La Caffarel, ditta italia che produce cremini, tavolette di cioccolato, creme da spalmare, panettoni, pandori, caramelle e altri prodotti come semilavorati per pasticcerie e gelaterie, ha deciso di donare una parte della sua produzione al personale della sanità impegnato in questa durissima lotta contro il Covid-19.
I prodotti sono stati consegnati dall'Associazione Carabinieri di Filottrano ai medici, infermieri e operatori sanitari presenti ieri presso l'Ospedale di Cingoli.
A riceverli è stata una significativa rappresentanza del fronte anti-Coronavirus, con la dottoressa Carla Urbani, la dottoressa Alessandra Pioli ,che alterna i turni di servizio in corsia con quelli all'interno della Casa di Riposo, e tutto il nuovo Reparto per acuti da Covid-19 di Cingoli, nonchè i dipendenti del 118 di turno.
Dopo la scomparsa del dottor Francesco Foltrani e la contrazione della patologia da tanti operatori del settore, questo gesto, così semplice ma ricco di significati evocativi, speriamo che possa segnare la fine di questo incubo per tante persone e famiglie.
Indagano i Carabinieri di Cingoli e il personale della polizia locale per accertare gli autori della deflagrazione che è ieri sera, verso le ore 22 è rimbombata da Villa Strada sin dentro le vie del centro storico di Cingoli ed è stata udita a diversi chilometri di distanza.
Probabilmente la detonazione che ha infranto parte della vetrata di una pensilina per la sosta dei passeggeri delle autolinee è stata prodotta da un potente artificio pirotecnico vietato in commercio. Un super petardo pieno zeppo di polvere pirica, certamente non in vendita nelle cartolerie o nelle armerie.
"La frantumazione dei vetri che sono sparsi intorno alla pensilina danno un'idea di ciò che probabilmente doveva essere una ragazzata ma i cui effetti non potevano essere controllati - evidenzia il vicesindaco Filippo Saltamartini -. Se gli autori verranno identificati potranno rispondere di detenzione di esplosivi, accensioni ed esplosioni pericolose e danneggiamento aggravato, con la pena massima fino a 18 mesi di arresto, aumentata fino al triplo per il concorso di altri reati, senza tener conto della possibile diminuzione per le circostanze attenuanti derivanti dal rito processuale e dalle condizioni personali".
"Ma ciò che dev'essere stigmatizzato - prosegue Saltamartini -, a parte l'eventuale responsabilità penale e civile nei confronti del Comune, non è tanto il comportamento (ognuno risponde delle proprie azioni) quanto per la possibilità che il maneggio di artifici così potenti è altamente pericoloso per le mani e gli occhi degli stessi autori e dunque per l'eventuale peso aggiuntivo per il soccorso ospedaliero in concomitanza con l'epidemia del Covid-19".
"Per queste ragioni, siamo stati tutti adolescenti e ragazzi, che mi permetto di chiedere a tutti e sopratutto a chi ha la responsabilità del controllo familiare, di utilizzare la massima diligenza in questo particolarissimo periodo" conclude il vicesindaco.
Dopo l’acquisto da parte del Comune di 11.000 mascherine e la distribuzione capillare in ogni via e frazione dai ragazzi della croce Rossa di Cingoli, nel comune scatta l’obbligo, da oggi, di indossare guanti e mascherine per accedere a negozi, farmacie, supermercati ed esercizi pubblici in genere. Il sindaco Michele Vittori ha emesso un'ordinanza comunale.
"Con il provvedimento odierno - scrive il sindaco in una nota - si sono rafforzate le misure precedentemente adottate che avevano il fine di evitare l’ammassamento delle persone e che, ancora oggi a Cingoli, sono valide. Si tratta dell’obbligo di mantenere una distanza superiore a 2 metri tra persone e del divieto di accesso degli avventori nei negozi in un numero superiore ai commessi e al personale addetto alla vendita. La misura adottata in data odierna non deve allarmare su un peggioramento dei numeri epidemiologici del nostro Comune - continua Vittori - .
Dai dati trasmessi dalla Prefettura e dalla Regione dal 20 marzo 2020 si tratta, attualmente, di circa 30 persone affette dalla patologia da Covid-19 e di 29 persone obbligate alla cosiddetta quarantena (non si conosco i dati del numero delle persone ricoverate negli ospedali)."Se si esclude il numero dei contagiati nella Casa di riposo e dei decessi, si può sperare che le misure di contenimento stiano producendo i loro effetti" - spiega Vittori - .
A tal fine è necessario continuare a rispettare tutte le misure statali e comunali adottate, affinché sia possibile tornare alla normalità nel più breve tempo possibile".
Chi non avesse ricevuto le mascherine può chiamare la croce Rossa di Cingoli 0733604330 o il COC 3316906665
Un'altra vittima nella casa di riposo di Cingoli a causa del Coronavirus. È morta , nella giornata di ieri, l'84enne Cesarina Romaldi.
La donna lascia la figlia Elena e i nipoti: Caterina, Gabriele Chiara e Jacopo. I funeralli saranno svolti domani, 5 aprile, in forma strettamente privata presso il cimitero V strada di Cingoli. Si tratta della settima vittima della casa di Riposo dall'inizio dell'epidemia.
L’infezione da Covid-19 ha fatto riaprire i battenti delle fabbriche, per distribuire alla popolazione, in modo del tutto gratuito, come in tempo di guerra.
Sono così arrivate al Comune di Cingoli le mascherine prodotte Made in Filottrano-Cingoli, su licenza dalla LARDINI S.p.a., e con le risorse e i materiali della stessa Azienda con sede a Filottrano di proprietà dei fratelli Andrea, Luigi, Lorena e Anna Rita Lardini.
Come ha dichiarato uno di essi, Andrea Lardini, sono state prodotte dai loro dipendenti che ”gratuitamente si sono messi a cucirle senza chiedere nessuna remunerazione del lavoro”.
A Mummuiola, nella nostra zona industriale cingolana, in questa settimana, ma lavoreranno anche la prossima, in modo del tutto gratuito, come si è detto, si sono ritrovate 11 lavoratrici per regalare sempre alla popolazione le loro mascherine. Sono le dipendenti del Pantalonificio CO.MI.G di Giorgio Coppari e della ditta Confezioni-Cingoli di Emili Cavalletti.
Queste mascherine prodotte in loco, potranno essere utilizzate – come prevede l’articolo 16 del DECRETO-LEGGE 17 marzo 2020, n. 18, « Per contenere il diffondersi del virus COVID-19, […..] per i lavoratori che nello svolgimento della loro attività sono oggettivamente impossibilitati a mantenere la distanza interpersonale di un metro».
Quindi, i lavoratori delle imprese manifatturiere (non gli operatori sanitari), che nella loro prestazione sono impossibilitati a mantenere la distanza di sicurezza di 1 metro, e non hanno dispositivi più efficaci (tipo FFp2 e FFp3 o Mascherine chirurgiche), potranno richiedere al numero 0733-604330 CRI di Cingoli o al numero C.O.C. 331-6906665 , tali presidi in via del tutto gratuita, grazie alla donazione in parola.
Andrea Lardini ha fatto sapere che sono in corso le validazioni per renderle idonee alla stessa stregua delle mascherine chirurgiche.
I Vigili del fuoco sono al lavoro in un'abitazione di campagna in via Pettovallone, nella frazione Pian della Pieve del comune di Cingoli, per domare il rogo che si è sviluppato al suo interno. Ancora da chiarire come si sia innescato l'incendio, sviluppatosi intorno alle 21 della serata odierna.
Sul posto sono intervenute quattro squadre di Vigili del Fuoco, provenienti sia da Macerata che da Apiro.
L'anziana proprietaria, soccorsa dai sanitari del 118 di Cingoli, si trova in buoni condizioni di salute.
Ingenti i danni all'abitazione, che si presenta inagibile anche a causa dell'esplosione di una bombola del gas provocata dal propagarsi delle fiamme.
Presenti, per i rilievi del caso, anche i carabinieri.
Continua l'azione di prevenzione generale sanitaria da parte del Comune di Cingoli.
"Dopo essere riusciti a reperire dalle donazioni volontarie di persone e ditte che ringrazieremo pubblicamente nel corso di una iniziativa successiva - ha detto il Sindaco Michele Vittori - per proteggere i medici, gli infermieri e le operatrici sanitarie all'interno della Casa di riposo, adesso è il tempo di difendere ogni singoli cittadino".
Da questa mattina, si sta provvedendo alla distribuzione di 11.000 mascherine chirurgiche, su 10.382 residenti: una per ogni abitante del Comune.
"In realtà il materiale doveva arrivare la scorsa settimana - sottolinea Vittori -. Ma il caos nei trasporti arerei, ed i provvedimenti delle dogane che bloccavano l'accesso di questi prodotti, ha ritardato la misura dell'Amministrazione. Finalmente, quindi, dopo settimane di attesa, è giunta ieri la fornitura che verrà distribuita con il prezioso contributo della sezione locale di Cingoli della Croce rossa italiana e con alcuni volontari del Gruppo di Protezione civile".
"Si tratta di materiale acquistato dal Comune di Cingoli, con le risorse proprie della nostra Comunità" specifica il sindaco.
I presidi sanitari saranno recapitati casa per casa. Saranno impiegati 15 volontari della Croce Rossa Italiana ogni giorno e, in alcuni casi, i mezzi di trasporto saranno le biciclette elettriche. La consegna delle mascherine avverrà senza contatto fisico e senza entrare nelle abitazioni.
Per evitare l'eventuale contaminazione, sono stati preparati pacchetti con 1, 2, 3 o 4 mascherine e nei nuclei familiari maggiori di 4 ne saranno consegnati 2 involucri.
La distribuzione avrà luogo in via contestuale in tutte le vie e tutte le frazioni, sfruttando la residenza e la conoscenza delle famiglie da parte degli stessi volontari incaricati dello smistamento.
"Contiamo di completare tutta la distribuzione tra sabato e domenica, quando anche le persone che attualmente lavorano saranno a casa" ha detto il Presidente della CRI Maurizio Massaccesi.
"Anche questa volta - ha soggiunto Vittori- la nostra Croce Rossa, che ha una delle Sezioni più importanti a livello nazionale e non solo regionale, dimostra quanto sia importante il fattore organizzativo del terzo settore. Non finiremo mai - ha concluso il primo cittadino- di poterli ringraziare fino in fondo.
PRS GROUP, congiuntamente al Comune di Cingoli ed ai propri partner comunica che il 27° Rally Adriatico viene rimandato a data da destinarsi, a causa della ricorrente emergenza sanitaria epidemiologica da COVID-19.
L’appuntamento era in programma l’1 e 2 maggio con quartier generale sempre a Cingoli, doppio appuntamento tricolore, come lo scorso anno: il 27° Rally Adriatico, la parte “moderna” della competizione, sarebbe stata la seconda prova del Campionato Italiano Rally Terra (CIRT) ed il 2° Rally Storico del Medio Adriatico, il terzo atto del Campionato Italiano Rally Terra storici (CIRTS).
Essendo la situazione in continuo divenire, al momento non è possibile stabilire una data per rimettere in calendario l’evento, tutto lo sport nazionale è fermato per l’emergenza sanitaria e PRS GROUP si rimette alle decisioni che verranno prese da parte della Direzione dello Sport Automobilistico ACI SPORT per la rimodulazione del calendario sportivo nazionale, certamente dovendo tenere conto delle esigenze logistiche ed organizzative del territorio ove si svolge la gara.
Le novità sulla ricollocazione in calendario della gara saranno comunicate mediante comunicazioni stampa da PRS GROUP oppure da apposita comunicazione Federale, ogni altra notizia in merito diffusa da altra fonte è da ritenersi non ufficiale, quindi priva di fondamento.
"A Cingoli sono stati assegnati 50.000€ per 10.000 abitanti, una mancetta."
Affida a Facebook il proprio sfogo l'ex Sindaco, ora vice Sindaco di Cingoli
"Da un mese sono bloccate tutte o quasi tutte le attività produttive e commerciali - si legge nel post - Ma con un provvedimento a mezzo tg hanno favoleggiato miliardi affidati ai Comuni per aiutare le comunità più colpite."
"Scrivo queste righe perchè anche stamani dopo l'incessante propaganda, sono giunte le prime telefonate da parte di chi vuole sapere dove si deve recare per prelevare le 300 euro minime promesse dal Governo - scrive Saltamartini - solo che sono la restituzione dei fondi della nostra fiscalità generale che ci spettano in quota parte, perchè tutti paghiamo allo Stato".
Affermazioni che potrebbero sfuggire ai più e per questo spiega che in realtà non si tratta di nuovi fondi inviati ma di variazione di destinazione di fondi già presenti.
"Sono soldi già spesi - spiega Saltamartini - che servono per pagare il personale, l'illuminazione pubblica, i trasporti scolastici, insomma tutti i servizi comunali
Domani mattina non sapremo certo come dividere l'enorme ricchezza che pioverà su ogni cittadino del nostro Comune, dopo il reddito di cittadinanza, a seguito dell'abolizione della povertà: 5 euro a testa (dicasi cinque euro).
Dopo la chiusura dei 20 posti letto del nostro Ospedale (per le ferie estive: ricordiamocelo) che l'ha reso inefficace per intervenire anche sui trattamenti tradizionali dei pazienti e l'abbandono di ogni sostegno ai malati della nostra Casa di riposo, questa è la reintegrazione ai redditi di chi non l'ha più un reddito: 5 euro.
Ancora oggi - conclude - siamo alla disperata ricerca di mascherine e camici per i nostri medici, infermieri e operatori sanitari eroi che entrano volontariamente a curare un reparto per Acuti da Covid-19 nella Casa di riposo di Cingoli abbandonata dall'Asur e dalla regione Marche".
ll club Lions Macerata Sferisterio presieduto questo anno sociale dallo Ingegner Marco Orazi, di fronte alla emergenza covid 19 ha voluto dimostrare la vicinanza dei soci alla comunità ed a fianco delle istituzioni con un piccolo gesto, la donazione di 100 mascherine Ffp2 alla casa di riposo di Cingoli che si trova in grande difficoltà con tutti i ricoverati contagiati .
I presidi sanitari sono destinati ai medici e operatori impegnati per la cura ed il contenimento del Coronavirus. La Fondazione Lions Clubs International ( LCIF) ha donato, altresì, 350.000 dollari per l'emergenza covid 19 in Italia e il suo intervento sarà a livello globale data la pandemia.
Nella prima mattinata di oggi, alla Casa di Riposo di Cingoli, so sono registrati altri due decessi a cusa del Covid-19.
Si tratta di due donne, una di 85 e l'altra di 73 anni entrambe originarie del posto e per ciauscuna la celbrazione funenbre si terrò nella gioornata di domani.
Dopo il primo decesso avvenuto il 16 marco ad oggi le vittime tra i 29 ospiti della struttura che hanno contratto il Coronavirus.salgono a 6.
In seguito ad alcune segnalazioni anonime pervenute alla Centrale Operativa della Compagnia Carabinieri di Macerata, i militari della Stazione di Cingoli nella tarda mattinata di ieri si recavano presso un esercizio pubblico di quel centro, accertando che la porta secondaria che collega una tabaccheria al suddetto esercizio era aperta.
Entrati nel locale constatavano la presenza del titolare, del padre e di un cliente, il quale, contravvenendo alle vigenti disposizioni per contrastare l’epidemia in atto, usciva di casa per recarsi presso l’esercizio a prelevare un primo piatto da asporto, documentato con relativo scontrino fiscale.
L’attività in questione è costituita da tabaccheria, bar e tavola calda, anche da asporto, e quindi autorizzata in questo momento al solo confezionamento dei pasti con consegna a domicilio.
Per quanto sopra sono state immediatamente contestate le violazioni di cui all’articolo 4 del recente Decreto Legislativo 19/2020 sia al titolare dell’esercizio che al cliente e, date le circostanze, veniva immediatamente disposta la chiusura provvisoria dell’attività per 5 giorni fino a tutto il 30 marzo p.v., in attesa delle ulteriori sanzioni che verranno comminate dalla Prefettura di Macerata.
Il Comitato cingolano, coinvolto sin da subito ad affrontare lo stato d’emergenza su richiesta anche dell’amministrazione comunale, sta attraversando un periodo particolare, caratterizzato da grande incertezza.I volontari sono però la grande forza del gruppo guidato dal presidente Maurizio Massaccesi e dai consiglieri Alessandro Pelagagge, Giancarlo Mazzolani, Caterina Menghini (quest’ultima impiegata in prima linea come infermiera all’Ospedale di Jesi) e dal consigliere giovani Michele Marchegiani.
Continuano le attività regolari di trasporti sanitari e prevalentemente sanitari, in ambulanza e non, anche se sono diminuite considerevolmente, a causa della riorganizzazione del sistema ASUR. L’emergenza Casa di riposo ha coinvolto da vicino i nostri volontari, in special modo quelli del Servizio Civile Universale e del Servizio Volontario Europeo. Il sindaco Vittori e il suo vice Saltamartini, che ringraziamo della fiducia dimostrata, ha subito voluto la Cri di Cingoli a supporto logistico dell’emergenza Covid-19 all’esterno della struttura, nel pieno rispetto delle norme di sicurezza igieniche e sanitarie. I nostri volontari hanno collaborato anche a fianco del personale della Protezione Civile e della Marina Militare per l’allestimento di tende e teloni, necessari per la piena operatività della Casa di riposo nella gestione dei contagiati.
Tra i servizi forniti dal Comitato a tutta la popolazione bisognosa, occorre sottolineare il Pronto Farmaco e il Pronto Spesa. Il servizio di consegna dei farmaci era già attivo da diversi anni a Cingoli, grazie all’impegno di tutti i volontari. Ora anche l’intera Croce Rossa Italiana si è organizzata in tal senso con la collaborazione con Federfarma, ma per il nostro Comitato è stato più facile capire il meccanismo di consegna utente-volontario-farmacia-volontario-utente, dato che il servizio era già consolidato. Per quanto riguarda invece il Pronto Spesa, la CRI non vuole sostituirsi al lavoro dei supermercati, ma vuole dare un piccolo aiuto alle persone impossibilitate a spostarsi dalla propria abitazione. Nel sito www.cricingoli.it sono pubblicati tutti i dettagli delle due iniziative, oltre ovviamente su tutti i canali social del Comitato.
Sono tante anche le piccole ma importanti iniziative curate dai giovani sui social network. Nelle scorse settimane erano partite la campagna di sensibilizzazione #restoacasa e #incrisichallenge su Instagram, dove si invitavano i ragazzi a pubblicare delle foto di attività fatte nella propria abitazione. Un’altra campagna informativa degna di nota riguarda le norme igieniche da rispettare, con sondaggi e video esplicativi in tema. Si sta mettendo a punto, infine, un programma giornaliero di attività da fare a casa durante l’emergenza, tra cui cucinare, ascoltare musica, fare attività fisica e vedere film in chiaro.
Il Comitato ringrazia tutti i volontari che si stanno adoperando in questo momento difficile, sia con la presenza fisica in sede che tramite videochat, telefono e messaggistica. Occorre sottolineare, inoltre, come i volontari del Servizio Civile Europeo e anche due ragazze del Servizio Civile Universale siano rimasti in Italia nonostante provengano da altri paesi (Spagna, Slovacchia, Francia, Danimarca, Germania). E’ attivo anche un servizio di supporto psicosociale per tutti i soci e le loro famiglie a cura di due esperte in psicologia.
Sono pervenute tante richieste di aiuto da parte di privati e associazioni, alle quali finora non abbiamo risposto dettagliatamente. Si possono effettuare donazioni all’IBAN presente sul sito internet dell’associazione per l’acquisto di protezioni FFP2 e FPP3, oppure si può dimostrare vicinanza ai volontari attivi con dolci, torte salate e prelibatezze di ogni tipo. Si può, inoltre, acquistare il libro “Il sorriso del cuore” dello scrittore Jonathan Arpetti, dedicato alla memoria della nostra indimenticata Vittoria Marchegiani: mai come in questo momento le sue parole e il suo insegnamento possono essere utili a noi volontari e alla popolazione. Tutte le informazioni in merito si trovano sulle nostre pagine social e sul sito internet www.cricingoli.it. Si può contattare il numero 0733-604330 per ulteriori informazioni sulle nostre attività.
Nonostante lo sconforto e la stanchezza si facciano sentire, la Croce Rossa non molla e guarda avanti, attraverso l’umanità, la neutralità, l’imparzialità, l’indipendenza, l’unità, l’universalità e il volontariato, i 7 principi della nostra associazione. Tutti insieme supereremo anche questo momento, ma stateci vicini restando a casa. Ci lasceremo alle spalle anche questi difficili mesi, con il sorriso che ci ha sempre contraddistinto.
Fileni, leader nella produzione di prodotti biologici in Italia, ha deciso di effettuare una donazione di 500.000 euro in favore dei dipendenti, della Regione Marche e dei Comuni di Cingoli, Jesi e Castelplanio per fronteggiare l’emergenza Coronavirus.
È solo grazie all’impegno quotidiano e ai sacrifici dei suoi 2000 collaboratori che Fileni riesce a far fronte alla sempre crescente domanda dei suoi prodotti di alta qualità da parte di clienti e consumatori. Cosciente di questo, l’Azienda, dopo aver introdotto tutti i provvedimenti possibili per garantire la salute e la sicurezza dei propri lavoratori - adeguandosi alle prescrizioni governative - ha compiuto enormi sforzi per riprogettare in brevissimo tempo le linee produttive, distanziando i propri dipendenti per garantirne la sicurezza.
Fileni è, infatti, convinta che la tutela dei propri collaboratori sia la principale priorità perché sono proprio loro il reale valore aggiunto di una realtà che si fa portavoce di una vera e propria comunità composta dagli operai delle linee, dagli allevatori degli animali e dagli agricoltori che coltivano i cereali usati per il mangime.
Consapevole della centralità del proprio ruolo in un Paese in difficoltà, Fileni non si è tirata indietro e, una volta di più, ha voluto dimostrare il proprio impegno nel sostenere il territorio che la ospita e con cui si identifica, scegliendo di investire 500.000 euro.
Parte della donazione sarà dedicata al sostegno dei propri lavoratori e delle loro famiglie con l’adozione di misure specifiche per i dipendenti tra le quali: un’assicurazione, integrativa rispetto a quella obbligatoria, che tuteli il lavoratore che abbia contratto il Coronavirus e che prevede indennità da ricovero e da convalescenza e un bonus del 10% della paga oraria per il periodo dell’emergenza sanitaria, dedicato al personale che opera in produzione.
Un’altra parte cospicua della donazione sarà devoluta al sistema sanitario della Regione Marche affinché la utilizzi in ambito medico-sanitario e ai Comuni di Cingoli, Jesi e Casteplanio, in modo che le amministrazioni locali possano contare su fondi da allocare per l’emergenza Covid-19.
“Noi di Fileni non siamo un’azienda come le altre - afferma Giovanni Fileni, Presidente di Fileni - Ci siamo sempre considerati come una grande famiglia, una grande comunità inserita nelle Marche in cui viviamo da sempre e che, da sempre, ci caratterizza con i suoi territori. La passione e l’amore per il nostro lavoro e per i membri della nostra comunità, ci spinge in un momento difficile come questo a stringerci attorno ai nostri collaboratori e a tutti gli abitanti delle nostre terre e, per questo, abbiamo deciso di agire in prima persona, con la spontaneità e la trasparenza che ci ha sempre contraddistinto con un’unica convinzione: uniti ce la faremo”.
Il gruppo consiliare regionale della Lega segnala l’opportunità di liberare circa cento posti letto per le cure no-covid negli Ospedali delle due città di Cingoli e Matelica. Proposto anche il potenziamento delle cure intermedie, sempre no-covid, presso l’Ospedale di Recanati.
Una zona franca, un asse ospedaliero strategico che unisce le città di Cingoli e di Matelica. E’ quanto immaginato dai consiglieri regionali della Lega, Sandro Zaffiri, Mirco Carloni, Marzia Malaigia e Luigi Zura Puntaroni, nell’ottica di organizzare al meglio la grande sfida al coronavirus.
“È una proposta che nasce dall’analisi dell’attuale – affermano i consiglieri – ospedali medi e grandi impegnati giorno e notte con pazienti affetti dal virus, l’arrivo di Bertolaso per creare una struttura di riferimento regionale, la doverosa necessità di organizzare la cura delle situazioni estranee al contagio, dei cronici e degli anziani in totale sicurezza per loro e per il personale medico. Ecco, dunque, che gli ospedali di Cingoli e di Matelica potrebbero divenire importanti presidi di medicina generale no-covid. A Cingoli – rilevano gli esponenti del Carroccio – potrebbero essere messi a disposizione circa 40 posti di degenza, mentre a Matelica sarebbero 50 i posti letto che si potrebbero creare, trasferendo le attuali circa 20 presenze costituite dagli ospiti di una casa di riposo, ivi collocati per motivi legati al terremoto, in una struttura più adeguata alle loro esigenze. Anche l’ospedale di Recanati potrebbe rientrare in questa strategia, potenziandone le funzioni di cura intermedia del malato, sempre no-covid. Quella che l’emergenza ci sta offrendo – concludono i consiglieri della Lega – rappresenta anche un’opportunità di ripensare all’organizzazione della sanità regionale con uno sguardo al futuro, immaginando in che modo i presidi ospedalieri dei centri più piccoli potrebbero essere messi a disposizione delle comunità locali.
Cingoli piange la quarta vittima da Covid-19 nella casa di riposo. È il 72enne Elio Sorana, celibe ed ex operaio, che da molto tempo era ospite nella struttura e che verosimilmente è deceduto per una polmonite intestiziale bilaterale da coronavirus.
Il vice-sindaco Filippo Saltamartini riferisce anche di una seconda vittima nella notte, risultata negativa al Covid-19 e probabilmente scomparsa per pregresse malattie.
"Gli altri ospiti sono descritti come stabili" ha aggiunto Saltamartini.
“Oggi abbiamo avuto un'altra donazione di 47 mascherine categoria FFp2 e FFp3. Stamani i vigili hanno ritirato il prezioso pacco che si aggiunge ad altre 100 donate nei giorni scorsi con cui abbiamo potuto far fronte all'emergenza”. Ad annunciarlo, via social, è il vicesindaco di Cingoli Filippo Saltamartini che ne approfitta per ringraziare coloro che generosamente hanno fatto donazioni al Comune che sta affrontando l’emergenza, per via del focolaio di Coronavirus che ha coinvolto la Casa di riposo. le mascherine in questione, infatti, saranno destinate al personale della struttura per anziani.
“Al termine – prosegue Saltamartini nel post - faremo un'iniziativa per informare sulla generosità delle persone e delle Aziende che ci stanno aiutando.
Infatti, né dalla protezione civile regionale-nazionale, né dall'Asur abbiamo potuto recuperare nulla. Non ne sono in possesso e dal quel che risulta, scarseggiano pesantemente anche negli ospedali.
Due giorni fa, alcune tute di quelle pesanti che non lasciano trapassare nulla, sono state consegnate al personale della Casa di riposo.
Ieri, 4 tute, sempre di questo tipo, sono state donate da una ditta e consegnate agli operai del Comune chiamati a fare le tumulazioni dei nostri morti.
Abbiamo anche recuperato 100 calzari e 4 tute bianche, anche queste di plastica che possono essere utilizzate per questa missione.
Stiamo cercando di prevenire la possibile carenza di ossigeno per i prossimi giorni e settimane.
A Brescia e Bergamo hanno detto ai tg che non hanno l'ossigeno. Stiamo vedendo come rifornirci per noi a Cingoli”.
“Il Comune – spiega Saltamartini - persegue ancora l'idea di poter acquistare dei respiratori, gli unici strumenti capaci di far vivere le persone con polmonite interstiziale bilaterale ( entrambi i polmoni ammalati) perché negli ospedali mancano.
Il grossista di nazionalità svizzera ha detto che la prossima settimana potrebbe avere qualche disponibilità.
Infine, e non per ultimo stiamo seguendo la partita delle mascherine per tutta la popolazione.
Il sindaco Vittori ne ha ordinate oltre 10.000 per ogni abitante. Anche per le mascherine se ne riparla la prossima settimana, conclude il vicesindaco di Cingoli”.
La città di Cingoli piange il dottor Francesco Foltrani, medico di famiglia, scomparso ieri all'ospedale di Jesi: aveva 67 anni ed era affetto da Covid-19.
Il vicesindaco Filippo Saltamartini ha voluto ricordarlo attraverso una nota ufficiale, esprimendo il proprio dolore per la perdita di quello che definisce "un amico, un consigliere prezioso".
"Siamo veramente sgomenti per una notizia che mai avremmo potuto immaginare - scrive Saltamartini -. Il killer Covid-19 ci ha privati di un nostro angelo custode, di uno che ci ha difeso dall'infezione. Non ci sono parole per descrivere il dolore che ci attanaglia. Siamo sicuri però che da lassù starà dicendo di restare a casa e di essere vigili e attenti, perchè molti nella negligenza dei comportamenti procurano ingiusti pericoli di vita agli altri. È caduto da eroe".
Saltamartini ha anche aggiornato i propri concittadini sulla situazione relativa alla casa di riposo. "La Marina militare ha mandato i suoi Angeli. Un medico con 2 infermieri che affiancheranno il dottor Luigi Ippoliti che da giorni curava insieme a un'infermiera dell'Ospedale i nostri pensionati. Abbiamo avuto anche il piacere di apprezzare le prestazioni di un'infettivologa inviata dall'Asur".
"Le previsioni metereologiche preannunciano qualche problema nei prossimi giorni. Ma anche per ragioni di sicurezza, abbiamo predisposto una tenda, davanti alla Casa di riposo all'interno della quale il personale potrà vestirsi con le tute asettiche necessarie in un ambiente contaminato dal Covid-19 - ha proseguito il vicesindaco -. Un lavoro fatto dai Volontari del gruppo comunale di protezione civile che con poco tempo e grande professionalità oltrechè altruismo, hanno predisposto e montato il tutto".
Il vice-sindaco Saltamartini è anche intervenuto questa mattina, in collegamento telefonico, alla trasmissione "Agorà" su Rai 3 (clicca qui).
Non c'é pace per la casa di riposo di Cingoli. Dopo che il premier Conte quest'oggi ha inviato due medici Ufficiali della Marina Militare nella struttura, su sollecitazione dell'amministrazione comunale cingolana e successivamente del senatore Matteo Salvini, la situazione resta ancora drammatica.
Come affermato dallo stesso sindaco Michele Vittori in vari appelli televisivi, infatti, i contagiati al momento sono 34, con due operatrici sanitarie malate. Due purtroppo le persone decedute tra gli anziani ospiti della struttura.
Nel frattempo il Procuratore di Macerata , Giovanni Giorgio, ha aperto un fascicolo per l'ipotesi di reato di omicidio colposo plurimo aggravato da lesioni personali. Al momento non ci sono indagati, ma spetterà ai carabinieri svolgere accertamenti per verificare ciò che sia avvenuto all'interno della casa di riposo e verificare se ci siano ipotesi di reato.
“Questo pomeriggio, abbiamo avuto il grande piacere di ricevere due Ufficiali medici della Marina Militare.
Domani, sapremo quale sarà il contributo in termini di risorse umane fornito dalla Marina Militare. Abbiamo così la forte speranza che tutti i nostri ammalati potranno essere curati in modo professionale e continuativo”. Lo comunicano, via social, il sindaco di Cingoli Michele Vittori e il vicesindaco Filippo Saltamartini in merito alla drammatica vicenda della casa di riposo, dove sono giunti questo pomeriggio due medici militari, come richiesto nei giorni scorsi dalla stessa Amministrazione comunale.(LEGGI QUI) Il premier Giuseppe Conte, infatti, ha inoltrato la richiesta alla Protezione Civile, che oggi ha sbloccato la situazione inviando i primi due rinforzi presso la struttura.
“Quando abbiamo constatato che il servizio sanitario nazionale Asur non era in grado di affrontare l'epidemia all'interno della casa di riposo – afferma Saltamartini nel post - abbiamo subito pensato agli angeli con la divisa, ed abbiamo chiesto l'intervento dell'Esercito.
Lo abbiamo chiesto alla Prefettura, al Governo, al Ministero dell'Interno, ma senza avere risposte.
Ieri l'intervento di Salvini ha sbloccato la situazione che rischiava di impantanarsi tra polemiche dei responsabili della sanità marchigiana chiamati a rispondere del loro operato”.
“Ringraziamo Salvini, per averci aiutati”, prosegue Saltamartini. Ma anche i volontari della Croce rossa e soprattutto il personale della cooperativa e gli infermieri dell'Asur che da ieri mattina lavorano all'interno di una struttura che ha 34 malati di coronavirus. Non per ultimi ma per primi tutti i medici di ogni disciplina e grado. Quando sei di fronte al rischio della vita, comprendi bene chi sono e che cosa fanno.Grazie, questa è l'Italia che ci piace, pur nelle avversità dell'epidemia", ha concluso il vicesindaco di Cingoli.
(Foto tratta dal post facebook del vicesindaco Filippo Saltamartini)