Dopo il grande successo delle scorse edizioni, l’Università di Camerino si prepara ad ospitare domenica 24 settembre, dalle ore 9 alle ore 20 nello spazio antistante l’ingresso dell’Orto Botanico “Carmela Cortini” (zona Gioco del Pallone), l’evento “MAN – Mangiare-Alimentare-Nutrire”, promosso dal Sistema Museale di Ateneo con il patrocinio del Comune di Camerino, in collaborazione con l’associazione Cisei ed alcune associazioni locali.
“Alle radici del benessere” sarà il filo conduttore di questa terza edizione. Allo scopo di sviluppare ad ampio raggio l’argomento “Benessere”, l’iniziativa prevede l’organizzazione di un apposito spazio-mercato con la presenza di ditte produttrici di prodotti naturali per la loro vendita diretta ai vari partecipanti all’evento, nonché simpatici ed interessanti percorsi dedicati al benessere, adatti sia agli adulti che ai ragazzi.
Il tutto alla scoperta di quel benessere che affonda le sue radici anche in ciò che immettiamo nel nostro organismo con una alimentazione sana e l’uso quotidiano di prodotti controllati e naturali.
L’esperienza potrà essere arricchita dalla visita guidata all’Orto Botanico “Carmela Cortini” per conoscerne ed ammirarne la bellezza, con gli alberi secolari, le piante tropicali ed officinali.
Tutte le informazioni con il programma dettagliato sono disponibili nel sito sma.unicam.it
Dall'avvocato Antonella Gamberoni di Camerino riceviamo alcune riflessioni sulla polemica nata a seguito della decisione di consentire a un gruppo di camperisti in occasione della Giornata del Plein Air, la visita in zona rossa
L’apertura di un altro spicchio, stavolta importante, della nostra amata città, mi ha indotto a molte riflessioni che hanno riempito il mio tempo “immobile” a causa dell’incidente che mi ha coinvolto.
Prima di tutto vorrei ringraziare quelli che instancabilmente dal 26 ottobre – anzi dal 24 agosto -tra mille problemi ed emergenze, nel bene e nel male, sempre in buona fede, superando ostacoli, cozzando contro muri di gomma e regole inutili, sperimentando l’irritazione di cittadini comprensibilmente esasperati, hanno comunque lavorato e si sono impegnati senza mai rinunciare a vedere una luce in fondo al tunnel.
Grazie, all’Amministrazione Comunale, dunque, ai tecnici, ai Vigili del Fuoco, agli Alpini, agli operai, alla Polizia Municipale, grazie a tutti…
La riapertura di piazza San Domenico ha prodotto in me proprio questo effetto… ho intravisto uno spiraglio di luce… pezzetto dopo pezzetto riguadagneremo Camerino, ci vorrà molto tempo, ma è possibile.
Ed ogni pezzetto guadagnato va festeggiato, celebrato, è una medaglia al petto di tutti.
Di quelli che hanno lavorato perché ciò avvenisse, di quelli che sono dovuti scappare in ciabatte, di quelli che da quella notte non hanno più potuto vedere la loro città, di quelli che hanno sopportato la lontananza, di quelli che hanno dormito mesi in roulotte o nei garage perché non la sopportavano, di quelli che riescono a pazientare, di quelli che non ci riescono e si lamentano dei ritardi, di quelli che con la disperazione dentro hanno reagito, di quelli che invece per disperazione sono fuggiti, di chi nel dramma ha tirato fuori il meglio di sé e di chi nel dramma ha tirato fuori il peggio.
Camerino è la nostra città, è casa nostra, l’amiamo infinitamente, qualche volta l’abbiamo anche odiata, però essendo casa nostra ci ha accolto e ci accoglierà tutti, nonostante tutto.
Credo non sia successo solo a me, specialmente nei primi tempi, di scoprirsi a salutare con entusiasmo persone che prima si ritenevano semplici conoscenti, a parlare con familiarità con persone con le quali non si era mai parlato, ad essere solidale con tutti ed a ricevere solidarietà da tutti. Quello che è successo ci ha unito, ci ha restituito un forte senso di appartenenza che Camerino custodisce.
A questo punto ho fatto la prima associazione di idee e ho ripensato a Gemona del Friuli, che ho visitato quest’estate.
Anche a Gemona mi sono sentita accolta. Era concreta e palpabile l’esistenza di un legame che mi univa alle persone che incontravo… ci si capiva con uno sguardo, non era necessario spiegare, loro “sapevano”, avevano vissuto la medesima esperienza, comprendevano ed esprimevano la medesima solidarietà che sperimentavo tra di noi. Visitare Gemona mi ha aperto il cuore un po’ come la notizia dell’apertura di piazza dei Costanti. Tutta ricostruita dopo la devastazione è una città che porta con fierezza le cicatrici della tragedia che ha vissuto. Senza alcun pudore, anzi, facendone una ragione della propria rinnovata esistenza.
Nel centro storico si entra gratuitamente in un edificio che ospita una sorta di museo del terremoto. Un racconto della tragedia e della sofferenza. Una celebrazione delle forze messe in campo per rinascere. Fotografie della devastazione affiancate a quelle della ricostruzione. Il prima e il dopo a confronto con tanto di teche che custodiscono macerie di quaranta anni fa. Tra quelle macerie si osservano ancora oggi i segni della vita che ospitavano: bambole impolverate ed altri oggetti familiari. Ovunque si legge “Gemona non dimentica”.
Macabro? No, in realtà entrando in quel luogo si provano emozioni diverse: disperazione, speranza, consapevolezza…. sì… consapevolezza.
I friulani hanno fatto dei loro paesi ricostruiti dei veri e propri monumenti alla memoria. Passeggiando tra le vie e parlando con la gente capisci che il terremoto è una presenza costante nella vita di ognuno, è come se tutti avessero vissuto quella drammatica esperienza, anche chi nel 1976 non c’era. L’aver tenuto così alta la memoria fa sì che ancora oggi ringraziano per gli aiuti e la solidarietà ricevuta, ma soprattutto ha consentito loro di imparare a convivere con il terremoto e con il rischio sismico. Tutti sono consapevoli che tale responsabile convivenza è il primo presupposto per l’esistenza dei loro paesi. La consapevolezza. E qui la seconda associazione di idee.
Camerino è comune arancione, il TCI credo e l’Associazione Paesi Bandiera Arancione, hanno ritenuto di consentire il mantenimento della qualifica anche dopo il sisma, probabilmente nonostante l’attuale assenza dei requisiti necessari che suo tempo furono riconosciuti esistenti.
L’ultimo week end di questo mese, dunque, si svolgerà la festa del plen air, ospitata con grande successo gli anni scorsi grazie ad un’area sosta camper efficiente e molto apprezzata nell’ambiente e sulla stampa specialistica.
Il programma prevede per un gruppo di massimo 40 persone la possibilità di entrare in zona rossa e visitare la città terremotata.
Questa possibilità ha scatenato partecipate e coinvolgenti discussioni che ci hanno portato sulla cronaca nazionale. Si è parlato di turismo macabro e di violazione della sensibilità dei proprietari di quelle case danneggiate, pezzi della città sospesa interdetta a tutti. Leggendo le accese discussioni sul web ho provato emozioni contrastanti. Mille pensieri mi frullavano in testa… in realtà molti da quando ho visitato Gemona. Non posso nascondere che una prima istintiva reazione mi ha portato a condividere alcune perplessità... ma i pensieri erano sempre più confusi.
Poi ho ripensato ai miei accessi in zona rossa sia per il recupero beni, sia per mostrare la mia Camerino a giornalisti, colleghi rappresentanti di istituzioni e ad altri. Ho sempre vissuto come un privilegio essere potuta entrare, e dopo ogni volta mi sono disperata per la desolazione.
L’ultima volta che sono entrata in zona rossa, però, è stato diverso. Ho accompagnato due gruppi di ragazzi, rover e scolte di diverse parti d’Italia, che partecipavano ad una route nazionale organizzata sui luoghi del sisma. Venti ragazzi ogni volta, in uniforme scout e con il caschetto, hanno ascoltato in silenzio osservando interessati. Il consigliere comunale Leo Marucci ha accompagnato i gruppi per la visita. Leo aveva studiato per l’occasione un percorso in sicurezza che sì è snodato per le vie principali della città e durante il quale ha spiegato come si viveva Camerino prima del terremoto, cosa è successo quella notte e le difficoltà incontrate, ha mostrato monumenti, angoli e paesaggi caratteristici laddove potevano essere ammirati, ed ha raccontato quelli che non si potevano vedere, ha illustrato le ferite inferte agli immobili analizzando diverse tipologie di lesioni, ha spiegato il tipo di danno che gli immobili avevano avuto, ha raccontato del rischio sismico e di come si può convivere con esso.
Ho notato dalle domande dei ragazzi che avevano perfettamente compreso. Tutti hanno lasciato la città molto colpiti e con una diversa consapevolezza.
Consapevolezza. Il mosaico dei miei pensieri si è ricomposto.
Per quanto doloroso non possiamo e non dobbiamo impedire che sia fatta divulgazione degli effetti del terremoto. È necessario sapere e vedere per capire come aiutare, per verificare che di aiuto c’è ne bisogno ma, soprattutto, per imparare a convivere con il terremoto con consapevolezza. Oggi possiamo mostrare le ferite aperte, domani mostreremo anche noi le foto e celebreremo la ricostruzione, come dobbiamo celebrare ogni pezzetto della nostra città riconquistato. Ero già adulta nel 1997 e da allora ho avuto piena consapevolezza che non bisogna dimenticare. Mi sono spesso trovata in contrasto con altri per questo. Forse, invece, abbiamo dimenticato troppo presto.
La nostra zona rossa ci testimonia che il terremoto esiste ed esisterà sempre, che si può convivere con il rischio sismico, che maggiori attenzioni ed accortezze possono diminuire gli effetti disastrosi del sisma, che noi marchigiani ed umbri siamo gente seria e con responsabilità abbiamo già utilizzato il denaro pubblico, che aver portato a casa la vita di tutti è il più grande risultato che l’Italia delle calamità naturali ha mai ottenuto (basti pensare agli ultimi fatti di Ischia o a Livorno). Le visite consentiranno, dobbiamo sperare, che non solo i nostri figli come i figli di Gemona, ma anche i figli di quanti avranno potuto vedere Camerino, acquistino consapevolezza. Una consapevolezza che non interessa nemmeno a chi ci governa.
Non esiste una sola verità sulle questioni che in questi giorni ci appassionano, ma un solo dolore. Aiutare la consapevolezza vale il sacrificio.
È naturale e giusto che abbiamo pudore della nostra sofferenza per noi rappresentata dalla nostra città ferita. Ma è anche giusto informare e mostrare. È giusto pensare ed operare perché Camerino sia ritenuta un laboratorio di ricostruzione, una sfida sperimentale per insegnare all’Italia che anche i borghi medievali possono convivere con il rischio sismico. È giusto pensare, invece, che è il caso di correre di più, per restituire Camerino ai camerinesi, a tutti la piazza, sottocorte, il teatro ed a ognuno la propria abitazione, negozio, ufficio. È giusto gridare la nostra sofferenza, anche solo per gridare.
Però è certamente giusto notare che finiamo sulla cronaca nazionale non tanto per quello che è successo ma per una polemica che, anch’essa, è tutta nostra, come la nostra città, solo noi possiamo capirla e non possiamo consentire che altri, fino ad oggi indifferenti, vi speculino. Ne dobbiamo essere gelosi.
La notizia non è e non deve essere lo scontro tra camerinesi con sensibilità diverse, tra chi pensa che dobbiamo far conoscere e mostrare le nostre ferite a tutti, e chi ritiene che sarebbe offensivo turismo delle macerie. La notizia è che Camerino è la più grande zona rossa del sisma, zona ancora molto estesa dopo un anno, zona rossa fino ad oggi dimenticata, sospesa sul colle nella più totale indifferenza dei media, anche di quelli che oggi vengono a raccogliere avidamente brandelli di quella che altro non è se non la nostra disperazione.
La notizia, in quest’Italia del “dopo”, è che il rischio sismico esiste e mentre noi ci arrabbiamo, certamente sul tavolo della Protezione Civile ci sono report della Commissione Grandi Rischi da valutare. Magari questi documenti spiegano che storicamente dopo il movimento delle faglie interessate dal terremoto del 2016 se ne sono verificati altri, tanto da lasciare supporre una probabile interferenza di faglie. Anche dopo il 24 agosto era stato relazionato circa la probabile attivazione della faglia del Vettore. Nella più totale indifferenza. Questo, tutto questo, certamente non è giusto. È dal silenzio, dall’indifferenza, dalla colpevole inconsapevolezza che ci dobbiamo difendere.
In occasione della Settimana Europea della Mobilità, in programma dal 16 al 22 settembre, si è tenuto al Palazzo del Podestà di Fabriano il convegno "Fabriano verso la mobilità sostenibile. Obiettivi e opportunità".
Fra i relatori, anche Stefano Belardinelli, presidente di Contram spa, che ha parlato di "Flessibile, efficiente e a zero emissioni: ecco il futuro della mobilità". Insieme a Belardinelli hanno portato il loro contributo anche il vicesindaco di Fabriano Ioselito Arcioni; Jacopo Ognibene, direttore tecnico Tps Pro - Ingegneria dei Trasporti; Mauro Vanni, project manager Civica srl - Progetti Europei.
"Senza la passione e l'impegno non solo della nostra famiglia ma di tuttii dipendenti non potremmo fare nulla, quindi grazie a tutti per sentire come noi la passione per questo territorio e voler contribuire a far tornare a splendere". Così Gaetano Maccari, fondatore de La Pasta di Camerino ha salutato tutti gli ospiti e le autorità, i dipendenti, le famiglie, i clienti e fornitori che non hanno voluto mancare all'inaugurazione dell'ampliamento dello stabilimento produttivo dell'azienda nata nel 2002.Entroterra SpA, il nome scelto per la ragione sociale dell’azienda produttrice de La Pasta di Camerino, già identifica l’idea di una azienda nata con l'intento di valorizzare un territorio e l'eccellenza dell'artigianalità della pasta all'uovo fatta come vuole la tradizione. All'indomani della gravissima scossa di terremoto del 30 ottobre 2016 che ha lasciato senza casa amici, parenti e molti dei dipendenti dell’azienda, la famiglia Maccari, proprietaria del marchio La Pasta di Camerino, anche in considerazione deglieccellenti risultati ottenuti nel 2016 che confermano un trend positivo di lunga durata, ha annunciato la decisione di voler investire ancora, ampliando lo stabilimento produttivo. Grazie all’ampliamento dello stabilimento l’azienda ha una capacità produttiva di 500 quintali di pasta al giorno su 6 linee di produzione con 60 referenze di pasta all’uovo, pasta di semola, di farro ed integrale. Entro la fine dell’anno saranno assunti altri 14 dipendenti per un totale di 70. Ad oggi La Pasta di Camerino detiene l'8% della quota a volume e il 10% della quota a valore dell’intero mercato Italiano della pasta secca all’uovo ed è ormai la terza marca nazionale.Tra le tante autorità presenti il governatore Luca Ceriscioli, il sindaco di Camerino Gianluca Pasqui, S.E. Mons. Brugnaro Vescovo di Camerino, gli onorevoli Lodolini, Manzi e Rosato, il presidente della Provincia Pettinari, i rettori dell'Università Politecnica delle Marche Longhi, di Macerata Adornato e di Camerino Corradini uscente e quello incaricato Claudio Pettinari. Presente anche la delegazione della Lube Volley con il DG Beppe Cormio ed alcuni atleti.Il presidente della Regione, Luca Ceriscioli che già aveva visitato l'azienda nel corso dei lavori si è congratulato con la famiglia Maccari ed ha dichiarato che si tratta di “una inaugurazione importante, un’azienda che investe che cresce, che crea nuova occupazione, che racconta il nostro territorio con la qualità dei suoi prodotti e soprattutto che ha fatto la scelta di crescere nel momento più difficile. All’indomani dal terremoto – ha detto il presidente – in una situazione pesante e difficile, la scelta di questa azienda è stata crescere e investire. Un modo molto forte, determinato, di affrontare le difficoltà puntando sul futuro e sulla crescita, credendo nelle proprie qualità e capacità. E’ quello che serve a tutti i marchigiani che possono vedere nell’esperienza di questa azienda un grande segnale di futuro e speranza: che sia contagiosa e ci permetta di poter seguire un esempio così forte per continuare a crescere ed investire”. Entrando in questa azienda – ha aggiunto Ceriscioli - si ha la sensazione di essere in una famiglia allargata dove tutti credono in quello che fanno. “Profondità e qualità del lavoro, modo unico di fare la pasta, diventare da una piccola realtà un’azienda leader a livello nazionale, grande laboriosità, capacità e creatività: sono un bellissimo modo di rappresentare le Marche. E un prodotto che prende il nome dal nostro territorio diventa un naturale ambasciatore delle Marche”. In un mercato sempre più vocato alla ricerca della Qualità e della selezione delle materie prime, La Pasta di Camerino propone un prodotto realizzato con materie prime 100% italiane ed una filiera tracciata che consente al singolo utente, attraverso la Applicazione “Shazam” inserendo il numero del lotto riportato nel retro della confezione, di avere accesso a molte utili informazioni ed a sfiziose ricette.L’idea è quella di testimoniare con il proprio esempio che fare impresa in questo territorio ferito ma non morto è possibile. Ripartire e rinascere si può se ognuno farà la sua parte. "Grazie a tutti di essere presenti: vale tantissimo per la nostra famiglia - ha detto Federico Maccari, 25 anni, direttore. L'azienda è nata nel 2002 dai miei genitori che hanno sempre voluto fare un prodotto di alta qualità. Nel 2008 abbiamo realizzato questo stabilimento, ampliato nel 2012 una volta e che nel 2017 abbiamo ampliato ed oggi abbiamo inaugurato".
“Un grande passo verso la normalità”, così l’assessore alla Protezione civile Angelo Sciapichetti, questa mattina a Camerino per l’inaugurazione della nuova scuola primaria Salvo D’Acquisto, animata dall’emozione e dalle voci gioiose dei 250 bambini ospitati nelle 15 classi di una bella struttura all’avanguardia, antisismica e dotata di dissipatori per garantire la massima sicurezza possibile.
“Ieri abbiamo riaperto la cartiera di Pioraco – ha proseguito l’Assessore – dando l’opportunità a 150 operai di tornare al lavoro, oggi inauguriamo le scuole di Camerino e Sarnano. Sono passi importanti per un ritorno duraturo delle comunità locali in questi Comuni. Abbiamo dimostrato che lavorando insieme le istituzioni, il Comune, il Ministero e la Regione, raggiungono importanti risultati, facendo cose concrete, stando vicine alle persone per dare coraggio e vincere la battaglia più importante: riportare nei luoghi feriti dal sisma la vita com’era prima e ancor più sicura”. Erano presenti tra gli altri all’inaugurazione autorità civili e religiose, l’arcivescovo Francesco Giovanni Brugnaro, il sindaco Gianluca Pasqui, il rettore dell’Università di Camerino, Flavio Corradini, la vice preside della scuola Iole Alma, rappresentanti della ditta esecutrice.
“La forza del futuro sono i bambini – ha detto Pasqui – oggi sono emozionato come loro e sono felice di esserlo. Un grazie va a tutti quelli che hanno permesso questo grande risultato. Un pensiero particolare va a Dario Conti e alla precedente amministrazione che ha affrontato e superato grandi difficoltà nel perseguire questo risultato. Questo gioiello è anche il risultato dell’attenzione del presidente della Regione Luca Ceriscioli, dell’assessore Angelo Sciapichetti e di tutto il governo regionale. Non ci hanno mai lasciato soli. Ora guardiamo avanti, ieri il direttore della Protezione civile nazionale Angelo Borrelli mi ha chiamato, il progetto per la ricostruzione di Piazza Cavour è stato firmato. Avremo presto un altro tassello importante per il ritorno alla normalità”
Accompagnare il percorso di rinascita, lavorando per riattivare il tessuto sociale ed economico dei territori colpiti dal sisma in Centro Italia. C’è questa idea alla base dell’accordo firmato oggi tra il Presidente Nazionale della Croce Rossa Italiana Francesco Rocca, il Rettore eletto dell’Università di Camerino (UniCam) Claudio Pettinari e il Rettore Flavio Corradini con cui la CRI si impegna a donare una struttura destinata ad alloggi per studenti, per un totale di 1,8 milioni di euro, che sarà inserita all’interno del progetto di ampliamento del campus universitario di Camerino, gravemente danneggiato dalle scosse dello scorso anno.
Il sisma del 26 e 30 ottobre 2016 ha infatti messo a dura prova la cittadina marchigiana e l’Università che ha dovuto fare i conti con oltre 40.000 metri quadri di strutture didattiche e di ricerca non più accessibili e una perdita di circa 1.800 posti letto negli appartamenti privati. Una situazione affrontata in un primo momento ricorrendo a soluzioni di emergenza, che hanno permesso di riprendere le lezioni in poche settimane, ma non sostenibili nel lungo periodo. In un territorio dove il numero di studenti supera quello degli abitanti, ricostruire il tessuto sociale significa anche intervenire a supporto dell’Università. Per questo Croce Rossa Italiana, che sta lavorando a oltre 15 progetti in tutte e 4 le Regioni colpite dal terremoto e che già sta realizzando un centro socio-sanitario in quella zona, ha deciso di intervenire per favorire il rilancio del polo accademico. Negli alloggi che saranno realizzati verrà inoltre sviluppato un progetto di “co-abitazione sociale” che coinvolgerà gli studenti in un percorso di sensibilizzazione e avvicinamento alle attività di volontariato dei Comitati Territoriali di Croce Rossa Italiana.
“Dialogo e confronto sono alla base della nostra idea di ricostruzione - afferma Francesco Rocca, Presidente Nazionale Croce Rossa Italiana- e anche questa volta siamo felici di poter rispondere ad un’esigenza arrivata direttamente dalla comunità colpita. Accompagnare in questo percorso un’Università prestigiosa come quella di Camerino è poi per noi motivo di grande orgoglio. La giornata di oggi rappresenta anche l’inizio di una collaborazione in cui mettere a disposizione del mondo accademico tutto il nostro know how”.
“Iniziare un percorso di ricostruzione degli alloggi per gli studenti per noi è fondamentale e per questo voglio ringraziare di cuore la Croce Rossa Italiana, commenta il Rettore eletto di UniCam Claudio Pettinari. Con questo accordo non inizia solo l’iter per la realizzazione di nuove strutture ma si avvia una collaborazione che vedrà la Croce Rossa protagonista della formazione dei nostri studenti su temi fondamentali come la prevenzione dei rischi e il primo intervento. Colgo l’occasione per ringraziare il Comune di Camerino, qui presente con l’assessore al Bilancio Roberto Mancinelli, e la dottoressa Titti Postiglione, che all’epoca del nostro incontro era a capo dell’Ufficio Emergenze della Protezione Civile, che ci hanno aiutato nell’ideazione di questo progetto e hanno favorito l’incontro con la Croce Rossa”.
Riceviamo e pubblichiamo la lettera di una cittadina camerte sui ritardi e le incertezze che caratterizzano il post terremoto a un anno di distanza
"Mi chiamo Ivana Pennacchioli Scuterini, ho 62 anni e una splendida famiglia. Mio marito ed io abbiamo lavorato tutta la vita e grazie ai tanti sacrifici siamo riusciti a comprare la nostra casa che il terremoto, come a tantissimi altri cittadini, ha distrutto in meno di un minuto. La fortuna ha voluto che io fossi proprietaria di un’altra casa, sita in Via Borgo San Giorgio a Camerino, trasmessami in via ereditaria da mia nonna: questa casa è agibile.
Quando abbiamo saputo l’esito del sopralluogo abbiamo creduto di aver risolto il più grande dei nostri problemi, avere un posto dignitoso dove vivere, sentirsi di nuovo a casa e non più ospiti, sentirsi al sicuro, al riparo, ritrovare la fiducia per il difficile futuro che ci attende, ma non avevamo considerato la burocrazia.
Andiamo per ordine.
La nostra casa agibile si trova all’interno della zona rossa del rione “Le Conce”, in mezzo ad altre case alcune agibili altre ovviamente no. Nel mese di aprile 2017 il Comune di Camerino notifica ad alcuni proprietari delle case inagibili l’ordinanza con la quale si dava atto dell’esito del sopralluogo GTS e si chiedeva la firma del nulla osta alla demolizione; una volta ricevute le varie sottoscrizioni, sempre il Comune ha inviato una successiva comunicazione con la quale si determinava che entro il brevissimo termine di giorni 3 sarebbero state eseguite dette demolizioni.
Nel frattempo io avevo presentato richiesta per i moduli SAE, ma il Comune di Camerino inviò a tutti gli aventi diritto l’intimazione a scegliere tra l’attribuzione delle “casette” o la percezione del CAS: e qui è l’inizio della fine.
Contatto subito il Comune di Camerino spiegando la mia situazione ed ottenendo la risposta che al massimo entro il mese di Giugno le case oggetto dei provvedimenti sopra indicati e ricadenti nella zona rossa delle Conce sarebbero state tutte demolite, in parte attraverso l’intervento dei Vigili del Fuoco ed in parte direttamente dal Comune, e che pertanto, finite le demolizioni, la zona rossa sarebbe stata ristretta e le case agibili restituite ai legittimi proprietari: sulla base di detta informazione decidiamo di rinunciare al modulo SAE.
Nel mese di maggio i Vigili del Fuoco demoliscono una sola abitazione, e tutto si ferma. Le mie telefonate al Comune di Camerino diventano numerose; ed insisto per sapere la tempistica, ottenendo sempre rassicurazioni, puntualmente smentite dall’inesorabile scorrere del tempo.
Ad un dato momento mi dicono che entro la metà del mese di settembre tutto si sarebbe risolto e quindi le case demolite, le macerie portate via e le case agibili riconsegnate ai proprietari: a mia domanda precisa se il tutto sarebbe avvenuto entro l’anno, la risposta è stata “ma certo signora anche prima”.
Il tempo passa, le ferie finiscono, il mese di Settembre arriva e nulla è stato fatto. Sembrerebbe che ora i problemi siano legati all’attesa dell’approvazione da parte della Regione del progetto di demolizione ed alla necessità di provvedere ad alcuni lavori di messa in sicurezza tra cui quelli relativi alla chiesa di Sant’Anna.
Ma bisognava proprio aspettare 11 mesi prima di provvedere alla messa in sicurezza?
Mi chiedo se tutto ciò sia possibile, se sia giusto accettare in silenzio il succedersi di tutti questi nefasti eventi. Mi chiedo se sia normale che a distanza di circa un anno dal terremoto il Comune non sia stato in grado di demolire tre case inagibili e già parzialmente crollate, se sia legittimo sprecare i denari pubblici, provenienti dalle tasse che puntualmente paghiamo, per la messa in sicurezza di edifici collabenti, che all’attualità sono poco più che ruderi, se sia giusto che le macerie dell’unica casa demolita siano ancora tutte li.
Mi chiedo anche se sia normale mancare così tanto di rispetto, fornendo delle risposte a problematiche serie ed umane con un pressapochismo che spaventa, risposte che poi si rivelano puntualmente sbagliate.
In attesa di risposta.
Ivana Pennacchioli Scuterin"
Un altro importante risultato scientifico dei Fisici Unicam. Stanno, infatti, per essere pubblicati sulla prestigiosa rivista scientifica americana Physical Review Letters i risultati di un esperimento condotto nel Laboratorio di Ottica Quantistica e Criogenia della Sezione di Fisica della Scuola di Scienze e Tecnologie Unicam.
La squadra Unicam che ha condotto l’esperimento è composta da Nenad Kralj, Stefano Zippilli, Riccardo Natali, Giovanni Di Giuseppe e David Vitali. In questo team internazionale ha avuto la possibilità di lavorare, già a partire dalla tesi magistrale, anche lo studente Massimiliano Rossi, laureato Unicam in Fisica e diplomato della Scuola di Studi Superiori Carlo Urbani, percorso di eccellenza per gli studenti Unicam. Massimiliano Rossi sta ora proseguendo i suoi studi di Fisica Quantistica come dottorando presso il Niels Bohr Institute di Copenhagen
“E’ una grande soddisfazione – ha affermato Massimiliano Rossi – sia personale che per tutto il gruppo di ottica quantistica e criogenia di Unicam in cui ho lavorato negli scorsi cinque anni. Sono stato un allievo della Scuola “Carlo Urbani” e questo è stato un aiuto fondamentale per la mia formazione, in particolar modo grazie al docente-tutor che mi è stato assegnato e che mi ha seguitoper tutti e cinque gli anni e cioè il dott. Giovanni Di Giuseppe, responsabile del laboratorio di ricerca. Mi ha permesso di entrare proprio in laboratorio fin dal mio primo anno di corso, e quindi, di poter lavorare con esperti della materia, persone che sono state fondamentali per la mia crescita intellettuale e scientifica. Per questo gliene sarò sempre molto grato”.
“Sono molto orgoglioso – ha concluso Massimiliano Rossi - della formazione conseguita in Unicam, che mi permette di lavorare, in un gruppo di ricerca internazionale, alla pari con persone provenienti dalle migliori università mondiali.
“Nell'esperimento in questione – ha dichiarato il prof. Vitali – un particolare tipo di luce laser, detta "schiacciata", è stata generata e usata per fare raffreddamento laser di una membrana di nitruro di silicio larga un millimetro e spessa meno di un millesimo di millimetro. La tecnica dimostrata, con ulteriori miglioramenti, potrebbe raffreddare la membrana vicino allo zero assoluto e quindi renderla utilizzabile in un futuro internet quantistico, oppure per immagazzinare e redistribuire le informazioni elaborate da un computer quantistico”.
Il team Unicam ha anche beneficiato delle membrane realizzate presso l'Università di Delft (Olanda) in collaborazione con la sezione di Trento dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN).
Riaperta al traffico questa mattina Piazza dei Costanti, snodo cruciale della viabilità cittadina e dell'ingresso al centro storico. Questa mattina il sindaco di Camerino, Gianluca Pasqui, ha firmato l'ordinanza di riapertura di Piazza dei Costanti, la cosiddetta “San Domenico”, che ripristina la viabilità originale di ingresso in città dopo il complesso lavoro di messa in sicurezza del Polo Museale di San Domenico.
“Una riapertura estremamente significativa – ha affermato il sindaco Pasqui – abbiamo fatto tanti passi in avanti ma questo è il primo dei grandi passi per la ripartenza del nostro cuore pulsante, soprattutto in previsione della riapertura di Piazza Cavour. Lo snodo cruciale rappresentato da questo incrocio diventa oggi ancora più importante in vista del rientro a scuola dei nostri studenti. Non soltanto si va oggi a restringere ancora una volta la zona rossa, quindi, ma si ripristina il traffico verso la graduale riconquista del nostro amato centro storico. Colgo anche l'occasione per ringraziare ancora una volta il Corpo degli Alpini e tutte le donne e gli uomini che presidiano la nostra città giorno e notte da quasi un anno assicurandoci serenità e sicurezza”.
Con la riapertura di Piazza dei Costanti quindi si reinverte il senso di marcia di via Sant'Agostino, che torna come prima del terremoto in senso unico a scendere fino all'imbocco con Madonna delle Carceri. Per questo anche via Venanzi torna ad essere a senso unico a salire, dall'arco di Porta Boncompagni a salire fino a via Ridolfini e via Emilio Betti, su cui è ripristinato quindi il vecchio senso di marcia ad uscire dalla città. Per l'accesso alle scuole si rende noto inoltre che sul primo tratto di via Medici fino al vicolo del Pittore la circolazione sarà interdetta dalle ore 8 alle 9, dalle 12 alle 13 e dalle 16 alle 17 per facilitare le entrate e le uscite degli studenti. Per raggiungere l'edificio scolastico su via Battista Varano si ripristina il senso unico in entrata con possibilità di uscita sia da via del Tram (su Piazza San Venanzio) che sul vicolo del Pittore e via Medici, che sarà anch'essa riaperta in tempo brevi. La settimana prossima infine verrà riaperto anche il Ponte di Seola, ricostruito a seguito delle scosse di ottobre.
Il sindaco di Camerino Pasqui non convoca il consiglio comunale e allora lo fa la minoranza. I consiglieri comunali Trojani, Caprodossi, Fanelli e Tapanelli hanno infatti ufficialmente fatto richiesta di convocazione di un consigio comunale aperto "al fine di discutere con spirito costruttivo importanti problematiche della nostra città e ovviare alla mancanza totale di informazione da parte del Sindaco e della sua giunta nei confronti della popolazione".
Nella richiesta di convocazione si chiede la discussione dei seguenti punti all’ordine del giorno: 1) “Interrogazione a risposta orale al Sindaco e alla Giunta avente ad oggetto la realizzazione del nuovo centro commerciale in Loc. San Paolo”. Stato della procedura e riferimenti documentali, stato di attuazione e cronoprogramma.
2) “Interrogazione a risposta orale al Sindaco e alla Giunta avente ad oggetto l’incarico professionale all’arch. Mario Cucinella e l’attività di pianificazione strategica per la ricostruzione e lo sviluppo della città post sisma 2016”.
3) “Interrogazione a risposta orale al Sindaco avente ad oggetto messa in sicurezza del centro storico: Stato della procedura e riferimenti documentali, soggetti responsabili e tecnici incaricati, stato di attuazione e cronoprogramma”.
4) “Interrogazione a risposta orale al Sindaco e al Vicesindaco su cronoprogramma per il completamento delle verifiche fast”;
5) “Interrogazione a risposta orale avente ad oggetto nuovo Istituto comprensivo “Betti”: stato della procedura e riferimenti documentali, stato di attuazione e cronoprogramma”.
6) “Interrogazione a risposta orale avente ad oggetto messa in sicurezza Chiesa di Santa Maria in via e del Tunnel che dovrebbe garantire l’accesso alla città: stato di attuazione e cronoprogramma”.
7) Piano di rimozione delle macerie e cronoprogramma.
8) “Interrogazione a risposta orale avente ad oggetto sede del Giudice di pace: Situazione e tempistiche previste per la riapertura della sede del giudice di pace”.
9) “Interrogazione a risposta orale avente ad oggetto Area SAPE Vallicelle: stato della procedura e riferimenti documentali, stato di attuazione e cronoprogramma.
10) Interpellanza su mancata istituzione delle “consulte” approvate in sede di consiglio Comunale del 19/06/2017. 11) Mozione avente ad oggetto integrazione linee programmatiche per il mandato amministrativo 2014-2019.
Dopo essere stata tappa della manifestazione nazionale diretta da Paolo Fresu, “Il Jazz Italiano per le Terre del Sisma”, Camerino torna ad essere protagonista di impegno e solidarietà.
Mercoledì 4 ottobre alle ore 21.15, l’Auditorium Benedetto XIII del campus universitario ospiterà “Due come noi che…” concerto che il celebre cantautore milanese Gino Paoli e il pianista jazz Danilo Rea stanno portando in giro nei più importanti teatri della penisola.
L’evento organizzato da Musicamdo Jazz e dal TAM, Tutta Un’Altra Musica, con il sostegno dell’Università di Camerino, del Circolo Universitario Ricreativo Camerte e del Comune di Camerino, testimonia ancora una volta la vicinanza degli artisti alla comunità camerte.
«Il compito degli artisti che vengono gratuitamente non è certamente quello di ricostruire case, - spiega il Presidente di Musicamdo Daniele Massimi – ma è quello di restituire ai luoghi colpiti dal sisma e dunque a Camerino, la sua comunità, un momento di svago e giovialità. Ad essere ricostruiti – continua Massimi – oltre che gli edifici sono anche gli animi, le speranze, il piacere di stare assieme e di riscoprire la bellezza. Il piccolo biglietto d’ingresso – conclude - servirà solo a coprire le spese tecniche organizzative».
Il concerto per Camerino è quindi frutto dell’anima grande di due artisti in grado di sentire l’urgenza della vicinanza ad una popolazione scossa sin nell’anima dal terribile sisma.
I due artisti si impegneranno in un concerto che si rinnova di spettacolo in spettacolo con le canzoni più amate di Gino Paoli, da “Averti addosso” a “Il cielo in una stanza”, da “Vivere ancora” a “Perduti” passando per “La gatta” e “Come si fa”, insieme a chicche dei cantautori genovesi, che per Paoli sono gli amici di una vita: “Canzone dell’amore perduto” e “Bocca di rosa” di De André, “Il nostro concerto” di Umberto Bindi, “Vedrai Vedrai” di Tenco e “Se tu sapessi” di Bruno Lauzi. In scaletta. Inoltre, non mancherà l’omaggio alla melodia napoletana di cui Paoli e Rea sono appassionati conoscitori e ascoltatori.
La giornata si aprirà alle ore 17 presso il Campus di Unicam con la presentazione del libro “Stella Dispersa” del poeta di Fiuminata Piero Angeli durante la quale interverrà Gino Paoli. Sul palco invece prima dell’attesissimo concerto, il musicista camerte Alberto Napolioni al piano accompagnerà la voce di Eleonora Bianchini.
Biglietti in prevendita sul Circuito Ciao Tickets e presso il punto vendita Qui Poste di via Bandini a Camerino mentre dalle 18 del 4 ottobre i biglietti saranno acquistabili anche presso l’Auditorium Benedetto XIII.
Per informazioni contattare il 338 4666069.
L'Anas comunica che per lavori sulla strada statale 361 “Septempedana”, da domani 14 settembre 2017, saranno previste alcune limitazioni in tratti saltuari tra il km 75,600 e il km 95,000, in provincia di Macerata.
Nel dettaglio, in tratti saltuari, fino a mercoledì 11 ottobre sarà istituito il senso unico alternato per consentire i lavori di ripristino delle reti paramassi. I lavori interesseranno i territori comunali di San Severino Marche, Gagliole, Camerino, Castelraimondo, Pioraco e Fluminata. Anas raccomanda prudenza nella guida e ricorda che l`evoluzione della situazione del traffico in tempo reale è consultabile sul sito web www.stradeanas.it oppure su tutti gli smartphone e i tablet, grazie all`applicazione VAI di Anas, disponibile gratuitamente in “App store” e in “Play store”. Inoltre si ricorda che il servizio clienti "Pronto Anas" è raggiungibile chiamando il numero verde gratuito 800 841 148.
Riceviamo e pubblichiamo una nota a firma del sindaco di Camerino Gianluca Pasqui
"Il progetto per la realizzazione di un’area commerciale capace di offrire ospitalità adeguata ai negozianti di Camerino, ma anche di restituire un luogo di aggregazione alla città, ha compiuto un importante passo in avanti. Da mesi questa amministrazione comunale, insieme agli stessi commercianti, sta lavorando per realizzare una struttura che non riguardi solo spazi più o meno di fortuna, ma una vera e propria nuova piazza (per quanto provvisoria) per la città e la comunità. Per questo nei giorni scorsi abbiamo scritto alla Regione Marche, illustrando il nostro progetto e chiedendo un adeguamento del finanziamento che consentisse dunque non l’installazione di semplici container, ma la realizzazione di una vera e propria zona commerciale e di socialità.
Ieri è arrivata una prima e importante risposta da parte del dottor Tallarico, responsabile per la Regione Marche del settore attività produttive ed economiche, in cui si accoglie favorevolmente la richiesta di questa amministrazione e si esprime piena condivisione alla proposta da noi avanzata nella consapevolezza che “il fabbisogno finanziario oggi disponibile è sufficiente a delocalizzare le attività produttive fornendo esclusivamente moduli produttivi emergenziali”.
Il nostro ringraziamento va, dunque, alla Regione Marche per aver preso in considerazione e capito le motivazioni della nostra richiesta a sostegno di un progetto che riteniamo fondamentale per restituire un luogo che rispetti la qualità della vita e del lavoro ai nostri commercianti ed un vero e proprio centro di aggregazione per l’intera comunità di Camerino e del territorio circostante. Restiamo, quindi, in attesa della comunicazione ufficiale per la copertura finanziaria da parte del capo del Dipartimento Nazionale di Protezione Civile, dott. Borrelli, già comunicata in via informale".
Dal 16 settembre il Sistema Museale dell’Università di Camerino propone la mostra itinerante “Super Natural, quando la realtà supera la fantasia!” nella città di Civitanova Marche presso l’Auditorium del Istituto Superiore “Leonardo da Vinci”.
La Mostra, che è stata concessa in prestito al Sistema Museale di Unicam dal Museo di Storia Naturale e Archeologia di Montebelluna (Treviso), come sostegno per la ripresa delle attività dopo i recenti eventi sismici, presenta i vari Supereroi dei fumetti che confronteranno i loro fantastici poteri con le meraviglie del mondo dei viventi: Capitan America, con il suo famoso scudo indistruttibile, porterà i visitatori nel mondo delle strategia di difesa in natura, dalle corazze ai gusci; Flash introdurrà al mondo della velocità e dell’abilità nella corsa di molti animali e si misurerà quindi, nella corsa, nel volo e nei salti con i primatisti animali; seguirà Batman con i suoi gadget tecnologici nel mondo dei materiali speciali realizzati ispirandosi alla natura e la Donna Invisibile, che sarà in compagnia dei maestri del camuffamento e del mimetismo in natura…il tutto in un allestimento interattivo e coloratissimo,ricco di postazioni interattive, exhibit, video e multimedia.
Un appuntamento quindi, da non perdere, dove il visitatore potrà mettersi in gioco in prima persona ed entrare in contatto con le meraviglie della Natura; riflettere sulle strategie con cui gli organismi hanno risposto alle sfide ambientali trovando soluzioni straordinarie per la sopravvivenza, rende la Mostra davvero unica ed eccezionale nel suo genere, adatta ad un pubblico di tutte le età.
I contributi e le partecipazioni ricevuti dai visitatori della Mostra a sostegno del Sistema Museale di Unicam saranno utilizzati per l’acquisto di un pulmino e per la realizzazione uno spazio di incontro nella città di Camerino. Tutto ciò per consentire il proseguo delle attività didattiche, parlando anche di terremoto, e per la realizzazione di eventi su misura, iniziative che il Sistema Museale svolge da anni con Scuole, Enti del territorio regionale.
La mostra, la cui inaugurazione è prevista alle ore 10:30 di sabato 16 settembre, sarà visitabile a Civitanova Marche fino al 7 ottobre 2017 e sarà aperta al pubblico con il seguente orario: dal lunedì al venerdì 8,30-12,30/15,30-18,30; sabato aperto fino alle ore 12,30. Le Scuole potranno prenotare la visita dal lunedì al sabato al numero 0733/815931 o scrivendo alla mail polomuseale@unicam.it
L’Associazione Nazionale Carabinieri Sezione “A. Bonsignore” di Camerino ha salutato il capitano Vincenzo Orlando che, dopo cinque anni al comando della locale Compagnia dei Carabinieri, ha lasciato Camerino per la nuova destinazione a Lanciano.
Il Presidente dell’A.N.C., Francesco Maria Aquili, ha rappresentato al capitano Orlando la stima personale e di tutta l’associazione per la collaborazione e l’alta considerazione dimostrata in questi anni intensi, ricchi di iniziative importanti.
Il ricordo di Emanuele Bonifazi arriva con un'altra manifestazione di solidarietà. Bonifazi, 31enne di Pioraco, è una vittima della strage di Rigopiano del 26 gennaio.
L'evento viene organizzato dall'ASD Nova Camers in collaborazione con l'Associazione "Ciao Manu!" e si chiama "Una partita per il futuro": si svolgerà sabato 24 settembre dalle ore 15.30 alle 18.30 presso lo Stadio Universitario Livio Luzi di Camerino.
Sarà giocata una partita di solidarietà tra la Nazionale Attori contro il Soccorso Alpino, alla quale parteciperà anche una rappresentanza dei soccorritori dell'Hotel Rigopiano.
La manifestazione assume ancora più rilevanza simbolica perchè giocata proprio nel giorno del compleanno di Emanuele. L'associazione "Ciao Manu!" è nata in sua memoria, grazie a parenti e amici, i quali le hanno dato vita con la finalità di promuovere progetti e campagne a scopo benefico.
L'ingresso ha un costo di 10 euro ed i ricavati saranno interamente destinati all'Universtà degli Studi di Camerino e al Comune di Pioraco.
Nelle Marche il 15 settembre gli studenti torneranno fra i banchi di scuola. Ma con tanti interrogativi, perchè oltre il 34% delle scuole nelle zone colpite dal sisma è risultato ad oggi inagibile.
I dati diffusi dalla Protezione Civile registrano cifre come 824 edifici scolastici nelle zone terremotate non sicuri dopo il sisma del 24 agosto 2016. La ricostruzione post terremoto procede lenta e Save The Children non lo accetta. Soltanto a metà luglio è partito il piano per la riapertura di 82 scuole del Centro Italia, basato su un investimento dello Stato stimato in circa 215 milioni di euro che nel dettaglio prevede la ricostruzione di 50 edifici, l'adeguamento antisismico di altri 26 e infine il miglioramento e l'ampliamento per altre 6 strutture.
Ma all'indomani dell'apertura del nuovo anno scolastico non c'è un tetto per i ragazzi delle "zone rosse". Si prevedono problemi per docenti e ragazzi sui giorni obbligatori di aula.
Sulla vicenda arriva anche una nota di ActionAid che subito dopo il terremoto del 24 agosto 2016 ha subito sostenuto le zone del centro-Italia colpite dal sisma e la sua attività è proseguita anche con gli eventi sismici successivi. Un supporto fondamentale ha cercato di darlo nella ricostruzione degli istituti scolastici, ma qui emergono alcuni problemi. ActionAid ha infatti parlato di una ricostruzione lenta e poco chiara, con uno scarso coinvolgimento delle comunità.
A oltre un anno dalla prima scossa, molti bambini - degli oltre 30 mila studenti che tra pochi giorni dovranno affrontare il nuovo anno scolastico nei territori del cratere - si apprestano a tornare a scuola in strutture d’emergenza. Nelle ordinanze del Commissario straordinario specifiche sulla ricostruzione, il governo ha previsto 72 scuole di nuova costruzione nelle quattro regioni colpite dalle scosse (Marche, Lazio, Abruzzo e Umbria), mentre per altre 40 sono in programma interventi per adeguare, completare, migliorare o ampliare le strutture. Dall’analisi della documentazione resa pubblica non è tuttavia possibile capire quando gli studenti potranno tornare in edifici non provvisori. “Ricominciare dalle scuole” è il motto della ricostruzione post terremoto, ma sono ancora troppi i punti poco chiari sulla ricostruzione e sull’agibilità degli edifici scolastici. “Una ricostruzione efficace non può che essere trasparente e partecipata. Ad oggi non sappiamo ancora quante sono le risorse totali messe in campo grazie alle donazioni, ai fondi pubblici e a quelli privati. Per una vera rinascita, non solo materiale, sono indispensabili strumenti di trasparenza informativa e percorsi di partecipazione mirati alla costruzione di spazi di dialogo aperto, inclusivo e informato tra istituzioni e cittadini in merito alla ricostruzione e allo sviluppo del territorio”, dichiara Marco De Ponte, Segretario Generale di ActionAid Italia.
In generale, la gestione della ricostruzione appare piuttosto accentrata: le decisioni sono prese dal Commissario Straordinario e dai governatori delle quattro regioni colpite, in qualità di vice commissari per la ricostruzione, senza un reale coinvolgimento delle comunità locali. Inoltre, non è chiaro perché le risorse della terza campagna di raccolta fondi post sisma - arrivata a quota 3,2 milioni di euro con l’obiettivo specifico di ricostruire le scuole - siano stati destinati anche ad altre opere pubbliche. A seguito del terremoto ActionAid ha scelto di intervenire nelle scuole perché ritiene che siano la base per ricostruire le comunità e il tessuto sociale. L’organizzazione ha lavorato insieme al Ministero dell’Istruzione per accompagnare studenti e insegnanti nella difficile ripresa dell’anno scolastico. In particolare, ActionAid ha avviato il progetto “METE - Percorso di riscoperta della Memoria e dell’idEntità Territoriale localE” nelle scuole di Camerino, Pieve Torina e Valfornace nelle Marche. ActionAid ha inoltre partecipato al corso “A scuola di resilienza: apprendere e insegnare dopo una catastrofe”, organizzato dal MIUR con la Direzione scientifica dell’Università dell’Aquila, un percorso formativo rivolto ai docenti per accompagnarli nella difficile ripresa delle lezioni. Nelle province di Ascoli Piceno e Macerata, ActionAid opera in tre istituti comprensivi, quelli di Pieve Torina, Camerino e Acquasanta Terme, i quali, a loro volta, abbracciano otto località: Pieve Torina, Valfornace, Visso, Muccia, Camerino, Fiastra, Acquasanta Terme e Arquata del Tronto. Anche nel cratere aquilano, dove ActionAid è presente dal 2009 ancora sono tante le domande senza risposta. Ad oggi nessun progetto di ricostruzione delle scuole pubbliche è partito e migliaia di ragazzi riprenderanno le lezioni per l’ottavo anno consecutivo in strutture “temporanee”. La struttura che ospita il maggiore liceo della città (oltre 1000 studenti) viene dichiarata inagibile e gli studenti divisi in tre differenti plessi, mentre mancano le verifiche di vulnerabilità in altre strutture di competenza comunale e provinciale.
Le Fiamme Gialle della Tenenza di Camerino, nell’ambito dell’attività di controllo finalizzata alla verifica del corretto assolvimento degli obblighi imposti dalla normativa sul lavoro e sulla sicurezza dei luoghi di lavoro, hanno sottoposto a sequestro un Centro Commerciale a Muccia gravato da un provvedimento di inagibilità.
Nell’ambito dell’attività di controllo finalizzata alla verifica del regolare assolvimento degli obblighi imposti dalla normativa sul lavoro e sulla sicurezza dei luoghi di lavoro, i finanzieri delle Tenenza di Camerino hanno constatato che un supermercato, posto all’interno di un Centro Commerciale, benché gravato da un’Ordinanza del Sindaco che ne dichiarava l’inagibilità totale con categoria “E” (la più grave), determinata dagli eventi sismici dello scorso anno, era in realtà rimasto aperto al pubblico con dipendenti al lavoro e clienti intenti ad effettuare acquisti.
I finanzieri, si sono insospettiti dalle luci accese che si intravedevano dall’esterno e dal continuo andirivieni di persone che accedevano al supermercato da un ingresso laterale secondario, mentre le altre attività poste all’interno del Centro Commerciale risultavano chiuse e trasferite all’esterno dello stabile inagibile.
In base all’Ordinanza, la struttura era soggetta a divieto di utilizzo per i proprietari, per gli occupanti a qualunque titolo nonché per chiunque vi potesse accedere, sino al perdurare delle condizioni rilevate e comunque fino alla sua messa in sicurezza mediante l’esecuzione di tutte le opere necessarie.
Pertanto, al fine di garantire la sicurezza e l’incolumità pubblica, l’intero immobile, di complessivi 900 mq., è stato evacuato e posto sotto sequestro, convalidato dal P.M., mentre gli amministratori dell’attività commerciale ed il proprietario dello stabile venivano denunciati alla competente Autorità Giudiziaria per l’inosservanza del provvedimento dell’Autorità.
L’operazione evidenzia il costante presidio della Guardia di Finanza, su tutto il territorio, a tutela della sicurezza e dell’incolumità pubblica.
Dal Sindaco di Camerino Gianluca Pasqui riceviamo:
In questo anno tremendo ci siamo trovati a dover fare il possibile e, spesso, anche l’impossibile. Non siamo attrezzati, però, per revocare ciò che non esiste. Il riferimento è all’invito (da parte di un consigliere comunale) di revocare l’ordinanza di messa in sicurezza del palazzo di Viale Seneca, identificato come Palazzo Toffee. Come posso revocare una ordinanza che non ho mai firmato? Lo chiedo ai soliti noti che, pur ricoprendo incarichi istituzionali da ormai qualche anno, ignorano la differenza tra una ordinanza del sindaco e una comunicazione di inizio lavori da parte dell’ufficio.
E’ del 5 settembre, infatti, la nota con cui la Regione Marche autorizza la demolizione del palazzo in oggetto (in alternativa all’intervento di messa in sicurezza già approvato dalla stessa Regione), a seguito dell’intervento dell’amministrazione comunale che, nonostante la pendenza di un ricorso al Tar, aveva richiesto un nuovo sopralluogo teso a valutare l’effettivo intervento da realizzare tra la demolizione e la messa in sicurezza.
Già in passato, in una nota a mia firma, avevo affermato (allegando anche una relazione dell’ufficio tecnico che allego di nuovo) quanto segue: “Abbiamo scelto di non attendere l’esito del ricorso al Tar e di procedere ad un ulteriore sopralluogo per velocizzare le operazioni di riapertura di Viale Seneca. I tecnici della Regione Marche hanno effettuato un sopralluogo presso il così detto Palazzo Toffee, dopo che il GTS dei mesi scorsi ne aveva accertato la necessità di messa in sicurezza e che i tecnici incaricati dai proprietari avevano invece indicato un livello di danno che ne suggeriva la demolizione. Non è intenzione di questa amministrazione, contrariamente a quanto si vuole far intendere, prediligere le messe in sicurezza rispetto alle demolizioni o viceversa, anche perché il sindaco e la giunta non ne hanno neanche competenza. Riteniamo, invece, che per ogni singolo caso debba essere individuata la soluzione migliore sotto tutti i profili, in particolare quelli di tutela degli stessi proprietari che non dovranno trovarsi un domani a fare i conti con antipatiche sorprese. Non a caso abbiamo scelto, appunto, di procedere con la richiesta di ulteriore sopralluogo al di là di quella che sarà la decisione del TAR. I tecnici della Regione Marche, secondo quanto relazionato dall’ing. Marco Orioli del nostro ufficio tecnico, esaminata la documentazione prodotta dal tecnico di fiducia della proprietà, hanno richiesto un’integrazione assegnando il termine del 21 agosto per la presentazione della documentazione attestante lo stato di danno del fabbricato e il conseguente livello operativo dell’immobile. Si prevede con realismo, quindi, di poter avere un parere definitivo in merito entro la fine di Agosto o i primi del mese di Settembre e poter immediatamente dar via alle opere necessarie alla riapertura di viale Seneca”.
Oggi quella autorizzazione è arrivata (5 settembre), il palazzo sarà demolito e Viale Seneca riaperto in tempi brevi. Tutto come previsto, quindi, nel pieno rispetto delle norme e nell’assoluto interesse della cittadinanza. Un principio, quest’ultimo, che invece appare decisamente sconosciuto a chi continua a fare strumentalizzazioni politiche giocando su falsità, termini tecnici e sciocchezze di ogni genere.
In ogni caso, per fare ulteriore chiarezza circa le messe in sicurezza e le demolizioni, abbiamo deciso di organizzare per i prossimi giorni un dibattito a cui parteciperanno anche l’ingegner Spuri, direttore dell’Ufficio Speciale Ricostruzione delle Marche, ed il Comandante dei Vigili del Fuoco di Macerata. Contestualmente chiediamo, a chi ha il dovere istituzionale di informarsi, di studiare la differenza tra una ordinanza del sindaco ed una comunicazione di inizio lavori.
Gianluca Pasqui
E' partita la campagna abbonamenti del Contram di Camerino con dei testimonial di eccezione. A prestare la loro immagine al consorzio camerte di trasporti, infatti, sono i due notissimi cabarettisti Lando e Dino che, insieme a Marco Moscatelli, in un video destinato a diventare virale, hanno dato vita a un divertentissimo spot per lanciare gli abbonamenti.
Di seguito potete trovare il video integrale