L'assessore allo sport del comune di Macerata Riccardo Sacchi ha visitato la nuova palestra IV Novembre assegnata alla Macerata Scherma, accolto dal presidente della Macerata Scherma Alberto Affede, dai consiglieri Claudia De Nobili e Giuseppe Carnevali, dalla maestra Carola Cicconetti e dallo staff tecnico dell'associazione.
Durante la visita il presidente Affede ha mostrato all'assessore Sacchi l'allestimento effettuato per rendere idonei gli spazi alle lezioni di scherma, le attrezzature che l'associazione ha portato nella palestra che ora può disporre di sei pedane per gli assalti, più un'area dedicata alla preparazione fisica.
La visita è avvenuta al termine degli allenamenti dei ragazzi under 14 che si sono poi intrattenuti con l'assessore Sacchi per raccontare le loro esperienze schermistiche e per una foto ricordo.
L'assessore Sacchi ha espresso il suo apprezzamento per il lavoro che la Macerata Scherma sta svolgendo che favorisce la crescita di questa disciplina nella provincia di Macerata. Ha ricevuto il ringraziamento del direttivo dell'associazione per il sostegno dato e per aver messo a disposizione una sede idonea anche allo sport paraolimpico. La Macerata Scherma è infatti già attiva con un corso per atleti non vedenti.
"Cinque piazze, cinque manifestazioni, un'unica grande protesta contro una Legge di Bilancio ritenuta inefficace per fermare il drammatico impoverimento di lavoratori e lavoratrici, pensionati e pensionate e che non offre futuro ai giovani". Così, in una nota, Cgil e Uil presentano i presidi e i cortei che si svolgeranno, domani, a Jesi, Pesaro, Macerata, Fermo e Ascoli Piceno insieme lavoratori che aderiscono allo sciopero generale indetto a livello nazionale.
A Macerata la manifestazione è prevista in piazza Cesare Battisti, dove dalle 9.30 si terrà il comizio alla presenza di Lara Ghiglione, segretaria nazionale Cgil. "Dopo le difficoltà che lavoratori e pensionati stanno subendo a causa dell’aumento dell'inflazione, ci si aspettava una legge di bilancio che consentisse di recuperare qualcosa su questo fronte. Ma così non sembrerebbe. È una manovra che non ha alcuna direzione", afferma Giuseppe Santarelli, segretario generale Cgil Marche sottolineando alcune delle ragioni dello sciopero.
Non solo: secondo il segretario "anche sulle pensioni non si sta facendo nulla. Anzi, la situazione è peggiorata. Nonostante il pressing dei sindacati e le promesse elettorali, si punta a modificare la Fornero cambiando l’aspettativa di vita cosicché, dal 2025, s'innalzerà il requisito per la pensione anticipata".
Come non bastasse, mentre questo governo tergiversa, "aumenta la precarietà del lavoro e anche chi ha un posto fisso non riesce a sbarcare il lunario perché i prezzi sono saliti alle stelle". Non a caso, si chiede un intervento decisivo su salari e pensioni considerando che anche sulla sanità "le risorse sono insufficienti e indeboliscono il pubblico a favore del privato: ecco perché si sollecita un cambio di rotta".
Secondo la segretaria generale della Uil Marche, Claudia Mazzucchelli, "questa legge di bilancio non dà risposta all’emergenza salariale aggravata dall’inflazione perché si limita a confermare, ma solo per un anno, quanto già previsto per il cuneo fiscale, taglia le risorse alla scuola pubblica e alle politiche sociali. Non si investe in salute e sicurezza, nonostante la strage che si consuma ogni giorno nei luoghi di lavoro, non combatte l’evasione fiscale, malgrado gli annunci non tassa gli extra profitti di interi settori che da Covid, guerra e crisi energetica hanno tratto grandi profitti. Tutto questo è inaccettabile. Serve una redistribuzione delle risorse secondo una logica di equità, per questo scioperiamo, per questo saremo in piazza il 17 novembre".
Con un colpo di mano, la maggioranza ha apportato delle modifiche del regolamento al Consiglio delle Donne di Macerata, organo consultivo che da 11 anni si occupa di sensibilizzare la società sulle tematiche di genere, sulla lotta alla violenza in ogni sua declinazione, sulla valorizzazione del ruolo femminile in tutti i campi.
A tal fine il Consiglio delle donne ha da sempre organizzato numerose iniziative sul territorio, tra cui letture, incontri con psicologi, dibattiti e seminari (consultabili sul sito web); un programma così attivo che vede una media di due eventi al mese, con la partecipazione di esperti e testimonianze. Un numero di eventi virtuosamente cospicuo che, come racconta la presidentessa Sabrina De Padova, è stato paradossalmente contestato per essere tale, in altre parole: troppi eventi.
“Il rispetto e la parità di genere - ha detto De Padova - non si ottengono con iniziative sporadiche o con l’inasprimento delle leggi, ma con un’operazione culturale e sociale che coinvolga in maniera capillare tutti e tutte, fin da quando si è piccoli”.
Il nuovo regolamento, approvato a maggio - insolitamente - in corso di mandato, prevedrebbe che tutte le proposte debbano essere presentate dalle partecipanti al Consiglio e sottoposte al vaglio e al voto delle sole consigliere e assessore di maggioranza.
Questo significa che le rappresentanti delle oltre trenta associazioni di categoria, che hanno sempre contribuito attivamente al lavoro del Consiglio, sono state escluse dalla facoltà decisionale e relegate più a un ruolo di spettatrici.
Quando si mette in atto una modifica, dunque si imprime un cambiamento, sorge spontaneo un interrogativo: «Perché?». «Perché questa revisione del regolamento a discapito di persone attive sul territorio che apportano le loro esperienze in una realtà di bisogni?», si chiede la consigliera De Padova.
Anche in questo caso una domanda la cui risposta è l’eco di sé stessa o meglio una clamorosa assenza da parte di tutti i componenti della Giunta durante la seduta dell'ultimo Consiglio delle donne del 7 novembre, svoltosi in forma telematica per favorire la partecipazione.
Ma non è tutto. A causa di questa assenza, la seduta è stata dichiarata nulla, in quanto il nuovo regolamento impone la presenza della maggioranza per la validità delle deliberazioni.
"La Giunta non deve rendere conto a nessuno, spende cifre importanti di soldi pubblici senza consultarsi e così i vari consiglieri si ritrovano davanti a una lista di eventi già decisi", attacca De Padova. Basti pensare all'ingente somma versata dal Comune per l'organizzazione di alcuni eventi che, a detta di alcuni commercianti, sembrano non aver apportato grandi benefici alla città. Continua la De Padova "Si ha come l'impressione che con questa tipologia di eventi ci sia una tendenza a favorire una parte e non la collettività". "Noi, invece - chiosa la presidente - che facciamo delle iniziative gratuite per sensibilizzare su tematiche che dovrebbero coinvolgere trasversalmente la comunità, dobbiamo subire delle limitazioni".
Si tiene a precisare che il mettere in luce delle problematiche non è per gusto del bersaglio polemico a tutti i costi o lamentela cadenzata o, come a volte si può pensare, per gettare fango sull’’amata’ Macerata; al contrario, proprio in quanto 'amata', è una critica che vuole essere spunto costruttivo, colloquio contro gli ambigui quanto pericolosi ostacoli e chiusure.
Nel quadro del corso di formazione sulla leadership democratica, organizzato dal dipartimento di studi umanistici dell’università di Macerata in collaborazione con la scuola di studi superiori Giacomo Leopardi dell’ateneo e con l’assessorato alla cultura del comune di Macerata, venerdì 17 novembre alle 18, nell’aula magna della sede di via Garibaldi 20 (III piano), si terrà il terzo incontro.
Finora ogni appuntamento ha visto la folta partecipazione di persone interessate provenienti dal mondo del volontariato, della scuola, dell’università, delle istituzioni. Il prossimo appuntamento sarà dedicato al tema della conduzione delle imprese svolta con una modalità etica e democratica. Si approfondirà la questione della possibilità di un’economia di comunità attuata nelle aziende grazie a una leadership illuminata. La relazione introduttiva sarà tenuta da Benedetta Giovanola, docente Unimc di etica ed economia. Seguiranno le testimonianze di due imprenditrici di grande esperienza: Martina Buccolini, dell’azienda agricola SiGi, ed Elisabetta Pieragostini, dell’azienda DaMi. L’ingresso è libero e non serve l’iscrizione al corso.
Grande partecipazione all’evento organizzato a ‘’Le case’’ di Macerata al quale hanno preso parte soci di ben nove club Rotary. Da un'idea di Stefano Clementoni, l’iniziativa è stata organizzata dal Rotary Club Camerino, in particolare da Gionata Lacchè, assistente del governatore 2023-24 per il Distretto 2090. L’incontro è stato ospitato dal Rotary Macerata ‘’Matteo Ricci’’. Hanno partecipato, oltre a Macerata ‘’Matteo Ricci’, i club Alto Fermano Sibillini, Camerino, Civitanova Marche, Foligno, Loreto, Macerata Osimo e Tolentino.
Presente anche il governatore del Distretto 2090 Gesualdo Ariel Angelico, nonché il pdg Paolo Signore, i governatori designati, il dge Massimo de Liberato e il dgn Roberto Calai. Tanti rotariani si sono ritrovati all’incontro dedicato alle prospettive del Rotary in una società in continua evoluzione. Il relatore Alberto Cecchini, membro del Board of director del Rotary International, ha illustrato a riguardo diversi aspetti. "Il Rotary – dice - deve usare le competenze dei soci per cercare di capire quali sono le esigenze della comunità in cui opera, non inseguendo i problemi che ci sono, ma anticipandoli, cioè occorre capire dove sta andando il mondo, il territorio, quali sono i problemi e cercare di immaginare che tipo di interventi si possono fare. Sicuramente un tema che sempre di più ci impegnerà è quello dell’ambiente, compresi i cambiamenti climatici. Vediamo che il territorio dell’Italia ogni giorno ha un problema e ha una vulnerabilità che come Rotary non possiamo ignorare, ma dobbiamo dare delle risposte.
Da un lato dobbiamo essere pronti e organizzati per poter rispondere alle emergenze in modo coordinato con le strutture pubbliche ed essere di supporto, ma soprattutto possiamo dare un contributo importante nella ricostruzione della progettualità aiutando i territori a rialzarsi. Ci sono sicuramente i fondi a cui i club possono attingere, della Rotary international, per sviluppare dei progetti anche sul territorio e poi ci sono le professionalità dei soci che tante volte non sfruttiamo abbastanza, abbiamo tante competenze in vari settori. E’ un lavoro di squadra che deve essere fatto, ogni socio deve mettere la propria professionalità e può così dare un contributo. Con l’incontro si è riusciti a mettere insieme tanti club e portare delle esperienze per far conoscere al Rotary cosa c’è fuori dal club, che c’è un network internazionale che permette di fare la differenza ed essere qualcosa di diverso rispetto alle altre organizzazioni che operano nel territorio".
"È una grande operazione sicurezza che riguarda gli edifici strategici della regione Marche". Questo il commento dell'assessore alle infrastrutture e ai lavori pubblici, Francesco Baldelli, questa mattina a Macerata, in occasione dell’affidamento dei lavori per l'efficientamento energetico e l'adeguamento sismico dell'edificio che ospita il Genio Civile.
"Con la consegna dei lavori - ha continuato Baldelli - diamo avvio a un intervento importante per Macerata e per tutta la regione. Questo è un edificio strategico per il quale è previsto un investimento di oltre 3 milioni e 600mila euro di cui, in particolare, 661mila euro derivanti dall’accesso al cosiddetto conto termico, ossia il sistema di incentivazione per l'efficientamento energetico. Una buona pratica che stiamo cercando di diffondere in ambito pubblico dando per primi l’esempio. Per la città di Macerata si tratta di uno dei primi interventi di questo tipo".
"Questo intervento - evidenzia Baldelli - è in linea con le politiche messe in piedi dalla giunta Acquaroli in poco più di trenta mesi con l'obiettivo di riqualificare tutto il patrimonio edilizio strategico della Regione. Abbiamo iniziato con l'edilizia sanitaria e ospedaliera, per la quale abbiamo previsto oltre 1 miliardo e 200milioni di euro di investimenti su interventi che riguarderanno anche la città di Macerata con la costruzione del nuovo ospedale. È infatti fondamentale che tutte le Marche e questa provincia in particolare, avendo subito gravemente le ripercussioni di eventi sismici, abbiano finalmente un patrimonio immobiliare in grado di resistere a quegli stessi eventi continuando ad operare in piena efficienza anche in condizioni di emergenza".
Nella progettazione è stato coinvolto anche l'Erap con i suoi tecnici. "Ringrazio - ha detto Saturnino Di Ruscio, presidente Erap Marche - attraverso l'assessore Baldelli, la Giunta Regionale per aver scelto Erap Marche per contribuire alla riqualificazione di un edificio strategico per la città di Macerata e perché è un intervento delicato anche sotto l'aspetto tecnologico. Siamo orgogliosi di aver messo a disposizione le nostre professionalità a partire dall'ingegnere Franco Ferri che, oltre ad essere uno dei progettisti, è il nostro segretario regionale, per questo intervento come per molti altri che stiamo portando avanti nel territorio regionale".
A spiegare i dettagli degli interventi sono stati l'architetto Nardo Goffi, direttore Dipartimento Infrastrutture, Territorio e Protezione Civile della Regione Marche, e l'ingegnere Paolo Intorbida, dirigente regionale del settore Gestione del Patrimonio Immobiliare.
Per conseguire l’efficientamento energetico e portare l’edificio alla classe A4 – edificio nZEB, cioè con un consumo energetico pari a zero, si provvederà a riqualificare l'involucro trasparente con l'installazione in sostituzione di nuovi infissi in alluminio a taglio termico, a coibentare solai e pareti disperdenti con la risoluzione dei ponti termici, ad installare un sistema ibrido con pompa di calore e caldaie a metano per la climatizzazione e ad installare un impianto fotovoltaico con sistema di accumulo per ottimizzare l'utilizzo dell'energia autoprodotta.
Gli interventi di adeguamento sismico consisteranno invece nell'inserimento, nell'interrato dell’edificio, di isolatori termici i quali sono in grado di filtrare l'azione sismica in ingresso così da rendere il fabbricato adeguato anche in assenza di rinforzi sulle strutture in elevazione. Saranno impiegate due tipologie di isolatori: elastomerici e a scorrimento, che garantiranno all’edificio una capacità di spostamento di 30 centimetri.
In occasione della Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne che si celebra il 25 novembre, Fondazione Onda lancia la terza edizione dell'(H) Open Week che si terrà dal 22 al 28 novembre con l'obiettivo di incoraggiare le donne vittime di violenza a rompere il silenzio e avvicinarle alla rete di servizi antiviolenza, che può offrire percorsi di accoglienza protetta e progetti di continuità assistenziale e di sostegno, fornendo strumenti concreti e indirizzi a cui rivolgersi per chiedere aiuto.
L'ospedale di Macerata è tra gli oltre 200 ospedali con il Bollino Rosa che hanno al loro interno percorsi dedicati, infatti, in questa occasione offrirà gratuitamente alla popolazione femminile consulenze, visite, colloqui, esami, info point e distribuzione di materiale informativo.
«L’obiettivo dell’edizione di quest'anno è sensibilizzare il pubblico sull'esistenza di diversi tipi di violenza, oltre a quella fisica e sessuale. Esistono, infatti, violenze verbali, psicologiche e persino economiche, che possono culminare o meno in episodi di stalking e di violenza fisica. A tutto ciò, si aggiunge anche una tematica nuova, quella della 'violenza della malattia'. Quando una patologia irrompe nella vita di una persona, può avere oltre alle conseguenze psico-fisiche anche un impatto drammatico sulla qualità di vita, stravolgendo la quotidianità e le relazioni, minando il senso della propria identità", afferma Francesca Merzagora, presidente Fondazione Onda.
"Ci sentiamo impegnati a fare sempre di più per supportare le donne vittime di violenza, cercando di capire quali sono le loro esigenze reali - ha voluto rimarcare il vicepresidente della regione Marche Filippo Saltamartini - ma l'idea di offrire visite e controlli gratuiti a tutte le donne è un'iniziativa di grande merito per cui mi sento di ringraziare i medici e, più in generale, tutto il personale sanitario".
Di seguito le iniziative gratuite che si svolgeranno presso l'ospedale di Macerata dal 22 al 28 novembre, a cui è possibile partecipare telefonando ai numeri in calce o inviando apposita mail, specificando nella prenotazione che si tratta di visita riguardante il progetto Onda:
- 22 e 25 novembre presso la U.O.C. di Diabetologia diretta dal dottor Gabriele Brandoni si svolgeranno colloqui nutrizionali con dietista ed esperto medico nutrizionista. L’iniziativa si svolgerà il 25 novembre la mattina dalle ore 8:30 alle 10:30, e il 22 novembre nel pomeriggio dalle ore 14 alle 16:30. È possibile prenotare per mail al seguente indirizzo: francesca.borroni@sanita.marche.it.
- 23 novembre 2023 presso la U.O.C. di Oncologia diretta dal dottor Nicola Battelli alle donne sarà offerta una visita senologica di screening e consigli sul corretto stile di vita L’iniziativa si svolgerà il pomeriggio, dalle ore 15:30 alle 18, per prenotare bisogna telefonare allo 0733-2572207 o 2218 dal lunedì al venerdì, dalle ore 12 alle 14.
- 23 novembre 2023 presso la U.O.C. di Medicina Nucleare diretta dalla dottoressa Francesca Capoccetti si potranno effettuare ecografie tiroidee, come test di screening per eventuali patologie. L’iniziativa si svolgerà il pomeriggio dalle ore 15 alle16:30, è possibile prenotare telefonando allo 0733-2572467 dal lunedì al venerdì, dalle ore 10:30 alle 11:30.
- 27 novembre 2023 presso la U.O.C. di Medicina diretta dal dottor Roberto Catalini si svolgeranno ecodoppler dei vasi del collo come screening per aterosclerosi o altre problematiche vascolari. L’iniziativa si svolgerà la mattina dalle ore 9:30 alle 12:15, la prenotazione va effettuata telefonando allo 0733-2572013 dal lunedì al venerdì, dalle ore 10 alle 11.
- 28 novembre 2023 presso la U.O.C. di Ostetricia e Ginecologia diretta dal dottor Mauro Pelagalli si effettueranno visite ed ecografie ginecologiche. L’iniziativa si svolgerà la mattina dalle ore 8 alle 14, per prenotare bisogna telefonare allo 0733-2572393 dal lunedì al venerdì, dalle ore 11 alle 13.
- 28 novembre 2023 presso la U.O.C. di Radiologia diretta dal dottor Leonardo Costarelli si svolgeranno ecografie dell’addome: la donna dovrà presentarsi a digiuno e a vescica piena. L’iniziativa si svolgerà la mattina dalle ore 9 alle 10:45, è possibile prenotare telefonando allo 0733-2572371 dal lunedì al venerdì, dalle ore 10 alle 11.
Il rapporto tra composizione e improvvisazione saranno al centro di un innovativo workshop organizzato a Fermo per venerdì e sabato, 17 e 18 novembre, dal Centro Interuniversitario per la Ricerca Musicologica, Ceirm, diretto da Vincenzo Caporaletti, che consorzia l’Università di Macerata con i Conservatori di Fermo e Pescara, in collaborazione con l’Associazione Sferisterio di Macerata, nell’ambito del Progetto di rilevante interesse nazionale “Composizione e Improvvisazione: le due identità della musica europea”.
Al Conservatorio di Fermo musicologi e studiosi analizzeranno in tempo reale la performance dell’Enrico Pieranunzi European Trio, tra le formazioni stellari del jazz europeo, con il batterista francese André Ceccarelli e il contrabbassista danese Thomas Fonnesbaek accanto al sommo pianista.. In conclusione, sabato sera alle 21 a Macerata, Teatro Lauro Rossi, il trio si esibirà in un concerto a ingresso gratuito..
"Il convegno - spiega il direttore del Centro Vincenzo Caporaletti - sarà in forma di brainstorming interattivo tra i tre musicisti, che interverranno sia musicalmente che verbalmente, e i musicologi, che tematizzeranno il farsi dell’azione creativa". L’iniziativa sarà documentata integralmente in un video disponibile sul portale della Accademia Chigiana di Siena, assieme agli esiti scientifici oggetto di pubblicazione da parte di Caporaletti, che trascriverà integralmente in notazione musicale e analizzerà i reperti musicali improvvisativi proposti.
"È un esperimento scientifico mai realizzato in questa forma e a tale livello di ricerca accademica. È veramente una occasione eccezionale non solo per la caratura dei partecipanti, sul piano artistico e scientifico, ma anche per la possibilità di crescita culturale del territorio che qualifica la ricerca ai più alti livelli internazionali".
Musicologo, musicista, compositore, Vincenzo Caporaletti ha svolto ricerche sull’epistemologia e tassonomia dei sistemi musicali, introducendo nel contesto musicologico la categoria di "musiche audiotattili", sull’antropologia del testo musicale, sui processi di creazione in tempo reale nella musica, sulla notazione di musiche non scritte, sugli aspetti formali micro-ritmici e senso-motori in prospettiva interculturale. Ampia e costante è la sua attività di ricerca in Italia e all'estero.
La stagione agonistica dell'atletica è terminata, ma le soddisfazioni continuano anche ora per il Cus Macerata. Ultima la comunicazione da parte della Fidal che ha ufficializzato la graduatoria finale del campionato italiano di società di marcia per la categoria Under 18. A livello femminile il Cus Macerata è stato terzo assoluto.
Sul gradino più basso del podio nazionale alle spalle di Atletica Prato e Amatori Atletica Acquaviva. Un ottimo risultato, tanto più ricordando che va a sommarsi alla notizia già data da settimane del secondo posto nel campionato italiano per società di marcia del team assoluto, cioè comprendente le categorie seniores e promesse.
Tornando all'Under 18 va sottolineato il grande rendimento avuto dalla 2006 Elisa Marini che, nonostante sia stata limitata da diverse infortuni, ha brillato al punto da terminare al secondo posto il Grand Prix (stile Diamond League, con la classifica legata ai risultati individuali appuntamento per appuntamento). La più piccola Sofia Tomassoni, 2007, ha chiuso con un promettente ottavo posto nella classifica generale.
Per il responsabile della sezione Diego Cacchiarelli, un'altra gratificazione che rende ancor più bello il bilancio dell'anno 2023: "Questa sezione è nata in piena pandemia ma nonostante tutto è aumentata in pochi anni sia nel numero dei tesserati che nel suo raggio d'azione. Abbiamo conseguito notevoli risultati nella marcia ma non siamo impegnati unicamente nella marcia, abbiamo atleti anche nella corsa, nei lanci e salti".
"Mi piace ricordare che anche quest'anno abbiamo mandato tre atleti ai campionati nazionali universitari e stiamo tesserando alcune studentesse di Unimc, la cosa ci fa piacere proprio perché rientra nel solco di quella che è la mission di un centro universitario come il Cus. Non da ultimo la nostra sezione ha ormai un serbatoio di circa 30 ragazzini che costituiranno l'atletica cussina del futuro - conclude Cacchiarelli -. Negli scorsi mesi diversi giovanissimi hanno preso parte ai cross e alle gare su pista in giro per le Marche. Chiudiamo il 2023 assai soddisfatti e ci proiettiamo alle sfide del 2024 sperando di fare ancora di più".
Le possibilità di significato che possono generarsi da un segno grafico cambiato di posizione sono innumerevoli e generano interminabili meditazioni dallo spazio profondo; è ciò che avviene nel titolo della mostra “8 volti per l’∞” (“Otto volti per l’Infinito”) la cui inaugurazione si terrà sabato 18 novembre alle ore 17 presso la sala degli Antichi Forni di Macerata e rimarrà aperta fino al 26 dello stesso mese. L’esposizione, patrocinata dal Comune e organizzata dal presidente della Pro Loco Macerata Luciano Cartechini, è nata da un'idea collettiva degli artisti partecipanti:
Anna Calcaterra, Gionata Copparo, Gianni Paletti, Loris Paolucci, Giuseppe Ponzelli, Marco Riccitelli, Marco Spaccesi e Gabriella Zagaglia le cui opere costelleranno le pareti della Galleria. Nella prefazione scritta da Gabriella Zagaglia all’interno del depliant si può trovare la chiave di lettura da cui partire (e a cui tornare) per muovere i passi attraverso il percorso espositivo; ovvero l’interrogarsi sul senso dell’“oltre”, del limite e del suo continuo superamento, anche in relazione alle attuali e ambigue innovazioni tecnologiche, intelligenza artificiale in primo luogo.
Un ‘oltre’ che “richiede risposte, perché l’infinito è sempre presente dentro di noi. In otto ci abbiamo provato, nel modo che ci è più congeniale: l’arte. Abbiamo raccolto la sfida più grande, quella che ci appartiene, in quanto essere imperfetti, ma unici e insostituibili”.
Dunque, un gruppo dai percorsi artistici ed esistenziali eterogenei, segnato da una molteplicità di prospettive, di stili e tecniche, che vanno dal figurativo, all’astratto geometrico, all’informale fino alla scultura e al microcosmo delle particelle subatomiche dell’arte quantistica.
Si oltrepassa così la questione di comunanza stilistica in direzione di una più ampia esigenza di ricerca che sottende l’atto creativo e che si fa testimonianza di una temporalità in cui convivono e si rinnovano privatezza e universalità.
Una mostra che offre la possibilità di riflettere sul concetto d’ ‘infinito’ e di osservare come questo sia esplorato personalmente e intimamente in quello che è l’abisso mistico della tela, della materia stendibile e modellabile, in cui coesistono lo studio lento, costante e nello stesso tempo i raptus, le epifanie improvvise.
La necessità di riunirsi di questi “otto volti” e dar vita a questa esposizione è pertanto un vero e proprio atto costruttivo nella misura in cui ci si ritrova a dialogo e si creano degli spazi mentali e fisici, degli arcipelaghi di vissuti privati e condivisi.
In un presente dove l’intelligenza artificiale fa sì che gli ‘strumenti umani’ si atrofizzino e si perdano per un allontanamento sempre maggiore dalla realtà, dalla sua componente materiale, la mostra in questione è la testimonianza che quest’ultima può ancora essere fonte di un’ispirazione che mette in contatto l’essere umano con l’essere cosmico, le visioni ultraterrene con quelle profondamente umane.,L’evento, gratuito, vuole essere una preziosa occasione di confronto aperta a tutta la cittadinanza.
È rientrata ieri sera la spedizione marchigiana di ricerca antropologica delle alte valli himalayane dopo un mese di straordinarie vicende nelle gole del Budhi Gandaki che scende in territorio nepalese dalle sommità tibetane e dai ghiacciai del Manaslu, uno dei quattordici ottomila del pianeta.
Il Budhi Gandaki è considerato il fiume più pericoloso del mondo perché riversa la sua poderosa portata in una stretta gola formando delle rapide così potenti che qualora si cadesse in acqua nessuno avrebbe scampo tra gli spumeggianti vortici che si ammorbidiscono solo a fondovalle, a molti chilometri di distanza. Solo un ardito sentiero ricavato dalle pareti strapiombanti percorre la valle saltando continuamente da un versante all'altro del fiume tramite sospesi ponti tibetani, spesso danneggiati da frane e valanghe.
Nonostante la pericolosità dell'ambiente alcune comunità di etnia bhoti vivono qui in piccoli villaggi sfruttando le esili radure che la montagna concede per realizzare terrazzamenti per l'agricoltura. I bhoti vengono principalmente dal Tibet, implementati dalla diaspora avvenuta nei primi anni '50 con l'invasione cinese che portò all'esilio migliaia di tibetani, tra cui il capo spirituale Tenzin Gyatso, odierno Dalai Lama.
Sono di religione buddhista, allevatori di yak e coltivatori di orzo. La loro dieta è principalmente vegetariana e i loro villaggi in pietra, pieni di chorten e templi devozionali, caratterizzati dalle usuali colorate bandiere votive, si spingono fino alle alte quote dei pascoli oltre i 4000 metri di altitudine. La spedizione marchigiana organizzata da Arte Nomade di Macerata ha percorso l'intera valle superando in un'impegnativa ascesa in notturna i 5106 metri d'altitudine del passo Larkhya La.
Nonostante la temperatura di oltre -15° e il ghiaccio insidioso incontrato lungo il percorso il 6 novembre alle ore 8,30 dell'ora locale, favorita da una splendida giornata di sole, la spedizione ha coronato con successo l'impresa superando il passo per ridiscendere nei giorni successivi nella più agevole valle del Dudh Khola.
A far parte del ristretto nucleo di esploratori sono stati Maurizio Serafini, veterano studioso dell'orientalista maceratese Giuseppe Tucci, ormai alla sua quindicesima esperienza in Himalaya, Cristina Menghini, che ha raccolto preziosa e rara documentazione fotografica e video dell'etnia studiata e Vincenzo Monaco, medico e farmacista, che ha sperimentato giorno per giorno l'adattamento fisico dei componenti alle alte quote. Con questa spedizione Arte Nomade va ad arricchire il già fornito archivio documentale sulle popolazioni presenti sul tetto del mondo, dando continuità all'attività di ricerca iniziata e auspicata nel suo proseguio dal più grande himalaista italiano del '900 Giuseppe Tucci.
Tra materiale inedito lasciato in eredità dal professore ai suoi successori concittadini e gli aggiornamenti raccolti nella lunga attività di studio sul campo a seguito delle 15 spedizioni effettuate in Himalaya, Arte Nomade è titolare di un archivio privato di valore mondiale, già apprezzato all'italian embassy di New Delhi, al Museo Nazionale d'Arte Orientale di Roma e dallo stesso Dalai Lama in visita a Pennabilli, e che potrà quanto prima essere messo in esposizione e fruizione per la città di Macerata.
Glialunni delle classi quinte dell’ITE “Gentili” di Macerata hanno incontrato in aula magna il professor Emanuele Frontoni, ordinario di informatica all’università di Macerata, attivissimo nel settore della ricerca sull’Intelligenza artificiale, sull’analisi del comportamento umano, della realtà aumentata, degli spazi sensibili e delle digital humanities: un vero e proprio membro della comunità scientifica internazionale che ha condiviso le proprie esperienze e ricerche con i giovani dell’ITE.
Il professor Frontoni con uno stile comunicativo coinvolgente ed appassionante ha guidato il pubblico attraverso le criticità che le nuove tecnologie, relative all’Intelligenza artificiale, possono creare in questo mondo sempre più connesso; in particolare sono stati approfonditi due temi delicati, quello relativo alle notizie false fatte girare in rete e il problema del Cyberbulismo: il professore ha fatto toccare con mano le possibili forzature che sono già causa di confusione sul web e come possano essere evitate.
La dirigente scolastica Alessandra Gattari, tra i ragazzi in platea, ha sottolineato l’importanza di questo incontro che si pone come ponte nei percorsi di educazione civica e prevenzione al cyberbullismo, contribuendo allo sviluppo di una coscienza critica nei ragazzi che abbia anche un riscontro etico: quello di saper usare nel modo più giusto questi potenti mezzi. Il coronamento di una mattinata entusiasmante è stata la richiesta da parte dei giovani studenti al professor Frontoni di partecipare ad una assemblea d‘istituto per condividere queste tematiche anche col resto degli alunni e il docente non mancherà.
La coach Arianna Ciucci allenatrice delle società e tecnico delle Nazionale Junior di Ginnastica Aerobica partirà domani con tre delle sue atlete alla volta di Antalya, Turchia, per disputare i 13° Campionati Europei che si terranno dal 17 al 19 novembre 2023.Cherubini Guenda e Miceli Matilde rappresenteranno, insieme ad altre compagne e compagni, l'Italia, nella categoria Junior, prendendo parte a ben 6 sesercizi.Cherubini presenterà l'esercizio individuale con il quale ha recentemente ottenuto il primo posto nella Coppa Campioni subito avanti alla compagna di squadra Miceli Matilde, e prenderà parte con quest'ultima anche al trio e al gruppo. L'altleta Miceli prateciperà anche all'esercizio di gruppo della categoria Aerodance.La terza atleta della Ginnastica Macerata che prenderà parte all'Europeo è Ciurlanti Arianna, membro da anni delle Nazionale Senior, che porterà in gara un esercizio in trio e prenderà parte al gruppo della categoria Aerodance.Oltre a Cherubini e Miceli anche Ciurlanti e tutte le atlete della categoria Gold, per un totale di 14 ragazze e 18 esercizi presentati, sono reduci della recente Coppa Campioni svoltasi a Pomigliano d'Arco nel weekend 28-29 Novembre 2023 riportando tutte ottimi piazzamenti, con ben 5 podi.
È scomparso alle prime luci dell'alba, Giovanni Petrella, ex maresciallo del disciolto Corpo delle guardie di pubblica sicurezza, una figura che ha fatto la storia della Squadra Mobile di Macerata negli anni ’70, allorquando gli succedette quale comandante il maresciallo Sebastiano Nuciforo.
Era nato a Campobasso, ma da giovane arruolato nella Pubblica Sicurezza fu trasferito a Macerata e qui è rimasto, complice la conoscenza dell’amore della sua vita, la signora Anna, con la quale ha formato la sua splendida famiglia, circondato dall’amore dei suoi figli, Gabriella, Paola, Vittorio e Letizia.
“Tanti gli episodi della Squadra Mobile, che lo hanno visto protagonista nella indagini”, lo ricorda l’ex questore Giorgio Iacobone. “Al di là di un omicidio avvenuto in piazza Garibaldi, una donna uccisa dal marito, l’attività della squadra mobile si limitava nei primi anni ’70 a prostituzione e gioco d’azzardo, ogni tanto si registrava il raid di furti in appartamento ad opera di ladri in trasferta, di regola provenienti da Roma, facilitati dall’usanza di lasciare le chiavi fuori dalla porta. Poi dalla seconda metà degli ’70 il dramma della droga, in specie eroina, che investì Macerata più di tante altre provincia e colpì in maniera drammatica tanti giovani”.
In un recente filmato realizzato dalla Sezione Anps di Macerata (Associazione Nazionale Polizia di Stato) sull’attività degli ’70 e ’80 il sovrintendente capo Petrella figura accanto a Diego Maradona, una foto risalente agli inizi degli ’80 allorquando il Napoli fece il ritiro estivo a Macerata, alloggiando a Villa Quiete e il maresciallo incaricato di comandare.
"Nonostante i suoi 97 anni curava l’orto sotto casa - ricorda ancora Icobone - ed era solito offrire ai colleghi che andavano a trovarlo i suoi prodotti, che mostrava con orgoglio esaltandone la genuinità. I funerali si terranno domani (15 novembre), alle ore 15, nella nella chiesa del Santissimo Sacramento (Cappuccini).
Quella delle piccole scuole, con spesso pochi studenti riuniti insieme in un’unica classe, o meglio, “pluriclasse”, non è un’immagine da cartolina da altri tempi, ma una realtà ancora oggi molto diffusa, soprattutto in quelle zone che risultano più isolate o comunque meno abitate.
Lo dimostra il forte interesse riscosso a livello nazionale dall’incontro sul tema organizzato dal Dipartimento di Scienze della formazione, beni culturali e turismo dell’Università di Macerata con il patrocinio dell’Istituto Nazionale di documentazione, innovazione, ricerca educativa, Indire, della rete Piccole scuole e dell’Ufficio scolastico regionale per le Marche. Giovedì 16 novembre alle 17 al Polo Bertelli si svolgerà il seminario su curricoli, spazi, tecnologie e soluzioni pedagogiche alternative nelle piccole scuole a partire da due recenti volumi editi da Morcelliana.
Sono oltre 350 le registrazioni finora giunte, di cui il 74% di insegnanti in servizio nelle Marche ma anche in altre regioni italiane, come Piemonte, Lombardia, Campania, Puglia, Abruzzo, Liguria, Calabria, Sicilia e Sardegna. Presente anche una rappresentanza degli studenti iscritti ai corsi di laurea del Dipartimento. Circa la metà potrà partecipare all’evento in presenza, gli altri potranno seguirlo da remoto tramite piattaforma Teams.
I lavori, coordinati da Juri Meda, docente Unimc di Storia della pedagogia, saranno introdotti dai saluti del rettore John McCourt, dalla presidente di Indire Cristina Grieco, dalla direttrice generale dell’Ufficio Scolastico Regionale per le Marche DonatellaD’Amico, la presidente del corso di laurea in Scienze della Formazione Primaria Anna Ascenzi. Interverranno Domenico Simeone dell’Università Cattolica di Milano e Lorella Giannandrea, direttrice del Dipartimento, oltre alle due autrici delle pubblicazioni realizzate nell’ambito del progetto di ricerca dell’Indire “Piccole Scuole”, Giuseppina Rita Jose Mangione e Laura Parigi.
“Nel corso degli ultimi anni – spiega Meda – nei confronti delle piccole scuole sono stati tenuti atteggiamenti eterogenei. In alcuni ambienti, esse erano viste come un lusso, una sorta di privilegio concesso a territori poveri e isolati, un inutile spreco di denaro pubblico. Altri le hanno considerate scuole di serie B. Oggi sono state rivalutate, divenendo un’eccezionale occasione di rilancio delle aree interne e, allo stesso tempo, possono divenire luoghi di straordinarie sperimentazioni pedagogiche, come quelle messe in atto nelle pluriclassi, che costituiscono dei laboratori spontanei di inclusione socio-culturale, educazione tra pari e trasversalità del curricolo”.
Nella mattinata di oggi, 14 novembre, è stata inaugurata a Macerata la sede del consolato onorario della Lituania. La prima domanda che può sorgere è «Quali sono i rapporti tra le due nazioni e perché Macerata come luogo d’elezione?».
A rispondere è il console onorario Antonello De Lucia il quale, per motivi professionali, un paio di anni fa, ha avuto modo di entrare a contatto con la realtà di questo paese scoprendo che c’è una grande attenzione, un ecosistema molto sensibile proprio verso la regione Marche, al suo tessuto culturale e aziendale.
Da qui l’idea di fondare l’unico consolato presente nella città maceratese: “Il nostro territorio col suo brand, nonostante abbia vissuto dei momenti difficili dal punto di vista economico, da fuori, è visto con grande interesse; da tutto ciò è scaturita l’iniziativa di dar vita a questa nuova e bella storia ”, ha affermato De Lucia
Quest’ultimo ha messo in luce le caratteristiche e le potenzialità di un paese piccolo quanto fortemente in crescita che, negli ultimi dieci anni, ha impiegato ingenti risorse nel campo delle innovazioni tecnologiche. Non a caso, ha sottolineato il console, molte aziende inglesi, post brexit, da Londra si sono trasferite a Vilnius e la Lituania stessa è un paese che sta investendo anche nel territorio italiano. Per rendere l’idea, basti citare l’impianto multimilionario di pannelli fotovoltaici che in Campania dà lavoro a centinaia di persone: “c’è una fertilità di rapporti economici: l’Italia importa ed esporta dalla Lituania”.
All’evento inaugurale hanno partecipato le maggiori rappresentanze istituzionali tra cui l’ambasciatrice della Lituania in Italia Dalia Kreiviene, il nuovo prefetto Isabella Fusiello, la vicesindaco Francesca D’Alessandro, l’assessore regionale Filippo Saltamartini, il comandante provinciale della Finanza Ferdinando Falco, il rettore dell’Università di Macerata John Mc Court, il comandante provinciale dei carabinieri Nicola Candido.
A prendere la parola dopo Antonello De Lucia, l’ambasciatrice Dalia Kreiviene che ha messo in evidenza come questo nuovo consolato onorario sia l’undicesimo in Italia nel corso degli ultimi trentadue anni di relazioni diplomatiche tra i due paesi. È poi entrata nel vivo del piano d’azione ribadendo l’importanza di instaurare un rapporto capillare, che dal piano nazionale arriva fino alle realtà locali delle singole regioni.
Sul solco di questa linea politica, ha fatto menzione delle aree di cooperazione fra la Lituania e la regione Marche, soprattutto per quanto concerne l’ambito del turismo e del commercio: “Vorrei sottolineare che l’Italia è da tempo un valido partner economico consolidato. Tuttavia, vedrei dei potenziali per estendere ancora di più il campo di collaborazione con un focus particolare sui settori forti di questa regione: quello tessile, la moda, l’arredamento e l’agroalimentare”.
Ha infine ricordato i settecento anni dalla fondazione dell’attuale capitale e di come, già nelle lettere del Gran Duca di Vilnius ai re e granduchi degli stati della vecchia Europa, si evinceva la fisionomia di un paese baltico aperto all’incontro, allo scambio tra culture, tra economie e persone.
A seguire l’intervento di Alice Pinna, account manager di Lithuania Travel che rappresenta l’Italia nell’ambito del turismo della Lituania tramite un’agenzia di marketing e comunicazione che è B2B: “Siamo felici di essere stati convolti in quest’occasione che a nostro avviso costituisce un ulteriore tassello, un’ulteriore testimonianza di quella che è la stretta relazione tra le due nazioni”. Infine la parola alle suggestive e affascinati immagini di un video incentrato sulle bellezze paesaggistiche e artistiche nonché il corredo delle tradizioni culturali e gastronomiche del paese baltico.
Anche quest'anno l'Alam, l'associazione laureati dell'Università di Macerata, organizza la Giornata del laureato, che si terrà la mattina di sabato 2 dicembre. Nata nel 2003, l’iniziativa vuole riunire insieme e festeggiare chi ha conseguito il titolo di dottore 25 e 50 anni fa. Quest’anno Unimc cerca, quindi, tutti coloro che si sono laureati nel 1973 o nel 1998.
Chi si è laureato in quegli anni e vuole partecipare alla cerimonia, può contattare l’Ateneo per comunicare i recapiti attuali, insieme ai dati anagrafici, il corso frequentato, la data di conseguimento della laurea, in modo da ricevere l’invito ufficiale, scrivendo un’email a comunicazione@unimc.it. L’Ateneo invita anche a passare parola ai colleghi di studio per raggiungere il maggior numero possibile di laureati e laureate.
Un pizzico di Macerata alla finale di Miss Italia svoltasi sabato scorso nella consueta location di Salsomaggiore Terme. La seconda classificata, Veronica Lasagna, ha indossato un abito realizzato da Silvia Serafini, giovane stilista maceratese.
La trentenne nel 2020, in piena pandemia, prende il coraggio per dar vita alla sua linea di abbigliamento "SS di Silvia Serafini", un brand di moda che si rivolge a donne sicure di sé stesse e a proprio agio nei capi che indossano, consapevoli della propria femminilità e libere di esprimersi anche attraverso le scelte di stile.
Per il progetto di "Miss Italia" la giovane azienda ha presentato un abito che promuoveva l'ecosostenibilità grazie all'utilizzo di tessuto sostenibile e certificato, nel suo processo, di riciclo per dare il proprio contributo alla riduzione dell'impatto ambientale.
Attraverso la partecipazione ad un bando indetto da Confartigianato per le imprese emergenti di questo settore, Silvia ha avuto la possibilità di mettere in mostra le sue doti sartoriali realizzando un abito unico: "Il tema su cui dovevamo basarci per la creazione dell'abito era legato all'Olimpo e alle sue dee, quindi mi sono ispirata a una dea greca - dice Silvia - per confezionare un vestito bianco con pochi accessori in oro".
La parte più difficile? "Realizzare un abito senza conoscere chi l'avrebbe indossato, non avevo alcuna misura a disposizione". Silvia ai nostri microfoni ha affermato di essere "orgogliosa, perchè dopo tre anni di sacrifici, i primi risultati arrivano". "Nonostante avessi molta paura e sentissi il progetto come una cosa troppo grande - conclude -, non ho mollato e in corso d'opera ho capito di potercela fare".
Torna il festival "de Sidera. A proposito di cosmogonie", giunto quest’anno alla seconda edizione. Si tratta di un percorso culturale di conoscenza e di riflessione, un fil rouge tra poesia e stelle, evocando de-sideri e con-siderazioni, in programma a Macerata dal 17 novembre al 4 dicembre.
"Si tratta di un festival - ha detto l’assessore alle Politiche giovanili Marco Caldarelli aprendo la conferenza stampa di presentazione dell'iniziativa, insieme all’assessore agli Eventi Riccardo Sacchi e al professor Guido Garufi -, essendo articolato in quattro giornate, portatore di un’ambizione non banale. In ‘de Sidera’ vorremmo un po’ di tutto, poter parlare di politica, letteratura, di poesia, di saggistica e di musica. È un’iniziativa interessante perché aperta, nuova, senza particolare recinti, il criterio di scelta non è politico ma affidato al gusto di ciascuno di noi. Vedrete che chi seguirà il Festival si porterà a casa qualcosa di importante, per la città e per lui".
"Quattro eventi sono un pretesto positivo per conoscerci meglio - ha detto il professor Guido Garufi introducendo gli eventi in programma -. ‘de Sidera’ è un festival che di anno in anno si replica presentando dettagli diversi e potrebbe diventare una struttura permanente irraggiando altri segnali durante l’anno sulla città. Voglio ringraziare gli assessori Caldarelli e Sacchi perché ci vuole coraggio a produrre un atto culturale di questo tipo, perché quello che facciamo rientra in un circuito un po’ diverso. La qualità della cosa è come una giacca di classe e allora, in questo caso, non conta il pubblico ma la qualità del pubblico".
"Promuovere un festival che prevede nel suo core business quello è già stato detto prima di me, è un atto di coraggio - è intervenuto l’assessore agli Eventi Riccardo Sacchi -. E’ un festival libero, forse perché non ha steccati ideologici e fa dell'approccio liberale la sua cifra. È un festival che più pop non si può, siamo liberi negli argomenti, nello scegliere gli autori, la forma d’arte e il contenuto. E quindi libertà di movimento e di scelta. Sottolineo, infine, la collaborazione e la sinergia benefica tra i due assessorati coinvolti benedetta dall’amministrazione comunale".
Tra letteratura, storia e società, il Festival, organizzato in sinergia dagli assessorati alle Politiche giovanili e agli Eventi, aprirà i battenti con un’anteprima regionale dal titolo “Corsi e ricorsi storici” con la presentazione di "Vico dei miracoli", il nuovo libro di Marcello Veneziani dove il giornalista e scrittore narra la vita di uno dei grandi filosofi italiani: Giambattista Vico.
Tutto scorre come in un racconto, ma tutto è veritiero: la nascita e l'infanzia travagliata; il lavoro di precettore; i primi passi accademici, le incredibili vicissitudini familiari, i rapporti con la Chiesa, i reali e la nobiltà, le opere incomprese, la vecchiaia, la morte e la farsa dei funerali ripetuti, la gloria postuma.
L’incontro, organizzato dall’associazione Antelitteram, per la direzione artistica di Filippo Davoli, si terrà venerdì prossimo, 17 novembre, alle 21.15, al Teatro della Filarmonica. Il calendario del Festival prevede poi per mercoledì 22 novembre, alle 21, al Caffè Basquiat, una serata particolare in compagnia di Luca Pucci e Alessandro Savi, autori del libro “Pronto, è il bar” che in tutta la provincia ha venduto più di mille copie ed è pronto alla ristampa. Il libro raccoglie e racconta un vasto repertorio aneddotico di personaggi frequentatori di bar e locali rappresentando uno spaccato sulle nostre tradizioni linguistiche e popolari.
Mercoledì 29 novembre, sarà la volta di Edoardo Salvioni che presenterà il nuovo libro di Guido Garufi "Non esiliarti", un’autoantologia dei versi dal 1972 ad oggi. L’incontro si terrà, alle 17.30, alla presenza dell’autore, alla Sala Castiglioni della Biblioteca Mozzi Borgetti.
A chiudere il festival, lunedì 4 dicembre, alle 17.30, all’Auditorium della Biblioteca Mozzi Borgetti sarà l’incontro intitolato "Lingua di Joyce e frazionamento dei linguaggi" a cura del professor John McCourt, magnifico Rettore dell’Università di Macerata e tra i massimi esperti al mondo di Joyce. L’intervento di McCourt sarà introdotto dal direttore artistico del Festival Filippo Davoli e da Guido Garufi. Tutti gli eventi sono gratuiti.
"Il pizzino che il non rimpianto ex sindaco di Macerata, Carancini, indirizza al neo direttore dell'Ast 3, Marco Ricci è grottesco, oltre che totalmente inopportuno. Un attacco preventivo su basi e politiche che, da sempre, sono riconducibili alla sua parte politica". Questa la dichiarazione del vicecapogruppo di Fratelli d’Italia al consiglio regionale delle Marche, Pierpaolo Borroni, in replica alle esternazioni del consigliere Romano Carancini.
"È notorio, infatti, come sia stato il Pd assoluto maestro di occupazione di poltrone non sul merito, ma sull'appartenenza partitica. Basti guardare quanti ex dirigenti del Pd, ora occupino ruoli dirigenziali nella sanità privata e non solo - sottolinea Borroni -. Tornando sulle inopportune dichiarazioni di Carancini su valutazioni che è pronto a fare di Ricci e di chiunque altro, dimenticando che nessuno ne avverte il bisogno, mi preme evidenziare come la vera e propria ossessione del consigliere regionale sia, in realtà, Daniela Corsi".
"Carancini conosce bene tutti i meriti della gestione Corsi, ma finge strumentalmente di non ricordarseli, sperando che i maceratesi ci caschino - prosegue Borroni -. Ma così non è. Per amor di verità, ci tengo a tratteggiare i risultati e gli obiettivi raggiunti dalla Corsi. Parto dagli accordi con l'Istituto Iom oncologico per l’assistenza oncologica infermieristica domiciliare; l’acquisto di nuove tecnologie come l’acceleratore lineare, gamma camera, apparecchiature radiologiche multifunzionali, il Vitom per otorino, il mammografo per l’ospedale di Recanati, Pet Tac per Medicina nucleare, angiografo in fase di acquisizione".
"L’elenco è lungo e riguarda tutte le strutture dell'Ast 3: potenziamento dell'attività dei consultori con personale medico e ostetrico; gestione della fase Covid del 2021 con il fiore all'occhiello del Covid Hospital di Civitanova che, come promesso, vede ora tutte le attrezzature ed apparecchiature distribuite nei presidi ospedalieri territoriali, Cot e Case di comunità in itinere, ambulatori codici bassa intensità di cura, convenzione per l’Osteopatia in ospedale e territorio, allestimento Dialisi a Camerino - specifica Borroni -. Senza dimenticare come abbia messo mano, bene, anche alla struttura attraverso l’assetto degli incarichi di funzione e coordinamento e i contratti collettivi integrativi delle 3 aree negoziali del personale. E proceduto alla copertura dei Primari vacanti in particolare a Camerino con la conseguente riattivazione dell’attività di Cardiologia e Ortopedia".
"Infine, trasferimento Rsa a Montecassiano e internalizzazione Rsa di Recanati. Potrei andare ancora avanti, ma mi fermo qui per evitare di suscitare un forte malessere in Carancini e in tutto il Pd maceratese che era abituato a promuovere i loro iscritti e/o simpatizzanti, senza guardare al merito. Se ne facciano una ragione, la sanità marchigiana sta cambiando all’insegna dell’efficienza, della qualità, del merito, della professionalità. E non si torna più indietro", conclude Borroni.