La CISL FP Marche denuncia il ritardo del Governo nella riattivazione dei congedi parentali straordinari per i dipendenti pubblici con figli costretti alla didattica a distanza e che non riescono ad assisterli, contestualmente al lavoro prestato in presenza o in smart-working.
"Chiediamo fortemente l’immediata riattivazione dei congedi straordinari per i genitori con figli in DAD - afferma Alessandro Moretti referente territoriale Cisl Fp Macerata - . "Sollecitiamo, inoltre, la necessità, ad oggi inascoltata, di aprire tavoli di confronto nazionali al fine di promuovere un diverso sistema di welfare sociale improntato alla fornitura di supporti educativi ed assistenziali alle famiglie che non hanno la possibilità di lasciare i propri figli in DAD alla custodia di nonni e parenti, scelta a cui molte famiglie sono costrette anche contro le indicazioni di OMS e Ministero della Salute".
La CISL FP evidenzia che in queste settimane è stato riscontrato, presso molte autonomie locali, e non solo, presenti nel territorio maceratese, una forte resistenza degli amministratori locali a seguire i contenuti del DPCM del 2 marzo 2021 inerenti le indicazioni di collocare in smart-working i dipendenti
Sono iniziate ieri, lunedì 8 marzo, presso il cantiere del Centro Fiere di Villa Potenza, le operazioni di demolizione dei fabbricati con la separazione delle parti metalliche per un corretto smaltimento dei materiali inerti. L’avvio è stato conseguente alla complessa operazione di asportazione dei materiali di copertura contenenti l’amianto effettuata da una ditta specializzata. Successivamente seguirà la pulizia del cantiere e l’allestimento delle strutture di logistica per poi avviare la fase di realizzazione delle fondazioni.
"Le operazioni di demolizione dovrebbero durare circa quattro settimane ma a giudicare l’operosità dell’impresa è probabile che saranno ultimate in anticipo rispetto al crono programma – ha commentato l’assessore ai Lavori pubblici Andrea Marchiori -. Ho voluto assistere personalmente a questa fase di partenza dei lavori insieme al dirigente, l’ingegnere Tristano Luchetti, per verificare la consistenza e soprattutto condividere con l’impresa l’importanza dell’opera strategica per la città. Abbiamo affrontato molti temi specifici inerenti le lavorazioni e ciò che abbiamo rilevato è la professionalità della RTI Francucci srl e la disponibilità a perseguire le esigenze dell’Amministrazione".
"Siamo consapevoli che l’emergenza sanitaria e il cantiere comportano inevitabilmente lo stop delle manifestazioni fieristiche ed è per questo che cercheremo di trovare soluzioni di compromesso che possano far riprendere le tradizionali fiere prima ancora dell’ultimazione dei lavori prevista in circa 500 giorni – ha concluso l’assessore Marchiori -. Tra maggio e giugno potremo fare un primo punto della situazione sia in merito all’evoluzione della pandemia che allo stato dell’opera edile. In ogni caso, come avevamo scritto nel nostro programma elettorale, siamo sin da ora impegnati a costruire un nuovo Centro Fiere di Macerata come struttura in grado di supportare l’intera provincia nel rilancio dell’economia artigianale, agricola e commerciale".
Il Comune inoltre ha costituito l’Ufficio di direzione dei lavori composto da tre ingegneri e un geometra dell’Ente. Il costo complessivo dell’intervento che riguarda il Centro Fiere di Villa Potenza è di 12.783.114,03 euro.
Macerata si sta organizzando per accogliere al meglio, lunedì prossimo, 15 marzo, il passaggio della sesta tappa della 56^ edizione della gara ciclistica Tirreno Adriatico che, proveniente da Castelraimondo, raggiungerà Lido di Fermo.
Gli agenti della Polizia locale, infatti, come riferisce il Comandante Danilo Doria “sono impegnati nella fase della logistica per fare in modo che la cittadinanza sia avvisata per tempo e scongiurare disagi. Da venerdì scorso, infatti, stiamo provvedendo alla sistemazione dei cartelli dei divieti di sosta e di pannelli informativi collocati nelle vie interessate dal passaggio della corsa. Chi si trova in quarantena e ha l’auto parcheggiata in zone dove sono previsti divieti di sosta è pregato di segnalare la situazione al Centro Operativo della Polizia locale al numero 0733.256346 in modo da prendere accordi per la rimozione del mezzo”.
“Si richiede la massima collaborazione sia agli automobilisti sia ai cittadini – conclude Doria - rispettando l’ordinanza che abbiamo predisposto dove vengono elencati tutti i provvedimenti necessari affinché la corsa si svolga in sicurezza e senza problemi lungo tutto il percorso”.
In seguito alla richiesta dell’organizzatore della Corsa dei due mari, la Rcs Sport/Gazzetta, infatti, il Comando della Polizia locale ha emesso un’ordinanza che regolamenterà temporaneamente la circolazione stradale.
Il provvedimento, in vista del transito della carovana ciclistica in città, previsto intorno alle 12.50 proveniente da Passo di Treia, prevede:
la sospensione temporanea della circolazione stradale in viale Indipendenza, piazza Indipendenza, viale Martiri della Libertà, piazza della Vittoria, corso Cavour, piazza Garibaldi, viale Puccinotti, viale Trieste, piazza Nazario Sauro, corso Cairoli, via Pancalducci, via Lattanzio Ventura;
divieto di sosta con rimozione forzata dalle 9.30 alle 14 in viale Indipendenza, piazza Indipendenza sul lato destro direzione viale Martiri della Libertà - viale Indipendenza, viale Martiri della Libertà, piazza della Vittoria, corso Cavour, Galleria Luzio, piazza Garibaldi sul tratto compreso tra i Cancelli e viale Puccinotti e in tutto il largo lato monumento, viale Puccinotti, viale Trieste, piazza Nazario Sauro, corso Cairoli, via Pancalducci, compresa l’area di parcheggio antistante la chiesa di Santa Maria delle Vergini, via Lattanzio Ventura e piazzale Helvia Recina per esigenze tecniche.
L’ordinanza stabilisce anche, a partire dalle 12.10 circa, la chiusura al traffico e deviazioni nelle zone limitrofe a corso Cavour, piazza della Vittoria, viale Martiri della Libertà, piazza Garibaldi, viale Puccinotti, viale Trieste, piazza Nazario Sauro, corso Cairoli e via Pancalducci.
Durante la chiusura delle strade per l’effettivo passaggio della gara ciclistica, il provvedimento della Polizia locale per i veicoli di soccorso del 118 da e per l’ospedale, propone percorsi alternativi:
zona di Piediripa: via Santa Lucia, via San Francesco, via Cincinelli, Corneto, S.S. 485 (e viceversa); zona Sforzacosta: via Santa Lucia, via San Francesco, via Mattei, via Roma (e viceversa); Zona Villa Potenza: via Santa Lucia, via San Francesco, via Mattei, via Tucci, Galleria delle Fonti (e viceversa);
-zona centro storico e quartiere Pace: via Santa Lucia, via San Francesco, via Mattei, via Tucci, Galleria delle Fonti, contrada Fontezucca, via Murri, via Fonte Maggiore, borgo San Giuliano (percorso inverso su viale Diomede Pantaleoni/viale Leopardi, via Trento, via dei Velini, Galleria delle Fonti, via Mattei, via San Francesco, via Santa Caterina.
Per quanto riguarda la circolazione degli autobus del trasporto pubblico locale
alle 12.25 circa, sarà consentito il transito a 3 bus di linea (2 Contram e 1 Steat) provenienti dal terminal di piazza Pizzarello sul percorso Giardini Diaz, via Piave, viale Don Bosco, via Beniamino Gigli, via Pancalducci, via Bramante;
alle ore 12,20 circa sarà consentito il transito della linea n. 7 APM, proveniente da via Bramante sul percorso via Bramante, via Pancalducci, via Braccialarghe.
Infine, dalle 8 alle ore 19, i veicoli con il permesso residenti delle zone A, B, C e D, potranno sostare gratuitamente su tutte le aree a pagamento in concessione all’APM, non interdette dai divieti temporanei per la manifestazione, comprese quelle in struttura, e sugli stalli destinati alla sosta dei residenti delle altre zone.
Lunghe file e attese estenuanti: due facce della stessa medaglia, sia per gli operatori sanitari maceratesi così come per i pazienti che si dirigono al Centro Unico Prenotazione (C.U.P.) e laboratori.
Questa è la situazione che stamane si poteva notare all’Ospedale Civile di Macerata dove chiunque entrava, per motivi diversi, era costretto a far i conti con dispositivi inefficienti e servizi logorati dal tempo.
I primi disagi si sono riscontrati subito all'ingresso del nosocomio dove, a causa di malfunzionamento ancora non risolto, il termo-scanner necessario per misurare la temperatura corporea e a verificare l’utilizzo della mascherina è da alcuni giorno fuori uso.
Considerando che nella sala d'accesso verso i reparti sono installati solamente due dispositivi, non è difficile immaginare l’affollato quadro che si è venuto a creare, dove i protagonisti erano gli stessi dipendenti della struttura ospedaliera. Tutti costretti, prima di raggiungere il proprio posto di lavoro, a servirsi di un unico termo-scanner, generando cosi inevitabili assembramenti oltre che lungaggini di vario genere.
Non è andata meglio a chi questa mattina si è recato, per effettuare i tamponi covid , presso i due container adibiti posti fuori dall’ospedale. Oltre ad assembramenti e code, i cittadini presenti si sono beccati pure la pioggia battette caduta durante tutta la mattinata e poco è stato utile l’unico gazebo rosso in quanto totalmente insufficiente per coprire tutte le ‘teste’ in fila.
Agli spazi ristretti e alle apparecchiature difettose si aggiungono anche degli apparati quantomeno vetusti e fatiscenti. E’ il caso di uno dei montalettighe presente all’interno del presidio ospedaliero, l’ascensore di tipo medicale che sembra non sia solo utilizzato per trasportare pazienti ma anche per il carello delle pulizie e biancheria sporca, tant’è che le condizioni in cui versa sono abbastanza esplicative.
Lo stato della parete in prossimità del quadro elettrico di manovra sembra più appropriata da vedere in una stazione metropolitana di un sobborgo newyorkese. “Fate l’amore non fate la guerra” o “Let’s come togheter right”, ecco alcune delle frasi scritte a pennarello sopra una pannello consumato e rattoppato ‘alla meglio’ del nastro adesivo da imballaggio.
Di certo un ambiente non impeccabile sotto l’aspetto igienico-sanitario sia per i pazienti che per gli operatori sanitari stessi soprattutto in periodo dove i vocaboli ‘sanificazione’ e ‘distanziamento’ sono diventati di uso comune in qualsiasi ambito sociale.
Operazione internazionale antidroga dei carabinieri: 55 persone arrestate, un fermo anche a Macerata.
Dalle prime luci dell’alba, i Carabinieri del Comando Provinciale di Roma, coadiuvati dai colleghi dell’Arma competenti per territorio, nelle province di Roma, Brescia, Modena, Macerata, Genova (Rapallo), Parma, Reggio Calabria (Cittanova) nonché all’estero in Germania (città di Kothen) ed in Albania (Valona) stanno dando esecuzione a un’ordinanza, emessa dal GIP del Tribunale di Roma su richiesta della competente Direzione Distrettuale Antimafia, che dispone il carcere per 55 persone, ritenute responsabili, a vario titolo, di appartenere a tre distinte associazioni, finalizzate al traffico illecito di sostanza stupefacente, di produzione traffico e detenzione illecita di sostanze stupefacenti, di falsità per induzione in errore del pubblico ufficiale. Si tratta di 52 uomini e 3 donne, 27 cittadini albanesi, 23 nigeriani, 4 italiani e 1 gambiano.
Le indagini, svolte dai Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Roma Parioli, hanno consentito di accertare che la prima associazione di estrazione albanese importava ingenti quantitativi di sostanza stupefacente del tipo marijuana direttamente da Valona (Albania), poi smistata, grazie all’alleanza con le organizzazioni criminali di matrice nigeriana, in ambito nazionale ed europeo, con un sistema collaudato ed efficiente che si avvaleva di mezzi di trasporto quali treni e autobus.
Dopo più di un anno ripartono le gare di Ginnastica Aerobica e la Joy Gym di Macerata si è fatta trovare subito pronta.
Nonostante l'assenza di una struttura dove poter allenarsi con continuità, la società del tecnico Galina Lazarova riesce ad ottenere importanti risultati alla fase regionale di Fermo, primo appuntamento della stagione.
Sono arrivate infatti per le seguenti atlete, nonostante fossero alla loro prima esperienza
- Medaglia d'argento: Elisa Repacci, Chiara e Valentina Zuzolo per la categoria Aerostart Allieve
- Medaglia d'argento: Emma Sanpaolo nella categoria Silver Eccellenze Allieve
Insieme a loro nelle categorie "Gold" la Joy Gym ha conquistato
- Medaglia d'oro: Veronica Trillini nella categoria Gold Allieve 2
- Medaglia d'argento: Elena Ciccarelli nella categoria Gold Junior B
Inoltre grazie alla collaborazione di Galina Lazarova con Tiziana Bastiani e Chiara Sicurezza della società Fermo 85, organizzatrice della manifestazione, anche altre atlete alle prime armi hanno ottenuto ottimi risultati:
- Medaglia d'oro: Bianca Ferretti nella categoria Silver Eccellenze Allieve
- Medaglia d'argento: Ginevra Casarola, Matilde Gidiucci, Letizia Arimatea nella categoria Aerostart Junior A
- Medaglia d'argento: Giorgia Chiaramoni nella categoria Silver Eccellenze Junior A
- Medaglia di bronzo: Giorgia Maurizi nella categoria Silver Eccellenze Junior A
- Medaglia d'argento: Giorgia Maurizi e Giorgia Chiaramoni nella categoria Silver Eccellenze Coppia Junior A
Tanti sorrisi, amicizie nuove, soddisfazioni e un pò di normalità, a prescindere dalle Società di appartenenza.
E un pò di sano ottimismo in vista dei prossimi appuntamenti, che vedranno impegnate Elena Ciccarelli con la Nazionale Italiana Junior e il tecnico Galina Lazarova con la Nazionale Italiana Senior.
Ringraziamenti particolari vanno alle società Artistica Porto Sant'Elpidio e alla Wing Tsun Station di Macerata per aver messo a disposizione della Joy Gym le proprie palestre per gli allenamenti.
Prossimo appuntamento Fase Interregionale Pomigliano D’Arco il 9 e 10 Aprile,
Riceviamo e pubblichiamo la Lettera Aperta del consigliere regionale Anna Meghi scritta in occasione della Festa della Donna:
"In questi giorni di grande lavoro ho avvertito il bisogno di una riflessione più profonda sul senso di alcune questioni che mi stanno a cuore. Fatti di vita che si intrecciano ad eventi dell’attualità e che tornano ad avere risonanza, malgrado il tempo trascorso e le esperienze maturate.
Chi mi conosce sa che non amo vivere a favore di “telecamere”, come pure che non ho mai messo davanti al bene comune quello del singolo, ritenendo l’imparzialità e la ricerca di una ragione oggettiva nelle cose qualità primarie dei percorsi politici che mi apprestavo ad intraprendere. Per questo ho sempre cercato di mettere da parte chi ero per far emergere, al di là della persona, il ruolo che andavo a ricoprire. Sentivo così tanto il peso della responsabilità, da vedere solo ciò che avevo bisogno di dimostrare, oltre la gratitudine nei confronti di chi mi aveva dato fiducia e opportunità.
Ed è proprio questa, tra le tante, una delle parole che hanno suscitato alcune mie riflessioni delle ultime settimane: opportunità. Se ne parla di continuo, riferendola a tante condizioni. Non sempre, tuttavia, se ne percepisce l’importanza, soprattutto se la rapportiamo alle innumerevoli implicazioni che può avere nelle tante declinazioni della vita.
Noto infatti, mio malgrado, che talvolta se ne faccia un uso/abuso e che il senso dato a certe espressioni non si riferisca al significato che potrebbe assumere nel linguaggio delle istituzioni, bensì a quello, pur importante ma non sempre pertinente, delle conversazioni tra amici. È chiaro, infatti, ed evidente che le opportunità, possono essere qualificate in tanti modi, possono essere pari, ma anche dispari, purché portino al bene e aiutino a sviluppare la società nel suo complesso.
Se penso alla mia storia, devo dire che le opportunità sono state, il più delle volte, dispari. Da quando avevo sei mesi e contrassi la poliomielite dopo aver fatto il vaccino ho vissuto un’esistenza contrassegnata da disabilità evidente. Quando la vita ti colpisce in modo così duro, le opportunità che ti offre sono tutt’altro che “pari”, sono “dispari” e diverse. Diverse da tutto quanto ci sembra logico e sensato, diverse da quelle che ogni genitore desidererebbe per i propri figli, diverse dai tuoi compagni di scuola. E questo tipo di “diversità” pesa, tanto più se a viverla sulla sua pelle è una bambina degli anni ’60-’70, incapace di comprendere come mai proprio a lei sia capitato di portare in dote un così pesante fardello. Il contesto storico della mia infanzia non era certamente emancipato. Erano gli anni del boom economico, ma il dibattito del cambiamento della società era solo agli inizi e in Italia, in quel preciso momento, essere “disabile” in una terra di provincia come le Marche, non era certamente facile. Eppure oggi, che ho 58 anni e di vita ne ho cavalcata un bel po’, posso dire di aver trasformato quelle opportunità “dispari” che mi venivano date in un’occasione di crescita, in una condizione di partenza favorevolissima a comprendere prima i problemi degli altri.
Eppure le difficoltà non sono mancate, cristallizzandosi nel giudizio di chi, a suo modo, percepiva quella mia condizione come un elemento di difformità alla società troppo grande per essere considerato un valore aggiunto e una ricchezza. Certi sguardi di commiserazione e cattiveria ancora li porto dentro. Sono l’emblema del mondo che volevo e voglio cambiare, abiurando qualunque forma di discriminazione e ipocrisia.
Quando ero piccola sono stata oggetto di attenzioni “particolari” da parte di un amico di famiglia che, per fortuna, non sono mai andate oltre. Questa persona, che godeva della fiducia totale dei miei genitori, ha provato ad inculcarmi l’idea secondo cui, a causa della mia disabilità, nessun uomo mi avrebbe mai guardato e voluto, motivo per cui avrei dovuto accontentarmi di lui. Ancora ricordo molto bene lo stato di disagio nel quale mi trovavo ogni volta che rimaneva da solo con me e penso di poter dire che certe violenze psicologiche sono destinate a cambiare la tua personalità per sempre.
La reazione a quell’esperienza fu di “ribellione” totale al sentirmi anche solo lontanamente come gli occhi di quell’uomo volevano dipingermi. Ho provato dapprima vergogna, ma poi rabbia, che si è trasformata in seguito in “fame” di esistere ed essere qualcosa di più della mia disabilità.
Volevo che la mia condizione fosse una reale opportunità, una possibilità di andare oltre il pregiudizio e le apparenze, ma anche uno strumento di realizzazione di progetti che andassero nella direzione di migliorare la società affinché nessuno dovesse sentirsi mai come me in quella situazione e in altre che pure la vita mi aveva da subito prospettato.
A distanza di tanti anni, pur provata da tutta una serie di delusioni che la vita non mi ha certo risparmiato, su una cosa ho mantenuto il punto, rifiutandomi di darla vinta a chi voleva, in nome di un ulteriore pregiudizio, limitare le mie possibilità: sebbene costretta ad impostare l’esistenza su basi differenti, ho potuto contare sul fatto di essere donna, circostanza per la quale non ho mai smesso di ringraziare, anche se, unita alla mia disabilità, costituiva una doppia ragione di discriminazione.
Forse anche per questa ragione non ho mai conferito alla data dell’8 marzo un significato che andasse oltre la semplice connotazione storica. Voglio dire che, al netto di ciò che ricorda, ho sempre pensato alla realtà della condizione femminile come ad un qualcosa cui dedicarsi a prescindere, impegnandosi in prima persona ogni giorno dell’anno. E l’ho fatto, accollandomi il peso di tante battaglie.
Ad un certo punto è stato infatti evidente il bisogno di protagonismo che le donne reclamavano, ma non tutte avevano la mia corazza. Quel bisogno l’ho avvertito anche nella mia famiglia, in cui la linea femminile ha sempre prevalso su quella maschile. Non ringrazierò mai abbastanza mia madre Teresa, per aver reso possibile, nonostante le sue/nostre umili (ma dignitose) origini, il sogno che avevo di iscrivermi all’università e laurearmi, condizione che ho sempre considerato alla base di qualunque emancipazione.
Quando, nei primi anni ’90, agli albori della nascita dell’Unione Europea, l’ANMIC (associazione nazionale mutilati ed invalidi civili) mi designò quale rappresentante italiana in un gruppo di lavoro della Fimitic, organismo internazionale di associazioni di persone disabili di cui l’Amnic era membro, mi resi conto dell’enorme gap esistente tra quanto accadeva in Italia e nel resto dei paesi europei. Noi che eravamo la culla del diritto, avevamo tante leggi e valori riconosciuti, ma di fatto solo sulla carta. Nel Nord Europa, per fare un esempio, avevano già una serie di servizi dedicati a conciliare i tempi della vita delle donne con gravi disabilità, costrette a dividersi tra lavoro e famiglie, e comunque non disposte a rinunciare ad essere mamme. Noi no.
Fu molto istruttiva, in quel tempo, la conoscenza di una cittadina svedese che guidava con il solo uso dei piedi, cosa impensabile in quel momento nel nostro Paese. La rivendicazione di un diritto così importante permise ad un mio amico tetraplegico, primo fra gli italiani, di prendere la patente e avviare anche da noi quel percorso di emancipazione che riguarda le minoranze e le categorie più fragili. Fatto quest’ultimo che mi ha sempre spinto a lottare a prescindere da quale fosse la fragilità in questione. Non l’ho mai reputato neppure un fatto politico, bensì umano e come tale l’ho sempre trattato in tutte le sedi.
Qualche anno dopo, in qualità di membro della Commissione regionale per le Pari Opportunità, ho avuto la possibilità di lavorare con un’altra donna, disabile come me. Si tratta di Carmen Mattei, persona eccezionale che conoscevo da tempo e che, come me, si era sempre impegnata sul fronte associativo delle disabilità. Ritrovarla in quell’esperienza fu di stimolo a proseguire la battaglia per il riconoscimento di certi diritti. Mi resi subito conto che, rispetto alle altre donne che facevano parte del gruppo, Carmen ed io eravamo, per così dire, più concrete, protese a ricercare soluzioni ai problemi reali. Eravamo “diverse”, perché avevamo vissuto e vivevamo sulla nostra pelle il peso enorme di una serie di limiti. Trovare soluzioni a quelli e ad altri era, per noi, non solo un vezzo politico, ma una necessità. Ragion per cui ci prodigammo ad alimentare un dibattito serio sul tema delle vere opportunità, volendo fare delle Marche, in tal senso, un modello di riferimento in Italia e in Europa. Non trovammo tuttavia sempre la solidarietà delle altre donne, che anzi, in taluni casi, mostravano una certa difficoltà ad appoggiare le nostre battaglie. Comprendemmo insomma che la strada da fare per il riconoscimento delle opportunità di cui tutti parlavano era lontano e che non sempre le donne sono solidali con le altre donne.
Nel momento in cui scrivo sono membro dell’Assemblea Legislativa delle Marche. Vivo con responsabilità il mio ruolo in un tempo certamente non facile. Sento tuttavia che ci sia spazio per nuove proposte e ci sia lo spirito per intraprendere nuove battaglie. Lo sento e voglio credere che saremo in grado di cambiare il corso degli eventi applicando a queste, come ad altre questioni, il criterio del buon senso.
Le pari opportunità sono realmente “pari” se danno ad ogni individuo la possibilità di essere diverso.
Se concepiamo le politiche di genere come uno strumento di omologazione neghiamo la differenza che c’è tra un uomo e una donna, tra individuo e individuo. Se non riempiamo tali politiche di contenuti che considerino le differenze una ricchezza, allora non solo non capiremo di cosa abbiamo bisogno per vivere, ma negheremo il più universale dei diritti, quello all’espressione della personalità di ciascun individuo, al di là dei suoi valori di riferimento.
Mi auguro che con pari opportunità si intenda sempre più il dare a ciascun essere umano, in quanto tale, parità di accesso alle impalcature sociali del paese, tenendo conto di tutte le diversità. Non siamo uguali. Siamo diversi. Ci accomuna solo la nostra umanità e a quella dovremmo tendere quando ci apprestiamo a gestire la cosa pubblica".
Ancora una medaglia tricolore per l’atletica delle Marche in questo avvio di stagione. Nei campionati italiani di marcia è Giulia Miconi a salire sul podio, per la prima volta in carriera, con il bronzo al collo che premia il suo terzo posto nella 20 chilometri della categoria under 23. Sulle strade di Grottaglie, in provincia di Taranto, la ventenne del Cus Macerata si rende protagonista anche di un netto miglioramento del record personale, abbassato fino al crono di 1h43’51”. Per la marciatrice allenata da Diego Cacchiarelli c’è un progresso di tre minuti e mezzo rispetto al suo precedente limite. E chiude ad appena venti secondi dalla seconda posizione della trentina Vittoria Giordani (1h43’31”) mentre il successo tra le promesse va all’altoatesina Sara Buglisi (1h41’36”).
Nelle scorse settimane la giovane marchigiana, che chiude senza richiami da parte dei giudici, aveva già avuto modo di mettersi in evidenza durante le rassegne indoor, sui 3000 metri, piazzandosi quinta nel campionato under 23 e sesta agli Assoluti in 14’44”42. Al quinto posto era arrivata anche nella passata stagione, nei 10 km promesse di Modena, e due anni fa nei 10.000 juniores su pista a Rieti.
Nelle altre prove, valide per i campionati di società, tra le cadette spicca il successo di Elisa Marini (Cus Macerata). La vicecampionessa italiana under 16 conquista la vittoria in 20’29” sui 4 km e si conferma al vertice nazionale in questa fascia di età. Per la categoria under 20, settimo Alessandro Tanoni (Cus Macerata, 1h13’20”) e undicesimo Mattia Grilli (Atl. Civitanova, 1h15’37”) sui 15 km, invece al femminile ottava Francesca Cinella (Atl. Avis Macerata) con 54’57” nei 10 chilometri. La 20 km assoluta vede quindi il settimo posto in 1h27’29” dell’azzurro Michele Antonelli, aviere di Macerata e specialista della 50 km, e il dodicesimo della maceratese Elisabetta Bray (Cus Torino) in 1h47’01”.
Oggi, in occasione della Giornata Internazionale della Donna, le Associazioni maceratesi L’Albero dei Cuori, Anteas e I Fuoriclasse hanno donato a tutte le Strutture Residenziali per Anziani dell’Ambito Territoriale Sociale 15 (Appignano, Corridonia, Macerata, Mogliano, Montecassiano, Pollenza, Treia e Urbisaglia) una bellissima e coloratissima fioriera, preludio della primavera ormai vicina ma soprattutto omaggio a tutte le ospiti e le operatrici delle Case di Riposo che con forza e coraggio hanno affrontato insieme il durissimo ultimo periodo di pandemia.
A causa dell’impossibilità ad uscire dal Comune in seguito all’ordinanza di zona rossa del Presidente della Regione Francesco Acquaroli, le fioriere sono state simbolicamente recapitate all’IRCR Macerata, per essere curate e consegnate alle legittime destinatarie appena possibile.
Anche l’Ufficio dei Servizi Sociali del Comune, l’Ambito Territoriale Sociale 15 e l’IRCR Social Point in Piazza Mazzini hanno ricevuto in dono le loro fioriere: tanti fiori per tante donne che ogni giorno lavorano per la comunità maceratese e non solo, attente ai bisogni di tutti ma con particolare riguardo per quelle situazioni di disagio, necessità e fragilità presenti sul territorio.
Allora grazie ad Albero dei Cuori, ad Anteas e a I Fuoriclasse: non solo mimose ma anche altri bellissimi fiori per onorare la determinazione, la professionalità, la competenza e il cuore grande di queste donne.
Gli studenti delle classi terze del Progetto Sport dell’ITE “A. Gentili” hanno seguito quattro lezioni sul tema “Le associazioni sportive” tenute dal Direttore del Dipartimento Prof. Stefano Pollastrelli, dal Prof. Giuseppe Rivetti, docente di Diritto Tributario, dal Procuratore sportivo Sig. Simone Settembri e dal Direttore sportivo della Fermana F.C. Dott. Fabio Massimo Conti.
Grande attenzione e interesse da parte degli studenti per gli argomenti affrontati: dai contratti di sponsorizzazione, alle tipologie di sponsor, alla fiscalità in ambito sportivo, alla gestione, sia sportiva che umana, di un atleta e per finire con le complesse problematiche legate alla direzione di una società sportiva, che oggi, più che mai, richiede figure professionali di grande competenza in ambiti di carattere economico, giuridico, amministrativo e della comunicazione.
Ancor più interessante per gli studenti del progetto Sport è stato l’annuncio, da parte del Prof. Pollastrelli, dell’attivazione di un nuovo Corso di Laurea in operatore giuridico per lo sport, un corso triennale che offre interessanti e molteplici sbocchi professionali.
Certamente per gli studenti dell’ITE A. Gentili questo Corso rappresenta il naturale completamento di un percorso di studio, quello del Progetto Sport, innovativo e originale, che ha avuto il merito di fondere la filosofia dello sport con la razionalità e l’equilibrio del mondo giuridico economico.
Il nostro Istituto, l’unico del territorio ad avere una tradizione, una storia che lo lega indissolubilmente alle discipline giuridiche-economiche, ha accolto con soddisfazione l’avvio del nuovo Corso di Laurea in operatore giuridico per lo sport e auspica una duratura, costruttiva, proficua collaborazione con il dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Macerata.
Il D.S. Roberta Ciampechini, nel ringraziare i docenti universitari, si dice certa che questo ciclo di incontri sia solo l’inizio di una collaborazione tra l’ITE “A. Gentili” e il Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Macerata.
Perde il controllo dell'auto e finisce fuori strada: conducente soccorso in eliambulanza.
L'incidente si è verificato in Contrada Morazzano a Pollenza, intorno alle 13:30 della mattinata odierna.
Per cause in corso di accertamento, un uomo, alla guida della propria auto, ha perso il controllo del mezzo ed è finito fuori strada per poi ribaltarsi.
Lanciato l'allarme, sono accorsi sul posto i mezzi di soccorso di 118 e Vigili del Fuoco.Il conducente, estratto dall'abitacolo, è stato successivamente trasferito all'ospedale di Macerata, dove ad attenderlo c'era l'elicottero del soccorso che lo ha trasportato al nosocomio dorico di Torrette in codice rosso (da prassi in questi casi).
Al via la gara d’appalto per l’affidamento dei lavori di recupero, restauro e rigenerazione dello Stadio della Vittoria per complessivi 1,9 milioni di euro, somma interamente finanziata dalle risorse stanziate nel fondo “Sport e Periferie”.
Il bando di gara è consultabile nel sito del Comune di Macerata sezione Amministrazione trasparente. Il criterio di aggiudicazione è quello dell'offerta economicamente più vantaggiosa individuata sulla base del miglior rapporto qualità/prezzo, mentre il termine di ricevimento delle offerte è fissato per il 25 marzo, entro le ore 14. L’apertura delle stesse avverrà invece in seduta pubblica telematica da remoto, alle ore 10 del 26 marzo.
Il progetto, come noto, verrà attuato attraverso il recupero del complesso sportivo con il restauro degli elementi architettonici di pregio della tribuna, delle gradinate, delle balaustre, dei muri perimetrali e dei cancelli. È prevista anche la riorganizzazione di tutti i percorsi interni al parco con delle installazioni.
Per quanto riguarda il campo da calcio il progetto prevede lavori di manutenzione con la sostituzione del manto in erba sintetica, il rifacimento di quello minore con moderne tecniche per il miglioramento del manto drenante, delle panchine in campo e la sostituzione degli elementi in metallo lungo le gradinate. E’ previsto, inoltre, il potenziamento dell’offerta strutturale organizzando all’interno del parco anche un Percorso vita e una zona denominata Area terzo tempo per favorire la socializzazione tra squadre avversarie, favorendo, in modo particolare, la fascia di età più giovane
Nella giornata della Festa della donna è arrivata da parte della Croce Verde di Macerata una piacevole e inaspettata sorpresa floreale per le operatrici del Pronto Soccorso e Medicina d’urgenza dell’ospedale del capoluogo.
Diversi i mazzi di mimose sono state consegnate alle donne che sono in prima linea, ormai da un anno, alla lotta contro la terribile pandemia.
Un omaggio floreale che ha coinvolto anche le ambulanza in dotazione alla Croce Verde. Sul vetro anteriore dei mezzi sono state attaccati dei mazzi di mimose con allegato un bigliettino recitante la scritta: “Per le donne con le donne, insieme alla Croce Verde di Macerata”.
Il Servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato che nelle ultime 24 ore sono stati testati 2694 tamponi: 1730 nel percorso nuove diagnosi (di cui 562 nello screening con percorso Antigenico) e 964 nel percorso guariti (con un rapporto positivi/testati pari al 20,2%).
I positivi nel percorso nuove diagnosi sono 349 (86 in provincia di Macerata, 209 in provincia di Ancona, 11 in provincia di Pesaro-Urbino, 21 in provincia di Fermo, 18 in provincia di Ascoli Piceno e 4 fuori regione).Questi casi comprendono soggetti sintomatici (62 casi rilevati), contatti in setting domestico (71 casi rilevati), contatti stretti di casi positivi (118 casi rilevati), contatti in setting lavorativo (7 casi rilevati), contatti in ambienti di vita/socialità (6 casi rilevati), contatti in setting assistenziale (3 casi rilevati), contatti con coinvolgimento di studenti di ogni grado di formazione (5 casi rilevati), screening percorso sanitario (1 caso rilevato). Per altri 76 casi si stanno ancora effettuando le indagini epidemiologiche. Nel Percorso Screening Antigenico sono stati effettuati 562 test e sono stati riscontrati 50 casi positivi (da sottoporre al tampone molecolare). Il rapporto positivi/testati è pari al 9%.
Dal punto di vista percentuale, nel rapporto tra il numero di tamponi processati nel percorso nuove diagnosi e il numero di contagiati, si registra un decremento rispetto alla giornata precedente: incidenza al 20,17% oggi, rispetto al 24,43% di ieri.
In aumento di 15 unità, rispetto alle ultime 24 ore, il numero di persone ricoverate nelle strutture sanitarie regionali che ad oggi sono 729, di cui 104 in terapia intensiva (+6 rispetto a ieri). Sono, invece, 25 le persone dimesse ieri dagli ospedali regionali.
Nel Maceratese sono accolti 126 pazienti: 50 all'ospedale di Macerata, 58 al Covid Hospital e 18 a Camerino. Altre 23 persone sono accolte nei Pronto Soccorso di Civitanova Marche, Macerata e Camerino.
Di seguito, nel dettaglio, i dati rilasciati dal Servizio Sanità delle Marche:
A2 - Buona la prima in Pool Promozione per la CBF Balducci HR Macerata che cala sul campo la decima vittoria consecutiva, che vale il sorpasso al sesto posto proprio ai danni della squadra ospite del week-end, la Sigel Marsala (CBF Balducci che però deve recuperare la prima giornata con Pinerolo).
In casa Macerata coach Paniconi conferma Peretti e Renieri in diagonale, con la coppia Lipska-Pomili in posto 4, Mancini-Martinelli centrali e Bisconti libero; dall’altra parte della rete consueto sestetto per la Sigel di coach Amadio con Demichelis e l’ex Macerata Mazzon in diagonale, Caruso e Parini centrali, Pistolesi e Gillis di banda e Vaccaro libero.
Avvio di gara punto a punto con il primo break di Macerata sul turno al servizio di capitan Peretti con il muro di Lipska su Caruso (6-4). La CBF Balducci continua a premere sull’acceleratore con gli attacchi di Pomili e l’ace in salto di Renieri che permette di allungare sul 14-9. Quando Pistolesi trova però il mano-out di Mancini, Marsala trova il break con il muro di Caruso e l’ace di Parini per il recupero (15-14). La CBF Balducci prova a riallungare con il muro di Martinelli e la pipe di Lipska; Caruso e Pistolesi ricuciono il divario ma le padrone di casa reagiscono con un’altra pipe (stavolta di Pomili) e l’ace di Martinelli per il 23-19. Gillis va a segno ma Pomili trova il primo set ball, Renieri manda out prima della fast di Mancini che vale il punto del 25-21.
Partenza lanciata nel secondo set delle ospiti, prontamente riprese dagli assalti di Pomili e Lipska. Equilibrio fino al 7 pari quando Gillis sale in cattedra con 3 attacchi e 1 muro per il momentaneo 8-11. Il successivo turno al servizio di Demichelis inguaia Macerata: Parini mura Pomili, Demichelis trova l’ace e Mazzon attacca vincente per il 10-16. La CBF Balducci cerca di recuperare, sempre con gli attacchi delle trascinanti Pomili e Lipska, ma non basta perché il muro di Marsala continua a fare male, in particolare con Caruso (14-20), mentre la regia di Demichelis alterna a punto praticamente tutte le attaccanti: Mazzon trova il punto del 18-24 e l’out successivo di Pomili fa rientrare la Sigel in gara.
Inizia il terzo parziale con Peretti che fa ruotare tutte le soluzioni d’attacco, con tutte le attaccanti di Macerata che trovano la via del punto per il 6-3 iniziale. La CBF Balducci mantiene il ritmo ma la Sigel non permette alle padrone di casa di decollare, anche perché il muro ospite continua ad inibire l’attacco maceratese. È allora Mazzon a trovare i due punti che permettono alla Sigel di pareggiare (12-12); le padrone di casa provano a riallungare ma le ospiti tengono la situazione inchiodata alla parità fino al primo vantaggio sul 15-16 quando Demichelis mura su Lipska. Scocca quindi l’ora di Maruotti che subentra per la schiacciatrice polacca; Macerata stringe i denti e tiene in difesa con l’immancabile apporto di Bisconti, l’ace di Renieri la riporta avanti (20-19) e si prosegue fino al 23-22. Entra Giubilato e sul tuo turno in battuta Martinelli mura ancora su Gillis e Mazzon manda out per il 25-22 che scaccia i fantasmi.
Il 2-1 rinfranca l’animo della CBF Balducci che parte subito forte, trascinata in attacco dalla MVP Pomili e da Renieri (9-3); coach Amadio cambia al centro (Caserta per Caruso) e in posto 2 (Soleti per Mazzon) ma è sempre Macerata a menare le danze. Martinelli mura ancora su Gillis e Pomili trova di nuovo il campo di Marsala (15-7) mentre in casa ospite l’altra ex Nonnati fa rifiatare Gillis. Alla chiusura del cambio break delle siciliane con gli attacchi di Soleti, Caserta, Gillis e Pistolesi, che costringono Paniconi a chiamare il time-out. Al rientro in campo la CBF Balducci riprende a macinare punti con la fast di Mancini e gli attacchi di Maruotti (23-15). Renieri dalla seconda linea mette il primo match-ball (24-17) sulle mani di Maruotti che però manda leggermente lunga la battuta. È sempre Renieri dalla seconda linea a trovare il mano out di Gillis per il punto decisivo.
“Non è stata una bella partita forse, con due squadre che hanno difeso molto – commenta a fine gara coach Luca Paniconi – Sia noi che loro abbiamo giocato su qualche imprecisione forse, ma venir fuori con un risultato positivo oggi, dopo la settimana impegnativa che abbiamo vissuto è estremamente importante e consolida quello che stiamo facendo di buono. Una vittoria importante anche a livello di identità, ancor più che di classifica.”
“Complimenti a Macerata – ha dichiarato coach Daris Amadio – Sapevamo che vivono un buon momento, che sono un’ottima squadra, organizzata in difesa e forte in attacco. C’è un po’ di rammarico per questa settimana nelle Marche. Il calo nel quarto set è stato fisiologico, non posso rimproverare nulla alle ragazze. Un po’ di rammarico nel finale del terzo set per tante occasioni che abbiamo avuto prima del finale per portarci avanti e che non siamo riusciti a sfruttare.”
La partita sarà trasmessa in differita da Studio 7 TV martedì alle 21 sul canale 611 e in simulcast sulla web tv al sito www.radiostudio7.net/tv. Il mercoledì alle 21 sarà trasmessa sul canale 14 (Video Tolentino).
CBF BALDUCCI HR MACERATA - SIGEL MARSALA 3-1
CBF BALDUCCI HR MACERATA: Lipska 15, Martinelli 13, Renieri 18, Pomili 18, Mancini 10, Peretti 2, Bisconti (L), Maruotti 5, Giubilato, Rita. Non entrate: Sopranzetti (L), Pirro, Galletti. All. Paniconi.
SIGEL MARSALA: Caruso 6, Demichelis 5, Mc Call-Gillis 14, Parini 9, Mazzon 15, Pistolesi 8, Vaccaro (L), Soleti 3, Caserta 2, Mistretta, Nonnati, Colombano. All. Amadio.
ARBITRI: Dell’Orso, Somansino.
PARZIALI: 25-21 (24’) 18-25 (22’) 25-22 (27’) 25-18 (24’)
NOTE: CBF Balducci 10 errori in battuta, 4 aces, 10 muri vincenti, 67% ricezione positiva (40% perfetta), 38% in attacco; Sigel 7 errori in battuta, 2 aces, 12 muri vincenti, 54% ricezione positiva (28% perfetta), 33% in attacco.
Prestazione incredibile di Macerata, va avanti due set giocando alla perfezione poi cala nel terzo e i padroni di casa riaprono la partita; il quarto set è una battaglia infinita, ricca di colpi di scena e grandi giocate, che si protrae fino ad un estenuante 33-35. I biancorossi danno spettacolo, soffrono, reagiscono e si prendono una vittoria meritata. Bravi i campioni della Med Store a guidare i ragazzi più giovani che ancora una volta hanno dimostrato tutto il loro coraggio in una sfida che ha messo a dura prova la squadra.
LA CRONACA – Nella Med Store Pahor prende il posto di Margutti, con lui Dennis e Ferri, al centro Calonico e Pizzichini, Monopoli, Gabbanelli libero. Porto Viro con Lazzaretto, Vinti e Cuda, Bargi e Sperandio al centro, Kindgard, Lamprecht. Subito ritmi alti e spettacolo al Palazzetto dello Sport, Porto Viro buca al centro con Bargi ma Macerata risponde punto a punto con Ferri e a muro, 5-5. Il primo doppio vantaggio è per i biancorossi, con Pahor che mette a terra il 5-7. Insegue Porto Viro, Macerata difende ancora bene a muro, ci sbatte contro ancora una volta Vinti, 11-13, poi Ferri di forza allunga la distanza. Nel momento più difficile i padroni di casa reagiscono e in pochi istanti trovano il 14-14 con il muro stavolta subito da Ferri; coach Di Pinto richiama i suoi con il primo time out. Il numero 10 biancorosso si riscatta poco dopo con due ace consecutivi che riportano Macerata sul +3. Un errore di Pahor fa riavvicinare Porto Viro ma lo schiacciatore rimedia firmando il punto del 17-20, che anticipa l'ace di Dennis, prova a chiuderla la Med Store; gran difesa dei biancorossi che resistono agli attacchi di Porto Viro, poi ancora Dennis trova un punto fortunato per il 18-22. Il muro di Monopoli vale il 20-24, poi un errore in battuta sancisce il vantaggio biancorosso. Non cambia il copione, le squadre si inseguono poi con Dennis e Pizzichini Macerata trova il 4-6; allungano ancora i biancorossi grazie ad un muro impenetrabile e sul +4 Zambonin chiama il time out.
Prova a reagire Porto Viro, Macerata mantiene alta la concentrazione e controlla il vantaggio, i padroni di casa restano sempre in partita e accorciano con Lazzaretto, bravo a colpire in caduta, 9-12. Ancora Lazzaretto, ora insieme a Sperandio, tiene a galla i suoi; i biancorossi lottano su ogni pallone e con Ferri allungano 15-19. Zambonin prova a cambiare l'inerzia con due sostituzioni ma non hanno l'effetto sperato, Ferri e Pahor portano Macerata vicini al doppio vantaggio, confermato da un errore in battuta. Buona partenza dei biancorossi che con l'ace di Pizzichini sono subito avanti 0-2, arriva quindi il break dei padroni di casa ma ci pensa Calonico a muro a fermarli, 3-6. Momento di difficoltà per Porto Viro, brava Macerata a controllare e con Dennis che trova maggiore spazio va sul 7-11. Reagiscono pian piano i padroni di casa, trascinati da Vinti che porta i suoi sul -1; il pareggio lo regala Lazzaretto a muro, 13-13 e time out per Di Pinto. Macerata torna sul +2, ora però è battaglia aperta, Porto Viro ritrova il pareggio e ribalta con Vinti, il finale si fa tiratissimo: stavolta sono i biancorossi a soffrire e con l'ace di Vinti i padroni di casa riaprono la gara. Si porta avanti Macerata nel quarto set, con Porto Viro che lotta su ogni pallone; Dennis far valere la sua qualità e con un attacco preciso firma il 3-5.
Sfruttano il buon momento i biancorossi, tornati in campo con il giusto approccio, l'ace di Pizzichini vale il 5-10 e costringe Zambonin al time-out. Macerata cerca molto Dennis, Porto Viro reagisce, blocca il cubano trova coraggio riuscendo a ribaltare 14-13. La gara è una battaglia, tornano subito avanti i biancorossi, fase molto combattuta ma un po' confusa, qualche errore di troppo da parte di entrambe le squadre e ne giova Macerata avanti 18-20. Prosegue la sfida tra Vinti e il muro biancorosso, difende bene Porto Viro e costruisce il nuovo pari, 23-23; è una lotta infinita, 24-24 e vantaggi spettacolari: le due squadre lottano su ogni pallone ribaltando costantemente il risultato ma alla fine la spunta Macerata e porta a casa una vittoria di prestigio e tre punti importantissimi.
Il tabellino:
DELTA GROUP RICO CARNI PORTO VIRO 1 MED STORE MACERATA 3PARZIALI: 21-25, 20-25, 25-19, 33-35.
Durata set: 25’, 26’, 24’, 40’. Totale: 115’.
DELTA GROUP RICO CARNI PORTO VIRO: Aprile 1, Bargi 10, Dordei, Vinti 19, Lamprecht, Kindgard 5, Cuda 13, Bellia, Bernardi, Sperandio 11, Zorzi, Lazzaretto 16. NE: Caenazzo, Marchesan. Allenatore: Zambonin.
MED STORE MACERATA: Snippe, Calonico 9, Pahor 7, Cordano, Dennis 27, Margutti, Ferri 19, Monopoli 3, Princi, Pizzichini 12, Gabbanelli, Valenti. NE: Pasquali, Risina. Allenatore: Di Pinto.
ARBITRI: Sessolo e Nava.
La Paoloni conquista la quinta vittoria in altrettante partite disputate e continua il suo cammino da imbattuta nel Girone F1 del campionato nazionale di Serie B; l’andamento del match è simile a quello dell’andata con Macerata capace di controllare tranquillamente la gara nei set portati a casa ma allo stesso tempo di autodistruggersi nel secondo set (dove ha buttato via sei punti di vantaggio sul 13-19) e nel quarto commettendo un numero corposo di errori in attacco (22 in totale) che hanno consentito alla La Nef Osimo di rimanere attaccata alla sfida, guidata da un super Alessandro Stella top scorer del match con 29 punti al suo attivo.
L’importante, comunque sia, alla fine dei conti è il risultato e la vittoria conquistata ieri fa rimanere alto il morale in casa biancorossa e permette alla truppa guidata da Giacomo Giganti e Giuliano Massei di essere ancora imbattuta in campionato; una soddisfazione non da poco per una squadra che all’inizio della stagione era partita con l’obiettivo principale della salvezza.
Andiamo alla cronaca del match: coach Giganti recupera finalmente Filippo Lanciani, infortunatosi ad una caviglia nella gara di andata, e schiera Claudio Stella in cabina di regia opposto a capitan Tobaldi, Marconi e Calistri in banda, lo stesso Lanciani insieme a Persichini al centro con Leoni nel ruolo di libero; risponde dall’altra parte Masciarelli con Albanesi al palleggio in diagonale ad Alessandro Stella (fratello di Claudio), Valla e Paolucci schiacciatori ricevitori, Silvestroni e Polidori centrali, Carletti libero.
Inizio col botto per la Paoloni che grazie a due muri vola subito sull’1-5; Alessandro Stella infila tre attacchi che riportano sotto la La Nef (6-8) ma poi Osimo inizia ad essere fallosa proprio in attacco e Macerata si fa sentire ancora con il fondamentale del muro piazzandone altri due che valgono il 7-14. Qualche errore di troppo in casa biancorossa permette ai locali di rientrare sul 16-18 con Paolucci che spreca però la schiacciata della parità a quota 20 regalando così il 19-21 agli ospiti; i “senza testa” guadagnano il -1 (20-21) ma la Paoloni spinge sull’acceleratore e, con due punti di Calistri, chiude la prima frazione sul punteggio di 21-25.
Al cambio di campo la squadra maceratese sembra essere in controllo del match: i muri di Calistri e Lanciani valgono il 2-5 mentre gli attacchi di Persichini e Marconi danno il massimo vantaggio agli ospiti (6-13). Sul +7 la Paoloni non riesce più ad essere incisiva in fase offensiva ed Osimo ne approfitta per piazzare due muri (9-13) con Giganti che fa esordire in Serie B Andrea Sigona, giovane 2002 del vivaio biancorosso, per cercare di fermare sul nascere il recupero dei locali. Gli attacchi di Paolucci ed Alessandro Stella, insieme ad un tocco di seconda di Albanesi, portano la La Nef sul -2, ma la Paoloni non ci sta e prova a scappare di nuovo allungando sul 13-19. In dirittura d’arrivo si spegne la luce in casa biancorossa e tre errori in attacco consentono ad Osimo di accorciare sul 17-19 con l’opposto degli osimani che si fa carico della sua squadra e pareggia a quota 21; nel rush finale (23-23) Alessandro Stella trova il set point (24-23) mentre Valla chiude il parziale, alla prima occasione, sul punteggio di 25-23 riportando il risultato in equilibrio.
Terzo periodo con le due formazioni che camminano a braccetto fino al 7-7 quando l’ace di Calistri regala l’8-11 in favore dei suoi; un tocco di seconda di Claudio Stella vale il +4 (9-13) mentre un uno-due di Persichini fa volare la Paoloni sul 10-16. Macerata amministra bene il vantaggio e, anzi, lo aumenta: Tobaldi porta i biancorossi sul 12-19, Persichini sigla l’ace del 13-21 mentre il capitano ospite chiude il set 14-25.
Il quarto parziale, come il precedente, è in equilibrio fino al 7-7 e qui la La Nef è bravissima a trovare un break di sette punti consecutivi, con quattro siglati dal solito Alessandro Stella, che le consente di scappare sul 14-7. Il primo tempo di Polidori regala il massimo vantaggio ai suoi (18-9) ma la Paoloni non vuole mollare, trova una tardiva reazione e, aiutata dagli attacchi di Biagetti, rimonta fino al 19-16 quando, un paio di errori degli ospiti, permettono ad Osimo di allungare sul 22-16 ed amministrare il vantaggio fino al 25-20 conclusivo, siglato da Polidori, che manda le due squadre al tie break.
Giganti approfitta dei tre minuti di pausa per far ritrovare la giusta concentrazione alla sua formazione che rientra sul parquet di gioco guadagnando subito lo 0-5; dopo lo shock iniziale la La Nef recupera un break con Valla (2-5) ma Biagetti e Tobaldi portano Macerata al cambio di campo sul 3-8. Gli ospiti conservano il vantaggio inalterato fino all’8-13 quando i locali recuperano ed accorciano sul 10-13; Valla regala quattro match point ai biancorossi (10-14) ma Paolucci, Alessandro Stella e Polidori ne annullano tre prima che l’attacco di Tobaldi chiuda il set 13-15 e la partita sul risultato di 2-3.
Bernardo Calistri, schiacciatore della Paoloni Macerata, commenta a caldo la sfida: “Sarebbe facile dire che abbiamo lasciato per strada un punto ma vi assicuro che questi ne son due proprio guadagnati; giornalmente bisogna fare i conti con l’angoscia che ti fa vivere questa pandemia e, considerando anche il fatto che entrambe le nostre città sono in zona rossa, rimane difficile poi riuscire a trovare costantemente la giusta concentrazione per affrontare al meglio ogni partita. La preoccupazione del momento ci ha portato a non essere incisivi come al solito ed a commettere moltissimi errori che hanno finito per condizionare la nostra prestazione; l’importante, comunque, è stato il risultato: l’aver trovato un’altra vittoria ci consente di rimanere in testa al girone da imbattuti e ci permetterà di pensare con fiducia al prossimo match in trasferta contro il Volley Potentino in programma Sabato prossimo alle ore 18:00.”
Serie B – Prima Fase – Girone F1
7° Giornata
La Nef Osimo AN – Paoloni Macerata 2-3
(21-25 25-23 14-25 25-20 13-15)
La Nef Osimo AN: Valla 8, Uncini, Gamberini, Carletti (L2), Albanesi 2, Polidori 8, Paolucci 5, Gagliardi (K) 1, Stella A. 29, Silvestroni 5, Molari. Non entrati: Schiaroli (L1), Carrer, Bobo. All. Masciarelli – Baldoni
Paoloni Macerata: Stella C. 6, Tobaldi (K) 17, Biagetti 4, Calistri 14, Lanciani 9, Leoni (L), Persichini 11, Marconi 8, Uguccioni, Sigona. Non entrati: Storani, Gasparrini. All. Giganti – Massei
Arbitri: Santoniccolo Marianna (PU) – Catena Lorenzo (AN)
Sono stati convocati oggi a Palazzo Chigi da Antonio Fuciniello, capo di gabinetto del premier, i tre consiglieri del Presidente Mario Draghi: insieme ad Alessandro Aresu e Simona Genovese c’è anche Serena Sileoni, maceratese classe 1980.
Nel 2003 Sileoni si laurea in Giurisprudenza (profilo internazionalistico e costituzionalistico) all’Università degli Studi di Macerata con una tesi in diritto costituzionale, al centro delle sue ricerche, e successivamente si forma presso l’Università di Siena, dove consegue il titolo di Dottore di ricerca in Diritto pubblico comparato.
Attualmente è ricercatrice in diritto costituzionale all’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli; in precedenza è stata assegnista in diritto costituzionale all’Università degli Studi di Milano Bicocca, all'Università di Firenze e alla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa.
Abilitata all'esercizio della professione forense e giornalista pubblicista (firma de Il Foglio e de Il Mattino), Sileoni è sempre rimasta legata alla sua città di origine: è stata fino al 2012 responsabile editoriale della casa editrice Liberilibri di Macerata, fondata da Aldo Canovari e Carlo Cingolani nel 1986, dove si è occupata principalmente di testi, classici e inediti, di teoria liberale e libertaria e della collana “il Monitore costituzionale”. È attualmente vicedirettrice dell’Istituto Bruno Leoni, think tank dove lavora dal 2007.
La scelta della Sileoni confermerebbe la linea “intellettuale” intrapresa da Draghi: personalità di grande cultura ed esperienza, liberista convinta: affiancherà il premier insieme ad Aresu e Genovese nella gestione di alcuni dei temi più scottanti, dai fondi europei alla protezione degli asset economici fino ai rapporti con i media.
Agli Europei indoor di Torun, in Polonia, si ferma in semifinale la corsa dei due atleti marchigiani sugli 800 metri: Eleonora Vandi e Simone Barontini. Ma escono a testa alta, perché per la prima volta in carriera entrambi riescono a superare il primo turno di una manifestazione internazionale assoluta, dopo averlo già fatto in quelle giovanili. E ci provano fino alla fine con coraggio, in un contesto di alto livello.
Per Eleonora Vandi c’è il quarto posto in 2’04”97 in una gara partita su ritmi non elevati, visto che conta solo il piazzamento, con il passaggio in finale per le prime due. La 24enne pesarese dell’Atletica Avis Macerata reagisce bene al primo cambio di ritmo, ma quando la britannica Keely Hodgkinson (prima al traguardo in 2’03”11) produce l’azione decisiva, la fila si allunga e l’azzurra chiude alle spalle anche della svizzera Lore Hoffmann (2’03”58) e della tedesca Christina Hering (2’03”67).
Al maschile Simone Barontini non riesce nell’impresa, che tale sarebbe stata, di entrare nella finale europea. Compito proibitivo, con appena due posti a disposizione in una semifinale che schiera il francese Pierre-Ambroise Bosse, ex campione del mondo, e il polacco Adam Kszczot, pluricampione europeo.
La gara si sviluppa su ritmi contenuti in avvio (1’09” ai 500), con l’anconetano delle Fiamme Azzurre sulla scia del transalpino (vincitore in 1’47”86 davanti al polacco) però poi si trasforma in un vero e proprio sprint. L’azzurro prova a tenere, ma chiude sesto con 1’49”51. Nell’ultima giornata della rassegna continentale, domenica 7 marzo dalle ore 11.25, attesa la finale del salto in alto con il campione in carica Gianmarco Tamberi.
Vie praticamente vuote, sedie dei bar accatastate e serrande della maggior parte dei negozi abbassate.
Il primo giorno di zona rossa di Macerata cambia il volto al centro storico della città. In soli sette giorni il vociferare gioioso di famiglie a passeggio e di giovani intenti a consumare un aperitivo è stato sostituito da un assordante silenzio, quasi surreale se si considera gli ultimi affollati weekend a cui era abituato il cuore pulsante del capoluogo di Provincia.
Non sono mancate le operazioni di monitoraggio per verificare il rispetto delle norme anti-assembramento da parte delle Forze dell’Ordine. Oltre a qualche isolato passante le strade del centro sono state più che altro frequentate dagli agenti di Polizia, Carabinieri, Guardia di Finanza e Polizia Locale.
Un’azione sinergica e necessaria che ha certificato la ligia ottemperanza delle regole e il comportamento rispettoso dei cittadini maceratesi. L’andamento del virus preoccupa non solo le istituzioni, ma anche la stessa popolazione che in questa prima giornata forzatamente ‘rossa’ hanno dimostrato che un mancato ‘caffè in centro’ val bene una potenziale possibilità di contagio.
A concludere il desolante quadro di Macerata erano le poche luci accese degli esercizi commerciali ‘salvi’ dalle restrizioni contenute nei vari dpcm e ordinanze regionali. Bar e ristoranti solo per l’asporto, librerie, tabaccherie e negozi di generi alimentari. Sono questi alcuni degli esercenti che oggi hanno avuto la possibilità di aprire, ma servendo di fatto solamente pochi clienti.
“Basta affacciarsi fuori della porta per comprendere la tristezza totale che ha generato la zona rossa – commenta Lugi Santi, gestore della Pizzeria ‘Del Corso’ in Corso della Repubblica – oltre a non avere la possibilità di uscire, la gente non ne ha neanche motivo considerando che servirebbe una autocertificazione anche per andare a fare la spesa – aggiunge- E’ proprio l’aria che si respira che mette tristezza, tutti ci auguravamo di non diventare mai ‘rossi’ ma invece oggi ci siamo; forse è una conseguenza anche di una poca prevenzione fatta a livello nazionale – sullo scarso afflusso di clienti Santi afferma - in questa fase ci stiamo salvando con l’asporto ma la nostra è una realtà che vive grazie al passeggio naturale che c’è del centro storico e senza quello rischiamo un crollo verticale delle vendite”.
Spostandoci in Piazza Cesare Battisti la situazione è la medesima delle altre zone; ovvero un deserto illuminato solo dalla luce del Ristobar ‘Di Gusto’ : “Da zona arancione a rossa le nostre modalità di lavoro non sono tanto cambiate – racconta Marco Guzzini - fortunatamente abbiamo avuto tanti ordini effettuarti da clienti che sono già abituatati al servizio a domicilio o d’asporto ma ovviamente c’è meno presenza da parte di quelle persone che ritiravano la merce direttamente al locale – ha sottolineato - il servizio delivery è oramai entrato nella quotidianità delle gente quindi per quanto ci riguarda riusciamo a tenere botta ma credo che gli effetti della zona rossa li vedremo in seguito in quanto sappiamo che già dalla prossima settimana perderemo l’afflusso derivante dagli studenti”.
“Eravamo preparati a questo tipo di dinamica – dice il titolare del locale situato nel cuore di Macerata - sicuramente dispiace vedere il centro della città vuoto in quanto prima del lockdown e nonostante l’intermittenza delle fasce di rischio, si era rivista la voglia della gente di tornare a di frequentarlo. Ci auguriamo che questi sacrifici che tutti noi stiamo facendo servano a tornare presto alla normalità”.
Scendendo lungo le scale di Piaggia della Torre si incontra solamente qualche passante come racconta Franco Cantarini, proprietario dell’omonima tabaccheria: “Oggi abbiamo servito solo della gente che abita nella zona così come è stato nel primo lockdown di marzo - spiega - un po’ di lavoro c’è stato questa mattina ma sempre con una clientela ristretta e il cambiamento si era già notato dal passaggio dalla zona gialla all’arancione ed ora con quella rossa sicuramente ci saranno meno persone in giro quindi attendiamo la prossima settimana per vedere quali saranno gli effetti – conclude Cantarini – speriamo magari di accogliere qualche che persona viene in centro per lavorare durante la settimana ma i dati del contagio rimangono alti quindi ritengo che il provvedimento della zona rossa sia stato corretto perché altrimenti non se ne viene più fuori”.
Anche alle porte del centro storico la trama non è differente da quella già vista in altre zone: “Già confronto a ieri il nostro lavoro ha subito un forte calo – illustra il bartender Roman Khromykh del bistrot 'Mon Amour' di viale Trieste – oggi con lo svuotamento della città la mattinata è stata completamente vuota ed i potenziali clienti erano anche intimoriti dalla presenza delle Forze dell’Ordine posizionate proprio di fianco al nostro locale. Con le restrizioni imposte della zona arancione abbiamo già subito un calo del 70% del fatturato ora con la rossa possiamo ipotizzare un ulteriore 10%".
“Noi siamo una attività che serve molto anche coloro che lavorano in centro e gli studenti ma in questo periodo tra smart working e didattica a distanza è normale che andiamo a perdere una fetta di clientela alla quale ora si aggiunge quella composta dalle persone provenienti da fuori comune in quanto non hanno più la possibilità di spostarsi – chiosa Khromykh - I problemi di cui soffrivamo prima erano già importanti ovviamente con la zona rossa subiremo un contraccolpo ancora maggiore”.