo integrale della poesia:
"Fiori recisi"
di Riccardo Manzini
Chiusi dentro due sacchi i tuoi brandelli,
buttati per la strada da una parte,
come inutili resti da gettare,
senza rispetto, senza umanità.
T’uccideranno ancor, piccola mia,
ancora mille volte lo faranno,
scempio faranno ancora del tuo corpo,
come hanno fatto già bestie feroci,
di cui copiar dovrem la civiltà!
Ti uccideranno ancora quei giornali,
che violeranno ancora la tua vita,
dando alla gente ch’altro non aspetta
i tuoi segreti, la tua intimità.
Ti uccideranno ancora in quei dibàttiti,
che ammorbano da sempre nei salotti,
dove si sa, importa poi soltanto,
quante persone stanno lì a guardar.
Ti uccideranno ancora quei politici
che useranno te senza vergogna;
è tempo d’elezioni, che diamine!
E questa storia è solo da sfruttar!
Branco di iene di sangue assetate,
che infangano persino il tuo ricordo,
paghi non son di averti resa martire
povera agnella, schiava di passion!
Ed il tuo corpo ancor sezioneranno,
come la gente venuta da laggiù,
per osservar i lor riti tribali,
tu crocifissa, tu come Gesù.
E hai lasciato questo brutto mondo,
che in pezzi, COME TE, sta frantumando;
ora che sei placata finalmente,
la tua anima è libera lassù.
Riposa allora, povera fanciulla,
Nessuno adesso ti può fare nulla!
E' un "Punto fermo il ruolo di assoluto rilievo assunto dall'indagato Oseghale" nella morte e nello smembramento di Pamela Mastropietro, la 18enne romana trovata fatta a pezzi in due trolley abbandonati dal nigeriano - uno dei quattro indagati di cui tre fermati - ora in carcere per le accuse di omicidio, vilipendio e distruzione di cadavere. Lo scrive il gip di Macerata nell'ordinanza di convalida del fermo degli altri due connazionali Desmond Lucky e Awelima Lucky.
Le telefonate tra Oseghale e Desmond, per il gip, sono compatibili con la presenza del secondo in via Spalato il 30 gennaio fino alle 16:30, quando potrebbe essere morta Pamela. Il giudice però ritiene un "anomalia" le 90 telefonate fatte da Desmond tra le 12 e mezzanotte a "plurimi soggetti e senza significativi periodi di silenzio", un comportamento che non ci si potrebbe aspettare "da un soggetto reduce da un omicidio e intento a effettuare o adiuvare una traumatica attività di sezionamento di una ragazza". Invece Oseghale "tra le 18:49 e le 22:08 non effettua nessuna telefonata e risponde solo ad una chiamata di Awelima" e in quel lasso di tempo Pamela sarebbe morta e il suo corpo sarebbe stato fatto a pezzi.
(Fonte Ansa)
Disoccupato partecipa al corteo di Macerata e il giorno dopo si toglie la vita.
È quanto si apprende da un post pubblicato su fb, pieno di rabbia e disappunto, di una conoscente della vittima.
"Apprendo con dispiacere - si legge - dai compagni della GKN di Firenze che Mirko Carovano, si è suicidato di ritorno dalla manifestazione di Macerata (disertata dalle burocrazie Cgil). Le parole non possono esprimere pienamente la sensazione di rabbia mista a impotenza. Solo rancore che cova dentro contro chi ci sfrutta e opprime: politici, imprenditori e direzioni sindacali corotte. Era a Macerata alla manifestazione antifascista e razzista. Poi tornatao a casa ha lasciato la sua bicicletta, si è appartato e si è tolto la vita. Lui è il frutto delle politiche di liberismo che ci hanno portato a questo punto. Purtroppo non è l'unico a togliersi la vita perché senza lavoro. Non se ne può davvero più!".
Riceviamo e pubblichiamo una nota stampa da Franco Micucci, presidente associazione Ubuntu – responsabile di Reteviva Santa Croce
"Da ormai qualche mese, ci stiamo preparando al prossimo appuntamento elettorale. Ma siamo sicuri che si voti solo il 4 marzo di quest’anno? Invece votiamo tutti i giorni e forse non lo sappiamo... Nel prossimo L’AltroParlante, a Reteviva Santa Croce, andremmo alla scoperta del cosiddetto "voto col portafoglio", ovvero alle conseguenze degli acquisti quotidiani sull’economia e sulla società in generale. Grazie al prezioso contributo di Giulia Trobbiani, fresca volontaria in Nicaragua, proveremo a scoprire gli effetti della globalizzazione, l’incidenza dei nostri acquisti e le possibilità di poter avere uno “stile di vita” diverso e più rispettoso della natura e delle altre popolazioni della terra, come auspicato anche da Papa Francesco nell’enciclica “Laudato sii”.
Passeremo un paio d’ore dinamiche ed interattive: attraverso un gioco e dei video, proveremo a riscoprire il nostro essere "cittadini attivi" nella società attuale. Appuntamento lunedì 19 febbraio alle ore 16.30, nella "Sala Mezzalana" di Santa Croce, dove si trova la Biblioteca di Quartiere Santa Croce."
Ripensare l'arte, i beni culturali ed ambientali sotto una nuova luce. Ecco la sfida che il Fai Macerata ha lanciato all'intero territorio provinciale con la seconda edizione dei Martedì del Fai, iniziati lo scorso 6 febbraio ed organizzati in collaborazione con il Dipartimento di Scienze della formazione, dei beni culturali e del turismo con il sostegno fondamentale della Società Filarmonico drammatica, per riflettere insieme sul valore che il nostro cultural heritage ha oggi, in una mondo in piena metamorfosi.
Dopo aver riflettuto su “l'utilità dell'arte” insieme ai docenti del Dipartimento di Beni culturali, Massimo Montella, Pierluigi Feliciati ed Alessandra Panzini, il prossimo martedì 20 febbraio si parlerà de “l'arte che salva” insieme a Giuseppe Capriotti e Francesca Coltrinari. Il pubblico del Fai è, dunque, invitato ad entrare insieme agli ospiti dell'incontro nel “laboratorio di una mostra” alla ricerca di “immagini della predicazione fra '400 e '700”. Sarà un'occasione imperdibile per scoprire un altro volto dell'arte, un lato della sua storia ancora meno noto, ma che, soprattutto oggi, risulta sorprendentemente moderno.
L'appuntamento è per martedì 20 febbraio, alle ore 18.00, nella biblioteca della Società Filarmonico drammatica di Macerata, situata in via Gramsci, numero 30. I Martedì del Fai ritorneranno, poi, il 10 di aprile con Patrizia Dragoni e Valeria Merola per parlare di “Camilla Cederna, critica della società dal museo alla politica” ed il 24 aprile con Carmen Vitale e Giuseppe Capriotti per ricordare insieme “La Costituzione del patrimonio culturale: parole e immagini”.
Anno nuovo e immediata prima soddisfazione targata 2018 per la Junior Macerata. I baby Esordienti della società di calcio giovanile hanno trionfato nella 19° edizione del “Memorial Sandro Panunti” organizzato dall’Us Tolentino.
La manifestazione, riservata ai calciatori nati nel 2006, ha visto la partecipazione di 16 squadre raggruppate inizialmente nei classici 4 gironi all’italiana. La Junior è avanzata come seconda dietro lo United Civitanova, poi è stata impeccabile, con la curiosità di successi sempre di misura e uno addirittura…bis.
Il team allenato da Matteo Cappelletti, una delle nuove figure nell’organigramma tecnico di questa stagione, ha infatti dovuto giocare due volte a Cingoli contro il San Francesco. La prima partita dei quarti, con la Junior avanti 0-1, era stata sospesa per nebbia e il remake ha nuovamente visto i maceratesi passare 0-1 con rete di Pierluigi.
Dalla semifinale ci si è sposati allo “Sticchi” di Tolentino e altro 1-0, stavolta ai danni della Settempeda (match winner Raffaeli).
In finale la Junior ha trovato davanti a sé un’altra realtà esclusivamente dedita al vivaio, l’Academy Civitanova. I ragazzini di Cappelletti sono andati sotto nel punteggio ma sono stati capaci di reagire e soprattutto rimontare, spuntandola 2-1 grazie ad un autogol e ancora al talentuoso Pierluigi.
Una bella soddisfazione per il presidente Marcello Temperi (impegnato nell’organizzazione del prossimo, 33°, torneo Nando Cleti) e del responsabile del settore giovanile Giammario Cappelletti. Per la Junior festeggiare al “Panunti” sta diventando una felice abitudine. Il club, all’epoca come Vis Macerata, aveva già alzato il trofeo nel 2014 con mister Giorgi e nel 2011 con mister Angeletti.
"Grande delusione per aver perduto questa importantissima occasione per cui avevamo fatto il tifo".
Così Riccardo Sacchi, capogruppo di Forza Italia, Riccardo Sacchi, commenta la notizia della vittoria di Parma a Capitale della Cultura 2020"
"Ma è chiaro - prosegue - che i gravissimi fatti di sangue e la figuraccia a livello mondiale hanno prodotto effetti negativi. Per cui, a questo punto, fallito anche l’ultimo obiettivo e incassata l’ennesima sconfitta, ci aspettiamo un sussulto di dignità da parte di chi non ne azzecca più una, da parte di un’amministrazione che sembra un ‘re Mida al contrario’, che fa più danni della grandine! Dimissioni immediate, irrevocabili e parola ai maceratesi a primavera 2018!"
Dopo i noti fatti accaduti a Macerata, alcune strutture ricettive dove sono alloggiati richiedenti asilo politico o che danno assistenza ad extracomunitari, sono state oggetto di ripetute telefonate intimidatorie a sfondo razziale che sono state effettuate a più riprese nel corso dei giorni scorsi.
Le immediate e intense indagini condotte dalla Digos della Questura di Macerata diretta dal Vice Questore Aggiunto D.ssa Maria Nicoletta Pascucci, hanno consentito di individuare e denunciare gli autori delle chiamate intimidatorie residenti fuori regione. Presso le loro abitazioni la Polizia delle rispettive zone di residenza ha effettuato perquisizioni al fine di accertare eventuali elementi o indizi che possano costituire pericolo per l’ordine e la sicurezza pubblica.
Nelle prime ore della mattina di oggi, gli agenti della Questura hanno sottoposto a controllo un'abitazione di Macerata. Lo stabile era stato segnalato dagli abitanti con un esposto presentato in Questura con il quale era stato segnalato un via vai sospetto di cittadini extracomunitari.
Nel corso dell’operazione, all’interno dell’abitazione sono stati rintracciati tre cittadini nigeriani risultati regolari sul territorio nazionale. In casa è stata rinvenuta della sostanza stupefacente del tipo marijuana con ogni probabilità che la stessa fosse destinata al mercato dello spaccio.
Un gioco da tavolo per ripercorrere i principali siti archeologici dell’età classica nelle Marche: “Che gusto, la Storia!” è il progetto vincitore del “Luci Pitch Day”, la giornata conclusiva della quinta edizione del “Laboratorio umanistico per la creatività e l’innovazione” che si è tenuta oggi all’Università di Macerata.
Il corso, coordinato dalla professoressa Francesca Spigarelli come responsabile scientifica, dall’Ufficio Ilo e dal tutor Lorenzo Compagnucci, mira a stimolare e sostenere lo spirito imprenditoriale nei giovani. Hanno preso parte al progetto ragazzi di ambiti disciplinari e livelli di formazione diversi - studenti, laureati, dottorandi e dottori di ricerca – insieme agli allievi delle scuola superiori del territorio. Forte la collaborazione anche con i Contamination Lab della Politecnica delle Marche e dell’Università di Urbino.
I partecipanti sono stati coinvolti nell’elaborazione di un’idea di impresa, arricchita ed alimentata durante tutto il percorso formativo, per essere poi presentata e discussa davanti a una giuria composta da docenti dell’ateneo ed esperti esterni durante, appunto, il “Pitch Day”. A consegnare attestati e riconoscimenti, lo scrittoreCesare Catà. Il gruppo vincitore di quest’anno era formato da Cora De Martiis, Giorgia Marchionni e Maria Chiara Mattacchione di Unimc con Martina Giacinti dell’Iis Garibaldi.
Premiato per la migliore presentazione il gruppo formato da Sofia Bonfigli e Federica Ferrante di Unimc, Mattia Marcolini dell’Istituto Aleandri, Lorenzo Massera e Paolo Penza dell’Ita Garibaldi, che hanno presentato il progetto “Unimove”: un sistema di trasporti con mezzi elettrici per migliorare la mobilità fuori e dentro Macerata. Le altre idee di impresa: “Marche Landframe” di Federica Bongarzoni, Michele Catinari e Giulia Mattutini di Unimc; “Passo dopo passo” di Daniele Chiarini e Giacomo Buoncompagni; “Save the bottle” di Ottavia Pasquini di Unimc con Luigi Carlacchiani, Marta Ciampechini e Stefano Fraticelli dell’Istituto tecnico agrario; “Svago!” di Simona Lamparelli di Unimc con Valentina Cartechini dell’Iis Garibaldi e Sara Annibali dell’Iis Bramante;“Where are you from?” di Giulia Scarafoni e Caterina Staffolani di Unimc con Federico Carducci dell’Iis Bramante, Elisa Cocciarini dell’Istituto Tecnico Agrario.
“Tutti i ragazzi hanno dimostrato di avere delle ottime idee e ottime doti di comunicazione”, ha commentato al termine della premiazione Marta Bertolai di Enactus Italia, l’organizzazione non profit fondata negli Stati Uniti per valorizzare le idee degli studenti volte al miglioramento della qualità della vita e alla salvaguardia dell’ambiente. Alcuni dei progetti Luci potrebbero proseguire anche in progetti Enactus e partecipare a una competizione nazionale che potrebbe dare accesso alla World Cup che si terrà alla Silicon Valley.
"Macerata è tutta Italia": lo scorso fine settimana l'Uisp aveva lanciato questo slogan, all'indomani dei noti fatti di violenza e di razzismo che avevano sconvolto la città marchigiana. L'associazione di sport sociale e per tutti, insieme all'Anpi e alle associazioni di "Mai più fascismi", ha lanciato una serie di iniziative in tutta Italia sul tema dell'integrazione e dell'antirazzismo, con al centro il progetto "SportAntenne", promosso da Uisp e Unar-Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali in 13 città italiane.
Domenica 18 febbraio la Direzione nazionale Uisp si riunirà proprio a Macerata, nella sala Castiglioni del Municipio, in concomitanza con la manifestazione cittadina promossa dal Comune dal titolo: "Macerata è libera. Non violenta, antirazzista e antifascista". Una rappresentanza di società sportive Uisp sfilerà nelle vie del centro storico insieme al gonfalone cittadino e verrà allestito un gazebo nel quale saranno raccolte le adesioni all'appello "Mai più fascismi", in vista della manifestazione nazionale unitaria che si terrà a Roma il 24 febbraio, alla quale parteciperà anche l'Uisp.
"Abbiamo raccolto l'appello del Comune e della cittadinanza, pensiamo che Macerata non vada considerata un caso isolato, ma faccia parte di un contesto nazionale nel quale la violenza, il razzismo e il fascismo vengano respinti con decisione – dice Vincenzo Manco, presidente nazionale Uisp - ognuno deve fare la propria parte, dalle istituzioni alle organizzazioni sociali come la nostra, che vuole trasmettere il valore sociale dello sport e della pacifica convivenza tra tutte le persone".
“È stato un bellissimo viaggio che ha permesso a Macerata di essere tra le 10 finaliste di Capitale italiana della Cultura 2020 e di costruire un progetto di futuro per la città che è e sarà patrimonio di tutti noi e che comunque avvieremo fin da subito. Anche per dare vigore al territorio colpito dal terremoto che era uno degli asset su cui abbiamo costruito il nostro dossier”. Questa la dichiarazione del primo cittadino di Macerata, Romano Carancini, subito dopo la proclamazione della città di Parma quale Capitale italiana della Cultura 2020.
La cerimonia ufficiale questa mattina nella sede del Mibact a Roma alla presenza delle delegazioni delle 10 città ammesse alla short list finale. Con il primo cittadino erano presenti gli assessori alla Cultura Stefania Monteverde, alle Politiche sociali Marika Marcolini, all'Urbanistica Paola Casoni e alle Politiche giovanili Fedeica Curzi. Alla delegazione partita da Macerata hanno preso parte anche la segretaria generale Claudia Tarascio, il dirigente del Servizio Servizi alla Persona Gianluca Puliti, la direttrice dell'Istituzione Macerata Cultura Alessandra Sfrappini, la presidente del Consiglio studentesco universitario Rebecca Marconi, Sue Su, presidente dell'associazione Via Soccer e Claudio Ricci dell'Ufficio Turismo.
Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa dell’assessore Angelo Sciapichetti.
"La nostra città è (come fosse stata stuprata dalla) stata violata dalla banda di criminali nigeriani che hanno barbaramente assassinato Pamela e dal folle gesto di Luca Traini che poteva procurare una strage.
Adesso basta con le divisioni e i distinguo, le forze politiche democratiche di maggioranza e di opposizione, le forze sociali, le associazioni di categoria, il mondo del volontariato e del terzo settore debbono far sentire la loro voce univoca per difendere i valori che hanno sempre caratterizzato la nostra “Macerata granne”.
Ci sono temi come l’antifascismo, il razzismo, la sicurezza, sui quali dobbiamo fare fronte comune come all’epoca delle BR e il PD su questi temi che non possono essere considerati né di destra né di sinistra, deve aprirsi al confronto con tutta la città. Servono idee e proposte serie e realizzabili. Un tempo DC e PCI si scontravano su tutto ma insieme scrivevano prima e difendevano poi la Costituzione. Oggi quel patto è saltato. Una forza politica seria non alimenta le paure, non le enfatizza, non le usa per scopi elettorali come è avvenuto dopo i fatti di Macerata, ma le governa. Tranne qualche lodevole caso, non ci sono stati né a livello nazionale né a livello locale, messaggi di solidarietà nei confronti del Pd la cui sede è stata forata da un proiettile sparato ad altezza d’uomo da un folle con simpatie neofasciste e razziste che per miracolo non ha colpito nessuno. In altri tempi, questo non sarebbe successo! Bisogna ricostruire una comunità lacerata, intervenendo in profondità per combattere con fermezza lo spaccio di droga dando risposte concrete in termini di sicurezza ai cittadini e al malessere diffuso dei maceratesi che arrivano in troppi casi a giustificare del tutto o in parte fatti gravissimi.
Facendo leva sulle paure, si usano gli immigrati che delinquono e si spingono le persone a fare l’equazione più dura e cattiva: immigrati uguale delinquenti, senza tenere conto che invece ci sono tante persone perbene che fanno il loro dovere a cui noi affidiamo i nostri anziani o i nostri bambini o facciamo fare loro lavori che non vogliamo più fare. Basta guardare alle campagne intorno Macerata dove si sta raccogliendo in questi giorni il radicchio e vedere quanti sono gli italiani e quanti gli extracomunitari che stanno facendo la raccolta. Abbiamo dato lezioni a tutto il mondo in fatto di accoglienza ma dobbiamo lavorare molto di più e meglio sul versante dell’integrazione, mentre dobbiamo essere durissimi e inflessibili su tutto ciò che di criminale si nasconde dietro l’immigrazione.
Il Sindaco da una parte, il Vescovo dall’altra, sia pur impegnati in ruoli e funzioni completamente diverse hanno svolto e stanno svolgendo in Città un ruolo fondamentale. Lo Stato ha dimostrato di esserci con le forze dell’ordine come sempre in prima linea e l’autorità giudiziaria che sta svolgendo le indagini con tempestività ottenendo concreti e importanti risultati per assicurare alla giustizia i colpevoli. Sabato c’è stata una grande manifestazione democratica e quando le persone scendono in piazza pacificamente è sempre un fatto positivo, ma molti degli slogan usati contro il Governo, contro il Ministro Minniti, contro il Sindaco, contro il PD non li condivido. I Maceratesi per lo più non c’erano perché erano chiusi in casa o erano andati fuori città. Adesso Macerata con la manifestazione di domenica prossima deve riappropriarsi dei propri spazi, della sua piazza facendo sventolare il tricolore profanato da Traini. Abbiamo bisogno di una festa di popolo, a cui dovrebbero partecipare tutti coloro che credono nei principi democratici per ribadire la lotta contro le illegalità, contro lo sfruttamento e l’emarginazione, per ribadire la lotta alla droga e alle mafie e per difendere i valori costituzionali".
Due nuove settimane in tv per BigMat che dal 18 febbraio torna nelle case degli italiani, per la quarta volta dopo l’esordio del 2016, con oltre 1.000 spot pubblicitari. Un successo quello degli spot tv BigMat confermato dai risultati positivi registrati nel 2016 e nel 2017 in termini di Brand Awarness e diffusione del marchio BigMat.
Dal 18 febbraio al 03 marzo, l’appuntamento arriva su 4 reti televisive: Rai, Sky e Discovery (Dmax, RealTime, Focus, Discovery Channel) e per la prima volta La7. Rivedremo quindi lagiovane coppia alle prese con il desiderio di ristrutturare la propria casa e le relative incertezze rispetto a chi rivolgersi. Un episodio di vita quotidiana che porta in scena una situazione comune a molti italiani: la ristrutturazione e la riqualificazione in termini di comfort degli ambienti abitativi.
Il periodo di messa in onda cadrà in contemporanea con il grande evento sportivo dei XXIII Giochi olimpici invernali di PyeongChang e le settimane di campagna elettorale, un periodo che secondo le analisi dovrebbe essere molto vivace in termini di pubblico e ascolti.
L’obiettivo della campagna quindi è quello di intercettare il grande pubblico, in particolare chi con l’avvicinarsi della primavera sta pensando a rinnovare casa anche alla luce di tutti i Bonus per le ristrutturazioni previsti dal Governo per il 2018.
Dal punto di vista creativo, sono 3 i soggetti che andranno in onda e presenteranno al pubblico alcuni scenari comuni delle esigenze di ristrutturazione abitativa come il rifacimento del bagno e delle pareti, i due ambienti domestici che le statistiche confermano essere i più soggetti a interventi di ristrutturazione. Saranno quindi tutti gli oltre 190 Punti Vendita BigMat in Italia a entrare simbolicamente nell’appartamento della giovane coppia protagonista degli spot – così come nelle case di tutti gli italiani – per offrirsi come interlocutori professionali per la scelta dei materiali per costruire e, soprattutto, ristrutturare casa, un partner che con professionalità, vicinanza e disponibilità propone soluzioni progettuali innovative e allineate alle normative attuali.
Gli spot e tutti gli strumenti di comunicazione ad essi collegati sono disponibili per la localizzazione e diffusione sul territorio nell’ottica di una comunicazione geolocalizzata.
Tutti gli spot (oltre ai 3 in onda ci sono altri 3 soggetti) sono visibili anche sul canale YouTube e sulla pagina Facebook di BigMat
Il Procuratore della Repubblica di Macerata Giovanni Giorgio si esprime sulle indagini che riguardano l'omicidio di Pamela Mastropietro rivolgendosi principalmente agli organi di stampa tutti e chiedendo "un maggior senso di responsabilità".
"La notizia apparsa su vari quotidiani - si legge sul comunicato emesso dal Procuratore Giorgio - e diffusa anche da emittenti radiofoniche e televisive, secondo cui l’ordinanza cautelare in carcere ,emessa il 14 febbraio 2018 dal competente giudice per le indagini preliminari nei confronti di Lucky Desmond e di Awelina Lucky, sarebbe stata adottata per motivi di ordine pubblico, è destituita di ogni fondamento. In realtà , il citato provvedimento restrittivo è stato espressamente adottato – come prospettato da questo Ufficio - solo in ragione del concreto rischio che i due citati cittadini nigeriani possano darsi alla fuga e possano reiterare gravi reati, analoghi a quelli loro contestati".
Inoltre continua "La notizia apparsa su organi di stampa circa dichiarazioni rese dalla signora Micaela Pettinari, convivente con l’indagato Oseghale Innocent, difformi da quelle rese in sede investigativa ai Carabinieri di Macerata, è priva di fondamento, avendo la teste nuovamente confermato ai Carabinieri quanto già detto in precedenza, in modo molto diverso rispetto a quanto pubblicato".
"Nel doveroso rispetto - conclude Giorgio - verso tutti gli organi di informazione per la funzione di interesse pubblico da loro svolta, mi permetto di esprimere l’esigenza che le notizie riguardanti il decesso di Pamela Mastropietro vengano diffuse con senso di responsabilità".
Uno studente di filosofia, Francesco Saverio Bianchini, ci ha inviato una lettera scritta sul tema della manifetsazione antirazzista che si è svolta a Macerata lo scorso sabato, 10 febbraio.
I media hanno parlato per giorni dei tragici fatti di cronaca avvenuti a Macerata e svariati sono stati i pareri sull’accaduto.
Nell’ambiente universitario la faccenda ha suscitato grande scalpore portando alcuni studenti iscritti al centro-sociale “Sisma” di Macerata a credere fosse opportuno proporre, insieme con altri movimenti studenteschi accostati ai centri sociali di tutta Italia, una manifestazione contro ogni tipo di fascismo e razzismo. L’idea ha avuto rapidamente successo e tanti azionisti sono accorsi all’evento.
Nonostante tutto molti studenti come me sono rimasti perplessi e hanno voluto assistere da non partecipanti.
Subito gli organizzatori hanno tenuto a mettere in chiaro i principi fondanti del corteo tenutosi sabato 10 Febbraio: “Pace e libertà” e “tutti uniti contro ogni tipo di fascismo e razzismo”. Questi valori forse sono validi solo per chi ha aderito all’iniziativa!
Durante l’evento ho potuto ascoltare diversi cori inneggianti a morte e odio, per fare qualche esempio: “Uccidere un fascista non è reato” oppure, “Salvini a testa in giù” e anche diverse intonazioni pro-foibe (proprio durante il giorno in cui dovrebbero essere ricordate le vittime di una strage che ha colpito la nostra nazione).
Altro grande vanto degli organizzatori è stato che tutto si sia concluso in serenità e tranquillità, sottolineandolo varie volte a fine percorso. Fortunatamente, infatti, non si sono stati episodi di scontri con le forze dell’ordine, però non tutti ne sono usciti indenni. I negozi del centro storico hanno chiuso i battenti nel giorno di maggiori introiti e hanno dovuto provvedere a blindare le vetrine onde evitare danni. Questo non è bastato a persuadere i “pacifisti” che hanno comunque preso di mira alcune botteghe (per fare un esempio, il negozio di sigarette elettroniche “Smooke”, che ha sede lungo il corso della Repubblica, ha rinvenuto scritte a favore “della solidarietà tra popoli” accompagnate da diversi sputi).
Altro fatto che mi ha incuriosito è stata la presenza di un cartellone che invitava tutti a “ non fare di tutta l’erba un fascio” perché se un extracomunitario ha commesso un omicidio (o quantomeno ne è accusato) non per forza tutti gli stranieri sono assassini. Una frase senza dubbio sensata e intelligente, peccato che alcuni manifestanti erano a Macerata per “liberarla” dal fascismo, come se tutti noi maceratesi fossimo estremisti fascisti perché un singolo si è comportato come tale.
Per concludere, dalla tranquilla quotidianità di una città universitaria, dove il tempo scorre tra biblioteche e ore di lezione, siamo stati catapultati negli anni 70”, bloccati in casa e spaventati da chi professava pace e serenità.
Forse, prima di manifestare bisognerebbe prendere coscienza del perché si manifesta e soprattutto quale ne possa essere la vera utilità, prima di bloccare una città con la forza bisognerebbe pensare alle conseguenze che possono ricadere sugli onesti cittadini che vi abitano e, prima di pretendere un certo comportamento dagli altri, bisognerebbe essere i primi a comportarsi in tale modo, tutti i giorni, non solo avanti alle telecamere con uno striscione in mano.
Il 10 Febbraio abbiamo visto fascisti che professavano antifascismo.
Grande festa sabato 17 febbraio con il Capodanno Cinese organizzato per il quinto anno consecutivo dall'Università di Macerata e dall'Istituto Confucio con il patrocinio del Comune di Macerata per la direzione artistica di Aldo Caldarelli. Con cortei, spettacoli, stand gastronomici e culturali, danze e musiche si festeggia il passaggio dall'anno del Gallo a quello del Cane, un segno fedele e altruista, che spicca per l'intelligenza, l'onestà e l'impegno.
L’evento, che lo scorso anno ha richiamato almeno tremila partecipanti, è stato salutato come un primo e significativo momento di ripresa per Macerata. “Questi saranno giorni di grande festa per una città ferita dai recenti eventi e che riprende piena padronanza della propria presenza sul territorio” ha sottolineato il rettore Francesco Adornato durante la presentazione dell’iniziativa, ponendo su un’ideale linea di continuità la candidatura del capoluogo a capitale della cultura, “un grande risultato, qualunque sia l’esito”, il Capodanno cinese e la manifestazione di domenica promossa dall’Amministrazione comunale. “Questa manifestazione mette insieme le persone in piazza nel nome del rapporto con un altro Paese”, ha detto il sindaco Romano Carancini. Sono intervenuti anche il presidente dell’Istituto Confucio LuigiLacchè, il direttore Giorgio Trentin e il direttore artistico del Capodanno cinese Aldo Caldarelli.
Anteprima musicale con il concerto di Conrad Tao, talento prodigioso della scena pianistica internazionale, venerdì 16 febbraio alle 21 al Teatro Lauro Rossi per la stagione di “Appassionata”. Ad accompagnare il pubblico durante la settimana sarà anche il web talk “China Camp”, che apre una finestra sulla cultura e la tradizione cinese con interviste a docenti ed esperti. Le puntate, registrate nello studio mobile montato in questi giorni in piazza Mazzini, sono on line sul sito www.unimc.it e sul canale You Tube UNIMCWebTV.
L'appuntamento principe con la Festa della Primavera, l’altro nome di questa importante ricorrenza, è, quindi, per sabato alle 17.45 in piazza Annessione, da dove partirà il corteo che percorrerà il centro storico con tamburini e cimbali guidato dal tradizionale dragone danzante. I suonatori sono studenti di Unimc, che hanno completato le prove nei giorni scorsi con l’istruttore Daniele Montenovo dell’Accademia arti marziali “Giuseppe Giosuè, che li ha preparati anche per le danze del dragone di primavera e del leone. L’Accademia, che festeggia i trent’anni dalla sua fondazione, si cimenterà anche nelle suggestive rappresentazioni delle arti marziali come il Kung Fu e il Tai Chi Chuan, antiche discipline cinesi che esprimono, con il movimento, l’armonia della natura, preparando, nel contempo, alla difesa personale.
Dopo una tappa intermedia in piazza della Libertà, la sfilata si concluderà alle 18.30 in piazza Mazzini, cuore della manifestazione, che, grazie allo spettacolare videomapping di Luca Agnani si trasformerà in una scenografia ispirata alla Cina e al segno del Cane. Qui si svolgerà una speciale performance coordinata dal coreografo Roberto Lori in cui la danza contemporanea incontra la cultura musicale cinese con il coinvolgimento diretto del pubblico. Collaborano quattro scuole di danza – “Ermitage”, che presenterà una coreografia di Paolo Londi interpretata da Claudia Mazziotti e Keisi Masha, “Carillon” di Simonetta Strappa, “A passo di danza” di Cecilia Franceschetti e “Isadora” di Anna Zanconi – insieme al gruppo hip hop “Area Axè” di Ancona per la direzione artistica di Federica Eusebi e ai performer professionisti Fabio Bacaloni, Michela Paoloni, Martina Ferraioli.
Presentati come sempre da Huang Ping, insegnante di lingua cinese, si alterneranno, quindi, danze tradizionali, canti e poesie classiche a cura dell’Accademia di lingua cinese delle Marche nonché brani di musica moderna proposti dagli studenti di cinese del Liceo classico linguistico Giacomo Leopardi di Macerata. Immancabile la tradizionale danza del dragone, simbolo di saggezza, potere e fortuna, a cura dall’Accademia arti marziali “Giuseppe Giosuè. In piazza Mazzini saranno allestiti anche stand gastronomici, che proporranno i classici ravioli di carne e gli involtini primavera, oltre a quelli per la dimostrazione di arte calligrafica, ritaglio carta e nodi cinesi. Sono stati coinvolti oltre 20 locali del centro storico che si vestiranno a festa con lanterne rosse beneaugurali e, in molti casi, proporranno menù a tema.
Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa a firma di Deborah Pantana, candidata alla Camera dei Deputati FI collegio Marche 1
Ancora una volta il sindaco Carancini rilascia delle dichiarazioni deliranti:” Macerata è libera..”, ci spieghi da cosa è libera? Quando nulla è cambiato dopo i fatti atroci che hanno sconvolto la nostra città. Questa situazione è ormai fuori controllo, palesata più volte anche dalla discordanza dei dati numerici forniti dal Comune e dalla Prefettura sulla presenza dei migranti. In ogni giornale o trasmissione televisiva Macerata viene descritta come la città dello spaccio facile, droga a quintali, prostituzione e traffici illeciti. Sono state presentate interrogazioni al Ministro Minniti per fornire chiarezza riguardo la presenza della Mafia Nigeriana, e del motivo della mancata rimozione della Prefetta di Macerata, quale rappresentante di un Governo Assente!! E’ vero il Questore di Macerata è andato via per colpe non sue, infatti chi ha gestito con superficialità questa situazione sconvolgente è stata la Prefetta e il Sindaco.
Quindi, Macerata sarà libera quando il Sindaco Carancini invece di pensare a della manifestazioni inutili e provocatorie deciderà di fare l’unica cosa dignitosa: quella di dimettersi per la sua inadeguatezza a saper gestire e garantire ai cittadini legalità e sicurezza. Grave è anche l’adesione della nostra Università a questa manifestazione; l’Università dovrebbe essere libera da ogni appartenenza politica, invece in questo caso emerge un Ateneo che ha una chiara connotazione politica, non si può tollerare tutto questo: il Rettore manifesterà insieme alla Monteverde che sabato ha sfilato con Adriano Sofri, che tipo di insegnamento possiamo dare alle future generazioni?
Il problema immigrazione è un fatto serio e, guarda caso, quando governa la sinistra la sicurezza e l’immigrazione incontrollata e senza regole diventano due emergenze, come dimostrato dalla situazione degli sbarchi in Italia negli ultimi due anni di Governo di sinistra. No c’entra nulla il fascismo che ormai è morto e sepolto più di settant’anni fa o il razzismo: noi vogliamo sapere la verità sulla morte di Pamela.
Questa non è l’Italia che vogliamo, è fondamentale riprendere il controllo del territorio, in modo tale da garantire sicurezza e legalità, restituendo a tutti i cittadini “la città della Pace”.
Ci sono partite che, come si dice nello sport, si “preparano da sole”. Sicuramente è il caso di Medea Macerata-Sa. Ma. Portomaggiore di sabato. Scontro al vertice dopo che la partita di Morciano aveva messo in mostra le due facce della squadra allenata da coach Adrian Pablo Pasquali, anche per un approccio un po’ discontinuo alla partita. Rischio che non si ripeterà alla Marpel Arena. “Sono quelle sfide che tutti sentono e dove tutti vogliono dare un contributo per portare a casa il risultato – ha dichiarato il libero della Medea Simone Gabbanelli – Questo coinvolgimento farà sì che sarà una bella partita”.
Dall’altra parte della rete la formazione allenata da coach Guillermo Taborda, quadrata in tutti i fondamentali “Più che sulle individualità fanno forza sul gioco di squadra – l’analisi di Gabbanelli – Questo fu quello che fece la differenza all’andata. Sono tutti giocatori validi, e ben gestiti da Taborda. Dobbiamo stare attenti”. Ovviamente il ricordo va anche alla partita di andata, quel 3-2 a favore della Sa. Ma. al termine di una battaglia interminabile. “Siamo un po’ cambiati, sia noi che loro, nel senso che entrambi siamo più rodati rispetto a quella partita – ricorda il libero – Già ci siamo affrontati, sappiamo da dove partire per poi andare in crescendo”.
Nelle file di Portomaggiore un volto nuovo: l’opposto Gianluca Pellegrino, classe 1992 da Sabaudia. “Ci ho giocato contro in passato – ha spiegato Gabbanelli – Sarà una pedina in più per loro e sappiamo che è un giocatore che sa il fatto suo e che per loro sarà un valore aggiunto rispetto alla gara di andata”. Partita equilibrata fu allora, con un percorso in parallelo in perenne equilibrio e sabato si presenteranno due squadre più mature di allora, premessa per un incontro di alto livello. “Sarà una gara combattuta e a viso aperto, tanto le carte che ogni squadra può mettere sul tavolo le conosciamo – il pronostico del libero – Oltretutto sia da una parte che dall’altra c’è un volto nuovo, loro hanno Pellegrino e noi abbiamo Di Meo, che all’andata non era ancora arrivato. Anche noi abbiamo un valore aggiunto quindi. Arriviamo a pari punti e con diversi parallelismi, questo fa sì che sarà una bella partita alla Marpel Arena”.
Appuntamento sabato 17 febbraio alla Marpel Arena, alle ore 21. La gara sarà trasmessa in diretta audio da Radio Studio 7, ascoltabile sul sito www.radiostudio7.net e sul canale 611 del digitale terrestre delle Marche.