Belforte del Chienti

Terremoto: censimento edifici e scheda Fast per un più rapido ritorno alla normalità

Terremoto: censimento edifici e scheda Fast per un più rapido ritorno alla normalità

Si è svolto oggi presso il Multiplex di Piediripa l’incontro tra i rappresentanti de la protezione Civile regionale e nazionale ed i Sindaci dei comuni della Regione Marche per l'illustrazione della scheda "Sisma Fast". Si tratta della scheda tecnica per il rilevamento sui fabbricati per l’agibilità sintetica post-terremoto. "Fast" sta infatti per "Fabbricati per l’Agibilità Sintetica post-Terremoto". In merito alla richiesta dei moduli abitativi per i piccoli comuni è stata evidenziata l'esigenza di procedere al censimento dei fabbricati danneggiati nel minor tempo possibile e d'ausilio è appunto la scheda Fast. Legata alla compilazione della scheda è la relativa procedura che è stata attivata in conseguenza della pubblicazione del documento della Presidenza del Consiglio dei Ministri Dipartimento di protezione Civile del 4 novembre 2016 (prot. n. CENS/TERAG 16/0059235) e che si concretizza in una rapida ricognizione  o su singoli edifici o indifferentemente su tutti i fabbricati che si trovano in aree perimetrate che sono preventivamente indicate dai Sindaci. Erano presenti il Capo della Protezione civile Regionale di Cesare Spuri e l''ingegnere Dolce del Dipartimento della Protezione Civile Nazionale. E' stato innanzitutto chiarito che la compilazione della scheda FAST non sostituisce la scheda Aedes. Anzi, laddove l'edificio La scheda FAST (nella versione 01/2016) ha un’unica facciata che ricalca la prima facciata della scheda Aedes ed in cui vanno inserite le seguenti informazioni sull'edificio che si è verificato: Identificativo dell’edificio Mappa dell’aggregato strutturale Caratteristiche geometriche Destinazione d’uso Struttura portante Giudizio/Esito FAST In quest ultimo caso le opzioni possibili sono: ◦ AGIBILE ◦ NON UTILIZZABILE ◦ NON UTILIZZABILE SOLO PER RISCHIO ESTERNO ◦ SOPRALLUOGO NON ESEGUITO, in questo caso occorre specificare il motivo per cui non è stato possibile condurre il sopralluogo. La scheda non serve nel caso in cui i sindaci abbiano già provveduto al censimento ed alla dichiarazione di inagibilità a mezzo ordinanze. Di seguito il link per scaricare la scheda http://www.protezionecivile.gov.it/resources/cms/documents/Scheda_FAST.pdf

08/11/2016 17:14
Affitti d'oro per gli sfollati: troppi sciacalli del dolore

Affitti d'oro per gli sfollati: troppi sciacalli del dolore

Fermateli! Subito. Con pene esemplari.In questo momento di emergenza totale, dove migliaia di persone non hanno più casa e cercano una sistemazione che, purtroppo, molto probabilmente si protrarrà per mesi e mesi, ci troviamo di fronte a uno scenario condito da un continuo pericolo di sciacallaggio e proprietari di immobili che vorrebbero affittare o vendere ad un prezzo molto superiore al canone di mercato, approfittando dell’esigenza abitativa di migliaia di persone.L’allarme sciacallaggio arriva anche dal sindaco di Belforte, Roberto Paoloni, che scrive "Considero sciacalli anche chi chiede cifre indecenti per affittare casa a chi ha perso la propria ed è in mezzo la strada".Si vocifera di rincari consistenti, percentuali importanti. In un momento come questo, invece, sarebbe opportuno mantenere un livello normale di prezzo per non mettere in difficoltà chi soffre per un disagio grave come il terremoto. Ci sarebbe addirittura chi, per liberarsi degli inquilini e rimettere sul mercato gli immobili a prezzi più alti, ha “stracciato” contratti di locazione regolari. Fortunatamente, accanto al rialzo dei prezzi, ci sono anche proprietari che si sono messi una mano sul cuore e hanno addirittura abbassato il canone richiesto. Segnalazioni arrivano anche per rialzi improvvisi del prezzo di noleggio di camper e roulottes.Insomma, dopo gli enormi danni all’economia locale causati dal sisma, il mattone è diventato inevitabilmente il bene più pregiato. Per chi ha pensato di speculare sui drammi anche dei suoi stessi concittadini il sindaco di Belforte non trova altra definizione che “sciacalli”. 

08/11/2016 11:22
Basta col terrorismo mediatico: non aiuta a rialzarsi

Basta col terrorismo mediatico: non aiuta a rialzarsi

Ora siamo di fronte a una scelta di campo. Assodato che (con tutto il doveroso rispetto) due morti per una tromba d'aria a Roma occupano più spazio nei media di 30mila persone sfollate, dobbiamo decidere se piangerci addosso e commiserarci con le vite da ricostruire o se capire una volta per tutte che viviamo in un territorio dove il terremoto è di casa e può manifestarsi in qualsiasi momento e imparare a conviverci. Che significa provare anche ad esorcizzare la paura, comprensibile ed umana, ma spesso alimentata da link, articoli, post sui social che non fanno altro che aumentare l'ansia in una popolazione colpita come non mai nella storia da un evento, comunque, naturale.Dall'inizio della sequenza sismica, dal 24 agosto, si sono susseguite qualcosa come 24mila scosse di terremoto. E dal 24 agosto sono tornati in auge "santoni" e "veggenti" che ogni giorno, in piena sequenza, pontificano: "Presto sicuramente ci sarà una scossa...". Ma va? Veramente? Roba da non credere. Così come è roba da non credere che ad ogni scossa superiore allo spostamento di un divano da parte dell'inquilino del piano superiore, parta la corsa all'articoletto acchiappaclick che solitamente finisce con "... torna la paura". No, la paura non torna. La paura c'è ed è il sentimento più naturale e umano che si possa avere in queste situazioni. Però dobbiamo evitare di tornare al medioevo e alla superstizione. Siamo piombati in una situazione dove si crea allarme se si sentono due cani abbaiare o se le temperature sono sopra la media stagionale. Ogni tuono durante un temporale diventa un allarme catastrofe. E' ora di finirla: e qui anche noi media dobbiamo giocare la nostra parte, per quanto ci è possibile. A noi spetta il compito di amplificare la nostra richiesta di aiuto alle istituzioni,  di non spegnere i riflettori sul dramma che stiamo passando, di metterci a disposizione tutte le risorse che saranno necessarie per (provare a) ripartire. Non forniamo aiuto a nessuno scrivendo due righe su "nuova scossa 3.5 a Preci". Anzi, continuando a scrivere queste cose, rischiamo di allontanare ancora di più le persone che invece dobbiamo tornare ad attrarre con le nostre bellezze storico-architettoniche (le poche che si sono salvate, dopo i colpevoli ritardi seguiti alla scossa del 24 agosto), con i nostri paesaggi unici e con le specialità eno-gastronomiche che ci hanno resi famosi nel mondo. La scossetta l'abbiamo sentita tutti qui e più o meno tutti abbiamo l'app che ci dice in tempo quasi reale magnitudo ed epicentro. Non amplifichiamola.La crisi sismica che stiamo attraversando è la più importante dal 1703: è evidente che si è trattato di qualcosa di epocale. Ma proprio per questo dobbiamo renderci conto che le scosse che si stanno susseguendo rientrano nella normalità. Non sono ovviamente un tecnico, ma ho acquisito in questi giorni dialogando a lungo con studiosi decisamente ferrati in materia, elementi sufficienti per poter affermare che dopo un evento talmente forte come quello di domenica scorsa, le repliche, i cosiddetti aftershocks, si manifesteranno anche con magnitudo superiore al 4 di questa sera e potranno farlo per diverse settimane, forse mesi. Nel 1997 la crisi sisma durò quasi un anno. Si tratta di eventi che rientrano nella assoluta normalità dopo quanto si è verificato. Nessuna faglia nuova si è attivata, niente cavalieri dell'apocalisse in arrivo. Non possiamo conoscere ovviamente l'imponderabile ma dobbiamo affidarci alla scienza e a chi questi fenomeni li studia per mestiere da anni. Gli stessi che dopo L'Aquila ci avevano avvertito con precisione millimetrica che il terremoto avrebbe colpito poi a Norcia - Preci. Ci sono studi precisi (dei quali disponiamo e sui quali sta lavorando Francesca Testella) che pubblicheremo nelle prossime ore e che indicano come l'allerta era stata data con ampio preavviso. Sono studi scientifici. Non allarmismi probabilistici che chiunque di noi oggi come oggi potrebbe lanciare. Chiunque può scrivere un bel post su facebook "siamo convinti che nell'arco di 24-48 ore ci sarà un evento di magnitudo superiore a 3" e poi dire di averlo previsto. Viviamo in zona sismica e vi ripropongo la mappa completa della classificazione sismica dei Comuni marchigiani.Nel 2003 sono stati emanati i criteri di nuova classificazione sismica del territorio nazionale, basati sugli studi e le elaborazioni più recenti relative alla pericolosità sismica del territorio, ossia sull’analisi della probabilità che il territorio venga interessato in un certo intervallo di tempo (generalmente 50 anni) da un evento che superi una determinata soglia di intensità o magnitudo.Il provvedimento detta i principi generali sulla base dei quali le Regioni, a cui lo Stato ha delegato l’adozione della classificazione sismica del territorio (Decreto Legislativo n. 112 del 1998 e Decreto del Presidente della Repubblica n. 380 del 2001 – “Testo Unico delle Norme per l’Edilizia”), hanno compilato l’elenco dei comuni con la relativa attribuzione ad una delle quattro zone, a pericolosità decrescente, nelle quali è stato riclassificato il territorio nazionale. Zona 1 – E’ la zona più pericolosa. Possono verificarsi fortissimi terremoti Zona 2 – In questa zona possono verificarsi forti terremoti Zona 3 – In questa zona possono verificarsi forti terremoti ma rari Zona 4 – E’ la zona meno pericolosa. I terremoti sono rari Dei Comuni in provincia di Macerata, sei sono stati inseriti in fascia 1: Castelsantangelo sul Nera, Monte Cavallo, Muccia, Pieve Torina, Serravalle di Chienti e Visso. Tutti gli altri risultano inseriti nella zona 2.E' chiaro e evidente che con questa "bestia" dobbiamo imparare a convivere: viviamo in una zona altamente sismica. Che si "balli" spesso è non solo normale ma anche probabile. La paura è naturale ma per provare a tornare alla normalità dobbiamo esorcizzarla. E soprattutto dobbiamo pretendere che le nostre case siano ricostruite con severi criteri antisismici ed evitare che il sisma possa diventare una scusa per spogliare il territorio di servizi essenziali. Basta col terrorismo mediatico, non continuiamo a farci del male.P.S.: firmato uno sfollato

07/11/2016 23:43
Sisma, Consiglio dei Ministri approva nuovo decreto ricostruzione

Sisma, Consiglio dei Ministri approva nuovo decreto ricostruzione

Il nuovo decreto sulla ricostruzione delle aree terremotate è stato finalmente approvato, salvo intese, questa mattina dal Consiglio dei Ministri, ma la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale è prevista per lunedì prossimo. A quanto appreso i punti principali riguarderebbero innanzitutto la delimitazione del c.d. cratere del sisma e l’indicazione dei nuovi comuni ivi ricompresi, da aggiungere ai 62 già precedentemente inseriti nell’elenco. Per quanto riguarda la popolazione dei luoghi terremotati invece, dovrebbero essere introdotte procedure semplificate per edifici con danni lievi per permettere il rapido rientro nelle abitazioni. Per chi non potrà tornare nella propria casa, in vista dell’avvicinarsi dell’inverno, il decreto prevederebbe che il Dipartimento della protezione civile acquisisca ed installi rapidamente i container in accordo con i Comuni circa le aree dove collocarli. Per il patrimonio storico e culturale, i Comuni potranno procedere direttamente alla messa in sicurezza previa comunicazione al Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo. Introdotta la possibilità per i Comuni di assumere a tempo determinato personale di tipo tecnico ed amministrativo per il disbrigo dei procedimenti ed anche la Protezione civile e la struttura del Commissario straordinario alla ricostruzione saranno potenziate e rafforzate. Quanto invece al ripristino della viabilità delle infrastrutture il compito di provvedervi spetta all’Anas. Il provvedimento dovrebbe intervenire anche sulla scuola disponendo misure urgenti per la prosecuzione delle attività didattiche. Infine, sempre a quanto appreso, sarebbero stati stanziati circa 11 milioni di euro per la ripresa delle attività zootecniche.

04/11/2016 15:41
Sisma, niente sarà più come prima: siamo forti, non invincibili. Fate presto

Sisma, niente sarà più come prima: siamo forti, non invincibili. Fate presto

Sono passati pochissimi giorni da quando due violente scosse di terremoto hanno cambiato per sempre la provincia di Macerata. Eppure, c'è la sensazione condivisa che i riflettori su quella che è senza ombra di dubbio una tragedia immane, si stiano già spegnendo. Forse si sono già spenti. Eppure, qui niente sarà più come prima.Il giorno dopo il terremoto di agosto, abbiamo mangiato amatriciane solidali anche per colazione, in ogni posto d'Italia. Dopo L'Aquila tutti i grandi artisti italiani hanno inciso anche una canzone. Oggi i fari sono accesi solo su Norcia e Cascia. Abbiamo visto decine e decine di volte le immagini delle suore che vengono accompagnate fuori. Non abbiamo visto un fotogramma su una Muccia devastata, su una Pieve Torina fantasma, su una San Severino a pezzi. Qualcuno vi ha detto che a Cessapalombo ci sono state intere frazioni isolate per giorni? Niente di tutto questo. E non cominciamo col solito buonismo e con le frasi di circostanza per cui "adesso non è il momento di fare polemiche" e "ora bisogna stare tutti uniti". Sì, tutti uniti ci stiamo. Noi cittadini e solo noi. Perchè altre attenzioni non ne vediamo. Certamente, non vogliamo pensare che Acquacanina o Muccia siano un bacino elettorale troppo esiguo, non sia mai. Francamente, delle visite "private" (che poi che senso abbia definire privata una visita di un capo di Stato) ce ne facciamo poco. Molto poco.E non dimentichiamoci che solo poche settimane fa, questi stessi territori avevano subito un altro durissimo colpo con l'apertura della superstrada fino a Foligno per via della quale paesi interi venivano tagliati fuori dal traffico veicolare, con le comprensibili conseguenze ricadute negative su un tessuto economico già fragile. Però, vuoi mettere... arrivare a Foligno e metterci un quarto d'ora di meno... Oggi la stragrande maggioranza di questi paesi non esiste più.Tutti i media aprono con "una forte scossa di terremoto è stata avvertita a Roma"... quasi che vien voglia di scusarsi coi romani se il terremoto ci ha devastato e si è avvertito anche nella capitale... Sentiamo dire troppo spesso "Meno male, non ci sono stati morti", quasi fosse una sorta di appagamento, una excusatio non petita, di fronte a un dramma che invece coinvolge migliaia di persone. E più calano le luci dei media, più cresce il numero della gente che per colpa di questo sisma ha perso la casa, la cosa più cara e a cui tutti siamo più legati nella vita. No, non ci sono stati morti. Ma c'è una provincia in ginocchio, devastata nel suo cuore più bello, distrutta non solo nelle macerie dei crolli ma anche nell'anima. Chi scrive è sufficientemente vecchio per ricordarne diversi di terremoti forti, ma, anche questa sensazione comune, come quello di mercoledì sera alle 21.18 non si era mai sentito prima. Siamo provati tutti, dagli anziani ai bambini che hanno visto cadersi addosso qualsiasi cosa nelle loro case: sono cicatrici indelebili nell'anima che non si potranno mai cancellare.E poi, inutile girarci intorno, c'è un entroterra che rischia molto concretamente l'estinzione. Il tempo che sarà necessario per ricostruire quanto è stato devastato, potrebbe essere letale per paesi dove l'età media è alta e di lavoro ce n'è sempre meno. Non solo Castelsantangelo, Ussita e Visso, ma Camerino, Muccia, San Ginesio, Ripe San Ginesio, Pieve Torina, Pievebovigliana, Treia, Serravalle, Matelica, Castelraimondo, Gagliole, Colmurano, Caldarola, Serrapetrona, Loro Piceno, Pollenza, Cessapalombo, Camporotondo, Belforte, Cingoli, Sarnano, Gualdo, Fiastra, Monte San Martino, Penna San Giovanni, Pioraco, Sefro, Fiuminata, Monte Cavallo, Acquacanina, Bolognola, le stesse Tolentino e San Severino dove centinaia e centinaia di persone non hanno più una casa. E poi quella splendida Camerino, profondamente provata e ferita dal terremoto del 1997, capace di rialzarsi e ripartire, di creare un polo universitario di eccellenza in tutta Italia e nel mondo. E' quasi commovente lo sforzo immane del rettore Flavio Corradini nel cercare di diffondere tranquillità agli studenti e alle loro famiglie. Corradini, un rettore dinamico e "mediatico" è stato sempre attentissimo a fornire l'immagine più bella di Camerino e della sua Università, riuscendo sotto il suo rettorato a raggiungere probabilmente i migliori picchi di sempre per l'ateneo camerte, sia sotto l'aspetto qualitativo che quantitativo. Il rettore è persona profondamente intelligente e colta e sa che questo colpo sarà durissimo da assorbire per quella che è una fabbrica di cultura, ma anche un volano fondamentale e determinante per l'economia di tutto l'entroterra.L'Università di Camerino deve diventare il simbolo della forza della nostra gente, della capacità di rimboccarsi le maniche e di saper offrire qualcosa che non si trova da nessun'altra parte nel nostro Paese. Anche la cultura e la preparazione che offre Unicam non si trovano in nessun'altra Università: lo dicono dati nazionali, non certo noi giornalisti di provincia. E che nessuno pensi di strappare l'Università a Camerino: lì nasce tanti secoli fa e lì deve rimanere, sotto la guida illuminata di Flavio Corradini. Questa è una battaglia che porteremo avanti senza soluzione di continuità, perchè la provincia di Macerata deve continuare ad avere i suoi due poli di eccellenza universitaria, ognuno con le sue specializzazioni, ognuno con le sue peculiarità. La storia non si cancella: neanche un sisma devastante può cancellarla. E da quella storia oggi si deve ripartire, facendo dell'Università di Camerino il traino di una rinascita difficile, ma non impossibile per gente come noi.Stringe il cuore vedere tanti sindaci che lontani dalle luci della ribalta ma con le mani sporche e i capelli impolverati, si affannano per dare una mano ai loro concittadini, per infondere speranza, per provare a dare un pizzico di tranquillità. Sono veri "eroi", costretti ad affrontare un'emergenza imprevista e imprevedibile, senza più un ufficio, senza più nessuna certezza sul futuro della loro terra. Vicino non hanno avuto e non hanno nessuno. Devono combattere contro una burocrazia soffocante, contro un dramma sociale ed economico senza pari. Se dovessimo essere più realisti del re, non possiamo nasconderci dietro le frasi di circostanza e i meme sui social dove "ce la faremo" "ci riprenderemo" "non molliamo". Stavolta rialzarsi sarà dura: da Tolentino in poi c'è il rischio concreto dello spopolamento definitivo, dell'estinzione di perle rare e dal valore inestimabile. Un patrimonio immenso è stato perso per sempre, è sotto gli occhi di tutti. Già dopo le scosse di agosto, superando la burocrazia si sarebbe potuto salvare tanto. Non è stato fatto nulla e oggi non si può più tornare indietro. Per non parlare di edifici pubblici inaugurati non più di tre-quattro anni fa e oggi inagibili: quando saranno aperte le inchieste dalle procure per trovare i responsabili di certi scempi?Oggi dobbiamo urlarlo tutti insieme: nel cratere sismico siano inserite tutte, tutte le città e i paesi colpiti. Si faccia in fretta, si faccia subito. La nostra gente non chiede soldi. Chiede una parvenza di normalità. Siamo marchigiani, maceratesi, tignosi, ignoranti, ma fiaccati nell'anima e nel corpo. Non ci abbandonate. 

03/11/2016 15:41
Sisma, AAto 3: "Sospensione pagamento bollette energia elettrica, gas e acqua"

Sisma, AAto 3: "Sospensione pagamento bollette energia elettrica, gas e acqua"

L’AEEGSI, a seguito degli eventi sismici del 26 e 30 di ottobre del 2016 che hanno colpito tutto il maceratese, ha disposto la sospensione del pagamento delle bollette per la fornitura di energia elettrica, gas e quelle relative al servizio idrico integrato.“Mi preme ringraziare tecnici e operai – dice il Presidente dell’AAto 3 Francesco Fiordomo – che in questi giorni drammatici stanno lavorando incessantemente per garantire il servizio idrico. Le aziende di gestione operanti nel territorio montano (ASSEM di San Severino Marche e ASSM di Tolentino), in stretto coordinamento con le forze dell’ordine, i vigili del fuoco e la Protezione Civile si sono prontamente attivate per garantire un adeguato livello dei servizi idrici, non solo nei comuni direttamente gestiti ma in tutte le realtà duramente colpite dal terremoto”.Dal 31 ottobre è stato messo fuori servizio l’Acquedotto del Nera per un eccessivo intorbidimento delle acque, in attesa che l’acqua torni limpida. Tra oggi e domani l’Acquedotto verrà ripristinato. Questa è la situazione nei vari comuni I Comuni di Tolentino, Caldarola, Camporotondo, Cessapalombo e Serrapetrona non rilevano problemi di approvvigionamento idrico né sono state emesse ordinanze di non potabilità dell’acqua.Non si riscontrano criticità di approvvigionamento idrico né di non potabilità nei Comuni di Montecavallo e Fiordimonte e Serravalle del Chienti.Nei Comuni di Castelsantangelo sul Nera ed Ussita è stato chiuso l’acquedotto pubblico ma i Comuni risultano totalmente evacuati.Nel Centro storico del Comune di Camerino (comunque totalmente evacuato), per ordine del COC (centro operativo comunale) è stata sospesa la distribuzione idrica al fine di evitare rotture ed allagamenti. Non si rilevano ulteriori criticità negli altri quartieri del Comune.Per i Comuni di Belforte del Chienti e Pievetorina si riscontrano criticità nell’approvvigionamento a causa di perdite che ancora non sono state identificate e quindi non è stato possibile ripararle. I serbatoi sono vuoti (per Pievetorina n. 3 serbatoi risultano anche lesionati) e nelle prossime ore potranno presentarsi casi di assenza di acqua nelle abitazioni. Attualmente la risorsa idrica è assicurata alla popolazione tramite la fornitura di acqua imbustata e bottiglie di acqua minerale.Nel Comune di Visso è stata emessa un’ordinanza di non potabilità. L’acqua è garantita nel campo di accoglienza da n. 2 autobotti e da una fornitura di acqua imbustata e bottiglie di acqua minerale.Nei Comuni di Fiastra, Pievebovigliana e Sefro non si riscontrano criticità di approvvigionamento ma si riscontrano problemi di qualità dell’acqua. La distribuzione è assicurata dalla fornitura di acqua imbustata e bottigliette di acqua minerale.Nei comuni di San Severino Marche, Castelraimondo, Fiuminata, Gagliole e Pioraco non si riscontrano problemi di approvvigionamento. Si evidenzia un intorbidimento dell’acqua proveniente dalla sorgente San Chiodo che tuttavia, a seguito delle analisi del 31.10, non ha compromesso la potabilità dell’acqua. 

02/11/2016 18:14
Belforte: i cittadini vogliono recuperare i loro beni dalle case inagibili

Belforte: i cittadini vogliono recuperare i loro beni dalle case inagibili

“Non c’è più tempo da perdere - dice Giordano Carassai – il Comune si sbrighi a chiamare i Vigili del Fuoco per farci scortare nelle nostre abitazioni distrutte a riprendere il necessario. A breve pioverà e allora perderemo pure il poco che ci è rimasto”.Anche Belforte deve fare i conti con l’emergenza terremoto, qui alcune case dopo l’ultima violentissima scossa sono state sventrate. In quella di Giordano un’intera parete è venuta giù e adesso dall’esterno si vede la camera da letto. Scena simile tre abitazioni più in là, un intero spigolo non ha retto e al posto dei mattoni c’è il retro dell’armadio. Le due abitazioni al centro gravemente lesionate.Situazione analoga per Roberta Rimatori. Abitava in campagna, il terremoto ha aperto una voragine su un muro portante. E’ crollato il sottotetto, vorrebbe entrare a riprendere almeno i referti medici degli anziani genitori ma da sola sa che non può far niente e il papà, Peppe, è ancora sotto shock.Il Sindaco Roberto Paoloni, dopo le lamentale dei cittadini ha sollecitato di nuovo l’intervento dei Vigili del Fuoco. Già da domani mattina dovrebbero arrivare per permettere a tutti coloro rimasti senza un tetto di riprendere almeno i propri effetti personali in sicurezza.“In tutto, al momento, sono una decina le case completamente inagibili – ci dice il Sindaco - ma tra abitazioni lesionate e quelle in corso di verifica un censimento di tutti gli sfollati è in corso d’opera”. Anche qui il grosso della popolazione, oltre 200 persone, passa la notte all’interno dei quattro dormitori ricavati nel palazzetto dello sport e all’interno delle scuole.Tutto qui è gestito dai volontari della Protezione Civile locale. Per adesso non è stato necessario chiamare soccorsi esterni, i gazebo e la cucina utilizzati normalmente durante le feste rionali sono stati montati e adibiti a mensa. Anche i lavori di messa in sicurezza del centro storico sono stati fatti da imprese del posto. Le scosse telluriche hanno lesionato molte abitazioni e lo stesso palazzo comunale. Il campanile sopra al municipio presenta una fenditura, è stato necessario smontare la campana e allestire una fasciatura in legno capace di dare solidità alla struttura. Anche il prezioso polittico del Boccati custodito nella chiesa di S. Eustachio è stato protetto con un’armatura. “Invito comunque i cittadini a non entrare autonomamente all’interno delle loro abitazioni – conclude il Sindaco Paoloni – accelereremo le operazioni coi Vigili del Fuoco pur sapendo delle grandi difficoltà che sono chiamati a fronteggiare nei comuni più vicini all’epicentro.”

01/11/2016 21:13
Il terremoto di Norcia - Preci: "occorre studiare le caratteristiche della faglia così come si è realmente mostrata"

Il terremoto di Norcia - Preci: "occorre studiare le caratteristiche della faglia così come si è realmente mostrata"

In queste ore si susseguono notizie ed ipotesi su quanto sta accadendo nel Centro Italia. Dopo il sisma si ipotizza di tutto. Confusione, notizie falsate, bombardamento mediatico sensazionalistico. Questo è quello che non vogliamo. Alimenta il panico ed il senso di incertezza in una popolazione già stremata. Doveroso ci appare un contributo scientifico serio sulla attuale situazione. E non possiamo non chiederlo al prof. Emanuele Tondi, che a pochi giorni dal terremoto di Amatrice del 24 Agosto aveva indicato la zona tra Norcia e Preci come la possibile area epicentrale di futuri terremoti distruttivi (http://www.picchionews.it/il-geologo-tondi-intervista-choc-sapevamo-dal-2009-che-il-terremoto-avrebbe-colpito-in-quel-punto/ PUNTO 5: “Da una personale valutazione, se si verificasse questa seconda evenienza, la zona che ha la probabilità maggiore di generare un terremoto è quella a nord di Norcia, nell’area di Preci”). “Innanzitutto l’unica certezza che c’è sempre stata e che resta ferma nel marasma di informazioni è che non può essere previsto quando un terremoto colpirà. Il nostro territorio, come ormai tristemente di conoscenza comune, è ampiamente e fortemente sismico e ciò che sta accadendo si è verificato già nel passato. Purtroppo abbiamo avuto secoli per prepararci ma non l'abbiamo fatto. Stiamo accusando il colpo di anni di ritardo nella messa in sicurezza delle strutture e del territorio. In secondo luogo, la geologia, giovane scienza in evoluzione, ci ha fornito una base di dati da utilizzare, dati che però devono essere progressivamente aggiornati studiando i fenomeni naturali quali appunto i movimenti delle faglie. I terremoti di Amatrice e Preci non sono stati previsti in termini temporali; sulla base dei concetti scientifici che riguardano la meccanica delle faglie, erano state individuate le faglie candidate a riattivarsi prima di altre, ovviamente sempre in termini probabilistici, perché le variabili, come sappiamo, sono molte. Questo tipo di analisi, permetterebbe di ottimizzare ed indirizzare con criteri tecnico-scientifici (e magari non politico-clientelari) le opere di prevenzione (miglioramento ed adeguamento sismico degli edifici), che ovviamente non possono essere svolte in tutta Italia contemporaneamente. Il concetto a cui mi riferisco è più o meno quello sviluppato dal laboratorio sismologico dell’Università di Berkeley in California: http://seismo.berkeley.edu/blog/2008/10/10/earthquake-probabilities-in-the-bay-area.html. Chiaramente stiamo sempre parlando di probabilità, che non è una certezza, come dimostrato dall’evento del 30 mattino di magnitudo 6,5, considerato improbabile ma che si è invece verificato. Per concludere, quando si afferma che c’è il rischio dell’attivazione di altre faglie (e questo lo dicono tutti), visto che si sa dove sono, si può dire anche quali sono. Bisognerebbe avere un po’ più di coraggio ad utilizzare i risultati delle ricerche scientifiche in questo campo. Valutare la pericolosità sismica con gli stessi criteri per un area in cui il terremoto è avvenuto l'altro ieri o 400 anni fa, ai giorni nostri, è un concetto superato. “ Doveroso appare da parte nostra ringraziare il prof. Tondi per la pazienza con cui ci fa partecipi di concetti scientifici ignoti ai più, facendo crescere in tutti noi la consapevolezza del rischio sismico e quindi la richiesta prioritaria di prevenzione. Questa è l’informazione che dobbiamo richiedere agli studiosi, non miracoli o risposte salvifiche, ma la verità ricavabile dal dato oggettivo. Abbiamo conosciuto il presupposto da cui la geologia muove: non ci sono certezze quanto ai terremoti in termini di previsioni temporali. Le faglie si sanno dove sono, quanta energia massima possono rilasciare, ma non si può stabilire con certezza né quando né con quale frequenza si attiveranno. In molti si chiedono ora cosa ci si può aspettare. Due sono le risposte che si possono dare. La prima viene dalla scienza e su questo risponde Tondi: “Si sono avuti eventi multipli “mainshocks” sempre lungo la stessa zona di faglia, quella che si estende da Pescara del Tronto fino a nord di Castel Sant’Angelo, nota come il Sistema di Faglie del Monte Vettore-Monte Bove. Con l’evento del 24 Agosto si è attivata la porzione meridionale, poi il 26 Ottobre si è attivata la parte centro-settentrionale e il 30, purtroppo, si è riattivata in tutta la sua lunghezza, con il terremoto di magnitudo 6,5, il più forte degli ultimi 300 anni in questa zona dell’Appennino centrale. Ora occorre studiare al più presto e nella forma più approfondita possibile le caratteristiche della faglia così come si è realmente mostrata ed estendere i risultati di questi studi, laddove possibile, ad altre faglie dormienti che potrebbero riattivarsi. Rendere il dato che la scienza naturale ci offre il più certo e sicuro possibile ai fini della sua utilizzazione in chiave di prevenzione e non, come erroneamente si vuol credere o ci si vuole illudere, in termini di previsione”. La seconda risposta ve la forniamo noi e deve venire dalle istituzioni e da noi collettività: cominciare a costruire una differenza per il futuro, PRIORITA' NAZIONALE sicurezza in termini di risposta ai sismi ma anche al dissesto idrogeologico. Oggi è un terremoto. Domani sarà un alluvione. E noi stessi rendiamoci protagonisti: investiamo in prevenzione, formiamoci e pretendiamo che l'informazione in funzione di prevenzione continui e diventi un "modello stabile". Tutti: amministrazioni, aziende e cittadini. La prevenzione pretendiamola e facciamola. Sequenza sismica iniziata il 24 Agosto 2016 ed epicentro dell’ultimo evento di magnitudo 6,5 del 30 Ottobre 2016 (da www.ingv.it) Nastro scuro alla base della faglia a Nord del Monte Vettore che indica la sua riattivazione di oltre mezzo metro in superficie (da Paolo Galli, https://www.facebook.com/photo.php?fbid=10210570561410750&set=g.50026449082&type=1&theater). Dettaglio del movimento lungo la faglia (da Paolo Galli, https://www.facebook.com/photo.php?fbid=10210570561410750&set=g.50026449082&type=1&theater) "Spostamento sulla faglia di oltre un metro" (da Paolo Galli, https://www.facebook.com/photo.php?fbid=10210570561410750&set=g.50026449082&type=1&theater)

31/10/2016 17:49
Quasi seicento scosse dopo quella tremenda di domenica mattina

Quasi seicento scosse dopo quella tremenda di domenica mattina

Dopo l’evento di ieri mattina, 30 ottobre, alle 07:40 ora italiana di magnitudo M 6.5, sono stati localizzati complessivamente circa 560 eventi sismici in tutta l’area interessata dalla sequenza di questi mesi. Alle ore 11:00 sono 207 i terremoti di magnitudo compresa tra 3 e 4 e 18 quelli di magnitudo compresa tra 4 e 5 localizzati dalla Rete Sismica Nazionale dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) dopo il forte terremoto di ieri mattina. L’area interessata dalle scosse successive al terremoto di ieri alle ore 07:40 di magnitudo 6.5 (l’epicentro è la stella rossa). Le scosse più forti (magnitudo uguale o maggiore di 4.0) dalle 07.40 di ieri mattina sono riportate in tabella: In mappa la situazione complessiva di tutta la sequenza iniziata il 24 agosto 2016.

31/10/2016 15:51
Sisma, incontro tra Errani e sindaci dei comuni colpiti: "Sappiamo quali sono le priorità"

Sisma, incontro tra Errani e sindaci dei comuni colpiti: "Sappiamo quali sono le priorità"

Incontro a Caldarola, nel tardo pomeriggio di oggi, tra Errani, Curcio, Ceriscioli, Sciapichetti, Spuri e Pettinari con i sindaci dei comuni di Caldarola, Camporotondo, Serrapetrona, Cessapalombo, Belforte e ancora San Ginesio e Castelraimondo.Un incontro cordiale e diretto nel corso del quale si è parlato dei problemi dei vari comuni e delle rispettive situazioni. Sindaci e autorità hanno parlato innanzitutto delle azioni prioritarie da mettere in atto in questo momento di emergenza. Tra queste, priorità assoluta è la messa in sicurezza delle situazioni più pericolose come campanili e cornicioni.Contemporaneamente è di prioritaria importanza la sistemazione in alloggi sicuri della popolazione evacuata. Nel corso dell'incontro si è ricordato che per gli sfollati non c'è altra soluzione in questo momento autonoma sistemazione o alberghi.Un incontro cordiale, ma chiarificatore di quelle che sono le priorità di tecnici e amministratori.

28/10/2016 16:51
Indesit la migliore delle imprese marchigiane, Nuova Simonelli ancora in crescita

Indesit la migliore delle imprese marchigiane, Nuova Simonelli ancora in crescita

È stata anche la giornata dell’imprenditore maceratese Nando Ottavi e della Nuova Simonelli quella in occasione del trentesimo rapporto sulla classifica delle principali imprese marchigiane, redatta dalla Fondazione Aristide Merloni. Pur in presenza di una lunghissima e pesante crisi di sistema le performance della Nuova Simonelli sono andate nettamente in controtendenza registrando, proprio a far data dal 2009, un aumento delle vendite anno dopo anno sempre maggiore, così come per i ricavi.Quella che lo stesso Ottavi, nel suo intervento ha voluto chiamare “radicale trasformazione dei mercati,” tenendo a sottolineare il proprio volere nel non definirla crisi, nel caso dell’azienda di Belforte si è rivelata una straordinaria opportunità di internazionalizzazione. Dapprima nel mercato degli Stati Uniti, quindi, utilizzando il mercato americano come trampolino di lancio per i mercati asiatici.Un intervento molto apprezzato dalla platea, composta per la maggior parte da imprenditori, quello di Ottavi che, oltre a ricevere i complimenti di Romano Prodi e di Francesco Merloni, ha preceduto le conclusioni di Diego Della Valle.Intanto Indesit Company spa si conferma per il 30mo anno in testa alla classifica delle imprese marchigiane elaborata dalla Fondazione Aristide Merloni, presentata questo pomeriggio alla Loggia dei mercanti di Ancona alla presenza dell'ex premier Romano Prodi e dell'imprenditore Diego Della Valle. Segue l'Ariston Thermo, al secondo posto, e, al terzo, la Tod's di Della Valle. Nei primi 10 posti ci sono poi, al quarto, la Acraf spa, seguita da Biesse, Profilglass, Elica, Fileni Smar, Poltrona Frau e Imac spa. La crescita delle vendite - ha rilevato nella sua relazione Donato Iacobucci - è stata per le imprese del 3%. Dato simile a quello registrato da Mediobanca per le principali imprese italiane. E' stato però diverso rispetto alla media italiana e rispetto agli anni precedenti, l'andamento fra mercato interno e mercato estero: sono cresciute in misura sensibile le vendite sul primo mentre sono rimaste sostanzialmente invariate quelle su quello estero. La redditività è cresciuta notevolmente riportandosi ai livelli pre-crisi. Tengono gli occupati (che anzi registrano una leggera crescita) anche se per il complesso delle grandi imprese si tratta di un livello di circa il 10% inferiore a quello pre-crisi. Quest'anno la crescita è stata modesta e le prospettive di incertezza che continuano a dominare il quadro macro-economico non hanno indotto le imprese a riprendere gli investimenti. Il sistema industriale regionale è cresciuto in gran parte sulle esportazioni, soprattutto nei mercati Ue.

19/10/2016 20:22
Errani incontra gli amministratori del Maceratese

Errani incontra gli amministratori del Maceratese

Il presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli e il commissario straordinario per il terremoto del centro Italia Vasco Errani hanno incontrato alcuni amministratori del Maceratese e del Fermano, in particolare dei Comuni non inseriti nel cratere sismico. Primo incontro a Falerone, con i sindaci di Falerone, Montelparo, Montefalcone, Santa Vittoria, Smerillo, mentre a Colmurano erano presenti una decina di amministratori di Colmurano, Belforte del Chienti, Tolentino, Camerino, San Severino, Loro Piceno, Treia, Ripe San Ginesio, Urbisaglia, Monte San Martino. La Regione ha dato la disponibilità a creare uno spazio di confronto per la governance nella fase della ricostruzione, che consenta a tutti i Comuni di avere un ruolo sia nella strategia sia nella parte operativa. Piena disponibilità da parte di Ceriscioli a ragionare per sostenere la fascia dei Comuni extra cratere, creando fondi che vadano a integrare le iniziative già previste nel decreto, per esempio attraverso la rimodulazione dei fondi europei.Erano presenti anche l'assessore regionale Angelo Sciapichetti e l'onorevole Irene Manzi: "Di ritorno da una mattinata passata con i Sindaci di Castelsantangelo sul Nera, Ussita e Visso per parlare del sisma, per vedere di persona i danni subiti, per riflettere sulle conseguenze economiche che quei territori stanno soffrendo. Il decreto del Governo ormai prossimo alla pubblicazione affronta in modo articolato le esigenze legate alla ricostruzione. Sarà lungo il lavoro per il recupero di immobili e attività produttive a cui si dovrà accompagnare l'impegno di tutti (a ogni livello istituzionale) per ragionare ed investire sulle opportunità di sviluppo di queste aree, legate anche alla valorizzazione del patrimonio culturale e naturalistico. Perché, spenti i riflettori del clamore mediatico, non venga meno l'attenzione e l'impegno per tutti i nostri territori colpiti".Nelle zone terremotate delle Marche intanto ci sono ancora 53 tende allestite, di cui 23 ad Arquata del Tronto, frazione Borgo Campo sportivo, e tre in punti sparsi della provincia; 4 a Castelsantangelo sul Nera (Macerata) e 25 in punti sparsi del Maceratese. I posti letto allestiti sono 351, di cui solo 30 occupati. Le persone che si trovano in strutture ricettive sono 888, di cui 237 in provincia di Macerata e 649 in quella di Ascoli, per la maggior parte (477), in zona di Arquata. Oltre 500 i pasti giornalieri ancora erogati, e 130 i volontari tuttora presenti. I dati, aggiornati ad oggi, sono resi noti dalla Sala operativa regionale della Protezione civile. (Ansa)

15/10/2016 17:49
Ricostruzione: tutti i dettagli del decreto governativo e le slide presentate in conferenza stampa

Ricostruzione: tutti i dettagli del decreto governativo e le slide presentate in conferenza stampa

Tempi lunghi per la ricostruzione e 15 Comuni del Maceratese inseriti nel cosiddetto “cratere”.  Sono due degli elementi emersi durante la conferenza stampa terminata poco fa a Palazzo Chigi alla presenza del sottosegretario Claudio De Vincenti, del commissario per la ricostruzione Vasco Errani, del capo nazionale della protezione civile Curcio e del presidente della Regione Marche Ceriscioli.I Comuni della provincia di Macerata compresi nel decreto sono Acquacanina, Bolognola, Castelsantangelo sul Nera, Cessapalombo, Fiastra, Fiordimonte, Gualdo, Penna San Giovanni, Pievebovigliana, Pieve Torina, San Ginesio, Sant’Angelo in Pontano, Sarnano, Ussita, Visso. In questa zona, compresa anche nel programma delle “aree interne”, saranno finanziati al 100% gli interventi di ricostruzione sia per le prime che per le seconde case. Fuori dal cratere, invece, come già emerso nei giorni scorsi, il contributo sarà del 100% per le prime case e del 50% per le seconde. I danni dovranno ovviamente essere certificati dalle schede Aedes.  In tutto il Governo stanzia nell’immediato 200 milioni di euro per far partire il processo di ricostruzione, oltre ad altri 100 di credito d’imposta.Confermate le misure già emerse, come il prestito d’onore per le imprese danneggiate, la centrale unica di committenza, mentre le stazioni appaltanti saranno i 4 uffici della ricostruzione, il ministero dei Beni culturali e quello delle infrastrutture. Verrà poi istituito un elenco speciale per i professionisti che lavoreranno nella ricostruzione. “Questo – ha spiegato Errani – consentirà un sistema di controllo, con a capo l’Anac, che controllerà le gare a monte per assicurare al massimo trasparenza e legalità”. In totale il Governo stanzierà 35 milioni di euro per il 2016 per le Regioni Lazio, Umbria, Abruzzo e Marche per agevolazioni alle imprese danneggiate dal sisma. Sono previsti contributi in conto capitale per chi decide di aprire nuove imprese in queste zone, oltre ad un contributo dell’Inail per imprese e lavoratori di 30 milioni. Inoltre altre misure saranno attivate attraverso i fondi del Piano di sviluppo rurale e del Fesr. Per i Comuni è prevista una deroga al pareggio di bilancio.Il commissario straordinario ha poi fatto capire che i tempi per la ricostruzione saranno lunghi. “Partiremo dai danni cosiddetti B, quelli più lievi, al più presto. Per il resto bisogna ricordare che per ricostruire un centro storico bisogna fare una pianificazione urbanistica. Qui – ha aggiunto – si sperimenta una cosa nuova: non si fanno qui i moduli. Qui si costruiscono delle case, temporanee, ma case, di alta qualità. E’ una scelta che va a merito della protezione civile, che non sull’onda delle spinte di oggi e dell’emergenza, ma con una programmazione, ha cercato di dare una risposta strategica. Stiamo costruendo il provvisorio perché dia qualità subito”.Qui sotto le slide del decretoslide_terremoto_20161011  

11/10/2016 17:06
"Io non rischio": la campagna per la riduzione del rischio sismico presentata a Cessapalombo

"Io non rischio": la campagna per la riduzione del rischio sismico presentata a Cessapalombo

Io non rischio Terremoto è la campagna nazionale per la riduzione del rischio sismico, promossa e realizzata dal Dipartimento della Protezione Civile, dall’Associazione Nazionale delle Pubbliche Assistenze, dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia e dal Consorzio della Rete dei Laboratori Universitari di Ingegneria Sismica, in accordo con le Regioni e i Comuni interessati. Il progetto è stato presentato a Palazzo Simonelli di Cessapalombo dai sindaci di Caldarola, Camporotondo, Serrapetrona, Belforte e Cessapalombo. Il rischio sismico è stato il primo ad essere portato in piazza fin dall’edizione del 2011, grazie alla collaborazione tra il Dipartimento di Protezione Civile, l’ANPAS - Associazione Nazionale delle Pubbliche Assistenze, l’INGV- Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia e il Consorzio ReLUIS- Rete dei Laboratori Universitari di Ingegneria Sismica. Il 15 e 16 ottobre i volontari di protezione civile saranno in 350 piazze per parlare di rischio terremoto in circa 700 i punti informativi allestiti in tutta Italia, per sensibilizzare i cittadini sui rischi terremoto, maremoto e alluvione. I volontari distribuiscono i materiali informativi e rispondono alle domande dei cittadini sulle possibili azioni da attuare per ridurre il rischio sismico. Simili iniziative non dovrebbero però essere limitate ad un fine settimana l’anno. La prevenzione e la consapevolezza va costruita quotidianamente attraverso strumenti stabili di informazione e sensibilizzazione. In primis a partire dalle scuole in cui all’inizio di ogni anno scolastico andrebbe organizzato un incontro con i bambini sul rischio terremoto.

11/10/2016 11:08
Delsa insegna l'arte del ricamo

Delsa insegna l'arte del ricamo

Apprendere l'arte del ricamo in uno dei templi della moda marchigiana."Ricamatrice artistica di alta moda" è, infatti, la qualifica per la quale Cescot, l'ente di formazione accreditato della Confesercenti organizza, insieme all'azienda di abiti da sposa Delsa e alla ditta Prezioso, un corso di formazione a pagamento.E' stato presentato oggi (mercoledì 5 ottobre), nella sede dell'azienda di abiti da sposa di Belforte del Chienti.A spiegare come sarà strutturato il corso, Lucia Biagioli, direttrice della Cescot Macerata, Giulia Sancricca dell'ufficio stampa della Delsa e Laura Salvucci, titolare del marchio Prezioso.Si tratta di un corso di specializzazione di 300 ore, in parte dedicate alla teoria, in parte alla pratica e altrettante ad uno stage in una delle aziende che aderiscono al progetto.In un periodo dove le figure professionali legate all'artigianato artistico vengono sempre di più a mancare, il corso dà l'opportunità di acquisire la giusta esperienza per poter lavorare in aziende del settore o dar vita ad una propria attività.Il corso formativo spazierà dalla storia del ricamo e del tessuto, all'arte del cucito e del ricamo, senza tralasciare i tempi, i metodi e gli aspetti tecnici da conoscere per la sicurezza sui luoghi di lavoro.Tanti gli aspetti del ricamo che sarà possibile apprendere all'interno dell'azienda di abiti da sposa di Belforte del Chienti.Tra i docenti, Teresa Lucaroni, fashion designer di Delsa couture, ed il suo team creativo, cresciuti professionalmente con Maria Cristina Craglia, fondatrice di Delsa e profonda conoscitrice del ricamo a telaio.Il profumo di questa antica arte ancora si respira all'interno del laboratorio belfortese. I partecipanti al corso avranno l'occasione di toccare con mano le produzioni dell'azienda che ha fatto la storia degli abiti da sposa.Le ore di laboratorio prevedono anche visite a biblioteche, musei di arte e storia e proiezioni di film per acquisire il giusto metodo di ricerca e sviluppo inerente la creazione del prodotto di alta moda.L'obiettivo è, infatti, quello di formare ricamatrici professioniste in grado, non solo di ideare e realizzare un ricamo, ma anche di utilizzarlo per confezionare un prodotto finito.<<Nella molteplicità dei servizi offerti – ha detto Lucia Biagioli - la Confesercenti di Macerata, apre uno spazio di interesse  verso la promozione di una formazione specializzata, in linea con le attività ed iniziative volte al sostegno dei giovani e dell’autoimprenditorialità, già attive grazie a gestione di bandi specifici della Regione Marche che evidenziano una reale esigenza dei giovani di orientarsi alla vita imprenditoriale.Ciò che ci preme – ha proseguito - è rispondere alle esigenze dei giovani che vogliono inserirsi nel settore artistico e/o tradizionale dandogli spazio e scommettendo su chi vuole fare di un mestiere un’opportunità professionale, partendo in primis dalla propria formazione. Siamo convinti che i corsi formativi professionalizzanti e con contenuti pratici risultano essere l’alternativa giusta nell’avvio dell’attività imprenditoriale, permettano di cogliere le diverse sfumature del ramo autonomo e, in generale, per meglio capire il mondo del lavoro>>.Quale luogo migliore, per apprendere le tecniche del ricamo, se non il tempio marchigiano degli abiti da sposa come lo è Delsa. Il laboratorio dove la fondatrice, Maria Cristina Craglia, decise di fondere il ricamo appreso da ragazzina dalle suore, con la tecnica del telaio conosciuta grazie ai suoi viaggi in Tunisia. E' da questa unione che il marchio Delsa ha acquisito ancor più prestigio nei ricami e nelle lavorazioni ed è grazie al desiderio di tramandare questa arte che nasce il corso della Cescot.<<Vogliamo insegnare a ideare cose belle – ha detto, per Delsa, Giulia Sancricca - . Lo vogliamo insegnare a chiunque decida di iscriversi: dalle persone che hanno già esperienza, ai più giovani che invece sono alle prime armi. Lo vogliamo insegnare a tutti, perchè l'esperienza della nostra fondatrice ci insegna che solo con l'umiltà e la sete di conoscenza si può volare alto.Quello che Delsa, con questo corso, vuole dare, sono gli strumenti per ideare e creare ricami di alta moda, con i quali ognuno può intraprendere la strada che vuole. Una volta appresa questa arte meravigliosa c'è chi potrà decidere di proporla in una azienda che si occupa di alta moda o chi, invece, dar vità lui stesso ad una propria attività.Voremmo far capire che nessuno, soprattutto in questo periodo di crisi economica, può sentirsi arrivato. E questo ce lo insegna Maria Cristina – ha concluso - che ha sempre avuto un continuo bisogno di apprendere arti nuove e di condividerle con donne che, come lei, avevano la grande passione per la moda e per le cose belle>>.Ultimo ma non meno interessante è stato l'intervento di Laura Salvucci che all'interno della Delsa ci è cresciuta e con gli occhi di una adolescente ha potuto vedere tutta la passione che la mamma, Maria Cristina Craglia, metteva nei suoi modelli e nei suoi ricami. La stessa passione che lei, oggi, mette nella creazione dei cuscini per occhi Prezioso e che l'ha spinta a collaborare alla creazione di questo corso.<<A proposito dell'autoimprenditorialità, che il corso e Confesercenti vogliono promuovere – ha detto Laura Salvucci - , ritengo che Prezioso ne sia un esempio. Nonostante le difficoltà di questo periodo economico, con il cuscino per occhi mi sono rimessa in gioco. Così ci ha sempre insegnato nostra madre che nei momenti di crisi si è sempre impegnata a dare di più. La potenzialità, del cuscino Prezioso, di diventare un accessorio di alta moda, deriva dalla storia e dal patrimonio storico e culturale che ho ereditato in Delsa.L'obiettivo è, infatti, quello di aprirci ai mercati internazionali del lusso, come quello Arabo e Asiatico che hanno mostrato già un notevole interesse. Gli allievi del corso che si iscriveranno allo stage con Prezioso avranno l'opportunità di crescere professionalmente in un clima creativo che guarda ai mercati esteri del lusso>>.

05/10/2016 15:14
"Nahuales": a Belforte apre la personale di José Hugo Sanchez

"Nahuales": a Belforte apre la personale di José Hugo Sanchez

La stagione artistica 2016 del Museo MIDAC a Belforte del Chienti, continua con il settimo evento dell'anno: "Nahuales" personale di José Hugo Sánchez (Messico).La mostra, curata da Terra dell'Arte e con il patrocinio dell'Amministrazione Comunale, si svolgerà nell'ex Chiesa di San Sebastiano, centro storico di Belforte del Chienti, dal 7 Ottobre al 22 Novembre 2016.José Hugo Sánchez, nato a Obregon, Sonora, Messico nel 1962, vive tra Messico e Stati Uniti. Artista multidisciplinario svaria dalla pittura alla scultura, dalla performance all'incisione.Fortemente legato al tema della frontiera e a quello delle radici ancestrali legate alla sua terra si è formato artisticamente sia in Messico, con maestri come Benjamín Serrano, disegno e pittura, e Markus Kurticks, performance e scultura, che in Brasile presso l'USPI, Università di San Paolo. Ha esposto le sue opere in tutto il mondo e le stesse sono presenti in numerose collezioni pubbliche e private."[..] La particolarità della convivenza di civiltà a torto da molti considerate morte, tipica del Messico, prende forma nei suoi lavori con una ibridazione capace di trasportare in un vortice di sensazioni. Egli stesso si autodefinisce neografico ed è difficile dargli torto. Nuove le modalità di fusione tra diverse tecniche, ma nuova ed originale anche la creazione di figure che, riscoprendo antichi archetipi, rendono con chiarezza la sua originalità.”Inaugurazione venerdì, 7 ottobre alle ore 18:00, con la presenza dell'artista, nell'ex chiesa di San Sebastiano, centro storico di Belforte del Chienti.

05/10/2016 09:28
Nozze d'argento per Sandro e Stefania

Nozze d'argento per Sandro e Stefania

Nozze d'argento per Sandro Ceresani e Stefania Gentili, conosciutissimi titolari del ristorante Chiaroscuro di Belforte del Chienti.Sandro e Stefania hanno festeggiato i 25 anni di matrimonio insieme ai figli Jacopo Mattia e Diego, prima con una santa messa e poi a cena con parenti e amici alla Villa del Cerro di Cingoli, in una serata di emozione e divertimento animata da Giordano Calvigioni.Bellissimo il messaggio che i tre figli hanno scritto per i loro genitori: "Avete festeggiato il vostro 25esimo anniversario di matrimonio, un traguardo importantissimo, che ha fatto capite a tutti cosa siete riusciti a creare, qualcosa di veramente speciale e unico che al giorno d'oggi è rarissimo raggiungere, non tutti hanno la stessa forza e voglia, ma sopratutto il vostro stesso AMORE per arrivare a questo obbiettivo. Quindi il ringraziamento più importante va a VOI che ci avete donato tutto ció che abbiamo ora. Grazie mille di tutto dai vostri figli Jacopo, Mattia e Diego. Vi Vogliamo Un Bene Dell'Anima".A Sandro e Stefania i migliori auguri dalla redazione di Picchio News.

01/10/2016 08:52
Domenica 2 ottobre un.. Bel Forte in Gioco

Domenica 2 ottobre un.. Bel Forte in Gioco

Domenica 2 ottobre l’Amministrazione Comunale di Belforte, in collaborazione con la Probelforte e l’Unione Montana dei Monti Azzurri e con l’aiuto di tanti volontari, ha deciso di dedicare anche quest’anno una giornata completamente destinata al mondo dei più piccoli, realizzando la terza edizione di “Un Bel Forte in Gioco”.Nel pomeriggio dalle ore 15,30 tutti in piazza Umberto I, dove il caratteristico borgo sarà allestito per accogliere i tanti bambini che avranno la possibilità di passare un pomeriggio all’insegna dell’allegria ma soprattutto del gioco creativo e didattico. L'evento sarà caratterizzato da iniziative principalmente di tipo ludico, educativo, creativo, espressivo e del mondo circense inoltre non mancherà il consueto momento di riflessione per i genitori, per l'occasione è stata organizzata una conferenza tematica alle ore 16.30 presso la sala ex oratorio dal titolo "L’ ultima sfida educativa Smartphone e Tablet” alla presenza del Primario di Pediatria dell'Ospedale di Macerata dott. Paolo Francesco Perri, della dott.ssa Maria Selliti Psicologa dell’età evolutiva dell’Ospedale di Macerata e del dott. Mauro Pincherle Neuropsichiatra Infantile dell’Ospedale di Macerata. Il ricavato dell'evento grazie sponsorizzazioni private e raccolta fondi sarà utilizzato per l'acquisto di materiale didattico per le scuole del Comune di Belforte del Chienti e per aiutare le scuole dei Comuni terremotati maggiormente colpiti. L’Amministrazione Comunale coglie l’occasione per ringraziare tutti quelli che hanno dato il loro sostegno e contributo. Conferenza Tematica: L’ ULTIMA SFIDA EDUCATIVA SMARTPHONE E TABLET Domenica 2 Ottobre 2016 Belforte del Chienti ore 16,30 sala Ex Oratorio Relatori: dott. Paolo Francesco Perri Primario di Pediatria Ospedale di Macerata dott.ssa Maria Selliti Psicologa dell’età evolutiva Ospedale di Macerata dott. Mauro Pincherle Neuropsichiatra Infantile Ospedale di Macerata.

29/09/2016 12:09
Il sindaco di Belforte "bacchetta" il vicepresidente della Camera: "Non conosce bene il territorio maceratese"

Il sindaco di Belforte "bacchetta" il vicepresidente della Camera: "Non conosce bene il territorio maceratese"

"Siamo ovviamente felici che il vicepresidente della Camera si occupi dei Comuni del Maceratese pesantemente colpiti dal terremoto, ma l'on. Baldelli probabilmente ha una scarsa conoscenza del territorio, perchè non si possono non inserire in quella lista tutti i Comuni della fascia dell'Unione Montana dei Monti Azzurri, a partire da Tolentino fino ad arrivare a Sarnano": così il sindaco di Belforte del Chienti, Roberto Paoloni, dopo che l'on. Simone Baldelli di Forza Italia, lunedì aveva dichiarato nel suo intervento in aula che esistono "territori e province dove si reclama soccorso, dove si reclama un sostegno, perché non sono rientrate nella prima perimetrazione, diciamo così, del primo intervento di emergenza"."Invito personalmente l'on. Baldelli a venire nelle nostre zone e a parlare con i sindaci, al di là dello schieramento politico, per rendersi conto di persona che esiste una ampia fascia di Comuni dove il terremoto ha provocato danni molto ingenti e parlo di tutti i Comuni che fanno parte dell'Unione Montana dei Monti Azzurri. Non ci si può dimenticare, ad esempio, di realtà importanti come Tolentino, come San Ginesio, dove i danni sono stati enormi, Caldarola, Sarnano, Gualdo, Monte San Martino, Penna San Giovanni, Serrapetrona, Camporotondo, Cessapalombo, Colmurano, Ripe San Ginesio, la mia Belforte, Loro Piceno Sant'Angelo in Pontano. Non voglio pensare che si sia trattato di una dimenticanza per meri motivi elettorali: non devono esistere territori di serie A e territori di serie B. Tutti abbiamo diritto al sostegno da parte dello Stato".

28/09/2016 14:28
Lesi Non Arresi: due giorni di emozioni

Lesi Non Arresi: due giorni di emozioni

Anche la III edizione di LNA “Lesi Non Arresi” si è conclusa nel migliore dei modi.Nella giornata di sabato 24 settembre Fiat Autonomy e Freewhite Sestriere (To) hanno esposto i loro bolidi a 4 ruote nella piazza di Caldarola. In serata tutti i partecipanti hanno assistito alla commedia dialettale 'Lu varviere de Sirviglià'' del Nuovo Oratorio Cristo Re, capitanato da Laura Corvini, grazie alla ditta Millecolori che ha messo a disposizione il proprio locale.La giornata di domenica è stata fantastica, tanto sole, divertimento, sport e cibo a volontà...emozioni a non finire grazie all'Asd Monti Azzurri, ai comuni di Caldarola e Tolentino e ai numerosi sponsor. Il nuovo staff di Paolo Vichi con Lucia Branchesi di Tolentino, Paolo Pandolfi di Pesaro, Simone Antonini di Belforte e Roberto Mancini di Caldarola hanno portato a termine anche questa missione! "Partecipanti dall'Emilia all'Abruzzo, dalle Marche al Lazio... grandissimi tutti e arrivederci alla prossima avventura! Alla fine possiamo dire che sia stata ancora una volta una manifestazione che ha fatto bene a tutti" dicono soddisfatti gli organizzatori.

27/09/2016 10:14
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