Continua l’impegno della Fondazione Carima in relazione all’emergenza epidemiologica da Covid-19. Dopo i primi interventi realizzati nella fase iniziale di diffusione del Coronavirus nel territorio maceratese, infatti, il Consiglio di Amministrazione ha deliberato nei giorni scorsi il sostegno dell’ente al “Progetto 100” promosso dalla Regione Marche.
L’iniziativa prevede l’allestimento di una struttura da 100 posti letto di terapia intensiva e sub-intensiva presso il centro fiere di Civitanova Marche, a supporto dei Covid-hospital marchigiani che risultano essere al limite della potenzialità ricettiva e in un’ottica di graduale ripresa delle attività sanitarie riguardanti i malati no-Covid al momento rimandate.
La Fondazione Carima ha dunque risposto positivamente all’appello del Governatore Luca Ceriscioli attraverso una donazione di attrezzature mediche per un controvalore di circa 100.000,00 euro.
Si tratta, nel dettaglio, di 42 letti ospedalieri tecnologicamente avanzati specifici per degenze ad alta intensità di cura che, grazie ai meccanismi e ai materiali di ultima generazione con cui sono stati progettati, riescono a coniugare massima efficienza operativa del personale medico/infermieristico e assistenza di qualità al paziente.
Gli stessi – dotati di materasso antidecubito preventivo, asta porta flebo e asta solleva malato – sono assimilabili a veri e propri strumenti terapeutici che favoriscono la guarigione del paziente, assicurandogli comfort e sicurezza, e facilitano il lavoro di chi li assiste.
A questi si aggiungono anche 3 sollevatori con imbracatura per spostare in sicurezza i pazienti senza causare lesioni ai medesimi o agli operatori. Sono supporti utili per esigenze varie e complesse, come ad esempio il sollevamento da pavimento o in orizzontale, il trasferimento dal letto alla sedia a rotelle e viceversa, l'assistenza nella ripresa della deambulazione
Nella consapevolezza della drammaticità del momento, quindi, la Fondazione Carima ha ritenuto opportuno accogliere la richiesta della Regione Marche, quale principale istituzione territoriale deputata ai servizi sanitari, e ha deciso di farlo nella modalità che oramai è diventata un tratto distintivo della propria azione istituzionale nell’ambito della sanità, vale a dire mediante l’acquisto diretto di dotazioni tecnologiche.
Questo risultato è ancora una volta frutto del rapporto di collaborazione e fiducia costruito negli anni con l’azienda sanitaria unica regionale e, in particolare, con la direzione e le funzioni tecniche dell’Area Vasta n° 3, nonché del lavoro di squadra con i tecnici della Regione Marche che si stanno occupando della realizzazione del “Progetto 100”.
“È ferma volontà del Consiglio di Amministrazione – ha dichiarato la Presidente Rosaria Del Balzo Ruiti – che tali attrezzature mediche, una volta superata l’attuale fase emergenziale, non rimangano inutilizzate bensì vengano destinate ai presidi ospedalieri della provincia di Macerata che ne hanno bisogno. In tal senso ho già sollecitato la Regione Marche affinché prenda accordi al riguardo con l’Area Vasta n° 3 e mi adopererò personalmente per conseguire questo obiettivo”.
L’adesione della Fondazione Carima al “Progetto 100” è l’ennesima conferma che la salute della propria comunità di riferimento rappresenta da sempre una priorità per l’ente, che per il biennio 2019-2020 aveva già intrapreso un piano pluriennale di donazioni sanitarie in favore dei presidi ospedalieri della provincia di Macerata per 750.000 euro a fronte di un valore di mercato di oltre un milione di euro.
"Dalla Giunta Regionale vogliamo risposte certe e in tempi brevi, non solo perché in autunno ci saranno le elezioni, ma perché è necessario ora più che mai che venga fatta un’assunzione di responsabilità in tal senso anche nel caso in cui, come affermano gli esperti, ci dovesse essere una ricaduta autunnale con i contagi da Covid-19". Questa la richiesta formulata dai consiglieri di maggioranza del comune di Civitanova Marche in una nota stampa in cui si chiedono chiarimenti sul nuovo ospedale alla Fiera e sul nosocomio comunale.
"Siamo a conoscenza del fatto che tra qualche giorno - scrivono i consiglieri - dovrebbero iniziare i lavori presso la fiera di Civitanova Marche che, nel giro di due settimane, trasformeranno il suddetto stabile di proprietà del Comune nel centro regionale Covid-19 per un totale di 90-100 posti di terapia intensiva e semi-intensiva, allo scopo di liberare dai malati di coronavirus tutti i posti di rianimazione e i reparti dedicati a ciò negli ospedali della regione. In questo modo, pertanto, gli stessi potranno riprendere la loro attività ordinaria".
"Non abbiamo sentito, però, dare indicazioni dal Presidente Ceriscioli, il quale è anche Assessore regionale alla Sanità, relativamente al futuro del nosocomio civitanovese attualmente Covid Hospital: dove verranno poi ricoverati questi malati per la degenza post-intensiva? Ci giunge voce di alcune notizie che - proseguono dalla maggioranza -, se fossero vere, risulterebbero disastrose per la nostra città; infatti si vorrebbe utilizzare l’ospedale di Civitanova Marche a tale scopo, cioè a farlo rimanere Covid Hospital".
"Se così fosse, la nostra città avrebbe ben due ospedali: uno per la terapia intensiva, l’altro per la degenza ma comunque entrambi destinati ai malati di Covid. Oltre al danno la beffa - accusano i consiglieri -: abbiamo messo a disposizione della collettività regionale, in maniera del tutto gratuita, una struttura per liberare gli ospedali e veniamo poi oltremodo penalizzati nell’attività sanitaria ordinaria privandoci del nostro ospedale".
La maggioranza comunale formula al Presidente Ceriscioli delle richieste precise:
- L’ospedale di Civitanova deve seguire lo stesso iter di tutte le altre strutture, ovvero devono essere liberate le terapie intensive ed anche i reparti di degenza attualmente occupati dalla quasi totalità di degenti provenienti da fuori comune i quali dovranno essere trasferiti negli ospedali delle reciproche città di residenza; l’ospedale cittadino deve riprendere al più presto la sua ordinaria attività. Nel caso in cui si ritenga più opportuno gestirle in un unico ospedale esclusivamente destinato a questo, si chiede la riapertura di una di quelle strutture dismesse di recente ma comunque adeguate e subito utilizzabili a tale scopo. Stiamo assistendo alla vergogna del disservizio e dell’indecente gestione dei malati (gravi) oncologici, diabetici, cardiologici di tutti coloro che stanno attendendo un intervento chirurgico e che non sanno quale destino li attende nell’immediato futuro! A tutti questi cittadini vanno date risposte concrete in tempi brevi.
- I due piani costruiti alcuni anni fa con grande impegno di risorse pubbliche ed ancora inutilizzati del nostro ospedale vengano ultimati al più presto così da poter essere usati anche in caso di emergenza come accade ora per la pandemia, evitando di bloccare le attività ospedaliere che sono così necessarie alla vita e alle cure delle persone;
- L’attenzione all’ospedale di Civitanova e al territorio non deve essere limitata solo ai periodi di emergenza: se la città è baricentrica per la realizzazione della struttura Covid, ancor più lo deve essere in condizioni ordinarie perché Civitanova rappresenta il centro più popoloso della provincia, perché è il bacino d’utenza ospedaliera e commerciale più grande a livello provinciale e regionale, perché rappresenta uno snodo viario e ferroviario unico nelle Marche centro-sud e, pertanto non deve essere depotenziata delle sue strutture sanitarie ma semmai potenziata per poter offrire un servizio efficiente ai cittadini di queste zone.
Beppe Cormio, si è parlato molto in settimana di trattative per la riduzione degli stipendi.
“In particolare ho riferito di quella che è una trattativa che ci riguarda ma che non stiamo portando avanti noi, bensì la Lega con due bravi avvocati e il suo amministratore delegato Massimo Righi e gli agenti degli atleti di tutta la SuperLega, a contrapporsi a quelle che sono le proposte che sono state fatte. Io ho riferito quelle che sono al momento, più o meno, le parti: la richiesta di un taglio intorno al 30%, uno stipendio e mezzo dicono gli agenti, che potrebbero arrivare fino a due ma è una trattativa loro, che quando si concluderà imporrà ai Club chiaramente una linea da seguire, che però non portiamo avanti direttamente noi. Diverso è il discorso, invece, per quella che sarà la prossima stagione, dove noi dovremo fare delle scelte. Non ho mai detto che andremo a tagliare, ho detto che partiranno tanti big ma riferito al nostro campionato: immagino che se alcune società vorranno ridurre il proprio impegno o dovranno ridurre il proprio impegno, alcuni big rischiano di partire perché ci sono dei mercati che saranno comunque concorrenziali e che magari risentiranno meno di questa grande crisi che abbiamo vissuto in tempi così rapidi. Se questo accadrà, dovremo organizzarci e ricreare delle nuove star, come a me è già capitato di fare in altre piazze. Non dobbiamo demoralizzarci ma al momento dobbiamo provare a difendere tutti i nostri campioni, trovare anche per il futuro con loro degli accordi. Esistono tante possibilità: i premi, i contratti che si possono prolungare, allungare, plasmare e concepire diversamente. Mi è sembrato di trovare, comunque, con i campioni che io conosco meglio che sono nel nostro club una certa disponibilità, non ho trovato il muro contro muro. Per cui mi auguro che questa sia una politica che si possa portare avanti, che comporti un netto risparmio e anche, come diceva Giulianelli, un chiaro riferimento etico al momento che stiamo vivendo e che purtroppo abbiamo l’impressione e il timore che durerà per un po’”.
Quindi avete cambiato strategia di mercato?
“No, noi non abbiamo fatto un mercato in conseguenza a questi problemi. Molte società invece, compresa la nostra, hanno fatto un mercato prima che ciò accadesse. È chiaro che all’estero, in questo momento, si sta facendo mercato anche su quelle che sembrano essere le posizioni che vacillano da qualche altra parte. Dovremo essere attenti a non perdere pezzi o comunque a saper ripianare qualche dolorosa perdita, se dovesse esserci nei club italiani, con dei giovani di prospettiva che possono trovare spazio in questa situazione. L’importante è che l’equilibrio rimanga, che il livello non scenda troppo e che si possa tornare a divertirci. Nel fare tutto questo discorso, però, è stata trascurata la cosa più importante: i Club hanno bisogno di aiuto. Se lo Stato concederà aiuto allo sport italiano, dovrà farlo anche per questa categoria di sportivi, cioè quella che fa lo show che poi viene visto in televisione da tutti voi. E soprattutto potrà intervenire dandoci una grossa mano e consentendoci un taglio magari diverso, defiscalizzando quelle che sono le sponsorizzazioni. Se già il Governo facesse questo, e le sponsorizzazioni potessero essere portate in detrazione, io credo che ci sarebbe un incentivo in più per continuare a dare una mano allo sport, in particolare alla pallavolo e alla nostra disciplina. Sto sempre ragionando per quello che riguarda l’interesse di tutti, non sto facendo un discorso assolutamente che riguarda solo la Cucine Lube che, così come la Sir piuttosto che Latina o Monza, farà a tempo debito i suoi ragionamenti”.
Il settore turistico è in ginocchio e la gravità della situazione richiede la convocazione di un tavolo tecnico urgente con la Regione per studiare e concordare le nuove misure del prossimo rilancio.
Questo, in sintesi, l'appello espresso per via epistolare dall'assessore al Turismo Maika Gabellieri all'assessore regionale Moreno Pieroni, inviato il 14 aprile dal Comune di Civitanova in qualità di Ente Capofila del protocollo d'intesa “Noi Marche” e quindi in condivisione e rappresentanza di tutti i Comuni ad esso aderenti.
“Pur comprendendo il difficile momento di emergenza sanitaria, con gravissime ripercussioni sulle attività economiche e sociali del Paese – scrive l'assessore Gabellieri - con la presente intendiamo richiamare la Sua attenzione sulla drammatica situazione in cui versa il Turismo che, in questo momento, risulta essere indubbiamente il settore più colpito. In ragione di ciò e al fine di discutere quanto evidenziato, auspichiamo la necessità di un urgente confronto con la per analizzare e condividere idee, proposte e strategie operative nonché azioni concrete a sostegno del territorio e degli operatori”.
Pronta risposta da parte dei vertici della Regione, che hanno fatto sapere di aver molto apprezzato la richiesta, provvedendo a calendarizzare subito un tavolo di lavoro in videoconferenza per mercoledì mattina.
“Pur in un clima ancora decisamente emergenziale – ha commentato l'assessore Gabellieri che di recente ha partecipato ad un'altra riuscita videoconferenza del settore organizzata da “Tipicità” con esperti di settore regionali e nazionali - iniziamo però ad assaporare “lievi” miglioramenti dei dati sanitari che, in questa fase, costituiscono presupposto e stimolo per iniziare a riflettere e ragionare sulle modalità da attuare per il rilancio dei nostri territori – alcuni dei quali già duramente colpiti anche dal terremoto – e per l’avvio e la ripartenza dell’economia turistica. Sono a lavoro da settimane con le categorie e c'è desiderio di ripartenza, garantendo la sicurezza dei turisti. Si rende necessario a questo punto un confronto diretto con la Regione e ringrazio l'assessore Pieroni per aver dato pronta disponibilità.
“Siamo a disposizione della Regione Marche – conclude Gabellieri - per individuare e definire nuove regole e protocolli per porre in essere concrete azioni di sostegno di rilancio del turismo. Le Amministrazioni rappresentate da “Noi Marche” quotidianamente si adoperano per prestare supporto alle varie realtà territoriali, raccogliendo il continuo grido di allarme e le istanze degli operatori di tutte le categorie che chiedono informazioni, sostegno e collaborazione per fronteggiare questa crisi senza precedenti, nonché informazioni e modalità per ripartire”.
L'assessore Gabellieri riferisce anche un prossimo tavolo che avrà luogo lunedì con tutte le categorie della città per un brainstorming.
Con Decreto del Dirigente Regionale 262 del 1.04.2020, sono stati emanati gli indirizzi ai Comuni per la presentazione di istanza di accesso alle borse di studio per l’anno scolastico 2019/2020 per studenti delle scuole secondarie di secondo grado, statali o paritarie.
Sarà ammesso al beneficio il genitore o chi rappresenta il minore appartenente a famiglie residenti nel Comune di Civitanova Marche il cui indicatore economico equivalente (ISEE) in corso di validità non sia superiore ad € 10.632,94.
Le domande, formulate sulla modulistica disponibile presso la Civica Residenza o scaricabile dal sito web del Comune (www.comune.civitanova.mc.it), dovranno pervenire all’Ufficio Protocollo entro e non oltre il 15 maggio. Le istanze pervenute fuori termine e/o incomplete saranno escluse dal beneficio.
Alla domanda devono essere allegati i seguenti documenti:
- Copia del modello ISEE
- Copia di un documento di identità in corso di validità di chi sottoscrive la domanda
Per ulteriori chiarimenti, gli interessati potranno rivolgersi a:
Ufficio Servizi Educativi-Formativi
- Dott. Luca Macellari, e-mail: luca.macellari@comune.civitanova.mc.it.
Sono 500 circa i buoni spesa che il Comune ha distribuito ad oggi agli aventi diritto che ne hanno fatto richiesta per far fronte all’emergenza economica e alimentare causata dal Covid-19.
I dati sono stati aggiornati questa mattina dal sindaco Fabrizio Ciarapica, dopo essersi confrontato con il segretario generale Sergio Morosi e il funzionario dei Servizi sociali Antonietta Castellucci, che stanno coordinando i lavori delle assistenti sociali che si occupano di istruire le pratiche, un lavoro complesso per il numero di richieste pervenute, circa 1300, e per il fatto che ognuna di essa va verificata incrociando i dati in base ai requisiti richiesti dalla delibera.
“Ho dato disposizione precise agli uffici – ha spiegato Ciarapica – di rispondere a ciascuna email arrivata seguendo l'ordine cronologico. In caso di dubbi o di inesattezze riscontrate nella certificazione, e ci sono diversi casi, le persone saranno comunque chiamate per sanare le caselle incomplete ove possibile se si tratta solo di un errore di forma. Non vogliamo escludere nessuno, chiediamo solo un po' di pazienza perché gli uffici stanno lavorando, ma la risposta non può essere data in maniera immediata proprio perché vanno fatte le dovute verifiche. Vorrei tranquillizzare chi non è stato ancora contattato perché riceverà risposta appena si procederà con l'esame delle domande”.
Come già comunicato, per non creare file nelle consegne le assistenti sociali stanno fornendo un appuntamento a ciascun avente diritto.
Walter Orsi, 91enne, barbiere storico di Civitanova, nel pomeriggio di ieri ha contattato il 112 chiedendo ausilio ai Carabinieri: aveva terminato i medicinali per curare l’ipertensione e ha chiesto la possibilità ai militari dell’Arma di recuperare la scorta che aveva conservato nel suo laboratorio in via Gorizia.
Il personale della Stazione Carabinieri di Civitanova Marche, munito di guanti e mascherine, si è subito attivato e ha recapitato le medicine a casa dello storico barbiere - tra l’altro anche figlio d’arte – che alla sua invidiabile età ancora si diletta a tagliare i capelli.
L’uomo ha apprezzato il gesto di solidarietà dei Carabinieri e ha colto l’occasione per compilare i moduli anche per delegare l’Arma al ritiro della pensione secondo la convenzione nazionale stipulata con Poste Italiane.
Si tratta di uno dei tanti gesti con cui i Carabinieri di tutta la provincia quotidianamente prestano assistenza in favore della popolazione, specialmente verso gli anziani, come segno tangibile della tradizionale umanità, solidarietà e vicinanza al cittadino.
Il Colonnello Michele Roberti, Comandante Provinciale dei Carabinieri di Macerata, evidenzia come “ora più che mai il ruolo delle Stazioni Carabinieri si sostanzia in un rapporto di conoscenza diretta e reciproca con il cittadino che richiama una vera e propria funzione di rassicurazione sociale e i Carabinieri che vi prestano servizio costituiscono un punto di riferimento umano oltre che professionale”.
Gli sms partiti in automatico dagli uffici, quali promemoria nei casi di mancato pagamento delle quote dovute per i pasti consumati almeno due settimane prima della chiusura delle scuole, sono partiti di default dal programma che doveva essere disattivato. Si tratta di un promemoria senza conseguenze né sanzioni che, purtroppo, in questo periodo di emergenza, era semplicemente ancora attivo. Ai molti genitori che hanno già nei giorni scorsi chiesto chiarimenti è stato tranquillamente già risposto di non preoccuparsi perché, come annunciato dal Sindaco sin primo giorno di emergenza sanitaria, tutte le bollette e i pagamenti sono stati immediatamente sospesi.
"Ci dispiace per questo disguido. L'invio automatico è stato sospeso dagli uffici che hanno prontamente chiarito a tutti i genitori che li hanno chiamati che non vi sono sanzioni né sono partite, come sarebbe avvenuto ordinariamente, le raccomandate di sollecito pagamenti per chi ha accumulato pasti da pagare quando il servizio era ancora in funzione. Comunque, non intendiamo invitare le famiglie ad uscire per questo motivo e oltre tutto abbiamo come amministrazione sospeso quanto di nostra pertinenza come pagamenti proprio per sostenerle in questo momento difficilissimo.L'amministrazione sostiene i cittadini in ogni modo, garantendo interventi per aiutare chi è in difficoltà.
In questo periodo sia come SEF che per il sociale siamo stati occupati su molti fronti: l'attivazione dell'assistenza scolastica da remoto per i ragazzi disabili, la collaborazione costante con gli istituti comprensivi che ha consentito l'erogazione da parte degli stessi di diversi servizi agli studenti, il potenziamento dei pacchi alimentari e l'attivazione di pacchi a nuove famiglie, il progetto straordinario con l'Ant per i malati oncologici, la prosecuzione in forme straordinarie di servizi storici o di nuovi servizi di emergenza nel sociale e ultimo ma non ultimo la volontà di annullare eventi e manifestazioni per la costituzione di un fondo di Euro 1.100.000 circa a sostegno di imprese e famiglie". Commenta l'assessore Capponi.
ll ds Giuseppe Cormio della Lube Volley Civitanova ha rilasciato importanti dichiarazioni in merito alla decisione della FIPAV di cancellare il campionato. Inoltre, dichiarazioni dettagliate sulle perdite economiche della squadra e sulla situazione del taglio degli stipendi degli atleti.
Sulla cancellazione della stagione. Essere primi in classifica in SuperLega ed essere già qualificati nella semifinale di Champions League non è la cosa più importante per noi. Quello che più ci dispiace è stata la mancanza di rispetto da parte della F.I.P.A.V. nei confronti dei club. Esiste una convenzione secondo la quale i campionati e la loro gestione sono affidati alla Lega, mentre alla F.I.P.A.V. rimane la gestione delle promozioni e delle retrocessioni, oltre che la gestione degli arbitri. Nell’ottica di questa convenzione, avremmo voluto essere presenti e rappresentati nel consiglio di amministrazione, e soprattutto che fossero recepite le indicazioni della Lega, ovvero chiudere il campionato con la regular season lasciando aperto uno spiraglio per giocare nei mesi di giugno o luglio. La Federazione aveva l’obbligo di darci questa opportunità. Questo è il nostro rammarico e questa è stata la mancanza di rispetto della Federazione nei confronti dei presidenti delle due Leghe nel non invitarli neanche come uditori alla determinante riunione del consiglio.
Non ci saranno né promozioni né retrocessioni… Una decisione pesante è quella di non ricorrere alla retrocessione, dal momento che nella stessa SuperLega una squadra è stata ed è ferma in classifica a 5 punti.
A quanto ammontano le perdite economiche del club?La parte più importante della stagione è quella legata al finale. Per noi potevano esserci in ballo ancora venti partite. Tenendo in considerazione la mancanza di incasso al botteghino delle partite di playoff e di quelle di Champions League, la perdita dei premi di CL, la società ha stimato una perdita pari a un milione e seicentomila euro. Credo che la nostra cifra sia abbastanza simile a quella di Perugia e Modena, club che hanno un bilancio di circa 6 milioni all’anno, quindi parliamo di più o meno un 20% del bilancio di un’intera stagione.
Ci sono stati dei tagli dal punto di vista economico per fronteggiare questa difficile situazione?Mi auguro è che ci sia la comprensione del momento da entrambe le parti. Si parla di tagli intorno al 30%, mi sembra che i giocatori siano arrivati a concepire un taglio del 20%, quindi sulla base di questo gap si tratterà e medierà. Tuttavia, al di là di quella che sarà la conclusione di questa trattativa, credo sia più importante che i giocatori prendano coscienza della gravità del momento e soprattutto di quella che sarà la prossima stagione.
Quale sarà il futuro della Lube Volley e della pallavolo in generale? Il futuro della Lube ora non lo conosco, perché affrontarlo in questo momento con la proprietà significherebbe uscirne con le ossa abbastanza rotte. Spero e mi auguro che il tempo mi dia la possibilità di ridisegnarlo con la società e di ricondizionarlo alle nuove esigenze. Qualcosa cambierà. Un rischio più generale che il nostro campionato corre è che alcune delle star che hanno contribuito a renderlo il più importante del mondo possano emigrare in paesi con meno problemi economici dell’Italia.
(fonte SuperNews)
Continuano i lavori di preparazione in vista della riconversione della Fiera di Civitanova Marche in un ospedale da 90 posti di terapia intensiva per l'emergenza Covid-19.
Presso l'area destinata è arrivata la cucina mobile con la quale saranno preparati i pasti per un centinaio tra tecnici e operai che lavoreranno nel cantiere della quale se ne stanno già occupando i volontari del CISOM ovvero il Corpo Italiano di Soccorso dell'Ordine di Malta.
"Per quello che riguarda la struttura della Fiera di Civitanova il Cisom si occuperà della mensa e seguiremo lo staff delle maestranze e di Bertolaso per quanto concerne l'ufficio segreteria e gestione del magazzino, poi terminata questa fase lavorativa lasceremo tutto alla Regione Marche - spiega il Capo Raggruppamento della Cisom Marche Stefano Carnevali - abbiamo già istallato una nostra cucina mobile all'esterno della Fiera e il Sindaco di Civitanova Marche metterà a disposizione il vettovagliamento e le riserve alimentari - aggiunge -. Per questo periodo di lavoro ci avvarremo inoltre della professionalità dello chef Giuseppe Giustozzi e di suo figlio, che cucineranno per noi a titolo gratuito".
Un lavoro quello del Cisom iniziato da alcuni giorni e che non si è limitato all'allestimento dell'area ristoro: "Stiamo allestendo la zona mensa che sarà vicino e in più avremo un'area di controllo sanitario dove ci sarà un nostro ambulatorio mobile con un medico sempre presente - sottolinea Carnevali -. Tutto il personale che accederà in queste aree sarà controllato con il termo scanner sia in entrata che in uscita - e conclude -. Siamo 30 volontari operativi più 60 professionisti che si alterneranno nell'arco del periodo; siamo già da qualche giorno operativi con tutti i nostri uomini e attendiamo l'arrivo dei tecnici che si occuperanno del montaggio della struttura ospedalieri che avverrà in settimana".
A visionare la cucina mobile e tutta la zona adibita a zona mensa era presente anche lo chef Giuseppe Giustozzi, proprietario del "Gruppo Giustozzi Hotels - Banqueting & Catering": "Ho accolto con piacere questa proposta che mi è stata fatta dai Cavalieri di Malta - esordisce Giustozzi - presteremo la nostra opera a titolo gratuito e daremo il nostro contributo per le persone che saranno ricoverate in questa struttura - e continua - ai fornelli saremo io e mio figlio Samuele ma ora stiamo valutando di quanto personale avremo bisogno per tutto il periodo in cui il CISOM sarà presente alla fiera".
La Cucine Lube Civitanova saluta Bruno Mossa de Rezende. Il palleggiatore brasiliano, con lo stop anticipato della stagione, chiude dopo due anni incredibili la sua esperienza con i cucinieri: nei giorni scorsi sono arrivati via social i suoi saluti.
"Il Club biancorosso intende ringraziare per la straordinaria professionalità Bruno, che ha contribuito a far raggiungere alla società vette mai conquistate finora. Il regista carioca ha trascinato la Cucine Lube Civitanova alla conquista di un incredibile poker di trofei consecutivi (Scudetto, Champions League, Mondiale per Club, Coppa Italia) che resterà indimenticabile nella storia del Club, così come Bruno, siamo sicuri, rimarrà indimenticato nei cuori di tutti i tifosi biancorossi", scrive la società in una nota ufficiale.
Ciarapica tuona giù le mani dal nostro ospedale, Civitanova Marche non deve diventare un polo stabile Covid’ ed è un post fake senza alcuna attinenza con i fatti. Qual è il documento da cui attinge il Sindaco per lanciare l’ennesima polemica. Non esiste. Così il capogruppo del partito democratico civitanovese, Giulio Silenzi, si è espresso in risposta al sindaco Ciarapica, il quale aveva chiesto rassicurazioni riguardo l’ospedale cittadino, una volta terminata l’emergenza, asserendo che non può diventare un Covid Hospital a vita.
“Quello di Ciarapica – continua Silenzi – è un allarme senza fondamento a cui ricorre per distogliere l'attenzione dal fatto che non riesce a trovare mascherine da distribuire ai civitanovesi, che non è riuscito a organizzare prima di Pasqua la distribuzione dei buoni alimentari ai suoi concittadini, esponendoli oltretutto a vergognose file in piazza. Da lui finora solo post e foto per apparire e visto che tra l'altro Civitanova è un Comune che ancora non ha un bilancio 2020, inventa la fake dell’ospedale di covid a vita. Tutto avviene tramite post, e senza alcun atto scritto, terreno su cui Ciarapica ancora una volta dimostra tutta la sua debolezza già emersa nella vicenda dell’ospedale unico con il sindaco di Macerata Carancini che è riuscito a far passare criteri per portare la struttura alla Pieve con il commento giulivo di Ciarapica ‘é una giornata felice’. O nell’altra scandalosa questione del salasso sulle tariffe dell’acqua, pagato in sede di ambito idrico dai civitanovesi, complici gli errori di Ciarapica.
“Anche stavolta – prosegue il consigliere di minoranza - il sindaco ha dimostrato di essere più bravo con Facebook che nell’attività amministrativa e infatti il 3 aprile, con la sua giunta, ha votato una delibera per concedere alla Regione la Fiera in comodato d’uso gratuito così che possa essere trasformata in maxi ospedale 100 posti terapia intensiva. In quel documento, in cambio dell'apporto generoso che la città stava dando alla soluzione dell’emergenza covid, non è stato inserito nessun documento per chiedere future garanzie alla Regione, per ottenere ad esempio finanziamenti destinati ad ultimare i due piani dell’ospedale e per il suo potenziamento. Un buon amministratore avrebbe fatto un accordo scritto e, se invece di scansarla con disprezzo e supponenza, avesse ascoltato la mia proposta a firmare una convenzione, oggi avrebbe in mano documenti scritti e non vuoti post allarmistici. Ancora una volta il sindaco sceglie di cavalcare la paura per nascondere le sue incapacità, atteggiamento grave e irresponsabile in un momento in cui c’è invece bisogno di rapportarsi con i cittadini con onestà e verità”, conclude Silenzi.
Questa mattina intorno alle ore 11 in via D'Annunzio a Civitanova Marche, una giovane ragazza di 34 anni è stata aggredita da un cane di grossa taglia mentre passeggiava lungo la strada.
L'allarme è stato lanciato dai passanti e sul posto sono prontamente intervenuti i sanitari del 118 che hanno prestato le prime cure alla donna ferita.
(Servizio in aggiornamento)
Jiri Kovar, nel giorno del suo trentunesimo compleanno, si è raccontato in diretta nell’ultimo appuntamento della settimana con #campionidacasa. Il veterano della Cucine Lube Civitanova ha risposto alle numerose richieste di tutti i tifosi e appassionati di volley accorsi durante la diretta delle 18 sulla pagina Instagram @asvolleylube. Un viaggio nel passato dello schiacciatore biancorosso accompagnato da tante curiosità.
Ciao Jiri, innanzitutto buon compleanno, sono 31 giusto?
“Grazie, sì sono tantissimi (ride)”
Un mese e mezzo fa si pensava alla Coppa Italia, ora ci troviamo in tutt’altra situazione, dicci il tuo pensiero a riguardo.
“È iniziato tutto mentre stavamo giocando la Coppa Italia, in quel weekend il virus iniziava a diffondersi in Italia. Speravamo di poter ricominciare ma era giusto fermare tutto, dispiace è ovvio ma sono cose più grandi e importanti di noi. Uno può condividere o meno questa decisione ma per altri atleti che hanno voglia di tornare a casa e stare in famiglia in questo momento difficile era anche giusto dargli questa possibilità”
Resti alla Cucine Lube il prossimo anno?
“Vedremo, sono in scadenza di contratto. Ora tutte le trattative sono ferme, si aspetta la ripartenza non tanto del volley mercato quanto dell’Italia”
Ti piacerebbe giocare all’estero?
“Sì perché in generale mi piace molto viaggiare e conoscere nuove realtà, posti, persone, nuovi modi di vivere e pensare”
Cosa ti piace di più dell’essere parte della Lube?
“La fortuna che ho avuto in questi anni alla Cucine Lube è che mi sono sempre trovato bene coi compagni di squadra. Credo sia la cosa fondamentale per proseguire anno dopo anno nella stessa società”
Hai vissuto a Macerata e Civitanova, che differenza hai trovato?
“A Macerata si stava bene ma non è una città molto viva e giovanile. Invece qui c’è il mare, si sta meglio a Civitanova”
Cosa ti ha spinto a fare questo sport?
“Da piccolo ho fatto tanti altri sport, ho iniziato col calcio, poi basket, pallamano, ping-pong, hockey sul ghiaccio. I miei genitori giocavano entrambi a pallavolo, passavo molto tempo in palestra con loro, ho iniziato a praticarlo e me la cavavo. Mi divertivo perciò ho continuato”
Come ti senti da futuro papà?
“Bene, non vedo l’ora. È un periodo difficile per far nascere un bambino. Vedo la pancia di mia moglie crescere a dismisura, mancano 3 settimane. È tutto pronto, anche la cameretta, stiamo solo aspettando che arrivi”
Quale squadra tifi di calcio?
“Non lo seguo per niente, è uno dei pochi sport che non mi piace guardare”
Il tuo sestetto ideale?
“Vermiglio palleggiatore e Fox Fei opposto; Samuele Papi con Osmany o Ngapeth in posto 4; al centro Gustavo e il tedesco Stefan Hubner; come libero Grebennikov”
Hai mai pensato di tornare a vestire la maglia azzurra?
“Sì, a gennaio avevo parlato con Chicco Blengini a lungo. Mi chiedeva la disponibilità per l’estate in Nazionale. In questo periodo ci saremmo dovuti risentire per confermare il mio stato fisico. Sarebbe un sogno andare alle Olimpiadi, l’unico traguardo che non sono riuscito a raggiungere in carriera”
La vittoria più bella che hai ottenuto in carriera?
“Il mio primo scudetto con la Cucine Lube a Milano nel V-Day contro Trento nel 2012”
Sei sempre molto calmo e concentrato, come fai a non rispondere alle provocazioni sotto rete?
“Non ci sono tante provocazioni, qualche giocatore lo fa per stuzzicare ma non vedo motivo per rispondere altrimenti stai al gioco dell’avversario”
Come passi la quarantena?
“Provo a cucinare con mia moglie, mi alleno quasi ogni giorno un paio d’ore, guardo la tv, oggi ho pulito il terrazzo”
Sei bravo a cucinare? Cosa ti piace di più preparare?
“Bravo direi di no, mia moglie è brava e cerco di seguire i suoi consigli. Decidiamo cosa cucinare e cerchiamo di fare qualcosa di buono insieme”
Cosa pensi di Marchisio?
“È un bravissimo ragazzo. È un po’ una testa calda da frenare ogni tanto, però si impegna, è stato bravo per tre anni nel suo ruolo qui alla Cucine Lube. Avere sempre davanti dei liberi fortissimi e non poter giocare non è facile, ha fatto un ottimo lavoro ed è migliorato tanto”
Un compagno di squadra a cui sei molto legato?
“Dragan Stankovic, abbiamo giocato insieme una vita. Tutt’ora ci sentiamo, d’estate di vediamo spesso”
Il tuo ricordo più bello con la maglia della nazionale?
“Non ho avuto il piacere di vestirla tanto a Lugo per i vari infortuni. Direi l’Europeo a Copenaghen, è stato un bel viaggio”
Cosa ci dici di Gigi Mastrangelo che ti ha salutato in diretta?
“Siamo stati anche compagni di stanza in nazionale. Fa veramente ridere, è un simpaticone”
Qual è stato l’infortunio più doloroso dal punto di vista psicologico?
“Quando ho rotto per la seconda volta il crociato in due anni. È stato doloroso psicologicamente, avevo passato da poco tutti i mesi di riabilitazione. Rompersi di nuovo mi ha fatto abbastanza male”
Che rapporto hai con i tifosi?
“Non sono il giocatore più attivo tra quelli che hanno rapporti coi tifosi. Forse sono stimato da loro perché non esagero con gli atteggiamenti, non sono appariscente. I tifosi comunque per ogni squadra sono importanti quindi li ringrazio per essere sempre con noi”
Incendio alla cabina dell’Enel di via Ricci a Civitanova, i quartieri di Fontespina e IV Marine rimangono senza corrente. il principio d'incendio si è sviluppato, per cause da verificare, intorno alle 19:30 del pomeriggio odierno nella cbina dell'Enel Sul posto i vigili del fuoco per mettere in sicurezza il sito che è stato recintato. Conseguenze su gran parte del vie della zona nord di Fontespina, molte rimaste senza energia elettrica. Allertate Enel e Atac. La corrente e’ tornata dopo poco in alcune zone, ma parecchi residenti sono rimasti per tre ore con il disagio del black out. Alle 21:30 l'Enel ha portato un generatore elettrogeno per ripristinare la situazione.
La Falc S.p.A., a cui fanno capo tra l’altro i marchi Naturino e Voile Blanche, ha aderito con un’importate donazione economica al fondo di solidarietà del Comune di Civitanova Marche creato per sostenere le famiglie che si trovano in difficoltà a causa dell’emergenza COVID-19.
“La nostra è un’azienda dal respiro internazionale, ma le radici di Falc sono da sempre qui, a Civitanova Marche, dove l’azienda mantiene il cuore pulsante di ogni nostra attività. Per sostenere la nostra città abbiamo deciso di rispondere all’invito del Sindaco e di aiutare tutti coloro che si trovano in difficoltà in questo momento “dichiara Salina Ferretti, Amministratore Delegato della Falc.
L’azienda civitanovese che da sempre sostiene associazioni locali e collabora con il Comune ha voluto dare il suo contributo in un periodo così delicato per l’intera comunità.
L’azienda Ferrero ha deciso di portare un po’ di dolcezza negli ospedali italiani donando a medici, infermieri e operatori socio sanitari impegnati in questi giorni nella battaglia contro il Covid-19, migliaia di uova Grand Sorpresa Kinder.
Questa mattina, uova e colombe pasquali sono arrivate anche negli ospedali di Civitanova Marche e Fermo.
Un po’ di dolcezza per il personale ospedaliero per affrontare questo momento difficile.
In totale, sono 220 mila le uova distribuite da Ferrero con il contributo della Protezione Civile a medici, infermieri, paramedici e ausiliari, impegnati in 150 strutture sanitarie in tutta Italia.
Riceviamo e pubblichiamo una nota stampa a nome dell'ex consigliere comunale di Civitanova Marche Livio De Vivo, in merito al lancio della nuova web radio "Radio Ciarapigna":
Cari lettori vi volevo informare di come, oramai, vedere quello che sta succedendo a Civitanova sia veramente inaccettabile e imbarazzante, vedere un'Amministrazione che non ha un briciolo di cuore e getta via la dignità altrui senza problemi.
Oltre ai casini fatti fino a che non scoppiasse il coronavirus, in questo mese anzi due, ne hanno collezionate troppe di brutte figure e imperdonabili e quindi da ex consigliere comunale e cittadino mi sono fatto portavoce e ho deciso di aprire un gruppo e fare un nuovo programma web radio che si chiama" Radio Ciarapigna": è possibile scriversi al gruppo cercando su Facebook proprio "Radio Ciarapigna".
Nelle mie dirette metto a nudo tutti i problemi della città con numeri alla mano, e non solo. Intervengono in diretta telefonica personaggi noti e cittadini scontenti, il tutto con un pizzico di satira e con imitazioni di personaggi. Il programma sta riscuotendo un grandissimo successo.
Nelle mie dirette cerco sempre di avere notizie bomba ed esclusive: ho tirato fuori il problema mascherine, ho lamentato il fatto delle file per avere i buoni pasto senza un minimo di privacy e sicurezza, per non parlare del mercato alimentare che è stato perlopiù fallimentare.
Prima delle mie denunce non avevano messo un euro ad aiuto dei cittadini causa coronavirus, non avevano creato un piano spiagge e ancora non hanno dato risposte ai commercianti per non parlare di tutti quei soldi in un periodo come questo messi a bilancio per feste e cotillon dell'assessore che capisce tutto al turismo....Ma oggi leggere la triste notizia che l'assessore Capponi ha inviato messaggi per chiedere cifre di 10 o 20 euro a chi li doveva, per le mense con le scuole chiuse, è ridicolo. Non ci sono giustificazioni, visto che la stessa non ha risarcito chi ha pagato anticipatamente anche il mese di marzo senza usufruire del servizio.
Qui purtroppo bisogna dare un segno di discontinuità e una "testa deve saltare" : o l'assessore Capponi si dimette o, se non lo farà, lo faccia il Sindaco prima che sia troppo tardi. Meglio finire in amministrazione vigilata e controllata con il prefetto, che continuare su questa marcia.
“Civitanova Marche ha dimostrato a tutta la regione, al di là di ogni orientamento e interesse politico, di essere responsabile e generosa nel momento di massima emergenza Covid nel salvare vite umane. Prima ha accettato, come altri Comuni, la trasformazione del proprio nosocomio in Covid Hospital e poi ha dato, senza esitazione, il via libera alla richiesta pervenuta dalla Regione di trasformare la propria Fiera in un polo di terapia intensiva pronta ad ospitare 100 posti letto. Ora però ci attendiamo garanzie dal Governatore Ceriscioli che tutto ciò sia solo ‘temporaneo’ per superare l'emergenza”. Così il Sindaco di Civitanova Marche, Fabrizio Ciarapica in merito alle voci che circolano circa le decisioni che la Regione sta assumendo in queste ore per fare di Civitanova Marche un centro unico regionale di cura al Covid 19.
“Non accetterò che la mia Città si trasformi in un unico centro Covid in modo permanente, perché ciò avrebbe una serie di ripercussioni sociali ed anche economiche che Civitanova non può permettersi. La Regione, con la stessa velocità e onestà con cui ci siamo mossi noi, si impegni da subito a trovare un’alternativa al nostro ospedale dando certezze e programmando la sanità regionale per rispondere ai malati Covid nel lungo periodo. Civitanova – ha proseguito Ciarapica - è stata disponibile per un periodo transitorio e di emergenza ma non è disponibile a diventare un centro Covid in maniera permanente. Sappiamo tutti che la lotta al coronavirus sarà molto lunga, per questo chiedo, che sia individuato da subito un ospedale alternativo al nostro, magari partendo da una di quelle strutture chiuse di recente”.
“Pretendiamo con forza che il nostro ospedale, come specificato in ogni occasione dall’inizio della pandemia, ritorni quanto prima al ruolo originario e riprenda l’ordinarietà indicandoci anche l’utilizzo che si farà dei due piani posti sopra al pronto soccorso e mai utilizzati. Ci sono malati - puntualizza il sindaco - che con patologie molto gravi stanno aspettando la ripresa delle normali attività che al momento sono state sospese, rimandate o dislocate su altri ospedali. La nostra comunità, inutile specificarlo per l’ennesima volta, è la più popolosa della provincia e serve tanti comuni limitrofi della costa e anche dell’entroterra, per questo non può permettersi di rinunciare ad un proprio ospedale.
“Ora mi aspetto che la Regione dia - ‘a stretto giro’ - garanzie scritte nero su bianco. Noi – ha concluso il Sindaco – abbiamo agito sempre nell’interesse e per il bene della collettività, è il tempo che la Regione nei confronti di Civitanova faccia altrettanto e dimostri alto senso delle istituzioni restituendo ciò che ci è dovuto”.
"Pedalare, pedalare, pedalare". Così l'assessore Capponi descrive l'attività di tutto il settore del sociale in questo momento. Giorni imprevisti ed imprevedibili, che portano nuove problematiche e necessitano flessibilità, nuove strategie e sinergie concrete. Gli uffici sono al lavoro non solo per i buoni spesa, ma per le molte attività che proseguono in tutti i settori pur avendo cambiato veste, e per le nuove emergenze che la situazione Coronavirus fa nascere di continuo.
I buoni vengono costantemente distribuiti e nel contempo le centinaia di domande rimanenti vengono processate, ma nell'attesa di riceverli chiunque abbia necessità può contattare nel più totale riserbo il numero appositamente attivato: 347-8911558, o rivolgersi alle assistenti sociali regolarmente in servizio per rappresentare le proprie necessità. Dato l'incremento nella distribuzione dei pacchi alimentari alle famiglie in questo momento così emergenziale, per i rifornimenti si stanno adoperando davvero tutti: istituzione comunale, onlus, associazioni, volontari, ente pastorale, aziende, cittadini.
"Tutti al lavoro non solo negli uffici ma direttamente sul campo per coordinare, relazionarci, individuare bisogni, comunicare con gli enti che stanno donando le principali necessità, accelerare tempistiche ove possibile, raccogliere prodotti ad hoc per le diverse fasce di utenza. Mi sono personalmente relazionata con tanti che ci hanno donato, scandagliando con gli uffici e i volontari le esigenze, essendo presente all'arrivo dei carichi, coordinando le consegne con la Caritas e la Protezione Civile, nostri partner in questa raccolta, per l'arrivo dei prodotti in tempi utili anche per capire cosa manca da acquistare. La Diocesi, che ringrazio fortemente, e l'Assessorato alle Politiche sociali hanno voluto prevedere dei contributi straordinari, e anche con le prime donazioni effettuate è stato possibile acquistare carne e prodotti freschi da distribuire. Mi è caro ringraziare, oltre che il personale amministrativo che sta davvero lavorando sopra le forze data la enorme mole sia di domande per i buoni che di storici servizi e di nuove necessità emergenti, tutti quelli che hanno collaborato con l'assessorato tramite le loro donazioni per i pacchi alle famiglie o che con il loro servizio e impegno ci stanno aiutando con la logistica. Doveroso citare in primis Caritas Civitanova e Diocesi di Fermo e Protezione civile Civitanova Marche, ma anche le Farmacie comunali Civitanova Marche, SVAU- soccorritori volontari aiuti umanitari, Coldiretti e le aziende di rete Campagna amica, Multi cash Civitanova Marche, la Consulta dei servizi sociali di Civitanova Marche, il comitato di Potenza Picena di Croce Rossa Italiana e naturalmente tutti i cittadini che generosamente riempiono i cestoni della raccolta anche quando ordinano la spesa dal proprio domicilio. Ogni volta i civitanovesi dimostrano il loro incredibile spessore umano, ed è un grande orgoglio fare parte e rappresentare questa comunità, ora ferita, ma che insieme faremo ripartire. " conclude l'assessore Capponi.
Le fa eco Barbara Moschettoni, a nome di tutto il direttivo e volontari Caritas e Diocesi: "Diceva Madre Teresa che la nostra generosità è una goccia nel mare del bisogno, ma che se questa goccia non ci fosse il mare ne sentirebbe la mancanza. La gente di Civitanova ha accolto con generosità l'invito a donare la propria “goccia”, per andare incontro alle tante necessità di quanti, oggi, stanno vivendo situazioni difficili. Con i generi di prima necessità e le donazioni in denaro, i Civitanovesi stanno rendendo possibile un aiuto non generico ma in grado di soddisfare le tante diverse necessità di decine di famiglie bisognose. Mediamente in questo periodo stiamo assistendo 350 famiglie, di cui una settantina circa giunte a seguito della chiusura attività economiche. Stiamo lavorando davvero in rete con l'Amministrazione comunale ma anche con tutti i cittadini, associazioni, privati e aziende. Fra due giorni sarà Pasqua: il prendersi cura di chi ha meno di noi è il miglior modo di prepararci a questa festa e di rendere meno dura anche a noi la prova che stiamo affrontando. Papa Francesco, domenica scorsa, ha detto che «siamo al mondo per amare Lui e gli altri. Il resto passa, questo rimane. Il dramma che stiamo attraversando in questo tempo ci spinge a prendere sul serio quel che è serio, a non perderci in cose di poco conto; a riscoprire che la vita non serve se non si serve. Perché la vita si misura sull’amore». Gli auguri alla nostra bella città li facciamo ancora con le parole del Papa: «di fronte a tante certezze che si sgretolano, nel senso di abbandono che ci stringe il cuore, Gesù dice a ciascuno: “Coraggio: apri il cuore al mio amore. Sentirai la consolazione di Dio, che ti sostiene».
La raccolta alimentare prosegue anche nelle prossime settimane in moltissimi esercizi commerciali di alimentari, igiene e grande distribuzione, la cui lista aggiornata è pubblicata sul sito del comune di Civitanova. E' possibile donare anche per coloro che non sono costretti per necessità ad uscire quando si ordina la propria spesa da casa, in ottemperanza al decreto e per rispettare la linea guida di uscire il meno possibile. Sono sempre necessari prodotti alimentari a lunga conservazione e prodotti per l'igiene casa e persona.