Serviva fare il punto della situazione sul processo di ricostruzione post sisma legata a tutto il Centro Italia e - più nello specifico - alla provincia di Macerata con i suoi 47 comuni. A fronte di progetti che ancora faticano ad essere redatti e presentati per motivi tecnici (legati in egual misura a cittadini e professionisti) e a tutta una serie di procedure ben definite sulla carta ma puntualmente ostacolate da ciclici fattori (oggi, il caro energia e delle materie prime), l’unico dato fin qui certo è il termine stabilito al prossimo 20 dicembre entro il quale i residenti di SAE e CAS dovranno dichiarare i requisiti per continuare o meno a usufruire dei benefici di assistenza. Altrimenti, scatterà la massima di affitto delle casette per una spesa che ruoterebbe intorno ai 46 euro mensili.
“Le difficoltà sono quelle note - spiega in un’intervista esclusiva per Picchio News il Commissario Straordinario alla Ricostruzione Giovanni Legnini - e che ogni giorno ci comunicano i cittadini, i professionisti e i sindaci, legati alle conseguenze di questa esplosione dei prezzi e del caro energia. Abbiamo già adottato provvedimenti importanti e incisivi, ma comunque si richiedono adeguamenti, modifiche progettuali, computi metrici”.
“Tutto questo naturalmente ha portato a un rallentamento - prosegue - a cui si aggiungono in questo momento storico formule come 110 %, gli interventi sulle opere pubbliche, i fondi PNRR. Ci auguriamo che la situazione corrente possa essere invertita il prima possibile”.
E sul nuovo esecutivo targato Giorgia Meloni: “Mi aspetto che il governo continui a sostenere quanto fin qui realizzato all’interno di tutta Italia centrale: di portare avanti il lavoro magari cambiando o integrando ciò che riterrà opportuno nel percorso riguardante il codice della ricostruzione. Bisogna attingere alle migliori conquiste di questi ultimi anni, e puntare al più presto sull’istituzione di un apposito dipartimento in grado di seguire attentamente le operazioni d’intervento”.
Di seguito il servizio completo:
Tutto pronto per la nuova stagione teatrale dell’Auditorium Benedetto XIII di Camerino che prenderà ufficialmente il via il prossimo 24 novembre 2022 fino al 20 aprile 2023. Un cartellone arricchito quest’anno con ben sei titoli (cinque dei quali in abbonamento), che fra commedie e recital lasceranno spazio anche all’Opera Lirica (il sesto, fuori abbonamento, inserito nell’ambito della 55^ Stagione Lirica di Tradizione): il tutto, alimentato dalla presenza di attori di grande spessore nazionale, fra cui - per citarne alcuni - Alessandro Preziosi e Lino Guanciale.
A svelare nomi e retroscena della rassegna sono stati oggi nel corso della conferenza stampa indetta presso la sede dell’Andrea Bocelli Foundation sono stati i rappresentanti di AMAT (Associazione Teatrali di Camerino) quali il direttore Gilberto Santini, in veste di responsabili della realizzazione insieme ai membri della giunta comunale, il sindaco Roberto Lucarelli e l’assessore alla cultura Antonella Nalli. Ad accompagnarli, anche il vicepresidente Consiglio regionale delle Marche Gianluca Pasqui.
“Siamo pronti a ripartire con grande energia - ha esordito Santini - e le premesse per regalare agli spettatori una grande stagione di teatro ci sono tutte. Non è casuale la scelta che abbiamo effettuato degli spettacoli da mettere in scena: l’obbiettivo è raggiungere una platea di tutte le età, e anche dei comuni limitrofi quello di Camerino. Per ritrovare il senso di comunità che appartiene a noi realtà segnate dal sisma”.
Parole che sono state accolte e rinnovate anche dal primo cittadino e dall’assessore Nalli. “Si torna a vivere un’esperienza unica, grazie alla sinergia e al lavoro dei miei assessori e di AMAT che ci ha coadiuvato. Il messaggio da trasmettere oggi è quello della cultura come simbolo dell’evoluzione e della crescita umana di ciascuno di noi. La ricostruzione, come ormai siamo abituati a intenderla da sei anni, passa anche da questo”.
“Un ringraziamento doveroso va ad ABF - ha aggiunto Pasqui - che ha dimostrato che laddove non interviene lo Stato arriva il cuore grande di chi pensa al benessere delle persone. Quella di quest’anno è una stagione teatrale importante e significativa: quando ci si contorna di persone brave competenti, la sintesi è quella del buon lavoro restituito ai cittadini in maniera tangibile. Camerino ha bisogno di eventi così eccellenti per guardare al futuro di tutti: un messaggio che da ex assessore regionale alla cultura mi sento di rivolgere a tutti gli addetti ai lavori e alla comunità della provincia”.
I TITOLI IN PROGRAMMA:
- "Totò oltre la maschera" (Alessandro Preziosi / Khorateatro), 24 novembre 2022;
- "Figlie di Eva" (Vittoria Belvedere, Maria Grazia Cucinotta, Michela Andreozzi / Bis Tremila), 4 dicembre 2022;
- "Mettici la mano" (Antonio Milo, Adriano Falivene / Diana Or. I. S), 12 febbraio 2023;
- "Il test" (Roberto Ciufoli, Benedicta Boccoli, Simone Colombari, Sarah Biacchi / Pipa e la Bilancia Produzioni), 30 marzo 2023;
- "Non svegliate lo spettatore" (Lino Guanciale / TSA Teatro Stabile d'Abruzzo in collaborazione con Stefano Francioni Produzioni), 20 aprile 2023
FUORI ABBONAMENTO
- "Delitto all'Isola delle Capre" (dramma in tre atti di Ugo Betti / Fondazione Pergolesi Spontini in collaborazione con Teatro dell'Opera Giocosa di Savona), 20 novembre 2023
Il Ministero dell’Università e della Ricerca conferma la qualità dell’offerta didattica e formativa della Scuola di Studi Superiori “Carlo Urbani” dell’Università di Camerino. Il diploma rilasciato dalla Scuola al termine del percorso di studi è stato, infatti, equiparato a quello conseguito dopo aver frequentato un master universitario di secondo livello.
“Siamo naturalmente molto orgogliosi e pieni di soddisfazione – ha affermato il Rettore Unicam Claudio Pettinari – per questo prestigioso riconoscimento. La Scuola di Studi Superiori “Carlo Urbani” rappresenta una delle eccellenze del nostro Ateneo sulla quale abbiamo sempre investito. Si tratta di una opportunità che offriamo alle nostre studentesse ed ai nostri studenti migliori.
L’interdisciplinarietà tra le aree scientifiche, giuridiche e sanitarie consente alle studentesse e agli studenti di apprendere dall’interazione tra di loro, così come seguire attività integrative ed iniziative sulle competenze trasversali consente loro di acquisire conoscenze anche al di là del proprio corso di studio. Il tutto per giungere ad un approccio critico al sapere e ad una apertura culturale necessaria per competere nelle migliori posizioni professionali”.
“Abbiamo lavorato molto per ottenere questo risultato – ha sottolineato la professoressa Loredana Cappellacci, Direttrice della Scuola di Studi Superiori “C. Urbani” – e naturalmente ne siamo molto orgogliosi. Il riconoscimento non solo conferma la qualità della nostra Scuola, ma ci stimola a proseguire nel lavoro per continuare ad attrarre un numero sempre maggiore di studenti eccellenti. Ringrazio tutto il personale docente e quello tecnico e amministrativo per l’eccellente lavoro svolto finora, che sono certa proseguirà anche nei prossimi anni per offrire tutte le migliori opportunità alle nostre allieve ed ai nostri allievi”.
Attiva dal 2010, la Scuola di Studi Superiori ‘C. Urbani’ rappresenta un percorso di qualità con il quale Unicam ha scelto di premiare il talento delle studentesse e degli studenti universitari per indirizzarli verso un eccellente futuro.
A Camerino la Scuola si articola su due Classi: la Classe delle Scienze Sperimentali e Sociali per gli studenti universitari che scelgono i corsi di studio delle Scuole di Bioscienze e Medicina Veterinaria, Giurisprudenza, Scienze e Tecnologie; la Classe delle Scienze della Salute per gli studenti universitari che scelgono i corsi di studio delle Scuole di Scienze del Farmaco e dei Prodotti della Salute, Bioscienze e Me¬dicina Veterinaria (LM-42).
Chi è ammesso alla Scuola di Studi Superiori non solo beneficia dell’esonero dal pagamento delle tasse universitarie, ma usufruisce di una borsa di studio e dell’alloggio gratuito presso il Campus universitario dell’Università di Camerino
Sequestro di oltre 30mila reperti paleontologici, circa mille reperti archeologici, oltre ad altri beni culturali di natura libraria, ritenuti di provenienza illecita; sigilli a due musei privati - uno di Spello (Perugia) e l'altro di Gagliole (Macerata) - contenenti beni paleontologici ritenuti di natura illegale.
Sono provvedimenti eseguiti lo scorso 12 ottobre e resi noti oggi dai Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Ancona, coadiuvati dai colleghi di Bologna, Perugia l'Aquila, dai militari dei Comandi Provinciali territoriali e dei Forestali di Ancona e Macerata.
I militari hanno eseguito un decreto di perquisizione domiciliare, personale e locale nei confronti di nove persone accusate di scavi archeologici non autorizzati, furto, riciclaggio di beni archeologici/paleontologici.
I sequestri sono stati effettuati nei confronti di persone nei comuni di Fabriano (Ancona), Cerreto D'Esi (Ancona), Castelraimondo (Macerata), Camerino (Macerata), Serravalle del Chienti (Macerata) e Mogliano (Macerata), Gubbio (Perugia), Valfabbrica (Perugia) e Spello (Perugia).
Secondo l'accusa, vi sarebbe stata sottrazione illecita di beni archeologici e paleontologici in siti che dovrebbero essere sottoposti alla sola competenza di esperti studiosi della materia, e un atto di fraudolenza che genera una lesione significativa alla comunità.
Oltre al danno patrimoniale, e alla deturpazione irrazionale del sottosuolo, sono fatti che depredano il luogo saccheggiato da testimonianze, storiche e scientifiche, identitarie del contesto, facendone perdere le tracce con l'immissione sul mercato clandestino.
Le indagini della Procura di Ancona e dei Carabinieri del Tpc di Ancona hanno rivelato indizi non confortanti circa la diffusione del fenomeno della detenzione illecita dei beni archeologici e paleontologici nel contesto marchigiano e non solo. Gli elementi acquisiti sono al vaglio delle Autorità inquirenti per definire con certezza le responsabilità delle persone coinvolte e le circostanze dei fatti.
Il Consorzio Fabre (Consorzio Interuniversitario di ricerca per la valutazione della sicurezza e il monitoraggio di ponti, viadotti e altre strutture) di cui fanno parte l'università di Camerino e l’università Politecnica delle Marche, ha avviato uno studio per la comprensione dei fenomeni di collasso dei ponti che si sono verificati a seguito dell’alluvione del settembre scorso, interessando una parte rilevante del territorio delle Marche.
Nella giornata di mercoledì si è svolto un primo sopralluogo durante il quale sono stati effettuati una serie di rilievi sul campo. Al sopralluogo hanno partecipato un gruppo di ricercatori di Unicam, guidati dal professor Andrea Dall'Asta della Scuola di Architettura e Design, e di ricercatori di Univpm, guidati dal professor Fabrizio Gara, insieme all’ingegner Stefano Stefoni della Direzione Protezione Civile-Regione Marche.
Il gruppo di lavoro inter-disciplinare comprende ricercatori di aree diverse e intende analizzare il problema sotto molteplici aspetti, quali quello strutturale, geotecnico e idraulico. Questa prima giornata di rilievi sul campo si è focalizzata sulle zone interessate dall’esondazione del Misa e del Nevola. L'obiettivo è quello di individuare le principali criticità delle infrastrutture del territorio e fornire utili informazioni per la pianificazione di azioni di mitigazione del rischio più efficaci.
Il 26 ottobre 2022 verrà inaugurata la nuova sede temporanea degli uffici comunali in via Conti di Statte, dove verranno collocati tutti gli uffici che si trovano attualmente in via Le Mosse.
Le operazioni di trasloco dei materiali e delle dotazioni informatiche avranno inizio giovedì 20 e dureranno fino al giorno dell’inaugurazione. Il sindaco Roberto Lucarelli ha quindi disposto la chiusura al pubblico degli uffici comunali dal 20 al 26 ottobre 2022 per consentire di svolgere le operazioni di trasloco.
Da lunedì 24 ottobre per esigenze improrogabili è possibile chiamare il numero 320 4316980 ed è parzialmente attivo il nuovo centralino 0737 431401.
L’università di Camerino dimostra ancora massima attenzione nei confronti delle proprie studentesse e dei propri studenti e delle loro famiglie, per sostenerli e garantire loro la migliore formazione universitaria seppur in questo momento di crisi sia economica sia causata da disastri naturali.
L'ateneo, infatti, ha implementato il numero di borse di studio messe a disposizione di coloro che si iscrivono al primo anno di uno dei corsi di laurea attivati dalle cinque scuole di ateneo e che sono particolarmente meritevoli, così come è stato aumentato il numero dei posti disponibili per la scuola di studi superiori "Carlo Urbani", percorso di eccellenza per valorizzare giovani talenti, per i quali è prevista non solo l’esenzione dal pagamento delle tasse, ma anche l’attribuzione di una borsa di studio e dell’alloggio.
Per l’anno accademico 2022-2023, inoltre, Unicam ha stabilito l’esonero dal pagamento delle tasse universitarie per le studentesse e gli studenti, già iscritti o che si immatricoleranno ad Unicam, residenti nelle zone della Regione Marche coinvolte dall’emergenza alluvionale del settembre 2022 e in possesso di determinata documentazione.
In particolare deve essere attestata l’inagibilità o il grave danno subito dall’abitazione di residenza ovvero che la stessa sia stata sgomberata in esecuzione di provvedimenti delle competenti autorità oppure l’inagibilità o grave danno subito dalle strutture commerciali o imprenditoriali di proprietà del proprio nucleo familiare.
Potranno essere prese in considerazione richieste di esenzione da parte di studentesse e di studenti il cui nucleo familiare abbia subito un danno a causa dell'inagibilità o grave danno alla struttura commerciale o imprenditoriale per la quale lavorano stabilmente.
A queste misure che Unicam ha messo in campo contro la crisi per sostenere le persone in difficoltà, si aggiunge anche un'iniziativa specifica a favore del personale tecnico e amministrativo dell'ateneo, nell’ambito delle politiche di welfare Unicam finalizzate a permettere una migliore conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, prestando attenzione alle esigenze e al benessere della persona e della famiglia, anche mediante sussidi e benefit.
Le figlie ed i figli dei dipendenti strutturati Unicam appartenenti al personale tecnico e amministrativo potranno, infatti, usufruire dell’esonero dal pagamento delle tasse universitarie per l’anno accademico in corso, fatte salve la tassa regionale e l’imposta di bollo. Il beneficio potrà essere mantenuto anche negli anni successivi, se si è conseguita almeno la metà dei Cfu previsti.
"Abbiamo fortemente voluto - ha sottolineato il rettore Unicam Claudio Pettinari - implementare le agevolazioni e le azioni di welfare, in modo da favorire lo studio e la formazione delle giovani generazioni in un momento così difficile per loro e le loro famiglie. Unicam ha sempre posto lo studente al centro di tutta la propria mission e di tutte le proprie azioni e ci sembra doveroso continuare a sostenere in questo momento il loro diritto allo studio".
Una bella giornata di sole bacia Camerino il 16 ottobre per la 6^ Marcia Camerte organizzata dal CUS Camerino, con il patrocinio di Unicam e del Comune di Camerino e con la collaborazione dell’Acrusd-Camerino in Corsa, della Fidal Marche e dell’Associazione Turistica Pro-Camerino. I lavori in corso alla pista di atletica non hanno fermato l’organizzazione della manifestazione, che ha comunque potuto gestire la giornata con la consueta cura spostando partenza e traguardo.
Dieci km di saliscendi in un percorso molto tecnico, come quelli che l’entroterra sa offrire, atleti provenienti da diverse parti d’Italia, anche da Toscana, Umbria e Abruzzo: 150 circa i partecipanti tra la gara e l’attività ludico motoria di 4 km.
Una gara ormai divenuta un classico dell’atletica del territorio, che quest’anno ha visto, nel versante maschile, l’affermazione di un podio tutto cussino con Marco Ricci giunto primo al traguardo con il tempo di 35’09’’ davanti ai compagni di squadra Giacomo Fedeli (36’01’’) e Andrea Antonelli Natali (36’44’’); nella gara femminile primo posto per Denise Tappatà (Sef Stamura Ancona, 39’31’’ il suo tempo), reduce dalla bella esperienza dei Mondiali di Maratona 100 km in Germania, davanti a Marcella Municchi (Track&Field Master Grosseto, 42’51’’) e Chiara Bertucci (Ellemme Athletic Team).
Le premiazioni hanno visto la presenza del sindaco Roberto Lucarelli e dell’assessore allo Sport del Comune di Camerino Silvia Piscini, insieme al segretario generale del CUS Roberto Cambriani e alla famiglia del geometra Marco Conversini, prematuramente scomparso un mese fa e grande amico del CUS per il quale aveva, tra le altre cose, progettato il nuovo spazio dedicato ai lanci e recentemente inaugurato.
Hanno partecipato anche il professor Gianni Sagratini, direttore della scuola di Scienze del Farmaco di Unicam, insieme al presidente del CUS Stefano Belardinelli, che hanno ricordato il grande lavoro della governance di ateneo sull’atletica, grazie all’azione del rettore professor Claudio Pettinari, molto attento a tutti gli aspetti dello sport, in particolare quelli inerenti ai giovani, agli universitari e all’inclusione sociale dei ragazzi stranieri e dei diversamente abili. Un’attenzione che riguarda tutta l’attività sportiva e l’atletica, non solo il mezzofondo ma tutte le specialità, un percorso che procede, è proprio il caso di dirlo, a passo spedito.
La sezione Atletica Leggera del CUS Camerino ha ringraziato tutti gli oltre 150 partecipanti e a tutti i volontari, ancora una volta impagabili e fondamentali per la riuscita della manifestazione dedicata a Marco Conversini.
“Il linguaggio di genere nelle università: esperienze a confronto” è stato il tema del convegno organizzato dall’Università di Camerino su impulso del Prorettorato alle Pari Opportunità, Tutela e Garanzia della Persona e del Comitato Unico di Garanzia, tenutosi nella mattinata di oggi al Rettorato.
Nel corso dell’incontro è stato presentato anche il documento sulle “Linee guida per l’uso del genere nel linguaggio amministrativo dell’Università di Camerino”, frutto di una riflessione intrapresa da tempo dall’attuale governance di Ateneo sulle tematiche di genere, benessere e garanzia della Persona, e che vogliono costituire un primo passo semplice e comprensibile per l’uso corretto del genere grammaticale nel linguaggio amministrativo dell’Ateneo, come previsto dalle azioni previste dal Piano di Eguaglianza di Genere Unicam 2022-2024.
L’incontro si è aperto con i saluti del Rettore Unicam Claudio Pettinari e della presidente del CUG Stefania Silvi. Per parlare di buone pratiche e per proporre spunti di riflessione sul linguaggio di genere si sono poi susseguiti gli interventi di Antonella Liccardo, Delegata del Rettore dell’Università di Napoli per il Bilancio di Genere e coordinatrice del gruppo di lavoro sul Bilancio di Genere della CRUI, Paolo Pomati, Responsabile dell’Ufficio Comunicazione dell’Università Piemonte Orientale e della Prorettrice alle Pari Opportunità, Tutela e Garanzia della Persona di Unicam Barbara Re.
Estremamente interessante è stato poi l’intervento del giornalista, linguista e scrittore Andrea De Benedetti che ha illustrato limiti ed eccessi del linguaggio inclusivo.
"Spesso si dà spazio alle notizie relative alle carenze della sanità e questo offusca i tanti meriti di medici eccellenti che continuano nel loro particolare lavoro, nonostante le difficoltà". Lo scrive, in una lettera inviata alla nostra redazione, Renzo Reversi, cittadino di Pieve Torina.
Sottoposto ad un delicato intervento chirurgico lo scorso mese di agosto nell'ospedale di Camerino, Reversi racconta la sua storia fatta di paura e sofferenza, ma che ha trovato soluzione grazie alla professionalità e all’umanità di tutto il personale medico e paramedico del reparto di chirurgia che lo ha seguito per tanti e tanti giorni.
"Ringrazio tutta l’équipe medica camerte guidata dal dottor Giambattista Catalini e in particolare i dottori Alessandro Paoloni e Rosolino Pellerito e tutti gli infermieri che mi hanno curato e permesso di superare un momento davvero difficile. Quando la sanità funziona credo che vada detto e apprezzato".
Si è tenuto nei giorni scorsi a Camerino presso l’Auditorium Benedetto XIII il Convegno “Farmaci e medical devices: nuova governance tra presente e futuro”, organizzato dall’università di Camerino in occasione dei 20 anni del Master di II Livello in “Manager di Dipartimenti Farmaceutici”, diretto dal professor Carlo Cifani, docente della Scuola di Scienze del Farmaco e dei Prodotti della Salute.
Responsabili scientifici del Convegno sono stati lo stesso professsor Cifani e la dottoressa Maria Vittoria Micioni Di Bonaventura. Camerino è stata invasa da 600 farmacisti ospedalieri provenienti da tutta Italia, una partecipazione incredibile a testimonianza del forte legame dei masterizzati con l’Università di Camerino.
Terapie geniche e biotecnologie, sofisticate tecnologie impiantabili, applicazioni digitali e altri settori in rapida evoluzione possono ormai costituire risposte importanti per modificare sostanzialmente le prospettive di cura sia nell’ambito delle malattie ad elevato bisogno medico sia nell’ambito delle condizioni croniche che pesano maggiormente in termini epidemiologici sui sistemi sanitari.
Il convegno si è focalizzato su alcuni modelli paradigmatici che possono rappresentare la sfida della governance delle più rilevanti innovazioni in ambito farmaci e dispositivi medici, mettendo a confronto le diverse prospettive in gioco, nel rispetto della centralità del paziente, analizzando il bagaglio di strumenti (disponibili oggi e attesi in prospettiva) e rivalutando modalità ed approcci del farmacista clinico. Un percorso che mette in gioco tecnologie di valutazione, adattamenti organizzativi e competenze.
E’ su quest’ultimo fronte che l’università è il soggetto identificato come player principale, chiamata a rinnovare costantemente il proprio pacchetto formativo nell’ambito del percorso universitario, delle scuole di specializzazione e dell’alta formazione post laurea. Una sfida raccolta da Unicam, soggetto organizzatore dell’evento, un impegno storicamente integrato con le principali realtà scientifiche, industriali ed accademiche del contesto sanitario. Al termine del convegno si è tenuta l’emozionante cerimonia di consegna dei Diplomi del Master delle ultime tre edizioni.
Il professor Gilberto Pambianchi, docente di Geomorfologia presso la sezione di Geologia della Scuola di Scienze e Tecnologie di Unicam, è stato nominato "socio onorario" dell'AIGeo-Associazione italiana di Geografia fisica e Geomorfologia, la società scientifica composta da docenti del settore di tutte le Università italiane, da ricercatori di Enti pubblici e privati, da tecnici delle amministrazioni pubbliche e liberi professionisti.
Il riconoscimento gli è stato consegnato al termine dell’Assemblea nazionale dell'AIGeo che si è tenuta a Palermo lo scorso 6 ottobre, nella magnifica aula di rappresentanza del Rettorato, situata nel prestigioso Palazzo Steri.
“E’ stata per me una grande emozione – ha affermato Pambianchi – ricevere questo riconoscimento che la società scientifica, che opera da circa 40 anni (prima come Gruppo informale del CNR e successivamente come AIGeo) ha finora riconosciuto soltanto ad otto soci; è per me veramente un onore far parte del gruppo di questi otto ricercatori che hanno contribuito al progresso della geomorfologia italiana”.
Il Consiglio Direttivo e l'Assemblea hanno deliberato, all’unanimità, di nominare il professor Gilberto Pambianchi socio onorario dell’AIGeo sulla base delle sue ricerche (circa 190 lavori scientifici e numerose carte geomorfologiche) svolte in Italia, in Francia e in Romania, su vari temi quali la cartografia geomorfologica, la geomorfologia dei versanti, la geomorfologia fluviale, la morfotettonica e geologia del quaternario, che hanno dato un considerevole contributo alla comprensione dell’evoluzione del paesaggio in relazione alle deformazioni tettoniche ed alle vicende climatiche quaternarie, responsabili della morfogenesi appenninica dell'Italia centrale.
È stato sottolineato inoltre il ruolo svolto dal professor Pambianchi come membro del CERG (Centro Europeo sui Rischi Geomorfologici), con sede presso il Parlamento europeo di Strasburgo, nonché come responsabile dell'AIGeo per i rapporti con ISPRA (Ministero della Transizione ecologica) e CNG (Consiglio Nazionale dei Geologi) per la Cartografia geomorfologica.
Particolare risalto è stato dato all'opera svolta nei due mandati di Presidente dell’AIGeo, nei trienni 2013-15 e 2016-18, in cui Pambianchi ha dato un importante contributo allo sviluppo scientifico delle ricerche nel campo della geografia fisica e della geomorfologia ed alla crescita dell’associazione.
L’università di Camerino organizza per mercoledì 12 ottobre un incontro per ricordare il professor Luca Serianni, presidente della "Fondazione I Lincei", tragicamente scomparso lo scorso mese di luglio.
Nel settembre del 2021 l’Università di Camerino è entrata a far parte della rete nazionale del progetto “I Lincei per una nuova didattica nella scuola” e ad inaugurare il Polo di Camerino, unico per la Regione Marche, era stato proprio il professor Serianni.
L’incontro si terrà a Camerino presso la sala convegni del Rettorato con inizio alle ore 15 e sarà aperto dai saluti del rettore Unicam Claudio Pettinari e del Referente Polo di Camerino Antonio Sgamellotti, linceo. Seguirà la lectio del professor Giuseppe Patota, linguista dell’Università di Siena, sul tema “L’Italiano: biografia di una lingua”. Il pomeriggio si chiuderà con la performance “E ritornammo a riveder le scienze”, a cura di docenti, studentesse e studenti Unicam.
"E’ stato per Unicam motivo di grande orgoglio e soddisfazione - sottolinea il rettore Pettinari - aver potuto attivare lo scorso anno nel nostro ateneo il Polo per la Regione Marche del progetto 'I Lincei per una nuova didattica nella scuola' e per questo siamo profondamente grati al professor Serianni, che ci ha permesso di prendere parte ad un così prestigioso progetto nazionale rivolto alla formazione e all’aggiornamento dei docenti delle scuole superiori del territorio. Lo ricorderemo sempre con grande commozione ed immensa gratitudine per la sua attività in favore delle giovani generazioni, anche grazie al prezioso lavoro svolto dalla Fondazione”
Riduzione della portata idrica per il Comune di Camerino a causa delle scarse precipitazioni dello scorso periodo invernale ed estivo: il Comune ne raccomanda l'utilizzo per il solo uso domestico
“Perdurando la situazione attuale, si rende necessario attuare l’attività di turnazione delle chiusure delle uscite dei serbatoi dell’acquedotto di Camerino, per consentirne il mantenimento del livello e la distribuzione del servizio su tutto il territorio comunale”, si legge in una nota dell’Assm.
“È garantito l’approvvigionamento di acqua potabile attraverso il servizio di autobotte in via Madonna delle Carceri. Nel raccomandare all’utenza un utilizzo attento della risorsa al fine di evitarne gli sprechi, limitandosi all'uso potabile domestico dell’acqua”.
Il Comune precisa, inoltre, “che sarà necessario l’utilizzo del serbatoio di accumulo e dell’autoclave, come previsto dal Regolamento edilizio e di distribuzione del servizio del Comune di Camerino, al fine di scongiurare prolungate interruzioni del servizio”.
“Nella certezza della massima collaborazione dei cittadini, che anticipatamente ringraziamo per la collaborazione, ci scusiamo per i disagi che le predette attività comporteranno”.
Per il ventesimo anniversario di "Stammibene" sono previsti tre appuntamenti serali che faranno tappa a Camerino, Civitanova e Macerata. Nella conferenza stampa, indetta per presentare il programma degli eventi, il dottor Gianni Giuli ribadisce l’obiettivo del progetto: “Formare le persone per parlare ai giovani, oltre all’informazione è necessario offrire le ‘life skills’ per poter cambiare gli stili di vita potenzialmente dannosi.”
“Le alleanze con il privato sociale del territorio, in particolare Pars, Glatad, Berta 80 e Cooss Marche, sono state fondamentali - aggiunge Giuli -. Importante è il ritorno dell’attività educativa di strada, soprattutto nei luoghi particolarmente sensibili in cui l’assenza delle istituzioni potrebbe far cadere i giovani nelle mani della criminalità organizzata”.
In seguito interviene Silvia Agnani, sociologa del dipartimento dipendenze patologiche: "Nel corso degli anni l’attività di prevenzione di Stammibene si è evoluta passando dall’informazione sanitaria attraverso slogan come 'se guidi non bere' a nuove forme di prevenzione di malattie fisiche e mentali e alla promozione della salute. Interventi che richiedono il coinvolgimento attivo dei destinatari del messaggio. Per questo motivo è necessario creare contesti e contenitori di ascolto e promozione di socialità positiva attraverso la presenza sul territorio".
A presentare il programma della prima serata di “Stammibene 3venti”, è Irene Rapanelli di Cooss Marche: il 14 ottobre alle ore 21 si terrà “La scienza della prevenzione” presso l’Accademia della musica Franco Corelli di Camerino. Ospiti: Silvia Agnani, Roberto Ciccocioppo ricercatore Unicam che parlerà del funzionamento del cervello e della necessità di agire con metodologie “evidence based” e Adrian Fartade youtuber e divulgatore scientifico.
Al teatro Cecchetti di Civitanova, venerdi 21 alle ore 21, andrà in scena il secondo appuntamento dal titolo “Sulla buona strada”, in cui si affronterà il tema della strada, intesa come contenitore di storie di disagio ma soprattutto come luogo di relazione e di potenzialità da esprimere. Ospite il rapper e professore di filosofia Murubutu.
La serata conclusiva, "La scuola di vita", si svolgerà sabato 29 ottobre al teatro Lauro Rossi di Macerata e vedrà come ospite principale lo scrittore, insegnate e protagonista del reality Rai "Il Collegio", Andrea Maggi che inquadrerà nodi critici e potenzialità del sistema educativo. Il tema dell’ultimo appuntamento sarà quindi il mondo scolastico e il coinvolgimento attivo dei ragazzi nei processi di cambiamento e la necessità di costruire un atteggiamento accogliente e non giudicante sia all’interno che fuori la scuola.
Accanto alla presenza di Stammibene, collaborano molte associazioni del territorio come il “Laboratorio sociale” di Macerata, il cui rappresentante Riccardo Tornelli dichiara: "Dal 2017 con il progetto Game Labs promuoviamo il gioco sano contro il gioco d’azzardo. Vogliamo mandare un messaggio ai giovani, per divertirsi non bisogna ricorrere alle slot o alle schedine ma c’è un altro mondo più sano, più divertente e più bello che è quello dei giochi da tavolo, di ruolo e i videogame. L’obiettivo per le prossime edizioni sarà quello di raggiungere un pubblico sempre più ampio anche utilizzando i nuovi canali social come Twitch".
Presenti alla conferenza stampa anche Claudia Giordani per Berta 80, Samantha Zarconi per Pars, Valeria Cerna per Glatad, Francesca Petetta dottoranda Unicam.
La città di Camerino è inserita negli itinerari organizzati dal Comune di Macerata in occasione della mostra “Carlo Crivelli. Le relazioni meravigliose” che si inaugura il 7 ottobre a Palazzo Buonaccorsi.
L’evento coinvolge il territorio delle Marche che conserva ancora oggi importanti testimonianze dell’arte di Carlo Crivelli e dei suoi seguaci, oltre che della cosiddetta “civiltà del polittico” che i Crivelli contribuirono a diffondere e mantenere in auge fino alla fine del Quattrocento.
A corredo e arricchimento della mostra, ci sono vari itinerari nei luoghi della provincia di Macerata che custodiscono opere di Carlo, dei suoi epigoni e continuatori (il fratello Vittore, l’allievo Pietro Alemanno, Antonio Solario) insieme ad altre testimonianze rilevanti del polittico “alla veneziana”, cioè la tradizione dei dipinti d’altare formati da più pannelli, racchiusi in fastose cornici intagliate e dorate.
“E’ una bella opportunità per far conoscere le opere esposte nell’edificio ‘Venanzina Pennesi’ – dice Antonella Nalli, assessore alla Cultura del Comune di Camerino – tra cui la splendida “Annunciazione” di Giovanni Angelo d’Antonio. Inoltre è presente in catalogo, sempre di Giovanni Angelo d’Antonio, “Madonna col Bambino in trono e angeli”, affreschi strappati di Villa Malvezzi da Bolognola”.
“Questi affreschi rappresentano la testimonianza più significativa in relazione alla “Madonna con il Bambino” di Carlo Crivelli conservata presso i Musei civici di Palazzo Buonaccorsi, oggetto di restauro recente e intorno a cui ruota l’idea della mostra – spiega Barbara Mastrocola, curatrice delle collezioni civiche e direttrice del Museo arcidiocesano.
Il gruppo della Madonna col Bambino teneramente abbracciato corrisponde in ogni dettaglio, perfino sul velo nel capo, al dipinto di Carlo Crivelli di Palazzo Buonaccorsi: dal drappo steso sul dossale del trono, articolato su più livelli, in una spettacolare visione di sotto in su, il tappeto che scende dalla seduta del trono sulla pedana, i due frutti che coronano il fastigio del trono”.
L’edificio Venanzina Pennesi sarà aperto fino al 12 febbraio, data di chiusura della mostra, con il seguente orario: sabato domenica e festivi dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18.
Il game design rappresenta una disciplina alla quale sempre più giovani si stanno avvicinando ed è per questo che l’Università di Camerino ha attivato per l’anno accademico 2022/2023 il nuovo master di primo livello in "Game design per la valorizzazione dei territori e del patrimonio culturale", promosso dalla sezione di informatica della Scuola di Scienze e Tecnologie in collaborazione con l’Associazione Ivipro - Italian Videogame Program.
"Il game designer per i territori e il patrimonio culturale - sottolinea la professoressa Barbara Re, direttrice del master - è una figura ibrida e duttile, competente sia nell’ambito del game design che nella programmazione base di videogiochi. Un profilo in grado di contribuire, su più fronti e in differenti momenti del processo, a progetti ludici, con un focus particolare sulla valorizzazione del territorio e del patrimonio culturale e sugli aspetti divulgativi dell’esperienza videoludica".
La figura professionale formata sarà in grado di concepire la struttura di gioco a partire dagli elementi di gameplay e design per arrivare alle fasi di ricerca e scrittura per videogame e sarà dotato degli strumenti necessari per rapportarsi con il team di programmazione, comprenderne le esigenze e fornire supporto tecnico in un’ottica di team working e team building.
Dal censimento dei game developer italiani pubblicato nel maggio 2021 da Iidea (Italian Interactive Digital Entertainment Association) emergono segnali molto positivi di crescita del mercato videoludico italiano con un impatto più che positivo sull’occupazione: il 59% delle imprese del settore, infatti, progetta di assumere nuovo personale nei prossimi due anni e il settore, si legge nel report, genera opportunità professionali per le giovani generazioni e in ambiti differenti tra cui arte e design.
"Le competenze trasversali acquisite nel corso del Master - prosegue la professoressa Re - consentiranno di operare in molteplici contesti all’interno di un mercato in crescita sia sul fronte produttivo che dei consumi, come testimoniato dalle recenti indagini di mercato".
Sarà possibile collocarsi all’interno di studi di sviluppo e di istituzioni interessate a valorizzare il patrimonio culturale e territoriale tramite le nuove tecnologie, caratterizzandosi come figura di raccordo tra realtà di sviluppo ed enti locali in grado di concepire e attuare percorsi di valorizzazione e di studio capaci di mettere in relazione patrimonio, contesti culturali tradizionali e videogiochi.
Si potrà inoltre trovare impiego in ambito didattico ed educativo, con particolare riferimento al filone della media education, sempre più spesso inclusa nei percorsi scolastici. Il percorso formativo ha durata di 1 anno e le lezioni saranno svolte prevalentemente on-line con esami in presenza a partire dal mese di dicembre 2022. Sarà possibile iscriversi entro il 14 ottobre 2022. Tutte le informazioni sono disponibili alla pagina https://computerscience.unicam.it/mastergamedesign
La notizia del conferimento del Premio Nobel per la Fisica 2022 a Alain Aspect, John Clauser e Anton Zeilinger è stata accolta con grande soddisfazione anche dalla sezione di fisica della scuola di scienze e tecnologie di Unicam e, in particolare, dal gruppo sulla fisica quantistica coordinato dal professor David Vitali.
Il gruppo di ricerca Unicam, infatti, sta portando avanti studi nello stesso settore e ha avuto modo di collaborare con il professor Zeilinger, ospite di Unicam in occasione di due conferenze internazionali, "Foundations of Quantum Information" Università di Camerino, tenutasi nell’aprile 2004 e "Recent Challenges in Novel Quantum Systems" tenutasi nel mese di luglio 2005.
Quello sulla fisica quantistica è uno dei filoni di ricerca di eccellenza di Unicam, riconosciuto anche dal Ministero dell’Università e della Ricerca, che ha scelto di finanziare con fondi Pnrr il progetto di partenariato esteso coordinato dall'ateneo sul tema "National Quantum Science and Technology Institute (NQSTI)", assegnando il punteggio più alto tra i quattordici progetti ammessi a finanziamento.
L’Anac, l’autorità Nazionale Anti Corruzione, premia l’Unione Montana Potenza Esino Musone nella pubblicazione sulle linee guida relative alla qualificazione delle centrali uniche di committenza, resa nota unitamente all’elenco delle amministrazioni già in possesso dei requisiti necessari per l’iscrizione all’anagrafe unica delle stazioni appaltanti.
L’ente comunitario risulta, infatti, tra le prime realtà d’Italia figurando al 113esimo posto per i lavori, su circa 1500 centrali uniche appaltanti, e al 72esimo posto nei servizi e nelle forniture, sempre su circa 1500 realtà monitorate. Nella regione Marche l’Unione Montana Potenza Esino Musone figura solo dietro ai Comuni di Pesaro e Fermo.
Per gli addetti ai lavori le linee guida rappresentano un importante aggiornamento normativo, che va nella direzione di una maggiore centralizzazione degli acquisti pubblici mediante la riduzione del numero complessivo delle stazioni appaltanti, In pratica la Cuc dell’ente potrà fare qualsiasi tipo di appalto senza limitazioni di importi.
Il tema della qualifica delle stazioni appaltanti, noto fin dall’introduzione del decreto Legislativo 50/2016 (artt. 37 e 38), è tornato di grande attualità con l’attuazione del Pnrr, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, più specificamente con la missione denominata “Digitalizzazione, innovazione e sicurezza nella Pubblica Amministrazione”, in cui Anac riveste un ruolo cruciale.
Nel concreto, le misure del Pnrr sono finalizzate a snellire la disciplina dei contratti pubblici, con una maggiore certezza del diritto per le imprese e procedure di affidamento più rapide, eque e trasparenti.
“Quello raggiunto è davvero un ottimo risultato – sottolinea il presidente dell’Unione Montana Potenza Esino Musone, Matteo Cicconi – Mi complimento con tutto il personale per lo straordinario lavoro svolto e per la grande professionalità dimostrata. D’ora in avanti la nostra Centrale unica di committenza potrà lavorare molto più speditamente dando uno straordinario supporto alle Amministrazioni locali di tutto il territorio”.
“Il diritto dello Stato della Città del Vaticano tra fedeltà alla propria identità e convivenza con le Nazioni” sarà il titolo dell’incontro promosso dalla scuola di Giurisprudenza dell’Università di Camerino, in collaborazione con l’associazione ‘Arte Cultura Mestiere Ente Terzo Settore’, nel corso del quale si terrà la presentazione del libro “Corso di diritto vaticano”, di Sua Eccellenza Juan Ignacio Arrieta, professore emerito della facoltà di Diritto Canonico della Pontificia Università della Santa Croce, che terrà una lectio magistralis sul tema “Il diritto dello Stato della Città del Vaticano tra fedeltà alla propria identità e convivenza con le Nazioni”.
L’incontro si aprirà con i saluti del rettore professor Claudio Pettinari e del presidente dell'associazione Acm Milko Vitali; al termine della lectio magistralis seguiranno gli interventi del Direttore della scuola di Giurisprudenza professor Rocco Favale e del docente di Diritto Ecclesiastico professor Stefano Testa Bappenheim.
Il Vaticano è uno Stato “sui generis”, perché l’unico suo scopo è garantire l’indipendenza del ministero pastorale del Santo Padre nella Chiesa. Tuttavia, la Città del Vaticano possiede le caratteristiche principali di ogni Stato e, pertanto, è dotata di proprie leggi civili, penali e amministrative che non hanno carattere ecclesiastico; queste leggi, vigenti nel piccolo territorio dello Stato ed applicate dai suoi tribunali, sono diverse dal diritto canonico, non riguardano materie religiose, né la disciplina dei chierici; il Diritto canonico, tuttavia, è sempre — così dice la legge vaticana — la prima fonte normativa e il primo criterio di riferimento interpretativo nello Stato.
Sua Eccellenza monsignor Juan Ignacio Arrieta ha conseguito il dottorato in Diritto Canonico e in Giurisprudenza presso l’Università di Navarra, è stato professore universitario in Spagna, poi è stato fra i fondatori della facoltà di Diritto Canonico presso la Pontificia Università della Santa Croce, di cui è stato decano dalla sua creazione nel 1984 fino al 1993, e di nuovo nel 1995-1999; ha fondato e diretto fino al 2002 la rivista “Ius Ecclesiae”, oggi di classe A, dal 2003 è stato preside dell’Istituto di Diritto Canonico San Pio X, in Venezia; è stato canonico prelato della penitenzieria apostolica, referendario del Supremo Tribunale della Segnatura Apostolica, giudice del Tribunale Ecclesiastico dello Stato della Città del Vaticano, come pure consultore della congregazione per il clero, del Pontificio Consiglio per la Famiglia e del Pontificio Consiglio per i Testi Legislativi, di cui è stato nominato segretario il 15 febbraio 2007.