L'annuncio viene durante l'intervista a Radio Capital ed è fatto direttamente dal Capo della Protezione civile Angelo Borrelli.
"La situazione attuale ci permette di respirare - dichiara Borrelli - sopratutto per quanto riguarda le strutture sanitarie, le terapie intensive che si stanno alleggerendo di un carico di lavoro che ogni giorno era molto più forte e comportava sacrifici straordinari per trovare nuovi posti di ricovero e cura"
"Si tratta di una situazione che ci permette di gestire l'emergente di minore affanno" prosegue il Capo della Protezione Civile "questo perché sono stati posti in essere comportamenti che assolutamente devono permanere" e sottolinea che "Bisogna andare avanti con il massimo rigore".
Alla domanda se oltre alla Pasqua ed alla Pasquetta, dobbiamo aspettarci di rimanere a casa anche per il 1 Maggio, Borelli risponde "Credo proprio di si, non credo che passerà questa situazione per quella data. Dovremo stare a casa per molte settimane"
Riguardo alla possibilità di un utilizzo delle mascherine che entrerà nel quotidiano, risponde "E' uno scenario possibile, gli esperti ci diranno quali saranno le modalità operative dlla ripresa" e sottolinea come "le mascherine sono ancora un problema, non per i sanitari perchè in queste settimane stanno arrivando carichi importanti dall'estero".
"Abbiamo avuto un'esplosione della domanda, sopratutto di quelle ad uso chirurgico - prodegue Borrelli - credo che la domanda si cresciuta di 20/30 volte, siamo arrivati a 100 milioni di mascherine al mese come fabbisogno del sistema sanitario"
"Tutto questo in una realtà nazionale che non aveva la capacità produttiva, non si producevano in Italia, non c'era abbastanza mercato. Si tratta di far partire la produzione Nazionale"
Scontata la domanda sulla "fase 2" ovvero la graduale e lunga procedura di riapertura delle attività dopo l'epidemia. Sull'ipotesi che questa inizi il 16 aprile Borelli risponde: "Se l'andamento non cambia potrebbe essere, come potrebbe essere prima o dopo. Dipende dai dati."
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