Nell’ambito degli obiettivi dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile, i prossimi 25, 26 e 27 marzo il Comune di Macerata ospiterà una tappa del progetto europeo “Meeting Helps - Humanity Earth Life Population Solidarity”.
L’ iniziativa internazionale che vede coinvolti i rappresentanti di Francia, Spagna, Italia e Grecia si propone di accrescere nella cittadinanza la cultura sociale per migliorare la qualità abitativa attraverso la creazione di cantieri partecipativi e una nuova attenzione alla ristrutturazione sostenibile.
“Siamo felici di ospitare a Macerata una tappa di un progetto europeo che stimola tutti a riflettere sulla qualità del vivere insieme – commenta l’assessore alla Cultura Stefania Monteverde - Racconteremo la storia di una straordinaria rigenerazione urbana sostenibile con il quartiere di case di terra cruda che oggi è diventato L’Ecomuseo di Villa Ficana, un modello culturale e ambientale internazionale”.
Attraverso l’applicazione del protocollo “Enerterre” i cittadini possono aiutarsi reciprocamente per migliorare le condizioni delle proprie abitazioni attuando interventi di ristrutturazione sostenibile, effettuati sotto una supervisione qualificata e dopo aver raggiunto una adeguata formazione esperienziale. L’attività è inoltre rivolta a promuovere la coesione sociale perché nei cantieri partecipativi il miglioramento degli edifici avviene attraverso un impegno condiviso.
Occasione per conoscere il progetto sarà lunedì 25 marzo alle ore 17 nella sala Castiglioni della Biblioteca comunale Mozzi Borgetti. L’evento è promosso insieme all’Associazione Internazionale Città della Terra Cruda, di cui le città di Macerata, Treia e Montegranaro fanno parte, in collaborazione con l’Ecomuseo di Villa Ficana, centro culturale attivo nella promozione della sostenibilità ambientale.
L’incontro è aperto alla cittadinanza, in particolare alle persone interessate ad attuare una trasformazione positiva della qualità abitativa della propria casa, ai proprietari degli edifici, con particolare attenzione a quelli in terra cruda, che necessitano di interventi volti a raggiungere un maggior comfort abitativo, ai professionisti e agli operatori edili interessati alla costruzione in terra cruda e alla sostenibilità.
Dopo il successo riscosso negli anni precedenti, l’Università di Macerata organizza, con il patrocinio della Rete Digital Cultural Heritage e dell’Associazione Informatica umanistica e Cultura digitale, la terza edizione del Laboratorio di Umanesimo Digitale - Lud (Digital Humanities), un percorso formativo dove gli studi umanistici incontrano le molteplici dimensioni del digitale.
Il corso è rivolto a operatori dei beni culturali, insegnanti, ricercatori, professionisti e personale di aziende che svolgano attività che richiedono competenze all’incrocio tra informatica e scienze umane e sociali. E’ possibile iscriversi fino al 30 marzo 2019. Per informazioni: www.unimc.it/lud.
Il Laboratorio sarà articolato in due percorsi didattici autonomi relativi a due principali aree tematiche. Ogni percorso prevede quattro lezioni teoriche da quattro ore e due seminari da tre ore per illustrare i progetti realizzati. Le lezioni si svolgeranno nei mesi di aprile e maggio.
La prima area permetterà di incontrare esperti e professionisti su temi legati a materie di natura filologico-letteraria con implicazioni testuali negli ambiti della ricerca, della comunicazione e della produzione.
Alle lezioni della seconda area parteciperanno esperti e professionisti su temi legati a problematiche di natura storico-archeologico-documentaria e connessi allo studio e alla gestione dei beni culturali.
Sono ammessi un massimo di 35 partecipanti per ogni percorso. Per iscriversi, è possibile compilare il modulo on-line entro le ore 12 del 30 marzo. Tutti i dettagli sono contenuti nel bando e alla pagina www.unimc.it/lud.
Domenica 24 marzo, al Teatro Lauro Rossi di Macerata, prosegue con lo struggente "Voglio la luna" di ATGTP - spettacolo vincitore del Premio Eolo Award 2013 e finalista al Premio Scenario Infanziav2010 - Finalmente domenica!, rassegna di teatro per tutta la famiglia promossa dall’assessorato alla Cultura del Comune di Macerata che ogni anno investe sul teatro ragazzi con la presenza di oltre 3.000 bambini che partecipano agli spettacoli proposti al mattino e 28 scuole, pubbliche e private, dalle materne a quelle dell’infanzia fino alle medie nei teatri Lauro Rossi e Don Bosco, con la direzione artistica dell’AMAT.
“L’idea di questo spettacolo nasce dall’incontro con Fabio, un ragazzo affetto dalla sindrome di Down. Fabio ha uno sguardo aperto al mondo come quello dei più piccoli – si legge nelle note della compagnia - e la capacità di credere che se si vuole davvero qualcosa sia possibile ottenerla. Per questo non poteva essere che lui l'unico interprete di questa storia, che in sé racchiude il senso più profondo della nostra operazione: rendere una cosa impossibile possibile. Fabio è nella sua cameretta, alle prese con i suoi giochi ma soprattutto con comandi, raccomandazioni e rimproveri della mamma. Non è per niente tranquillo, gli sembra che le cose non vadano mai come lui vorrebbe e di non poter far niente per cambiarle. Finché una notte, come per magia, viene svegliato da un soffio di vento e si accorge che lì, proprio nella sua camera, è venuta a trovarlo la luna! È bellissima, grande, luminosa…giocano insieme e poi lei, così come è arrivata, scompare. Fabio non è mai stato così felice. Decide che vuole averla a tutti i costi e parte per una fantastica avventura alla fine della quale riesce a catturare la luna e a portarla in camera sua. Gli sembra che tutti i suoi problemi siano finiti per sempre, solo che Fabio non sa che nel mondo, senza più la luna nel cielo, i problemi sono appena cominciati. Comprenderà allora che non sempre si può volere tutto per sé ciò che appartiene anche agli altri… e con un gesto magico e poetico deciderà di condividere lo splendore della luna con il pubblico dei bambini”.
Ideazione e regia dello spettacolo sono di Simone Guerro, in scena con Silvia Barchiesi, Fabio Spadoni. La drammaturgia è di Lucia Palozzi, le musiche di Simone Guerro, allestimento e figure di Ilaria Sebastianelli e Alessio Pacci. La rassegna Finalmente domenica! chiuderà i battenti il prossimo 7 aprile con l’ultimo spettacolo in cartellone che sarà un’anticipazione della stagione 2019 del Macerata Opera Festival #rossodesiderio che porterà in scena un Rigoletto rivisitato in “La maledizione di Triboletto” della compagnia AGT Teatro Pirata.
Da domani, venerdì 22 marzo, per l’accesso alla Ztl di via Don Minzoni verrà ripristinato, tutti i giorni della settimana, l’orario 0 – 24. Si interrompe quindi come previsto l’intervento assunto dall’Amministrazione comunale che riguardava il periodo dal 7 gennaio scorso fino ad oggi, dal lunedì al venerdì, il libero accesso nelle fasce orarie 12 – 15 e 18 – 20.
Si ricorda che per entrare nella ZTL c’è anche la possibilità di attivare un permesso di accesso a 3 euro per una durata di 30 minuti in qualsiasi orario mentre per alcune categorie professionali, quali artigiani, imprese edili e rappresentanti di commercio, esiste un permesso temporaneo giornaliero di cui gli interessati possono usufruire nelle fasce orarie 7.30 – 12.30 e 14 – 18.30. Si ricorda inoltre la possibilità di accedere liberamente al parcheggio a pagamento in piazza Vittorio Veneto.
Quindici tra studentesse e studenti dell’Istituto di Istruzione Superiore “Matteo Ricci” di Macerata (classi terze e quarte, indirizzo Turismo e Ambientale) da lunedì 18 marzo, per quattro settimane, sono a Neuruppin- Brandeburgo- impegnati nei Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento, secondo la nuova nomenclatura assunta dall’Alternanza Scuola Lavoro nella Legge di Bilancio 2019.
Inseriti presso strutture produttive del settore Turistico e Ambientale per realizzare una fase concreta di applicazione delle conoscenze con esecuzione di compiti di realtà , i giovani, in possesso della certificazione B2 e C1 di Inglese, sono affiancati da un docente tutor, da un'insegnante di lingua e da un tutor esterno scelto dalla struttura ospitante.
Iniziativa di forte valenza laboratoriale, formativa e orientativa, l’esperienza estera è di certo un valore aggiunto per il curriculum scolastico.
Un plauso a quanti hanno profuso tempo e impegno nella stesura e nell’attuazione del P.O.N. proposto dal M.I.U.R. qualificando il percorso di alternanza scuola-lavoro: i docenti Dario Matteucci (referente A.S.L. dell’Istituto), Marilena Pacioni (referente del P.O.N. A.S.L. e tutor scolastico), Maria Cristina Ferracuti (tutor scolastico), le professoresse Monica Corradini e Simonetta Giulianelli e, naturalmente, il Dirigente Scolastico Rita Emiliozzi, leader sempre pronta a sostenere le iniziative che rendono il Ricci “comunità che apprende” e “comunità di pratiche”.
“Non è il colore della pelle a decidere se una persona è buona o cattiva”, la frase simbolo di un incontro importante organizzato dall'A.C.S.I.M. di Macerata in occasione della XV Settimana d'Azione contro il Razzismo, con la partecipazione di Rigenerazione Italia e Officina Universitaria. “Uniti perché Diversi”, questo il titolo dell'evento, ha dato modo a tutti i partecipanti di confrontarsi su uno dei temi più sentiti negli ultimi tempi, in particolar modo nella realtà maceratese.
Il Presidente dell'A.C.S.I.M. Amanze Daniel Chibunna ha introdotto, spiegando come vanno le cose oggi, cosa è cambiato negli anni e soprattutto cosa è necessario fare. “Ormai sono quasi 40 anni che mi trovo qui - ha spiegato Chibunna – ed ho sempre vissuto una vita tranquilla, ma ad oggi non è più possibile. Quanto è successo lo scorso anno, non è altro che l'esplosione di un concetto che c'è sempre stato, seppur latente, ovvero il razzismo”.
Dopo di che, il lungometraggio “Nel mio destino” ha mostrato come si sviluppa una giornata tipo di alcuni dei ragazzi accolti dall'Associazione, che lavorano e cercano di integrarsi in una realtà nuova, raccontano alle telecamere le loro storie, le difficoltà incontrate e le speranze in cui credono ancora.
Allo stesso modo, con il video dei giovanissimi dell'Istituto Comprensivo Enrico Fermi “Non uccidere i miei sogni”, si sono ripercorsi i tragici momenti dello scorso febbraio e con un confronto volto a sottolineare la condizione di chi si sente discriminato, di chi vive con il timore.
Anche l'Agorà di Macerata di Rigenerazione Italia ha dato il suo contributo, visti e considerati i progetti in merito al tema dell'immigrazione. “Ascoltare le vostre storie, - ha dichiarato Alessio Panaggio, capogruppo dell'Agorà – mi ha fatto riflettere. I percorsi di studio, le lauree, la vita quotidiana che vi appartiene è esattamente come la nostra e, mi chiedo, perché ritenerla diversa? Perché ritenervi diversi? Da chi? Ecco a cosa mira il nostro lavoro, le proposte messe in campo mirano proprio a colmare un divario che non si dovrebbe nemmeno pensare, dal momento che siamo tutti uguali”.
Un confronto importante quindi, conclusosi con l'idea di una partita di pallone in modo da socializzare, un piccolo passo per provare ad abbattere mattone dopo mattone, il muro alzato fino ad oggi.
Nei giorni scorsi i militari della Forestale di Macerata, a seguito di una segnalazione, hanno accertato che presso il lago “Cappelletti”, sito in contrada Piane Chienti del Comune di Montecosaro. Il posizionamento in acqua di attrezzatura atta alla cattura illegale di ittiofauna e nello specifico erano posizionate tre “nasse” (reti a tubo).
I militari hanno provveduto alla liberazione della fauna ittica illegalmente già catturata (maggiormente erano rimasti incastrati molti gamberi di acqua dolce) ed hanno eseguito il sequestro amministrativo a carico di ignoti delle tre nasse.
L’attività dei Carabinieri forestali rientra tra i compiti di vigilanza e controllo sulla pesca nelle acque interne, al fine di verificare il rispetto della normativa del settore.
La difficoltà di cambiare completamente strada a un certo momento della propria vita, nonostante il richiamo fortissimo della dipendenza tenda a farti sbandare. Una storia di dolore comune a tanti ragazzi, ma una storia ancora più importante di rinascita e ritorno alla vita, con il determinante aiuto della comunità San Patrignano.
E’ il sunto dello spettacolo di prevenzione “Lo Specchio, frammenti di una favola acid@” che arriverà a Macerata venerdì 22 marzo alle 10.00 al teatro Don Bosco (via S. G. Bosco 55).
A rendere possibile la tappa, la società Autostrade per l’Italia, da tempo sensibile al progetto e vicina al tema della prevenzione, ma la stessa è stata fortemente voluta dal Comune di Macerata, che gli ha assegnato il patrocinio, e realizzata con la collaborazione della Prefettura e dell’Ufficio scolastico regionale.
Gli oltre 400 studenti che avranno modo di assistere al format “Lo Specchio”, scopriranno la storia di Norma, ragazza che ha terminato il percorso di recupero, affiancata dal regista e attore Pascal La Delfa. +
“Norma metterà a disposizione degli studenti la sua vita, raccontando non solo i propri errori, ma anche la difficoltà di rialzarsi – spiega Patrizia Russi, responsabile del progetto di prevenzione – Più che spettacoli, si tratta di racconti di esperienze reali che porteranno gli studenti stessi a spogliarsi dei loro dubbi e delle loro paure, raccontandosi a loro volta riflettendo su quello che è il loro stile di vita. Da sempre la comunità ha avuto un ottimo rapporto con il territorio maceratese tanto che in questi anni ha accolto 170 ragazzi della provincia, di cui 32 ancora oggi presenti in comunità”.
In apertura dello spettacolo prenderanno la parola per un saluto il professore Francesco Avallone, presidente comitato Progetti di solidarietà e di promozione sociale di Autostrade per l’Italia, Iolanda Rolli, prefetto di Macerata, Romano Carancini, sindaco del comune di Macerata, Michele Roberti, del comando provinciale dei Carabinieri, e Marco Ugo Filisetti, direttore generale dell’Ufficio scolastico regionale per le Marche.
La formula degli incontri di WeFree è quella del peer to peer, la comunicazione tra pari, la formula migliore per arrivare a toccare il cuore degli studenti e portarli a riflettere su se stessi e sulle proprie scelte di vita. È proprio con questo approccio che, dal 2002, i ragazzi della comunità portano in tutta Italia le loro testimonianze dirette raggiungendo ogni anno circa 50.000 studenti.
Domenica 24 marzo alle ore 17 si riaccenderanno le luci della Marpel Arena di Macerata. Questa volta, però, i riflettori non illumineranno le gesta della Roana CBF. Le ragazze di coach Paniconi svestiranno per un pomeriggio l’abito da prime della classe per lasciare spazio a dei protagonisti speciali, allo stesso tempo comuni e diversi. Siamo finalmente giunti alla seconda edizione di “D1VERS4MENTE UGU4L1 ”, una bellissima iniziativa nata nel 2018 sotto la spinta del libero arancionero, Greta Malavolta, e del direttore sportivo della società, Maurizio Storani.
Un appuntamento che torna alla ribalta dopo il grande successo dello scorso anno quando la casa della Roana CBF aveva accolto quasi 250 persone per uno speciale momento di condivisione, sensibilizzazione e di crescita. Tante le esperienze raccontate in tema di disabilità e di inclusione che hanno tramandato un tesoro di emozioni e, soprattutto, lezioni con le quali aprirsi ad un mondo dove alcune barriere ancora esistono e resistono. Proprio in momenti come questi la pallavolo diventa uno strumento, un’arma fondamentale per far luce sulle difficoltà e abbattere queste barriere. Domenica lo faremo dando la parola proprio alle persone con disabilità. Non solo sindrome di Down, con la partecipazione di Enrico De Conciliis, presidente dell’Amadown di Porto Potenza Picena, ma anche disabilità intellettiva e fisica saranno i temi dell'iniziativa.
Ad aprire le danze sarà ANFFAS Macerata con il presidente Marco Scarponi e alcuni protagonisti dei progetti “Mongolfiera” e “Civico 34”. Il primo richiama la Pallavolo Unificata, l’iniziativa che ha portato alla nascita nel settembre 2018 di una squadra in parte composta da persone con disabilità. Il secondo, invece, si riferisce all’opportunità concessa ad alcuni ragazzi diversamente uguali di vivere da soli, mettendo in risalto un altro tema molto importante come quello dell’autonomia e della vita indipendente. A seguire avremo l’opportunità di ascoltare le esclusive testimonianze di Federico Ripani, atleta nazionale del Sitting Volley, e di Mirco Pugnaloni, di recente coinvolto nel progetto Frolla, il biscottificio di Osimo nato con l’obiettivo di dare lavoro a persone con disabilità.
"Diversamente Bar” è solo l’ultima iniziativa della start-up osimana che vede protagonista proprio Mirco Pugnaloni insieme ad altri ragazzi disabili, a sottolineare la bellezza della convivenza tra disabilità fisica e disabilità intellettiva nel mondo del lavoro. A chiudere il pomeriggio un aperitivo preceduto da una dimostrazione di Sitting Volley, con possibilità per grandi e piccoli di partecipare, e da una sorpresa finale in segno di unione alla campagna mondiale di sensibilizzazione “Leave no one behind”, lanciata dalla Down Syndrome International, l’organizzazione internazionale per le persone con sindrome di Down. Con l’immancabile supporto della società e dei suoi main sponsor, Acqua Roana, CBF Balducci e Sabry Maglieria, comunichiamo che l’ingresso sarà libero e aperto a tutti coloro che vorranno approfittare di un’altra grande occasione per sorridere e provare, insieme, a cambiare un piccolo pezzo di mondo.
Ieri presso la scuola dell’Infanzia Helvia Recina di Villa Potenza gli studenti hanno incontrato il pittore Stefano Calisti, che ha intrattenuto i nostri bambini con un’interessante spiegazione sulla pittura e l’Arte. Tale attività si inserisce all’Interno del Progetto di Istituto della “E.Fermi” : “A Regola d’Arte”, filo conduttore di molte attività didattiche, attività sperimentali, visite guidate di questo anno scolastico.
Calisti ha mostrato ai bambini il linguaggio universale dell’Arte che nella sua espressione riesce a essere chiara e comprensibile anche a bambini di culture ed etnie diverse, permettendo un’efficace comunicazione tra di loro. I piccoli artisti sono stati invitati ad osservare sempre attentamente la natura che li circonda, a prestare attenzione ai diversi Alberi che possiamo incontrare, girando nei nostri bellissimi paesaggi collinari, ai giochi di luce ed ombra che continuamente gli oggetti creano, ai tanti colori che danno vita alla realtà.
Calisti ha infine osservato alcuni dei lavori artistici prodotti dai nostri alunni durante questi mesi di scuola, delle diverse tecniche espressive utilizzate per la loro realizzazione,restandone
positivamente colpito e meravigliato. Un sentito grazie da parte di tutti i docenti all’Artista Calisti per questa bellissima mattinata ed esperienza che ha regalato ai nostri bambini.
Pubblichiamo e riceviamo un comunicato della presidente del Consiglio dell'Ordine degli Avvocati di Macerata Cristina Ottavianoni sulla scomparsa di Alessandro Iacoboni:
Con commozione queste poche righe a nome mio, del Consiglio dell'Ordine degli Avvocati di Macerata e di ogni nostro iscritto, per ricordare il Dottor Alessandro Iacoboni che ci ha appena lasciati.
Una persona veramente straordinaria, riservata, grande studioso, profondamente colto, dalle molteplici passioni. Magistrato e Presidente di elevata esperienza giuridica, sempre rispettoso dei ruoli, di rara competenza in tutti i settori, capace di affrontare ogni questione, anche quelle particolarmente delicate dell’ambito della materia di famiglia, contemperando le ragioni del diritto con spiccate qualità umane.
L'Avvocatura maceratese non mancherà di assumere iniziative per ricordarlo e si unisce all'abbraccio affettuoso dei tanti che sono vicini alla famiglia.
Serrati controlli a tappeto della Polizia di Stato sia a Civitanova Marche sia a Macerata a “caccia” di spacciatori irriducibili. Impegnati agenti della Questura di Macerata, Commissariato di Pubblica Sicurezza di Civitanova Marche, del Reparto prevenzione Crimine di Perugia e del Reparto Cinofili antidroga di Ancona.
A Civitanova Marche, presso la Stazione Ferroviaria, in particolare in corrispondenza nel sottopasso pedonale, nel corso dell’operazione di Polizia venivano controllate svariate persone presenti all’interno dello scalo.
L’attenzione degli agenti, è stata focalizzata su un 27enne di origini napoletane residente a Civitanova Marche, pregiudicato anche per reati connessi allo spaccio e intercettato nel sottopasso.
Dal controllo operato, veniva rinvenuto all’interno della tasca sinistra del giubbino che indossava, un panetto di colore marrone di 13 grammi di hashish che il soggetto deteneva ai fini di spaccio.
La perquisizione veniva estesa anche all’abitazione del giovane e, nella circostanza all’interno della tasca di un giubbino riposto all’interno dell’armadio della propria camera da letto, venivano rinvenute altre dosi della stessa sostanza stupefacente.
Inoltre, a dimostrazione dell’attività di spaccio posta in essere dall’uomo, veniva rinvenuto all’interno del predetto armadio anche un bilancino di precisione perfettamente funzionante utilizzato per la suddivisione in dosi della sostanza stupefacente e all’interno del garage tre sacchetti di plastica con ritagli circolari, solitamente utilizzati per il confezionamento della sostanza stupefacente.
L’uomo è stato deferito all’Autorità Giudiziaria per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. La droga e il materiale utilizzato per il confezionamento sono stati posti sotto sequestro.
Sono in corso indagini al fine di ricostruire i movimenti del giovane e le zone dallo stesso frequentate anche se, dai primi accertamenti sembra che lo stesso sia dedito allo spaccio tra Macerata e Civitanova, località in cui si spostava utilizzando il treno.
“Chiaro che le cose possono sempre andare meglio e mi criticheranno perché diranno che io sono un inguaribile ottimista, ma ritengo che nell’ultimo periodo notevoli passi avanti, nell’ambito sanitario, siano stati fatti in tutti i territori, da quello montano a quello costiero – così il Direttore dell’Area Vasta 3, Alessandro Maccioni che su richiesta di Picchio News, ha deciso di fare una panoramica a 360° sulla sua Direzione e sull’attuale situazione sanitaria maceratese. Parlando proprio del nosocomio del capoluogo Maccioni ha constatato che “tantissimi interventi sono stati eseguiti e soprattutto di primaria importanza: primo fra tutti quello che ho dovuto affrontare quando sono stato nominato, il 1 agosto del 2015, relativo al Pronto Soccorso che, all’epoca, era un cantiere in contestazione.” Pronto soccorso che rappresentava “l’emergenza delle emergenze” osserva il Direttore. “Come prima cosa abbiamo sbloccato i lavori e li abbiamo velocizzati – prosegue – con un grande riconoscimento che va alla ditta e all’ufficio tecnico che ci sono venuti incontro. Un traguardo raggiunto nel giugno del 2017 quando abbiamo dato vita a nuovi reparti, a strutture potenziate e rinnovate. Il cambio di passo è stato subito molto evidente.”
“C’è poi il progetto strategico di ampliare e potenziare il Punto Nascite, che effettua circa 1.400 parti all’anno – ha continuato Maccioni - il progetto prevede il trasferimento nella sede del vecchio Ospedale, dove attualmente c’è la Chirurgia. Ci saranno quindi spazi ampi e sale operatorie dedicate che vanno nella direzione di una sempre maggiore attenzione alle pazienti: sarà un reparto all’avanguardia che vedrà la luce nel terzo trimestre del 2020. Per fare ciò sposteremo la Chirurgia al secondo piano del nuovo edificio in cemento armato dove fino a poco tempo fa c’era l’Oncologia, a sua volta da poco trasferita al terzo piano. In attesa del nuovo progetto, il reparto di Ostetricia è stato oggetto di un vero e proprio restyling anche con l’installazione di una porta che isola la sala parto dal reparto in cui si trovano le donne in attesa di partorire: un’attenzione alle pazienti per noi molto importante.”
“Penso che la priorità degli ospedali ‘vecchi’, se così vogliamo chiamarli, sia quella di potenziare l'offerta con personale e professionisti – ha spiegato il Direttore -. Sono sì importanti gli arredi e le stanze, ma la vera qualità di un nosocomio viene dai medici, dagli infermieri, dai primari e dalle attrezzature moderne. Il potenziamento si fa con attività di qualità e in sicurezza, che risolvono i problemi dei pazienti migliorandone la condizione.”
“Abbiamo inoltre rinnovato totalmente il reparto di Radiologia, dove, pochi giorni fa, è stato inaugurato il nuovo Mammografo digitale con il Tavolo Stereotassico in 3D: due macchinari che fanno la differenza per la cura e la prevenzione del tumore al seno – ha spiegato Maccioni -. Si è quindi creata una equipe (Breast Unit) con un chirurgo responsabile e altri medici che collaborano e si interfacciano all’interno del reparto di Radiologia per la biopsia mammaria: una vera e propria unità autonoma che sta all’interno del Dipartimento di Chirurgia ma che non dipende dal Direttore della Chirurgia, che esegue circa 450 interventi all’anno. Un chirurgo più interventi esegue più acquisisce padronanza, sicurezza e qualità”.
“Inoltre abbiamo deciso di trasferire tutta la Breast Unit a Macerata proprio perché nel nosocomio del capoluogo ci sono l’Anatomia Patologica, la Radioterapia, la Medicina Nucleare e la IORT: il tessuto quindi, appena asportato, viene immediatamente analizzato e, se il paziente necessita di terapie apposite, il tutto procede in modo più veloce” – continua il Direttore.
“Vorrei poi chiarire un aspetto, rispetto a quello che oggi è da considerare un tabu: l’Ospedale vicino a ogni cittadino. A mio modesto avviso io penso che non è necessario che l’Ospedale per acuti debba essere previsto in ogni Comune della nostra Area Vasta, ritengo invece che l’Ospedale per acuti sia quel posto dove ci si reca con la certezza di ottenere la risposta ai propri bisogni di diagnosi e cura. Si deve trovare un’alta qualità dei professionisti e attrezzature all’avanguardia. In medicina conta molto il calcolo della probabilità: dobbiamo dire alle persone che non bisogna andare nell’Ospedale più vicino perché così si fa meno strada o perché è più comodo ai familiari che fanno assistenza, al contrario ripeto, l’Ospedale è quel luogo dove ci sono medici capaci, competenti, con esperienza e con dimostrata qualità negli interventi.”
“Altro discorso è chiaramente la gestione dell’emergenza che deve essere pianificata in modo tale che la probabilità di arrivare in una struttura ospedaliera idonea e in grado di salvare la vita, deve essere uguale per ogni cittadino del territorio dell’Area Vasta 3, sia che viva in una città o in una frazione montana – ha chiarito Maccioni -. In quanto all’Emergenza appunto, se osserviamo gli standard europei e nazionali, la nostra Regione risulta aver messo in campo il 30% in più di risorse, tra ambulanze, personale del 118 e Guardie Mediche. A breve nella Regione Marche sarà attivato anche il volo notturno e, nella nostra Area Vasta, due delle tre elisuperfici all’uopo già predisposte e attrezzate si trovano nel territorio montano: a San Severino e Camerino (l’altra a Civitanova, ndr.). Questo a dimostrazione dell’attenzione della Regione e del Presidente Ceriscioli verso i territori colpiti dal sisma.”
“Quello di San Severino Marche è un nosocomio di base - ha proseguito il Direttore -, dove abbiamo un ottimo reparto di Medicina e dove a maggio sarà attivato il reparto di Lungodegenza con 20 posti letto. Inoltre è presente l’attività oncologica di day hospital e ambulatoriale nonché la Week Surgery per la Chirurgia a ciclo breve a servizio di tutta l’Area Vasta 3. L’Ospedale di San Severino dal 2016 è stato individuato come sede dell’unica Struttura Complessa di AV3 dell’Oculistica, eccellenza di livello regionale. Dunque sì un Ospedale di base, ma con una forte vocazione specialistica tant’è che a breve sarà presentato un progetto per il trattamento chirurgico delle ernie. Spingeremo sempre di più verso il potenziamento delle attività di week surgery anche al fine di decongestionare le sale operatorie dei tre Ospedali di primo livello: Macerata, Civitanova e Camerino.”
“Quest’ultimo, non ha problemi particolari in quanto trattasi di una struttura recente, inaugurata nel 2000-2001, che necessita per lo più di professionisti nei reparti di Cardiologia e Radiologia – ha spiegato Maccioni -. Al riguardo stiamo cercando di fare tutto il necessario poiché abbiamo sia le risorse economiche sia le autorizzazioni, nonché i piani occupazionali approvati. Per tentare di risolvere questo ‘problema’ è stato avviato un percorso con il Magnifico Rettore Pettinari dell’Università di Camerino, per attivare delle borse di studio che possano generare ulteriore interesse nei professionisti neo specializzati.”
Proprio in merito alle assunzioni, l’Area Vasta 3 ha di molto abbassato l’età media dei suoi operatori. “Abbiamo molti primari giovani, che quindi rimarranno qui per i prossimi 10-15 anni fidelizzando la nostra struttura – ha commentato Maccioni -. Inoltre entro il 2020, a seguito della stabilizzazione del personale precario, prevista dalla normativa, avremo poco più di 30 dipendenti precari contro i 157 presenti al 31/12/2017. È chiaramente nostro interesse avere personale a tempo indeterminato affinché i professionisti siano meno propensi a lasciare le nostre strutture, magari dopo un’efficace formazione.”
“Venendo all’Ospedale di Macerata – ha continuato il Direttore -, dopo aver dato nuovi e più funzionali spazi al Pronto Soccorso, si è provveduto alla realizzazione dei nuovi reparti di: Gastroenterologia, Oncologia, Radiologia, Sala Pacemaker, seconda sala di Emodinamica, Radiologia Interventistica, nonché del completamento dei lavori al 6° piano attrezzato con due sale operatorie a disposizione per interventi di chirurgia ambulatoriale e Terapia del Dolore. Sempre all’interno dell’Ospedale di Macerata è stato rinnovato il reparto di Medicina Nucleare per il quale è previsto anche l’acquisto di una nuova Gamma Camera per effettuare le PET. Investimenti importanti sono stati altresì realizzati nel reparto di Radioterapia che vedrà installato entro l’anno 2019 il 2° acceleratore lineare (il 1° è stato inaugurato nel giugno del 2018).”
“Nell’immediato futuro è previsto un importante investimento per allocare la nuova risonanza magnetica (il cui acquisto è stato già deliberato) – ha spiegato Maccioni -. Normalmente in ogni Ospedale si toglie la vecchia attrezzatura e poi si inserisce la nuova. Nel caso specifico questo avrebbe comportato il blocco di circa 18 mesi dell’attività diagnostica. Pertanto si è deciso di non togliere la vecchia Risonanza e di installare su una nuova struttura esterna quella nuova, facendo sì che non si verifichi nessuna sospensione dell’attività. Una volta installata la nuova, la vecchia RMN sarà dismessa e sostituita con una Risonanza aperta di dimensioni ridotte. Tali investimenti consentiranno una maggiore produzione e un ulteriore abbattimento delle liste d’attesa. La stessa operazione sarà realizzata all’Ospedale di Civitanova Marche con la sola differenza che la RMN è stata oggetto di donazione da parte della Fondazione CARIMA. Da ultimo, ma non per importanza, per l’Ospedale di Macerata è stato avviato il programma dei lavori che vedrà entro la fine del 2020 completamente rinnovato il reparto di Rianimazione con un incremento di posti letto da 6 a 8. Ulteriori investimenti riguarderanno le U.O. di Psichiatria dell’AV3: a Macerata sarà completamente rinnovato il reparto oggi all’interno della palazzina ex Malattie Infettive e che prevederà anche l’aumento di 10 posti letto. Lo stesso intervento si prevede di realizzarlo per Civitanova Marche in spazi all’interno dell’Ospedale tuttora non utilizzati.”
Rimanendo a Civitanova, “parliamo di una struttura più recente, che ha meno problematiche strutturali e che conta 180 posti letto. Anche lì sono state fatte molte migliorie come il nuovo Pronto Soccorso, l’Utic e la Rianimazione creando una piastra delle Emergenze - spiega il Direttore -. Per il completamento del reparto di Ematologia, entro brevissimo tempo, sarà realizzata la quinta camera sterile che vedrà il supporto della Biobanca per la conservazione delle cellule staminali per il trapianto di midollo, inaugurata nel maggio 2018. È in corso inoltre la climatizzazione dei reparti di Cardiologia, Ortopedia e Pediatria, per quest’ultimo reparto, unitamente ai lavori di climatizzazione, si procederà all’eliminazione totale dell’amianto presente nei pavimenti”.
“Entro l’anno, ultimati i lavori di climatizzazione, sarà trasferita al piano terra l’Oncologia con spazi più ampi e con un ingresso dedicato e riservato – ha continuato Maccioni -; questo previo trasferimento dell’Allergologia al 3° piano nei locali lasciati liberi dalla Rianimazione e, allo scopo, rivisitati. Allergologia, anche questa eccellenza regionale e non solo, che così potrà contare su maggiori spazi da tempo necessari per dare risposte terapeutiche, garantendo maggiore sicurezza nella somministrazione dei farmaci richiesti.”
“Questa linea di interventi fa parte di una politica regionale di efficientamento delle strutture esistenti, in attesa della realizzazione del nuovo Ospedale dell’Area Vasta 3 – ha proseguito il Direttore -. In quest’ottica vanno letti gli importanti investimenti che sono già stati realizzati e che riguardano l’acquisto di tre nuove TAC di cui due verranno collocate a Civitanova e una a Macerata. A Civitanova un tomografo sarà allestito all’interno della Radiologia, esclusivamente dedicata al Pronto Soccorso, riducendo così l’attesa dei pazienti che si recano al Pronto Soccorso, e una nel reparto di Radiologia in sostituzione di una attrezzatura ormai obsoleta. A Macerata invece si procederà alla sostituzione della Tac del Pronto Soccorso anch’essa ormai vetusta.”
“Passando poi ai servizi erogati sul territorio, abbiamo fatto e stiamo tutt’ora facendo importanti investimenti a Recanati dove c’è la nuova Dialisi e dove abbiamo aperto un Ambulatorio Cardiometabolico che mette insieme Cardiologia e Diabetologia – ha spiegato Maccioni -. Inoltre è in programma il trasferimento del Centro Diurno di Salute Mentale nei locali di via Cupa da Varano, ex sede del Poliambulatorio nel frattempo trasferito all’interno dell’Ospedale di Comunità dove è ancora attivo il Punto di Primo Intervento. All’interno dell’Ospedale di comunità di Treia è anche presente il Servizio di Riabilitazione residenziale extra ospedaliera considerata un’eccellenza che opera in sinergia con l’INRCA di Ancona. Entro il mese di maggio inoltre saranno ristrutturati dei locali dove saranno allestiti gli ambulatori che accoglieranno il Centro dell’AV3 per la cura della scoliosi.”
“Per la situazione di Tolentino – ha proseguito il Direttore -, dopo gli investimenti resesi necessari a seguito degli eventi sismici, per garantire un minimo di attività specialistica, il funzionamento del nuovo reparto di Dialisi e dei servizi consultoriali, si è proceduto con la progettazione di massima del nuovo Ospedale di Comunità. A breve la Regione pubblicherà il bando per individuare il Tecnico che dovrà predisporre la progettazione esecutiva della nuova struttura sanitaria che avrà un costo di circa 15 milioni di euro con 50 posti letto per Cure Intermedie, Centro Dialisi, attività specialistiche e radiologiche. Un edificio ex novo di circa 7mila metri quadrati di superficie.” Ad oggi il bando è in visione all’Autorità Nazionale Anti Corruzione come previsto dalla normativa sugli appalti per la ricostruzione post sisma.
Per quanto riguarda il nosocomio di Matelica? “Anche lì parliamo di un Ospedale di Comunità – ha chiarito Maccioni -: la programmazione regionale prevedeva tra gli altri l’attivazione di posti letto per la riabilitazione post ospedaliera ma, a seguito del sisma, si è ritenuto opportuno rendere disponibili i reparti ospedalieri per accogliere gli ospiti delle Case di Riposo di Pioraco e Pieve Torina, le cui strutture sono state rese inagibili dal terremoto del 2016. È di questi giorni la notizia che per quanto riguarda il Comune di Pioraco è imminente la ristrutturazione di una struttura per far ritornare gli ospiti della Casa di Riposo nel proprio comune. Non appena sarà effettuato il trasferimento si darà impulso alla realizzazione della programmazione regionale con l’attivazione di 20 posti letto di riabilitazione extra ospedaliera. Nel frattempo, a riguardo, entro la fine del prossimo mese, sarà inaugurata la nuova palestra per l’attività ambulatoriale e riabilitativa.”
Tutto questo ha comportato dal 2015 al 2018 investimenti complessivi per più di 30.000.000 di euro. Per il 2019-2020 sono previste spese per circa 20.000.000 di euro di cui 10.000.000 per adeguamento strutturale antincendio e sismico.
“Da ultimo, ma non certamente per importanza, è doveroso fare un breve focus sulla situazione del personale con particolare riferimento alla copertura dei posti dei primari – ha chiosato il Direttore -. Dal 1° agosto 2015 al 31 dicembre 2018 sono stati coperti 21 posti di Struttura Complessa (primari) nelle varie strutture ospedaliere e territoriali dell’Area Vasta 3. È imminente la nomina da parte del Direttore Maccioni del responsabile della Chirurgia dell’Ospedale di Macerata e del responsabile dell’importante funzione denominata “Cure Anziani e Hospice”.
Entro il mese di aprile inoltre è programmato il concorso per la nomina del responsabile della Farmacia Territoriale dell’Area Vasta 3, mentre entro la fine del mese di luglio saranno espletati i concorsi per primario di Radiologia di Macerata, Integrazione Ospedale-Territorio, Servizio Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro (PSAL), Neuropsichiatria Infantile di AV3, Pronto Soccorso di Civitanova e Psichiatria di Civitanova. Successivamente saranno effettuati i concorsi per i primari di Otorino e Medicina dell’Ospedale di Civitanova nonché di Geriatria dell’Ospedale di Macerata e Terapia del Dolore di Area Vasta 3. Nei giorni scorsi si è provveduto alla nomina del responsabile dell’Unità Operativa Semplice Dipartimentale della Radiologia di Camerino-San Severino e nel contempo si sta procedendo alla stabilizzazione di tutto il personale precario così come previsto dalla normativa nazionale e regionale: operazione che consentirà di ridurre entro il 31/12/2020 a soli 31 unità il personale precario su un totale complessivo di unità di personale assunto che passerà da 3463 del 31/12/2017 a 3516 al 31/12/2020 con un incremento pertanto di 53 unità di personale in più.
Ratatà Festival, il festival di fumetto, illustrazione ed editoria indipendente, sostenuto fin dal suo esordio avvenuto nel 2014 dall’assessorato alla Cultura del Comune di Macerata, raddoppia confermandosi un appuntamento culturale innovativo per la città. In cinque anni ha acquisito una risonanza internazionale divenendo un festival europeo apprezzato per la concentrazione di artisti e produttori culturali.
"Investiamo sui giovani, sulla internazionalizzazione e su un progetto che crea sviluppo nel nostro territorio in collaborazione con tante realtà cittadine, tra cui l'Accademia di Belle Arti e l'Università di Macerata, e ha ricadute positive sul mondo del commercio e del turismo culturale." sottolinea il sindaco Romano Carancini. E aggiunge Stefania Monteverde, assessora alla cultura: "Continuiamo a lavorare sul progetto culturale che ha portato Macerata nella top ten delle dieci città finaliste a Capitale Italiana della Cultura 2020. Ratatà Festival contribuisce a fare della città un centro di avanguardia artistica e di produzione culturale di qualità.”
Il Comune di Macerata, sulla scia del successo riscosso dalle passate edizioni che hanno anche creato connessioni importanti con le diverse realtà cittadine sia culturali che commerciali, ha sviluppato con l’Associazione Culturale Ratatà un progetto biennale, riconoscendo al festival il merito di aver creato importanti opportunità che hanno portato a Macerata artisti di fama e un panorama di progetti artistici di grande qualità che hanno ottenuto importanti riconoscimenti a livello internazionale riuscendo a esportare e far conoscere la nostra realtà fuori dai confini nazionali.
"L’edizione 2019 di Ratatà avrà una forma diversa rispetto agli anni passati, si svilupperà in tre macro eventi distribuiti nell’arco di tutto l’anno, da aprile a dicembre, più una serie di eventi minori che mettano in luce progetti di rilevanza nazionale ed internazionale che stanno nascendo nel nostro territorio e che in un modo o nell'altro sono legate agli autori che nel tempo hanno gravitato attorno al festival, come testimonianza del profondo lavoro che abbiamo portato avanti negli anni di produzione culturale. L'obiettivo è quello di preparare il pubblico all’edizione del festival 2020, “L’anno del topo”, dove prevediamo esposizioni di disegno contemporaneo e non, una mostra mercato ancora più ricca, workshop e concerti con artisti di richiamo nazionale ed internazionale," spiega Nicola Alessandrini che cura il progetto insieme a un collettivo di artisti, ricercati dai festival internazionali con cui hanno stretto importanti collaborazioni. "Questa prima fase del 2019 si chiama Ratatà Muta 2019 – conclude Alessandrini - un percorso con cui rinnoviamo e rilanciamo."
Il primo appuntamento è venerdì 12 aprile alle 18,30 alla Galleria Antichi Forni. Il primo progetto di Ratatà Muta 2019 sarà costruito attorno alle figure di Flavia Bomfim, artista visiva brasiliana, psicologa e ricercatrice di ricami nel mondo, organizzatrice a Salvador Bahia del Festival di Illustrazione e Letteratura Ampliata, Monica Monachesi, art director, curatrice, designer da più di vent'anni nell'ambito dell'illustrazione e Barbara Rigon, fotografa specializzata negli ambiti musicale e teatrale e nel ritratto, attraverso due esposizioni, Bordar os sonhos, riflessione sui linguaggi visivi tradizionali e contemporanei nell'arte tessile, e Rivolti, dialogo fra fotografia e ricamo, che inaugureranno venerdì 12 aprile 2019 alle 18,30, con tre workshop sul connubio tra illustrazione e ricamo, due rivolti ad adulti ed uno ai bambini, sabato 13 e domenica 14 aprile. Gli eventi si svolgeranno alla Galleria Antichi Forni.
Il 12 aprile saranno presentati al pubblico tutti gli appuntamenti del progetto Ratatà Festival 2019-2020.
"La priorità assoluta dopo il terribile terremoto del 2016 è la massima sicurezza antisismica delle strutture pubbliche a partire dalle scuole che ospitano i nostri figli". Così in una nota si è espresso Stefano Di Pietro segretario del PD maceratese in risposta all'ex consigliere comunale Francesca D'Alessandro.
"Un impegno “etico” per ogni amministrazione. Ed è veramente disarmante che una madre, come la signora Francesca D’Alessandro, possa disconoscere questa realtà semplicemente per alimentare una polemica politica di basso profilo- prosegue il segretario- . Infatti, questa è la significativa realtà che bisogna riconoscere di fronte alla costruzione delle due scuole che saranno edificate nell’area delle “ex casermette”: che Macerata avrà due nuove scuole di elevatissima qualità antisismica dove mandare a studiare i nostri ragazzi. E di fronte a questo ogni polemica sull’area scelta e sul modo di raggiungerla è veramente poca cosa, anche tenendo conto che le distanze a Macerata sono minime. E bisogna capire che l’importantissimo finanziamento positivamente catturato dalla Giunta maceratese era esclusivamente riservato alla realizzazione di scuole di questo tipo e non poteva certamente essere utilizzato per qualsivoglia ristrutturazione di vecchi immobili che non avrebbero dato certamente quella sicurezza che il finanziamento richiede e che soprattutto richiede la nostra coscienza. Che questo dato non lo conosca un cittadino è comprensibile, ma che non lo capisca una ex consigliere comunale come la D’Alessandro è incredibile" - queste le sue parole -.
"Ciò detto vogliamo anche aggiungere che l’area scelta è un’area di grande importanza per la città e che recuperarla ad una funzione nobile alimentando anche le attività commerciali della zona è una scelta che ci convince- prosegue nella nota Di Pietro - . "Come siamo certi, per averlo ascoltato dagli amministratori, che saranno organizzati trasporti pubblici per i ragazzi, certamente più “ecologici” delle tante auto che si utilizzano generalmente, seguendo anche le indicazioni che gli stessi ragazzi ci hanno dato di tenere comportamenti che ci aiutino a salvare l’equilibrio ambientale del nostro pianeta".
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"Nel sangue della defunta il contenuto di morfina era al di sotto di 100 nanogrammi per millilitro e considerato questo la sua morte non è da collegare ad overdose". Rino Froldi, tossicologo forense, sentenzia in maniera chiara il suo punto di vista tecnico in merito alla morte di Pamela Mastropietro, durante la quarta udienza del processo a Innocent Oseghale. In caso di morte dovuta a overdose, infatti, il contenuto di morfina nel sangue sarebbe dovuto aggirarsi sui 3/4 mila nanogrammi per millilitro.
"Non essendoci sangue - riferisce Froldi - io ho dovuto analizzare la bile, il fegato, il rene, un capello, l'encefalo, un dente ed - elemento di maggiore importanza - l'umore vitreo, il liquido che si trova nel bulbo oculare che ha uno stretto rapporto con il sangue. Nella bile sono state trovate tracce di morfina, codeina e caffeina. Nel rene è stata trovata morfina così come nei capelli, di cui sono stati prelevati due centimetri a livello del cranio. Nel contenuto gastrico è stata trovata solo caffeina".
"Il livello ematico è l'unico che ci dà l'azione tossicologica. Nel bulbo orbitario c'erano 12 nanogrammi per millilitro di morfina (una quantità inferiore a sette volte a quella che si trova nel sangue, come dice la letteratura): quindi si può supporre che nel sangue ce ne fossero circa 100 nanogrammi per millilitro. Nel fegato sono invece cinque volte superiori a quelle che sono nel sangue, sempre secondo letteratura, e io ne ho trovato 376 nanogrammi per millilitro. In conclusione nel sangue vi erano 75.2 nanoragrammi per litro di morfina".
"Questi valori nel fegato dei morti di overdose sono quasi a 1600/1400, siamo quindi molto distanti da quelle trovate da noi. Inoltre il rilievo alcolemico è risultato negativo così come si è evinta l'assenza di Thc (principio della marijuana)" conclude Froldi.
Ci sarà anche Macerata nella prossima puntata di “Meraviglie” di Alberto Angela in programma il 2 aprile alle 21,20 su Rai 1. Il viaggio del divulgatore scientifico che ieri sera ha dominato la classifica degli ascolti con circa 4,2 milioni di telespettatori e il 19,3% di share riprenderà sulla rete ammiraglia con una puntata in cui ci sarà spazio anche per l’Atene delle Marche e la sua perla, lo Sferisterio.
Alla città sarà dedicato un focus con spettacolari riprese effettuate dall’alto mediante l’utilizzo di un drone. La panoramica offrirà una veduta aerea dell’area urbana e del territorio circostante a partire proprio dall’Arena oggi sede di uno dei più prestigiosi festival d’opera estivi d’Europa. Le immagini, girate all’alba, verranno commentate da una voce narrante che racconterà in una suggestiva video-cartolina la città e la sua storia fatta di arte e cultura.
“Siamo felici di vedere Macerata tra le Meraviglie del patrimonio culturale d’Italia. - sottolinea l’assessore alla cultura e vicesindaco Stefania Monteverde - Una straordinaria occasione di promuovere la nostra bella città”.
La puntata del 2 aprile partirà da Parma dove Angela si soffermerà nella cupola del Duomo per poi passare alla reggia di Colorno e al Teatro Regio con un approfondimento su Giuseppe Verdi. Quindi si arriverà sull’Appenino Marchigiano alla scoperta del fiabesco scenario delle Grotte di Frasassi con la voce della soprano armena Maria Sardaryan e dell'attore Cesare Bocci.
Il percorso si chiuderà in Sicilia, nel Val di Noto luogo dell’ultima fioritura dell’arte barocca in Europa dopo il devastante terremoto del 1693 raccontato da Pippo Baudo.
Tra un sito e l’altro il generale Fabrizio Parrulli, comandante del Nucleo Tutela patrimonio culturale dell’Arma dei Carabinieri, a 50 anni dalla nascita del Nucleo, farà un bilancio del lavoro condotto a difesa e protezione dei tesori del nostro paese.
L'articolo contiene informazioni dettagliate sulle condizioni del corpo di Pamela Mastropietro non adatte a persone particolarmente sensibili:
"Se si considera la disarticolazione, lo scuoiamento e il lavaggio, una persona esperta potrebbe eseguire il tutto nell'arco di tre ore e mezzo". Così ha commentato il dottor Mariano Cingolani, che ha deposto questa mattina durante la quarta udienza del processo che vede imputato Innocent Oseghale. Cingolani è il medico che, insieme al tossicologo Rino Froldi, ha eseguito la seconda autopsia sul corpo di Pamela Mastropietro, a distanza di una settimana dalla prima.
"Sono sei le lesioni epatiche riguardanti il lato destro del fegato della 18enne - ha spiegato Cingolani -. Le lesioni, si pensa ragionevolmente, che siano state inferte quando era già stata tolta la pelle in quanto, sulla cute, le stesse non risultano presenti. A differenza di quanto detto dal Dottor Tombolini c'era un frammento di pelle che ospitava l'ombelico".
"Per quanto riguarda le due lesioni laterali, la prima decorreva lungo il nono spazio intercostale con una forma ad occhiello e con un margine più acuto rispetto alla seconda. L'altra lesione giace invece sul decimo spazio intercostale, è lunga dieci centimetri e ha un margine più ottuso rispetto alla prima. Entrambe sono state provocate da un'arma da taglio".
"Non erano presenti fratture ma solo lacerazioni di tessuti molli costali. Inoltre, sempre al contrario di quanto detto in precedenza, il sanguinamento si raccoglie all'interno della cavità toracica se la persona si trova in posizione supina - ha spiegato Cingolani-. La ferita dunque è normale che possa sanguinare in un punto e non in un altro". Non si tratta quindi di un'anomalia secondo il medico legale che ha svolto la seconda autopsia, contrariamente a quanto iferito dal dottor Tombolini (leggi qui quanto riferito dal dottor Tombolini)
Secondo Cingolani "dopo l'avvenuta lesività c'è stato un periodo di sopravvivenza di almeno dieci minuti. È inoltre paradossale pretendere che ci sia un'emorragia se tutto è stato accuratamente lavato".
Sulla morte per overdose il dottor Cingolani non fornisce dichiarazioni certe ma osserva che "qualora si sospetti di uso di droghe, i polmoni riescono a fornirci delle indicazioni e possono arrivare a pesare anche un chilo: i polmoni di Pamela pesavano circa 200 grammi."
Sull'echimosi al capo Cingolani è sicuro che "non può aver contribuito in maniera apprezzabile alla morte, ma può essere stata provocata da un corpo contundente: la persona può aver urtato qualcosa, dotata di un movimento."
Sull'ipotesi di poter agire sul corpo della giovane 18enne in un "contesto domestico" il Dottor Cingolani ha spiegato che "è possibile fare questa operazione solo da tergo per mano di un esperto: un lavoro 'raffinato'. Da medico esperto che segue autopsie dal 1979 ci metterei del tempo e lo farei in modo analogo. Chi ha operato, soprattutto sullo sterno, l'ha fatto, sembra, per rendere difficile il.lavoro dei medici legali".
Cingolani ha spiegato inoltre che le lesioni sono state inferte quando la giovane era ancora in vita e che la sua morte risalirebbe alla tarda mattinata, al massimo al primo pomeriggio (non oltre le 18:00 del 30 gennaio, ndr).
Si è spento questa mattina a Teramo all'età di 63 anni il giudice Alessandro Iacoboni, ex Presidente del Tribunale di Macerata.
Iacoboni era attualmente Presidente del Palazzo di Giustizia di Teramo.
Grande conoscitore del Diritto era molto conosciuto nella nostra Provincia, ed era stato giudice anche a Camerino dove risiedeva fino a pochi anni fa.
La Camera Penale di Macerata si unisce al dolore per la prematura scomparsa del Dott. Alessandro Iacoboni del quale ha avuto modo di apprezzare l’alta preparazione professionale e le alte qualità umane nei molti anni nei quali ha svolto la sua attività di Magistrato e di Presidente presso il Tribunale.
Anche la Redazione di Picchio News si unisce al cordoglio.
Il funerale si terrà domani, giovedì 21 marzo, alle 15 presso la Cattedrale di Teramo.