La festa del Patrono San Venanzio a Camerino inaugura la stagione delle fiere dopo il Coronavirus. Torna nella città ducale, infatti, il tradizionale evento fieristico domani (19 maggio), quest'anno dai molteplici significati essendo anche la prima fiera a svolgersi, nelle Marche, dopo l’emergenza e il lockdown causato dell'emergenza Covid19. Novità per il luogo perché le bancarelle saranno dislocate in viale Giacomo Leopardi e nella piazza davanti alla basilica di San Venanzio, dalle ore 8 alle ore 20, con attenzione e controlli al fine di evitare assembramenti. Si potrà accedere esclusivamente da via Farnese e da viale Giacomo Leopardi. E’ previsto un contingentamento numerico. Trattandosi di un luogo a tutti gli effetti commerciale sarà obbligatorio per tutti indossare la mascherina.
Dopo la ripresa del mercato settimanale dei prodotti agro alimentari (lo scorso 2 maggio) il nuovo decreto governativo consente l’apertura anche alle bancarelle di altri prodotti, da qui la decisione di organizzare la fiera: “Naturalmente avverrà in maniera ridotta e dovranno essere rispettate tutte le disposizioni di contrasto, previste dall’emergenza Covid – spiega il sindaco Sandro Sborgia – Lo svolgimento di questa tradizione per noi vuole essere anche un segnale. Un lento ritorno alla normalità, dopo un periodo difficile come quello che abbiamo vissuto e che stiamo ancora vivendo per tutta una serie di situazioni. A Camerino portiamo ancora le ferite del sisma a cui si è aggiunta l’emergenza sanitaria di questi mesi per cui abbiamo cercato, nel possibile, di fare in modo che la comunità potesse vivere la tradizionale festa del Patrono San Venanzio potendo godere di piccoli momenti di svago. Con un grande sforzo e impegno, dunque – continua Sborgia – abbiamo mantenuto questa tradizione che sappiamo quanto sia importante per tutta la comunità, a cui non abbiamo voluto chiedere di rinunciarvi, sempre nel rispetto di tutte le normative. Abbiamo scelto viale Giacomo Leopardi perché più ampio rispetto ad altre vie, con diverse vie di fuga e di accesso. Un ringraziamento doveroso agli impiegati comunali e la Polizia municipale che hanno svolto un grande lavoro in questi giorni, rinunciando anche al fine settimana, affinché tutto potesse essere pronto, nonché alla Protezione civile per il fondamentale aiuto. È una grande vedere come in occasione della festa del Santo Patrono si riscopra la forza di una comunità unita e granitica che affronta senza paura le avversità del momento consapevole della necessità che solo attraverso l'aiuto reciproco potranno essere superati tutti gli ostacoli del nostro tempo”.
I clienti dovranno permanere nella zona della fiera il tempo minimo necessario per l’acquisto della merce. “Raccomando il rispetto scrupoloso di tutte le regole e le disposizioni in materia di contenimento del virus Covid-19, soprattutto il rispetto del distanziamento sociale. È un’attenzione che dobbiamo a noi stessi e agli altri”.
Attenzione all'ambiente e alla mobilità sostenibile a Camerino, per una città sempre più eco.
Sarà realizzata, infatti, una stazione di ricarica per bici e auto elettriche anche nel quartiere Vallicelle. La città ducale si è aggiudicata un bando che finanzia con fondi europei l'acquisto e l'installazione di colonnine di ricarica per mezzi pubblici e privati alimentati anche da fonti alternative. Un progetto a cui l'amministrazione ha iniziato a lavorare appena insediata, lo scorso giugno, affidando all'ingegnere Stelvio Calafiore l'incarico di redazione di uno studio di fattibilità per la realizzazione del progetto così da poter presentarsi al bando, decidendo di stabilire la nuova area di ricarica auto e bici elettriche a Vallicelle. Il finanziamento di 34.375,88 euro andrà dunque a ricoprire quasi totalmente l'intero importo dell'intervento di 49.108,40 euro.
“Nel programma che avevamo presentato c’era proprio un’attenzione particolare all’ambiente e all’ecosostenibilità - spiega il Consigliere comunale Riccardo Pennesi che ha curato il bando – Così, appena insediati, a giugno abbiamo iniziato a lavorare anche in questa direzione, cogliendo l’occasione dei fondi europei per presentare un progetto che avesse la finalità di offrire un servizio aggiuntivo per il collegamento del quartiere Vallicelle con il resto della città. La stazione sorgerà in un terreno di proprietà comunale antistante il centro commerciale “Vallicenter” dove attualmente sono presenti alcune delle attività delocalizzate a seguito degli eventi sismici del 2016. Il nostro auspicio è che possa essere un altro modo per dare un nuovo impulso all’economia della città che è stata messa a dura prova dal terremoto e ora anche dalla situazione causata dal Covid-19. Sono estremamente soddisfatto che il bando sia andato in porto. Camerino merita di essere valorizzata. Bisogna riprogettare il futuro della città sfruttando tutte le occasioni che si presenteranno”. L'incarico di progettazione esecutiva è stato affidato allo stesso ingegnere Calafiore e una volta redatto si potrà procedere con la gara di affidamento dei lavori. In città sono già presenti colonnine di ricarica per auto e bici, installate dalla Contram, all'esterno della sede via Le Mosse, che studenti e residenti possono noleggiare.
Grande successo per la finale regionale, tenutasi ieri 14 maggio, del Premio Asimov per l’editoria scientifica divulgativa, nato per avvicinare il mondo della scienza e quello della scuola. Ideato dal fisico Francesco Vissani che ne è anche il coordinatore, istituito grazie alla collaborazione tra il GSSI (Gran Sasso Science Institute) e l'INFN (Istituto Nazionale di Fisica Nucleare), con la collaborazione di varie Università e istituti di ricerca, il Premio si avvale di una giuria composta da migliaia di studenti e studentesse di scuola superiore, che sceglierà il miglior libro di cultura o divulgazione scientifica pubblicato negli ultimi due anni in Italia.
Unicam ha aderito con entusiasmo ed è diventata coordinatore regionale dell’iniziativa, coinvolgendo una giuria di studenti delle scuole superiori della Regione.
Il Premio Asimov è infatti un'iniziativa multi-sede. Gli undici centri regionali di coordinamento scientifico - Abruzzo, Calabria, Campania, Emilia Romagna, Lazio, Marche, Puglia, Sardegna, Sicilia, Toscana, Umbria - si sono coordinati tra di loro per il successo dell'iniziativa, collaborando con 100 scuole superiori di tutta Italia.
UNICAM, in particolare la sezione di Fisica della Scuola di Scienze e Tecnologie, ha organizzato e coordinato dunque le attività per la Regione Marche, che quest'anno hanno coinvolto 88 studenti di nove istituti di istruzione superiore della nostra regione: Istituto di Istruzione Superiore Orsini-Licini di Ascoli Piceno, Liceo statale Medi di Senigallia, Liceo scientifico da Vinci di Jesi, Istituto di Istruzione Superiore Fazzini-Mercantini di Grottammare, Liceo scientifico Calzecchi Onesti di Fermo, Liceo classico linguistico Leopardi di Macerata, Istituto di Istruzione Superiore Da Vinci di Civitanova Marche, Liceo Leopardi di Recanati, Licei di Camerino.
L’evento finale per la Regione Marche, tenuto nel pomeriggio di ieri 14 maggio in modalità telematica, ha visto la premiazione delle migliori recensioni degli studenti marchigiani partecipanti.
Molto interessante anche l’intervento del divulgatore scientifico Luca Perri, autore del libro “Astrobufale. Tutto ciò che sappiamo (ma non dovremmo sapere) sullo spazio”.
“Nonostante questo momento così difficile – ha sottolineato il prof. David Vitali, coordinatore regionale del Premio – siamo davvero molto soddisfatti dell’entusiasmo e del grande impegno profuso dalle ragazze e dai ragazzi delle scuole superiori della nostra Regione in questa iniziativa di divulgazione scientifica, segno del grande interesse per la ricerca e per la scienza”.
Le cinque opere finaliste a livello nazionale, invece, selezionate quest'anno dalla commissione scientifica riguardano la matematica, l'informatica, la fisica e la climatologia e sono:
- “Matematica d’evasione” di Claudio Marini (libreriauniversitaria.it)
- “L'urlo dell'universo” di Dario Menasce (Hoepli)
- “Hello World” di Hannah Fry (Bollati Boringhieri),
- “L'algoritmo e l'oracolo” di Alessandro Vespignani e Rosita Rijtano (Il Saggiatore)
- “Il Pianeta umano” di Simon L. Lewis e Mark A.Maslin (Einaudi).
La commissione scientifica del Premio si compone di 250 membri, per metà docenti di scuola superiore e per metà professori universitari, ricercatori, studenti di dottorato, giornalisti, scrittori, rappresentanti del mondo della cultura.
Il vincitore nazionale sarà rivelato oggi 15 maggio nel corso della cerimonia nazionale trasmessa in streaming a partire dalle ore 16:00 sul canale YouTube del Premio.
A causa del Covid-19, si è spento all’ospedale di Camerino all’età di 69 anni Graziano Pallotto, uomo animato da una grande passione per il ciclismo, punto di riferimento del Velo Club Montecassiano di cui è stato presidente per molti anni nonché sindaco di Montecassiano per 13 anni ed ex consigliere provinciale di Macerata.
Sempre attivissimo e membro del direttivo, Graziano Pallotto lascia un vuoto incolmabile per tutto il Velo Club Montecassiano che ha dovuto fare i conti con l’annullamento del Gran Premio San Giuseppe per dilettanti a causa dell’emergenza coronavirus.
Il ciclismo marchigiano perde un grande dirigente dal comportamento sempre cortese e gentile, una gran brava persona come sottolinea in una nota il presidente regionale FCI Marche Lino Secchi: “Rimarrà indimenticabile per me l'ultima telefonata che gli ho fatto quando era a casa con la febbre, le sue parole di consapevolezza dei rischi per la sua persona e la preoccupazione rivolta anche alla propria anziana mamma non autosufficiente che assisteva con amore. Dopo alcuni giorni di ricovero, quando le sue condizioni non erano ancora gravi, saprà infatti della morte della mamma sempre per Coronavirus. Grazie alla sua illuminata guida il Gran Premio San Giuseppe, l'importante classica dilettantistica di primavera, ha raggiunto grandi successi con la partecipazione dei più promettenti corridori italiani e stranieri che poi diventavano spesso protagonisti di primo livello nel professionismo".
"Graziano era appassionato del ruolo di dirigente del suo Club. Un ruolo che svolgeva con grande competenza e passione seguendo in prima persona tutte le incombenze del sodalizio anche in questi due anni in cui aveva voluto rinunciare alla presidenza per far crescere qualche altro dirigente - aggiunge il presidente Lino Secchi -. All'inizio di quest'anno, era riuscito ad organizzare un evento propedeutico della ricorrenza della sessantesima edizione del Gran Premio San Giuseppe con la presenza di Vincenzo Nibali e aveva organizzato un secondo appuntamento per il 20 marzo. Un convegno sulla storia dei sessanta anni del Gran Premio insieme alla ricorrenza dei 60°anniversario dalla morte di Fausto Coppi con la presenza di relatori e giornalisti. Tutto fu rinviato per il coronavirus ma con la volontà di riproporlo dopo l'estate. Purtroppo non lo potrà fare di persona, ma speriamo che dall'aldilà possa aiutare i suoi colleghi della società, smarriti ed addolorati, a riprendere e continuare il cammino sportivo. A nome di tutto il consiglio regionale del ciclismo marchigiano e mio personale ci stringiamo attorno alla moglie, alla figlia ed a tutta questa famiglia, colpita tra l'altro alcuni anni fa dalla perdita improvvisa del giovane figlio”.
Operai a lavoro da qualche giorno per la cura e la manutenzione del verde pubblico a Camerino. E’ iniziata, infatti, l’attività di taglio erba e - su tutta la città - sono in azione gli operai per la manutenzione e la cura dei parchi, degli spazi verdi, aiuole nonché giardini, aree gioco, spartitraffico e altri piccoli spazi.
Naturalmente le condizioni climatiche possono influenzare il decorso dei lavori, cambiando il quadro delle priorità e delle urgenze.
“Vista l’emergenza che stiamo affrontando – spiega l’assessore ai lavori pubblici Marco Fanelli – , si erano fermati anche una serie di lavori programmati di manutenzione della città. Fino a qualche giorno fa, d’altronde, eravamo tutti chiusi in casa, nel rispetto di una normativa, a causa di un’emergenza sanitaria mondiale che ha costretto tante attività a uno stop. Seppure da casa abbiamo continuato sempre a lavorare. Le attività di manutenzione e di cura del verde, tolte quelle relative alla sicurezza stradale, sono state per tutto il tempo del lockdown giustamente sospese. Anche perché abbiamo ritenuto che l’incolumità e la salute degli operai comunali valesse quanto quella del resto del personale comunale, che per lo più ha lavorato in smartworking, o altri lavoratori".
"Chi ha continuato a lavorare in questo periodo, rischiando anche la propria salute lo ha fatto perché era indispensabile per andare avanti. Le aziende e gli enti pubblici – continua Fanelli - quindi anche i Comuni, stanno riprendendo le attività, dopo le aperture previste con la Fase2, con enorme sforzo cercando di aggiornare le procedure di sicurezza, adeguandole alle norme sul Covid 19. Con tanto di polizze assicurative da sistemare. L'erba sarà tagliata in tutte le zone della città, per cui rivedremo i viali ordinati come altri luoghi. Ammetto che in questo periodo il mio pensiero è andato anche a questi aspetti riguardanti la città, ma c’erano indubbiamente altre priorità. Amo la mia città e ci tengo che sia tenuta con cura, alcune situazioni come quella che stiamo vivendo, però inducono a riflessioni diverse e in questi casi anche il pensiero dell’erba alta, è andato giustamente in secondo piano”.
Dal 23 aprile gli operatori comunali hanno provveduto allo sfalcio dell’erba: in Via A D'accorso, Via Le Mosse, V.le Giacomo Leopardi, Viale Seneca, V.le Emilio Betti, Via Dante Alighieri, Vallicelle- SP Varanese, Parco di montagnano, Aree verdi di montagnano, Giardini Rocca Borgesca, parco area giochi Vallicelle, Scarpata V.le G.Leopardi monumento dei caduti. Dal 4 maggio la cooperativa si è occupata dell’area del centro commerciale Sottocorte village e nell’area Sae Cortine est.
Lo studio italiano dei gruppi di ricerca della Sapienza e dell’Università di Camerino ha identificato in una molecola, l’oleoiletanolamide, un nuovo strumento farmacologico per prevenire e contrastare il disturbo da alimentazione incontrollata. I risultati del lavoro sono stati pubblicati sulla prestigiosa rivista Neuropsychopharmacology
Durante questo periodo unico nella storia moderna rifugiarsi nel cibo è per molte persone un modo per sfuggire alle emozioni negative e per gratificarsi attraverso i piaceri della vita. Questo perché molti alimenti, soprattutto quelli ricchi di zuccheri, costituiscono una fonte di energia immediatamente disponibile per l’organismo e allo stesso tempo stimolano la trasmissione dopaminergica nel cervello, il neurotrasmettitore associato alla motivazione e al senso di gratificazione.
Si tratta di una normale risposta fisiologica allo stress che, tuttavia, in molti individui diventa un comportamento compulsivo, incontrollabile e ripetitivo che spesso sfocia in una vera e propria patologia. È il caso del Binge Eating Disorder (BED) il disturbo alimentare più comune, caratterizzato da episodi ricorrenti di abbuffate fuori controllo, analoghe a quelle della bulimia, non seguiti da atti compensatori o di eliminazione (come l’induzione del vomito o l’auto-somministrazione di lassativi). Chi ne è affetto sviluppa nel tempo obesità grave, oltre a un marcato disagio psicologico, caratterizzato da depressione, ansia, bassa autostima o altri problemi che possono influenzare notevolmente la qualità della vita.
I trattamenti più significativi e attualmente disponibili per il BED prevedono una combinazione di psicoterapia e farmacoterapia, quest'ultima generalmente basata su farmaci antidepressivi. Tuttavia, il fatto che il tasso di ricaduta sia ancora molto elevato evidenzia la necessità di individuare strategie più efficaci.
Due gruppi di ricerca coordinati rispettivamente da Silvana Gaetani del Dipartimento di Fisiologia e Farmacologia Vittorio Erspamer della Sapienza e da Carlo Cifani della Scuola di Scienze del Farmaco e dei Prodotti della Salute dell’Università di Camerino, hanno identificato in una molecola, l’oleoiletanolamide, un nuovo strumento farmacologico per prevenire e contrastare il disturbo da alimentazione incontrollata. I risultati dello studio sono stati recentemente pubblicati sulla rivista Neuropsychopharmacology.
Il crescente interesse della comunità scientifica per l’oleoiletanolamide, più nota con il suo acronimo OEA, deriva dal suo ruolo ben caratterizzato come segnale di sazietà per il cervello e come regolatore del metabolismo, soprattutto quello dei grassi. In questo panorama di scoperte chiave sul ruolo dell’OEA, il team Sapienza ha dato negli ultimi quindici anni un significativo contributo.
“Oggi sappiamo - spiegano Adele Romano della Sapienza e Maria Vittoria Micioni Di Bonaventura dell’Università di Camerino, entrambe primi co-autori dello studio - che l'OEA è in grado di prevenire lo sviluppo di un comportamento alimentare anomalo, di tipo binge, e agisce modulando l'attività di circuiti cerebrali che rispondono alle proprietà piacevoli del cibo e/o all'esposizione a una condizione stressante”.
“Le prove scientifiche che abbiamo fornito – aggiunge Silvana Gaetani - sono state ottenute in un modello sperimentale di BED, sviluppato dal team di Carlo Cifani, e sebbene debbano essere confermate in pazienti affetti da BED, fanno ben sperare che l'OEA possa essere effettivamente un nuovo potenziale alleato per la prevenzione o la cura dei disturbi del comportamento alimentare”.
Link alla pubblicazione scientifica: https://www.nature.com/articles/s41386-020-0686-z.pdf
La Provincia di Macerata interviene sul ponte della strada provinciale 180 “Camerino - Tolentino”. L’Amministrazione provinciale ha infatti approvato il progetto esecutivo relativo ai lavori di ripristino e consolidamento del ponte, situato nel Comune di Camerino, nei pressi dell’uscita della superstrada “Sfercia”, che permette l’attraversamento del Rio San Luca, un affluente del fiume Chienti.
L’impalcato, per la sua collocazione e vicinanza con la Statale 77, è un’opera importante e soggetta a un discreto flusso di traffico, soprattutto in direzione Camerino. Composto in muratura mista di pietre e mattoni, presenta due arcate: è lungo circa 17 metri e largo 7,3 metri.
I lavori di consolidamento ammontano a 250 mila euro e verranno eseguiti alternativamente sulle due metà per garantire il traffico sul ponte a senso unico alternato. Nel dettaglio saranno effettuate delle iniezioni della muratura con malte cementizie; saranno rinforzati la muratura, anche con reti di fibra di carbonio, e l’intonaco strutturale; verrà impermeabilizzato l’impalcato e saranno installate nuove barriere di sicurezza.
“Questo intervento - afferma il Presidente Antonio Pettinari - viene finanziato con le risorse individuate per la gestione emergenziale che ha visto e che vede il nostro Ente collaborare in sinergia con l’ANAS, nel ruolo di Soggetto Attuatore per la ricostruzione, la Protezione Civile e la Regione. I lavori rientrano nel programma di quelli individuati e pianificati dopo gli eventi sismici del 2016, per mettere in sicurezza e ripristinare la viabilità nei territori del cratere. Già avviate le procedure di appalto”.
Una maratona di danza per aiutare l’ospedale di Camerino. È l’iniziativa “Choreographic Tools.1” ideata da Valerio Longo e sostenuta da Performazioni cinetiche, associazione artistico culturale emiliana, di cui è presidente la camerte Lorenza Paniccià, che ha lanciato la piattaforma coreografica "#ladanzacheunisce”.
Lunedì e martedì (11 e 12 maggio) si svolgeranno esibizioni in diretta attraverso lo strumento Zoom Meeting, che consente di mettere in contatto numerosi utenti distanti tra loro.
In questo difficile periodo a causa dell’emergenza Covid19 l’unicità dell’iniziativa è proprio quella di offrire ai partecipanti la possibilità di esibirsi in diretta davanti a importanti personalità del mondo coreutico come Kristian Cellini, Gabriella Furlan Malvezzi, Marika Mazzetti, Michele Merola, Angelo Murdocco, Simona Tartaglione.
Sarà possibile partecipare all’iniziativa, patrocinata dal Comune di Camerino, versando una quota d’iscrizione il cui importo sarà direttamente destinata all’associazione “A Cuore Aperto” di Camerino per sostenere iniziative rivolte al territorio e in particolare all’ospedale della città, interamente riconvertito e dedicato all’emergenza Covid19, dallo scorso 8 marzo.
“Sono davvero molto contenta di questa collaborazione che conferma quanta solidarietà si è mossa a sostegno del nostro ospedale, che oggi rappresenta ancora un punto di riferimento regionale per il Covid e che a breve ritornerà presidio ospedaliero di riferimento per tutta la zona montana e non solo arricchito di tante nuove strumentazioni – ha detto l’assessore Giovanna Sartori - L'idea di Lorenza Panniccià, camerte affezionata al territorio nonché ballerina, e di Longo, stimatissimo coreografo, mi ha subito entusiasmato, anche perché Camerino con il suo teatro Marchetti, che ha ospitato tantissimi corpi di ballo anche di fama internazionale, ha sempre rappresentato in passato, e dovrà tornare a farlo in futuro, un punto di riferimento per la danza non solo locale. Questa iniziativa spero sia la prima di una lunga collaborazione. Già sono in cantiere tantissime idee per il 2021”.
La coreografia dovrà essere sviluppata in un ambiente chiuso: la sperimentazione consisterà proprio nel coreografare il dialogo tra spazio non convenzionale e corpo, con il sostegno di un oggetto che per l’occasione acquisirà una valenza scenica e artistica. La durata della singola coreografia potrà variare tra un minuto e trenta secondi, due minuti.
“La scelta di devolvere a Camerino le quote di partecipazione di Choreographic Tools.1 è dettata da un rapporto che lega Performazioni cinetiche al territorio marchigiano ormai da parecchi anni - spiega Valerio Longo, coreografo associato e direttore artistico di molte iniziative di Performazioni Cinetiche - soprattutto in seguito all’emergenza del terremoto del 2016. Le mie origini sono marchigiane, di Castelsantangelo sul Nera, così come quelle di mia moglie per cui mi sento molto convolto da ciò che avviene in queste aree. Anche partendo da piccole cose credo che si possa fare tanto. Poi, ho trovato una grande disponibilità e sensibilità nell’assessore alla cultura Giovanna Sartori che si è subito resa disponibile anche per altre future iniziative culturali. Mi piacerebbe riuscire a impegnarmi sempre di più su questo anche perché l’intenzione è di continuare a sostenere con forza un territorio che in questi anni è stato duramente messo alla prova, augurandoci che questo piccolo gesto possa essere d’aiuto. Sarà, inoltre l’occasione per offrire una preziosa vetrina a tutti i coreografi e artisti che vorranno mettersi in gioco e sperimentare con i propri allievi e danzatori un lavoro, chiaramente a distanza, di ricerca coreografica con oggetti”.
Choreograpic Tools.1 prevede 2 livelli:
- Junior 13/17 anni
- Senior over 18 anni
Al termine dei due giorni di manifestazione, verrà individuata la migliore idea coreografia a cui sarà assegnato il Premio Choreografic Tools 2020. Inoltre verranno assegnate numerose borse di studio per appuntamenti formativi e performativi.
Per ulteriori informazioni si può consultare il seguente link: https://www.facebook.com/choreographictools/?modal=admin_todo_tour
I fisici Shabir Barzanjeh e Johannes Fink dell’Institute of Science and Technology Austria (IST Austria), Stefano Pirandola dell'Università di York in Inghilterra e David Vitali dell'Università di Camerino hanno inventato e dimostrato sperimentalmente un nuovo prototipo di radar che utilizza l’entanglement quantistico per rivelare un oggetto a distanza.
Questa integrazione della fisica quantistica nella vita quotidiana può influenzare in modo significativo il settore biomedico e della sicurezza. La ricerca è pubblicata nella rivista Science Advances.
L’entanglement quantistico è un fenomeno fisico per cui due particelle rimangono interconnesse, continuando a condividere caratteristiche fisiche a prescindere dalla loro lontananza reciproca. Il lavoro appena pubblicato ha dimostrato una nuova tecnologia di rivelazione chiamata “illuminazione quantistica a microonde” che fa uso di fotoni a microonde correlati quantisticamente come metodo di rivelazione.
Il prototipo, noto anche come “radar quantistico”, è in grado di individuare oggetti in ambienti altamente rumorosi in cui i classici sistemi radar solitamente falliscono. La tecnologia ha il potenziale per applicazioni di imaging biomedico a bassissima potenza e scanner per la sicurezza.
I principi di funzionamento alla base dello strumento sono semplici: invece di usare microonde convenzionali, i ricercatori correlano due fasci deboli di microonde, il signal (segnale) e l'idler. Il segnale è inviato verso l’oggetto interessato, mentre i fotoni idler sono misurati in isolamento relativo, senza interferenza o rumore.
Quando il segnale torna indietro riflesso dall’oggetto, l’entanglement tra i due fasci è perso, ma sopravvivono tracce della correlazione, sufficienti a creare una firma che descrive l’esistenza o l’assenza dell’oggetto bersaglio, indipendentemente dal rumore presente nell’ambiente.
Mentre l’entanglement quantistico in sé è fragile, il dispositivo offre alcuni vantaggi rispetto ai classici radar. Ad esempio, a bassa potenza, i sistemi radar convenzionali solitamente soffrono la scarsa sensibilità perché hanno problemi a distinguere le radiazioni riflesse dall’oggetto dal rumore radiativo naturalmente presente.
L’illuminazione quantistica offre una soluzione a questo problema, in quanto le similitudini tra i fotoni signal e idler, generati dall’entanglement quantistico, rendono molto più efficiente la distinzione tra il segnale (ricevuto dall’oggetto ricercato) e il rumore generato nell’ambiente.
“Il messaggio principale della nostra ricerca – affermano i ricercatori – è che il ‘radar quantistico’ o l’‘illuminazione quantistica a microonde’ non sono solo possibili in teoria, ma anche in pratica. Se raffrontata con i classici strumenti di rilevazione a bassa potenza nelle stesse condizioni, è già possibile vedere che, nel caso di basso numero di fotoni, la rivelazione basata sulla fisica quantistica può essere superiore.”
Nel corso della storia, la scienza di base è stata una delle locomotive dell’innovazione, del cambiamento di paradigma e dell’avanguardia tecnologica. Sebbene rimanga la dimostrazione di un concetto, la ricerca del gruppo ha efficacemente avvalorato un nuovo metodo di rivelazione che, in alcuni casi, può essere già superiore ai radar classici.
“Nel corso della storia, dimostrazioni come quella da noi provata sono spesso servite come pietre miliari nel raggiungere successivi avanzamenti tecnologici. Sarà interessante vedere le implicazioni future di questa ricerca, in particolare per sensori a microonde di piccolo raggio”, affermano i ricercatori.
Questo risultato scientifico è stato possibile solo attraverso la collaborazione di fisici teorici e sperimentali, tutti guidati dal desiderio di indagare come la meccanica quantistica possa aiutare a superare i limiti fondamentali della rilevazione. Per poter presentare vantaggi anche in soluzioni pratiche, avremo bisogno anche dell’aiuto di esperti ingegneri elettronici; resta molto lavoro da fare per rendere il nostro risultato applicabile a rilevazioni nel mondo reale.
La ricerca è stata finanziata con fondi dell’Unione Europea dal programma di ricerca e innovazione europeo Horizon 2020, nell’ambito di un progetto che vede coinvolta l’Università di Camerino con il prof. David Vital ed il prof. Stefano Mancini, entrambi membri della Sezione di Fisica della Scuola di Scienze e Tecnologie.
Continua l’attenzione di Contram verso la salute dei propri dipendenti e clienti. Questa mattina è stato posizionato all’ingresso della sede centrale di Camerino un termo scanner di ultima generazione.
Si tratta di una telecamera termica con stazione di monitoraggio e rilevamento mascherina. Il Totem automatico con intelligenza artificiale consente di rilevare la presenza della mascherina sul volto delle persone (e nel caso invita ad indossarla, tramite un avviso vocale) ed effettua la misurazione automatica della temperatura anche in presenza della mascherina stessa.
Se dovesse riscontrare una temperatura elevata emette un avviso sonoro che invita a non recarsi presso gli uffici. Impiegati e dipendenti Contram, ma anche del Comune di Camerino che dal terremoto del 2016 convivono in un’unica sede hanno accolto con curiosità ed entusiasmo l’installazione di questa nuova tecnologia, utilissima anche per il monitoraggio dei flussi di utenti che si recano presso gli uffici.
Il termoscanner installato è uno strumento di automisurazione in grado di fornire utili indicazioni a tutti gli utenti. Trattandosi di uno strumento di automisurazione, nessun dato viene memorizzato e/o trasmesso dal sistema. L’azienda Contram sta procedendo a posizionare altri Termo scanner presso le altre sedi.
Le modifiche repentine all’organizzazione delle attività didattiche e di quelle amministrative, rese necessarie dall’emergenza Covid-19, hanno introdotto per tutto il personale Unicam, docente e ricercatore e tecnico e amministrativo, un cambiamento notevole nel modo di lavorare.
Per disporre di un quadro complessivo di come l’Ateneo sta procedendo in questo periodo, nei primi giorni di aprile l’Università di Camerino ha realizzato una indagine rivolta a tutto il personale strutturato dell’Ateneo, con l’obiettivo anche di recepire proposte per migliorare ed eliminare eventuali criticità ed individuare buone pratiche.
“Sono veramente soddisfatto – ha sottolineato con entusiasmo il Rettore Claudio Pettinari – per la partecipazione della comunità universitaria, che ringrazio sentitamente, a questa indagine: sono giunte risposte dal 96% dei partecipanti, un segnale molto positivo che sono convinto sia scaturito dalla necessità e dall’orgoglio di far parte di una organizzazione che sta cercando di interpretare un contesto difficile e sta tentando di reagire al meglio all’emergenza. Sono inoltre giunti contributi molto articolati ed interessanti, che saranno certamente tenuti in considerazione dalla Governance in fase di pianificazione di nuove e migliori azioni”.
“E’ in particolare in momenti come questo, infatti, - ha proseguito il prof. Pettinari –necessario rimanere uniti, facendo fronte, insieme, alla quotidianità del nostro lavoro, senza mai abbassare l’asticella della qualità, trovando modi e strumenti alternativi per garantire ad UNICAM quel futuro che ha sempre contribuito a garantire”.
Per quanto riguarda la didattica on-line, dal momento che un’ampia maggioranza del corpo docente aveva già utilizzato strumenti di teledidattica, l’80% afferma di non avere avuto problemi tecnici, dichiarando nel complesso di ritenersi soddisfatti della partecipazione e del coinvolgimento degli studenti durante le lezioni on-line.
Il 90% del personale tecnico e amministrativo ha invece adottato la modalità di lavoro agile, valutando più che favorevolmente l’efficacia delle attività svolte e dei servizi forniti all’utenza, sia interna che esterna, con un indice di risposta positiva che supera il 90%, pur ritenendo comunque fondamentale il rapporto diretto con l’utenza che caratterizza l’Ateneo di Camerino.
Tutto il personale Unicam, infine, ha valutato molto positivamente l’efficacia e la tempestività delle misure messe in atto da UNICAM per la prevenzione dei rischi nella fase emergenziale.
In attesa di poter tornare a Fano per la nuova edizione di Passaggi Festival, l’Università di Camerino propone nuovamente “Calici di Scienza”, un aperitivo per parlare di scienza in maniera piacevole, iniziativa che gli scorsi anni ha riscosso notevole successo proprio al festival fanese.
Il primo appuntamento, naturalmente in modalità telematica, è per lunedì 11 maggio alle ore 18 con "Ieri, oggi e domani. Storie di donne nell'Informatica".
Ne dialogheranno con la professoressa Barbara Re, docente della Sezione di Informatica della Scuola di Scienze e Tecnologie di Unicam, le studentesse e laureate dell’Ateneo camerte Maria Chiara Morici, Project Management Oce presso Intesa Sanpaolo, Francesca Piersigilli docente di Informatica presso l’IIS ‘Marconi Pieralisi’ di Jesi, Serena Santi, dottoranda presso la Universiteit Antwerpen, Jessica Piccioni, studentessa di Informatica
Le modalità di partecipazione sono indicate nel sito di ateneo www.unicam.it
Si sblocca l'iter autorizzativo riguardante la nuova sede della casa di riposo Casa Amica che sarà costruita nel quartiere Vallicelle di Camerino, donata dalla Croce Rossa italiana.
È, infatti, arrivato il parere favorevole di compatibilità e congruità per la realizzazione della struttura. Un passaggio fondamentale che spalanca la strada alla costruzione della casa di riposo. Nei prossimi quindici giorni sarà consegnato il progetto per poi passare all'approvazione dello stesso e dare il via alla procedura dell'affidamento dei lavori. "Un tassello importantissimo per tutti noi, anzi fondamentale - commenta il sindaco Sandro Sborgia - Abbiamo lavorato dal primo momento per cercare di recuperare questo progetto che era bloccato dal 2017 per una serie di questioni che risultavano irrisolte e che rischiavano di far saltare la realizzazione della nuova struttura della Fondazione Casa Amica donata dalla Croce rossa per i nostri anziani. Si tratta di un progetto da oltre 2milioni di euro che siamo stati sul punto di perdere. Appena insediati, con la nuova amministrazione comunale, abbiamo avuto un incontro con i vertici nazionali e locali della Croce rossa italiana che hanno curato la sottoscrizione del progetto e ci hanno evidenziato una serie di problematiche che erano state lasciate in sospeso e a cui abbiamo subito posto riparo per non perdere questa importante donazione con cui si realizzerà la struttura che va a beneficio non solo della popolazione più anziana, ma di tutta la città. Oggi, col parere positivo, abbiamo ottenuto la risposta che tanto aspettavamo ed è il passo fondamentale che ci permetterà di realizzare la nuova casa di riposo. Colgo l'occasione - continua il sindaco Sandro Sborgia - per fare i complimenti anche a tutto il direttivo della Fondazione Casa Amica, a partire dal presidente Sante Elisei e tutto i suoi preziosi collaboratori per come stanno gestendo la situazione di emergenza causata dal Covid19. Un plauso che deve andargli da parte di tutta la città".
La nuova struttura avrà a disposizione 35 posti letto.
L’Università di Camerino ha messo e sta mettendo in campo numerose attività nel campo della ricerca scientifica volte a fronteggiare l’emergenza Coronavirus. Sono stati diversi i gruppi di ricercatori che si sono attivati e ciascuno, sulla base delle proprie competenze, ha avviato studi e realizzato iniziative in tal senso.
Dal protocollo di cura innovativo ideato dal prof. Giacomo Rossi, della Scuola di Bioscienze e Medicina Veterinaria, alla stampa delle valvole per i respiratori da utilizzare in terapia sub intensiva a cura della Scuola di Architettura e Design, agli studi sull’andamento dell’epidemia e sull’efficacia delle misure di contenimento, fino all’allestimento, recentissimo, di un laboratorio per effettuare il servizio di test delle mascherine chirurgiche alle imprese manifatturiere che producono il dispositivo e alla attività di supporto alle aziende del territorio che hanno intenzione di produrre e mettere in commercio prodotti igienizzanti per mani e/o superfici.
“Come ha sottolineato anche la prof.ssa Ilaria Capua in occasione del seminario telematico che ha tenuto nei giorni scorsi presso il nostro Ateneo – ha sottolineato il Rettore Unicam prof. Claudio Pettinari – le persone si stanno avvicinando alla scienza ed alla ricerca scientifica sta tornando a dimostrare il proprio valore. Voglio ancora una volta ribadire il fondamentale ruolo della ricerca, realizzata attraverso il rigoroso metodo scientifico, che può portare benefici per la nostra quotidianità, sia in questo momento così particolare che in situazioni di normalità”.
Ne stanno prendendo sempre più consapevolezza sia le aziende che i privati, che anche in questa occasione hanno voluto sostenere la ricerca scientifica di Unicam, attraverso significative donazioni.
“Stanno giungendo in Ateneo – ha affermato il Rettor Pettinari – donazioni da parte di aziende e privati cittadini che, a nome mio personale ed a quello dell’intera comunità universitaria, ringrazio sentitamente. Sostenere la ricerca scientifica significa investire su noi stessi, sul nostro benessere, sulla nostra quotidianità, oltre che sui nostri giovani, sul loro futuro e sul futuro dell’intera società. Ne siamo estremamente convinti e siamo davvero felici che il nostro incessante lavoro sia apprezzato anche dai nostri stakeholder. Approfitto per ringraziare tutta l’Area Ricerca, Trasferimento tecnologico e Gestione progetti che come al solito lavora incessantemente e alacremente anche per consentire il continuo contatto con il territorio”.
Per avere tutte le informazioni sulle attività di ricerca Unicam nell’ambito del Covid-19 e per eventuali richieste di collaborazione, l’Ateneo ha attivato la mail covidresearch@unicam.it, alla quale si può scrivere per avere un primo contatto ed essere indirizzati dall’Area Ricerca, Trasferimento tecnologico e Gestione progetti di Unicam agli interlocutori giusti.
Il progetto di raccolta fondi in favore delle famiglie terremotate colpite anche dall’emergenza COVID-19 dell’associazione Musicamdo prosegue il suo cammino accogliendo il supporto di altri due musicisti.
Infatti, dopo il video con cui la Musicamdo Jazz Orchestra ha lanciato il progetto di crowdfunding “Musicamdo Jazz for families” sulla piattaforma www.gofundme.com, ora è la volta di Roberto Zechini e Daniele Di Bonaventura. I due musicisti infatti hanno deciso di sostenere la raccolta fondi destinando alla causa parte dei proventi delle vendite del loro nuovo progetto intitolato “Le Mani”.
Il disco, acquistabile in formato digitare sulla piattaforma Exit Live, che contribuirà alla raccolta fondi destinandone una quota delle vendite, è il risultato di un percorso sviluppatosi durante i mesi di quarantena.
Il bandoneonista Di Bonaventura e il chitarrista Zechini intessono un percorso suggestivo sgorgato dallo stato di isolamento forzato della quarantena e arricchitosi con il dialogo a distanza tra i due musicisti, le sperimentazioni nella solitudine delle proprie case, la forza della musica.
Si ricorda che la “Musicamdo Jazz for families” è una iniziativa rivolta ad aiutare i territori dei Comuni di Camerino, Macerata e Tolentino e le famiglie in difficoltà, che a distanza di quattro anni dal terremoto vivono ancora in gravi difficoltà ulteriormente aggravate dall’emergenza epidemiologica da Covid-19. I fondi andranno a incrementare quanto raccolto dai singoli Comuni per sostenere le spese alimentari e di prima necessità delle famiglie in difficoltà.
Per donare:
MUSICAMDO JAZZ FOR FAMILIES. Raccolta fondi per le famiglie terremotate e in difficoltà causa COVID 19
WWW.GOFUNDME.COM
Associazione Culturale Musicamdo
IBAN: IT98H0311168830000000004393
Una finestra sulla ricostruzione si è aperta oggi a Camerino e su tutto il territorio con la visita del Commissario straordinario alla ricostruzione Giovanni Legnini che ha accolto l’invito del sindaco della città ducale, Sandro Sborgia, nel giorno del riavvio dei cantieri in tutta Italia, dopo la sospensione delle attività a causa dell’emergenza Covid19.
È stato proprio Legnini a dare inizio alla ripartenza dei cantieri dal cuore del cratere sottolineando la necessità di cambiare passo e velocizzare affinchè si possa davvero toccare con mano la ricostruzione in un intero territorio, colpito dal sisma 2016: “Sarà un percorso lungo, come tutti sappiamo, ma non può essere rimandato ancora e tutti gli attori coinvolti in questo processo non devono più tergiversare. Io come commissario posso dare delle linee guida, ma poi tocca anche ad altri protagonisti dare la spinta necessaria affinché si possano realizzare” ha detto.
Sarà costituito un tavolo di lavoro permanente tra l’ufficio del Commissario straordinario alla ricostruzione, Legnini, e le istituzioni di Camerino: sindaco, Rettore e Vescovo. Insieme sarà redatto un piano per la ricostruzione della città nonché sociale, a partire dalla pianificazione di un modello di sviluppo economico per quest’area.
Va ricordato come a Camerino gli sfollati, tuttora, sono 3300, in parte alloggiati nelle Soluzioni abitative d’emergenza, in parte in autonoma sistemazione con il contributo pubblico. L’intero centro storico della città, di antichissima origine, è in zona rossa ed inaccessibile. I danni alle opere pubbliche sono stati calcolati in 125 milioni di euro: ad oggi sono stati finanziati interventi per 63 milioni di euro, ma la spesa erogata è di appena un milione di euro, e si contano opere già concluse per appena 42 mila euro.
Arrivato in mattinata, il commissario Legnini ha subito incontrato il primo cittadino Sandro Sborgia, insieme al Rettore Claudio Pettinari, l’Arcivescovo Francesco Massara, il Prefetto Iolanda Rolli, l’assessore ai lavori pubblici di Camerino Marco Fanelli, i consiglieri con delega alla Ricostruzione Luca Marassi e Anna Ortenzi, l’assessore all’Università e ai servizi sociali Stefano Sfascia e il direttore dell’ufficio speciale alla ricostruzione Cesare Spuri.
“Un incontro positivo e di grande confronto in cui sono state evidenziate tutte le criticità della ricostruzione in una città come Camerino - ha sottolineato il sindaco Sandro Sborgia -. Al commissario ho detto che in questo momento è in ballo la credibilità dello Stato e le Istituzioni non possono più tentennare davanti a territori interi in cui la ricostruzione è praticamente ferma. Una situazione di stasi da un punto di vista anche sociale ed economico. La rinascita di Camerino è decisiva per i suoi abitanti, per tutta l’area economica che vi gravita e per il valore storico e culturale che rappresenta.
Il Rettore Claudio Pettinari stesso ha sottolineato l’importanza di far partire la ricostruzione anche per l’Università, seppure abbia mantenuto livelli di eccellenza anche dopo il sisma con i suoi oltre 7 mila studenti, e i 100 milioni di valore economico generato ogni anno.
Così come sarà importante ricostruire le chiese quali luoghi di aggregazione, come ha evidenziato anche l’Arcivescovo Francesco Massara. Delle 500 chiese dell’Arcidiocesi, che comprende i territori di Camerino e San Saverino, e che costituiscono il 70 per cento dei beni culturali delle intere Marche, 350 sono attualmente inagibili.
"Io – ha poi concluso il sindaco Sandro Sborgia – sono molto soddisfatto dell’incontro di questa mattina perché il commissario Legnini ha ben presenti le problematiche e mi e sembrato molto deciso a imporre un cambio di passo. Le nuove norme vanno nella direzione di una partenza e ripartenza veloce dei cantieri. Farlo significa dare speranza di rinascita a tutti noi che viviamo queste zona e a chi si è dovuto allontanare”.
La visita è terminata al cantiere del mattatoio, primo cantiere della ricostruzione, avviato qualche mese fa: “Un simbolo di ripartenza del settore agricolo a cui l’Amministrazione ha rivolto fin da subito, appena insediata, una particolare attenzione. Il recupero del mattatoio era stato già finanziato nel 2017, finalmente siamo riusciti a sbloccare la pratica e avviare l'opera di recupero che diventa fondamentale per i nostri allevatori che per più di tre anni si sono visti costretti ad andare lontano da qui per la macellazione del bestiame” ha commentato il sindaco di Camerino Sandro Sborgia.
I servizi di trasporto pubblico locale di Contram Mobilità scpa continuano ad essere garantiti anche in fase 2 con le stesse frequenze attive dallo scorso 23 marzo. "Certamente auspichiamo che in settimana la Regione Marche consenta un aumento dei servizi, non tanto per creare più occasioni di spostamento, ma anche per diluire i movimenti delle persona in più corse e quindi in più autobus favorendo più distanziamento e tener conto del graduale aumento dell’utenza" specificano dall'azienda.
"Attendiamo anche indicazioni tecniche dal Ministero del Trasporti - proseguono -, recepite poi dalla Regione Marche, in ordine alle capienze a bordo e quindi alle misure di distanziamento e in merito al supporto della vigilanza che non può essere “delegata” alle aziende di trasporto; il conducente deve essere concentrato sulla guida e garantire la sicurezza necessaria nella circolazione stradale e non può controllare la sicurezza sanitaria a bordo. Né può il nostro personale elevare sanzioni per il mancato rispetto delle regole sanitarie".
A cambiare saranno le modalità di fruizione degli autobus. A partire dal 4 maggio 2020 gli utenti sono obbligati a seguire le raccomandazioni che il Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri del 26 aprile 2020 riassume come segue nell'allegato 9:
- Non usare il trasporto pubblico in presenza di sintomi di infezioni respiratorie acute (febbre, tosse, raffreddore).
- Acquistare ove possibile, i biglietti in formati elettronico, on line o tramite APP.
- Seguire la segnaletica alle fermate mantenendo sempre la distanza di almeno un metro dalle altre persone.
- Utilizzare correttamente le porte di accesso dei mezzi indicate per la salita e la discesa, rispettando sempre la distanza di sicurezza.
- Sedersi solo nei posti consentiti mantenendo il distanziamento dagli altri occupanti.
- Evitare di avvicinarsi o di chiedere informazioni ai conducenti.
- Nel corso del viaggio, igienizzare frequentemente le mani ed evita di toccare il viso.
- Indossare una mascherina, anche di stoffa, per la protezione del naso e della bocca.
Contram Mobilità sta provvedendo già da settimane a sanificare e disinfettare quotidianamente tutti i suoi mezzi con prodotti specifici in aggiunta ove opportuno all'azione di ozonizzatori e/o atomizzatori che garantiscono una completa igienizzazione.
Ad ulteriore salvaguardia dell’utenza, gli autobus urbani ad una sola porta sono stati modificati apponendo una paratia in plexiglas per separare lo spazio vicino all'autista. Ma non finisce qui. Le corse sono svolte con mezzi capienti, così da potere assicurare ai passeggeri il distanziamento interpersonale necessario, indicato in ogni bus da una serie di segnali e catenelle che impediscono di sedersi a caso.
Qualora dovessero verificarsi situazioni di potenziale sovraccarico, queste saranno gestite al momento con l’attivazione di corse bis a coprire eventuali necessità comunicate dagli autisti alla centrale operativa.
In questi casi, per ora poco prevedibili vista la bassa affluenza e correttezza degli utenti nei giorni passati, nell’immediato il conducente potrebbe essere costretto a saltare qualche fermata. Tutti gli abbonati sono stati informati delle nuove direttive nazionali con un sms, ma possono sempre trovare ogni specifica al riguardo on line su tutti i canali di comunicazione aziendale o chiamando il numero verde 800 037 737. Avvisi sono stati messi a bordo anche in inglese per favorire la comprensione da parte degli utenti non italiani.
Nel rigoroso rispetto di tutte le normative – in continua evoluzione – Contram Mobilità non ha mai interrotto i servizi essenziali e continua anche oggi ad essere al fianco dei propri utenti, dei Comuni e delle imprese per garantire la mobilità di cittadini e lavoratori.
"Possiamo dire che una novità rilevante è l’uso della mascherina da parte dei viaggiatori. I conducenti già la utilizzavano e noi le abbiamo fornite fin dall’inizio avendo fatto scorta già dal mese di febbraio prima in Olanda dove ci siamo recati appositamente e poi in Italia. I nostri conducenti sono controllati prima di essere messi in servizio anche con appositi termoscan. E’ evidente che tutto il sistema si regge, come dice lo stesso allegato 9 al DPCM del 26 aprile 2020, con la “responsabilità individuale di tutti gli utenti” e “con i loro comportamenti che possono aumentare il rischio di contagio”. Confidiamo anche in questa responsabilità degli utenti e nella loro pazienza se fossero necessarie modifiche al servizio; tutto ciò nell’interesse della loro primaria sicurezza e salute" concludono dalla Contram.
Il Commissario straordinario alla ricostruzione Giovanni Legnini lunedì a Camerino. Riparte con la visita del commissario nella città ducale la ripresa dell'attività dei cantieri dopo lo stop imposto a causa dell'emergenza Covid19. Il nuovo commissario alla ricostruzione che, anche in questo periodo è stato in costante contatto col sindaco Sandro Sborgia, ha accolto proprio l'invito del primo cittadino a Camerino dove arriverà lunedì mattina, intorno alle 10,30. Una visita che vuole essere il simbolo di una ripartenza, in quello che è il Comune con la zona rossa più estesa del cratere.
Non solo, naturalmente. "Una visita che reputo anche molto importante - spiega il sindaco Sandro Sborgia - perché sarà l'occasione per confrontarsi sulle esigenze e le necessità di un intero territorio colpito dal sisma 2016 nel quale la ricostruzione non è praticamente mai partita. Non possiamo più aspettare - continua Sborgia - Io credo in un'Italia che funziona, come è stato mostrato a Genova, in questi giorni, per la ricostruzione del Ponte Morandi, lo stesso deve accadere qui e nelle zone colpite dal sisma. Non si può più rimandare: servono decisioni concrete e una forte inversione di marcia. Da Camerino riparta la ricostruzione". Dopo una visita nel centro storico della città per verificare lo stato delle messe in sicurezza, il sindaco Sandro Sborgia, insieme al commissario Giovanni Legnini si sposterà al mattatoio, anch'esso danneggiato dal sisma, dove nei mesi scorsi è partito il cantiere e sono iniziati i lavori di ristrutturazione. "Era stato già finanziato il suo recupero nel 2017 - spiega il primo cittadino - finalmente siamo riusciti a sbloccare la pratica e avviare l'opera di recupero che diventa fondamentale per i nostri allevatori che in questi oltre tre anni si sono visti costretti ad andare lontano da qui per la macellazione del bestiame".
L’Università di Camerino ha ospitato virtualmente nel pomeriggio di giovedì 30 aprile la scienziata di fama internazionale Ilaria Capua, virologa italiana oggi direttrice del One Health Center of Excellence dell'Università della Florida, che ha fatto il punto sullo stato dell’arte e su cosa ci aspetta, a partire dalla cosiddetta Fase 2, per fronteggiare l’emergenza Coronavirus.
A dialogare con la prof.ssa Capua è stato il prof. Guido Favia, Direttore della Scuola di Bioscienze e Medicina Veterinaria di Unicam
Dopo aver fatto un excursus su quanto successo e su come il virus abbia iniziato a diffondersi rapidamente in tutto il mondo scatenando la pandemia, la prof.ssa Capua si è anche soffermata sulle opportunità che potrebbero venir fuori da tutto questo.
“Il Covid-19 – ha sottolineato la prof.ssa Capua – ha portato molti segnali sulla sostenibilità del mantenimento di un sistema globalizzato all’attuale livello di interconnessione che poi, però, non è in grado di rispondere ad una grande minaccia. Sta inoltre fungendo da acceleratore di interdisciplinarietà, dal momento che ora tutti i ricercatori vogliono portare il loro contributo, non solo quelli che operano nell’area biomedica.”
“Un’altra opportunità che ci sta offrendo la pandemia – ha proseguito – è che le persone si stanno avvicinando alla scienza. Dopo aver sofferto di attacchi, di perdita di rispetto e di credibilità, ora tutti vogliono sapere di scienza. Si tratta di una occasione che soprattutto le università non devono lasciarsi sfuggire”.
L’incontro con la prof.ssa Capua si inserisce nel ciclo di incontri telematici sul tema “Opinioni per Unicam – tra scienza e sentimento”, che ha visto protagonista del primo appuntamento, che ha riscosso notevole successo, il poeta e paesologo Franco Arminio che ha dialogato con il Rettore Pettinari sul ricordo come fondamenta per il futuro e sulla situazione che si sta vivendo in questo particolare momento nelle aree interne del nostro Paese.
“E’ stato un onore aver potuto avere con noi oggi la prof.ssa Capua – ha sottolineato il Rettore Unicam Claudio Pettinari – ed una grande opportunità per i nostri studenti e per l’intera comunità universitaria: ringrazio il Direttore della Scuola di Bioscienze e Medicina Veterinaria Guido Favia per aver fatto da tramite ed aver dato ai nostri studenti questa opportunità. Abbiamo fortemente voluto avviare questo ciclo di incontri per dare non solo alla comunità universitaria, ma a tutti gli interessati, un momento di confronto con autorevoli personaggi di livello internazionale, per provare a capire meglio cosa sta succedendo, cosa dovremo aspettarci, cosa ne sarà della nostra quotidianità e della nostra socialità, sia ora sia quando l’emergenza sarà superata. Ringrazio gli ospiti che hanno voluto essere con noi e quanti lo saranno nei prossimi appuntamenti”.
A mezzogiorno del Primo Maggio, la Polizia di Stato e le altre Forze dell'Ordine unitamente alla Polizia Municipale, Capitaneria di Porto e Vigili del Fuoco, hanno reso onore ancora una volta ai medici e al personale sanitario che stanno lottando da settimane contro il Covid-19 presso gli ospedali di Macerata, Civitanova (ospedale e Villa Pini) e Camerino.
L'iniziativa della Questura di Macerata denominata simbolicamente "Forza e Coraggio", è stata dedicata ai 151 medici e ai 50 infermieri e operatori sanitari che si sono immolati fino all’estremo sacrificio per curare i malati. Una dedica speciale è stata anche rivolta all’Agente della Polizia di Stato Pasquale Apicella, della Questura di Napoli, che alcuni giorni fa è stato ucciso per catturare due rapinatori. Un giovane uomo che ha sacrificato la propria vita per adempiere fino in fondo al proprio dovere, lasciando i suoi affetti piu’ cari, la giovane moglie e due bambini, uno di 6 anni e l’altra di pochi mesi.
Come consueto, negli ospedali hanno risuonato le note de "Il Silenzio" con il conseguente schieramento di tutte le Forze dell'Ordine e autorità presenti al solenne momento.
Presso l’Ospedale di Macerata sono stati presenti il Vescovo S.E. Nazzareno Marconi, il direttore dell’ASUR Area Vasta 3 Alessandro Maccioni, il Rettore dell’Università di Macerata Francesco Adornato, la Polizia Municipale, il Comandante della Sezione Polizia Stradale di Macerata Tommaso Vecchio e il Questore di Macerata Antonio Pignataro, oltre ad altre Autorità civili e militari.