"L’intervento a cui si è sottoposto il Sindaco Giuseppe Pezzanesi per la frattura scomposta della tibia è perfettamente riuscito". Lo comunica, in una nota ufficiale, il Comune di Tolentino. La scorsa domenica Il primo cittadino era caduto da una pianta di olivo, mentre era intento alla raccoglitura.
Durata oltre due ore, l'operazione chirurgica è stato eseguita dal dott. Gabriele Caraffa presso l’ospedale civile di Macerata. Pezzanesi dovrà ore affrontare la convalescenza post operatoria e successivamente la riabilitazione.
In tutte le scuole di Osimo verranno impiantati 25 dispenser (si inizia con gli Istituti Comprensivi Caio Giulio Cesare, Bruno da Osimo e Fratelli Trillini) e distribuiti 4.000 borracce agli studenti. Questa mattina al Lapidarium nell’atrio comunale è stata presentata l’iniziativa alla presenza del sindaco Simone Pugnaloni, del direttore dell’AATO3 Massimo Principi e dell’amministratore del Gruppo Astea Fabio Marchetti.
Si tratta della campagna di educazione per la campagna a favore dell’acqua pubblica, controllata, monitorata e di qualità. Questa mattina dopo circa un anno dall’avvio del progetto è stata firmata la convenzione tra AATO3, Gruppo ASTEA e Amministrazione Comunale di Osimo.
In base alla convenzione l’AATO3 ha fornito i fondi per l’acquisto dei dispenser, Astea si occuperà della manutenzione delle macchine, il Comune ha ideato e organizzato il progetto.
Si parte con l’installazione dei dispenser con gli Istituti comprensivi Caio Giulio Cesare, Bruno da Osimo e Fratelli Trillini e con la distribuzione di 4.000 borracce, una per ogni alunno, per poi proseguire con gli altri Istituti. Presenti i tre dirigenti degli Istituti comprensivi Rosanna Catozzo, Fabio Radicioni e Mario Mattioli che hanno sostenuto il valore dell'iniziativa. “Una bella testimonianza – hanno detto – per la cultura dell'ambiente e della sostenibilità verso la quale cerchiamo di indirizzare i nostri alunni”. A questo proposito sono stati presi degli impegni per le attività di sensibilizzazione su questi temi nei programmi scolastici.
“Dopo un anno di lavoro concretizziamo la prima convenzione con l’Amministrazione comunale di Osimo – ha detto Massimo Principi, direttore di AATO3 – per realizzare una campagna di sensibilizzazione importante: Il significato dell’installazione dei dispenser sta nella promozione del consumo dell’acqua che è sempre di più una risorsa limitata e preziosa. Per questo AATO3 vuole procedere con altri istituti scolastici dell'ambito per continuare l'operazione”.
“Siamo la prima Amministrazione a firmare questa convenzione con AATO3 e Astea – ha detto Simone Pugnaloni sindaco del Comune di Osimo – perché la nostra sensibilità sul tema è grande. Una sensibilità che parte dal consumo di acqua dall’acquedotto e che mira a riconoscerne le qualità e l'uso presso gli studenti. Si tratta di un’operazione di cultura sociale, pubblica e ambientale. L’aumento dei consumi di acqua pubblica è, infatti, un fatto positivo sia economicamente sia per l'ambiente. Non possiamo dimenticare poi che la nostra acqua è buona. A Osimo arriva al 50% quella delle fonti del Nera, che è di alta qualità. Si tratta di un successo che ha visto gli attori di questo tavolo in prima fila, la collaborazione tra Comune, Astea e AATO3 ci ha dato questo importante risultato, ora dobbiamo promuoverlo dicendo che la nostra acqua pubblica è buona”.
“La politica del Gruppo Astea – ha concluso Fabio Marchetti amministratore delegato del Gruppo – è incentrata sulla sostenibilità. In questi mesi siamo impegnati nell’avvio di nuove casette dell’acqua sul territorio le ultime due a Loreto nella settimana scorsa. Solo con l’installazione delle prime 12 fontane dal 2010 al 2019 abbiamo erogato oltre 27 milioni litri di acqua, che corrispondono ad altre 18 milioni di bottiglie di plastica risparmiate. Il nostro impegno continua con campagne concrete di educazione nelle scuole e con l’installazione di nuove casette, perché la sostenibilità per Astea è un valore concreto”.
Le 4.000 borracce sono state offerte dal Sì con Te di Andreoli, una contraddizione se si pensa che nei supermercati si vende acqua in bottiglia: “Noi ci crediamo e pensiamo alla sostenibilità prima dell'economia” ha detto l'imprenditore Andrea Andreoli.
Il Servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato che nelle ultime 24 ore sono stati testati 3588 tamponi: 2073 nel percorso nuove diagnosi e 1515 nel percorso guariti.I positivi sono 740 nel percorso nuove diagnosi (247 in provincia di Macerata, 193 in provincia di Ancona, 94 in provincia di Pesaro-Urbino, 127 in provincia di Fermo, 76 in provincia di Ascoli Piceno e 3 da fuori regione).Questi casi comprendono soggetti sintomatici (125 casi rilevati), contatti in setting domestico (155 casi rilevati), contatti stretti di casi positivi (222 casi rilevati), contatti in setting lavorativo (24 casi rilevati), contatti in ambienti di vita/socialità (36 casi rilevati), contatti in setting assistenziale (11 casi rilevati), contatti in setting scolastico/formativo (15 casi rilevati), screening percorso sanitario (7 casi rilevati) e 3 rientri dall'estero. Per altri 142 casi si stanno ancora effettuando le indagini epidemiologiche.
Dal punto di vista percentuale, nel rapporto tra il numero di tamponi processati nel percorso nuove diagnosi e il numero di contagiati si evidenzia un incremento rispetto agli scorsi giorni: incidenza al 35,96% contro il 28,77% delle ultime 24 ore.
Il numero complessivo di contagiati nella Regione Marche sale a 21.830 per un totale di 211.777 campioni testati. Torna a salire il numero dei ricoverati nelle strutture sanitarie regionali: sono 633 (+ 23 rispetto a ieri) ma rimane invariato il numero dei pazienti in terapia intensiva (74), 14 le persone dimesse nelle ultime 24 ore dai nosocomi regionali. Nel Maceratese sono accolti 131 pazienti: 70 all'ospedale di Macerata, 12 pazienti al pronto soccorso di Civitanova Marche e 42 al Covid Hospital, 1 al pronto soccorso di Camerino e 1 in quello di San Severino.
Di seguito, nel dettaglio, i dati rilasciati dal servizio sanitario regionale.
"All’indomani dell’erogazione immediata del credito previsto dal Decreto Ristori Bis crediamo sia giusto dare atto al Governo dello sforzo che sta mettendo in campo per il sostegno delle nostre Imprese. Contemporaneamente riteniamo che debba essere impiantato un sistema organico di aiuti programmato ed attuato per i prossimi mesi, dato dell’evidente persistere dell’emergenza sanitaria ed economica". È quanto afferma Luca Falaschini, responsabile comunicazione dell'associazione "Baristi e Ristoratori Uniti delle Marche".
"Riteniamo valido per le misure di sostegno il sistema di differenziazione dei cosiddetti “codici Ateco” e altresì assolutamente condivisibili i criteri di difformità e ripartizione territoriale con i quali si è data nelle Regioni un’impronta più marcata e precisa della situazione emergenza Covid - aggiunge Falaschini -. Auspichiamo un continuo interscambio tra Governo centrale ed Enti locali, lo stesso che ha permesso alla Regione Marche di rimanere in zona Gialla fino ad ora e alla maggior parte delle nostre attività di lavorare, seppur a bassissimo fatturato".
"Dal prossimo anno con le disponibilità Europee in arrivo dal Recovery Fund, da rappresentanti della nostra categoria e come protagonisti della società civile, chiediamo di aver voce sull’uso e la destinazione di quei fondi. Ci appelliamo dunque al Presidente Francesco Acquaroli ed al Vicepresidente Mirco Carloni, nostro Assessore di riferimento, affinché si rendano portavoce delle nostre istanze al tavolo del Governo in un’ottica di stretta collaborazione tra Istituzioni, Imprenditoria e parti sociali, dal momento che crediamo si possa riuscire a superare questa crisi senza precedenti nella storia contemporanea, solo lavorando di concerto" conclude nella nota Luca Falaschini.
Il Servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato che, purtroppo, nelle ultime 24 ore si sono verificati 11 decessi correlati al Covid-19.
Nel territorio anconetano si sono registrate quattro vittime: una all'ospedale Torrette di Ancona, una all'ospedale di Jesi e due all'ospedale di Fabriano. Si tratta una 93enne di Monte San Giusto, di un 75enne di Jesi e di due donne (81 e 78 anni) di Fabriano. Due vittime all'ospedale di Pesaro: un 92enne di Fano e una 98enne di Loro Piceno. Tre decessi anche in provincia di Ascoli Piceno dove si sono spenti, presso l'ospedale di San Benedetto del Tronto e presso l'ospedale di Ascoli Piceno, una 91enne e un 83enne sambenedettese oltre a un 75enne ascolano.
Nell’elenco fornito dalla Regione sono due i decessi che hanno interessato le strutture sanitarie della provincia di Macerata: a perdere la vita all'ospedale di Civitanova Marche un 87enne di Monte San Giusto, mentre all'ospedale di Macerata un 67enne di Camporotondo di Fiastrone (si tratta di Mario Attili, il cui decesso è stato conteggiato soltanto oggi).
Dall'inizio della pandemia nelle Marche hanno perso la vita a causa del Covid-19 1094 persone. Pesaro-Urbino è la provincia che paga il prezzo più alto in termini di vite spezzate (534), mentre sono 180 quelle totali nella provincia di Macerata.
Secondo i dati complessivi, nel 95,4% dei casi le vittime presentavano patologie pregresse e la loro età media è di 81 anni.
Fortissima preoccupazione per le conseguenze che potrebbe avere sui bambini l’obbligo di indossare le mascherine per tutto il tempo trascorso a scuola, anche se vengono rispettate le norme sul distanziamento. È quanto ha espresso l’assessore regionale all’Istruzione, Giorgia Latini, che ha inviato una lettera al presidente del Consiglio dei ministri Giuseppe Conte e ai ministri Francesco Boccia (Affari regionali), Roberto Speranza (Salute), Lucia Azzolina (Istruzione).
L’assessore condivide le osservazioni dei 21 sindaci marchigiani che hanno già inviato una nota – al Governo, alla Regione, all’Anci Marche, all’Ufficio scolastico regionale e al Garante per l’infanzia – per sottolineare i dubbi sull’obbligo di costringere i più piccoli a indossare i dispositivi di protezione per 5 - 8 ore giornaliere, anche se viene garantita la corretta applicazione delle disposizioni di prevenzione. “Come mamma di due bambini – ha evidenziato l’assessore – sono preoccupata per questo utilizzo obbligatorio della mascherina e ringrazio i sindaci che hanno sottoscritto la lettera trasmessa alle istituzioni per sottolineare le preoccupazioni che l’ultimo Dpcm ha inevitabilmente innescato nei genitori, negli insegnanti e nelle amministrazioni locali”. Nella lettera inviata al Governo, Latini evidenzia la criticità di un provvedimento che impone l’obbligo “a partire dalla scuola primaria, durante la permanenza nei locali scolastici e nelle pertinenze, anche quando gli alunni sono seduti al banco e indipendentemente dalla condizione di distanza”. Così come nello svolgimento dell’attività fisica in palestra, anche in presenza di un’adeguata aerazione e di un distanziamento interpersonale di almeno due metri. “In questi mesi, nelle scuole marchigiane – ricorda l’assessore - sono stati realizzati interventi di adeguamento delle aule e di ampliamento degli spazi, nel pieno rispetto dei protocolli di sicurezza che hanno reso le scuole dei posti sufficientemente sicuri. Ora la misura in questione, aggiunta a tutte le altre già adottate, rischia di penalizzare fortemente i bambini ancora nel pieno della crescita fisica e psicologica. Confido in un autorevole intervento affinché il Governo possa rivedere tale misura e renderla sostenibile” per la fascia più giovane della popolazione scolastica".
Dati incoraggianti per il gruppio Tod's.
"Il terzo trimestre ha evidenziato un sensibile miglioramento delle vendite, anche se i dati complessivi sono ancora negativi; particolarmente buoni i risultati della Cina, che ha registrato una solida crescita a doppia cifra nel terzo trimestre", indica il presidente e a.d. del gruppo Tod's, Diego Della Valle, commentando l'andamento delle vendite nei primi nove mesi del 2020 e del terzo trimestre.
"La tendenza positiva è proseguita anche nel mese di ottobre".
"Siamo convinti - sottolinea Della Valle -che il nostro gruppo, passati questi momenti, potrà fare molto bene, grazie alla forza dei suoi marchi, all'eccellente qualità dei prodotti, alle competenze dei team manageriali e alla solidità della struttura patrimoniale".Nei primi nove mesi del 2020, il fatturato consolidato del gruppo Tod's ammonta a 452,6 milioni di euro (-33,2% rispetto allo stesso periodo del 2019). Nel solo terzo trimestre i ricavi sono stati pari a 195,7 milioni, in calo del 12,3% rispetto al terzo trimestre 2019, "risultato che - rileva la società - evidenzia un forte miglioramento rispetto ai due trimestri precedenti".
(Fonte Ansa)
Un contributo fino a 500 euro per attivare una connettività a banda ultra larga e dotarsi di tablet o personal computer.
A poterlo richiedere, da lunedì 9 novembre, sono le famiglie con ISEE inferiore a 20 mila euro. Una misura – approvata dal Ministero dello Sviluppo Economico che rientra nel Progetto Banda Ultra Larga (BUL), nell’ambito della Strategia nazionale dedicata allo stesso tema, per facilitare l’accesso ai servizi digitali dei cittadini, a partire da quelli con più difficoltà.
Per ottenere il bonus, i cittadini in possesso del requisito economico citato possono avanzare richiesta di attivazione di un servizio di Internet veloce ad uno degli operatori accreditati, che presentano offerte approvate da Infratel Italia, soggetto attuatore della misura, su incarico del Ministero dello Sviluppo Economico.
In pratica, attivando un servizio di connettività Internet a banda ultra larga su nuove utenze di rete fissa, si può ottenere uno sconto sul canone di abbonamento, che deve essere di almeno dodici mesi e sui relativi servizi di attivazione, dove previsti. Il contributo è erogato per servizi di connettività ad almeno 30 Mbit/s in download alle famiglie che non detengono alcun contratto di connettività o che ne hanno uno a banda larga di base (inferiore cioè a 30Mbit/s in download). Il contributo per tablet o personal computer può essere richiesto solo in presenza di una contestuale sottoscrizione di contratti per il servizio di connettività.
Quella aperta ieri è solo la prima fase del piano voucher per la connettività. Nei mesi a venire è in programma l’erogazione di bonus anche per imprese e famiglie con Isee fino a 50 mila euro. L’obiettivo è di far crescere la banda ultra larga e farla diffondere nel sistema Paese, sociale ed economico. Nel segno della digitalizzazione.
Elenco degli operatori e delle relative offerte ad oggi disponibili
FAQ sui voucher (Fase I)
Il Servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato che, purtroppo, nelle ultime 24 ore si sono verificati 6 decessi correlati al Covid-19.
Nel territorio fermano si sono registrate due vittime alla RSA di Valdaso Campofilone: si tratta una 85enne di Porto Sant'Elpidio e un 70 di Roccafulvione. Una vittima nella provincia anconetana: un 68enne è deceduto all'ospedale di Fabriano. Una decesso anche in provincia di Pesaro-Urbino dove si è è spento, presso la struttura ospedaliera di Pesaro, un 90enne pesarese.
Nell’elenco fornito dalla Regione sono due i decessi che hanno interssato la provincia di Macerata: si tratta di una 83enne di Montelupone all'ospedale Civile di Macerata e un 89enne di Civitanova Marche che si è spento alla RSA di Campofilone.
Dall'inizio della pandemia nelle Marche hanno perso la vita a causa del Covid-19: 1083 persone. Pesaro-Urbino è la provincia che paga il prezzo più alto in termini di vite spezzate (533), mentre sono 176 quelle totali nella provincia di Macerata.
Secondo i dati complessivi, nel 95, 4% dei casi le vittime presentavano patologie pregresse e la loro età media è di 81 anni:
Tornano i contributi a fondo perduto per le misure anti-Covid destinati alle imprese edili che operano nei cantieri della ricostruzione post sisma. Ammontano a quasi 20 milioni di euro le risorse disponibili per coprire le spese sostenute per la sicurezza sanitaria nei cantieri, dall’acquisto di dispositivi di protezione personale e di sanificazione, ai sistemi di controllo degli accessi nei luoghi di lavoro.
Il Commissario straordinario alla Ricostruzione, Giovanni Legnini, ha firmato oggi il decreto che riapre, dal 16 novembre e fino al prossimo 1 febbraio, i termini delle domande per ottenere i contributi messi a disposizione dall’Inail, con un tetto massimo di 10 mila euro per ciascuna impresa..
Le spese ammissibili al contributo, che può arrivare al 100% dei costi sostenuti, sono quelle effettuate a partire dal 19 marzo 2020, e documentate, per l’acquisto di:
- Apparecchiature e attrezzature per l’isolamento o il distanziamento dei lavoratori, compresi i relativi costi di installazione;
- Dispositivi elettronici e sensoristica per il distanziamento dei lavoratori;
- Apparecchiature per l’isolamento o il distanziamento dei lavoratori rispetto agli utenti esterni e rispetto agli addetti di aziende terze fornitrici di beni e servizi;
- Dispositivi per la sanificazione dei luoghi di lavoro; sistemi e strumentazione per il controllo degli accessi nei luoghi di lavoro utili a rilevare gli indicatori di un possibile stato di contagio;
- Dispositivi ed altri strumenti di protezione individuale.
Possono accedere al rimborso delle spese anche le imprese che avvieranno i cantieri entro la data del 1 febbraio 2021.
Le domande di rimborso devono essere presentate in modalità telematica attraverso il sito di Invitalia saranno verificate per completezza e regolarità e nei limiti delle risorse individuate e verranno liquidate con il supporto amministrativo dell'Agenzia nazionale per l'attrazione degli investimenti e lo sviluppo d'Impresa.
Il decreto di riapertura del bando, il relativo avviso e l’allegato con i termini e le modalità di presentazione delle domande sono disponibili sul sito internet del Commissario, www.sisma2016.gov.it
Il Servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato che nelle ultime 24 ore sono 3656 stati testati tamponi: 2067 nel percorso nuove diagnosi e 1589 nel percorso guariti.I positivi sono 702 nel percorso nuove diagnosi: 154 nella provincia di Macerata, 177 nella provincia di Ancona, 86 nella provincia di Pesaro-Urbino, 82 nella provincia di Fermo, 182 nella provincia di Ascoli Piceno e 21 da fuori regione. Questi casi comprendono soggetti sintomatici (133 casi rilevati), contatti in setting domestico (179 casi rilevati), contatti stretti di casi positivi (203 casi rilevati), contatti in setting lavorativo (11 casi rilevati), contatti in ambienti di vita/socialità (28 casi rilevati), contatti in setting assistenziale (6 casi rilevati), contatti in setting scolastico/formativo (9 casi rilevati), screening percorso sanitario (8 casi rilevati).
Per altri 125 casi si stanno ancora effettuando le indagini epidemiologiche.
Si tratta del nuovo picco della seconda ondata: mai, in 24 ore, erano stati rilevati così tanti nuovi contagi. Dal punto di vista percentuale, nel rapporto tra il numero di tamponi processati nel percorso nuove diagnosi e il numero di contagiati si evidenzia una stabilità rispetto agli scorsi giorni: incidenza al 33,96% contro il 35,36% delle ultime 24 ore.
Si è anche registrato, infatti, un numero record di tamponi processati: uno dei più alti dall'inizio dell'emergenza sanitaria.
Il numero complessivo di contagiati nella Regione Marche sale a 20.257 per un totale di 207.157 campioni testati. Aumentano i ricoverati nelle strutture sanitarie regionali: sono 610 (+10 rispetto a ieri), di cui 74 in terapia intensiva (-1 rispetto a ieri). Nel Maceratese sono accolti 108 pazienti (+6 rispetto a ieri): 58 all'ospedale di Macerata, 12 pazienti al pronto soccorso di Civitanova Marche e 37 al Covid Hospital, uno al pronto soccorso di Camerino.
Di seguito, nel dettaglio, i dati rilasciati dal Servizio sanitario regionale:
Il Servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato che, purtroppo, nelle ultime 24 ore si sono verificati 10 decessi correlati al Covid-19.
Nel territorio fermano si sono registrate due vittime alla RSA di Valdaso Campofilone: si tratta una 85enne e una 81enne entrambe sdi Ascoli Piceno. Due vittima anche nella provincia ascolana: un 78enne di Acquaviva Picena è deceduto all'ospedale di San Benedetto del Tronto e una 97enne di Maltigano nel nosocomio del capoluogo.
Sono 3 i decessi nelle strutture ospedaliere anconetane: un 83enne di Fabriano e una 94enne di Arcevia all'Ospedale di Senigallia mentre una 76enne è deceduta all'Ospedale dorico di Torrette. Una vittima anche in provincia di Pesaro-Urbino dove si è registrato un decesso di un 83enne di Pergola presso la struttura ospedaliera di Pesaro.
Nell’elenco fornito dalla Regione sono due i decessi che hanno interssato la provincia di Macerata: si tratta di una 94enne di Montefano all'ospedale Civile di Macerata e una 82enne di Civitanova Marche che si è spenta al nosocomio di San Benedetto del Tronto.
Dall'inizio della pandemia nelle Marche hanno perso la vita a causa del Covid-19: 1077 persone. Pesaro-Urbino è la provincia che paga il prezzo più alto in termini di vite spezzate (532), mentre sono 174 quelle totali nella provincia di Macerata.
Secondo i dati complessivi, nel 95% dei casi le vittime presentavano patologie pregresse e la loro età media è di 81 anni:
“Il mondo del volontariato per la società è una realtà preziosissima perché è sempre presente in qualsiasi momento e spesso indispensabile nel rispondere alle esigenze della collettività. Sono soddisfatta della pubblicazione delle graduatorie che sostengono i progetti di qualità ricadenti sull’intero territorio regionale promossi da organizzazioni di volontariato e associazioni. Sicuramente le risorse destinate alle realtà associative offriranno sostegno alle attività di interesse generale in tutti i loro settori di intervento e articolazioni tematiche. Siamo orgogliosi di essere al fianco del Terzo Settore, che nella nostra Regione, rappresenta un patrimonio inestimabile”.
Così l’assessore regionale al Volontariato Giorgia Latini ha espresso soddisfazione per il sostegno ai progetti di qualità di rilevanza regionale promossi da Organizzazioni di Volontariato e Associazioni di Promozione Sociale.
Con Avviso pubblicato dalla Regione Marche sono pervenuti 51 progetti di “categoria A” (ossia con costo complessivo ammesso a finanziamento compreso tra 10mila e 30mila euro e cofinanziamento del 10%) e 18 progetti di categoria B (ossia con costo complessivo ammesso a finanziamento superiore a 30mila euro e cofinanziamento del 20%). Dei 51 progetti della Categoria A, 35 sono risultati ammissibili a finanziamento. Sono state quindi assegnate le risorse ai primi 21 progetti con il miglior punteggio inseriti in graduatoria per un totale di 490mila euro. Attraverso l’integrazione di fondi in attuazione dell’Accordo Stato-Regione Marche 2019, saranno successivamente finanziati, sempre nella categoria A, anche i progetti posizionati dal 22° al 30° posto della graduatoria per un importo di circa 206mila euro.
Il ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha assegnato alla Regione Marche oltre un milione di euro per finanziare tali progetti. Sul sito istituzionale della Regione è stata pubblicata la graduatoria dei progetti ammessi a finanziamento riferiti alla Categoria A che si va ad affiancare alla graduatoria della Categoria B pubblicata lo scorso aprile che ha finanziato 14 progetti, ora in corso di realizzazione, per un importo complessivo di circa 796mila euro. Tutti i progetti sono “di rete” che oltre ad affrontare più settori di intervento sono estesi su più Comuni, compresi quelli coinvolti dagli eventi sismici. Le graduatorie e la documentazione del bando sono reperibili ai seguenti link: http://www.regione.marche.it/Entra-in-Regione/Bandi?id_7590=2559ehttp://www.regione.marche.it/Regione-Utile/Sociale/Terzo-settore#15854_Avviso-pubblico-2019-Terzo-Settore-ADV-APS
Bentornati cari lettori al nostro consueto appuntamento per discutere della precedente settimana e capire cosa ci aspetterà per il futuro. Dopo molti articoli pessimisti finalmente posso osare qualche termine ottimistico, si inizia a vedere un calo sostanzioso dei nuovi contagi e dobbiamo pensare che le restrizioni in vigore dal 26 ottobre sono visibili solo negli ultimissimi giorni indicativamente solo dai dati di sabato 8 novembre pertanto possiamo auspicare che saranno pienamente visibili in questa settimana.
Notiamo come dai raddoppi settimanali a cui eravamo abituati siamo passati ad un aumento del 20% nazionale e del 10% nella regione Marche, ancora ovviamente questo effetto si inizierà a vedere veramente nelle terapie intensive fra questa settimana e la prossima. Su questo argomento quelli come me che si dilettano nell'analizzare la situazione c'è chi vede il rallentamento finora accaduto come un effetto di saturazione dei posti in terapia intensiva. Personalmente invece mi sento di essere ottimista e pensare che il calo che vediamo nella crescita dei ricoveri sia legato ai minori contagi e che nei prossimi giorni vedremo un calo ancora più marcato dei ricoveri critici e magari una loro stabilizzazione.
Vediamo come dicevamo che la crescita dei contagi ha subito un brusco rallentamento e spero la prossima settimana di potervi descrivere la tanto agognata inversione. Vediamo che l'inizio del rallentamento dei contagi di due settimane fa ha portato al rallentamento di decessi e terapie intensive in quella scorsa pertanto è auspicabile che il sostenuto calo dei contagi della precedente fermerà molto la corsa di terapie intensive in questa settimana appena cominciata.
Nella classifica regionale ho inserito i colori della classificazione zone del governo, mettendo quelle note al momento dell'articolo, la Campania è in bilico. La posizione nella nostra classifica non è molto indicativa di come si verrà classificati , possiamo vedere in genere che sono più colpite giustamente quelle nel fondo della classifica ma paradossalmente anche le prime. Da come si è capito vengono presi in considerazione vari indicatori tra cui crescita contagi e ricoveri e la disponibilità di posti letto, quest'ultimo fatto penalizza molto il meridione.
La nostra regione fortunatamente è fra quelle in cui è maggiormente rallentato il contagio anche se si registra ancora un elevato incremento di ricoveri che fortunatamente si riescono a gestire anche grazie alla presenza del Covid Hospital.
Ero molto sorpreso di come inizialmente Bolzano non fosse zona rossa infatti la perdita di tempo nell'attuare restrizioni severe gli fa prendere la maglia nera di questa settimana con oltre lo 0.1% giornaliero medio di contagio della popolazione, una progressione tremenda che se non arrestata porterebbe la situazione totalmente fuori controllo in 2 settimane. Peggiora sensibilmente il Piemonte, nella parte alta della classifica vediamo che la zona Rossa ed arancio viene data a chi ha mostrato un alto incremento di casi facciamo notare anche come la situazione in Sardegna si sia stabilizzata dopo i danni provocati dal turismo estivo e dai signori della movida sconsiderata.
Approvata una risoluzione contro tutti gli ospedali unici delle Marche.
L'atto è stato sottoscritto da tutta la maggioranza in Consiglio regionale, che individua come priorità "l’esigenza di sospendere tutti i provvedimenti in corso per la realizzazione dei nuovi ospedali unici provinciali nell’ottica di una valorizzazione di una rete diffusa sul territorio".
Il no al progetto sui vari ospedali unici, ivi compreso quello di Macerata, era già stato preannunciato dallo stesso Acquaroli in campagna elettorale. La risoluzione approvata ribadisce inoltre l’avvio del percorso di un nuovo piano sanitario, affidato agli assessori Saltamartini e Baldelli, in cui si parla di nuove strutture da costruire: "nuovi ospedali, ma non un ospedale unico" ha spiegato l'assessore alla sanità.
Risoluzione che ovviamente ha visto un'alzata di scudi da parte dei consiglieri del Pd, tra cui Romano Carancini, che l'ha definita "una vendetta ai danni della salute dei cittadini, non sono ospedali unici ma di primo livello - ha chiosato - .
Il Servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato che nelle ultime 24 ore sono stati testati 2608 tamponi: 1425 nel percorso nuove diagnosi e 1183 nel percorso guariti.I positivi sono 504 nel percorso nuove diagnosi (134 nella provincia di Macerata, 102 nella provincia di Ancona, 70 nella provincia di Pesaro-Urbino, 40 nella provincia di Fermo, 141 nella provincia di Ascoli Piceno e 17 da fuori regione).Questi casi comprendono soggetti sintomatici (81 casi rilevati), contatti in setting domestico (106 casi rilevati), contatti stretti di casi positivi (141 casi rilevati), contatti in setting lavorativo (11 casi rilevati), contatti in ambienti di vita/socialità (24 casi rilevati), contatti in setting assistenziale (8 casi rilevati), contatti in setting scolastico/formativo (9 casi rilevati), screening percorso sanitario (6 casi rilevati) e 1 rientro da altra regione. Per altri 117 casi si stanno ancora effettuando le indagini epidemiologiche.
Si tratta di dati che vedono un incremento percentuale tra il numero di tamponi processati nel percorso nuove diagnosi e il numero di contagiati rilevati rispetto alla giornata di ieri, quando sono stati registrati 262 casi a fronte di 750 tamponi effettuati (leggi qui) incidenza al 35,36% contro il 34,93% delle ultime 24h.
Il numero complessivo di contagiati nella Regione Marche sale a 19.555 per un totale di 205.090 campioni testati. Aumentano i ricoverati nelle strutture sanitarie regionali: sono 600 (+10 rispetto a ieri), di cui 75 in terapia intensiva (+4 rispetto a ieri). Nel Maceratese sono accolti 102 pazienti (+4 rispetto a ieri): 53 all'ospedale di Macerata, 14 pazienti al pronto soccorso di Civitanova Marche e 34 al Covid Hospital, uno al pronto soccorso di Camerino.
Di seguito, nel dettaglio, i dati rilasciati dal Servizio sanitario regionale
È morto a Milano Andrea Merloni, uno dei quattro figli di Vittorio Merloni che lo aveva voluto come vicepresidente esecutivo al suo fianco dello storico gruppo industriale degli elettrodomestici di Milano. Di Indesit Company (l'ex Merloni Elettrodomestici) Andrea è stato poi l'ultimo presidente della famiglia Merloni.
Classe 1967, Andrea Merloni sarebbe stato trovato senza vita nella sua abitazione di Milano, probabilmente per un malore. il corpo ormai senza vita è stato trovato dalla domestica.
In famiglia (quattro fratelli, oltre a lui Antonella, Maria Paola e Aristide, lo stesso nome del nonno fondatore dell'azienda) Andrea era stato tra i più convinti sostenitori dell'idea di mantenere italiano il gruppo: è stato ceduto nell'ottobre del 2014 al gruppo americano Whirlpool. Vittorio Merloni è morto nel 2016 dopo una lunga malattia che lo aveva allontanato già da tempo dalla guida dell'azienda.
Appassionato di moto, Andrea Merloni non era ancora trentenne quando rilevò e guidò l'azienda dello storico marchio Benelli.
Tra l'altro, è stato anche presidente dell'Istituto di formazione manageriale 'Adriano Olivettì di Ancona.
Si unisce al cordoglio per la scomparsa di Merloni, anche il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli:
"Profondamente colpito per la prematura e improvvisa scomparsa dell’imprenditore Andrea Merloni, esprimo a nome della Giunta Regionale, della comunità marchigiana e mio personale, il più sentito cordoglio e la sincera partecipazione al grande dolore che ha colpito i suoi cari e la comunità fabrianese".
Il presidente regionale, Francesco Acquaroli, fa il punto sulla situazione Covid.
Mentre altre cinque regioni passano da gialle ad arancioni nella classificazione per la pandemia Covid, le Marche restano "regione gialla". Commentando le prime notizie circolate, il presidente della Regione Marche sottolinea in Consiglio regionale come questa circostanza costituisca un "primo elemento di soddisfazione e di maggiore tranquillità".
Acquaroli lo dice con la "consapevolezza che la crisi è talmente ampia dal punto di vista pandemico che non c'è da gioire o ritenersi sicuri. Sicuramente ci aspettano settimane e mesi duri"; "questo è un primo elemento di soddisfazione e maggiore tranquillità" che è "supportato da un Rt in discesa".
(Fonte Ansa)
Il Servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato che, purtroppo, nelle ultime 24 ore si sono verificati 10 decessi correlati al Covid-19.
All'ospedale di Fabriano hanno perso la vita due donne di 94 e 91. Nel territorio pesarese si è registrata una vittima alla rsa di Valdaso Campofilone: si tratta un 86enne di Cupramarittima, al quale si aggiungono una 81enne di Rapagnano che si è spenta al "Murri" di Fermo. Una vittima anche nell'ascolano: una 92enne di Grottammare deceduta all'ospedale di San Benedetto del Tronto.
Sono 3 i decessi nelle strutture ospedaliere anconetane: un 56enne e un 70enne all'Ospedale dorico di Torrette mentre un 80enne si è spento all'INRCA Ancona. Una vittima anche in provincia di Pesaro-Urbino dove si è registrato un decesso di un 81enne
Nell’elenco fornito dalla Regione anche tre decessi verificatisi nelle strutture sanitarie della provincia di Macerata: un 84enne di Monte San Giusto all'ospedale Civile di Macerata.
Dall'inizio della pandemia nelle Marche hanno perso la vita a causa del Covid-19: 1067 persone. Pesaro-Urbino è la provincia che paga il prezzo più alto in termini di vite spezzate (531), mentre sono 172 quelle totali nella provincia di Macerata.
Secondo i dati complessivi, nel 95% dei casi le vittime presentavano patologie pregresse e la loro età media è di 81 anni:
La Regione Marche stanzia 5 milioni di euro del Programma di sviluppo rurale per sostenere gli agricoltori colpiti dalla crisi causata dal Covid-19. Beneficiarie sono le aziende agricole agrituristiche, le fattorie didattiche e le attività di agricoltura sociale che hanno subito cali di fatturato a seguito della pandemia.
I contributi “una tantum”, senza criteri di selezione delle domande, potranno arrivare a 7 mila euro. “Forniamo un sostegno economico agli imprenditori agricoli penalizzati dalle chiusure e dalle restrizioni alla circolazione delle persone che hanno causato un blocco delle attività per diversi mesi e la contestuale disdetta delle prenotazioni ricevute prima della diffusione del contagio - evidenzia il vicepresidente Mirco Carloni, assessore all’Agricoltura – La concessione dell’aiuto sarà legata alla sola stima della perdita di fatturato che dovrà risultare superiore a mille euro”. Le domande potranno essere presentate, a partire da giovedì 12 novembre, attraverso la piattaforma Siar. La perdita di fatturato delle attività agrituristiche e delle fattorie didattiche sarà correlata ai singoli servizi offerti (ospitalità, somministrazione alimenti e bevande, attività formative, servizi sportivi), mentre quella dell’agricoltura sociale ai servizi educativi erogati.