"Perdere le tradizioni, comprese quelle culinarie, è come perdere un pezzo di storia. Per questo anche le vecchie ricette vanno salvaguardate senza disdegnare un aggiornamento dei sapori in versione 3.0". Venerdì 29 novembre, alle 21:00, una combriccola ben documentata sul pescato locale organizza una cena per degustare il piatto tipico civitanovese “Lo pulentò ngò li furbi (polipi), l’abbiti (bietole) e le patate”, preparato al ristorante Orso della città costiera, a cui tutti sono invitati a partecipare.
Paladino della pietanza è Primo Recchioni, che a maggio ha registrato anche il marchio, con tanto di logo dedicato, a beneficio dell’intera città. “C’è da specificare, se vogliamo fare vera cultura – ha detto Recchioni – che i moscardini che mangiamo in questo periodo di vendemmia si chiamano Eledone moschata, mentre quelli che si pescano nei primi sei mesi dell’anno si chiamano cirrosa. Creare occasioni di convivialità serve a riscoprire le nostre tipicità ed anche trasmettere ai nostri figli la lingua e la cultura dei nostri avi, come stiamo cercando di fare con l’Accademia primo Dialetto fratelli Guarnieri, dal 2012”.
Stiamo tessendo una bella rete di collaborazioni, dall’Abat alle associazioni della vicina Foligno per dare massimo risalto ai sapori del nostro mare Adriatico. “Da amministratore e da civitanovese sono grato a persone come Primo Recchioni – ha commentato l’assessore Pierpaolo Borroni – che mettono a disposizione gratuitamente il loro tempo per farci rivivere la Civitanova degli inizi del Novecento fino ad oggi. Legare passato al futuro è essenziale anche per promuovere il nostro territorio e farlo conoscere oltre i confini regionali”.
Parte del ricavato della cena andrà devoluta all’Admo locale. Ai fornelli ci saranno gli chef Andrea De Carolis, Massimo Garofoli, Isabella Orso, Massimo Paolucci. I prodotti ittici sono dell’azienda Recchioni, le farine del Mulino Marzetti, l’olio di Valentini e i vini della cantina Monacesca.
Un incontro lungo e con tanti fuori programma quello di stamattina tra il Sindaco di Recanati Antonio Bravi e il campione di motociclismoparalimpico Maximilian Sontacchi, (Campione Italiano Paralimpico Classe 600 e Bronzo Classe 600 Campionato Internazionale Handyrace). Insieme a Max infatti c’erano il passato e il presente del motociclismo ai massimi livelli: Franco Uncini, campione del mondo classe 500 1982 e attuale responsabile della sicurezza del moto GP e la giovanissima promessa Leonardo Battaglini, studente recanatese del 2° anno al Liceo Leopardi che sta gareggiando nel R3 Cup e che il prossimo anno sarà impegnato Campionato Italiano Velocità. L’incontro si è svolto a conclusione del progetto “Non sprechiamo il sangue sulle strade” - la sicurezza come stile vita, promosso dalla sezione AVIS di Recanati in collaborazione con la Polizia Stradale di Macerata - , che ha visto coinvolti tutti gli studenti del Liceo "Leopardi" indirizzo Classico, Scienze Umane e Socio Economico. Ad accompagnare i campioni c’erano anche il Presidente dell’AVIS Recanati Daniela Elisei, la referente del progetto Laura Borgognoni, il vice preside Giulio Serafini e la professoressa Emma Smorlesi. Ultimo ma non importante SAM, il cane di Maximilian, addestrato dall’Associazione Il Mio Labrador di Treia. La due giorni dedicata alla sicurezza stradale ha riscosso un grande successo proprio grazie Maximilian Sontacchi che, con la sua simpatia ha saputo catturare la loro attenzione. Il campione, rimasto sulla sedia a rotelle nel 2005 a seguito di un incidente stradale, è testimonial dal 2006 del progetto “Icaro“ per la sicurezza e la sensibilizzazione stradale, patrocinato dalla Polizia Stradale e dal Ministero degli Interni.
La storia di Max Sontacchi Era il 25 luglio del 2005 quando un grave incidente con la moto lo costrinse su una sedie a rotelle. Ma lui Maximilian, 17 anni, non è uno che si arrende. Lui con la moto ci corre in pista. Lui la moto la ama. E non gli basta guidare le ruote di una carrozzina. Così si rimbocca le maniche. Nel 2006 diventa testimonial per l’Italia del progetto “Icaro“. Nel 2009 si inventa il progetto Drifting e con l’aiuto di grandi piloti realizza la prima auto da drifting adatta per disabili. E riprende così l’attività agonistica. Nel 2010 ottiene la licenza di pilota/istruttore (certificato in Itala e in Europa), che gli consente di aprire la prima scuola di Drifting per disabili in Europa.
Con le quattro ruote capaci di cancellare ogni differenza, prende parte al campionato Italiano gareggiando contro normodotati. Parallelamente prosegue la propria battaglia a favore della sicurezza stradale: non potrebbe essere altrimenti.
Nel 2014 Max vede finalmente il realizzarsi di un sogno coccolato per nove lunghi anni, quello di tornare in moto. Grazie all’aiuto di alcuni amici, il progetto “moto disabili” vede naturalmente la luce: una moto speciale, adattata secondo e esigenze della propria disabilità. Con la Onlus Di.Di. Diversamente Disabili si riaffaccia al mondo delle competizioni partecipando alla Di.Di. “Dream World Bridgestone Cup”, l’unica gara riservata a piloti disabili e organizzata sul tracciato di Vallelunga. Ma c’è ancora di più. Nel 2015 Max fonda il Bura Racing Team. Max e la sua squadra sono riusciti a correre in tutta Europa contro piloti normodotati e in particolare Max ha concluso la stagione al 9° posto su 195 piloti.
Sontacchi è ora Campione italiano di Motociclismo Paralimpico 2019 e Bronzo Classe 600 Campionato Internazionale nel Handyrace.
Si terrà il prossimo 30 novembre in piazza Martiri della Libertà a Teramo il videomapping contest FUTURE+CITY, promosso dall’Associazione Tetraktis – Istituto di cultura urbana, ed organizzato dalla Scuola di Architettura e Design di Unicam, sede di Ascoli Piceno, con il coordinamento scientifico del prof. Daniele Rossi.
In occasione dell’inaugurazione della mostra sui progetti presentati al concorso di idee per la progettazione della cittadella della cultura a Teramo, che nascerà dal recupero dell’Ex Ospedale psichiatrico Sant’Antonio Abate, l’Istituto di cultura urbana Tetraktis ha voluto promuovere una riflessione sul tema della cittadella della cultura e sul futuro della città di Teramo. Più in generale, il tema della città del futuro è stato d’ispirazione per tutti i concorrenti.
Mediante i contenuti audiovisivi proiettati, i partecipanti al contest, studenti, giovani laureati e professionisti, avranno l'opportunità di raccontare la propria idea di futuro della città e di città del futuro.
A partire dalle ore 19.00 sulla facciata del Duomo di Teramo saranno proiettati i video di tutti gli iscritti. La premiazione avverrà al termine delle proiezioni ed i vincitori saranno decretati dalla commissione composta da un membro dell’Istituto di cultura urbana Tetraktis, e dai rappresentanti della Facoltà di Scienza delle Comunicazioni dell’Università di Teramo e della Scuola di Architettura e Design di Unicam, che valuteranno sia l’aspetto tecnico che quello artistico.
Si è svolta questa mattina a Macerata, presieduta dal prefetto Iolanda Rolli, la quarta riunione del Comitato provinciale per l'Ordine e la Sicurezza Pubblica itinerante, alla presenza dei vertici della Polizia di Stato, con il questore Antonio Pignataro e dell'Arma dei Carabinieri con il Comandante provinciale il Colonnello Michele Roberti. Per la Guardia di Finanza ha partecipato il tenente colonnello Giuseppe Montagna.
Questo è l’ultimo degli incontri che il Prefetto ha voluto organizzare per avviare un costante, concreto rapporto con il territorio, prevedendo che periodicamente si svolgano riunioni del COSP nelle aree delle quattro Compagnie dei carabinieri della Provincia.
La finalità, come in più occasioni ribadito, è quella di rendere sempre più prossima e ragionata l'azione che il comparto sicurezza svolge a garanzia della sicurezza dei cittadini. Sono intervenuti i sindaci - o loro delegati - dei comuni di Macerata, Appignano, Corridonia, Montefano e Treia e i rappresentanti di altri Comuni della zona. La riunione del Comitato è stata preceduta da un incontro tecnico con il Comandante della Compagnia dei carabinieri di Macerata e con i Comandanti delle Stazioni dipendenti e dei reparti sede nel corso del quale è stata illustrata al prefetto la situazione dell'area.
Dopo una prima analisi dei dati statistici, da cui è emerso un complessivo calo del numero dei reati rispetto agli anni passati e la conferma di un territorio profondamente sano e votato alla legalità, i lavori si sono anzitutto concentrati su una programmazione delle attività da porre in essere sul territorio nel medio e lungo periodo. Si è registrata una completa unità di intenti e una totale condivisione degli obiettivi da raggiungere per garantire migliori condizioni di sicurezza. Le suddette azioni potranno essere favorite anche dalla concreta attuazione degli strumenti forniti dai più attuali sistemi di videosorveglianza e dalla cosiddetta "sicurezza partecipata", che forniscono un importante contributo nel perseguimento delle comuni finalità.
Molti comuni hanno fatto registrare la validità del “Controllo di Vicinato” e altri ne hanno di recente deliberato l’adozione. Particolare attenzione è stata riservata, anche, alle azioni di contrasto alle frodi e alle truffe informatiche, che già nel recente passato hanno visto poste in essere numerose operazioni della Polizia locale e delle Forze di polizia, che saranno ulteriormente implementate nel prossimo periodo anche con lo scopo di sensibilizzare la popolazione, a tutela della quale appare decisivo sviluppare campagne di informazione e rafforzare, con iniziative mirate, le politiche di collaborazione tra le Forze dell'ordine e i comuni, per una efficace attività di prevenzione.
L'incontro è stato anche l'occasione per affrontare il tema dello spaccio di sostanze stupefacenti e delle dipendenze in generale prevedendo un rafforzamento sinergico dell'attività di contrasto, secondo le indicazioni fornite dalla circolare recentemente diramata dal Ministro Lamorgese. È stata richiamata l’attenzione sull’esigenza di recuperare parchi e spazi pubblici e di coinvolgere, sempre più, le Polizie locali nella pianificazione delle attività poste in essere dalle Forze di Polizia, nell'ambito delle rispettive competenze istituzionali.
Il Prefetto ha colto l’occasione per svolgere alcune riflessioni sulle situazioni di dipendenza in generale. In particolare il confronto è stato utile per esaminare i settori nei quali poter intervenire per implementare ulteriormente gli effetti dell’attività di prevenzione e contrasto alle dipendenze, già svolta quotidianamente dalle Forze dell’ordine.
In questo senso è stata evidenziata l’esigenza di aumentare la consapevolezza nei giovani delle conseguenze derivanti dall’uso di sostanze stupefacenti, dall’abuso di alcool, dal gioco d’azzardo e dall’uso incontrollato di social. Importante il ruolo della famiglia che può trovare un utile sostegno all’azione di formazione e di informazione oltre che nella scuola, nello sport, nei medici di famiglia, nell’associazionismo religioso quali compartecipi alle strategie di contrasto a tutti i fenomeni di dipendenza.
Infine il Prefetto ha voluto esprimere, anche a nome dei presenti, tutta la sua vicinanza e solidarietà al Dott. Gianni Giuli, direttore del Dipartimento dipendenze Area Vasta 3, per quanto accaduto nella giornata di ieri.
Spaccata nella notte al negozio Prada de "Il Castagno", il brand village di Casette d'Ete, nel territorio comunale di Sant'Elpidio a Mare.
Stando alle prime ricostruzioni, i malviventi, due e a volto coperto, ripresi dal sistema interno di videosorveglianza del negozio, si sono introdotti nell'esercizio commerciale spaccando il vetro principale del negozio di Prada. I ladri, in un minuto e mezzo, hanno fatto razzia di capi firmati e sono poi fuggiti. Il bottino totale è stato di 40 giubbotti per un valore complessivo di 20mila euro.
La guardia giurata della Vedetta2 Mondialpol, una volta sul posto, si è trovata davanti solo il nebbiogeno scattato come sistema di antintrusione.
Su quanto accaduto indagano i carabinieri di Montegranaro.
Da venerdì 29 novembre a domenica 1° dicembre, a Civitanova torna la Festa del Cioccolato Artigianale, su Corso Vittorio Emanuele, che per l’occasione diventa isola pedonale, per i seguaci della cultura sulla sana alimentazione e non solo.
Con il Patrocinio del Comune di Civitanova Marche, l’Associazione Nazionale Cioccolatieri “Choco Amore”, in collaborazione con L’Associazione Commercianti “Centriamo”, presenta questa manifestazione che da anni viaggia in lungo e in largo attraverso le principali città italiane portando questo goloso prodotto dalle mille proprietà benefiche, soprattutto anche alla formula “dal produttore al consumatore”, che risulta essere il fiore all'occhiello della categoria.
L’obiettivo che i Maestri Artigiani Cioccolatieri intendono perseguire è portare avanti, ogni anno, con successo, e i dati lo dimostrano, questa iniziativa, per il consumo consapevole e responsabile del buon "Cioccolato”, quello Artigianale s’intende,sopratutto di informare il pubblico ed in particolare quello giovanile, sull’importanza del consumo del cioccolato naturale. E’ risaputo che il cioccolato industriale, dovendo durare a lungo nel circuito della grande distribuzione, contiene ahimé “necessariamente”, additivi, conservanti e zuccheri in quantità altamente nocivi alla salute mentre, l’artigianale, prodotto in modeste quantità, conserva in se tutto l’aroma ed il sapore originale del cacao e, in particolar modo quello fondente, ricco di flavonoidi, sostanza di grande proprietà. Non a caso questo alimento era considerato dai fin dai Maya e dagl’Incas il “Cibo degli Dei”, buono al palato ed altamente salubre: essi lo usavano come antiossidante, antidepressivo, cardio protettore ed acceleratore del metabolismo.
Nel corso dei tre giorni, a partire dalle 10 di mattina fino a notte, negli stand tanta golosità e creatività che nascono da mani sapienti ma anche classici intramontabili per palati sopraffini.
Corso Vittorio Emanuele sarà letteralmente invaso dal profumo intenso del cacao che accoglierà sia i grandi, con laboratori sul cioccolato artigianale eseguiti dagl’abili maestri cioccolatieri, che i più piccoli, veri protagonisti della “Festa”, in un contesto allegro e divertente con un’animazione di livello, con giochi e laboratori didattici a loro dedicati del Choco Play impara giocando, aperti a tutti.
La manifestazione sarà l’occasione per la Città di Civitanova Marche e per la Provincia di assaporare il cioccolato, quello “vero” s’intende, perché privo di additivi e conservanti e soprattutto, farne una buona scorta in vista delle lunghe sere invernali.
Lutto a Macerata per la morte di Gianni Crucianelli, fondatore e vice presidente del Coro Sibilla Cai avvenuta nei giorni scorsi all’età di 77 anni anni.
Crucianelli, appassionato di musica e di canto, fondò il Coro Sibilla Cai 43 anni fa insieme a don Fernando Morresi.
Il fondatore del Coro Sibilla Cai è venuto a mancare sabato 23 novembre mentre era ricoverato all'ospedale di Ancona a seguito di una operazione alla gamba.
“L’archeologia costituisce per me la memoria del futuro. Non dobbiamo immaginarla come uno sguardo rivolto al passato, ma piuttosto un cammino che porta al futuro”. Con queste parole il rettore dell’Università di Macerata Francesco Adornato ha accolto l’importante delegazione libica che oggi e domani sarà impegnata in un denso convegno sulle missioni archeologiche tra i due Paesi.
Come ha ricordato il rettore stesso, i rapporti tra l’Ateneo maceratese e il paese nord africano sono risalenti e positivi. In questo percorso comune importante è stato il contributo del professor Antonino Di Vita. “Un pilastro dell’archeologia libica" lo ha definito il presidente del Dipartimento delle antichità della Libia Mohamed Faraj Al Faloos, ricordando l’importanza delle operazioni Unimc per la salvaguardia, in particolare, dell’imponente arco di Settimio Severo e del Mausoleo punico-ellenistico di Leptis Magna, una delle più ricche e importanti città romane dell'impero. “Anche in questo momento delicato e pericoloso, i nostri rapporti con Unimc non si sono mai interrotti – ha aggiunto il presidente, riferendosi alla stretta collaborazione con lo staff guidato dalla professoressa Maria Antonietta Rizzo che ha portato alla digitalizzazione dell’imponente archivio documentario e alla pubblicazione della rivista ufficiale Lybia Antiqua. L’ateneo e la sua missione archeologica hanno lasciato impronte visibili di quello che è stato fatto sia nel campo della ricerca e del restauro sia in quello formativo, contribuendo a far conoscere l’archeologia libica attraverso borse di studio e dottorati di ricerca. Speriamo di vedere presto i nostri colleghi tornare in Libia in un periodo di maggiore pace e serenità per tutti”.
L’archeologia, dunque, come risorsa economica, attraverso parchi archeologici e spazi museali, risorsa identitaria e inclusiva in cui la comunità si riconosce e come risorsa culturale, che unisce studiosi e, attraverso gli studiosi, unisce e affratella i popoli, al di là delle contingenze politiche.
“Noi vogliamo riprendere questo cammino così importante - ha aggiunto il rettore Adornato - e renderlo ancora più prezioso, non solo nel quadro dei rapporti tra i nostri due Paesi, ma nel più ampio panorama interregionale degli studi di archeologia”.
Il presidente Al Faloos era accompagnato da una rappresentanza del Dipartimento delle Antichità della Libia - composta dal direttore delle ricerche archeologiche Mustafa Turjman, dal direttore alle relazioni internazionali Bashir Galgham, dalla direttrice della sezione informatica Feryal Sharfeddin, dal capo delle ricerche archeologiche Mahmud Hadia, dai soprintendenti alle antichità Ezeddin Fagi per Leptis Magna e Abuojalah Rahoumah per Sabratha, entrambi siti Unesco, dalla direttrice della missione Unimc Maria Antonietta Rizzo.
In occasione del convegno sarà possibile visitare la mostra fotografica dedicata alle attività di Unimc in Libia allestita nell’atrio del Dipartimento di Giurisprudenza.
Del bonus #NatiOra, varato dall’Amministrazione comunale con il sostegno dell’Apm, ne possono beneficiare anche le famiglie che hanno adottato un bambino. Infatti, nel progetto che destina il voucher di 300 euro, sono compresi anche i bambini e a le bambine residenti che sono entrati nel 2019 nel nucleo familiare in seguito ad una adozione. Intanto in questi giorni si stanno inviando le lettere alle famiglie dei bambini nati fino al 31 ottobre 2019.
Il voucher può essere utilizzato per l’acquisto di tutti i prodotti per la prima infanzia (esclusi i farmaci) spendibile entro il 31 dicembre del 2020 nelle tre farmacie comunali di Macerata in corso Cavour 82, via Pace 3 e in via Bramante 97 a Piediripa
I genitori dei bambini interessati devono farne richiesta all’ufficio Servizi Sociali, in viale Trieste, 24, aperto il lunedì, mercoledì e venerdì dalle 9 alle 13 (telefono 0733.256540 –0733.256345).
Tra le patologie dell’occhio, il glaucoma è certamente la più pericolosa e sicuramente la più diffusa. È fra le prime cause di cecità nel mondo, sia nei paesi industrializzati che in quelli in via di sviluppo: si calcola che nel mondo dai 4,5 ai 9 milioni di persone siano cieche per glaucoma.
Il glaucoma interessa il nervo ottico - che collega l’occhio al cervello – ed è presente quando si ha un aumento della pressione endoculare insieme ad una alterazione della papilla ottica. L’evoluzione naturale della malattia, non trattata, é progressiva: il campo visivo si danneggia inizialmente nelle sue parti più periferiche, poi anche nella parte centrale e la persona - nello stadio finale della malattia – diviene completamente cieca.
In tutti i glaucomi, escluso il glaucoma acuto, la malattia insorge e progredisce a lungo senza che la persona noti alcun disturbo: è per questo che il glaucoma viene definito come “silenzioso ladro della vista”. Nel momento in cui ci si rende conto di avere difficoltà a vedere di lato, o in basso o in alto (difetti del campo visivo) il danno al nervo ottico é già molto avanzato.
Per questi motivi, grazie alla collaborazione degli oculisti delle Unità Operative Complesse delle ASUR Fabriano-Jesi-Senigallia e San Severino Marche-Macerata, rappresentati rispettivamente dal Dr. Stefano Lippera e dal Dr. Vincenzo Ramovecchi, è stato organizzato il Convegno “Il Glaucoma nella Terra del Terremoto”. Durante il congresso verrà affrontata questa patologia in ogni suo aspetto: dalla prevenzione, alla diagnosi al trattamento chirurgico.
Il convegno si svolgerà nelle giornate del 28 e 29 novembre a Matelica, con sede presso il Teatro Comunale Piermarini e, dopo i saluti del Sindaco Dr. Massimo Baldini, vedrà la partecipazione di Illustri Relatori di livello nazionale. Presidenti del Convegno saranno il Prof. Carlo Cagini , direttore del Dipartimento di Oftalmologia dell’Università di Medicina di Perugia ed il Prof. Cesare Mariotti, Direttore della Clinica Oculistica dell’Università Politecnica delle Marche.
Le relazioni, i casi clinici presentati e i dibattiti scientifici permetteranno di delineare delle linee guida per una ottimale cura della malattia glaucomatosa. Infine i Relatori - provenienti da tutta Italia - ed i 180 partecipanti - provenienti dalle Marche e regioni limitrofe - potranno rendersi conto personalmente della situazione post-terremoto di questa antica e affascinante area geografica. Ricevuti dal sindaco di Camerino Sandro Sborgia, visiteranno la “zona rossa” del centro storico dove il Prof. Pier Luigi Falaschi, accompagnato dal Prof. Ettore Orsomando , illustrerà gli aspetti storico-architettonici degli edifici più importanti della città fortemente colpita dalla sequenza sismica del 2016.
Un convegno quindi che permette ai partecipanti sia un accrescimento scientifico sul glaucoma, sia una conoscenza del nostro territorio e delle difficoltà della ricostruzione post-sisma.
Il pubblico delle grandi occasioni non è voluto mancare all’anteprima mondiale dell’opera di Nicola Vaccaj “Virginia, su libretto di Camillo Giuliani, andata in scena proprio nel Teatro dedicato al celebre musicista tolentinate, in occasione delle iniziative promosse in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne.
Molto curata, seppur in forma scenica, la regia affidata al musicologo Paolo Santarelli che ha anche predisposto le narrazioni storico-musicali che hanno introdotto i vari quadri musicali.
Nel ruolo della protagonista il giovane soprano tolentinate Agnese Gallenzi, con una voce che ha conquistato il pubblico e strappato applausi a scena aperta. Molto bravi tutti gli altri interpreti che si sono cimentati con una partitura certamente non facile; Icilio giovane innamorato di Virginia è stato interpretato dal tenore Tommaso Mangifesta, nel ruolo di Appio Claudio il baritono Davide Bartolucci, Numitoria è stato il soprano Patrizia Perozzi, Virginio il basso Alessandro Battiato e Marco il tenore Massimilano Luciani. Al pianoforte il bravissimo Maestro Concertatore Davide Martelli.
Le scenografie, seppur minimaliste, sono opera degli allievi scenografi del Liceo artistico “Preziotti – Licini” di Fermo che hanno ben contestualizzato la vicenda narrata. Molti applausi anche per le danzatrici e i figuranti del Liceo Coreutico “Filelfo” di Tolentino. A loro va riconosciuto il merito di aver arricchito lo spettacolo con scene di ballo e parate militari, rendendolo ancora più coinvolgente. Costumi storici e direzione artistica sono stati curati dall’Associazione “Incontri d’Opera” di Fermo, organizzazione e logistica dall’agenzia “Eclissi Eventi”.
Una serata e una rappresentazione in epoca moderna che ha creato molto interesse che ha convito il pubblico, anche se in forma “ridotta,” ma comunque apprezzata in termini di allestimento scenico, resa musicale, scelta di voci. La partitura è ricca di passaggi che regalano emozioni, sia nelle parti solistiche affidate ai protagonisti che nelle scene d’assieme, contiene raffinati interventi strumentali e si snoda secondo un disegno drammatico-musicale di grande efficacia. Virginia è un’eroina dei nostri giorni, un personaggio femminile molto ben costruito e che colpisce per la sua forza d’animo e per la sua straordinaria modernità, tanto che per liberarsi della sua tragedia arriva ad accettare il gesto estremo del padre che la uccide per salvarla dalla violenza. Dopo 174 dal suo debutto, Virginia è un’opera ancora capace di appassionare il pubblico e il nuovo allestimento presentato a Tolentino potrà avere successo anche in altri palcoscenici, proprio grazie alla bontà delle scelte del regista e alle capacità dei cantanti, su tutti la giovane soprano Agnese Gallenzi che ha dimostrato ampiamente di essere pronta per ben altri e più importanti ruoli.
Al termine della rappresentazione, con tutti i protagonisti sul palcoscenico, i ringraziamenti da parte del Sindaco Giuseppe Pezzanesi, dell’Assessore alla Cultura Silvia Tatò e del Presidente della Commissione Pari Opportunità Monia Prioretti.
L’evento è stato promosso dal Comune di Tolentino, dalla Commissione Consiliare Pari Opportunità, dallo Sportello di ascolto contro la violenza di genere, dall’istituto d’istruzione superiore Filelfo, dalla Eclissi Eventi e da Incontri d’Opera.
Virginia è l’ultima opera scritta dal celebre compositore-maestro di canto di Tolentino: Nicola Vaccaj, nel 1845. L’opera di argomento storico fu accolta all’epoca con un successo che l’autore stesso definì… “strepitoso”. Virginia debutta al “Teatro Apollo” di Roma - il teatro sorgeva a ridosso del Tevere all’altezza di Castel Sant’Angelo, oggi non esiste più…fu distrutto nel 1888 e mai più ricostruito. Virginia, che ebbe un’unica ripresa a Pesaro l’anno successivo diretta da Vaccaj in persona, è scomparsa dalle scene per oltre 170 anni, per riapparire oggi 25 Novembre 2019 - in anteprima mondiale - proprio a Tolentino, città natale di Vaccaj e proprio nel teatro a lui dedicato.
La vicenda di Virginia, giunge dal passato, dalla Roma Repubblicana, è la storia vera di un amore violato: l’amore tra il giovane Lucio Icilio, tribuno della plebe nel 449 a.C., ed una giovinetta, Virginia di origine plebea, la cui bellezza aveva destato l’interesse del potente Appio Claudio console e decemviro romano. L’episodio di Virginia, lo rileva lo stesso Tito Livio, ricalca da vicino quello di Lucrezia (la giovane violentata dal figlio del re Tarquinio il Superbo, che in seguito al crimine perse il regno e fu cacciato da Roma). La bellezza della musica di Vaccaj si unisce al tema storico e morale in uno spettacolo di alto contenuto artistico e culturale, che non a caso è andata in scena nella giornata internazionale per l'eliminazione della violenza sulle donne.
L’aggressione subita ieri dal professor Gianni Giuli, direttore del Sert di Macerata, ha innescato una serie di reazioni politiche a catena. Il consigliere regionale M5S Peppino Giorgini ha presentato un’interrogazione urgente al presidente della Regione e all’assessore alla Sanità per chiedere conto di come la Regione Marche intenda fronteggiare l’escalation di episodi di aggressione e violenza che si verificano “con cadenza ormai allarmante” nelle strutture sanitarie marchigiane.
L’aggressione a Giuli è infatti solo l’ultima di una serie di episodi inquietanti: “Nei primi giorni di settembre – si legge nell’interrogazione - é stato aggredito un infermiere presso il Pronto soccorso di San Benedetto del Tronto e solo un mese fa la storia si è ripetuta, quando una persona ha aggredito 5-6 operatori sanitari creando il panico, sempre presso il Pronto soccorso del Madonna del Soccorso; la stessa cosa era avvenuta all’Ospedale di Ascoli Piceno”. Situazione preoccupante anche a Civitanova Marche: a ottobre un afgano ubriaco ha aggredito e picchiato un’infermiera e solo il 20 novembre un paziente del reparto di psichiatria ha aggredito un infermiere e una dottoressa.
Del problema si sta interessando in prima persona anche la deputata civitanovese Mirella Emiliozzi. “Non è possibile che un professionista che lavora per la collettività debba temere per la propria incolumità fisica mentre è in servizio. Con i colleghi parlamentari, regionali e comunali stiamo lavorando a una serie di iniziative e proposte per cercare di aiutare queste persone e tutelarle. Se la Regione non si attiverà presto e bene, porteremo la questione nelle Aule parlamentari, perché è necessario e prioritario affrontare e risolvere questo problema”.
“La sicurezza sul posto di lavoro è un diritto – osserva ancora Emiliozzi – come è un diritto quello a essere curati nel miglior modo possibile. Ricordo che la chiusura di 13 ospedali e il conseguente sovraffollamento che si è registrato in tutte le restanti strutture sanitarie pubbliche delle Marche, ha portato la nostra regione ad essere l’ultima in Italia come tempi di attese per i Servizi di Pronto Soccorso. E’ ora di lavorare a una riforma epocale della sanità marchigiana e a un’ottimizzazione di tutti i servizi, interni ed esterni. Il Movimento 5 Stelle Marche è compatto e al fianco dei cittadini nel pretendere un trattamento sanitario di qualità e la sicurezza degli operatori sul posto di lavoro”.
Sabato 30 novembre e domenica 1 dicembre l’auditorium dell’Istituto comprensivo “Tacchi Venturi” di San Severino Marche ospita la mostra mercato solidale del libro “Un libro per amico”. L’iniziativa è promossa dall’associazione Help Sos Salute e Famiglia con il patrocinio del Comune di San Severino Marche e in collaborazione con le maestre delle scuole dell’Infanzia, la libreria Gulliver e Bartone Libri.
Insieme alla mostra mercato dei libri per bambini e ragazzi sono previsti anche un’esposizione di mattoncini di plastica colorati con angolo gioco, laboratori creativi e musicali, trucca bimbi, letture e incontri con gli autori, creazione di una letterina da consegnare direttamente a Babbo Natale.
Questo il programma: sabato 30 novembre cerimonia di apertura alle ore 10,30 e allestimento mostra mattoncini di plastica colorati. Alle ore 11 trucca bimbi con “Pimpi e Pampi” e laboratorio con Marco Moschini, autore di libri per bambini. Nel pomeriggio, dalle ore 16, arriva Babbo Natale. Poi laboratorio natalizio per piccoli e grandi, laboratorio musicale con il maestro Riccardo Brandi e Letizia Lapponi, laboratorio con la Fattoria delle Meraviglie con creazione di segnalibri. Alle 17,30 presentazione del libro “Pipinara” di Egidio Pacella, con laboratorio di prova di alcuni giochi, e poi laboratorio musicale del maestro Riccardo Brandi e Letizia Lapponi. Per i laboratori musicali si consiglia la prenotazione.
Domenica 1 dicembre apertura della mostra alle ore 10,30. Alle ore 11 truccabimbi con “Pimpi e Pampi” e la “Fabbrica dei colori” poi laboratori tratti dal libro “La Pipinara” di Egidio Pacella. Nel pomeriggio, a partire dalle ore 16, arriva Babbo Natale e creazione di una letterina per Babbo Natale. Sempre nel pomeriggio laboratori tratti dal libro “La Pipinara”. Alle 16 presentazione del volume di Giaconi Editore “Le Marche e la magia delle parole”. Alle 17,30 laboratorio con Diego Mecenero, autore del libro “Storie con i fiocchi”. Dalle ore 18,30 letture natalizie.
Il ricavato dell’iniziativa sarà utilizzato per l’acquisto di una pavimentazione antitrauma per le scuole dell’Infanzia.
Trenta gli anni dalla fondazione, sei i dipartimenti, quarantotto i corsi, decine gli iscritti ad ogni corso: sono i numeri dell’Università per tutte le età, il service più longevo del Rotary Club di Macerata, di cui nei giorni scorsi si è svolta la cerimonia di inaugurazione dell’Anno Accademico presso la Società Filarmonico Drammatica.
All’evento ha partecipato anche il professor Marcello La Matina, docente di Filosofia del linguaggio dell’Ateneo maceratese, quale relatore dell’evento.
In apertura, il presidente del Club Luciano Pingi, nel ringraziare tutti gli Sponsor per il loro insostituibile contributo, il Comitato scientifico, i docenti e tutti coloro che rendono possibile il service, nato come Università della terza età per poi ampliare il suo bacino di utenza, ha ricordato il promotore, l’indimenticato past president Arrigo Antolini.
Giorgio Piergiacomi, consigliere delegato del Rotary Club per l’UTE, ne ha sottolineato la vitalità, dovuta al suo essere non solo centro di apprendimento e approfondimento, ma anche un polo di aggregazione e socializzazione tra le persone: "La capacità di creare relazioni, tra docenti e discenti e tra i corsisti, è il suo valore aggiunto".
"L’Università per tutte le età – ha aggiunto – è uno spaccato della nostra società, e nel periodo storico che stiamo vivendo, in cui viene meno la capacità di ascolto e la gentilezza viene scambiata per debolezza, le relazioni devono essere rese più solide".
Piergiacomi ha poi presentato l’offerta formativa dell’UTE, alla quale è ancora possibile iscriversi, articolata in sei dipartimenti (culturale-scientifico, linguistico, tecnico-manuale, tempo libero ed attività diverse, sport e benessere, eventi e manifestazioni) e quasi cinquanta corsi, la metà dei quali è iniziata mentre l’altra metà partirà a gennaio.
Al termine, nella sua prolusione, il Prof. La Matina ha parlato di “Ascoltare: un termine caduto in disuso?” suscitando un grande interesse e regalando a tutti i numerosi intervenuti un momento di riflessione sulla società del nostro tempo.
Ieri mattina in occasione della Giornata Internazionale per l’Eliminazione Della Violenza Contro le Donne, a Recanati nell’Orto sul Colle dell’Infinito si è svolto il Flash Mob organizzato dall’Istituto Istruzione Superiore “V. Bonifazi” di Civitanova e Recanati. Un atto di sensibilizzazione all’interno delle scuole, luoghi principali dove può avvenire un cambio culturale. I ragazzi e le ragazze dell’istituto hanno mostrato circa 400 elaborati con i loro pensieri, alcuni applicati su dei cartelli e altri su uno striscione di stoffa lungo 5 metri circa, intorno al motto Il Pensiero non Basta ricamato con filo rosso. Non basta un giorno e non basta il pensiero per ricordare che un atto di violenza contro le donne è un atto di violazione dei diritti umani. Agire è indispensabile, anzi obbligatorio, per contrastare e sradicare un fenomeno diventato emergenza sociale.
Il luogo, che ispirò Giacomo Leopardi, ha un‘importanza rilevante a livello simbolico poiché L’Orto-giardino apparteneva al Monastero dove risiedevano le Clarisse, oggi sede della suddetta scuola. L’Hortus Conclusus, sia nel mondo laico che in quello religioso, era considerato come giardino dello spirito e metafora dell’esistenza umana. La soglia di entrata è il simbolo del passaggio: quando si supera il confine si modifica la propria condizione.
L’idea, proposta dalla giornalista Nikla Cingolani, è stata realizzata in collaborazione con il Comune di Recanati, CronacheCult, Le Fate Laboriose, Circolo ACLI Castelnuovo, RAM90 di Paolo Ramundo il quale ha gentilmente offerto la stoffa per la realizzazione dello striscione utile allo svolgimento del Flash Mob.
Al flash mob erano presenti insieme al corpo docente il Sindaco Antonio Bravi, la presidente del consiglio Tania Paoltroni e l’assessora alle culture e Pubblica Istruzione Rita Soccio.
Il progetto ha avuto un ottimo riscontro tanto che sono arrivati altri biglietti con i pensieri. Per questo lo striscione sarà esposto negli Istituti scolastici di Recanati e già si pensa ad un grande flash mob per l’8 marzo in piazza Leopardi con il coinvolgimento delle altre scuole
Negli ultimi decenni la Sanità ha avuto e sta avendo una forte attenzione al paziente fragile ed anziano, mettendo in atto tutta una serie di percorsi sanitari rivolti verso il domicilio del paziente, cercando sempre più di curare la persona nel suo ambiente familiare.
L’Italia (e le Marche non fanno eccezione) presenta una forte componente di persone anziane, fragili, malati cronici e disabili, e i servizi sanitari stanno evolvendo da una visione ospedalo-centrica ad una visione rivolta sul territorio e sui servizi domiciliari.
Lo sviluppo dell’Assistenza Sanitaria a domicilio è stato anche possibile grazie alla disponibilità di moderne tecnologie che permettono di poter curare il paziente a casa attraverso, per esempio, pompe d’infusione per il rilascio programmato di dosi di farmaci, possibilità di poter sostituire o mettere cateteri venosi che consentono sia terapie endovenose, ma anche una nutrizione artificiale appropriata e bilanciata, nonché eseguire esami Diagnostici, siano essi radiografici o ecografici, attraverso apparecchiature (ecografi /sistemi RX) portatili.
L’obiettivo è quello di portare l’assistenza verso il domicilio del paziente con fragilità e non il paziente nei servizi sanitari, evitando il più possibile spostamenti non appropriati.
La telemedicina può consentire di usufruire di esami diagnostici presso l’ambulatorio del Medico di Medicina Generale, la farmacia, il domicilio del paziente, con una successiva valutazione dello specialista. L’evoluzione tecnologica permette oggi di eseguire a casa del paziente: esami radiologici (RX) programmabili su arti superiori, arti inferiori, torace, bacino, anca, spalla, gomito, polso, ginocchio e caviglia, femore, gamba, omero, avambraccio, mano e piede, posizione PICC/CVC.
Recentemente l’Unità Operativa di Radiologia dell’AV3 si è dotata di un apparecchio portatile per la Diagnostica Radiologica Domiciliare da utilizzare per gli esami a persone fragili al loro domicilio o in RSA o in Cure Intermedie. L'esecuzione delle radiografie nel luogo di residenza del malato ha un effetto “rassicurante” e contribuisce a un miglioramento della qualità di vita dei pazienti.
L’acquisto è stato finanziato con delibera n. 1414 del 27/11/2017, con la quale la Giunta regionale ha approvato il programma di miglioramento e riqualificazione ai sensi dell’art. 1 e ss della Legge 11/12/2016 n. 232, finalizzato alla qualificazione dell’Assistenza Domiciliare, residenzialità/cure intermedie e supporto alla Telemedicina.
L’équipe multidisciplinare che effettua tali esami è composta: dai Tecnici Sanitari di Radiologia Medica(TSRM) che eseguono l’esame presso il domicilio del paziente; dai Medici Radiologi che refertano gli esami eseguiti, presso la Radiologia dell’Ospedale di Macerata; dai Fisici Medici dell’AV3 che periodicamente effettuano, insieme ai TSRM, controlli di qualità e radio protezionistici sulle apparecchiature RX in uso, attraverso procedure definite ad hoc per la Radiologia Domiciliare, così come rappresentate nelle normative sia Europee che Italiane.
Il servizio pubblico di Radiologia Domiciliare in AV3, attivo da ottobre 2018, è destinato esclusivamente a pazienti per i quali il trasporto in Ospedale è oggettivamente difficoltoso: persone affette da patologie polmonari, cardiache, oncologiche, neurologiche, osteoarticolari e per tutte quelle persone disabili con difficoltà di movimento o non deambulanti. La richiesta di esami e assistenza domiciliare deve essere effettuata da parte dei Medici di famiglia e Medici Specialisti e il costo della prestazione è quello del Ticket se dovuto, altrimenti, per le patologie invalidanti, quindi salvo rari casi, il servizio è gratuito. L’attività è in elezione, ed eventuali urgenze potranno essere garantite nei tre giorni previsti dalla norma.
Dall’avvio ad oggi, il nuovo servizio di Radiologia Domiciliare in AV3 ha effettuato circa 100 prestazioni presso il domicilio dei pazienti, in seguito alle richieste da parte dei Medici di Medicina Generale. E’ da sottolineare che tale attività è in incremento.
Il Servizio è garantito dal lunedì al venerdì, sia di mattino che di pomeriggio, su tutto il territorio dei 3 Distretti Sanitari in AV3 e la scelta della zona/orario per l’effettuazione della prestazione radiologica dipende sia dal numero delle richieste/esigenze del paziente che dalla loro distribuzione geografica.
L’erogazione di prestazioni radiologiche a domicilio significa anche ridurre gli accessi impropri alle postazioni di Pronto Soccorso, ai Servizi di Radiologia sia ospedalieri che territoriali e il ricorso a trasporto sanitario. Inoltre questo servizio permette anche di evitare il ricorso al CUP poiché è inserito nell’attività di presa in carico coordinata dall’Assistenza domiciliare integrata (ADI).
La Radiologia Domiciliare è pertanto parte integrante dei servizi assistenziali erogati dall’Area Vasta 3 per garantire i cittadini più fragili, sempre all’interno di una strategia dell’organizzazione sanitaria che pone al centro il paziente e le sue esigenze di salute.
Venerdì 29 novembre dalle ore 10:30 sino alle ore 13:30 si svolgerà a Camerino, nella storica sede dell’Unità di Biodiversità Vegetale e Gestione degli Ecosistemi della Scuola di Bioscienze e Medicina Veterinaria UNICAM, presso Palazzo Castelli (via Pontoni, 5), un workshop dal titolo “Studi floristici per la conservazione della biodiversità”. Il workshop, che ospiterà ricercatori provenienti da tutto il centro-Italia, fa parte di un ciclo di iniziative organizzate dall’Herbarium Universitatis Camerinensis sul tema “Plant Science for Sustainability”.
Dopo il saluto delle autorità accademiche e l’introduzione di Andrea Catorci, responsabile dell’Erbario, interverranno Daniela Gigante dell’Università di Perugia, che parlerà del ruolo degli habitat naturali per la conservazione delle specie, Fabrizio Bartolucci, del Centro di Ricerche Floristiche dell’Appennino, che illustrerà le più recenti novità nomenclaturali e tassonomiche della flora vascolare italiana, Lorenzo Lastrucci e Daniele Viciani dell’Università di Firenze, che tratteranno su tematiche specifiche riguardanti aspetti tassonomici su generi critici della flora italiana e sulla check-list della flora della provincia di Arezzo e Giacomo Mei, dell’Università di Ancona, che parlerà di quale ruolo ricoprano gli studi floristici nello studio dei sistemi naturali complessi.
Tra gli interventi, anche quelli dei ricercatori dell’Herbarium Universitatis Camerinensis, Federico Maria Tardella e Riccardo Pennesi, che discuteranno su tematiche inerenti le conoscenze sulle specie d’interesse conservazionistico della flora locale e sulle nuove prospettive di informatizzazione e digitalizzazione delle banche dati a livello nazionale. A concludere la giornata, sarà dato spazio a tesisti delle Università di Firenze (Simone Di Natale) e Camerino (Laura Della Roscia e Leonardo Crocenzi).
La partecipazione al workshop è libera e aperta a studenti, ricercatori e a agli appassionati della flora.
La Scuola San Giuseppe di Macerata ha partecipato al Focus Live 2019 presso il Museo della Scienza e della Tecnica Leonardo Da Vinci di Milano insieme all’artista Giuseppe La Spada per la seconda edizione del Festival di Focus che si è tenuto dal 21 al 24 Novembre 2019 a Milano.
La Scuola San Giuseppe era presente all’incontro dedicato a Quattro casi di scuola insieme ad altre tre scuole italiane :Reggio Children, I-C.Pontecagnano S.Antonio e Cinemovel Foundation con la seguente motivazione: Quattro Scuole di eccellenza: come la creatività può cambiare la scuola italiana
Il tema di questa edizione “Come vogliamo vivere nel 2029” ha visto la partecipazione di esperti, decine di laboratori, installazioni ed esperienze interattive, oltre cento tra incontri, dibattiti e spettacoli su ambiente, clima, genetica, intelligenza artificiale, migrazioni, viaggi nello spazio, robot e tanto altro. Iniziative speciali organizzate per il festival e attività per ragionare insieme sul futuro che ci attende e l’eredità che vogliamo lasciare alle prossime generazioni.
La Scuola San Giuseppe ha presentato il video ed il libro “Five saviours of the sea” prodotto insieme all’artista Giuseppe La Spada e Cecilia Gordigiani per il progetto We Are Drops .
Ľ importante esperienza di Focus-live premia passione e la determinazione dell’istituto scolastico maceratese nel portare avanti il nostro progetto nato appena un anno fa.
Wearedrops insieme ad altri artisti, a scienziati, agli insegnanti e ai ragazzi vuole ridefinire un nuovo concetto di ecosofia. “Essere considerati da Focus uno dei quattro progetti educativi più innovativi in Italia ci rende orgogliosi e infonde in noi la speranza che dal buon esempio può partire il cambiamento concreto - afferma Katiuscia Cassetta della Cooperativa che gestisce la scuola - . “Siamo grati per aver avuto l’occasione di presentare il lavoro “Five Saviours of the sea” insieme ad altre importanti e prestigiose scuole italiane. Ringraziamo tutti i bambini e ragazzi della Scuola per il massimo impegno e i loro insegnanti per la passione con cui riescono a generare amore, stupore e consapevolezza, rendendo semplici e divertenti concetti spesso troppo complessi. Questa sinergia permette di creare da tante piccole gocce una goccia più grande”.
Continua la ricca programmazione invernale del Centro socio educativo e riabilitativo “L’Infinito” del Comune di Recanati gestito dalla cooperativa sociale Pars onlus. Quest’anno, il tema della programmazione 2019/2020 è il “viaggio al centro dei ricordi”: l’affettività, le emozioni legati ai ricordi dei nonni, alle feste, all’infanzia.
Si inizia con la cucina e i sapori di un tempo, per poi proseguire con il laboratorio di fotografia dove i ragazzi possono ricostruire la loro vita, per terminare con la realizzazione di un ricettario dove verranno incluse le ricette della tradizione contadina marchigiana. Inoltre, sono ricominciate ad ottobre le attività riabilitative di pet- therapy, atletica e piscina.
Ogni mese gli ospiti del centro si recano alla media-biblioteca di Recanati per scegliere i libri da leggere. A dicembre, insieme al Centro disabili “Alice” di Loreto, si organizzeranno il mercatino di Natale e la cena dell’amicizia con tanto di saggio musicale e tombolata assieme a familiari e amici del centro. Tanti i premi in palio nella lotteria, realizzati durante il laboratorio di sartoria e confezionati con prodotti offerti dalla cooperativa Pars.
A gennaio inizierà il corso di pedagogia clinica con Laura Berti basato sulle emozioni e sul ricordo. Il materiale raccolto verrà pubblicato in un libro.
Inoltre, molte sono state le uscite realizzate nei mesi autunnali nel territorio maceratese: la visita alla fattoria didattica delle Meraviglie a Pollenza, dove gli utenti del centro hanno potuto rivivere numerose attività contadine; la partecipazione al Festival della Musica "Impossibile" dove hanno interpretato "Se vuoi goder la vita" di Beniamino Gigli; la visita interattiva all’orto e a casa Leopardi a Recanati; la vendemmia; il laboratorio di pane e tortellini di zucca all’agriturismo Giardino dei sapori; e la visita all’azienda Clementoni che ha donato al Centro Pars giochi didattici e educativi.
Il Comune di San Severino Marche e la municipalizzata Assem, nell’ambito del contratto di gestione della pubblica illuminazione che ha permesso di effettuare già interventi di manutenzione straordinaria nella zona industriale, in alcune aree periferiche ma anche in vie e piazzette del centro storico; ha iniziato i lavori di relamping, con la sostituzione dei vecchi corpi illuminanti, anche in viale della Resistenza e in viale Padre Giuseppe Zampa, nel rione Settempeda.
L’intervento, che proseguirà per alcune settimane anche in base alle condizioni meteorologiche, prevede anche la manutenzione e la verniciatura di alcuni pali oltre alla sostituzione delle plafoniere. Alcuni tratti di strada dei due viali interessati dai lavori potrebbero vedere l’installazione di temporanei divieti di sosta e fermata che saranno comunque segnalati sul posto.
Nel rione Settempeda negli scorsi mesi sono stati effettuati altri lavori alla pubblica illuminazione, in particolare nelle vie Padre Giuseppe Zampa e Varsavia oltre che nel parcheggio della nuova chiesa di Santa Maria della Pieve e in tutta l’area adiacente.