Macerata, il Ratatà Festival raddoppia e si conferma appuntamento culturale Internazionale
Ratatà Festival, il festival di fumetto, illustrazione ed editoria indipendente, sostenuto fin dal suo esordio avvenuto nel 2014 dall’assessorato alla Cultura del Comune di Macerata, raddoppia confermandosi un appuntamento culturale innovativo per la città. In cinque anni ha acquisito una risonanza internazionale divenendo un festival europeo apprezzato per la concentrazione di artisti e produttori culturali.
"Investiamo sui giovani, sulla internazionalizzazione e su un progetto che crea sviluppo nel nostro territorio in collaborazione con tante realtà cittadine, tra cui l'Accademia di Belle Arti e l'Università di Macerata, e ha ricadute positive sul mondo del commercio e del turismo culturale." sottolinea il sindaco Romano Carancini. E aggiunge Stefania Monteverde, assessora alla cultura: "Continuiamo a lavorare sul progetto culturale che ha portato Macerata nella top ten delle dieci città finaliste a Capitale Italiana della Cultura 2020. Ratatà Festival contribuisce a fare della città un centro di avanguardia artistica e di produzione culturale di qualità.”
Il Comune di Macerata, sulla scia del successo riscosso dalle passate edizioni che hanno anche creato connessioni importanti con le diverse realtà cittadine sia culturali che commerciali, ha sviluppato con l’Associazione Culturale Ratatà un progetto biennale, riconoscendo al festival il merito di aver creato importanti opportunità che hanno portato a Macerata artisti di fama e un panorama di progetti artistici di grande qualità che hanno ottenuto importanti riconoscimenti a livello internazionale riuscendo a esportare e far conoscere la nostra realtà fuori dai confini nazionali.
"L’edizione 2019 di Ratatà avrà una forma diversa rispetto agli anni passati, si svilupperà in tre macro eventi distribuiti nell’arco di tutto l’anno, da aprile a dicembre, più una serie di eventi minori che mettano in luce progetti di rilevanza nazionale ed internazionale che stanno nascendo nel nostro territorio e che in un modo o nell'altro sono legate agli autori che nel tempo hanno gravitato attorno al festival, come testimonianza del profondo lavoro che abbiamo portato avanti negli anni di produzione culturale. L'obiettivo è quello di preparare il pubblico all’edizione del festival 2020, “L’anno del topo”, dove prevediamo esposizioni di disegno contemporaneo e non, una mostra mercato ancora più ricca, workshop e concerti con artisti di richiamo nazionale ed internazionale," spiega Nicola Alessandrini che cura il progetto insieme a un collettivo di artisti, ricercati dai festival internazionali con cui hanno stretto importanti collaborazioni. "Questa prima fase del 2019 si chiama Ratatà Muta 2019 – conclude Alessandrini - un percorso con cui rinnoviamo e rilanciamo."
Il primo appuntamento è venerdì 12 aprile alle 18,30 alla Galleria Antichi Forni. Il primo progetto di Ratatà Muta 2019 sarà costruito attorno alle figure di Flavia Bomfim, artista visiva brasiliana, psicologa e ricercatrice di ricami nel mondo, organizzatrice a Salvador Bahia del Festival di Illustrazione e Letteratura Ampliata, Monica Monachesi, art director, curatrice, designer da più di vent'anni nell'ambito dell'illustrazione e Barbara Rigon, fotografa specializzata negli ambiti musicale e teatrale e nel ritratto, attraverso due esposizioni, Bordar os sonhos, riflessione sui linguaggi visivi tradizionali e contemporanei nell'arte tessile, e Rivolti, dialogo fra fotografia e ricamo, che inaugureranno venerdì 12 aprile 2019 alle 18,30, con tre workshop sul connubio tra illustrazione e ricamo, due rivolti ad adulti ed uno ai bambini, sabato 13 e domenica 14 aprile. Gli eventi si svolgeranno alla Galleria Antichi Forni.
Il 12 aprile saranno presentati al pubblico tutti gli appuntamenti del progetto Ratatà Festival 2019-2020.
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