La chiamano “Festa del Cross” quella che a Gubbio conclude la stagione di corsa campestre, assegnando i titoli di Campione d’Italia delle varie categorie.
I prati che circondano il Teatro Romano e l’Antiquarium della città umbra hanno fatto da degna cornice alla bellissima manifestazione e la pioggia, caduta nella prima parte della mattinata, ha creato l’ambiente del vero del cross country, ma non ha rovinato lo spettacolo.
L’Atletica Avis Macerata si è presentata con tre squadre: gli allievi e le junior femmine campioni marchigiani 2018, e gli junior maschi, qualificati anch’essi a pari punti con la Sef Stamura Ancona.
I primi a scendere in campo sono stati i più giovani in un percorso reso pesantissimo dalla pioggia e in queste condizioni hanno portato la squadra al 24esimo posto con la giovane formazione Barchinden Mamadou Diallo (migliore degli avisini), Nicholas Gironelli, Andrea Virgili e Fausto Emilio Marino, arrivati nell’ordine, su cinquanta squadre classificate e oltre trecento atleti iscritti; la gara più affollata.
Ancora più bello il team femminile che ha scalato la classifica agguantando un brillante decimo posto con un ottimo 17esimo posto individuale di Ilaria Piottoli, 48esmo Ilaria Cecchini e la 70esima posizione di Amadel Samira su 122 iscritte.
Ha chiuso la parecipazione delle squadre avisine quella Juniores maschile classificata al 29esimo posto con Dieng Ndiaga, Antonino Giacomo Marino e Matteo Coppari.
A Gubbio erano presenti anche i cadetti delle rappresentative regionali con due atleti biancorossi: Margherita Forconi e Federico Vitaliche hanno affrontato con coraggio il durissimo impegno, per portare il loro contributo alle Marche.
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L’alunna Giulia Nardi della classe III A del Liceo Classico Leopardi di Macerata ha superato la semifinale delle Olimpiadi di Italiano, che si è svolta a Jesi presso il Liceo Scientifico Leonardo da Vinci, guadagnandosi l’accesso alla fase nazionale che si terrà a Firenze dal 26 al 28 marzo 2018.
La gara si svolgerà all’interno di una più ampia manifestazione culturale dal titolo “Giornate della Lingua Italiana”, che il ministero dell’Istruzione organizza per celebrare la lingua e la letteratura italiana e per approfondire temi dell’attualità ad esse correlati.
Giulia è risultata la vincitrice delle fasi di Istituto e Regionale affrontando prove con domande a risposta chiusa; alla fase finale dovrà cimentarsi anche in domande a risposta aperta e produzione testuale, scontrandosi con i vincitori delle altre regioni italiane.
Arriva il momento conclusivo, il più atteso e festoso, per il concorso di disegno “Donare il sangue è donare la vita” indetto come ogni anno dall’Avis comunale di Macerata.
Sabato pomeriggio alle 17, all’Auditorium dell’Itcat “A.D. Bramante” si terrà la cerimonia dell’11esima edizione e avrà luogo la premiazione dei lavori più belli, originali o che meglio hanno saputo veicolare il messaggio dell’importanza della donazione.
Il concorso anche quest’anno è stato rivolto al mondo dell’istruzione e ha visto partecipare i piccoli alunni delle classi quinte delle scuole primarie sia del capoluogo che delle frazioni. Ben 150 i disegni pervenuti nella sede dell’Avis in via Oreste Calabresi, opere che un’apposita commissione ha valutato nelle scorse settimane. Oltre alla presidentessa dell’Avis Elisabetta Marcolini e al responsabile tecnico dell’Atletica Avis Macerata Franco Lorenzetti, ne hanno fatto parte figure del mondo dell’arte e dell’istruzione come Stefano Calisti, Pina Fiori, Cristiana Ricciotti e Costantino Gobbi.
La cerimonia (aperta a tutti) e concorso rafforzano il legame tra l’Avis e il mondo della scuola e dell’infanzia, perché l’associazione maceratese crede fortemente nel coinvolgimento delle famiglie e nel sensibilizzare anche i più piccoli sul tema della donazione del sangue.
La musica di Wolfgang Amadeus Mozart è protagonista del penultimo appuntamento con “I Concerti di Appassionata” domenica 18 marzo, alle 18, al Teatro Lauro Rossi di Macerata.
L'esecuzione di alcune fra le più celebri Sinfonie del compositore di Salisburgo è affidata al Colibrì Ensemble Orchestra da camera di Pescara che si esibisce insieme a Klaidi Sahatçi e Gilad Karni, rispettivamente primo violino e prima viola della prestigiosa Tonhalle-Orchester di Zurigo.
In programma, nella serata realizzata grazie alla collaborazione con il Rotary Club di Macerata, ci sono la Sinfonia n.1 in mi bemolle maggiore K16, la Sinfonia concertante in mi bemolle maggiore per violino, viola e orchestra K364 e la Sinfonia n.29 in la maggiore K201.
Scritta nel 1779, periodo per Mozart estremamente difficile sotto il profilo personale e pure straordinariamente creativo, la Sinfonia concertante è capolavoro di rara perfezione e di bellezza assoluta, una delle massime composizioni per più strumenti solisti e orchestra e si contraddistingue per la stupefacente profondità di espressione inserita in un'architettura formale solida e articolata, col timbro scuro della viola a fare da contraltare alla brillantezza del violino.
Il Colibrì Ensemble è l'orchestra da camera di Pescara: una compagine giovane, nata nel 2013, che sta riscuotendo successi anche grazie a illustri collaborazioni. Si è esibita con grande consenso di pubblico all'apertura della nona stagione di Appassionata e torna in questa occasione con due solisti di rilievo internazionale. Kalidi Sahatçhi è primo violino della Tonhalle Orchester di Zurigo. Nato a Tirana nel 1992, è stato allievo del maestro Salvatore Accardo con cui si è perfezionato a Cremona, dopo aver conseguito il diploma di violino presso il Conservatorio Verdi di Milano. Dal 2007 al 2009 è stato primo violino di spalla presso l'Orchestra del Teatro alla Scala. Suona uno Stradivari "Wieniawski-Bower" del 1719. Gilad Karni, dopo essersi aggiudicato innumerevoli riconoscimenti nel panorama della cameristica, dal 2004 è violista principale della Tonhalle-Orchester di Zurigo.
La stagione 2017-2018 dei “Concerti di Appassionata” è organizzata dal Comune di Macerata con la direzione artistica dell’associazione musicale Appassionata e il contributo del MiBACT, Regione Marche, Società Civile dello Sferisterio-Eredi dei Cento Consorti, APM, Università di Macerata, Istituto Confucio e Anmig. In collaborazione con Marcheconcerti. Main sponsor della stagione è Menghi Shoes.
Biglietti in vendita da 5 a 20 euro presso la biglietteria dei teatri in piazza Mazzini 10 a Macerata (T 0733-230735, mart.- sab. 10.30-12.30; 16.30-19.30; il giorno stesso del concerto anche in teatro a partire dalle 20); online su vivaticket.it. L’acquisto dei biglietti con la Carta del Docente e con App18 è possibile presso la Biglietteria dei teatri a Macerata.
Per informazioni comune.macerata.it e appassionataonline.it.
ICLeS - Istituto per la Clinica dei Legami Sociali, Scuola di specializzazione in psicoterapia a orientamento psicoanalitico lacaniano (riconoscimento Miur in data 09-07-2001) in collaborazione con l’Ecomuseo delle Case di Terra Villa Ficana di Macerata presenta "Borgo in gioco", un ciclo di 5 incontri rivolto a bambini da 5 a 8 anni.
Il progetto “Borgo in gioco” vuol coinvolgere i bambini da 5 a 8 anni in attività basate sul gioco appositamente pianificate da psicologhe e psicoterapeute dell'ICLeS. Il gioco è ciò che consente anzitutto il legame, oltre il piacere e il divertimento; è attraverso di esso che i bambini hanno possibilità di capire, esperire ed apprendere cosa significhi e cosa comporti lo stare insieme, quanto siano importanti le regole e il rispetto reciproco.
Tramite tale collaborazione viene posta particolare attenzione alla valorizzazione del tessuto sociale che rende vivo l’Ecomuseo: oggetto di interesse infatti è la rinascita di una comunità in un borgo fino a pochissimi anni fa abbandonato.
A Ficana, negli ultimi anni, la gente è tornata per scelta, ha eletto il quartiere a luogo dove vivere e magari dove far crescere i figli. I legami sociali, spezzati a causa del degrado e dell’abbandono si stanno ricreando.
Programma
Venerdì 23 marzo ore 16.30 - 18.30
“Diamoci una regolata!” - Si può stare insieme senza regole?
Sabato 7 aprile ore 16.30 - 18.30
“Facciamo attenzione!” - Il rapporto con gli altri e con il mondo dipende anzitutto dalla capacità di fare attenzione
Sabato 21 aprile ore 16.30 - 18.30
“La torre di controllo” - Non possiamo agire a casaccio, ci vogliono le regole e la testa per raggiungere i nostri obiettivi!
Sabato 12 maggio ore 16.30 - 18.30
Riconosciamoci l'un l'altro - La bilancia fra me e gli altri può pendere solo da un lato?
Sabato 9 giugno ore 16.30 - 18.30
La diversità fa la forza! - Confrontarci con persone diverse può essere faticoso ma può davvero arricchirci.
Il numero di posti è limitato (Max 10 bambini) ed è obbligatoria la prenotazione telefonando ai numeri 328/4646498 o 338/7944052.
Il corso partirà al raggiungimento di un numero minimo di 4 bambini iscritti.
Il primo incontro è gratuito, per i successivi è richiesto un contributo di 8 euro ad incontro. Per chi si iscrive a tutti gli incontri il costo totale sarà di 30 euro.
Per i partecipanti inoltre c'è la possibilità di usufruire di un incontro di consulenza gratuita presso il Consultorio psicoanalitico Punto Inc a Macerata.
Pagina dell’evento Facebook: https://www.facebook.com/events/223246021557245
Il dipartimento di Scienze della Formazione, dei Beni culturali e del Turismo dell’Università di Macerata presenta “La scoperta dell’America” di Cesare Pascarella: un duo in racconto e musica, interpretato da Valerio Malorni e Andrea Cota, che narra con ironia popolaresca e briosa l'avvenimento più rivoluzionario e grandioso dell'età moderna e che andrà in scena al teatro della Società Filarmonica Drammatica di Macerata, giovedì 22 marzo alle 19.
Lo spettacolo, a ingresso gratuito, fa parte del convegno internazionale “Personaggi storici in scena”, che si terrà al Dipartimento tra il 22 e il 23 marzo. Organizzato da Valeria Merola, Sabina Pavone e Francesco Pirani, docenti del Dipartimento, il convegno ospiterà studiosi di diverse aree disciplinari, con l’obiettivo di analizzare le forme di rappresentazione di personalità della storia nelle diverse modalità di comunicazione performativa: sulla scena teatrale, nelle pellicole cinematografiche, negli sceneggiati e nelle serie televisive.
Il destino nulla lasciò a Colombo della sua scoperta, fuorché monumenti dopo la sua morte. Eppure, Cristoforo partì dal vecchio continente e scavalcò l’oceano per scovarla, per vederla e conquistarla. Tra i fatti e gli uomini, tra la verità della Storia e la verità di una storia, si muove la poesia di Cesare Pascarella, tra la musica e il racconto prende corpo la messa in scena di Andrea Cota e Valerio Malorni. “Il narratore della Scoperta ha letto la Storia, ne è stato colpito e commosso, e vuol comunicare agli altri i suoi convincimenti e il suo entusiasmo; e, come popolano che ha letto libri, e che legge almeno senza dubbio di tanto in tanto il giornale, ha anche una sua definita filosofia”. Così Benedetto Croce su quest’opera di fine Ottocento che ripercorre la partenza, il viaggio, l’arrivo e il ritorno delle caravelle, ritraendo il personaggio storico e l’uomo che vi è dietro l’impresa.
Quel che ci conquista di quest’opera è la tenacia di un navigatore. Pascarella, con l’ironia e la schiettezza propria del dialetto romanesco, ci racconta la caparbietà di un uomo che, “siccome la gente ce rideva, ha lottato contro tutto e tutti per raggiungere ciò in cui credeva: E più lui s’ammazzava pe’ scoprilla, e più quell’antri je la ricopriveno”. In ognuno dei cinquanta sonetti che compongono l’opera, riconosciamo un invito a considerare il nostro agire, per custodire, dentro ciascuno di noi, un fuoco: il sogno di poter camminare, ogni giorno, un poco più lontano. Per informazioni: personaggistorici@gmail.com, valeria.merola@unimc.it
Al centro della quarta edizione del Festival della filosofia in Grecia c'è la filosofa Lucrezia Ercoli con la sua "Popsophia".
L'edizione greca è stata lanciata da una conferenza stampa all'istituto di cultura italiana di Atene, dove la presidente della Regione Attica Rena Dourou ha dichiarato: “Questa manifestazione ha fatto in qualche modo riscoprire a noi greci la filosofia come opportunità di identità, di crescita e di promozione della nostra terra. E poi grazie a questo festival siamo sempre più vicini all'Italia”.
L'edizione 2018 "è l'anteprima di 'Tempo forte', una piattaforma italo-greca di iniziative culturali per rendere ancor più evidenti i rapporti tra i due paesi". Ha detto l'ambasciatore italiano ad Atene Luigi Marras.
L'iniziativa vede 1500 liceali italiani seguire le orme dei filosofi greci per vivere un’esperienza culturale nei luoghi più evocativi della filosofia occidentale.
“Gli studenti vengono condotti – spiega Lucrezia Ercoli - in un percorso mirato alla filosofia; gli stessi giovani diventano un'occasione importante per valorizzare un patrimonio culturale davvero infinito".
Il tutto con gli strumenti della pop filosofia. Dialoghi filosofici, passeggiate filosofico -teatrali, agorà, dibattiti, laboratori del pensiero si svolgono nella cittadella di Micene, nel teatro di Epidauro, ai piedi dell’Acropoli di Atene e tra le pietre ciclopiche di Messene.
La direttrice artistica di Popsophia ha costruito un viaggio filosofico inedito per la storia della filosofia: a partire dalla definizione classica di “philia”, il sentimento dell’amicizia del Liside di Platone e dell’Etica Nicomachea di Aristotele fino ad arrivare ai racconti contemporanei delle maggiori serie tv di culto di oggi come Stranger Things e Tredici. Anche se, parafrasando Derrida, la vera amicizia sembrerebbe essere un ideale irrealizzabile, rappresenta, nei fatti, uno dei sentimenti più importanti nella vita di ciascuno di noi.
L’amicizia viene così raccontata nella letteratura antica come nella narrazione contemporanea dei prodotti culturali di massa: un’edizione del festival che ha voluto ospitare il genere della Popsophia, in un approccio nuovo alla filosofia, dove i classici dialogano con il contemporaneo.
Sostituire un cuore artificiale con un altro cuore artificiale di ultima generazione. Questo l'intervento effettuato per la prima volta in Italia sei mesi fa all'ospedale Lancisi dell'Aou Ospedali Riuniti di Ancona e tentato solo quattro volte nel resto del mondo.
L'operazione, eseguita dall'equipe del cardiochirurgo Marco Di Eusanio assieme al direttore di Anestesia e Rianimazione cardiochirurgia Christopher Munch e a quello di Cardiologia Gian Piero Perna consistita nel sostituire ad un paziente70enne di Macerata, Ennio Carassai, il Vad (ventricular assist device-dispositivo di assistenza ventricolare) che gli era stato impiantato a Milano quattro anni fa, rivelatosi con il tempo malfunzionante, con un altro nuovo e più moderno.
Sei anni fa Carassai era stato colpito da un infarto che gli aveva provocato una grave riduzione della funzione cardiaca, e per salvarlo gli era stato impiantato un Vad, in sostanza una pompa che sostituisce la funzione dei ventricoli, che negli anni aveva provocato trombosi.
Quasi 500 mila euro provenienti da tutta Italia e veicolati alle famiglie e agli allevatori colpiti dal terremoto tramite il GUS Gruppo Umana Solidarietà, una delle prime associazioni mobilitate fin dal 24 agosto 2016 in molti comuni del cratere, da Arquata del Tronto ai comuni dell’Alto maceratese.
Attività proseguite per oltre un anno, che il GUS ha voluto raccogliere in una pubblicazione dal titolo “Ore 3.36”, una sorta di racconto collettivo in immagini e parole degli operatori e dei volontari impegnati all’interno delle attività dei “centri di ascolto”.
“Con Ore 3.36 vogliamo ringraziare tutti gli operatori che hanno lavorato per la popolazione colpita dal terremoto, con grande energia e grande spirito dal 24 agosto 2016, e in alcuni paesi continua ancora oggi”, afferma Paolo Bernabucci, presidente del GUS, “e con questa raccontiamo ciò che siamo riusciti a fare e diamo conto dei fondi che abbiamo raccolto attraverso la rete di associazioni e fondazioni che si sono rivolte a noi per veicolarle alle aree colpite”.
“La pubblicazione nasce dai racconti e dalle foto degli operatori e delle operatrici del terremoto, e testimonia i momenti di convivenza e di condivisione degli stessi operatori con le famiglie colpite”, aggiunge Letizia Bellabarba, Coordinatrice GUS Emergenza Terremoto Piceno.
“Ore 3.36” contiene inoltre un dettagliato resoconto per dare rilievo all’attività di collettore svolta dal GUS con associazioni, fondazioni e privati che hanno voluto contribuire alla ricostruzione tramite donazioni finalizzate sia al sostegno degli allevatori attraverso la donazione di moduli per uso produttivo, cisterne, stufe, frigoriferi, sia finanziando la ripresa delle attività sociali attraverso l’acquisto di libri, apparecchiature informatiche e multimediali per le scuole, sostegno psicologico e acquisto di beni di prima necessità. Attività eterogenee che grazie agli operatori dei centri di ascolto sono riuscite a dare un ulteriore e necessario aiuto, indispensabile per la ripresa delle attività produttive e per fronteggiare l’emergenza abitativa e scolastica.
Tra i primi ad intervenire la Fondazione La Stampa - Specchio dei Tempi, storico partner del GUS che, oltre ai primi aiuti, nel corso del 2017 ha finanziato la costruzione della scuola elementare di Arquata del Tronto.
A Specchio dei Tempi si sono presto affiancati: Oxfam Italia, Fondazione De Agostini, Dea Capital, Top Digital, Vulcangas, Associazione Luca Casto e World Vision, a cui si sono aggiunte le donazioni dei cittadini.
“Non potevo mancare oggi”, ha affermato l’assessore Marco Taccari di San Ginesio durante la presentazione del libro, “voglio infatti testimoniare l’utilità dei Centri per l’ascolto e la vicinanza dei volontari che sono diventati un punto di riferimento per i residenti. Le pettorine del GUS che giravano per San Ginesio non le scorderemo più”.
Nella memoria degli operatori, ragazze e ragazzi del GUS, resterà l’abbraccio con chi ha perso tutto in un attimo, il volto di chi ha pianto una notte intera le famiglie scomparse e schiacciate dalle macerie, e poi il freddo, la neve, il gelo e i pascoli all’addiaccio, fino ai timidi segnali di rinascita.
Queste sensazioni, queste istantanee sono tutte dentro “Ore 3.36”, con le foto scattate nel momento esatto in cui le cose sono accadute, in bilico tra una lacrima di commozione, una mano stretta e un sospiro di sollievo, da ragazze e ragazzi che silenziosamente hanno svolto per mesi, e che stanno ancora svolgendo, il preziosissimo e non facile compito di sostenere chi ha perso ogni cosa e solo ora prova a ricominciare.
Cresce la paura tra i residenti di contrada Corneto, a Macerata. Buio, droga e preservativi lasciati sul ciglio della strada.
È questo quanto denunciano gli abitanti di quelle zone che dicono: "Stanotte ho trovato una siringa proprio sul cancello di casa. Qui in contrada Corneto, di notte, sta diventando pericoloso. Non c'è nemmeno un lampione e per oltre un chilometro la strada è buia".
"Inoltre - continuano gli abitanti - abbiamo trovato in mezzo ad un campo vicino ad una casa disabitata anche dei fazzoletti con dei preservativi. È un posto di campagna e la zona si presta per tossici e coppiette che vogliono fare i loro comodi. Non ci sentiamo sicuri, non sappiamo chi gira da queste parti la notte e la cosa non è più tollerabile".
Dopo le esibizioni di Ginevra di Marco, Mirkoeilcane già vincitore di Musicultura 2017 e Mimmo Locasciulli, quattro settimane di ascolti, 60 proposte in concorso, ben 180 nuove canzoni e il sold out tutte le sere, Musicultura chiude successo la prima parte del viaggio nella musica d’autore.
Gli artisti selezionati su oltre 800 iscritti al concorso, si sono esibiti dal vivo, di fronte alla giuria del Festival e al pubblico del teatro e del web in streaming, con tre brani per far meglio conoscere il loro mondo espressivo.
Tra loro, undici artisti si sono distinti, conquistando il “Premio Antonello Ieffi Energie Rinnovabili” decretato dalla giuria per le migliori performance delle serate, un premio che non da diritto all’ accesso alla rosa dei 16 finalisti del Festival ma che mette già in luce i nomi di alcuni nuovi talenti.
Vediamo chi sono e quali brani hanno proposto al festival:
Sesé Mamà di Napoli: Les Entrailles - Jesce – Siente siè, Davide Zilli di Parma: Coinquilini – Funny Milano - Mezza Fidanzata; Roberta Scacciaferro di Palermo: Figghiu – Promessa – Vuci; Giuvazza di Torino: Aspirine – Nudisti al sole – Ti lascio tutto; Francesco Rainero di Firenze: L’attimo - Magari domani – Generazione; Eleonora Bordonaro di Paterno (CT): Li fomni – Cuttuni e lame – Ucch’i l’arma; Ciccio Zabini di Lecce: Che cosa vedi –Piccola canzone sdrucciola – Occhi; Pollio di Settimo Milanese (Mi): Le vite degli altri - Generico – Il figlio malpensante; Sarah Stride di Como: Madre – I Barbari – Megasentimento; Fabiana Martone di Napoli: Era solo ajere - L’albero di carnevale – Memorandume e Numa di Roma: Radio Numa – Domenica – Il viaggio.
Sedici saranno i finalisti che usciranno dalle audizioni live del Festival che saranno resi noti dalla giuria nelle prossime settimane e che potranno essere ascoltati in concerto in anteprima nazionale il prossimo 21 aprile al Teatro Persiani di Recanati.
Le canzoni dei finalisti andranno a comporre il CD compilation della XXIX edizione del concorso e saranno prese in custodia da Radio1 Rai, partner ufficiale di Musicultura, che le farà conoscere al grande pubblico. Il prestigioso Comitato Artistico di Garanzia del Festival composto da Claudio Baglioni, Vasco Rossi, Antonello Venditti, Enzo Avitabile, Luca Carboni, Ennio Cavalli, Carmen Consoli, Simone Cristicchi, Gaetano Curreri, Teresa De Sio, Niccolò Fabi, Giorgia, Dacia Maraini, Mariella Nava, Alessandro Mannarino, Paolo Benvegnù, Brunori Sas, Alessandro Carrera, Giovanni Veronesi, Gino Paoli, Ron, Enrico Ruggeri, Paola Turci, Roberto Vecchioni, Sandro Veronesi, Federico Zampaglione e il popolo di Facebook, decreterà insieme alla giuria del Festival gli otto vincitori finali che si sfideranno a giugno, sul palcoscenico dell’Arena Sferisterio di Macerata, insieme ai big della canzone nazionale ed internazionale e dove al vincitore assoluto andrà il Premio UBI – Banca del valore di 20.000 euro.
La storica gelateria di Macerata, "Tutto gelato" in via Spalato ha completamente rinnovato il locale che ha inaugurato lo scorso 28 febbraio ricevendo grande approvazione da parte della clientela che ha partecipato numerosa dando grande soddisfazione alla titolare, Barbara Trozzo e a quanti, da anni, la seguono in questo lavoro.
"Abbiamo aperto nel 1985, in una fredda giornata di novembre - ha affermato la titolare dell'attività - e mai avremmo pensato all'epoca che avrebbe preso piede la moda di mangiare il gelato fresco durante tutto l'anno. Con grande soddisfazione invece, a distanza di 33 anni dall'apertura, posso dire che ormai il gelato non ha più una stagionalità.
Molte sono state le innovazioni che abbiamo fatto negli anni a livello di prodotto: abbiamo sempre utilizzato prodotti locali valorizzando le aziende agricole del territorio e a km 0. Dopo anni di formazione e con l'aiuto di mio fratello che è maestro gelatiere, con cui ho collaborato per 20 anni oggi riesco a fare il gelato un po' con tutto bilanciando le varie ricette in base alla domanda della clientela".
"La decisione di rinnovare il locale - ha continuato la Trozzo - è nata dal fatto che oltre alla qualità del prodotto è importante anche l'immagine e quindi ho voluto creare un ambiente accogliente nel quale i clienti possano sentirsi a casa a cominciare dalla prima colazione del mattino fino alle 2:00 di notte, quando il locale diventa anche un punto di ritrovo. Sono molto soddisfatta inoltre della squadra che lavora con me quotidianamente: ragazze molto preparate di cui vado fiera, alcune che mi seguono anche da 10/15 anni e che insieme a me hanno contribuito a far crescere l'attività sentendola anche propria, mettendoci passione e dedizione e cercando insieme a me di adeguarsi alle richieste del mercato che negli anni sono profondamente cambiate: infatti negli anni ci siamo attrezzati per soddisfare anche i vegani o coloro che sono intolleranti al lattosio. A breve usciranno inoltre il gelato al carbone e alla curcuma e varie proposte di cake design".
È ormai completo il programma ufficiale del Macerata Opera Festival 2018 #verdesperanza costruito in questi mesi dal sovrintendente Luciano Messi, dalla direttrice artistica Barbara Minghetti e dal direttore musicale Francesco Lanzillotta: un programma che ricalca lo schema tematico settimanale degli anni passati ma gli infonde nuova personalità e nuove idee per un festival internazionale che desidera sempre più rafforzare il rapporto con la comunità territoriale e un percorso che non si limita ai soli mesi estivi ma puntella l’intero anno con attività partecipative come quelle per tutti gli ordini scolastici, già in corso in questi mesi, conferenze introduttive e altri appuntamenti che punteggeranno i prossimi mesi e che faranno di Macerata una città sempre più “in festa” per il suo Festival. «C’è la trepidazione di un nuovo inizio – afferma Romano Carancini, presidente dell’Associazione Arena Sferisterio – segnata, in questi mesi di preparazione, dal grande entusiasmo di una squadra a tre punte che sta lavorando per realizzare un progetto prestigioso e rivolto a più pubblici. C’è il senso di sorpresa per un altro viaggio che si tinge di sfumature insolite e che ambisce a raggiungere traguardi ambiziosi proseguendo il cammino già tracciato. C’è infine la speranza che la bellezza, nelle sue multiple forme, torni a contraddistinguere la nostra città» Già noti i tre capolavori operistici in programma nel 2018: Il flauto magico di Mozart (20 e 29 luglio, 4 e 12 agosto 2018) col libretto nella versione italiana tradotta da Fedele d’Amico,L’Elisir d’amore di Donizetti (21 e 27 luglio, 5 e 10 agosto) e La traviata di Verdi (22 e 28 luglio, 3 e 11 agosto) firmati rispettivamente dai registi Graham Vick, Damiano Michieletto e Henning Brockhaus e con i direttori Daniel Cohen, Francesco Lanzillotta e Keri-Lynn Wilson alla guida dell’Orchestra Regionale delle Marche e il Coro Lirico Marchigiano “Vincenzo Bellini” diretto quest’anno da Martino Faggiani e con cast di rilievo in cui brillano fra gli altri i nomi di interpreti come Mariangela Sicilia, John Osborn, Alex Esposito, Salome Jicia, Luca Salsi.Accanto a queste produzioni, il festival propone – dal 20 luglio al 12 agosto – un calendario extra operistico, scandito dai giorni della settimana, e con una serie di stelle che coinvolgeranno il pubblico più vario. «È con orgoglio che presentiamo il cartellone della programmazione allo Sferisterio - sottolinea il sovrintendente Luciano Messi - che quest’anno si amplia sia dal punto di vista quantitativo che qualitativo, sempre nella logica per noi fondamentale di coniugare la visibilità internazionale con una attività sempre più legata al territorio, coinvolgendo artisti di rilievo, ampliando i generi proposti e cercando vie di contaminazione che speriamo possano coinvolgere un pubblico sempre più ampio» «Stiamo lavorando per fare in modo che Macerata, durante il Festival, diventi una città in festa - ribadisce la direttrice artistica Barbara Minghetti. - Le tre produzioni questo anno ispirano, grazie al titolo #verdesperanza e agli allestimenti scelti, allegria, futuro ed estate, con l’intenzione di unire e la volontà di valorizzare il senso di comunità ma aumentando anche l’interesse del pubblico straniero» Martedì CrossoverIl primo ospite dell’Arena maceratese sarà Vinicio Capossela (martedì 24 luglio) con l’Orchestra Filarmonica Toscanini diretta da Stefano Nanni, interpreti di Orchestys. Danze, salti, onde dei tre tempi, un concerto con una selezione di canzoni che, nell’orchestrazione di Nanni, diventano «labirinti e le parole si rifrangono tra le pareti di ottoni, le selve dei legni, le nubi dei violini. La sospensione dell’incredulità si realizza non ad opera di scenografie o velature teatrali, ma nell’emozione timbrica». Un progetto di Capossela cominciato lo scorso anno con la curiosità che caratterizza il suo percorso artistico in mondi diversi e sconosciuti. «È una gioia poter mettere a balia le canzoni nelle stanze timbriche di un corpo orchestrale – sottolinea Capossela – «Abitare fra i fagotti, le viole, le percussioni. Che esperienza di meraviglia. Sarà un poco come avvicinarsi al bosco di Pierino e il lupo, addentrarsi nel fiabesco, un modo senza altra teatralità che non sia la musica, di realizzare la sospensione dell’incredulità. L’orchestra sinfonica che meraviglioso ottovolante pieno di gelati e ghiaccioli di lacrime al caramello». Quindi il doveroso omaggio al musicista marchigiano più celebre di tutti i tempi, Gioachino Rossini: in occasione del 150° anniversario della sua morte, torna a Macerata Francesco Micheli che, con Elio, (martedì 31 luglio) salirà sul palcoscenico dello Sferisterio per Rossiniovvero La rivoluzione in musica spettacolo del ciclo CantiereOpera che da più di un anno sta raccogliendo il plauso in moltissime città italiane e che arriva a Macerata con una versione “speciale” con l’Orchestra Regionale delle Marche diretta da Francesco Lanzillotta. Video, letture, improvvisazioni, cantanti d’opera, battibecchi: così, “ridendo e scherzando”, Elio e Micheli si adoperano per dare forma a un piccola enciclopedia dell’opera italiana, e in particolar modo per leggere la vita e le opere del grande pesarese. «Come ha fatto un compositore, ispirato tanto in cucina quanto in teatro, a sconvolgere il mondo fino allora conosciuto in poche mosse? Come è possibile che un baby-pensionato come Rossini a 37 anni smetta di comporre opere e continui a vivere serenamente fino alla morte, a 76 anni d’età? Un genio assoluto? Lo Stanley Kubrick della musica o un abile taroccatore? A voi l’ardua sentenza». Terzo martedì festivaliero (7 agosto) con Max Gazzé che sarà in tournée con Alchemaya sua nuova e originale opera “sintonica” che mette insieme sintetizzatori e la Bohemiam Symphony Orchestra di Praga diretta da Clemente Ferrari. «”Alchimia” deriva dal greco e significa “fondere”, cioè quello che accade dalla combinazione fra i due mondi musicali di Alchemaya – spiega Gazzè – Ma c’è di più: è un vero e proprio concept che nasce dalla mia ricerca personale negli ultimi 20 anni su temi di storia, filosofia, fisica quantistica e dalla mia ricerca spirituale». Alchemaya sarà articolato in due parti: la prima presenta composizioni inedite (scritte da Gazzè insime al fratello Francesco) dai connotati mistici e intimistici, dove i processi e i simboli alchemici avranno un significato materiale ma soprattutto contemplativo. In questo “primo atto” le parti cantate saranno intervallate dalla voce narrante di Ricky Tognazzi. La seconda parte sarà invece dedicata ad alcuni dei successi discografici di Gazzè riarrangiati in versione “sintonica”. Mercoledì ContemporaneaDopo la felice esperienza con la prima di Shi. Si faccia nel 2017, anche nel programma del festival 2018 ci sarà spazio per un’opera in prima assoluta (Teatro Lauro Rossi, mercoledì 25 luglio, 1 e 8 agosto): sarà la vincitrice di Macerata 4.0, concorso internazionale – in collaborazione con Opera Europa, IED e la Rassegna di Nuova Musica – per progetti di teatro musicale contemporaneo (opera, spettacolo di teatro musicale, installazione, performance, progetti audiovisivi, danza, videoart…), al quale stanno partecipando team artistici e associazioni, italiani o stranieri, i cui componenti non abbiamo superato i 35 anni al 1° gennaio 2018. I progetti pervenuti e ispirati al tema del Macerata Opera Festival 2018 #verdesperanza, saranno analizzati da una giuria internazionale che proclamerà il vincitore sabato 7 aprile. Giovedì AltraOperaGuardare l’opera da un altro punto di vista condividere la passione per essa, festeggiare insieme nel segno del più noto genere d’arte italiana, sono tra gli obiettivi che animano la preparazione e realizzazione della Notte dell’Opera(giovedì 2 agosto), ormai una serata attesissima del festival in cui tutta la città di Macerata e l’intero territorio si impegnano ad animare il Centro storico, Corso Cavour e Corso Cairoli declinando il tema del festival in mille iniziative che hanno come principale ispirazione le opere in scena allo Sferisterio. Nel 2018 la città si vestirà di verde per una notte e ogni opera “abiterà” una delle tre piazze principali del Centro storico con il bosco incantato di Papageno, la spiaggia del bar Adina, il gioco di specchi di Violetta.Proprio al capolavoro di Verdi, manifesto nel mondo dello Sferisterio grazie all’immortale allestimento firmato da Brockhaus e Svoboda, è dedicato lo spettacolo Traviata. L’intelligenza del cuore con la regia di Gabriele Vacis e Lella Costa sul palcoscenico, un “classico” del teatro italiano che andrà in scena in Arena durante la Notte dell’Opera 2018 (giovedì 2 agosto). Un omaggio a tutte le “traviate” del mondo: le note dell’opera, affidate a un tenore, un soprano e a un pianista, consentiranno a Lella Costa di intessere un dialogo impossibile con Violetta e Alfredo, mescolando con abilità e umorismo il romanzo di Dumas, il libretto di Piave e le musiche di Verdi, recitando tutte le parti della storia e non solo. Dalla Signora delle Camelie alle ragazze di strada, Lella Costa darà voce e corpo anche a due dive scelte come simbolo dell’amore non corrisposto, Maria Callas e Marilyn Monroe. Donne lontane ma simili, perché, in fondo, «ogni donna è stata ed è una bellissima bambina, troppo spesso trasformata in merce da chi non riesce a comprenderne il bisogno d’amore e di cura». La danza torna dopo tanti anni allo Sferisterio (giovedì 9 agosto) con l’étoile dell’Opéra de Paris Eleonora Abbagnato che interpreterà Puccini, recentissima coreografia creata per lei e dedicata alla musica e soprattutto alle eroine per eccellenza del teatro d’opera: le protagoniste delle opere di Giacomo Puccini. Risuoneranno cosi le più celebri arie da Manon Lescaut, La bohème, Suor Angelica, Tosca, Madame Butterfly per offrire al pubblico una dimensione nuova della voce attraverso la coreografia di Julien Lestel formatosi presso la scuola del Ballet National de l’Opéra de Paris e con collaborazioni con le più importanti compagnie di danza del mondo. Feste sul palcoscenicoPer la chiusura del festival, nell’ultimo fine settimana prima di ferragosto, la conclusione delle tre opere in scena non coinciderà con la chiusura del teatro, ma ci sarà la possibilità (solo 200 persone) di trascorrere ancora qualche ora allo Sferisterio, in particolare proprio sul palcoscenico, per tre singolarissime “feste a tema” alle quali partecipare con precise indicazioni:
il 10 agosto Elisir d’amare - dj version: l’ambientazione balneare dell’Elisir d’amore immaginato dal regista Damiano Michieletto diventa lo spazio per una festa sulla spiaggia di mezza estate. Porta il tuo kit da mare: un oggetto da spiaggia e la voglia di far festa!
l’11 agosto Libiamo e danziamo: il Gran Ballo dell’Ottocento sul palcoscenico dello Sferisterio, dopo l’ultima recita della Traviata “degli specchi”. Decine di coppie di ballerini da tutta Europa in eleganti frac e crinoline eseguiranno meravigliosi valzer, quadriglie, controdanze, mazurche. Porta il tuo kit da gran ballo: un vestito dell’Ottocento e tanto romanticismo!
Il 12 agosto Dal crepuscolo alla luce. Una notte allo Sferisterio. Per chiudere la 54° edizione del Macerata Opera Festival, si resta sul palcoscenico dello Sferisterio dopo l’ultima recita del Flauto magico, per guardare le stelle. Porta il tuo kit da campeggio: una tenda, una torcia e la voglia di vedere l’alba in compagnia!
Si conferma nel weekend 3-4-5 agosto la realizzazione dei percorsi di accessibilità per non vedenti e non udenti che, da più di dieci anni, caratterizzano l’offerta di divulgazione e coinvolgimento del Macerata Opera Festival con un programma dettagliato di percorsi tattili alla scoperta del dietro le quinte, della sartoria, degli strumenti musicali oltre che la predisposizione di audio-guide che permettono a coloro che ne hanno bisogno di seguire gli spettacoli da una sezione riservata della platea dello Sferisterio. Tornano nel 2018 alcune novità introdotte lo scorso anno e dedicate al pubblico come gli Aperitivi in loggione nei giorni delle opere a partire dalle 19 realizzati con l’Istituto Marchigiano di Tutela Vini, le Visite del backstage e, novità, i VIP Package, cioè la possibilità di acquistare un intero palco per una serata e avere un esclusivo servizio catering durante l’opera.La vendita dei biglietti è aperta presso la biglietteria a Macerata in piazza Mazzini a Macerata e anche on line. I biglietti per le opere hanno un costo da 25 a 150 euro (200 euro per la serata del 20 luglio).Capossela: da 25 a 45 euroElio/Micheli: da 15 a 35 euroGazzè: da 30 a 72 euroAbbagnato: da 30 a 70 euroLella Costa / Traviata: 20 euroMacerata 4.0: 10 euroFeste in Palcoscenico: 10 euro (in prelazione per chi ha il biglietto dell’opera). Il posto in balconata ha un prezzo fisso per ogni manifestazione di 10 euro.
Martedì pomeriggio, nel corso dei servizi antimolestie effettuati dalla polizia davanti ai supermercati di Macerrata, in un esercizio commerciale in via Dei Velini è stato rintracciato un cittadino di origini nigeriane di 34 anni mentre chiedeva l’elemosina in prossimità del deposito dei carrelli.
Dai controlli effettuati, l’uomo è risultato sprovvisto di permesso di soggiorno scaduto lo scorso anno e destinatario di un provvedimento di rifiuto di rinnovo del documento. Per questo motivo è stato accompagnato presso l’ufficio immigrazione ed espulso dal territorio nazionale.
Sempre martedì, l’ufficio immigrazione, in mancanza dei requisiti previsti dalla normativa vigente, ha provveduto alla notifica di un provvedimento di diniego della protezione internazionale ad un cittadino nigeriano di 23 anni che ne aveva fatto richiesta.
Nel corso dei servizi svolti martedì sono state identificate 233 persone e controllati 199 veicoli. La Polizia Stradale ha elevato 38 verbali per violazioni al codice della strada.
Martedì pomeriggio, nel corso di un controllo effettuato all’interno della stazione ferroviaria di Macerata, gli agenti della “Volante” hanno rintracciato quattro minori stranieri affidati ad una comunità sita in provincia di Fermo, che si erano allontanati poco prima da una struttura situata sempre a Macerata dove erano stato accompagnati dai loro assistenti.
I quattro ragazzi sono stati riaffidati agli assistenti.
Nella serata del 12 marzo scorso, dopo numerose chiamate giunte sul 113, la “Volante” della polizia è intervenuta in via Diomede Pantaleoni a Macerata dove era stata segnalata la presenza di un uomo che aveva danneggiato alcune autovetture in sosta rompendo lo specchietto retrovisore. Le immediate ricerche hanno consentito agli agenti di rintracciare poco dopo il soggetto: un romeno di 46 anni residente in città. L’uomo, in evidente di ebrezza alcolica, è stato denunciato per il reato di danneggiamento e trasportato al pronto soccorso a mezzo ambulanza per le cure del caso.
Nel pomeriggio di martedì, senza un motivo particolare, l’uomo si è recato a bordo della propria autovettura presso la sede della Polizia Stradale in via Dei Velini. Ricevuto dagli agenti lo stesso appariva in evidente stato di ebrezza alcolica tanto da essere nuovamente denunciato per guida in stato di ebrezza. L’autovettura è stata sottoposta a sequestro poiché sprovvista di polizza assicurativa.
Picchio d'Oro nel dicembre 2016, cittadino onorario di numerosi Comuni, laurea ad honorem in Medicina e innumerevoli altri riconoscimenti in tutto il mondo. Mario Pianesi, il guru dell’alimentazione macrobiotica, fondatore di un impero fatto di corsi, ristoranti, punti vendita e aziende agricole, è indagato nell’ambito di un’indagine condotta dalla polizia di Stato di Ancona e coordinata dalla Dda, che contesta a lui e ad altre quattro persone i reati di associazione per delinquere finalizzata alla riduzione in schiavitù, maltrattamenti, lesioni aggravate ed evasione fiscale.
La notizia ha ovviamente destato sorpresa e scalpore, vista la notorietà e la fama di cui gode Pianesi. Il premio speciale della Regione Marche arrivato nel 2016 nella Giornata delle Marche che si era tenuta a Macerata era stato motivato così: "L’indicazione di Pianesi sottintende, invece, la gratitudine della Regione per la sua quarantennale attività di pioniere nella diffusione – a partire dalle Marche, per poi arrivare nei cinque Continenti – di stili di vita e alimentari (le cinque diete MA-PI) più sani ed equilibrati".
Presidente dell’associazione internazionale “Un punto macrobiotico”, Pianesi ha ideato un modello di sviluppo sostenibile che, attraverso l’agricoltura naturale (la policoltura MA-PI) ricostruisce l’ambiente e tutela la salute e l’economia di tutta la popolazione. Nel 1975 ha stimolato, nelle Marche, l’apertura della prima azienda agricola biologica italiana. Da questa tappa parte tutta la sua attività. Oggi l’associazione “Un punto macrobiotico” conta più di centomila soci, con attività patrocinate da Ministeri e istituzioni italiane ed estere (come Fao, Onu, Unesco). Pianesi ha ricevuto più di 180 encomi e riconoscimenti a livello nazionale e internazionale.
Come riporta La Stampa "Pianesi, considerato il precursore della macrobiotica in Italia, era nato a Tirana. Non aveva studiato medicina, si era fermato alla terza media, vantava una laurea ad honorem in Medicina conseguita all’Accademia delle scienze della Mongolia. Il suo movimento conta 90mila associati in Italia e una catena di oltre cento punti vendita e ristoranti, che l’associazione Upm, Un punto macrobiotico, riforniva in modo esclusivo di alimenti, saponi, senza dichiarare nulla al Fisco.
Secondo l’accusa plasmava un «asservimento totale delle vittime» attraverso un «rigido stile di vita, attraverso le cosiddette diete Ma.Pi (dal suo nome), in numero di cinque (gradualmente sempre più ristrette e severe) e le lunghe conferenze da lui tenute, durante le quali si parlava per ore della forza salvifica della sua dottrina alimentare». Tutta la vita degli adepti «era gestita dal maestro, che si avvaleva dei suoi collaboratori prescelti, facenti parte della “segreteria”, che attraverso i cosiddetti “capizona” e “capicentri” in varie parti d’Italia, all’interno dei Punti Macrobiotici, riusciva a manovrare a suo piacimento l’intero settore macrobiotico». Gli adepti, come emerso dalle indagini, venivano convinti ad abbandonare il loro lavoro e in genere ad abiurare la precedente vita e a «lavorare» per l’associazione quale ringraziamento per il messaggio salvifico ricevuto; di fatto si trattava di sfruttamento, costretti a lavorare per molte ore e, nella migliore delle ipotesi, sottopagati. Una vittima della setta (foto) era arrivata a pesare 35 chili dopo essersi sottoposta al ferreo regime alimentare imposto dalle diete Ma.Pi. Secondo quanto si è appreso, la giovane quando ha deciso di intraprendere la dieta non aveva problemi di peso ma è stata comunque sottoposta ad un dieta da fame giungendo ad essere sottopeso.
Lo studio, condotto all’interno del percorso di dottorato Eureka co-finanziato dalla Regione Marche e dall’azienda Mac di Recanati, è incentrato sul tema della tecnologia pensata a favore del benessere e del comfort delle persone
La dottoranda Margherita Rampioni e la professoressa Paola Nicolini dell’Università di Macerata hanno presentato il progetto di ricerca “Analisi del comportamento umano in contesti di vita quotidiana per lo sviluppo di nuove tecnologie a supporto della qualità della vita e dello sviluppo di ben-essere” al Media Lab del Massachusetts Institute of Technology, uno dei più avanzati centri di ricerca al mondo in ambito tecnologico. Ad accoglierle, Joseph Paradiso, coordinatore del settore Responsive Environments.
Lo studio, condotto all’interno del percorso di dottorato Eureka co-finanziato dalla Regione Marche e dall’azienda Mac di Recanati, è incentrato sul tema della tecnologia pensata a favore del benessere e del comfort delle persone, soprattutto quelle in situazioni di maggiore fragilità quali anziani non autonomi, bambine e bambini, persone con disabilità. L’idea che sta alla base del progetto è che siano i dispositivi a “interpretare” i comportamenti delle persone in caso di percezione di disagio, dovuta ad esempio alla scarsa illuminazione o alla bassa temperatura in ambienti interni, piuttosto che le persone a dover agire sui dispositivi, spesso costruiti in modi disagevoli per l’uso o persino incomprensibili. Per questi motivi la Mac si è rivolta proprio all’Università di Macerata, con la quale condivide la centralità dell’attenzione alla persona. Come esito dell’incontro, si sta progettando un momento di presentazione e di riflessione comune nel prossimo autunno a Unimc in occasione del 50° anno dalla Fondazione della Mac.
Nei due venerdì del 16 e 23 marzo, il reparto di Radioterapia Oncologica dell’Ospedale di Macerata ospiterà due incontri, organizzati da ASUR Marche e AMART – Associazione Macerata RadioTerapia: “Lo Yoga come terapia complementare in Radioterapia Oncologica”, tenuti da Sibilla Leanza, insegnante di Hatha Yoga e presentati dal Dott. Massimo Giannini – Direttore U.O.C. Radioterapia e dalla Dott.ssa Paola D’Avenia – Dirigente U.O.S.D. Fisica Medica.
Nei 2 incontri, dalle 15.30, si parlerà e si sperimenterà come la pratica Yoga può interagire con la Radioterapia, per ritrovare energia, equilibrio ed armonia.
La partecipazione è gratuita; è gradita la prenotazione telefonando ai numeri 0733 2572925 o 0733 2572926. Per partecipare è consigliabile portare abiti comodi, un tappetino e una copertina.
Lo Yoga è una pratica millenaria che unendo corpo, mente e spirito aiuta tra le altre cose ad alleviare lo stress e vivere con più serenità ed energia. Sentimenti di inadeguatezza, isolamento e stanchezza affaticano maggiormente la salute, lo Yoga aiuta a calmare la mente, aumenta la capacità di sopportazione e resistenza al dolore; rende più forte il fisico e le cellule del corpo vengono maggiormente ossigenate. Se praticato costantemente lo Yoga aiuta ad affrontare i problemi della vita senza che l'energia si esaurisca.
Sibilla Leanza è naturopata, counselor a mediazione corporea e insegnante di Ananda Yoga con metodo Hatha, formata presso Ananda Yoga Accademy of Europe di Assisi, riconosciuta da European Yoga Alliance e European Yoga Federation. E’ Anusara Yoga Specialist, formatasi con Alberto Vezzani Tiene corsi settimanali, da ottobre a maggio a Macerata.
Aria fredda del nord Europa è quella che sabato 17 tirerà al Teatro Lauro Rossi, quando alle ore 21.30, sul palco del teatro maceratese per la rassegna Macerata Jazz, direttamente da Oslo arriverà una star internazionale del contrabbasso, per l’unica data italiana prima del suo tour in Giappone. Si tratta di Arild Andersen, musicista norvegese di grandissima esperienza che ha suonato nella sua carriera assieme a mostri sacri del jazz quali Phil Woods, Dexter Gordon, Sonny Rollins, Johnny Griffin e tantissimi altri.
A Macerata ad accoglierlo un ambasciatore mondiale della nostra scena jazz regionale, il bandoneonista Daniele Di Bonaventura, musicista fermano di grandissimo lirismo e spiccata cultura musicale che spazia dal folk al jazz alla classica. Punto saldo di uno dei progetti più celebri di Paolo Fresu, Di Bonaventura collabora con big del jazz internazionale, da Stefano Bollani a Omar Sosa, da Javier Girotto a Oliver Lake e numerosi altri. “Artict duet” questo il nome del progetto inedito, si colloca all’interno della stagione invernale jazz del Comune di Macerata con la direzione artistica dell’associazione Musicamdo Jazz e il contributo fondamentale di numerosi sponsor privati capitanati dal cappellificio di Montappone Hats&Dreams.
Come ormai da tradizione della rassegna, la giornata di sabato si accende già alle ore 19,30 presso il locale del jazz maceratese Il Pozzo con un apericena con degustazione dei vini del Consorzio Colli Maceratesi e la musica del B Flat Jazz Quartet. In diretta su Skyline Radio&Soul, media partner della rassegna 2018, infatti, si esibirà il quartetto composto da Matteo Paggi al trombone, Leonardo Francesconi al piano, Edoardo Petracci al contrabbasso e Roberto Bisello alla batteria. Alle 23.30, dopo il concerto a teatro, si torna poi nuovamente al Pozzo per la consueta chiusura della serata con la jam session che ogni volta regala tante emozioni e suggestioni.BIGLIETTERIA DEI TEATRI
Piazza Mazzini, 10 - Tel. 0733/230735
Abbonamento Intero 60,00I Abbonamento Ridotto 40,00 (Studenti UNIMC e UNICAM, soci Marche Jazz Network)
Intero 15,00 I Ridotto 10,00 (Studenti UNIMC e UNICAM, soci Marche Jazz Network)