Il progetto di raccolta fondi in favore delle famiglie terremotate colpite anche dall’emergenza COVID-19 dell’associazione Musicamdo prosegue il suo cammino accogliendo il supporto di altri due musicisti.
Infatti, dopo il video con cui la Musicamdo Jazz Orchestra ha lanciato il progetto di crowdfunding “Musicamdo Jazz for families” sulla piattaforma www.gofundme.com, ora è la volta di Roberto Zechini e Daniele Di Bonaventura. I due musicisti infatti hanno deciso di sostenere la raccolta fondi destinando alla causa parte dei proventi delle vendite del loro nuovo progetto intitolato “Le Mani”.
Il disco, acquistabile in formato digitare sulla piattaforma Exit Live, che contribuirà alla raccolta fondi destinandone una quota delle vendite, è il risultato di un percorso sviluppatosi durante i mesi di quarantena.
Il bandoneonista Di Bonaventura e il chitarrista Zechini intessono un percorso suggestivo sgorgato dallo stato di isolamento forzato della quarantena e arricchitosi con il dialogo a distanza tra i due musicisti, le sperimentazioni nella solitudine delle proprie case, la forza della musica.
Si ricorda che la “Musicamdo Jazz for families” è una iniziativa rivolta ad aiutare i territori dei Comuni di Camerino, Macerata e Tolentino e le famiglie in difficoltà, che a distanza di quattro anni dal terremoto vivono ancora in gravi difficoltà ulteriormente aggravate dall’emergenza epidemiologica da Covid-19. I fondi andranno a incrementare quanto raccolto dai singoli Comuni per sostenere le spese alimentari e di prima necessità delle famiglie in difficoltà.
Per donare:
MUSICAMDO JAZZ FOR FAMILIES. Raccolta fondi per le famiglie terremotate e in difficoltà causa COVID 19
WWW.GOFUNDME.COM
Associazione Culturale Musicamdo
IBAN: IT98H0311168830000000004393
Una finestra sulla ricostruzione si è aperta oggi a Camerino e su tutto il territorio con la visita del Commissario straordinario alla ricostruzione Giovanni Legnini che ha accolto l’invito del sindaco della città ducale, Sandro Sborgia, nel giorno del riavvio dei cantieri in tutta Italia, dopo la sospensione delle attività a causa dell’emergenza Covid19.
È stato proprio Legnini a dare inizio alla ripartenza dei cantieri dal cuore del cratere sottolineando la necessità di cambiare passo e velocizzare affinchè si possa davvero toccare con mano la ricostruzione in un intero territorio, colpito dal sisma 2016: “Sarà un percorso lungo, come tutti sappiamo, ma non può essere rimandato ancora e tutti gli attori coinvolti in questo processo non devono più tergiversare. Io come commissario posso dare delle linee guida, ma poi tocca anche ad altri protagonisti dare la spinta necessaria affinché si possano realizzare” ha detto.
Sarà costituito un tavolo di lavoro permanente tra l’ufficio del Commissario straordinario alla ricostruzione, Legnini, e le istituzioni di Camerino: sindaco, Rettore e Vescovo. Insieme sarà redatto un piano per la ricostruzione della città nonché sociale, a partire dalla pianificazione di un modello di sviluppo economico per quest’area.
Va ricordato come a Camerino gli sfollati, tuttora, sono 3300, in parte alloggiati nelle Soluzioni abitative d’emergenza, in parte in autonoma sistemazione con il contributo pubblico. L’intero centro storico della città, di antichissima origine, è in zona rossa ed inaccessibile. I danni alle opere pubbliche sono stati calcolati in 125 milioni di euro: ad oggi sono stati finanziati interventi per 63 milioni di euro, ma la spesa erogata è di appena un milione di euro, e si contano opere già concluse per appena 42 mila euro.
Arrivato in mattinata, il commissario Legnini ha subito incontrato il primo cittadino Sandro Sborgia, insieme al Rettore Claudio Pettinari, l’Arcivescovo Francesco Massara, il Prefetto Iolanda Rolli, l’assessore ai lavori pubblici di Camerino Marco Fanelli, i consiglieri con delega alla Ricostruzione Luca Marassi e Anna Ortenzi, l’assessore all’Università e ai servizi sociali Stefano Sfascia e il direttore dell’ufficio speciale alla ricostruzione Cesare Spuri.
“Un incontro positivo e di grande confronto in cui sono state evidenziate tutte le criticità della ricostruzione in una città come Camerino - ha sottolineato il sindaco Sandro Sborgia -. Al commissario ho detto che in questo momento è in ballo la credibilità dello Stato e le Istituzioni non possono più tentennare davanti a territori interi in cui la ricostruzione è praticamente ferma. Una situazione di stasi da un punto di vista anche sociale ed economico. La rinascita di Camerino è decisiva per i suoi abitanti, per tutta l’area economica che vi gravita e per il valore storico e culturale che rappresenta.
Il Rettore Claudio Pettinari stesso ha sottolineato l’importanza di far partire la ricostruzione anche per l’Università, seppure abbia mantenuto livelli di eccellenza anche dopo il sisma con i suoi oltre 7 mila studenti, e i 100 milioni di valore economico generato ogni anno.
Così come sarà importante ricostruire le chiese quali luoghi di aggregazione, come ha evidenziato anche l’Arcivescovo Francesco Massara. Delle 500 chiese dell’Arcidiocesi, che comprende i territori di Camerino e San Saverino, e che costituiscono il 70 per cento dei beni culturali delle intere Marche, 350 sono attualmente inagibili.
"Io – ha poi concluso il sindaco Sandro Sborgia – sono molto soddisfatto dell’incontro di questa mattina perché il commissario Legnini ha ben presenti le problematiche e mi e sembrato molto deciso a imporre un cambio di passo. Le nuove norme vanno nella direzione di una partenza e ripartenza veloce dei cantieri. Farlo significa dare speranza di rinascita a tutti noi che viviamo queste zona e a chi si è dovuto allontanare”.
La visita è terminata al cantiere del mattatoio, primo cantiere della ricostruzione, avviato qualche mese fa: “Un simbolo di ripartenza del settore agricolo a cui l’Amministrazione ha rivolto fin da subito, appena insediata, una particolare attenzione. Il recupero del mattatoio era stato già finanziato nel 2017, finalmente siamo riusciti a sbloccare la pratica e avviare l'opera di recupero che diventa fondamentale per i nostri allevatori che per più di tre anni si sono visti costretti ad andare lontano da qui per la macellazione del bestiame” ha commentato il sindaco di Camerino Sandro Sborgia.
I servizi di trasporto pubblico locale di Contram Mobilità scpa continuano ad essere garantiti anche in fase 2 con le stesse frequenze attive dallo scorso 23 marzo. "Certamente auspichiamo che in settimana la Regione Marche consenta un aumento dei servizi, non tanto per creare più occasioni di spostamento, ma anche per diluire i movimenti delle persona in più corse e quindi in più autobus favorendo più distanziamento e tener conto del graduale aumento dell’utenza" specificano dall'azienda.
"Attendiamo anche indicazioni tecniche dal Ministero del Trasporti - proseguono -, recepite poi dalla Regione Marche, in ordine alle capienze a bordo e quindi alle misure di distanziamento e in merito al supporto della vigilanza che non può essere “delegata” alle aziende di trasporto; il conducente deve essere concentrato sulla guida e garantire la sicurezza necessaria nella circolazione stradale e non può controllare la sicurezza sanitaria a bordo. Né può il nostro personale elevare sanzioni per il mancato rispetto delle regole sanitarie".
A cambiare saranno le modalità di fruizione degli autobus. A partire dal 4 maggio 2020 gli utenti sono obbligati a seguire le raccomandazioni che il Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri del 26 aprile 2020 riassume come segue nell'allegato 9:
- Non usare il trasporto pubblico in presenza di sintomi di infezioni respiratorie acute (febbre, tosse, raffreddore).
- Acquistare ove possibile, i biglietti in formati elettronico, on line o tramite APP.
- Seguire la segnaletica alle fermate mantenendo sempre la distanza di almeno un metro dalle altre persone.
- Utilizzare correttamente le porte di accesso dei mezzi indicate per la salita e la discesa, rispettando sempre la distanza di sicurezza.
- Sedersi solo nei posti consentiti mantenendo il distanziamento dagli altri occupanti.
- Evitare di avvicinarsi o di chiedere informazioni ai conducenti.
- Nel corso del viaggio, igienizzare frequentemente le mani ed evita di toccare il viso.
- Indossare una mascherina, anche di stoffa, per la protezione del naso e della bocca.
Contram Mobilità sta provvedendo già da settimane a sanificare e disinfettare quotidianamente tutti i suoi mezzi con prodotti specifici in aggiunta ove opportuno all'azione di ozonizzatori e/o atomizzatori che garantiscono una completa igienizzazione.
Ad ulteriore salvaguardia dell’utenza, gli autobus urbani ad una sola porta sono stati modificati apponendo una paratia in plexiglas per separare lo spazio vicino all'autista. Ma non finisce qui. Le corse sono svolte con mezzi capienti, così da potere assicurare ai passeggeri il distanziamento interpersonale necessario, indicato in ogni bus da una serie di segnali e catenelle che impediscono di sedersi a caso.
Qualora dovessero verificarsi situazioni di potenziale sovraccarico, queste saranno gestite al momento con l’attivazione di corse bis a coprire eventuali necessità comunicate dagli autisti alla centrale operativa.
In questi casi, per ora poco prevedibili vista la bassa affluenza e correttezza degli utenti nei giorni passati, nell’immediato il conducente potrebbe essere costretto a saltare qualche fermata. Tutti gli abbonati sono stati informati delle nuove direttive nazionali con un sms, ma possono sempre trovare ogni specifica al riguardo on line su tutti i canali di comunicazione aziendale o chiamando il numero verde 800 037 737. Avvisi sono stati messi a bordo anche in inglese per favorire la comprensione da parte degli utenti non italiani.
Nel rigoroso rispetto di tutte le normative – in continua evoluzione – Contram Mobilità non ha mai interrotto i servizi essenziali e continua anche oggi ad essere al fianco dei propri utenti, dei Comuni e delle imprese per garantire la mobilità di cittadini e lavoratori.
"Possiamo dire che una novità rilevante è l’uso della mascherina da parte dei viaggiatori. I conducenti già la utilizzavano e noi le abbiamo fornite fin dall’inizio avendo fatto scorta già dal mese di febbraio prima in Olanda dove ci siamo recati appositamente e poi in Italia. I nostri conducenti sono controllati prima di essere messi in servizio anche con appositi termoscan. E’ evidente che tutto il sistema si regge, come dice lo stesso allegato 9 al DPCM del 26 aprile 2020, con la “responsabilità individuale di tutti gli utenti” e “con i loro comportamenti che possono aumentare il rischio di contagio”. Confidiamo anche in questa responsabilità degli utenti e nella loro pazienza se fossero necessarie modifiche al servizio; tutto ciò nell’interesse della loro primaria sicurezza e salute" concludono dalla Contram.
Il Commissario straordinario alla ricostruzione Giovanni Legnini lunedì a Camerino. Riparte con la visita del commissario nella città ducale la ripresa dell'attività dei cantieri dopo lo stop imposto a causa dell'emergenza Covid19. Il nuovo commissario alla ricostruzione che, anche in questo periodo è stato in costante contatto col sindaco Sandro Sborgia, ha accolto proprio l'invito del primo cittadino a Camerino dove arriverà lunedì mattina, intorno alle 10,30. Una visita che vuole essere il simbolo di una ripartenza, in quello che è il Comune con la zona rossa più estesa del cratere.
Non solo, naturalmente. "Una visita che reputo anche molto importante - spiega il sindaco Sandro Sborgia - perché sarà l'occasione per confrontarsi sulle esigenze e le necessità di un intero territorio colpito dal sisma 2016 nel quale la ricostruzione non è praticamente mai partita. Non possiamo più aspettare - continua Sborgia - Io credo in un'Italia che funziona, come è stato mostrato a Genova, in questi giorni, per la ricostruzione del Ponte Morandi, lo stesso deve accadere qui e nelle zone colpite dal sisma. Non si può più rimandare: servono decisioni concrete e una forte inversione di marcia. Da Camerino riparta la ricostruzione". Dopo una visita nel centro storico della città per verificare lo stato delle messe in sicurezza, il sindaco Sandro Sborgia, insieme al commissario Giovanni Legnini si sposterà al mattatoio, anch'esso danneggiato dal sisma, dove nei mesi scorsi è partito il cantiere e sono iniziati i lavori di ristrutturazione. "Era stato già finanziato il suo recupero nel 2017 - spiega il primo cittadino - finalmente siamo riusciti a sbloccare la pratica e avviare l'opera di recupero che diventa fondamentale per i nostri allevatori che in questi oltre tre anni si sono visti costretti ad andare lontano da qui per la macellazione del bestiame".
L’Università di Camerino ha ospitato virtualmente nel pomeriggio di giovedì 30 aprile la scienziata di fama internazionale Ilaria Capua, virologa italiana oggi direttrice del One Health Center of Excellence dell'Università della Florida, che ha fatto il punto sullo stato dell’arte e su cosa ci aspetta, a partire dalla cosiddetta Fase 2, per fronteggiare l’emergenza Coronavirus.
A dialogare con la prof.ssa Capua è stato il prof. Guido Favia, Direttore della Scuola di Bioscienze e Medicina Veterinaria di Unicam
Dopo aver fatto un excursus su quanto successo e su come il virus abbia iniziato a diffondersi rapidamente in tutto il mondo scatenando la pandemia, la prof.ssa Capua si è anche soffermata sulle opportunità che potrebbero venir fuori da tutto questo.
“Il Covid-19 – ha sottolineato la prof.ssa Capua – ha portato molti segnali sulla sostenibilità del mantenimento di un sistema globalizzato all’attuale livello di interconnessione che poi, però, non è in grado di rispondere ad una grande minaccia. Sta inoltre fungendo da acceleratore di interdisciplinarietà, dal momento che ora tutti i ricercatori vogliono portare il loro contributo, non solo quelli che operano nell’area biomedica.”
“Un’altra opportunità che ci sta offrendo la pandemia – ha proseguito – è che le persone si stanno avvicinando alla scienza. Dopo aver sofferto di attacchi, di perdita di rispetto e di credibilità, ora tutti vogliono sapere di scienza. Si tratta di una occasione che soprattutto le università non devono lasciarsi sfuggire”.
L’incontro con la prof.ssa Capua si inserisce nel ciclo di incontri telematici sul tema “Opinioni per Unicam – tra scienza e sentimento”, che ha visto protagonista del primo appuntamento, che ha riscosso notevole successo, il poeta e paesologo Franco Arminio che ha dialogato con il Rettore Pettinari sul ricordo come fondamenta per il futuro e sulla situazione che si sta vivendo in questo particolare momento nelle aree interne del nostro Paese.
“E’ stato un onore aver potuto avere con noi oggi la prof.ssa Capua – ha sottolineato il Rettore Unicam Claudio Pettinari – ed una grande opportunità per i nostri studenti e per l’intera comunità universitaria: ringrazio il Direttore della Scuola di Bioscienze e Medicina Veterinaria Guido Favia per aver fatto da tramite ed aver dato ai nostri studenti questa opportunità. Abbiamo fortemente voluto avviare questo ciclo di incontri per dare non solo alla comunità universitaria, ma a tutti gli interessati, un momento di confronto con autorevoli personaggi di livello internazionale, per provare a capire meglio cosa sta succedendo, cosa dovremo aspettarci, cosa ne sarà della nostra quotidianità e della nostra socialità, sia ora sia quando l’emergenza sarà superata. Ringrazio gli ospiti che hanno voluto essere con noi e quanti lo saranno nei prossimi appuntamenti”.
A mezzogiorno del Primo Maggio, la Polizia di Stato e le altre Forze dell'Ordine unitamente alla Polizia Municipale, Capitaneria di Porto e Vigili del Fuoco, hanno reso onore ancora una volta ai medici e al personale sanitario che stanno lottando da settimane contro il Covid-19 presso gli ospedali di Macerata, Civitanova (ospedale e Villa Pini) e Camerino.
L'iniziativa della Questura di Macerata denominata simbolicamente "Forza e Coraggio", è stata dedicata ai 151 medici e ai 50 infermieri e operatori sanitari che si sono immolati fino all’estremo sacrificio per curare i malati. Una dedica speciale è stata anche rivolta all’Agente della Polizia di Stato Pasquale Apicella, della Questura di Napoli, che alcuni giorni fa è stato ucciso per catturare due rapinatori. Un giovane uomo che ha sacrificato la propria vita per adempiere fino in fondo al proprio dovere, lasciando i suoi affetti piu’ cari, la giovane moglie e due bambini, uno di 6 anni e l’altra di pochi mesi.
Come consueto, negli ospedali hanno risuonato le note de "Il Silenzio" con il conseguente schieramento di tutte le Forze dell'Ordine e autorità presenti al solenne momento.
Presso l’Ospedale di Macerata sono stati presenti il Vescovo S.E. Nazzareno Marconi, il direttore dell’ASUR Area Vasta 3 Alessandro Maccioni, il Rettore dell’Università di Macerata Francesco Adornato, la Polizia Municipale, il Comandante della Sezione Polizia Stradale di Macerata Tommaso Vecchio e il Questore di Macerata Antonio Pignataro, oltre ad altre Autorità civili e militari.
Da sabato 2 maggio riprende il mercato settimanale a Camerino per la sola vendita di generi alimentari e ortofrutticoli dagli esercenti sulle aree pubbliche del settore alimentare, di produttori agricoli assegnatari di posteggi in forma permanente e dei partecipanti al mercato. L'accesso al mercato sarà consentito sempre evitando assembramenti, nel rispetto delle distanze di sicurezza interpersonale di un metro, come previsto per il contenimento dell'emergenza epidemiologica da Covid-19. Tutti sono invitati a indossare le mascherine protettive.
Le bancarelle saranno posizionate nell’area del quartiere Vallicelle in cui si svolgeva il mercato in precedenza, fino allo scorso febbraio. Spetterà agli ambulanti garantire direttamente la distribuzione della merce ai clienti. In alternativa gli operatori dovranno mettere a disposizione della clientela gel disinfettanti per le mani e guanti monouso. Prima dell'inizio delle operazioni di vendita, ogni operatore commerciale dovrà indossare mascherine e guanti protettivi e dovrà porre a terra specifica segnaletica finalizzata a distanziare i clienti dal banco e fra di loro. Per garantire il distanziamento sociale saranno presenti gli agenti della polizia locale. L'accesso nell'area mercato sarà comunque contingentato. «Il provvedimento segna un seppur graduale e lento ritorno alla normalità per i cittadini e per gli ambulanti. Resta la raccomandazione che non mi stancherò mai di fare, al rispetto delle disposizioni con cui stiamo convivendo da due mesi. A tutta la cittadinanza, a titolo precauzionale, è raccomandato, dunque, l'utilizzo dei dispositivi di protezione delle vie respiratorie (mascherine) e il rispetto delle distanza di sicurezza interpersonale di un metro, in tutti i luoghi pubblici, aperti o confinati dell'intero territorio comunale» afferma il sindaco Sandro Sborgia.
Da lunedì 4 maggio riapriranno al pubblico anche centri di raccolta (isole ecologiche), parchi e cimiteri comunali. Questi ultimi saranno aperti negli orari consueti, dalle 7 alle 20, sempre col divieto di assembramento di visitatori e nel rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di un metro. L’accesso del pubblico ai parchi, alle ville e ai giardini pubblici è condizionato al rigoroso rispetto del divieto di ogni forma di assembramento, nonché della distanza di sicurezza interpersonale di un metro mentre resta interdetto l’accesso e l’utilizzo delle aree attrezzate per il gioco dei bambini (scivoli, altalene, giochi a dondolo, ecc). Quanto all’apertura all’utenza del Centro di raccolta comunale in località Scalette, sarà al consueto orario: martedì e giovedì dalle 15 alle 18 sabato dalle 10 alle ore 12,30, ma con accesso contingentato e obbligo di utilizzo dei dispositivi di protezione delle vie respiratorie.
Nuovi interventi di edilizia scolastica per il campus di Camerino. La Provincia di Macerata ha approvato il progetto definitivo per l’adeguamento sismico dell’edificio che ospita la palestra e la realizzazione della copertura del campetto esterno.
Il complesso scolastico, che si trova in Via Madonna delle Carceri a Camerino, è la sede del Liceo Linguistico, Sportivo, delle Scienze Umane e dell’ITCG “Antinori”, e ospita provvisoriamente anche il Liceo Classico e Scientifico “C. Varano”, dato che l’edificio situato nel centro della città è stato dichiarato inagibile dopo gli eventi sismici del 2016.
La Provincia di Macerata ha stanziato 940 mila euro, con risorse provenienti dal MIUR (Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca) e dai fondi POR Fesr, per realizzare una copertura in acciaio a protezione del campetto, sorretta da nuovi speroni in calcestruzzo armato che fungeranno anche da opere di controventamento per la struttura portante.
I lavori fanno parte di un progetto, che interessa il polo di Camerino, più ampio; è suddiviso in 3 stralci e prevede un investimento complessivo di oltre 4 milioni di euro. L’adeguamento sismico dello stabile che ospita la palestra e la realizzazione della copertura del campetto esterno rappresenta proprio il primo stralcio.
“Questo intervento - afferma il Presidente della Provincia Antonio Pettinari - si inserisce tra alcune opere realizzate, con un investimento di un milione e centomila euro, ed altre già programmate. Tra i lavori svolti ci sono la sistemazione del versante sud del campus con opere di fondazione per un importo complessivo di circa 700 mila euro; la realizzazione dei laboratori di chimica e informatica per l’Istituto Socio-Psico-Pedagogico, utilizzati anche dai Licei trasferitisi qui dopo il terremoto, per un valore di 250 mila euro; l’ultimazione di nove aule per una spesa di 150 mila euro”.
L’uso delle mascherine contro il Covid-19 è diventato fondamentale come la necessità di distribuire grandi quantità di questi presidi al personale sanitario e alla cittadinanza in tempi rapidi. In questa cornice l’Università di Camerino e l’Università Politecnica delle Marche, a fronte delle richieste della Regione Marche, delle associazioni di categorie e della Camera di Commercio delle Marche, si sono subito attivate per la creazione di laboratori per eseguire i test di efficacia e sicurezza sulle mascherine chirurgiche.
Nasce da questa esigenza il servizio di test che gli atenei offriranno, attraverso i loro laboratori, con la finalità di incentivare, potenziare ed implementare attività utili alla gestione dell’emergenza sanitaria COVID-19, svolgendo ricerca e offrendo servizi di prove sperimentali. I laboratori di prove per maschere facciali offrono supporto alle strutture sanitarie, agli operatori, alle imprese e ai cittadini. In particolare saranno forniti servizi di prova alle imprese manifatturiere che intendono produrre maschere facciali a uso medico (mascherine chirurgiche).
“Sostengo da sempre – ha sottolineato il Rettore Unicam prof. Claudio Pettinari – che l'innovazione tecnologica che si produce nei laboratori universitari debba essere messa a disposizione del territorio, in ogni sua forma; questo è uno dei principi della Terza Missione degli Atenei e questa volta, in collaborazione con il collega Rettore prof. Gregori, che ringrazio, abbiamo voluto declinarla in una azione concreta a beneficio della collettività e della salute pubblica. Abbiamo fatto con orgoglio un grande sforzo per implementare la strumentazione a disposizione nei nostri laboratori e ringrazio i colleghi docenti e ricercatori che si sono subito resi disponibili per effettuare i test che potranno iniziare già a partire dalla prossima settimana”.
“Mai come in questo momento si comprende il valore della ricerca scientifica a favore di tutti – afferma il Rettore Univpm Prof. Gian Luca Gregori. Il nostro laboratorio è frutto di un lavoro di squadra dove hanno lavorato insieme docenti e personale in modo interdisciplinare di Scienze, Ingegneria e Medicina. L'Università oltre a fornire formazione e dare ai suoi laureati nuove conoscenze ha anche un ruolo importante nella ricerca e innovazione per il territorio, per le imprese e i cittadini, e questo si può ottenere solo mettendo in sinergia le diverse competenze. La collaborazione con l’Università di Camerino avviata da tempo prosegue anche oggi e ringrazio per questo il Rettore prof. Pettinari”.
Approvato ieri mattina dalla III Commissione (Governo del territorio, ambiente e paesaggio) il programma triennale dei lavori pubblici di competenza della Regione relativi al triennio 2020-2022 e l’elenco annuale per l’anno 2020 in seguito ai pareri positivi espressi per via telematica dal CREL e dal CAL.
Tra i numerosi interventi, in programma quelli riguardanti la riduzione del rischio idraulico nel territorio di Macerata: nel fiume Chienti e nel fiume Potenza.
“Per quanto riguarda il fiume Potenza- spiega il presidente Dem Francesco Micucci, membro della III Commissione – l’intervento comprende il tratto dal ponte Sant’Antonio a Fonte Brescia nei comuni di San Severino Marche, Gagliole, Castelraimondo, Camerino, Pioraco e Fiuminata, per un importo complessivo di € 3.115.086,00 e sarà suddiviso in 3 lotti funzionali".
"L’intervento che riguarda il Fiume Chienti riguarda invece - prosegue Micucci - i tratti dalla confluenza del Chienti 1 e 2 alla Botte di Varano ed alla galleria delle Fornaci per un importo complessivo del progetto di € 2.000.000,00 e sarà suddiviso in 2 lotti funzionali".
"Con l’approvazione del programma triennale dei lavori pubblici diamo una riposta concreta e programmiamo interventi urgenti mettendo il territorio di Macerata al centro dell’agenda politica. Il mio ringraziamento va a tutta la III Commissione e a tutti i tecnici per il lavoro fatto che ci ha consentito, nonostante le difficoltà legate al momento di rispettare le tempistiche ed approvare uno strumento di vitale importanza per i nostri territori” conclude il presidente Dem.
La mattina del 1° Maggio prossimo, alle ore 12:00, la Polizia di Stato e le altre Forze dell'Ordine unitamente alla Polizia Municipale, Capitaneria di Porto e Vigili del Fuoco, si recheranno ancora una volta presso gli ospedali di Macerata, Civitanova (ospedale e Villa Pini) e Camerino dove si schiereranno all'esterno delle strutture sanitarie per rendere onore ai medici e al personale sanitario che stanno lottando da settimane contro il Covid-19 salvando molte vite umane.
L'iniziativa della Questura di Macerata denominata simbolicamente "Forza e Coraggio", il 1° Maggio sarà dedicata ai 151 medici e ai 50 infermieri e operatori sanitari che si sono immolati fino all’estremo sacrificio per curare i malati. Una dedica speciale sarà anche quella rivolta all’Agente della Polizia di Stato Pasquale Apicella, della Questura di Napoli, che due giorni fa è stato ucciso per catturare due rapinatori. Un giovane uomo che ha sacrificato la propria vita per adempiere fino in fondo al proprio dovere, lasciando i suoi affetti piu’ cari, la giovane moglie e due bambini, uno di 6 anni e l’altra di pochi mesi.
Come consueto, negli ospedali risuoneranno le note de "Il Silenzio".
Presso l’Ospedale di Macerata saranno presenti il Vescovo S.E. Nazzareno Marconi, il direttore dell’ASUR Area Vasta 3 Alessandro Maccioni, il Rettore dell’Università di Macerata Francesco Adornato, la Polizia Municipale, il Comandante della Sezione Polizia Stradale di Macerata Tommaso Vecchio e il Questore di Macerata Antonio Pignataro, oltre ad altre Autorità civili e militari.
Proprio il Questore Pignataro ribadisce ancora una volta l'importanza dell'iniziativa: "Come Forze dell'Ordine abbiamo il dovere di dare solidarietà, sostegno e vicinanza ai medici e al personale sanitario che in questo momento delicatissimo per il nostro Paese, stanno mettendo seriamente in pericolo la propria vita per salvare quella degli altri. La lotta al Covid-19 e la lotta alla criminalità, due battaglie condotte da medici, infermieri, operatori sanitari e forze dell’ordine, spesso nella consapevolezza di mettere a rischio la propria vita. 151 medici e 50 infermieri deceduti e due giorni fa la morte dell’agente della Polizia di Stato Pasquale Apicella. Tutti hanno sacrificato la propria vita per assicurare alla comunità legalità, giustizia e libertà".
Continuano gli studi Unicam sulla Mela Rosa dei Monti Sibillini.
In un recente lavoro di ricerca pubblicato sulla rivista Molecules dal titolo ‘Hepatoprotective effects of standardized extracts from an ancient Italian apple variety (Mela Rosa dei Monti Sibillini) against carbon tetrachloride (CCl4)-induced hepatotoxicity in rats’ l’unità di ricerca Unicam, coordinata dal prof. Filippo Maggi, ha valutato l’effetto epatoprotettivo di un estratto idroalcolico ottenuto dalla buccia della mela rosa dei Monti Sibillini.
Lo studio, condotto in collaborazione con la Teheran University of Medical Sciences, ha dimostrato che l’estratto di mela rosa, standardizzato in proantocianidine, flavonoli e triterpeni, è stato in grado di diminuire in maniera significativa lo stress ossidativo e l’infiammazione nel fegato trattato con il tetracloruro di carbonio, noto per la spiccata tossicità a livello epatico.
In particolare, la somministrazione dell’estratto ha ridotto in maniera significativa il livello delle transaminasi, aumentando l’attività di enzimi antiossidanti come la superossido dismutasi e riducendo i livelli di citochine infiammatorie. Il miglioramento si è osservato anche da un punto di vista istopatologico con una riduzione delle aree di necrosi, infiammazione e congestione epatica.
Tale studio, che si va ad aggiungere ai precedenti nell’ambito del progetto di dottorato Eureka su “I fitonutrienti della mela rosa dei monti Sibillini: aspetti fitochimici e proprietà salutistiche”, finanziato dalla Regione Marche, dal Bacino Imbrifero Montano del Tronto, e Unicam, in collaborazione con il Comune di Montedinove, dimostra come la mela rosa abbia tutte le carte in regola per essere utilizzata come fonte di nutraceutici per la prevenzione di malattie legate allo stress ossidativo ed infiammazione.
Non è possibile abbellire con fiori gli spazi della città, a causa delle restrizioni per l'emergenza Covid19, si rendono più colorate le bacheche social. Con questo spirito a Camerino nasce il contest "Bacheche in fiore" (#bachecheinfiore) una rivisitazione, forzata, dell'evento "Cortili in fiore" che sarebbe stato in programma nella città ducale proprio in questi giorni. Un altro dei diversi eventi che è stato rinviato a causa dell'emergenza sanitaria che non consente lo svolgimento di manifestazioni all'aperto e aperte al pubblico. Perché non godere lo stesso dei colori di questa stagione?
"Bacheche in fiore è pensato per cercare di condividere, come è possibile in questo periodo, una stagione bella come la primavera, ricca di fiori e colori che purtroppo non possiamo vivere a pieno - spiega l'assessore alla cultura Giovanna Sartori - Certo, non si può compensare il rinvio di un evento, ma perché rinunciarvi completamente? Viviamo un territorio stupendo, che in questo periodo fiorisce letteralmente. C'è, naturalmente, il dispiacere di non poter organizzare Cortili in fiore, che speriamo di poter riorganizzare a ottobre, però anche il pensiero di non perderci d'animo e cercare di coinvolgere la comunità lo stesso, anche se in maniera diversa. Così ci siamo confrontate con Roberta Grifantini e Fiorella Paino, ideatrici di Cortili in fiore, e loro sono state subito entusiaste di questa idea - confida l'assessore Sartori che aggiunge - Anzi, le ringrazio per averla condiviso subito. La disponibilità nel collaborare e condividere i progetti e le proposte per la città dà la forza di riorganizzarsi e reinventarsi sempre". Il contest consisterà nel pubblicare fino all'1 maggio sulla propria bacheca Facebook foto di fiori del nostro giardino, di un vaso, che abbiamo in terrazzo, negli orti, oppure foto delle passate edizioni della manifestazione o fiori disegnati da bimbi e ragazzi, accompagnate dall'hashtag #bachecheinfiore. Così sarà di nuovo Cortili in fiore.
Celebrato l’anniversario della Festa della Liberazione a Camerino. Con una cerimonia simbolica, nel rispetto delle disposizioni governative anti Covid19, il sindaco Sandro Sborgia, con un rappresentante dell’Anpi ha provveduto ad apporre una corona di alloro al monumento ai caduti della Resistenza in viale Giacomo Leopardi, osservando poi un minuto di silenzio.
“Una cerimonia che, seppure non aperta al pubblico, è sempre molto importante per ricordare tutti coloro che hanno combattuto in nome degli ideali di libertà, uguaglianza e giustizia – ha detto il primo cittadino di Camerino che ha continuato affermando - Nessuna emergenza potrà mai impedirci di ritrovarci uniti nel ricordare. Spetta a ciascuno di noi la responsabilità della memoria".
È la prima volta che la nuova Amministrazione comunale celebra il 25 aprile. "Aspettavamo questo momento e ci eravamo preparati a viverlo attraverso il raccoglimento di tutta la comunità - dice Sborgia -, per rendere onore a quanti hanno combattuto affinché noi potessimo godere del bene prezioso della libertà. Sebbene le condizioni di pericolo sanitario ci impongano il divieto di ritrovarci l'uno accanto all'altro per commemorare quanti caddero in nome degli ideali di libertà, uguaglianza e giustizia, nessuna emergenza potrà mai impedirci di ritrovarci uniti nel ricordare al mondo intero: "Mai più guerre il nome della sopraffazione, dell'odio, del predominio dell'uomo sull'uomo". Oggi ricordiamo il giorno della liberazione dal nazifascismo. Un momento tragico della nostra storia. La memoria di quanti caddero combattendo contro la barbarie del nazifascismo deve essere più che mai viva e attenta in ognuno di noi".
"Il 25 aprile rappresenta l'occasione per rinsaldare quei sentimenti di unità, di comunione fraterna, di solidarietà che ci vedono ineluttabilmente partecipi di un unico destino e che hanno visto nella “Resistenza” il momento più alto della difesa del valore fondamentale dell’umanità della persona nella sua individualità - conclude il sindaco -. Alla responsabilità di ciascuno è affidata la produzione e la salvaguardia del diritto di libertà perché sia trasmesso ai nostri figli come dono per loro e per le future generazioni, accompagnato dal monito dell'enorme sacrificio pagato per la sua riconquista”.
Subito dopo, i rappresentanti militari si sono radunati all'ospedale di Camerino per rendere omaggio al personale sanitario impegnato nell'emergenza.
Il sindaco Sandro Sborgia insieme al sottotenente Rinaldi, dei Carabinieri di Camerino, ha anche fatto visita alla giovane Maria Gabriella Lucarini, nei giorni scorsi insignita del titolo di Alfiere della Repubblica dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella, per consegnarle un pensiero che ha voluto donarle il comandante provinciale dei Carabinieri di Macerata, il colonnello Roberti.
Rigettate dal Tribunale di Macerata con la sentenza n. 337/2020 del 23 aprile tutte le domande proposte dalla ditta appaltatrice I Platani SRL in due giudizi, successivamente riuniti, promossi contro la Provincia di Macerata relativamente ai lavori per la realizzazione del campus scolastico di Camerino. Oltre al rigetto delle domande la ditta è stata condannata al pagamento delle spese legali e della consulenza tecnica d'ufficio svolta in corso di causa.
Nel corso della costruzione, l’impresa appaltatrice ha interrotto i lavori nel dicembre 2008 e ha abbandonato il cantiere nonostante il richiamo della Provincia. Di conseguenza l’Ente ha deciso la risoluzione contrattuale per grave inadempimento.
Nello stesso periodo il cantiere venne sottoposto a sequestro penale per quasi due anni in esito a un esposto da parte della stessa ditta appaltatrice, rivelatosi poi infondato, e che però portò addirittura all'apertura di un procedimento penale per frana colposa contro, tra gli altri, alcuni funzionari della Provincia che vennero in seguito completamente scagionati.
Oltre alla vicenda penale, la ditta avviò, negli anni 2009 e 2010, due cause civili avanti al Tribunale di Macerata, poi successivamente riunite, chiedendo un risarcimento danni per un importo complessivo di oltre 7 milioni di euro.
“Una vicenda assurda legata alla costruzione di una importante opera pubblica - afferma il Presidente Antonio Pettinari - e che vedeva una ditta responsabile di ritardi e di lavori in parte eseguiti male, con un cantiere abbandonato senza motivo. Questa azienda addirittura avrebbe preteso un risarcimento e per giunta milionario”.
La Provincia si costituì in giudizio per resistere a questa iniziativa giudiziaria, contestando totalmente le richieste e chiedendo a sua volta, in via riconvenzionale, il risarcimento dei danni subiti a causa del blocco del cantiere e delle notevoli spese necessarie per riparare i lavori non eseguiti a regola d’arte e quelli non effettuati affatto. L’Amministrazione provinciale, infatti, dopo il provvedimento di risoluzione contrattuale, si è trovata con un cantiere incompleto, abbandonato e chiuso a seguito del sequestro.
“Quando sono stato eletto nel 2011 trovai un cantiere in completo degrado, a seguito anche del lungo periodo di sequestro penale, sepolto dalle erbacce e dai rovi, una vera e propria incompiuta che rischiava di rimanere tale - prosegue Pettinari -. Al primo sopralluogo provai un colpo al cuore, ma poi ci siamo rimboccati le maniche; creai un gruppo di lavoro ad hoc insieme alla Provincia e grazie al lavoro e all’impegno dei nostri tecnici e delle imprese incaricate e di tutti noi siamo riusciti nel miracolo. All’inizio dell’anno scolastico nel settembre 2013, il nuovo campus fu inaugurato, nonostante non fosse completato in alcune parti. Ieri il Tribunale di Macerata con la sentenza ha quindi riconosciuto la correttezza dell’operato della Provincia e, al contrario, ha respinto in toto le richieste dell’azienda, ritenendola responsabile di quanto accaduto. Esprimo la soddisfazione dell’Amministrazione provinciale per una conclusione di una vicenda surreale che ha visto l’Ente fortemente danneggiato dal comportamento dell’impresa anche a livello economico e costretta a eseguire lavori aggiuntivi e molto costosi. Analoghi danni e gravi disagi sono stati subiti dalla comunità scolastica e dall’intero comprensorio montano che hanno dovuto attendere molti anni per avere finalmente a disposizione una nuova scuola confortevole e sicura. Attualmente nel campus sono ospitate tutte le scuole superiori di Camerino. La Provincia ha progettato, approvato e in parte già eseguito nuovi interventi per il completamento del campus”.
Una chiamata inaspettata quella ricevuta dalla piccola Maria Gabriella Lucarini, che si è ritrovata al telefono con il questore di Macerata Antonio Pignataro. La giovane bambina di 11 anni, ieri, è stata insignita dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella dell'attestazione di "Alfiere della Repubblica" (leggi qui), un premio per l'attaccamento dimostrato al proprio paese, Camerino, a seguito del sisma del 2016.
Maria Gabriella, nonostante sia stata costretta a trasferirsi a Civitanova, ogni mattina si è infatti spostata verso la città ducale, prendendo il pullman prestissimo per continuare ad andare a scuola nella sua città.
Commosso e colpito dalla profondità d'animo della bambina, il questore di Macerata Antonio Pignataro le ha espresso i suoi sentimenti più profondi di apprezzamento e riconoscenza con una telefonata nel corso della quale la piccola Maria Gabriella ha espresso il desiderio di "poter studiare per diventare da grande un bravo magistrato per contribuire a migliorare la società ed essere d'aiuto agli altri".
Il Questore l’ha invitata a studiare con impegno e passione così da poter un giorno assolvere i suoi compiti con Disciplina e Onore: "Vedi, così come tu hai i tuoi Genitori sempre pronti a infonderti principi e valori per poter far sì che tu possa crescere nel rispetto delle regole e per il bene della collettività, anche noi poliziotti - ha affermato il questore nella telefonata - abbiamo una guida che ci indica, in ogni occasione, come svolgere i nostri compiti per il bene di tutti. La nostra guida è Capo della Polizia Franco Gabrielli. Io e i miei uomini abbiamo fatto un patto d’Onore con la società e io devo rispettare questo patto ad ogni costo, anche se ciò dovesse significare mettere in pericolo e sacrificare la mia vita, affinché si possano salvare delle persone dal male…questo patto che si chiama Fedeltà alla Repubblica".
La piccola Maria Gabriella, con parole semplici ma efficaci, ha risposto al Questore con una frase eloquente: “Fortuna che ci siete voi Poliziotti qui a difenderci”.
Questa mattina il questore ha anche voluto far dono a Maria Gabriella - definita "un esempio fulgido e positivo per tutti noi" - di una felpa della Polizia di Stato e la neo alfiere della Repubblica ha ringraziato con la seguente lettera:
La piccola Maria Gabriella Lucarini, 11 anni di Camerino, è stata insignita del titolo di Alfiere della Repubblica dal presidente Sergio Mattarella: “Per l’attaccamento dimostrato a Camerino, città nella quale è cresciuta e di cui è diventata, dopo il terremoto, testimone della volontà di ricostruzione”. Il titolo è destinato ai giovani che si sono distinti come costruttori di comunità, attraverso la loro testimonianza, il loro impegno, le loro azioni coraggiose e solidali. Sono giovani che rappresentano modelli positivi di cittadinanza e che sono esempi dei molti ragazzi meritevoli presenti nel nostro Paese. Accanto ai 25 Attestati d’onore sono state consegnate anche tre targhe per azioni collettive, sempre ispirate a valori di altruismo e al senso di responsabilità verso il bene comune. Rimasta senza casa, dopo il sisma del 2016, Maria Gabriella Lucarini è stata costretta a trasferirsi a Civitanova insieme alla mamma, Liliana Larocca, e al fratello gemello Pietro. Dalla costa ogni mattina si è spostata verso la città ducale, prendendo il pullman prestissimo per continuare ad andare a scuola nella sua città e non abbandonare Camerino. Quest’anno è stata anche tra le protagoniste dello spot promozionale della Contram Camerino, nei panni di una bambina che ogni mattina aspetta il pullman e cresce con quest’abitudine. Una storia di amore e attaccamento alla propria terra al di sopra di ogni cosa e al di là di ogni ostacolo. A segnalare la piccola Maria Gabriella Lucarini è stato il preside Maurizio Cavallaro.
“È una notizia meravigliosa per tutti noi – ha commentato il sindaco Sandro Sborgia - perché porta ancora più alla luce come una bambina del nostro territorio sia in grado di rappresentare la forza d’animo e il carattere dell’intero territorio stesso. Il fatto che sia stata destinataria di questo riconoscimento è l’emblema di come i nostri figli, i ragazzi, i più piccoli sappiano affrontare le difficoltà della vita, siano in grado di indicarci anche la strada da seguire e ci diano gli insegnamenti su come affrontarle. Il riconoscimento per Maria Gabriella ci riempie davvero di grande orgoglio e gioia.È figlia della nostra terra e ne incarna pienamente lo spirito: ne è proprio il simbolo. Colgo l’occasione per rivolgere un pensiero in più a tutti i bambini che affrontano quotidianamente i disagi conseguenti al sisma e ancora di più in questo particolare momento in cui sono costretti ad affrontare anche l’emergenza Covid19, a casa, in isolamento, a volte dentro alle Sae” afferma il sindaco Sborgia che poi aggiunge: "Mi fa piacere condividere una cosa che considero molto bella. Il giorno di Pasqua proprio Maria Gabriella mi ha inviato un lavoretto, su cui era scritto: supereremo anche questo periodo".
A seguito dell’emergenza coronavirus, istituti scolastici e università hanno dovuto trovare una soluzione per non rallentare il percorso di studi degli studenti, fornendo gli strumenti per seguire lezioni e conseguire i titoli in modalità telematica. In questo senso, l’Università di Camerino si è trovata particolarmente preparata ad affrontare l’emergenza, grazie alle proprie infrastrutture Cisco.
Nell’era di piattaforme di streaming come Netflix, siti di notizie come https://www.netbet.it/blog/ e piattaforme di smart working, Unicam si trova a essere al passo con i tempi e le necessità. Da oltre quattro anni, infatti, Unicam offre vari corsi online con la possibilità di gestire fino a 1000 connessioni contemporaneamente. Per questo motivo, mentre altri istituti hanno dovuto rallentare la didattica per attivare delle soluzioni, l’Università di Camerino si è trovata con i sistemi già configurati.
Quali sono le soluzioni offerte da Unicam?
Attualmente, l’Università di Camerino ha potenziato ulteriormente l’offerta di attività online consentendo a docenti e studenti di proseguire con i corsi di studi. Le soluzioni offerte sono:
Lezioni online. Le varie lezioni vengono svolte in videoconferenza. Gli studenti hanno la possibilità di collegarsi tramite il proprio dispositivo dotato di webcam e microfono, e possono anche interagire durante la lezioni, se richiesto. Questo tipo di didattica permette di abbattere le barriere allo studio imposte dal coronavirus. Inoltre, alcuni corsi presentano un archivio delle lezioni già effettuate per permettere agli studenti di recuperare alcune lezioni chiave nel caso in cui si verifichino dei problemi di connessione o non abbiano la reale possibilità di seguire la lezione in tempo reale.
Esami online. Il potenziamento delle attività online riguarda anche la possibilità di sostenere gli esami. Tutti i corsi hanno convertito i propri esami di valutazione in modalità orale, per consentire agli studenti di conseguire i crediti formativi, anche al fine di non perdere borse di studio e agevolazioni. Se la situazione non dovesse migliorare è probabile che tutta la sessione di esami estiva verrà erogata in modalità telematica.
Lauree online. È stata data la possibilità anche di discutere le prime tesi in modalità virtuale, permettendo di conseguire il titolo nei tempi previsti dal corso. L’università ha anche confermato che verrà organizzata una celebrazione straordinaria per tutti coloro che conseguiranno la laurea online, al fine di consegnare le pergamene. Attualmente, non sono ancora state stabilite delle date, ma è probabile che la consegna verrà posticipata a settembre, nella speranza di tempi migliori.
Lavoro smart. Oltre ai docenti, è stata data la possibilità anche al personale tecnico e amministrativo dell’università di lavorare da casa. Attualmente, oltre il 50% continua a svolgere i servizi da casa. In questo modo, si continuano a fornire tutti i servizi indispensabili, come la segretaria. È possibile contattare gli operatori durante le ore di lavoro e parlare con loro per telefono, email o videochat.
Ricapitolando, Unicam sta sfruttando al massimo le proprie infrastrutture tecnologiche per fornire un servizio universitario efficiente ed equo, anche in questo periodo di blocchi e restrizioni forzate imposte dal coronavirus.
In occasione dell’Earth Day, la Giornata Mondiale della Terra, la Sezione di Geologia della Scuola di Scienze e Tecnologie di Unicam organizza per domani mercoledì 22 aprile con inizio alle ore 17.30 il webinar “Custodire il Pianeta. L’acqua, la risorsa più grande”.
Dopo i saluti del Rettore Unicam Claudio Pettinari e del Sindaco di Camerino Sandro Sborgia, interverranno i docenti Unicam Carlo Bisci, Chiara Invernizzi, Marco Materazzi, Emanuele Tondi, coordinati da Stefano Mazzoli.
I relatori analizzeranno il tema dell’acqua sotto diversi aspetti, da quello climatico a quello geotermico, dall’acqua nel sottosuolo all’idrogeologia in generale.
L’obiettivo è quello di presentare un approccio diverso e più consapevole alla risorsa acqua, che in questo periodo viene utilizzata moltissimo, ad esempio per lavarsi spesso le mani o per la pulizia della casa, considerandola quasi come il petrolio del futuro per la scarsa e non omogenea disponibilità.
“Abbiamo voluto anche quest’anno organizzare un momento di confronto in occasione della Giornata Mondiale della Terra, giunta quest’anno alla 50ma edizione – sottolineano gli organizzatori. Le tematiche affrontate sono di estrema attualità e sono tra le competenze che acquisiranno gli iscritti al corso di laurea in “Scienze Geologiche e Tecnologie per l’Ambiente”, che dal prossimo anno accademico tornerà ad essere erogato in lingua italiana e presenterà diverse novità, con un focus particolare sulla sostenibilità ambientale, sull’utilizzo delle risorse, sui cambiamenti climatici, di fondamentale importanza in materia di transizione energetica ed economia circolare”.
Le modalità per seguire il seminario sono disponibili nella home page del sito www.unicam.it
“Un uomo particolare ma che amava il prossimo e metteva l’anima in tutto ciò che faceva e questo suo impegno era ricambiato dal tanto amore che la gente provava nei suoi confronti – con queste parole l'arcivescovo di Camerino-San Severino Monsignor Francesco Massara ha voluto ricordare la figura di Don Giuseppe Branchesi - . Ho avuto il piacere di conoscerlo lo scorso anno alla festa della Coldiretti a Pian di Pieca – dice Monsignor Massara – e sono stato subito colpito da come quel giorno metteva tutto se stesso per rendere bella e significativa quella situazione – e aggiunge – come anche quando ci siamo incontrati a Muccia per l’inaugurazione della Chiesa di San Biagio, dove ha partecipato con il suo consueto grande affetto che aveva verso la gente”
“Un uomo da cui sprizzava una vera energia di vita e che sapeva rendere ogni momento un’esperienza unica di condivisione e solidarietà oltre che di gioia- conclude l’Arcivescovo – un sacerdote di ‘strada’ in quanto sapeva stare in mezzo alle persone ma anche una bella testimonianza di Chiesa”.