La Federazione Italiana Giochi e Sport Tradizionali ha consegnato targhe riconoscimento agli iscritti camerti che si sono distinti, nel corso del 2023, in diverse manifestazioni sportive.
La cerimonia è stato ospitata nella sala del Consiglio comunale di Camerino, gentilmente messa a disposizione dall’Amministrazione locale, al margine del Consiglio federale Figest presieduto da Enzo Casadidio e al quale ha preso parte anche la campionessa olimpica Valentina Vezzali che ha fatto da madrina al Campionato italiano di calcio balilla svoltosi lo scorso fine settimana al Lanciano Forum di Castelraimondo.
Alla seduta era inoltre presente Milivoi Pacenti, membro della Federazione croata dei giochi tradizionali e presidente della Società di piastrelle croata. A portare il saluto della città di Camerino sono intervenuti gli assessori Stefano Falcioni e Silvia Piscini.
I riconoscimenti della Federazione Italiana Giochi e Sport Tradizionali sono andati all’Asd Ruzzola Polverina, presieduta da Filiberto Cinti e composta dagli altri lanciatori Sergio Labracciotti, Giulio Bernardini, Claudio Troiani, Giancarlo Grasselli e Sergio Marchionni, per la vittoria del Campionato italiano di serie B e alla rappresentativa che ha preso parte al Trofeo Coni 2023 svoltosi in Basilicata.
Gli atleti camerti Mauro Calafiore, Salvatore Buatti, Andrea Caprodossi e Alessandro Caprodossi hanno conquistato il primo posto assoluto nella ruzzola a squadre della ruzzola e il terzo posto nella combinata Figest portando a casa un primo posto con Alessandro Caprodossi, un secondo posto con Mauro Calafiore, un quarto posto con Andrea Caprodossi e un ottavo posto con Salvatore Buatti.
Il presidente nazionale Figest, Enzo Casadidio, che ha preso parte alla cerimonia di consegna dei riconoscimenti insieme alla campionessa olimpica Valentina Vezzali, si è complimentato con i giovani campioni e con i lanciatori dell’Asd Ruzzola Polverina ed ha auspicato futuri successi ancora a livello nazionale.
Nel corso della cerimonia, infine, sono stati premiati anche gli atleti del flying disc, una delle ultime discipline riconosciute dalla Federazione Italiana Giochi e Sport Tradizionali, per i risultati ottenuti in questo caso a livello mondiale.
Nel corso della seduta il Consilio federale Figest ha da ultimo riconosciuto l’associazione Rdr Rock'n Boll Bar Rdr - Magliano Alfieri come primo centro federale paralimpico della federazione e centro federale diffuso della stessa Federazione Italiana Giochi e Sport Tradizionali.
Ancora un successo per l'università di Camerino: sono in costante aumento le immatricolazioni e, fino ad ora, rispetto allo scorso anno accademico coloro che hanno scelto un corso di laurea o di laurea magistrale Unicam hanno fatto registrare un aumento del 5%, percentuale ancora in crescita.
"Siamo estremamente soddisfatti per questo risultato - ha sottolineato il rettore Unicam Graziano Leoni - che conferma la qualità della nostra offerta formativa e didattica e dei servizi che mettiamo a disposizione delle nostre studentesse e dei nostri studenti, certificati ormai da diversi anni non solo secondo le norme Iso 9001:2015, ma anche da autorevoli classifiche quali quelle del Censis che ci vedono al primo posto assoluto tra tutti gli Atenei italiani e ormai da venti anni consecutivi al primo posto tra gli Atenei di pari dimensioni".
"I dati sono una ulteriore dimostrazione - ha affermato il rettore Leoni - che l’Ateneo non solo è solido ma è in costante crescita e assumono un importante significato anche in considerazione della reintroduzione delle tasse universitarie e della difficoltà di ingresso degli studenti stranieri. Le studentesse e gli studenti sono sempre stati al centro della nostra mission e delle nostre azioni strategiche, rappresentano l'anima pulsante dell'Ateneo e Unicam vuole offrire loro una formazione di qualità, ben organizzata e ricca di opportunità".
L’Università di Camerino ha scelto di proporre un’offerta formativa moderna e innovativa, frutto anche di confronti con il mondo produttivo e imprenditoriale. Negli ultimi anni, ai corsi che da sempre caratterizzano l'Ateneo, unitamente ai percorsi tenuti in lingua inglese, sono stati attivati anche nuovi corsi di studio su tematiche di stringente attualità che formeranno le nuove generazioni in grado di vincere le sfide sociali indicate dall'Europa. Ed altre novità sono in fase di progettazione per il nuovo anno accademico.
Sono stati inoltre completati i lavori di recupero di diversi spazi per la didattica, sia aule che laboratori, e nel prossimo futuro ne saranno messi a disposizione ulteriori. "Stage in Italia e all’estero in aziende leader, corsi di approfondimento sulle competenze trasversali richieste dal mondo del lavoro - prosegue il Rettore Leoni - job placement per i laureati, impianti sportivi funzionali ed innovativi, opportunità di seguire la 'dual career' per sportivi che praticano a livello agonistico, numerose borse di studio per gli studenti meritevoli, percorso formativo di eccellenza grazie alla Scuola di Studi Superiori 'Carlo Urbani', possibilità di ottenere il double degree grazie a strette partnership con atenei stranieri, sono solo alcuni degli aspetti che caratterizzano l’Università di Camerino e che rappresentano alcuni esempi del valore aggiunto che chi si iscrive ad Unicam può acquisire nel corso della sua formazione".
Seppure in un contesto in cui a livello nazionale il trend di iscrizioni all’università fa registrare un calo, Unicam dunque si conferma un ottimo Ateneo da scegliere per la propria formazione universitaria.
Scopri, vivi, gusta il Natale a Camerino: presentato il ricco programma degli eventi in città fino al 7 gennaio. Tutto pronto per il lancio del ricchissimo programma del Natale 2023 che coinvolgerà Camerino: davvero numerose le iniziative per scoprire la città, percorrere il tour di Babbo Natale tra luoghi magici e incantati, vivere gli eventi e le emozioni, gustare i prodotti della tradizione.
“Ci aspettano tantissimi giorni di vera atmosfera natalizia in città – spiega il sindaco Roberto Lucarelli – Per oltre un mese Camerino sarà piena di festa, divertimento, musica, luci ed emozioni. Un Natale che anche quest’anno vede coinvolti i commercianti della città, le tante associazioni e tutti i volontari e che vuole regalare momenti speciali all’intera comunità e tutti coloro che visiteranno Camerino durante le feste natalizie. Il progetto Natale 2023 è stato finanziato anche grazie al contributo del bando accoglienza della Regione Marche, questo ha permesso all’amministrazione comunale di organizzare davvero una lunghissima serie di eventi a cui invito tutti a partecipare”.
Momento clou sarà sabato 6 gennaio con la XXII Edizione della Festa del Torrone: spettacoli, musica e tanto divertimento al Sottocorte Village per la misurazione e taglio del tradizionale torrone camerinese di Casa Francucci: l’animazione sarà affidata agli effetti speciali di “Wonderwalks”, una vera e propria parata itinerante visionaria, e all’immancabile arrivo della Befana.
Sono quattro i luoghi che contraddistingueranno il Natale camerinese. A partire dal Sottocorte Village che ospiterà la Casa di Babbo Natale che verrà inaugurata venerdì 8 dicembre con “Scintille di Natale”, ovvero il momento dell’accensione delle luminarie, durante un pomeriggio di canti natalizi delle scuole primarie, animazione e intrattenimento con la banda città di Camerino e la postazione musicale a cura di Multiradio. Altro luogo tutto da scoprire sarà al quartiere Le Mosse: sabato 9 dicembre inaugurazione del magico ufficio di Babbo Natale che sorgerà in via Le Mosse.
Si continuerà lunedì 11 dicembre con un’altra inaugurazione del Laboratorio di Babbo Natale che sarà situato presso l’area commerciale Vallicenter per vivere l’atmosfera natalizia anche nel quartiere Vallicelle. Ultima inaugurazione in programma sabato 16 dicembre sarà quella del bosco incantato di Babbo Natale, allestito nel quartiere Montagnano presso il parcheggio di via M. Santoni.
Oltre a questi quattro momenti chiave, il programma prevede tantissime iniziative musicali come i concerti presso l’Accademia della Musica, i due consueti appuntamenti con la Banda città di Camerino il 26 dicembre e il 6 gennaio all’Auditorium Benedetto XIII, l’appuntamento di mercoledì 20 dicembre con il gruppo gospel Nate Brown & One Voice, direttamente da Washington D.C.
Altro appuntamento da segnalare venerdì 22 dicembre: all’Auditorium Benedetto XIII ecco Buster Keaton, il cine-concerto diretto da Marco Attura a cura di Time Machine Ensemble e prodotto dalla Fondazione Pergolesi Spontini. Inoltre dall’1 al 3 dicembre sarà presente il Circo Armando Orfei Revolution nell’area Citypark in via Madonna delle Carceri.
L’università di Camerino ancora protagonista nella ricerca innovativa e di eccellenza. È stato infatti appena pubblicato nella prestigiosa rivista internazionale Parasites and Vectors uno studio Unicam, coordinato dal professor Guido Favia, della scuola di bioscienze e medicina veterinaria, che ha portato al sequenziamento completo del genoma di due specie di zanzare molto invasive, la zanzara coreana e la zanzara giapponese.
Dopo la zanzara tigre asiatica (Aedes albopictus), presente in Europa già da alcuni decenni, infatti, altre due zanzare invasive sono giunte nel continente, colonizzando diverse regioni: la zanzara coreana (Aedes koreicus) e la zanzara giapponese (Aedes japonicus).
"Al di là dei fastidi provocati dalle punture di questi insetti - ha affermato il professor Favia -, la presenza di specie di zanzare originarie di altre aree del mondo implica il rischio che queste zanzare possano innescare la trasmissione di virus tropicali ed esotici alle nostre latitudini, come accaduto nel corso del 2023 in Italia, con quattro focolai di trasmissione della Dengue, sostenuti da Aedes albopictus e decine di pazienti coinvolti".
Ricordiamo che la Dengue è una malattia virale potenzialmente grave, che non avrebbe potuto essere trasmessa in Italia prima dell'ingresso nel nostro paese della zanzara tigre. In considerazione sia della velocità con cui si stanno diffondendo in Europa le nuove zanzare invasive, Aedes koreicus ed Aedes japonicus, sia della loro potenziale capacità di agire da vettori di virus emergenti, diventa fondamentale acquisire conoscenze approfondite sulla loro biologia.
È in questo contesto che si inserisce lo studio coordinato dal professor Favia, che ha sottolineato come "la conoscenza del genoma di Aedes koreicus ed Aedes japonicus consentirà lo sviluppo di studi genetici e molecolari di queste specie invasive offrendo la possibilità di sviluppare metodologie di controllo eventualmente applicabili anche ad altri insetti invasivi".
Nello studio, che ha visto anche il contributo dei docenti Unicam Valerio Napolioni, Claudia Damiani e Irene Ricci e di un gruppo di giovani ricercatori, il genoma sequenziato delle due specie è stato paragonato a quello delle zanzare Aedes aegypti e Aedes albopictus (i maggiori vettori di alcuni patogeni virali quali quelli che causano la Dengue, la febbre gialla, la Zika o la Chikungunya) e ad altre specie vettrici di malaria o di West Nile.
Questa analisi comparativa ha dimostrato che le due specie studiate sono filogeneticamente più strettamente correlate rispetto a tutte le altre specie di zanzare prese in considerazione. Ciò suggerisce meccanismi comuni di adattamento ai contesti eco-etologici e potrebbe spiegare la loro comparsa quasi contemporanea in vaste aree del Mediterraneo e dell'Europa centrale. L'analisi della sequenza ha rivelato, tra le altre caratteristiche, la presenza di geni di adattamento termico e di geni di resistenza agli insetticidi.
L’assemblaggio dei due genomi offre la possibilità di comprendere i meccanismi chiave della loro biologia, tra questi, la capacità di adattarsi a climi rigidi e di sviluppare meccanismi di resistenza agli insetticidi. "Conseguentemente - conclude il professor Favia - il sequenziamento dei due genomi e l'analisi di gruppi selezionati di geni aprono la strada alla possibilità di specifiche strategie di controllo volte a limitare i rischi legati alla recente introduzione delle due specie invasive in Europa".
Con una partecipata ed emozionante cerimonia tenutasi nella mattinata di oggi, la Sala lettura della biblioteca Giuridica dell’Università di Camerino è stata intitolata alla memoria della professoressa Serafina Larocca, docente della Scuola di Giurisprudenza scomparsa nel 2019.
Presenti alla cerimonia il rettore Graziano Leoni, il direttore della Scuola di Giurisprudenza Rocco Favale, i familiari e molte studentesse e studenti, colleghe e colleghi di Unicam, che hanno avuto modo di conoscere il suo valore ed hanno voluto testimoniare con la loro partecipazione il grande affetto nei confronti della professoressa Larocca. Hanno ricordato la professoressa anche i professori Vito Rizzo, Lucia Ruggeri e Francesco Rizzo nonché la studentessa Serena Cancellieri e lo studente Giovanni Bova, in rappresentanza della comunità studentesca della Scuola di Giurisprudenza.
“Unicam ha perso una persona straordinaria – ha dichiarato il rettore Graziano Leoni – una valente docente della nostra Scuola di Giurisprudenza, una persona sorridente e gentile, sempre pronta a collaborare per il suo Ateneo, con il suo modo garbato di rapportarsi con tutti, con l’affetto che nutriva per tutte le sue studentesse ed i suoi studenti. Quello di oggi è un momento importante affinché il suo ricordo rimanga indelebile nel nostro ateneo”.
“Ha riversato tutta la sua energia oltre al suo fervore scientifico – ha sottolineato Serena Cancellieri nel suo intervento – a disposizione di noi studenti che Lei stessa considerava come parte integrante della sua grande famiglia accademica e perciò a Lei va il nostro pensiero. Il Suo esempio di professionalità e umanità accademica continuerà a vivere nella nostra memoria. Ci sono persone che vedi ogni giorno e persone che ti basta una volta per capire che, queste, hanno compreso la loro missione nella vita. Non tutti i maestri sono magister, ma tutti i magister non lasciano nessuno indietro, perché guardano la persona nella sua unità, senza pregiudizi e cercano di elevarla attraverso la sapienza. Questa visione era insita nella professoressa Larocca”.
Dopo la laurea in Giurisprudenza all’Università di Camerino, la professoressa Larocca ha proseguito la sua carriera universitaria sempre presso il nostro ateneo. Stimata ed apprezzata sia dai colleghi che dagli studenti per la sua competenza, professionalità, gentilezza e cordialità, la professoressa Larocca era costantemente impegnata anche nell’attività didattica presso la Scuola di Specializzazione in Diritto civile così come nelle attività di orientamento della Scuola di Giurisprudenza.
Nell’esprimere la solidarietà e vicinanza alla famiglia di Giulia Cecchettin e all’intera comunità universitaria di Padova, il rettore dell’Università di Camerino Graziano Leoni ha sottolineato come "ognuno di noi abbia il dovere di impegnarsi quotidianamente, ognuno nel proprio ambito, affinché questi fatti non accadano mai più. La violenza è prima di tutto una barriera culturale che dobbiamo abbattere con la sensibilizzazione, il rispetto, l’amore".
Il rettore Leoni ha voluto anche rivolgersi direttamente alle studentesse e agli studenti di Unicam attraverso un videomessaggio inviato nelle loro caselle mail. L'università di Camerino, fin dal 2013, ha aderito alla campagna “Posto occupato”, un’iniziativa nata da una riflessione di Maria Andaloro, rivolta a sensibilizzare l’opinione pubblica sulla violenza e sugli assassini nei confronti delle donne.
Nel corso degli anni, nelle aule, negli spazi comuni destinati alla convivialità e socialità di studentesse e studenti, nell’atrio del rettorato con una panchina, negli eventi istituzionali dell’ateneo, è stato sempre “occupato” un posto per quelle donne, che, prima che un marito, un ex, un amante, uno sconosciuto decidesse di porre fine alla loro vita, occupavano un posto nella società, sul tram, a scuola, in università, un posto che si è voluto riservare proprio a loro, affinché la quotidianità non lo sommerga, a simboleggiare un'assenza che avrebbe dovuto essere presenza se non ci fosse stato l'incrocio fatale con un uomo che ha manifestato la sua bestialità.
Il rettore Graziano Leoni ha voluto dedicare tutta questa settimana, che include il 25 novembre in cui si celebra la giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, alla condanna della violenza di ogni genere. Si è iniziato con il convegno “Reincanto” sul tema della bellezza della natura organizzato nei giorni scorsi in collaborazione con la Pontifica Università Antonianum.
Venerdì 24 novembre sarà inaugurata ad Ascoli Piceno, nell’ambito delle iniziative per il Trentennale della Scuola di Architettura e Design, la mostra "WE SAY STOP. La grafica per contrastare la violenza contro le donne", coordinata dalla prof.ssa Lucia Pietroni, nella quale saranno esposti manifesti elaborati dagli studenti di Design Unicam, che hanno aderito al progetto nazionale promosso dal Politecnico di Milano e dal Centro di ricerca "Culture di genere" e patrocinato dalla SID-Società scientifica del Design, per dire "basta" alla violenza alle donne. Il 25 novembre, poi, la mostra resterà aperta dalle ore 10 alle ore 13 ed è prevista una visita guidata da parte degli autori dei manifesti.
Il prossimo 27 novembre, poi, il comitato unico di garanzia dell’ateneo ed il prorettorato al benessere, persona e opportunità, organizzano il convegno "La manipolazione tossica: quando l’Amore diventa una trappola", che si terrà al mattino nella sede di San Benedetto del Tronto e nel pomeriggio a Camerino, un momento di riflessione e confronto dedicato alle nostre studentesse e ai nostri studenti con docenti ed esperti.
"E’ assolutamente importante – sottolinea con fermezza il Rettore Leoni – che l’attenzione sia tenuta alta sempre e non un solo giorno l’anno: per questo abbiamo in programma tante altre iniziative ed azioni strategiche nel corso del mandato rettorale. Abbiamo voluto mantenere una Prorettrice su queste tematiche che si occuperà della parità di genere e della diffusione della cultura della non violenza, non solo nell’ambito della comunità universitaria, con particolare attenzione alla componente studentesca, ma anche tra gli studenti delle scuole superiori e della cittadinanza in generale".
Anche quest’anno l’Università di Camerino aderisce alla campagna mondiale per la consapevolezza sugli antimicrobici (World Antimicrobial Awareness Week, WAAW, 18-24 novembre) promossa annualmente dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, con una serie di iniziative che per l’Ateneo sono coordinate dal professor Luca Agostino Vitali della Scuola del Farmaco e dalla professoressa Dezemona Petrelli della Scuola di Bioscienze e Medicina Veterinaria.
Il tema della campagna 2023 è ancora “Preveniamo tutti insieme la resistenza antimicrobica” e vuole promuovere la collaborazione trasversale tra tutti i settori, umano – animale-ambiente in generale, per preservare l’efficacia di questi farmaci fondamentali per la salute di tutti.
La battaglia contro la AMR è realmente un problema globale e deve essere affrontato con un approccio di Salute Unica (One Health). L'OMS ha dichiarato la resistenza antimicrobica (AMR) come una delle 10 principali minacce alla salute globale. Gli antimicrobici (tra questi gli antibiotici) hanno salvato milioni di vite negli ultimi 100 anni: purtroppo, però, il loro uso, spesso eccessivo, sta favorendo la resistenza di diversi batteri, funghi, virus, parassiti nei loro confronti.
Questo rende le infezioni comuni più difficili da trattare e aumenta il rischio di diffusione di malattie, anche gravi e fatali. Una persona può contrarre un'infezione resistente al trattamento a qualsiasi età, in qualsiasi parte del mondo. La resistenza antimicrobica comporta un enorme costo in termini di vite umane e risorse.
Ogni anno milioni di persone contraggono infezioni da microrganismi resistenti agli antimicrobici, ma il fenomeno è poco conosciuto dai più. Su scala globale, molti fattori hanno accelerato la diffusione della resistenza antimicrobica, tra cui l'uso eccessivo e improprio dei farmaci negli esseri umani, nel settore zootecnico e nell'agricoltura, nonché lo scarso accesso all'acqua potabile, alle strutture sanitarie e all'igiene. È necessario quindi intraprendere azioni efficaci da parte di tutti, ovunque, per preservare l’efficacia degli antimicrobici.
Nell'ambito di una collaborazione tra il Laboratorio di Microbiologia e Microbiologia Clinica di Unicam, di cui sono responsabili il professor Vitali e la professoressa Petrelli, - e l'UOC di Medicina Interna dell'Ospedale di Camerino AST-Marche di cui è direttrice la dottoressa Anna Maria Schimizzi, si terranno a Camerino diverse iniziative.
Il 18 novembre, in occasione della giornata di apertura della campagna mondiale, il Rettorato si colorerà di blu aderendo all’iniziativa dell’OMS “Go Blue for AMR”. Nella mattinata di martedì 21 novembre presso i licei di Camerino si terrà un evento formativo-interattivo sull'antimicrobico-resistenza e il suo impatto sulla salute globale rivolto alle studentesse e agli studenti delle classi terze.
Mercoledì 22 novembre alle ore 15 presso la Sala Convegni del rettorato è in programma il seminario aperto al pubblico “AMR nell’ottica One Health: un approccio olistico” che sarà tenuto dalla professoressa Stefania Stefani, presidente della Società Italiana di Microbiologia.
Inoltre, nel corso delle lezioni ordinarie tenute dai docenti Petrelli e Vitali durante la settimana WAAW, si concentreranno gli argomenti in programma riguardanti l’AMR e le sue ricadute sulla salute.
Nella mattinata di giovedì 23 novembre presso l’atrio dell'ospedale di Camerino sarà allestito un sito informativo sulla campagna mondiale sull’AntiMicrobico-Resistenza, che si chiuderà il 24 novembre quando il rettorato Unicam tornerà ad illuminarsi di blu.
“Il fenomeno della resistenza agli antimicrobici – affermano il professor Vitali e la professar Petrelli – ha un carattere globale e trasversale, interessando tutti gli ambiti, da quello umano a quello animale, passando per tutti gli ambienti naturali e non naturali. La comprensione di questa multidimensionalità del problema è fondamentale per porre in atto azioni di controllo del fenomeno resistenza che siano efficaci e sostenibili”.
Anche la città di Camerino, rappresentata dall’assessore al turismo Silvia Piscini, delegata dal sindaco Roberto Lucarelli, tra i protagonisti a Parigi della VIII edizione della settimana della cucina italiana nel mondo, insieme ad altri 26 sindaci o rappresentanti di comuni marchigiani. In particolare le giornate del 14 e 15 novembre sono state dedicate alla nostra regione: “Benessere con gusto: la cucina marchigiana a Parigi” è il titolo assegnato alla serie di eventi, organizzati all’Ambasciata d’Italia e al Consolato generale d’Italia nella capitale francese.
“Grazie alla Regione Marche - dice l’assessore Silvia Piscini - per averci dato l’opportunità di partecipare ad un momento importante per promuovere le eccellenze del nostro territorio. Per Camerino, infatti, è stata una vetrina preziosa, non solo per l’alto livello internazionale dell’evento ma anche per la possibilità di confronto con tante realtà, nel segno di una sinergia istituzionale da cui non si pu prescindere per proseguire insieme in un percorso di crescita e valorizzazione dei nostri territori”.
La prima giornata presso l’ambasciata è stata dedicata agli incontri a cui hanno preso parte il ministro francese dell’agricoltura, Marc Fesneau; Emanuela D’Alessandro, ambasciatrice d’Italia a Parigi; l’ambasciatore Liborio Stellino, rappresentante permanente d’Italia presso l’UNESCO; Irene Castagnoli, Console Generale d’Italia a Parigi; Matteo Zoppas, Presidente ICE; il Ministro dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida; Francesco Acquaroli, presidente della giunta regionale delle Marche; Andrea Maria Antonini, assessore allo sviluppo economico e all’agricoltura della regione Marche; Marco Bruschini, direttore ATIM; Gioacchino Bonsignore, capo redattore del TG5 e curatore della rubrica “GUSTO”. Gran finale con la cena a cura dello chef marchigiano Enrico Mazzaroni, stella Michelin.
Mercoledì 15, invece, presso il consolato si è tenuto un dibattito su opportunità finanziarie europee per la creazione e il rafforzamento della collaborazione istituzionale e operativa tra Comuni marchigiani e francesi, oltre ad un focus con un confronto tra i comuni, moderato da Bruno Gambacorta, inviato speciale TG2 e ideatore e curatore della rubrica “Eat parade”.
"Reincanto, solo lo stupore Conosce” è il tema dell’iniziativa in programma a Camerino i prossimi 20 e 21 novembre, una due giorni di incontri sul tema della bellezza del mondo naturale e del suo significato per la società umana, organizzato dall’Università di Camerino, ed in particolare dal corso di laurea triennale in “Ambiente e Gestione Sostenibile delle Risorse Naturali”, in collaborazione con la Pontificia Università Antonianum ed il Ministro Provinciale dei Frati Minori Cappuccini delle Marche.
Si tratta di un incontro tra scienza, filosofia e teologia sul tema della bellezza che vedrà la partecipazione ed il confronto tra ricercatori, filosofi e teologi di varia provenienza alla presenza degli studenti dei due atenei. La mattina di lunedì 20 si aprirà con i saluti del rettore Unicam Graziano Leoni, cui seguirà la Lectio magistralis su “L’ordine della manifestazione: Sulla differenza tra apparire e risplendere”, tenuta dal professo Silvano Petrosino dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Nel pomeriggio invece interverranno Andrea Bizzozero e Carlos Salto della Pontificia Università Antonianum e Andrea Piccaluga della Scuola di Studi Superiore Sant’Anna di Pisa.
Martedì mattina invece sono previsti gli interventi di Antonino Clemenza della Pontificia Università Antonianum e di Andrea Catorci e Claudio Pettinari dell’Università di Camerino. Le conclusioni generali saranno affidate a Sergio Lorenzini, Ministro Provinciale dei Frati Minori Cappuccini Marche e Giuseppe Buffon, vicerettore della Pontificia Università Antonianum.
A partire dal tema della bellezza della natura, affrontata con una visione olistica che coniuga sia l’approccio scientifico che quello estetico-filosofico senza tralasciare gli aspetti teologici, il convegno intende soffermarsi sulla sorpresa dello sguardo dell'uomo di fronte al mondo naturale ed alle sue manifestazioni.
L’idea di fondo di queste giornate di studi è, a partire dal tema della bellezza, di mettere a fuoco l’istante in cui la natura nell’eccedenza della sua armoniosa complessità sorprende lo sguardo dell’uomo e lo converte a un approccio non più dominativo e predatorio, ma di curiosa scoperta e di custodia premurosa, come indicato nell’enciclica “Laudato sii”.
Contemporaneamente si vuole indagare il senso e la complessità della bellezza come rivelazione il cui conseguimento implica la capacità emotiva di meravigliarsi e quella culturale di comprendere l’oggetto della nostra osservazione. Questo nella convinzione che la bellezza è una qualità intrinseca della natura che, per essere goduta appieno e svolgere il ruolo di accrescimento della persona e di strumento per la tutela della biodiversità, richiede esegesi estetica e biologica. La bellezza che sorprende diventa allora radice di rinnovamento che in maniera trasversale tocca ogni disciplina infondendo in esse uno spirito nuovo.
L’incontro rappresenta un primo momento di un progetto di collaborazione tra Unicam ed Antonianum finalizzata alla riflessione multidisciplinare sull’importanza della natura e di un approccio culturale teso alla sua conservazione. L’evento si svolgerà a Camerino presso la Sala Riunioni del Rettorato ed è aperto al pubblico
Si illumina di giallo il rettorato dell’Università di Camerino, per ribadire il suo no ad ogni forma di guerra e di aggressione, alla luce dell’inasprirsi di tutti i conflitti che stanno caratterizzando questo periodo storico.
“Come Ateneo abbiamo il dovere di tenere alta l’attenzione su quanto sta accadendo in questo difficilissimo momento storico – ha sottolineato il rettore Unicam Graziano Leoni – e di ribadire il nostro no ad ogni forma di violenza. Abbiamo scelto di 'accendere' il rettorato di giallo, il colore del sole che riscalda e illumina tutti e sorge ogni giorno donando nuova speranza e nuova energia, per sottolineare come sia sempre possibile trovare una soluzione alternativa alla guerra e alla violenza nella gestione dei conflitti”.
In linea con la mozione CRUI redatta in occasione dell’assemblea dei rettori svoltasi all'Unicam lo scorso 19 ottobre, l’Ateneo camerte ribadisce come le Università siano, per la loro stessa natura, luogo di incontro e dialogo fra le culture nonché di sviluppo di pensiero critico e razionale, strumenti ai quali guardare per ogni costruzione di pace.
“Nelle nostre aule ci sono studentesse e studenti provenienti da oltre cinquanta Paesi del mondo - prosegue il rettore Leoni - ogni giorno si confrontano culture, idee, valori, progetti, si parlano lingue diverse, abitudini ed usi differenti si incontrano per arricchire quel bagaglio culturale che caratterizzerà la vita di ognuno. Tutti hanno diritto a un futuro di pace, abbiamo il dovere di lavorare perché esso sia garantito, ognuno nel proprio ambito”.
Unicam esprime inoltre vicinanza e solidarietà sia agli studenti e alle studentesse provenienti dalle zone di guerra presenti in Ateneo, sia a quanti lavorano in ambito universitario e si trovano ad affrontare la guerra nelle aree di crisi
Grande soddisfazione per l'Istituto Ipsia "Don Pocognoni" - con sedi a Matelica, San Severino Marche e Camerino - nell’aver ricevuto la valutazione positiva da Cambridge University Press & Assessment per il lavoro di preparazione delle studentesse e degli studenti alle certificazioni Cambridge English durante l’anno scolastico 2022-2023, che ha visto ben 12 alunni frequentare con successo il corso Cambridge e sostenere gli esami per la Certificazione linguistica inglese, ottenendo ottimi risultati, anche in una scuola professionale.
Grazie al lavoro svolto, l'Istituto è stato nominato dal Cambridge come centro di preparazione "Cambridge English Qualification", un altro bel riconoscimento per il Pocognoni, che promuove da oltre dieci anni scambi e tirocini all'estero. Il dirigente scolastico Sandro Luciani ha sottolineato: "Si tratta davvero di un successo per i nostri studenti e i nostri docenti di lingue, che cercano ogni giorno di far comprendere l'importanza dello studio della lingua inglese, veicolo fondamentale di comunicazione in ogni settore lavorativo, in una società sempre più globale".
Ancora un incidente sul lavoro. Operaio di soli 21 anni cade in un pozzo e fa un volo di diciannove metri: soccorso in eliambulanza e trasferito d'urgenza a Torrette. Ancora da ricostruire l'esatta dinamica di quanto avvenuto, all'interno del cantiere per la Quadrilatero R46 nel tratto tra Castelraimondo e Camerino, non distante dagli stabilimenti della Pasta di Camerino.
L'operaio, originario della provincia di Salerno è stato recuperato grazie ai vigili del fuoco, intervenuti sul posto con una squadra di Camerino oltre che con uomini del comando provinciale di Macerata, poco prima delle 9:30 di questa mattina. Dopo essere stato estratto dal pozzo, largo circa 1,60 metri, il giovane è stato affidato alle cure dei sanitari del 118 che ne hanno disposto l'immediato trasporto tramite elisoccorso all'ospedale regionale Torrette di Ancona: avrebbe riportato un trauma cranico, diverse fratture e uno pneumotorace.
Sul posto, oltre ai sanitari e ai vigili del fuoco, sono intervenuti anche i carabinieri e gli ispettori del servizio prevenzione e sicurezza e prevenzione ambienti di lavoro dell'Azienda sanitaria territoriale. Sono in corso accertamenti sulla dinamica della caduta del giovane operaio nella profonda buca che sarebbe stata scavata nell'ambito delle opere in cantiere, da parte di una ditta impegnata in carotaggi.
Si è conclusa lo scorso martedì 31 ottobre l'attività "Il gioco delle scienziate" iniziata in occasione di Sharper lo scorso 29 settembre e organizzata dal gruppo di ricerca coordinato dalla professoressa Paola Scocco della Scuola di Bioscienze e Medicina Veterinaria dell'università di Camerino.
Il 29 settembre le classi quinte delle scuole primarie di Matelica ed Esanatoglia hanno partecipato ad un incontro durante il quale la professoressa Scocco e Anna Paniccià, studentessa del corso di laurea triennale in "Ambiente e gestione sostenibile delle risorse naturali", hanno parlato del lavoro dello scienziato raccontando le storie e le scoperte di alcune donne che hanno dato un contributo fondamentale per lo sviluppo della ricerca nel nostro Paese e nel mondo.
Dai fiori di Eva Mameli Calvino alle stelle di Margherita Hack, dalla cometa di Caterina Scarpellini alla chiocciola di Marianna Paulucci, i bambini hanno potuto scoprire alcune curiosità sulla botanica, la malacologia, l'entomologia, l'astronomia e l'etologia. Alla fine della lezione, gli studenti sono stati divisi in squadre e hanno partecipato ad una divertente attività ludica: tra un lancio di dado e un quesito scientifico, la sfida si è conclusa con l’indizione del concorso di idee dal titolo "Premio Nobel per le donne scienziate", dedicato a tutte quelle figure femminili, come Rosalind Franklin, Esther Lederberg e Nettie Stevens, alle quali è stato negato o rubato il prestigioso premio.
Ogni classe ha preparato e presentato un elaborato frutto delle idee e del lavoro di squadra dei bambini, accompagnandolo con la spiegazione del percorso intrapreso per la sua realizzazione.
La cerimonia di premiazione, che si è svolta a Matelica presso il polo didattico G. Renzoni, si è aperta con il saluto e l’illustrazione del progetto da parte della professoressa Scocco; ha preso poi la parola il professor Claudio Pettinari, nel suo ultimo incontro ufficiale da rettore dell'Ateneo, che ha spiegato perché la divulgazione scientifica rivolta ai cittadini, in special modo alle nuove generazioni, debba essere considerata, al pari della didattica e della ricerca, come uno dei pilastri e degli obiettivi fondamentali della scienza e del mondo universitario.
Oltre alle insegnanti delle classi coinvolte, erano presenti all’incontro la dirigente scolastica dell’I. C. "E. Mattei" Roberta Carboni, il sindaco e il vicesindaco di Matelica Massimo Baldini e Denis Cingolani che hanno espresso il loro ringraziamento nei confronti del rettore e di tutto l'ateneo.
Tutti gli elaborati sono stati vincitori di un premio speciale. Alla classe 5°A è stato assegnato il premio "Le donne per la scienza" per aver realizzato un cartellone con i ritratti delle scienziate collegati alla città di Stoccolma. La classe 5°B ha ricevuto il premio "Scienza è donna" per aver costruito una coccarda fiorita con le foto e le biografie delle scienziate alle quali è stato negato il Nobel.
Il premio "Libera scienza" è stato conferito alla sezione C che ha progettato e creato una gigantesca medaglia dedicata alle donne scienziate e alla pace. La classe 5°D è stata premiata con il riconoscimento "Manualità" per aver presentato una coppa in cartapesta e un disegno dedicati alle scienziate trattate durante la giornata Sharper. Infine, la classe 5° della sede di Esanatoglia ha ricevuto l’attestato "Scienza e arte" per un quadro con dei sassi dipinti che esprime il ringraziamento dei bambini per il contributo che le scienziate hanno dato al mondo.
A sorpresa, la serata si è conclusa con la donazione da parte dell’Ateneo di un buono di 500 euro alle classi partecipanti al progetto spendibile in libri e materiale scolastico. L'iniziativa è inserita tra le numerose attività realizzate nell'ambito del corso di laurea Unicam in "Ambiente e Gestione sostenibile delle Risorse Naturali", che è strutturato in due curricula: il primo, Gestione e Valorizzazione delle Risorse Naturali, è maggiormente incentrato sulla figura del rilevatore naturalistico ed ha come obiettivo quello di fornire allo studente le conoscenze di base sui temi della botanica, zoologia ed ecologia abbinati ad una forte acquisizione di capacità pratiche (rilevamento in campo ed analisi dati) finalizzate alla gestione sostenibile degli ecosistemi e della biodiversità; il secondo, Sostenibilità Ambientale delle Produzioni e Green Economy), ha invece l’obiettivo di formare una figura professionale in grado di affrontare le nuove sfide ambientali e cogliere le opportunità di lavoro della "svolta green" dettata dalle principali economie mondiali e basata sui principi dell’economia circolare, sulla sostenibilità delle produzioni e la qualità degli ambienti rurali e urbani.
Nell’ambito del progetto europeo Erasmus+ “Cli-CC.HE. - Climate change, cities, communities and Equity in health”, coordinato dalla prof.ssa Rosalba D’Onofrio della scuola di architettura e design dell’università di Camerino, è in programma per il prossimo 13 novembre l’evento “Water for a friend”, due seminari di disseminazione e un happening partecipativo basato sui risultati delle attività del laboratorio locale “Sant’Antonio” di San Benedetto del Tronto, incentrato sul cambiamento climatico e sugli effetti sulla salute degli abitanti delle aree urbane.
L'evento si svolgerà ad Ascoli Piceno presso la scuola di architettura e design, sede di Sant'Angelo Magno, e a San Benedetto del Tronto presso la sede di Unicam, con il coinvolgimento attivo di stakeholders, cittadini, docenti e studenti.
L'attività di disseminazione è rivolta principalmente alla popolazione locale e si articolerà in due fasi: durante la mattinata si svolgerà il racconto dell'esperienza formativa per studenti, cittadini e stakeholders, attraverso video, mostre, interviste a interlocutori e partecipanti privilegiati, e con la presentazione dei risultati progettuali del workshop. All’evento della mattina interverrà tra gli altri il professor Mauro Varotto dell’università di Padova.
Le attività del pomeriggio, invece, riguarderanno la diffusione dei risultati del progetto a San Benedetto del Tronto, attraverso un happening partecipativo, che avrà come tema principale l'acqua e le misure per prevenire i rischi delle alluvioni attraverso la progettazione delle NBS (Nature Based Solutions) e i comportamenti virtuosi delle persone. Tra i relatori il ricercatore di Legambiente Gabriele Nanni.
La mostra dedicata ai lavori del workshop locale ospiterà la sezione “L’Italia che Verrà. Libera Interpretazione dell'Italia dell'Antropocene”, a cura degli studenti della Scuola di Architettura e Design e un Video Mapping. Sarà questa l'occasione per illustrare ai cittadini attraverso un loro coinvolgimento diretto i rischi in cui incorrono le città per effetto dei cambiamenti climatici, nonché le soluzioni possibili sulla base delle migliori esperienze internazionali.
Effettuata la piantumazione di siepi e alberi negli spazi esterni del Sottocorte Village, Lucarelli: “Grazie a Marca APS per la bellissima iniziativa”. È tempo di sistemazione degli spazi esterni e abbellimento per la zona del Sottocorte Village. Nella mattinata di giovedì, infatti, sono stati eseguiti i lavori di piantumazione di una serie di siepi ed alberi attorno alle aiuole che circondano la struttura. L'iniziativa, su proposta dell'Associazione Marca APS, è stata accolta dall’amministrazione comunale e realizzata con la preziosa collaborazione degli operai del Comune.
“L’operazione di piantumazione siepi nell’area attorno al Sottocorte Village intende valorizzare ancora di più uno spazio importantissimo per la città – dice il sindaco Roberto Lucarelli – e va ad abbellire una struttura che sta diventando sempre di più centrale per Camerino".
"Il Sottocorte Village, infatti, è stato e sarà teatro di tanti eventi organizzati dall’amministrazione comunale che hanno riscosso sempre un ottimo successo di pubblico. L’amministrazione ringrazia l’associazione Marca APS perché non c’è cosa più bella di vedere quanto i ragazzi tengano alla propria città e questa è una di quelle iniziative concrete che sicuramente rendono ancora più importante il ruolo dei giovani e delle associazioni giovanili nella città di Camerino, soprattutto oggi. Un ringraziamento va inoltre agli operai del Comune che hanno eseguito l’opera che arricchisce ulteriormente gli spazi del Sottocorte Village”.
“Voglio ringraziare l’agronomo Tiberio Roscioni ed il dottore forestale Lorenzo Lebboroni per la loro preziosa collaborazione nella realizzazione del progetto – dice il presidente di Marca APS, Giovanni Broglia – Un altro ringraziamento va all’amministrazione comunale, agli operai del Comune, a tutti i volontari e anche ai cittadini che ci hanno aiutato spontaneamente nel giorno prefissato per la realizzazione dell’intervento, oltre che a chi ci ha fornito gratuitamente le piante, il vivaio San Giovanni Gualberto di Pollenza che fa parte del circuito AMAP Marche. Abbiamo piantumato circa 400 piante in una mattinata di lavoro con il fondamentale supporto di tutti i presenti”.
Momento solenne quello celebrato questa mattina a Camerino, dove è avvenuto il passaggio simbolico delle chiavi di Unicam da parte dell’ormai ex rettore, Claudio Pettinari, al nuovo incaricato, Graziano Leoni. “Tre chiavi metaforicamente pesantissime” dice Pettinari “che però non potevano trovare custode migliore di Graziano Leoni”.
Il passaggio del testimone è per il nuovo rettore un impegno notevole. Ogni chiave significa qualcosa, “e tutte e tre insieme sono il sigillo che unisce Unicam e Camerino, soprattutto dopo i drammatici eventi sismici che hanno colpito la zona”.
“Avevo preparato un discorso mentre ero in macchina - afferma commosso Leoni - ma qui davanti a voi posso solo esprimere la mia gioia e la mia emozione per questa carica - e continua - didattica e ricerca saranno i due pilastri del mio programma per i prossimi sei anni". "Sono lieto che gli studenti continuino a sceglierci nonostante le difficoltà territoriali" e "ci impegneremo per valorizzare la loro scelta in Unicam".
Il prof. Leoni ha poi presentato ufficialmente la "squadra" che lo affiancherà alla guida dell'Ateneo. Accanto a lui ci saranno il direttore generale Andrea Braschi, confermato nel ruolo che ha finora ricoperto, il prorettore vicario Emanuele Tondi, che coordinerà anche l'internazionalizzazione dell'ateneo; la prof.ssa Giulia Bonacucina, prorettrice alla didattica, orientamento e formazione; la prof.ssa Sara Spuntarelli, prorettrice alla persona, benessere e opportunità; la prof.ssa Anna Maria Eleuteri, delegata all'attuazione delle politiche di ateneo per lo spazio europeo della ricerca; il professor Guido Favia, prorettore alla ricerca e al trasferimento tecnologico e il prof. Andrea Spaterna, delegato ai rapporti con il territorio e al diritto allo studio.
Al termine della cerimonia, il presidente del consiglio studentesco di Unicam, Nicolò Palombi, ha vestito il rettore con la toga dell’università, atto che simboleggia la completa dedizione e presa in carico da parte di Graziano Leoni, e che con una frase, un mantra, congeda tutti: "siAMO Unicam".
Pomeriggio intenso e partecipato quello dello scorso 30 ottobre all’Abbadia di Fiastra per la prima uscita pubblica della Casa della Memoria di Urbisaglia Ets, nata dall'iniziativa di un gruppo di cittadini di Urbisaglia nella primavera 2022, per documentare la storia del Campo di internamento attivo all’Abbadia di Fiastra dal giugno 1940 al settembre 1943.
L’associazione vede la partecipazione del Comune di Urbisaglia, della Fondazione Giustiniani Bandini e delle Università di Macerata e Camerino. Interloquendo col titolo "Non c’è futuro senza Memoria: dal digitale, le storie" e coordinati da Egizia Marzocco, responsabile Comunicazione di Unicam, si sono succeduti al microfono per i saluti presenze istituzionali quali i sindaci di Urbisaglia e Tolentino, il presidente della Fondazione Giustiniani Bandini Giuseppe Sposetti, il presidente della Fondazione Carima Francesco Sabatucci Frisciotti Stendardi.
Particolarmente calorosa l’accoglienza riservata al professor Claudio Pettinari, alla sua ultima uscita ufficiale quale rettore Unicam, che ha sottolineato la pregnanza del termine "memoria" rispetto al ricordo, richiamandone il valore anche rispetto all’esperienza drammatica del terremoto 2016 che proprio il 30 ottobre visse la scossa più brutale.
Per Unimc ha recato il saluto il professor Angelo Ventrone, che è anche referente scientifico della Casa della Memoria, che ha sviluppato una riflessione sul valore delle storie personali, con le relazioni che sviluppano e che giungono a comporre un quadro non meno importante della storia costituita dai grandi avvenimenti.
L’intervento introduttivo è stato svolto dal professor Carlo Spartaco Capogreco, dell’Università di Calabria che ha parlato dell’internamento civile nell’Italia fascista (1940-43), notando come solo alla fine del secolo scorso abbia cominciato a svilupparsi attenzione al tema dei campi di internamento, mentre ancora nel 1993, 50° anniversario dell’8 settembre ci furono solo due eventi, a Ferramonti (Cs) e l’altro proprio a Urbisaglia, promosso dallo storico locale Roberto Cruciani (presente all’incontro).
È stata poi la volta di Giovanna Salvucci, presidente della Casa della Memoria di Urbisaglia, che ne ha ripercorso la storia, sottolineando l’intenzione di recuperare le storie delle persone che sono state detenute nel Campo dell’Abbadia di Fiastra nella convinzione che così si contribuisce a restituire loro la dignità che meritano e si contribuisce ad alimentare un tessuto di pace e democrazia.
Riccardo Ciliberti, collaboratore dell’Archivio di Stato di Macerata ha illustrato gli obiettivi del piano nazionale di digitalizzazione. L'incontro era inoltre volto ad illustrare il lavoro del gruppo di docenti e ricercatori Unicam che ha illustrato il sistema di acquisizione digitale dei documenti conservati nell’Archivio di Stato di Macerata.
Si sono alternati al microfono i professori Andrea Polini e Michele Loreti, e la dottoranda Melania Fattorini. La digitalizzazione, curata dagli studenti di Unicam, è stata effettuata utilizzando il sistema BooKeeper sviluppato dalla startup e spin-off Unicam Knoway Systems srl. In questa prima fase, che è stato possibile realizzare grazie a un contributo elargito da Fondazione Carima, sono stati digitalizzati i documenti contenuti in 6 buste: 6.725 documenti e circa 15.000 foto su un totale di circa 42.560 documenti e 94.240 foto contenute nelle 38 buste dell’archivio.
L’ultima parte dell’incontro ha visto gli interventi di Andrea Giuseppini, promotore e curatore del sito https://campifascisti.it, di Marzia Luppi, direttrice della Fondazione Fossoli e di Giordano Viozzi, presidente della Casa della Memoria di Servigliano. Ha seguito a lungo online l’incontro anche Anna Krecik, conservatore del Civico Museo della Risiera di San Sabba.
Tutti hanno apprezzato l’iniziativa e si sono detti d’accordo di dar vita a un coordinamento organico tra le realtà presenti e altre che vorranno convergere, mettendo ciascuno a disposizione degli altri le proprie competenze ed esperienze, per ottimizzare l’impiego delle risorse e ottenere la massima efficacia nelle iniziative. C’è l’intenzione di cercare anche coinvolgimenti internazionali, nella prospettiva di concorrere a bandi europei.
Si è tenuta oggi a Camerino la finale di "Start Cup Marche", la business plan competition riservata a studenti e ricercatori che abbiano brillanti idee imprenditoriali a contenuto innovativo ed aspirino a costituire un’impresa, anche di tipo spin-off universitario.
Start Cup Marche è promossa e organizzata da tutte e quattro le Università della Regione Marche - Università di Camerino, Università Politecnica delle Marche, Università di Macerata e Università di Urbino - dando così modo ai giovani studenti e laureati intraprendere un auspicato percorso di autoimprenditorialità, che porterà benefici sia per il loro futuro lavorativo e professionale, sia per il territorio.
L’edizione 2023 può contare su 11 progetti presentati, 3 vincitori, 4 Atenei in sinergia, 4 sponsor sostenitori, 2 premi speciali, tre premi da 6.000, 4.500 e 3.000 euro, tutti sotto forma di contributo per l’innovazione da utilizzare esclusivamente per la realizzazione del progetto presentato.
Ad aggiudicarsi il primo premio il progetto “Callisia”, mentre il secondo posto è stato assegnato al progetto “Cbot “e il terzo a “CPSec”, progetti presentati da studenti e dottorandi dell’Università Politecnica delle Marche. Il progetto Green Wheel si è aggiudicato, invece, la Menzione Green&Blue mentre il progetto CBot è stato premiato con un premio speciale offerto dalla Rubino e Partners Ip Consulting.
"E’ una grande soddisfazione effettuare oggi questa premiazione di Start Cup Marche, fortemente voluta dall'Università di Camerino e resa possibile anche grazie a preziose collaborazioni. Negli anni da idee di nostri docenti e studenti sono nate diverse imprese di successo che hanno importanti ricadute nel nostro territorio, segnale estremamente positivo - ha dichiarato il rettore Unicam Claudio Pettinari -. La nostra università crede molto nelle potenzialità di studenti, laureati e ricercatori e per tale motivo riteniamo fondamentale aiutarli nel settore dell’auto-imprenditorialità, per generare occupazione giovanile con creatività ed innovazione".
"L’innovazione si costruisce e si alimenta dalle collaborazioni con il territorio e come Intesa Sanpaolo, prima banca della regione, riteniamo fondamentale essere parte attiva dell’ecosistema dell’innovazione delle Marche, a partire proprio dai rapporti con le Università - afferma la dottoressa Alessandra Florio, direttrice regionale Emilia-Romagna e Marche Intesa Sanpaolo Intesa Sanpaolo -, nel suo ruolo di motore e connettore dell’ecosistema supporta le startup e le idee di impresa, promuove l’incontro tra domanda e offerta di innovazione, individua opportunità di partnership e di creazione di nuove filiere industriali sostenibili e ad impatto positivo per tutti gli stakeholder. Contribuiamo alla crescita del business e dell’occupazione anche con i il supporto delle competenze sviluppate da Intesa Sanpaolo Innovation Center attraverso iniziative dirette di valorizzazione come Up2Stars, non è un caso che ad oggi oltre un terzo delle startup italiane abbiano colto le opportunità, finanziarie e specialistiche che siamo in grado di offrire”.
Alla cerimonia di premiazione hanno preso parte la professoressa Federica Pascucci di UnivPm, la professoressa Laura Marchegiani di Unimc, la professoressa Annalisa Sentuti di Unirb, il dottor Claudio Chiti, specialista Innovazione Emilia-Romagna e Marche di Intesa Sanpaolo, il dottor Marco Pinciaroli di Odcec e il dottor Giuseppe Rubino per Rubino e Partners Ip Consulting.
Start Cup Marche è realizzata insieme alla Fondazione Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno e ha anche il sostegno di Intesa San Paolo, Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Macerata e Camerino e Rubino & partners.
La Start Cup Marche è l’unica della Regione Marche ad essere accreditata dal Premio Nazionale dell'Innovazione, promosso dall’Associazione PNI-Cube, l’associazione che riunisce gli incubatori e le business plan competition accademiche italiane. Le tre idee progettuali vincitrici entreranno dunque in competizione con i vincitori delle Start Cup di altri atenei italiani, partecipando di diritto all’edizione 2023 del Premio Nazionale dell'Innovazione, che si terrà a Milano a fine novembre.
Si è tenuto ieri mercoledì 25 ottobre a Milano, la riunione di 25 enti di ricerca e organizzazioni istituzionali per il lancio del nuovo progetto Multiclimact, finanziato dalla comunità europea. Si tratta di una iniziativa per certi versi rivoluzionaria che vuole proporre nuove tecnologie per la protezione delle nostre città dalle minacce che derivano da cause naturali, come alluvioni e terremoti.
Il coordinatore del progetto, Clemente Fuggini di Rina, ha introdotto i lavori sostenendo che “Multiclimact” non è solo un progetto. È una visione comune per un futuro delle nostre comunità più sicuro e più resiliente. Siamo eccitati nell’avere messo insieme le migliori menti in Europa per guidare l’innovazione e produrre un cambiamento tangibile nelle modalità con cui affrontare le crescenti sfide prodotte dai cambiamenti climatici”.
Il progetto prevede anche l’applicazione di nuove tecnologie e nuovi metodi per la riduzione dei rischi su quattro “dimostratori” in Italia, Spagna, Olanda e Lituania. Nel caso italiano, il dimostratore sarà sviluppato a Camerino ed è prevista la sperimentazione di nuove tecnologie per la sicurezza e il benessere delle persone. Le innovazioni sviluppate nel Progetto Multiclimact saranno inserite all’interno di un edificio pubblico danneggiato dal terremoto del 2016, per il quale è previsto il miglioramento delle prestazioni sismiche ed energetiche.
A questa avventura partecipano in stretta collaborazione l’Università di Camerino e il Comune di Camerino, fornendo un contributo specifico di conoscenza sui rischi connessi al nostro territorio. Il gruppo di lavoro di Unicam sarà coordinato dal professor, Andrea Dall’Asta, e comprende esperti di ingegneria strutturale, sismica e informatica delle Scuole di Architettura e Design e Scienze e Tecnologie.
Da un’idea e dal conseguente studio dei ricercatori Unicam la possibile svolta per la lotta alle dipendenze. Il lavoro di ricerca del gruppo coordinato dal professor Roberto Ciccocioppo della Scuola di Scienze del Farmaco e dei prodotti della Salute ha ottenuto infatti un finanziamento di 16 milioni di dollari da parte del National Institute of Health degli Stati Uniti. Il finanziamento sarà utilizzato dall’azienda Tris Pharma per avviare lo studio clinico del cebranopadolo, un farmaco attualmente nella fase tre della sperimentazione clinica come antidolorifico, e che sulla base dei dati raccolti dai ricercatori Unicam sembra rappresentare un candidato promettente anche per il trattamento della dipendenza da cocaina.
“Siamo molto orgogliosi – ha dichiarato il professor Ciccocioppo – dei risultati e del successo ottenuti: i nostri studi sul cebranopadolo vanno avanti da alcuni anni e siamo davvero molto soddisfatti dell’interesse dimostrato non solo dai partner industriali ma anche dal NIDA-National Institute of Drug Abuse americano, l’istituzione mondiale più importante nell’ambito degli studi sulle dipendenze. In tempi brevissimi inizierà la sperimentazione clinica sull'uomo con il reclutamento dei primi pazienti, dopodiché riusciremo a capire la reale efficacia di questo farmaco”.
“All’effetto agonista sui recettori moppioidi – prosegue il professo Ciccocioppo – il cebranopadolo aggiunge la capacità di attivare un altro recettore che è quello della nocicettina, che consente di ridurne il potenziale d'abuso e rafforzarne gli effetti terapeutici: si tratta, quindi, di un meccanismo completamente nuovo, un farmaco innovativo sul quale riversiamo molte speranze”.
La dipendenza da sostanze rappresenta un problema sociale estremamente importante: per dipendenza da sostanze non si intende infatti solo la dipendenza da eroina o da oppioidi, ma anche da alcol e da psicostimolanti. Gli studi condotti nei nostri laboratori suggeriscono il potenziale terapeutico di questa molecola in diversi ambiti della dipendenza e ci inducono a credere fortemente nel successo di questo progetto.