Camerino

CNA Macerata, emergenza sisma ancora gravissima

CNA Macerata, emergenza sisma ancora gravissima

Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa da CNA Prov.le Macerata."Ricostruzione? Sviluppo produttivo? Sono prospettive su cui è bene lavorare e che vanno considerate. Eppure non si può ignorare quanto l'emergenza causata dal sisma sia ancora  gravissima. Dagli incontri che la nostra associazione di categoria, in collaborazione con le amministrazioni comunali, sta svolgendo sul territorio, ormai da circa un mese, emerge un quadro allarmante relativo alle condizioni in cui versano cittadini e imprese dei centri colpiti dal terremoto.Una situazione aggravata dalla mancanza di risposte da parte della Regione Marche. Si pensi ad esempio alla questione della fornitura di container: tra San Severino Marche, Pieve Torina, Muccia e San Ginesio sono oltre un centinaio le attività produttive che li stanno aspettando.Per la precisione, solo considerando questi quattro comuni, sono ben 127 le richieste (solo a Pieve Torina 61 richieste, di cui 18 con massima urgenza) inoltrate alla Regione dalle amministrazioni che, da parte loro, hanno già provveduto ad individuare aree pubbliche da destinare alla collocazione dei moduli.Spiega il Presidente Provinciale CNA Giorgio Ligliani: “Sono numeri altissimi, considerata la dimensione dei centri coinvolti. Al momento la Regione non ha ancora predisposto il bando di gara per l'individuazione del fornitore dei container, e quindi le oltre 300 richieste arrivate non trovano ancora risposta. Come è possibile un ritardo del genere? A questo si aggiungono anche le difficoltà di interpretazione del decreto post sisma, che ad oggi ci impediscono di dare risposte esaustive a cittadini e imprese”.La task force attivata da CNA che in queste settimane sta studiando la normativa ha infatti rilevato numerosi aspetti che necessitano di chiarimenti. “Riguardo la delocalizzazione temporanea, ad esempio – riferisce il Direttore Provinciale Luciano Ramadori – si parla di contributo concesso ad attività economiche o produttive e dei servizi pubblici danneggiati, al fine di garantirne la continuità. Ma quali sono le  spese ammissibili a contributo: trasloco, deposito, affitto, allestimento, impianti, mobilio, attrezzatura? Inoltre, la delocalizzazione deve avvenire entro lo stesso comune in cui si esercitava prima del sisma? Ci sono tempistiche di rientro da rispettare?”. Inoltre, nell’articolo in cui si prevede la gratuità del Fondo di Garanzia per le pmi che “hanno subìto danni” in conseguenza del sisma, è necessario specificare se per danno si intenda solo l’inagibilità del locale o anche la rottura di una strumentazione con un messo di causalità diretto con il sisma, oppure ancora nel vedersi annullato o notevolmente ridotto il bacino di utenza a seguito di spopolamento dell’area.“E' necessario – chiude Ramadori - riportare l'attenzione su problematiche che stanno gravando su buona parte delle imprese nel cratere che, seppur non danneggiate da un punto di vista strutturale, non riescono più a mantenere sufficienti livelli di incasso per il sostentamento dell'attività, a causa dello spopolameto delle aree interessate e del conseguente drastico calo dei consumatori residenti e non. Siamo convinti che si dovrebbe prevedere una specifica misura di sostegno per le imprese che si trovano in questa situazione”.Questi ed altri aspetti saranno affrontati nell'incontro in programma per giovedì 15 dicembre, a Corridonia: appuntamento alle 15.30 nella sala riunioni della Kreasistemi srl, in via dell'Industria n.129".

13/12/2016 15:06
Gentiloni, impegno nelle zone colpite dal sisma priorità del governo

Gentiloni, impegno nelle zone colpite dal sisma priorità del governo

"Spetta a me indicare le priorità del governo. La prima è senz'altro l'intervento nelle zone colpite dal terremoto".Lo dice il premier Paolo Gentiloni in Aula alla Camera. "Abbiamo avuto - sottolinea - una risposta straordinaria ma siamo ancora in emergenza e dalla qualità della ricostruzione dipende la qualità del futuro di una parte rilevante del territorio dell'Italia centrale e da questi passi che faremo dipende anche la forza che avremo nel programma a lungo termine su Casa Italia, che interviene sugli elementi più profondi dei danni che vengono provocati dagli eventi sismici nel Paese"(ANSA).

13/12/2016 14:21
MarcaCamerino.net festeggia i primi 50.000 € di aiuti ai terremotati

MarcaCamerino.net festeggia i primi 50.000 € di aiuti ai terremotati

A un mese dalla messa online, i quattro ragazzi di marcacamerino.net hanno raggiunto il traguardo dei primi 50.000 €.Non sono i numeri eclatanti a cui stampa, TV e social network ci hanno abituato in questi giorni quando si parla di solidarietà alle zone colpite dal terremoto, ma lo diventano nel momento in cui ci si rende conto che a gestire l’iniziativa sono quattro persone che ogni giorno, week-end compresi, dedicano tutto il loro tempo al portale.www.marcacamerino.net era online già dalla settimana successiva al terremoto.A metterlo in piedi un piccolo gruppo di ragazzi collegati ad e-Lios, spin-off dell’Università di Camerino, che ha raccolto il grido di aiuto di chi in due terribili minuti ha visto sgretolarsi le fatiche di una vita e la possibilità di continuare il proprio lavoro.Se l’intento è quello di aiutare concretamente le attività, in modo che la vendita online sia una risorsa per i commercianti, i ragazzi di MarcaCamerino.net hanno scelto di farlo a 360 gradi. Dal contatto con i fornitori al recupero merce, dal monitoraggio di ordini e spedizioni fino alla gestione dei rapporti con i clienti: si gestisce quotidianamente ogni singolo aspetto.“Non stiamo dietro ad uno schermo a raccogliere ordini, ma andiamo dai fornitori tutti i giorni e cerchiamo di risolvere le mille problematiche che ci prospettano.” Affermano i ragazzi. “Ci sono ancora strade chiuse, laboratori da ricostruire, produzioni da far ripartire. Per questo i produttori davvero a terra non possono permettersi di partire per consegnarci i materiali in magazzino o confezionare i prodotti ad hoc per venire incontro agli standard di spedizione o alle esigenze dei clienti. Abbiamo scelto di farlo noi, senza badare ai kilometri, ai margini economici o alla fatica. Se così non fosse non potrebbe chiamarsi solidarietà! E in più ci guadagniamo qualche assaggino che garantisce la qualità dei prodotti!”Spirito di iniziativa e di servizio non mancano, confidiamo anche in tanta fortuna per il futuro. Per ora la risposta da parte dei clienti è stata ottima.

13/12/2016 11:51
Ancora successo per lo spin off Unicam BioVecblok

Ancora successo per lo spin off Unicam BioVecblok

Dopo essersi aggiudicati il primo premio nell’edizione 2016 della Start Cup Marche, la business plan competition targata Unicam, arrivano altri successi per lo spin off BioVecblok.Grazie alla vittoria di Start Cup Marche, infatti, il progetto dei giovani ricercatori Unicam è entrato di diritto tra i partecipanti al Premio Nazionale dell'Innovazione, promosso dall’Associazione PNI-Cube, l’associazione che riunisce gli incubatori e le business plan competition accademiche italiane, e che si è tenuto a Modena l’1 e il 2 dicembre.Ed è proprio al Premio Nazionale dell'Innovazione, che BioVecBlok è stato uno dei quattro finalisti per la categoria Life science ed è stato premiato con la menzione speciale "Social Innovation”.ATLAS, questo il titolo del progetto che sta suscitando così tanto interesse, è un insetticida biologico e non tossico, innovativo strumento di controllo ecologico di zanzare vettrici di malattie come Malaria, Dengue e la nuova emergenza Zika.Giovedì 1 dicembre a Roma hanno inoltre partecipato alla cerimonia di premiazione del Premio Gaetano Marzotto, la startup competition promossa dall’ Associazione Progetto Marzotto presieduta da Matteo Marzotto, ottenendo un percorso di affiancamento del valore di 25000 euro offerto da Jcube incubator di Jesi!!“Siamo stati ovviamente molto soddisfatti – ha dichiarato la dott.ssa Claudia Damiani, dello spin off BioVecBlok – per questi due risultati. In particolare per noi è molto importante aver potuto ottenere la collaborazione con l’incubatore Jcube, che ci può fornire quelle competenze di marketing e di gestione in cui siamo ancora un po’ carenti, dal momento che noi quattro soci fondatori siamo tutti biologi.Grazie al successo al PNI abbiamo poi acquisito il diritto all’ammissione diretta alla fase finale della Global Social Venture Competition, i cui vincitori potranno accedere alla finale internazionale che si svolge all’Università di Barkeley”.  

13/12/2016 11:05
Il Gruppo Lube partner di Unicam nel progetto #ilfuturononcrolla

Il Gruppo Lube partner di Unicam nel progetto #ilfuturononcrolla

Il Gruppo Lube partner di Unicam, sostiene l’Ente Universitario nella veicolazione del progetto #ilfuturononcrolla realizzato dall’Università di Camerino dopo il terribile sisma del 26 ottobre che ha colpito duramente il territorio marchigiano.L’hashtag, lanciato tre ore dopo gli eventi sismici, è diventato in breve tempo un simbolo di speranza, di rinascita e di ripresa per l’intera regione. Un successo che si è concretizzato in un progetto di foundrasing e di ricostruzione degli edifici che componevano il Rettorato, la Scuola di Giurisprudenza e il Corso di Laurea in Informatica, nonché alcuni laboratori scientifici e aule didattiche dell’Università di Camerino.Il progetto #ilfuturononcrolla si propone di realizzare tre obiettivi principali, ovvero:  la costruzione d’alloggi per studenti destinati alla creazione di un Collegio internazionale, sul modello dei più grandi collegi internazionali universitari europei, la realizzazione e costruzione d’alloggi e strutture residenziali temporanee per oltre 1000 posti letto e la realizzazione e sistemazione di nuovi laboratori e spazi adibiti alla didattica con strumenti e attrezzature all’avanguardia.Un impegno per far ripartire la formazione e l’educazione di quasi 9000 studentesse e studenti nazionali ed internazionali, per promuovere valori come la ricerca e l’innovazione e per far tornare l’Università di Camerino un’istituzione più forte di prima.Scheda del progetto: http://download.cucinelube.it/unicam/ILFUTURONONCROLLA.pdfPer ulteriori info clicca su: http://www.ilfuturononcrolla.itoppure su: http://www.unicam.it/ateneo/dona-alluniversit%C3%A0-di-camerino

12/12/2016 19:24
Lodolini in Aula: "Onorevoli colleghi, venite in vacanza nelle Marche"

Lodolini in Aula: "Onorevoli colleghi, venite in vacanza nelle Marche"

"Onorevoli colleghi, venite in vacanza nelle Marche". Con questo accorato appello si è concluso l'intervento dell'On. Emanuele Lodolini che nell'aula parlamentare della Camera dei Deputati, nella discussione generale che riguarda l'approvazione del decreto terremoto ha riaffermato le ragioni di un territorio ferito ma che ha tanto voglia di tornare a prosperare. L'approvazione in via definitiva della legge di bilancio nella quale ci sono provvedimenti molto importanti sul terremoto, sulla ricostruzione e sulla riqualificazione sono un chiaro segnale che questo Parlamento manterrà gli impegni presi.La regione Marche è la più colpita da questa tragedia.Nei 15 minuti di intervento l'On. Lodolini ha ricordato alcuni numeri che assegnano alle Marche questo triste primato di cui avremmo volentieri fatto a meno: 122 il numero dei Comuni coinvolti. Sono state interessate città medio grandi e piccoli centri. Da Montegallo nell’ascolano, passando per Bolognola, 1.000 metri sul livello del mare, Gualdo, Visso, fino ad arrivare a Tolentino, Camerino, San Severino. Tolentino, città di 20 mila abitanti, oltre agli sfollati, ha quasi la metà della popolazione che manifesta qualche forma di difficoltà. San Severino 13.000 abitanti, problemi in larga misura; Camerino che ha più studenti che abitanti. La Provincia di Macerata ha i danni più rilevanti: 46 Comuni, sui 57 complessivi rientrano nel cratere.Le stesse zone ospitano imprese manifatturiere e di trasformazione di livello nazionale ed internazionale come il distretto della pelletteria di Tolentino, le imprese di trasformazione delle carni e produzioni agroalimentari, ma anche infissi, moda, servizi, design, senza contare le miriadi di imprese ed operatori vari che, in questi anni si sono dedicati all'accoglienza turistica.Dietro questi numeri ci sono le persone, c’è la vita reale. C’è la disperazione di chi ha perso la propria casa che non è soltanto un riparo, un tetto ma è il luogo degli affetti, della fiducia, il riparo dalle insicurezze. Le sfide che dobbiamo vincere riguardano l'assistenza costante alla popolazione e la ricostruzione avviando un vasto programma di investimenti in tale campo, per accelerare lo sviluppo e la modernizzazione dell’intero Paese. Serve quello che Renzo Piano ha definito un “progetto generazionale”. Anche l’Europa, spesso così lontana, si è dimostrata vicina. Il Parlamento Europeo ha approvato giorni fa una risoluzione per lo stanziamento di 30 milioni di euro in favore delle zone terremotate. Si tratta di risorse del Fondo di solidarietà dell'Unione Europea, che non intaccano il patto di stabilità e che serviranno ad aiutare l'Italia nella ricostruzione.Inoltre il sistema universitario. Se l'ateneo di Macerata ha subito minori ma non marginali danni, per Camerino la situazione è davvero drammatica. Ecco perchè ho proposto un centro di ricerca e sviluppo di assoluta eccellenza.E poi c'è tutta la partita del turismo.Le Marche hanno fatto molto in questi anni per affermare il proprio brand ed intercettare i flussi dei turisti, anche stranieri, interessati alla nostra storia, arte, cultura, artigianato. Che non passi l'immagini al mondo che le Marche siano da evitare perché pericolose o affosseremo un sistema economico che invece ha tanto da offrire e che sarà strategico per far ripartire questa regione. L'appello a non dimenticare le Marche come meta turistica fatto ai parlamentari va esteso idealmente a tutto il Paese".

12/12/2016 17:18
Il terremoto in Emilia e nelle Marche: per la burocrazia due modi diversi di affrontare l'emergenza

Il terremoto in Emilia e nelle Marche: per la burocrazia due modi diversi di affrontare l'emergenza

A un mese e mezzo dalle scosse del 26 e del 30 ottobre, di chiaro, francamente, c'è ancora poco. La stragrande maggioranza dei cittadini che si è procurata una autonoma sistemazione attende ancora di vedere un centesimo dopo aver improntato cifre inevitabilmente alte per traslochi improvvisi e inaspettati, così come tante strutture ricettive, molte delle quali ospitano gli sfollati fin dalla scossa del 24 agosto. Fra dieci giorni o poco più sarà Natale, ma sarà un Natale strano, inevitabilmente dimesso, soprattutto per l'aspetto economico che dopo il terremoto per tante famiglie è diventato ancora più stringente. Poi ci sono le analogie e le differenze con altri eventi simili in Italia. Ad esempio, il Decreto legge 6 giugno 2012, n. 74 recante “Interventi urgenti per le popolazioni colpite dagli eventi sismici nelle province di Bologna, Modena, Ferrara, Mantova, Reggio Emilia e Rovigo il 20 e il 29 maggio 2012” convertito dalla Legge n. 122 dell'1 agosto 2012 contiene la disciplina della c.d. ricostruzione nei territori delle regioni Emilia Romagna, Veneto e Lombardia colpiti dal terremoto nel 2012. In questa sede cercheremo di individuare le differenze rispetto alle disposizioni che riguarderanno la nostra regione. A un primo colpo d’occhio, una differenza notevole rispetto ai decreti 189 e 205 del 2016 che regolamentano la situazione nelle nostre realtà da poco investite da ben tre terremoti: un decreto a fronte di uno, con la metà di articoli. Il tutto nell’ottica della politica emergenziale che giustifica interventi rapidi e semplificati. In secondo luogo l’esigenza di ritornare alla normalità, soprattutto “ in termini di indotto economico” emerge con evidenza nelle disposizioni della disciplina: All’articolo 1 “Ambito di applicazione e coordinamento dei Presidenti delle Regioni” al  comma 2 si legge che “Ai fini del presente decreto i Presidenti delle Regioni Emilia-Romagna, Lombardia e Veneto operano in qualità di Commissari delegati. I presidenti delle Regioni sono direttamente nominati commissari delegati, e non un commissario esterno che non conosce il territorio e la sua realtà. Inoltre il comma 11 dell’articolo 3 stabilisce che “ I Direttori regionali, rispettivamente, dell'Agenzia regionale di Protezione civile della Regione Emilia-Romagna, della Direzione generale di Protezione civile, polizia locale e sicurezza della Regione Lombardia, nonché dell'Unità di progetto di Protezione civile della Regione Veneto, provvedono, anche per il tramite dei Sindaci, per le occupazioni di urgenza e per le eventuali espropriazioni delle aree pubbliche e private occorrenti per la delocalizzazione totale o parziale, anche temporanea, delle attività. Qualora per l'esecuzione delle opere e degli interventi di delocalizzazione sia richiesta la valutazione di impatto ambientale ovvero l'autorizzazione integrata ambientale, queste sono acquisite sulla base della normativa vigente, nei termini ivi previsti ridotti alla metà”. Espropriazioni consentite senza privilegiare quelle di suolo pubblico rispetto al privato, come invece previsto per il sisma del 2016. All’articolo 3 “Ricostruzione e riparazione delle abitazioni private e di immobili ad uso non abitativo; contributi a favore delle imprese; disposizioni di semplificazione procedimentale”, comma 5 si dice chiaramente e senza tanti giri di parole che   “5. Al fine di favorire il rapido rientro nelle unità immobiliari ed il ritorno alle normali condizioni di vita e di lavoro nei comuni interessati dal sisma del 20 e 29 maggio 2012, nelle more che venga completata la verifica delle agibilità degli edifici e strutture ordinari effettuate ai sensi del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 5 maggio 2011, i soggetti interessati possono, previa perizia e asseverazione da parte di un professionista abilitato, effettuare il ripristino della agibilità degli edifici e delle strutture”. Già nelle more dunque del completamento della verifica di agibilità si può procedere ai lavori. Inoltre il comma 7 aggiunge che “ Al fine di favorire la rapida ripresa delle attività produttive e delle normali condizioni di vita e di lavoro in condizioni di sicurezza adeguate, nei comuni interessati dai fenomeni sismici iniziati il 20 maggio 2012, di cui all'allegato 1 al presente decreto, nonché per le imprese con sede o unità locali al di fuori delle aree individuate dal presente decreto che abbiano subito danni a seguito degli eventi sismici, accertati ai soli fini di cui al presente comma sulla base delle verifiche effettuate dalla protezione civile o dai vigili del fuoco o da altra autorità od organismo tecnico preposti alle verifiche, il titolare dell'attività produttiva, in quanto responsabile della sicurezza dei luoghi di lavoro ai sensi del D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81 e successive modifiche e integrazioni, deve acquisire, nei casi di cui al comma 8, la certificazione di agibilità sismica rilasciata, a seguito di verifica di sicurezza effettuata ai sensi delle norme tecniche vigenti (cap. 8 - costruzioni esistenti, del decreto ministeriale 14 gennaio 2008), da un professionista abilitato, e depositare la predetta certificazione al Comune territorialmente competente. I Comuni trasmettono periodicamente alle strutture di coordinamento istituite a livello territoriale gli elenchi delle certificazioni depositate. Le asseverazioni di cui al presente comma saranno considerate ai fini del riconoscimento del danno”. Il professionista certifica l’agibilità sismica e l’attività riparte. Il comma 7-bis. Precisa poi che “In relazione a magazzini, capannoni, stalle e altre strutture inerenti alle attività produttive agroalimentari, adibite alla lavorazione e conservazione di prodotti deperibili oppure alla cura degli animali allevati, eccetto i prefabbricati, è necessaria e, sufficiente, ai fini dell'immediata ripresa dell'attività, l'acquisizione della certificazione dell'agibilità ordinaria e ancora sul punto il comma 8 bis “ Ai fini della prosecuzione dell'attività produttiva o per la sua ripresa, nelle more dell'esecuzione della verifica di sicurezza effettuata ai sensi delle norme tecniche vigenti, in via provvisoria, il certificato di agibilità sismica può essere rilasciato dal tecnico incaricato, in assenza delle carenze di cui al comma 8 o dopo che le medesime carenze siano state adeguatamente risolte, attraverso appositi interventi, anche provvisionali”. La verifica di sicurezza ai sensi delle norme vigenti dovrà essere effettuata entro sei mesi dalla data di entrata in vigore del presente decreto (comma 9). Sui crediti vantati dalle imprese l’articolo 7 bis introduce un’altra importante novità: “1. La pubblica amministrazione, inclusi le regioni, gli enti locali e gli enti del Servizio sanitario nazionale, provvede al pagamento dei crediti certi, liquidi ed esigibili vantati dalle imprese fornitrici di beni e servizi o esecutrici di opere pubbliche, ubicate nei territori colpiti dagli eventi sismici del maggio 2012 di cui all'allegato l al decreto del Ministro dell'economia e delle finanze 1° giugno 2012, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 130 del 6 giugno 2012, entro il termine di sessanta giorni, fermo restando il rispetto dei saldi di finanza pubblica e, per gli enti territoriali, compatibilmente con i vincoli derivanti dall'applicazione del patto di stabilità interno”. Articolo inserito dalla legge di conversione 1° agosto 2012, n. 122. Interessante è poi l’articolo 19 bis introdotto dalla legge di conversione che parla di “zone a burocrazia zero”: “In via sperimentale, fino al 31 dicembre 2013, nei territori delle province di Bologna, Modena, Ferrara, Mantova, Reggio Emilia e Rovigo, interessati dagli eventi sismici dei giorni 20 e 29 maggio 2012, si applica, entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto, la disciplina delle zone a burocrazia zero prevista dall'articolo 43 del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n. 12”. . Infine da notare la tempistica degli interventi sul sisma: Il sisma si è verificato nei giorni 20 e 29 maggio 2012 ed il Governo ha emanato il D.P.C.M. del 21 maggio 2012 con cui è stato dichiarato il rischio di compromissione degli interessi primari, ai sensi dell'art. 3, comma 1, del decreto-legge 245/2002. Con tale D.P.C.M. è stato disposto il coinvolgimento delle strutture operative nazionali del Servizio nazionale della protezione civile ed al Capo del Dipartimento della protezione civile è stato dato l'incarico di Commissario delegato per l'adozione di ogni indispensabile provvedimento su tutto il territorio interessato dal sisma per assicurare ogni forma di assistenza e di tutela degli interessi pubblici primari delle popolazioni interessate, nonché ogni misura idonea al superamento del contesto emergenziale e per la salvaguardia delle vite umane.  Con deliberazione del Consiglio dei Ministri del 22 maggio 2012 è stato quindi dichiarato lo stato di emergenza in ordine agli eventi sismici  nelle province di Bologna, Modena, Ferrara e Mantova della durata di 60 giorni, a partire dal 22 maggio 2012, ovvero fino al 21 luglio 2012 (art. 1). Per tutta la durata dello stato di emergenza, viene attribuita al Capo Dipartimento della Protezione Civile la funzione di emanare ordinanze per l’attuazione degli interventi finalizzati a: organizzare e coordinare i servizi di soccorso ed assistenza alle persone colpite dagli eventi; soddisfare le prime necessità delle popolazioni colpite attraverso la realizzazione di interventi provvisionali; ripristinare e reintegrare i beni di pronto impiego utilizzati nelle zone terremotate, per garantire l’operatività del Servizio nazionale di protezione civile in caso di future emergenze. Tali provvedimenti sono emanati d’intesa con le regioni interessate, in deroga ad ogni disposizione vigente e nel rispetto dei principi dell’ordinamento giuridico (art. 2). Allo scadere dello stato di emergenza, le Regioni Emilia-Romagna e Lombardia provvedono, ciascuna per la propria competenza, a coordinare in via ordinaria gli interventi per il superamento della situazione emergenziale in atto (art. 3).  Con deliberazione del Consiglio dei Ministri del 30 maggio 2012, lo stato di emergenza è stato esteso territorialmente alle province di Reggio Emilia e Rovigo e temporalmente fino al 29 luglio 2012 ed è stata disposta la delega al Capo del Dipartimento della protezione civile ad emanare ordinanze in deroga ad ogni disposizione vigente e nel rispetto dei principi generali dell’ordinamento giuridico. Successivamente lo stato di emergenza è stato prorogato fino al 31 maggio 2013 (art. 1, comma 3, del decreto legge n. 74 del 2012). Seguono: il D.M. Economia e finanze 1° giugno 2012 , la  deliberazione del Consiglio dei Ministri del 4 luglio 2012, la  Con deliberazione del Consiglio dei Ministri del 4 luglio 2012, il D.P.C.M. del 9 agosto 2012, il D.M. Economia 24 agosto 2012 , la proroga, al 30 novembre 2012, la delibera del Consiglio dei ministri del 16 ottobre 2012, la delibera del Consiglio dei Ministri 4 luglio 2012, il D.P.C.M. 16 ottobre 2012, la delibera del 31 gennaio 2013, il D.P.C.M. 8 febbraio 2013, la deliberazione del Consiglio dei Ministri del 15 febbraio 2013  ed il D.P.C.M. 28 dicembre 2012. Sotto invece le ordinanze: ordinanza del Capo del Dipartimento della Protezione civile (O.C.D.P.C.) n. 1 del 2012 del 22 maggio , l'O.C.D.P.C. n. 2 del 2 giugno 2012, l'O.C.D.P.C. n. 3 del 2 giugno 2012 , l'O.C.D.P.C. n. 9 del 15 giugno 2012, l'O.C.D.P.C. n. 15 del1° agosto 2012 , l'O.C.D.P.C. n. 29 del7 dicembre 2012 che ha così novellato l'art. 3 dell'O.C.D.P.C. n. 15 del 1° agosto 2012., l'O.C.D.P.C. n. 42 del 24 gennaio 2013. Ciò che emerge è un intervento normativo rapido e diretto a livello di governo centrale che ha ridotto l’esigenza da parte del Capo Dipartimento della Protezione civile di ricorrere allo strumento emergenziale per eccellenza: le ordinanze di protezione civile. A oggi invece nelle zone colpite dal sisma di ottobre e novembre 2016 non abbiamo ancora un decreto convertito in legge ma già una decina di ordinanze emergenziali. Fra queste, quella del commissario straordinario Errani sulla "riparazione dei danni lievi". Manca, però, il provvedimento con il cui il Commissario “d’intesa con il Ministero dell’economia e delle finanze” definisce  “i criteri e le modalita’ attuative” del contributo pubblico “anche per garantire uniformita’ di trattamento e un efficace monitoraggio sull’utilizzo delle risorse disponibili, e assicurare il rispetto dei limiti di spesa allo scopo autorizzati”. E deve essere ancora emanato il prezziario, ovvero il provvedimento che stabilisce “la metodologia di calcolo del contributo basata sul confronto tra il costo convenzionale al metro quadrato per le superfici degli alloggi, delle attivita’ produttive e delle parti comuni di ciascun edificio e i computi metrici estimativi redatti sulla base del prezzario unico interregionale”, che deve essere “predisposto dal Commissario straordinario d’intesa con i vice commissari nell’ambito del cabina di coordinamento di cui all’articolo 1, comma 5, tenendo conto sia del livello di danno che della vulnerabilità”. Lo sfogo di un professionista maceratese la dice lunga sul sentore che c'è... "Dopo aver letto e riletto l'ordinanza 17 novembre 2016 (Riparazione immediata di edifici e unita' immobiliari ad uso abitativo e produttivo danneggiati dagli eventi sismici del 24 agosto 2016 e successivi, temporaneamente inagibili) del Commissario Errani, elenco i miei dubbi principali: 1. possibile che per i paesi tipo Tolentino per cui non sono state avviate le procedure fast, bisognerà attendere le schede Aedes per iniziare i lavori di riparazione dei danni lievi, nonostante una ordinanza di non agibilità temporanea / agibilità con provvedimenti? 2. possibile che i lavori di pronti intervento/messa in sicurezza (mai nominati nell'ordinanza) non saranno ammessi al contributo? 3. possibile che un cittadino che abbia voglia di effettuare i lavori di messa in sicurezza / riparazione dei danni lievi prima della certificazione dei tecnici Aedes dei danni, a fronte di un'ordinanza di non agibilità temporanea / agibilità con provvedimenti, non avrà diritto di accedere ai contributi? A questo punto mi è venuto in mente di andare a cercare l'ordinanza dello stesso Commissario Errani ai tempi del sisma in Emilia (Ordinanza n. 29 del 28 agosto 2012) ed ho trovato le risposte che cercavo: 1. Ordinanza n. 29 del 28 agosto 2012, art. 2, comma 2: il contributo può essere richiesto purchè il comune abbia emesso un'ordinanza di inagibilità temporanea, parziale o totale. La scheda o una valutazione effettuata dai tecnici comunali o regionali è necessaria per stabilire la tipologia del danno e le modalità di intervento. 2. Ordinanza n. 29 del 28 agosto 2012, art. 3, comma 4: le opere di pronto intervento e per la messa in sicurezza dell'edificio rientrano nel costo dell'intervento ammesso a contributo. 3. Ordinanza n. 29 del 28 agosto 2012, art. 9, comma 1bis: anche gli interventi eseguiti senza scheda AeDES subito dopo il sisma, prima della pubblicazione o entrata in vigore delle ordinanze, è sufficiente una perizia asseverata di un professionista che dichiara di aver effettuato gli interventi per recuperare l'agibilità dell'immobile, purchè abbia tenuto traccia (documentazione fiscale e documentazione fotografica dei danni subiti e correlati al sisma). A questo punto mi chiedo: come mai le ordinanze sono diverse nonostante il Commissario sia lo stesso e (presuppongo) sia i marchigiani che gli emiliani-romagnoli sono comunque cittadini italiani?". Ce lo chiediamo tutti. 

12/12/2016 15:19
Niente Imu per le abitazioni inagibili

Niente Imu per le abitazioni inagibili

Niente Imu per le case inagibili. Il 16 dicembre scade la seconda rata Imu, ma per i proprietari delle case danneggiate dal terremoto la scadenza non sarà un problema in più da affrontare.Il decreto 189 prevede infatti che tutti i fabbricati che si trovano nei comuni del cratere, distrutti oppure oggetto di ordinanze sindacali di sgombero per inagibilità totale o parziale, non concorrano alla determinazione del reddito al fine del pagamento delle imposte su persone e società, e siano esenti dal pagamento di Imu e Tasi, a partire dalla scadenza del 16 dicembre.Nel caso in cui non ci sia una ordinanza di sgombero per la mancanza di verifica da parte dei Comuni, ancora in corso per l'enorme mole di edifici da valutare, ai fini dell’esenzione i contribuenti possono dichiarare al Comune la distruzione dell’immobile o la sua inagibilità.I ministeri degli Interni e dell’Economia dovrebbero emanare a giorni un provvedimento per compensare i Comuni del mancato introito dell’imposta sugli immobili e sui servizi indivisibili. L’esenzione di Imu e Tasi è prevista dall’articolo 48 comma 16 del decreto 189, non modificato nel corso dell’esame in Senato. L’approvazione definitiva del provvedimento, che è comunque già in vigore, è prevista per lunedì o martedì e rispetto al testo approvato dal Senato non sono previsti cambiamenti.

11/12/2016 21:59
Camerino, una stampante 3D tra le donazioni fatte all'Ipsia “G. Ercoli”

Camerino, una stampante 3D tra le donazioni fatte all'Ipsia “G. Ercoli”

“Chi nel cammino della vita ha acceso anche soltanto una fiaccola nell’ora buia di qualcuno non è vissuto invano”. Con queste parole Madre Teresa di Calcutta definiva la solidarietà, un gesto che gli studenti e i docenti dell’IPSIA “G. Ercoli” di Camerino hanno avuto la fortuna di ricevere in un periodo così difficile per l’entroterra maceratese. Il pomeriggio di mercoledì 7 dicembre è stato un momento particolarmente significativo per la nostra comunità scolastica, in quanto ha ricevuto la visita di quattro rappresentanti dello SNALS di Milano e dell’associazione Italo Latino Americana Volver di Brescia, che, congiuntamente, hanno deciso di effettuare una donazione all’IPSIA “G. Ercoli”. Nello specifico hanno fatto omaggio di un computer portatile, una HP laser multifunzione (stampante, scanner e fotocopiatrice) e, novità assoluta per tutte le scuole della zona, una stampante 3D Zortrax. Un vero gioiello della tecnologia FDM (Fused Deposition Modeling) è entrato nel nostro Istituto, una macchina capace di riprodurre oggetti in 3D con la massima precisione; uno strumento davvero innovativo per la formazione dei nostri studenti, che permetterà loro di acquisire delle competenze finora sconosciute, seppure richiestissime nel mondo del lavoro. Per questa ragione siamo orgogliosi di poter fornire noi per primi nella zona questo servizio, non solo agli studenti che già frequentano il nostro Istituto, ma anche a tutti coloro che lo vorranno scegliere per affrontare al meglio il mondo del lavoro.Per quanto riguarda gli enti donatori, senza dubbio lo SNALS non ha bisogno di presentazioni, in quanto è un sindacato da sempre vicino al mondo della scuola e in questa occasione la sede di Milano ha dimostrato il suo lato umano e la sua vicinanza alla nostra realtà. Volver, invece, è stata per tutti noi una piacevole scoperta: lo scopo volontaristico di questa associazione nasce dall’esigenza di aiutare tutti i cittadini latinoamericani che si trovano in difficoltà e si amplia, poi, in un progetto più grande che abbraccia tutti coloro che hanno bisogno di aiuto e di un gesto di solidarietà. In questa occasione siamo stati noi a ricevere la loro “fiaccola” e, conoscendo i rappresentanti che ci sono venuti a far visita, possiamo solo essere testimoni di una generosità immensa che traspariva dai volti di queste brave persone. Ad accoglierli c’era una parte del corpo docente, il direttore della sede, prof. Claudio Falistocco, l’Assessore ai Servizi Sociali del Comune di Camerino, Antonella Nalli e la dott.ssa Andreina Castelli, dell’ufficio preposto ai Servizi Sociali, che ha tenuto i rapporti con le associazioni donatrici. Chiaramente non poteva mancare una rappresentanza degli studenti, nonostante infatti le difficoltà logistiche, visto che molti di loro sono ancora dislocati in strutture della costa, i nostri ragazzi non sono voluti mancare ad un evento così importante. I veri protagonisti, infatti, sono stati loro, i destinatari di un gesto così umano che è stato allo stesso tempo un insegnamento di vita per tutti noi che, nella difficoltà, abbiamo compreso quanto una mano tesa possa aiutarci ad alzarci di nuovo e ricominciare con una ricchezza in più nel cuore e con una profonda gratitudine per la generosità di queste persone.

11/12/2016 15:13
Sisma, CNA: "Attività commerciali a rischio perché mancano clienti e turisti"

Sisma, CNA: "Attività commerciali a rischio perché mancano clienti e turisti"

Dagli incontri svolti dalla CNA sul territorio emerge una situazione critica per quanto riguarda le attività commerciali dei comuni colpiti dal sisma: coloro che hanno le strutture agibili non stanno lavorando affatto a causa della mancanza di clienti e turisti.Nulla di non prevedibile, considerato che la maggior parte degli ex abitanti dei comuni terremotati sono attualmente collocati in strutture alberghiere sulla costa. Da Sarnano a Pieve Torina a Muccia, Camerino e San Ginesio dalla fine di ottobre, e molti anche da fine agosto, hanno visto i propri guadagni scendere a picco fino a toccare il fondo. Senza considerare che oltre al mancato guadagno devono sostenere i costi per l’attività, dal pagamento delle utenze ad affitti rimasti invariati nonostante l’emergenza terremoto.Di oltre 150 aziende tra commercianti ed artigiani intervistate, più del il 50% si trova in questa preoccupante situazione. E anche laddove i sindaci abbiamo provveduto a fornire strutture provvisorie a chi ha il proprio negozio o ufficio inagibile i problemi sono gli stessi. Parliamo di 2000/3000 euro di media di mancato guadagno tanto che in molti hanno già valutato di chiedere la propria attività.Pur di lavorare sarebbero disposti a spostarsi temporaneamente nelle località limitrofe meno colpite dal sisma, come ad esempio Macerata. Nessuno invece ha mostrato disponibilità a trasferire anche solo per un breve periodo l’attività sulla costa, ritenendo ciò contrario ad un progetto di rinascita dei comuni terremotati oltre che logicamente impensabile laddove si abiti in territori che distano più di un’ora d’auto dalla costa.La CNA ogni settimana vuole dare voce a chi ha scelto di restare nel proprio territorio ed è ora in difficoltà. Come il negozio Skisport di articoli sportivi di Sarnano o il ristorante pub Fronte del Palco di Passo San Ginesio di suo fratello. Due giovani che hanno investito nel loro territorio con attività che si basano sul turismo locale e sulla voglia della gente di vivere i territori in cui sono ubicati.Queste persone non possono essere lasciate sole e vanno pensate iniziative razionali e fattibili per far circolare persone nei territori spopolati dell’entroterra: ad esempio pulman gratuiti dalla costa che portino gli ex residenti o anche gli abitanti delle zone costiere direttamente nei luoghi colpiti dal terremoto per degustare specialità, acquistare prodotti di vestiario, oggettistica soprattutto in vista del Natale.Un turismo solidale fatto sui luoghi del terremoto e vicini ai commercianti, artigiani ed imprese del territorio.

09/12/2016 17:34
Sisma, si montano container a Pieve Torina. Domani al via i lavori anche a Tolentino

Sisma, si montano container a Pieve Torina. Domani al via i lavori anche a Tolentino

Proseguono le attività coordinate dal Dipartimento della Protezione civile per la predisposizione delle aree e il posizionamento dei container nei comuni che hanno richiesto questa soluzione per i cittadini impossibilitati ad allontanarsi temporaneamente dalle zone colpite dal sisma del 30 ottobre.A Camerino entro pochi giorni verrà completato il posizionamento dei container nella prima area e inizieranno i lavori di installazione nella seconda area individuata dal Comune. Questa mattina, inoltre, hanno preso il via a Pieve Torina le attività di predisposizione del sito che ospiterà gli insediamenti con i container.Previsto entro domani l'avvio delle stesse operazioni anche a Tolentino nell’area individuata all’interno della zona industriale La Rancia, in via Colombo per la sistemazione dei container che saranno messi a disposizione delle persone che non possono rientrare nelle proprie abitazioni in quanto fortemente danneggiate dal sisma e quindi dichiarate inagibili.Il Sindaco e la Giunta, infatti, in questi giorni, hanno adottato diversi atti deliberativi per la realizzazione del villaggio temporaneo con container prevedendo tre aree di moduli per 402 posti letto complessivi. Sono previsti container dormitorio con bagno, container con spazi comuni,  container corridoi e con uffici. Il Sindaco ha già formalizzato il mandato agli uffici comunali per ufficializzare gli ordinativi necessari e per portare a compimento l’operazione di allestimento del villaggio anche in considerazione dell’imminente stagione invernale.Contemporaneamente, sempre il Sindaco e la Giunta, hanno dato mandato per la fornitura degli arredi necessari per i container. Saranno acquistati 402 due letti singoli con materassi e guanciali, 176 tavoli, 570 sedie, 402 armadi, 134 comodini, 804 paia di lenzuola, 402 piumoni e coperte invernali, 804 asciugamani, 51 tavoli da mensa, 402 sedie da mensa, 17 panche con appendiabiti, 34 divani e 134 apparecchi per illuminazione da comodino.Tutti gli ordini e gli acquisti sono stati fatti in accordo con il Dipartimento di Protezione Civile ed effettuati mediante Consip spa che ha provveduto ad espletare le gare per le forniture.La realizzazione di aree container, al momento, informa il Dipartimento, è stata richiesta anche dai comuni di Amandola, Petriolo, San Ginesio e San Severino Marche.

08/12/2016 17:13
Sisma, nelle Marche sono oltre 4mila gli effetti geologici provocati

Sisma, nelle Marche sono oltre 4mila gli effetti geologici provocati

Fratture in cresta al Monte Vettore e al Monte Porche, un lago temporaneo nella Valle dell'Infernaccio, luogo di leggende meta di migliaia di escursionisti, la portata del fiume Nera aumentata del 30%.Sono più di 4 mila gli effetti geologici prodotti in un'area di 2 mila metri quadrati dai terremoti di agosto e ottobre nelle Marche: dalla prima scossa di magnitudo 6 del 24 agosto, fino a quella di 6.5 del 30 ottobre. I Geologi dell'Università di Camerino e della Regione Marche, in collaborazione con altri professionisti, hanno messo a punto una banca dati degli effetti di superficie della sequenza sismica, corredata da molte fotografie. Sono stati monitorati fratture del suolo, grandi frane, collassi di doline; vulcanelli di fango, sbarramenti per frana, cedimenti differenziali e deformazioni permanenti della superficie terrestre. Fenomeni in parte già noti in parte nuovi, che hanno modificato sensibilmente il paesaggio (ANSA).

08/12/2016 15:23
Anche Le Iene vicine ai territori colpiti dal sisma - VIDEO

Anche Le Iene vicine ai territori colpiti dal sisma - VIDEO

Dalle Iene un messaggio di vicinanza e un appello a sostegno delle persone colpite dal sisma. Filippo Roma, da sempre amico della provincia di Macerata, ha lanciato un appello con un video-messaggio nel quale sottolinea la sua vicinanza alle persone colpite dal sisma, in particolare quelle di Camerino, San Severino e Tolentino dove più volete è stato protagonista di spettacoli apprezzatissimi dal pubblico, "Per i regali di Natale vi invito a comprare i prodotti provenienti da queste zone, il futuro non crolla e Le Iene portano bene".[video width="848" height="480" mp4="http://picchionews.it/wp-content/uploads/2016/12/IMG_6957.mp4"][/video]"

07/12/2016 19:10
Fuori dagli alberghi entro il 7 gennaio chi non ha i requisiti: ordinanza di Curcio

Fuori dagli alberghi entro il 7 gennaio chi non ha i requisiti: ordinanza di Curcio

Via dagli alberghi chi non ha i requisiti. E' questo il senso della nuova circolare firmata dal capo dipartimento della protezione civile nazionale, Fabrizio Curcio, che riguarda le procedure per assicurare un’adeguata assistenza alle popolazioni colpite dai terremoti di agosto e ottobre presso strutture alberghiere che si sono rese disponibili a garantire tale ospitalità transitoria, anche al di fuori del territorio comunale o regionale di provenienza dei cittadini. Così, chi dopo il terremoto è ospitato negli alberghi ma non ha più i requisiti, dal  7 gennaio avrà 5 giorni di tempo per trovare un’altra sistemazione o potrà restare nella struttura pagando di tasca propria. L'unica eccezione riguarda chi ha dei figli che stanno frequentando la scuola nel comune dove hanno trovato ospitalità.L'ordinanza di Curcio recita: “A seguito dei terremoti del 26 e 30 ottobre, infatti, per tutelare la pubblica incolumità è stato deciso, anche in forma generalizzata e non formalizzata, – ricorda la prociv nazionale – di allontanare le persone dagli edifici e dai centri abitati interessati dalle scosse e di accoglierle in strutture al coperto, data l’evoluzione delle condizioni meteoclimatiche nelle aree interessate e della conseguente impossibilità di assistere adeguatamente i cittadini stessi attraverso l’allestimento di aree attendate. Come noto, l’assistenza alberghiera era stata esplicitamente ricompresa, dopo il terremoto del 24 agosto con l’art. 4 dell’ordinanza n. 394/2016, tra le diverse misure attivabili per garantire una assistenza transitoria, dopo la chiusura delle aree di accoglienza in tenda, ai residenti in edifici valutati, a seguito delle verifiche di agibilità, con un esito “diverso da A”, ovvero non agibile”.Dopo i terremoti del 26 e 30 ottobre, che hanno comportato un’estensione del territorio interessato e un conseguente incremento del numero degli edifici da controllare, le verifiche di agibilità degli immobili attraverso le schede Aedes e con procedure speditive FAST sono in corso e richiederanno, necessariamente, diverse settimane. In questo periodo di tempo, quindi, la perdurante precarietà è riconosciuta quale elemento che dà accesso alla fruizione dell’ospitalità alberghiera in forma generalizzata fino alla messa a regime delle procedure di verifica di agibilità/utilizzabilità delle abitazioni. In tal senso, fino al 6 gennaio 2017 (incluso), i Comuni interessati dagli eventi sismici dovranno attestare, alla data dei terremoti, la semplice condizione di residenza/dimora abituale delle persone ospitate segnalate, tramite le Regioni, dalle strutture alberghiere. Tale attestazione sarà necessaria per coprire, con le risorse disponibili per la gestione dell’emergenza, le spese sostenute.Contemporaneamente, sempre entro il 6 gennaio prossimo, le Regioni e i Comuni devono predisporre delle procedure univoche per individuare, non più in modo generalizzato ma puntualmente, le persone che possono essere ospitate nelle strutture ricettive in quanto: residenti/dimoranti in edifici classificati con esito diverso da “A” delle schede AEDES, o per i quali risulti presentata la relativa richiesta di sopralluogo residenti/dimoranti in edifici classificati con esito “non utilizzabile” nella scheda FAST residenti/dimoranti per i quali risulti presentata la relativa richiesta di sopralluogo o risulti programmata, da parte del Comune, una verifica a tappeto residenti/dimoranti in edifici ricadenti all’interno di “zone rosse” Tutte le persone che non rientreranno in questi casi, a partire dal 7 gennaio avranno cinque giorni per organizzare il rientro in abitazioni agibili/utilizzabili o, comunque, per lasciare la sistemazione in albergo, termine dopo il quale le spese saranno poste a loro carico. Il termine dei cinque giorni verrà applicato anche ogni qualvolta le condizioni specificate verranno meno in date successive al 6 gennaio 2017, con il procedere delle verifiche di agibilità.Questa procedura non si applica per le famiglie ospitate in alberghi di Comuni diversi da quelli di residenza che, per l’anno scolastico in corso, hanno figli iscritti a Istituti scolastici nei Comuni di accoglienza. Per loro, infatti, permane il diritto di rimanere nelle strutture alberghiere ad esse assegnate". Secondo quanto si apprende dalla stessa protezione civile nazionale, sono in campo 164 squadre di tecnici ed esperti abilitati per le verifiche di agibilità con procedura FAST (Fabbricati per l’Agibilità Sintetica post-Terremoto) sugli edifici privati attivata, dopo gli eventi sismici del 26 e del 30 ottobre, nelle Regioni Umbria, Abruzzo, Marche e Lazio. Nella Regione Marche dalle 10.210 verifiche effettuate risultano 3.778 (46%) edifici agibili e 365 che, pur non essendo danneggiati, risultano “non utilizzabili” per solo rischio esterno. Sono invece 4.112 (50%) gli edifici “non utilizzabili” mentre 1.955 le verifiche senza esito.

07/12/2016 17:44
Camerino, arriva Juri Chechi per IoNonCrollo

Camerino, arriva Juri Chechi per IoNonCrollo

Venerdì, 9 dicembre, il campione olimpico Jury Chechi sarà a Camerino per fare visita e conoscere da vicino l’Associazione IoNonCrollo. Si terrà alle ore 18 un incontro, presso la palestra interna del Polo Scolastico Provinciale di Madonna delle Carceri che sarà l’occasione anche per presentare i progetti futuri dell’Associazione con il nuovo importante testimonial.Oltre a Jury Chechi saranno presenti il sindaco di Camerino, Gianluca Pasqui, il pro rettore vicario dell’Università di Camerino, Claudio Pettinari, il presidente del CONI Marche, Germano Peschini, il presidente del Cus Camerino, Stefano Belardinelli, e il presidente dell’Associazione IoNonCrollo, Claudio Cingolani.La cittadinanza e la comunità studentesca sono invitati a partecipare.

07/12/2016 16:46
IoNonCrollo incontra il sindaco e gli studenti di Camerino

IoNonCrollo incontra il sindaco e gli studenti di Camerino

Si stringono ancora di più i rapporti dell’Associazione IoNonCrollo con la cittadinanza. Si è trattata di una settimana di incontri proficui quella appena trascorsa per i volontari dell’associazione, cominciati, lo scorso martedì, con il primo incontro ufficiale avuto assieme al sindaco di Camerino, Gianluca Pasqui. Il primo cittadino è fortemente voluto venire a conoscere da vicino l’associazione e tutte le specifiche attività portate avanti in questo primo mese di vita ed i progetti per il futuro. Il primo cittadino è stato accolto nella sede dell’associazione, presso la segreteria del Cus, ed ha voluto ringraziare tutti i volontari per lo straordinario lavoro portato avanti a fianco delle Forze dell’Ordine, dei Vigili del Fuoco, della Protezione Civile, della Croce Rossa, della Misericordia e soprattutto restando affianco alla popolazione e condividendo con essa questo momento drammatico. È stata l’occasione per saldare ancora più a fondo il rapporto che l’associazione ha con l’amministrazione comunale, che sin da subito si è mostrata entusiasta ed ha accolto e sostenuto i progetti e le volontà dei giovani cittadini e studenti di Camerino.Nei giorni scorsi, inoltre, i volontari di IoNonCrollo hanno incontrato gli studenti dell’Istituto Tecnico Commerciale e per Geometri “Antinori” di Camerino. Circa 150 i ragazzi presenti, ai quali i volontari hanno presentato l’associazione, i progetti e le finalità. Particolare attenzione sia da parte degli studenti che da parte degli insegnanti e, alla fine dell’incontro, IoNonCrollo ha voluto lasciarli con una sfida: provare anche loro ad organizzare eventi solidali, in particolar modo tra i più giovani, per partecipare attivamente alla costruzione del Quartiere delle Associazioni contribuendo a rinsaldare il tessuto sociale cittadino. Lo stesso faranno nei prossimi giorni, negli incontri già in programma con gli studenti dei Licei.Giovedì è stata nuovamente l’occasione per vedersi con gli studenti dell’Università di Camerino, molti dei quali tornati in città in occasione della ripresa delle lezioni. Gli universitari sono stati accolti presso la sede dell’associazione ed hanno anche loro avuto modo di conoscere meglio la realtà di IoNonCrollo ed entrare a fare parte del grande gruppo di volontari operativi, che supera ormai i 130 elementi.Infine, ieri, domenica 4 dicembre, un’occasione speciale per chiudere in bellezza questa settimana intensa di incontri; la Festa di Santa Barbara, patrona dei Vigili del Fuoco. I ragazzi di IoNonCrollo hanno voluto organizzare una piccola sorpresa per i Vigili del Fuoco presso la sede del Centro Operativo Comunale, nei locale di Contram s.p.a.. Una merenda con le prelibatezze locali per condividere insieme un momento di allegria e soprattutto ringraziarli per il grande lavoro e l’inestimabile contributo che stanno spendendo nella gestione di questa emergenza sismica.

05/12/2016 17:12
Pop Informatica e SKJ Line Abbigliamento: spazio alla solidarietà

Pop Informatica e SKJ Line Abbigliamento: spazio alla solidarietà

La solidarietà di questi duri mesi post sisma passa anche attraverso piccoli gesti di condivisione. Sono tanti i commercianti di Camerino, così come degli altri comuni colpiti dal terremoto, che hanno visto i loro negozi distrutti o gravemente danneggiati. In molti non si sono arresi ed hanno cercato immediatamente locali alternativi presso cui ripartire con l’attività: impresa indubbiamente complicata data la carenza di locali agibili, i divieti della zona rossa ed il boom delle richieste.È a questo punto che è scattata la solidarietà da parte di alcuni dei commercianti meno colpiti che si sono resi disponibili a condividere i propri locali con i colleghi meno fortunati. E' successo a Cinzia Braghetti, titolare del negozio di abbigliamento 0-16 SKJ Line, completamente distrutto dal crollo della torre di Santa Maria in via, ora attivo a fianco di Pop Informatica in via D’Accorso 25/27 (ex locali MIPS). I ragazzi di Pop Informatica hanno accettato senza esitazioni la proposta di condivisione dei locali per dare un segnale forte di fiducia nella ripresa dell’economia della città, soprattutto in vista delle festività natalizie.“Abbiamo pensato che in una situazione di emergenza come questa, essere solidali è fondamentale.” Afferma Francesco Maccari, responsabile di Pop Informatica. “Camerino deve tornare a vivere con tutte le sue attività aperte e funzionanti. Solo così possiamo richiamare i tanti che sono ancora fuori città e che stentano a rientrare. Siamo felici che Cinzia si sia appoggiata da noi e le facciamo un grandissimo in bocca al lupo per ripartire alla grande”.Un bell’esempio di condivisione, una storia sincera di solidarietà.

05/12/2016 15:22
“Vetrine Sibilline – Ci ritorNiAmo”: nuovo progetto CNA per le zone terremotate

“Vetrine Sibilline – Ci ritorNiAmo”: nuovo progetto CNA per le zone terremotate

I recenti eventi sismici hanno modificato pesantemente non solo il volto della nostra terra, ma anche la realtà economica e sociale delle province di Macerata, Fermo e Ascoli Piceno, in particolar modo le zone dell’entroterra, cuore di gran parte del mondo produttivo artigianale marchigiano, luoghi che custodiscono un patrimonio artistico e culturale a rischio scomparsa. Il terremoto, oltre a produrre migliaia di sfollati, disagi ai servizi, alla viabilità, centri storici pericolanti (laddove non siano totalmente scomparsi, con la conseguente necessità di messa in sicurezza delle opere d’arte), sta provocando lo spopolamento di borghi e cittadini, una gravissima battuta d’arresto della produttività e dell’economia turistica legata alle peculiarità della zona dei Sibillini.Da quel 24 agosto, gli uffici CNA ricevono le richieste di aiuto e supporti degli imprenditori: da allora, siamo al lavoro sul campo per diffondere informazioni, dare supporto logistico, mettere in contatto la domanda e l’offerta di servizi, di condivisione di laboratori e magazzini, di affitto di abitazioni e locali; dal 25 agosto giriamo il territorio per incontrare cittadini e imprese e discutere del decreto governativo, per aiutare nell’interpretazione di quanto previsto. Insomma, per capire cosa fare, e farlo subito.Anche per questo, per aiutare il territorio a non mollare, è partito “Vetrine Sibilline – Ci ritorNiAmo”, progetto targato Cna Marche Sud, avviato per sensibilizzare l'acquisto dei prodotti tipici e tradizionali delle zone del Fermano, Maceratese e Ascolano colpite dagli eventi sismici. CNA propone una vetrina di aziende che aderiscono al progetto, con l'obiettivo di promuovere l'acquisto dei prodotti enogastronomici quale veicolo di rilancio, economico ma anche turistico, dei territori che in questo momento sono in grande difficoltà a seguito del terremoto. Si tratta di imprese del settore agroalimentare, aziende agrituristiche, vitivinicole, oleifici, birrifici, produttori di miele, confetture, prodotti di norcineria, dolci e liquori. Lo slogan del progetto è "Ci ritorNiAmo" perché siamo convinti che sia fondamentale ritornare a rivivere quelle zone, ridandogli il valore che meritano. Basta cercare Vetrine Sibilline sui siti delle CNA territoriali di Macerata, Fermo e Ascoli Piceno, consultare l'elenco delle imprese, scegliere i prodotti e contattare le aziende. In occasione delle prossime festività, CNA Macerata promuove cesti regalo solidali realizzati in collaborazione con il Circuito Marchex e con il portale web Marca Camerino: per informazioni www.mc.cna.it oppure 0733/27951.

05/12/2016 11:02
Referendum, nelle Marche e in provincia di Macerata vince il No

Referendum, nelle Marche e in provincia di Macerata vince il No

Netta la vittoria del No nelle Marche.Il commento a caldo del segretario regionale del Pd, Francesco Comi, lascia poco spazio alle interpretazioni: "Peccato per il risultato. Sono amareggiato dell'esito e non ho motivo di nasconderlo. Abbiamo perso un'occasione. Chi ha votato contro la riforma si è caricato sulle spalle una grande responsabilità. Questo Paese aveva e ha bisogno di proposte costruttive".A votare per il referendum costituzionale, in tutta la regione, è stato quasi il 73% degli aventi diritto. La percentuale più alta in provincia di Pesaro Urbino (74,87%) quella più bassa in provincia di Macerata (70,84%) che ha registrato a sua volta la più bassa affluenza alle urne nel comune di Pieve Torina (47,21%), quella più alta, invece, a Muccia (89,84%).A Camerino domina controtendenza il Sì con il 53,71. Anche a Sefro vince il Sì con il 51.77 per cento, a Caldarola con il 50,28 (uno scarto di cinque voti), ad Apiro con il 55,59 e ad Appignano con 50,65 per cento.Incredibile parità a Poggio San Vicino con 63 voti al Sì e 63 voti al No: annullata una scheda.Trionfo del No a Bolognola: 50 voti (76,92 per cento) contro i 15 del Sì.Nel capoluogo di provincia, tendenza nazionale rispettata: a Macerata il No si afferma con il 54,85 per cento.Anche a Civitanova domina il No con un netto 58,05 per cento.A Loro Piceno è un voto a fare la differenza a favore del No: 641 a 640 con una percentuale del 50,04. A Cingoli il No si afferma con il 56,46 per cento, a Tolentino con il 53,16, a Porto Recanati con il 57,59, a San Severino con il 58,83, a Visso con il 61,59, a Serravalle con il 57,12, a Serrapetrona con il 57,22, a San Ginesio con il 52,18, a Ripe San Ginesio con il 58,74, a Pioraco con il 57,07, a Pievebovigliana con il 62,26, a Penna San Giovanni con il 58, a Morrovalle con il 56,57, a Montecassiano con il 54,39, a Monte Cavallo con il 51,67, a Mogliano con il 52, a Gagliole con il 61,11, a Fiordimonte con il 59,52, a Fiastra con il 54,10, a Esanatoglia con il 59,29, a Cessapalombo con il 63,44, a Camporotondo con il 52,74, a Belforte con il 54,19, a Urbisaglia con il 55,49, a Treia con il 55,46, a Sant'Angelo in Pontano con il 54,13, a Muccia con il 57,23, a Montecosaro con il 59,39.Nei comuni di Acquacanina, Castelsantangelo sul Nera e Ussita, colpiti dagli eventi sismici, non sono state costituite le sezioni elettorali. Nei comuni di Fiastra e Pieve Torina, colpiti dagli eventi sismici, è stato costituito un numero ridotto di sezioni elettorali, pari a 1.

05/12/2016 01:04
Buona affluenza al voto nei Comuni del sisma

Buona affluenza al voto nei Comuni del sisma

Anche se molti residenti hanno scelto di votare nelle zone in cui sono sfollati, l'affluenza alle urne per il referendum sulla riforma costituzionale è buona nelle zone terremotate delle Marche, dove i seggi (spesso accorpati) sono stati allestiti in sedi alternative, dalle tensostrutture alle palestre."Sì, la gente viene e sta votando" dice il sindaco di Pieve Torina Alessandro Gentilucci. "Nonostante il cielo plumbeo" è serena la voce del sindaco di Pievebovigliana Sandro Luciani: "c'è una buona affluenza".Rallentamenti a Visso, che per il referendum raccoglie anche le sezioni elettorali di Ussita e Castelsantagelo sul Nera: "sono andato direttamente al seggio, nella palestra delle scuole - racconta il sindaco di Ussita Marco Rinaldi -, ma lì ho scoperto che prima bisognava ritirare un attestato presso il Comune, che si trova in un modulo in zona il Piano. Non è semplice spostarsi, ci sono varchi e controlli, perché il centro di Visso è zona rossa. Insomma, per votare ci ho messo un'ora".Secondo quanto appreso dall'Ansa, nelle Marche si attesta al 20,22% l'affluenza alle urne alle 12 per il referendum sulla riforma costituzionale. A Macerata ha votato il 19,14% degli aventi diritto al voto.

04/12/2016 14:43
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