Una scossa di magnitudo 4.4, si è registrata a 10 chilometri di profondità, a Umbertide, in provincia di Perugia. La scossa - avvenuta alle 16:05 del pomeriggio - è stata avvertita distintamente anche nell'entroterra maceratese. La scossa ha avuto epicentro a 5 chilometri da Umbertide, come riportato dai dati dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv). Al momento non si segnalano criticità, in corso le operazioni di monitoraggio degli edifici pubblici, a cominciare dall'ospedale e dalle scuole. In corso ricognizioni sul territorio da parte dei vigili del fuoco.
++ AGGIORNAMENTO ++
Un'ulteriore scossa di terremoto si è registrata alle 20:08 con una magnitudo di 4.6, secondo i dati resi noti dall'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv). Epicentro a 6 chilometri da Umbertide, ad una profondità di 8 chilometri. Anche in questo caso il sisma è stato avvertito nell'entroterra maceratese.
Pochi minuti più tardi una terza forte scossa: magnitudo 3.9, sempre in provincia di Perugia, con epicentro a 5 chilometri da Umbertide e a una profondità di 10 chilometri.
È stata estradata dopo una lunga latitanza e atterrata ieri mattina all'aeroporto di Roma Ciampino Jeff Joy, 48 anni, esponente di spicco della mafia nigeriana, una tra le poche donne inserite nell’elenco della polizia italiana dei 100 latitanti più pericolosi.
Indagini svolte dal 2006 al 2007 dalla Squadra Mobile di Ancona, avevano messo in luce il ruolo primario di Jeff Joy nel business criminale della prostituzione: avrebbe favorito l'arrivo in Italia, Olanda e Spagna, di ragazze nigeriane che venivano costrette a prostituirsi con terribili violenze fisiche e minacce di ogni tipo, rivolte anche ai familiari rimasti in patria.
Ricercata dal 2010 a livello internazionale con "red notice" per per i reati di associazione a delinquere, riduzione in schiavitù, tratta di persone, sfruttamento della prostituzione, condannata in via definitiva alla pena di 13 anni, il 4 giugno 2022 la latitante era stata arrestata in Nigeria dai locali servizi di intelligence.
L’estradizione, giunta grazie all'operazione congiunta tra la polizia italiana e l'intelligence nigeriana, rappresenta, scrive la Polizia in un comunicato, "un unicum nei rapporti fra l'Italia e la Nigeria essendo il primo caso pilota nell'attuazione del Trattato entrato in vigore nel 2020".
La mafia nigeriana è la pericolosissima organizzazione che opera a livello internazionale, considerata una delle più potenti al mondo. Molto radicata anche in Italia dove ormai ha stabilito sodalizi con tutte le mafie locali, trae i suoi illeciti profitti principalmente dal traffico di stupefacenti, prostituzione, traffico di esseri e organi umani, sfruttamento del lavoro.
Le cosche nigeriane sono radicate in almeno otto regioni italiane: Lazio, Campania, Calabria, Piemonte, Puglia, Emilia Romagna, Sicilia e Veneto; pentiti ed operazioni di polizia hanno rivelato che anche la città di Macerata è entrata a far parte di questo elenco. In tal senso si è espressa la DIA (Direzione Investigativa Antimafia) nella relazione afferente al secondo semestre 2021 che, parlando della "criminalità organizzata nigeriana" ha fatto riferimento alla crudele uccisione a Macerata di Pamela Mastropietro (leggi qui).
Ai non esperti del settore il suo nome potrebbe risultare sconosciuto, ma vi possiamo assicurare che Lanfranco Dettori, detto Frankie, è una vera celebrità nel mondo delle corse. Figlio di Gianfranco Dettori, ex fantino di origine sarde emigrato a Roma alla fine degli anni Sessanta e diventato presto (e anche per caso) uno dei migliori uomini a cavallo della sua generazione, Lanfranco è tra i più famosi e quotati fantini al mondo.
Vive e lavora in Inghilterra, dove ha svolto gran parte della propria carriera, è diventato famoso ai più per aver vinto in un solo giorno, il 28 settembre 1996, tutte e sette le corse in programma ad Ascot, uno dei templi dell’ippica britannici. È stato Champion Jockey britannico nel 2004 e, per 18 anni, è stato prima monta del team Godolphin con il quale ha conquistato parecchi trofei in tutto il mondo.
Nel 2017 è diventato il primo fantino a trionfare per cinque edizioni nel Prix de l’Arc de Triomphe, la principale corsa del calendario europeo, aumentando poi a sei le vittorie l’anno successivo. Tra i tanti riconoscimenti ottenuti, anche quello per meriti sportivi, il 29 dicembre 2000, con il quale è stato proclamato membro dell’Ordine dell’Impero britannico.
Ha dichiarato recentemente che il 2023 sarà la sua ultima stagione in sella, chiudendo così all’età di 53 anni una carriera fatta di oltre 700 Gran Premi. Inizialmente deciso a non arrendersi, ha poi preferito appendere la frusta al chiodo chiudendo al top della forma. “Ho riflettuto molto in questo periodo e ho deciso che il 2023 sarà la mia ultima stagione da fantino”. Ha dichiarato alla Gazzetta dello Sport "Perché come ho sempre detto, voglio smettere al top. Senza correre il rischio di essere compatito. Ora devo usare il cervello. Anche la mia famiglia è d’accordo, avrò più tempo per stare con loro. E anche mio padre, con il quale ho parlato a lungo”.
A lui sono intitolati diversi giochi online, da videogames alle slot machines passando per alcuni giochi di carte come il blackjack. Consigliamo ovviamente sempre e solo siti con licenza ADM per provare i giochi a lui dedicati. Tra i migliori citiamo Frankie Dettori’s Magic Seven, la slot machine con 25 linee di puntata del fornitore Playtech. Un gioco dove a ogni giro è possibile vincere esclusivi Free Games Race e il Magic Seven Bonus. Disponibile anche nella versione demo gratuita, si tratta di una macchinetta con puntata minima di 0,01€ fino a 1,00€ per linea, con l’opzione di selezione da una a venticinque. La slot 5x3 è un chiaro omaggio al fantino italiano, sicuramente da provare sui migliori siti di gioco online.
Altri giochi a lui dedicati sono presenti nel palinsesto di diversi casino con bonus senza deposito, come afferma il sito casinofree.eu. Il Frankie Dettori Magic Seven Blackjack è una variante del classico blackjack nel quale vengono usati 6 mazzi di carte e bisogna ottenere una mano da 21 punti o superare la mano del croupier senza superare 21. Come in quello tradizionale, si può dividere, raddoppiare e utilizzare l’assicurazione, e in più c’è la Puntata Collaterale Magic Seven.
Oltre alla puntata della partita principale può essere piazzata quella collaterale, che può pagare anche se quella principale risulta perdente. Scopo della variante del gioco è collezionare trofei come Frankie, raccogliendoli dalle carte Trofeo assegnate casualmente al giocatore durante la distribuzione iniziale. Per vincere un premio bisogna collezionare 2 o più trofei in un singolo round o in diversi round consecutivi. Se riesci a collezionare almeno 7 trofei in 2 round consecutivi vinci il jackpot pari a 7.777 volte la puntata. Riuscirai a eguagliare le gesta di Lanfranco Dettori?
(Credit foto: Facebook Frankie Dettori)
"È stato rinviato a data da destinarsi il voto in Europa sul divieto alle auto a benzina e diesel dal 2035. Come Lega ci siamo mobilitati subito contro questa follia che mette in ginocchio il settore dell’automotive italiano spalancando le porte alla Cina". Lo dichiara l'onorevole Riccardo Augusto Marchetti, commissario della Lega Marche e componente della Commissione Trasporti alla Camera dei Deputati.
"Nei nostri gazebo abbiamo raccolto oltre centomila firme di cittadini italiani contrari al diktat dell'Unione Europea - spiega Marchetti -. Matteo Salvini ha attivato sin da subito un confronto diretto con imprenditori e lavoratori del settore e insieme agli altri esponenti del Governo ha offerto sui tavoli internazionali argomenti di buonsenso a tutela della storia e dell’economia del nostro paese. Con il rinvio del voto abbiamo dimostrato tutta la forza del popolo italiano e del governo".
Chiunque voglia capire come si gioca alla roulette dovrebbe iniziare da qui. La roulette è uno dei giochi da casinò più tradizionali ed emozionanti. Oltre ad essere molto divertente. La roulette è un gioco molto facile da imparare. Offre inoltre al giocatore opportunità di guadagno reale.
Nella roulette, il giocatore può utilizzare diversi tipi di strategie di gioco. Dal più semplice alla riduzione del rischio e al guadagno graduale. Anche le grandi scommesse rischiose che possono farti diventare ricco in pochi minuti.
Varietà di strategie di roulette
È a causa di questa combinazione di facilità e varietà di strategie. Tutto ciò rende la roulette uno dei giochi più popolari e preferiti sia dai giocatori professionisti che da quelli amatoriali. Come giocare alla roulette dipende.
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La composizione del tavolo da gioco
La roulette consiste essenzialmente in una vera ruota della roulette e in un tabellone per le scommesse. La ruota della roulette è composta da 37 o 38 numeri - a seconda dello stile di gioco, europeo o americano - a partire da zero. Ad ogni numero corrisponde un colore - nero o rosso - che sono disposti alternativamente, cioè se il numero 1 è rosso, il numero 2 è nero e così via.
C'è anche una pallina che viene utilizzata per determinare il numero estratto. Questa pallina viene giocata mentre la ruota della roulette gira in modo che si fermi su uno dei campi. La nostra guida per principianti del casinò potrebbe tornare utile.
Il tabellone, a sua volta, è dove i giocatori segnano le loro puntate ed è diviso in due parti: una parte interna ed una esterna. L'area interna contiene i singoli numeri, che sono divisi in tre gruppi e tre colonne. Nell'area esterna ci sono le coppie di puntate. Nero o rosso, pari o dispari, basso o alto, ogni gruppo di 18 numeri.
Regole per le scommesse
La regola base delle scommesse alla roulette segue la logica regola generale delle scommesse. Cioè, minore è la probabilità, maggiore è il prezzo. Pertanto, l'area interna offre i valori più alti poiché la probabilità è più bassa.
Ad esempio, se decidi di scommettere $ 10 su un singolo numero, la tua possibilità di vincita è 1 su 37. Ciò significa che se vinci, riceverai $ 370 come premio. Se preferisci scommettere sui gruppi della sezione esterna, anche le quote sono più alte e quindi più basse.
Diciamo che vuoi piazzare una scommessa di $ 10 sul gruppo rosso. La tua possibilità di vincere è 1 su 2 perché la metà dei numeri proviene dal gruppo rosso. Quindi, se vinci, riceverai $ 20 come pagamento.
Probabilità di vincere alla roulette
A causa di queste fluttuazioni di probabilità, ci sono diverse strategie di gioco e scommesse che possono essere utilizzate. Inoltre, non esiste un limite di puntata fissato nella regola generale per capire come giocare alla roulette.
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Per lo più impiegate ed operaie. E con uno stipendio sempre e comunque inferiore a quello degli uomini. Pochissime sono le donne dirigenti all’interno delle aziende marchigiane: sono solo lo 0,3% su un totale di 24.430 dipendenti donne.
Sono alcuni dei dati più significativi dell’ultimo Rapporto sul Personale maschile e femminile 2020- 2021 delle aziende marchigiane con oltre 100 dipendenti, elaborato dall’Ires Cgil Marche.
Il campione osservato è composto da 61.677 occupati, dipendenti di 212 aziende con oltre 100 dipendenti. "I risultati di questo rapporto confermano tendenze ormai strutturali - commenta Loredana Longhin, segretaria regionale Cgil Marche -; le donne, inserite nel mercato del lavoro presentano condizioni più precarie rispetto a quelle degli uomini. Ciò si evidenza nel proliferare del part time ma anche nelle mansioni. Ecco perché chiediamo alla Regione di promuovere interventi ed azioni affinché la parità dei generi sia un'effettiva realtà ovunque".
REPORT - Da questa indagine, emerge che gli occupati sono 61.677 di cui 24.430 donne e 37.247 uomini. Tra le province, è quella di Fermo con la più alta percentuale di presenza femminile, il 46,7% mentre l’incidenza più bassa è a Macerata con il 35,3%.
Il contratto collettivo più presente è quello della metalmeccanica, che viene applicato al 37,5% degli uomini mentre alle donne viene, in genere, applicato quello delle cooperative sociali, pari al 28,7% delle dipendenti. La maggior parte dei dipendenti ha una qualifica di operaio, il 57,3%, percentuale che, per le donne, scende al 51,5% mentre per gli uomini sale al 61,1%. Seguono gli impiegati, 36,9%, con le donne al 44,9% e gli uomini al 31,7%.
Sul piano delle retribuzioni, le donne dirigenti percepiscono in media 40mila euro in meno rispetto agli uomini; per i quadri, il divario tra maschi e femmine è di -12.678 ma il gap maggiore si evidenzia per gli impiegati con le dipendenti che percepiscono il 39,3% in meno rispetto agli uomini.
Esistono poi differenze anche all’interno delle singole tipologie contrattuali: per esempio, le donne con il part-time sono il 45,4% mentre gli uomini solo il 7,9%. Un altro aspetto significativo riguarda le trasformazioni contrattuali: ben il 58,9% delle donne è passato da tempo pieno a part time mentre gli uomini sono solo il 41,1%. Donne in affanno anche sul fronte della formazione professionale: solo il 40,9% riesce a farla. Ovvero 4 dipendenti donne su 10 hanno svolto formazione.
Per Loredana Longhin, "l'occupazione femminile si risolve realizzando politiche sociali vere e non di pink washing, come dimostra il fatto che l’occupazione femminile aumenta laddove crescono le infrastrutture sociali. Non possiamo permetterci che le disuguaglianze ci sfuggano di mano; per questo dobbiamo combatterle non quando si evidenziano ma vanno prevenute con una strategia complessiva di lungo respiro che riguarda il mercato del lavoro, la formazione, i servizi".
Chiude Longin: "Dobbiamo avere fretta di distruggere queste distorsioni perché, come abbiamo avuto modo di verificare, la pandemia, la guerra e l’inflazione alle stelle sono foriere di ulteriori disuguaglianze che si sovrappongono alle vecchie, si cristallizzano e sarà sempre più difficile scardinarle. È arrivato il momento per la Regione di fare qualcosa per risolvere questo problema perché le esternazioni di esponenti politici che vogliono riportare le donne a casa ad accudire i figli e gli uomini al lavoro, non rappresentano il sentire delle donne marchigiane”.
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Manifestazioni di sdegno, di dolore e di incredulità da parte dei familiari delle vittime alla lettura della sentenza che ha assolto quasi tutti gli imputati per la strage di Rigopiano del 18 gennaio 2017.
La Procura aveva chiesto condanne molto severe, per reati che vanno dall'omicidio colposo plurimo alle lesioni colpose plurime, dal falso al depistaggio agli abusi edilizi con tutti i reati connessi; il giudice ha invece deciso di assolvere 25 imputati su 30 complessivi (leggi qui) .
I familiari in aula avevano gli occhi colmi di lacrime, mentre indossavano ciascuno una maglietta con il nome del proprio padre, figlio, moglie, sorella, morti sotto tonnellate di neve in quella struttura, divenuta una trappola mortale. Sfiduciati, dopo sei anni in cui hanno cercato giustizia: "Sono stati uccisi per la seconda volta", dice qualcuno con la voce rotta dal pianto.
Qualcun'altro ha chiesto con la voce della disperazioneb”lasciatemi parlare con il giudice" e rivolgendosi a lui “mi può rispondere signor giudice? Lei ha assolto le persone che hanno ucciso mio figlio". E una mamma, piangendo, si chiede e chiede: "Allora la colpa è degli ospiti che sono saliti in quel maledetto albergo?"
Molte le voci di dissenso dei parenti delle vittime: "Vergogna ","Ingiustizia è fatta", e di rabbia nei confronti del giudice, tanto da richiedere l'intervento delle Forze dell'ordine per blindare l'aula.
Un grande striscione era posizionato oggi all' ingresso del Tribunale di Pescara nel ricordo delle vittime dell'Hotel Rigopiano. Ad attendere la sentenza di primo grado, a sei anni dalla tragedia, c'erano tutti i familiari delle vittime: “Chiediamo giustizia, non vendetta”, hanno ripetuto. In aula c’erano 29 sedie vuote, quelle delle 29 vittime.
Gli imputati, tra amministratori e funzionari pubblici, oltre al gestore ed al proprietario dell’hotel, erano tutti accusati a vario titolo di disastro colposo, omicidio plurimo colposo, lesioni, falso, depistaggio e abusi edilizi.
La sentenza è giunta da poco: tutti assolti tranne cinque imputati. Assolti l'ex prefetto di Pescara, Francesco Provolo e l'ex presidente della Provincia, Antonio Di Marco; condannato con una pena di 2 anni e 8 mesi il sindaco di Farindola, Ilario Lacchetta per il quale l'accusa aveva chiesto 11 anni e 4 mesi.
La lettura della sentenza ha scatenato la reazione dei parenti delle vittime. Molti hanno urlato e contestato la decisione del giudice: dolore, incredulità e lacrime.
Erano le 16.49 del 18 gennaio 2017 quando dal Monte Siella, si staccò una valanga che travolse l’Hotel Rigopiano di Farindola. All’interno erano presenti 40 persone: 28 clienti, tra cui quattro bambini, e 12 membri dello staff.
Ci vollero ore estenuanti di lavoro per gli uomini del Soccorso alpino, della guardia di finanza, dei carabinieri e dei vigili del fuoco per farsi largo tra le pareti di neve e giungere all’Hotel. Le operazioni di recupero durarono una settimana e terminarono il 25 gennaio; il bilancio ufficiale: 29 morti e 11 sopravvissuti. A sei anni di distanza dalla tragedia, si è concluso così il processo di primo grado, con la sentenza di questo pomeriggio.
(Foto Ansa)
Le origini del poker sono tuttora dibattute. Il gioco è talmente radicato nella cultura popolare americana che sono in molti a credere che sia nato proprio lì. Tuttavia, secondo alcuni storici, il poker moderno sarebbe l’evoluzione di un antico gioco di carte persiano, importato in Europa dai marinai francesi durante il XVII secolo.
Quando si parla di poker, il più delle volte si pensa al classico Five Card Draw o al popolarissimo Texas Hold’em, la variante più diffusa in assoluto. Quello che non tutti sanno, però, è che il gioco che conosciamo oggi ha delle origini che risalirebbero addirittura all’antica Persia.
Le origini del poker
Secondo alcuni storici, il poker moderno potrebbe infatti essere un’evoluzione dell’Al Nas, un gioco di carte persiano del XVI secolo. Furono i marinai francesi che nel corso del Settecento iniziarono a intrattenere delle relazioni commerciali con la Persia a introdurre per primi il gioco nel continente europeo. In Francia prima, e successivamente in Germania, Spagna e Inghilterra, il numero di appassionati iniziò presto a moltiplicarsi. Contemporaneamente, in ognuno di questi Paesi iniziarono a prendere forma delle nuove versioni del gioco. In Francia nacque così il poque (termine che deriva da pocher, e cioè ingannare, bluffare), in Germania il pochen e in Spagna il primero.
Quello su cui gli studiosi sembrano concordare è che il poker moderno si sia sviluppato come un insieme di tutte queste varianti appena citate. A differenza del suo antenato persiano, il gioco diffusosi in Europa utilizzava però un mazzo di 52 carte (le cosiddette carte francesi con quattro semi) e si disputava su diversi turni, durante i quali i giocatori dovevano cercare di comporre la combinazione di cinque carte più forte. Per vincere e aggiudicarsi il piatto, avevano anche la possibilità di bluffare per trarre in inganno gli avversari, proprio come avviene tuttora.
Il successo del poker nel Nuovo Mondo
Ma la popolarità del poker ha iniziato a crescere in maniera significativa nel corso del XIX secolo, quando si intensificarono i rapporti tra il Vecchio e il Nuovo Mondo. Questo è stato in gran parte dovuto all'espansione dei commerci e all’emigrazione degli europei che partivano per andare a cercare maggiore fortuna in America. Qui il poker trovò terreno fertile tra cowboy, viaggiatori, minatori e altri lavoratori che si divertivano a giocare a carte per guadagnare denaro.
Il gioco si diffuse dapprima sui battelli che a partire dal 1800 navigavano lungo il fiume Mississippi, veri e propri casinò galleggianti noti per ospitare giochi d’azzardo come un tempo veniva inteso il poker. Quindi divenne il passatempo preferito di chi frequentava i saloon del lontano e selvaggio West, dove si giocavano e si perdevano grandi somme di denaro senza che gli avversari si risparmiassero pistolettate o pugnalate per una mano finita male. La variante più giocata, all’epoca, era ancora quella del Five Card Draw, ancora molto apprezzata al giorno d’oggi per la semplicità delle regole di gioco.
Il poker durante la Guerra Civile Americana
Il poker continuò a essere un passatempo, ma soprattutto un diversivo e una distrazione dalla crudezza del conflitto, anche per i soldati che combatterono la Guerra Civile Americana (1861-1865). Soldati di ogni rango giocavano scommettendo soldi o altri beni materiali di valore come armi o cavalli. In questi anni comparirono alcune nuove varianti regionali, come il poker Stud, il Razz, l’Hi-Lo e il poker a carte comunitarie.
Fanno parte di quest’ultimo proprio le specialità più in voga e diffuse ai giorni nostri: il Texas Hold’em e l’Omaha.
La nascita delle World Series of Poker
Il community card poker ebbe un’impennata di popolarità nel XX secolo sulla scia del successo dei casinò di Las Vegas. È qui che nel 1970 iniziarono a disputarsi i primi tornei che portarono alla creazione delle World Series Of Poker (WOSP), ancora oggi la più importante manifestazione mondiale di poker professionistico. La prima edizione della competizione includeva cinque tipi di varianti: La prima edizione prevedeva cinque eventi: Five Card Stud, Deuce to Seven Low-Ball Draw, Razz, Seven Card Stud e l’immancabile Texas Hold’em.
La comparsa dei casinò online
Ma una vera e propria svolta in termini di popolarità del gioco la si ebbe con la nascita dei primi casinò online all’inizio del XXI secolo. Il sito di poker e giochi da casinò numero uno in Italia offre tutte le varianti del gioco come l’Omaha, il Blast, lo Snap e il più popolare tra tutti: il Texas Hold’em. La diffusione del poker online nella variante alla texana ha contribuito a trasformare la percezione del gioco da parte del grande pubblico.
Una delle abilità principali dei giocatori di Texas Hold’em è il calcolo matematico e delle probabilità, che consente di adattare le proprie strategie in funzione di quelle degli avversari, della fase di gioco e delle carte (private e comuni, uscite o ancora nel mazzo).
Il poker è quindi un gioco di strategia, di tecnica e abilità, al pari degli sport e di altre discipline, in cui per vincere conta molto di più che la buona sorte.
Poker e Mind Sports Olympiad (MSO)
In qualità di gioco di strategia e di abilità mentale, è oggi una disciplina delle Mind Sports Olympiad (Olimpiadi degli sport mentali). Questa competizione si tiene ogni anno in Inghilterra, principalmente a Londra, e arriva ad accogliere centinaia di iscritti provenienti un po’ da tutto il mondo. Oltre al poker, le MSO includono molte discipline, tra cui il bridge, il backgammon, gli scacchi, la dama altri giochi da tavolo, giochi di memoria e di attivazione mentale.
Le competizioni di poker contano a loro volta diverse specialità. Di norma alle Olimpiadi degli sport mentali i tornei sono sette: No-Limit Hold’em, Heads-up Hold’em, Heads-up Omaha, Pot-Limit Omaha, Five Card Draw, Seven Card Stud e Short Deck.
Ma non finisce qui. C’è infatti anche chi spera che il poker un giorno possa diventare un vero e proprio sport olimpico. Più nello specifico, nella variante definita Match Poker, uno skill game a tutti gli effetti in cui la componente legata al caso è completamente annullata.
Il poker oggi
I tornei online e le manifestazioni legate al gioco del poker oggi sono innumerevoli. Questo perché, grazie ai casinò online, chiunque può accedere ai tavoli verdi da qualsiasi luogo e in qualsiasi momento. Le piattaforme propongono diversi tipi di competizione, dai Cash Game ai tornei Sit and Go, con diversi livelli di buy in e di premi.
L’esperienza di gioco offerta dalle poker room online è talmente evoluta da non avere nulla da invidiare al gioco fisico. Molte offrono infatti anche la possibilità di giocare live con croupier dal vivo che interagiscono direttamente con i giocatori attraverso speciali finestre di dialogo. Inoltre, i giocatori hanno la possibilità di comunicare anche con gli avversari seduti allo stesso tavolo, proprio come avverrebbe se si trovassero in una sala da gioco tradizionale. Tutto ciò è stato possibile grazie all’evoluzione delle tecnologie digitali che hanno potenziato la proposta di servizi e prodotti delle piattaforme dedicate ai giochi di intrattenimento online.
Conclusioni
Dalle sue lontane origini e con le sue numerose modalità di gioco, il poker si è evoluto diventando sempre più divertente e appassionante. Grazie alla diffusione dei casinò online, la sua popolarità è cresciuta a tal punto da farlo diventare un fenomeno globale. Sostenuta dallo sviluppo di nuove varianti come il Texas Hold’em e l’Omaha, avvincenti ma facili da capire, l’esperienza che il poker moderno offre ai suoi appassionati è davvero coinvolgente ed entusiasmante.
Il mondo delle app di incontri è così vasto al momento che è possibile soddisfare ogni tipo di esigenza. Fino a pochi anni fa, soprattutto in Italia, non si dava molta attenzione a questo modo del tutto innovativo di incontrare nuove persone ma ora in Europa e anche in Italia il tabù è stato completamente sfatato. Tanto che, secondo diversi dati, le persone si conoscono e instaurano una relazione amorosa soprattutto grazie alle app di incontri: anche più dei metodi “tradizionali” come quello dell’incontro al bar o della conoscenza attraverso amici comuni.
Insomma, non ci sono più scuse per non usare le app di incontri: nessuno giudicherà e praticamente tutti le usano o le hanno usate almeno una volta nella vita. Il difficile, piuttosto, al giorno d’oggi, è quello di sapere come usare queste app di incontri.
Infatti, come scritto all’inizio, di app di incontri ce ne sono a centinaia ma non tutte sono uguali, anzi. Il bello di questo mondo è anche che ognuno con i propri gusti può entrare a farne parte, ciascuno di noi può trovare il proprio posto!
Come scegliere la persona giusta sulle app di incontri
Il primo passo per poter scegliere la persona giusta in un'app di incontri, è saper scegliere l’app che fa per noi. Esistono app di incontri più orientate a un incontro casual, senza impegni, come può essere Tinder. Altre invece sono pensate a incontri più intensi come Blendr o a mettere a proprio agio le donne come Bumble. Esiste addirittura un’app di incontri dedicata agli incontri a tre, con il nome di 3nder, una versione “atipica” di Tinder possiamo dire.
Ci sono, invece, app pensate in maniera particolare per gli utenti omosessuali come può essere Grindr dedicate esclusivamente agli incontri gay o Her per la comunità LGBTQ+ con un occhio di riguardo alle donne omosessuali.
Il passo “zero”, quindi, è quello di saper scegliere l’app di incontri secondo ì propri orientamenti o intenzioni. Successivamente, la cosa fondamentale per poter scegliere la persona giusta è saper come trattare questo tipo di mezzo. Per spiegare meglio: uno dei vantaggi delle app di incontri è quello di avere un’ampia scelta di possibili candidati. Ecco perché non bisogna perdere tempo e puntare, piuttosto, con una certa decisione all’incontro reale. È giusto fare una pre-conoscenza in chat ma è ancora più importante dare il giusto valore all’incontro reale: è lì che potrete testare davvero il feeling tra voi due. Non esitate, quindi, a chiedere un appuntamento in carne ed ossa: alla fine dei giochi, siamo qui per questo. No?
Un ultimo consigli può essere quello di non avere troppi pregiudizi sulle altre persone. Positivi o negativi che essi siano. In chat ci si può fare solo un’idea approssimativa di una persona: inutile, quindi, costruire fantasie sulla base di quello che ci si è detto online. Siate, perciò, aperti di mente e pronti anche a conoscere persone che vivono in una maniera completamente diversa dalla vostra: il nodo fondamentale ruota intorno al feeling!
È ormai da tempo che il binomio calcio-criptovalute va avanti imperterrito senza mostrare segni di cedimento. Dalle già note società italiane come Roma, Inter e Milan a quelle estere come Tottenham e molte altre. Da BitMEX a Socios.com fino a DigitalBits, con le squadre che lanciano i propri Fan Tokem e la serie A che vende i propri diritti relativi al VAR e alla Goal Line Technology all’exchange Crypto.com. Una realtà quindi sempre più presente, che vede le monete virtuali prendere sempre più piede nel mondo sportivo e non solo.
Sono anche utilizzate come pagamenti online, ad esempio nei crypto casino recensiti da bestcriptocasino.com, speciali siti di gioco online e scommesse che accettano pagamenti solamente tramite criptovalute. Sono realtà ancora di nicchia, poco diffuse in Italia, ma che presto saranno la normalità anche nel nostro paese. Siti scommesse all’avanguardia che credono nel futuro delle monete virtuali e che spesso offrono anche bonus senza deposito esclusivi.
Non solo casinò e siti di gioco, ci sono aziende e società sportive che già le hanno implementate per gli acquisti di merchandising e biglietti per le partite. Anche nei recenti mondiali in Qatar sono stati creati dei Fan Token di tutte le squadre partecipanti, ognuna con il suo valore specifico, e i tifosi potevano effettuare scambi di monete virtuali liberamente, senza vincoli. Ma perché proprio il calcio? La risposta è semplice: visibilità e investimenti.
Il calcio è indubbiamente uno degli sport più seguiti al mondo, soprattutto da quel tipo di utenza che è più propensa agli investimenti crypto. Le società di Exchange stanno cercando di ritagliarsi la propria fetta di mercato, quindi non possono ignorare le opportunità che il settore calcistico può offrire. Dall’altra parte, le società di calcio sono consapevoli del proprio potere mediatico e ricercano continuamente nuovi sponsor e investitori. Ecco dunque che le due esigenze hanno trovato una strada comune.
Secondo Il Sole 24 Ore, i guadagni per i club di Serie A provenienti da partnership e sponsorizzazioni del mondo Crypto sarebbero superiori ai 250 milioni di euro. La Juventus è la società che vale di più in termini di sponsor, seguita da Inter, Fiorentina, Sassuolo, Milan, Napoli, Roma, Atalanta e Lazio. Gli accordi più remunerativi sono però quelli dell’Inter, con Socios.come e DigitalBits; della Roma, sempre con DigitalBits e della Lazio, che ha un accordo con Binance dove pare che il token dei lazialotti avrebbe generato circa 130 milioni di dollari di introiti.
Questo per quanto riguarda solo il campionato italiano. Se volessimo andare ad analizzare il resto dei campionati europei e mondiali vedremmo cifre davvero astronomiche. Secondo una stima del sito Bankless Times, sito online specializzato nella finanza alternativa e attivo dal 2012, il valore delle sponsorizzazioni da parte delle aziende legate alle criptovalute ha raggiunto 1,5 miliardi di dollari dal 2021.
Se in Italia la diffusione delle sponsorizzazioni Crypto è dovuta, in parte, al decreto dignità voluto dal governo Conte e dal Ministro Di Maio, che ha di fatto tolto dalla piazza i numerosi siti di scommesse online lasciando libero il campo ai nuovi investitori, l’espansione estera è frutto di un nuovo trend in rapida ascesa. Un trend che non sembra volersi fermare e che non crediamo sia solamente una moda passeggera.
C’è chi non crede che le monete virtuali possano soppiantare quelle fisiche gestite dai governi nazionali, ma la realtà dei fatti è che questa transizione sta già avvenendo, e più in fretta di quello che si pensa. Se addirittura stati come El Salvador, che ha adottato come valuta ufficiale il Bitcoin; il Principato di Monaco, che applica il regime di esenzione fiscale alle criptovalute; il Portogallo, che ha dichiarato esentasse il commercio e le transazioni in criptovalute; la Germania, che considera le criptovalute come “denaro privato”, non soggetto a IVA sulla vendita e l’acquisto; e molti altri (tra cui gli Emirati Arabi uniti, Malta, Andorra, Bielorussia, Slovenia, Estonia, Gibilterra, Svizzera, Hong Kong, Bermuda, Cipro) si stanno muovendo in questa direzione deve esserci un motivo valido.
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In questo periodo si sta parlando molto della crisi del Milan, e anche secondo le notizie di Calciodangolo la squadra rossonera non sta passando una delle sue fasi migliori, ben lungi dal livello dell’anno scorso a febbraio.
Il periodo di crisi è iniziato con il ritorno di Serie A e si è sviluppato con due pareggi e tre sconfitte in campionato, intervallate da una partita persa in Coppa Italia e dalla finale mancata in Supercoppa Italiana. Qui andremo a vedere alcune possibili cause dei problemi del Milan.
Crisi Milan: diversi problemi da affrontare
Sebbene i problemi della squadra non abbiano un’unica causa, bisogna partire dall’infortunio di Maignan per poi passare alle difficoltà del reparto difensivo. Come in altri grandi club italiani, anche nel Milan gli infortuni vanno a influenzare le performance di tutta la squadra, specialmente quando ad essere assente è uno dei giocatori chiave. Maignan, primo portiere dei rossoneri, era stato un elemento fondamentale nella vittoria dello scudetto durante la scorsa stagione, ma l’infortunio che lo tiene assente dal campo da mesi ha in qualche modo destabilizzato tutta la difesa.
Il suo sostituto, Tatarusanu, non è finora riuscito a dare la stessa sicurezza al reparto difensivo, tant’è che i rossoneri si trovano lontani dall’avere una buona media di goal subiti dall’inizio della stagione dato che contano 30 reti subite in 21 incontri al momento della scrittura di questo articolo. Ovviamente, la colpa non è solo del portiere, però non si può negare che l’assenza di Maignan e la sicurezza che dava ai giocatori stia influendo sulla crisi della squadra.
Nel reparto difensivo inoltre figurano giocatori che non stanno giocando esattamente allo stesso livello della scorsa stagione, in particolare Tomori, Calabria, ma anche Theo Hernandez, che sta facendo mancare le sue grandi cavalcate sulla fascia.
Un altro fattore che sta influendo nelle ultime giornate è la difficoltà a recuperare la palla nelle fasi di non possesso. A questo elemento si aggiungono dei problemi durante la costruzione dell’azione, in particolare con sbagli di troppo a centrocampo, anche da parte di Bennacer e Tonali, che in precedenza riuscivano a gestire meglio la palla e trovare più soluzioni per bucare la difesa avversaria.
Passando proprio al reparto offensivo si contano due grandi giocatori entrambi sottotono, il primo è Giroud, che nelle ultime settimane non è riuscito spesso a girarsi, il secondo è Leao, di cui mancano i guizzi che hanno spesso portato il Milan in rete anche a inizio stagione. I problemi emersi in difesa e in centrocampo non fanno altro che aggiungere difficoltà all’attacco, dove i giocatori difficilmente riescono a ricevere una palla buona per mettere in crisi la difesa avversaria.
Detto questo, una luce di speranza per il Milan di Pioli si è visto nel match con il Torino giocato per la 21^ giornata di Serie A. I rossoneri sono riusciti a vincere in casa con un 1 a 0 grazie a un goal decisivo di Giroud nel secondo tempo. Si tratta del primo clean sheet per il Milan dal match con il Salisburgo in Champions a inizio novembre.
Ormai da diversi anni il fenomeno dell'intrattenimento online sta subendo una crescita veloce e costante. Sono sempre di più gli utenti che hanno a disposizione una connessione internet e le piattaforme di intrattenimento continuano a registrare numeri in forte aumento. Ultimamente sta esplodendo il fenomeno di TikTok, il nuovo social network cinese che conta anche in Italia milioni di iscritti.
Non c'è più la necessità di essere in un determinato luogo e situazione per divertirsi o lavorare, si può stare con gli amici chattando o facendo una videochiamata, guardare un film appena uscito al cinema dal divano di casa oppure lavorare dal tavolo della cucina con un PC. Le nuove forme di intrattenimento tra cui scegliere sono molte di più che in passato e quasi tutte a portata di click.
Nonostante il mondo dei social network, quello dello streaming e quello dei giochi online siano i tre settori con più utenti attivi, continuano a rivestire un ruolo importante nell'intrattenimento online anche le piattaforme per il gioco d'azzardo come i casinò online.
Il declino della televisione
Il tempo che prima veniva trascorso davanti alla televisione adesso viene speso su altre forme di intrattenimento. Questo fenomeno riguarda non solo i paesi europei, ma anche paesi come Stati Uniti e Giappone. La differenza principale tra queste nuove forme di intrattenimento e la "vecchia" televisione è la modalità di fruizione. L'utente non ha modo di interagire con la TV, che offre una programmazione prestabilita e non modificabile. Le piattaforme di streaming offrono invece un servizio on demand. In questo modo è possibile scegliere quando vedere un determinato contenuto, metterlo in pausa o rivederlo ogni volta che si desidera. L'esempio per eccellenza è Netflix, che in Italia sta riscuotendo da qualche anno un enorme successo. Sono però presenti molte altre piattaforme tra cui poter scegliere, come Amazon Prime e Disney+.
Il mondo della musica
Sono ormai molto lontani i tempi in cui la musica veniva ascoltata con i CD o le audiocassette. La piattaforma leader per la riproduzione di musica a livello globale è Spotify. Anche in questo caso la comodità è il grande punto di forza di questo servizio. L'utente ha infatti a disposizione migliaia di brani tra cui poter scegliere in ogni momento. In aggiunta, facendo un abbonamento di pochi euro al mese, si può diventare utenti Premium. In questo modo è possibile ascoltare musica non stop senza interruzioni pubblicitarie.
Casinò online e gioco d'azzardo
Tra le forme di intrattenimento più diffuse a livello globale i casinò online e i giochi di carte continuano a rivestire un ruolo molto importante. L’Italia, grazie ai suoi 4 casinò terrestri, è tra i paesi al mondo dove si gioca di più al casinò fisici, ed ovviamente anche a livello virtuale si fa ben rispettare. I casinò online puntano su una piccola porzione di utenti, che però rimangono fedeli negli anni e si affidano sempre allo stesso servizio. Si può dire che gli utilizzatori sono pochi ma selezionati. Le modalità di gioco sono molte. Si possono fare partite in streaming con altri giocatori oppure con un croupier e realizzare dei veri e propri tornei.
A differenza di altri settori, i casinò online non stanno sostituendo del tutto i casinò fisici. Questi ultimi sono ancora molto frequentati, perché l'esperienza offerta non è completamente sostituibile da una versione online. Ecco quali sono i paesi al mondo dove si gioca di più ai casinò fisici.
Malfunzionamenti momentanei, errori e persino spegnimenti improvvisi capitano più spesso di quanto si immagini: la buona notizia è che non sempre sono sintomo di qualcosa che non va con il proprio PC. A volte il computer si riavvia in automatico se due o più processi all’attivo sono in contrasto tra di loro, per esempio, e la ragione per cui la stampante smette improvvisamente di funzionare è da cercare semplicemente in dei driver non aggiornati. La domanda che può sorgere spontanea, così, è come capire quando i problemi sono più seri ed è necessario portare il PC in assistenza. Per provare a rispondere, qui di seguito individueremo insieme alcune circostanze, tra le più comuni, quando serve cercare un tecnico del PC e farlo in tempi rapidi.
Quattro situazioni quando serve cercare un tecnico del PC
La prima è la possibilità che il proprio computer fisso o il proprio PC portatile sia stato infettato da un virus. Di qualunque tipo sia, il rischio è che se lasciato operare indisturbato possa bloccare alcuni programmi o installarne altri indesiderati, cancellare dati e informazioni presenti sul proprio PC o condividerle con gli autori dell’attacco, peggiorare le performance del proprio dispositivo, rallentandolo per esempio. Quando ci si accorge che qualcosa non va, specie se consapevoli di aver visitato siti controversi e su cui si potrebbe aver contratto malware, ransomware o altre tipologie di virus informatici, bisognerebbe rivolgersi immediatamente a realtà come Computermilano.it, pronte a intervenire in maniera risolutiva e – perché no –installando un buon antivirus o aggiornando quello che c’è già sul proprio computer, evitando in questo modo che in futuro possano ripresentarsi problemi simili.
Danni evidenti all’hardware, come uno schermo lesionato o rotto, lasciano in genere pochi dubbi quanto alla necessità di portare il PC in assistenza perché personale specializzato possa riparare o sostituire le componenti danneggiate. Specie se è ancora in garanzia o se si è stipulata un’assicurazione aggiuntiva, una buona idea è in questo caso cercare un centro specializzato in assistenza computer della propria marca: sarà più facile qui trovare non solo eventuali ricambi, ma anche e soprattutto tecnici davvero competenti e con anni di esperienza alle spalle.
Tra le situazioni quando serve cercare un tecnico del PC ci sono anche episodi sempre più frequenti che vedono il PC avviarsi in modalità provvisoria o mostrare al momento dell’accensione la famosa schermata blu di Windows o una schermata nera con cursore lampeggiante. Quasi sempre c’è in questi casi qualche problema con la scheda madre che avvia il bios: solo un tecnico può identificare di che tipo di problema si tratta, analizzando i vari segnali inviati dal dispositivo, e intervenire di conseguenza.
Chi si occupa di assistenza PC si vede rivolgere sempre più spesso, però, quelle che sono vere e proprie richieste disperate di recuperare dati e informazioni salvate sul PC, su un hard disk esterno o su altre periferiche e di cui non si possiede una copia di backup. Errori e incidenti che possono portare alla perdita o alla corruzione dei dati sono innumerevoli e le probabilità che il processo di data recovery vada a buon fine sono alte solo se lo si affida a un vero professionista.
Via libera definitivo dell'Eurocamera all'accordo, raggiunto dall'Ue lo scorso novembre, sullo stop ai veicoli inquinanti (quindi a benzina e diesel) di nuova immatricolazione a partire dal 2035. L'ok definitivo della Plenaria è avvenuto con 340 voti favorevoli, 279 contrari e 21 astenuti.
Sono questi gli elementi principali della proposta di regolamento sui nuovi standard di emissione di CO2 per i mezzi pesanti che la Commissione europea ha presentato. Secondo il testo, i mezzi pesanti nuovi dovranno ridurre le emissioni di CO2 in modo progressivo del 45% nel 2030, del 65% al 2030 e del 90% al 2040
La nuova legislazione è parte del pacchetto Fit for 55 e stabilisce il percorso verso l'azzeramento delle emissioni di C02 per le nuove autovetture e i veicoli commerciali leggeri nel 2035. Gli obiettivi intermedi di riduzione delle emissioni per il 2030 sono fissati al 55% per le automobili e al 50% per i furgoni.
La Commissione presenterà entro il 2025 una metodologia per valutare e comunicare i dati sulle emissioni di C02 durante l'intero ciclo di vita delle autovetture e dei furgoni venduti sul mercato dell'Ue. Entro dicembre 2026, la Commissione monitorerà il divario tra i valori limite di emissione e i dati reali sul consumo di carburante e di energia, presenterà una metodologia per adeguare le emissioni specifiche di CO2 dei costruttori e proporrà adeguate misure di follow-up.
Secondo la nuova legislazione i costruttori responsabili di piccoli volumi di produzione in un anno solare (da 1.000 a 10.000 nuove autovetture o da 1.000 a 22.000 nuovi furgoni) possono ottenere una deroga fino alla fine del 2035. Coloro che immatricolano meno di 1.000 nuovi veicoli all'anno continuano a essere esentati anche dopo il 2035. Dopo il voto finale in Aula, il Consiglio Ue dovrà approvare formalmente il testo prima della sua pubblicazione in Gazzetta ufficiale.
“Questo regolamento incoraggia la produzione di veicoli a emissioni zero e basse – ha sottolineato il relatore Jan Huitema – . Contiene un'ambiziosa revisione degli obiettivi per il 2030 e un obiettivo di zero emissioni per il 2035, che è fondamentale per raggiungere la neutralità climatica entro il 2050. L'acquisto e la guida di auto a emissioni zero diventeranno più convenienti per i consumatori e un mercato dell'usato emergerà più rapidamente”.
Nasceva oltre un secolo fa, nel 1905, il Casinò di Sanremo, uno dei più famosi d’Italia e forse anche al mondo, attrazione e meta di personaggi dello spettacolo, artisti, musicisti, politici, uomini d’affari e VIP. L’elegante struttura Liberty progettata dall’ingegner Ferret, nella Città dei Fiori, con i suoi quasi 120 anni di storia rappresenta oggi un pezzo importante della storia e cultura italiana.
Dal 1951, e fino al 1976, è stato teatro del Festival di Sanremo, il più popolare tra gli eventi musicali italiani ed europei, dove si sono esibiti tutti, ma proprio tutti, i più grandi cantanti della scena italiana e internazionale, teatro in cui si è fatta la Storia della Canzone Italiana. Il festival si è poi trasferito nell’icona sede del Teatro Ariston, per esigenze televisive, ma il collegamento sottile tra Festival e Casinò si è consolidato nel tempo, grazie anche alla vita mondana che caratterizza la splendida località ligure.
Tra gli aneddoti curiosi del Casinò, si ricorda quando negli anni 50’, l’allora Re Faruk d’Egitto, ad una mano di poker, si dichiarò quarto re avendone tre in mano. Nessuno ebbe il coraggio di contraddirlo, concedendogli la vittoria con questo anomalo poker.
Il Casinò è stato sede anche di numerosi concorsi di Miss Italia, di conferenze letterarie ed eventi mondani, con tanti nomi illustri protagonisti. Un luogo dal grande fascino per gli amanti della vita mondana, oltre che teatro di giochi classici da Casinò: poker, black jack, roulette, e in tempi più recenti, slot machine e giochi elettronici.
Non poteva dunque non evolversi e strizzare l’occhio alle nuove tecnologie: infatti, è online il sito del Casinò di Sanremo, che permette a tutti i giocatori, in modo virtuale, di concedersi al gioco in un ambiente elegante e raffinato, di provare quell’emozione e quella passione giocando alle slot machine online, piuttosto che ai tornei di poker, o ai tavoli della roulette, che questo splendido teatro di gioco possiede da oltre un secolo e che è destinato a durare nel tempo!
Salvatore La Motta, ergastolano di 63 anni, ritenuto esponente di spicco del clan mafioso Santapaola, condannato per associazione mafiosa e un omicidio, era in permesso premio: ne ha approfittato per compiere un duplice delitto. Ieri mattina ha ucciso a colpi di pistola in volto una donna di 48 anni, Carmelina Marino, mentre era nella sua auto sul lungomare di Riposto, nel catanese, non lontano dal porto turistico,e Santa Castorina, 50 anni, appena scesa dalla sua auto parcheggiata in una zona vicina al primo omicido.
Dopo il duplice omicidio, il killer si è presentato armato in caserma per costituirsi. "I militari, tenendolo sotto tiro hanno cercato di convincerlo a lasciare l'arma e non fare alcun tipo di gesto insensato, ma, purtroppo, è stato vano perchè l'uomo si è puntato la pistola alla testa ed ha fatto fuoco" ha spiegato il Tenente Colonnello Claudio Papagno, comandante del reparto operativo dei carabinieri del Comando Provinciale di Catania.
Gli inquirenti sono al lavoro per ricostruire il legame del La Motta con le due donne: sembrerebbe avesse una relazione extraconiugale con la prima vittima. In fase di accertamento il movente del duplice omicidio, si sta cercando di risalire a chi abbia procurato al killer l'arma con cui ha sparato. Nelle ultime ore sembrerebbe sia stato fermato un uomo 55enne coinvolto nei fatti, per il quale la Procura di Catania avrebbe disposto il fermo.
La Motta era stato arrestato a Riposto dai carabinieri del nucleo operativo di Catania il 16 giugno del 2000 dopo essere stato condannato all'ergastolo; attualmente era detenuto in regime di semilibertà, e stava godendo di un permesso premio di una settimana. Il duplice omicidio è avvenuto poche ore prima che scadesse il permesso.
Il segretario generale S.PP., Sindacato Polizia Penitenziaria, Aldo Di Giacomo: "Mentre continuiamo a dissertare sul 41 bis e sui diritti dei detenuti al carcere duro nel Catanese un ergastolano, già condannato per associazione mafiosa e omicidio, in permesso premio, uccide due donne. Qualcuno deve interrogarsi sulle responsabilità di quanto è accaduto”.(Agenparl)
(Credit foto: Ansa)
L'ipotesi è emersa nel corso della puntata di "Chi l'ha visto?", andata in onda mercoledì sera: potrebbero essere di Isabella Noventa, i resti umani scoperti da alcuni operai in una zona periferica di Marghera (Venezia), immersa tra capannoni e fabbriche.
Isabella Noventa scomparve nel nulla tra il 15 e il 16 gennaio 2016 e il suo corpo non venne mai ritrovato. Il processo per l'omicidio di Isabella si è chiuso a novembre 2020 con la sentenza di Cassazione che ha confermato le condanne di Freddy Sorgato, l'ex fidanzato della Noventa e l'ultimo ad averla vista ancora in vita, condannato a 30 anni di carcere insieme alla sorella di lui Debora Sorgato, entrambi condannati per omicidio volontario con l'aggravante della premeditazione, soppressione e distruzione di cadavere. Condannata a sedici anni e dieci mesi di reclusione invece Manuela Cacco, ex amante di Freddy, accusata di concorso negli stessi reati, atti persecutori e simulazione di reato.
I tabulati telefonici di Freddy Sorgato, mostrati nel corso del programma “Chi l’ha visto?” lo collocherebbero proprio il pomeriggio del 17 gennaio 2016, il giorno dopo la morte di Isabella, nei pressi del luogo del ritrovamento dei resti. Ora si attende l'esito dell'esame del Dna di quei resti (cranio, un femore, il bacino, alcune ossa della cassa toracica e della spina dorsale); il medico legale ha stimato che il corpo fosse lì da circa sette anni, compatibili proprio con il periodo in cui la 55enne di Albignasego (Padova) è scomparsa.
Freddy, quando venne posto in stato di fermo insieme alla sorella Debora, e all’amante, Emanuela Cacco, aveva parlato di un tragico incidente che provocò la morte di Isabella; aveva confessato di aver agito da solo ammettendo di aver gettato il corpo della donna nel fiume Brenta vicino casa. Le ricerche tuttavia non portarono ad alcun ritrovamento.
Secondo la ricostruzione della Procura invece le cose sono andate diversamente. Freddy e la vittima Isabella, quella sera di gennaio 2016, uscirono per una pizza per poi concludere la serata a casa del primo. Lì in casa, ad attendere la povera donna c’era la sorella di lui, Debora: la aggredì a colpi di martello in testa, mossa dalla gelosia per il rapporto che la vittima aveva con suo fratello, e dal timore che la stessa potesse beneficiare del suo denaro.
Sopraggiunse, probabilmente a delitto già concluso, la complice dei due, nonché amante di Freddy, Manuela Cacco: si infilò il piumino bianco della vittima per dirigersi insieme a Freddy nel centro di Padova, al fine di essere ripresa dalle telecamere di sorveglianza della città e fingersi lei. Fu Paolo Noventa, fratello della vittima, il primo a spiegare agli investigatori i suoi dubbi sui fotogrammi delle telecamere di videosorveglianza.
Nel ripercorrere i fatti a distanza di anni, non è possibile dimenticare un'altra tragedia che si consumò durante le ricerche di Isabella Noventa nel fiume Brenta, dove Freddy aveva indicato di aver gettato il corpo: proprio in quell'occasione perse la vita l'ispettore della polizia di Stato, sub del Centro Nautico e Sommozzatori della Spezia, Rosario Sanarico.
L'ispettore era uno dei sommozzatori più esperti che aveva partecipato a molti interventi, spesso in condizioni molto difficili, come i soccorsi per il naufragio della Costa Concordia. L'agente, di soli 53 anni marito e padre di due figli, rimase incastrato sott'acqua mentre stava scandagliando il fondale del fiume alla ricerca del corpo di Isabella.