"Cinque anni fanno 1825 giorni durante i quali si sente tutto il peso, la fatica e anche la delusione di cui abbiamo tante volte parlato e che non vogliamo ripetere più. Però stiamo vivendo un momento ancora difficile aggravato dalla situazione di emergenza sanitaria legata al Covid-19 che si spera non si prolunghi nel tempo. Crediamo che questo anniversario, il quinto dal terremoto che ha squarciato il territorio maceratese dopo quello di Amatrice e dell'ascolano, debba spingere ancor di più la politica e le istituzioni a mettere in campo strumenti economici e strutturali adeguati. Le ultime iniziative, dal commissario Legnini al lavoro parlamentare, fanno ben sperare in particolare riguardo il sismabonus che come Federcontribuenti riteniamo sia giusto prorogare al 2025''.
Lo scrive, in una nota, il Segretario Regionale Marche di Federcontribuenti, Maria Teresa Nori in occasione del quinto anniversario della scossa di terremoto che ha colpito il 30 ottobre 2016 le terre del maceratese. ''Mi sembra che risuoni particolarmente attuale e urgente in questa circostanza il monito di Papa Francesco fatto in occasione del quarto anniversario: più grave della pandemia, più grave del terremoto, sarebbe soltanto l’incapacità di cogliere un messaggio che la pandemia e il terremoto ci portano: quello di una vita seria in grado di valorizzare ciò che è essenziale, capace di ricominciare sempre di nuovo. Ma la politica - conclude la rappresentante dei consumatori - deve fare in modo che questi territori tornino a nascere e non a spopolarsi''.
"Come avrete avuto modo di ascoltare e di leggere nelle ultime due settimane, il numero dei soggetti positivi al Covid è tornato a crescere in tutta Italia e anche nella nostra regione. Finora l’impatto sulle strutture sanitarie è stato contenuto ma i ricoveri, sia nelle terapie intensive che in area medica, hanno visto negli ultimi tre giorni un incremento". A sottolinearlo è il presidente della regione Marche, Francesco Acquaroli attraverso una nota social.
"Senza ingenerare alcun allarmismo, è però importante tenere alta l’attenzione nei confronti del rispetto delle norme e delle raccomandazioni che rappresentano uno strumento importante per contenere la pandemia, soprattutto ora che rientriamo nella stagione più fredda e si torna a vivere la maggior parte delle nostre attività in luoghi chiusi" ha concluso Acquaroli.
La ricostruzione in Centro Italia dopo i terremoti di cinque anni fa conferma il cambio di passo, ed il Governo aggiunge nuovi fondi per la riparazione e la ricostruzione delle abitazioni e degli immobili produttivi, che dopo la fortissima crescita dei contributi approvati nell’ultimo anno erano in via di esaurimento.
La Legge di Bilancio 2022 approvata ieri dal Consiglio dei Ministri stanzia infatti 6 miliardi aggiuntivi per la ricostruzione privata, oltre a disporre la proroga a tutto il 2022 dello stato di emergenza in Centro Italia, con 200 milioni per l’assistenza alla popolazione, e della gestione commissariale.
Con le oltre 21 mila richieste di contributo presentate a tutt’oggi, per un valore di 6,1 miliardi di euro, e con 11 mila domande già approvate con la concessione di 3,1 miliardi, la somma stanziata in bilancio nel 2017 per la ricostruzione privata, 6 miliardi, era di fatto quasi tutta impegnata.
“Ringrazio il Governo per l’attenzione costante rivolta alla ricostruzione post sisma, che finalmente marcia ad un ritmo sostenuto, e alla messa in sicurezza di un territorio fragile. Le scosse di questi giorni nelle Marche ci ricordano che dobbiamo mantenere alto l’impegno sulla prevenzione” sottolinea il Commissario Straordinario alla ricostruzione, Giovanni Legnini. “Solo quest’anno in Centro Italia abbiamo autorizzato un miliardo e mezzo di contributi per l’apertura di oltre 4 mila cantieri, anche se nel terzo trimestre c’è stata una minor crescita dovuta alle difficoltà del mercato edilizio. I nuovi fondi ci consentono di affrontare con lo stesso impegno profuso fin qui il grandissimo lavoro che resta da fare. Dobbiamo ricostruire ancora almeno 40/50 mila edifici. In quest’ottica la proroga del Superbonus edilizio al 2023 per alcune tipologie di edifici decisa dal Governo è molto positiva. Il mio auspicio è che ora il Parlamento possa migliorare queste norme, per far sì che i bonus siano confermati per le aree colpite dalle catastrofi naturali, così da garantire una ricostruzione sicura e sostenibile” sottolinea il Commissario, che proprio oggi ha diffuso i dati sull’andamento della ricostruzione al 30 settembre scorso.
I numeri del 2021 confermano e consolidano l’accelerazione della ricostruzione privata, mentre si registrano progressi consistenti anche sul fronte delle opere pubbliche.
Nei primi nove mesi dell’anno, come si legge nel Rapporto pubblicato oggi sul sito internet della Struttura commissariale (http://www.sisma2016.gov.it), le richieste di contributo presentate sono state 1.581, mentre quelle approvate, con l’autorizzazione ad aprire i cantieri e la concessione di 1,5 miliardi di contributi, la metà di quelli autorizzati dall’avvio della ricostruzione, sono state ben 4.082.
Nello stesso periodo i cantieri ultimati, con la consegna degli immobili ai proprietari, sono stati 1.691. Gli importi effettivamente erogati nei primi nove mesi del 2021, sulla base dello stato di avanzamento dei lavori, ammontano a 542 milioni di euro, cifra sensibilmente superiore a quella registrata nell’intero anno 2020, pari a 381 milioni di euro.
Per quanto riguarda la ricostruzione pubblica, la spesa erogata a fine settembre era salita a 468 milioni di euro, rispetto ai 253 di fine 2020: nei primi nove mesi del 2021 sono stati ultimati quasi 100 cantieri.
Il rapporto sulla ricostruzione al 30 settembre, insieme alle iniziative per la chiusura del censimento dei danni al patrimonio immobiliare privato e pubblico, saranno illustrate dal Commissario Legnini domani mattina nel corso di una conferenza stampa a Norcia alle ore 9,15 presso il Centro di Valorizzazione di via Solferino.
Torna a tremare la terra nelle Marche.
Una scossa di terremoto magnitudo 4.3 è stata registrata alle 12.53 di questa mattina dall'Ingv a una profondità di 38 km nella zona di Montefelcino, in provincia di Pesaro e Urbino.
Il movimento tellurico è stato avvertito in maniera distinta anche nel Maceratese, in particolare lungo la costa.
Pochi minuti dopo, alle 12:56, è stata registrata un'altra scossa questa volta di magnitudo 2.7 della scala Richter con epicentro a Serrungarina (sempre nel Pesarese) a una profondità di 37 km. A questa ne ha fatto seguito un'altra di magnitudo 2.3 con lo stesso epicentro.
Centinaia le telefonate ai vigili del fuoco, sono in corso le verifiche su edifici, soprattutto pubblici, per determinare danni.
Quella delle 12.53 è stata la scossa più forte registrata quest'anno nelle Marche (in precedenza, il 18 ottobre la magnitudo era stata del 3.7 a Visso) ed è seconda per entità a quella del 10 aprile 2018, quando la terra tremò a Muccia e la magnitudo fu di 4.6.
Grande paura tra la popolazione per le scosse odierne arrivate in concomitanza con il quinto anniversario dallo sciame sismico che ha raso al suolo interi comuni marchigiani, tra il 26 e il 30 ottobre 2016.
Stop ai treni: sospesi tra Rimini e Ancona e tra Falconara e Fabriano: LEGGI QUI LA NOTIZIA
Molte fiere ed eventi all'aperto prevedono l'uso di un gazebo. Anche se non è obbligatorio, proteggerà il tuo allestimento da vento e intemperie, ma anche dall'eccessiva luce solare diretta. In secondo luogo, conferisce a qualsiasi allestimento un aspetto più accattivante e professionale, per questo la scelta del gazebo giusto per un evento o una fiera è veramente importante.
Cose da considerare quando si sceglie un gazebo da evento
La prima cosa che devi stabilire è la frequenza di utilizzo del tuo gazebo. Lo utilizzerai una volta alla settimana o ogni poche settimane per una bancarella del mercato o un paio di volte all'anno per una fiera o una mostra aziendale? Questo determinerà se hai bisogno di una struttura di livello commerciale o una leggera e compatta, che lo renda facile da trasportare.
I gazebo pop-up sono la tipologia più diffusa in quest'ambiente, soprattutto perché sono piuttosto facili da installare: in genere, devi semplicemente sollevare il telaio e bloccare i bulloni in posizione. Puoi facilmente installare questi gazebo in autonomia, e si trovano facilmente anche online (ecco per esempio un classico gazebo 2x2). Altri, invece, richiedono alcuni perni di bloccaggio per essere fissati a terra e potresti aver bisogno di un paio di mani in più per installarli.
Un consiglio valido è quello di cercare un gazebo con una struttura spessa e montanti resistenti e ben fissati poiché ciò impedirà alle barre di spezzarsi o piegarsi sotto pressione.
Quando cerchi un gazebo, ne hai bisogno di uno resistente. Escludi quelli con strutture in plastica, perché si piegheranno anche con una leggera brezza. Molti tendoni e gazebo oggi disponibili sono realizzati in acciaio. Pur essendo estremamente durevoli, arrugginiscono gravemente se lasciati fuori in caso di pioggia. Non solo sembreranno estremamente anti estetici, ma la ruggine indebolirà anche i telai, rendendo il crollo del gazebo una probabilità.
Una buona idea è investire in un tendone in alluminio, che non si corrode in caso di pioggia. Inoltre, preferisci i gazebo con coperture sui lati: se sei a un evento e il tempo è umido e ventoso, tu, i clienti e la merce vi inzupperete senza alcuna protezione laterale.
Il tuo gazebo è abbastanza grande da ospitare facilmente tutto ciò che vuoi tenere al suo interno? La dimensione del gazebo che scegli dovrebbe essere basata su queste considerazioni. Scegli un gazebo di almeno 3X3 metri per contenere tutto il necessario.
Devi considerare anche il colore: il bianco è quello più indicato nella maggior parte delle situazioni. Questo colore massimizza la luminosità e la visibilità per i clienti che osservano la merce esposta.
Prova a cercare un gazebo di alta qualità realizzato con materiale impermeabile. Un baldacchino per gazebo pieghevole economico è solitamente realizzato con materiale scadente che non proteggerà te e il tuo materiale aziendale da elementi meteorologici imprevisti.
Il Servizio Sanità delle Marche ha comunicato come, nel corso delle ultime 24 ore, siano stati testati 2693 tamponi: 1172 nel percorso nuove diagnosi (di cui 376 nello screening con percorso antigenico, con 11 positivi rilevati) e 1467 nel percorso guariti (un rapporto positivi/testati del 7,8%). Il tasso di incidenza del virus, a ieri, era di 43,70 nuovi positivi settimanali ogni 100 mila abitanti (due giorni fa era al 44,22).
I positivi nel percorso nuove diagnosi sono 91, di cui 28 nella provincia di Macerata, 22 nella provincia di Ancona, 10 nella provincia di Pesaro-Urbino, 16 in provincia di Fermo, 14 in provincia di Ascoli Piceno e 1 fuori regione.
Questi casi comprendono soggetti sintomatici (19 casi rilevati), contatti stretti di casi positivi (22 casi rilevati), contatti in ambito domestico (28 casi rilevati), contatti extra regione (2), casi in attesa di approfondimento epidemiologico (11), ambito scolastico-formativo (5), contatti in ambito assistenziale (3) e contatti in ambito sanitario (2).
Dal punto di vista percentuale, nel rapporto tra il numero di tamponi processati nel percorso nuove diagnosi e il numero di contagiati, si registra una sostanziale stabilità rispetto alla giornata precedente: incidenza al 7,8% oggi, contro il 7,7% registrato ieri.
Nelle ultime 24 ore si registra anche un incremento del numero dei ricoverati per Covid-19 nelle Marche: sono 61 (+2 rispetto a ieri), tra i quali 17 in Terapia intensiva (numero invariato rispetto a ieri), 29 in reparti non intensivi e 15 pazienti nel reparto di Semi Intensiva. Lo comunica il Servizio Sanità della Regione.
Presso la residenza Valdaso, a causa delle complicazioni dovute al Covid, ha perso la vita una 85enne di Montecosaro.
Vi sono, infine, 50 pazienti Covid positivi ospitati nelle strutture territoriali (alla Rsa di Campofilone) e 4 pazienti nei pronto soccorso degli ospedali regionali: uno a Pesaro, uno al "Murri" di Fermo, uno a Jesi e uno a Torrette.
Mascherine senza il marchio CE: scatta il sequestro.
Oltre 280mila mascherine chirurgiche sprovviste del marchio CE sono state sequestrate al porto di Ancona dall'Agenzia delle Dogane e dalla Guardia di Finanza. I dispositivi erano a bordo di un tir con targa bulgara appena sbarcato dalla Grecia. L'apposizione del marchio CE, sottolinea una nota dell'Agenzia, è obbligatoria in base alla normativa comunitaria di settore, e viene attestata dal produttore per mezzo della dichiarazione di conformità ai requisiti di sicurezza e salute previsti dalle relative disposizioni europee.
La marcatura costituisce quindi una certificazione di qualità con la quale il fabbricante, sotto la propria responsabilità e in conseguenza delle opportune verifiche, dichiara che la merce è conforme a tutti i requisiti di sicurezza previsti dalla normativa. Alla ditta responsabile dell'immissione in commercio è stata contestata la violazione delle norme con l'applicazione di una sanzione amministrativa pecuniaria che da 21.400 euro a un massimo di 128.400 euro.
(Fonte Ansa)
Il nome completo è OBUV Mir Kozhi ed è la vetrina moscovita degli articoli delle calzature e della pelletteria ed accessori: l'ultima edizione si è chiusa il 22 ottobre, ed i 45 imprenditori marchigiani presenti hanno fatto un primo positivo bilancio.
Trentanove di loro hanno partecipato alla fiera di Mosca all'interno della collettiva organizzata da Linea, Azienda Speciale del comparto moda della Camera di Commercio delle Marche e dalla Regione Marche, grazie all’accordo tra i due enti locali le imprese hanno beneficiato dell’abbattimento dei costi del 50%.
Dopo i buoni risultati del Micam Milano, dell’ottimo andamento delle vendite alla fiera di Almaty in Kazakistan e del buon numero di ordini ricevuti alla fiera di Kiev in Ucraina, da Mosca si sono registrati valori di vendita che per alcune aziende sono stati superiori a quelli pre-pandemia del 2019 e molto gradita è stata la sorpresa di trovare in fiera molti nuovi clienti che hanno fatto subito ordini.
“Segno di un ricambio generazionale: i nuovi clienti si uniscono ai storici clienti fidelizzati che dalla metà degli anni ’90 hanno dato fiducia alle imprese marchigiane acquistando qualità e design Made in Marche - spiega Francesca Orlandi presidente di Linea – Questa grande positività, ha generato un entusiasmo fondamentale in questo momento storico, e ci auguriamo che non venga disatteso a causa degli eventi pandemici”.
A Mosca gli imprenditori marchigiani hanno portato le collezioni primavera estate uomo/donna: scarpe eleganti e formali dunque scarpe aperte, sandali e tacchi arricchiti con strass, fibbie e pietre luccicanti, mocassini e soprattutto tante sneakers. I clienti russi hanno molto apprezzato, oltre alle nuove collezioni, il fatto stesso che le nostre imprese abbiano continuato ad investire nella ricerca di campionari innovativi.
“E' stato un trionfo di colori" spiega Francesca Orlandi che oltre presiedere Linea è imprenditrice della pelletteria " richiesti arancio, verde mela, menta, ocra e giallo. Il giallo insieme al grigio, colori Pantone dell'anno nel 21 saranno i colori di successo che troveremo nelle vetrine anche nella primavera/estate 2022" . E il giallo e il grigio rispecchiano bene anche la dicotomia del presente. Preoccupazione e luce in fondo al tunnel "Di fondamentale rilevanza nelle relazioni commerciali, rimane la questione pandemica, che in una popolazione russa poco incline ai vaccini e alla misure precauzionali ha determinato la decisione governativa di un temporaneo lockdown per i prossimi giorni con la chiusura totale delle attività commerciali. Ci auguriamo che le misure siano efficienti e che non ci sia necessità di un successivo allungamento delle chiusure”.
Linea, Azienda Speciale della Camera di Commercio delle Marche Moda e Calzature, ha organizzato in fiera la possibilità di procedere al tampone molecolare presso gli stand, per facilitare la procedura e velocizzare l'ingresso in sicurezza.
Per Mirco Carloni – Vicepresidente Regione Marche - assessore allo sviluppo economico: Tutte le istituzioni regionali si stringono a supporto delle imprese del calzaturiero, un distretto che rappresenta la massima eccellenza della produzione marchigiana. Per vincere con la qualità e l'efficienza la sfida del mercato globale, Regione Marche ha identificato una nuova strategia di finanziamento pubblico centrata sulle filiere, l’innovazione ed una presenza costante e significativa su tutte le principali fiere nazionali ed estere.
A incoraggiare gli imprenditori marchigiani ad Obuv anche l'Ambasciatore Italiano a Mosca, insediatosi da pochi giorni: Giorgio Starace, già Ambasciatore a Tokyo, altra piazza di interesse per la nostra regione, conosce bene la realtà calzaturiera marchigiana e ha dato la propria disponibilità a facilitarne la presenza nei mercati della Federazione Russa.
“L'Oriente è l'orizzonte che gli imprenditori sognano per il 2022, quando cesseranno del tutto le restrizioni, il Giappone e Corea in primis ”, l'auspicio di Francesca Orlandi. "E se per andare in Oriente è necessaria la fine dell'emergenza sanitaria e delle sue restrizioni, per andare ovunque è imprescindibile l'accordo tra le istituzioni: l'unione degli amministratori fa la forza degli imprenditori e per questo confidiamo nel rinnovo di un accordo con la Regione per promuovere il comparto moda all'estero, favorire incoming e organizzare collettive"
Il Servizio Sanità delle Marche ha comunicato come siano stati testati 3100 tamponi: 1364 nel percorso nuove diagnosi (di cui 496 nello screening con percorso antigenico, con 22 positivi rilevati) e 1736 nel percorso guariti (un rapporto positivi/testati del 7,7%). Il tasso di incidenza del virus, a ieri, era di 44,29 nuovi positivi settimanali ogni 100 mila abitanti (due giorni fa era al 44,22).
I positivi nel percorso nuove diagnosi sono 105, di cui 14 nella provincia di Macerata, 29 nella provincia di Ancona, 24 nella provincia di Pesaro-Urbino, 22 in provincia di Fermo, 11 in provincia di Ascoli Piceno e 5 fuori regione.
Questi casi comprendono soggetti sintomatici (24 casi rilevati), contatti stretti di casi positivi (28 casi rilevati), contatti in ambito domestico (33 casi rilevati), contatti extra regione (2), casi in attesa di approfondimento epidemiologico (9), setting scolastico-formativo (4), contatti in ambito lavorativo (1), contatti in setting assistenziale (3) contatti in setting sanitario (1).
Dal punto di vista percentuale, nel rapporto tra il numero di tamponi processati nel percorso nuove diagnosi e il numero di contagiati, si registra una diminuzione rispetto alla giornata precedente: incidenza al 7,7% oggi, contro il 6,5% registrato ieri.
Nelle ultime 24 ore si registra anche un incremento del numero dei ricoverati per Covid-19 nelle Marche: sono 59 (+4 rispetto a ieri), tra i quali 17 in Terapia intensiva (+3 rispetto a ieri), 26 in reparti non intensivi e 16 pazienti nel reparto di Semi Intensiva. Lo comunica il Servizio Sanità della Regione.
Nelle ultime 24 ore si registrano purtroppo due decessi legati al Covid. Le vittime sono una 93enne di Arcevia spirata presso la residenza Valdaso e una 88enne di Civitanova Marche, che ha perso la vita all'ospedale di Macerata.
Vi sono, infine, 41 pazienti Covid positivi ospitati nelle strutture territoriali (alla Rsa di Campofilone) e 3 pazienti nei pronto soccorso degli ospedali regionali: 2 a Senigallia e uno a San Benedetto del Tronto.
Regione Marche e Amazon annunciano oggi un’intesa volta a sostenere le piccole e medie imprese, con attività di promozione e formazione digitale dedicate. L’accordo prevede di sostenere la digitalizzazione e l’internazionalizzazione delle piccole e medie imprese del territorio, la promozione dei prodotti Made in Italy, inclusi quelli marchigiani, attraverso la vetrina Amazon Made in Italy e l’organizzazione di attività formative dedicate alle piccole e medie imprese.
A partire da oggi, le tipicità marchigiane sono inoltre disponibili in una sezione regionale dedicata nella vetrina Amazon Made in Italy. Una selezione di oltre 6000 prodotti, che spazia dalle specialità enogastronomiche come vini locali Dop, Doc e Docg, al rinomato salame Ciauscolo I.G.P., alle eccellenze del distretto calzaturiero locale, conosciute in tutto il mondo, fino a prodotti artigianali o di design realizzati a mano. Sono circa 100 le piccole e medie imprese marchigiane che fanno già parte della vetrina e che raggiungono così clienti in Italia e all’estero.
Amazon ha lanciato questa nuova sezione regionale anche grazie al contributo che deriva dal più ampio “Accordo di Collaborazione” con l’Agenzia ICE, per sostenere le piccole e medie imprese italiane aiutandole a digitalizzarsi e a vendere i prodotti locali sia in Italia che all'estero.
“Obiettivo della Regione Marche – ha spiegato il Vicepresidente e Assessore allo Sviluppo Economico, Mirco Carloni, firmatario del protocollo d’intesa - è favorire la ripresa delle attività economiche del territorio. Questo passa attraverso un rafforzamento della competitività delle produzioni marchigiane ma anche attraverso l’accesso ai nuovi canali di diffusione e valorizzazione commerciale, soprattutto nell’ambito di piattaforme digitali di commercializzazione”.
“La pandemia – ha continuato Carloni – ha cambiato le abitudini commerciali degli italiani. Si è visto che la vendita attraverso il canale digitale ha assunto una rilevanza crescente nel panorama delle attività commerciali a livello internazionale e rappresenta un canale ormai imprescindibile in diversi settori merceologici”. “Le nostre imprese – ha ribadito Carloni - devono valorizzare i prodotti su mercati ad alto valore aggiunto. Questo accord con Amazon è una vera opportunità di crescita perché è il negozio online che serve alle Marche”.
Stando ai dati, il 96,3% delle imprese marchigiane dispone di una connessione a banda larga fissa o mobile, rispetto a una media nazionale del 94,5%, al 95,6% del Nord Ovest, al 97,3% del Nord Est e al 90,4% del Centro Italia, mentre il 67,7% delle imprese delle Marche possiede un sito webhome page o pagina internet rispetto a una media nazionale del 72,1%, al 78,4% del Nord Ovest, all’80,4% del Nord Est e al 66,9% del Centro Italia.
“Un altro passo verso la digitalizzazione delle imprese italiane, in particolare delle piccole e medie, per rispondere ai nuovi paradigmi del commercio mondiale e dell'innovazione tecnologica - afferma Carlo Ferro, Presidente di ICE Agenzia. "L'e-commerce è uno dei sei pilastri del Patto per l'export e su questo fronte, come ICE, stiamo accelerando perché è attraverso il digitale che si affrontano le sfide della ripresa. In meno di due anni abbiamo messo in campo 31 accordi con marketplace e etailer che diventano altrettante vetrine del Made in Italy. Nel 2020 i compratori online sono stati circa 2,7 miliardi, un bacino importante e con una crescita media annua prevista del 12% per i prossimi 5 anni. Un trend, quindi, non reversibile. E il Sistema Paese, di cui ICE è un attore, sta lavorando con reazione e visione per supportare le imprese sui mercati. Un grande in bocca al lupo alle aziende delle Marche, sono sicuro che, con il supporto del Sistema Paese, sapranno posizionarsi sempre più velocemente sulla strada della ripresa”.
62,4 miliardi di euro, ammonta a tanto il contributo erariale trasmesso alle casse dello stato da parte dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli di Stato nel solo 2020.
Lo rende noto un nuovo report ADM in base alla vendita di tabacchi, giochi, energia e alcolici e dogane vere e proprie, che fruttano un ricavo di 11,99 miliardi, mentre i tabacchi vantano un provento di 14,06 miliardi, e i giochi di 7,24 miliardi. La fetta più ampia di questo contributo arriva però da energia e alcolici, che fruttano qualcosa come 29,10 miliardi di euro.
A influire sul segno meno delle entrate del gioco (che si assestano intorno al -36.27%) è stata ovviamente la pandemia da Covid 19. Ne è certo il Libro Blu, report annuale dell’ADM, che sottolinea anche l’aumento della raccolta del gioco a distanza (che fa registrare un importante +35,25%), con più del 30% di nuovi conti gioco aperti. Un esempio di questo trend è senza dubbio StarVegas, azienda che ha trainato il gioco distanza facendo registrare negli ultimi 12 mesi un bacino di visite di quasi un milione di utenti.
"Quando, il 31 Gennaio 2020, sono stato nominato Direttore Generale dell'Agenzia delle Accise, Dogane e Monopoli sapevo di iniziare una sfida importante per il Paese – spiega il Direttore Generale dell’Agenzia, Marcello Minenna - non potevo immaginare il ruolo nevralgico che l'Agenzia avrebbe rivestito per la tutela della salute, la sicurezza dei cittadini e il contrasto ai gravi reati in materia di traffico di merci e di valuta derivati dell'emergenza pandemica. In questi mesi ho avuto modo di apprezzare la grande professionalità, le specificità, il senso dello Stato e il rispetto delle Istituzioni dei funzionari e dei dirigenti dell'Agenzia". I dati, pubblicati da Rainews, parlano di una spesa diminuita del 33%, mentre le vincite sono arrivate a 75 miliardi, con una perdita per l’Erario del 36%.
Per questo anche il Presidente della Camera, Roberto Fico, ha parlato di una riforma "urgente del settore”. Queste le sue parole: “Si tratta di un settore di grande delicatezza, in cui si fatica da decenni a trovare un equilibrio tra gli interessi dell'erario, che ricava un gettito molto significativo, e la tutela dei cittadini, soprattutto minori, dai rischi del gioco problematico”.
La campanella d’allarme, insomma, è suonata. Ed è suonata da più parti. Ora si deve intervenire in fretta per arginare le perdite e far ripartire un settore fondamentale per l’economia
Per sopperire alle necessità aziendali, molte realtà si riferiscono sempre più spesso al web. Grazie a portali ben organizzati, infatti, è possibile acquistare materiale e persino noleggiare mezzi in pochi clic e con vetrine virtuali davvero complete. Assistenza clienti, descrizioni corredate di foto e suddivisione in categorie sono altri elementi determinanti che portano tanti professionisti dei più svariati settori a ricercare fornitori validi su internet.
Sono molte le imprese che, per incrementare la produttività e ridurre i costi legati alla gestione dei veicoli aziendali, scelgono di affidarsi al noleggio per disporre di mezzi idonei alla tipologia di attività da svolgere.
In tal senso, una delle regioni italiane in cui si concentra maggiormente la richiesta è il Veneto, dove le necessità delle imprese vengono soddisfatte da ditte specializzate come Giffi Noleggi, che mette a disposizione un’ampia gamma di veicoli commerciali in numerose città del territorio.
Per esempio, è possibile richiedere il servizio di Noleggio di Furgoni a Verona, una città che, vista la presenza massiccia di industrie agricole, edili, meccaniche, manifatturiere e alimentari, necessità di un ingente quantitativo di veicoli commerciali.
Come noleggiare un furgone online
Un portale che consente di noleggiare i furgoni online, dunque, è solitamente organizzato per fornire tutte le notizie più importanti riguardanti il parco macchine disponibile: non solo foto da diverse angolazioni, dunque, ma anche caratteristiche tecniche specifiche di ogni modello, inclusi optional irrinunciabili quali chiusura centralizzata e alzacristalli elettrico. Si parte innanzitutto dalla zona geografica d'interesse per restringere la ricerca, quindi è possibile compilare un form con i propri dati e l'indirizzo al quale si renderà necessario l'utilizzo (in caso di ditta di trasporti farà fede la sede legale dell'azienda). In base alla disponibilità del momento, si indicheranno le date di ritiro e di reso e si potrà sempre contare su un numero telefonico per l'assistenza.
I vantaggi del noleggio sono molteplici, a partire dal poter sempre avere il furgone adeguato alle necessità del momento senza bisogno di acquistarne: soprattutto se il lavoro non è continuativo o è molto diversificato, contare su mezzi diversi per periodi di tempo differenti è molto importante. E non sono solo le spese vive dell'eventuale acquisto di un furgone a essere eliminate, ma anche tutte quelle accessorie riguardanti l'assicurazione e il bollo obbligatori, nonché oneri quali la manutenzione ordinaria o straordinaria: tutte voci a carico della ditta di nolo. All'azienda rimarrà solo il compito di rifornire i mezzi di carburante.
Infine, va anche considerato l'aspetto della sicurezza: un furgone a noleggio viene controllato sia prima di essere consegnato che al rientro, quindi il cliente avrà sempre a disposizione veicoli dalle performances pressoché perfette.
Quali sono i modelli di furgoni più richiesti
Il minivan è un tipo di furgone versatile, che riassume caratteristiche di maneggevolezza e spazio interno che per molti sono prioritarie. La possibilità di stipare oltre 3 metri cubi di materiali od oggetti lo rende adatto a trasporti di merci, traslochi ma anche trasbordo di materiali in cantiere, solo per citare alcuni usi. I portelloni laterali scorrevoli, inoltre, riducono di molto l'ingombro in larghezza, consentendo operazioni di carico e scarico in maniera piuttosto agevole.
Il furgone cubo centinato, invece, per un maggior ingombro offre senz'altro possibilità di trasporto maggiori che possono arrivare fino a 20 metri cubi con sponda posteriore atta a caricare più facilmente oggetti pesanti. In questo caso, però, oltre al guidatore spesso sono presenti anche due posti per i passeggeri, così da agevolare anche le operazioni in loco.
Si possono noleggiare anche furgoni con cassone, sia fisso che ribaltabile e persino dotato di gru per afferrare più agevolmente il materiale che si trasporta. In alcuni casi, questi mezzi possono anche avere lo spazio sufficiente per più passeggeri.
Infine, molto richiesto è il furgone refrigerato che consente il trasporto di alimenti freschi o surgelati con regolazione della temperatura interna adatto al tipo di necessità.
Il Servizio Sanità delle Marche ha comunicato come siano stati testati 1244 tamponi: 558 nel percorso nuove diagnosi (di cui 210 nello screening con percorso antigenico, con 0 positivi rilevati) e 686 nel percorso guariti (un rapporto positivi/testati del 8,1%). Il tasso di incidenza del virus, a ieri, era di 41,56 nuovi positivi settimanali ogni 100 mila abitanti (due giorni fa era al 41,02).
I positivi nel percorso nuove diagnosi sono 45, di cui 9 nella provincia di Macerata, 25 nella provincia di Ancona, 2 nella provincia di Pesaro-Urbino, 16 in provincia di Fermo, 2 in provincia di Ascoli Piceno e 11 fuori regione.
Questi casi comprendono soggetti sintomatici (30 casi rilevati), contatti stretti di casi positivi (12 casi rilevati), contatti in ambito domestico (14 casi rilevati), contatti extra regione (2), casi in attesa di approfondimento epidemiologico (3), setting scolastico-formativo (0), contatti in ambito lavorativo (0), contatti in setting assistenziale (2).
Dal punto di vista percentuale, nel rapporto tra il numero di tamponi processati nel percorso nuove diagnosi e il numero di contagiati, si registra una diminuzione rispetto alla giornata precedente: incidenza al 8,1% oggi, contro il 9,8% registrato ieri.
Nelle ultime 24 ore si registra anche un incremento del numero dei ricoverati per Covid-19 nelle Marche: sono 58, tra i quali 14 in Terapia intensiva (+2 rispetto a ieri), 30 in reparti non intensivi,e 14 pazienti nel reparto di Semi Intensiva. Lo comunica il Servizio Sanità della Regione.
Nelle ultime 24 ore si registrano purtroppo 4 decessi legati al Covid. Tre di essi sono domiciliati in provincia di Ancona e uno nel fermano: si tratta di una donna di 87 anni, la più anziana, che è spirata nei pressi della Residenza Valdaso, di un uomo e di una donna rispettivamente di 85 e 81 deceduti entrambi a Jesi, e di un' altra donna di anni 78 che è deceduta nei pressi della Residenza Valdaso.
Vi sono, infine, 40 pazienti Covid positivi ospitati nelle strutture territoriali (alla Rsa di Campofilone) e 6 pazienti nei pronto soccorso degli ospedali regionali: 4 dei quali sono ospitati a Jesi, 1 a Civitanova Marche e 1 a San Benedetto del Tronto.
Nelle prime ore del mattino, nelle province di Brescia, Milano, Reggio Calabria, Cremona e Ascoli Piceno, uomini della Polizia, dei carabinieri e della Guardia di Finanza di Brescia, coordinati dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Brescia, hanno eseguito 15 misure cautelari nei confronti di soggetti contigui ed inseriti in contesti di criminalità organizzata di stampo 'ndranghetista e gravemente indiziati, a vario titolo, di usura ed estorsione commessi con metodo mafioso, nell'ambito dell'operazione "Atto finale".
L'attività degli investigatori - diretta dal pm Roberta Panico della Direzione Distrettuale Antimafia di Brescia, insieme con i sostituti procuratori Erica Battaglia e Carlotta Bernardini - ha permesso di documentare, nonostante il periodo di lockdown, presunte condotte intimidatorie ed estorsive, accordi e pagamenti usurari, accompagnati da pressioni e pretese economiche agli imprenditori, accordi per la spartizione degli illeciti guadagni, richieste di protezione criminale e gravi situazioni di esposizione a rischio per l'incolumità individuale.
Sale il tasso di incidenza del virus, così come il rapporto tra il numero di tamponi processati e il numero di contagiati. È questo il quadro aggiornato della situazione Covid nelle Marche, in base ai dati delle ultime 24 ore.
Il Servizio Sanità delle Marche ha comunicato come siano stati testati 2668 tamponi: 1206 nel percorso nuove diagnosi (di cui 398 nello screening con percorso antigenico, con 14 positivi rilevati) e 1462 nel percorso guariti (un rapporto positivi/testati del 9,8%). Il tasso di incidenza del virus, a ieri, era di 41,02 nuovi positivi settimanali ogni 100 mila abitanti (due giorni fa era al 37).
I positivi nel percorso nuove diagnosi sono 118, di cui 29 nella provincia di Macerata, 24 nella provincia di Ancona, 36 nella provincia di Pesaro-Urbino, 16 in provincia di Fermo, 2 in provincia di Ascoli Piceno e 11 fuori regione.
Questi casi comprendono soggetti sintomatici (30 casi rilevati), contatti stretti di casi positivi (27 casi rilevati), contatti in ambito domestico (39 casi rilevati), contatti extra regione (1), casi in attesa di approfondimento epidemiologico (12), setting scolastico-formativo (4), contatti in ambito lavorativo (2), contatti in setting assistenziale (2).
Dal punto di vista percentuale, nel rapporto tra il numero di tamponi processati nel percorso nuove diagnosi e il numero di contagiati, si registra un incremento rispetto alla giornata precedente: incidenza al 9,8% oggi, contro il 9,4% registrato ieri.
Diminuisce di una unità il numero dei ricoverati per Covid-19 nelle Marche: sono 55, tra i quali 12 in Terapia intensiva (+1 rispetto a ieri), 29 in reparti non intensivi,e 14 pazienti nel reparto di Semi Intensiva. Lo comunica il Servizio Sanità della Regione.
Nelle ultime 24 ore non si è registrato alcun decesso correlato al Covid
Vi sono, infine, 39 pazienti Covid positivi ospitati nelle strutture territoriali (alla Rsa di Campofilone) e 7 pazienti nei pronto soccorso degli ospedali regionali: tutti ospitati a Jesi.
Vittima di una truffa un ottantenne affetto da deficit cognitivo, e per questo facilmente raggirato e truffato dalla badante e dal compagno di lei.
La donna si è appropriata di un appartamento e di 200 mila euro, approfittando dello stato dell’anziano, vedovo e senza figli. Avrebbe raggirato il pensionato riuscendo a farsi firmare le carte del matrimonio, visto che risultava con lui coniugata in regime di comunione di beni dal febbraio 2020.
Le indagini che hanno portato all’arresto della donna e del suo compagno sono partite grazie alla denuncia di una nipote dell’uomo cui la badante, nel tempo, era giunta a vietare l’accesso in casa dello zio e che era stata bloccata sul telefono di lui, tanto da non riuscire più nemmeno a mettersi in contatto telefonico con il parente.
In tutta Italia sono ormai attive campagne di prevenzione per il contrasto alle truffe agli anziani visto il dilagare del fenomeno, e anche nel nostro territorio sono state già numerose le iniziative adottate a tutela degli anziani, spesso soli e vittime di truffe: anche i Carabinieri dei diversi Comuni del Maceratese si sono spesi per sensibilizzare la popolazione in diverse occasioni, anche intervenendo nelle Parrocchie al termine delle messe domenicali, per arginare la piaga delle truffe ai nostri cari più deboli e per questo più facilmente raggirabili (leggi qui).
E’ necessario inoltre ricordare che l’anziano, anche laddove realizzi di essere stato raggirato, potrebbe per pudore o timore non parlarne con i propri congiunti. L’Italia è un Paese in cui l’età media è in continuo aumento e un numero sempre più importante di soggetti si trova in condizione di vulnerabilità e quindi di maggior rischio truffe.
I militari dell’Arma nel caso di deficit cognitivi degli anziani consigliano “di fare periodicamente visita agli stessi, e controllarne periodicamente gli estratti conto. Prelievi anomali o eccessivamente frequenti, in assenza di spese documentate, sono un campanello di allarme.”
“Il supporto psicologico è di fondamentale importanza per un anziano che ha subito una truffa”, riflette il Prof. Antonino Giorgi, psicologo psicoterapeuta e vittimologo, docente all’Università Cattolica di Brescia che tra le altre specializzazioni ha quella in psicogeriatria.
“L’anziano, soprattutto se isolato, è più fragile e meno resiliente: dopo un evento del genere è difficile reagisca in maniera proattiva. La sofferenza psicologica che ne deriva potrebbe sfociare in un disturbo post traumatico da stress, in un disturbo d’ansia, in un disturbo del ciclo sonno-veglia o in uno stato depressivo, solo per citarne alcuni” chiarisce il Prof. Giorgi.
È perciò importante tutelare i nostri anziani, prestare loro ascolto e farli sentire liberi di narrare i loro malesseri o le loro difficoltà senza che si sentano giudicati come “inadeguati”.
Torna come ogni domenica la rubrica curata dall’avv. Oberdan Pantana “Chiedilo all'Avvocato”. Questa settimana, le numerose mail arrivate hanno interessato principalmente la tematica relativa alla responsabilità medica per danno da ritardata diagnosi.
Ecco la risposta dell’avv. Oberdan Pantana, alla domanda posta da un lettore di Castelraimondo che chiede: “In quali circostanze è possibile richiedere il risarcimento danni al medico che ha ritardato la valutazione diagnostica di una malattia?”
Il caso di specie ci offre la possibilità di far chiarezza su una questione estremamente sensibile, su cui ha avuto modo recentemente di pronunciarsi la Suprema Corte con sentenza n. 8461/2019, in una causa che ha riguardato la morte di una paziente alla quale era stata diagnosticata tardivamente una patologia di natura maligna.
In tale circostanza, nella valutazione circa l’eventuale responsabilità del medico che aveva eseguito la prima visita alla paziente, la Corte di Cassazione si è uniformata a quanto enunciato dalle Sezioni Unite nel 2008 con la sentenza n. 576, ovvero che: “ In tema di responsabilità civile, il nesso causale tra la condotta o l'omissione illecita ed il danno ingiusto, inteso quale fatto materiale (c.d. "nesso di causalità materiale"), va accertato secondo le regole dettate dagli artt. 40 e 41 c.p., per effetto dei quali, tale nesso di causalità va escluso solo quando, al momento in cui è stata tenuta l'azione o l'omissione, l'evento di danno appariva assolutamente imprevedibile ed inverosimile, alla luce delle migliori conoscenze scientifiche del momento” (Cass. Civ. Sez. Un. Sent. n. 576/2008).
Difatti, in base a tale orientamento, per un’idonea valutazione circa la responsabilità del soggetto autore dell’azione o dell’omissione, deve necessariamente sussistere un’indissolubile relazione tra tale condotta e l’evento dannoso verificatosi, nel senso che se fosse possibile eliminare astrattamente la prima, ovvero l’azione o l’omissione, il danno non si sarebbe realizzato.
Inoltre, nel caso che ci occupa, deve essere compiuta un’ulteriore valutazione, in relazione alla circostanza per la quale, anche nell’ipotesi in cui tale epilogo, ovvero l’evento dannoso, si sarebbe comunque verificato, se è dimostrato che la condotta attiva od omissiva del soggetto in questione ha in ogni caso aggravato o velocizzato il procedimento di accadimento di tale evento, è sempre ravvisabile una responsabilità in capo a quest’ultimo, risarcibile in ambito civile sia in termini di danno patrimoniale, sia in quelli di danno non patrimoniale.
Pertanto, in risposta alla domanda del nostro lettore e in adesione con il più autorevole orientamento della Suprema Corte, si può affermare che: “E’ configurabile il nesso causale tra il comportamento omissivo del medico ed il pregiudizio subito dal paziente, qualora attraverso un criterio necessariamente probabilistico, si ritenga che l’opera del medico, se correttamente e prontamente prestata, avrebbe avuto serie ed apprezzabili possibilità di evitare il danno verificatosi”; aggiungendo inoltre che, in tali circostanze, “Si dovrà applicare la regola della preponderanza dell’evidenza o del “più probabile che non” al nesso di causalità, fra la condotta del medico e tutte le conseguenze dannose che da essa sono scaturite" ( Cass. Civ.; Sez. III, Sent. n. 8461/2019; dep. 27.03.2019).
Rimango in attesa come sempre delle vostre richieste via mail, dandovi appuntamento alla prossima settimana.
La Sezione regionale di controllo per le Marche della Corte dei Conti ha pronunciato il giudizio di piena parificazione del rendiconto generale della Regione Marche per l’esercizio finanziario 2020.
In presenza del presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli, dell’assessore al Bilancio, Guido Castelli, oltre che di molti esponenti della Giunta e dell’Assemblea legislativa, ieri mattina la Sezione di controllo ha certificato la piena regolarità del rendiconto generale per l’esercizio 2020.
È la prima occasione formale di incontro tra Corte dei Conti e Giunta regionale insediatasi un anno fa, un giudizio di forte rilevanza per la fase successiva dell’iter della legge sul Rendiconto che solo dopo la parifica passerà in Consiglio.
“La Giunta è pienamente consapevole della rilevanza del giudizio – ha detto Acquaroli – La valutazione della Corte costituisce un forte impulso alle iniziative volte a garantire un percorso di rigore e di buona amministrazione. L’occasione della parifica sottolinea ancora una volta l’importanza del dialogo tra le diverse componenti dello Stato e delle istituzioni”.
Il contesto messo in evidenza è stato, come noto, fortemente condizionato dalla pandemia e in generale negli ultimi anni caratterizzato da ‘shock esterni’, come la crisi economica e il sisma del 2016. “Le Marche – ha ricordato il Presidente Acquaroli – all’esplodere della pandemia, stavano già cercando di sollevarsi dalla crisi sismica. Non va altresì dimenticato il contesto economico e finanziario del territorio marchigiano, profondamente segnato anche dalla principale crisi sistemica esplosa negli scorsi anni”.
“La Regione è consapevole infatti dell’importanza di una gestione finanziaria che assicura la tenuta degli equilibri di bilancio, perché ciò costituisce garanzia di buon andamento dell’azione amministrativa, di efficienza gestionale e, cosa ancora più importante, di continuità nell’erogazione dei servizi essenziali per la collettività” ha aggiunto nel suo intervento Castelli.
"L’impegno della Regione è quindi quello di sviluppare un’azione di governo ancorata ad una chiara visione strategica, basata su solidi principi di rigore, efficacia ed efficienza per attuare politiche aderenti ai bisogni attuali e futuri dei cittadini e delle famiglie, delle imprese e di tutte le istituzioni delle Marche" ha concluso l'assessore.
La ripresa post-Covid della prima metà del 2021 sta rilanciando l’economia di piccola impresa anche nell’area del cratere sismico che, considerato nel suo complesso, supera di slancio i livelli di ricavo registrati prima della pandemia.
La crescita dei ricavi medi delle imprese, calcolata dall’Osservatorio CNA rispetto allo stesso trimestre dell’anno prima, ha registrato un +22,7% nel corso del primo trimestre ma soprattutto un +96,1% nel corso del secondo trimestre.
Il Presidente CNA Macerata Maurizio Tritarelli commenta i risultati dell’indagine: “Lo studio ci restituisce un quadro positivo per la manifattura che ci fa ben sperare e una ripresa oramai costante per le costruzioni. Il raffronto con l’anno più nero dell’economia, però, non ci deve illudere. Gli andamenti non sono ancora del tutto stabili, è presto ancora per dire che siamo usciti dalla crisi, soprattutto in area Cratere”.
Il Presidente distingue quindi tra settori diversi e tra imprese dello stesso macro-settore: “I dati dell’Osservatorio CNA sono molto puntuali e ci permettono di fare opportune distinzioni anche temporali. Se il manifatturiero e le costruzioni nel secondo trimestre 2021 hanno registrato una fortissima crescita dei ricavi (rispettivamente +162,2% e +104,9%) nel confronto con lo stesso trimestre del 2020, l’exploit non riguarda tutti i settori e c’è già un rallentamento nei primi dati del III trimestre. Le condizioni di difficoltà quindi continuano a interessare una quota non marginale di micro imprese, oltre un quarto delle imprese nella nostra regione e quasi un terzo di quelle nel Cratere”.Questi, secondo l’Associazione di categoria, i settori che ancora non hanno incontrato la ripresa: “Siamo preoccupati per le difficoltà nel terziario e in tutti quei campi che comprendono i servizi alle persone e alle famiglie – sottolinea Tritarelli. Alcuni settori del macro-compartimento manifatturiero come pelli e calzatura, i settori alimentari, le lavorazioni meccaniche ed i trasporti, nel Cratere hanno avuto una bassissima diffusione di investimenti e scontano una dinamica congiunturale più sfavorevole”.
Per il Presidente CNA Macerata le cause recenti di queste difficoltà sono da ricercare anche nel forte rincaro dei prezzi delle materie prime e dell’energia che hanno eroso non poco i ricavi delle imprese: “Per l’edilizia e per i rivenditori ma un po’ per tutti i settori e le singole imprese coinvolte, chiediamo massima attenzione al controllo dei prezzi delle materie prime che in qualche caso pare davvero stiano andando fuori controllo”.
Tritarelli, infine, dati alla mano, cerca di analizzare le cause di un trend che in generale è positivo: “I buoni risultati di alcuni settori, dove ci sono stati considerevoli investimenti, possono essere in gran parte collegati alle politiche di finanziamento regionale che hanno veicolato a terra diversi bandi per incentivare l’innovazione e gli investimenti. Questo anche a riprova che una corretta modulazione delle risorse comunitarie ha effettivamente delle ricadute positive sulle economie territoriali. La nostra Associazione, come sempre, si rende disponibile a raccogliere le informazioni e le necessità delle aziende e riportarle puntualmente nei tavoli della pianificazione regionale”.
Sale il tasso di incidenza del virus, mentre scende il rapporto tra il numero di tamponi processati e il numero di contagiati. È questo il quadro aggiornato della situazione Covid nelle Marche, in base ai dati delle ultime 24 ore.
Il Servizio Sanità delle Marche ha comunicato come siano stati testati 2895 tamponi: 2281 nel percorso nuove diagnosi (di cui 614 nello screening con percorso antigenico, con 18 positivi rilevati) e 614 nel percorso guariti (un rapporto positivi/testati del 4,4%). Il tasso di incidenza del virus, a ieri, era di 32,90 nuovi positivi settimanali ogni 100 mila abitanti (due giorni fa era al 28,90).
I positivi nel percorso nuove diagnosi sono 100, di cui 19 nella provincia di Macerata, 33 nella provincia di Ancona, 23 nella provincia di Pesaro-Urbino, 11 in provincia di Fermo, 5 in provincia di Ascoli Piceno e 9 fuori regione.
Questi casi comprendono soggetti sintomatici (20 casi rilevati), contatti stretti di casi positivi (29 casi rilevati), contatti in ambito domestico (24 casi rilevati), contatti extra regione (1), casi in attesa di approfondimento epidemiologico (18), setting scolastico-formativo (5), contatti in ambito lavorativo (3).
Dal punto di vista percentuale, nel rapporto tra il numero di tamponi processati nel percorso nuove diagnosi e il numero di contagiati, si registra un incremento rispetto alla giornata precedente: incidenza al 4,4% oggi, contro il 6,3% registrato ieri.
Scende di due unità il numero dei ricoverati per Covid-19 nelle Marche: sono 54, tra i quali 10 in Terapia intensiva (-2 rispetto a ieri), 30 in reparti non intensivi, e 14 pazienti nel reparto di Semi Intensiva. Lo comunica il Servizio Sanità della Regione.
Nelle ultime 24 ore, purtroppo, si è anche registrato un decesso: si tratta di una 88enne di Camerino, spirata presso la residenza Valdaso.
Vi sono, infine, 39 pazienti Covid positivi ospitati nelle strutture territoriali (alla Rsa di Campofilone) e cinque pazienti Covid nei pronto soccorso degli ospedali regionali: tre a Jesi, uno a Senigallia e uno a Camerino.