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Recordman, veterano dei tatuaggi, parà e attore: il giorno dopo l'impresa Peppe Tattoo si racconta

Recordman, veterano dei tatuaggi, parà e attore: il giorno dopo l'impresa Peppe Tattoo si racconta

Ieri alle 19.16, dopo 52 ore e 56 minuti, dopo aver battuto il record del mondo e averlo allungato di 2 ore e 46 minuti, Giuseppe Colibazzi ha spento la macchina con la quale ha tatuato il suo amico e collega Danny Galassi. Ma questa mattina era già a riordinare il suo storico negozio Tattoo Fantasy in via regina Elena a Civitanova, dormendo solo 9 ore dalle 23 di ieri sera alle 8 di oggi.E "Peppe Tatoo", così lo chiamano tutti da tempo, racconta a ruota libera l’emozione post record: “La gente mi ferma per strada e mi chiede se mi rendo conto di ciò che ho fatto, io sono felicissimo del guinness raggiunto con Danny, ma sono sempre lo stesso di prima. Faccio il tatuatore, ho raggiunto un’impresa titanica, ma non mi fermo qui. Ho già voglia di stabilire nuovi record.”Il sabato prima dell’inizio del record non ha dormito per sistemare il laboratorio, per fare in modo che tutto fosse pronto e posizionato al posto giusto, anche perché nello stabilire il Guinness “Peppe” non poteva alzarsi se non in pause stabilite (in rapporto, ogni ora di lavoro aveva cinque minuti di pausa) e queste sono state tutte documentate con la firma dei presenti. Oltre alla documentazione cartacea, tre telecamere hanno sempre ripreso i due recordmen, di cui una in diretta streaming collegata con il sito che, però, a un certo punto si è bloccato a causa dei troppi utenti connessi.“Volevo continuare a tatuare Danny, mi sentivo bene, ma non ho voluto strafare – ci dice – mi sono fermato nel limite della sicurezza della sua pelle, non potevo finire la nostra avventura, magari con un’infiammazione cutanea”. Un rapporto tra i due di fiducia palpabile a vista d’occhio. Danny ieri al nostro microfono ha definito Peppe il suo maestro, oggi il maestro ha dichiarato che se non fosse stato il suo allievo a farsi tatuare ma un qualsiasi altro ragazzo non avrebbe accettato l’impresa. Così scherzando gli chiediamo se aumenterà lo stipendio a Danny dopo che si è sottoposto a 52 ore e 56 minuti di seduta. Peppe ride e aggiunge “So che se lo facessi, mi ridarebbe i soldi. Tra noi c’è un feeling senza il quale questo Guinness innalzato di più di due ore non sarebbe stato possibile”.Per reggere allo stress fisico e ai ritmi di lavoro sia Giuseppe che Danny hanno seguito un’alimentazione controllata e una preparazione accuratamente predisposta da Luca Fiori, un altro tassello importante per la scalate e che Peppe ci tiene in particolar modo a ringraziare. E dopo tanto lavoro, se qualcuno può immaginare Peppe che ingurgita un cinghiale, sbaglia: “Ho mangiato una fetta di prosciutto, ho provato ad assaporare la seconda ma non ci sono riuscito. Ho ancora lo stomaco chiuso, ma spero di farlo riaprire presto”“A chi dedico questo record?! Alla mia famiglia, cioè alla mia compagna Eva e ai miei figli” dice con una voce che trasmette serenità Peppe, sottolineando come abbia scelto da solo questa vita: “avrei potuto lavorare nei programmi televisivi come ospite fisso invece di andare e tornare, ma io sono così. Mi piace quello che faccio, sorrido sempre sia fuori che dentro e non lo faccio per circostanze, non sono cordiale perché me lo impone il lavoro, lo faccio perché mi sento di farlo”.Parlando di occasioni, Colibazzi racconta di aver interpretato il ruolo del tatuatore nel film di Mario Monicelli “Panni Sporchi”. Alla fine delle riprese il regista romano gli ha chiesto di seguirlo ma non lo ha fatto, il suo lavoro è il tatuatore. Ha scelto questo lavoro perché ama disegnare, anche ieri tutti i tatuaggi fatti a Danny li ha eseguiti a mano libera, senza stencil. È anche per questo che lo chiamano maestro, è uno dei sei veterani per longevità di servizio in Italia, uno dei primi dieci tatuatori professionisti, il cui cammino è iniziato quando faceva il militare (è sottoufficiale dei paracadutisti) e vedeva gli americani con tutti quei tatuaggi, ha voluto provare e con un ago iniziò a fare le prime prove su se stesso. Poi si è recato a Milano dove ha incontrato Gian Maurizio Fercioni (forse il tatuatore- artista più famoso in Italia) si è formato e ha lavorato per 4 anni e mezzo, dopodiché è tornato nelle Marche ed ha aperto il suo negozio nel 1985 a Civitanova: “In quegli anni chi aveva un tatuaggio o veniva dalla galera o era comunque un poco di buono, la gente non capiva. Oggi se non hai un tatuaggio non sei nessuno, è quasi obbligatorio averne uno”.Più di trent’anni di attività, con questo modo di fare aperto agli altri non ha avuto solo esperienze positive, alcuni ne hanno approfittato, ma la passione è qualcos’altro, non bastano i cedimenti della vita per distruggerla. Non sarà la casella di posta elettronica che esplode a cambiare Giuseppe Colibazzi, come non ci sono riuscite televisione e cinema, non sarà un record a cambiarlo: Peppe è Peppe, come sostiene lui. “Mi piace il mio carattere, mi piace il sorriso, mi piace essere così” e domani sarà già pronto per tornare a tatuare.

20/07/2016 14:12
Niente stop estivo per la Civitanova-Fabriano

Niente stop estivo per la Civitanova-Fabriano

Nuovo contratto per i servizi ferroviari nelle Marche valido fino al prossimo 31 dicembre 2023. Non sarà più interrotta la linea Civitanova-Fabriano nel mese di agosto.Una buona notizia per tutti i pendolari: ieri, 19 luglio, è stato siglato il nuovo contratto fra Regione Marche e Trenitalia. Ad illustrarlo, l’assessore marchigiano ai Trasporti, Angelo Sciapichetti. Si tratta di un atto molto importante, con diversi aspetti nuovi e d’interesse per il trasporto pubblico locale, che prevede un impegno finanziario a carico del bilancio regionale di 126,5 milioni di euro nel periodo 2015 – 2018. “Ringrazio – ha detto Sciapichetti – gli uffici regionali per il lavoro svolto, che al termine di una lunga trattativa con Trenitalia, ha portato a un accordo che permette di migliorare la qualità e il comfort del servizio ferroviario lungo le tratte regionali. Quando ci siamo insediati abbiamo trovato una situazione complessa, in regime di proroga. Ora grazie a questo contratto si fanno passi avanti nel trasporto regionale su ferro. Durante la vigenza del nuovo accordo, che avrà una durata di 9 anni, viene previsto un investimento da parte di Trenitalia di 26,4 milioni di euro e di 10 milioni da parte della Regione, che permetteranno l’acquisto di sei nuovi treni”. Almeno uno di questi entrerà in servizio subito.Aumentano inoltre i Km/treno, passando da 4,068 a 4,134 milioni, interessando soprattutto la linea Civitanova–Fabriano. “Questa, dopo sei anni, non verrà più interrotta durante il mese di agosto”. Altro aspetto di notevole interesse è la riduzione del costo per la Regione, che passa da 42,5 milioni l’anno, a 41,25. “Siamo forse l’unica Regione che ha spuntato da Trenitalia una riduzione del costo”, ha evidenziato l’Assessore regionale. Viene inoltre previsto il trasporto gratuito, che prima era a carico della Regione, delle biciclette al seguito dei passeggeri e viene previsto il trasporto gratuito alle forze dell’ordine in divisa. “Oltre a ciò, lavoriamo assieme a Trenitalia a pacchetti di linee dirette che permettano di evitare cambi e riducano i tempi di percorrenza”. Come la sperimentazione, molto gradita dagli utenti, del collegamento diretto Ancona-Macerata in un’ora, con tempi competitivi rispetto all’automobile e un positivo impatto su ambiente e traffico. “Auspichiamo che la chiusura di questa fase, comporti un maggior potere contrattuale nel confronto che portiamo avanti senza tregua con Trenitalia sulle linee extra-regionali, a partire dalla Falconara-Roma. In questo senso già nei prossimi giorni sarò impegnato a Roma assieme al direttore Marche di Trenitalia, Del Rosso”.La Regione sta lavorando, inoltre, a un altro accordo, questa volta con Rfi, per la parte infrastrutturale riguardante le tratte regionali del trasporto su ferro, la cui approvazione è prevista entro l’anno. Complessivamente, nel 2015, hanno viaggiato sulle linee regionali oltre 8,8 milioni di passeggeri, su di quattro treni “Jazz”, otto “Swing”, quattro “Minuetto” e 45 locomotive “E464”, per un totale di 240 vetture.

20/07/2016 10:48
"La voce del cuore per la chirurgia" organizza una cena di beneficenza

"La voce del cuore per la chirurgia" organizza una cena di beneficenza

Una cena di beneficenza a Porto San Giorgio per raccogliere fondi per sostenere le attività dell'associazione di Tolentino "La voce del cuore per la chirurgia". Appuntamento per venerdì 22 luglio, alle 21, al porto pescareccio della città fermana per una serata organizzata in collaborazione con “Il Cozzaro” ed il suo team.Dopo la bella e partecipata iniziativa del concerto di Capodanno 2016 nel suggestivo teatro della nota città balneare, l’associazione “La voce de Cuore per la Chirurgia” torna a Porto San Giorgio, stavolta al Porto peschereccio per proporre una cena di beneficenza, a prezzi modici, allietata da momenti di intrattenimento musicale regalati dal gruppo “Pepenero live music show”. Avvalendosi della bravura e della notorietà di Basilio Ciaffardoni, ai più conosciuti come “il Cozzaro”, la Onlus tolentinate vuole raccogliere adesioni e fondi per sostenere le attività e gli scopi dell'associazione tesi al sostegno della buona sanità, del recupero del rapporto medico-paziente e nel maggior coinvolgimento dei cittadini nelle scelte sanitarie.“Sono molto soddisfatta delle adesioni avute fino ad oggi, segno che l’impegno e la dedizione che ciascuno di noi profonde stanno dando risultati", sottolinea la presidente della Onlus Gabriella Accoramboni. “I tempi critici che stiamo vivendo richiedono a tutti noi di prestare orecchio a quella voce che ci chiama alla solidarietà. Non solo, in questo momento anche il cittadino deve diventare sempre parte attiva, perché è lui a subire i disservizi e le aspettative disattese, costringendolo a rivolgersi sempre più a strutture private per avere un servizio adeguato. Spesso, però, ci si dimentica che il cittadino è il finanziatore del sistema ed ha il diritto-dovere di impegnarsi per essere parte attiva nelle scelte e nelle decisioni che lo riguardano".Nel corso della serata sarà anche proiettato un filmato sull’attività di miticoltura. E’ possibile prenotarsi alla cena di beneficenza, costo 15 euro, entro il 21 luglio. Info 3339324723 (Gabriella) 3392128933 (Fausto) 3924415191 (Claudia)

20/07/2016 10:41
Max ora è libero: morto a 57 anni Massimo Fanelli

Max ora è libero: morto a 57 anni Massimo Fanelli

Max Fanelli è morto questa notte. Dopo aver lottato per anni contro la Sla, che lo aveva distrutto nel fisico, ma non nello spirito, la triste notizie è arrivata pochi minuti fa e si è subito diffusa in tutta Senigallia e non solo.Max, dopo aver conosciuto il dramma della grave malattia degenerativa, aveva intrapreso una serrata battaglia per il riconoscimento di una legislazione nazionale sul fine vita. La sua battaglia, con "Io sto con Max" aveva coinvolto politici, parlamentari, esponenti del mondo laico e anche religioso. Max aveva 57 anni e lascia la moglie Monica. Tanti i messaggi che in poche ore sono stati rivolti tramite i social al ricordo di Max. "Caro Max, buon viaggio! Il tuo coraggio ci sia d'esempio ogni giorno", uno dei post apparsi su Facebook.

20/07/2016 10:02
Il tolentinate Claudio Nasnini testimonial della campagna Avis regionale

Il tolentinate Claudio Nasnini testimonial della campagna Avis regionale

Alcune settimane l'Avis regionale aveva lanciato, attraverso le sue pagine Facebook, Instagram e Twitter, la campagna di comunicazione “C'è sempre un motivo". E proprio sul web aveva cercato le persone intenzionate a raccontare la loro storia di dono.Luca, Miriam, Alessio, Selena e Claudio, provenienti rispettivamente dalle province di Ancona, Ascoli Piceno, Fermo, Pesaro Urbino e Macerata, si sono messi a disposizione diventando così i cinque testimonial della campagna.Il testimonial della provincia di Macerata è Claudio Nasnini. 52 anni, tolentinate, è un dipendente di Poltrona Frau e l'anno scorso è stato nominato "Dipendente dell'anno".Le motivazioni che li hanno spinti a donare sono differenti: se per Selena si tratta di una specie di passaggio generazionale con la nonna, per Luca è stato fondamentale il consiglio di un amico, per Claudio una scelta inevitabile, per Alessio la necessità di aiutare gli altri e per Miriam la conseguenza di una malattia in famiglia.Chi non dona si giustifica spesso con paure infondate o luoghi comuni. Con questa campagna, Avis punta a ribaltare questo atteggiamento, inducendo i non donatori a riflettere su cosa potrebbe farli diventare donatori, seguendo l’esempio di Selena, Luca, Claudio, Alessio e Miriam. I loro volti e le loro testimonianze arrivano in estate, un periodo critico durante il quale la raccolta di sangue diminuisce fortemente mentre il bisogno di emocomponenti rimane stabile, quando non aumenta. Per questo motivo l’invito dell’Avis Regionale è quello di diventare donatori periodici sui quali contare tutto l’anno, feste e vacanze comprese. 

19/07/2016 20:35
Danni da cinghiali, gli strali della Lega nord contro la Regione

Danni da cinghiali, gli strali della Lega nord contro la Regione

"Non è possibile che occorra sempre arrivare in Tribunale per vedere riconosciuti i propri diritti". A parlare è Marzia Malaigia, consigliere regionale della Lega Nord, che stigmatizza i ritardi della Regione Marche nel risarcire i danni subiti da persone a causa di incidenti provocati dai cinghiali."In momenti come questi dove gli allevatori e gli agricoltori protestano per ottenere i risarcimenti causati da animali selvatici alle loro colture o agli allevamenti, nessuno sembra preoccuparsi per tutti quei cittadini che hanno subito gravi danni a loro stessi o alle loro auto. Aumenta infatti esponenzialmente l'importo da risarcire a causa degli attraversamenti di cinghiali e caprioli che, in alcuni casi, hanno anche provocato incidenti mortali. Gli incidenti stradali provocati da animali solo l'anno scorso hanno portato ad una cifra di 1,5 milioni di euro". La Malaigia si chiede perché occorre arrivare sempre ad intentare causa alla Regione. "Strano difatti che si sia dovuti arrivare ad una massiccia protesta della Coldiretti per far sbloccare fondi anche cospicui. Questi soldi quindi c'erano e mi chiede perché già fin dall'anno scorso sono stati immobilizzati o usati nel bilancio per finanziare altri capitoli. Inoltre, vedremo se i soggetti saranno realmente risarciti ed in che tempi, considerate le pastoie burocratiche messe in atto anche dalla burocrazia regionale in questi anni". A tutto ciò si somma il fatto che sono ben tre mesi che la Giunta Regionale non risponde sulla questione degli incidenti stradali causati da ungulati. Usando un caso specifico, a titolo esemplificativo, la Lega Nord Marche aveva presentato un'interrogazione dal titolo: "Risarcimento danni incidente stradale causato da cinghiale. Mancato pagamento della Regione Marche nei termini di legge con relativo atto di precetto del soggetto creditore istante". Riportando il caso di un automobilista coinvolto in un incidente, che aveva chiesto il rimborso alla Regione Marche dei danni subiti ai sensi della vigente legislazione regionale in materia di indennizzi da danni da fauna selvatica, "è risultato che la stessa Regione Marche è rimasta contumace, non dando riscontro alle richieste formulate dal proprietario dell'auto. Dal momento della notifica della sentenza di causa civile emessa dal Giudice di Pace i costi per le spese di risarcimento danni, nonché le spese legali, sono lievitati". La Malaigia ricorda "che un normale cittadino, quando si vede arrivare una cartella esattoriale di Equitalia, dovuta ad esempio dal ritardato pagamento del bollo auto regionale, deve forzatamente versare la cifra dovuta, nonché gli interessi maturati, entro sessanta giorni dalla notifica dell'atto". 

19/07/2016 17:10
La quattordicesima arriverà in ritardo per i dipendenti della Contram Mobilità

La quattordicesima arriverà in ritardo per i dipendenti della Contram Mobilità

Quattordicesime in ritardo di alcuni giorni per i circa 300 lavoratori delle aziende aderenti a Contram Mobilità. Un'azione dimostrativa da parte delle stesse "per segnalare la grave crisi di liquidità in cui versano per l’intollerabile ritardo nei pagamenti da parte della Regione e della Provincia". Il tutto senza alcun incontro o comunicazione con le organizzazioni sindacali territoriali del settore."Ai gravi ritardi della Regione,  che non possono certo giustificarsi con la lentezza della burocrazia e delle procedure di trasferimento di competenze dalle province, si somma, a livello locale, un comportamento di  Contram Mobilità, sulla cui correttezza ognuno è libero di giudicare, che utilizza i dipendenti come mero strumento di pressione verso gli Enti locali, Regione e Provincia>, il duro j'accuse delle segreterie provinciali di Filt-Cgil, Fit-cisl e Uilm-Trasporti affidato ad una nota congiunta. "Invece di avere un rapporto chiaramente conflittuale con la Regione per i ritardi nei pagamenti, invece di parlare con i politici da imprenditori, ci si nasconde e si usa e fomenta il disagio economico dei propri dipendenti".Domani, mercoledì 20 luglio, questo sarà uno dei temi principali dell’incontro tra le organizzazioni sindacali regionali di settore e l’assessorato Regionale ai Trasporti. "Saremo fermi nel chiedere lo sblocco dei pagamenti alle imprese, ma anche pronti a contrastare eventuali tagli e riduzioni dei trasferimenti e/o del servizio di trasporto. Contemporaneamente alle aziende di Contram Mobilità chiediamo di pagare la quattordicesima nei tempi contrattuali, evitando inutili ed artificiosi ritardi che danneggiano e portano disagio solo ai lavoratori".

19/07/2016 16:19
"No alla chiusura del cementificio Sacci": presidio in Regione dei lavoratori

"No alla chiusura del cementificio Sacci": presidio in Regione dei lavoratori

Oltre una cinquantina dei 71 dipendenti  del Cementificio ex Sacci di Castelraimondo in presidio stamattina  sotto Palazzo Leopardi  della Regione Marche per dire “No alla chiusura del  cementificio Sacci”.  Futuro davvero incerto per i lavoratori dello stabilimento di Castelraimondo. Aperta, da alcune settimane, la procedura di mobilità per tutti i 71 lavoratori rimasti, dopo la  cassa integrazione a zero ore, e se non ci saranno novità dal 1° di ottobre saranno tutti licenziati.«Abbiamo chiesto alla Regione di aiutarci per fare in modo che siano previsti altri ammortizzatori sociali e per questo confidiamo  nell’ apertura di un tavolo al Ministero dell’economia e dello sviluppo economico  affinché si possa gestire complessivamente la vertenze  del Cementificio Sacci . – affermano i sindacati  in  presidio con i lavoratori   - Abbiamo chiesto alla Regione di farsi parte attiva  per avviare un’ interlocuzione con il gruppo Caltagirone che sta acquisendo la Sacci per capire  il reale futuro  del cementificio e soprattutto se ci saranno opportunità di occupazione  per i lavoratori. »Alla mobilitazione, indetta  dai sindacati di categoria,  Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil, contro il licenziamento di tutti i dipendenti e per evitare la definitiva chiusura dello stabilimento di Castelraimondo, erano presenti insieme ai lavoratori e  ai rispettivi rappresentanti sindacali anche i Sindaci di Castelraimondo e Gagliole.  Il presidio si è concluso nella tarda mattinata  con  l’impegno dell’assessore al Lavoro, Loretta Bravi e dell’assessore all’Ambiente, Angelo Sciapichetti, a  convocare   al più presto i vertici della nuova società Cem 15 del Gruppo Caltagirone.I sindacati di categoria Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil inoltre esprimono forte preoccupazione e respingono al mittente quanto riportato oggi dalla stampa: “la  Cementir Italia  ha sempre considerato il perimetro del ramo di azienda oggetto di trasferimento al netto della forza lavoro dello stabilimento di Castelraimondo”. 

19/07/2016 15:42
Nuova Provincia: Pettinari indice le elezioni per il 28 agosto

Nuova Provincia: Pettinari indice le elezioni per il 28 agosto

Il Presidente attualmente in carica della Provincia di Macerata Antonio Pettinari in data odierna, con apposito decreto, ha indetto le elezioni del nuovo Presidente della Provincia e del Consiglio Provinciale.La data delle elezioni è stata fissata per domenica 28 agosto 2016 per restare nei termini previsti dalla normativa in vigore (art 1, comma 79 della legge 7.4 2014 n.56): 90 giorni dalla scadenza per fine mandato degli organi elettivi provinciali.Come si ricorderà, l’approvazione della suddetta legge ha profondamente modificato, sia nell’assetto che nelle funzioni, il livello amministrativo provinciale, trasformando le province a statuto ordinario limitandone contestualmente le competenze e soprattutto eliminando l’elezione diretta dei suoi organi amministrativi.I Consiglieri provinciali ed i Presidenti delle Province saranno dunque eletti indirettamente.Per il rinnovo del Presidente e del Consiglio potranno infatti votare tutti i Sindaci ed i Consiglieri dei 57 Comuni della provincia attualmente in carica.Sono eleggibili a Presidente della Provincia i Sindaci in carica nei Comuni della provincia, il cui mandato scada non prima dei 18 mesi dalla data di svolgimento delle elezioni.Sono eleggibili a Consigliere provinciale i Sindaci ed i Consiglieri comunali in carica nei Comuni della Provincia.Limitatamente a queste elezioni, in sede di prima applicazione della legge 56/2014, sono altresì eleggibili alla carica di Presidente e di Consigliere provinciale i Consiglieri provinciali uscenti compreso il Presidente.Il nuovo Presidente della provincia durerà in carica 4 anni ed il Consiglio provinciale, nella nuova composizione formato da 12 consiglieri,  resterà in carica 2 anni.

19/07/2016 15:13
Riuscito l'intervento alla caviglia di Gianmarco Tamberi

Riuscito l'intervento alla caviglia di Gianmarco Tamberi

Intervento chirurgico a una caviglia eseguito per Gianmarco Tamberi: lo comunica Federatletica, precisando che "l'iridato indoor e campione europeo di salto in alto è stato operato stamane a seguito della lesione parziale del legamento deltoideo della caviglia sinistra riportata lo scorso 15 luglio al meeting Herculis di Montecarlo". "L'intervento - prosegue il comunicato - è stato eseguito nelle prime ore della mattinata presso il Policlinico San Matteo di Pavia, dal professor Francesco Benazzo, assistito da due componenti dello staff sanitario azzurro, il professor Franco Combi e la dottoressa Antonella Ferrario, che confermano la perfetta riuscita dell'operazione". La Fidal riporta anche le parole del papà-allenatore dell'atleta, Marco, pubblicate su un social network: "Gimbo è uscito dalla sala operatoria: tutto bene. Il legamento era totalmente staccato e la capsula articolare parzialmente lacerata. Operazione riuscita perfettamente, ora un mese tra gesso e tutore e poi si ricomincia con la rieducazione". (Ansa)

19/07/2016 11:33
Partita la 13° edizione del corso Junior Band: 115 gli iscritti da tutte le Marche

Partita la 13° edizione del corso Junior Band: 115 gli iscritti da tutte le Marche

Ha preso avvio ieri, e proseguirà fino a venerdì 22 Luglio 2016, la 13° edizione del corso Junior band a cura della Fondazione "Notaio Augusto Marchesini" presieduta da Paolo Paparelli che si svolge nei locali della Domus San Giuliano, ex seminario vescovile. Oltre un centinaio di giovanissimi musicisti stanno frequentando un percorso di studio di cinque giorni per leggere e approfondire un repertorio originale per banda e fare esperienza suonando insieme. Si tratta di 115 iscritti provenienti da tutte le province delle Marche, seguiti da 10 docenti e 5 assistenti-tutor. Nove gli anni del corsista più giovane e 17 quelli del corsista più "vecchio", per un'età media che si attesta a 12 anni complessivamente. Sono 32 i Comuni della regione Marche rappresentati: il primato spetta alla provincia di Ancona con 45 corsisti, seguita dalla provincia di Macerata con 34, poi Fermo con 20, Pesaro-Urbino con 15 e ultima Ascoli Piceno con un solo rappresentante. L’iniziativa di formazione musicale nata e sviluppata a Macerata, unica in Italia per il bacino di utenza e per l'organizzazione, che da un decennio forma giovanissimi musicisti provenienti dalle cinque province della regione Marche. Il corso ha la finalità di favorire la pratica del far musica insieme per giovani musicisti di strumenti a fiato e a percussione utilizzando un repertorio originale per gruppi bandistici giovanili. Il progetto educativo Junior Band è stato avviato dalla Fondazione "Notaio Augusto Marchesini" nel 2004 e consiste in un corso residenziale di cinque giorni durante il quale si susseguono lezioni e prove a sezione e d’insieme. Oltre a questa attività principale, si alternano - per i diversi livelli di apprendimento - lezioni di ritmica, tecnica respiratoria per strumenti a fiato, teoria e grammatica musicale. Questa manifestazione coinvolge giovanissimi studenti di musica che suonano da pochi anni uno strumento a fiato e a percussione - la maggior parte provenienti dai corsi di orientamento musicale di tipo bandistico che sono attivi in quasi tutte le bande musicali marchigiane - e che quindi sono ancora all’inizio del loro percorso formativo-educativo. Il corso, che prevede prove con l’organico completo e prove a sezioni con insegnanti specialisti che seguono i ragazzi nello studio e nella preparazione strumentale individuale, prevede tre livelli: il livello base per chi suona uno strumento musicale a fiato o a percussione da un minimo di 2 anni ad un massimo di 4 anni, il livello medio per chi suona uno strumento musicale a fiato o a percussione, minimo da 4 anni, il livello avanzato nel quale vengono inseriti i giovani musicisti più capaci a livello tecnico. In questo modo vengono formati tre organici distinti in base alla preparazione di partenza degli allievi per affrontare un repertorio adeguato alle competenze raggiunte.

19/07/2016 10:06
Condanna a 20 anni per il delitto di Emanuele Lucentini

Condanna a 20 anni per il delitto di Emanuele Lucentini

Il Gup di Spoleto ha condannato a 20 anni di reclusione Emanuele Armeni, l'appuntato dei carabinieri accusato di avere ucciso il 16 maggio 2015, intorno alle 6 del mattino, con un colpo di M12, il collega Emanuele Lucentini nel cortile della caserma di via Garibaldi a Foligno in Umbria. Il processo si è svolto con il rito abbreviato.Il procuratore Alessandro Cannevale aveva chiesto una condanna a 30 anni, ma il giudice ha escluso l'aggravante della premeditazione per il delitto. Armeni, accusato di omicidio volontario, è detenuto nel carcere umbro di Terni. Ha sempre negato di avere voluto uccidere il collega, sostenendo che il colpo partì accidentalmente. Tesi, però, smentita dai risultati della perizia svolta dall’esperto balistico Marco Piovan, su richiesta del giudice.L'appuntato scelto Emanuele Lucentini, 50 anni, originario di Tolentino e residente a Spello, era stato raggiunto alla nuca da un colpo partito al cambio turno dalla mitraglietta del collega con cui aveva fatto il turno di notte. E proprio l'altro militare, l'appuntato scelto Armeni, era stato poi arrestato un paio di mesi dopo. La sentenza è stata emessa dal giudice spoletino, Margherita Amodeo, ieri sera al termine di una camera di consiglio durata circa un paio d’ore. Il Gup ha anche stanziato alcune provvisionali di risarcimento per i familiari della vittima: 200mila euro alla moglie, 100mila ai genitori e 70mila alla sorella. Prima che il giudice si ritirasse in camera di consiglio Armeni ha rilasciato dichiarazioni spontanee durante le quali si era detto "dispiaciuto" per quanto accaduto. La scelta del rito abbreviato ha consentito all’imputato di ottenere lo sconto di un terzo della pena."Con la condanna di Armeni è stata fatta giustizia. Ci aspettavamo una pena più severa, ma vedremo le motivazioni della sentenza. Siamo comunque soddisfatti per l’esito del giudizio", le parole a caldo degli avvocati di parte civile Maria Antonietta Belluccini e Giuseppe Berellini.

19/07/2016 08:16
Torna Caronte, da martedì temperature in forte aumento anche nelle Marche

Torna Caronte, da martedì temperature in forte aumento anche nelle Marche

Torna Caronte e l’estate ridiventa torrida. L’anticiclone africano si appresta a conquistare l’Italia e le Marche a partire dalla giornata di domani, martedì 19 luglio, e si protrarrà almeno a fine mese. Ci attendono giornate piene di sole e temperature in forte aumento, anche di notte. L’aria calda giungerà in Italia direttamente dal deserto del Sahara. "La presenza di un vasto campo anticiclonico che abbraccia tutto il Mediterraneo garantirà per almeno 6-7 giorni condizioni di tempo stabile con clima che tornerà di stampo estivo su tutta la nostra Regione": queste le previsioni di geometeo.it.Caronte, attraversando il Mediterraneo, si caricherà anche di molta umidità che farà aumentare la percezione delle temperature. Nelle grandi città italiane si supereranno i 37 gradi. Andrà un po’ meglio in montagna, sopra i 1.500 metri di altitudine, e lungo le coste che potranno beneficiare della brezza marina. L’anticiclone africano Caronte governerà l’Italia fino a fine mese, con brevissima interruzione fra venerdì e sabato prossimi, quando ci sarà l’incursione di aria più fresca di origine atlantica che causerà forti temporali al Nord.

18/07/2016 16:45
Esplosione di Milano, Pellicanò chiede di essere scarcerato

Esplosione di Milano, Pellicanò chiede di essere scarcerato

Vuole essere scarcerato Giuseppe Pellicanò, finito a San Vittore il primo luglio con l'accusa di strage per aver causato la fuga di gas che ha provocato l'esplosione della palazzina di via Brioschi a Milano, lo scorso 12 giugno, nella quale sono morti l'ex compagna del pubblicitario, Micaela Masella, e i giovani maceratesi Chiara Magnamassa e Riccardo Maglianesi che abitavano nell'appartamento a fianco.I suoi legali, gli avvocati Giorgio Perroni e Francesco Giovannini, infatti, hanno depositato al Tribunale del Riesame un'istanza di revoca dell'ordinanza di custodia in carcere. La stessa difesa, da quanto si è saputo, si è riservata di depositare poi in udienza i motivi della richiesta di scarcerazione. La difesa potrebbe puntare, anche attraverso una richiesta di perizia psichiatrica, sull'accertamento di un vizio di mente. L'udienza davanti al Riesame non è ancora stata fissata. (Ansa)

18/07/2016 12:36
"Regione, fai più danni dei lupi": protesta di agricoltori e allevatori della Coldiretti

"Regione, fai più danni dei lupi": protesta di agricoltori e allevatori della Coldiretti

Le strade attorno alla sede della Regione Marche sono bloccate da centinaia di agricoltori e allevatori della Coldiretti, che manifestano contro il mancato pagamento dei danni causati dagli animali selvatici e ''l'incapacità di risolvere il problema'' da parte della giunta regionale.Molti imprenditori indossano magliette con le foto di campi devastati dai cinghiali e di animali uccisi dai lupi, e le scritte "Grazie Pieroni" e "Grazie Casini", i due assessori alla Caccia e all'Agricoltura. Fra gli altri striscioni, "Regione, fai più danni dei lupi ", "Presidente Ceriscioli salvaci dai burocrati e dai selvatici", "Noi seminiamo i cinghiali raccolgono", "Tra lupi e burocrazia muoiono le imprese", con l'hashtag #bastacinghiali.Tra i manifestanti il presidente della Coldiretti Marche Tommaso Di Sante, Italia Nostra e l'Adusbef. Alla Regione Coldiretti chiede la cancellazione del tetto massimo dei danni, peraltro già bocciato dal Tar e lo sblocco dei pagamenti.

18/07/2016 10:32
Evasi 36 milioni di euro con sponsorizzazioni gonfiate o inesistenti a una società di pallavolo femminile

Evasi 36 milioni di euro con sponsorizzazioni gonfiate o inesistenti a una società di pallavolo femminile

La Guardia di Finanza di Forlì ha concluso un'indagine su 4 società di sponsorizzazioni sportive che avrebbero procurato una presunta evasione per oltre 36 milioni di euro. Denunciate 7 persone per emissione ed uso di fatture per operazioni inesistenti, omessa dichiarazione e omesso versamento di Iva. Le società - a Forlì, Cesena e Rimini - gestivano spazi pubblicitari delle partite casalinghe di una società marchigiana di pallavolo femminile di A1.Il sistema di frode si fondava sul ricorso a fatture per operazioni inesistenti o fatture gonfiate emesse dalle società agli sponsor. A organizzare il tutto, per le indagini iniziate nel 2014, un imprenditore barese di 67 anni che avrebbe creato le società di gestione degli spazi pubblicitari, intestandole a prestanome nullatenenti senza figurare. Le società venivano fatte subentrare l'una all'altra creando ogni 2/3 anni la nuova, che acquisiva il pacchetto degli sponsor ed il diritto alla gestione degli spazi pubblicitari. (Ansa)

18/07/2016 09:57
Mansarda in fiamme: paura in un condominio di Osimo - FOTO

Mansarda in fiamme: paura in un condominio di Osimo - FOTO

Paura questo pomeriggio ad Osimo per un incendio in una mansarda di un condominio in via Don Sturzo. I vigili del fuoco del locale distaccamento sono stati chiamati ad intervenire intorno alle 15.30.Per cause in fase di accertamento anche se si ipotizza un corto circuito, è andata a fuoco la camera da letto di una mansarda posta al terzo piano di uno stabile di tre piani fuori terra. I vigili del fuoco di Osimo, supportati dal personale della centrale di Ancona con una squadra più autoscala e autobotte, sono riusciti a spegnere immediatamente le fiamme limitando i danni al solo appartamento. Successivamente hanno messo in sicurezza i locali interessati dall’incendio che sono stati dichiarati inagibili. I proprietari in quel momento, fortunatamente, erano fuori casa e non si registrano feriti. I vigili del fuoco, però, hanno messo in salvo un cagnolino che si trovava sul terrazzo sottostante. 

17/07/2016 16:15
Samuele Fondati e Alice Rossi finalmente sposi

Samuele Fondati e Alice Rossi finalmente sposi

In una serata quasi autunnale ma riscaldata dal grande affetto di parenti e amici si sono promessi amore eterno il vigile del fuoco tolentinate Samuele Fondati e la splendida Alice Rossi che, dopo la bellissima celebrazione svoltasi all'abbazia di San Claudio, hanno continuato i festeggiamenti circondati  da amici e parenti al ristorante "Casolare dei segreti". Un augurio di una felice e serena vita da tutti gli amici e parenti.

17/07/2016 15:53
Ceriscioli a tutto campo: "Il calo di voti non c'entra con la sanità. A San Severino scelte sbagliate"

Ceriscioli a tutto campo: "Il calo di voti non c'entra con la sanità. A San Severino scelte sbagliate"

Dobbiamo essere sinceri, come lo siamo sempre stati. Da queste "colonne" non siamo mai stati particolarmente teneri con il presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli. Che, però, si è dimostrato molto sportivo e capace di accettare serenamente le critiche che gli abbiamo mosso. L'arrivo del ministro Boschi è stata l'occasione per confrontarsi con un'intervista a 360 gradi. Presidente Ceriscioli, partiamo subito da Aerdorica. Soriano ribadisce di esser ancora interessato, ma teme che dietro alcune scelte dell’assemblea dei soci vi sia qualche opacità. Qual è la verità in proposito?Il mandato che abbiamo dato all’amministratrice unica Massei è quello di riprendere i rapporti con tutti quelli che in questi mesi hanno dimostrato interessamento per Aerdorica in modo che con ciascuno venga messa in chiaro, con la massima trasparenza, la situazione debitoria. Debbo dire che in questo senso la Massei ha fatto già un buon lavoro di accurata analisi contabile, distinguendo le passività pregresse dal conto economico attuale. Così che un eventuale acquisto dell’aeroporto  coincida anche con il chiudere, in parte, le passività del passato. In questa maniera si potrà contare su di un punto di partenza già in attivo. Tutto questo può mettere in condizione Soriano o altri soggetti come lui interessati di riprendere quel percorso che si è momentaneamente  interrotto a causa di vicende interne relative al consiglio di amministrazione.Sei  stato per dieci anni sindaco di Pesaro. Dopo un anno nel ruolo di presidente di regione, trovi differenze nel governare e con il senno di poi, rifaresti la riforma sanitaria senza ascoltare i territori?In verità i sindaci li abbiamo incontrati tutti prima della riforma proprio per far comprendere come il decreto ministeriale 70 che regola la medicina per acuti, comportasse determinate scelte. Scelte che non solo riguardano i piccoli ospedali trasformati in strutture territoriali, ma anche quelli più grandi. Riprova ne è il fatto che, a distanza di un anno, il dibattito si è spostato appunto dai piccoli ai grandi ospedali. Ciò ha implicato anche un trasferimento dall’ospedale della grande città a quello del territorio. Temo che il concetto non sia ancora ben chiaro a tutti, ma ripeto, questo comporta uno spostamento di 60 milioni di euro da medicina per acuti alla medicina territoriale. Che è quella di cui abbiamo più bisogno. In questo quadro posso affermare che a fine anno, avremo impiegato tutte le risorse economiche sul territorio applicando con oculatezza e coerenza la riforma.Le amministrative hanno segnato uno stop al PD. La riforma sanitaria ha contribuito a questo calo. Non ti senti un po’ in colpa o credi che ci sarà modo per recuperare?Il legame stretto tra la riforma sanitaria ed i risultati elettorali lo valuterei in termini relativi. Prendiamo il caso di San Severino: lì il Partito Democratico avrebbe potuto appoggiare benissimo la candidata che poi ha vinto. Anzi, francamente era più naturale anche in termini di vicinanza politica, rispetto ad aver privilegiato il rapporto con il Nuovo Centro Destra. Sarebbe stata una scelta politica  locale che avrebbe permesso al PD - pur dentro una riforma che tocca il tema del punto nascite (che per certi versi è particolarmente delicato) rispetto alla complessiva trasformazione degli ospedali – di approdare comunque ad un risultato positivo. Detto questo è chiaro pure che queste riforme, nel momento in cui le fai l’impatto è più forte e  paghi pure un prezzo politico. Ma l’analisi del voto locale, secondo me ha altre componenti che se fossero state giocate meglio avrebbero permesso di incassare un risultato migliore pure per il PD delle Marche. A proposito di San Severino: ritorneresti a parlare di politica a casa di Zura dopo le corali polemiche che unanimemente si sono levate per la famosa merenda a base di porchetta?Siamo troppo abituati a vedere la politica come scontro personale, mentre i contenuti vanno in secondo piano. Io credo ad una politica in cui si nessuno cambia le sue idee, però esistono pure momenti informali in cui si esce da questo contesto.Giustissimo, ma io senza invito non sarei potuto entrare a casa di Zura a sentirvi parlare di politica. E questo è proprio quello che ti ho pubblicamente contestato a nome di tanti.Questo non lo so, ma gli inviti la faceva Zura dalla sua parte politica. Su questo non posso prendermi la responsabilità. Il messaggio che volevo mandare a tutti i cittadini era invece che si può fare tranquillamente politica perché personalmente c’è il reciproco rispetto. Il contesto informale della merenda, dal mio punto di vista,  andava appunto verso quella direzione.Se fossi ancora sindaco o amministratore locale 200 milioni di euro li impiegheresti per costruire un nuovo ospedale o li investiresti su quelli già esistenti?I 200 milioni non stanno in una cassaforte in Regione, ma sono l’effetto di risorse che si liberano mettendo assieme questi ospedali. Facendone cioè uno di migliore qualità. I 200 milioni sono in realtà dentro le attuali inefficienze, dentro gli inutili doppioni, sulle strutture vecchie. Le risorse non arrivano da nessuna altra parte, stanno tutte lì dentro e dobbiamo liberarle al più presto. Ovvio che  la Regione farà la sua parte nel caso fosse costretta ad aggiungere quei tre o quattro milioni che eventualmente mancassero. Da sindaco ho appoggiato l’ospedale unico molto prima della riforma. Parlo di dieci anni fa. In quel caso chi non è stato al passo con i tempi e che materialmente non lo ha realizzato è stata la Regione Marche. Adesso abbiamo ripreso in mano tutti gli investimenti sanitari: dal cantiere dell’INRCA che era bloccato, al Salesi che era in un cassetto dal 2004. Poi ci sono questi tre grandi ospedali: Pesaro e Fano assieme; Macerata e Civitanova assieme; Ascoli e San Benedetto assieme. Preciso che dico  insieme perché non si chiude niente. Si mettono assieme tutte le strutture esistenti elevandole di qualità.Siamo a Civitanova e non possiamo non parlare di Bolkestein. Che facciamo??Sulla Bolkestein sto guardando quello che hanno fatto le altre regioni. Le più interessanti mi sembrano Toscana e Liguria che hanno trovato dei meccanismi che permettono di salvaguardare la specificità delle nostre spiagge. E’ una rete costituita da imprese familiari che, nel corso del tempo,  hanno fatto investimenti ingenti su quelle spiagge. Trovo che sia giusto riconoscere loro questi investimenti allungando loro il tempo delle concessioni.Già gli assessori Pieroni al turismo e Sciapichetti alla difesa della costa, stanno verificando il quadro normativo per individuare come poter fare triangolazione  ed individuare sinergie con le due regioni. 

17/07/2016 12:54
A Cingoli, il raduno dei gemelli batte il maltempo

A Cingoli, il raduno dei gemelli batte il maltempo

La pioggia e il cielo coperto di queste ultime ore non hanno fermato l’annuale Raduno nazionale dei gemelli che si è aperto ieri sera al Centro vacanze Verde Azzurro di Cingoli, nel cuore delle colline marchigiane.Per la quindicesima edizione, organizzata dai gemelli Pietro e Paolo Pavoni in collaborazione con il sindaco della “Città dei gemelli”, Carmine Di Bartolomeo, sono arrivate coppie non solo da Napoli, Verona, Campobasso, Torino, Lumezzane, Lecce, Roma, Prato, Brindisi, Matera, Crema, Milano (giusto per citare alcune fra le città più lontane), ma anche da città dalle Regioni vicine come Rimini, Città di Castello e Teramo o, addirittura, dall’estero. E’ il caso di Danilo Cuccato, ingegnere chimico partito appositamente da Zurigo – dove è ricercatore al dipartimento di Bioingegneria chimica della rinomata università ETH – assieme al fratello Andrea, ingegnere elettronico residente a Milano, per partecipare al loro primo raduno di gemelli. “Siamo originari di Porlezza, un comune in provincia di Como molto vicino al confine svizzero – raccontano i due 31enni – e abbiamo voluto fare questa esperienza. Ne abbiamo trovati alcuni simili in altri Paesi europei, però ci piaceva qui in Italia e così siamo venuti a Cingoli”. Molte le coppie provenienti dalle Marche ed altre, vedendo il tempo migliorare, dovrebbero aggregarsi ancora nella giornata di domani. Tra le prime ad arrivare sono state le sorelle Aurora e Sofia Medici di Senigallia, che compiono quest’anno la maggiore età e frequentano entrambe l’Istituto superiore “Corinaldesi”, una per l’indirizzo Ragioneria, l’altra Geometri. “A settembre cominceremo il quinto anno – dicono – e avremo gli esami, ma adesso non vogliamo pensarci. Siamo qui per divertirci, ormai è la sesta volta che veniamo, ci piace troppo!”. Pure Lucia e Michela Paniccià di Grottazzolina partecipano a questa manifestazione da sei anni. Loro hanno un negozio di fiori, “ma li coltiviamo anche – tengono a dire – nella nostra azienda di famiglia. Il lavoro non manca – sorridono – però il raduno dei gemelli non potevamo perdercelo”.Il programma prevede per stasera alle 20 la cena e a seguire la kermesse dei gemelli con sfilate ed esibizioni nello splendido anfiteatro del Villaggio Verde Azzurro; quindi l’elezione di misses  e misters Raduno 2016. Poi domani - domenica 17 luglio – ci sarà la giornata conclusiva: alle 9, ritrovo alla “Città dei Gemelli”; giochi di gruppo, Acquasplash, tornei e balli in piscina fino a sera. Chiuderà l’evento la tradizionale cena di saluto, alle 20, fra tutti i gemelli e gli accompagnatori presenti. Per informazioni: Pietro e Paolo Pavoni, telefono 340.4078281.

16/07/2016 15:42
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