È già sold out la tappa della Mille Curve Camerino-Ascoli Piceno che si svolgerà il 25 e 26 giugno con partenza dalla meravigliosa città ducale e arrivo ad Ascoli Piceno. Sono oltre 200 i motociclisti da tutta Italia accreditati per l’evento dove non contano la velocità e il tempo, ma le curve percorse in un sistema di monitoraggio che permette al pilota di scegliere le mete, gli itinerari, le strategie.
Il tutto in un contesto come quello marchigiano di primaria bellezza e in piena sicurezza nel rispetto del codice della strada e delle norme covid Lo spirito del motociclista si è risvegliato con l’apertura delle iscrizioni alla 1000curve facendo registrare il tutto esaurito delle iscrizioni in un solo mese, contando ben 8 gruppi di cui uno, tra i più numerosi, di motocicliste in rosa, le “Donne Special”.
Dal successo dell’edizione 2020 da Urbino a Camerino, nella quale il sindaco Sborgia partecipò come invitato d’onore, l’avventura continua, questa volta da Camerino ad Ascoli Piceno, nella tappa chiamata “Rebuild Edition” perché dedicata al sostegno delle aree terremotate.
Il rapporto di connessione che lega un motociclista e la propria due ruote è qualcosa che va al di là della semplice voglia di velocità. Si tratta di una passione che scorre nel sangue sin dalla nascita: essere motociclista non significa solo indossare una tuta, un casco e guidare per il gusto di farlo.
Lo spirito del motociclista, che nell’ultimo anno ha subito le conseguenze di chiusure, limitazioni si è risvegliato con l’apertura delle iscrizioni alla 1000curve, abbiamo registrato un sold-out in meno di un mese, il totale degli iscritti è 230 che contano ben 8 gruppi di cui uno, tra i più numerosi, di motocicliste in rosa, le “Donne Special”.
Ci sono circa 60 motociclisti locali, dalle provincie di Macerata e Ascoli, mentre gli altri provengono da tutta italia, in particolare Lazio e Toscana.
Sul Road Book cartaceo saranno segnalati i check-point che prevedono un passaggio obbligato. I singoli team possono aggiungere “punti curva” al proprio totale, inserendo dei “cookies” nel circuito. Cantine, birrerie artigianali, locali particolari, selezionati in quanto icone del territorio marchigiano, che bolleranno il Road Book aumentando il punteggio delle curve, disseminate nelle provincie di Macerata, Fermo e Ascoli Piceno, ma che sfioreranno le regioni di Lazio e Abruzzo, nel cuore pulsante dell’Italia.
1000curve è una sana competizione che unisce la voglia di vivere la strada, con il piacere di esplorare a fondo il territorio, spesso poco conosciuto, In primis Camerino, devastata dal terremoto del 2016 che, grazie a questa manifestazione, si rimette in gioco con un ruolo di primo piano.
(foto: L'arrivo della Mille Curve lo scorso anno in piazza Cavour a Camerino)
Camerino nel Recovery plan. Nella sezione Cultura del capitolo Sicurezza sismica "Recovery Art Conservation Project" è stata inserita la città ducale per il recupero della zona Ex Casermette.
Accanto a Roma, Alessandria, Caserta e Piacenza, dunque, ci sarà anche Camerino quale centro per il controllo dei Beni Culturali attraverso la creazione di 5 depositi temporanei per la protezione dei beni culturali mobili in caso di calamità naturali a cui il Governo ha destinato 800 milioni di euro.
“È una notizia bellissima - confida il sindaco Sandro Sborgia - si tratta di un progetto al quale abbiamo lavorato da subito, appena insediati perché non volevamo che quell’area, trascurata da lungo tempo, fosse abbandonata. Ho preso parte a diversi incontri in Ministero proprio con l’intento di presentare il piano che avevamo pensato per l’Ex Casermette e con un progetto realizzato insieme alla Curia e dall’Università di Camerino possiamo finalmente dire che potrà prendere forma”.
Stanziati oltre 2milioni di euro dai fondi del sisma 2016 per il recupero del tempio dell’Annunziata, attualmente inagibile messo in sicurezza e avvolto delle impalcature a seguito dei gravi danni strutturali causati dal terremoto, in particolare al suo interno, alle murature e colonne delle tre navate.
È in fase di compilazione uno studio di fattibilità per la progettazione del restauro e del ripristino di quella che è un’opera ricca di significato per la città, fatta costruire dal signore di Camerino Giulio Cesare Da Varano Chiesa sconsacrata con un bellissimo giardino molto frequentato prima del sisma, il Tempio era utilizzato per eventi culturali. Degli oltre 2milioni di euro, 288mila saranno riservati esclusivamente per il restauro dei decori mentre 1milione e 1mila per il resto dei lavori. Osservato il report di indagine è andato in approvazione il documento preliminare all’avvio per la progettazione: "Abbiamo approvato in giunta il documento e in particolare l’opera d’atto della Cir (Congruità d’importo richiesto), che serviva per capire la correttezza dei fondi – spiega l’assessore ai lavori pubblici Marco Fanelli – Adesso siamo nella fase dello studio di fattibilità tecnico-economico e terminata questa si inizierà la progettazione. L’idea di destinazione per il Tempio è quello di una sorta di sala di rappresentanza – continua Fanelli – dotata di wi-fi e di tutte le tecnologie necessarie per creare un punto interattivo che illustri la storia e le opere d’arte al suo interno ed un luogo dove svolgere convegni ed incontri sia culturali che di iniziative di altro genere".
Da più grande zona rossa del centro Italia a più grande cantiere del cratere sismico. Il volto di Camerino sta cambiando, le ferite del drammatico terremoto del 2016 sono ancora ben visibili per le vie del centro ma si stanno inesorabilmente rimarginando e anzi alcuni hanno anche imparato a conviverci.
Ne sono dimostrazione le nuove attività che hanno riaperto i battenti proprio nel cuore cittadino così come gli studenti universitari che sono tornati a frequentarlo.
I numeri post-sisma recitavano di oltre 2400 strutture inagibili e 3300 sfollati, alloggiati in parte nelle Sae (soluzioni abitative d’emergenza). I danni alle opere pubbliche ammontavano a circa 125 milioni di euro e, come se non bastasse, da marzo 2020 si è aggiunta anche l’emergenza covid che ha costretto i commercianti, nel frattempo traslocati nel polo commerciale Sottocorte Village realizzato dopo il sisma, a richiudere le serrande.
C’era un tessuto sociale ed economico da ricostruire; un percorso praticamente tutto in salita ma era tanta la voglia dei cittadini di affrontarlo per ritornare il prima possibile ad una quotidianità che da troppo tempo mancava.
Uno degli eventi più forti simbolicamente, avvenuto nell’ultimo anno, è stato senza dubbio il lancio delle transenne da parte del sindaco di Camerino Sandro Sborgia che ostruivano il passaggio in Corso Vittorio Emanuele II (leggi l'articolo) rappresentando il confine con la ‘zona rossa’. Una sorta di gesto liberatorio e l’inizio di una strada, stavolta concreta, verso una ricostruzione, che oggi vede il 90% degli edifici cittadini messi in sicurezza (a giugno 2019 erano il 30%) e tanti altri cantieri in corso d’opera.
Un viaggio ‘direzione rinascita’ che abbiamo intrapreso insieme al primo cittadino camerte che ha presentato i prossimi passi di un lavoro di riqualificazione rimasto al palo per troppo tempo ma che oggi brilla sotto una nuova luce.
“Siamo sicuramente in un periodo difficile pieno di situazioni di crisi - ha affermato Sborgia – la pandemia ci ha costretto a rimodulare le nostre abitudini ciononostante abbiamo continuato con il lavoro necessario affinché questa città potesse tornare a vivere . Numerosi cantieri sono stati aperti in centro storico e ora sono arrivati all'interno di abitazioni che fino a poco tempo fa erano purtroppo recluse a causa della zona rossa.
"C’è fermento in città e questo ci lascia ben sperare e penso che oramai abbiamo imboccato la strada giusta per poter dire che la situazione rispetto al 2019, quando ci siamo insediati, oggi è radicalmente cambiata - ha continuato il sindaco -. La riapertura del centro storico è stato un segnale importantissimo che dà l'idea anche del carattere della nostra gente, che ha voglia di tornare a quella quotidianità che purtroppo il terremoto prima e l’emergenza sanitaria dopo ci ha tolto”.
Il tour insieme al sindaco è partito da piazza Cavour, ornata dalla statua di Papa Sisto V e poi è proseguito verso il palazzo che fino al sisma 2016 ospitava la sede della ex Banca Marche.
“L'acquisto dello stabile da parte del Comune, assume un valore particolare a prescindere dalla cifra simbolica per cui è stato ceduto di 50mila euro – ha affermato Sborgia - voglio dare merito anche all'assessore al bilancio che ha lavorato affinché si potesse arrivare ad un risultato che si inquadra nell'ambito di un più generale programma di ricostruzione della città – ha sottolineato - insieme alla demolizione dell'ex Palazzo di Giustizia si sta procedendo alla riconfigurazione del centro storico e al ripensamento degli spazi che poi saranno occupati dalle varie attività che erano già presenti e che dovranno tornare, come ad esempio la biblioteca Valentiniana – ha annunciato il primo cittadino -, già si sta lavorando in modo che possa essere immediatamente fruibile attraverso l'utilizzo della chiesa di San Sebastiano, in maniera tale che gli studiosi possano ritrovare un luogo dove poter coltivare le loro passioni”.
Ancora da definire il trasferimento della Caserma dei Carabinieri di Camerino in una parte dell’immobile dell’Unione montana, a Vallicelle.
La novità che riguarda tutta il territorio camerte è la concessione in comodato d’uso gratuita da parte della provincia di Macerata di Palazzo Sant’Angelo come sede provvisoria della Compagnia: “E’ uno dei problemi da risolvere ma che sembra in via di conclusione – ha detto Sborgia - Siamo quasi arrivati alla possibilità di cedere la porzione di stabile all’Unione Montana dove avrà sede ,appunto, la nuova definitiva caserma dei Carabinieri ma, al momento, per ovviare alla necessità di rimuovere i container, grazie alla disponibilità offerta dalla provincia di Macerata, il palazzo Sant'Angelo sarà la sede provvisoria del comando. Un passo importante perché innanzitutto l’edificio è uno dei pochi agibili e il fatto che sia in centro storico è fondamentale in quanto consentirà anche una ripresa di confidenza della cittadinanza con il cuore delle città”.
Tra tante opere pubbliche in stato avanzato, per le arterie del centro si inizia anche a vedere i primi sprazzi di riqualificazione privata come si evince dalle gru e operai al lavoro in via Bongiovanni: “Si tratta del primo cantiere privato che è partito da poco e riguarda la ricostruzione di due appartamenti – ha evidenziato il sindaco - una volta terminato sarà possibile il rientro anche di altre tre unità immobiliari che purtroppo sono interdette per via dei lavori che si stanno eseguendo”.
A recitare un ruolo da protagonista all’interno del tessuto cittadino, e non solo, c’è senza dubbio l’Università degli Studi di Camerino. Un polo d'eccellenza per didattica e ricerca ma anche punto di riferimento per tanti studenti e famiglie, ora destinatario della prima ordinanza speciale firmata dal Commissario Giovanni Legnini che consentirà il recupero immediato di 7 edifci storici.
“Parliamo di un'ordinanza che stanzia ben 40 milioni di euro per la ristrutturazione del Palazzo Ducale di altri immobili di proprietà dell'università situati all'interno del centro storico – ha precisato Sborgia - questo permetterà la restituzione del rettorato e del quadriportico alla città e quindi non possiamo che essere felici , inoltre ci consentirà di agire con i poteri straordinari in deroga dando un'accelerazione non indifferente al processo di ricostruzione".
Il primo cittadino ha poi specificato: "A breve avremo anche l'ordinanza straordinaria inerente al centro storico che porterà alla ristrutturazione degli immobili di proprietà del comune, aspettiamo che la cabina di regia sia convocata, intorno al 26 di aprile. I provvedimenti straordinari che consentono l'esercizio dei poteri in deroga sono immediatamente esecutivi, quindi significa che da quel momento in poi possono essere avviate le procedure previste per la ricostruzione degli immobili individuati. Si tratta delle prime esperienze dell'esercizio del potere in deroga per questo tipo di attività, un percorso per cui siamo apripista e speriamo che possa servire da modello per tante altre realtà”.
Tra tante note positive e piacevoli obiettivi futuribili, per il camerte esiste però un situazione spinosa che vede coinvolto l'ospedale di Camerino per il quale il sindaco Sandro Sborgia si sta battendo nel ribadire la sua ferma contrarietà all'avviso di mobilità diramato dall’ Asur Marche Area Vasta 3, per il reclutamento di 8 dirigenti medici di discipline varie da destinare alla copertura dei posti nei soli ospedali di Macerata e Civitanova Marche (leggi l’articolo).
“Bisogna considerare che il camerte è un territorio caratterizzato da una vastità di comuni che fanno capo al nostro nosocomio ed è necessario pensare che le condizioni delle persone che vivono in questi territori non sono le stesse di coloro che abitano a Civitanova e Macerata – ha tuonato - inoltre abbiamo una università a cui fanno riferimento famiglie, studenti e lavoratori e quindi occorre che il presidio ospedaliero sia considerato una risorsa e non un peso".
"Quando si dice che si vuole potenziare l'ospedale occorre mettere in campo provvedimenti amministrativi che vanno in quella direzione, se invece si vuole fare cose diverse bene, però che la gente lo sappia. La salute non ha colore politico ma riguarda tutti i cittadini, ecco perché bisogna garantire le stesse condizioni di accesso alle cure per tutti - ha chiosato Sborgia – parliamo di un tema serio e complesso ecco perché quando si parla di ospedali bisogna agire senza condizionamenti politici perché certe scelte influiscono sulla qualità della vita delle persone e quindi è doveroso che si affronti il discorso con estrema onestà intellettuale“.
65 aziende a disposizione dei 450 studenti, laureati e laureandi partecipanti: questi i numeri dell’edizione 2021 del Career Day dell’Università di Camerino, realizzato anche quest’anno in modalità telematica ed in collaborazione con Confindustria Macerata, che si è aperto stamattina e che consentirà agli studenti di incontrare le aziende nella piattaforma telematica fino al 30 aprile.
Il Career Day rappresenta il più importante momento di incontro tra studenti e aziende: i ragazzi hanno l’opportunità di incontrare le imprese, sostenere colloqui conoscitivi e scoprire nuove opportunità di lavoro mentre le aziende partecipanti hanno la possibilità di presentarsi, far conoscere la propria realtà e le opportunità di lavoro offerte ai giovani laureati.
All’evento di apertura, dopo i saluti del Rettore Claudio Pettinari, del Presidente Piccola Industria e Presidente reggente di Confindustria Macerata Sauro Grimaldi, della Delegata del Rettore ai rapporti con le imprese Elisabetta Torregiani, sono intervenuti Luca Mercalli, Presidente della Società Metereologica Italiana e giornalista scientifico che ha tenuto una relazione su “Crisi ecologica: nuovi rischi e nuove professioni”, Andrea Piccaluga, Direttore dell’Istituto di Management della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa e docente di Innovation Management che è intervenuto su “Qualcuno (per fortuna) sta cambiando questa economia. Chi e come?”, Rocco De Nicola, docente di Informatica presso la Scuola IMT Alti Studi di Lucca che ha tenuto un intervento su “Pervasività dell’Informatica: criticità e opportunità”. Ha chiuso la sessione di webinar tematici l’intervento del conduttore televisivo Massimiliano Ossini su “Kalipè, un altro mondo possibile”.
E' poi seguita l’apertura della piattaforma per i colloqui con le aziende.
“Il Career Day – ha dichiarato il Rettore Unicam prof. Claudio Pettinari – rappresenta senza dubbio uno dei momenti più importanti della vita universitaria dei nostri studenti e laureati. Ringrazio Confindustria Macerata per aver voluto proseguire questa importante sinergia, così come ringrazio tutte le aziende che hanno confermato non solo la loro presenza ancora nella modalità telematica, ma anche la soddisfazione e la fiducia nei nostri confronti. L’Ateneo è da tempo impegnato in iniziative di placement che permettano la maggiore visibilità possibile dei curricula dei nostri laureati, nonché nell’offrire tutte quelle opportunità che permettano a studenti e laureati di avere elementi utili per una ricerca attiva delle opportunità di lavoro in una dimensione sia territoriale che europea”.
“La sinergia tra l’Ateneo e le imprese – ha sottolineato la prof.ssa Elisabetta Torregiani, Delegata del Rettore ai rapporti con le imprese –non si è mai interrotta, anzi rappresenta uno dei fiori all’occhiello di Unicam. Ringrazio tutte le aziende che da molto tempo collaborano con noi e che non hanno voluto mancare a questo importante appuntamento, seppur ancora in modalità telematica”.
Le vie del centro di Camerino tornano a respirare. Qualche transenna in meno davanti ai punti di accesso ed alcuni edifici simbolo, corso Vittorio Emanuele II ripopolato da gruppi di studenti universitari intenti a seguire delle lezioni ma soprattutto tanti operai con gru e bob cat impegnati nella messa in sicurezza degli edifici del cuore cittadino.
Un’atmosfera di nuovo viva e frizzante, due qualità che da sempre hanno caratterizzato la città ducale prima del sisma e che oggi gradualmente ricominciano a risplendere di luce propria, forse diversa dalla precedente ma non meno sfolgorante.
Dal drammatico terremoto del 2016 sono passati più di quattro anni e mezzo, tante sono state le ferite aperte ma allo stesso tempo è stata anche forte la volontà di rimarginarle. La cura è iniziata non solo dalle ordinanze, ma soprattutto da un cuore commerciale che non ha smesso mai di battere.
Ad iniziare, circa un mese fa è stato Giuseppe Caprodossi riaprendo i battenti della sua tabaccheria situata nel corso principale di Camerino, nella giornata di ieri è stato il turno Roberto Frifrì che dopo aver ultimato i lavori per rimettere in moto il suo bar ristorante, ha ora alzato ufficialmente le serrande del suo "Noè errante Wine and Food” nella zona della Giudecca.
Il locale non potrà ancora ospitare clienti al suo interno per via delle misure anti-covid ma la soddisfazione di essere stati liberati dalla 'zona rossa' del terremoto è tanta: “Speriamo la prima di una lunga serie – ha esordito Roberto Frifrì- quello di Camerino è un tessuto sociale che dovremo ricostruire e mi auguro che al più presto ci siano le condizioni per essere in tanti a tornare alle vecchie e sane abitudini che hanno da sempre caratterizzato la vita sociale del paese ovvero una realtà giovane e piena di vita anche grazie alla presenza dell’Università”.
“Le cicatrici del sisma sono ancora evidenti ma sono sicuro che verranno rimarginate - ha affermato il titolare del ‘Noè Errante’– provo grande felicità nel ricominciare a lavorare in centro storico, la mia è una bella soddisfazione e mi ritengo un fortunato perché ho avuto la possibilità di ripartire da uno stabile uscito indenne dal terremoto”.
Una speranza di ieri che oggi si è trasformata in un obiettivo sia economico che sociale: “Le aspettative sono quelle di riiniziare piano piano e sono fiducioso perché comunque si tratta di un percorso che porterà dei frutti senza dubbio positivi - ha sottolineato Frifrì - io sono per natura ottimista soprattutto perché sono ritornato nel locale dove avevo costruito la mia identità, situato in un angolo storico della città posto dietro il teatro Filippo Marchetti nel vecchio Ghetto Ebraico di Camerino risalente fino al 1565 – ha concluso – sono nel nocciolo duro di Camerino, un luogo che ho scelto in quanto ne sono stato sempre affascinato, adesso ce la metterò tutta per valorizzare la mia città".
Una soddisfazione condivisa anche dal sindaco camerte Sandro Sborgia da sempre in prima linea nel seguire da ogni angolazione il processo di ricrescita della città: “È chiaro che la ricostruzione fisica degli immobili deve necessariamente portare con sé anche la ricostruzione del tessuto sociale e economico del territorio – ha spiegato il primo cittadino - imprimere un'accelerazione alla riapertura al centro storico significava anche poter far sì che attività commerciali potessero ripartire. Dopo la tabaccheria ora è il turno di un bar ristorante e a questi due esempi seguiranno altre esercenti".
Viviamo un momento di grande difficoltà dovuto al terremoto e alla pandemia che hanno portato ad una crisi economica che purtroppo ha messo in ginocchio tante imprese – ha continuato Sborgia - penso al vicino distretto Fabriano che non possiamo far finta che non esista in quanto la crisi dell’Elica porta con sé 400 posti di lavoro a rischio con quello che significa in termini di famiglia e indotto –ha proseguito - una situazione veramente critica e complicata e per tali motivi penso che la ricostruzione possa essere un'opportunità per consentire a queste persone di poter trovare un'occupazione”.
Un concetto che il sindaco della città aveva ribadito in più occasioni come nel corso della conferenza dell’Università degli studi di Camerino dove il Commissario Legnini aveva firmato la prima ordinanza speciale per le zone del cratere (leggi l’articolo): “Dobbiamo accelerare il processo di ricostruzione in quanto non è una problematica che riguarda solo la Camerino ma tutti i paesi del camerte – ha messo in chiaro Sborgia - è una questione che secondo me dovrebbe essere nazionale perché far partire la ricostruzione significa creare occupazione, ridare ossigeno alle aziende e fornire la possibilità di un'alternativa di lavoro a quelle tante persone che oggi lo hanno perso o che rischiano di perderlo – ha chiosato - Non possiamo pensarla diversamente e chi non si rende conto di questa necessità vuol dire che è miope”.
Si è svolta ieri, come preannunciato, la riunione dell’Unione Montana Marca di Camerino per la concessione al Demanio di una parte dell’edificio dell’Unione che si trova a Vallicelle, quale nuova caserma della Compagnia dei Carabinieri di Camerino.
Nel corso del nuovo incontro del Consiglio è passata quella che era stata la proposta condivisa di una settimana fa: l’adeguamento dell’impianto antincendio per il costo di 30mila euro sarà a carico dell’Unione Montana con una ripartizione della spesa pro quota tra i Comuni che ne fanno parte.
“È un piccolo passo in avanti – ha detto il sindaco Sandro Sborgia – che spero porti finalmente alla conclusione e la soluzione definitiva. La caserma dei Carabinieri a brevissimo si sposterà nella sede provvisoria del centro storico, a palazzo Sant’Angelo e questa soluzione consentirà di svolgere l’attività in maniera finalmente più dignitosa. Abbiamo fatto una serie di sopralluoghi che hanno confermato la congruità dell’edificio. Credo anche, però, che per tutti sia fondamentale offrire una sede definitiva e le migliori condizioni di lavoro alla Compagnia dei Carabinieri di Camerino che a oggi stati costretti ancora a lavorare all’interno dei containers
"Il mio pensiero oggi lo voglio rivolgere ai dipendenti dell'ospedale di Camerino e a tutti i camerinesi. Volevo ringraziarli per il gran lavoro che stanno svolgendo, nonostante le difficoltà dettate dalla gestione dei pazienti covid ricoverati, stanno cercando di dare risposte al territorio alle varie situazioni sanitarie. Io ne sono personalmente testimone a seguito di una frattura alla mano che mi è stata immediatamente curata dal dott. Sfascia e il suo staff che ringrazio".
A dirlo è l’ex sindaco di Belforte del Chienti, Roberto Paoloni ed attuale membro dell'Assemblea Provinciale del Partito Democratico.
"Le parole dell'assessore Saltamartini lette sugli organi di stampa mi hanno veramente infastidito soprattutto per il fatto che io mi sento molto vicino a Camerino, avendoci studiato ed essendo mia mamma e la nostra famiglia orgogliosamente di questo meraviglioso paese - sottolinea Paoloni -. Non si possono dire certe frasi, come ha fatto il nostro assessore regionale, senza pensare a delle conseguenze. Una cittadina millenaria per storia, dove è nata una delle prime università d'Italia quindi del mondo, vera capitale culturale dell'entroterra maceratese e dell'appennino ha il diritto di essere trattata con il dovuto rispetto".
"Sentire dire che Camerino non è la meta preferita dai medici, come se nulla fosse, e' veramente una pugnalata ad un territorio ferito e distrutto dal terremoto che orgogliosamente, come ha sempre fatto, sta lottando per mettersi in piedi nuovamente - aggiunge l'ex primo cittadino di Belforte -. Camerino non è un luogo ameno tra le montagne ma molto di più e merita rispetto e servizi adeguati e non certamente questa diatriba tra istituzioni".
"Compito di chi amministra ritengo, con molta umiltà, sia di aiutare per risolvere i problemi e non di accentuare i dissidi, garantendo sempre ai cittadini pari trattamento e rispetto senza valutare le differenze di ordine geografico, sociale e territoriale, come un demerito ma andrebbero invece valorizzate come una caratteristica e una opportunità - ribadisce Paoloni -. Camerino sa bene di non essere quella di un tempo, anche non troppo lontano, per mille motivi e situazioni avverse e anche scelte politiche errate, ma non ha bisogno che qualcuno ricordi questi limiti ma che invece lavori per appianare certe disparità sociali".
"Ricordo che se il covid center di Civitanova fosse a pieno regime con il giusto organico promesso, ma mai reclutato, Camerino sarebbe un ospedale covid free. Continuare a dire che è sempre colpa di chi ci stava prima, diventa una scusa che non regge più. Gli amministratori, locali di qualsiasi colore politico dell'entroterra, devono aiutare il sindaco di Camerino e la sua amministrazione nelle sue battaglie - conclude Paoloni -, perché l'ospedale è di tutti noi. Forza Camerino".
Importante novità per il territorio e per la comunità camerte. La Provincia di Macerata, infatti, concederà in comodato d’uso gratuito Palazzo Sant’Angelo quale allocazione provvisoria post sismica della Compagnia dei Carabinieri di Camerino.
La decisione è avvenuta dopo il buon esito di una ricognizione preventiva effettuata il 25 marzo scorso dal Presidente della Provincia Antonio Pettinari, insieme al Comandante provinciale dei Carabinieri di Macerata, Ten. Col. Nicola Candido, il Comandante della Compagnia dei Carabinieri di Camerino, Cap. Roberto Nicola Cara, il dirigente della Provincia, Luca Fraticelli, e a cui ha partecipato anche il sindaco Sandro Sborgia.
In seguito a questo sopralluogo, la Compagnia dei Carabinieri ha fatto pervenire all’Amministrazione provinciale una richiesta ufficiale di concessione in uso di Palazzo Sant’Angelo, da utilizzare come sua sede temporanea per il tempo necessario alla realizzazione della nuova caserma.
Pettinari, in continuità con il consolidato clima di collaborazione e supporto che ha sempre caratterizzato i rapporti tra l’Ente, la Prefettura e le Forze dell’Ordine, ha accolto immediatamente tale richiesta.
“Con spirito collaborativo e come contributo di questa Provincia nel perseguimento del condiviso obiettivo al miglioramento lavorativo dell’Arma - ha dichiarato il Presidente - per il cui servizio esprimo un sincero apprezzamento, la messa a disposizione di Palazzo Sant’Angelo sarà in comodato d’uso gratuito, considerato anche il notevole interesse pubblico e valore della presenza dei Carabinieri sul territorio”.
Lo stabile, di proprietà dell’Ente, eccetto il piano seminterrato che appartiene al Comune di Camerino e che in passato era stato utilizzato dal mercato delle erbe, si trova in centro storico e non era stato danneggiato dal terremoto del 2016.
Trovandosi all’interno della zona rossa, purtroppo, per questi anni, non è stato possibile utilizzarlo, fino a quando a fine gennaio scorso non è stato riaperto il centro di Camerino.
Il sopralluogo ha evidenziato l’ottimo stato di manutenzione dell’immobile che permette in questa maniera di utilizzare fin da subito i locali. L’unico intervento che sarà eseguito riguarda una parete esterna che non era stata oggetto di manutenzione straordinaria in precedenza. Su Palazzo Sant’Angelo, comunque, negli ultimi 4 anni la Provincia è intervenuta per la messa in sicurezza della torretta e per i lavori di manutenzione straordinaria per l’impermealizzazione al fine di eliminare infiltrazioni d’acqua.
“In attesa della formalizzazione degli atti amministrativi necessari al perfezionamento del comodato d’uso - prosegue Pettinari - per porre fine a questa situazione di grave criticità logistica in cui, da oltre 4 anni, è costretta a vivere e a operare la Compagnia di Camerino, ad oggi ancora alloggiata nei container, l’Amministrazione si rende disponibile ad effettuare fin da subito la consegna del proprio edificio. In questo modo si consente una migliore e adeguata collocazione al presidio militare camerte, che potrà beneficiare di condizioni lavorative migliori allo svolgimento dei relativi compiti in materia di sicurezza pubblica, a vantaggio di tutta la comunità locale, per il presidio capillare di questo territorio duramente colpito dal sisma”.
"Il comunicato di Asur Marche Area Vasta 3, diramato a chiarimento delle motivazioni sottese alla pubblicazione dell’avviso di mobilità interna per i soli ospedali di Civitanova Marche e Macerata, oltre che imbarazzante per la sua inconsistenza, appare disarmante per la vaghezza e la genericità dei contenuti e per la sua contraddittorietà intrinseca al punto da far dubitare della sua riconducibilità alla direttrice di Area Vasta, atteso che non ne reca neppure la firma".
A dirlo è il sindaco di Camerino Sandro Sborgia, nel ribadire la sua ferma contrarietà all'avviso di mobilità interna per il reclutamento di 8 dirigenti medici di discipline varie da destinare alla copertura dei posti nei soli ospedali di Macerata e Civitanova Marche.
"Un manifesto di buone intenzioni che cerca maldestramente di giustificare quello che si percepisce come solo uno dei molteplici atti idonei e diretti in modo non equivoco a un vera e propria operazione di svuotamento del personale medico del presidio ospedaliero camerte - punge il primo cittadino -. Ammesso che provenga dalla direzione generale, nella risposta formulata non è infatti offerta alcuna spiegazione circa l’incomprensibile esclusione del nosocomio camerte dalla procedura di mobilità".
"In sostanza viene offerta ai medici di Camerino la possibilità di essere destinati presso i nosocomi di Macerata e Civitanova ma non è offerta ad altri sanitari di poter scegliere l’ospedale di Camerino - aggiunge Camerino -. Appare veramente paradossale oltre che offensivo delle intelligenze dei cittadini, per un verso affermare che “l’intenzione dell’azienda e della giunta regionale sia quella di potenziare le strutture dell’entroterra” per poi emanare un atto amministrativo che va nella direzione esattamente opposta". Il manifesto delle buone intenzioni è drammaticamente smentito dagli effetti concreti che quel provvedimento potrebbe produrre: spiegassero la direttrice di Area Vasta e la giunta regionale ai cittadini non solo dell’entroterra, il perchè l’avviso di mobilità non comprende l’ospedale di Camerino".
"Spiegassero la direttrice di Area vasta e la Giunta regionale come intendono potenziare l’ospedale di Camerino quando il provvedimento consente solo la fuoriuscita da Camerino e non l’ingresso per l’ospedale camerte - prosegue Sborgia -; spiegassero la giunta regionale e la direttrice di Area Vasta in quale atto concreto si realizzi lo sbandierato 'piano di supporto per non lasciare sguarnita la struttura mantenendo l’attuale organico'. Ricordiamo che ad oggi, a distanza di mesi dalla fuoriuscita del dottor Di Palma, nonostante le promesse fatte, il reparto di ortopedia puo’ contare su una sola unità di dirigente medico in servizio".
"Ci si astiene dal commentare sia l’eloquente silenzio dell’assessore Saltamartini che le altrettante imbarazzanti quanto vuote esternazioni dei due consiglieri regionali Pasqui e Marinelli i quali nulla sanno dire di fronte alla realtà dei fatti che, a questo punto, si ritiene persino disconoscano. A questi ultimi un'esortazione ad abbandonare la politica degli slogan e delle chiacchiere ponendosi finalmente e concretamente al fianco delle persone in difficoltà; a interessarsi delle questioni che riguardano la difesa del loro territorio onorando gli impegni assunti con la cittadinanza" conclude Sborgia.
Dopo il consiglio dell’Unione Montana “Marca di Camerino” tenutosi lunedì scorso nel garage della Contram SpA, il presidente dell’ente, Alessandro Gentilucci, ha voluto chiarire, atti alla mano e in modo inequivocabile, a chi imputare i ritardi della permanenza della compagnia Carabinieri di Camerino nei container ricevendo il consenso unanime dei sindaci per il fatto che "non si può fare più di quanto sin qui concesso all’Agenzia del Demanio".
Non solo, Gentilucci ha voluto rimarcare la differenza "tra come lo Stato si comporti con i cittadini del territorio camerte e come si comporti con i cittadini di Macerata".
La vicenda è quella legata all’immobile sito in via Varano - zona Vallicelle - a Camerino, di proprietà dell’Unione Montana, in cui è previsto l’insediamento della nuova caserma della compagnia Carabinieri.
“Nella originaria comunicazione avuta con la Legione Carabinieri Marche Comando di Macerata si parla della necessità di individuare una soluzione temporanea per ospitare la compagnia di Camerino, e di locazione da riconoscere all’Unione Montana per l’utilizzo dell’immobile di sua proprietà - spiega Gentilucci -. Quindi due temi: temporaneità e locazione. Tale opzione è stata accettata dall’ente, e questo a marzo 2018. Dopo di che la locazione, nel dicembre 2018, si è trasformata, per volontà dell’Agenzia del Demanio, in diritto di superficie per 60 anni. Ed anche questa opzione è stata accettata dall’Unione Montana".
"Con l’unanimità dei sindaci viene approvata, nel novembre 2019, una delibera di “donazione dell’immobile” ma, fino alla metà del 2020, l’Agenzia del Demanio non la sottoscrive perché non autorizzata alla firma - aggiunge il presidente dell'Unione Montana -. Il 22 giugno 2020 viene firmato un protocollo d’intesa dal presidente dell’Unione, dal sindaco di Camerino e dai referenti del comando Carabinieri e dell’Agenzia del Demanio, con allegata planimetria dell’immobile da cedere. Ma a luglio 2020 l’Agenzia del Demanio modifica l’atto richiedendo tutta l’area intorno all’immobile ed anche l’autorimessa, con diritto di superficie. L’Unione si è resa nuovamente disponibile concedendo la sola autorimessa in comodato d’uso gratuito mentre l’area restante con diritto di superficie. L’Agenzia del Demanio ha chiesto però che i costi notarili, pari a 3.000 euro, oltre ai costi di frazionamento fossero a carico dell’Unione, e quindi dei cittadini dell’area montana. Ed anche questo è stato accettato".
"Nell’ottobre 2020 tutti i sindaci, all’unanimità, hanno richiesto, ponendo una condizione risolutiva della concessione, che il Demanio garantisse l’agibilità dell’immobile attraverso il certificato antincendi - prosegue Gentilucci -. Questa clausola non è stata accettata per cui lunedì il consiglio dovrà discutere del progetto dell’impianto antiincendio e del riparto delle spese per i suddetti lavori, ossia di come farsi carico di ulteriori 30.000 euro, questo il costo previsto, che non ci sarebbe stato se non si fosse deciso di donare. Fermo restando l’importanza del ruolo della compagnia Carabinieri per la sicurezza ed il controllo del territorio e la volontà di trovare una soluzione condivisa, non possiamo non riscontrare come in altro contesto si sia seguito un percorso totalmente diverso: a Macerata sono stati stanziati dallo Stato 6,1 milioni di euro per l’adeguamento sismico dell’edificio di proprietà della Provincia che ospita il comando Carabinieri, immobile su cui lo Stato continuerà anche a pagare l’affitto alla stessa Provincia. A Camerino invece l’Unione Montana non solo concede gratuitamente l’immobile allo Stato, ma si fa persino carico dei costi della donazione, del frazionamento e di quelli dell’impianto antincendio".
"Da un lato, dunque, lo Stato paga la totale ristrutturazione di un immobile e paga l’affitto, dall’altro, nel caso specifico l’Agenzia del Demanio, acquisisce l’immobile gratuitamente e fa ricadere i costi dell’operazione sui cittadini devastati dagli eventi sismici. Voglio ringraziare il Prefetto per la disponibilità sempre dimostrata e anche sottolineare che l’Unione ha agito in modo collaborativo e leale, cercando di valutare il miglior percorso per garantire la presenza della compagnia Carabinieri insieme ai tanti uffici ospitati nell’immobile di Vallicelle che, ricordo, sono Inps, Inail, Agenzia delle Entrate, Servizi Sociali ATS 18, Unione Montana, Istituto scolastico comprensivo Ugo Betti, Servizio Agroalimentare Regione Marche distretto di Camerino, Fondazione Perlingeri e diversi altri. Era necessario ristabilire un punto di verità per evitare ricostruzioni pretestuose che non rendono onore al lavoro svolto per tutelare gli interessi e la dignità delle comunità amministrate” conclude Gentilucci.
Per il secondo anno consecutivo il Career Day dell’Università di Camerino sarà virtuale. Promosso anche per questa edizione in collaborazione con Confindustria Macerata, il più importante momento di incontro tra studenti e aziende si svolgerà in modalità interamente telematica dal 21 al 30 aprile. Nella mattinata della prima giornata si terrà un evento plenario con seminari per tutti gli studenti, mentre nei giorni successivi gli studenti potranno incontrare telematicamente le aziende.
Laureandi, laureati e dottorandi avranno quindi come di consueto l’opportunità di incontrare le imprese, conoscere i responsabili delle Risorse Umane ed i recruiter, sostenere colloqui conoscitivi, lasciare il proprio curriculum vitae e scoprire nuove opportunità di lavoro.
Il career day rappresenta una opportunità anche per le oltre 60 aziende partecipanti, che hanno la possibilità di presentarsi, far conoscere la propria realtà e le opportunità offerte ai giovani laureati, raccogliere candidature per le posizioni di lavoro aperte.
“Il Career Day – ha dichiarato il Rettore Unicam prof. Claudio Pettinari – rappresenta senza dubbio uno dei momenti più importanti della vita universitaria dei nostri studenti e laureati. Ringrazio Confindustria Macerata per aver voluto proseguire questa importante sinergia, così come ringrazio tutte le aziende che hanno confermato non solo la loro presenza ancora nella modalità telematica, ma anche la soddisfazione e la fiducia nei nostri confronti”.
L’evento di apertura, in programma mercoledì 21 aprile alle ore 10, prevede i saluti del Rettore Claudio Pettinari, del Presidente Piccola Industria e Presidente reggente di Confindustria Macerata Sauro Grimaldi, della Delegata del Rettore ai rapporti con le imprese Elisabetta Torregiani.
Si proseguirà poi con gli interventi di Luca Mercalli, Presidente della Società Metereologica Italiana e giornalista scientifico su “Crisi ecologica: nuovi rischi e nuove professioni”, Andrea Piccaluga, Direttore dell’Istituto di Management della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa e docente di Innovation management su “Qualcuno (per fortuna) sta cambiando questa economia. Chi e come?”, Rocco De Nicola, docente di Informatica presso la Scuola IMT Alti Studi di Lucca su “Pervasività dell’Informatica: criticità e opportunità”. Chiuderà la sessione di webinar tematici l’intervento del conduttore televisivo Massimiliano Ossini, al quale seguirà l’apertura della piattaforma per i colloqui con le aziende.
Gli studenti possono ancora iscriversi entro il 19 aprile. Tutte le informazioni sono disponibili nel sito www.careerdayunicam.it
"La direzione di Area Vasta 3 della provincia di Macerata, nella giornata del 13 aprile scorso, ha pubblicato un avviso di mobilità interna per il reclutamento di 8 dirigenti medici di discipline varie: Cardiologia, Chirurgia generale, Anestesia e Rianimazione, Pediatria, Psichiatria, da destinare alla copertura dei posti negli ospedali di Macerata e Civitanova Marche. L’avviso di mobilità interna, nell’escludere il nosocomio camerte dalla possibilità di essere destinatario di personale dirigente medico, è rivelatore di quali siano i veri intendimenti della politica regionale in materia di sanità, avviata dal centrosinistra prima e perseguita ora dal centrodestra".
È quanto afferma, in tono fortemente polemico, il sindaco di Camerino Sandro Sborgia.
"Appare, infatti, sempre più chiara la volontà di continuare in quel processo di lento e silenzioso svuotamento dei servizi sanitari dell’entroterra avviato nel 2015, implementato nel 2017 in conseguenza degli eventi sismici e che oggi subisce un ulteriore accelerazione sotto la copertura degli effetti dovuti all’emergenza pandemica" ha tuonato il primo cittadino camerte.
"Il provvedimento amministrativo diramato dall’azienda sanitaria smentisce clamorosamente le promesse e rassicurazioni circa il paventato rischio chiusura o ridimensionamento fatte dall’assessore Saltamartini, insieme ai consiglieri regionali Pasqui e Marinelli, proferite nel corso dell’ultimo incontro di qualche mese fa, tenuto presso il Lanciano forum - attacca Sborgia -. Al contempo, nel sollevare il velo delle ambiguità sul disinteresse per l’ospedale camerte, offende l’intelligenza dei tanti cittadini della città ducale".
"Sappiano comunque che l’amministrazione comunale di Camerino e le altre comunità camerti sinceramente legate al nostro presidio ospedaliero, non assisteranno passivamente allo smantellamento del presidio ospedaliero di Camerino - conclude Sborgia -. La carta costituzionale riconosce ai cittadini della montagna lo stesso diritto alle cure garantite a coloro che abitano in territori meno disagiati. Nel rispetto delle condizioni imposte dalla emergenza pandemica chiameremo a raccolta i cittadini dell’entroterra e avvieremo tutti insieme ogni legittima iniziativa per contrastare la realizzazione di questo scellerato disegno".
Un guanto ipertecnologico e innovativo che diventa strumento di comunicazione per chi ha difficoltà o menomazioni dal punto di vista del linguaggio e dell'espressività.
E' questo il progetto cui partecipa Jesilab, società di KOS Care s.r.l. che gestisce il centro Myolab di Jesi, insieme alla Capofila LIMIX s.r.l., spin-off scientifico dell’Università di Camerino, e Acme Lab s.r.l. di Ascoli Piceno e che nei giorni scorsi è entrato nell'importante fase della sperimentazione sul campo e con i pazienti.
L’idea progettuale, il cui sviluppo è reso possibile dal cofinanziamento del Fondo europeo di sviluppo regionale, è denominata E-GLOVE (“Enhanced Gesture transLation for imprOving Vocal Experiences”) e consiste nella realizzazione di un nuovo dispositivo di comunicazione per persone la cui capacità comunicativa risulta menomata. Un dispositivo di comunicazione aumentativa alternativa che aiuti la comunicazione nelle persone con esiti da ictus ed emiplegici che hanno difficoltà ad usare i più comuni canali comunicativi, in particolar modo la forma orale.
Nello specifico, in questa fase il prototipo di "guanto elettronico" si sta sperimentando anche con giovani e giovanissimi con disturbi dello spettro autistico. E, dalle prime risultanze, è evidente come l'E-Glove abbia tutte le carte in regola per poter diventare strumento in grado di integrare e completare le attività di riabilitazione.
L'E-Glove si presenta come un guanto indossabile ed è capace di tradurre i gesti delle mani in parole o frasi in tempo reale.
Un progetto globale che coinvolge un team multiprofessionale con fisiatri, fisioterapisti, logopedisti, bioingegneri, informatici, matematici e statistici, una tecnologia nata nei laboratori dell’Università di Camerino grazie ad un’idea dello Spinoff Limix che ha progettato e sviluppato il guanto che permetteva, in origine, la traduzione del linguaggio dei segni. L’impegno dei ricercatori dello Spinoff Limix, coordinati dai docenti Unicam, ha permesso una continua evoluzione del prototipo fino all’utilizzo in ambiti sanitari e della riabilitazione.
12 concorrenti, 5 giurati, un presentatore, 2 vincitori che accederanno alla finale nazionale, un vincitore del pubblico: questi gli eccellenti risultati della prima edizione di FameLab a Camerino, la competizione internazionale di comunicazione scientifica per giovani ricercatori e studenti universitari. Per la prima volta infatti l’Università di Camerino è stata sede del talent scientifico FameLab, ideato nel 2005 dal Cheltenham Science Festival coinvolge oggi oltre 30 paesi in tutto il mondo e dal 2012 si svolge in Italia grazie alla collaborazione tra Psiquadro, coordinatore nazionale, e British Council Italia, l’ente culturale britannico che ne ha promosso la diffusione a livello globale.
I partecipanti hanno avuto tre minuti per conquistare la giuria ed il pubblico collegato on line parlando di un tema scientifico che li appassiona raccontandolo con chiarezza, esattezza e carisma.
Esra Zerina Appavuravther, Laura Carini, Michele Casoni, Mirko Colella, Dario Corona, Nicola Del Giudice, Jessica Piccioni, Agnese Santanatoglia, Joel Sina, Andrea Vissani, Claudia Vitturini, Miller Zambrano, i concorrenti che hanno preso parte alla preselezione, tra i quali la giuria composta da Gianluca Gregori Rettore dell’Università Politecnica delle Marche, Claudio Pettinari Rettore Unicam, Flavio Travasso ricercatore Unicam, Mattia Crivellini esperto di comunicazione scientifica, Egizia Marzocco Responsabile dell’Area Comunicazione di Unicam, ha scelto i sette che insieme al preferito del pubblico hanno avuto accesso alla selezione finale.
Vincitori della selezione di Camerino sono stati Michele Casoni che ha illustrato la branca della matematica che va sotto il nome di Reinforcement Learning, e Mirko Colella che si è esibito in un testo musicale sull’abuso di droghe. I due accederanno di diritto alla finale nazionale in programma a Catania nel mese di giugno.
“Una mattinata emozionante – ha sottolineato il Rettore Unicam Claudio Pettinari – ricca di contenuti, di giovani ricercatori che si sono messi in gioco, con la voglia di comunicare la propria passione e rendere comprensibili anche concetti o tematiche scientifiche all’apparenza complesse. Certamente la comunicazione scientifica rappresenta un’efficace strumento per avvicinare i giovani alla scienza e ottiene ancora più successo se i protagonisti sono proprio i giovani, che si mettono alla prova, lavorando con costanza e dedizione. Ringrazio tutti i partecipanti e tutti i componenti della giuria per aver voluto condividere questa bellissima esperienza”.
Il video completo dell’evento è disponibile nel canale YouTube VideoUnicam https://www.youtube.com/videounicam
Si è svolto ieri sera il Consiglio straordinario dell’Unione montana della Marca di Camerino, dopo l’incontro chiesto dal sindaco i Camerino Sandro Sborgia e di Muccia, Mario Baroni, per affrontare le problematiche riguardanti il trasferimento della Caserma dei Carabinieri di Camerino in una parte dell’immobile dell’Unione montana, a Vallicelle. Nell’occasione è stato ripercorso tutto l’iter, a partire dal 2018 fino alla firma del protocollo d’intesa con le parti interessate lo scorso giugno.
“Come sottolineato nella riunione, da parte nostra c’è stata la massima disponibilità in ogni momento perché si arrivasse in tempi celeri alla cessione di una parte della struttura dell’Unione montana al Demanio così da potervi finalmente trasferire la Caserma dei Carabinieri – spiega il sindaco Sandro Sborgia – Da parte mia non potevo non sottolineare come siano passati tre anni e si stia ancora discutendo di questa situazione che, non ho dubbi che tutti abbiano intenzione di risolvere, ma deve trovare concretezza nei fatti.
C’è la necessità di adeguare l’impianto antincendio alla struttura per una spesa di circa 30mila euro che ritengo siano facilmente reperibili nel bilancio dell’Unione Montana. Naturalmente la spesa non può essere imposta al Demanio che non ha ancora il diritto di superficie su quell’immobile. Qualora l’Unione Montana non fosse in grado di sostenere quella spesa ho proposto – prosegue Sborgia - di dividere la somma tra i Comuni aderenti, ognuno nella propria percentuale. Parallelamente però non si può indugiare oltre nella cessione del diritto di superficie all’Agenzia del Demanio. La Caserma dei Carabinieri è di fondamentale importanza per tutto il territorio e sono ormai oltre quattro anni che la Compagnia di Camerino è costretta a lavorare dentro ai container a Madonna delle Carceri”.
L’aggiornamento del Consiglio dell’Unione è fissata per lunedì 19 aprile. “In quell’occasione mi auguro non emergano ulteriori ostacoli alla definizione della vicenda” conclude Sborgia.
Presentato il progetto per la terza via di fuga della Rocca dei Borgia a Camerino. Redatto dallo staff di architetti incaricato, è stato inviato alla Sovrintendenza che ha già espresso parere favorevole. Un intervento dal costo totale di circa 100mila euro consentirà di adeguare il piano di sicurezza che al momento condiziona gli ingressi, non permettendo di ospitare più di 200 persone contemporaneamente.
"Ciò vuol dire - spiega l’assessore ai Lavori pubblici Marco Fanelli - che si può andare avanti e proseguire per la realizzazione di quest’opera che ci auguriamo di poter consegnare alla città quanto prima. È un’opera che la città aspetta da diversi anni ed è per questo che l'abbiamo inserita tra le opere da realizzare con priorità e sulle quali investire”. Terminato anche l’iter per la sistemazione del Mastio della rocca, nella parte agibile che ospita locali da adibire a un’attività commerciale.
Su questo aspetto, Fanelli precisa: “Proprio con la volontà di incentivare la riapertura del bar all’interno dell’edificio, il Comune di Camerino si è fatto carico dei lavori di sistemazione per più di 50mila euro. Siamo perfettamente consapevoli del periodo non semplice che le attività commerciali stanno attraversando a causa della pandemia e da amministratori comunali abbiamo deciso di provvedere noi ai lavori così da consegnare la struttura in condizioni ottimali.
Anche in questo caso il progetto è già terminato e a breve contiamo di iniziare i lavori augurandoci che strada facendo tra vaccinazioni, allentamenti dei contagi e la bella stagione, la cittadinanza possa tornare a fruire a pieno di quel posto splendido e nel migliore dei modi. Devo ricordare - prosegue l’assessore ai lavori pubblici - che i due immobili storici del maschio e dell’ex convento di San Pietro in Muralto, la cui completa ristrutturazione non godrebbe attualmente di fondi di finanziamento, sono stati inseriti nel piano strategico di ricostruzione (il PSR presentato lo scorso dicembre) in quanto riteniamo siano opere strategiche per la città e un importante input in questo senso è arrivato dalla stessa popolazione in occasione del confronto pubblico avvenuto nel corso dell’assemblea online. L’inserimento nel PSR permette quindi che i giardini della Rocca dei Borgia, uno dei pochi bellissimi luoghi attualmente fruibili a Camerino, possano essere completati quanto prima di tutte le opere necessarie”.
“A partire da lunedì 12 aprile per esigenze organizzative e di sicurezza sanitaria dell’Asur, il centro vaccinale fino a oggi allestito nel quartiere Vallicelle, sarà spostato nel palazzetto comunale in località Le Calvie. Tutte le persone che avevano prenotato il proprio vaccino, dovranno dunque recarsi nella nuova sede indicata”.
Lo comunica, in una nota, l’amministrazione comunale di Camerino. Le attività del centro sportivo comunale saranno spostate nelle palestre del CUS Camerino. “Un ringraziamento al rettore Claudio Pettinari, al presidente del CUS Stefano Belardinelli ai responsabili delle associazioni sportive e al dirigente scolastico Maurizio Cavallaro per la disponibilità e la collaborazione - ha detto il sindaco Sandro Sborgia - In queste ore ci sono state comunicate delle esigenze nuove dall’Asur, da applicare con estrema urgenza e abbiamo dovuto mettere a disposizione immediatamente una struttura comunale più ampia rispetto a quella del quartiere Vallicelle. Altre soluzioni non sono a norma per cui l’unica via percorribile è stata quella del polo sportivo alle Calvie”.
Giunto alla sua sesta edizione, torna all’Università di Camerino Science Factor, o meglio S-Factor, il contest di comunicazione e divulgazione scientifica dedicato alla creatività degli studenti delle scuole superiori e degli studenti Unicam “portatori” di S-Factor.
S-Factor è il contest di comunicazione e divulgazione scientifica promosso dall’Università di Camerino rivolto agli studenti degli istituti di istruzione secondaria superiore d'Italia e agli studenti Unicam.
Partecipare è facilissimo: gli studenti delle scuole superiori potranno partecipare in gruppi misti anche di diversi classi oppure con la propria classe, mentre gli studenti Unicam potranno iscriversi singolarmente oppure in gruppi. Per iscriversi è necessario compilare l’apposita form presente all’indirizzo www.unicam.it/s-factor entro il 15 aprile 2021.
La domanda di partecipazione al concorso contenente l’idea progettuale, le liberatorie e il video di promozione dovranno essere caricate nell’apposita form dove saranno reperibili tutte le informazioni relative alle modalità di partecipazione.
A tutti i partecipanti sarà consegnato a un attestato di partecipazione, mentre nella giornata finale, del prossimo 27 maggio, saranno proclamati i vincitori assoluti “S-Factor 2021” con i seguenti premi: al 1° classificato 500 euro come contributo alla scuola o euro per studente singolo o al gruppo Unicam; al 2° classificato 300 euro come contributo alla scuola o euro 200 per studente singolo o al gruppo Unicam; al 3° premio 200 euro come contributo alla scuola o euro 100 per studente singolo o al gruppo Unicam e a tutti i vincitori sarà assegnato un gadget “S-Factor”.
Per maggiori informazioni è possibile consultare la pagina www.unicam.it/s-factor
La seconda fase della ricostruzione post sisma, con lo sblocco e l’accelerazione delle opere pubbliche grazie ai poteri straordinari in deroga, parte con l’Università di Camerino e un piano di recupero unitario che vale oltre 40 milioni di euro.
E’ infatti l’ateneo marchigiano, pesantemente danneggiato in tutte le sue strutture dal terremoto del 2016, e tuttavia capace di accrescere il numero degli studenti e le attività di ricerca, il destinatario della prima Ordinanza Speciale varata dal Commissario Straordinario alla ricostruzione Giovanni Legnini d’intesa con i governatori e i sindaci delle quattro regioni colpite dal sisma. Un’ordinanza “su misura” che dà per la prima volta attuazione al decreto “semplificazioni” del 2020, che attribuisce al Commissario il potere di realizzare interventi e opere urgenti e particolarmente critiche in deroga alla normativa vigente, salvo ovviamente quella penale e di tutela dei beni culturali.
Le Ordinanze Speciali di prossima emanazione riguarderanno i centri storici maggiormente colpiti, a partire da Amatrice e dalla stessa città di Camerino. Intanto si parte con l’Ordinanza per l’Università, considerata strategica vista l’importanza per la città e il territorio (basti pensare che dà lavoro a 1.350 persone), ed il suo impatto sulle attività economiche ed imprenditoriali di tutta la Regione, firmata oggi dal Commissario proprio a Camerino, davanti al Rettore Claudio Pettinari e all’Assessore della Regione Marche alla Ricostruzione, Guido Castelli, il sindaco della città, Sandro Sborgia.
“C’è grande soddisfazione perché è stato un percorso importante e grazie al lavoro del Commissario Legnini si è potuto accelerare un cammino che noi avevamo iniziato – ha esordito il Rettore dell’Università degli Studi di Camerino Claudio Pettinari - oggi è possibile guardare a tutte le nostre strutture sapendo, in cuor nostro che saranno recuperate . Nell’animo di coloro che abitavano questi territori c’era la paura che l’Ateno si fosse disinnamorato dei suoi edifici ma in questi ultimi quattro anni e mezzo siamo riusciti ad avere un numero sempre maggiore di studenti, addirittura nell’ultimo anno, nonostante il covid, abbiamo migliorato tutte quelle che sono le ‘entrate’ relative alla ricerca che continua ad essere viva – ha aggiunto -ho avuto la possibilità di leggere l’anteprima dell’ordinanza e devo dire che nel testo ho trovato un sostegno nei nostri confronti che ci mette in condizioni di correre”.
“Le risorse dedicate all’ateneo sono significative e nessuna delle strutture danneggiate dal sisma verrà abbandonata – ha spiegato Pettinari - inizieremo dagli interventi più semplici e questo ci consentirà di liberare altri spazi e anche di ospitare chi viene dall’estero per farci crescere sotto l’aspetto dell’internazionalizzazione – ha concluso - il fatto che questa sia la prima ordinanza sta a significare che si crede veramente al lavoro che Unicam potrà svolgere nel futuro”.
Ad entrale nel dettaglio del testo è stato il Commissario Straordinario alla Ricostruzione Giovanni Legnini: “Questa è un ordinanza provvedimento, diversa dalle atre che hanno un carattere prevalentemente normativo e a breve inizieremo con delle ordinanze relative ai centri storici di alcuni comuni marchigiani – Legnini in merito all’ateneo camerte ha poi specificato - l’ordinanza numero 1 del 9 di aprile verte su 7 interventi che interesseranno il Polo Studenti, le ex Magistrali, e del Palazzo Ribechi, funzionali all’alloggio degli studenti, poi la sistemazione di Palazzo Varano, del Collegio Fazzini, di Palazzo Battibocca, del San Domenico, del Granelli, per un totale di risorse di oltre 40 milioni di euro di cui 19 già stanziati”.
“Con questo provvedimento si dispone, oltre all’interrelazione con la ricostruzione della città di Camerino e il territorio, la designazione di un sub commissario che dovrà coordinare gli interventi e verificarne l’attuazione e infine si individua il soggetto attuatore che è appunto l’università di Camerino – ha precisato Legnini - disponiamo inoltre la possibilità, che dipende esclusivamente dall’ateneo, di rafforzare le strutture di supporto tecnico amministrativo in modo da renderlo ancora più adeguato al grande impegno attuativo facendo gravare gli oneri su quadri economici delle opere – ha chiosato - l’ultimo articolo recita l’immediata esecutività del testo e quindi le risorse che verranno stanziate sono vere così come gli impegni presi. Ora non ci sono più alibi”.
Definito insieme alla stessa Università e all’Ufficio Speciale della Ricostruzione Marche, guidato da Stefano Babini, il programma sarà affidato al sub Commissario Gianluca Loffredo, ed il soggetto attuatore degli interventi sarà lo stesso ateneo. Le deroghe alla normativa generale saranno sfruttate per accelerare al massimo la realizzazione delle opere. Si procederà infatti con l’affidamento diretto degli appalti dei servizi, compresi quelli di ingegneria, architettura e di progettazione, sotto la soglia comunitaria di 214 mila euro, ma anche per l’esecuzione dei lavor i sul Polo Studenti e Palazzo Ribechi.
A rappresentare la Regione Marche era presente Guido Castelli: “Si tratta di un provvedimento che per la prima volta affronta un problema che ci ha accompagnato per anni ovvero che fra un una causa e un effetto ci deve essere un tempo ragionevole – ha dichiarato l’assessore con delega al sisma - questa ordinanza reca la firma di quattro regioni e questo vuol dire, non solo la conferma della centralità dell’università di Camerino, ma anche la cabina di coordinamento che si conferma un luogo di decisioni ed è bene che sia valorizzato anche per le future programmazioni finanziarie importanti che richiedono il coordinamento di più anime – ha terminato - si tratta di uno strumento agile che potrà migliorare le opere di ricostruzione che non riguardano solo Camerino ma tutta la Nazione”.
Soddisfazione condivisa anche dal Sindaco della città ducale Sandro Sborgia: “Sono felice che la prima ordinanza sia stata dedicata all’università di Camerino e ora attendiamo l’arrivo di quella relativa alla città – ha detto il primo cittadino - senza dubbio il provvedimento rappresenta il rispetto dell’impegno preso dallo Stato nei confronti dei territori colpiti dal sisma e senza dubbio il significato va anche al di là di questo aspetto – ha proseguito - per me la ricostruzione di tutte le aree che hanno sofferto il terremoto è un segnale importante anche per quelle comunità che sono ad oggi in difficoltà in quanto non si tratta solo di rimettere in piedi un borgo o un palazzo ma soprattutto l’opportunità di ricreare un economia - ha sottolineato Sborgia - l’ordinanza traccia un solco fondamentale per quello che riguarda l’attivazione di una struttura normativa che potrà essere da modello di rifemento nel il futuro per tante altre realtà. L’ Università rappresenta il motore economico, oltre che di formazione, della nostra città quindi la ricostruzione degli edifici dell’ateneo costituisce un patrimonio dell’intero paese che va supportato e sviluppato”.