Prosegue la discesa, giunta verso quota 500 (da 567,75 a 524,93), dell'incidenza dei casi Covid nelle Marche, insieme al numero di ricoveri che segna un calo di sette unità nell'ultima giornata (ora sono 167). Allo stesso tempo, però, si registrano quattro decessi, con il totale regionale di vittime che si porta a 4.059. E' il quadro d'aggiornamento della situazione epidemiologica fornito dalla Regione Marche.
In un giorno 928 persone positivi al coronavirus (il totale settimanale in diminuzione a 7.895) sulla base di 3.026 tamponi. Per quanto riguarda il numero di ricoveri, è stabile tra i degenti più gravi (4 in Terapia intensiva e 5 in Semintensiva), mentre è in sensibile calo nei reparti non intensivi (158; -7). Ci sono poi 16 persone in osservazione nei pronto soccorso.
“Mentre molti marchigiani hanno iniziato le ferie, la Giunta regionale, in silenzio, ha deliberato l'aumento delle tariffe del trasporto pubblico”. È quanto denunciano le Segreterie regionali di Cgil Cisl e Uil, che portano come esempio l’aumento del biglietto base fino al 15% a seconda della classe chilometrica, con un incremento pari all’8% nella classe 1 (da 0 a 6 km di percorrenza) che si traduce in un rincaro del biglietto da 1,25 euro a 1,35. Se la media delle tariffe non registra aumenti, è solo grazie alla riduzione dei biglietti con percorrenza superiore ai 100 km (classi 14- 23).
Di fatto hanno aumentato le tariffe più utilizzate dai cittadini e ridotto quelle residuali. Un gioco di prestigio che formalmente appare una rimodulazione, ma in realtà aumentano i costi per i cittadini a favore delle imprese. I più penalizzati saranno gli utenti di tratte tra i 60 e i 70 km, che subiranno appunto un rincaro del 15% del titolo di viaggio, da 4,20 euro a 4,85.
Nessun aumento in vista, invece, per gli abbonamenti settimanali, mensili ed annuali, ma cambiano i termini di decorrenza, essendo ora legati alla settimana o al mese solare. I rincari non risparmiano neppure gli studenti: l’abbonamento annuale ad essi dedicato non sarà più calcolato su 7 mesi ma su 7 e mezzo: un aumento che sfiora il 10%.
«Da tempo abbiamo chiesto all'assessore Castelli di rivedere I collegamenti degli autobus marchigiani – dichiarano Cgil Cisl e Uil Marche -. Sono oltre 20 anni che le percorrenze sono sempre le stesse ma, come abbiamo fatto notare all'assessore, i bisogni dei marchigiani sono profondamente mutati. Per aumentare l'utilizzo del trasporto pubblico occorre avere il coraggio di cambiare, fare una mappatura delle nuove esigenze di trasporto e di conseguenza adeguare le percorrenze».
«Abbiamo proposto nuovi collegamenti tra le zone industriali e le città limitrofe, tra l'aeroporto e le stazioni ferroviarie, tra entroterra e costa – proseguono i sindacati -. Ci siamo anche resi disponibili a partecipare alla creazione e alla diffusione di un questionario per capire i bisogni dei marchigiani. La risposta della Regione è stata invece l'aumento delle tariffe lasciando invariati i servizi».
«Mentre in altre regioni si fanno scelte che rendono i servizi di trasporto pubblico accessibili gratuitamente agli studenti, anche in ottica di sostenibilità ambientale, nella Marche si rincarano i prezzi, in un momento tra l'altro in cui ampie fasce di marchigiani si vedono falcidiare lo stipendio o la pensione dall'inflazione».
«Ancora una volta – concludono le Segreterie regionali - si è cercata la via facile, lasciando pagare ai cittadini le inefficienze e l'incapacità progettuale delle aziende del settore, ancora restie a fare sistema per elevare il livello dei servizi».
Centrosinistra, punto e a capo. E stavolta - questa è l’impressione - prima di tutto per necessità, seguite poi dagli obbiettivi di rilancio del Paese sulle questioni sociali, ambientali ed economiche. Del resto, lo stesso Enrico Letta lo ha dichiarato sabato 6 agosto in conferenza stampa, dopo aver siglato l'accordo fra PD, Sinistra Italiana, Verdi, Impegno Civico e, di conseguenza, il divorzio da Azione/+Europa: al di là delle differenze politiche che separano i vari partiti, “l’accordo è stato raggiunto per senso di responsabilità” e, non ultimo, per “emergenza democratica”, riferendosi al timore che l’alleanza di centrodestra (Fdi-Lega-FI) possa ottenere una maggioranza parlamentare tale da poter modificare la Costituzione.
Rotta l’alleanza dopo appena una settimana, Carlo Calenda è tornato a puntare sull’Italia Viva di Matteo Renzi, nella speranza di mettere insieme una compagine centrista capace di presentarsi e fare significativamente la differenza alle prossime elezioni politiche. Deputando al segretario dem ogni responsabilità per l’eventuale successo di Meloni e soci. “Per me è stata una decisione sofferta – ha dichiarato nelle ultime ore sui propri canali social il leader di Azione – ma la coalizione che si è andata a costruire è davvero una coalizione per perdere e perdere male”.
In vista, dunque, dell’imminente campagna elettorale che accompegnerà gli italiani fino alle urne del 25 settembre, si cercano di riordinare le idee anche nelle Marche. Lo sanno bene il consigliere regionale PD Maurizio Mangialardi e il consigliere comunale di Ancona nonché segretario regionale di Azione Tommaso Fagioli, che nella doppia intervista che segue provano a fare chiarezza anche su quelli che saranno gli step successivi dei loro rispettivi partiti.
Qual è stato il suo primo pensiero a caldo dopo rottura fra PD e Azione, e chi secondo lei non ha rispettato l'accordo?
M. Mangialardi. Penso che la decisione di Carlo Calenda sia un fatto molto grave: quello sottoscritto con +Europa non era un semplice accordo elettorale ma un patto programmatico, fondato su punti e progetti ben precisi, le cui ragioni e motivazioni non sono mutate in questi giorni. Voglio ricordare le parole che aprivano quel patto “Le prossime elezioni sono una scelta di campo tra un’Italia tra i grandi Paesi europei e un’Italia alleata con Orban e Putin. Sono uno spartiacque che determinerà la storia prossima del nostro Paese e dell’Europa”.
T. Fagioli. La rottura del patto è stata causata dalla presenza in coalizione di chi non voleva l'agenda Draghi, votando a quest'ultimo la sfiducia e avrebbe demolito l'area liberale dell'alleanza con conseguente fine di Azione.
Quali tattiche pensate di adottare adesso?
M. M. Come ha ricordato due sere fa il segretario nazionale Enrico Letta, il Partito Democratico è determinato ad andare avanti con ancora maggior convinzione con la coalizione costruita e con le proprie proposte. Le elezioni del 25 settembre rappresentano un appuntamento importante in cui i cittadini saranno chiamati a scegliere se essere governati, se da Meloni e dalle destre oppure da noi.
T. F. Cercheremo di spiegare alle persone nei territori quello che vogliamo fare per l' Italia dai termovalorizzatori, ai rigassificatori, aiuti alle imprese che non possono essere più considerate nemiche dei lavoratori.
Cosa serve per convincere gli elettori a darvi fiducia in vista delle elezioni?
M. M. Ambiente, lavoro, giovani, scuola, pensioni sono le nostre parole d’ordine. Le faccio un esempio concreto che tocca da vicino tutti i cittadini: l’attuale aumento del costo della vita che, in un anno, rischia di sottrarre ai lavoratori quasi un mese di stipendio. Il PD propone di restituire questo mese di stipendio agli italiani con un taglio delle tasse sul lavoro, in particolare i contributi previdenziali. In questo modo si alzano gli stipendi, dei lavoratori e, allo stesso tempo, si aiutano le imprese ad assumere e fare investimenti con maggiore serenità, portando avanti un progetto di società più equa e giusta di cui c’è urgente necessità.
T. F. Il nostro intento è quello di attuare una campagna patriottica con i tanti giovani iscritti ad Azione, provando rsipondere a ciò che la gente chiede alla politica da anni. Siamo favorevoli al salario minimo, poiché chi lavora ha diritto ad uno stipendio dignitoso.
Quali sono gli argomenti principali che utilizzerete per evitare che Giorgia Meloni vinca?
M. M. Le cito un dato: Fratelli d’Italia ha votato per ben 5 volte contro il PNRR al Parlamento europeo e in quello italiano. Stiamo parlando di quel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza che rappresenta un’opportunità unica ed insostituibile, in termini di programmi e risorse, per cambiare il nostro Paese. Se fosse dipeso dal voto di Fratelli d’Italia il più grande piano di investimenti e modernizzazione dell’Italia non sarebbe esistito.
T. F. Per non far vincere Giorgia Meloni serve raccontare al Paese come si risolvono i problemi e far capire che il populismo da bar alla lunga non paga. Noi proponiamo soluzioni realistiche che aiutano i cittadini in questo momento storico critico.
Qualora il centrosinistra dovesse vincere, esiste già un programma reale per salvare l'agenda Draghi e rilanciare concretamente il paese?
M. M. Il governo Draghi ci consegna l’impegno ad attuare gli obiettivi del PNRR, a realizzare le riforme ambiziose sottoscritte con le istituzioni europee, e con tempistiche ed obiettivi ben precisi correlati ad ingenti finanziamenti. PD e centro sinistra vogliono portare avanti quel programma di riforme e, allo stesso tempo, imporre sulla scena politica temi e proposte che riguardano: i giovani, il riconoscimento del diritto alla casa a chi vive in condizione di fragilità economica, la parità salariale tra donne e uomini, il salario minimo, la lotta alla precarietà e al lavoro nero, la piena realizzazione di diritti sociali e civili.
T. F. Se il centrosinistra dovesse vincere, l' unico modo per attuare l'agenda Draghi, è quella di prendere il programma di Azione e attuarlo.
Cosa si sente di criticare oggi al suo partito e, in seconda battuta, al centrodestra?
M. M. Se c’è una critica che mi sento di fare a noi è proprio questa: dobbiamo imparare dagli esempi del passato e ritornare ad una dimensione collettiva che lasci da parte i personalismi. A destra vedo una coalizione meno compatta di quanto sembri all’esterno, in cui gli alleati sono impegnati a guardarsi le spalle a vicenda e a rincorrersi per strappare il traguardo del primo partito. Ma soprattutto della destra critico l’ambiguità di fondo: è europeista o anti europeista? Come vuole porsi rispetto agli impegni presi dal Governo Draghi con il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza? Come si pone rispetto alle posizioni di Orban e degli altri paesi di Visegrad che vogliono svuotare la forza ed il peso delle istituzioni europee?
T. F. Della destra critico il modo di fare politica anni ‘90, dove Berlusconi promette l'ennesimo nuovo miracolo italiano, per non parlare della Meloni e Salvini che propongono investimenti irrealizzabili. La critica che invece muovo al mio partito - e quindi anche a me stesso - è di non aver sempre preso coscienza della forza e dello slancio che Azione ha nei confronti dell'elettore. In queste ore sto ricevendo decine di telefonate di cittadini pronti a dare una mano al progetto. Abbiamo bisogno di tutti. Siamo l'unica vera novità di questa campagna elettorale. Adesso la palla passa ai cittadini che sono gli unici a poter fare la differenza.
Travolto e ucciso da un'autocisterna: la vittima è un 21enne somalo. Il tragico incidente è accaduto, intorno alle 11, nella zona degli Archi ad Ancona. Il giovane, richiedente asilo, era fermo di fianco alla fermata dell'autobus, in via Marconi, quando è stato agganciato e trascinato per alcuni metri da un'autocisterna in transito.
Il conducente non si è accorto di quanto accaduto e ha sentito solo un forte rumore. Sul posto la Polizia municipale e i sanitari del 118, ma il ragazzo è deceduto per le gravi ferite riportate in particolare a una gamba.
(Foto credit: Ansa)
Dopo l'ondata pediatrica di casi Covid rilevata a metà luglio al Pronto Soccorso dell'ospedale Salesi di Ancona, nella quale le infezioni da Sars-Cov-2 avevano registrato un picco mai visto da inizio pandemia (6-7 casi al giorno), ora si registra una "situazione di stabilità". Lo ha spiegato all’Ansa la responsabile del Pronto Soccorso dell'ospedale materno infantile di Ancona, la dottoressa Elisabetta Fabiani.
Attualmente tra tutti i pazienti pediatrici (0-14 anni) che arrivano al Pronto Soccorso del Salesi con sintomi riconducibili al Covid, quelli nei quali l'infezione da Sars-Cov-2 viene confermata, spiega la dottoressa Fabriani, sono mediamente circa "4-5 al giorno ed il quadro clinico è caratterizzato prevalentemente da febbre e sintomi gastrointestinali. Si è bloccata la crescita esponenziale dei contagi. - aggiunge - . Non possiamo ancora parlare,tuttavia, di flessione".
I più colpiti dall'infezione Sars-Cov-2 restano ancora i bambini nella fascia d'età pre-scolare e scolare. In vista delle partenze per le ferie estive, con la settimana di ferragosto da 'bollino nero', la responsabile del Pronto Soccorso del Salesi di Ancona consiglia di "evitare i luoghi affollati e di indossare la mascherina in presenza di assembramenti".
Inoltre, in caso di sintomi riconducibili al Covid, "sarebbe opportuno fare il tampone dopo circa tre giorni dalla comparsa della sintomatologia per avere un risultato più attendibile". Fabiani consiglia infine di sottoporsi "al test in farmacia, piuttosto che all'auto-test, in modo tale da essere certi nell'esecuzione di una procedura corretta e, quindi, in un risultato attendibile e tracciabile".
In sensibile discesa nell'ultima giornata il numero di ricoveri per Covid-19 nelle Marche: -15 e il totale ora è di 191 (ieri 206). Intanto si registrano 1.112 casi di positività in 24 ore, in base a 3.967 tamponi, e nell'ultima settimana sono stati 10.121 (oltre 4.300 in meno rispetto ai 7 giorni precedenti).
L'incidenza di contagi ogni 100mila abitante prosegue il progressivo calo nelle Marche: in 24 ore è passata da 718,48 a 672,94. Due i decessi in un giorno; il totale sale a 4.046. Per quanto riguarda i ricoveri, ci sono 181 degenti in reparti non intensivi (-12), cinque in terapia intensiva (-1) e 5 in Semintensiva (-2). Sono 29 le persone in osservazione nei pronto soccorso e una ospite di struttura territoriale.
“A.A.A cercasi iscritto o simpatizzante del PD per incarico comunale lautamente pagato”. E’ l’ironico commento del coordinamento della Lega Jesi, guidato da Angela Console, riguardo la pubblicazione del bando per due posti di categoria D appena uscito sul sito del comune.
“Non appena insediata la giunta comunale di centrosinistra ha già messo in moto la collaudata macchina clientelare del PD – commenta la coordinatrice leghista – Per i due posti, un tempo pieno ed un part-time da inquadrare come “supporto agli organi di governo”, è stato aperto un bando lasciando intendere che si tratta di una selezione per competenza, invece è il solito paracadute per giustificare scelte arbitrarie”.
“Poiché si parla di incarico su base fiduciaria, sarà il sindaco a dire l’ultima parola e il vissuto della sinistra jesina rende difficile credere che Fiordelmondo valorizzi titoli e referenze piuttosto che l’appartenenza – conclude Console - Insomma, il solito magheggio di Ferragosto per imbucare qualche predestinato, pagato pure con soldi pubblici”.
Dalle prime ore del giorno, anche nel tratto marchigiano dell'autostrada A14, viene segnalato traffico molto intenso in entrambe le direzioni per gli spostamenti legati alle vacanze, anche per quanto riguarda rientri, in un weekend da 'bollino nero'.
Verso le 6 si è registrato un incidente nella zona di Ancona, direzione sud: un auto-caravan si è ribaltato, senza causare feriti ma innescando ulteriori rallentamenti della viabilità che non ha comunque subito interruzioni
Per "l'esodo estate 2022", la Polizia stradale delle Marche ha diffuso alcuni consigli per viaggiare in sicurezza: "La mattina di sabato 6 agosto è contrassegnata dal 'bollino nero', il primo della stagione, stando alle previsioni di traffico (leggi qui).
Altri due casi di vaiolo delle scimmie nelle Marche: il bilancio sale ora a quattro. Nella giornata di ieri sono stati isolati altri due positivi al monkeypox nelle province di Ancona e Pesaro.
In particolar nel capoluogo dorico è giunto dal pronto soccorso dell’Azienda ospedaliera universitaria di Ancona alla clinica dermatologica, diretta dalla professoressa Annamaria Offidani, un 44enne per dermatosi papulo-vescicolosa.
Accolto prontamente dalla professoressa Anna Campanati e dalla dottoressa Barbara Marconi, le condizioni cliniche dermatologiche deponevano per sospetto “Vaiolo delle scimmie”, diagnosi definitivamente confermata ieri mattina dal laboratorio di Virologia dell’Azienda Ospedaliera Universitaria diretto dal dottor Stefano Menzo.
“Attualmente il paziente, posto in isolamento domiciliare, è in buone condizioni cliniche e regolarmente monitorato”, fa sapere l’Azienda ospedaliera universitaria. Nelle Marche il primo caso confermato di monkeypox risale al 4 luglio scorso, quando era stato rilevato in un uomo residente nell’Ascolano, poi se n’è verificato un altro in regione.
Per la provincia di Ancona, invece, si tratta del primo caso accertato. La malattia generalmente si manifesta con le classiche lesioni cutanee: papule e vescicole, a volte con croste, che al contatto sono molto contagiose. Prima c’erano stati febbre, stanchezza, mal di testa, ingrossamento delle linfoghiandole. Di solito, però, quando compare l’eruzione cutanea gli altri sintomi sono già passati. È una patologia ancora rara, benché i casi siano in aumento. In genere i sintomi della malattia scompaiono in 2 settimane.
C'è chi rispolvera vecchi slogan elettorali, chi va in cerca di alleanze arrabattate, chi vorrebbe accaparrarsi i voti di scontenti e sfiduciati, chi fa il trasformista, e chi la propria, reale natura riesce ancora a nasconderla sotto la superficie di quel pantano melmoso che è diventata la politica italiana. Ciascuno si riservi il diritto (se vuole, anche il divertimento) di distribuire a proprio piacimento tutte queste etichette: a destra, sinistra o al centro. Quel che sappiamo per certo è che, a meno di 60 giorni dalle prossime elezioni politiche, ha preso il via l’ennesima campagna elettorale che decreterà la formazione del nuovo governo post Draghi.
Il PD di Enrico Letta ci prova a stipulare alleanze che non si risolvano in una tragicomica 'Armata Brancaleone', mentre i pentastellati di Giuseppe Conte tentano la nuova identità di 'terzo polo, quello giusto' (alla stregua di Matteo Renzi con la sua Italia Viva). Luigi Di Maio e Bruno Tabacci studiano le possibilità di una colazione tendente a sinistra; il centrodestra calibra i propri passi in sincronia con quelli di Giorgia Meloni.
Se alla leader di Fratelli d'Italia tornano utili certe 'macchine del fango' per emergere in tutta la propria forza e genuinità, alla Lega di Matteo Salvini la condivisione di certi valori (insieme al vecchio Forza Italia di Silvio Berlusconi) è tornato ad essere gran cavallo di battaglia assieme a tutti i punti programmatici dell'aspirante nuovo governo targato proprio centrodestra. Presupponendo , ovviamente, che ci si allinei a quegli "Appunti per un programma conservatore" stilati dagli stessi Meloni, Guido Crosetto e compagnia cantante.
Per Luca Buldorini (commissario provinciale della Lega Marche) non ci sono dubbi, come si evince nell’intervista che segue. “Sono certo che torneremo a governare, e in questo modo potremo finalmente adempiere a tutte le promesse fatte ai nostri elettori: dall’abolizione delle cartelle esattoriali alla modifica del reddito di cittadinanza, fino alla flat tax al 15% e lo stop agli sbarchi”.
Quali sono le caratteristiche del vostro candidato ideale? Esperienza nell’amministrazione, l’aver mantenuto rapporti continuativi con le realtà territoriali, essere stato vicino agli imprenditori nei momenti difficili come fu per il lockdown del 2020. Al tempo, quando le industrie rischiavano di chiudere la produzione, la Lega è riuscita a captare il problema e ad evitare che ciò avvenisse nell’arco di un mese - fermo restando le misure anti Covid.
Dunque il vostro miglior candidato sarà un imprenditore. Senz’altro: a differenza della sinistra, non abbiamo intenzione di fare una politica che porti alla chiusura delle aziende e poi a correre in sostegno dei dipendenti per rivendicare il diritto alla cassa integrazione. Bisogna investire a monte su chi fa impresa perché in automatico si garantiscono posti di lavoro e tutela degli stessi. Oltre a valorizzare la produzione dentro e fuori il Paese.
Quindi, lei cosa critica di preciso alla sinistra? L’essersi fissata troppo su una politica di assistenzialismo. L’Italia - e quindi le Marche e la Provincia di Macerata - è fatta di lavoratori e risparmiatori. Ma bisogna dare l’opportunità e il diritto di lavorare: con l’assistenzialismo - cito il reddito di cittadinanza, misura completamente sballata - non si tutela nessuno e non si creano imprese, Pil e futuro. E si svaluta il made in Italy.
Lo stesso Mario Draghi, però, ha detto che il reddito di cittadinanza è uno strumento ottimo, se ben utilizzato. Si tratta di una misura da concedere ai meno fortunati: a chi non ha l’opportunità di lavorare o di realizzarsi in maniera autonoma. Ma chi è in grado deve andare a lavorare. Le vecchie generazioni hanno fatto sacrifici, eppure oggi non riescono a garantire un minimo di sostegno ai propri figli. Questo è inammissibile.
Ci sono molti imprenditori però che, sfruttando lo strumento dell’evasione fiscale, hanno contribuito alla svalutazione del lavoro e della produzione in Italia. Contribuendo peraltro ad allargare la frattura fra ricchi e poveri. Io il problema lo individuo alla base, cioè nella mancata attenzione e priorità rispetto a chi fa impresa. Gli industriali italiani non sono più o meno evasori di altri in tutto il mondo. Io sono convinto che un’anomalia come l’evasione fiscale scaturisca o si accentui quando c’è una tassazione fuori controllo e oltre il limite delle possibilità dell’imprenditore.
Il fatto di fare squadra per queste elezioni 'a sostegno di Giorgia Meloni', a voi è costato qualche valore in meno o siete d’accordo su tutto? Oggi, con il sacrificio che tutti i partiti hanno fatto nel tempo, siamo in grado di condividere un progetto in toto. Per noi della Lega, l’aver fatto parte del governo (in opposizione anche a Fratelli d’Italia) è stato un dovere atto a portare avanti le istanze dei cittadini che all’epoca ci avevano dato fiducia. Aaltrimenti ci saremmo beccati la patrimoniale, lo ius scholae, lo ius soli ecc. Abbiamo dimostrato a tutti di saper governare. E, non ultimo, bloccato gli sbarchi di immigrati.
Dunque, per voi, la soluzione rimane quella di un’Europa conservatrice. Noi vogliamo un’Unione Europea responsabile: l’Italia non può essere declassata a 'ostello del Vecchio Continente'. Questo non vuol dire essere razzisti: piuttosto assicurare i servizi essenziali prima ai nostri concittadini, poi a chiunque venga nel nostro paese. Noi accogliamo tutti, ma ci vuole buon senso.
Però gli argomenti e i toni utilizzati dalla stessa Giorgia Meloni – soprattutto quando va a visitare Orban in Ungheria, Vox in Spagna o i conservatori in America – sono difficili da svincolare da una certa matrice fascista. Il buon amministratore deve avere rapporti con tutti, nel rispetto del proprio paese. Le foto con Putin o con Orban se le sono fatte tutti: solo che quando si tratta di Salvini e Meloni diventa solo facile strumentalizzazione. A me sembra che chi a volte lede il diritto alla democrazia, al voto o di esprimere la propria idea, non sono certo i nostri leader di centrodestra: piuttosto, sono coloro che si fanno paladini della democrazia solo in certe circostanze o momenti dell’anno, mistificando argomenti come il fascismo e il razzismo.
Allude piu al centrosinistra o al Movimento Cinque Stelle? Più al centrosinistra. Ricordo che, sempre durante il lockdown, l’ANPI e il PD andavano in giro a manifestare, mentre gli italiani erano costretti in casa, spesso senza la possibilità di fare visita ai propri cari. Spero che, in questa nuova tornata elettorale, i cittadini facciano attenzione e guardino ai fatti, piuttosto che alle chiacchiere: noi della Lega lo abbiamo dimostrato, azzerando gli sbarchi quando eravamo al governo. Il che, certamente, non voleva dire lasciar morire gli immigrati in mare…
Però è successo. Si, ma con numeri nettamente minori rispetto ad oggi. Fermare i barconi serviva a scatenare la reazione dell’Europea, per regolamentare e ridistribuire il traffico di immigrati. Tutti si lamentano di cose come le liste d’attesa infinite agli ospedali, o dell’aumento della produzione di rifiuti: e poi arrivano i governi di centrosinistra che dicono 'no' a iniziative come i termovalorizzatori, oppure ‘sì' all’accoglienza senza controllo. I servizi essenziali - sanità, lavoro, studio - devono essere garantiti in primis agli italiani, che pagano le tasse. Inoltre, risparmieremmo denaro, da poter reinvestire anche per assicurare questo tipo di assistenza agli immigrati, ma direttamente nel loro paese.
Tornano sopra quota 200 (da 199 a 206) i ricoverati per Covid-19 nelle Marche, ma l'aumento è stato registrato solo nei reparti non intensivi (da 186 a 193; +7), mentre in Terapia intensiva (6) e Semintensiva (7) la situazione è invariata. Lo fa sapere la Regione Marche attraverso l'ultimo bollettino giornaliero.
Nelle ultime 24 ore si sono registrati 1.325 casi di positività, sulla base di 4.284 tamponi, e l'incidenza ogni 100mila abitanti è scesa da 768,55 a 718,48. Due i deceduti, con il totale regionale di vittime che si porta a 4.044. Nelle Marche ci sono anche 42 persone in osservazione nei pronto soccorso e una ospite di strutture territoriali.
Camion si schianta contro le barriere in autostrada: il conducente trasferito a Torrette. È quanto avvenuto poco dopo le 22:45 della serata di ieri, lungo la A14, tra i caselli di Ancona Nord e Senigallia in direzione Nord.
ll mezzo pesante ha urtato le barriere che delimitano le corsie dell’autostrada e, a seguito dell'impatto, ha perso parte del carico sulla carreggiata. Ancora in fase di accertamento le cause del sinistro. L'uomo alla guida è stato immediatamente preso in consegna dai sanitari del 118 che lo hanno trasportato al pronto soccorso dell'ospedale regionale per accertamenti.
Alla messa in sicurezza dell'area in cui è avvenuto l'incidente hanno provveduto i vigili del fuoco della squadra di Ancona. Sul luogo del sinistro è intervenuta anche la polizia autostradale, congiuntamente al personale di Autostrade per l’Italia.
“Avevamo promesso ai marchigiani una nuova sanità e abbiamo mantenuto la promessa. Con l'approvazione della riforma dell'organizzazione regionale sanitaria facciamo il primo, storico passo verso la risoluzione concreta dei problemi ereditati dalle giunte di sinistra: centralizzazione delle decisioni, aumento della mobilità passiva, programmazione approssimata e totalmente lontana dalle reali necessità del territorio".
"Un ringraziamento all'assessore Filippo Saltamartini che, con professionalità, pazienza e con il supporto in primis del vicepresidente Carloni e dell’assessore Latini, ha lavorato a una vera e propria cura per la sanità delle Marche. Prova ne è che il Pd ha esercitato in aula solo un'opposizione pregiudiziale fatta di ostruzionismo poiché priva di idee e prospettive per il futuro”.
Dopo tre giorni di maratona d’aula per approvare la legge che dà l’avvio alla riforma sanitaria, la Lega esprime la propria soddisfazione attraverso le dichiarazioni del commissario Riccardo Augusto Marchetti e dei consiglieri regionali Renzo Marinelli, Mirko Bilò, Andrea Maria Antonini, Chiara Biondi, Giorgio Cancellieri, Anna Menghi, Marco Marinangeli e Luca Serfilippi.
“Avviciniamo la sanità al territorio a partire dalla creazione delle aziende sanitarie territoriali che serviranno a sviluppare reale sinergia tra la rete ospedaliera e i servizi – spiegano i consiglieri - In un ventennio sono emerse crepe e disfunzioni del servizio sanitario regionale a cui, un passo alla volta, in pochi mesi, abbiamo dato risposte”.
“I marchigiani hanno bisogno di una sanità di prossimità, contro le vecchie idee degli ospedali unici e dell’accentramento: i territori saranno i veri protagonisti di questo cambiamento che, già nei prossimi mesi, si completerà con l'approvazione di un nuovo piano sociosanitario”.“La legge approvata è frutto dell’ascolto e dei suggerimenti del personale sanitario, degli enti locali, dei sindaci, proprio perché la nuova sanità camminerà sulle gambe degli operatori sanitari, dei territori e dei cittadini – aggiunge il gruppo consiliare Lega – Non c’era modo di difendere il sistema esistente che ha impoverito la sanità territoriale privandola di servizi essenziali, eppure il PD ha provato a farlo per tre giorni, incapace di andare oltre se stesso”.
“In pochi mesi abbiamo ribaltato questa logica e liberato le risorse pubbliche per i nuovi ospedali di Pesaro e di Macerata e calibrato le risorse PNRR per creare una sanità diffusa capace di attuare una presa in carico del paziente in modo equo su tutto il territorio regionale”.“Per sopperire alla carenza di medici abbiamo portato a 150 le borse di specializzazione (110 per medici di medicina generale e 42 contratti di specializzazione), i corsi di laurea magistrale a ciclo unico sono passati dai 212 del 2020 ai 355 del 2022/23, i corsi triennali per le professioni sanitarie passati da 535 a 750 con un investimento di oltre 6,6 milioni di euro”.
“Come sempre accade quando si scrivono pagine di storia e si dà vita a cambiamenti epocali, ci saranno tante sfide da affrontare non prive di insidie, di difficoltà e di scelte che dovremo compiere nei prossimi mesi” – conclude in sintesi il commissario della Lega Marche Riccardo Augusto Marchetti - .“Siamo convinti che il cambio di passo che ci hanno chiesto i marchigiani deve essere il nostro obiettivo e la nostra forza. Procediamo fieri e orgogliosi di aver rispettato uno dei principali impegni assunti in campagna elettorale: i marchigiani toccheranno con mano la qualità del lavoro fin qui svolto”.
“Una sanità a misura di territorio, a filiera corta nelle decisioni non più centralizzate e che salvaguarda le peculiarità di ciascuna provincia delle Marche. Questa la riforma degli enti della sanità marchigiana fortemente voluta da tutta la maggioranza di centrodestra, a partire dal presidente Francesco Acquaroli, che nasce per andare incontro alle reali esigenze dei marchigiani a prescindere da dove risiedano”.
È il commento di Elena Leonardi, consigliere di Fratelli d’Italia al Consiglio regionale delle Marche, presidente della IV Commissione consiliare Permanente Sanità, del capogruppo Fdi Carlo Ciccioli e del consigliere regionale, nonché componente della commissione Sanità Nicola Baiocchi, sull’approvazione a maggioranza della Legge regionale 128 che riforma degli enti sanitari regionali.
“Siamo stati coerenti nei confronti dei nostri elettori, della maggioranza dei marchigiani che ha appoggiato la nostra piattaforma programmatica portandoci alla guida della Regione. Una nuova filosofia in campo sanitario rispetto al passato che – il commento di Elena Leonardi - si è rivelato fallimentare anche alla luce della crisi sanitaria dovuta al Covid.
“Si elimina l’Asur in favore di 5 Aziende Sanitarie Territoriali che sapranno meglio intercettare i reali e concreti bisogni dei cittadini. La campagna di ascolto effettuata prima della stesura della Legge e durante le audizioni in Commissione ci ha consentito di poter migliorare la stessa. È il primo pilastro che, nei prossimi mesi, sarà affiancato dal secondo pilastro: il nuovo Piano Socio Sanitario”.
“Il binomio territorio-sanità rappresenta la stella polare di questa riforma. La velocità nelle decisioni – ha dichiarato Carlo Ciccioli garantirà una risposta rapida non burocratica, con maggiore sinergia tra ospedali e strutture, distretti e medici sui territori. Su queste basi andremo ad affrontare i tre argomenti ancora aperti: l’emergenza-urgenza sanitaria per la quale ancora non c’è una risposta sufficiente; gli atti aziendali; piano socio-sanitario per redigere il quale abbiamo affidato, per la prima volta, all’Università di Ancona un Piano di fabbisogno. Infine, si avrà una nuova governance, dove non tutto il vecchio è da buttare via, ma avere un rinnovamento con apporti anche da fuori regione può rappresentare una solida base sulla quale ripartire”.
“Accentrare in ospedali unici, spogliando di servizi costituzionalmente garantiti larga parte di territori, ha determinato una progressiva perdita di prestazioni e un’eccessiva mobilità passiva, soprattutto nel pesarese. I fatti – ha concluso il consigliere Nicola Baiocchi - imponevano un cambiamento di rotta verso una sanità capillare, con centri di eccellenza e strutture che facciano da filtro agli affollamenti dei pronto Soccorso.
“ Inoltre, gli interventi avviati dalla Giunta per sopperire alle problematiche nazionali di carenza di medici e personale sanitario rappresentano un unicum a livello di Regioni italiane: stanziati 1.750.000 euro per almeno 110 borse di specializzazione per medici di Medicina Generale; incrementati da 5 a 42, i contratti di formazione per medici specialisti”.
“Siamo molto soddisfatti dell’approvazione di questa Legge Regionale che pone le basi per la prossima implementazione del Piano Socio Sanitario per una sanità vicina a tutti i marchigiani”, concludono i consiglieri regionale di Fdi: Andrea Assenti, Marco Ausili, Pierpaolo Borroni e Andrea Putzu.
Non solo qualche guaio muscolare, anche il covid. In questo 2022 che lui stesso definisce ”sfortunato” Gianmarco Tamberi ha di nuovo affrontato il virus (lo aveva avuto anche a marzo 2021): in un post sui social, il campione olimpico del salto in alto ha raccontato la disavventura, altro ostacolo nell'avvicinamento agli europei di Monaco.
"Ciao ragazzi, mi avete sentito poco in questi giorni perché purtroppo tornato dall'America ho avuto l'ennesima sfortuna di questo 2022 - scrive Gimbo -. Il giorno dopo essere atterrato sono risultato positivo al Covid e questa volta mi ha messo ko".
"Ora sono negativo da qualche giorno e ho riiniziato ad allenarmi ma sto facendo una fatica enorme - racconta l'azzurro -. Tra la tanta stanchezza, la pesantezza alla testa e i dolori muscolari continui, in questo momento mi spaventa l'idea di dover affrontare delle gare tra meno di una settimana. Incrocio le dita e tengo duro, come sempre, ma in questo 2022 sembra veramente non ne voglia andar giusta una -14 giorni agli Europei, forse forse c'è ancora tempo!". L'appuntamento con gli europei (dopo i mondiali di Eugene in cui Tamberi ha chiuso ai piedi del podio) è dal 15 al 21 agosto
Auto esce di strada e si schianta contro un albero: 55enne civitanovese trasportato all’ospedale di Torrette in gravi condizioni. L’incidente è avvenuto, intorno alle 10:30 della mattinata, in via Manzoni nella frazione di Villa Musone, a Loreto. Per cause in corso di accertamento da parte delle forze dell'ordine, l'uomo ha perso il controllo della propria vettura (una Bmw) che, dopo esser finita fuori strada, ha terminato la sua corsa contro un albero.
Sul posto è intervenuta la squadra dei Vigili del Fuoco che ha liberato il conducente rimasto bloccato nella vettura, in collaborazione con il personale del 118, e messo in sicurezza il veicolo coinvolto. Il 55enne alla guida dell’auto, rimasto comunque sempre cosciente, è stato trasportato all’ospedale di Torrette con l’elisoccorso. Inevitabili i disagi al traffico: la strada in cui è avvenuto il sinistro è stata chiusa per oltre un'ora in modo da consentire il completamento delle operazioni di messa in sicurezza.
Poste Italiane ricerca in provincia di Ancona e in tutta la regione Marche portalettere da inserire con contratto a tempo determinato. Per potersi candidare è sufficiente inserire il proprio curriculum vitae sulla pagina web del sito istituzionale di Poste (https://www.posteitaliane.it), nella sezione “Carriere” dedicata a “Posizioni Aperte” in cui sono indicati i requisiti per poter partecipare alla selezione.
I candidati saranno inseriti con contratto a tempo determinato in relazione alle specifiche esigenze aziendali. Le risorse individuate si occuperanno del recapito postale (pacchi, lettere, buste, raccomandate) nell’area territoriale di propria competenza.
Inoltre, Confartigianato Imprese Macerata-Ascoli Piceno-Fermo ricerca un impiegato/a commerciale per il potenziamento del proprio organico. La figura dovrà sviluppare, assistere e gestire i rapporti con i soci, raccogliendo le richieste e le osservazioni degli stessi. Dovrà inoltre collaborare alla definizione e al raggiungimento degli obiettivi aziendali e gestire il proprio lavoro, coordinandosi con le strategie aziendali previste per il territorio.
Completa il ruolo, il coordinamento di risorse umane e l’organizzazione del lavoro sulla base del modello di servizio in adozione della struttura. Tra i requisiti, si richiede: laurea e/o diploma in discipline economiche/aziendali; un’esperienza lavorativa pregressa in ruoli commerciali per la vendita di servizi; l’ottima conoscenza degli strumenti informatici e gestionali CRM, oltre che un’ottima conoscenza del pacchetto Office e degli strumenti di condivisione.
È preferibile possedere una conoscenza delle maggiori piattaforme di gestione delle misure agevolative (Sigef, Siform, Siar, Invitalia) L’impegno è full time, con mobilità sul territorio interprovinciale (per questo il/la candidato/a dovrà essere automunito/a): completa il profilo, quindi, una buona conoscenza del territorio di riferimento.
Confartigianato offre un contratto a tempo determinato, con prospettive di stabilizzazione (Ccnl applicato commercio), la sede di lavoro sarà a Recanati. È possibile inviare il proprio cv entro venerdì 26 agosto a selezioni@confartigianatoimprese.org, indicando nell’oggetto il codice 02/2022COMM.
Allontanati dai locali pubblici della provincia di Ancona per due anni. Il questore Cesare Capocasa ha emesso un divieto di accesso alle aree urbane (Dacur) per due falconaresi che la settimana scorsa hanno rapinato una coppia di fidanzatini in spiaggia, a Falconara Marittima.
Si tratta di due 20enni, arrestati dai carabinieri, che si sono resi autori di condotte illecite fin dalla minore età e con continue recidive. Per questo motivo è stato loro inibito l'accesso per due anni, a tutti i pubblici esercizi ed ai locali di pubblico intrattenimento, posti nell'intera provincia anconetana, con contestuale divieto di stazionamento nelle immediate vicinanze degli stessi.
La rapina era avvenuta di notte. La coppia, entrambi di 25 anni, si era appartata tra i lettini dello stabilimento quando è stata circondata da un gruppetto di quattro malviventi. Prima avevano chiesto loro di cambiare dei soldi poi li avevano aggrediti buttando le loro scarpe in acqua e portando via il borsello della ragazza. Due dei quattro erano stati presi nelle vicinanze.
"Assicurare l'ordine e la sicurezza dei cittadini nei luoghi del vivere quotidiano - dice il questore - e preservare la comunità da eventi violenti è la missione che le donne e gli uomini delle forze di Polizia svolgono costantemente con il loro operato al servizio del prossimo. Lavoreremo sempre alacremente e con la massima professionalità affinché i luoghi di incontro e socialità, soprattutto dei giovani, restino avulsi da contesti e condotte di violenza".
In discesa il numero di ricoveri per Covid-19 nelle Marche (213; -6 rispetto a ieri) ma risultano raddoppiati i degenti in Terapia intensiva (9; +5). Invariati, inotre, i pazienti in Semintensiva (8), mentre sono in forte calo i ricoveri nei reparti non intensivi (196; -11). Lo rende noto la Regione Marche nel consueto bollettino giornaliero.
Sono 677 i casi di positività rilevati nelle ultime 24ore (numero basso come di consueto dopo il weekend), sulla base di 1.785 tamponi, con l'incidenza ogni 100mila abitanti che scende a 914,43 (il giorno precedente era 932,787).
Cinque le persone decedute in un giorno; il totale regionale di vittime sale a 4.031. In forte diminuzione il numero di quarantene: ora sono 25.454 (-1.802) tra le quali sono 94 con sintomi. Attualmente sono 50 le persone in osservazione nei pronto soccorso e due ospiti di strutture territoriali.
Stabile il numero di furti di opere d'arte nelle Marche: 11 nel 2021 come l'anno precedente nel territorio di competenza dei carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Ancona. Le operazioni effettuate hanno consentito il recupero di 3.764 beni antiquariali, archivistici, librari e archeologici, di pregevole fattura, per un valore stimato pari a 1.228.000 euro.
Le persone denunciate in stato di libertà all'autorità giudiziaria sono state 133, di cui 34 per reati in danno al paesaggio. Questo si evince dal report relativo al 2021 presentato dal Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale.
Andando nello specifico, sono stati 135 i beni antiquariali, archivistici, librari, recuperati; 3.058 i reperti archeologici recuperati, di cui: 2.044 interi, 673 frammenti e 791 di numismatica archeologica; sono stati 121 i reperti paleontologici recuperati; 21 le opere d'arte contemporanea contraffate recuperate. Il tutto frutto di numerosi controlli effettuati in aree archeologiche (78); paesaggistiche (132); esercizi antiquariali (109); mercati e fiere antiquariali (27).
Tra le attività di maggior rilievo condotte l'anno scorso si ricorda quella che ha portato al recupero del dipinto illecitamente asportato nella chiesa privata di San Filippo al Piano di Osimo, un olio su tela raffigurante la "Madonna con Santi".
L'opera è stata individuata e sequestrata all'interno di una villa a Falconara. Dagli accertamenti esperiti dagli storici dell'arte della Soprintendenza Archeologica Belle Arti e Paesaggio per le Marche di Ancona, è emerso che si trattava del dipinto rubato nel novembre del 1994 dall'interno della chiesa osimana, che è stato restituito ai legittimi proprietari e nuovamente esposto per la devozione dei fedeli.