Lunedì 28 novembre, una delegazione del comune di Busca (Cn) è stata accolta a Belforte ed ha portato sostegno, solidarietà e calore alla nostra terra.I rappresentanti del comune cuneese sono stati accompagnati dalle autorità locali nelle varie zone colpite ed hanno potuto “toccare con mano” i danni causati dal sisma. Alcuni nostri concittadini hanno raccontato le loro esperienze: c’è chi ancora vive nel terrore aspettando la prossima scossa e chi si sta pian piano “abituando” alla nuova provvisoria situazione, ma in tutti è apparsa chiara la voglia di voler ricostruire e ripartire.A conclusione della mattinata trascorsa insieme, i membri della delegazione hanno descritto questo viaggio nelle zone terremotate come un’esperienza davvero toccante, formativa e ricca di emozioni.Grazie ai fondi raccolti da Comitati e Pro Loco del comune di Busca, ci sono stati donati 2 gazebi e 6 stufe. Il Sindaco Roberto Paoloni è stato inoltre omaggiato di una felpa della squadra di volley buschese e di un libro.
Molti hanno passato il pomeriggio davanti al teatro Don Bosco di Macerata per curiosità, nel tentativo di vederlo di persona e magari mandargli un saluto, altri invece avrebbero voluto contestarlo, e infine noi giornalisti avremmo voluto che facesse il punto della situazione sul post-sisma. Matteo Renzi invece ha preferito non comparire per nulla.Tutti lo aspettavano davanti l’ingresso ma la scorta l’ha fatto entrare dal retro, direttamente in automobile. Dentro ad attenderlo c’erano i sindaci e i tecnici dei comuni colpiti dal sisma. A quel punto, almeno noi giornalisti e operatori televisivi pensavamo di poter entrare, ad impedirci l’accesso però ci ha pensato la polizia perché l’incontro, c’è stato detto, era rigorosamente a porte chiuse. Salvo che per esponenti del Pd. Sorge il dubbio: si parlava di terremoto o di referendum?Rimaniamo tutti perplessi compresa la gente che lo aspettava da tre quarti d’ora. Un meeting blindato sarebbe stato comprensibile se all’incontro avessero partecipato solo il Capo della Protezione Civile Fabrizio Curcio e il Commissario per la ricostruzione Vasco Errani, insomma figure tecniche. Assieme a loro sul palco del Teatro però c’era il Presidente del Consiglio, la più alta carica di Governo, e lui sì avrebbe dovuto rispondere ai cittadini e agli operatori dell’informazione.Confidavamo di incontrarlo al termine della riunione. Per sicurezza, questa volta, ci siamo tutti spostati all’ingresso posteriore. Quando è iniziato il trambusto e si è capito che Renzi stava per uscire, la polizia ha aperto il cancello agli operatori dell’informazione che sono stati intruppati tutti dietro ad una transenna. C’era chi avrebbe voluto chiedergli delle prossime mosse del Governo, rassicurazioni sui contributi per l’autonoma sistemazione ma niente; tempistiche riguardo l’arrivo di eventuali moduli e casette di legno ma niente. Matteo Renzi è un puntino lontano, sale in auto e sfreccia verso Ancona dove ad attenderlo c’è la campagna referendaria a favore del sì.Dall’Ansa riusciamo a sapere che nel corso del dell’incontro il Premier ha rassicurato i primi cittadini che quella che avverrà “Non sarà solo una ricostruzione di mura e di abitazioni, ma anche per il futuro di questa regione”. Per le scuole il premier ha invitato i sindaci a confidare in senso assoluto sulla soluzione di tutti problemi perché i finanziamenti, ha ribadito, ci sono. Ed entro 15 giorni saranno emanati nuove ordinanze e provvedimenti.Insomma Renzi ha voluto tranquillizzare la platea sulla gestione dell’emergenza e sulla ricostruzione. Di sicuro non ha tranquillizzato i cittadini e i giornalisti che fino all’ultimo lo hanno aspettato davanti al teatro Don Bosco. E la cosa, ve lo assicuriamo, non è stata affatto gradita.(foto dalla rete)https://www.youtube.com/watch?v=uz7ujPlAMpM
I carabinieri di Saltara hanno arrestato due ragazzi della provincia di Macerata in flagranza di reato per possesso ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e condotti in carcere in attesa della convalida dell'arresto. I due, un 22enne di Montecosaro e un 21enne di Pollenza, erano in auto con due ragazze nel parcheggio di una discoteca dove era in programma un rave party. Quando i militari hanno aperto la portiera, il passeggero ha buttato fuori dall'abitacolo un involucro.E' scattata una perquisizione e i carabinieri hanno rinvenuto complessivamente 30 grammi di ketamina, dieci grammi di hascisc e una ingente somma di denaro, sproporzionata in relazione al fatto che nessuno dei quattro aveva un'occupazione, ritenuta provento di spaccio. Allertati i carabinieri del Maceratese, che hanno effettuato perquisizioni domiciliari a casa degli arrestati, sequestrando altra ketamina, altro denaro e materiale per confezionare le dosi. (Ansa)
Rinviata a domani l'ispezione cadaverica sui corpi di Noemi Avicolli, studentessa 19enne di Unicam, e Lucia Pietrangelo, nonna e nipote decedute a seguito dell'incidente stradale avvenuto sabato sera sulla A1, nei pressi di Arezzo, mentre rientravano da Milano a Isernia (qui).Il medico legale, incaricato dalla Procura aretina, ha dovuto rinviare, per altri impegni professionali, l'esame fissato per oggi e necessario prima del nulla osta ai funerali. Rinviato anche l'intervento chirurgico agli arti per Giovanni Avicolli, il giornalista, figlio e padre delle vittime, ricoverato al San Donato di Arezzo dopo l'incidente. Il 56enne guidava l'auto su cui viaggiava anche suo fratello minore che è stato dimesso. La famiglia Avicolli era andata a Milano per partecipare alla laurea di Matteo, fratello maggiore di Noemi. (Ansa)
E' stato siglato questa mattina il Protocollo di collaborazione tra Regione e Arcat Marche (Associazione regionale dei Club alcologici territoriali) per la prevenzione dell'alcolismo, la riabilitazione di persone con problemi di abuso alcolico e il sostegno alle loro famiglie. Diecimila euro il contributo assegnato per il protocollo che si focalizza sull'azione preventiva e educativa verso le giovani generazioni e prevede un programma di azioni finalizzate ad accrescere la consapevolezza dei rischi derivanti dall'uso di sostanze alcoliche, i problemi correlati all'alcol e alle dipendenze in generale. Il documento definisce azioni congiunte come l'organizzazione di incontri con le autonomie scolastiche e un evento di informazione sull'alimentazione e i rischi connessi all'uso di bevande alcoliche. L'Arcat si impegna anche sul fronte che riguarda il reato di omicidio stradale avviando un programma educativo e di conoscenza per le persone a cui è stata ritirata la patente.
Sconcerto e cordoglio nell'ambiente universitario di Camerino per l'improvvisa e tragica scomparsa di Noemi Avicolli, studentessa diciannovenne di Unicam originaria del Molise morta in un tragico incidente stradale dove ha perso la vita anche la nonna Lucia Pietrangelo di 81 anni.Il tragico incidente si è verificato in Toscana in autostrada, all'altezza dell'area di servizio di Lucignano ovest, sulla corsia sud: coinvolta l'auto a bordo della quale si trovavano Noemi e i suoi familiari e un autotreno. Fatale probabilmente la nebbia.La famiglia Avicolli aveva appena festeggiato a Milano la laurea del fratello di Noemi: in macchina c'erano, oltre alla 19enne, anche la nonna e il papà Giovanni Avicolli, giornalista che lavora al Consiglio Europeo di Bruxelles. Mentre stavano facendo ritorno a casa, sulla A1 il tragico schianto.Anche l'Associazione IoNonCrollo si stringe nel dolore per l'improvvisa scomparsa di Noemi "che sin da subito si è unita a noi e ci è rimasta affianco in questo momento, e della nonna Lucia. Lo stesso vogliamo fare noi con i loro cari, basiti e profondamente addolorati per questa notizia terribile".
Fisco e banche soffocano le piccole e micro imprese. L’associazione Tutela Impresa pronta a difendere gli imprenditori vessati. “La situazione è drammatica, il 90% degli accertamenti fiscali sono fatti nei confronti delle piccole aziende perché sono le meno protette e le meno reattive, quindi le più facili da colpire. E’ una vessazione, bisogna dire basta.” A lanciare il grido d’allarme è il Presidente dell’Associazione Tutela Impresa Giuseppe Tosoni in apertura della conferenza “Fisco, Equitalia e Banche. La soluzione per una legittima difesa” che si è tenuta a Grottammare nella sala congressi dell’Hotel Parco dei Principi. Secondo il Rapporto del Contribuente 2015 la metà delle piccole e medie imprese, già strangolate dalla crisi, non superano i controlli fiscali e sono costrette a chiudere, per questo è necessario adottare delle misure in loro difesa. “E’ ora di finirla – sostiene Tosoni – lo Stato non può continuare a fare controlli su redditi presuntivi, ritenuti validi solo sulla base di indizi. E soprattutto ogni accertatore deve rispondere in proprio nel caso in cui il suo operato risulti illegittimo”.Per questo l’Associazione Tutela Impresa ha anche stilato un accordo con lo studio romano dell’avvocato Carlo Taormina per intentare delle cause legali contro gli accertatori che svolgono il loro lavoro senza rispettare pienamente la legge in materia. “Il Governo dice che Equitalia non c’è più ma è solo un’operazione di facciata – sostiene l’avvocato Taormina – la sostanza purtroppo rimane invariata. Deve avvenire un cambio di paradigma, lo Stato non può operare solo in una logica repressiva, dovrebbe invece affiancare l’imprenditore in difficoltà nel tentativo di risollevarlo rispetto ad un quadro economico devastato dalla crisi.” E se il fisco ci va giù duro con le piccole imprese le banche non si comportano diversamente costringendo gli imprenditori a pagare gli interessi sugli interessi. “Il Governo sta andando a braccetto con le banche a scapito degli imprenditori – ha detto Andrea Broglia, Delegato provinciale di Associazione Tutela Impresa – l’anatocismo, ovvero il pagamento degli interessi sugli interessi era stato abolito ma da ottobre a causa di una modifica di legge è stato parzialmente reintrodotto. Noi cercheremo di tutelare le imprese con tutte le nostre forze, contro una logica scellerata che vede gli interessi aumentare di anno in anno”. Le micro e piccole imprese rappresentano da sempre l’ossatura economica portante del nostro Paese. Per questo, al contrario di quanto sta avvenendo, occorrerebbe sostenerle. “Noi dell’Associazione Tutela Impresa vogliamo aiutare le PMI in difficoltà – ha detto il Delegato nazionale Marco Romano – partiamo da un’attenta analisi dell’azienda che versa in difficoltà, dopodiché proponiamo all’imprenditore la strategia migliore, in termini di risanamento e ristrutturazione, per uscire dalla crisi anche grazie al coinvolgimento di players nazionali e internazionali di assoluto pregio”.https://www.youtube.com/watch?v=MLGx734l3RA
La RemaTarlazzi – Gruppo Comet chiude il 2016 con il botto! Dopo le inaugurazioni che si sono succedute da ottobre ad oggi con Civitanova Marche, Avezzano e Orvieto, oggi si conclude l’anno con l’apertura del settore luce di Foligno, dove nello stabile affianco al punto vendita esistente del materiale elettrico aperto nel 2005, è stato realizzato un moderno ed accogliente show room di illuminazione, nel quale sono esposti i migliori prodotti di design che il mercato può offrire.Il punto vendita di Foligno, in una superfice di 1.300mq, composto globalmente da tredici persone e condotto da Marco Tombolesi, è ora in grado di fornire servizi alla clientela ancora più completi sia in termini di disponibilità di materiale che nell’assistenza pre-post vendita, grazie anche allo staff Tecnico/Commerciale/Logistico presente negli altri 6 Punti Vendita operativi in Umbria.
Malore o gesto volontario, ma anche la pista dell'overdose: sono queste le ipotesi al vaglio dei carabinieri dopo il rinvenimento questa mattina a Macerata del corpo senza vita di una studentessa di 22 anni, H.E.A., di famiglia non italiana ma nata a Pesaro, iscritta al corso di Mediazione Linguistica dell'Università del capoluogo.La ragazza è stata trovata morta in una delle stanze al primo piano del collegio universitario gestito dall'Ersu in via Martiri della Libertà. A dare l'allarme è stato il padre della 22enne che da ieri sera non riusciva a mettersi in contatto con la figlia. Sul posto sono arrivati i vigili del fuoco che hanno sfondato la porta trovando il corpo senza vita della giovane. Malgrado l'intervento immediato dei sanitari, per la ragazza ormai non c'era più niente da fare.I carabinieri hanno dato avvio alle indagini, escludendo fin da subito l'ipotesi dell'omicidio.
Mercoledì 30 novembre il premier Matteo Renzi sarà nelle Marche per la chiusura della campagna referendaria del Coordinamento regionale Marche per il Sì in vista del Referendum costituzionle del 4 dicembre.L'appuntamento – un'iniziativa pubblica aperta a tutti i cittadini – è alle ore 17.30 al Teatro delle Muse di Ancona
Anche la popolazione lodigiana si è mossa per portare aiuto ai terremotati settempedani. L’ultimo carico di generi di prima necessità è stato consegnato dall’associazione “Operativi al Massimo”, onlus presieduta da Michele Di Stasi e rappresentata da Elena Agazzi e Cristina Cigolini che, insieme ad altri volontari, è arrivata a San Severino Marche con alcuni bancali di materiali già stoccati nel magazzino aperto dal Comune e gestito dai soci del Cai, il Club Alpino Italiano. E per i prossimi giorni è stato annunciato l’arrivo di nuovi aiuti raccolti da Elena Vacchini del Vespa club di Lodi e dal Vespa club Sirmione.A muovere la solidarietà dalla cittadina lombarda verso le Marche è stato un lodigiano trapiantato a Fano, Angelo Bertoglio, dirigente nazionale e responsabile organizzazione di Fratelli d’Italia nella nostra regione che nelle scorse settimane aveva lanciato, tramite i social e la stampa, un appello per chiedere come mai beni e materiali raccolti dai gruppi comunali di Protezione Civile in diversi Comuni dell’area di Lodi fossero ancora fermi nei magazzini.“Sapevo – spiega Bertoglio – che nelle Marche, che conosco bene, c’era grande necessità di materiali e prodotti e così ho contattato il sindaco che ha subito risposto a quella che ho definito un’iniziativa volontaria senza colori politici. Quello che mi sono detto è stato – conclude Bertoglio - facciamo qualcosa perché la solidarietà non rimanga ferma sugli scaffali. E la risposta è giunta immediata da Lodi e dal suo territorio attraverso nuove adesioni e iniziative. Il grazie è corale e a questo vorrei aggiungere quello a Nancy Capezzera, ex assessore provinciale di Lidi che ha fatto proprio e amplificato le richieste attraverso anche altri amministratori”.Intanto per il 2 dicembre alcune associazioni lodigiane hanno programmato una serata il cui incasso sarà devoluto in beneficenza alla città di San Severino Marche.
Gemellaggio etico fra Jesi e San Severino Marche per restituire una casa agli oltre 100 judoka settempedani che non hanno più, a causa del terremoto, una palestra dove allenarsi. Il Samurai Club di Jesi-Chiaravalle ha lanciato una raccolta fondi a favore dell’associazione sportiva J-Etic di San Severino Marche che, da oltre un mese, ha perso il dojo, cioè la palestra, resa impraticabile a causa del terremoto. La vecchia palestra di San Severino, dove si allenavano i judoka della J-Etic, è stata dichiarata inagibile e non è possibile accedervi per recuperare il vecchio tatami, peraltro in condizioni ormai molto precarie a causa della caduta di calcinacci. Una nuova palestra è stata individuata in un vecchio capannone industriale alla periferia di San Severino, che però deve essere allestito per potervi svolgere il judo.Il gemellaggio etico, proposto dall’associazione Judo Samurai di Jesi-Chiaravalle in collaborazione con tutto il settore Judo Uisp Marche, prevede una serie di iniziative per raccogliere i fondi necessari all’acquisto di un tatami, la tradizionale pavimentazione giapponese, composta da materassini incastrati fra loro, utilizzata per le competizioni di judo e di altre discipline orientali.La prima iniziativa di raccolta fondi a favore dell’immediata riapertura dell’attività di judo a San Severino Marche è prevista sabato 26 novembre al palasport di Chiaravalle (via Firenze, ore 15.30) dove si svolgerà uno stage tecnico condotto dal maestro Alfredo Vismara, considerato una delle figure di riferimento del judo italiano ed europeo e fondatore dell’associazione “Amici del judo”, cui seguirà una cena.Info: Pietro Balducci – 348 5637 015
Cesare Spuri è stato nominato dalla giunta regionale direttore dell'Ufficio speciale per la ricostruzione post sisma 2016. Spuri manterrà ad interim l'incarico della Posizione di funzione Dipartimento per le politiche integrate di sicurezza e per la protezione civile, e si occuperà di tutti gli adempimenti relativi alla ricostruzione. Spuri ha maturato una grande esperienza tecnica in materia di protezione civile.Ha ricoperto l'incarico di Commissario delegato per gli interventi di protezione civile dal 2 ottobre 1997 al 31 ottobre 1998. Fino al 2005 ha diretto l'unità operativa di Muccia (Genio civile sisma Province di Macerata e Ascoli Piceno) e ad interim l'ufficio Difesa del suolo presso il servizio decentrato opere pubbliche e difesa del suolo di Ancona (genio civile Provincia di Ancona). Dal primo dicembre 2015 al 31 marzo 2016 ha ricoperto l'incarico di posizione di funzione Attività tecniche di Protezione civile. (Ansa)
L'Aula del Senato ha dato il via libera al Dl Terremoto. I sì sono stati 194, un solo no, e 37 gli astenuti. In dichiarazione di voto hanno dichiarato il voto di astensione Lega, Cor e Forza Italia. L'Assemblea ha approvato tutti gli emendamenti presentati dalla commissione Bilancio, ad eccezione di quello sulla certificazione di agibilità, che è stato trasformato in un ordine del giorno. Il provvedimento passa all'esame della Camera. (Ansa)
I dipendenti della Fertitecnica Colfiorito hanno ricevuto in dono dall'azienda 1.500 euro netti ciascuno: un modo per offrire loro, dopo il terremoto, "un pizzico di serenità e tranquillità". È solo una delle iniziative che la storica impresa, leader nel mercato italiano di legumi e cereali, ha messo in campo per essere vicina a collaboratori, fornitori e territorio colpiti dal sisma. La famiglia Mattioni, fondatrice di Fertitecnica Colfiorito nel 1984, ha donato personalmente i 1.500 euro ai singoli dipendenti dei suoi due stabilimenti, Colfiorito (circa 90 dipendenti) e di Montecassiano (Macerata). "I nostri collaboratori, molti dei quali provengono dai paesi più colpiti dal terremoto, non sono mancati al lavoro nemmeno un giorno, nonostante qualcuno non avesse più una casa e spesso nemmeno gli abiti" hanno sottolineato Ivano Mattioni e il figlio Luca.
Un coro unanime contro abusivismo e contraffazione da parte di istituzioni locali e forze dell’ordine chiamate da Confcommercio Imprese per l’Italia Marche Centrali a dire no all’illegalità. E’ l’importante risultato ottenuto da Confcommercio Marche Centrali che anche quest’anno ha organizzato ‘Legalità, mi piace’ la giornata contro abusivismo e contraffazione tenutasi ad Ancona presso la sede dell’Autorità Portuale di Ancona di fronte ad un’ampia platea di imprenditori che hanno ascoltato con grande interesse interventi e proposte degli illustri invitati.Tra questi il Prefetto di Ancona Antonio D’Acunto, il Questore della Provincia di Ancona Oreste Capocasa, il Segretario Generale della Regione Marche Fabrizio Costa, il presidente Ap e Confcommercio Marche Centrali Rodolfo Giampieri oltre ai rappresentanti, tra gli altri, di Guardia di Finanza, Carabinieri e Agenzie delle Dogane. Nel corso dell’iniziativa sono anche intervenuti i rappresentanti di alcuni dei settori economici più duramente toccati dai fenomeni di abusivismo e contraffazione e cioè il turismo, le attività ricettive, la ristorazione, i pubblici esercizi, la moda e il commercio ambulante.I dati del fenomeno hanno completato un quadro a tinte fosche: “Circa il 58% delle Imprese marchigiane – le parole del direttore generale di Confcommercio Imprese per l’Italia Marche Centrali prof.Massimiliano Polacco che ha coordinato i lavori della manifestazione –, è danneggiato dall'acquisto illegale e i settori più colpiti sono l'abbigliamento, le calzature e i prodotti alimentari. Nel 2016 il 19% circa dei consumatori marchigiani ha acquistato almeno una volta prodotti illegali o ha utilizzato servizi offerti da soggetti non autorizzati. Abbigliamento (+ 2%) e audiovisivi, videogiochi, musica (oltre il +2%) svettano su tutti, ma tra i settori più colpiti ci sono anche i gioielli e i generi alimentari”. Pesante anche il danno economico diretto alle imprese della nostra regione. Circa 1,02 miliardi di euro è il giro di affari sottratto dalla criminalità alle imprese del Commercio e della Ristorazione mentre sono circa 6.600 i posti di lavoro sottratti al Commercio, Turismo e Servizi. “Cresce anche – continua Polacco –, l'acquisto illegale sul web, dai farmaci all'elettronica. Il 67% circa dei consumatori marchigiani pensa che acquistare prodotti illegali sia ‘normale’ o ‘utile’ per chi è in difficoltà. Lo sostengono in prevalenza uomini e giovani fra i 18 ed i 24 anni”. Nel 2016 la percentuale delle imprese marchigiane del commercio, del turismo, dei servizi e dei trasporti che ritengono di essere state danneggiate ‘in generale’ dall'azione della illegalità è cresciuta al 63%.
Il porto di Ancona è al centro di una traffico di cocaina proveniente dall'Albania: uno dei principali canali di rifornimento di droga, per un giro d'affari stimato in 70 mila euro al mese, è stato stroncato dai carabinieri nelle ultime ore, con 5 arresti e il sequestro di 500 grammi di coca purissima in cristalli, destinata al mercato della Val Musone e di Jesi. Le indagini, condotte dalla Compagnia di Osimo, sono cominciate nella primavera scorsa.Nelle ultime ore la svolta: 30 militari hanno bloccato le principali vie di accesso verso Osimo, Recanati e Jesi, e arrestato il capo della banda, Edmond Hidri, albanese, Fatmir Dauti, cittadino macedone, e due jesini, Mirko Massaccesi e Antonella Tittarelli. Un quinto uomo, Kleo Shuturiqi, albanese residente a Recanati, è stato sottoposto a fermo di polizia giudiziaria. Il blitz è scattato a Casine di Paterno, quando Hidri ha depositato un involucro con i 500 grammi di stupefacente lungo il ciglio di una strada, e gli altri tre sono andati a recuperarlo.
La “voragine senza fondo” creatasi nella piana di Castelluccio dopo i recenti eventi sismici sembra non essere più un mistero.A spiegarne la creazione alcuni ricercatori di Geologia dell’Università di Camerino insieme ai tecnici della Regione Marche che dal 24 agosto si sono occupati dello sciame cha ha colpito la zona. Dopo aver rilevato 30 mila effetti di superficie, tra cui la voragine di Castelluccio, i ricercatori Farabolini e Scalella hanno studiato il pozzo e sono giunti alla conclusione che esso sia una delle doline che caratterizzano il lato sud orientale della piana. La dolina è una cavità più o meno circolare od ovale, di diversa ampiezza (da pochi decimetri di diametro a parecchie centinaia di metri), di profondità variabile, comune nelle regioni carsiche e formatasi direttamente per dissoluzione della roccia calcarea a opera di acque superficiali filtranti attraverso fratture, o per il crollo di masse rocciose in seguito alla dissoluzione e asportazione sotterranea di materiale calcareo a opera di acque circolanti.La cavità formatasi nella piana mostra, infatti, depositi fluviali e lacustri. Con le forti scosse del terremoto i materiali si sono assestati, vista la loro natura sciolta e facilmente comprimibili.(FOTO ANSA)
La Fondazione Carima segnala l’istituzione del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, nato da un accordo tra ACRI – Associazione di Fondazioni e Casse di Risparmio Spa – e Governo, al quale ha aderito in qualità di ente sostenitore.L’iniziativa ha valenza nazionale ed è destinata a sostenere economicamente interventi sperimentali, promossi da organizzazioni del terzo settore e mondo della scuola, finalizzati a rimuovere gli ostacoli di natura economica, sociale e culturale che impediscono la piena fruizione dei processi educativi da parte dei minori.A disposizione ci sono complessivamente 115 milioni di euro, ripartiti a livello regionale in relazione ai bisogni di ciascun territorio, che verranno assegnati tramite i due bandi attualmente in corso, dedicati alla prima infanzia (0-6 anni) e all’adolescenza (11-17 anni).Ciascun bando è articolato in due fasi, che sono: 1) presentazione e selezione di idee progettuali; 2) conversione delle idee progettuali selezionate in progetti esecutivi e loro valutazione.Il Bando prima infanzia ha l’obiettivo di potenziare l’offerta di servizi di cura ed educazione rivolti ai minori tra 0 e 6 anni, con particolare riferimento ai bambini appartenenti a famiglie in difficoltà, promuovendone la qualità, l’accessibilità, la fruibilità e l’innovazione.Il Bando adolescenza si prefigge di favorire e stimolare il contrasto dei fenomeni di dispersione e abbandono scolastici tra gli 11 e i 17 anni, nonché situazioni di svantaggio e di rischio devianza, particolarmente rilevanti tra gli adolescenti che vivono in contesti di alta densità criminale.L’operatività del fondo è affidata all’impresa sociale “Con i bambini”, sul cui sito sono disponibili tutte le informazioni al riguardo e le modalità di accesso ai bandi, ed è gestita interamente online.I soggetti interessati dovranno inoltrare le idee progettuali entro il 16 gennaio 2017 per il Bando prima infanzia e l’8 febbraio 2017 per il Bando adolescenza.Particolare peso, nella fase di selezione, sarà attribuito all’ampiezza e alla qualità della partnership che presenta il progetto, alla dimensione territoriale dell’intervento, all’intensità e alla criticità del problema trattato nell’area presa in considerazione, al cofinanziamento dell’iniziativa e alla misurabilità degli obiettivi perseguiti.Le Fondazioni di origine bancaria, tra cui la Fondazione Carima, hanno deciso di investire su questo tema poiché l’accesso a servizi socio-educativi di qualità incide sulla riduzione delle disuguaglianze, sull’aumento delle opportunità di mobilità sociale e sulla piena inclusione dei minori.La povertà educativa, infatti, privando bambini e adolescenti della possibilità di apprendere, determina un loro svantaggio nello sviluppo cognitivo, sociale ed emotivo, creando le condizioni per future situazioni di disagio ed emarginazione.www.conibambini.org
Erano alcuni anni che al Palio dei Comuni non si registrava un pubblico tanto numeroso. Più di seimila presenze per un'ippica che ancora non riesce a uscire dal pantano è un risultato che fa ben sperare e ricompensa quanti hanno lavorato per la riuscita della manifestazione.Il merito è in buona parte dei Comuni che hanno partecipato con rinnovata passione, i Comuni che, nonostante le tante ferite procurate dal terremoto, con la loro adesione hanno voluto onorare il Palio che, a sua volta, ha risposto offrendo loro un’ampia visibilità mediatica. Domenica all'ippodromo San Paolo abbiamo vissuto una giornata di festa popolare e di grande ippica. Alla fine l'ha spuntata Magliano di Tenna, il Comune che per primo aveva vinto il Palio nel lontano 1989 e che, a distanza di tanti anni, lo aveva conquistato per la seconda volta lo scorso anno. Lo ha fatto con un cavallo che, come si usa dire, non poteva perdere, Pascià Lest, di proprietà italiana ma allenato in Francia da Fabrice Souloy. Troppo netto il divario tra il figlio di Varenne e gli altri. I Comuni avversari speravano in una «debacle» di quello che unanimamente era considerato il netto favorito, magari appellandosi al fatto che spesso in passato il Palio ha tradito Campioni che già prima di correre sembravano avere il successo in tasca. Dunque ha vinto Pascià e, per non lasciare dubbi sulla sua superiorità, ha vinto la batteria con il piglio del più forte, in testa da un capo all'altro e chiusa in spinta facendo segnare un ottimo 11.8, quindi, con un percorso fotocopia, si è ripetuto nella finale migliorandosi a media di 11.4 a soli due decimi dal record della pista che appartiene a Mack Grace Sm. Gli altri, partendo dai più attesi, in particolare il francese Trum Dairper e lo svedese Increased Workload, hanno procurato una grande delusione, il primo al Comune di Fermo, che sembra aver perso il fiuto per il cavallo vincente, il secondo a quello di Massa Fermana, che avendo scelto per primo la sera dell'abbinamento aveva creduto di aver preso un degno rappresentante. Truman, che in batteria aveva conquistato il quarto posto utile per disputare la finale solo grazie all'errore in retta d'arrivo di Osiride Grif che lo precedeva, alla resa dei conti naufragava finendo con lo sbagliare. Increased, in batteria, nel tentativo di andare in testa sbagliava e tornava anzitempo nelle scuderie. Un'altra che nell'analisi tecnica della corsa meritava riguardo era la scelta del Comune di Montegiorgio Sharon Gar. La femmina da Varenne e Geneve Gar si imponeva con un gran finale in batteria alimentando le speranze del Comune ospitante, in finale però accusava qualche problema e finiva con lo sbagliare. Bene al contrario alcuni meno attesi, ma senz'altro competitivi come si rivelavano alla prova dei fatti, ovvero i tre presentati da Mario Minopli Jr. in particolare Tatoo Del Ronco che vinceva la propria batteria e si classificava terzo nella finale, e Positano D'Ete che, terzo nella batteria vinta da Sharon Gar, in finale, nelle mani di Enrico Bellei finiva dietro il Pascià di Pietro Gubellini. Al termine in mezzo alla nebbia che si era fatta piuttosto intensa prima della finale, mentre in cielo si alzavano fuochi d'artificio dai colori ovattati i tifosi del Comune di Magliano Di Tenna facevano festa senza privarsi del gusto di lanciare qualche sfottò agli amici-nemici del Comune di Fermo.