Questa settimana, le numerose mail arrivate hanno interessato principalmente la tematica riguardante le direttive date dal Governo in materia di Coronavirus ed ancora quella riferita alla gestione dei minori. Ecco la risposta dell’avvocato Pantana alla domanda posta da una lettrice di Civitanova Marche che chiede: “Il semplice accordo tra genitori in assenza di alcun provvedimento e/o procedimento giudiziale vale come titolo legittimante lo spostamento anche tra Comuni per il diritto di visita del figlio?”
Da quando si è manifestata l'esigenza di assumere una disciplina emergenziale per limitare gli spostamenti delle persone, ci si è posti il problema della regolamentazione dei tempi di permanenza dei figli minori con il genitore con il quale non convivono. Il Governo era già intervenuto chiarendo la legittimità di detti spostamenti, se giustificati da un provvedimento giudiziale, reso in un procedimento di separazione, divorzio, ovvero di disciplina dell'affidamento di figli di coppia non unita in matrimonio.
Nel frattempo è intervenuta anche la giurisprudenza, a cominciare dalla prima pronuncia resa dal Tribunale di Milano, la quale statuiva quanto segue: “Le disposizioni limitative degli spostamenti per effetto del Coronavirus non sospendono il calendario dei tempi di frequentazione genitori/figli, che dunque deve proseguire con le modalità previste dai provvedimenti di separazione/divorzio” (Trib. Milano del 11 marzo 2020).
Il problema ha continuato tuttavia a porsi in quelle situazioni nelle quali manca un provvedimento del giudice: si pensi ad una separazione di fatto tra coniugi, ovvero alla cessazione della convivenza tra due partner, ma anche ad una coppia di coniugi in attesa di separazione, senza che sia stata ancora assunta alcuna decisione. È subito parso irragionevole operare una discriminazione tra i figli minori di età, ovvero tra i loro genitori, a seconda dell'esistenza o meno di un provvedimento giudiziale, provvisorio o definitivo, relativo all'affidamento.
La questione, su cui già ci si era interrogati, è stata risolta con un criterio di buon senso dal Governo, all'interno delle FAQ pubblicate il 1 aprile 2020, e precisamente col ribadire che gli spostamenti per raggiungere i figli minorenni presso l'altro genitore o comunque presso l'affidatario, oppure per condurli presso di sé, sono consentiti anche da un Comune all'altro, nel rispetto di tutte le prescrizioni di tipo sanitario, precisando che ciò può avvenire "secondo le modalità previste dal giudice con i provvedimenti di separazione o divorzio", ma anche "in assenza di tali provvedimenti, secondo quanto concordato tra i genitori".
Pertanto, in risposta alla nostra lettrice risulta corretto affermare che: “un accordo tra i genitori può supplire alla mancanza di una pronuncia giudiziale. Ovviamente, tale accordo dovrà risultare da un atto scritto, che potrà essere sostituito da uno scambio di mail tra i genitori o i loro Legali, con cui individuare in maniera precisa tempi e modalità degli spostamenti del figlio minorenne
Rimango in attesa come sempre delle vostre richieste via mail, dandovi appuntamento alla prossima settimana.
Sono stati resi noti i dati del Gores delle ore 18, riguardanti il numero di decessi registrati nelle Marche a causa del coronavirus nelle ultime 24 ore.
Risultano purtroppo morte a causa del coronavirus altre 25 persone, 599 in totale dall'inizio dell'epidemia (398 uomini e 201 donne). Nelle strutture ospedaliere maceratesi hanno perso la vita 5 persone: una al Covid-Hospital di Camerino (un 78enne pesarese), quattro al Covid-Hospital di Civitanova Marche (un 79enne civitanovese, un 68enne di Castelraimondo, due 87enni di Macerata).
La provincia di Macerata piange anche la scomparsa di un 94enne di Recanati, ricoverato ad Ancona.
Nel 94,5% dei casi le vittime presentavano patologie pregresse e la loro età media è di 79,6 anni.
Di seguito nel dettaglio i dati del Gores:
“Mettiamo immediatamente a disposizione delle aziende marchigiane più di 5 milioni di euro per la loro liquidità e la loro sopravvivenza, in grado di sviluppare 21,5 milioni di liquidità tra le piccole e medie imprese, con l’obbligo di erogazione entro una settimana”. L’annuncio del Presidente della Camera di Commercio delle Marche, Gino Sabatini, rappresenta il primo degli interventi “per dare alle imprese risorse in modo veloce e senza troppi adempimenti burocratici, nella consapevolezza però che quel serve sono strumenti straordinari per finanziare interventi molto più decisi sul sistema economico marchigiano”.
In Giunta camerale (la prima in epoca emergenza sanitaria e dunque svolta interamente con collegamento da remoto, ndr) tutti i rappresentanti delle associazioni di categoria hanno concordato di dover agire innanzitutto sul credito nella forma di liquidità e garanzia “di farlo in coordinamento con la Regione Marche, per non disperdere nessuna delle risorse disponibili”.
Dei 5 milioni, 4 milioni sono destinati alla liquidità sotto forma di intervento diretto e 1 milione per il fondo di garanzia, a valere sul bilancio camerale 2020, che di conseguenza verrà modificato rispetto a previsioni di inizio anno, accedendo alla convenzione stipulata con la Regione Marche, che è pronta a destinare 10 milioni in liquidità e garanzia attraverso lo strumento dei Confidi. “Solo il milione per il fondo di garanzia, stimo che possa sviluppare 12,5 milioni di investimenti”, chiarisce il Presidente.
A questa misura si aggiungono le risorse di altri finanziamenti previsti dai bandi che la Camera di Commercio sta mettendo a punto, a cominciare da quello dedicato al Microcredito d’Impresa, che prevede la concessione di contributi a chi, in situazione di difficoltà finanziaria ed è escluso dal tradizionale sistema del credito, si trova ad affrontare spese di emergenza.
La prima disponibilità è in grado di sviluppare investimenti per circa 5 milioni. “Dobbiamo impedire – sottolinea il Presidente camerale – che le realtà più piccole delle Marche scompaiano definitivamente perché oggi, ancor più di ieri, non riescono a ottenere il credito tradizionale non potendo fornire garanzie di solvibilità, e magari stimolare qualche nuova iniziativa imprenditoriale, orientata alle rinnovate necessità dei mercati”.
“Questo è l’impegno immediato della Camera di Commercio delle Marche – conclude Sabatini - sempre in attesa di conoscere nella loro interezza le misure che saranno prese in ambito nazionale e, soprattutto, europeo”.
Arriverà domani in Italia un volo umanitario dall'Ucraina con a bordo 13 medici e 7 paramedici ucraini specializzati in terapia intensiva e rianimazione ed andranno ad operare negli ospedali della regione Marche. Per la nostra regione è un aiuto importantissimo e voglio ringraziare il ministro Di Maio per la sensibilità dimostrata verso la nostra comunità". Lo scrive sui social Alessia Morani (Pd), sottosegretaria al Ministero dello Sviluppo economico. "Intanto - ricorda - a Jesi è stato completato l'allestimento dell'ospedale da campo della Marina Militare, che assicura 40 posti letto di degenza e 4 di terapia intensiva. Un aiuto importante ottenuto grazie alla disponibilità del ministro della Difesa Lorenzo Guerini".
La società “Autostrade per l’Italia” ed il Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture, in concerto con Aiscat, ha decretato l’esenzione del pagamento del pedaggio per tutti gli operatori sanitari che hanno necessità di muoversi per motivi di servizio legati all’emergenza Covid19. L'esenzione avrà luogo anche per eventuale percorso casa-lavoro
“L’esenzione, valida su tutta la rete autostradale gestita da ASPI, entra in vigore oggi e avrà validità fino al termine del periodo di emergenza"
Per permettere l'esenzione "E’ sufficiente che il personale sanitario interessato a usufruire dell’esenzione invii un modulo di autocertificazione all’indirizzo mail agevolazionecovid19@aiscat.it ”
“Ai possessori di Telepass non saranno addebitati, o verranno successivamente stornati, i transiti oggetto di esenzione - prosegue il comunicato - Gli operatori sanitari senza Telepass potranno invece dichiarare al casello di essere in viaggio per prestare servizio relativamente all’emergenza, ricevendo così un rapporto di mancato pagamento che andrà inviato allo stesso indirizzo email, unitamente al modulo di autocertificazione.
Sempre da oggi, e fino al termine dell’emergenza, vengono ampliate le esenzioni già in essere per le ambulanze: aderendo alla richiesta di alcune realtà del settore, Autostrade per l’Italia ha deciso che ogni tipologia di transito di ambulanze collegato all’emergenza coronavirus sarà esente da pedaggio.
Le medesime agevolazioni saranno applicate anche a tutti i mezzi delle associazioni di volontariato di ambito sanitario che prestano servizio per il coronavirus. Anche in questo caso, le associazioni interessate dovranno inviare ad Aiscat un’autocertificazione comprovante il fatto che il viaggio è legato a motivi relativi all’emergenza Covid-19.
Le informazioni e i moduli per l’attivazione delle esenzioni sono disponibili sul portale di "Autostrade per l’Italia”.
Non ci stava proprio ad essere bannato (escluso per violazioni) da quel gioco on line che tanto gli piaceva.
Ed è così che un ragazzo marchigiano ha pensato bene di inviare questo post ai gestori della piattaforma: "si fa onor ne' reputazione quindi toglietemi sto cavolo di ban altrimenti chiudo per sempre il mio aka. Sono a casa in quarantena e non posso nemmeno giocare..... o me lo riaprite istantaneamente o esco e infetto mezzo mondo sappiatelo"
Probabilmente pensava di intimidire i gestori o semplicemente di fare una goliardata. Purtroppo però, secondo le regole americane, quelle parole si sono rivelate una minaccia alla salute pubblica e pertanto i gestori della piattaforma on line hanno immediatamente informato l'FBI
Raccolti i dati di registrazione dell'utente e verificato che si trattasse di un italiano, l'FBI ha immediatamente coinvolto il Cnaipic (Centro Nazionale Anticrimine Informatico e per la Protezione delle Infrastrutture Critiche) ed il Compartimento Polizia Postale delle Comunicazioni per le Marche.
Gli investigatori sono riusciti a rintracciare una connessione proveniente dalle Marche. Da lì si è arrivati all'account, che non era utilizzato dalla persona registrata
Attraverso un mix di tecniche investigative informatiche e tradizionali, la Polizia ha identificato un giovane, nickname «Kaiser Soze», ovvero colui che usava la piattaforma di gioco online.
Per lui è scattata la denuncia all'Autorità Giudiziaria ex 658 c.p. per procurato allarme. Rischia l'arresto fino a sei mesi.
Il Gores ha comunicato, attraverso il giornaliero aggiornamento delle ore 12:00, la provenienza provinciale dei 4230 casi positivi al coronavirus riscontrati in Regione Marche. Sono 1786 i contagiati in provincia di Pesaro-Urbino, 1263 in provincia di Ancona, 561 in provincia di Macerata (28 in più di ieri), 298 in provincia di Fermo, 232 in provincia di Ascoli Piceno, 90 extra regione.
Diminusce a 1140 il numero dei pazienti ricoverati nelle strutture sanitarie regionali come quelli dei pazienti in terapia intensiva scesi a 158 (6 in meno di ieri): 27 di loro sono ospitati nelle strutture maceratesi (13 a Civitanova, 11 a Camerino).
Da registrare 2 guariti in più nelle ultime 24 ore: sale a 42 il numero totale dall'inizio dell'emergenza sanitaria. Sale anche il numero dei dimessi: 232
Ecco la tabella rilasciata dal Gores alle ore 12:00:
L'annuncio viene durante l'intervista a Radio Capital ed è fatto direttamente dal Capo della Protezione civile Angelo Borrelli.
"La situazione attuale ci permette di respirare - dichiara Borrelli - sopratutto per quanto riguarda le strutture sanitarie, le terapie intensive che si stanno alleggerendo di un carico di lavoro che ogni giorno era molto più forte e comportava sacrifici straordinari per trovare nuovi posti di ricovero e cura"
"Si tratta di una situazione che ci permette di gestire l'emergente di minore affanno" prosegue il Capo della Protezione Civile "questo perché sono stati posti in essere comportamenti che assolutamente devono permanere" e sottolinea che "Bisogna andare avanti con il massimo rigore".
Alla domanda se oltre alla Pasqua ed alla Pasquetta, dobbiamo aspettarci di rimanere a casa anche per il 1 Maggio, Borelli risponde "Credo proprio di si, non credo che passerà questa situazione per quella data. Dovremo stare a casa per molte settimane"
Riguardo alla possibilità di un utilizzo delle mascherine che entrerà nel quotidiano, risponde "E' uno scenario possibile, gli esperti ci diranno quali saranno le modalità operative dlla ripresa" e sottolinea come "le mascherine sono ancora un problema, non per i sanitari perchè in queste settimane stanno arrivando carichi importanti dall'estero".
"Abbiamo avuto un'esplosione della domanda, sopratutto di quelle ad uso chirurgico - prodegue Borrelli - credo che la domanda si cresciuta di 20/30 volte, siamo arrivati a 100 milioni di mascherine al mese come fabbisogno del sistema sanitario"
"Tutto questo in una realtà nazionale che non aveva la capacità produttiva, non si producevano in Italia, non c'era abbastanza mercato. Si tratta di far partire la produzione Nazionale"
Scontata la domanda sulla "fase 2" ovvero la graduale e lunga procedura di riapertura delle attività dopo l'epidemia. Sull'ipotesi che questa inizi il 16 aprile Borelli risponde: "Se l'andamento non cambia potrebbe essere, come potrebbe essere prima o dopo. Dipende dai dati."
"Ancora un errore della Protezione Civile nell'invio delle mascherine per i medici impegnati in prima linea nell'emergenza sanitaria per fermare il contagio da Coronavirus. Dopo le mascherine non idonee inviate agli ospedali della Lombardia, che provocarono più di un'irritazione da parte dei vertici delle istituzioni regionali, ecco un nuovo caso. - dichiara in una nota il Vice Presidente del Consiglio Regionale Piero Celani - Due giorni fa abbiamo appreso dal Presidente della Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e Odontoiatri che le mascherine inviate, sempre dalla Protezione Civile, agli ordini dei medici chirurghi e odontoiatri dei Capoluoghi di Regione non erano Dispositivi di Protezione Individuale idonei per l'uso sanitario.
Certo è paradossale: le mascherine ormai sono un miraggio anche per i medici e se arrivano non sono idonee!! Siamo all'inverosimile!!
E ancora!! E' mai possibile che aziende locali che hanno deciso di riconvertirsi, per dare una mano al nostro Sistema Sanitario producendo mascherine e camici, si sono dovuti far certificare da altre Regioni??"
Conclude:"La nostra Regione, in un mese, non è riuscita nemmeno a mettere in piedi un sistema per la certificazione dei DPI, nonostante la presenza di una qualificata struttura universitaria, quale la Politecnica!! E poi ci dicono che noi siamo un modello"
Il Gores ha trasmesso la scheda relativa alle progressioni e agli esiti delle indagini di laboratorio delle ultime 24 ore. I tamponi risultati positivi al Covid-19 sono 132 su 735 analizzati. I nuovi casi portano il numero complessivo di contagiati nella Regione Marche a 4230 su un totale di 13.678 campioni testati.
Si registra un decremento nel rapporto tra tamponi effettuati e casi di positività riscontrati (136 positivi su 647 tamponi).
Nel dettaglio il grafico del Gores delle ore 9:
Con grande dolore, il ciclismo marchigiano piange la scomparsa di Americo Severini, un pezzo di storia importante del ciclocross a cavallo degli anni cinquanta e sessanta.
Soprannominato il Barbarino, in quanto nativo di Barbara, Americo Severini si è spento ad Arcevia all’età di 88 anni ed era malato da tempo.
Tantissime le battaglie con il suo rivale di sempre: Renato Longo (mito vivente del ciclocross, pluri campione mondiale ed italiano) ragion per cui il compianto Barbarino ricevette l’appellativo di “eterno secondo”.
Severini ha raccolto tantissime soddisfazioni nel ciclocross: per tre volte è stato campione d’Italia (1956, 1961 e 1963), 7 volte al secondo posto, ai campionati del mondo secondo nel 1956 e tre volte terzo (1955, 1959 e 1965).
La sua storia è stata anche raccontata nel libro “Americo Severini – Campione di Ciclocross – l’amore infinito per la bici” di Giordano Cioli e Mirella Meloni.
Ai familiari le più sentite condoglianze da parte dell’intero direttivo del consiglio regionale FCI Marche e da tutti gli addetti ai lavori del ciclismo marchigiano.
Sono stati resi noti i dati del Gores delle ore 18, riguardanti il numero di decessi registrati nelle Marche a causa del coronavirus nelle ultime 24 ore.
Anche oggi il dato è piuttosto alto: risultano purtroppo morte a causa del coronavirus altre 31 persone, 557 in totale dall'inizio dell'epidemia (368 maschi e 189 femmine). Nel resoconto odierno sono stati, inoltre, registrati 23 decessi avvenuti nelle ultime settimane, per i quali è stato necessario confermare la diagnosi legata al Coronavirus. Tra questi, anche quello di una 89enne che ha perso la vita a Villa Pini.
Sono 6 le persone defunte in ospedali della provincia di Macerata (4 al Covid-Hospital di Civitanova Marche, 2 a Villa Pini): un 81enne e un 71enne di Recanati, un 96enne di San Severino Marche e un 83enne di Civitanova Marche.
Nel 94,8% dei casi le vittime presentavano patologie pregresse e l'età media è di 79,5 anni.
Di seguito nel dettaglio i dati del Gores:
"L'unico che ha fatto polemica è il senatore Patassini che ha fatto una figuraccia e continua sullo stesso filone. Si lamenta che non ho dato notizia alla stampa, ma i marchigiani sono abituati ai fatti e le notizie si danno al momento giusto. Voglio anzi ringraziare il rettore della Politecnica di Ancona che si è da subito attivato per la creazione di questo laboratorio che vedrà la luce molto presto". Così Alessia Morani (Pd), sottosegretaria al Ministero dello Sviluppo economico, replica all'onorevole leghista Tullio Patassini (leggi qui), che la definisce "inadeguata" in relazione alla nascita di un laboratorio per la certificazione dei dispositivi di protezione individuale nelle Marche.
"Infine - conclude Morani - vorrei invitare Patassini a parlare degli argomenti che conosce, in particolare per quello che riguarda il finanziamento di InvItalia alle imprese che stanno facendo riconversioni. Prima di parlare è meglio che si informi così evita di dire castronerie".
Nuovo personale per gli Uffici Speciali regionali e un’altra forte iniezione di liquidità in arrivo per le imprese ed i professionisti impegnati nella ricostruzione del Centro Italia dopo il sisma del 2016, ora costrette a chiudere i cantieri in seguito all’emergenza Coronavirus.
Il Commissario alla Ricostruzione, Giovanni Legnini ha firmato oggi due nuove Ordinanze, una che consentirà il pagamento dei lavori effettuati nei cantieri fino al momento della sospensione, senza attendere quindi il completamento degli stati di avanzamento, e un’altra per l’assunzione di 200 nuove unità di personale negli Usr e nei Comuni del cratere sismico.
L’intesa sui due provvedimenti è stata raggiunta ieri nella Cabina di Coordinamento, l’organismo che riunisce il Commissario, i Presidenti e Vice Commissari delle quattro Regioni, i quattro delegati dei sindaci del cratere e i Direttori degli Uffici Speciali della Ricostruzione regionali.
"Vogliamo far sì che appena ci saranno le condizioni si possano aprire migliaia di cantieri - ha sottolineato Legnini nella trasmissione Giorno per Giorno di RaiRadioUno -. E’ un dovere cui noi dobbiamo assolvere, ed è un diritto per i cittadini che da troppo tempo aspettano. Ci sono almeno 6 miliardi per le abitazioni private e 3 per la ricostruzione pubblica, per la quale si è fatto finora molto poco. C’è la necessità di usare importanti risorse già stanziate e che non possono restare nei cassetti dell’amministrazione pubblica. Sto definendo le procedure per assegnare rapidamente altri 50 milioni di euro alle imprese del cratere e altri 26 milioni di euro per i comuni più piccoli”.
L’Ordinanza sui Sal parziali
I pagamenti alle imprese per i cantieri sospesi, che riguardano anche le spese tecniche e quelle per i beni strumentali, saranno effettuati in deroga alle norme che oggi dispongono il raggiungimento di determinate percentuali di avanzamento dei lavori (20, 40 e 70% prima del saldo finale).
Una misura straordinaria che resterà in vigore fino al 30 giugno, e che consentirà alle imprese impegnate nella ricostruzione, in questo momento di grave emergenza indotta dal Coronavirus, che ha portato al blocco delle attività, di ottenere liquidità anche per pagare i loro dipendenti ed i fornitori.
Misure immediatamente esecutive
L’Ordinanza è immediatamente esecutiva, e permetterà di avviare subito il pagamento degli stati di avanzamento parziali, purché abbiamo un importo minimo di 5 mila euro. Con lo stesso obiettivo di fornire liquidità immediata, nei giorni scorsi, il Commissario Legnini ha approvato l’Ordinanza che consente di pagare un anticipo del 50% sulle parcelle dei professionisti per i progetti presentati (leggi qui) e ha dato disposizioni agli Uffici per procedere al pagamento di tutti gli arretrati nel più breve tempo possibile. Nei prossimi giorni potrebbero essere attivati altri strumenti di sostegno a favore delle imprese, mirati in particolare alla sicurezza sui luoghi di lavoro alla ripresa delle attività.
Le nuove assunzioni
L’altro provvedimento in via di emanazione sblocca l’assunzione di 200 nuove unità di personale negli Uffici Speciali regionali e nei Comuni del cratere per rafforzare in modo deciso la capacità operativa nelle attività legate alla ricostruzione. Le nuove assunzioni erano previste dalla Legge “sblocca cantieri” del giugno dell’anno scorso.
All’Ufficio Speciale delle Marche, che oggi ha in organico 210 dipendenti e circa 4 mila pratiche da esaminare, sono in particolare destinate 116 nuove unità di personale. Altre 30 sono destinate all’Abruzzo, 27 all’Umbria e altrettante al Lazio. Le selezioni del nuovo personale potranno essere avviate dagli Usr direttamente o attraverso un soggetto esterno abilitato.
Mentre il Governo ha stabilito che le misure restrittive per combattere il Coronavirus resteranno in vigore almeno fino al 13 aprile, l’Italia assiste attonita ad una strage di anziani, già impossibilitati ad uscire: gli ospiti della case di riposo, delle RSA e delle RSD dove il virus si è insidiato colpendo intere strutture.
Dal nord al sud i dati degli ultimi giorni parlano purtroppo di grandi numeri: dal Trentino alla Sicilia, i casi di RSA focolai di COVID-19 sono tantissimi: colpiti gli ospiti, ma spesso anche gli operatori preposti alla loro assistenza. Le chiamano “stragi silenziose” perché quando questo fenomeno si è reso visibile, era già tardi. Dati strazianti perché questo virus ha isolato tutti e molti anziani non sono stati nemmeno accompagnati dai loro cari negli ultimi istanti di vita.
“Un dolore per l’intero Paese - afferma il Presidente ANAP Guido Celaschi - la vita di ciascuno è preziosa e va tutelata, in ogni fase. L’anziano ha diritto alla serenità e alla cura anche nei suoi ultimi anni. Occorre fare qualcosa al più presto per mettere in sicurezza le residenze per gli anziani, sappiamo che la lotta a questo virus è solo all’inizio e l’attenzione e il supporto delle autorità deve riguardare tutti I cittadini”.
Sono 7 mila le strutture in Italia, con oltre 300 mila anziani, a cui si aggiunge il personale - medici, infermieri e OSS - che li accudisce quotidianamente. Un focolaio che è emerso tardi, ma su cui l’Istituto Superiore di Sanità sta cercando di fare luce con una indagine.
Al di là del ricercare le cause che hanno portato a tanti decessi, adesso è il momento di agire per mettere in sicurezza le strutture e gli ospiti: “Bisogna garantire l’arrivo dei dispositivi di sicurezza e la prova del tampone per tutti, ospiti e personale di queste strutture che di fatto, operano già come reparti ospedalieri per COVID-19. Bisogna poi prevedere nell’immediato futuro una regolamentazione attenta e scrupolosa per la messa in sicurezza preventiva” conclude Celaschi.
ANAP, che continua il suo lavoro anche in questo delicato momento di emergenza, ha definito e diffuso un vademecum dedicato alla terza età, scaricabile da sito anap.it: una guida semplice, che contiene consigli pratici su come comportarsi per difendersi efficacemente dal contagio Coronavirus, ma anche qualche suggerimento utile per difendersi dal rischio di cadere vittime di truffe e raggiri che, nonostante il periodo, sono sempre dietro l'angolo.
(Credit foto: Confartigianato.it)
Il Gores ha comunicato, attraverso il giornaliero aggiornamento delle ore 12:00, la provenienza provinciale dei 4098 casi positivi al coronavirus riscontrati in Regione Marche. Sono 1756 i contagiati in provincia di Pesaro-Urbino, 1211 in provincia di Ancona, 533 in provincia di Macerata (27 in più di ieri), 284 in provincia di Fermo, 227 in provincia di Ascoli Piceno, 87 extra regione.
Diminusce a 1150 il numero dei pazienti ricoverati nelle strutture sanitarie regionali come quelli dei pazienti in terapia intensiva scesi a 164 (4 in meno di ieri): 27 di loro sono ospitati nelle strutture maceratesi (2 a Macerata, 13 a Civitanova, 12 a Camerino).
Da registrare 11 guariti in più nelle ultime 24 ore: sale a 40 il numero totale dall'inizio dell'emergenza sanitaria. Sale anche il numero dei dimessi: 222
Ecco la tabella rilasciata dal Gores alle ore 12:00:
Le risorse destinate alle scuole della Regione Marche, per il potenziamento della didattica a distanza, ammontano a 2.309.933,31 euro. In seguito alla firma del decreto di riparto degli 85 milioni stanziati nel decreto del Governo “Cura Italia, avvenuta da parte della Ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina lo scorso 26 marzo, sono state infatti individuate le somme regione per regione.
In particolare, nelle Marche 272.177,13 euro sono destinati alle piattaforme e agli strumenti digitali, 1.901.667,53 alla connettività di rete e ai dispositivi digitali e 136.088,65 alla formazione del personale scolastico.
“Stiamo lavorando con rapidità per potenziare la didattica a distanza, mettendo tutti gli studenti in condizioni di poterla seguire e dando a tutti gli insegnanti le conoscenze per poterla effettuare - sottolinea la Ministra Azzolina -. Per la ripartizione delle risorse abbiamo scelto un criterio che ci consente di raggiungere meglio le zone del Paese e le famiglie dove c’è maggiore necessità. Ma se oggi rispondiamo a un’emergenza, al contempo costruiamo un patrimonio per il futuro e gettiamo le basi affinché la scuola possa crescere e migliorarsi, utilizzando queste tecnologie anche quando saremo tornati alla normalità” conclude.
Il Gores ha comunicato i risultati delle analisi effettuate sui tamponi nelle ultime 24 ore nelle Marche. Su 647 analizzati sono 136 i positivi. I nuovi casi portano il numero complessivo di contagiati nella Regione Marche a 4089 su un totale di 12.943 campioni testati.
Stando ai dati odierni, dunque, si registra un decremento nel rapporto tra tamponi effettuati e casi di positività riscontrati: il 21% di oggi rispetto al 24% di ieri (137 positivi su 572 tamponi). Nel suo complesso il trend tra campioni analizzati e casi di positività riscontrati si conferma stabile, con un'incidenza del 31%.
Di seguito la tabella dettagliata del Gores delle ore 9:
“Il grido di allarme dei tour operator marchigiani è unanime: il turismo è fermo e sarà molto difficile ripartire con slancio anche quando l'emergenza sanitaria legata al Covid-19 sarà finita”. Ad affermarlo è l'associazione dei tour operator delle Marche, Inside Marche, che sintetizza così un incontro in videoconferenza con i facilitatori M5S regionali, i parlamentari Mirella Emiliozzi (Camera) e Giorgio Fede (Senato). Nel corso della tavola rotonda, incentrata sulle possibili soluzioni al problema del rilancio turistico della regione, i tour operator hanno presentato le problematiche del settore, che si trova in forte sofferenza “perché - hanno spiegato - l’incoming turistico è una vera e propria fonte di ricchezza che, attraverso importanti investimenti, veicola costantemente, da ogni parte del mondo, una fetta importante del turismo della Regione Marche”. “I parlamentari Emiliozzi e Fede - si sono impegnati a portare le istanze dei tour operator regionali ai tavoli di governo nazionale ai fini dell'inserimento nel prossimo decreto di aprile di alcune misure a sostegno del comparto dei tour operator. Le presenza movimentate durante l’intero arco dell’anno costituiscono il 50% di tutto il movimento turistico delle Marche e, per il 2020, sarà molto difficile poterle confermare a causa del protrarsi dell'emergenza sanitaria. Attraverso l'aiuto del Governo - affermano ancora i tour operator marchigiani - possono essere recuperati parte degli investimenti messi in atto da settembre 2019 a marzo 2020, che purtroppo sono andati perduti ed evitare contestualmente anche la perdita di moltissimi posti di lavoro”. Gli operatori turistici marchigiani chiedono quindi di “allungare la cassa integrazione, la possibilità di ricorrere a maggiori leve fiscali, lo sblocco delle pratiche bancarie, un'indennità specifica per il settore turistico ed l’inserimento nel decreto di un vero e proprio fondo emergenze per il turismo, simile a quello già previsto per il settore culturale”.
Luigi Settembretti - Presidente Inside Marche
Gli associati:
Fabrizio Oliva - Vacanza Mia sas, Pesaro
Stefania Stefanelli - Greenwich sas, Ancona
Renzo Fazi - Break in Italy di Flavio,Pesaro
Agnese Finoia - Piceno.2 srls Marcuzzo Viaggi , San Benedetto del Tronto
Alessandro Crucianelli - CM Viaggi srl, Macerata
Federico Scaramucci - Urbino incoming sas, Urbino
Elena Popa - Food & relax sas, Venarotta
Adolfo Ciuccoli - Dream Saling srl, Fano
Marco Cadeddu - Esatour Srl,Pesaro
Ceccoli Maria Brunella - Sogno srl cr, Pesaro
Edoardo Settembretti - Terre Marchigiane ass.,Civitanova Marche
Emanuele Piunti -Alemar soc. Coop., San Severino Marche
Enrico Grassi - Marche Holiday spa, Acqualagna
Antonio Perticarini - Spazio Cultura ass., Recanati
Aldo Giustozzi - international service srls, Civitanova Marche
Come già annunciato dal Ministro della Salute Roberto Speranza, questa sera Il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, attraverso una consueta conferenza stampa in diretta da Palazzo Chigi, oltre a fare il punto sull’emergenza Coronavirus, ha comunicato il prolungamento della quarantena nazionale fino al 13 aprile, facendo chiarezza anche sulle recenti misure descritte da una circolare, come per il passeggio dei bambini.
"Non siamo in codizione di allentare le misure - ha esodito il Premier Conte - Se allentassimo le misure gli sforzi sarebbero vani. Mi dispiace personalmente che queste misure cadono a Pasqua, una festa tanto cara a noi italiani".
"Se i dati si consolidano allentiamo le misure ma ora non siamo nelle condizioni di dire che il 14 aprile allenteremo le misure. Quando gli esperti ce lo diranno, entreremo nella fase 2 di allentamento graduale per poi passare alla fase 3 di uscita dall'emergenza, della ricostruzione, del rilancio».
"I morti - ha detto Conte - sono una ferita che mai potremo sanare: non siamo nella condizione di poter allentare le misure restrittive e alleviare i disagi e risparmiarvi i sacrifici a cui siete sottoposti".