Iniziano i lavori di manutenzione dei marciapiedi e della carreggiata in via Pace, nel tratto compreso tra via Zorli e la strada provinciale Potentina, appaltati dal Comune nei mesi scorsi. Con l’occasione sarà anche eseguito da parte dell’APM un intervento di manutenzione della rete idrica.
Per questo, giovedì 23 e venerdì 24 aprile, all’altezza dei numeri civici 159-161 il traffico sarà regolato con senso unico alternato e limite di velocità di 30 Km/h e divieto di sorpasso. Anche la fermata del bus in quel tratto sarà spostata più a valle con divieto di sosta dalle 7 alle 21, per fermata bus.
Dal 27 aprile inizieranno le opere interesseranno la careggiata e marciapiedi e saranno eseguite dalla ditta Co.Ri di Loreto e fino al termine dei lavori tra via Zorli e la S.P. 101 Potentina si circolerà con senso unico alternato regolato da movieri o impianto semaforico e limite di velocità di 30 Km/h.
ll Gores ha comunicato, attraverso il giornaliero aggiornamento delle ore 12:00, la provenienza provinciale dei 5952 casi positivi al coronavirus sui 31.673 tamponi effettuati nella Regione Marche (leggi qui). Sono 2374 i contagiati in provincia di Pesaro-Urbino, 1768 in provincia di Ancona, 956 in provincia di Macerata (10 in più di ieri), 402 in provincia di Fermo, 274 in provincia di Ascoli Piceno, 178 extra regione.
Per la prima volta la provincia di Macerata supera nei nuovi casi quella di Pesaro-Urbino (8).
Il numero complessivo dei pazienti dimessi e guariti continua ad aumentare: si è, infatti, passati da 1849 a 1865 (+16).
Scende il numero dei pazienti ricoverati nelle strutture sanitarie regionali (si è passati dagli 881 di ieri ai 798 di oggi) e diminuisce anche il numero dei pazienti ricoverati in terapia intensiva che ora sono 71 (5 meno di ieri): 13 di loro sono ospitati nelle strutture sanitarie maceratesi (8 a Civitanova Marche, 5 a Camerino).
Ecco la tabella rilasciata dal Gores alle ore 12:00:
Una chiamata inaspettata quella ricevuta dalla piccola Maria Gabriella Lucarini, che si è ritrovata al telefono con il questore di Macerata Antonio Pignataro. La giovane bambina di 11 anni, ieri, è stata insignita dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella dell'attestazione di "Alfiere della Repubblica" (leggi qui), un premio per l'attaccamento dimostrato al proprio paese, Camerino, a seguito del sisma del 2016.
Maria Gabriella, nonostante sia stata costretta a trasferirsi a Civitanova, ogni mattina si è infatti spostata verso la città ducale, prendendo il pullman prestissimo per continuare ad andare a scuola nella sua città.
Commosso e colpito dalla profondità d'animo della bambina, il questore di Macerata Antonio Pignataro le ha espresso i suoi sentimenti più profondi di apprezzamento e riconoscenza con una telefonata nel corso della quale la piccola Maria Gabriella ha espresso il desiderio di "poter studiare per diventare da grande un bravo magistrato per contribuire a migliorare la società ed essere d'aiuto agli altri".
Il Questore l’ha invitata a studiare con impegno e passione così da poter un giorno assolvere i suoi compiti con Disciplina e Onore: "Vedi, così come tu hai i tuoi Genitori sempre pronti a infonderti principi e valori per poter far sì che tu possa crescere nel rispetto delle regole e per il bene della collettività, anche noi poliziotti - ha affermato il questore nella telefonata - abbiamo una guida che ci indica, in ogni occasione, come svolgere i nostri compiti per il bene di tutti. La nostra guida è Capo della Polizia Franco Gabrielli. Io e i miei uomini abbiamo fatto un patto d’Onore con la società e io devo rispettare questo patto ad ogni costo, anche se ciò dovesse significare mettere in pericolo e sacrificare la mia vita, affinché si possano salvare delle persone dal male…questo patto che si chiama Fedeltà alla Repubblica".
La piccola Maria Gabriella, con parole semplici ma efficaci, ha risposto al Questore con una frase eloquente: “Fortuna che ci siete voi Poliziotti qui a difenderci”.
Questa mattina il questore ha anche voluto far dono a Maria Gabriella - definita "un esempio fulgido e positivo per tutti noi" - di una felpa della Polizia di Stato e la neo alfiere della Repubblica ha ringraziato con la seguente lettera:
Le imprese del territorio si mobilitano per dare una mano nell’emergenza sanitaria.
L’azienda di Pollenza, Stacchio impianti, ha donato un defibrillatore Monitor Lifepack 15 prodotto dalla ditta Stryker Italia Srl di Roma all’ospedale di Macerata.
“Questo gesto è un segno di solidarietà nell’ emergenza che stiamo affrontando, in aiuto alla sanità per combattere con apparecchiature professionali questo terribile virus”, fanno sapere i soci titolari della ditta . “È stato lo stesso ospedale a fornirci indicazioni sulle apparecchiature di cui avevano maggior bisogno in questo momento”.
Il Direttore dell'Area Vasta 3 Alessandro Maccioni attraverso un comunicato ha tenuto a ringraziare il gesto di soliderità e di vicinanza del PD della provinciua di Macerata:
"Un ringraziamento sincero alla Federazione Provinciale del Partito Democratico e a tutti i Circoli della Provincia di Macerata da parte del Direttore dell’Area Vasta 3 e degli operatori sanitari delle strutture coinvolte - si legge nella nota - per la donazione di 3.000 mascherine chirurgiche certificate CE che saranno destinate come da indicazioni, del segretario provinciale Francesco Vitali e della responsabile sanità Paola Castricini, agli Hospice di Macerata e San Severino Marche e ai Reparti delle strutture ospedaliere di Macerata e San Severino".
Poste Italiane rende noto che le pensioni del mese di maggio verranno accreditate il 27 aprile per i titolari di un Libretto di Risparmio, di un Conto BancoPosta o di una Postepay Evolution. I titolari di carta Postamat, Carta Libretto o di Postepay Evolution potranno prelevare i contanti da oltre 7.000 ATM Postamat, senza bisogno di recarsi allo sportello.
Coloro che invece non possono evitare di ritirare la pensione in contanti, nell’Ufficio Postale, dovranno presentarsi agli sportelli rispettando la turnazione alfabetica prevista dal calendario seguente:
I cognomi dalla A alla B lunedì 27 aprile; dalla C alla D martedì 28 aprile; dalla E alla K mercoledì 29 aprile; dalla L alla P giovedì 30 aprile; dalla Q alla Z sabato mattina 2 maggio.
Poste Italiane ricorda inoltre che i cittadini di età pari o superiore a 75 anni che percepiscono prestazioni previdenziali presso gli Uffici Postali, che riscuotono normalmente la pensione in contanti, possono chiedere di ricevere gratuitamente le somme in denaro presso il loro domicilio, delegando al ritiro i Carabinieri.
Nell’attuale fase di emergenza sanitaria, le nuove modalità di pagamento delle pensioni hanno carattere precauzionale e sono state introdotte con l’obiettivo prioritario di garantire la tutela della salute dei lavoratori e dei clienti di Poste Italiane. "In questa fase, ciascuno è pertanto invitato ad entrare negli uffici postali esclusivamente per il compimento di operazioni essenziali e indifferibili, in ogni caso avendo cura, ove possibile, di indossare dispositivi di protezione personale; di entrare in ufficio solo all’uscita dei clienti precedenti; tenere la distanza di almeno un metro, sia in attesa all’esterno degli uffici che nelle sale aperte al pubblico", ricorda Poste Italiane.
Sono passati 10 anni dal quel venerdì pomeriggio che ha cambiato la vita di tutti noi che ti amavamo e avevamo infinita stima di te. Si perché era impossibile non amarti...la tua bontà e la tua serenità conquistavano il cuore di chiunque aveva la fortuna e l'onore di incontrarti nel cammino della propria vita. Niente sarà più come prima… ma mi sento privilegiato di averti avuto al mio fianco, di aver ricevuto i tuoi insegnamenti e il tuo esempio...ed oggi, giorno del decimo anniversario della tua scomparsa, condizionato da questa situazione surreale generata dal coronavirus, vogliamo ricordarti per la tua infinita serenità, per tua forza d'animo e per la tua determinazione. Dicevi sempre "fai per cento volte quello che io farei ,non fare mai ciò che io non farei". Ecco, sono sicuro che tu non saresti stato triste, ma avresti ancora di più amato la tua vita nel rispetto di chi non avrebbe avuto più la stessa possibilità. Ti ringrazio per essermi stato vicino e fatto diventare uomo, per avermi insegnato che "per divenire individui migliori e per ottenere il meglio dalla vita è necessario molto sacrificio ed impegno sincero"(cit. Gianmatteo Sileoni).
Nonostante le circostanze ci impediscano di commemorarti come avremmo voluto, sono sicuro che sarai in mezzo a noi e con il tuo amore infinito e il tuo affetto ci farai sentire tutti ancora più uniti.
Per chi volesse seguire la diretta della celebrazione in memoria di Giammatteo Sileoni, può farlo giovedì 23 aprile dalle 19:00 dal link della Parrocchia San Vincenzo Maria Strambi: https://m.youtube.com/channel/UCGlwO32lRpgUyjwUqP-US1Q
La messa in suo ricordo sará giovedì 23 aprile alle 19:00.
"L’emergenza sanitaria innescata dal nuovo virus SARS-Cov-2 sta provocando gravissimi effetti economici che si ripercuotono sui redditi di moltissime famiglie, in particolar modo di quelle già economicamente più deboli, che si ritrovano a non avere risorse necessarie per fare fronte alle esigenze di prima necessità e di conseguenza agli impegni economici e contrattuali precedentemente assunti".
A parlare sono i Sindacati degli inquilini SUNIA, SICET e UNIAT di Macerata, i quali giudicano positiva la sospensione dell’esecuzione degli sfratti inserita nel decreto “Cura Italia”, ma non sufficiente per affrontare l’urgente vuoto normativo sul tema degli affitti: "È necessario intervenire con misure efficaci di rapida attuazione per le locazioni ad uso abitativo, per quelle di lavoratori e studenti fuori sede e ad uso commerciale a artigianale. Ciò per evitare un massiccio ricorso al contenzioso ed evitare numerosi sfratti".
"I comuni non hanno risorse adeguate per intervenire e mezzi preposti a farlo. Si sollecita la Regione - sottolineano i sindacati - affinché preveda l’istituzione di un Fondo Straordinario per l’emergenza COVID-19 per il sostegno affitto abitativo e commerciale, accelerando e semplificando al massimo le procedure di accesso. Dovranno essere adottati degli specifici strumenti di rapido intervento e dalla assoluta e imprescindibile priorità rappresentata dalle famiglie che per effetto dell’epidemia hanno subito riduzioni di reddito, o che non hanno potuto utilizzare l’immobile per i mesi relativi all’isolamento da emergenza, come studenti, insegnanti, lavoratori fuori sede, ovvero gestori di attività di cui sia stata deliberata l’ordinanza di chiusura".
"Riguardo alle locazioni studentesche, in quei Comuni con sedi universitarie, in attesa che venga prevista una normativa specifica temporanea, si chiede ai proprietari di valutare la riduzione del canone e/o consentire agli studenti con contratti abitativi transitori di lasciare la sistemazione oggetto del contratto in corso in tempi brevi e inferiori ai termini di recesso indicati nel contratto e senza incorrere in penali" concludono i sindacati.
Un significativo gesto di solidarietà da parte della Guangdong University of Foreign Studies di Canton per l’Università di Macerata: un gruppo di studentesse e studenti, oltre che di laureati, docenti e ricercatori del Dipartimento di italiano dell’Ateneo cinese hanno inviato a Unimc quattromila mascherine mediche usa e getta.
L’iniziativa è frutto della lunga collaborazione accademica e scientifica tra la professoressa Gioia Zhang, direttrice del Dipartimento di Italiano, e il professor Angelo Ventrone, titolare di una cattedra di storia italiana come Yunshan Chair Professor presso l’Ateneo cinese. Da molti anni, inoltre, ogni settembre alcuni studenti della Gdufs vengono a Macerata per trascorrere un intero anno accademico a Unimc.
“Sono tutte le mascherine usa e getta con Certificato europeo - spiega Ventrone -. Per acquistarle, docenti e studenti si sono autotassati, si sono occupati di trovare mascherine certificate e un corriere qualificato per farle arrivare il più celermente possibile. La loro mobilitazione, nata spontaneamente in virtù dei rapporti coltivati in questi anni, è stata una delle più piacevoli sorprese di questo periodo difficile. Purtroppo, il pacco è rimasto fermo un paio di settimane alla dogana per i controlli prima di arrivare da noi”.
“Siamo profondamente grati per questo gesto, che testimonia la stima e l’affetto tra le persone che lavorano per queste due istituzioni, lontane ma vicine per interessi scientifici e culturali. Il nostro Ateneo ancora una volta si dimostra un campus internazionale dentro la città”, rimarca il rettore Francesco Adornato. Le mascherine saranno destinate alla comunità universitaria, in particolare agli studenti, nel caso di una possibile futura minima ripresa delle attività in presenza in condizioni di sicurezza, docenti e personale tecnico amministrativo.
Precipita dal balcone sito al terzo piano della propria abitazione: perde la vita un uomo di 46 anni. Il tragico episodio è avvenuto nella mattinata odierna, intorno alle 8:40, in via Cincinelli a Macerata.
Lanciato l'allarme è corso sul posto il personale del 118, ma per l'uomo, il 46enne G.T. , non c'è stato più nulla da fare. I sanitari non hanno potuto far altro che constatarne il decesso.
I carabinieri sono giunti sul luogo dove si è consumato il dramma, per ricostruire esattamente quanto accaduto. Dalle prime informazioni, sembra che si sia trattato di un gesto volontario.
Con la chiusura per l’emergenza Coronavirus, bar e ristoranti fanno fronte ad una situazione gravosa. Con affitti e tasse da pagare, i gestori stanno riorganizzando le loro attività, gettando un occhio alla riapertura che si profila. La speranza è quella di poter avere spese dilazionate, consone alle misure di sicurezza con cui sarà possibile riaprire i locali.
“Dal decreto del 9 marzo abbiamo lavorato consegnando pranzi e cene a domicilio, in tutti i comuni della provincia – dice Marco Guzzini, titolare di Digusto, in piazza Battisti -. Questo ci permetterà di fronteggiare molto meglio le spese che verranno. Quando arriverà effettivamente il momento di ripartire, speriamo di poter contare sui posti della piazza antistante al locale. Inoltre riapriremo il Giardinetto, in vicolo Monachesi, proprio per garantire la distanza minima fra i tavoli che sarà prevista. Guardiamo con fiducia alle disposizioni che saranno date, sarà fondamentale avere tempistiche rapide a livello burocratico su modulistica e linee di credito. Auspichiamo – conclude – che le spese vengano modulate sulle possibilità di lavoro concesse. Ci confronteremo con chi di dovere, siamo fiduciosi”.
“Ci sarà bisogno di una pressione fiscale più bassa da parte di governo e istituzioni locali – dice Aldo Zeppilli, titolare del bar Centrale e del Centrale.eat, in piazza della Libertà –. A prescindere da quando si riaprirà avremo spese per mettere i locali in sicurezza e, senza contare i mesi di chiusura, dovremo affrontare un periodo duro ancora lungo. Un elemento chiave sarà il vaccino. Saremo ben felici di lavorare con tutte le misure necessarie per prevenire ricadute, ma dovrà esserci anche un adeguato abbassamento di tasse ed imposte, sia da parte del governo che delle amministrazioni locali. Se, una volta riaperto, ci chiedessero di lavorare ad un terzo del potenziale, le spese andrebbero calibrate in base alle possibilità concesse. Inoltre, ad oggi, linee guida precise su come effettivamente riaprire e lavorare, a proposito di distanze e quant’altro, non sono state date. Sarebbe fondamentale – conclude – che fosse concesso restituire i soldi che verranno prestati tramite le banche in maniera più diluita”.
“A Macerata buona parte della clientela è costituita da universitari – dice Marco Michelini, proprietario del bar Spulla -, anche riaprendo, con tutte le precauzioni necessarie, senza quelle presenze e senza la possibilità di organizzare eventi sarà dura. Per ora aspettiamo direttive, pagando l’affitto”.
Ormai circa due settimane fa è arrivata la decisione ufficiale delle Consulte di SuperLega, Seria A2 e Serie A3, che ha sancito la chiusura definitiva della stagione sportiva di pallavolo a causa dell’emergenza Coronavirus. Vista l’impossibilità di organizzare i tradizionali eventi di fine campionato, i ragazzi della Menghi Pallavolo Macerata a partire dal Capitano Natale Monopoli, hanno cominciato a registrare dei video-messaggi. In questi giorni scorreranno sugli account social ufficiali della squadra i saluti dei giocatori biancorossi, diversi dei quali stanno affrontando la quarantena qui nelle Marche, a Macerata, che è ormai diventata la loro seconda casa. Un piccolo gesto da parte degli atleti per chi li ha sostenuti nell’arco della stagione, anche nelle trasferte più lunghe e nei momenti più difficili. Una stagione che ha visto la Menghi Pallavolo Macerata piazzarsi nei primi posti della classifica, pronta a giocarsi la promozione durante i Play-Off.
Il coach Adriano Di Pinto commenta la stagione interrotta: “Ci sono diversi elementi positivi da salvare e dai quali ripartire. È stato un campionato molto utile, che ci ha permesso di crescere: siamo partiti soffrendo un po’ la pressione, con una squadra tanto rinnovata e quando abbiamo trovato la quadratura, è arrivato l’infortunio di Pasquale Gabriele. Siamo dovuti quindi ripartire ma i ragazzi sono stati bravissimi, a partire da Manuel Bruno, a ritrovarsi. Merito del roster costruito in estate, dove eravamo stati attenti a garantirci alternative all’altezza. Eravamo pronti a giocarcela fino alla fine, a livello professionale abbiamo raggiunto gli obiettivi che ci eravamo prefissati. Possiamo essere solo che soddisfatti del lavoro svolto nel corso della stagione, durante la quale abbiamo potuto studiare nuove soluzioni dalle quali ripartire in futuro”.
A proposito della ripartenza, cosa pensi a riguardo? “So che la società crede quanto me nel lavoro fatto e condivido la voglia di andare avanti insieme, espressa dal Vice-Presidente Tittarelli. Dovremo ovviamente confrontarci con un contesto particolare, trovare il modo giusto per ripartire. Di buono c’è che la nostra è una società solida, a partire dal settore giovanile fino alla squadra di Serie A, ulteriore conferma del buon lavoro fatto quest’anno. E proprio l’aver vissuto insieme questa stagione ci permetterà di affrontare meglio i tempi diversi, probabilmente più veloci, che ci verranno chiesti per preparare il prossimo campionato. Al momento però dobbiamo dare tempo alla società, è ancora presto per fare programmi”.
Tornando invece al campo e alle emozioni della stagione conclusa, quali partite che ricordi in modo particolare? Quali hanno segnato una svolta? “Ci sono stati tanti momenti belli e da allenatore posso dire di aver imparato tanto. Noi tecnici ci facciamo i nostri piani ma è sempre il campo l’unica prova che conta. Sicuramente le gare di Roma e quella in casa contro Corigliano, hanno rappresentato la svolta ad inizio stagione, quando la squadra si è finalmente trovata e abbiamo cominciato un periodo di continuità. Poi la vittoria in trasferta a Tuscania, dove abbiamo giocato una partita perfetta, e quella di Palmi: siamo andati in Calabria con i numeri contati, ci siamo trovati sotto 2 a 0, poi la squadra ha reagito ribaltando il risultato. È stata una grande prova di maturità, una presa di responsabilità che ha ridato convinzione della propria forza ai ragazzi. Speriamo di tornare presto a vivere altre emozioni come queste, ma dobbiamo avere pazienza”.
“Subito un aiuto concreto all’agricoltura riavviando le attività di controllo e contenimento dei danni fatti dai cinghiali. Si stanno sommando alla crisi da Covid e si rischia di buttare a mare il prezioso lavoro svolto finora”. Lo chiede il responsabile provinciale della Lega Macerata Simone Merlini che dà voce all’allarme lanciatogli da tanti agricoltori alle prese con la recrudescenza del problema cinghiali dovuta alla sospensione delle misure di contenimento.
“I dati dell'Ambito Territoriale di Caccia Valdichienti parlano di danni triplicati tra il 2017 e il 2018 e di un continuo aumento da lì in avanti per l’impossibilità di utilizzare anche Guardie Venatorie Volontarie ed operatori faunistici a seguito della pronuncia della Corte Costituzionale su una legge regionale del 1995 – spiega Merlini –. È necessario che la regione fronteggi ora il problema consentendo la caccia limitata alle specie in soprannumero ai privati e alla caccia di selezione. La Lega, dal canto suo, si attiverà per emendare l'art. 19 della Legge Nazionale n. 157 del 1992 così da poter fronteggiare in modo sistematico il problema crescente di danni alle colture tornando ad utilizzare anche Guardie Venatorie Volontarie ed operatori faunistici”.
Da oggi possiamo affidare la nostra salute a 16 nuovi infermieri, neo laureati dal corso di laurea in infermieristica del polo di Macerata della Facoltà di Medicina e Chirurgia Università Politecnica delle Marche, preziosi e attesi come mai prima in questi tempi.
Nonostante questo periodo particolarmente doloroso, questi giovani non si sono persi d'animo e hanno continuato a studiare per essere all'altezza della difficile, ma meravigliosa professione che a breve potranno esercitare, considerando il fabbisogno urgente di queste professionalità a livello ospedaliero e domiciliare.
La loro laurea infatti è abilitante, avendo già sostenuto la settimana scorsa, l'esame di stato.
Alla presenza on line della commissione, composta dalla Presidentessa del Polo, la professoressa Maria Rita Rippo, della Direttrice la dottoressa Rita Fiorentini, dai docenti e dai rappresentanti dell'Ordine delle Professioni Infermieristiche, i laureandi hanno dissertato le loro tesi a distanza, svolte con la supervisione dei loro relatori Dottori: Federico Cotticelli, Sandro Di Tuccio, Catia Fiorani, Stefania Liberati, Rita Paperi, con la preziosa supervisione della residenza della tutti gli elaborati presentati hanno sottolineato quanto la professionalità, competenza, preparazione ma soprattutto l'umanizzazione delle cure possano fare la differenza non solo sulla durata, ma soprattutto sulla qualità della vita delle persone, siano esse neonati, bambini, anziani o addirittura nella fase terminale dell'esistenza.
L'entusiasmo e la preparazione dei neolaureati sono state apprezzate dalla commissione anche in considerazione delle difficoltà affrontate dalla distanza e dall'impegno sul campo dei relatori dell'area sanitaria, oggi impegnati con tutte le loro energie a fronteggiare l'emergenza che stiamo vivendo.
A Elena Brindusa Alupului, Lucia Bianchini, Irene Ghergo , Agnese Gigli, Veronica Grattini, Iba Halili, Irene Lenti, Davide Pierfederici, Lucrezia Pizzabiocca, Cecilia Rodriguez, Giulia Romagnoli, Valeria Salvucci, Germana Santilli, Daniela Sperandini, Michela Tarquini, Giorgia Vagnozzi congratulazioni e auguri per il futuro!
La realizzazione del COVID Hospital, stimata in un tempo di circa due settimane, vede i volontari marchigiani del Raggruppamento Marche del CISOM – Corpo Italiano di Soccorso dell’Ordine di Malta in prima linea sotto il coordinamento del Capo Raggruppamento Stefano Carnevali e del Capo Gruppo Macerata Simone Simonacci.
I volontari del CISOM dei gruppi di Macerata, Fabriano, Ancona e Fermo-Ascoli contribuiscono h24 ai servizi di Segreteria, logistica, vigilanza e cucina mobile con il supporto dei volontari della Misericordia di Ancona e dei medici del dipartimento sanitario della Santa Casa.
La realizzazione di questo nucleo operativo permetterà in primis all’Ospedale di Civitanova Marche, e a seguire anche agli altri ospedali marchigiani, di non avere più pazienti Covid, tornando così alla normale attività. La struttura prevede 42 posti letto per la terapia intensiva e 42 posti di semi intensiva, con la possibilità - se necessario - di operare come terapia intensiva al 100%.
Non è la prima volta che il Corpo Italiano di Soccorso dell’Ordine di Malta si impegna in attività di sostegno alla popolazione.
Simone Simonacci, Capogruppo del Gruppo Macerata, ricorda infatti gli altri impegni affrontati dai volontari del CISOM nel corso di questa emergenza: “In questo momento, il Gruppo Macerata è impegnato, oltre che nella realizzazione di questo Covid Center, anche in servizi di consegna farmaci a domicilio con il COC di Recanati. Inoltre, in collaborazione con la Caritas di Recanati, distribuiamo pacchi alimentari per chi è in difficoltà. Abbiamo prestato servizio anche per la distribuzione dei “Pranzi di Pasqua”. Siamo sempre al servizio della comunità e di chi soffre. Le amministrazioni della Provincia di Macerata e le Diocesi possono contare sulla nostra collaborazione.”
A causa dell’esecuzione di lavori programmati dall’Enel sulla rete di distribuzione di energia elettrica, venerdì prossimo, 24 aprile, il parcheggio Centro storico di via Mugnoz rimarrà chiuso dalle ore 13 alle 14 e dalle ore 17 alle 18. Gli ascensori saranno invece spenti ininterrottamente dalle 13 alle 18
“Ciò che conta in questo momento e’ il mantenimento sociale di chi si trova in difficoltà , ecco perché è importante , così come stanno facendo diversi Comuni d’Italia, che anche il Comune di Macerata costituisca un Fondo di Mutuo Soccorso destinato ad aiutare, nell’immediato, coloro che più di altri sono messi in difficoltà dalla diffusione del Coronavirus e, successivamente, a sostenere la ripresa delle attività cittadine con interventi più strutturali che dovranno sostenere la ricostruzione del tessuto socio economico”. È la proposta degli esponenti del centrodestra maceratese Deborah Pantana, Riccardo Sacchi, e Anna Menghi, e del cooordinatore provinciale del nuovo Cdu Mattia Orioli, i quali fanno un’analisi della situazione.
“In questi due mesi la vita ci è stata sconvolta per davvero - affermano - nel nostro Paese hanno approvato decreti emergenziali volti a ridurre al più possibile i contatti sociali tra le persone, siamo stati privati delle più basilari libertà individuali, inclusa quella di fare una passeggiata o di poter fare la spesa senza mascherina e guanti. Se la speranza, per molti, è quella di un rapido ritorno alla routine, diversi analisti dipingono un quadro molto più inquietante, qualunque rilassamento delle restrizioni finirebbe per far rialzare la curva dei contagi, quindi è inutile darsi una scadenza temporale per il ritorno alla normalità; di sicuro, non sarà il 4 maggio” (data indicata attualmente come termine della quarantena italiana). “Dobbiamo essere sinceri – continuano - : la spiazzante velocità con cui sono cambiate le nostre vite compromette la nostra capacità di accettare che l’uscita da questa crisi non sarà rapida quanto è stato il suo ingresso; uno scenario che soltanto due mesi fa avremmo considerato lunare – le code ai supermercati, la polizia per le strade a controllare chi esce di casa, le scuole chiuse, le rivolte e i morti nelle carceri, i treni che non partono, l’impossibilità di vedere i propri cari – oggi è la nostra vita quotidiana.
Quando l’Italia e il mondo “riapriranno”, ci metteranno un bel po’ per tornare dove erano prima. E non è detto che ci riescano del tutto, ci e’ stato detto che per fermare il coronavirus dovremo cambiare radicalmente quasi tutto quello che facciamo: come lavoriamo, facciamo esercizio fisico, socializziamo, facciamo shopping, gestiamo la nostra salute, educhiamo i nostri figli, ci prendiamo cura dei nostri familiari.
La maggior parte di noi probabilmente non ha ancora capito, e lo farà presto, che le cose non torneranno alla normalità dopo qualche settimana, o addirittura dopo qualche mese. Alcune cose non torneranno mai più. Credo che non ha senso dunque illuderci che lo stop a cui siamo sottoposti sia di breve termine. Di sicuro ciò che ci sta capiterà nei prossimi 18 mesi non ha precedenti nell’ultimo secolo, e ci muoveremo in terra incognita. Qualunque programma importante abbiamo nel cassetto in questo lasso di tempo (matrimonio, figli, viaggi, cambio di lavoro, etc.) dovrà tenerne conto. Persino le scuole potrebbero restare chiuse, in mezzo Occidente, con effetti sui bambini mai osservati prima. L’Unione europea e altre istituzioni sovranazionali dovranno cambiare radicalmente per non perire. Ma, anche se non si sa esattamente quando, la parte più cruda del conflitto finirà”.
“Dobbiamo, tuttavia metterci nell’ottica di un nuovo stile di vita e nuovi modi di consumo che coinvolgeranno innumerevoli settori, proseguono gli esponenti del centrodestra maceratese. Probabilmente ci dovremo abituare nei prossimi anni ad ordinare tutto da casa, online, già in ascesa prima del coronavirus; si dovrà sviluppare la capacità dei singoli Paesi di produrre da sé attrezzature mediche, kit di tamponi e farmaci senza dipendere da complesse catene di approvvigionamento e dai capricci del mercato.
Com’è facile immaginare, il costo maggiore di questa rimodulazione della società in senso “spartano” sarà a carico delle fasce più povere e deboli: anziani e immunodepressi che dovranno essere collocati altrove durante le crisi, oppure i poveri che avranno più alte probabilità di venire infettati, perché costretti a lavorare in ogni caso o a vivere in case troppo affollate. La sfida futura sarà definire regole e sistemi di controllo che bilancino protezione delle vite umane e rispetto per la loro dignità. Questa è la sfida che dovremo affrontare tutti noi – concludono - nel frattempo che proviamo ad adattarci al mondo nuovo”.
Continuano le aste online in favore della Croce Rossa di Macerata grazie alla generosità di tanti artisti. Opere pittoriche, grafiche, scultoree che ogni giorno arricchiscono la nostra galleria, sfidando il grigiore dell’emergenza Covid-19. Una lista che gli organizzatori confidano possa ampliarsi ulteriormente e prolungare questa opportunità di donare attraverso l’arte. Alla pagina Facebook (“Artisti uniti contro il Coronavirus”) si è intanto aggiunto un sito internet (artisti-contro-il-coronavirus.jimdosite.com), due opportunità per poter controllare tutte le novità del momento e lo stato delle aste che, ricordiamo, prevede l’invio di una proposta di offerta (singola, oppure minima e massima) all’indirizzo mail: artisticontroilcoronavirus@gmail.com, con base d’asta, per ciascuna opera, di 50 euro.
Questo, dunque, l’elenco per ora completo degli artisti che hanno aderito all’iniziativa: Tiziana Asili, Eleonora Belelli, Luisa Bergamini, Cagliostro, Stefano Calisti, Marisa Cesanelli, Isabella Crucianelli, Gabriella Cesca, Moreno Corallini, Silvio Craia, Matteo D’Errico, Egidio Del Bianco, Lucio Del Gobbo, Anna Iskra Donati, Simone Dionisi, Maurizio Ermanni, Cristina Giovannucci, Sara Grassetti, Manuela Grelloni, Alessandro Guerrini, Carlo Iacomucci, Iacopo Maria Fiorani, Pina Fiori, Donatella Fogante, Marco Franchini, Pierfrancesco Mastroberti, William Medori, Mario Migliorelli, Mario Monachesi, Bob Money, Giovanna Navetta, Salvatore Negro, Janna Polienko, Jenny Polverini, Cleofe Ramadoro, Annarita Renzi, Veronica Rossetti, Salvatore Sebaste, Leonardo Serafini, Daniela Ripani, Isabella Seralio, Fosco Sileoni, Marco Spaccesi, Lucia Spagnuolo, Sandra Torquati, Manuel e Valerio Valeri, Luca Zampetti e Iryna Zaburko.
In attesa che si concludano le prime o inizino le nuove aste di beneficenza è comunque possibile sostenere le attività della Croce Rossa di Macerata attraverso l’iban: IT80M0311113401000000021630.
Si è spento nella giornata di ieri all'età di 67 anni, dopo una breve malattia Ignazio Calcaterra.
Era il titolare di una farmacia in una frazione della provincia Bergamo dove viveva da diverso ma era molto conosciuto a Macerata dove è nato ed ha vissuto per piu' di trentanni. Tornava spesso nel suo paese d'origine a trovare la sorella Anna e tanti suoi amici che non l'hanno mai dimenticato ed era anche molto legato al paese di Montelupone dove con la famiglia ha passato tutte le estati dell'adolescenza.
Lascia la moglie Giovanna, la figlia Elisabetta , i nipoti Rachele e Umberto e l'altra sorella Francesca.
Sono per ora 4 gli anziani over 75 che in provincia di Macerata hanno aderito alla convenzione nazionale tra Arma e Poste Italiane per delegare ai Carabinieri il ritiro della pensione e le richieste continuano ad arrivare.
Finora, l’Arma ha provveduto per 2 cittadini di Recanati, 1 di Macerata e 1 di Muccia.
Oltre alla signora 77enne di Recanati che ha ricevuto per prima la pensione tramite i Carabinieri, sono una 76enne sempre della cittadina recanatese, una 93enne di Macerata e una 87enne che abita a Muccia.
Tutti e 4 gli anziani, in piena emergenza COVID-19, hanno preferito evitare spostamenti, code e possibili truffe e si sono rivolti ai Carabinieri delle rispettive Stazioni, i quali si sono subito resi disponibili a prendere contatti con i direttori dei più vicini uffici postali che hanno così soddisfatto le loro esigenze, consegnando la pensione nelle mani dei Comandanti di Stazione che hanno poi raggiunto le abitazioni di ciascuno.
Ricordiamo che per richiedere il servizio della “pensione a domicilio” possono chiamare il numero verde 800 55 66 70 o contattare la più vicina Stazione dei Carabinieri tutti i cittadini di età pari o superiore a 75 anni che già riscuotevano la pensione in contanti. Nella convenzione non rientrano i coloro che vivono con familiari autosufficienti o che dimorino nelle vicinanze della propria abitazione, quelli che hanno un libretto o conto postale né coloro che hanno già delegato altre persone alla riscossione.
A Macerata, il Liceo Classico/Linguistico Leopardi ha chiesto il supporto dei Carabinieri per consegnare tablet a 5 studenti che ne erano sprovvisti garantendo così la continuità didattica a distanza durante l’emergenza coronavirus. I ragazzi potranno così continuare a seguire le lezioni da casa nel rispetto delle misure restrittive in vigore.
Questo piccolo ma significativo gesto di solidarietà rafforza ancor di più il legame tra Arma dei Carabinieri e gli istituti scolastici del territorio, da sempre uniti nei numerosi progetti di diffusione della cultura della legalità nelle scuole. Così facendo i Carabinieri portano a casa il proprio esempio di “pedagogia civile”, avvicinando i ragazzi e favorendo l’accettazione e la pratica di valori di civiltà e di solidarietà