Ancona

Marche, neonato sottoposto a terapia genica per curare la Sma: "Evento eccezionale"

Marche, neonato sottoposto a terapia genica per curare la Sma: "Evento eccezionale"

 Il 7 maggio prossimo, presso la Struttura organizzativa dipartimentale di Neuropsichiatria Infantile dell’Azienda Ospedaliero Universitaria “Ospedali Riuniti di Ancona” -presidio Salesi-  avverrà la somministrazione della terapia genica per la malattia neuromuscolare Sma ad un neonato di 24 giorni che lo consegnerà ad una vita normale. Si tratta di un evento eccezionale, prima volta nella Regione Marche, fa sapere l'Azienda ospedaliera. “La diagnosi, la cura e la ricerca sono le migliori risposte a queste malattie . Oggi illuminiamo il futuro di questo piccolo paziente e dei suoi genitori. Avanti senza esitazioni con la ricerca scientifica, strumento più efficace per migliorare la vita di tante persone”. Si esprime così Michele Caporossi - direttore generale dell’AOU Ospedali Riuniti di Ancona davanti all’ennesimo risultato raggiunto dall’Azienda ospedaliera dorica e  dal suo presidio ospedaliero del Salesi, struttura ad alta specializzazione nell’area Materno-Infantile, nonché punto di riferimento per la salute di bambini e ragazzi provenienti da tutta Italia. “Che questo evento accada nella nostra Azienda Ospedaliera Universitaria è la dimostrazione della sua dinamica volontà di trasformare qualità in eccellenza”. Visibilmente emozionata la dottoressa Carla Marini, direttore di Neuropsichiatria Infantile, esprime così la sua soddisfazione: “I progressi della ricerca hanno fatto sì che la cura genica per alcune malattie rare su base genetica non sia più il futuro bensì il presente”. L’atrofia muscolare spinale, conosciuta con l’acronimo di Sma, è una grave malattia neuromuscolare che colpisce circa 1 neonato ogni 8-9000; il difetto genetico alla base della malattia porta alla progressiva morte delle cellule nervose del midollo spinale che impartiscono ai muscoli il comando di movimento. “Dal  luglio 2021 è disponibile questa terapia genica per la cura di tale malattia. L’apposito medicinale viene somministrato per via venosa una volta nella vita, possibilmente alla nascita o poco dopo, nei neonati con diagnosi clinica e genetica di SMA. Gli studi attualmente a disposizione dimostrano che dopo il trattamento i bambini SMA hanno uno sviluppo motorio normale”, ricorda l’Azienda ospedaliera. A proposito della Sma, l’Azienda Ospedaliera-Universitaria è impegnata nella redazione di uno specifico Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale (PDTA) mirato alla presa in carico dei pazienti, nell’ambito dello straordinario sforzo della Regione Marche contro le malattie neuromuscolari. Il PDTA verrà presentato nel corso di un Convegno Scientifico che si svolgerà il prossimo 28 maggio alla Mole Vanvitelliana di Ancona.

03/05/2022 13:22
Lavori A14, Acquaroli: "Basta code, chiederò incontro ad Autostrade"

Lavori A14, Acquaroli: "Basta code, chiederò incontro ad Autostrade"

In vista del periodo di fine primavera ed estivo, anche per agevolare il flusso turistico, il presidente della Regione Marche scriverà una lettera alla società Autostrade "per chiedere un incontro rispetto ai lavori e ai cantieri sull'A14 nel tratto che va da Pedaso a San Benedetto".  È lo stesso Acquaroli ad annunciarlo, rispondendo ai cronisti a margine della seduta del Consiglio regionale. "Chiediamo chiarezza - spiega il presidente - sulle date di chiusura dei lavori che ci consentono, soprattutto nei 'ponti' più difficili, che saranno quelli del 2 giugno e poi nel periodo estivo, di rallentare e di mettere in sicurezza per acconsentire ai cittadini e pendolari marchigiani e non, e soprattutto al flusso di turisti, di poter camminare in sicurezza e senza code chilometriche". "L'obiettivo? Mettere in sicurezza weekend, ponti e il periodo estivo a più alto traffico - conclude Acquaroli -. Chiaramente i lavori creano ingorghi, e questi rischiano di diventare un pericolo maggiore nei periodi di stagione in cui il traffico è più pesante'.  

03/05/2022 12:49
Covid, 2.017 nuovi casi oggi nelle Marche: torna a salire l'incidenza del virus

Covid, 2.017 nuovi casi oggi nelle Marche: torna a salire l'incidenza del virus

In 24 ore altri 2.017 positivi al coronavirus rilevati nelle Marche e l'incidenza ogni 100mila abitanti torna verso quota 800 (da 723,92 a 796,32). Questo quanto emerge dal bollettino giornaliero diffuso dalla Regione. Sono stati analizzati 6.187 tamponi di cui 5.360 nel percorso diagnostico (37,6% di positivi) e 827 nel percorso guariti. Tra gli ultimi positivi 433 persone con sintomi; tra i casi 598 contatti stretti di positivi, 529 contatti domestici, 21 in setting scolastico/formativo, 6 in ambiente di vita/socialità, 5 in setting lavorativo, uno rispettivamente in setting assistenziale e sanitario; per 411 casi in corso un approfondimento epidemiologico. Oltre 500 positivi nella fascia d'età 45-59 anni (533), seguita dalli 'classi' 25-44 anni (475), 60-69 anni (242) e 70-79 anni (211). In ambito provinciale, 542 casi ad Ancona, 422 a Pesaro Urbino, 383 a Macerata, 373 ad Ascoli Piceno, 214 a Fermo; 83 positivi provenienti da fuori regione. Invariato il numero di degenti per Covid-19 nelle Marche nelle ultime 24 ore: restano 174 pazienti in ospedale di cui 5 in terapia intensiva (stabile), 49 in Semintensiva (+2) e 120 in reparti non intensivi (-2); 32 i dimessi. Con questi dati, riferisce ancora la Regione, restano immutate anche le percentuale di occupazione dei posti letto: 2,2% nelle Intensive (232 posti complessivi) e 16,8% in Area Medica (169 degenti su 1.006 posti). Due i deceduti che fanno salire il totale a 3.850 (un 75enne di Fabriano in provincia di Ancona e una 84enne di Ascoli, entrambi con patologie pregresse). Il totale di positivi è risultato in sensibile aumento (6.496; +1.268) e gli isolamenti domiciliari sono 18.102 mentre i guariti/dimessi salgono a 438.031 (+747)  

03/05/2022 12:23
Saltamartini: "In arrivo 13 milioni per ridurre le liste di attesa". Ecco il piano di gestione

Saltamartini: "In arrivo 13 milioni per ridurre le liste di attesa". Ecco il piano di gestione

“Le liste di attesa sono un problema che esiste dal 2012. Da mesi ci stiamo organizzando per garantire che la domanda sia soddisfatta nei tempi previsti. In aggiunta alle risorse ordinarie ora sono in arrivo risorse statali, si tratta di quasi 13 milioni di euro per le Marche, per l’esattezza 12.861.641 euro”. Lo annuncia l’assessore alla salute Filippo Saltamartini che oggi ha portato all’approvazione della Giunta il Piano Operativo Regionale per il recupero delle liste d’attesa con rimodulazione per l’anno 2022. "I fondi saranno così ripartiti: 7.363.000 euro per Asur Marche, 3.101.200 euro per Torrette ,1.428.520 euro per Marche Nord, Poco meno di un milione di euro per Inrca. Il finanziamento riguarda solo l’attività straordinaria di recupero, mentre quella ordinaria viene sostenuta dal Sistema sanitario nazionale". "Per le prestazioni ospedaliere saranno interessate: prestazioni aggiuntive del personale del SSN con aumento delle tariffe orarie; reclutamento di personale a tempo determinato Per le prestazioni di specialistica ambulatoriale e di screening sono previste invece : prestazioni aggiuntive con aumento della tariffa oraria e incremento del monte ore dell’assistenza specialistica ambulatoriale convenzionata interna. In genere si prevede anche il coinvolgimento delle strutture private accreditate Il Piano Esecutivo dovrà ora mettere in rilievo come garantire le prestazioni nei tempi stabiliti". 

03/05/2022 09:04
A 5 anni si allontana da casa: bimbo ritrovato vicino ai binari della ferrovia

A 5 anni si allontana da casa: bimbo ritrovato vicino ai binari della ferrovia

A 5 anni si allontana da casa, lungo la Strada statale 16 Adriatica a Senigallia e viene ritrovato dalla polizia nei pressi di un vagone abbandonato lungo i binari della ferrovia. A rintracciarlo nel pomeriggio gli agenti della Volante, dopo che alla Sala Radio del Commissariato, tramite personale della Polizia Ferroviaria di Ancona, era stata segnalata la presenza di un bimbo che camminava e giocava sui binari. Subito è disposta la sospensione del traffico sulla linea ferroviaria. Con i poliziotti anche degli addetti di Rfi che hanno perlustrato la linea ferroviaria a nord e a sud, fino a rintracciare il piccolo verso nord, nei pressi dello scalo merci, tra un vagone in disuso ed un insieme di attrezzature. Gli agenti innanzitutto hanno accertato che il bambino stesse bene, poi lo hanno riaffidato ai genitori (una coppia originaria del sud-est asiatico e residente lungo la Statale Adriatica nord) entrambi sotto choc. La circolazione ferroviaria è stata regolarmente ripristinata.

02/05/2022 21:25
Crisi dei calzaturieri, 31 imprese marchigiane alla Fiera di Mosca. "Guerra e sanzioni bloccano i pagamenti"

Crisi dei calzaturieri, 31 imprese marchigiane alla Fiera di Mosca. "Guerra e sanzioni bloccano i pagamenti"

«L'interesse del mercato russo per le scarpe italiane, e per quelle marchigiane in particolare, è immutato, ma il problema è come evadere i pagamenti degli ordini che sono stati portati a casa». Ad affermarlo è il vicepresidente di Assocalzaturifici Valentino Fenni, tracciando un bilancio dell'Obuv di Mosca, una delle più grandi fiere internazionali di calzature e pelletterie, a cui hanno partecipato una cinquantina di imprenditori italiani, nonostante la guerra in Ucraina e le sanzioni contro la Russia, suscitando non poche polemiche. Il settore chiede al governo "misure immediate e straordinarie". «Dobbiamo solo sperare che la guerra finisca al più presto» - aggiunge Luca Guerrini, amministratore di Blue star che produce scarpe da uomo a Montegranaro (Fermo), che parla di "un blocco insormontabile" per i pagamenti. «Partiamo ad esempio dagli acconti che devono versare su un ordinativo - spiegano Fenni e Guerrini - In genere si versa il 20-30% così che le nostre aziende possono avviare la produzione.» «Il punto - proseguono i due imprenditori - è che i clienti russi vanno sì nelle loro banche ed effettuano il bonifico, ma la transazione viene bloccata negli istituti di credito italiani e spesso rifiutata e rispedita al mittente. In questo modo i russi si trovano per alcune settimane senza la loro liquidità e noi in attesa di una transazione che praticamente sempre non va a buon fine, col risultato che la commessa viene bloccata e quindi persa» «Tutto questo - concludono Guerrini e Fenni - rischia di farci perdere per sempre i nostri clienti», e nel frattempo «Turchia e Cina su tutti sono pronti a subentrare, dato che loro non applicano alcuna sanzione e le transazioni tra questi Paesi e la Russia sono ammesse.»  (fonte ANSA)

02/05/2022 17:10
Covid, 473 casi oggi nelle Marche: incidenza in calo, nel Maceratese meno di 100 nuovi contagi

Covid, 473 casi oggi nelle Marche: incidenza in calo, nel Maceratese meno di 100 nuovi contagi

Continua a scendere la curva dei contagi da coronavirus nelle Marche: 473 i casi rilevati nell'ultima giornata e l'incidenza ogni 100mila abitanti è ulteriormente calata da 742,51 a 723,92. È quanto emerge dall'ultimo aggiornamento pubblicato dalla Regione. Piuttosto basso il numero di tamponi eseguiti, anche a causa della concomitanza della giornata festiva: in tutto 1.520 di cui 1.305 nel percorso diagnostico (36,2% di positivi) e 215 nel percorso guariti. Tra gli ultimi casi ci sono 159 persone con sintomi; comprendono 137 contatti stretti di positivi, 86 contatti domestici, 2 in ambiente di vita/socialità, 2 in ambito assistenziale, uno ciascuno in ambito scolastico/formativo, lavorativo e sanitario. Su 81 positività in corso un approfondimento epidemiologico. In provincia di Ascoli Piceno il numero più alto di casi nell'ultima giornata (129); seguono Ancona (113), Macerata (88), Pesaro Urbino (70), Fermo (49); 24 i casi provenienti da fuori regione. Tra le fasce d'età si registrano 141 positivi in quella tra 45-59 anni e 136 in persone tra i 25 e 44 anni. Scende di un'unità, rispetto a ieri, il numero totale dei ricoverati per Covid nelle strutture sanitarie regionali (sono 174), mentre resta stabile quello dei pazienti in Terapia Intensiva (5). Purtroppo, si segnalano anche tre decessi correlato al Covid-19: si tratta di tre donne, dai 78 ai 95 anni. 

02/05/2022 11:35
"Criminali si diventa", il film con produzione tutta marchigiana arriva nelle sale

"Criminali si diventa", il film con produzione tutta marchigiana arriva nelle sale

Uscirà nelle sale cinematografiche, il prossimo 5 maggio, il film "Criminali si diventa", una produzione Sydonia. Si tratta di una delle prime produzioni post pandemia che sarà presentata ufficialmente al Giometti di Ancona proprio il 5 maggio e a Jesi il 6 maggio alle 20.30 nella multisala di via Marco Polo. Per l’occasione saranno presenti il regista Alessandro Tarabelli, il cast con Martina Fusaro, Orfeo Orlando e Carola Abdalla Said, oltre al cast tecnico composto da Diego Morresi, direttore della fotografia, e Andrea Antolini, direttore di produzione, entrambi della casa di produzione Subway di Jesi. Alcune scene sono anche state girate a Civitanova Marche (leggi qui).  Scritta durante il lockdown, la storia è quella di un gruppo di criminali che vuole rievocare il “furto del secolo”, come venne definito nelle cronache locali quello de “La muta” di Raffaello dal Palazzo Ducale di Urbino del 1975. "Uno dei ladri di quel gruppo esce da prigione - spiega il regista Alessandro Tarabelli - Gli viene proposto un nuovo colpo e allora mette insieme una banda. Il filone è quello dell’action comedy". In esclusiva per Giometti Cinema la prima settimana, il film andrà poi in tutte le sale. Presentato al Festival di Venezia lo scorso settembre, ha ricevuto una menzione speciale al Festival del Cinema di Salerno e è risultato vincitore della categoria Best Foreign Film, per la competizione del mese di Marzo 2022 al Cannes World Film Festival.   

02/05/2022 10:21
Covid, 1382 nuovi casi oggi nelle Marche: scendono i ricoveri e l'incidenza del virus

Covid, 1382 nuovi casi oggi nelle Marche: scendono i ricoveri e l'incidenza del virus

Prosegue nelle Marche il calo dell'incidenza dei casi di coronavirus ogni 100mila abitanti: nell'ultima giornata è passata da 772,27 a 742,51. In tutto, fa sapere la Regione, sono 1.382 i positivi rilevati in un giorno sulla base di 4.994 tamponi tra i quali 4.353 nel percorso diagnostico (31,7% di positivi) e 641 nel percorso guariti. Tra questi, le persone con sintomi sono 364; i casi comprendono 420 contatti stretti di positivi, 351 contatti domestici, 8 in ambiente di vita/socialità, 2 in ambito scolastico/formativo, uno ciascuno in ambito lavorativo, assistenziale, sanitario e su 229 positività sono in corso approfondimenti epidemiologici. A livello provinciale registrati 391 positivi ad Ancona, 280 a Pesaro Urbino, 259 a Macerata, 231 ad Ascoli Piceno, 167 a Fermo e 54 casi provenienti da fuori regione. Il numero più alto di nuovi positivi nella fascia d'età 25-44 anni (354) seguita da 45-59 anni (345), 60-60 anni (179) e 70-79 anni (136).  Nell'ultima giornata anche tre ricoverati in meno per Covid nelle Marche: ora sono 175 di cui 5 in Terapia intensiva (+1 rispetto a ieri), 49 in Semintensiva (-1) e 121 in reparti non intensivi (-3); 28 le persone dimesse. Tre i deceduti correlati al Covid che fanno salire il totale di vittime a 3.845; si tratta di una 74enne di Pesaro, di un 93enne di Visso (Macerata) e di un 93enne di Porto Sant'Elpidio (Fermo). Gli isolamenti domiciliari sono 19.140, mentre i guariti/dimessi raggiungono quota 436.617. Gli ospiti di strutture territoriali si attestano a 105 e 13 le persone assistite nei pronto soccorso.

01/05/2022 14:43
1º maggio, Acquaroli: "Auguri a chi con il lavoro difende la dignità"

1º maggio, Acquaroli: "Auguri a chi con il lavoro difende la dignità"

"Oggi, primo maggio, voglio fare gli auguri a tutti coloro che per il tramite del loro lavoro difendono la dignità propria e delle loro famiglie. Un augurio particolare a tutti coloro che un lavoro lo vorrebbero, con l'auspicio che lo possano trovare quanto prima". E’ l’augurio ai marchigiano del presidente di Regione Francesco Acquaroli, che via social che aggiunge: "Noi ce la stiamo mettendo tutta, difendendo le nostre imprese, l'industria, l'artigianato e gli altri settori del Made in Italy, la nostra agricoltura e la pesca, il turismo e il commercio, le professioni ed i servizi. Buon primo maggio a tutti"

01/05/2022 12:32
Primo maggio, Santarelli (CGIL): “Tenuta sociale a rischio, prelievo una tantum su chi ha fatturato in pandemia”

Primo maggio, Santarelli (CGIL): “Tenuta sociale a rischio, prelievo una tantum su chi ha fatturato in pandemia”

Aumento del costo delle materie prime, guerra in Ucraina, blocco dell’export e gestione post pandemica. Col rischio concreto di una macelleria sociale che possa coinvolgere il Paese in autunno, quando saranno tangibili sulla popolazione i primi effetti diretti del conflitto nell’est Europa. Sarà un primo maggio segnato più dalla fine delle restrizioni che dai festeggiamenti dei lavoratori italiani. Per quanti sul proprio lavoro possano ancora continuare a fare affidamento. Tralasciando mondi sommersi e ormai dimenticati da poco lungimiranti piani industriali: lotta alla precarietà, attenzione ai giovani e sostegni alle partite Iva. “Sarà necessario ripartire da loro e dai successi ottenuti in regione con le vertenze sindacali Indelfab, Caterpillar e iGuzzini, che hanno dimostrato quanto sia necessaria l’interlocuzione tra parti sociali e aziende”, spiega Giuseppe Santarelli, segretario generale della Cgil Marche eletto a maggioranza lo scorso 26 aprile. Non usa il politichese e questo è già un merito per Santarelli, fermano di nascita e una vita spesa nella CGIL: “Siamo consapevoli delle difficoltà alle quali stanno andando incontro aziende e lavoratori e il rischio reale è quello di una campagna di licenziamenti di massa in autunno. Ma dobbiamo intervenire prima. I segnali che arrivano dalla tenuta sociale delle Marche sono preoccupanti. Crediamo nell'effetto positivo della fine delle restrizioni. Ma abbiamo anche delle richieste da fare al Governo”. “Lo scostamento di Bilancio deve essere sostanziale e al momento non c’è sintonia con Draghi. A livello regionale poi non abbiamo incontrato nessuna disponibilità al dialogo. Riteniamo plausibile anche un prelievo una tantum sulle aziende che hanno fatturato molto durante la pandemia, perché non tutte sono andate in crisi”, aggiunge Santarelli.  Una crisi che si riflette sulle categorie più deboli. 170.000 sono gli iscritti della CGIL nelle Marche, solo il 19% gli under 35. Un dato che risente però dell’ampia presenza di pensionati e che fa crollare la percentuale di giovani iscritti “ad una cifra realistica vicina al 10%”.  Un gap che spiega la mancanza di fiducia delle nuove generazioni, costrette troppo spesso allo sfruttamento: “Sono oltre 1000 le tipologie di contratti lavorativi esistenti, 280 quelli firmati dai sindacati: comunque una enormità. E nel frattempo ci interroghiamo sul salario minimo. Ma non vogliamo che il contratto sia solo salario rinunciando ai diritti”.Un quadro nel quale aumentano anche gli infortuni sul lavoro fra i più giovani: “La precarietà è un dettaglio di non poco conto, soprattutto quando i ragazzi sono costretti magari a cambiare dieci lavori in poco tempo. Solo nel primo bimestre 2022, c’è stato un aumento dell’11%: si tratta di un trend che continua a crescere”.  In questo contesto regionale, troppo poco si continua a puntare sulla formazione: “Su questa le aziende dovrebbero investire, ma sembra non vi sia margine di trattativa al momento. E i periodi ai quali andiamo incontro rischiano di essere molto bui e non certo propizi per riforme a più riprese richieste al Governo centrale”.  

01/05/2022 09:00
Covid Marche, in discesa il numero dei positivi. Ma aumentano i ricoveri

Covid Marche, in discesa il numero dei positivi. Ma aumentano i ricoveri

In crescita i ricoveri per Covid-19 nelle Marche nell'ultima giornata (178; +2 rispetto a ieri) nella quale 30 persone sono state invece dimesse. I degenti, fa sapere la Regione, sono 4 in Terapia intensiva (invariati), 50 in Semintensiva (50) e 124 in reparti non intensivi (-1). Le percentuali di occupazione di pazienti Covid sono dell'1,7% in Terapia intensiva (in tutto 232 posti) e del 17,3% in Area medica (174 ricoverati su 1.006 posti). In 24ore 1.568 positivi rilevati per un'incidenza ogni 100mila abitanti che torna sotto quota 800 (772,27). Due i deceduti in un giorno - un 77enne di Ascoli e un 92enne di Monte Urano nel Fermano - entrambi con patologie pregresse, e i totale raggiunge 3.842. In discesa il numero complessivo di positivi (5.503; -437) e di isolamenti domiciliari (19.166; -751) mentre i guariti/dimessi salgono a 435.160 (+2.003). Gli ospiti di strutture territoriali sono 105 e 21 le persone in osservazione nei pronto soccorso. (ANSA)

30/04/2022 18:27
Non si ferma all'alt della Polizia e rischia di investire agente: guidava a fari spenti, arrestato

Non si ferma all'alt della Polizia e rischia di investire agente: guidava a fari spenti, arrestato

Al volante di un'auto sulla via Flamina, a fari spenti, con uno pneumatico forato e a velocità sostenuta, non si ferma all'alt della polizia e rischia di investire un agente della Polizia Stradale; inseguito per un chilometro e fermato nei pressi di un bar, si scaglia contro gli agenti e tenta di colpirli con una bottiglia. È accaduto ieri sera ad Ancona, poco dopo le 21:30 quando alla Polizia era stato segnalato il veicolo proveniente da nord in direzione Ancona. Il conducente dell'auto, un 38enne di Ancona, agitato e sotto l'effetto dell'alcol si è anche rifiutato di sottoporsi all'alcool test: l'uomo è stato arrestato per resistenza a pubblico ufficiale. Oggi, dopo l'udienza di convalida, il gip ha disposto per lui gli arresti domiciliari. Con non poca fatica i poliziotti, con l'ausilio anche del personale delle Volanti, i poliziotti erano riusciti a portarlo in Questura mentre il 38enne continuava ad offenderli e a inveire contro di loro. L'uomo è risultato gravato da numerosi precedenti, per reati contro la persona, il patrimonio, la pubblica amministrazione e violazioni per guida in stato d'ebbrezza. 

30/04/2022 16:55
Eutanasia Legale, l'Asur diffidata per la terza volta da Antonio. "Voglio morire, la mia è una non vita"

Eutanasia Legale, l'Asur diffidata per la terza volta da Antonio. "Voglio morire, la mia è una non vita"

"Il mio corpo è puro dolore, non ho speranza di miglioramento. Sono prigioniero di una non esistenza. Per questo voglio morire" E' l'appello lanciato da Antonio, il secondo italiano, dopo Mario (tutti e due sono nomi di fantasia) che ha fatto ricorso ai tribunali per vedere riconosciuto il diritto alle verifiche delle sue condizioni per poter accedere al suicidio assistito, legalizzato dalla Corte Costituzionale alla presenza di quattro condizioni. Dopo mesi di battaglie legali, Mario ha ottenuto il parere positivo del Comitato Etico Regione Marche. Antonio attende ancora, e insieme all'associazione Luca Coscioni sta per notificare all'Asur (Azienda Sanitaria Unica Regionale ) "un'altra diffida, la terza dall'inizio della sua vicenda per tentare di sbloccare la situazione" - spiega l'avv. Filomena Gallo, che fa parte de suo collegio legale -. "Da febbraio si sono concluse le visite di verifica della sua condizione, ma ancora non arriva il parere del Comitato Etico e Antonio continua a soffrire, ogni giorno di più". L'avv. Gallo osserva inoltre che "se il testo della legge sul fine vita fosse confermato al Senato, dopo l'approvazione alla Camera, avrebbe gravi effetti discriminatori nei confronti di alcuni pazienti". Antonio, dal canto suo, chiede ai politici di "uscire dal vostro egoismo, pensate a me e ai tanti come me, aiutateci a morire." (ANSA)  

30/04/2022 16:16
Covid, 1568 nuovi casi oggi nelle Marche: incidenza del virus sotto quota 800, curva in flessione

Covid, 1568 nuovi casi oggi nelle Marche: incidenza del virus sotto quota 800, curva in flessione

Nell'ultima settimana nelle Marche la curva epidemica del coronavirus ha registrato una flessione intorno al 9% e, nelle ultime 24ore, l'incidenza di casi ogni 100mila abitanti è tornata ampiamente sotto quota 800 (da 805,24 a 772,27). Lo fa sapere la Regione. In tutto sono 1.568 i casi positività rilevati in 24 ore, cioè il 35,8% dei 4.375 tamponi di diagnosi: sono stati eseguiti 5.136 test complessivi, che comprendono anche i 1.568 del percorso guariti. Sono 421 le persone che accusano sintomi tra gli ultimi positivi; i casi comprendono 468 contatti stretti di positivi, 376 contatti domestici, 21 in ambito scolastico/formativo, 12 in ambiente di vita/socialità, 5 in ambito lavorativo, 2 in ambito sanitario, 1 in ambito assistenziale e su 254 casi è in corso un approfondimento epidemiologico. Si è registrato ancora in provincia di Ancona il numero più alto di contagi (430); seguono le province di Pesaro Urbino (350), Ascoli Piceno (301), Macerata (245) e Fermo (164); 78 i casi provenienti da fuori regione. Tra le classi d'età è quella tra 25-44 anni quella più colpita (405), poi 45-59 anni (395) e 60-69 anni (201).  (Servizio in aggiornamento) 

30/04/2022 13:28
1° maggio, “Festa dei precari”: ha ancora senso per l’Italia e le Marche affidarsi ai sindacati?

1° maggio, “Festa dei precari”: ha ancora senso per l’Italia e le Marche affidarsi ai sindacati?

Che esistesse una grave crisi di rappresentanza, era fatto noto da tempo. Nel corso degli ultimi 30 anni i sindacati dei lavoratori hanno lentamente deposto le loro bandiere – un tempo alzate al vento insieme a chi scendeva in piazza a gridare di “rivendicazioni, tutele e dignità” – tendendo sempre più alla ricerca di una conciliazione nei confronti del potere politico. Per i primi – i lavoratori – l’urgenza oggi verte fra l’inaccettabilità delle condizioni di contratto e la ricerca di un impiego stabile. Per i secondi – il governo e i partiti politici – le priorità si sono facilmente ridimensionate negli ultimi due anni, filtrandole con giustificazioni relative alla pandemia da Covid 19 (ieri) e allo scoppio della guerra in Ucraina (oggi) con tutte le conseguenze del caso: in primis, caro energia e dei materiali. Ragioni da vendere da entrambe le parti, che però incontrano il loro comun denominatore nelle scelte del passato. Quelle legate agli accordi nati dopo la costituzione nel secolo scorso del Mercato europeo comune , e alle successive svalutazione della Lira, crescita dell’inflazione, e alle inevitabili manovre d’emergenza messe in campo. Nel frattempo, la moneta di scambio era ufficialmente diventato il debito pubblico. Dalla fine degli anni ’80, la crisi economico finanziaria italiana – determinata anche dai significativi dissesti sociali e politici – diventa fatto conclamato: i prezzi al consumo aumentano, la Lira ha perso la sua forza, l’Euro diventa “l’unica soluzione”. Almeno per ritardare gli effetti più drammattici della suddetta crisi: dal 2002 il PIL italiano subisce una delle sue massime crescite nella storia (+109%), anche se drogata dal credito facile e dall’indebitamento perenne assunto come nuovo stile di vita. Con la crisi "esogena" del 2008 – ovvero imputabile agli errori americani, con conseguenze che hanno coinvolto il resto del mondo -, l’Italia paga a caro prezzo le sue carenze strutturali, subendo nel giro di 4 anni un drastico calo del Prodotto Interno Lordo (-12,8%). Gli effetti sull’economia e, soprattutto, sul mercato del lavoro sono inevitabili: le risorse originariamente destinate, fra gli altri, a sollecitare l’occupazione – con agevolazioni, riforme, regolarizzazione dei contratti, revisioni dell’impianto normativo riguardo garazie e tutele - vengono ricollocate per fronteggiare lo stato di apnea delle imprese e quindi mantenere il nostro Paese competitivo sul mercato europeo.   Il tasso d’impiego, per capirci, in 10 anni scende del 60%. L’evoluzione delle lotte sindacali, a questo punto, vengono rielaborate, anzitutto in virtù di quel diritto inalienabile proprio di ogni singolo individuo ad ambire a un’aspettativa di vita dingitosa, che passa in necessariamente per il lavoro. Questo vale in un Paese che si reputi socialmente sano (si rimanda qui all’art. 4 della Costituzione). Ma arrivando ai giorni nostri, il dato che risalta maggiormente oggi è quello relativo al tasso di povertà: + 15% negli ultimi 5 anni, pari a 11 mln di persone a rischio. Fanno capo a questo bacino, secondo gli ultimi dati INPS e ISTAT del 2022, circa 3 mln di precari. E non basta una crescita delle assunzioni del 46% a fare da tampone, se contemporaneamente le cessazioni dei rapporti di lavoro superano il 50%. Questo perché a mancare sono, acnora una volta, le dovute garanzie. Nelle Marche, questi dati nazionali si traducono con un 17° posto in classifica per l’incidenza di assunzioni stabili sul totale, e con un primo posto per quel che riguarda i contratti intermittenti (il cosidetto “lavoro su chiamata”). Inoltre, il 90% dei nuovi rapporti di lavoro è oggi a vario titolo precario – le formule contrattuali preferite sono quelle “a termine” – accompagnato da un +11% solo nel primo bimestre del 2022 degli infortuni sul lavoro (dove rientrano anche le cosidette “morti bianche”). A impressionare, su quest’ultimo dato, è l’aumento di un +49% relativo ai giovani under 19: difficile non riflettere sulle profonde mancanze relative alla modalità “alternanza scuola-lavoro”. In ultimo, va considerata la nuova Legge di bilancio, rispetto alla quale i sindacati sembrano aver trovato terreno comune con le priorità di governo per quanto riguarda “le misure pensionistiche” (dove però pesano i contributi versati in almeno 38 anni di lavoro), “gli ammortizzatori sociali” (che dovrebbero sopperire all’aumento della disoccupazione), “gli sgravi contributivi” (che favoriscono i pochi contratti a tempo indeterminato) e “il rifinanziamento del reddito di cittadinanza” (punto sul quale il dibattito politico si infuoca maggiormente). Ancora una volta misure tampone, più che vere e proprie riforme. “Emerge un sistema economico fragile e inadeguato ad affrontare le sfide che abbiamo di fronte – aveva dichiarato a inizio anno Rossella Marinucci, segretaria di CGIL Marche - a partire dagli investimenti del PNRR e dalla nuova programmazione europea. Un sistema incapace di affrontare le trasformazioni tecnologiche, ambientali ed energetiche  investendo innanzitutto sul lavoro, la sua qualità e le competenze da valorizzare. Una ripresa che, per lavoratrici e lavoratori delle Marche, si traduce in contratti non stabili, part-time e frammentati, in lavoro polverizzato e precario. La ripresa in atto sarà effimera e lo sviluppo apparente se non incardinati nella qualità del lavoro e dell’occupazione: su questo terreno le Marche si giocano il futuro”.

30/04/2022 10:00
Covid Marche, 1735 nuovi casi oggi: 337 sono nel Maceratese, ma scende ancora l'incidenza

Covid Marche, 1735 nuovi casi oggi: 337 sono nel Maceratese, ma scende ancora l'incidenza

Il tasso di incidenza cumulativo scende a 805,24 su 100mila abitanti (ieri era 833,15, in calo rispetto al giorno prima) nelle Marche dove sono stati registrati nell'ultima giornata, a fronte di 1.735 nuovi positivi. Essi rappresentano il 40,1% dei 4.324 tamponi diagnostici, su 5.258 tamponi complessivi. Questo quanto si apprende dal bollettino giornaliero emesso dall’Osservatorio epidemiologico regionale La maggior parte dei nuovi casi resta nella provincia di Ancona, con 458, a seguire Macerata con 337, Ascoli Piceno con 335, Pesaro Urbino con 333, Fermo con 205, oltre a 67 casi di fuori regione. Le fasce di età in cui circola maggiormente il contagio sono 45-59 anni cn 403 casi e 25-44 con 399, a seguire 60-69 anni con 208 casi. Le persone con sintomi sono 483, i contatti stretti di casi positivi 507, i contatti domestici 401, i positivi in setting scolastico sono 22, mentre per 297 casi sono in corso approfondimenti epidemiologici

29/04/2022 18:46
Casini (Pd) sui rincari di pasta e pane: "Colpa dei costi dell'energia. La Regione deve tutelare le imprese"

Casini (Pd) sui rincari di pasta e pane: "Colpa dei costi dell'energia. La Regione deve tutelare le imprese"

La questione del rincaro dei prezzi del pane e della pasta è stato al centro dell'incontro svoltosi tra il gruppo assembleare del Partito Democratico e Agrinsieme, il coordinamento che rappresenta le aziende e le cooperative di Cia, Confagricoltura, Copagri e Alleanza delle cooperative agroalimentari. "Gli aumenti del pane e della pasta - ha spiegato la consigliera regionale Anna Casini - non c’entrano nulla con il prezzo del grano prodotto dalle nostre aziende e dalle nostre cooperative agricole; i rincari registrati sul mercato sono dovuti in parte alla speculazione e in parte alla crescita dei costi dell’energia". "A tal proposito - ha aggiunto la Casini - la Regione Marche dovrebbe intervenire con risorse specifiche per frenare l’aumento del prezzo del gasolio che penalizza pesantemente la condizionalità delle imprese agroalimentari e degli allevamenti" Sul Piano di Sviluppo Rurale dell'attuale giunta regionale, ha puntualizzato: “Avevano detto di voler rivoluzionare la programmazione, ma non abbiamo visto mutamenti di indirizzo. L’assoluta mancanza di visione di questa giunta ha fatto sì che i bandi di primo insediamento raccogliessero la metà delle adesioni rispetto al periodo precedente la pandemia". Tra gli argomentati affrontati, infine, c’è stato quello della fauna selvatica ormai fuori controllo, con la comparsa dei lupi che falcidiano il bestiame: “Vanno assolutamente presi provvedimenti risolutivi che tutelino gli investimenti fatti dalle attività economiche”.

29/04/2022 17:36
Ricostruzione privata, Legnini approva il prezzario unico: "Più 20% anche sui lavori in corso"

Ricostruzione privata, Legnini approva il prezzario unico: "Più 20% anche sui lavori in corso"

“Un pacchetto di misure straordinarie che risponde in modo adeguato alla grave sofferenza delle imprese, conseguente al forte aumento dei prezzi, e torna a rendere competitiva la ricostruzione post sisma, riconoscendo un aumento del contributo pubblico, oltre che per il futuro, a tutti i lavori effettuati a partire da luglio 2021”. Così il Commissario Straordinario per la ricostruzione post sisma 2016, Giovanni Legnini, commentando l'Ordinanza varata con l’intesa della Cabina di Coordinamento per contrastare “l’eccezionale aumento dei costi delle materie prime e far sì che il processo di ricostruzione, dopo le difficoltà dei mesi scorsi, possa ora riprendere, senza ulteriori ostacoli, per soddisfare le legittime aspettative dei cittadini colpiti dal sisma”. Con l’Ordinanza, che è stata inviata alla Corte dei Conti e che entrerà in vigore quindi dopo il visto di legittimità, viene approvato il nuovo Prezzario Unico del Cratere 2022 e si stabilisce un aumento del costo parametrico del 25% per gli immobili produttivi e del 20% per gli immobili residenziali. Si prevedono tuttavia particolari maggiorazioni che fanno lievitare il contributo concedibile per gli edifici uni e bifamiliari isolati di un ulteriore 25%, per quelli con danni gravissimi, e del 20% per gli altri, e vengono introdotti meccanismi che portano il contributo ad aumentare, in alcuni casi, di quasi il 50%. Per gli immobili produttivi il nuovo costo parametrico viene maggiorato di un ulteriore 30% per gli edifici in cemento armato e del 40% se realizzati in acciaio. Il Prezzario Unico 2022 ed il nuovo costo parametrico potranno essere applicati, oltre che alle nuove richieste di contributo, a quelle già presentate e non ancora approvate, ma anche a quelle precedentemente decretate, con trattamenti differenziati tra i decreti emanati prima del 31 dicembre 2020 e quelli dal primo gennaio 2021, relativamente alle lavorazioni effettuate a partire da luglio 2021. Il costo parametrico, che di fatto rappresenta il tetto massimo al contributo concedibile, verrà d’ora in avanti aggiornato ogni sei mesi, “garantendo così – ha spiegato Legnini – che le somme messe a disposizione dallo Stato per la ricostruzione post sisma 2016 restino in linea con l’andamento reale dei costi, anche in una fase di grande volatilità come quella attuale”. “La ricostruzione post sisma 2016 – ha aggiunto il Commissario – aveva registrato un notevole balzo avanti nel corso del 2021, nonostante le difficoltà attraversate negli ultimi due anni, legate alla pandemia. Negli ultimi mesi, purtroppo, a causa dell'esplosione dei prezzi dovuta alla diffusione del 110% e ora della guerra, che ha determinato gravissime difficoltà nel reperimento di materiali e imprese disponibili, si è determinato prima un rallentamento e poi un blocco di molti cantieri. Con la nuova ordinanza sui prezzi intendiamo mettere in sicurezza la ricostruzione che, sotto il profilo finanziario, è tornata ad essere una ricostruzione molto generosa, anche grazie alla stabilizzazione fino al 2025 del Superbonus 110% per tutte le categorie di edifici residenziali. È generosa e liquida, come dimostrano i 315 milioni di euro di lavori pagati alle imprese in questi primi quattro mesi dell’anno. Ci sono adesso tutte le condizioni per guardare con maggiore serenità al futuro, serve ora più che mai un rinnovato impegno di tutti gli attori della ricostruzione, a partire dai professionisti e dalle imprese, ai quali mi permetto di rivolgere un appello a tornare a guardare con fiducia alla ricostruzione”, ha concluso Legnini.

29/04/2022 14:29
Truffa, bancarotta fraudolenta e false fatture: nei guai un commercialista e due imprenditori

Truffa, bancarotta fraudolenta e false fatture: nei guai un commercialista e due imprenditori

Chiuse le indagini preliminari per un commercialista di Fabriano per bancarotta fraudolenta, truffa, emissione di fatture per operazioni inesistenti e autoriciclaggio, e per due imprenditori, anche loro fabrianesi, di cui uno in concorso per bancarotta fraudolenta e l'altro per dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti. Le indagini sono state condotte dalla Guardia di Finanza di Fabriano, coordinata dalla Procura di Ancona.  La minuziosa attività d’indagine dei finanzieri ha permesso di ricostruire condotte illecite poste in essere dal commercialista nell’esercizio della professione. Il professionista, che ha precedenti per reati fiscali e truffa, in concorso con l'amministratore e poi liquidatore di una società di verniciature industriali di Fabriano dichiarata fallita, avrebbe distratto e occultato 37mila euro, dopo aver ottenuto un finanziamento di 265mila euro a favore della stessa azienda garantito da Cassa Depositi e Prestiti. Un finanziamento agevolato per pagare i tributi sospesi, ai sensi del "Decreto Sisma", che posticipava il pagamento dei tributi sospesi a seguito del terremoto del 2016, per le imprese del cratere sismico. Invece di pagare le imposte, però, il commercialista avrebbe stipulato contratti di accollo tributario con altre società toscane, quindi fuori dal cratere sismico. Le somme sarebbero state usate per pagare i debiti tributari di queste ultime: come contropartita avrebbe ricevuto l'80% dei tributi pagati. I 37mila euro, anziché confluire nelle casse della società di verniciature industriali, sarebbero state dirottate sui conti correnti personali del professionista che è al centro anche di altre vicende: come liquidatore di un'altra società è accusato di essersi appropriato di 75mila euro invece di versarli ad alla banca creditrice, di avere emesso una fattura per operazioni inesistenti per 29mila euro per evadere le imposte dei redditi e Iva, a favore di un'impresa il cui rappresentante legale è stato anche lui denunciato. Inoltre avrebbe distratto oltre 23mila euro dai conti correnti di un'azienda poi dichiarata fallita, in concorso con l'amministratore, mediante un bonifico con una causale di comodo. In tutto un giro di 'affari' per 127mila euro, trasferiti in un conto corrente in Romania.

29/04/2022 11:28
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