La Giunta comunale ha approvato ieri, in linea tecnica, il progetto relativo ai lavori di consolidamento del muro di contenimento stradale posto a monte dei fabbricati da demolire e ricostruire, a seguito degli eventi sismici del 2016, situati tra via Maffeo Pantaleoni e via Zorli.
L’intervento di consolidamento, fondamentale per l’emanazione di una apposita ordinanza speciale da parte del Commissario Straordinario alla Ricostruzione, si rende necessario sia per garantire una adeguata stabilità dell’attuale sede stradale che come intervento atto a facilitare il superamento delle barriere architettoniche presenti a livello degli accessi sulla via pubblica.
L’area in questione, compresa tra via Zorli e via Pantaleoni, è composta da quattro grandi condomini per un totale di circa 150 alloggi (risalenti ai primi anni ’50) che sono stati tutti danneggiati dal sisma. Il progetto prevede la demolizione e la ricostruzione degli edifici stessi che si trovano su un terreno a forte pendenza e quasi in aderenza alla strada pubblica, per cui l’Amministrazione, a tutela della sicurezza generale e viaria in particolare, ha richiesto al Commissario Straordinario alla Ricostruzione un’ordinanza speciale per poter finanziare l’opera pubblica a sostegno della ricostruzione privata.
“Un intervento pubblico-privato estremamente complesso, decisivo e di riqualificazione generale che ha richiesto oltre due anni di lavoro per riuscire a redigere i progetti superando le difficoltà tecniche, allineando e coordinando, al contempo, tempi e interessi molto diversi tra loro” – ha detto l’assessore all’Urbanistica Silvano Iommi -.
“Tuttavia, grazie anche allo straordinario impegno dell’Ufficio Tecnico Comunale, si è riusciti a raggiungere l’auspicato accordo tra tutti i vari soggetti coinvolti arrivando a definire un progetto di messa in sicurezza e di rinnovamento dei sotto\servizi sia della strada che dell’intera zona da ricostruire, il cui importo complessivo è di circa 8,2 milioni di cui 2,9 di parte pubblica e 5,3 di parte privata. L’importo complessivo dell’intera ricostruzione privata dei quattro lotti residenziali resta quindi stimato in circa 40 milioni a cui si aggiungeranno ora i 2,9 della parte pubblica”.
La stabilizzazione della scarpata avverrà tramite la realizzazione di paratie tirantate poste in parte al di sotto del marciapiede e in parte sul ciglio della scarpata, mentre contemporaneamente si procederà con la demolizione degli edifici dal civico 89 al 111; l’intervento, ad avvio dei lavori, comporterà per alcuni mesi il restringimento della sede stradale di via Pantaleoni con conseguente attivazione del senso unico alternato regolato semaforicamente. Il termine ultimo per il completamento dei lavori di ricostruzione post sisma resta stabilito al 31 dicembre 2025.
"La passeggiata dei Babbi Natali" così è stata chiamata la nuova e simpatica iniziativa ideata dall'Avis Comunale di Macerata che verrà realizzata sabato pomeriggio. Alle 16:30 ci si ritroverà in piazza Annessione e da lì comincerà appunto una passeggiata che si snoderà lungo le vie del centro del capoluogo.
Ai partecipanti (costo di iscrizione di appena 5 euro) verrà dato un cappello da Babbo Natale e tante teste rosse si muoveranno alla volta di piazza Cesare Battisti dove finirà la camminata.
Durante il tragitto ci saranno punti di ristoro nei bar e inoltre, con il biglietto della quota di iscrizione, si avrà la possibilità di prendere parte ad una lotteria con premi messi in palio dai commercianti del centro storico che hanno aderito all’iniziativa avissina.
Per i piccoli tanta animazione e, pensiero sicuramente gradito, doni che verranno offerti dall'azienda Clementoni. La passeggiata dei Babbi Natali è realizzata in collaborazione con l'Admo Macerata e patrocinata dal comune.
"Sarà un’occasione per stare insieme – spiega il presidente dell’associazione Gaetano Ripani- e vivere l’atmosfera natalizia avvicinando la cittadinanza all’Avis e viceversa. Noi siamo da sempre in mezzo alle persone ed ovviamente a disposizione dei maceratesi, ma il sostegno è importante per l’Avis affinché si possa veicolare il messaggio della donazione del sangue e si possano concretizzare più attività".
È stato inaugurato questa mattina, in via Marche 84 a Macerata, il centro per anziani che rientra nel progetto promosso dal Comune - assessorato alle Politiche Sociali - “Attivi si nasce”; il centro sarà gestito dal Cif Macerata (Centro Italiano Femminile).
Presenti il vice sindaco e assessore alle Politiche Sociali Francesca D’Alessandro, i consiglieri Antonella Fornaro – promotrice, un anno fa, dell’ordine del giorno relativo alla riapertura del centro di via Marche - e Marco Bravi e la presidente del Cif Macerata Francesca Marinelli.
“I Servizi Sociali si trovano a fronteggiare nuove fragilità legate alla popolazione anziana e problematiche sempre più complesse che la pandemia ha aumentato: situazioni sempre più difficili da decodificare e da supportare” – ha detto D’Alessandro -.
“Per consolidare una responsabilità di comunità si deve far leva su un lavoro progettuale condiviso e partecipato per favorire la tessitura di relazioni e uno sguardo nel fare città insieme”.
“È necessario uscire dalla polarità utente/servizio per costruire azioni in grado di coinvolgere il vicinato, il volontariato, i servizi. È importante un approccio basato sulla prevenzione per promuovere reti di solidarietà comunitaria e per evitare che le situazioni vulnerabili precipitino nel disagio”.
“Qui, gli anziani possono stare insieme svolgendo attività ricreative e di socializzazione trovando anche un ambiente che costituisce un contesto familiare per le persone sole. Questo tipo di attività aiuta anche il Comune a monitorare, capillarmente, il settore della terza età e in particolare quelle fragilità che sarebbero, altrimenti, difficilmente intercettabili”.
“Le finalità del progetto ‘Attivi di nasce’ sono favorire maggiori occasioni di incontro e socializzazione, contrastare l’isolamento e migliorare il senso di appartenenza alla comunità delle persone anziane. Oltre a questo, il progetto si pone come obiettivi di riportare l’anziano al centro dell’attenzione del suo contesto attraverso la sua partecipazione alla vita di comunità grazie ad attività tese all’integrazione sociale e all’arricchimento dei suoi scambi relazionali”.
L’atleta Arianna Ciurlanti, 19 anni, colonna portante della società Ginnastica Macerata e nelle fila della Nazionale Italiana di Ginnastica Aerobica ormai da anni, in questi giorni è stata impegnata nella Suzuki World Cup 2022, svoltasi presso l'Ota City General Gymnasium di Tokyo, insieme al compagno di nazionale Matteo Falera, della società Ginnastica Agorà di Colleferro.
I due ragazzi, pur essendo di società diverse e potendosi allenare insieme soltanto nei fine settimana, hanno svolto un ottimo lavoro in questi mesi che ha permesso loro di riportare in Italia la medaglia d’argento nella specialità di Coppia. Entrambi sono scesi in pedana anche nella competizione individuale ed hanno ottenuto, con il loro esercizi, due egregi quarti posti.
La Società Ginnastica Macerata è molto soddisfatta della prestazione della propria atleta che, sia con la medaglia ottenuta in coppia con Falera che con un ottimo punteggio e un esercizio spettacolare nell’individuale, ha egregiamente rappresentato l’Italia e la società stessa in una competizione internazionale di altissimo livello nella quale erano impegnati atleti provenienti da Australia, Ungheria, Giappone, India, Indonesia, Italia, Mongolia, Thailandia, Filippine e Taipei cinese.
Ad accompagnare i due ragazzi c’era anche Arianna Ciucci, allenatrice e responsabile tecnico delle Ginnastica Macerata e, quindi della Ciurlanti, nonché responsabile della Squadra Nazionale Junior di Ginnastica Aerobica della FGI.
Con questa ennesima soddisfazione si chiude per la Ginnastica Macerata un anno pieno di ottimi risultati, con una medaglia d’argento da appendere all’albero di Natale e un ulteriore stimolo in vista della stagione sportiva 2023.
La polizia locale di Macerata ha emesso un’ordinanza per regolamentare la circolazione stradale in occasione della riapertura e consacrazione della chiesa di San Giovanni a Cattedrale della diocesi di Macerata, in programma nei giorni sabato 17 e domenica 18 dicembre.
Nella giornata di sabato 17 dicembre è previsto:
- Divieto di sosta con rimozione forzata dalle 8 alle 12 in piazza Vittorio Veneto e via Domenico Ricci; corso della Repubblica, tratto finale escluso dall’Apu ambo i lati, eccetto veicoli portatori di handicap;
Provvedimenti relativi al traffico nelle strade del centro storico dalle 10 alle 12:
- via XX Settembre direzione obbligatoria diritto incrocio via Domenico Ricci;
- corso della Repubblica divieto di transito e direzione obbligatoria a sinistra all’incrocio con piazza Vittorio Veneto con immissione in via Padre Matteo Ricci;
- interruzione momentanea della circolazione veicolare in piazza Vittorio Veneto e via Domenico Ricci;
- via Crescimbeni tratto fino all’incrocio con via XX Settembre, senso unico alternato a vista, con precedenza per i veicoli in uscita. I residenti della medesima via sono autorizzati a circolare contro il senso di marcia per raggiungere le rispettive pertinenze.
Nella giornata di domenica 18 dicembre è previsto:
Divieto di sosta con rimozione forzata dalle 13 alle 20
- piazza Vittorio Veneto, (su tutta la piazza)
- via Domenico Ricci eccetto veicoli portatori di handicap;
- corso della Repubblica, su tutto il corso, anche nella zona Apu, su ambo i lati
- dalle 13 alle 18 piazza san Vincenzo Maria Strambi, via don Minzoni, e piazza della Libertà, nella zona A.p.u. e nella fila di stalli, verso quest’ultima, esistenti nell’area a pagamento;
Provvedimenti relativi al traffico nelle strade del centro storico dalle 16 alle 20
- via XX Settembre direzione obbligatoria diritto all’ incrocio con via Domenico Ricci;
- corso della Repubblica, divieto di transito e direzione obbligatoria a sinistra, all’incrocio con piazza Vittorio Veneto con immissione in via Padre Matteo Ricci;
- interruzione momentanea della circolazione veicolare in piazza Vittorio Veneto e via Domenico Ricci durante la celebrazione religiosa;
- via Crescimbeni, tratto di strada fino all’incrocio con via XX Settembre, senso unico alternato a vista, con precedenza per i veicoli in uscita. I residenti della medesima via sono autorizzati a circolare contro il senso di marcia per raggiungere le rispettive pertinenze;
Infine, l’ordinanza prevede la sospensione della circolazione stradale per tutte le categorie di veicoli, per il tempo necessario al passaggio in sicurezza della processione lungo il percorso piazza san Vincenzo Maria Strambi, via don Minzoni, piazza della Libertà, corso della Repubblica, piazza Vittorio Veneto.
Sarà presentata sabato 17 dicembre a Roma, durante il convegno "L'arte e i suoi diritti" che si terrà dalle 10 nella prestigiosa cornice di Palazzo Valentini, la nuova rivista "Rassegna di diritto della moda e delle arti" che per prima analizza la fashion law, tenendo conto dell’evoluzione dell’ordinamento interno ed europeo in uno scenario divenuto internazionale.
Diretta da Enrico Damiani, ordinario di diritto civile dell'Università di Macerata, la rivista, disponibile online, affronta temi di attualità, come l’impatto delle nuove tecnologie sui fenomeni giuridici connessi alla produzione e alla circolazione dei beni e servizi online, il diritto dei consumatori/utenti e i diritti degli autori e inventori, il commercio elettronico e il mercato digitale, il trattamento dei dati personali e non personali anche nella prospettiva della loro utilizzazione in ambito economico, l’intelligenza artificiale, la robotica e gli smart contracts, la digitalizzazione nei settori artistici e della moda, gli nft, la blockchain.
Alla presentazione, che sarà aperta dai saluti del rettore John McCourt e di Mariano Angelucci, consigliere della Città Metropolitana di Roma Capitale e presidente della Commissione permanente Turismo, moda e relazioni internazionali, interverranno, oltre al direttore, altri docenti Unimc come Arianna Alpini, Romolo Donzelli, Chiara Iorio e Giorgia Vulpiani; Sandro Nardi dell'Università di Foggia, Ettore Battelli dell'Università di Roma Tre e Enzo Maria Incutti dell'Università La Sapienza.
Si conclude con la consueta conviviale natalizia il 2022 del Panathlon Club Macerata presieduto da Michele Spagnuolo. Un anno di grandi soddisfazioni sportive nazionali e che ha visto Macerata al centro dell’attenzione grazie al riconoscimento “Macerata Città Europea dello Sport 2022”.
Da ricordare le conviviali in occasione dei Campionati Italiani Para-Archery a gennaio (ospiti Eleonora Sarti e i vertici federali Fitarco) e dei campionati di Scherma Paralimpica a giugno (ospiti Valerio Aspromonte e Rossana Pasquino), l’incontro con il calciatore Fabrizio Ravanelli, la presentazione del libro “Qatar 2022” con il vice direttore di Sport Mediaset Gianluca Mazzini, la serata con Alessandro Gattafoni e la raccolta fondi in occasione dello spettacolo teatrale “Italia Mundial” di Federico Buffa inserito nel cartellone di Overtime Festival.
Dopo i saluti dell'assessore allo Sport, Turismo e Grandi Eventi Riccardo Sacchi, del Consigliere Internazionale del Panathlon International Luigi Innocenzi, del Presidente del Coni Marche Fabio Luna, del Presidente del Comitato Regionale FIPAV Fabio Franchini, la serata è proseguita con l’ingresso come nuovo socio di Fabio Passarini, designatore regionale degli arbitri e osservatori di calcio a 5.
Standing ovation per Giulia Perugini, tra gli atleti più rappresentativi della Sef Macerata (Società educazione fisica). Conosciuta tra gli appassionati anche come "Signora dell’alto", insegnante di educazione fisica, ha iniziato a praticare sport da ragazza con la ginnastica artistica e ritmica, proseguendo poi con l’attività da atleta master.
Specialista del salto in alto, vanta un palmares di oltre settanta titoli italiani vinti, tre medaglie ai Campionati Mondiali (oro in Germania nel 2004, bronzo in Francia nel 2008 e in Polonia nel 2019), otto medaglie ai Campionati Europei.
"Lo scorso febbraio, superando la quota di 0,90 metri durante i Campionati italiani Master ad Ancona, è divenuta la primatista mondiale di categoria al coperto uguagliando due atlete statunitensi, con una misura che non facevo neanche a diciotto anni" ha affermato sorridendo Michele Spagnuolo. "Un grande esempio di determinazione, costanza, longevità - ha continuato il Presidente del Panathlon Club Macerata - la sua carriera incarna alla perfezione i valori di fair play, passione ed etica sportiva promossi dal Panathlon International Club e a cui tutti noi ci ispiriamo”.
La conviviale, organizzata presso il teatro della Filarmonica (Palazzo Bourbon Macerata), si è pregiata della presenza di Ferdinando De Giorgi, ex pallavolista italiano e allenatore di pallavolo. Come giocatore colleziona numerosi trofei, con la prestigiosa Panini Modena vince uno scudetto, con l'Alpitour Cuneo due Coppe Italia, una Supercoppa italiana, due Coppe Cev e una Coppa delle Coppe.
Esordisce in Nazionale Italiana a Montpellier il 30/06/1987 in Francia-Italia 1-3. Colleziona 330 presenze nella Nazionale italiana, partecipando attivamente alla conquista di gran parte dei trofei vinti dall’Italia e prende parte alle tre spedizioni vincenti degli azzurri ai Mondiali del 1990, del 1994 e del 1998.
Dal 2002 diventa allenatore a tempo pieno continuando a collezionare vittorie, tra cui lo scudetto nel 2005-2006 con la Lube Volley di Macerata dove resta fino al 2010. Ancora con la Lube nella stagione 2018/2019 vince Campionato, Champions League e Mondiale per Club. Dopo le deludenti Olimpiadi di Tokyo viene chiamato alla guida della Nazionale Italiana maschile per gestire un profondo ricambio generazionale, conducendo immediatamente i giovanissimi azzurri alla inaspettata conquista dell’Europeo 2021 e del Campionato del Mondo 2022.
Fefè De Giorgi durante la serata, intervistato dal presidente del Panathlon Club Macerata Michele Spagnuolo, ha ripercorso la sua carriera, gli inizi a Squinzano, i suoi successi come giocatore e allenatore, il rapporto con Julio Velasco e gli altri giocatori della "generazione di fenomeni", l’esperienza all’estero e i recenti successi degli Azzurri contro Slovenia e Polonia.
Non sono mancati aneddoti e momenti divertenti che hanno allietato e fatto sorridere la folta platea composta da oltre 80 persone con un Fefè De Giorgi esilarante sul palco, premiato dall’artista Nazareno Rocchetti che ha ricordato il suo incontro con l’allenatore nel corso di un pellegrinaggio "Macerata-Loreto" di qualche anno fa. Una scultura ispirata allo spirito di squadra e al sacrificio di chi vive lo sport con passione e dedizione.
Per l'allenatore della Nazionale italiana un riconoscimento anche da parte dell'Università degli Studi, nella persona del direttore generale Mauro Giustozzi, che ha donato una borraccia e una felpa Unimc con la scritta "Fefè 1". L'augurio è quello di vederlo presto in Ateneo per una lezione.
La serata è stata anche l’occasione per parlare di "Io tifo Cultura", progetto di riqualificazione di playground di città e campetti di quartiere con il coinvolgimento di street artist e illustratori di fama nazionale. Nello specifico il Club, infatti, ha sostenuto economicamente la realizzazione del campo di Largo Pascoli a Macerata tela a cielo aperto dell’artista Oscar Diodoro.
Progetto di rigenerazione urbana che enfatizza il dialogo tra cromaticità e funzionalità in un costante scambio e bilanciamento con contesti storici e ambientali. Un'occasione per essere circondati dalla creatività anche mentre si pratica sport all'aperto contaminandolo di arte. E viceversa, facendo parlare l'arte attraverso il linguaggio della pratica sportiva. Un mash up di energie e culture in grado di accendere un faro su questa simbiosi.
La serata, alla presenza anche del vice Governatore di Area 5 Panathlon Distretto Italia Stefano Ripanti, del Presidente del Panathlon Club di Pesaro Angelo Spagnuolo, del Presidente del Panathlon Club Jesi Andrea Moriconi, della Presidentessa del Panathlon Club Osimo Valentina Iobbi, del Delegato provinciale Coni Fabio Romagnoli e dei rappresentanti FIPAV Tiziana Ferretti, Roberto Cambriani e Letizia Genovese, si è conclusa con lo scambio di auguri e l’annuale pesca organizzata grazie al supporto organizzativo dei propri soci Franco Cossiri, Franco Malagrida, Massimo Paci, Mauro Quacquarini, Roberto Toninel.
Apprezzatissimi i cimeli sportivi offerti dal dirigente della Maceratese Michele Bacchi, dal presidente della Virtus Pasqualetti Giorgio Luzi e dall’arbitro Juan Luca Sacchi, anch’essi tutti soci.
Da oggi per due giorni l'Università di Macerata ospiterà i partner del progetto Disudesme sulla digitalizzazione per lo sviluppo sostenibile delle piccole e medie imprese, gestito dal Dipartimento di Economia e diritto e finanziato dalla Commissione Europea nel programma Erasmus+.
"La partecipazione al progetto - spiega Elena Cedrola, direttrice di Dipartimento e responsabile scientifico -, ideato dal capofila, l'Università di Poznan in Polonia, è proprio quella di sviluppare ricerche e percorsi formativi verso la digitalizzazione e la sostenibilità. In particolare, la digitalizzazione in atto già da anni e accelerata durante la pandemia, sta trasformando le economie, le società, le forme della comunicazione, del lavoro e delle competenze necessarie per il lavoro e la vita di tutti i giorni e sembra presentarsi non come obiettivo in antitesi, ma come elemento facilitatore della transizione sostenibile delle imprese. Le pmi, in questo senso, hanno avuto minori risorse e velocità di reazione ed è per questo che progetti come Disudesme cercano di ridurre il divario di competenze e opportunità nei territori dell'Unione europea".
I soggetti coinvolti sono le Università di Poznan per la Polonia, di Macerata per l’Italia, della tecnologia di Kaunas per la Lituania e di Rovira i Virgili per la Spagna, la Camera di Commercio lituana, l’organizzazione belga senza scopo di lucro Efmd per l'accreditamento di qualità, società private del settore della consulenza e dell'educazione cinematografica di Polonia e Italia, la Fondazione polacca "Partner per il governo locale" e l’italiana Conform – Consulenza, Formazione e Management.
Il progetto durerà due anni e prevede varie azioni per la digitalizzazione e la sostenibilità relativamente all’efficienza dei processi, alla progettazione del prodotto, allo smaltimento dei rifiuti, alla fonte di materie prime, l’efficienza infrastrutturale, imballaggio e trasporto.
Una donna violata, un Cristo con in spalla un uomo di colore, una vergine Maria in compagnia della peccatrice Maddalena, un bambinello pronto a spiccare il volo, una 'scena d’amore' (un abbraccio, ndr) e una grande mano protesa verso la 'Libertà'. L’ultima opera dell’artista del fuoco Nazareno Rocchetti celebra la Natività 2022. E, soprattutto, divide. "Troppo provocatoria" per il Comune di Macerata che, entusiasta dell’idea prima di vederla compiuta, ha fatto in seguito 'dietrofront' temendo ripercussioni e polemiche. Al limite dello scandalo.
"Tramite un esercente del centro storico - racconta Rocchetti - avevamo avanzato la proposta al sindaco e gli assessori, che poi hanno preferito rimuovere il lavoro. Siamo di fronte a un bigottismo che ha invaso gran parte della gente. Io sono un visionario: il presepe lo vedo così! E, attenzione, sono anche un credente: ho i miei problemi con la Chiesa perché non si confà al mio modo di pensare. Ma resto fedele a Cristo e alle sue leggi".
La scena successiva si sposta a Tolentino, in piazza della Libertà (leggi qui): qui l’ultima impresa creativa del Maestro non è stata solo ben accolta, ma meritevole di un’installazione in bella vista proprio sotto le finestre del palazzo comunale. "La mia opera parla di rispetto, amore, fratellanza", continua Rocchetti. "La donna violata, per esempio, è il tema grande dei nostri giorni tra violenza di genere e femminicidi. Non voglio alimentare polemiche, ma cercare di togliere la maschera di ipocrisia della nostra società”.
"C’è chi parla di politica in piazza o in tv, chi fa musica o altro. Io parlo con le mie opere”, conclude l'artista di Cingoli. “Se qualcuno mi dice ‘nel presepe manca l’asinello, il bue, san Giuseppe etc..’ rispondo che siamo nel 2022! E che dovremmo preoccuparci, invece, di aver perso il calore umano. Tutti si fanno vedere belli, mano nella mano la domenica a messa. E poi chissà cosa succede all’interno delle loro case! Al fruitore di un’opera d’arte non dovrebbe essere spiegato nulla: ognuno è libero di vedere con i propri occhi e di trovare la chiave di lettura più opportuna".
Occhi sulla città, ma non sui cittadini. Il Comune di Macerata ha già predisposto ogni cosa in vista del periodo natalizio, vestendo a festa le vie e le piazze del centro storico. E, soprattutto, ‘agevolando’ il traffico automobilistico dando persino il via libera nei fine settimana. Una misura, quest’ultima, che torna utile ai commercianti impegnati a far cassa in queste settimane clou, rispetto a chi - venendo da fuori - deve fare invece i conti con il ‘dramma del parcheggio’.
Il tutto ‘ça va sans dire’ rimanda agli effetti della delibera n.368 del 13 ottobre 2022 in materia di ‘revisione e adeguamento della sosta tariffata, firmata a doppie mani dal sindaco Sandro Parcaroli e dal segretario generale Francesco Massi Gentiloni Silveri, con il benestare di Apm. Fra i passaggi più interessanti dell'ordinanza, l’aumento del prezzario dei singoli ticket - 6 euro/24h nelle strutture, 80 cents/h in zona Garibaldi e Tribunale - e degli abbonamenti, con maggiorazione fino al 50% (leggi qui).
Dov’è l’inghippo? Non tutte le vie limitrofe al centro storico sono state incluse nella suddetta delibera. Come ad esempio quelle della Zona L compresa fra viale Trieste, viale Don Bosco fino a via Annibal Caro. Chi aveva rinnovato il proprio abbonamento in anticipo sul 1° novembre 2022 (data di decorrenza della delibera), oggi si ritrova con un servizio invalidato e non rimborsabile. In più, è costretto a parcheggiare altrove il proprio mezzo, con ulteriore esborso per il ticket giornaliero.
“Mia moglie lavora alla Coop di via Dante Alighieri - racconta Michele, residente nel quartiere di Collevario - e come altri dipendenti possedeva l’abbonamento annuale (pagato 160 euro, valido fino ad agosto 2023) per parcheggiare nelle strade adiacenti e più funzionali, come via Alfieri. Con la delibera, adesso la sosta è vietata. E lasciare la macchina su altre strisce blu comporta una spesa di circa 18 euro a settimana. Fatto il calcolo, sono almeno 60 euro al mese”.
A riprova del disagio, dagli uffici dell’Inps siti nella stessa area sono già partite le lettere di protesta dirette ad Apm. Che lo ricordiamo, in quanto affidataria del servizio, ha unicamente seguito le direttive del Comune di Macerata. “Ci hanno invitato a sporgere reclamo - continua Michele - ma a questo punto manderemo la segnalazione tramite l’associazione dei consumatori. O viene ripristinato il vecchio servizio oppure ci rimborsano l’abbonamento. Abbiamo pagato per un servizio che non c’è, stipulato di fatto un contratto. Non si possono cambiare le condizioni in corso d’opera senza avvisare. È un atto di prepotenza verso i cittadini”.
Promosso a Parma dopo l'addio a Macerata. Il consiglio di amministrazione del Teatro Regio di Parma, ha nominato, per il triennio 2022-2025, Luciano Messi nuovo sovrintendente della Fondazione Teatro Regio.
Il maceratese Messi, classe 1971, è presidente di Atit-Associazione dei Teatri Italiani di Tradizione, vicepresidente di Federvivo e direttore della Fondazione Rete Lirica delle Marche ed è stato sovrintendente dell'Associazione Arena Sferisterio di Macerata dal 2015 al 2022.
"Sono certo, insieme agli altri componenti del consiglio di amministrazione della Fondazione Teatro Regio - osserva in una nota Michele Guerra, sindaco di Parma e presidente della Fondazione Teatro Regio - che Luciano Messi possa avere le competenze, l'esperienza e la sensibilità per guidare il nostro Teatro verso uno sviluppo artistico, culturale e sociale che dia valore alla nostra città e che mantenga la solidità dei rapporti internazionali costruiti in questi anni".
Il Teatro Regio, argomenta nella nota il neo sovrintendente, "è un'istituzione di produzione artistica di riconosciuta eccellenza la cui forza risiede nella sintesi tra tradizione e innovazione e nel capitale umano che ci lavora e lo sostiene. La mia visione è quella di un Regio in dialogo autentico con il suo territorio e al tempo stesso nel cuore delle sfide culturali del nostro Paese, oltre che al centro di una intensa rete di relazioni internazionali. Un teatro inclusivo, sostenibile e generativo, pronto a fare la sua parte nella grande transizione socio-culturale che stiamo vivendo".
Anteprima ieri del nuovo allestimento del museo della scuola “Paolo e Ornella Ricca”, MudeSc, dell’Università di Macerata con il direttore Fabio Targhetta e la vice direttrice Marta Brunelli. La visita era riservata ai relatori del convegno internazionale “The school and its many pasts” in corso in questi giorni. L’inaugurazione ufficiale dell’esposizione si terrà a gennaio.
“È un gioiello che utilizzeremo con le scuole e che ci avvicina al territorio. Ricordare la scuola del passato ci permette di capire anche quella del presente” ha commentato il rettore John McCourt. “È un museo inclusivo – ha sottolineato il direttore Fabio Targhetta - uno spazio di ricerca collaborativa, di sperimentazione didattica, che vede i fruitori come soggetti attivi e sorpresi da quello che vedono”.
La direttrice del dipartimento di Scienze della formazione, Beni culturali e Turismo Lorella Giannandrea ha ricordato: “Questa realizzazione è uno degli esiti dei fondi del Dipartimento di eccellenza insieme al Centro di ricerca TincTec su inclusione e tecnologie educative”.
Nucleo della ricca collezione di pubblicazioni, strumenti e oggetti scolastici, che raccontano la storia dell'educazione nell'Italia tra Otto e Novecento, sono i materiali scolastici raccolti nel corso di decenni dai coniugi Paolo e Ornella Ricca e donati all’Università di Macerata. “Il museo è cresciuto sia materialmente sia culturalmente, divenendo un punto di riferimento importante nell’ambito degli studi sulla scuola”, ha scritto Ornella Ricca nella lettera di saluto inviata per l’occasione.
Il museo è un luogo destinato a comunicare, attraverso allestimenti attentamente pianificati e curati in ogni dettaglio, il senso profondo di una storia capace di riannodare i fili della memoria individuale e collettiva della scuola, ovvero del luogo e dello strumento che più di ogni altro ha contribuito a far crescere il Paese, a favorire il maturare di un’identità e di una coscienza civile unitarie.
Primo incontro formale oggi in municipio tra la nuova governance dell’Università di Macerata e i vertici del Comune. Il rettore John McCourt, la prorettrice con delega alla terza e quarta missione Catia Giaconi e il direttore generale Mauro Giustozzi si sono confrontati con il sindaco Sandro Parcaroli, la vicesindaco e assessore alle Politiche sociali Francesca D’Alessandro, l’assessore alla cultura con delega all’università Katiuscia Cassetta e l’assessore allo sviluppo economico e all’ambiente Laura Laviano.
“Siamo stati concordi nel ribadire la necessità di un’alleanza per progettare insieme azioni strategiche per la nostra comunità studentesca e per promuovere lo sviluppo culturale, sociale, economico dell’Ateneo e, insieme, della città – commenta il rettore McCourt -. La disponibilità di fondi regionali ed europei aprono ulteriori possibilità per costruire insieme nuovi progetti. Abbiamo preso l’impegno di rivederci entro il prossimo anno e instaurare un tavolo operativo congiunto e permanente”.
“In un clima operativo e costruttivo abbiamo affrontato molti temi attuali per la crescita e lo sviluppo della città di cui l’Università è parte fondamentale – ha aggiunto il sindaco Parcaroli -. Dalla necessità di avere uno sguardo aperto verso l’Europa alla cultura passando per le tante opportunità che dobbiamo offrire, insieme, agli studenti fino all’accoglienza dei ragazzi e delle loro famiglie”.
Tra i temi al centro della discussione: la sostenibilità, il recupero di palazzi storici, il potenziamento del parco di Villa Lauri. Si è parlato anche dell’annoso problema dei trasporti e della possibilità di prevedere un pacchetto di agevolazioni per gli studenti che frequentano l’Università.
Una novità assoluta: nasce un servizio di pronto intervento sociale volto a potenziare il contrasto alla povertà e alla marginalità. Dal 1° dicembre è infatti attivo il progetto Prins che consente la realizzazione di interventi di pronto intervento sociale a favore delle persone in condizioni di povertà o marginalità, finanziato con fondi europei e messi a disposizione dal Pon Inclusione.
Il progetto è stato presentato questa mattina nel corso di una conferenza stampa a cui hanno partecipato il sindaco Sandro Parcaroli, il vice sindaco Francesca D’Alessandro, il prefetto Flavio Ferdani, il questore Vicenzo Trombadore e il tenente colonnello dei carabinieri Nicola Candido. Presenti anche il presidente e il direttore generale dell’Asp Ircr Giuliano Centioni e Francesco Prioglio e i rappresentanti di enti e associazioni impegnati nel sociale.
“Uno degli obiettivi principali dell’Amministrazione è contrastare i fenomeni di povertà estrema e marginalità sociale e una delle chiavi per riuscire in questo è, indubbiamente, la rete che necessita di un lavoro sinergico, di costante collaborazione e di un sempre maggiore potenziamento – ha detto il sindaco Sandro Parcaroli -. In questo caso, il progetto Prins permette di mettere in relazione l’Ircr la Fondazione Vaticano II, i professionisti del settore e le istituzioni per garantire un servizio puntuale di ascolto, sostegno e supporto”.
Il Comune di Macerata, in qualità di comune capofila del progetto, approvato con apposita delibera del Comitato del sindaci di ATS 15, per assicurare gli interventi del pronto intervento sociale ha infatti stipulato una convenzione con APSP IRCR Macerata e con la fondazione Vaticano II. In particolare la convenzione garantisce una reperibilità di una assistente sociale e di un OSS h 24 per 365 giorni all’anno.
“Il progetto Prins è la risposta concreta all’esigenza di un bisogno sempre più urgente e pressante – ha affermato il vice sindaco e assessore alle Politiche sociali Francesca D’Alessandro -. Dopo la pandemia e con la crisi economica in atto, infatti, il disagio sta aumentando e il pronto intervento sociale ha l’obiettivo di tamponare l’emergenza affinché non si trasformi in disagio estremo”.
“Per supportare le fragilità è quindi necessario una sinergia sempre più fattiva ed efficace tra istituzioni in un sistema integrato che vede al centro la persona umana in tutte le sue necessità, comprese quelle più emergenziali. Con il Prins si vuole quindi anche ridurre o tentare di ridurre lo stato di isolamento e fornire una rete di servizi e un’assistenza continua ed efficace affinché nessuno venga lasciato indietro”.
“Voglio ricordare l’atteggiamento dialogante tra le istituzioni che si è costituito a Macerata – ha detto il prefetto Ferdani ricordando le iniziative portate avanti con il vice sindaco D’Alessandro sulle tematiche della violenza contro le donne e degli anziani, quest’ultima sia sotto l’aspetto repressivo che di contatto” -.
“Il progetto di oggi costituisce un’applicazione concreta perché credo che in una società civile ci debba essere l’esigenza di creare, difronte a momenti di solitudine e di difficoltà, una risposta di speranza e di incoraggiamento riportando sempre la dignità delle persone al centro del nostro pensare.
Al di là degli aspetti tecnici del progetto, l’importanza è il messaggio di attenzione che viene dalle istituzioni nei confronti di tutti ma in particolare di quelle persone che vivono momenti di difficoltà. È da lì che si misura la valenza di una società civile e Macerata, sotto questo punto di vista, esprime una vivacità e un’attenzione assolutamente degna di nota”.
Incidente allo svincolo di Sforzacosta della Superstrada "Val di Chienti”. Lo scontro è avvenuto alle 10 circa della mattinata di oggi. Per cause ancora in fase di accertamento, tre auto sono entrate in collisione all'uscita della superstrada.
Non si registrano feriti, ma solamente disagi alla circolazione stradale. Sul posto è intervenuta la polizia stradale per direzionare il traffico e svolgere i rilievi di rito. Si viaggia a una sola corsia in attesa del completamento delle operazioni di soccorso.
(Foto di Giammario Scodanibbio)
Sarebbe riuscita ad immettere sul mercato, in otto mesi, oltre 150 chili di cocaina la presunta associazione per delinquere nei confronti della quale la squadra mobile di Perugia ha dato esecuzione a misure cautelari disposte dal gip del capoluogo umbro, su richiesta della locale Procura nei confronti di quindici persone, delle quali 11 di origini albanesi.
Per nove soggetti è stata disposta la custodia in carcere, per quattro gli arresti domiciliari e per due l'obbligo di dimora. Quattro persone sono comunque risultati irreperibili. Tra le piazze di spaccio anche Macerata.
L'operazione - che ha interessato i territori di Foligno, Spoleto, Terni, Rimini e Bologna - è stata condotta dalla squadra mobile di Perugia con il supporto di quelle di Terni, di Rimini di Bologna e di Macerata nonché dei Reparti prevenzione crimine Umbria - Marche, Toscana, Abruzzo e di unità cinofile.
Nel corso delle indagini, avviate nel maggio del 2020, la polizia giudiziaria ha altresì proceduto all'arresto in flagranza - è detto in un comunicato della Procura - di 22 persone, al sequestro di circa nove chili di cocaina, due di eroina, due pistole con 139 proiettili, quattro auto e circa 13.000 euro.
Secondo gli inquirenti le figure ritenute apicali dell'organizzazione avevano attivato una serie di canali, anche esteri, di rifornimento della cocaina. La droga, una volta giunta sul territorio, veniva "lavorata" da uomini di fiducia che procedevano al successivo confezionavano delle dosi; la distribuzione al dettaglio era poi curata dalle "cellule di spaccio", dislocate in diversi territori, tra i quali Perugia, Foligno, Spoleto, Terni, Macerata, Rieti e Cattolica.
In caso di arresto, l'organizzazione - ha accertato la polizia - provvedeva a fornire assistenza legale e, una volta usciti dal carcere, denaro per far fronte alle spese e come ricompensa per la fedeltà
I proventi illeciti sono stati stimati in diversi milioni di euro e sarebbero stati reinvestiti oltre che in attività commerciali in Umbria anche in Albania, in particolare in attività ricettive, site nelle località balneari più rinomate.
(Fonte Ansa)
Si è conclusa lo scorso 22 novembre la prima fase del percorso di formazione intitolato “Una valutazione autenticamente formativa: percorso di riflessione per dare senso agli strumenti, nella prospettiva di promuovere le persone”, rivolto a tutti gli insegnanti dell’IIS”Matteo Ricci” di Macerata, guidato dalla dirigente scolastica Rita Emiliozzi, che ha visto la collaborazione - in qualità di formatori - i docenti dell’Università di Macerata Luca Girotti e Laura Fedeli.
In questi primi incontri gli insegnanti sono stati coinvolti in una riflessione molto partecipata sullo “stato di salute” della valutazione, a partire dalle sollecitazioni offerte da esperti quali - fra gli altri - Castoldi, Domenici e Vertecchi. Proprio a un recente contributo di quest’ultimo - Ripensare la scuola.
Valutare per i tempi lunghi - ha fatto riferimento il professor Luca Girotti nella sua provocazione iniziale: “il conflitto tra orientamenti educativi orientati a risultati di breve o di lungo periodo è alla base della crisi della funzione degli insegnanti”.
Ora il viaggio prosegue con una serie di attività laboratoriali che avranno come oggetto gli strumenti di valutazione e di autovalutazione, nella prospettiva di un feedback autenticamente formativo.
Su questo aspetto si era soffermata, nell’incontro di apertura, la professoressa Laura Fedeli, che aveva posto in luce - sottolineando l’impatto del principio di significatività - che “mantenere un livello di coerenza tra progettazione - azione didattica - valutazione ci consente di garantire uno sguardo attento all’efficacia del processo di insegnamento - apprendimento”.
Tra i partecipanti, la professoressa Patrizia Belletti ha evidenziato quanto il corso “stia promuovendo una considerazione della valutazione non come atto puramente meccanico, ma come momento di condivisione e crescita” e il professor Gianluca Canestrari ne ha messo in luce la natura “pragmatica e allo stesso tempo visionaria, con una attenzione non solo al breve periodo e alle procedure, ma anche e soprattutto a quei tempi lunghi che consentono agli alunni di maturare e interiorizzare nel profondo quanto apprendono”.
“Questo percorso, da me fortemente sostenuto, rappresenta non solo un’occasione di crescita- ha affermato la dirigente Scolastica Rita Emiliozzi - ma anche e soprattutto un momento di confronto collettivo, di etero consapevolezza e di trasparenza della complessità dell’aspetto docimologico. E una formazione professionale di qualità del corpo docenti costituisce la condizione essenziale per favorire un approccio metodologico che incida positivamente sullo sviluppo umano e culturale dei nostri studenti”.
L’iniziativa formativa, oltre a promuove il costante miglioramento dei servizi educativi offerti dalla scuola, avrà un’ulteriore ricaduta concreta sulla vita dell’Istituto: dal prossimo anno scolastico verrà avviato un percorso di ricerca-azione, sempre in collaborazione con l’Università di Macerata, che vedrà una partecipazione effettiva di tutti gli attori coinvolti - ricercatori, insegnanti e alunni - nella costruzione e sperimentazione di buone pratiche didattiche e di valutazione.
La storia del Museo della Carrozza di Macerata è una storia iniziata sessanta anni fa. E questo traguardo l'amministrazione comunale lo vuole festeggiare giovedì 15 dicembre, a partire dalle 17, con una visita guidata gratuita insieme alle associazioni che hanno sostenuto negli anni la sua attività.
Una storia lunghissima quella del Museo della Carrozza, dalla prima donazione fatta dal conte Pieralberto Conti e sostenuta tenacemente dal Lions Club locale e allestita negli spazi che adesso ospitano la Public Library della Biblioteca Mozzi-Borgetti, fino al nuovo allestimento nel restaurato Palazzo Buonaccorsi, avvenuto nel dicembre 2009.
Una storia che ha visto il Museo della Carrozza di Macerata ergersi come una delle migliori espressioni museali in tema di carrozze, accessibilità alle collezioni e mediazione, cosi come per la cura e il rigore nelle scelte espositive.
"Il Museo della Carrozza è un motivo di vanto e di orgoglio per tutta la rete museale della nostra città - interviene l’assessore alla Cultura Katiuscia Cassetta -. Un ringraziamento va a tutti coloro che negli anni hanno contributo, con la passione, alla sua crescita e alla sua divulgazione facendone una delle attrattive più originali e apprezzate della città".
"Allestito secondo una concezione che punta sul racconto del viaggio e sul legame con il territorio, arricchisce il patrimonio culturale maceratese grazie ad una location e a un allestimento all’avanguardia, con proposte interattive e ludiche, meta di migliaia di visite annuali con un pubblico di visitatori che esprime un costante e alto consenso grazie anche ai numerosi momenti di fruizione rivolti alle persone disabili" ha concluso Cassetta.
Nell’occasione, giovedì, verrà distribuita la guida breve finanziata con i fondi della Regione Marche e grazie al contributo dell'Inner Wheel di Macerata il pieghevole dedicato ai visitatori più piccoli e alle loro famiglie.
Dalle 17 fino alle 18:30 - l’ultimo ingresso sarà alle 18:15 - gli operatori museali accompagneranno i visitatori alla scoperta dei segreti di questi affascinanti mezzi di locomozione, con lo scopo di soddisfare ogni curiosità: la storia e le fasi costruttive, i viaggi, i bagagli, le strade di posta, le vetture in città, lo sport e molto altro.
Università di Macerata: firmato il contratto collettivo integrativo 2022 del personale tecnico amministrativo e bibliotecario approvato nelle scorse settimane in Consiglio di Amministrazione.
"L’accordo raggiunto – commenta il rettore John McCourt – è frutto di un impegno condiviso e rappresenta il primo passo della nuova governance verso una piena collaborazione che voglio instaurare e mantenere con le rappresentanze sindacali. Credo che il dialogo e l’ascolto siano imprescindibili per poter rafforzare il senso di comunità e creare un ambiente di lavoro motivante, in grado di valorizzare professionalità, merito e competenze".
Al tavolo della contrattazione erano presenti, per la parte pubblica, il rettore John McCourt come presidente della delegazione trattante, la prorettrice vicaria Catia Giaconi, il direttore generale Mauro Giustozzi, insieme ai rappresentanti di Snals/Confsal, Flc Cgil, Uil-Rua, Rsu.
Il contratto integrativo è un accordo tra sindacati e parte pubblica che, in un’ottica di utilizzo efficiente, efficace ed economico delle risorse disponibili, regola le condizioni a favore dei lavoratori, quali progressioni economiche, indennità, incentivi connessi al raggiungimento degli obiettivi ritenuti strategici dall’Ente.
Eduscopio, il progetto della Fondazione Agnelli attraverso cui valutare gli esiti successivi della formazione secondaria, per trarne delle indicazioni di qualità sull’offerta formativa delle scuole, ha diffuso i dati per il 2022/2023 e anche quest’anno l’Istituto tecnico economico “Alberico Gentili” di Macerata ha dato conferma di essere una scuola di qualità, che prepara adeguatamente i propri studenti sia per quanto riguarda il proseguimento degli studi che per il mondo del lavoro.
L’ente si fa carico di raccogliere tutta una serie di dati ed indicatori presi da tutte le scuole d’Italia, stilando poi percentuali, grafici e statistiche con l’obiettivo di rendere più agevole la scelta dell’istituto superiore in cui formarsi; i dati riguardanti l’Ite risultano confortanti: oltre il 60% degli studenti diplomati risulta avere un contratto di lavoro a tempo indeterminato/apprendistato nei primi due anni dopo il conseguimento della licenza; il 30% lavora in un ambito coerente con il titolo di studio o in ambiti trasversali allo stesso; meno di un anno è il tempo di attesa per un contratto di lavoro significativo e lo stesso entro brevi distanze casa/lavoro (11 km).
Sul fronte universitario è da mettere in evidenza che ben il 34% dei diplomati al "Gentili" studia all’università lavorando contemporaneamente; il 67% si immatricola superando il primo anno.
Degno di nota è il fatto che gli studenti diplomati al "Gentili" risultano al primo posto, rispetto alle altre scuole della provincia, nell’indice Fga, l’indicatore che tiene conto sia della bravura (media) che della rapidità degli studenti nel superare gli esami (crediti). Riguardo la scelta degli studi di alto livello il 40% si orienta verso indirizzi economico/statistici, il 17% umanistici, il 13% giuridici; la maggior parte sceglie le facoltà in regione mentre il 10% opta per andare fuori.
La dirigente scolastica Alessandra Gattari esprime la propria soddisfazione" per questo roseo scenario che conferma un trend positivo da diversi anni, frutto del buon lavoro dei ragazzi, dei docenti e di tutti gli operatori della scuola".