"Lo scorso 28 giugno, durante la mia visita ad Esanatoglia, ho annunciato la creazione della task force per seguire l'avvio dell'anno scolastico nelle aree terremotate. In questi giorni ho firmato il decreto per la sua costituzione". Ad annunciarlo è il ministro dell'Istruzione Marco Bussetti. "Si tratta di un gruppo di esperti - dice all'ANSA - che supporterà gli Uffici Scolastici Regionali Lazio, Marche, Umbria, Abruzzo e Campania nella gestione delle necessità che emergono dai territorio colpite da eventi sismici nel 2016 e nel 2017. Il gruppo è guidato da Giovanna Boda, che presiede la Direzione dello Studente del Miur. Ne fanno parte esperti del Ministero, fra cui Simona Montesarchio, a capo della Direzione per l'Edilizia Scolastica, e referenti degli Uffici territoriali. Lavorerà in raccordo con gli enti territoriali per dare tutto il supporto possibile alle scuole, ai dirigenti, ai docenti, alle famiglie, agli studenti". La task force dimostra "attenzione massima" per le zone colpite dal sisma.
(Ansa)
E’ iniziato il conto alla rovescia per il debutto di Michele Antonelli ai Campionati Europei di Atletica Leggera in programma a Berlino. Il giovane maceratese sarà infatti uno dei tre azzurri che difenderanno i colori dell’Italia nella prova dei 50 km di Marcia. La gara è prevista per il 7 agosto con partenza alle ore 8.30 e si snoderà sui 25 giri di un percorso di 2 km. Michele si presenta sul proscenio tedesco per ribadire la sua crescita tecnico-agonistica che lo scorso anno l’hanno visto salire sul podio della Coppa Europa per nazioni sia in campo individuale con il bronzo, con uno strepitoso crono di 3h49’07”, sia a livello di squadra, trascinando l’Italia ad un fantastico argento! Ora c’è la prova individuale e la preparazione, svolta agli ordini del Tecnico Specialista Diego Cacchiarelli coadiuvato dal responsabile del C.S. Aeronautica Alessandro Garozzo, che l’ha visto, per la prima volta affrontare 4 settimane di training in altura, a Livigno, sta dando ottimi segnali in vista della gara. A Michele non resta che rifinire, nei restanti allenamenti, gli ultimi dettagli tecnici per poi proiettarsi, conscio dei propri mezzi, nella capitale germanica mentre a noi concittadini non rimane che incitarlo, incontrandolo per le strade della città, certi che saprà mettere tutta l’energia in questa difficile ed affascinante prova.
Chiedono disponibilità al camping, ma non c'è posto perché disabili. È questa la storia raccontata da un'operatrice di un centro socio educativo per persone disabili in provincia di Macerata. La ragazza in questione racconta di aver contattato, come ogni anno, camping e strutture ricettive per la consueta gita di fine settembre, ma la risposta ha davvero dell'incredibile.
"Come ogni anno - racconta - ci stiamo organizzando per la gita di fine settembre; quest’anno abbiamo deciso per la zona del lago di Garda e così abbiamo iniziato a mandare mail. Nelle mail specifichiamo che siamo un gruppo dicirca 30/35 persone tra disabili ed accompagnatori e che chiediamo disponibilità (e prezzi) per la settimana dal 17 al 23 settembre".
Una serie di email che hanno ricevuto quasi tutte la medesima risposta: "Siamo spiacenti, ma in quel periodo non abbiamo nessuna disponibilità".
"All’ennesima secca risposta di un camping - continua l'operatrie - stanchi ed increduli dicontinue risposte negative (su circa 50 mail inviate ci hanno risposto in meno della metà) abbiamo pensato di fare una controprova. Abbiamo chiesto ad una persona a noi vicina di scrivere una mail allo stesso camping chiedendo disponibilità per la stessa settimana per un gruppo di 32 persone di famiglie con bambini e siamo rimasti decisamente sorpresi quando abbiamo scoperto che per loro ci sarebbe stato posto".
Il camping in questione, infatti, ha risposto alla seconda email in modo decisamente diverso rispetto alla prima, quella inviata dall'operatrice (come si può leggere in allegato) e verrebbe da chiedere a chi gestisce la struttura ricettiva se, secondo loro, carrozzine per disabili e passeggini per bambini non hanno in realtà bisogno delle stesse accortezze architettoniche.
I carabinieri del nucleo operativo della compagnia di Macerata, hanno denunciato alla procura per detenzione di stupefacenti un uomo, 43enne, abitante nella provincia maceratese.
Durante i controlli per la prevenzione e repressione dei reati in materia di droga, i militari, nel pomeriggio di oggi, tra Corridonia e Macerata, hanno proceduto ai vari controlli nei confronti dell’uomo.
Visto l’atteggiamento inquieto dello stesso, i carabinieri hanno deciso di approfondire l’ispezione: da uno zaino che l'uomo aveva con sè è stato rinvenuto un involucro strano che conteneva della "polvere bianca". Dalle analisi è risultata poi essere “cocaina” per oltre 17 grammi.
A Loreto presso la sede della nota azienda di calzature Menghi Shoes è stata l’occasione per suggellare la collaborazione tra le due realtà del territorio: “E’ stato un percorso quasi automatico – ha detto la titolare Emanuela Menghi –. Sono maceratese e poter dare un aiuto alla crescita della pallavolo a Macerata è un motivo di orgoglio per noi. Dietro alla società ci sono persone serie che con sacrifici sono riuscite a portare in alto il nome della nostra città. Sarà un bel viaggio insieme, ne sono convinta”.
La Menghi Shoes nasce negli anni Ottanta proprio grazie ad un’intuizione geniale di Emanuela Menghi la quale, inseguendo la propria ispirazione, anticipa il trend delle calzature e degli accessori in materiale plastico: stivali da pioggia, ballerine, sandali, infradito, ma anche décolleté glam chic e borse di ogni forma. Creatività, entusiasmo e rigore hanno fatto di Menghi Shoes un punto di riferimento in questa particolarissima declinazione dell’accessorio e della calzatura moda. “Siamo diventati leader nel nostro settore nel corso degli anni – dice la signora Menghi – e proprio per questo cerchiamo di poter sostenere le belle iniziative: quella di sponsorizzare la Pallavolo Macerata in serie A2 rientra tra queste”.
Soddisfazione e ringraziamento nelle parole del vice presidente della società di volley Gianluca Tittarelli: “Siamo onorati di poter girare per l’Italia con un nome di tale importanza. Ringraziamo la signora Menghi e tutto lo staff per il sostegno e ci auguriamo di poter portare alto il nome della nostra città. La serie A2 è una gran bella sfida per noi ma credo che sia un punto di partenza, non vediamo l’ora di iniziare”. Anche il direttore generale Francesco Gabrielli sposa con gioia questo connubio: “Menghi Shoes è un’azienda di spessore del nostro territorio e abbinare questo nome a quello della Pallavolo Macerata per noi è un grandissimo motivo di orgoglio. Faremo il massimo per raggiungere i migliori risultati”. Presente alla presentazione del main sponsor anche una folta delegazione della squadra: dal vice allenatore Federico Domizioli ai giocatori Gabbanelli, Molinari, Valenti e Peda.
Il Tar Marche ha respinto, tramite ordinanza, i ricorsi presentati da due società contro il Comune di Macerata e altrettanti contro il Comune di Corinaldo, in Provincia di Ancona, in cui si chiedeva l’annullamento delle rispettive ordinanze di contrasto alla ludopatia consisenti in limitazioni temporali all’esercizio del gioco.
Il Tar ha quindi ritenuto che non sussistono al momento i presupposti per l'accoglimento della domanda cautelare sia in forza del fatto che l'ordinanza impugnata non preclude completamente l'attività d'impresa all'attività che ha proposto ricorso, sia in forza dell'imminente trattazione nel merito della questione.
Infatti questa ordinanza di rigetto non è entrata nel merito della stessa: l'udienza per la trattazione di merito del ricorso è fissata per il prossimo 3 ottobre 2018.
Ieri sera si è svolta la presentazione ufficiale della Cluentina 2018/2019. Ospite come ogni anno del Bar la Chimera di Piediripa, la dirigenza biancorossa si è espressa sul prossimo campionato e sul futuro della società. Tante infatti le novità che accompagnano la decima stagione consecutiva in Prima Categoria per la Cluentina.L'introduzione spetta al Presidente Massimiliano Marcolini che si concentra proprio sul futuro della Cluentina. Quest'anno la società ha deciso di puntare sui giovani, a partire dal nuovo allenatore Pietro Canesin, aggiungendo dei ragazzi di prospettiva alla solida ossatura che anche quest'anno difenderà i colori biancorossi. Il "progetto giovani" segue la nascita dell'Accademia Calcio e il Presidente non nasconde che in futuro si augura una rosa della Cluentina composta in larga parte con prodotti del vivaio. Una linea che non solo potrà aiutare il comparto finanziario, ma soprattutto darà modo alla società di crescere valorizzando i propri giocatori.Per quanto riguarda la stagione che sta per iniziare, il Presidente è chiaro: "l'obiettivo è non porsi obiettivi ma nemmeno limiti". Questo è il primo anno di un nuovo corso, un progetto ambizioso studiato per dare i suoi frutti nel medio-lungo periodo. Intanto il primo step sarà quello di creare un gruppo solido, che da sempre è uno dei punti di forza della Cluentina, amalgamando i nuovi arrivi con i "senatori" biancorossi. Il Presidente conclude presentando i due nuovi dirigenti che da quest'anno affiancheranno la prima squadra, Tonino Giorgi e Stefano Foresi, e il nuovo Direttore Sportivo Gianluca Tomassini. Lascia quindi la parola ad Efrem Ramaccioni. Il Vice-Presidente elenca la rosa e lo Staff, con i nuovi arrivi di Pietro Canesin, Alessandro Canesin come Vice-Allenatore e Preparatore Atletico, più le conferme del massaggiatore Massimo Verdicchio e il preparatore dei portieri Gabriele Cicioni.Il Vice-Presidente racconta l'arrivo condiviso di Pietro Canesin, sintetizzando così "noi abbiamo scelto lui, lui ha scelto noi". Una comunità di intenti che è proseguita anche sul mercato, dove insieme al Direttore Sportivo è stata allestita una rosa giovane e promettente che potrà dare continuità ad una Cluentina che è ormai una stabile realtà della Prima Categoria. Il mercato è ancora aperto, conferma Efrem Ramaccioni, e la Società terrà gli occhi aperti per eventuali occasioni di rinforzare ulteriormente la squadra. Tocca al Mister Canesin, che fa eco alle parole del Vice-Presidente. Descrive il suo ritorno alla Cluentina come "un ritorno in famiglia", un desiderio maturato nel tempo dopo i cinque anni passati in biancorosso da calciatore. Ringrazia quindi il Presidente per l'opportunità e conferma che la Cluentina che si sta formando è una squadra ambiziosa, che vuole giocare a calcio. Il Mister vuole formare un gruppo con una precisa identità che non dovrà mai perdersi, nemmeno nei momenti difficili, e che rispecchi quella della Società: ambizione, impegno, volontà di migliorarsi sempre. Una linea di intenti confermata successivamente dal Direttore Sportivo Gianluca Tomassini, che sposa la strategia societaria di un progetto a lungo termine, senza proclami ne annunci ma lavorando in sordina per fare sempre meglio ogni anno. La parola passa quindi a due veterani del mondo del calcio, Lamberto Baioni, Team Manager e figura di riferimento per la squadra, e Tonino Giorgi che mettono al servizio della Cluentina il loro enorme bagalio di esperienza. Notano grande entusiasmo attorno a questa nuova Cluentina e ai progetti che stanno sviluppandosi e si dicono ansiosi di mettersi a lavoro.Chiude la presentazione il saluto e l'in bocca al lupo per la stagione in arrivo del Presidente Marcolini, che riassume anche i prossimi appuntamenti, dalle prime amichevoli estive fino al Trofeo Il Mastio di Settembre. Non resta che attendere il campo per capire dove potrà arrivare questa nuova Cluentina, intanto la Società rinnova l'augurio di buon lavoro e forza biancorossi!!!
L’Ufficio Studi di Confartigianato ha condotto un’analisi relativa alla situazione regionale e provinciale del comparto artigiano in riferimento al II° trimestre 2018 che, rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno, ha registrato un bilancio positivo tra iscrizioni e cessazioni d’imprese.Nel II trimestre 2018 nella regione Marche infatti, sono state 721 le imprese artigiane iscritte e 672 le cessate non d’ufficio, con un saldo positivo per 49 unità (in peggioramento rispetto al saldo del II trimestre 2017 che era di +119 imprese). In provincia di Macerata, nel corso del II° trimestre 2018, si sono avute 175 nuove iscrizioni e 141 cessazioni, con un totale di 10.608 imprese artigiane registrate al 30 giugno di quest’anno.Nel dettaglio provinciale, Macerata si colloca al secondo posto con +34 imprese in linea al II trimestre 2017, preceduta da Pesaro-Urbino con un saldo di +36 e seguita da Fermo con +9, in attenuazione al confronto con il II trimestre 2017 (+19). Saldo negativo invece per Ascoli Piceno dove si registrano 20 imprese in meno, in peggioramento rispetto al II trimestre 2017 (-14), e Ancona con -10 a fronte del +48 nel II trimestre 2017.Tenendo conto anche cancellazioni ad opera delle Camere di Commercio (ovvero le cancellazione d’ufficio dal Registro delle Imprese di aziende non più operative da almeno tre anni), la variazione delle registrate al 30 giugno 2018, evidenzia una maggiore tenuta della dinamica nella provincia di Macerata con una flessione dello 0,5% (-1,3% al 30 giugno 2017). Seguono Ancona con il -1,0% (era -0,7% al 30 giugno 2017), PesaroUrbino con il -1,3% (-1,2% al 30 giugno 2017), Ascoli Piceno con il -2,3% (-3,1% al 30 giugno 2017) e Fermo con il -3,7% (-3,7% al 30 giugno 2017).Per quanto riguarda i macrosettori, la dinamica è positiva in tutti i settori tranne nei Servizi alle imprese dove si registrano -20 imprese artigiane, in contro tendenza rispetto alla crescita osservata nel II trimestre 2017 (+19). Negli altri settori la crescita più intensa si registra nei Servizi alle persone con +39 imprese, nelle Costruzioni (+24), in attenuazione rispetto al +51 dello stesso periodo dell’anno precedente, e nel Manifatturiero con +10 imprese (era +20 nel II trimestre 2017). In particolare, nella provincia di Macerata l’aumento delle 34 unità è così suddiviso: Costruzioni +25 imprese, Servizi alle persone +7, Manifatturiero +4, Servizi alle imprese -1.“Le difficoltà che stanno attraversando le nostre imprese sono ancora tante e complesse – dichiara il Presidente Provinciale di Confartigianato Imprese Macerata, Renzo Leonori. Arrivano comunque dei piccoli segnali positivi almeno dalla nostra provincia, con dati moderatamente incoraggianti come ad esempio quelli relativi al comparto delle Costruzioni che, se nel I° trimestre di quest’anno ha registrato un calo di -96 imprese, ad oggi invece è in lieve crescita. Contiamo e speriamo che questo settore, come altri, torni quindi a crescere facendo da traino all’interno sistema economico provinciale”.
Una situazione imbarazzate quella in cui versa via Zara a Macerata. La sede stradale, infatti, è costellata di grosse buche presenti da tempo che creano difficoltà e pericoli sia alla circolazione stradale che a quella pedonale.
Inutile dire che, proprio in questi giorni di grande afflusso di turisti in città per lo Sferisterio Opera Festival, non si tratta di un bel biglietto da visita, visto che, fra l'altro, via Zara è uno dei principali accessi al centro storico del capoluogo.
A Trento, nel “Gran premio estivo del mezzofondo” di martedì scorso, Eleonora Vandi ha migliorato il record marchigiano assoluto dei 1500 con il tempo di 4’18”47, dimostrando di essere oramai fuori dal brutto periodo che l’ha tenuta ferma per tutto l’inverno e di essere tornata in grandissima forma in vista dell’appuntamento più importante: i Campionati Italiani assoluti di Pescara, in programma la prima settimana di settembre.E’ un tempo di notevole caratura e l’avisina l’ha ottenuto battagliando con l’azzurra Nadia Battocletti, bronzo europeo a Grosseto 2017 e finalista ai mondiali a Tampere quest’anno.Dietro, ottima gara di Ilaria Sabbatini che con 4’32”76 ha ottenuto il pass per Pescara.Nel frattempo ecco la convocazione di Martina Mazzola per l’incontro internazionale di prove multiple junior e promesse in programma a Aubagne (FRA), previsto per il 27 e 28 luglio.Una grande soddisfazione per l’eptatleta bianco-rossa che la ripaga per il grande impegno profuso in questa difficile specialità e per la passione con cui ha preparato la stagione, senza, peraltro, trascurare gli impegni scolastico visto che ha raggiunto la lode ai recenti esami di stato. L’ultimissima notizia riguarda di Elisabetta Vandi. In preparazione a Formia con la squadra azzurra prossima alla partenza per i Campionati Europei a Berlino, in programma dal 6 al 12 agosto, è rientrata a Pesaro accompagnata dal Direttore Tecnico delle squadre nazionali giovanili Stefano Baldini, oro olimpico ad Atene 2004 nella maratona, per ricevere dalle mani del sindaco Matteo Ricci, in occasione dell’inaugurazione del rinnovato campo scuola di atletica leggera di via Respighi, il diploma di benemerenza, con l’encomio ufficiale e plauso della città, per gli stupendi risultati ottenuti a Tampere (FIN) nel Campionato Mondiale under 20 dove ha raggiunto la finale e ottenuto un brillantissimo settimo posto, migliorando il record italiano junior sia nei 400 piani in 53”24 che nella staffetta 4 x 400 in 3’34”00. Foto di Maurizio Iesari e Stefano Gattari
Dalla ooperativa Sociale PARS “Pio Carosi” Onlus riceviamo e pubblichiamo
La Pars opera da quasi trent’anni per il recupero delle persone con problemi di dipendenza. Sono oramai migliaia le famiglie in tutta Italia che ci conoscono direttamente e sanno come lavoriamo. La magistratura e le forze dell’ordine hanno il compito di fare chiarezza sulla tragica vicenda di Pamela e ad esse abbiamo offerto sempre la massima collaborazione. Le nostre strutture sono da sempre sottoposte, in modo continuo e ripetuto, a controlli ed ispezioni da parte delle diverse autorità competenti.
Comprendiamo il dolore della famiglia e il desiderio di capire fino in fondo le cause che hanno portato alla morte di Pamela e confidiamo per questo nell’operato degli organi inquirenti.
Di meno comprendiamo quelle forze politiche, che a parole dicono di essere contro la droga e poi gettano ombre e dubbi sulla Pars, che è una delle pochissime realtà nel nostro territorio che da anni, non a parole ma con i fatti, lavora per combattere questa piaga dei nostri tempi.
Se qualcuno vuole vedere come lavoriamo, può benissimo chiedere di visitare le nostre strutture, da sempre aperte a chi le vuole conoscere.
Per quanto ci riguarda continueremo a fare il nostro lavoro con tutto il coraggio, la serietà, l’onestà e il rispetto di cui siamo capaci.
Meritano approfondimenti le dichiarazioni rese nell'interrogatorio della scorsa settimana nel carcere di Ascoli Piceno da Innocent Oseghale, il nigeriano accusato dell'omicidio di Pamela Mastropietro. Per questo la Procura di Macerata, che aveva secretato gli atti al termine dell'interrogatorio, ha deciso di sentirlo di nuovo.
L'audizione è stata fissata per il 31 luglio, sempre nel carcere di Marino del Tronto alla presenza dei legali dell'indagato e per il tramite di un traduttore, visto che Oseghale, che non parla perfettamente l'italiano, ha chiesto di parlare in inglese. Non si conosce il contenuto delle dichiarazioni rese dal 29enne nigeriano, accusato di omicidio, vilipendio e distruzione di cadavere, spaccio di droga. Nei precedenti interrogatori aveva ammesso episodi di spaccio, di aver fatto da tramite per l'acquisto di droga fra Pamela e un connazionale, negando l'omicidio. (Ansa)
Dopo il successo di pubblico e critica ottenuto al debutto lo scorso 21 luglio (culminato con il bis della celebre aria “Una furtiva lagrima”), L’elisir d’amore di Gaetano Donizetti con la regia di Damiano Michieletto e la direzione musicale di Francesco Lanzillotta arriva sul piccolo schermo, giovedì 26 luglio alle ore 21.15 su Rai5 (in replica sabato 28 luglio alle 11.30 e domenica 29 luglio alle 18.35). Un ritorno in tv per una produzione dello Sferisterio atteso da anni che segna una stagione, questa 2018 #verdesperanza particolarmente significativa per il Macerata Opera Festival con l’avvio della nuova direzione artistica di Barbara Minghetti.
“Quando sono arrivato allo Sferisterio e ho visto questo palcoscenico così inusualmente, lungo al punto da attraversare tutto il teatro, ho pensato che sarebbe stato il luogo perfetto per la messa in scena dell’Elisir sulla spiaggia: si poteva ricreare uno scenario che avrebbe subito richiamato alla mente la costa Adriatica, ovviamente notissima agli spettatori dell’opera che la frequentano proprio in questo periodo dell’anno, dove file e file di ombrelloni si susseguono senza sosta per molti chilometri… lungo una spiaggia che prosegue sempre dritta e sempre uguale”. Così Damiano Michieletto spiega la semplice logica dietro la scelta dell’allestimento e anche, in un certo senso, la buona riuscita e la fortuna del debutto.
Subito dopo l’opera – alle 22.55 – Rai5 propone il documentario “Lo Sferisterio si racconta”, dedicato appunto al teatro maceratese, girato durante il festival 2017.
L’edizione 2018 dell’ormai tradizionale manifestazione cittadina inserita nel programma del Macerata Opera Festival e che fa dell’intera Macerata per una notte la capitale dell’opera, è ispirata al verde colore simbolo del festival di quest’anno appunto #verdesperanza. Pubblico, cantanti, artisti, negozianti, avventori e turisti sono tutti invitati a vestirsi di verde per essere protagonisti della Notte dell’Opera.A partire dalle ore 19.30, le vie del centro si trasformeranno quindi in un unico palcoscenico a cielo aperto: tantissimi gli appuntamenti – una quarantina che verranno replicati durante l’arco della serata – in oltre venti location diverse tra il centro storico, corso Cairoli e corso Cavour: decine di attività tra spettacoli d’arte, musica e danza e proposte per i più piccoli. "Siamo arrivati a uno degli appuntamenti più attesi – interviene il sindaco Romano Carancini – legato allo scrigno artistico più importante della città, lo Sferisterio. La Notte dell’Opera è un evento entrato ormai nella tradizione e ci regala ogni anno tante e forti emozioni. Rappresenta una preziosa occasione per stare tutti insieme e fare festa nel grande palcoscenico a cielo aperto in cui si trasforma la città. Negli anni la Notte dell’Opera, frutto di un prezioso lavoro corale, è cresciuta sia in termini quantitativi che qualitativi, segno che le scelte fatte si sono rivelate vincenti". Giunta alla settima edizione, La Notte dell’Opera è riuscita negli anni a conquistare migliaia di persone e a far riscoprire la lirica ad un pubblico sempre più ampio, grazie alla creatività e alla sperimentazione che esplodono con tutta la loro carica negli eventi in programma. Appuntamento clou dell’estate, è una vera festa della città in cui tutti possono dare il proprio contribuito offrendo idee e disponibilità a partecipare. "Nella Notte dell’Opera la città si fa accogliente e piena di energia creativa. Macerata regala una serata di musica, arte, festa, serenità, per tutti, dai bambini ai grandi-bambini. I turisti in visita nelle Marche scoprono la sorpresa di una serata speciale per innamorarsi della nostra città. Grazie alle tantissime persone, volontari, operatori culturali, personale del Comune, vigili, forze dell’ordine, tutti quanti permettono di realizzare un evento così bello" afferma l’assessore alla cultura Stefania Monteverde. La lunga festa musicale potrà essere vissuta seguendo la scansione di tre concetti “Toccar vedere e leggere” con alcuni momenti imperdibili: alle ore 19:30 al Monumento della Vittoria, tutti al seguito di Dulcamara; alle ore 20 inizia la sfilata lungo le mura fino allo Sferisterio con la Pro Loco di Piediripa; alle ore 20:30 la città di trasforma in un grande palcoscenico con l’inizio dei numerosi concerti previsti; alle ore 23.30 tutti in Piazza della Libertà con il Circo El Grito, Artemigrante e alcuni artisti del Macerata Opera Festival.Chi vuole potrà anche compiere un vero e proprio percorso iniziatico nel segno del Flauto Magico che partirà da corso Cavour per arrivare in centro seguendo manifestazioni interamente dedicate all’opera di Mozart, o ancora lasciarsi trasportare dall’atmosfera della città e girare liberamente fra le decine di esibizioni sparse per tutta la città. Fra le novità la programmazione musicale di piazza della Libertà con, alle 22, “Jazzin’ around Baroque”, concerto del soprano Paola Quagliata che, insieme a Roberto Olzer (pianoforte), Roberto Mattei (contrabbasso), Rudy Royston (batteria) proporrà originali rivisitazioni in chiave jazz di celebri arie d’opera, quindi il gran finale "Attenti...non fiatate" (ore 23.30) con il Circo El Grito e i cantanti Giovanni Sala, Guido Loconsolo, Tetiana Zhuravel e Paola Leoci e al pianoforte Simone Savina: acrobazie e giochi di fuoco si combineranno con il canto, in una carrellata di momenti musicali dal Flauto Magico, dall’Elisir d'amore e il gran finale con il brindisi dalla Traviata che coinvolgerà tutti gli artisti della notte dell'opera e il Coro Bellini. Lo Sferisterio quest’anno ospiterà uno degli eventi più importanti della serata, legato alla programmazione del Festival #verdesperanza: in scena ci sarà Lella Costa impegnata nel suo storico spettacolo Traviata. L’intelligenza del cuorecon la regia di Gabriele Vacis, un “classico” del teatro italiano (unico evento a pagamento con biglietto a 20 euro, solo 500 posti disponibili). Un omaggio a tutte le “traviate” del mondo: le note dell’opera, affidate a un tenore, un soprano e a un pianista, consentiranno a Lella Costa di intessere un dialogo impossibile con Violetta e Alfredo, mescolando con abilità e umorismo il romanzo di Dumas, il libretto di Piave e le musiche di Verdi, recitando tutte le parti della storia e non solo. Dalla Signora delle Camelie alle ragazze di strada, Lella Costa darà voce e corpo anche a due dive scelte come simbolo dell’amore non corrisposto, Maria Callas e Marilyn Monroe. Donne lontane ma simili, perché, in fondo, «ogni donna è stata ed è una bellissima bambina, troppo spesso trasformata in merce da chi non riesce a comprenderne il bisogno d’amore e di cura». Oltre ai concerti, che vedranno protagonisti 15 artisti del Festival, giovani musicisti marchigiani e gruppi ospiti di diversi generi musicali (ciascun concerto – ove non diversamente indicato sulla mappa che verrà distribuita per l’occasione – verrà replicato più volte durante l’intera manifestazione) sono previste numerose attività per bambini come laboratori di bricolage e creatività nel mondo dei libri o ancora Operattivamente in collaborazione con l’Università di Macerata e spettacoli come quello del Teatro dei Burattini di Como, dal titolo La leggenda del flauto magico ispirato al capolavoro di Mozart in scena all’Orto dei pensatori (ore 20e 22): una proposta per offrire a tutti – con il linguaggio semplice e pregnante del teatro dei burattini – l’occasione di immergersi nel meraviglioso mondo della musica e della fiaba. Perno dello spettacolo il tema dell’amore sviluppato all’interno di un racconto che vuole rendere la musica di Mozart visibile agli occhi e accessibile a tutte le età. Il fascino della rappresentazione risiede anche nei suoi “protagonisti”: burattini di legno di cembro scolpiti, colorati e vestiti con un lungo lavoro artistico e artigianale, a cui si aggiungono la cura di Paola Rovelli per le scene e i costumi, e di Dario Tognocchi per la regia. La Notte dell’Opera è realizzata dal Comune di Macerata e dall’Associazione Arena Sferisterio con il coordinamento del Servizio Cultura. Prezioso e fondamentale l’apporto delle associazioni cittadine e del comitato dei rappresentanti dei commercianti per programmare tutte le attività del 2 agosto, rese possibili grazie anche al supporto di Confcommercio Marche Centrali che sostiene l’intero Macerata Opera Festival e promuove il laboratorio di Alessandro Magagnini in piazza della Libertà dedicato alle green cake, e BCC Civitanova e Montecosaro che ha reso possibile lo spettacolo conclusivo in piazza della Libertà.Significativa l collaborazione creativa con l’Accademia di Belle Arti che ha realizzato gli allestimenti urbani, ideati da un team di allievi coordinati dal docente Enrico Pulsoni.La programmazione musicale è curata da Gianfranco Stortoni dell’Associazione Arena Sferisterio.
Dal circolo Legambiente Macerata riceviamo Da due settimane a questa parte, dallo spegnimento dell’incendio avvenuto alla Orim e dal dissipamento della nube tossica si sono susseguiti interventi, iniziative e prese di posizione di ogni tipo. Il nostro circolo persegue l’obiettivo di fare “ambientalismo scientifico” e sulla base di questo cercheremo di dare il nostro contributo alla collettività, mettendo in primo piano la sicurezza dei cittadini e dell’ambiente, ma senza fare ideologia. I due temi principali su cui vorremmo far riflettere sono la delocalizzazione e la sicurezza di chi vive nei pressi dell’impianto. La delocalizzazione idealmente è giusta, Piediripa ormai è una zona mista con ogni forma di insediamento possibile. Ma la domanda che ci facciamo noi è: dove potrebbe collocarsi un impianto di questo tipo? Due anni fa ad esempio la stessa Orim aveva intenzione di portare parte dei rifiuti speciali da trattare (metalli in particolare) a Muccia, insediandosi in un ex immobile che ospitava un’azienda di gomme. La richiesta è stata respinta all’unanimità da cittadini, associazioni e politici (gli stessi politici che oggi vorrebbero spostare l’impianto da Piediripa). Ma se effettivamente Muccia e dintorni hanno una vocazione differente da quella industriale, dove potrebbe realmente collocarsi un’azienda di questo tipo in un territorio così ricco di insediamenti, bellezze naturali e terreni agricoli? Per questo motivo riteniamo che la delocalizzazione lasci il tempo che trova e da questa considerazione passiamo al secondo punto, la sicurezza dei cittadini. Non è la prima volta che accade un incidente alla Orim. 3 Incendi in 15 anni sono ambientalmente insostenibili. E’ inaccettabile secondo noi riaprire l’impianto in tempi rapidi con la “minaccia” del lavoro. Un’azienda di questo tipo non può permettersi di mettere a rischio la sicurezza pubblica con questa frequenza, l’Orim merita un piano di sicurezza straordinario che richieda tutto il tempo e le risorse necessarie affinché la sicurezza di chi vive e lavora nei dintorni sia garantita. Fare un piano di sicurezza che preveda un sistema che si fornisca delle BAT (migliori tecnologia a disposizione) che vadano anche oltre l’essere a “norma”. Dopo tutti questi incendi, essere a norma per noi non è più sufficiente e auspichiamo un investimento sulla sicurezza che vada oltre la normativa. O gli Enti preposti sono in grado di imporre le condizioni di sicurezza da noi richieste oppure siamo contrari alla riapertura. Quando avvengono incidenti di questa portata, purtroppo, si crea anche terreno fertile per strumentalizzazioni politiche ed interessi personali e noi eviteremo in ogni modo di partecipare a questo spettacolo che, si pone solo l’obiettivo di alzare i toni il più possibile, delegittimando enti ed istituzioni (ArpaM in primis) per un facile e rapido consenso, ma senza dar un effettivo contributo alla collettività. Ben venga il comitato dei cittadini evitando speculazioni politiche. Siamo a disposizione del comitato per ogni forma di supporto.
La Pallavolo Macerata comunica il nome del proprio main sponsor per la prossima stagione: sarà la nota azienda di calzature Menghi Shoes a dare il nome alla squadra per l’imminente avventura in serie A2.
I dettagli dell’operazione verranno resi noti nel corso di una conferenza stampa in programma domani alle 12 all’interno dell’azienda a Loreto, in via Barca. Presenti alla conferenza anche i vertici della Pallavolo Macerata e alcuni dei propri tesserati.
Un'altra notizia choc sconvolge la provincia di Macerata. Una donna ultraottantenne, infatti, sarebbe stata molestata sessualmente nella casa di riposo dove è ospite.
La denuncia dell'accaduto è arrivata nei giorni scorsi sul tavolo della Procura di Macerata che, come da prassi, ha subito dato il via alle indagini. L'autore della violenza, avvenuta in una struttura del circondario di Macerata, sarebbe un dipendente comunale in servizio nella casa di riposo di mezza età. A rivolgersi ai carabinieri è stata la dirigente del settore Servizi Sociali del Comune in cui opera la struttura. La donna ha raccontato nella denuncia quanto di sua conoscenza.
Il reato ipotizzato, per ora, è quello di violenza sessuale. Per quanto riguarda, invece, le conseguenze disciplinari per il dipendente sotto inchiesta, c'è già stata una riunione della commissione disciplinare per valutare una eventuale sospensione dal posto di lavoro in attesa della conclusione delle indagini.
Oggi per Macerata è stata una giornata importante, un punto di approdo, segnati dalla cerimonia della posa della prima pietra di avvio del cantiere che porterà alla realizzazione del nuovo polo scolastico Enrico Mestica nell’area dell’ex Casermette.
Un evento che ha visto arrivare in città il sottosegretario al Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca, Salvatore Giuliano, il commissario straordinario per la ricostruzione, Paola De Micheli, il presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli, il direttore generale del Qatar Fund for Development, ambasciatore Khalifa Bin Jassim Al-Kuwari e l’ambasciatore dello Stato del Qatar in Italia, Abdulaziz Bin Ahmed Al Malki.
L’intera delegazione, dopo essere stata accolta in piazza della Libertà dal sindaco Romano Carancini, dalla Giunta e dal Prefetto Iolanda Rolli, si è trasferita a Palazzo Buonaccorsi dove, nella sala dell’Eneide, presenti anche alcuni consiglieri comunali, ci sono stati i saluti istituzionali e la presentazione del progetto del campus.
“Un giorno importante – ha detto il primo cittadino dando il benvenuto agli intervenuti - in cui però non dobbiamo fare festa, la faremo quando i lavori per la nuova sede della scuola saranno finiti. Il sorriso, la speranza e la gratitudine per la generosità debbono essere invece lo spirito con cui ci ritroviamo, perché i bambini, le famiglie e i docenti vedono partire il cantiere. Un viaggio iniziato nel gennaio 2017 grazie alla struttura commissariale per la ricostruzione post sisma 2016, a quel tempo guidata da Vasco Errani, e che oggi vede al suo posto Paola De Micheli la quale in questi mesi ha lavorato con grande entusiasmo fino ad arrivare al punto in cui siamo”.
Le parole di gratitudine del sindaco Carancini sono state tutte per il Qatar, in particolare per il Fund for Development che ha confinanziato l’opera con una donazione di 5,6 milioni di euro: “Qui - ha proseguito il sindaco – il terremoto ha colpito in particolare le scuole e quindi la possibilità di crescere nuove generazioni. Ma grazie a un segno di grande civiltà, spinto da un altrettanto grande senso di relazioni e di pace, dell’istituzione del Qatar, proseguiamo nel cammino di ricostruzione. La solidarietà non ha confini e il Qatar ce lo ha dimostrato così come il fatto che pur vivendo in Paesi distanti si possa essere cittadini del mondo. Le nuove generazioni e l’attenzione alla pace debbono caratterizzare la nostra amicizia che oggi, con questo evento, suggelliamo”.
Il direttore generale del Qatar Fund for Development, l’ambasciatore Khalifa Bin Jassim Al-Kuwari, dopo aver espresso solidarietà alla cittadinanza maceratese per le difficoltà che sta incontrando a causa del sisma, ha detto che una delle mission di Qatar 2030 “è dare importanza alle scuole per arrivare allo sviluppo sostenibile del settore educativo. Il Fondo vanta una grande esperienza in tema educativo e appoggia Paesi e strutture a favore dell’istruzione e in questo contesto, nel 2017, ha siglato un’intesa con il Governo italiano per donare i 5,6 milioni di euro per la costruzione della scuola. L’investimento sarà dei bambini di Macerata e rappresenta un messaggio di pace per ricostruire la speranza nei cittadini”.
Parole sentite di ringraziamento al Fondo di sviluppo del Qatar anche da parte del commissario straordinario del Governo per la ricostruzione Paola De Micheli che ha sottolineato come “le parole sull’educazione del direttore Khalifa Bin Jassim Al-Kuwari rappresentino un bel modo di guardare alle generazioni future. Grazie all’ambasciatore del Qatar grande conoscitore dei nostri pregi e dei nostri difetti, grazie al sindaco Carancini che non si stanca mai di servire i cittadini e grazie a Ceriscioli che non perde mai di vista l’obiettivo. E grazie al Sottosegretario Giuliano che porta la vicinanza dello Stato a questo territorio. La donazione che è stata fatta è una delle più importanti ricevute dal nostro Paese e per questo sarà la gratitudine che dovrà segnare il rapporto con il Qatar. Nel nostro piccolo, ricostruendo questo territorio, abbiamo fatto una scelta fondamentale che guarda al futuro. Vogliamo che siano le famiglie a credere con fiducia nel domani e nella qualità della vita”.
E’ stato poi l’architetto Giovanni Di Mambro, capo del settore operativo affari generali e interventi di ricostruzione a illustrare il progetto della nuova sede della scuola Enrico Mestica.
La struttura, per cui è previsto un investimento complessivo di circa 7,7 milioni di euro, in larga parte cofinanziato dalla donazione del Qatar Fund for Development (5,6 milioni di euro) mentre il resto è a carico dello Stato italiano (2,1 milioni di euro), è destinata a ospitare gli alunni della scuola materna, elementare e media.
Il nuovo polo scolastico si estende su una superficie complessiva di 4mila metri quadrati. Verranno realizzate 19 aule (12 per la media, 5 per l’elementare e 2 per la materna), 5 laboratori (4 per le media e 1 per l’elementare), una sala polifunzionale, una palestra di tipo A1 (di circa 431 mq, alta 7,3 metri). Complessivamente la struttura ospiterà 455 alunni (300 della media, 125 dell’elementare e 30 della materna).
Il complesso scolastico verrà realizzato in legno, su due piani, nel rispetto dei più rigorosi parametri di efficienza energetica e antisismici e potrà essere utilizzato anche come edificio strategico di protezione civile in caso di calamità naturale. Infine, sarà dotato di un parcheggio di servizio di oltre 5mila mq e altri 8mila mq verranno destinati a verde attrezzato.
Subito dopo l’illustrazione del progetto con l’ausilio di alcune slides esplicatiove, ha preso la parola il Governatore delle Marche, Luca Ceriscioli che dopo aver ringraziato il Fondo per lo sviluppo del Qatar per quella che è la più grande donazione alle Marche, riferendosi al terremoto ha detto: “Raccontiamo un regione che a causa del sisma ha avuto 51 vittime, 32.000 sfollati e 45.000 edifici danneggiati ma anche una regione che ha un’economia basata sulle piccole e medie imprese, una ogni 10 abitanti, leader nel settore calzaturiero e nell’allevamento di polli biologici, ma la sua vera dimensione è la bellezza dell’arte presente in tutto il territorio e la parte più colpita dal sisma è stato proprio il cuore di questa bellezza. Quello che permette a una comunità di continuare a essere tale è la scuola e mantenere la comunità significa preservarne la bellezza”. Ceriscioli ha concluso il suo intervento con un paragone calcistico: “ I mondiali 2018 sono come il terremoto per l’Italia. Nel 2022 speriamo di tornare a festeggiare la nazionale così come tra 6 mesi la nuova scuola”.
Per l’ambasciatore dello Stato del Qatar in Italia, Abdulaziz Bin Ahmed Al Malki l’evento di oggi rappresenta “un passo nobile nel segno del futuro per tutto il territorio e questo progetto è un modo per rafforzare rapporti di amicizia fruttuosi tra Italia e Qatar”.
A conclusione degli interventi il saluto del sottosegretario al Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca, Salvatore Giuliano: “Quello del Qatar Fund for Development è un grande dono che consentirà di iniziare a pensare di fare scuola in un modo nuovo. Grazie per aver creduto nella ricostruzione, per averci messo i soldi che sono sì, sono importanti, ma non sono tutto. Grazie soprattutto per averci messo il cuore”.
Dopo la presentazione del progetto, nell’area dove sorgerà il nuovo polo scolastico al suono degli inni nazionali italiano e del Qatar, è avvenuto lo scoprimento di una targa a ricordo dell’evento dove si legge una frase della pedagogista Maria Montessori che recita “La società deve prodigare ai bambini le cure più perfette e più sagge per ricavarne maggior energia e maggiori possibilità per l’umanità futura”. Subito dopo, la posa della prima pietra con la benedizione del vicario del vescovo don Andrea Leonesi e una piccola esibizione di alcuni piccoli studenti della Enrico Mestica accompagnati dalle loro insegnanti e dalla dirigente scolastica Sabina Tombesi.
La voce indimenticabile di Maria Callas è la protagonista dell’appuntamento di giovedì 26 luglio. Alle 21, presso l’Orto dei pensatori, in centro storico a Macerata, la FORM, in collaborazione con il Macerata Opera Festival, l’Università degli Studi di Macerata e la casa editrice Quodlibet, ha organizzato un omaggio al più grande soprano del Novecento. L’ingresso è gratuito.
A lei è dedicato il volume Mille e una Callas. Voci e studi edito dalla casa editrice maceratese a cura di Luca Aversano e Jacopo Pellegrini, che viene presentato in questa occasione dagli autori insieme al musicologo Cristiano Veroli, al Rettore Unimc Francesco Adornato e al neo presidente della Fondazione Orchestra Regionale delle Marche, Carlo Pesaresi.
Il volume raccoglie in 640 pagine una serie di scritti inediti, firmati tra gli altri da Alberto Arbasino, Bruno Bartoletti, Marco Beghelli, Marcello Conati, Filippo Crivelli, Gina Guandalini, Hans Werner Henze, Cesare Orselli, Paolo Poli, Emilio Sala, Franco Serpa, Piero Tosi e Franca Valeri, che delineano un ritratto sfaccettato e complesso della parabola spettacolare di un’artista che conobbe un’ascesa scabrosa benché non avara di riconoscimenti, fino a un culmine breve come tutti i culmini, e una prolungata, malinconica discesa verso una brusca morte misteriosa, che ha ispirato romanzi, poesie, testi teatrali e musicali, spettacoli di danza, film, programmi radiofonici e televisivi.
«Il libro si apre con una domanda “Ancora un volume sulla Callas?”. Quello che contraddistingue questa pubblicazione rispetto le precedenti - spiega Aversano, uno dei curatori del libro - è il taglio completamente diverso: non si indugia sul gossip o sulle vicende riportate negli anni dai rotocalchi, ma l’oggetto è l’aspetto musicale, teatrale e delle ripercussioni dell’artista sul mondo culturale dell’epoca. È uno studio sulla ricezione del personaggio nei vari settori dell’arte, dal teatro al cinema, dalla lettura alla moda: sono indagati tutti i riflessi di Maria Callas non solo quando era in vita ma anche dopo la sua morte: l’aspetto che trovo più curioso è infatti il continuo interesse verso questa icona anche a distanza di quaranta anni dalla sua morte, dimostrato da drammi e spettacoli ispirati a lei. Il titolo Mille e una Callas vuole sottolineare tutti gli ambiti in cui ha lasciato qualcosa: leggere questo libro è come fare un viaggio nella cultura italiana del secondo Novecento».
Nei giorni scorsi la Polizia Stradale ha accertato numerose infrazioni al Codice della Strada e alle specifiche normative in materia. Tra queste, di particolare rilevanza, è stato il rinvenimento, all’interno di un semirimorchio di nazionalità Albanese, di una macchina operatrice di recentissima costruzione, la quale, a seguito di approfonditi e minuziosi accertamenti del personale operante, è risultata compendio di un furto, perpetrato nel mese di giugno presso un cantiere di Trani (BAT).
Dalla documentazione fiscale esibita del conducente del camion, l’escavatore cingolato rubato risultava destinato ad una società Albanese ed era accompagnato da documenti fiscali emessi da una ditta di noleggio con sede nella provincia di Avellino e da un certificato di conformità, successivamente risultato falso.
Queste le fasi dell’operazione: durante la fase di controllo del fissaggio del carico del mezzo pesante, l’attenzione degli operatori è stata attratta dalla presenza dell’escavatore privo di idonei sistemi di ancoraggio, caricato nella parte anteriore del semirimorchio e parzialmente occultato da altra merce. I successivi accertamenti tecnici, svolti dagli operatori di polizia con la competenza derivante dalla notevole esperienza maturata sul campo, hanno fatto emergere che sulla macchina operatrice erano stati alterati in maniera fraudolenta gli estremi identificativi per impedire di risalire alla sua provenienza. In particolare, era stata rimossa l’originale targhetta identificativa riportante i dati della macchina operatrice, sostituendola con altra riportante un falso numero di telaio ed era stata impressa, previa cancellazione dell’originale, una nuova composizione alfanumerica falsa, mediante “ripunzonatura”.
All’esito degli accertamenti, svolti sul posto nell’immediatezza con la collaborazione della casa costruttrice dell’escavatore, il conducente albanese è stato denunciato in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Macerata, per i reati di riciclaggio e uso di atto falso. Il mezzo pesante è stato sottoposto a fermo amministrativo e l’escavatore, del valore di circa 40 mila euro, è stato sottoposto a sequestro penale. Nei confronti dell’autista sono state, inoltre, elevate sanzioni amministrative pecuniarie per oltre 2000 euro.
Sempre nell’ambito dei medesimi servizi, la Polizia Stradale ha poi proceduto al controllo di un mezzo pesante di nazionalità italiana, il cui autista non aveva effettuato i riposi previsti dalla normativa, per 4 giorni consecutivi. Anche in questo caso, a seguito di approfondito controllo, il personale operante ha potuto accertare da documentazione occultata all’interno della cabina, che l’autista aveva guidato per un totale di 55 ore e 30 minuti, senza avere mai effettuato soste superiori alle 3/4 ore. La patente di guida e le carte di circolazione del complesso veicolare pesante sono state ritirate e, a carico del conducente, sono stata elevate sanzioni amministrative per un importo complessivo di 1000 euro, con la decurtazione di 20 punti dalla patente.