La Provincia di Macerata ha approvato il progetto definitivo dei “lavori di adeguamento sismico e completamento dell’Aula magna presso il Polo Scolastico ITGC, Liceo Sportivo e Socio-Pedagogico di Camerino”, che si trova in Via Madonna delle Carceri.
L’investimento è di 800 mila euro e viene effettuato da più canali di finanziamento: risorse europee (Por Fesr) legate al terremoto, fondi del Ministero dell'istruzione, dell’Università e della ricerca e fondi della ricostruzione.
Sarà quindi ultimato l’edificio destinato all’Aula magna - auditorium, realizzato secondi i criteri dell’efficientamento energetico e della prevenzione sismica; da sottolineare anche l’illuminazione naturale che assicurerà alle persone presenti il massimo del comfort visivo.
Si tratta di un ulteriore intervento che segue quello approvato tre settimane fa e che riguarda l’adeguamento sismico dell’edificio che ospita la palestra e la realizzazione di una seconda palestra attraverso la copertura del campetto esterno, con un investimento di 940 mila euro. Il terzo stralcio completerà la programmazione dei lavori che, complessivamente, avranno un importo di 4 milioni e 410 mila euro. Intanto sono stati appaltati già due lavori da 900 mila euro, i cui cantieri si stanno attivando in questi giorni.
“Tutti questi interventi sono necessari per il completamento del polo scolastico di Camerino, dove attualmente si trovano tutti gli istituti superiori cittadini, eccetto il Professionale. Il campus inaugurato nel 2013 non era stato completato a causa della mancanza di risorse, che erano state impegnate per sistemare i lavori non eseguiti correttamente dalla ditta appaltatrice. Una vicenda che aveva portato alla risoluzione del contratto, finita in Tribunale e giudicata con sentenza favorevole alla Provincia. Con tali opere il comprensorio di Camerino avrà una scuola ancora più efficiente e sicura e si realizza un importante spazio che l’Amministrazione provinciale intende mettere a disposizione non solo alla comunità scolastica, ma pure all’intera città e all’Università”.
Descritta una specie nuova per la scienza: la Poa magellensis. Si tratta di una piccola pianta erbacea perenne, appartenente alla famiglia delle Poaceae, che vive sulle creste più elevate del Parco Nazionale della Majella. È una pianta endemica della Majella e cioè in tutto il mondo vive solo su questa montagna ed è per questo che le è stata dedicata. La ricerca è stata recentemente pubblicata sulla rivista internazionale Phytokeys (https://phytokeys.pensoft.net/article/49971/).
La pianta più vicina è Poa ligulata, che vive in Spagna e Marocco e che come la nuova specie si caratterizza per aver alla base delle foglie strutture argentee (ligule) particolarmente sviluppate. Le ligule la rendono riconoscibile e bella agli occhi meno distratti, perché colorano di riflessi argentei i cuscinetti di foglie tra le rocce.
I ricercatori dell'Università di Camerino Fabio Conti e Fabrizio Bartolucci l'hanno descritta e pubblicato il lavoro di ricerca in collaborazione con Luciano Di Martino, Direttore del Parco Nazionale della Majella.
Partito l'iter per la ricostruzione dei cimiteri di Camerino. Gli interventi per una spesa totale di quasi 3 milioni di euro interesseranno il cimitero del capoluogo, nonchè quelli delle frazioni di Sentino e Palentuccio. Con una determina firmata nei giorni scorsi la Giunta comunale ha approvato l'inizio dei lavori che danno il via alla ricostruzione per i camposanti che sono stati danneggiati dal sisma del 2016. In particolare, il 19 maggio è stata pubblicata la gara per la progettazione del cimitero del capoluogo, che terminerà in 30 giorni, per un importo di 2milioni e 400mila euro. Già affidato il progetto di ricostruzione riguardante il cimitero di Sentino per il quale sono previsti lavori per 265mila euro.
Avviata l'indagine di mercato per il camposanto di Palentuccio per un importo di 338mila euro. "Si tratta di tre interventi per i quali sono stati già autorizzati gli importi richiesti – spiega l’assessore ai lavori pubblici Marco Fanelli - In questa fase l'essenziale è far partire il cantiere della ricostruzione. Dopo aver riorganizzato gli uffici e aver smaltito quasi la totalità delle istruttorie riguardanti la ricostruzione privata, stiamo cercando anche di impegnarci al massimo per far partire i cantieri della ricostruzione pubblica, nonostante i cavilli e l’enorme macchina burocratica. La partenza dei cantieri non riguarda solo un impulso per le aziende che operano nel settore edilizio, ma rappresenta un volano per tutte le attività economiche del territorio”.
Grande successo stamattina per l’edizione on line di “Porte Aperte in UNICAM”, il consueto appuntamento con l’iniziativa di orientamento alla scelta universitaria. Sono stati più di 500 gli studenti degli istituti superiori collegati da tutta Italia, con iscritti dal Friuli alla Sicilia, che sono stati accolti virtualmente in Ateneo per conoscere l’offerta formativa ed i servizi dell’Università di Camerino.
Docenti, ricercatori, professionisti, studenti universitari e personale Unicam, sono stati a disposizione dei partecipanti per illustrare l’offerta formativa dell’Ateneo e per ogni approfondimento ed informazione.
La mattinata si è aperta con una sessione plenaria in diretta streaming nel corso della quale sono intervenuti il Rettore Unicam Claudio Pettinari, la Delegata all’Orientamento Valeria Polzonetti, il Presidente del Consiglio degli Studenti Riccardo Cellocco, il Prorettore alla Didattica Luciano Barboni, il Prorettore ai rapporti con gli enti Andrea Spaterna, il Presidente del Cus Camerino Stefano Belardinelli.
Guest star il divulgatore scientifico Luca Perri, che ha esortato i ragazzi a seguire le proprie passioni ed a ricercare l’eccellenza. A moderare il dibattito è stato il giornalista Maurizio Socci.
I partecipanti si sono poi collegati nelle stanze virtuali dei corsi di laurea, dove i docenti hanno illustrato il corso e proposto seminari ed attività, e gli studenti hanno potuto interagire in diretta facendo domande per chiedere informazioni o chiarire dubbi o semplici curiosità.
Da oggi 20 maggio è anche attivo il sito www.unicam.it/porteaperteonline, nel quale sono illustrati dettagliatamente tutti i corsi di laurea, sia triennali che magistrali e magistrali a ciclo unico, anche attraverso video di docenti e di studenti e laureati dell’Ateneo.
“Siamo fermamente convinti – ha sottolineato la prof.ssa Valeria Polzonetti, Delegata del Rettore all’Orientamento – che questa giornata dedicata alla scelta del proprio percorso universitario rappresenti un appuntamento importante per conoscere Unicam, i corsi di laurea ed i loro sbocchi professionali, attraverso un confronto diretto con i docenti dell’Ateneo. In attesa di poterci vedere in presenza ed aprire davvero le porte dell’Università di Camerino, questa iniziativa rappresenta comunque un importante momento di contatto in cui le ragazze ed i ragazzi che sono intervenuti hanno avuto l’opportunità di avere tutte le informazioni per iniziare a ‘costruire il proprio futuro’”.
“E’ stato un importante momento – ha sottolineato il Rettore Unicam Claudio Pettinari – per illustrare l’offerta formativa del nostro Ateneo, che dal prossimo anno presenterà anche importanti novità con due corsi di laurea orientati alla sostenibilità ambientale. Abbiamo posto l’attenzione poi su tutti i punti di forza e le eccellenze di Unicam, attraverso i quali formeremo donne e uomini capaci di essere attori consapevoli dello sviluppo del nostro Paese”.
ll Presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli ha inviato oggi un deciso messaggio alle sigle sindacali che partecipano ai tavoli per la definizione dei criteri per la distribuzione dei 20 milioni di premi ai sanitari. (Leggi qui le motivazioni dei sindacati)
"Esattamente un mese fa – evidenzia il Presidente - la Regione firmava un accordo con i sindacati stanziando 20 milioni di euro a favore di tutti coloro che hanno lavorato nell’emergenza COVID dentro le strutture sanitarie. Una scelta forte, molto chiara, di sostegno in termini materiali rispetto alle persone che hanno vissuto in prima linea questa emergenza, con un valore di circa 1000 euro per addetto che ovviamente vanno distribuiti secondo dei criteri. A distanza di un mese questi fondi non sono stati ancora erogati perché serve per il loro utilizzo l’accordo con i sindacati. L’accordo sindacale sta avendo questi giorni, spero, le ultime riunioni e quindi mi sembra importante dopo un mese, fare un appello a tutte le sigle che partecipano a queste trattative, perché si possa andare rapidamente a conclusione ed erogare quelle risorse. Il tempo non è una variabile indipendente, non possiamo farne passare troppo, non è giusto nei confronti di tutte queste persone. L’auspicio è che si chiuda velocemente l’accordo e che si possa attraverso le aziende distribuire finalmente queste risorse”.
“A costo di fare una trattiva ad oltranza – conclude Ceriscioli - in cui ci alza quando è finita, è arrivato il momento di concludere per garantire ciò che è stato stabilito ai destinatari delle risorse”.
Operai comunali al lavoro dalle prime ore del giorno in tutto il territorio di Camerino dove la tempesta durante la notte ha causato danni ingenti soprattutto nelle frazioni. A Polverina gravi danni nel centro abitato, con allagamenti anche dentro alle abitazioni. Smottamenti sulla strada Caselle-Ponte della Cerasa, che porta alla Caserma dei vigili del fuoco di Camerino, così come sulla strada comunale Pontelatrave. Danni al reticolo fognario in via Venanzi e Madonna delle carceri e smottamenti nei pressi delle Sae della frazione Arcofiato. Fango in strada anche in località Le Calvie. Grandine paragonabile a una nevicata alle Mosse. “Già da stanotte sono iniziati i primi contatti con gli uffici comunali preposti, quando ci siamo trovati in mezzo a questa tempesta spaventosa - spiega l’assessore ai lavori pubblici Marco Fanelli - Stiamo ricevendo tantissime segnalazioni e chiamate. Il lavoro degli operai, ai quali va il più sentito ringraziamento per tutto ciò che stanno facendo in maniera instancabile e senza sosta, continuerà anche nelle prossime ore per consentire di riportare la situazione quanto più possibile alla normalità. Ringrazio anche tutti quei cittadini che si sono rimboccati le maniche e ci stanno dando una grossa mano”.
La festa del Patrono San Venanzio a Camerino inaugura la stagione delle fiere dopo il Coronavirus. Torna nella città ducale, infatti, il tradizionale evento fieristico domani (19 maggio), quest'anno dai molteplici significati essendo anche la prima fiera a svolgersi, nelle Marche, dopo l’emergenza e il lockdown causato dell'emergenza Covid19. Novità per il luogo perché le bancarelle saranno dislocate in viale Giacomo Leopardi e nella piazza davanti alla basilica di San Venanzio, dalle ore 8 alle ore 20, con attenzione e controlli al fine di evitare assembramenti. Si potrà accedere esclusivamente da via Farnese e da viale Giacomo Leopardi. E’ previsto un contingentamento numerico. Trattandosi di un luogo a tutti gli effetti commerciale sarà obbligatorio per tutti indossare la mascherina.
Dopo la ripresa del mercato settimanale dei prodotti agro alimentari (lo scorso 2 maggio) il nuovo decreto governativo consente l’apertura anche alle bancarelle di altri prodotti, da qui la decisione di organizzare la fiera: “Naturalmente avverrà in maniera ridotta e dovranno essere rispettate tutte le disposizioni di contrasto, previste dall’emergenza Covid – spiega il sindaco Sandro Sborgia – Lo svolgimento di questa tradizione per noi vuole essere anche un segnale. Un lento ritorno alla normalità, dopo un periodo difficile come quello che abbiamo vissuto e che stiamo ancora vivendo per tutta una serie di situazioni. A Camerino portiamo ancora le ferite del sisma a cui si è aggiunta l’emergenza sanitaria di questi mesi per cui abbiamo cercato, nel possibile, di fare in modo che la comunità potesse vivere la tradizionale festa del Patrono San Venanzio potendo godere di piccoli momenti di svago. Con un grande sforzo e impegno, dunque – continua Sborgia – abbiamo mantenuto questa tradizione che sappiamo quanto sia importante per tutta la comunità, a cui non abbiamo voluto chiedere di rinunciarvi, sempre nel rispetto di tutte le normative. Abbiamo scelto viale Giacomo Leopardi perché più ampio rispetto ad altre vie, con diverse vie di fuga e di accesso. Un ringraziamento doveroso agli impiegati comunali e la Polizia municipale che hanno svolto un grande lavoro in questi giorni, rinunciando anche al fine settimana, affinché tutto potesse essere pronto, nonché alla Protezione civile per il fondamentale aiuto. È una grande vedere come in occasione della festa del Santo Patrono si riscopra la forza di una comunità unita e granitica che affronta senza paura le avversità del momento consapevole della necessità che solo attraverso l'aiuto reciproco potranno essere superati tutti gli ostacoli del nostro tempo”.
I clienti dovranno permanere nella zona della fiera il tempo minimo necessario per l’acquisto della merce. “Raccomando il rispetto scrupoloso di tutte le regole e le disposizioni in materia di contenimento del virus Covid-19, soprattutto il rispetto del distanziamento sociale. È un’attenzione che dobbiamo a noi stessi e agli altri”.
Attenzione all'ambiente e alla mobilità sostenibile a Camerino, per una città sempre più eco.
Sarà realizzata, infatti, una stazione di ricarica per bici e auto elettriche anche nel quartiere Vallicelle. La città ducale si è aggiudicata un bando che finanzia con fondi europei l'acquisto e l'installazione di colonnine di ricarica per mezzi pubblici e privati alimentati anche da fonti alternative. Un progetto a cui l'amministrazione ha iniziato a lavorare appena insediata, lo scorso giugno, affidando all'ingegnere Stelvio Calafiore l'incarico di redazione di uno studio di fattibilità per la realizzazione del progetto così da poter presentarsi al bando, decidendo di stabilire la nuova area di ricarica auto e bici elettriche a Vallicelle. Il finanziamento di 34.375,88 euro andrà dunque a ricoprire quasi totalmente l'intero importo dell'intervento di 49.108,40 euro.
“Nel programma che avevamo presentato c’era proprio un’attenzione particolare all’ambiente e all’ecosostenibilità - spiega il Consigliere comunale Riccardo Pennesi che ha curato il bando – Così, appena insediati, a giugno abbiamo iniziato a lavorare anche in questa direzione, cogliendo l’occasione dei fondi europei per presentare un progetto che avesse la finalità di offrire un servizio aggiuntivo per il collegamento del quartiere Vallicelle con il resto della città. La stazione sorgerà in un terreno di proprietà comunale antistante il centro commerciale “Vallicenter” dove attualmente sono presenti alcune delle attività delocalizzate a seguito degli eventi sismici del 2016. Il nostro auspicio è che possa essere un altro modo per dare un nuovo impulso all’economia della città che è stata messa a dura prova dal terremoto e ora anche dalla situazione causata dal Covid-19. Sono estremamente soddisfatto che il bando sia andato in porto. Camerino merita di essere valorizzata. Bisogna riprogettare il futuro della città sfruttando tutte le occasioni che si presenteranno”. L'incarico di progettazione esecutiva è stato affidato allo stesso ingegnere Calafiore e una volta redatto si potrà procedere con la gara di affidamento dei lavori. In città sono già presenti colonnine di ricarica per auto e bici, installate dalla Contram, all'esterno della sede via Le Mosse, che studenti e residenti possono noleggiare.
Grande successo per la finale regionale, tenutasi ieri 14 maggio, del Premio Asimov per l’editoria scientifica divulgativa, nato per avvicinare il mondo della scienza e quello della scuola. Ideato dal fisico Francesco Vissani che ne è anche il coordinatore, istituito grazie alla collaborazione tra il GSSI (Gran Sasso Science Institute) e l'INFN (Istituto Nazionale di Fisica Nucleare), con la collaborazione di varie Università e istituti di ricerca, il Premio si avvale di una giuria composta da migliaia di studenti e studentesse di scuola superiore, che sceglierà il miglior libro di cultura o divulgazione scientifica pubblicato negli ultimi due anni in Italia.
Unicam ha aderito con entusiasmo ed è diventata coordinatore regionale dell’iniziativa, coinvolgendo una giuria di studenti delle scuole superiori della Regione.
Il Premio Asimov è infatti un'iniziativa multi-sede. Gli undici centri regionali di coordinamento scientifico - Abruzzo, Calabria, Campania, Emilia Romagna, Lazio, Marche, Puglia, Sardegna, Sicilia, Toscana, Umbria - si sono coordinati tra di loro per il successo dell'iniziativa, collaborando con 100 scuole superiori di tutta Italia.
UNICAM, in particolare la sezione di Fisica della Scuola di Scienze e Tecnologie, ha organizzato e coordinato dunque le attività per la Regione Marche, che quest'anno hanno coinvolto 88 studenti di nove istituti di istruzione superiore della nostra regione: Istituto di Istruzione Superiore Orsini-Licini di Ascoli Piceno, Liceo statale Medi di Senigallia, Liceo scientifico da Vinci di Jesi, Istituto di Istruzione Superiore Fazzini-Mercantini di Grottammare, Liceo scientifico Calzecchi Onesti di Fermo, Liceo classico linguistico Leopardi di Macerata, Istituto di Istruzione Superiore Da Vinci di Civitanova Marche, Liceo Leopardi di Recanati, Licei di Camerino.
L’evento finale per la Regione Marche, tenuto nel pomeriggio di ieri 14 maggio in modalità telematica, ha visto la premiazione delle migliori recensioni degli studenti marchigiani partecipanti.
Molto interessante anche l’intervento del divulgatore scientifico Luca Perri, autore del libro “Astrobufale. Tutto ciò che sappiamo (ma non dovremmo sapere) sullo spazio”.
“Nonostante questo momento così difficile – ha sottolineato il prof. David Vitali, coordinatore regionale del Premio – siamo davvero molto soddisfatti dell’entusiasmo e del grande impegno profuso dalle ragazze e dai ragazzi delle scuole superiori della nostra Regione in questa iniziativa di divulgazione scientifica, segno del grande interesse per la ricerca e per la scienza”.
Le cinque opere finaliste a livello nazionale, invece, selezionate quest'anno dalla commissione scientifica riguardano la matematica, l'informatica, la fisica e la climatologia e sono:
- “Matematica d’evasione” di Claudio Marini (libreriauniversitaria.it)
- “L'urlo dell'universo” di Dario Menasce (Hoepli)
- “Hello World” di Hannah Fry (Bollati Boringhieri),
- “L'algoritmo e l'oracolo” di Alessandro Vespignani e Rosita Rijtano (Il Saggiatore)
- “Il Pianeta umano” di Simon L. Lewis e Mark A.Maslin (Einaudi).
La commissione scientifica del Premio si compone di 250 membri, per metà docenti di scuola superiore e per metà professori universitari, ricercatori, studenti di dottorato, giornalisti, scrittori, rappresentanti del mondo della cultura.
Il vincitore nazionale sarà rivelato oggi 15 maggio nel corso della cerimonia nazionale trasmessa in streaming a partire dalle ore 16:00 sul canale YouTube del Premio.
A causa del Covid-19, si è spento all’ospedale di Camerino all’età di 69 anni Graziano Pallotto, uomo animato da una grande passione per il ciclismo, punto di riferimento del Velo Club Montecassiano di cui è stato presidente per molti anni nonché sindaco di Montecassiano per 13 anni ed ex consigliere provinciale di Macerata.
Sempre attivissimo e membro del direttivo, Graziano Pallotto lascia un vuoto incolmabile per tutto il Velo Club Montecassiano che ha dovuto fare i conti con l’annullamento del Gran Premio San Giuseppe per dilettanti a causa dell’emergenza coronavirus.
Il ciclismo marchigiano perde un grande dirigente dal comportamento sempre cortese e gentile, una gran brava persona come sottolinea in una nota il presidente regionale FCI Marche Lino Secchi: “Rimarrà indimenticabile per me l'ultima telefonata che gli ho fatto quando era a casa con la febbre, le sue parole di consapevolezza dei rischi per la sua persona e la preoccupazione rivolta anche alla propria anziana mamma non autosufficiente che assisteva con amore. Dopo alcuni giorni di ricovero, quando le sue condizioni non erano ancora gravi, saprà infatti della morte della mamma sempre per Coronavirus. Grazie alla sua illuminata guida il Gran Premio San Giuseppe, l'importante classica dilettantistica di primavera, ha raggiunto grandi successi con la partecipazione dei più promettenti corridori italiani e stranieri che poi diventavano spesso protagonisti di primo livello nel professionismo".
"Graziano era appassionato del ruolo di dirigente del suo Club. Un ruolo che svolgeva con grande competenza e passione seguendo in prima persona tutte le incombenze del sodalizio anche in questi due anni in cui aveva voluto rinunciare alla presidenza per far crescere qualche altro dirigente - aggiunge il presidente Lino Secchi -. All'inizio di quest'anno, era riuscito ad organizzare un evento propedeutico della ricorrenza della sessantesima edizione del Gran Premio San Giuseppe con la presenza di Vincenzo Nibali e aveva organizzato un secondo appuntamento per il 20 marzo. Un convegno sulla storia dei sessanta anni del Gran Premio insieme alla ricorrenza dei 60°anniversario dalla morte di Fausto Coppi con la presenza di relatori e giornalisti. Tutto fu rinviato per il coronavirus ma con la volontà di riproporlo dopo l'estate. Purtroppo non lo potrà fare di persona, ma speriamo che dall'aldilà possa aiutare i suoi colleghi della società, smarriti ed addolorati, a riprendere e continuare il cammino sportivo. A nome di tutto il consiglio regionale del ciclismo marchigiano e mio personale ci stringiamo attorno alla moglie, alla figlia ed a tutta questa famiglia, colpita tra l'altro alcuni anni fa dalla perdita improvvisa del giovane figlio”.
Operai a lavoro da qualche giorno per la cura e la manutenzione del verde pubblico a Camerino. E’ iniziata, infatti, l’attività di taglio erba e - su tutta la città - sono in azione gli operai per la manutenzione e la cura dei parchi, degli spazi verdi, aiuole nonché giardini, aree gioco, spartitraffico e altri piccoli spazi.
Naturalmente le condizioni climatiche possono influenzare il decorso dei lavori, cambiando il quadro delle priorità e delle urgenze.
“Vista l’emergenza che stiamo affrontando – spiega l’assessore ai lavori pubblici Marco Fanelli – , si erano fermati anche una serie di lavori programmati di manutenzione della città. Fino a qualche giorno fa, d’altronde, eravamo tutti chiusi in casa, nel rispetto di una normativa, a causa di un’emergenza sanitaria mondiale che ha costretto tante attività a uno stop. Seppure da casa abbiamo continuato sempre a lavorare. Le attività di manutenzione e di cura del verde, tolte quelle relative alla sicurezza stradale, sono state per tutto il tempo del lockdown giustamente sospese. Anche perché abbiamo ritenuto che l’incolumità e la salute degli operai comunali valesse quanto quella del resto del personale comunale, che per lo più ha lavorato in smartworking, o altri lavoratori".
"Chi ha continuato a lavorare in questo periodo, rischiando anche la propria salute lo ha fatto perché era indispensabile per andare avanti. Le aziende e gli enti pubblici – continua Fanelli - quindi anche i Comuni, stanno riprendendo le attività, dopo le aperture previste con la Fase2, con enorme sforzo cercando di aggiornare le procedure di sicurezza, adeguandole alle norme sul Covid 19. Con tanto di polizze assicurative da sistemare. L'erba sarà tagliata in tutte le zone della città, per cui rivedremo i viali ordinati come altri luoghi. Ammetto che in questo periodo il mio pensiero è andato anche a questi aspetti riguardanti la città, ma c’erano indubbiamente altre priorità. Amo la mia città e ci tengo che sia tenuta con cura, alcune situazioni come quella che stiamo vivendo, però inducono a riflessioni diverse e in questi casi anche il pensiero dell’erba alta, è andato giustamente in secondo piano”.
Dal 23 aprile gli operatori comunali hanno provveduto allo sfalcio dell’erba: in Via A D'accorso, Via Le Mosse, V.le Giacomo Leopardi, Viale Seneca, V.le Emilio Betti, Via Dante Alighieri, Vallicelle- SP Varanese, Parco di montagnano, Aree verdi di montagnano, Giardini Rocca Borgesca, parco area giochi Vallicelle, Scarpata V.le G.Leopardi monumento dei caduti. Dal 4 maggio la cooperativa si è occupata dell’area del centro commerciale Sottocorte village e nell’area Sae Cortine est.
Lo studio italiano dei gruppi di ricerca della Sapienza e dell’Università di Camerino ha identificato in una molecola, l’oleoiletanolamide, un nuovo strumento farmacologico per prevenire e contrastare il disturbo da alimentazione incontrollata. I risultati del lavoro sono stati pubblicati sulla prestigiosa rivista Neuropsychopharmacology
Durante questo periodo unico nella storia moderna rifugiarsi nel cibo è per molte persone un modo per sfuggire alle emozioni negative e per gratificarsi attraverso i piaceri della vita. Questo perché molti alimenti, soprattutto quelli ricchi di zuccheri, costituiscono una fonte di energia immediatamente disponibile per l’organismo e allo stesso tempo stimolano la trasmissione dopaminergica nel cervello, il neurotrasmettitore associato alla motivazione e al senso di gratificazione.
Si tratta di una normale risposta fisiologica allo stress che, tuttavia, in molti individui diventa un comportamento compulsivo, incontrollabile e ripetitivo che spesso sfocia in una vera e propria patologia. È il caso del Binge Eating Disorder (BED) il disturbo alimentare più comune, caratterizzato da episodi ricorrenti di abbuffate fuori controllo, analoghe a quelle della bulimia, non seguiti da atti compensatori o di eliminazione (come l’induzione del vomito o l’auto-somministrazione di lassativi). Chi ne è affetto sviluppa nel tempo obesità grave, oltre a un marcato disagio psicologico, caratterizzato da depressione, ansia, bassa autostima o altri problemi che possono influenzare notevolmente la qualità della vita.
I trattamenti più significativi e attualmente disponibili per il BED prevedono una combinazione di psicoterapia e farmacoterapia, quest'ultima generalmente basata su farmaci antidepressivi. Tuttavia, il fatto che il tasso di ricaduta sia ancora molto elevato evidenzia la necessità di individuare strategie più efficaci.
Due gruppi di ricerca coordinati rispettivamente da Silvana Gaetani del Dipartimento di Fisiologia e Farmacologia Vittorio Erspamer della Sapienza e da Carlo Cifani della Scuola di Scienze del Farmaco e dei Prodotti della Salute dell’Università di Camerino, hanno identificato in una molecola, l’oleoiletanolamide, un nuovo strumento farmacologico per prevenire e contrastare il disturbo da alimentazione incontrollata. I risultati dello studio sono stati recentemente pubblicati sulla rivista Neuropsychopharmacology.
Il crescente interesse della comunità scientifica per l’oleoiletanolamide, più nota con il suo acronimo OEA, deriva dal suo ruolo ben caratterizzato come segnale di sazietà per il cervello e come regolatore del metabolismo, soprattutto quello dei grassi. In questo panorama di scoperte chiave sul ruolo dell’OEA, il team Sapienza ha dato negli ultimi quindici anni un significativo contributo.
“Oggi sappiamo - spiegano Adele Romano della Sapienza e Maria Vittoria Micioni Di Bonaventura dell’Università di Camerino, entrambe primi co-autori dello studio - che l'OEA è in grado di prevenire lo sviluppo di un comportamento alimentare anomalo, di tipo binge, e agisce modulando l'attività di circuiti cerebrali che rispondono alle proprietà piacevoli del cibo e/o all'esposizione a una condizione stressante”.
“Le prove scientifiche che abbiamo fornito – aggiunge Silvana Gaetani - sono state ottenute in un modello sperimentale di BED, sviluppato dal team di Carlo Cifani, e sebbene debbano essere confermate in pazienti affetti da BED, fanno ben sperare che l'OEA possa essere effettivamente un nuovo potenziale alleato per la prevenzione o la cura dei disturbi del comportamento alimentare”.
Link alla pubblicazione scientifica: https://www.nature.com/articles/s41386-020-0686-z.pdf
La Provincia di Macerata interviene sul ponte della strada provinciale 180 “Camerino - Tolentino”. L’Amministrazione provinciale ha infatti approvato il progetto esecutivo relativo ai lavori di ripristino e consolidamento del ponte, situato nel Comune di Camerino, nei pressi dell’uscita della superstrada “Sfercia”, che permette l’attraversamento del Rio San Luca, un affluente del fiume Chienti.
L’impalcato, per la sua collocazione e vicinanza con la Statale 77, è un’opera importante e soggetta a un discreto flusso di traffico, soprattutto in direzione Camerino. Composto in muratura mista di pietre e mattoni, presenta due arcate: è lungo circa 17 metri e largo 7,3 metri.
I lavori di consolidamento ammontano a 250 mila euro e verranno eseguiti alternativamente sulle due metà per garantire il traffico sul ponte a senso unico alternato. Nel dettaglio saranno effettuate delle iniezioni della muratura con malte cementizie; saranno rinforzati la muratura, anche con reti di fibra di carbonio, e l’intonaco strutturale; verrà impermeabilizzato l’impalcato e saranno installate nuove barriere di sicurezza.
“Questo intervento - afferma il Presidente Antonio Pettinari - viene finanziato con le risorse individuate per la gestione emergenziale che ha visto e che vede il nostro Ente collaborare in sinergia con l’ANAS, nel ruolo di Soggetto Attuatore per la ricostruzione, la Protezione Civile e la Regione. I lavori rientrano nel programma di quelli individuati e pianificati dopo gli eventi sismici del 2016, per mettere in sicurezza e ripristinare la viabilità nei territori del cratere. Già avviate le procedure di appalto”.
Una maratona di danza per aiutare l’ospedale di Camerino. È l’iniziativa “Choreographic Tools.1” ideata da Valerio Longo e sostenuta da Performazioni cinetiche, associazione artistico culturale emiliana, di cui è presidente la camerte Lorenza Paniccià, che ha lanciato la piattaforma coreografica "#ladanzacheunisce”.
Lunedì e martedì (11 e 12 maggio) si svolgeranno esibizioni in diretta attraverso lo strumento Zoom Meeting, che consente di mettere in contatto numerosi utenti distanti tra loro.
In questo difficile periodo a causa dell’emergenza Covid19 l’unicità dell’iniziativa è proprio quella di offrire ai partecipanti la possibilità di esibirsi in diretta davanti a importanti personalità del mondo coreutico come Kristian Cellini, Gabriella Furlan Malvezzi, Marika Mazzetti, Michele Merola, Angelo Murdocco, Simona Tartaglione.
Sarà possibile partecipare all’iniziativa, patrocinata dal Comune di Camerino, versando una quota d’iscrizione il cui importo sarà direttamente destinata all’associazione “A Cuore Aperto” di Camerino per sostenere iniziative rivolte al territorio e in particolare all’ospedale della città, interamente riconvertito e dedicato all’emergenza Covid19, dallo scorso 8 marzo.
“Sono davvero molto contenta di questa collaborazione che conferma quanta solidarietà si è mossa a sostegno del nostro ospedale, che oggi rappresenta ancora un punto di riferimento regionale per il Covid e che a breve ritornerà presidio ospedaliero di riferimento per tutta la zona montana e non solo arricchito di tante nuove strumentazioni – ha detto l’assessore Giovanna Sartori - L'idea di Lorenza Panniccià, camerte affezionata al territorio nonché ballerina, e di Longo, stimatissimo coreografo, mi ha subito entusiasmato, anche perché Camerino con il suo teatro Marchetti, che ha ospitato tantissimi corpi di ballo anche di fama internazionale, ha sempre rappresentato in passato, e dovrà tornare a farlo in futuro, un punto di riferimento per la danza non solo locale. Questa iniziativa spero sia la prima di una lunga collaborazione. Già sono in cantiere tantissime idee per il 2021”.
La coreografia dovrà essere sviluppata in un ambiente chiuso: la sperimentazione consisterà proprio nel coreografare il dialogo tra spazio non convenzionale e corpo, con il sostegno di un oggetto che per l’occasione acquisirà una valenza scenica e artistica. La durata della singola coreografia potrà variare tra un minuto e trenta secondi, due minuti.
“La scelta di devolvere a Camerino le quote di partecipazione di Choreographic Tools.1 è dettata da un rapporto che lega Performazioni cinetiche al territorio marchigiano ormai da parecchi anni - spiega Valerio Longo, coreografo associato e direttore artistico di molte iniziative di Performazioni Cinetiche - soprattutto in seguito all’emergenza del terremoto del 2016. Le mie origini sono marchigiane, di Castelsantangelo sul Nera, così come quelle di mia moglie per cui mi sento molto convolto da ciò che avviene in queste aree. Anche partendo da piccole cose credo che si possa fare tanto. Poi, ho trovato una grande disponibilità e sensibilità nell’assessore alla cultura Giovanna Sartori che si è subito resa disponibile anche per altre future iniziative culturali. Mi piacerebbe riuscire a impegnarmi sempre di più su questo anche perché l’intenzione è di continuare a sostenere con forza un territorio che in questi anni è stato duramente messo alla prova, augurandoci che questo piccolo gesto possa essere d’aiuto. Sarà, inoltre l’occasione per offrire una preziosa vetrina a tutti i coreografi e artisti che vorranno mettersi in gioco e sperimentare con i propri allievi e danzatori un lavoro, chiaramente a distanza, di ricerca coreografica con oggetti”.
Choreograpic Tools.1 prevede 2 livelli:
- Junior 13/17 anni
- Senior over 18 anni
Al termine dei due giorni di manifestazione, verrà individuata la migliore idea coreografia a cui sarà assegnato il Premio Choreografic Tools 2020. Inoltre verranno assegnate numerose borse di studio per appuntamenti formativi e performativi.
Per ulteriori informazioni si può consultare il seguente link: https://www.facebook.com/choreographictools/?modal=admin_todo_tour
I fisici Shabir Barzanjeh e Johannes Fink dell’Institute of Science and Technology Austria (IST Austria), Stefano Pirandola dell'Università di York in Inghilterra e David Vitali dell'Università di Camerino hanno inventato e dimostrato sperimentalmente un nuovo prototipo di radar che utilizza l’entanglement quantistico per rivelare un oggetto a distanza.
Questa integrazione della fisica quantistica nella vita quotidiana può influenzare in modo significativo il settore biomedico e della sicurezza. La ricerca è pubblicata nella rivista Science Advances.
L’entanglement quantistico è un fenomeno fisico per cui due particelle rimangono interconnesse, continuando a condividere caratteristiche fisiche a prescindere dalla loro lontananza reciproca. Il lavoro appena pubblicato ha dimostrato una nuova tecnologia di rivelazione chiamata “illuminazione quantistica a microonde” che fa uso di fotoni a microonde correlati quantisticamente come metodo di rivelazione.
Il prototipo, noto anche come “radar quantistico”, è in grado di individuare oggetti in ambienti altamente rumorosi in cui i classici sistemi radar solitamente falliscono. La tecnologia ha il potenziale per applicazioni di imaging biomedico a bassissima potenza e scanner per la sicurezza.
I principi di funzionamento alla base dello strumento sono semplici: invece di usare microonde convenzionali, i ricercatori correlano due fasci deboli di microonde, il signal (segnale) e l'idler. Il segnale è inviato verso l’oggetto interessato, mentre i fotoni idler sono misurati in isolamento relativo, senza interferenza o rumore.
Quando il segnale torna indietro riflesso dall’oggetto, l’entanglement tra i due fasci è perso, ma sopravvivono tracce della correlazione, sufficienti a creare una firma che descrive l’esistenza o l’assenza dell’oggetto bersaglio, indipendentemente dal rumore presente nell’ambiente.
Mentre l’entanglement quantistico in sé è fragile, il dispositivo offre alcuni vantaggi rispetto ai classici radar. Ad esempio, a bassa potenza, i sistemi radar convenzionali solitamente soffrono la scarsa sensibilità perché hanno problemi a distinguere le radiazioni riflesse dall’oggetto dal rumore radiativo naturalmente presente.
L’illuminazione quantistica offre una soluzione a questo problema, in quanto le similitudini tra i fotoni signal e idler, generati dall’entanglement quantistico, rendono molto più efficiente la distinzione tra il segnale (ricevuto dall’oggetto ricercato) e il rumore generato nell’ambiente.
“Il messaggio principale della nostra ricerca – affermano i ricercatori – è che il ‘radar quantistico’ o l’‘illuminazione quantistica a microonde’ non sono solo possibili in teoria, ma anche in pratica. Se raffrontata con i classici strumenti di rilevazione a bassa potenza nelle stesse condizioni, è già possibile vedere che, nel caso di basso numero di fotoni, la rivelazione basata sulla fisica quantistica può essere superiore.”
Nel corso della storia, la scienza di base è stata una delle locomotive dell’innovazione, del cambiamento di paradigma e dell’avanguardia tecnologica. Sebbene rimanga la dimostrazione di un concetto, la ricerca del gruppo ha efficacemente avvalorato un nuovo metodo di rivelazione che, in alcuni casi, può essere già superiore ai radar classici.
“Nel corso della storia, dimostrazioni come quella da noi provata sono spesso servite come pietre miliari nel raggiungere successivi avanzamenti tecnologici. Sarà interessante vedere le implicazioni future di questa ricerca, in particolare per sensori a microonde di piccolo raggio”, affermano i ricercatori.
Questo risultato scientifico è stato possibile solo attraverso la collaborazione di fisici teorici e sperimentali, tutti guidati dal desiderio di indagare come la meccanica quantistica possa aiutare a superare i limiti fondamentali della rilevazione. Per poter presentare vantaggi anche in soluzioni pratiche, avremo bisogno anche dell’aiuto di esperti ingegneri elettronici; resta molto lavoro da fare per rendere il nostro risultato applicabile a rilevazioni nel mondo reale.
La ricerca è stata finanziata con fondi dell’Unione Europea dal programma di ricerca e innovazione europeo Horizon 2020, nell’ambito di un progetto che vede coinvolta l’Università di Camerino con il prof. David Vital ed il prof. Stefano Mancini, entrambi membri della Sezione di Fisica della Scuola di Scienze e Tecnologie.
Continua l’attenzione di Contram verso la salute dei propri dipendenti e clienti. Questa mattina è stato posizionato all’ingresso della sede centrale di Camerino un termo scanner di ultima generazione.
Si tratta di una telecamera termica con stazione di monitoraggio e rilevamento mascherina. Il Totem automatico con intelligenza artificiale consente di rilevare la presenza della mascherina sul volto delle persone (e nel caso invita ad indossarla, tramite un avviso vocale) ed effettua la misurazione automatica della temperatura anche in presenza della mascherina stessa.
Se dovesse riscontrare una temperatura elevata emette un avviso sonoro che invita a non recarsi presso gli uffici. Impiegati e dipendenti Contram, ma anche del Comune di Camerino che dal terremoto del 2016 convivono in un’unica sede hanno accolto con curiosità ed entusiasmo l’installazione di questa nuova tecnologia, utilissima anche per il monitoraggio dei flussi di utenti che si recano presso gli uffici.
Il termoscanner installato è uno strumento di automisurazione in grado di fornire utili indicazioni a tutti gli utenti. Trattandosi di uno strumento di automisurazione, nessun dato viene memorizzato e/o trasmesso dal sistema. L’azienda Contram sta procedendo a posizionare altri Termo scanner presso le altre sedi.
Le modifiche repentine all’organizzazione delle attività didattiche e di quelle amministrative, rese necessarie dall’emergenza Covid-19, hanno introdotto per tutto il personale Unicam, docente e ricercatore e tecnico e amministrativo, un cambiamento notevole nel modo di lavorare.
Per disporre di un quadro complessivo di come l’Ateneo sta procedendo in questo periodo, nei primi giorni di aprile l’Università di Camerino ha realizzato una indagine rivolta a tutto il personale strutturato dell’Ateneo, con l’obiettivo anche di recepire proposte per migliorare ed eliminare eventuali criticità ed individuare buone pratiche.
“Sono veramente soddisfatto – ha sottolineato con entusiasmo il Rettore Claudio Pettinari – per la partecipazione della comunità universitaria, che ringrazio sentitamente, a questa indagine: sono giunte risposte dal 96% dei partecipanti, un segnale molto positivo che sono convinto sia scaturito dalla necessità e dall’orgoglio di far parte di una organizzazione che sta cercando di interpretare un contesto difficile e sta tentando di reagire al meglio all’emergenza. Sono inoltre giunti contributi molto articolati ed interessanti, che saranno certamente tenuti in considerazione dalla Governance in fase di pianificazione di nuove e migliori azioni”.
“E’ in particolare in momenti come questo, infatti, - ha proseguito il prof. Pettinari –necessario rimanere uniti, facendo fronte, insieme, alla quotidianità del nostro lavoro, senza mai abbassare l’asticella della qualità, trovando modi e strumenti alternativi per garantire ad UNICAM quel futuro che ha sempre contribuito a garantire”.
Per quanto riguarda la didattica on-line, dal momento che un’ampia maggioranza del corpo docente aveva già utilizzato strumenti di teledidattica, l’80% afferma di non avere avuto problemi tecnici, dichiarando nel complesso di ritenersi soddisfatti della partecipazione e del coinvolgimento degli studenti durante le lezioni on-line.
Il 90% del personale tecnico e amministrativo ha invece adottato la modalità di lavoro agile, valutando più che favorevolmente l’efficacia delle attività svolte e dei servizi forniti all’utenza, sia interna che esterna, con un indice di risposta positiva che supera il 90%, pur ritenendo comunque fondamentale il rapporto diretto con l’utenza che caratterizza l’Ateneo di Camerino.
Tutto il personale Unicam, infine, ha valutato molto positivamente l’efficacia e la tempestività delle misure messe in atto da UNICAM per la prevenzione dei rischi nella fase emergenziale.
In attesa di poter tornare a Fano per la nuova edizione di Passaggi Festival, l’Università di Camerino propone nuovamente “Calici di Scienza”, un aperitivo per parlare di scienza in maniera piacevole, iniziativa che gli scorsi anni ha riscosso notevole successo proprio al festival fanese.
Il primo appuntamento, naturalmente in modalità telematica, è per lunedì 11 maggio alle ore 18 con "Ieri, oggi e domani. Storie di donne nell'Informatica".
Ne dialogheranno con la professoressa Barbara Re, docente della Sezione di Informatica della Scuola di Scienze e Tecnologie di Unicam, le studentesse e laureate dell’Ateneo camerte Maria Chiara Morici, Project Management Oce presso Intesa Sanpaolo, Francesca Piersigilli docente di Informatica presso l’IIS ‘Marconi Pieralisi’ di Jesi, Serena Santi, dottoranda presso la Universiteit Antwerpen, Jessica Piccioni, studentessa di Informatica
Le modalità di partecipazione sono indicate nel sito di ateneo www.unicam.it
Si sblocca l'iter autorizzativo riguardante la nuova sede della casa di riposo Casa Amica che sarà costruita nel quartiere Vallicelle di Camerino, donata dalla Croce Rossa italiana.
È, infatti, arrivato il parere favorevole di compatibilità e congruità per la realizzazione della struttura. Un passaggio fondamentale che spalanca la strada alla costruzione della casa di riposo. Nei prossimi quindici giorni sarà consegnato il progetto per poi passare all'approvazione dello stesso e dare il via alla procedura dell'affidamento dei lavori. "Un tassello importantissimo per tutti noi, anzi fondamentale - commenta il sindaco Sandro Sborgia - Abbiamo lavorato dal primo momento per cercare di recuperare questo progetto che era bloccato dal 2017 per una serie di questioni che risultavano irrisolte e che rischiavano di far saltare la realizzazione della nuova struttura della Fondazione Casa Amica donata dalla Croce rossa per i nostri anziani. Si tratta di un progetto da oltre 2milioni di euro che siamo stati sul punto di perdere. Appena insediati, con la nuova amministrazione comunale, abbiamo avuto un incontro con i vertici nazionali e locali della Croce rossa italiana che hanno curato la sottoscrizione del progetto e ci hanno evidenziato una serie di problematiche che erano state lasciate in sospeso e a cui abbiamo subito posto riparo per non perdere questa importante donazione con cui si realizzerà la struttura che va a beneficio non solo della popolazione più anziana, ma di tutta la città. Oggi, col parere positivo, abbiamo ottenuto la risposta che tanto aspettavamo ed è il passo fondamentale che ci permetterà di realizzare la nuova casa di riposo. Colgo l'occasione - continua il sindaco Sandro Sborgia - per fare i complimenti anche a tutto il direttivo della Fondazione Casa Amica, a partire dal presidente Sante Elisei e tutto i suoi preziosi collaboratori per come stanno gestendo la situazione di emergenza causata dal Covid19. Un plauso che deve andargli da parte di tutta la città".
La nuova struttura avrà a disposizione 35 posti letto.
L’Università di Camerino ha messo e sta mettendo in campo numerose attività nel campo della ricerca scientifica volte a fronteggiare l’emergenza Coronavirus. Sono stati diversi i gruppi di ricercatori che si sono attivati e ciascuno, sulla base delle proprie competenze, ha avviato studi e realizzato iniziative in tal senso.
Dal protocollo di cura innovativo ideato dal prof. Giacomo Rossi, della Scuola di Bioscienze e Medicina Veterinaria, alla stampa delle valvole per i respiratori da utilizzare in terapia sub intensiva a cura della Scuola di Architettura e Design, agli studi sull’andamento dell’epidemia e sull’efficacia delle misure di contenimento, fino all’allestimento, recentissimo, di un laboratorio per effettuare il servizio di test delle mascherine chirurgiche alle imprese manifatturiere che producono il dispositivo e alla attività di supporto alle aziende del territorio che hanno intenzione di produrre e mettere in commercio prodotti igienizzanti per mani e/o superfici.
“Come ha sottolineato anche la prof.ssa Ilaria Capua in occasione del seminario telematico che ha tenuto nei giorni scorsi presso il nostro Ateneo – ha sottolineato il Rettore Unicam prof. Claudio Pettinari – le persone si stanno avvicinando alla scienza ed alla ricerca scientifica sta tornando a dimostrare il proprio valore. Voglio ancora una volta ribadire il fondamentale ruolo della ricerca, realizzata attraverso il rigoroso metodo scientifico, che può portare benefici per la nostra quotidianità, sia in questo momento così particolare che in situazioni di normalità”.
Ne stanno prendendo sempre più consapevolezza sia le aziende che i privati, che anche in questa occasione hanno voluto sostenere la ricerca scientifica di Unicam, attraverso significative donazioni.
“Stanno giungendo in Ateneo – ha affermato il Rettor Pettinari – donazioni da parte di aziende e privati cittadini che, a nome mio personale ed a quello dell’intera comunità universitaria, ringrazio sentitamente. Sostenere la ricerca scientifica significa investire su noi stessi, sul nostro benessere, sulla nostra quotidianità, oltre che sui nostri giovani, sul loro futuro e sul futuro dell’intera società. Ne siamo estremamente convinti e siamo davvero felici che il nostro incessante lavoro sia apprezzato anche dai nostri stakeholder. Approfitto per ringraziare tutta l’Area Ricerca, Trasferimento tecnologico e Gestione progetti che come al solito lavora incessantemente e alacremente anche per consentire il continuo contatto con il territorio”.
Per avere tutte le informazioni sulle attività di ricerca Unicam nell’ambito del Covid-19 e per eventuali richieste di collaborazione, l’Ateneo ha attivato la mail covidresearch@unicam.it, alla quale si può scrivere per avere un primo contatto ed essere indirizzati dall’Area Ricerca, Trasferimento tecnologico e Gestione progetti di Unicam agli interlocutori giusti.