Fermo

Confartigianato ricerca un nuovo addetto: tutti i dettagli dell'offerta di lavoro

Confartigianato ricerca un nuovo addetto: tutti i dettagli dell'offerta di lavoro

Confartigianato Imprese Macerata-Ascoli Piceno-Fermo, per il potenziamento del proprio organico, è alla ricerca di un addetto da inserire nello staff del servizio contributi e bandi pubblici. Dopo un periodo di affiancamento e formazione tecnica, le attività da svolgere saranno lo scouting dei bandi di interesse, front office informativo e consulenza, assistenza nella progettazione e gestione delle domande di contributo a favore degli associati, gestione della rendicontazione. Sono richieste laurea e/o diploma in discipline economiche/giuridiche, un’esperienza lavorativa pregressa nel settore e una predilezione alla lettura di testi normativi e loro interpretazione, ottime doti comunicative e predisposizione al lavoro per obiettivi e di gruppo. Si richiede inoltre ottima conoscenza del pacchetto office e degli strumenti di condivisione e preferibilmente anche delle maggiori piattaforme di gestione delle misure agevolative (Sigef, Siform, Siar, Invitalia, ecc..). Si offre un contratto a tempo determinato full time, con possibilità di rinnovo.  

11/06/2022 10:20
Scossa di terremoto magnitudo 4.2: epicentro lungo la costa Picena

Scossa di terremoto magnitudo 4.2: epicentro lungo la costa Picena

Un terremoto di magnitudo 4.2 è stato rilevato dall'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv), intorno alle 13:18 di oggi. L'epicentro è stato segnalato lungo la costa marchigiana picena, ad una profondità di 22 chilometri.  La scossa, durata pochi secondi, è stata avvertita indistintamente lungo tutta la fascia costiera delle Marche e dell'Abruzzo. Il comune più vicino all'epicentro del sisma è quello di Cupra Marittima, distante 8 chilometri, mentre San Benedetto del Tronto dista 12 chilometri. Nessuna segnalazione di danni è pervenuta al momento alle sale operative dei Vigili del Fuoco. 

09/06/2022 13:45
Credito d'imposta: "Arriva il via libera dall'Ue per le imprese del cratere sisma"

Credito d'imposta: "Arriva il via libera dall'Ue per le imprese del cratere sisma"

Grande soddisfazione da parte delle Associazioni di Categoria nell’apprendere che finalmente la Commissione UE si è espressa in merito al credito di imposta sisma per le imprese del Cratere del Centro Italia, approvando di fatto la misura. “Un ultimo tassello quello in mano al Parlamento Europeo, che si attendeva da oltre un anno e che aveva tenuto col fiato sospeso migliaia di imprese”, si legge in una nota Confartigianato, Confindustria e Cna. “Un risultato molto importante ottenuto anche grazie al lavoro e al costante impegno delle associazioni di categoria, in sinergia con le Istituzioni locali, che hanno sin dal principio sostenuto fortemente la fondamentale priorità di questa misura, capace di offrire alle imprese l’opportunità di risollevare le proprie attività”. “Ricordiamo infatti che questo aiuto è destinato a tutte le imprese che hanno effettuato investimenti iniziali nel cratere (macchinari, impianti e attrezzature varie, nuovi di fabbrica, nuovi stabilimenti, ampliamento della capacità di uno stabilimento esistente, diversificazione della produzione di uno stabilimento per ottenere prodotti mai fabbricati precedentemente e cambiamenti fondamentali del processo produttivo complessivo di uno stabilimento esistente), riconoscendo un credito d’imposta, da utilizzare in compensazione nel modello F24, differenziato in base alle dimensioni aziendali: 45% Piccole Imprese, 35% Medie Imprese, 25% Grandi Imprese, da un 3 milioni per le piccole imprese, 10 milioni per le medie e 15 milioni per le grandi imprese”. “Ora, con l’approvazione della Commissione UE, non appena l’Agenzia delle Entrate renderà disponibili i modelli per richiedere le agevolazioni (la cui scadenza è presumibilmente prevista per il 30 giugno 2022), le imprese potranno finalmente contare sui tanto auspicati aiuti”.

08/06/2022 13:30
Macabro mistero nei pressi del fiume Chienti: trovato cadavere di un uomo.  Si indaga sulla morte

Macabro mistero nei pressi del fiume Chienti: trovato cadavere di un uomo. Si indaga sulla morte

Il cadavere di un uomo di circa 40 anni è stato rinvenuto, oggi pomeriggio, nelle campagne nei pressi del fiume Chienti, territorio comunale di Montegranaro. Il macabro ritrovamento è stato fatto da alcuni pastori.  Sul posto sono giunti i Carabinieri che stanno indagando per risalire all’identità dell’uomo, considerato che non aveva con sé documenti o effetti personali: indosso aveva soltanto un paio di mutande. Ancora sconosciute le cause del decesso, ma nelle vicinanze del luogo in cui è stato trovato il corpo senza vita dell'uomo è stata ritrovata un'auto con degli indumenti presumibilmente appartenuti alla vittima. Non si esclude nessuna pista.   

06/06/2022 20:15
Sisma, titolari di Cas e Sae: nuove scadenze per le richieste di contributo

Sisma, titolari di Cas e Sae: nuove scadenze per le richieste di contributo

 Il commissario straordinario alla ricostruzione post sisma, Giovanni Legnini, ha firmato l'Ordinanza, pubblicata oggi, che differisce alcuni termini per la ricostruzione privata, a cominciare da quello per la presentazione dei progetti e delle domande di contributo da parte dei beneficiari di forme di assistenza che non abbiano impedimenti oggettivi. È stata anche disposta l'applicazione del nuovo prezzario unico, approvato con l'Ordinanza 126 appena entrata in vigore, anche per il rimborso dei danni provocati dall'eccezionale ondata di maltempo che nel gennaio 2017 colpì una parte del cratere sisma. La nuova scadenza per i cittadini residenti che beneficiano del Contributo di autonoma sistemazione (Cas) o dell'alloggio nelle Strutture abitative di emergenza è stata fissata definitivamente al prossimo 15 ottobre. La data tiene conto del nuovo termine del 15 settembre per la presentazione della dichiarazione di conferma del possesso dei requisiti dell'assistenza, che sarà stabilito da un'Ordinanza della Protezione civile di prossima emanazione, e con la quale si definiranno anche le modalità di presentazione della dichiarazione ai Comuni. Nei prossimi giorni, attraverso una direttiva, il commissario indicherà a titolo informativo alcune delle possibili cause di impedimento oggettivo alla presentazione dei progetti e delle richieste di contributo.  Con la nuova Ordinanza si differisce inoltre al 31 dicembre, in attesa di una norma più generale sulla materia, il termine entro il quale i titolari delle attività produttive che recuperano l'agibilità dei vecchi edifici devono provvedere alla rimozione delle strutture temporanee in cui hanno esercitato l'attività. Viene spostato al 31 dicembre 2022 anche il termine entro il quale i proprietari degli edifici realizzati post 1945 in aree vincolate possono optare per il mantenimento delle vecchie maggiorazioni sul contributo, in luogo di quelle previste dall'Ordinanza 116

06/06/2022 15:49
Cento giorni dalla guerra fra Russia e Ucraina: ecco cosa abbiamo imparato fino a oggi

Cento giorni dalla guerra fra Russia e Ucraina: ecco cosa abbiamo imparato fino a oggi

Verrebbe da rispondere “niente”, perché noi tutti – chi scrive e chi legge – abbiamo la fortuna di trovarci dall’altro lato della barricata: quella dove il minimo sforzo richiesto è di fare da spettatori. Che sia attraverso un cellulare, un pc, o la cara, vecchia televisione, l’informazione mediatica gioca a nostro sfavore per almeno due motivi: il fatto di essere costantemente bombardati e, di conseguenza, la linea sottile che separa la cronaca fedele dei fatti dalle fake news confezioniate all’uopo. Tutto quello che sappiamo oggi è che sì, c’è un conflitto in atto nell’Est Europa da oltre 100 giorni - questo rappresenta di per sé una novità relativa, visto che nel mondo intero se ne stanno svolgendo almeno altri 60 - e che, in qualche modo, si è creato un legame fra questo fatto, i pacchetti di sanzioni elargiti dall’Ue alla Russia e gli sviluppi più recenti della crisi economica. Non va dimenticato, in tutto ciò, l’impegno a livello umanitario di chi – indipendentemente dalla politica – continua a prodigarsi per sostenere i civili in fuga dai bombardamenti. Perché questa è l’unica certezza, come soleva ricordare il compianto Gino Strada: “ […] La guerra che genera guerra, un terrorismo contro l'altro, tanto a pagare saranno poi civili inermi”. Una guerra iniziata ufficiosamente nel 2014, quando gli effetti dell’Euromaidan portarono alle proteste di Kiev, quindi alla fine del governo filorusso di Viktor Janukovyč e all’occupazione della Crimea da parte delle truppe del Cremlino. Alla base di tutto, il consueto scontro geopolitico “a freddo” fra l’Occidente americanizzato e quella Russia che Vladimir Putin sogna di riportare agli antichi fasti dell’URSS.   La maggior parte di noi ha ridotto la visione del conflitto alla formula “c’è un aggressore (la Russia) e un aggredito (l’Ucraina)”. A contribuire, in questo senso, è stata anche la figura dello stesso Putin, noto a tutti per il facile uso della forza in caso di dissenso e per un certo tipo di propaganda dal sapore orwelliano. Tutto questo naturalmente si è riverberato anche sull’Italia, oggi altalenante fra il “vogliamo che torni la pace” e il “la guerra ci costa e abbiamo le bollette da pagare” (caro energia e scarsità di materie prime già alla fine del 2021, ndr). Spostandoci sul piano locale - nel nostro caso la regione delle Marche - ciascuno di noi può rivelarsi testimone di episodi e dichiarazioni più o meno controversi. Personalmente, è rimasto impresso quando il sindaco di Macerata e presidente della provincia Sandro Parcaroli domandò a telecamere e microfoni spenti “ma prima che scoppiasse ‘sta guerra, voi sapevate cos’era ‘sto Donbas?”. Impreparato sull’argomento per sua indiretta ammissione, sebbene fra le materie prime importate dall’Ucraina risulti il 70% del neon, fondamentale per i microchip e l’elettronica in generale (cui non può sfuggire anche il Med Store fondato dallo stesso Parcaroli e dal 2020 guidato dal figlio Stefano). Tornando a noi, le riflessioni più opportune dovrebbero spingerci a fare i conti con la personale percezione di una guerra che, questo lo abbiamo capito, richiede a tutti i costi la nostra attenzione. Questo, soprattutto, per la sua estrema vicinanza ai nostri confini, le strategie messe in atto sui vari fronti, le scelte politiche ad ampio spettro che, inevitabilmente, ricadono su di noi semplici spettatori. Se poi includiamo nel pacchetto la deriva informativa che abbiamo raggiunto dopo due anni di pandemia, il caos totale appare altrettanto inevitabile. Ci siamo ritrovati ad essere dei consumatori di informazioni senza gli strumenti adatti per filtrare, comprovare e, quindi, sviluppare un pensiero critico: con molta più naturalezza si è passati dal coinvolgimento umanitario a quello prettamente opportunistico, in virtù delle ripecussioni economiche che ogni guerra porta con sé. In quanto membri dell’Unione Europea guidata da Bruxelles e cittadini di un’Italia politicamente ed economicamente instabile, non possiamo che accettare questa condizione. Il che ci aiuta a comprendere anche come progressivamente si siano formati negli ultimi anni piccoli gruppi di dissidenti, che individuano ciclicamente il colpevole nel governo di turno e le istituzioni che gli ruotano attorno. Tutto questo alimentato, a sua volta, da un mare magnum di notizie e informazioni che non ricevendo ufficiale riconoscimento, rischiano di lasciare il tempo che trovano oppure di forgiare nuove – e alle volte, pericolose – ideologie. Anche recentemente, in occasione dell’ultima "Festa della Repubblica", è capitato a chi vi sta scrivendo di assistere in quel di Macerata alla manifestazione dei rappresentanti del Partito 3 V (candidato a Civitanova con la lista in appoggio di Alessandra Contigiani sindaco), del Fronte del Dissenso Marche, e dei Movimenti Liberiamo l’Italia e l’Appello dei Cento (comun denominatore: la sovranità popolare e le battaglie no vax). Un'altra occasione nella quale ci si è voluti affidare a figure più o meno autorevoli – medici, giornalisti, politici che diremmo “fuori dal coro” - per dar voce alle rivendicazioni e alle informazioni elaborate a sostegno delle proprie argomentazioni. Un modus operandi, detto altrimenti, valido per chiunque faccia parte oggi di una minoranza, ma anche no. Perché il vero sforzo che si compie, alla fine, è quello di difendere le proprie certezze, seppur scarne. In virtù di un simile impegno portato avanti all’interno dei nostri confini, quello della guerra si riduce a ennesimo pretesto. Avere piena coscienza di chi sia il buono e chi il cattivo in questa nuova, triste e cupa pagina della storia del 21° secolo ha perso presto la sua importanza, poiché abbiamo ammesso a noi stessi – seppure implicitamente – di non starci a capire davvero nulla di quanto stia accadendo. Se non quello che siamo disposti ad acoltare e trattenere a livello informativo. Ecco che l’azione più efficace da compiere, a questo punto, torna ad essere quello di imparare a forgiare gli strumenti adatti per costruire ciascuno la propria cultura, il proprio spirito critico, e quindi confrontarlo col rischio “accetabile” di metterlo in discussione. E così, ricominciare. Del resto, affidarsi a dei governanti - presumibilmente scelti - è un atto assolutamente civile e democratico. Ciò che non dovrebbe mai essere accettata è la passiva fruizione di qualsivoglia messaggio mediatico - notizia specifica o informazione generica che sia - rispetto al quale comunque non possiamo esimerci dal ricevere, per quanto noioso ed esasperante possa essere. Altrimenti non si può parlare di partecipazione alla vita politica e sociale del proprio Paese, ma di puro e semplice intrattenimento del sabato sera.

06/06/2022 09:44
Saltarmartini saluta i 30 anni del 118. “Segnale importante, rimettiamo la sanità al centro”

Saltarmartini saluta i 30 anni del 118. “Segnale importante, rimettiamo la sanità al centro”

"Vedere rappresentanti di tutte le forze politiche partecipare ad una stessa manifestazione è un segnale importante del fatto che è ora di mettere la sanità al centro". Così l'assessore regionale alla Sanità Filippo Saltamartini da Piazza Cavour ad Ancona - in contemporanea con le altre di Macerata, Pesaro, Fermo e Ascoli Pieno - per celebrare i 30 anni del 118, insieme a operatori e volontari che nel corso della giornata hanno animato gli stand effettuando dimostrazioni delle principali manovre di primo soccorso e fornendo informazioni sul corretto uso del servizio d'emergenza. "La riforma della Legge 13 sulla quale si sta aprendo la discussione - ha aggiunto l'assessore - porterà di fatto alla fine dell'Asur, con un ritorno alla centralità delle province ma importanti saranno gli atti aziendali, con la rivisitazione degli organigrammi nelle aziende che terranno conto ad esempio del numero dei medici, degli infermieri, e poi ci sarà il nuovo piano socio-sanitari. Sanità significa diritto alla vita, perché essere soccorsi coi modi e nei tempi giusti può fare la differenza".

04/06/2022 19:11
Impugna le forbici poi aggredisce gli agenti in seguito a un controllo: in manette un 30enne

Impugna le forbici poi aggredisce gli agenti in seguito a un controllo: in manette un 30enne

Aggredisce  gli agenti in seguito a un controllo: in manette un 30enne albanese. Nei giorni scorsi, l’equipaggio della Squadra Volanti, è intervenuto a Porto Sant’Elpidio di seguito alla segnalazione giunta presso la sala operativa riguardante una persona armata di forbice. Gli operatori immediatamente hanno raggiunto il luogo segnalato constatando la presenza di un uomo che impugnava delle forbici nei pressi di un auto, ove all’interno vi era una persona. Alla vista degli agenti, l'uomo ha gettato le forbici nella corte di un condominio e ha proseguito la fuga fino in via lungomare Europa, dov'è stato fermato. Il soggetto, in evidente stato di alterazione psicofisica, si è scagliato contro gli operatori delle Volanti aggredendoli con calci e pugni; ha sferrato una testata a uno dei poliziotti e un morso al braccio destro dell'altro operatore, provocandogli una ferita. Il 30enne è stato poi arrestato per i reati di resistenza e lesioni a pubblico ufficiale. L'intervento degli agenti era scattato dopo la segnalazione alla sala operativa riguardante una persona armata di forbice. Arrivati sul posto i poliziotti hanno notato il 30enne che, quando li ha visti, ha cercato di fuggire. Dopo un inseguimento l'uomo è stato fermato ma ha aggredito gli agenti che lo hanno poi, con grande fatica, immobilizzato. È stato accompagnato in Questura e arrestato. Ora si trova ai domiciliari.

03/06/2022 12:43
Dopo l'impatto contro un muro si crea una fuga di gas: intervengono i Vigili del Fuoco

Dopo l'impatto contro un muro si crea una fuga di gas: intervengono i Vigili del Fuoco

Incidente crea una fuga di gas.  Poco dopo l’una di questa notte, una squadra dei Vigili del fuoco della centrale è intervenuta in via Fonte Serpe, a Porto Sant’Elpidio, per la rottura di una tubazione di metano causata da un’auto finita contro una vettura in sosta e successivamente contro un muro di cinta. Il personale dei pompieri sul posto ha provveduto a mettere in sicurezza le macchine e contemporaneamente a bloccare la copiosa fuga di gas in attesa del tecnico che provvedesse alla sostituzione della tubazione danneggiata. Non si registrano feriti.

03/06/2022 09:12
Covid, 421 nuovi casi e nessun decesso oggi nelle Marche: in leggera risalita i ricoveri (+3)

Covid, 421 nuovi casi e nessun decesso oggi nelle Marche: in leggera risalita i ricoveri (+3)

Nelle Marche tornano a crescere i ricoveri legati al covid che arrivano a 70 (+3): sono però solo 2 i pazienti in terapia intensiva in tutta la regione (-1), 6 quelli in semi intensiva (invariato), 62 quelli in reparti non intensivi (+4), secondo l'ultimo bollettino, che indica anche 9 dimessi nell'ultima giornata. L'occupazione delle intensive scende a 0,9%, quella dei non intensivi sale a 6,9%. Non ci sono stati nuovi decessi e il totale resta fermo a 3.914. Sono 421 i nuovi positivi rilevati nell'ultima giornata, il 22,2% dei 1.896 tamponi diagnostici (su 2.531 tamponi totali), mentre il tasso di incidenza cumulativo continua a scendere e arriva a 194,68 (ieri 207,87) su 100mila abitanti. La provincia di Ancona resta la prima con 144 casi, seguita da Macerata con 89, Pesaro Urbino con 79, Ascoli Piceno con 48, Fermo con 43, oltre a 18 casi di fuori regione. Le fasce di età più colpire restano 25-44 anni con 107 casi e 45-59 anni con 104, seguite da 60-69 anni con 68. Sono 7 le persone in osservazione nei pronto soccorso, 26 gli ospiti di strutture territoriali (a Galantara e Ripatrasone). I positivi alla data di oggi sono 3.654, tra ricoverati e isolamenti, le persona in quarantena o isolamento domiciliare 5.848, di cui 111 sintomatici. I dimessi/guariti dall'inizio della pandemia salgono a 466.709

02/06/2022 17:47
Marche, l'annuncio di Acquaroli: "Riforma sanitaria entro autunno, conterà il merito"

Marche, l'annuncio di Acquaroli: "Riforma sanitaria entro autunno, conterà il merito"

“Entro il prossimo autunno siamo fiduciosi di poter portare a termine: una riforma sanitaria non rivoluzionaria, ma assolutamente razionale ed equilibrata, che oltre a fare chiarezza, tenda a cercare di restituire il merito e ad abbattere gli egoismi e i campanili, per veder riconosciuti a tutti, ma soprattutto ai cittadini più deboli, i diritti garantiti dalla Costituzione".  Lo annuncia, via social, il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli. "In 19 mesi al governo regionale di cui almeno 12 quasi totalmente assorbiti dalla gestione della pandemia, continua Acquaroli, non ho sottolineato la grave crisi del sistema sanitario nazionale, che tocca l'Italia e che non esime neanche la nostra regione - spiega -. “Una crisi che deriva da molteplici fattori, aggravata certamente dall'evento pandemico, ma che merita una analisi attenta". Il governatore cita poi "la carenza dei medici a tutti i settori, ma soprattutto nei territori e nei pronto soccorso", causata "dall'incapacità di programmare a livello nazionale gli accessi indispensabili ai corsi universitari e alle borse di specializzazione" per i quali bisogna "invertire la tendenza sia nelle università che nel finanziamento delle borse di specializzazione. Per quello che è di nostra competenza interverremo". Ma la crisi "è generata anche da altri fattori più di natura organizzativa e di assetto complessivo di sistema”. “Solo ottimizzando le sinergie e l'operatività alla luce di uno studio sul fabbisogno sanitario, si può raggiungere un livello di assistenza migliore". Il presidente annuncia, inoltre, anche appuntamenti "in tutto il territorio regionale e sulle pagine social per raccontare i dati che abbiamo fatto studiare e le proposte e i progetti che metteremo in campo". "In questi mesi abbiamo lavorato silenziosamente, con l'assessore Saltamartini e con molti altri tra dirigenti e tecnici. Molti sono anche coloro che si sono sentiti di dare un contributo spontaneo molto gradito”, conclude il presidente regionale.

02/06/2022 11:34
Scuole danneggiate dal sisma, 222 gli interventi nelle Marche: al via gara unica da quasi 900 milioni

Scuole danneggiate dal sisma, 222 gli interventi nelle Marche: al via gara unica da quasi 900 milioni

Un miliardo e 300 milioni di euro per la ricostruzione, l'adeguamento o il miglioramento sismico delle scuole colpite dal terremoto del 2016 in Abruzzo, Lazio, Umbria e Marche. Un Programma straordinario previsto dall'Ordinanza speciale 31 del commissario Giovanni Legnini che completa la ricostruzione di tutte le scuole delle quattro regioni che hanno subito danni dai terremoti di 6 anni fa, utilizzando deroghe e procedure innovative per accelerare i tempi di realizzazione. È stato presentato stamani a Roma, presso la Sala polifunzionale della Presidenza del Consiglio dei ministri, alla presenza del commissario Legnini, del ministro dell'istruzione Patrizio Bianchi, dei rappresentanti delle quattro regioni e dei relatori: Giovanni Portaluri, responsabile investimenti pubblici di Invitalia; Elisa Grande, capo dipartimento di Casa Italia e Giuseppe Busia, presidente Anac. Gli interventi contemplati dal Programma sono 450 - 76 in Abruzzo, 56 nel Lazio, 222 nelle Marche e 96 in Umbria - e sono ricompresi sia nei comuni del "cratere" propriamente detto, che fuori "cratere". Di questi 450 interventi, 189 sono stati aggiunti di recente e finanziati con la stessa Ordinanza, a seguito di un censimento capillare condotto nel 2021 con tutte le amministrazioni delle Regioni interessate. Per 227 interventi, tutti i nuovi e una quarantina di quelli già finanziati che hanno scelto di seguire la nuova procedura, si prevede il ricorso ad un'unica gara di selezione per imprese e professionisti, per lotti territoriali, dal valore di quasi 900 milioni di euro, attraverso bandi ad evidenza pubblica che sono stati pubblicati questi giorni.  “Il programma - è stato spiegato - è frutto di un complesso e articolato lavoro che ha coinvolto nel 2021 tutte le istituzioni competenti, il Dipartimento Casa Italia, le Regioni e i loro Uffici speciali della ricostruzione, il ministero dell'Istruzione, quello delle Infrastrutture, l'Autorità nazionale anticorruzione, il gestore dei servizi elettrici, Invitalia, Sose e la struttura commissariale”.

01/06/2022 16:31
Marche, al via il corso per controllori del trasporto pubblico: "Una task force sugli autobus"

Marche, al via il corso per controllori del trasporto pubblico: "Una task force sugli autobus"

Partirà il prossimo 7 giugno il corso che abiliterà 157 persone incaricate dalle aziende ed enti esercenti servizi di trasporto pubblico locale su gomma ad accertare e contestare le violazioni sugli autobus. La formazione del personale incaricato dalle imprese di trasporto, che deve possedere determinati requisiti di onorabilità, avviene mediante un corso con esami finali e organizzato dalla Regione. Coloro che conseguono l’abilitazione, una volta ottenuta l’autorizzazione regionale all’esercizio delle funzioni, acquisiscono la qualifica di agenti di polizia amministrativa, che attribuisce loro la veste di pubblici ufficiali. “Una task force sugli autobus contro i furbetti senza biglietto e una opportunità di lavoro per i giovani visto che si possono designare quali incaricati anche soggetti esterni, non in rapporto di dipendenza con le aziende”. Così la definisce l’assessore regionale ai Trasporti, Guido Castelli,  che formalmente ha dato il via al corso per controllori sugli autobus. Il tema della formazione dei controllori ha acquisito particolare rilevanza negli ultimi anni, anche alla luce dei provvedimenti varati dal governo nazionale e volti ad inasprire le sanzioni pecuniarie riguardanti il fenomeno dell’evasione tariffaria, sempre più esteso e dilagante, sui mezzi di trasporto urbano ed extraurbano, che incide significativamente sui bilanci delle società erogatrici dei servizi di trasporto pubblico. Il corso per la durata complessiva prevista di dodici ore verrà tenuto in modalità telematica a distanza, mentre le prove d’esame potranno svolgersi in presenza, valutate le condizioni sanitarie e di opportunità del momento, nel rispetto delle disposizioni tese a contrastare la diffusione dell'epidemia da Covid-19. L’esame finale, articolato in una prova teorico-pratica ed in una prova orale, si svolgerà tra l’ultima decade del mese di giugno e il mese di luglio, secondo un calendario già definito

31/05/2022 18:56
Marche, Leonardi: "Sì all'arretramento ferroviario, ma non penalizziamo turismo e ambiente"

Marche, Leonardi: "Sì all'arretramento ferroviario, ma non penalizziamo turismo e ambiente"

“Il gap infrastrutturale delle Marche deve essere colmato in tempi celeri. Ed è in questa precisa direzione che la Regione si sta muovendo sia per quel che riguarda la rete stradale che ferroviaria. Tanti i progetti da seguire, da migliorare e, soprattutto, da realizzare con il concorso di tutti, ponendo la massima attenzione alla concertazione, alla sostenibilità e alla non penalizzazione della vocazione turistica dei territori”. Questo il commento del consigliere di Fratelli d’Italia al Consiglio regionale delle Marche, Elena Leonardi, coordinatrice regionale del partito per le Marche, a seguito di incontri che hanno visto il coinvolgimento degli Enti territoriali su questa importante tematica. “Una delle stelle polari del nostro modo di intendere la politica è quella di coinvolgere le realtà territoriali nelle decisioni più impattanti e strategiche". "È il caso dell’arretramento ferroviario della dorsale Adriatica che ha visto la Regione a guida Francesco Acquaroli organizzare da subito degli incontri con tutti i sindaci dei Comuni coinvolti dal progetto di incremento dei traffici merci sulla direttrice ferroviaria. E ciò perché è preciso interesse di questa maggioranza di centrodestra favorire lo sviluppo infrastrutturale senza penalizzare l’ambiente e la vocazione turistica dei territori”. “La nostra posizione non è mai mutata come ha più volte ribadito il presidente Acquaroli e va nella direzione di un progetto complessivo nel quale vogliamo che siano ascoltate e tutelate le nostre legittime richieste, visto che stiamo parlando del futuro sviluppo delle Marche. Diciamo si a un arretramento complessivo della rete ferroviaria nella Regione o all’interramento nei tratti più fortemente urbanizzati che deve essere portato a termine, finalmente, visto e considerato il piano di aumento del traffico merci lungo la dorsale Adriatica. Ma ciò non vuol dire non ultimare questo progetto senza tenere nelle debite considerazioni due aspetti fondamentali: ambiente e turismo”. “Per questo, rimaniamo propensi alla soluzione dell’arretramento e interramento dei binari nell’area del maceratese. Così facendo, infatti, si salvaguardano entrambi gli aspetti. Dal punto di vista ambientale, si eviterebbe il posizionamento delle barriere anti-rumore che sono chiaramente antiestetiche e, soprattutto, non risolverebbero completamente la problematica”. “E andando a impattare, inoltre, nel secondo nostro aspetto da tutelare. Vale a dire la vocazione di un’area turistica, Porto Recanati, Potenza Picena e Civitanova Marche, che ne uscirebbe fortemente penalizzata. A tal proposito, gli incontri promossi dalla Giunta regionale con gli Enti comunali interessati hanno determinato una ritrovata sintonia e unità di intenti, prova ne è la discussione odierna della tematica nel Consiglio comunale di Porto Recanati, che mi auguro – conclude Elena Leonardi – possa portare a un fronte comune per il conseguimento dell’obiettivo finale”.

31/05/2022 16:51
Ancora un suicidio nelle forze dell' ordine: Carabiniere si toglie la vita a Fermo

Ancora un suicidio nelle forze dell' ordine: Carabiniere si toglie la vita a Fermo

Ancora una tragica perdita tra le forze dell'ordine nelle Marche. Dopo i due agenti di Polizia che si sono tolti la vita nei giorni scorsi, ieri è stata l' Arma dei Carabinieri a perdere uno dei suoi uomini. Un Sottotenente dei Carabinieri di 55 anni, Oskar Luciani, residente a Fermo, in forza alla sezione operativa del Norm, nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Fermo, si sarebbe tolto la vita nella propria abitazione con l’arma di ordinanza. Sul posto sono prontamente intervenuti i sanitari del 118, ma non hanno potuto far altro se non constatarne il decesso. Al dolore della famiglia si sono uniti colleghi e conoscenti di Luciani, sgomenti nell' aver appreso la notizia della morte dell'uomo, sposato, padre di due figlie, irreprensibile e amante del suo lavoro. “Questo evento, il 29° dall’inizio dell’anno e ad un solo giorno dall’ultimo avvenuto nella medesima città, ci impone una doverosa riflessione per cercare di capire le ragioni che spingono così tanti colleghi a compiere l’estremo gesto”. A sottolinearlo, in una nota di cordoglio, è la segreteria regionale marchigiana del Nuovo Sindacato Carabinieri.  “Purtroppo, non vi è una rapida risposta a tale quesito così come, certamente, non può essere una sola la causa di un così disperato gesto - si aggiunge nella nota -. In attesa di comprendere il perché, dobbiamo però capire come evitare che ciò accada, solo così riusciremo ad aiutare tutti quei colleghi che in quell’attimo, il più buio della loro vita, prendono il coraggio a 4 mani e rivolgono l’arma contro sé stessi”. “Vi è la necessità di sdoganare il ricorso al consulto psicologico o al percorso psicoterapeutico. Prendersi cura della propria psiche, rivolgersi ad uno psicologo in un momento di difficoltà non è segno di debolezza tantomeno qualcosa da temere, di cui vergognarsi o tenere nascosto anzi, al contrario, è segno di grande coraggio e di amore verso noi stessi e verso i nostri cari” conclude la segreteria regionale del Nuovo Sindacato Carabinieri.       

31/05/2022 08:26
Caro gasolio, Acquaroli incontra operatori pesca: "Si rischia di desertificare settore"

Caro gasolio, Acquaroli incontra operatori pesca: "Si rischia di desertificare settore"

"Il rischio è quello di desertificare un intero settore produttivo. Senza un massiccio intervento del Governo nazionale, l’intera filiera ittica è a rischio". Lo ha affermato il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli che, nel tardo pomeriggio odierno, ha incontrato gli operatori della pesca presso la Cooperativa pescatori al porto di Ancona, sul tema del caro gasolio. "Le Marche sono l’unica regione italiana ad aver destinato risorse proprie per fronteggiare la questione", ha ricordato il governatore. "Abbiamo messo subito a disposizione mezzo milione di euro - ha precisato il vicepresidente Mirco Carloni, assessore alla pesca - che saranno autorizzati nel prossimo Consiglio regionale e appena possibile, insieme a voi e concertando con le categorie, metteremo a terra il bando per destinarli alle attività ittiche più in difficoltà". Carloni ha anche anticipato che, presiedendo le Marche la Commissione attività produttive della Conferenza delle Regioni, chiederà al Governo un’audizione per individuare soluzioni definitive. “Il Governo regionale è al vostro fianco - ha assicurato Acquaroli -. Il mezzo milione stanziato è un segnale, un piccolo aiuto che però non può risolvere un problema innescato dalla speculazione, come asseriscono tutte le istituzioni. Chiediamo al Governo una risposta immediata e definitiva per contrastare il caro gasolio". "Il tema dell’economia del mare, nel nostro paese, è dirimente, perché l’Italia è una penisola. Senza interventi strutturali, il settore non può uscire da questa grave crisi. La capacità produttiva e competitiva nazionale è messa in discussione perché dall’altra parte dell’Adriatico c’è un sistema produttivo che opera in condizioni più favorevoli. Non è ammissibile”, ha concluso Acquaroli. Anche secondo Carloni, “la politica Ue sulla pesca è sbagliata. Ci chiedono di ridurre lo sforzo di pesca, ma non si riduce il pescato importato. Abbiamo di fronte a noi 30 milioni di euro di fondi Fearp per programmare il futuro della pesca marchigiana: insieme a voi elaboreremo la strategia migliore”.

30/05/2022 21:08
Fermo, agente di Polizia si spara con la pistola d'ordinanza: secondo caso in pochi giorni nelle Marche

Fermo, agente di Polizia si spara con la pistola d'ordinanza: secondo caso in pochi giorni nelle Marche

Un agente di Polizia 50enne residente nel Fermano, in servizio al XIV Repato mobile di Senigallia , si è tolto la vita a Capodarco di Fermo, nella sua auto dove è stato ritrovato domenica mattina intorno alle 9. Secondo la ricostruzione dell' accaduto  la tragedia si sarebbe  consumata ieri all’alba lungo la strada provinciale che collega Capodarco alla costa. Rocco Servodio si sarebbe sparato un colpo in testa con la sua pistola d' ordinanza e sarebbe morto sul colpo. Alcuni residenti che avevano notato l’auto sul ciglio della strada  hanno dato l'allarme, ma gli operatori del 118 giunti sul posto non hanno potuto fare nulla se non constatare il decesso.  Chi lo conosceva lo ricorda come un uomo cordiale, innamorato del suo lavoro. Un collega che lo aveva incontrato solo pochi giorni fa lo aveva visto sorridente come sempre, sereno se pur nelle difficoltà del quotidiano, non sembrava una persona che si era  decisa a compiere un gesto estremo.Sono in corso le indagini per cercare di risalire alle ragioni del tragico gesto. Solo pochi giorni fa era avvenuto il suicidio un altro agente di Polizia di soli 23 anni, ascolano di origine, in servizio presso la Questura di Ancona.

30/05/2022 09:00
Costringere la compagna a non interrompere la relazione vale una condanna?

Costringere la compagna a non interrompere la relazione vale una condanna?

Torna, come ogni domenica, la rubrica curata dall’avv. Oberdan Pantana, “Chiedilo all'avvocato”. Questa settimana, le numerose mail arrivate hanno interessato maggiormente il tema dei rapporti di coppia e le loro evoluzioni. Ecco la risposta del legale Oberdan Pantana, alla domanda posta da una lettrice di Mogliano che chiede: “Costringere la propria compagna a non interrompere la relazione può comportare delle responsabilità penali? A tal proposito risulta utile portare la recente vicenda risolta poi in Cassazione dopo che i giudici di merito hanno ritenuto palese l'inaccettabile condotta aggressiva tenuta da un uomo nei confronti della compagna, condotta mirata a «non farsi lasciare dalla donna». Per i giudici di primo e di secondo grado infatti è logico catalogare i comportamenti dell'uomo come vera e propria violenza privata nei confronti della donna. Dalla Cassazione ribadiscono richiamando il principio secondo cui «l'elemento oggettivo del reato di violenza privata è costituito da una violenza o da una minaccia che abbiano l'effetto di costringere taluno a fare, tollerare, od omettere una determinata cosa». Ciò significa anche che «la condotta violenta o minacciosa deve atteggiarsi alla stregua di mezzo destinato a realizzare un evento ulteriore», ossia, come detto, «la costrizione della vittima a fare, tollerare od omettere qualche cosa». Per quanto concerne la vicenda, i Giudici della Cassazione condividono in pieno le valutazioni compiute in appello: in sostanza, è evidente «il comportamento intimidatorio» dell'uomo che ha tenuto una condotta concretizzatasi nella «minaccia, anche di morte, rivolta alla compagna se quest'ultima avesse interrotto la loro relazione». Per l’appunto, è logico catalogare come «violenza privata» il modus agendi dell'uomo, diretto «ad imporre un comportamento determinato alla compagna», ossia la prosecuzione della relazione e della convivenza. Pertanto, in risposta alla domanda della nostra lettrice si può affermare che: “È violenza privata non accettare la decisione della compagna di interrompere il loro legame e pretendere attraverso una condotta aggressiva che il partner porti avanti per forza la relazione e non vada via di casa” (Cass. Pen., Sez. V, sentenza n. 20346/2022). Rimango in attesa come sempre delle vostre richieste via mail, dandovi appuntamento alla prossima settimana.

29/05/2022 11:05
Reddito cittadinanza, nelle Marche ne beneficiano oltre 45 mila persone: + 5% rispetto al 2020

Reddito cittadinanza, nelle Marche ne beneficiano oltre 45 mila persone: + 5% rispetto al 2020

Complessivamente, nel 2021, nelle Marche, il reddito di cittadinanza ha coinvolto 19.966 mila nuclei familiari, per un totale di 45.131 individui. È quanto emerge dai dati INPS elaborati dall’IRES Cgil Marche. Rispetto al 2020 c’è stato un aumento della platea dei nuclei beneficiari (+5,1%), in buona parte dovuto agli effetti della pandemia da Covid-19. Una crescita tuttavia minore di quella verificatasi nelle regioni del Centro e nell’Italia in generale. Tra le province, Fermo è quella ad aver registrato il maggior aumento relativo rispetto al 2020 (+7,4%). In riferimento ai nuclei percettori, quelli con minori diminuiscono del 4% rispetto al 2020;  i nuclei senza minori, invece, aumentano del 10,4%. Infatti, osservando la ripartizione per componenti, le famiglie con un componente, ovvero il 44,3% del totale delle famiglie beneficiarie, crescono del 16%, seguite dai nuclei con 2 componenti (+4,1%). Dall’altra parte, le famiglie più numerose osservano invece un calo generalizzato piuttosto significativo. Osservando invece l’impatto della misura sul mercato del lavoro attraverso i dati resi noti da Anpal, nelle Marche il tasso di occupazione (al 12° mese dal primo beneficio) dei beneficiari soggetti al patto per il lavoro è del 33,6%, ovvero dieci punti percentuale al di sopra della media italiana (23,2%). Tuttavia, analizzandoil fenomeno, emergono notevoli differenze tra i beneficiari: quelli con caratteristiche più vicine al mercato del lavoro registrano un tasso di occupazione del 49,3%, che si abbassa al 9,2% per quelli distanti dal mercato del lavoro. Questi dati  evidenziano il modesto appeal dei beneficiari sulla reale domanda di lavoro, in quanto contrassegnati da problemi pregressi di natura extra-lavorativa e da condizioni non favorevoli per l’inserimento (immediato) nel mercato del lavoro. Al 31.12.2021, i beneficiari occupati sono 3.179 (su una platea di occupabili di 8.400 unità) e sono per la maggior parte donne (50,6%), di cittadinanza italiana (63,7%) e aventi un età compresa tra 40 e 49 anni (27,8%). “È paternalistico e stucchevole l’atteggiamento prevalente in queste ore di colpevolizzazione della povertà e di banalizzazione degli ostacoli che una larga parte della popolazione si trova ancora oggi ad affrontare per garantire  possibilità di accesso ad un lavoro dignitoso e opportunità di uscita da condizioni di privazione, isolamento e disuguaglianze”, dichiara Rossella Marinucci, segretaria regionale Cgil Marche.“Soprattutto alle istituzioni chiediamo di sottrarsi a questa rappresentazione e lavorare insieme alle soluzioni per rimuovere questi ostacoli, dalle politiche attive alle misure di inclusione sociale, per le quali le risorse pubbliche in questa fase non mancano” . Secondo Barbara Lucchi, segretaria generale Filcams Cgil Marche,“da un’analisi di questi dati emerge come la narrazione sul reddito di cittadinanza, preferito rispetto ad una stabile occupazione nel turismo, sia non solo falsa ma anche infondata”. Il turismo rappresenta, continua Lucchi, “una  filiera articolata e diffusa che impatta ed è impattato dalle reti infrastrutturali, industriali e commerciali in un interscambio dei diversi fattori e settori economici”. Un settore strategico “dove non è più sopportabile ascoltare quanto viene proferito rispetto alla scarsa attitudine al lavoro delle persone, così come non è accettabile l’ipotizzata reintroduzione dei voucher”.    

26/05/2022 15:42
Sisma, in vigore il nuovo prezzario unico: "Ora avanti con la ricostruzione"

Sisma, in vigore il nuovo prezzario unico: "Ora avanti con la ricostruzione"

È in vigore da oggi l’Ordinanza 126 del Commissario alla Ricostruzione post sisma 2016, Giovanni Legnini, che aumenta il contributo pubblico per la ricostruzione degli edifici danneggiati dal terremoto e stanzia risorse aggiuntive per le opere pubbliche già finanziate. Il provvedimento, dopo l’intesa raggiunta in Cabina di Coordinamento con le Regioni ed i rappresentanti dei sindaci, è stato registrato dalla Corte dei Conti e pubblicato sul sito internet del Commissario, divenendo pienamente operativo.  Con l’Ordinanza viene approvato il nuovo Prezzario Unico del Cratere 2022 e si stabilisce un aumento del costo parametrico, ovvero del tetto massimo del contributo concedibile, pari al 25% per gli immobili produttivi e al 20% per quelli residenziali, con particolari maggiorazioni che fanno lievitare l’importo fino a quasi il 50% per alcune tipologie di edifici, e la previsione di un suo aggiornamento semestrale. Il prezzario ed il nuovo costo parametrico si applicheranno a tutte le nuove richieste di contributo, a quelle presentate ma non ancora approvate dagli Uffici Speciali della Ricostruzione, e anche a quelle decretate in precedenza, con il riconoscimento dei maggiori costi per le lavorazioni effettuate a partire dal mese di luglio del 2021. “Era un provvedimento molto atteso, che risponde in modo adeguato ai problemi delle imprese e dei cittadini in una fase congiunturale molto critica, segnata da un forte aumento dei prezzi e dalla scarsa disponibilità di materiali essenziali per l’edilizia” sottolinea il Commissario, Giovanni Legnini. “Con l’adeguamento dei prezzi, e le altre misure previste dall’Ordinanza, che vanno tutte nel senso di facilitare il lavoro delle imprese e dei professionisti, la ricostruzione post sisma 2016 può e deve riprendere il ritmo spedito che aveva acquisito prima della crisi dei prezzi. Dopo le riforme e le semplificazioni degli anni scorsi, e ora che il passaggio dell’adeguamento dei prezzi si è risolto, ci sono le migliori condizioni possibili – aggiunge Legnini - perché la ricostruzione avanzi in modo deciso e convinto. I cittadini possono contare sul Superbonus 110% fino al 2025 per coprire le eventuali spese non coperte dal contributo, i professionisti e le imprese su compensi adeguati e liquidi. Lo Stato dunque sta facendo in pieno e fino in fondo la sua parte. Molto del lavoro che resta da fare oggi è nelle mani degli amministratori locali, dei cittadini, dei loro tecnici e delle imprese. Ho piena fiducia che tutti sapranno cogliere le nuove opportunità che il nuovo quadro economico ci offre". 

24/05/2022 18:34
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