Svolto oggi nella Prefettura di Macerata il tavolo di discussione in occasione della riunione del comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica. Presente all'incontro, il sottosegretario al Ministero degli Interni, l'onorevole Emanuele Prisco, di Fratelli d'Italia.
Molteplici i punti all'ordine del giorno trattati nelle varie ore di riunione, alla quale hanno partecipato anche il governatore della regione Marche, Francesco Acquaroli e una serie di sindaci della provincia, fra cui quello di Macerata, Sandro Parcaroli, e quello di Porto Recanati, Andrea Michelini.
Presenti anche i comandanti provinciali del corpo dei carabinieri e della guardia di finanza, insieme al comandante regionale dei vigili del fuoco e al questore e al prefetto di Macerata. Al termine della riunione, Emanuele Prisco ha dichiarato che "la provincia di Macerata è un'oasi felice che vive un'inversione di tendenza della criminalità. Una provincia che è ultima nelle Marche per incidenza criminale grazie alla sinergia fra le istituzioni".
Un focus particolare è stato dedicato all'Hotel House, il celeberrimo palazzone multietnico di Porto Recanati, che da anni è al centro della cronaca locale. Sulla questione, l'onorevole Prisco afferma: "Si tratta dell'unico anello debole della catena della sicurezza provinciale, ma per il Governo non esistono zone franche e l'impegno continuo per la risoluzione del caso ne è la conferma. Sarà fondamentale - conclude - l'attenzione verso i minori presenti nella zona per garantire loro una vita nella legalità".
Torna il Mese della Prevenzione Psicopedagogica organizzato dall'Associazione Praxis con il patrocinio del Comune di Macerata, giunto alla 17° edizione. L’iniziativa aprirà i battenti giovedì 9 novembre alle ore 21 all'Ostello Asilo Ricci a Macerata, con lo spettacolo del famoso Doppiatore Marchigiano. È infatti l’ironia il tema cardine dell’iniziativa, che vuole offrire alla cittadinanza un’occasione di approfondimento e di maggior conoscenza di sé.
"Un’iniziativa lodevole incentrata sulla prevenzione e sulla promozione del benessere psicologico - interviene il vice sindaco e assessore alle Politiche sociali Francesca D’Alessandro -. Esperti e professionisti offriranno strumenti per lavorare su se stessi e approfondimenti volti ad una maggiore conoscenza della propria personalità. Il benessere psicologico, oltre che quello fisico, è un fronte su cui lavorare nell’ottica del raggiungimento di una qualità di vita soddisfacente. Un ultimo dato: si pensi che più di un adolescente su sette tra i 10 e i 19 anni convive con un disagio mentale e in questo senso, quindi, prevenire è il percorso migliore".
L'ironia, intesa come capacità di dare il giusto peso agli eventi della vita, ci aiuta a prendere con maggior leggerezza la nostra esistenza e di conseguenza a ritrovare il buonumore anche nelle difficoltà.
Il Doppiatore Marchigiano sarà impegnato a trasmettere l'importanza dell'ironia nel vivere quotidiano, mentre gli esperti dell’Associazione Praxis approfondiranno negli incontri successivi (per tre giovedì a partire dal 23 novembre, alle 21, sempre all’Ostello Asilo Ricci) le implicazioni e le applicazioni dell’ironia dal punto di vista psicologico ed educativo.
"Le attività di sensibilizzazione e formazione sui temi sensibili della psicopedagogia sono la prima forma di prevenzione del disagio psichico e sociale. La Praxis sin dalla sua fondazione, nel 2002, ha sempre dato molta importanza a questo tipo di attività. Queste iniziative poi hanno anche il vantaggio di offrire la possibilità di far incontrare i nostri concittadini e di creare senso di comunità", spiega il dottor Paolo Scapellato, presidente della Praxis.
Per tutta la durata dell’evento, dal 9 novembre al 7 dicembre, gli esperti della Praxis, psicologi, pedagogisti e logopedisti, saranno disponibili per un incontro gratuito di consulenza.
Al rispetto dei diritti umani si è appellato il rettore dell’Università di Macerata John McCourt all'apertura delle celebrazioni per la rinnovata sede del dipartimento di Scienze politiche, della comunicazione e delle relazioni internazionali, chiedendo un minuto di silenzio per le vittime dei conflitti internazionali in corso, a partire da quelli in Medio Oriente e in Ucraina.
"Non posso non esprimere - ha detto - la mia personale apprensione e quella di tutto il nostro Ateneo per quanto sta succedendo in Medio Oriente, in Ucraina e negli altri teatri di guerra accesi nel mondo. È fondamentale ribadire con forza l'obbligo di fermare la barbarie e di cercare vie che portino alla pace e alla civile convivenza".
"La Costituzione italiana è nata all'indomani di una lunghissima, sanguinosa, tragica guerra che ha trascinato nel conflitto il mondo intero. Nella lungimiranza dei Padri fondatori, in essa è ripudiata la guerra sia come strumento di aggressione alla libertà e alla integrità di altri popoli che come mezzo con cui definire il proprio status negli equilibri europei e mondiali. Anche in questa sede, sottolineiamo il rifiuto di ogni forma di violenza e la necessità assoluta del rispetto dei principi democratici, dei diritti, della libertà e della dignità di ogni persona. Come ci ha ricordato il Presidente Mattarella in questi giorni, il primo dei diritti fondamentali di ogni essere umano è quello alla vita", ha sottolineato McCourt.
"Condanniamo senza appello le atrocità commesse da Hamas, ricordando che ancora oltre 240 ostaggi, fra cui almeno 33 bambini, attendono di tornare a casa. Lo Stato di Israele ha diritto di difendersi contro un attacco terroristico tanto feroce e abominevole e di scongiurare che simili atrocità avvengano ancora, ma è come questo diritto viene esercitato che pesa. Oggi a Gaza - ha proseguito il rettore - vediamo una popolazione di oltre due milioni di persone lasciata senza acqua potabile, senza cibo sufficiente, senza luce, senza carburante, senza medicinali, esposta a continui bombardamenti che non risparmiano ospedali, scuole, luoghi di culto, abitazioni private, campi profughi. Chiediamo che la risposta di Israele sia proporzionata e rispettosa del diritto internazionale umanitario sapendo che le tante, troppe morti a Gaza di civili innocenti, anziani, bambini non faranno altro che rafforzare l’odio di cui si serve Hamas".
"Che si lavori per un immediato cessate il fuoco, per il rilascio degli ostaggi, per il rispetto del diritto internazionale umanitario, per l'evacuazione dei civili sfollati, per una adeguata assistenza ai feriti e ai rifugiati. Con altrettanta fermezza avversiamo e ripudiamo qualsiasi rigurgito di antisemitismo, la messa in pericolo delle comunità ebraiche in Italia e in Europa, le manifestazioni di intolleranza. Avversiamo pure l’islamofobia e tutte le forme di odio e discriminazione sulla base della religione, della razza, dell'etnia o dell'origine nazionale. È difficile, oggi, guardare verso il futuro, ma bisognerà operare per sostenere i moderati e fermare gli estremisti affinché questi due popoli possano avere ciascuno il proprio stato in una convivenza pacifica e nella sicurezza comune", ha concluso il rettore dell'università di Macerata, John McCourt.
Il consiglio di amministrazione dell'Associazione Arena Sferisterio, riunitosi oggi, ha nominato Paolo Gavazzeni direttore artistico del 60° Macerata Opera Festival. La notizia, già nell'aria da diversi giorni, diventa quindi ufficiale.
Bergamasco, diplomato in pianoforte principale al Conservatorio della sua città, Paolo Gavazzeni è laureato in Giurisprudenza all’Università Statale di Milano con una tesi sul rapporto di lavoro tra Enti Lirici e masse artistiche.
Dopo un’esperienza professionale di quattro anni come direttore artistico del canale televisivo Tele+ 3 Classica, nell’anno 2000 entra all’Accademia del Teatro alla Scala dove svolge per due anni il ruolo di coordinatore artistico.
Nel 2002 viene chiamato a far parte della Direzione artistica del Teatro alla Scala dove rimarrà fino alla fine del 2011 con la qualifica di responsabile dei servizi musicali e dell’attività quotidiana del Teatro. Dal 2012 al 2016 ha ricoperto l’incarico di direttore artistico della Fondazione Arena di Verona e dal novembre dello stesso anno è stato nominato direttore artistico del canale televisivo Classica HD, in onda sulla piattaforma televisiva di Sky.
Dal sodalizio artistico con Piero Maranghi hanno preso forma numerose regie di spettacoli d’opera a partire da Aida di Verdi al Teatro Coccia di Novara (2016), Manon Lescaut di Puccini al Teatro Massimo Bellini di Catania (2017), sino alle più recenti per La Cenerentola di Rossini, La traviata di Verdi e Adriana Lecouvreur di Cilea al Teatro Bellini di Catania (2019, 2021 e 2022), La bohème al Teatro Regio di Torino (2020), Il tabarro al Teatro Filarmonico di Verona (2021), Don Giovanni al Teatro Comunale di Sassari (2022).
Giornata ricca di emozioni per la comunità maceratese, universitaria e non. Nella mattinata odierna, con la presenza delle più alte cariche militari, del sindaco di Macerata, Sandro Parcaroli, della vicesindaca, Francesca D’Alessandro e del rettore di Unimc, John McCourt, è stata riaperta la Loggia del Grano in via Don Minzoni a Macerata.
Inaugurazione che arriva dopo aver terminato i lavori per la messa in sicurezza post eventi sismici e di rifacimento della struttura interna, rinnovando le aule, gli spazi comuni, i laboratori e gli impianti antincendio, senza tralasciare il rinnovo circa le attrezzature multimediali messe a disposizione per gli studenti, al fine di “arricchire il percorso formativo e renderlo unico”, come ha affermato il rettore.
Al taglio del nastro ha presenziato Silvana Sciarra, presidente della Corte costituzionale italiana. Prima donna eletta dal parlamento come giudice presso la Corte costituzionale, dopo aver ricoperto il ruolo di professore ordinario di diritto del lavoro e dritto sociale europeo all'università di Firenze e all’istituto universitario Europeo.
Evento sviluppatosi in tre parti, partendo dal taglio del nastro fino alla lectio magistralis di Sciarra, passando per i saluti istituzionali nella nuova sala conferenze all’interno del palazzo. Qui sono intervenuti il sindaco, che ha sottolineato l’importanza di questi lavori per la vita sociale della città e il rettore, che si è detto orgoglioso di essere in carica durante una ricorrenza così di rilievo.
La presidente della Corte costituzionale ha condotto, con autorevolezza ed estrema sensibilità, una lezione nel luogo simbolo del palazzo, il loggiato, davanti a moltissimi studenti. Silvana Sciarra ha affrontato i temi più caldi degli ultimi anni, facendo riferimento alla gravità della situazione climatica e portando, per sostenere la sua tesi, numerosi esempi di processi aperti contro lo Stato italiano, circa la sua “completa incompetenza e il disinteresse nel gestire la crisi ambientale”.
Ha poi fatto menzione approfondita circa la situazione del Medio-Oriente ricollegandosi al precedente intervento del rettore, il quale ha affermato: “Come università condanniamo fermamente tutti gli atti di violenza compresi quelli a sfondo politico e religioso -e ha continuato- Unimc sarà sempre un luogo sicuro per i nostri studenti”.
Ancora McCourt: “Gli studi politici oggi più che mai sono di vitale importanza per guardare con occhio critico alla complessità degli scenari bellici e geopolitici internazionali”.
Ad intervenire, anche il professore di storia contemporanea, Angelo Ventrone, il quale afferma: “Non dobbiamo chiederci che mondo lasceremo ai nostri figli, piuttosto a che figli lasceremo questo mondo” -e spiega- “con questo voglio intendere che la chiave della libertà risiede nell’istruzione che decidiamo di dargli per renderli non schiavi di questo mondo”.
Dopo la presentazione dei lavori di riqualificazione del sottopasso di Porta Montana, sono state ultimate anche le opere di illuminazione architetturale su Porta San Giuliano, un'altra installazione realizzata nell'ambito del Programma Unitario di Rigenerazione Urbana a valere sui fondi per investimenti complementari al PNRR.
Molto suggestiva l'immagine notturna della porta di accesso al centro storico che conduce alla Basilica del Duomo; sia provenendo da Borgo San Giuliano che da viale Pantaleoni, la porta appare in tutta la sua armonica bellezza, ma anche da via Gioberti l'immagine della fortificazione attrae l'attenzione con il dipinto della Traslazione della Santa Casa di Loreto.
“Con questa ulteriore opera il Programma Unitario, fatto di tanti interventi tra loro coordinati, diventa sempre più concreto – ha commentato l’assessore ai Lavori Pubblici Andrea Marchiori -. Per dare continuità alla rigenerazione delle parti storiche della città, procederemo con il restauro della cinta delle mura urbiche, dallo Sferisterio a Rampa Zara, e al rifacimento del marciapiede del viale”.
La Maceratese femminile si impone sull’Aurora Treia e strappa il pass per la finalissima di Coppa Marche Eccellenza. La partita inizia a ritmi molto bassi condizionata anche dal forte vento che ha fatto slittare di mezz’ora il fischio di inizio. Il primo tiro arriva al 23’, la Maceratese ci prova ma la palla sfila lenta alla sinistra del palo. L’Aurora che si presenta con una formazione fortemente rimaneggiata perde anche Alisia Senigagliesi per infortunio. L’attaccante treiese ha la peggio durante uno scontro di gioco con l’estremo difensore della Maceratese. Al 33’ Marangoni trova spazio per calciare ma non riesce a dare sufficiente potenza alla conclusione.
La Maceratese prova ad attaccare ma trova di fronte a se una Aurora che difende con ordine e chiude bene gli spazi. Il vantaggio delle locali arriva al 39’: Salvucci scaglia una conclusione che si stampa sulla traversa ma Stollavagli si fa trovare pronta sulla ribattuta e ribadisce in rete.
Al 42’ la Maceratese può raddoppiare sugli sviluppi di un corner ma il colpo di testa di Salvucci viene bloccato sulla linea da una reattiva Acqualagna. Il secondo tempo si apre con una Maceratese a trazione offensiva che prova a chiudere l’incontro sin dalle prime battute. Al 50’ è sempre Salvucci a farsi pericolosa ma il tiro del capitano finisce per la seconda volta sulla traversa.
Le atlete Maceratesi continuano ad attaccare e concretizzano il raddoppio al 76’: Ruffini riceve un cross pennellato dalla bandierina ed insacca di testa. L’Aurora prova a ridurre lo svantaggio da calcio piazzato ma la punizione di Mari finisce di poco a lato. La rete del definitivo 3-0 arriva all’89’ con Picchio che si mette in proprio ed infila la palla all’angolino. La Maceratese riprende la sua corsa dopo il pesante stop di una settimana fa e mette nel mirino l’Ascoli che nell’altro match di giornata ha ottenuto un importante successo sul campo dell’Ancona Respect.
L’Aurora chiude il girone al quarto posto con soli tre punti e focalizza l’attenzione sul debutto in campionato. Prosegue il percorso di crescita della nuova selezione treiese che già può tracciare un primo piccolo bilancio.
La Maceratese comunica inoltre che Alice Ruffini, classe 2005, è stata convocata al raduno della Nazionale Under 20, che si terrà mercoledì 8 novembre, a Roma, presso l’impianto sportivo della ASD Savio calcio sito in via Norma. Insieme alla calciatrice della C.F. Maceratese, anche l'ex biancorossa Elena Cavagna, classe 2006 ora in prestito alla Jesina.
Una grande CBF Balducci HR espugna il campo della Omag-Mt San Giovanni in Marignano e conquista altri tre punti che valgono la quinta vittoria consecutiva e il secondo posto in classifica. Vittoria fondamentale perché ottenuta in uno scontro diretto contro un avversario temibile e lanciato degli ultimi risultati: a spingere le arancionere la MVP Arianna Vittorini (12 punti), entrata a gara in corso, e i 17 punti di Alessia Fiesoli, top scorer delle maceratesi che hanno comunque messo in campo un’ottima prestazione a livello di squadra.
Coach Saja parte con Bonelli-Korhonen, Mazzon-Civitico (Busolini ancora ai box per la distorsione alla caviglia rimediata mercoledì scorso, Fiesoli-Bolzonetti, Bresciani libero. Per coach Bertini Turco-Ortolani, Consoli-Parini, Nardo-Pecorari, Caforio libero.
Nel primo set la CBF Balducci HR sembra prendere in mano il gioco mettendo pressione alla ricezione romagnola ma riuscendo a concretizzare poco in contrattacco: San Giovanni ne approfitta restando attaccata al set, per poi trovare sempre migliore efficacia in attacco (Nardo e Ortolani sugli scudi), le ragazze di Saja subiscono il colpo e vanno sotto 1-0.
Secondo set fotocopia al contrario del primo: l’Omag-Mt scappa sulle ali dell’entusiasmo poi un calo della formazione di Bertini e una CBF Balducci HR che ritrova gioco e convizione firmano la rimonta arancionera guidata da Fiesoli, Korhonen e dalla neo entrata Vittorini. Proprio la schiacciatrice toscana è protagonista nella vittoria del terzo set per le arancionere, che sfruttano al meglio i 13 errori punti delle romagnole, stesso copione nel quarto set dove le maceratesi tengono sempre alto il livello del gioco e conquistano meritatamente l’intera posta in palio
LA CRONACA
Primo break arancionero con l’ace di Korhonen (2-4), allargato dal contrattacco di Civitico che firma il +3 (5-8). L’opposta finlandese sfrutta il servizio di Bolzonetti (7-10), la CBF Balducci non riesce a concretizzare la pressione in battuta con l’efficacia in contrattacco e Pecorari ne approfitta con l’ace del 12-13. Nardo aggancia con il pallonetto del 15-15 e mette in difficoltà la ricezione arancionera, Parini contrattacca il +2 per le romagnole (18-16). L’Omag-Mt continua a spingere con muro e difesa sugli scudi (21-17 muro Consoli e palla out di Korhonen): Bonelli reagisce fermando muro a uno Pecorari (22-20) ma non basta perché San Giovanni chiude 25-21.
Nel secondo set due disattenzioni arancionere portano San Giovanni subito sul 3-0, Korhonen ci prova col diagonale del 4-3 ma le romagnole tornano subito a +3 (7-4) con Nardo scatenata. Saja inserisce Vittorini per Bolzonetti, Ortolani continua a martellare da zona due (11-7) e Parini mette anche l’ace del 12-7. L’opposta Omag-Mt firma anche il 15-9, la CBF Balducci ritrova un contrattacco con Vittorini sul 15-11 e Bonelli ferma Nardo (15-12), Civitico concretizza la reazione arancionere col primo tempo del 16-14. Ortolani commette fallo di seconda linea portando Macerata a -1 (16-15) e la rimonta si completa col muro di Fiesoli e il tocco a filo rete di Mazzon (19-20). Nardo sbaglia (19-21), l’arbitro fischia fallo a Korhonen in palleggio (21-21) ma si rifà con l’ace del 21-23: la CBF Balducci tiene e chiude con Vittorini (23-25).
Terzo set subito da battaglia punto a punti (6-4 Nardo e 7-7 Mazzon), poi sale in cattedra Vittorini con tre colpi consecutivi (7-9). Civitico inventa la difesa che vale il 10-13, Mazzon firma l’ace del 13-17 dopo una fase con molti errori al servizio da entrambi i lati. Alcuni contrattacchi non sfruttati dalle arancionere tengono sempre San Giovanni a -3 (15-18) che però sbaglia due volte con Pecorari (16-21 e 17-23) lanciando le maceratesi che vincono 19-25 sull’errore al servizio di Consoli.
Fiesoli prova a lanciare la CBF Balducci HR anche nel quarto set (3-5), Vittorini a filo rete mette giù il 5-8 poi Ortolani non passa (5-9). Korhonen trova la parallela del 6-11 e Fiesoli contrattacca l’8-14 e ancora l’11-18. Vittorini ferma Ortolani a muro (12-20), Mazzon si ripete sulla neo entrata Salvatori (15-23), Macerata chiude senza problemi 17-25.
IL TABELLINO
OMAG-MT SAN GIOVANNI IN M.NO - CBF BALDUCCI HR MACERATA 1-3 (25-21 23-25 19-25 17-25)
OMAG-MT SAN GIOVANNI IN M.NO: Pecorari 5, Consoli 16, Giacomello 1, Nardo 18, Parini 4, Ghibaudo, Caforio (L), Ortolani 13, Turco 1, Salvatori 1, Meliffi. Non entrate: Cangini, Saguatti (L). All. Bertini.
CBF BALDUCCI HR MACERATA: Bolzonetti 1, Civitico 8, Korhonen 15, Fiesoli 17, Mazzon 9, Bonelli 2, Bresciani (L), Vittorini 12. Non entrate: Morandini, Masciullo, Stroppa, Busolini. All. Saja.
ARBITRI: Giulietti, Cavicchi.
NOTE - Durata set: 24', 28', 25', 25'; Tot: 102'. MVP: Vittorini.
I biancorossi ripartono subito, dopo il tie-break fatale a San Giustino e lo fanno con una prestazione convincente che lascia poco spazio a Palmi. Macerata controlla per tutta la gara, gestisce i tentativi di rimonta degli avversari e strappa applausi al pubblico di casa con alcuni punti importanti e spettacolari. Il modo migliore per prepararsi alla prossima trasferta di Lagonegro.
LA CRONACA – Per la Volley Banca Macerata Casaro, Zornetta e Lazzaretto, i centrali Fall e Sanfilippo, il Capitano Marsili in regia, Gabbanelli è il libero. Palmi con Stabrawa, Russo e Corrado, Gitto e Rau al centro, Cottarelli palleggiatore e Giuliani libero. Subito buoni ritmi per le due squadre, entrambe a caccia della vittoria, giocano punto a punto poi Macerata prova la prima fuga: l’ace di Lazzaretto manda i biancorossi sul 7-4. Gioca bene la formazione di casa e il Banca Macerata Forum applaude un nuovo ace, stavolta con Zornetta che col braccio sinistro e una traiettoria insidiosa inganna la difesa ospite, 15-9. Palmi accorcia nel finale 21-18 dopo qualche errore di troppo dei parte dei biancorossi, coach Castellano chiama il time-out e Macerata torna in controllo: il salvataggio in tuffo di Marsili e il diagonale vincente di Casaro valgono il 24-19, poi chiude Zornetta 25-20.
Di nuovo avanti i biancorossi nel secondo set e altro bello scambio tra le due squadre: Macerata si salva due volte ed è ancora efficace il contrattacco di Casaro, 8-6. Allungano i padroni di casa, Palmi troppo impreciso in attacco, soffre il muro biancorosso e sul 16-11 coach D’Amico chiama il time-out per scuotere i suoi. Non basta, Macerata è in controllo e chiude 25-17.
La gara riparte come si era conclusa, i biancorossi giocano sul velluto e allungano con il tocco sotto rete di Marsili e poi l’ace di Casaro, 6-2 e time-out per Palmi, tornato in campo senza Stabrawa. Fase centrale del set più combattuta: gli ospiti accorciano ma Macerata riesce a scappare di nuovo, poi ancora break per Palmi che arriva al 15-14; rispondono i biancorossi che tornano sul +4. Zornetta a servizio fulmina ancora la difesa avversaria, 21-16, finale in controllo e il 25-19 decreta la vittoria per la Volley Banca Macerata.
I COMMENTI – Lazzaretto commenta la vittoria, “Ci voleva un 3-0, è una bella risposta dopo la gara di San Giustino, dove non siamo riusciti a rendere come sappiamo. Oggi abbiamo sempre spinto e mantenuto un bel vantaggio, bravi noi”. Un’altra bella prestazione al Banca Macerata Forum, “È sempre importante giocare davanti a tanti tifosi, sono l’ottavo uomo in campo per noi e creano una grande atmosfera”.
Nella prima vera domenica autunnale dell'anno, la Maceratese fa suo il derby contro il Tolentino per uno a zero. Nella sfida di cartello della nona giornata di Eccellenza Marche a decidere la sentitissima sfida è una punizione magistrale di Minnozzi.
Tre punti che sono un'iniezione di fiducia per la squadra biancorossa che può, ora, vedere con un briciolo di preoccupazione in meno il futuro della stagione. La classifica dei cremisi, invece, diventa sempre più difficile. Tra le mura amiche arriva la terza sconfitta in cinque incontri casalinghi, con nessun successo.
LA CRONACA - Colpo d'occhio delle grandi occasioni quello del "Della Vittoria", con la Maceratese che schiera tutto il suo arsenale di "ex" dal primo minuto: partono dall'inizio Gagliardini, Strano, Tortelli, Minnozzi e Pagliari. Modulo iper offensivo per gli ospiti che propongono come titolari in contemporanea anche D'Ercole e Di Ruocco. Per i padroni di casa, invece, da segnalare il rientro di Petrucci nel tridente con Santirocco e Borrelli. In difesa confermato il 2004 Cisternino come esterno.
PRIMO TEMPO - In avvio meglio il Tolentino, che si rende pericoloso con un'imbucata di Borrelli per Santirocco, ben stoppato da Sensi. Dopo 7 minuti di costante pressione cremisi, Nasic sbaglia un passaggio sanguinoso e blocca Perri in ripartenza: ammonizione inevitabile. All'11' iniziativa della Maceratese con Di Ruocco, che calcia sul primo palo trovando un attento Orsini.
Sul taccuino dell'arbitro dopo neanche 20 minuti finiscono anche Pagliari e Bracciatelli: partita dall'alto contenuto agonistico. Borrelli con una punizione affettata dalla trequarti mette i brividi a Gagliardini al 19'. Meglio due minuti più tardi sa fare Minnozzi che pennella sotto al sette un calcio piazzato dal limite dell'area: vantaggio Maceratese.
Al 24' ancora biancorossi pericolosi con Perri, Orsini si salva, anche se non con perfetto stile. Al 32' grande parata di Gagliardini su Petrucci, assistito da Borrelli. I padroni di casa si riversano in avanti alla ricerca del pareggio, ma con poco ordine. All'intervallo la Maceratese conduce 1-0.
SECONDO TEMPO - Al rientro dagli spogliatoi subito giallo per Di Lallo (46') e Petrucci (50'), che atterrano entrambi, nel volgere di pochi minuti, D'Ercole lanciato in contropiede. Al 61' lo stesso D'Ercole si libera in serpentina di avversari in serie prima di penetrare in area e concludere a rete: risponde presente Orsini.
Al 66' Perri cade in area e l'arbitro concede calcio di rigore per la Maceratese. Dal dischetto si presenta D'Ercole che coglie in pieno la traversa. Reazione cremisi con Nasic che incoccia il palo esterno (70'). Molto affannosa la costruzione di gioco del Tolentino, mentre gli ospiti si affidano alle ripartenze.
All'84' uscita strepitosa di Gagliardini sul tentativo di Bracciatelli, bravo a incunearsi tra le maglie della difesa biancorossa. Nel concitato finale di partita piove sul bagnato per i cremisi con Petrucci che si fa espellere. E dopo 5 minuti di recupero la Maceratese può festeggiare.
Il forte vento continua ad abbattersi sulla provincia e vengono registrati i primi danni entro i confini di Macerata. Una grande pianta si è infatti abbattuta su un’auto parcheggiata in via Borghi, poco distante dal supermercato adiacente al piazzale dove era posteggiata.
L’albero si sarebbe spezzato in seguito alle forti raffiche, fino ai 90 km/h. La segnalazione è arrivata intorno alle 15 e ancora non sono intervenuti sul posto i vigili del fuoco, oggi chiamati a rispondere all’emergenza in molti comuni dell’entroterra.
Riparte con una festa riuscitissima l’attività della Società Filarmonico-Drammatica di Macerata. La serata, organizzata dal direttivo della Sfd in collaborazione con il Centrale, ha infatti raccolto nel teatro di via Gramsci oltre cento partecipanti, adulti e giovanissimi provenienti da tutta la provincia, insieme a un parterre di autorità delle grandi occasioni.
"Un colpo d’occhio che è anche un emozionante colpo al cuore per l’effetto che suscita una adesione tanto ampia alla nostra Festa d’Autunno", afferma Enrico Ruffini presidente della Filarmonica, che ha colto l’occasione per annunciare le iniziative di novembre nel segno della cultura: dopo Cesare Catà e lo spettacolo dal titolo "Il mare colore del vino", con musiche e produzione esecutiva di The Unconventional Affair (Andrea Yanez Gasparrini e Adriano Brando Alessandrini) andato in scena ieri sera; martedì 7 novembre protagonista la Scuola Scodanibbio in concerto con l’esecuzione delle Quattro stagioni di Vivaldi; per chiudere venerdì 17 novembre con la conferenza del giornalista e scrittore Marcello Veneziani.
Nel salutare, dunque, l’avvio di questa nuova stagione Ruffini ha anche ringraziato le numerose autorità presenti, a partire dal vicesindaco Francesca d’Alessandro la quale ha rivolto ai presenti il suo indirizzo di saluto e sottolineato l’azione dell'amministrazione comunale per la valorizzazione del territorio e la sua promozione, riconoscendo alla Filarmonica un ruolo di riferimento per la vita culturale della città.
Oltre al vicesindaco, hanno preso parte alla serata Nicoletta Pascucci, vicequestore e dirigente Digos, l’assessore al bilancio Oriana Piccioni, il comandante provinciale dei Carabinieri Nicola Candido, e il nuovo comandante della Compagnia dei Carabinieri di Civitanova Marche, Angelo Chiantese, il Rettore Unimc John McCourt, il consigliere regionale Anna Menghi, il direttore ConfCommercio Marche, Massimiliano Polacco, il presidente di FederAlberghi Marche, Luca Giustozzi, il capo-delegazione del Fai Macerata Giuseppe Rivetti e il presidente della Pallavolo Macerata, Gianluca Tittarelli.
Fiore all’occhiello della serata è stata l’esibizione di atleti e atlete della Ginnastica Macerata, dei Fuzzy Dice l'intrattenimento musicale.
(Credit foto: Giuseppe Saluzzi)
Gara tesa e a tratti molto bella al “Tommolini” tra un arrembante Atletico Centobuchi ed una Cluentina ordinata e ben disposta in campo: al termine del lungo recupero concesso dall’arbitro esultano i ragazzi di Canesin mentre quelli di Fusco recriminano per i due punti persi che avrebbero loro consentito di mantenere la scia della capolista Trodica.
La gara inizia con due azioni speculari: al 7’ un cross di Scoccia viene deviato di testa da Samuele Stacchiotti e finisce di poco altro; dall’altra parte ci prova De Cesaris ad imbeccare Galli il quale, sempre di testa, colpisce analogamente alto.
Al 17’ una bordata di Galli destinata alla destra di Rocchi viene “murata” da Andrea Mancini il quale, al 34’, pennella una punizione per l’accorrente Menghini che sfiora la deviazione di testa ad un metro dalla porta di Camaioni. L’occasione più ghiotta del primo tempo è per i padroni di casa e arriva al 41’ quando il fortissimo Zadro scaglia una cannonata angolatissima e Rocchi vola alla sua sinistra a respingere.
Nella ripresa accade di tutto: dapprima il Centobuchi passa in vantaggio grazie a Picciola che raccoglie al volo l’assist perfetto di Veccia poi, neanche due minuti dopo, De Cesaris trattiene vistosamente in area Andrea Mancini: rigore e gol dello stesso Mancini.
La squadra di Fusco riprende a macinare gioco alla ricerca del gol della vittoria ma è la Cluentina a passare inaspettatamente in vantaggio: assist preciso di Marini per Mongiello che entra in area e supera Camaioni.
Il forcing finale del Centobuchi viene premiato a due minuti dalla fine quando un cross perfetto di Filipponi trova Liberati ad impattare altrettanto perfettamente il pallone di testa e a ristabilire la definitiva parità.
“Oggi siamo qui per rendere omaggio ai nostri Caduti, al nostro passato e alla nostra storia. Siamo qui per ricordare chi ha perso la vita per la nostra patria e per stringerci attorno alle forze armate che ieri, oggi e domani hanno e continueranno a difendere la nostra libertà".
"A loro non venga mai meno la nostra riconoscenza ed il nostro rispetto”. Così Fausto Troiani, presidente del Consiglio comunale di Civitanova ha aperto la Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate alla presenza delle massime autorità civili e militari.
“Nostro compito - ha continuato Troiani - è quello di difendere e allo stesso tempo costruire la pace che siamo riusciti a conquistare con immani sacrifici. Dobbiamo farlo nella coscienza delle nuove generazioni, nel cuore e nella mente di quel popolo che in nome della libertà, ripudia l’idea stessa di guerra. Il nostro Paese - ha concluso - ha una grande storia alle spalle. Sta a noi, uomini e donne di questo presente, la grande e difficile responsabilità di dargli il futuro che merita”.
La cerimonia è iniziata alle ore 9.30 in piazza XX Settembre, con deposizione di una corona d’alloro sotto al colonnato di Palazzo Sforza dove è posta anche la lapide in ricordo del Milite Ignoto. Successivamente il trasferimento in autobus a Civitanova Alta per la deposizione della seconda corona d’alloro presso la lapide in memoria dei Caduti di tutte le Guerre in viale della Rimembranza e infine ritrovo a piazzale Italia, presso il monumento ai Caduti, per la deposizione della terza corona d’alloro.
“Quella di oggi - ha detto il sindaco Fabrizio Ciarapica - è una commemorazione doverosa e condivisa nei confronti dei nostri antenati che hanno combattuto per un ideale che è diventato un valore, quello della Patria unita. Molti ragazzi di allora persero la vita per assicurarci un futuro migliore. Questi soldati ci hanno insegnato l’amore per la Patria e il ricordo del loro sacrificio non deve e non può essere mai dimenticato. Come non possiamo dimenticare le nostre attuali forze armate che hanno il compito di difendere il Paese da attacchi esterni. Con lo sguardo rivolto oltre confine - ha concluso il sindaco - auspico un ritorno alla Pace perché, come ha detto più volte in questi giorni Papa Francesco, ‘la guerra è una sconfitta per tutti’.
Alla manifestazione erano presenti l’Associazione nazionale Carabinieri (ANC), l’Associazione Nazionale Bersaglieri (ANB), l’Associazione Nazionale Finanzieri (ANFI), l’Associazione Nazionale di Polizia di Stato (ANPS), l’Associazione Nazionale Marinai d’Italia (ANMI) e l’Unione nazionale Ufficiali in congedo d'Italia (UNUCI).
La diversità dei punti di vista non è tanto vedere ciò che gli altri non vedono quanto piuttosto interpretare e giudicare diversamente ciò che tutti vedono, eccezione fatta per una causa di natura patologica. A questo punto, un dubbio sorge circa la natura del punto di vista dell’attuale giunta comunale di Macerata: un'anomalia del nervo ottico o interpretativa? Un interrogativo che viene spontaneo quando, di fronte alle osservazioni della consigliera di maggioranza Sabrina De Padova (eletta con la civica di Parcaroli) per cui “basta varcare i Cancelli e rendersi conto che Macerata è un mortorio, che si sta svuotando”, la giunta risponde che non è così, che tutto va bene.
Non solo: quest’ultima, ignara di una situazione critica accusata dalla quasi totalità dei cittadini, commercianti in primis, ha bocciato tutti i punti dell’ordine del giorno che la consigliera ha proposto durante la seduta del 31 ottobre in seguito a un costante lavoro sul ‘campo’, raccogliendo il disagio delle varie categorie sociali nell’ottica di una critica e dialogo costruttivi.
Una bocciatura che si potrebbe dire sinonimo di scarsa capacità di analisi della realtà esterna e di autoanalisi dal momento che le proposte riguardano questioni oggettivamente essenziali per il benessere e lo sviluppo della città. Come accennato in apertura, una tematica richiamata all’attenzione è stata quella inerente al centro storico, che versa in una situazione di grave crisi, con una morìa di attività commerciali che lasciano spazio a vetrine vuote e serrande abbassate.
A tal riguardo Sabrina De Padova ha preso a esempio la pescheria che si trova a sinistra dopo i cancelli dove le proprietarie ogni giorno fanno un sacrificio nel tenere aperta l'attività “perché il centro è vuoto, non ci sono clienti”. Ha poi messo in evidenza un’altra problematica cruciale riportando sempre la voce di disagio delle stesse proprietarie- disagio sentito coralmente dai negozianti-: “più volte una delle titolari si è lamentata della mancanza di convenzioni per i commercianti per quanto concerne i parcheggi. Non solo quest’ultime mancano, ma l’Apm ha persino aumentato le tariffe”.
Una misura che, come ha sottolineato la consigliera, non incentiva il flusso verso il centro storico e che ha creato malumori anche tra gli studenti universitari. Per quanto concerne questi ultimi, ha avanzato una serie di proposte come “quella di calmierare il costo degli affitti, per rendere la città più accessibile e vivibile. Macerata ha una grande risorsa, che sono gli studenti universitari, ma spesso questi vengono trascurati. Invece di allontanarli, dovremmo cercare di favorirli, offrendo loro alloggi adeguati, spazi di confronto e di cultura”.
Ha poi messo sotto una lente critica il totale scollamento che sussiste tra il Comune e un’istituzione come l’Università che per Macerata è vitale, oltreché importantissima fonte di ricchezza per tutte le realtà cittadine, se ci fosse un’effettiva volontà di collaborazione da parte del Comune.
De Padova è entrata infine nelle dinamiche fondanti che muovono gli ingranaggi degli organi preposti alla gestione culturale e che, più in generale, sono sintomatiche di un modo di rapportarsi e agire: “C'è una commissione cultura inesistente, dove la presidentessa e gli altri assessori espongono un elenco di punti già compiuto, finito, che non lascia spazio alla messa in discussione, al confronto. Manca una programmazione organica, annuale; non si può procedere per eventi singoli che nascono e finiscono lì, senza apportare nulla”.
Fatto ancor più grave è che, nel bocciare una delle proposte dell’ordine del giorno che prevede di rendere noto, con un anno di anticipo, il calendario degli eventi, così da permettere agli investitori di avviare le loro attività commerciali, la giunta ha dimostrato di non conoscere nemmeno il proprio programma elettorale dato che era uno degli obiettivi previsti.
Pertanto, le numerose questioni portate sul tavolo di confronto sono rimbalzate contro un muro di soliloqui e incomprensioni oltreché ineleganza. Proprio quelle caratteristiche che si dicono antitetiche ai principi fondanti delle politica: “Si nega ciò che è una palese evidenza, senza minimamente confrontarsi e condividere. Due verbi sconosciuti agli assessori; non si può chiudere gli occhi e far finta di niente” ha dichiarato la De Padova.
Nella convinzione che le sfide lanciate siano preziose occasioni di aperture e accrescimento (persino spirituale), volendo riporre fiducia nei buoni intenti dell’assessorato e nell’origine stessa del nome ‘Sandro’, ossia “protettore”, si auspica che la giunta intraprenda questo cammino di apertura virtuosa nei prossimi due anni.
Il questore di Bologna, Isabella Fusiello, è stata nominata come nuovo prefetto di Macerata. Il Consiglio dei ministri, su proposta del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, ha deliberato ieri le nuove nomine. Flavio Ferdani è stato scelto come nuovo prefetto di Pescara mentre alla guida della prefettura maceratese arriva una donna, la dottoressa Isabella Fusiello, appunto, dirigente generale della polizia fino a ieri questore di Bologna ora nominata prefetto.
Originaria di Andria, 63anni, dopo essersi laureata in Giurisprudenza nel 1985 è entrata nella polizia di Stato come vice commissario e al termine del corso di formazione è stata destinata presso la scuola Caips di Abbasanta (Sardegna) per poi essere assegnata alla questura di Nuoro, inizialmente con incarico presso la Divisione Anticrimine-Sezione Misure di Prevenzione e, successivamente, come dirigente della Divisione Polizia Amministrativa e Sociale.
Nell'estate 1989 è stata trasferita alla Questura di Bologna, dove ha assunto l'incarico di dirigente dell'Ufficio Immigrazione sino al novembre 2002, maturando una notevole esperienza in tale settore complesso e articolato. Dopo il corso di formazione dirigenziale ha diretto il Commissariato di Pubblica Sicurezza di Imola e, successivamente, la Divisione -Stranieri- presso la Direzione Centrale dell'Immigrazione del Dipartimento di Pubblica Sicurezza a Roma per poi dirigere l'Ufficio di Polizia di Frontiera aerea presso lo scalo aeroportuale G. Marconi di Bologna.
Nominata vicario del questore di Ferrara nel 2009, dopo aver frequentato l'Alto Corso di Formazione per le forze di polizia, nel 2012 è stata nominata dal Capo della polizia questore di Cuneo. Successivamente la dirigente ha ricoperto l'incarico di questore di Reggio Emilia, dal 1° agosto 2014 al 2017 e questore di Trieste, a partire dal 20 novembre 2017.
Il 25 luglio 2018 è stata nominata dirigente generale di pubblica sicurezza e dal gennaio del 2019 è prestato servizio a Roma, presso la Segreteria del Dipartimento di Pubblica Sicurezza.
Il 1° luglio 2019 è stata nominata questore di Potenza e dall'8 aprile 2020 è stata questore di Padova, sino all'assunzione -31 ottobre 2023- dell' incarico di questore di Bologna.
Lo scorso martedì 31 ottobre, gli studenti delle classi quinte dell’Ite A. Gentili hanno partecipato alla sesta edizione del mese dell’educazione finanziaria, promossa dalla direzione regionale Marche dell’Agenzia delle Entrate dal titolo: “Generazioni a confronto”, un progetto teso a favorire il confronto intergenerazionale, tra alfabetizzazione digitale e diffusione di una cultura economico-monetaria di base.
Annamaria Lopedota e Fabio Catena, funzionari dell’agenzia delle entrate di Macerata, hanno svolto due incontri nella mattina suddividendoli in due parti: una prettamente teorica analizzando e approfondendo il concetto di reddito e dei fattori che lo determinano, la finalità delle imposte e tasse e di come si finanzia il debito pubblico.
“La seconda parte pratica, con l’utilizzo di pc i nostri studenti hanno aiutato i nonni ad utilizzare i servizi web forniti dal sito dell’Agenzia delle Entrate, come per esempio prendere un appuntamento, come registrare un contratto di locazione e infine come accedere al proprio cassetto fiscale per consultare le proprie dichiarazione dei redditi, modificare il 730 precompilato, consultare il catasto per gli immobili”, spiega la dirigente scolastica Alessandra Gattari.
“La presenza attiva dei nonni degli studenti, infatti, è stata fondamentale perché abbiamo visto uno scambio virtuoso intergenerazionale di informazioni e come si siano evolute nel tempo. La didattica circolare, in quest’ottica, contribuisce ad alimentare quella osmosi tra i nonni, che hanno già maturato una certa conoscenza dei concetti finanziari e i loro nipoti, che possono invece supportarli nell’acquisire le competenze informatiche per agire in autonomia”.
“L’incontro ha creato una sinergia che rappresenta la vera ricchezza di queste sessioni svolte con un approccio multidisciplinare, esperienziale e interattivo”. La dirigente scolastica ha ringraziato, infine, i funzionari dell’Agenzia delle Entrate “per la competenza e disponibilità dimostrata nel rapporto con i ragazzi e nell’aver istruito gli studenti all’utilizzo dei servizi da remoto, nell’ottica di una fruizione prossima futura delle procedure informatiche dell’Agenzia da parte loro, i quali, una volta terminata la formazione scolastica, diventeranno dei cittadini consapevoli e informati”.
Lunedì 6 novembre, con la partecipazione della presidente della Corte Costituzionale Silvana Sciarra, l’Università di Macerata festeggia ufficialmente la riapertura della Loggia del Grano, sede del Dipartimento di Scienze politiche, della comunicazione e relazioni internazionali. Alle 11, dopo la visita della presidente in Rettorato, è previsto il taglio del nastro, seguito alle 12 dalla Lectio Magistralis. In tutto sono tre gli edifici storici recentemente rinnovati dall’Ateneo: oltre alla Loggia del Grano, sono, infatti, riaperti alle lezioni la palazzina Tucci del Dipartimento di Studi Umanistici in corso Cavour e l’ex seminario in piazza Strambi del Dipartimento di Economia.
Capolavoro di Agostino Benedettelli che, nel 1841, la edificò come "Borsa" per il commercio del grano e della seta, il palazzo in via Don Minzoni è stato interessato da radicali interventi di miglioramento sismico, efficientamento energetico, messa in sicurezza antincendio e riqualificazione architettonica nell’ambito dei Programmi Operativi Regionali finanziati attraverso il Fondo europeo di sviluppo regionale 2014-2020 per le aree colpite dal sisma e in parte attraverso fondi del Ministero dell’Università e della Ricerca.
“La conclusione di questi lavori - sottolinea il rettore John McCourt – ci ha consentito di restituire alla fruizione pubblica edifici più sicuri e sostenibili, pienamente accessibili, oltreché dotati di tutti le tecnologie necessarie per una moderna ed efficace erogazione dei servizi universitari. La presenza della presidente Sciarra ci onora e dà rilievo a tutti gli sforzi che l’Ateneo sta compiendo per costruire un ambiente universitario dove gli studenti possano davvero trovare i propri tempi e spazi di crescita personale. In questi tempi difficili, di angosciante conflitto, il ruolo del Dipartimento di Scienze politiche, della comunicazione e relazioni internazionali all’interno del nostro Ateneo dovrebbe essere sempre più centrale e volto a fornire ai nostri studenti gli strumenti essenziali per sviluppare, con senso critico, un quadro articolato dei complessi conflitti che si intensificano a Gaza e in Ucraina. La pace potrà solo arrivare attraverso la politica, l’ascolto, la diplomazia e il rispetto del diritto internazionale.”
Per i giorni successivi, il Dipartimento, guidato dal direttore Angelo Ventrone, ha organizzato un programma fitto di appuntamenti con approfondimenti sui temi dell’intelligenza artificiale con personalità di spicco del mondo istituzionale e imprenditoriale, aperti a studenti, ricercatori, aziende e al pubblico in generale. E anche un contest Instagram nel quale studenti, docenti, personale tecnico amministrativo e bibliotecario potranno raccontare, attraverso video, la propria esperienza in Dipartimento.
Martedì 7 novembre alle 9 al Polo Pantaleoni si parlerà di “Intelligenza Artificiale e Società” con Luca Di Camillo di Luxottica, Carlo De Santis della Lega del Filo D’oro, Marcello Naldini de Il Faro Sociale, Paola Marchegiani della Regione Marche, Andrea Compagnucci dell’Arenadi Verona e Luca D'Aprile de Il Fatto Quotidiano, si è sempre occupato di innovazione editoriale, particolarmente nell’ambito della Data Analysis e nello studio dei principali modelli editoriali, sia italiani che esteri.
Alle 17:30 nella Biblioteca dipartimentale si terrà una tavola rotonda aperta alla cittadinanza sugli “Scenari sociali nell'era dell'intelligenza artificiale” moderata dal giornalista Rai Lorenzo Luzi. Partecipano Cristina Fabi di Google, Paolo Misericordia della Federazione italiana medici di medicina generale e Diego Mazza del Gruppo Tod's.
La mattina di mercoledì 8 novembre sarà dedicata ad attività laboratoriali per studenti e studentesse di istituti medi superiori, mentre nel pomeriggio dalle 17:30 il loggiato ospiterà uno Student Party con la musica di Radio Rum, il blues dei 2$Bill e la premiazione dei video vincitori del contest Instagram “Raccontare la Comunità Spocri”.
Ready Fashion, lo storico negozio di abbigliamento con sede a Macerata, nei pressi dello Sferisterio, chiude dopo 50 anni di attività. Dal 4 novembre, per dodici settimane, una svendita totale di tutta la collezione invernale e poi la chiusura definitiva. Elisabetta Zaccari, titolare dell’esercizio, con emozione ci spiega le ragioni di questa scelta e rilancia per il futuro.
Una decisione che ha spiazzato tutti. Cosa l'ha spinta a questo passo?
"La consapevolezza che un ciclo della vita fosse giunto al compimento. Ho lavorato tanto per dare prospettiva a questa attività che mio padre aveva fondato e lasciato a me in eredità. Penso di averlo fatto al meglio delle mie possibilità, impegnandomi tenacemente ogni giorno. Ma le storie, tutte le storie, hanno una fine e sento che questa, per quanto bella e formativa sia stata, abbia raggiunto il suo termine. Non ho preso questa decisione a cuor leggero, sentivo però che i tempi erano maturi e ho scelto di farlo nel momento giusto, quando le cose andavano bene e potevo farlo senza traumi".
Con Ready Fashion se ne va un pezzo della storia maceratese…
"Beh sì! Una storia durata 50 anni, che rappresenta anche molta parte della mia vita. L'ha fondata mio padre Cesare nei primi anni ’70. Un'impresa a carattere familiare nella quale lavorava anche mia madre Anna Maria. Mi rivedo bambina scrutare i loro passi nel negozio, assistere alle loro vendite. Ho imparato tanto dai miei genitori, persone gentili che mettevano la soddisfazione del cliente al primo posto. Nel 1983 il trasferimento in via Maffeo Pantaleoni, dove siamo ora, e l’impulso per ampliare ulteriormente l’attività. Anni d’oro, che hanno segnato la nostra storia commerciale e che ci hanno messo in relazione con tante persone. Sono grata a mio padre per avermi lasciato il testimone, avendo fiducia che potessi dare alla sua impresa prospettive nuove".
Quanto è cambiato il commercio negli anni?
"Tantissimo. Un tempo il prodotto fidelizzava il cliente e il rapporto che si instaurava con esso determinava solide certezze in termini di vendite. Era più facile fare previsioni ed esisteva molta più sicurezza all’interno dell’attività. La nascita dei centri commerciali prima e l’avvento dell’e-commerce poi hanno mutato le leggi del mercato e interrotto, se vogliamo, quel ciclo virtuoso che era stato determinante per i successi degli anni ’80 e ’90. Quando entrano in campo altri competitor e il prodotto non basta più a giustificare il rapporto esclusivo che avevi coltivato negli anni con il tuo cliente, devi elaborare nuove strategie commerciali, ampliare il ventaglio dei servizi offerti, pensare in modo nuovo, cavalcando il cambiamento".
Lei lo ha fatto? Ha cavalcato il cambiamento?
"Sì. Altrimenti non saremmo arrivati a questo punto. Macerata è una piazza commerciale che ha subito tanti cambiamenti negli anni. Dar seguito ad alcuni passaggi è stato faticoso, ma comunque bello, sfidante. Bisogna avere la capacità di reinventarsi ogni giorno. Non si possono risolvere i problemi allo stesso livello in cui si sono generati. Occorre pensare in modo nuovo e agire in fretta, avendo sempre chiaro l’obiettivo da raggiungere".
Lei lo ha raggiunto l’obiettivo che aveva?
"Credo di sì. Ho ampliato l’attività che mio padre mi aveva lasciato, resistito agli urti e trasformato le difficoltà in opportunità ogni volta che ho potuto. Posso dire di aver costruito un ottimo rapporto con i miei collaboratori e di aver nutrito di stima e rispetto quello con i clienti, tanti devo dire, che in 50 anni di attività ci hanno scelto, realizzando il nostro risultato. Li vorrei ringraziare tutti, uno ad uno, abbracciandoli. Lo faccio idealmente attraverso questa intervista, affinché possano sentire il legame che sento con ciascuno. Un legame che è cresciuto negli anni e che non si è mai spezzato, neppure in quelli difficili del covid, quando il commercio ha subito il contraccolpo più duro. Li ringrazio perché, entrando in negozio, hanno riempito di sorrisi le nostre giornate, accresciuto le nostre vite di storie ed esperienze. Porto nel cuore ogni persona, ringraziandola di essere stata parte di questa meravigliosa avventura".
Un’avventura che termina a Gennaio 2024…
"Sì, ma penso sia il momento giusto. Le mie figlie hanno scelto strade professionali differenti. Non avrei potuto passare a loro il testimone come mio padre fece con me. Sento di aver dato tanto, ma in futuro mi vedo a fare altro. Ad impegnarmi nel sociale e nella filantropia, come sempre avrei voluto. Era il tempo di un rinnovamento qui in negozio, ma io sentivo che questo ciclo era concluso per me e quindi ho preferito chiudere in bellezza.
Lo dico perché sento spesso stupirsi della chiusura di un’attività commerciale, quale simbolo di una decadenza inesorabile. In verità trovo che ci si debba stupire del fatto che i giovani non ne aprano di nuove. Il commercio è un’entità viva, fatta di persone che cambiano e si evolvono. È fisiologico che ad un certo punto ci sia un ricambio generazionale. A Macerata ci si concentra troppo sulle chiusure e non sulle mancate aperture. La politica e le associazioni di categoria dovrebbero interrogarsi sul perché accade questo e occuparsene seriamente".
Come si sente al termine di questa sua storia professionale?
"Grata. Ricca dell’affetto di tutti coloro che in queste ore ci hanno manifestato il loro affetto. Ready Fashion è stata essenzialmente una storia di persone. A cominciare da quelle che sono state in prima linea ogni giorno. Ringrazio in particolare Giovanna Ippoliti e Fabrizio Paolella, collaboratori preziosi e fondamentali senza i quali nulla sarebbe stato possibile. Li porto dentro di me, con tanta riconoscenza per aver vissuto questa mia impresa come se fosse anche la loro e avermi affiancato con lealtà e professionalità ogni giorno. Bisogna sempre sapere quando una fase giunge alla fine, ma avere anche la consapevolezza che ad ogni fine corrisponde un nuovo inizio. Sento questo come un passaggio e lo vivo con la gioia di chi ha ricevuto più di quanto ha dato, in ogni momento".
Continua l'impegno dell'Azienda sanitaria territoriale di Macerata nell'assumere le figure professionali necessarie al completamento del Piano occupazionale, col fine di colmare anche i posti lasciati scoperti dal personale cessato dal servizio.
Diversi i professionisti reclutati recentemente dall'Ast, come si evince dall’Albo pretorio aziendale, a cominciare dall'assunzione a tempo indeterminato di un tecnico sanitario di radiologia medica, la dottoressa Francesca Antonietta Del Campo, per proseguire poi con la psicologa Gessica Mattiacci, a tempo determinato, nelle more del relativo concorso.
Quattro dirigenti medici di Ortopedia, i dottori Elisa Pennesi, Paolo Coderoni e Santo Creaco prenderanno servizio a tempo indeterminato insieme allo specializzando Daniele Pupilli, il cui contratto si trasformerà a tempo indeterminato a seguito del conseguimento del titolo di specializzazione.
Tenuto conto del fabbisogno complessivo dell'Azienda sanitaria territoriale di Macerata sono state reclutate a tempo indeterminato nove fisioterapiste, di cui cinque già in servizio a tempo determinato: Giorgia Sablone, Veronica Settembretti, Angela Candria, Corinne Ciarpella, Anna Pecora, Michela Cipriani, Manuela Gervasi, Ilaria Melatini e Maria Elisa Virgili.
Sono stati prorogati di un anno, invece, alcuni rapporti di lavoro a tempo determinato di personale di diversi ruoli che giungevano a scadenza nel mese di novembre, considerata la necessità di assicurare il regolare svolgimento dei turni di lavoro, la continuità nell’erogazione dei servizi e delle prestazioni sanitarie richieste, garantendo in questo modo il mantenimento dei livelli essenziali di assistenza.
Si tratta di due psicologhe, le dottoresse Jessica Anselmi e Claudia Biondi, del dottor Diego Menotti e di due operatori tecnici Silvia Pisu e Monia Tiberi. In assenza di specialisti, sono stati assunti tre dirigenti medici di Nefrologia, tutti specializzandi: a tempo indeterminato il dottor Alessio Amurri, a tempo determinato Nicola Lommano e Gabriella Santilli.
Considerate le necessità segnalate dal dirigente delle professioni sanitarie sono state reclutate, infine, due operatrici socio sanitarie per dodici mesi, Dina Donna e Alice Animali. "La copertura di tutti i vuoti di organico costituisce una priorità della Regione e dell’Assessorato - ha detto il vice presidente e assessore alla Sanità Filippo Saltamartini – e le Aziende stanno scrupolosamente cercando di coprire tutte le carenze".