Perde il controllo dell'auto che finisce sotto il guardrail: tremendo incidente per un sacerdote e una suora. Per cause al vaglio delle forze dell'ordine, un prete di 82 anni, alla guida di una Fiat Panda, ha perso il controllo del veicolo che ha terminato la propria corsa infilandosi proprio sotto il guardrail, nonostante un tentativo di frenata e la ridotta velocità di percorrenza. Il fatto è avvenuto, attorno alle 10 di questa mattina, in via Primo Maggio in zona Baraccola sud, ad Ancona.
Al momento dello schianto il religioso viaggiava in compagna di una suora di 54 anni. L'impatto è stato piuttosto violento, tanto che la parte anteriore della vettura è andata completamente distrutta a seguito dell'incidente. Lanciato l'allarme, sono giunti immediatamente sul posto i mezzi di soccorso del 118 che, valutata la situazione, hanno trasferito il sacerdote e la suora al pronto soccorso dell'ospedale regionale di Torrette. Presenti sul luogo dell'incidente anche i vigili del fuoco. Ai fini della messa in sicurezza dell'auto, si sono segnalati momentanei disagi alla circolazione.
Da oggi le imprese danneggiate dall'alluvione del 15 settembre scorso possono fare richiesta ai confidi gestori del fondo appositamente costituito dalla Regione con il contributo della Camera di Commercio di usufruire del finanziamento agevolato e garantito per il ripristino delle attività economiche.
I confidi che partecipano alla gestione del fondo sono: Uni.Co, Confidicoop Marche; Fider; Italia Comfidi. Sui rispettivi siti sono presenti il regolamento e le modulistiche per l’accesso ai benefici previsti dalla Regione.
"È una prima, doverosa risposta concreta alle imprese che stanno fronteggiando problemi complessi - ha detto il presidente della Regione, Francesco Acquaroli - Un fondo stanziato con l’assestamento di bilancio, per il quale ha contribuito anche la Camera di Commercio che ringrazio e che servirà a sostenere le prime necessità utili per la ripartenza delle imprese colpite".
"La vicenda drammatica dell’alluvione che ha colpito il nostro territorio è all’attenzione del Governo nazionale, è stata molto importante la vicinanza espressa dal Presidente del Consiglio durante il suo discorso programmatico alle Camere" aggiunge Acquaroli.
"Contiamo di dare un primo rilevante contributo – ha evidenziato l’assessore alle attività produttive Andrea Maria Antonini - alla riattivazione immediata del tessuto socioeconomico così fortemente danneggiato e di alleviare le imprese colpite dal pesante onere della ripartenza. Si tratta di un primo sostegno, in attesa dei rimborsi che si attendono dal Governo - ha concluso Antonini - e che potranno andare oltre le prime disposizioni emanate".
Potranno fare richiesta le piccole e medie imprese che hanno subito danni con sede nei comuni colpiti dall’alluvione delle provincie di Pesaro-Urbino e Ancona, come stabilito dall’ordinanza del Dipartimento Protezione Civile, salve eventuali estensioni del perimetro della zona danneggiata. Il finanziamento bancario ha un valore massimo di 150 mila euro, con durata di 8 anni, di cui fino a 2 anni di preammortamento, e potrà essere estinto a seguito di eventuali contributi statali per i danni subiti.
Il contributo della Regione può raggiungere il valore massimo di 26.500 euro, di cui 22.500 per ridurre gli interessi sul finanziamento e 4.000 per il costo della garanzia. In sostanza fino a 100 mila euro non si hanno costi per ottenere il finanziamento.
La misura è anche il frutto di un accordo della Regione con l’Associazione Bancaria Italiana Marche, grazie al quale le banche sono impegnate a tenere fermi i tassi di interesse non oltre il 5%, nonostante il rialzo del costo del denaro che sta avvenendo a livello europeo, un tasso di interesse che ci consente di massimizzare il numero delle imprese raggiungibili con le risorse a disposizione.
Insulti razzisti a una calciatrice 15enne della Ancona Respect fuori dal campo dell'Alma Juventus Fano, dove si stava disputando un match di ragazze under 17. A rivolgerli, riferisce l’Ansa, sarebbe stato il padre di una delle giocatrici della squadra, domenica pomeriggio.
Dura la reazione della Lega Pro. "Il razzismo è un virus che muta facilmente e invece di sparire si nasconde, ma è sempre in agguato. Le espressioni di razzismo rinnovano in noi la vergogna dimostrando che i progressi della società non sono assicurati una volta per sempre" si legge in una nota che ricorda le parole di Papa Francesco.
In questo modo la Lega Pro "vuole esprimere la ferma condanna a quanto è successo alcuni giorni fa ad una giovane calciatrice dell'Ancona Respect dicendo fermamente no al razzismo e a tutte le forme di discriminazione". "Alla giovane della squadra femminile Ancona Respect giunga la solidarietà di tutta la Lega Pro. La aspettiamo sul campo e sugli spalti dello stadio di Ancona, pronti a premiarla in nome del calcio vero fatto solo di gioia, amicizia e rispetto" dice il presidente Francesco Ghirelli.
“Sabato 5 novembre parteciperò alla manifestazione a Roma indetta dalla piattaforma 'Europe for Peace' per chiedere all’Unione Europea e alle Nazioni Unite la convocazione urgente di una conferenza internazionale per la pace che ponga immediatamente fine alla guerra in Ucraina e ristabilisca il rispetto del diritto internazionale. In pochi mesi, l’aggressione scatenata dalla Russia ha portato il mondo alle soglie di un conflitto nucleare. Qualcosa di impensabile fino allo scorso febbraio e che oggi, invece, rappresenta una tragica e concreta possibilità".
A dirlo è il consigliere regionale del Partito Democratico Maurizio Mangialardi, il quale, lo scorso aprile, aveva rappresentato l’assemblea legislativa delle Marche all’edizione straordinaria della marcia Perugia-Assisi contro l’escalation della guerra in Ucraina.
"Nonostante le pesantissime ripercussioni politiche ed economiche della guerra sui paesi del Vecchio continente, il ruolo diplomatico svolto fino a oggi dall’Ue è apparso non sempre adeguato al raggiungimento dell’obiettivo del cessate il fuoco e dell’elaborazione di un accordo di pace stabile e duraturo, volto garantire la coesistenza e la sicurezza di tutti i popoli di quell’area" aggiunge il consigliere regionale dem.
"È per questo motivo - aggiunge - che auspico una grande partecipazione all’appuntamento di sabato prossimo, nella speranza che la manifestazione, dopo le tante iniziative svolte negli ultimi mesi dal vasto arcipelago pacifista di associazioni ed enti locali, ai quali in molti casi ho avuto l’onore di partecipare, possa segnare un punto di svolta”.
"Siamo già in ritardo - conclude Mangialardi - gli effetti di questa guerra hanno sconvolto e radicalmente mutato gli equilibri geopolitici del mondo. Ma se vogliamo davvero evitare l’irreparabile, è necessario non andare oltre. L’Unione Europea, che già durante l’emergenza sanitaria scoppiata nel 2020 ha dimostrato di essere efficace quando è capace di prendere decisioni e muoversi all’unisono, non solo può, ma deve essere protagonista di un’iniziativa in grado di fermare una deriva dagli esiti catastrofici".
Maxi multa, oltre a una denuncia penale e una segnalazione per droga, per un centauro di 30 anni residente a Fabriano, originario della Campania, sorpreso alla guida della propria motocicletta con un tasso alcolemico superiore a un grammo su litro.
Durante i controlli, i carabinieri hanno anche accertato che il mezzo era privo di assicurazione (sanzione da 867 euro), era senza revisione (sanzione da 346 euro).
Inoltre il motociclista era in viaggio con la patente sospesa (multa compresa tra 2.046 euro e 8.186 euro). Dalla perquisizione personale, infine, è stato rinvenuto oltre un grammo e mezzo di hascisc. A conti fatti, per il motociclista una multa che potrebbe arrivare a sfiorare i 10mila euro, una denuncia per guida in stato di ebbrezza e una segnalazione alla Prefettura come assuntore di sostanze stupefacenti.
Nell'ambito dei controlli effettuati dai carabinieri di Fabriano, in occasione del ponte di Ognissanti, elevata una serie di contravvenzioni sempre legate all'abuso di alcol alla guida, con una denuncia a carico di un 20enne residente in città.
C'è un Mondiale al quale l'Italia partecipa, al quale si è qualificata per i risultati ottenuti, per le tante medaglie che in questo 2022 stanno riscrivendo la storia della Ginnastica Artistica Maschile: è il Campionato del Mondo di Ginnastica che si sta svolgendo in questi giorni in Inghilterra, a Liverpool. Si tratta di un Mondiale pieno zeppo di marchigiani con quattro atleti e tre tecnici.
Dopo le tante medaglie ai Giochi del Mediterraneo, a giungo scorso in Algeria, dopo l'Argento conquistato a Monaco di Baviera lo scorso agosto (primo podio di squadra in 153 anni di storia della Federazione) ieri è stata scritta un'altra pagina di storia della Ginnastica conquistando la finale a squadre con il quinto punteggio
Un risultato importante perché l’Italia entra di diritto tra le prime otto al mondo, un obiettivo centrato grazie anche a quattro marchigiani su sei membri della squadra (cinque più una riserva).
Matteo Levantesi (ASD Ginnastica Virtus E. Pasqualetti - Macerata), Carlo Macchini e Mario Macchiati di Fermo '85 e l'anconetano della Giovanile, Lorenzo Casali, hanno condotto una gara perfetta dove i marchigiani hanno eseguito dodici salite coprendo tutti gli attrezzi.
Sono partiti dal cavallo con maniglie e hanno proseguito con gli anelli. Sono passati poi al volteggio (eseguito magistralmente) poi è stato il turno delle parallele dove ha brillato Matteo Levantesi, poi l'ottima sbarra di Matteo e di Macchini, e il corpo libero dove oltre Matteo, Lorenzo Casali (che ha gareggiato su tutti e sei gli attrezzi) ha dato il meglio.
Le Marche hanno "fornito" anche il direttore tecnico – il professor Giuseppe Cocciaro - e due tecnici accompagnatori: Marco Fortuna e l'ucraino "naturalizzato" maceratese Sergiy Kasperskyy della Virtus, tra i più acclamati tecnici a livello internazionale che di mondiali è un grande esperto avendo allenato ragazzi che vi hanno partecipato nelle edizioni passate.
Domani- 2 Novembre - sarà il giorno della Finale dove gli azzurri andranno a caccia di una storica medaglia. L'impresa potrebbe sembrare proibitiva, ma questi ragazzi ci hanno dimostrato che nulla è impossibile.
La direzione dell'azienda ospedaliero universitaria delle Marche, stante l’attuale specifico contesto epidemiologico che evidenzia "un'attenuazione, ma la persistenza della circolazione del virus Sars-Cov-2 in Italia, nonchè la presenza di pazienti Covid negli spazi aziendali sia ambulatoriali che di degenza", ritiene necessario "mantenere le disposizioni già impartite relativamente all’utilizzo dei dispositivi di protezione individuali delle vie respiratorie sia da parte degli operatori che svolgono attività nei presidi ospedalieri, che dei visitatori e degli accompagnatori dei pazienti" in virtù dello "spirare del termine degli effetti dell'ordinanza del Ministero della Salute del 29 settembre 2022".
A comunicarlo è la stessa azienda sanitaria dorica in una nota in cui puntualizza il permanere dell’obbligo di indossare i dispositivi di protezione individuali delle vie respiratorie presso i presidi ospedalieri di Torrette e Salesi, nonché negli ambulatori adiacenti al presidio Salesi situati a Villa Maria "nell’ottica di garantire la miglior sicurezza, in luoghi dove sussiste una maggiore pericolosità del contagio per via respiratoria (anche per altri virus) di tutti gli operatori, dei pazienti che versano in condizione di fragilità e degli accompagnatori che accedono alle strutture aziendali".
La 'misura', spiega ancora l'Azienda, è disposta ai sensi del dl. 44/2021 (Misure urgenti per il contenimento dell'epidemia da Covid-19, in materia di vaccinazioni anti Sars-CoV-2, di giustizia e di concorsi pubblici), come modificato dal dl 24/2022, convertito con modificazioni dalla Legge19 maggio 2022, n. 52, che prevede "la possibilità per il direttore sanitario anche delle strutture ospedaliere, di adottare misure precauzionali più restrittive rispetto a quelle previste dal decreto stesso". Il dottor Claudio Martini ha disposto oggi in tal senso.
All'ospedale "Engles Profili" Fabriano un prelievo di fegato record dalla donatrice più anziana di sempre in Italia. L'espianto è stato effettuato da una donna di Fabriano deceduta sabato scorso a 97 anni, 6 mesi e 29 giorni, in seguito ad emorragia cerebrale: si tratta della donatrice di organi più anziana mai registrata in Italia.
Nel 2019 a Firenze, nel 2018 a Grosseto, nel 2008 a Ravenna e nel 2003 a Savona erano stati prelevati organi a donatori con 97 anni compiuti, ma nessuno longevo come la fabrianese. Ieri all'ospedale di Torrette è stato eseguito il trapianto dell'organo su un altro paziente.
"Il fegato di una donna di 97 anni ha permesso di salvare una vita", fa sapere Francesca De Pace, responsabile del Centro Regionale Trapianti Marche. Il prelievo d'organo è avvenuto sabato all'ospedale di Fabriano su una donna di 97 anni del posto deceduta in seguito ad emorragia cerebrale.
Ieri all'ospedale regionale di Torrette di Ancona, il trapianto salvavita perfettamente riuscito. "Per le Marche e l'Italia l'età del donatore rappresenta un record di cui andare fieri - evidenzia la dottoressa De Pace - che ricorda l'importanza della donazione di organi nel "salvare vite". "Ringrazio la famiglia del donatore per la sua generosità - conclude - e l'equipe dell'ospedale di Fabriano che ha reso possibile il trapianto".
Imprenditore di 53 anni sviene a causa delle esalazioni: è ricoverato in gravi condizioni al Torrette. Il fatto è avvenuto questa mattina a Senigallia. I vigili del fuoco sono intervenuti sull'Arceviese, nei pressi del casello A14, per soccorrere una persona all’interno della botte di un’autocisterna.
In base a una prima ricostruzione, il 53enne di Senigallia, titolare di una ditta di autotrasporti, stava effettuando riparazioni nell'autocisterna vuota quando si è sentito male per le esalazioni di residui di bitume evidentemente ancora presenti nel serbatoio.
Alcuni dipendenti della ditta e collaboratori dell'imprenditore hanno provato a tirarlo fuori, ma stavano per sentirsi male anch'essi a causa delle stesse esalazioni. Così hanno allertato i soccorsi: i vigili del fuoco hanno estratto dal boccaporto l'uomo, che era nel frattempo svenuto e che è poi stato trasportato in eliambulanza a Torrette dal personale del 118. Sul posto sono intervenuti anche carabinieri e ispettori Asur per accertamenti caso di infortunio sul lavoro.
La segnalazione è giunta nella tarda mattinata: tre auto sono rimaste coinvolte in uno tremendo scontro lungo la SS 76, nei pressi dello sviincolo per Jesi centro in direzione Fabriano. Sul posto sono prontamente intervenuti i Vigili del Fuoco, per estrarre uno dei conducenti rimasto incastrato nel proprio veicolo, e i sanitari del 118 che dopo aver prestato le prime cure hanno ritenuto necessario il trasporto per i tre autisti in ambulanza ed eliveivolo.
I Vigili del Fuoco, frattanto, sono stati raggiunti dalle forze di polizia, per effettuare la rimozione dei mezzi e la messa in sicurezza del tratto stradale, in modo anche da operare i necessari esami e rilevamenti per risalire all'esatta dinamica dell'incidente.
Anziana 83nne aggredita in casa e derubata: circa 350 euro il bottino e alcuni gioielli. L’episodio è avvenuto due notti fa a Villa Musone di Loreto. Non è il primo caso isolato che si è verificato nella frazione.
In base a una prima ricostruzione fatta dai carabinieri, nella notte tra venerdì e sabato attorno all’una, la donna si era alzata per andare in bagno quando si è accorta che le luci al piano terra erano accese. È scesa a controllare e si è accorta che la casa era sottosopra. È tornata, quindi, di sopra per telefonare e chiedere aiuto, ma sulla porta della camera si è imbattuta proprio con il ladro. Qui il malvivente l’ha aggredita facendola cadere sul pavimento.
Il malfattore si è poi dato alla fuga lasciando la donna a terra. È così che l’ha trovata la mattina successiva la sua aiutante che ha avvertito subito il figlio della donna, allertando i soccorsi i carabinieri che indagano sul caso.
Si tratta dell’ennesimo episodio denunciato dai residenti della frazione alle porte di Loreto da quando, quasi un anno fa, per negozi e attività commerciali è iniziato l’incubo dei furti. La vicenda ha acceso le proteste dell’intera comunità che ieri sera è scesa in strada dando il via alle prime ronde.
Quattro giovani dell'Europa dell'est sono stati arrestati dalla polizia di Ancona per possesso di documenti di identità falsi. I quattro erano stato notati ieri sera, venerdì 28 ottobre, dagli agenti della squadra volante in corso Carlo Alberto lungo il viale pedonale.
Alla vista dei poliziotti, hanno tentato di attraversare la strada per sottrarsi al controllo, venendo però intercettati. Sprovvisti di qualsivoglia documento, sostenevano di averli dimenticati a casa, dando le proprie generalità a voce e dichiarando di essere nati in Moldavia e di avere tra 22 e 25 anni.
Successivamente, uno dei quattro giovani si è allontanto per recuperare i documenti e ha portato alla polizia quattro carte di identità rumene valide per l'espatrio intestate a loro. I documenti presentavano però delle irregolarità riscontrabili già alla prima analisi superficiale: le scritte, aventi come sfondo la bandiera nazionale della Romania, e lo stemma araldico impresso sul titolo fornito apparivano a sfocati e non definiti nei contorni e nelle linee. Inoltre, i supporti dei documenti risultavano di dimensioni leggermente difformi l'uno dall'altro.
I quattro giovani sono stati quindi accompagnati in questura: al termine delle operazioni di identificazione sono state confermate la nazionalità e l'età dichiarate agli agenti, nessuno risultava mai essersi sottoposto a fotosegnalamento. Le carte d'identità sono state sottoposte all'analisi dell'Ufficio Falso Documentale del locale Gabinetto Interregionale di Polizia Scientifica, il cui personale, oltre ad accertare le difformità già riscontrate, rilevava ulteriori anomalie e confermava che le stesse erano contraffatte e idonee ad ingannare la fede pubblica.
I quattro giovani sono stati arrestati per il reato di possesso di documenti di identificazione falsi, mentre le carte d'identità falsificate sono state poste sotto sequestro. Il magistrato di turno ha disposto i domiciliari in attesa dell'udienza di convalida. Oggi il giudice ha convalidato gli arresti, rinviando il processo al 25 novembre. Per i quattro sono inoltre state avviate dall'Ufficio Immigrazione le pratiche di espulsione dal territorio nazionale.
(fonte ANSA)
Alla guida della sua auto, è rimasto coinvolto in un incidente stradale e non ha prestato soccorso al motociclista rimasto ferito: il presunto responsabile, un automobilista di 47 anni, di Ancona, è stato rintracciato e denunciato dalla polizia, grazie alle indicazioni di un testimone che lo ha seguito. L'incidente tra l'auto e la moto è avvenuto sul raccordo stradale Perugia-A1, nei pressi dello svincolo di Madonna Alta.
Il motociclista, un uomo di 62 anni, della provincia di Siena, è rimasto ferito in modo lieve ed è stato trasportato al pronto soccorso. Mentre la stradale era impegnata a gestire la viabilità, al Numero unico di emergenza europeo è arrivata la chiamata di un testimone dell'incidente il quale aveva seguito il veicolo fino al parcheggio di un centro commerciale di Olmo, fotografando la targa e i danni riportati.
Sulla base delle indicazioni fornite dal testimone, gli agenti dell'ufficio infortunistica della polizia stradale hanno visionato le immagini registrate dalle telecamere di Anas per il controllo della circolazione riuscendo a identificare il conducente del veicolo.
Al termine delle indagini, l'automobilista è stato denunciato per fuga a seguito di incidente stradale con feriti e omissione di soccorso. "Per tali violazioni - spiega la questura - all'uomo sarà applicata anche la sospensione della patente di guida da 18 mesi a cinque anni".
Si è svolta oggi a Palazzo Raffaello, sede della giunta della Regione Marche, la presentazione ufficiale dei nuovi assessori Andrea Antonini, Chiara Biondi e Goffredo Brandoni che hanno preso il posto rispettivamente di Mirco Carloni, Giorgia Latini e Guido Castelli eletti in Parlamento alle elezioni del 25 settembre scorso.
“Sono molto fiducioso”, ha commentato il presidente Francesco Acquaroli. “I nuovi assessori appena insediati, grazie alla loro esperienza amministrativa consolidata, hanno già dimostrato una approfondita conoscenza dei principali dossier collegati alle loro deleghe e abbiamo cominciato il lavoro in grande sintonia e continuità”.
“Per quanto riguarda invece gli ex assessori che oggi siedono in Parlamento - ha proseguito - si tratta di persone che fino a qualche giorno fa erano a questo tavolo e sono sicuro che adesso avremo la possibilità di collaborare e che saranno degli ottimi interlocutori su problemi e priorità delle Marche che conoscono molto bene e che hanno a cuore”.
“Avanti un altro!” cerca concorrenti, casting aperti ad Ancona lunedì 14 novembre. Il celebre programma pre-serale di Canale 5, condotto da Paolo Bonolis con la partecipazione di Luca Laurenti, è pronto a selezionare nuovi partecipanti. L'unico requisito per partecipare è quello di essere maggiorenni ed essere residente nella regione Marche.
Per partecipare al casting è possibile: inviare una email ad avantiunaltro@sdl2005.it con i propri dati anagrafici, il proprio recapito telefonico e una fotografia (inclusa la seguente dichiarazione liberatoria: “Autorizzo il trattamento dei miei dati personali ai sensi dell’art. 13 del Regolamento Europeo 679/2016, così come da informativa Privacy presente sul sito www.sdl.tv). Compilare l’apposito form sul sito www.sdl.tv. - Lasciare un messaggio in segreteria telefonica allo 06/62286900.
Violento scontro tra due auto: tre feriti, uno in gravi condizioni. È il bilancio di incidente che si è verificato, poco dopo le 14, a Polverigi nei pressi dell’incrocio tra via Chiaravallese e via Coppa.
Per cause da accertare, due vetture si sono scontrate frontalmente. Tre occupanti delle auto sono stati trasportati al Pronto Soccorso di Torrette di Ancona, mentre per uno è stato necessario l’utilizzo dell’eliambulanza.
La squadra dei vigili del fuoco di Osimo, giunta sul posto, ha provveduto alla messa in sicurezza dell’area dell’intervento. Sul luogo anche la Polizia Locale per i rilievi di rito.
Già raggiunto da un ammonimento del questore di Ancona quasi un anno fa per atti persecutori nei confronti di una trentenne, a lui sconosciuta, un sessantenne algerino, senza fissa dimora, è stato arrestato dai poliziotti delle Volanti perché ieri si è presentato presso l'esercizio commerciale dove la donna lavora, nel centro del capoluogo marchigiano.
Essendo già stato ammonito, non è necessaria la querela da parte della vittima, ma si procede d'ufficio. L'anno scorso la giovane si era rivolta alla polizia per denunciare i comportamenti molesti dell'uomo, ormai stanziale ad Ancona: appostamenti, minacce, commenti volgari, offese gratuite, sia per strada, che in prossimità del luogo di lavoro e di residenza della trentenne.
L'ammonimento era stato emesso il 26 novembre 2021, dopo un'istruttoria, con l'intimazione all'uomo di interrompere ogni tipo di contatto e condotta lesiva. Il sessantenne è ora accusato di stalking aggravato, in quanto aveva provocato alla 30enne un perdurante stato di ansia e timore per la sua incolumità, costringendola a cambiare le proprie abitudini di vita per paura di essere aggredita dal molestatore.
Oltre a molestare la sua ex compagna, ne aveva diffuso illecitamente immagini sessualmente esplicite. Per questo motivo gli agenti del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Osimo hanno dato esecuzione alla misura cautelare disposta dal gip del Tribunale di Ancona del divieto di avvicinamento a carico di un italiano.
Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Ancona, sono partite dalla denuncia sporta dallo donna, disperata per i ricatti subiti dall'ex fidanzato che la minacciava di mandare a parenti e conoscenti sue foto esplicite se non avesse accettato di rincontrarlo dopo l'interruzione, per volontà della vittima, della loro relazione sentimentale.
Lei ha raccontato, producendo le prove, di essere stata molestata con innumerevoli telefonate e messaggi e che inoltre l'uomo l'aveva raggiunta più volte sul luogo di lavoro e sotto casa, l'aveva seguita sulla pubblica via per indurla a tornare insieme anche con il ricatto: testimonianze di amici e parenti della coppia hanno confermato le dichiarazioni della donna.
A chiedere l'applicazione della misura cautelare è stata la Procura. Il gip ha disposto per l'indagato il divieto di avvicinamento all'abitazione della vittima, con l'obbligo comunque di mantenere la distanza di 500 metri dai luoghi frequentati dalla donna e il divieto di comunicare con lei con qualsiasi mezzo.
"Sono estremamente contento aver concretizzato lo sforzo profuso per aiutare gli studenti alluvionati di uno dei maggiori poli tecnici e professionali della regione a ritrovare al più presto la disponibilità degli strumenti indispensabili alla loro formazione. Ringrazio per la grande sensibilità e la tempestività di intervento la Fondazione Tim presieduta da Salvatore Rossi che ha disposto la donazione di 300mila euro per ripristinare i laboratori, comprese le attrezzature, dell’Istituto dell'Iss Corinaldesi Padovano di Senigallia".
Lo dichiara Tullio Patassini, esponente della Lega che ha concluso in questi giorni il suo mandato parlamentare alla Camera: "La buona politica è quella che prescinde da ruoli e incarichi perché prima vengono sempre i bisogni della tua gente" sottolinea Patassini che, insieme al direttore generale della fondazione Giorgia Floriani ha portato avanti il progetto e controfirmato l’accordo con l'istituto.
"Il Corinaldesi Padovano forma giovani destinati a dare, con la loro creatività e perizia, un futuro solido ai settori fondanti del tessuto produttivo regionale. Grazie alla donazione della Fondazione Tim, l’Istituto ora può guardare con più serenità alla ripresa completa delle attività e proseguire nel suo ruolo di polo nevralgico per i giovani e la collettività" conclude Patassini.
Sono cinque le persone denunciate dalla Digos per il lancio di sacchi di fango proveniente dalle zone colpite dall'alluvione del 15 settembre contro la sede della Regione Marche ad Ancona (Leggi qui).
Il fatto è avvenuto il 23 settembre scorso, in occasione della manifestazione indetta da Fridays For Future per lo sciopero globale per il clima. I cinque (tutti residenti nelle Marche) sono considerati responsabili in concorso tra loro di imbrattamento e lancio di oggetti pericolosi.
I partecipanti, circa 250, si erano radunati davanti alla sede della Regione, in via Gentile da Fabriano. A quel punto sono intervenuti alcuni esponenti dei movimenti sostenitori dell'evento. Il corteo ha subito un ritardo nel percorso, quando un numero ristretto di persone ha deviato dall'itinerario programmato, portandosi in direzione dell'ingresso principale di Palazzo Raffaello, sede della Giunta, portando sacchetti neri pieni di fango con l'intento di svuotarli all'interno.
Le forze di polizia presenti si sono contrapposte allo scopo di tutelare l'incolumità delle persone nei palazzi istituzionali, a quel punto è cominciato da parte dei manifestanti che si erano staccati dal corteo un lancio di fango contro l'edificio, terminato con l'imbrattamento delle scale e del muro d'ingresso, con scritte offensive realizzate con la melma.
Le indagini, corroborate da testimonianze e immagini dei sistemi di videosorveglianza, hanno permesso di accertare le singole responsabilità in capo ai 5 autori delle condotte illecite.
Le loro posizioni sono ora al vaglio anche della Divisione Anticrimine, per verificare la sussistenza dei presupposti per l'applicazione di misure di prevenzione personali di competenza del questore di Ancona, finalizzate ad evitare la reiterazione di condotte analoghe.